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KARATE - SAMURAI
La Palestra Samurai è un’ Associazione Sportiva
Dilettantistica istituita nel 1984 a Cantalupo in
Sabina provincia di Rieti, dall’idea di un giovane
Maestro di Karate Sabino, Lamberto Bianchi, più
volte Campione Italiano con diverse Federazioni, ha
partecipato ai Campionati Europei per Club, ha
combattuto vincendo la l’incontro di Karate Italia –
Giappone, è volato in America a perfezionare lo sti le del Wado Ryu a Los Angeles
nella Palestra di Chuck Norris (6 volte campione de l mondo), seguendo ulteriori
corsi sempre negli Stati Uniti a San Francisco sott o la guida del Maestro Rick
Alemany (preparatore di Bruce Lee nei suoi 5 films) .
Attualmente il Maestro Bianchi è graduato 6° Dan ed è il Direttore Tecnico della
Palestra Samurai, Insegnante Tecnico della FIJILKAM ( Federazione Italiana Judo
Lotta Karate Arti Marziali), Istruttore dei Centri CAS (Centri Avviamento allo Sport),
del C.O.N.I., Istruttore di Body Building, Istrutto re di Street Combat, Allenatore
Federale di Calcio della F.I.G.C., laureato, Comand ante di imbarcazioni ex Ispettore
della Polizia di Stato.
I suoi stretti collaboratori nell’insegnamento del Karate, della Difesa Personale e
dello Street Combat, sono il Tecnico Sportivo Karat e Giorgio Colangeli già
Campione Italiano e allievo del Maestro Bianchi e l ’Atleta Kevin Bianchi per le
discipline di Street Combat, Kich Boxing, Muai Thai e Ninjutsu (Ninja).
Le finalità della Palestra Samurai sono di tip o sociale, ricreativo e per venire
incontro alle problematiche giovanili, per allontan are i ragazzi dalla strada, dalla
tentazione delle droghe, dall’alcoldipendenza, dal fumo, dalle velocità sfrenate del
sabato sera, indirizzandoli verso il rispetto delle regole sportive per una vita atletica,
sana, intellettuale, piena di interessi, nel rispet to del nostro ordinamento giuridico,
della natura e del prossimo.
Il Maestro Bianchi è uno dei più
giovani Tecnici italiani, ma sempre pronto
ad organizzare eventi sportivi per dare
una dimostrazione dello Sport e dello
studio accurato della sua tecnica, di
braccia, di gambe etc; ma soprattutto
della sua velocità, precisione e rapidità di
esecuzione, elementi fondamentali per l’insegnament o e per la difesa personale nel
Karate e nelle altre discipline.
Dal suo insegnamento, sono riusciti a vincere i Campionati Italiani, tre dei suoi
atleti, due classificati al secondo posto, cinque campioni regionali, tre campioni
interregionali e 10 atleti si sono graduati cintur a nera.
SPIEGAZIONI DELLE DISCIPLINE:
Karate – Originario dell‘Okinawa, il cui significato è incerto; per qualcuno significa “ modo
cinese”, per altri “mano nuda” ( senza armi ), nasce probabilmente da dei cinesi che
praticavano i vari stili del Kung-Fu e che lo
mescolavano a diverse mosse molto semplici
e dirette, tipiche del luogo.
La sua sistemazione definitiva si ha nel secolo
scorso, ad opera di Gikin Funikoshi il quale fa
nascere il moderno Karate, introducendolo in
Giappone da dove è divenuto famoso in tutto
il mondo.
Si osservano due tipi di Karate:
quello di Okinawa, molto pesante, duro,
diretto, esterno, lineare nell’attacco e circolare nella difesa.
Il Karate giapponese è più stilizzato, meno duro.
Entrambi sono un ottimo esempio di un’arte marziale che serve altrettanto per l’attacco
come per la difesa.
L’esercizio si basa sulla ripetizione continua di certe tecniche e di certe forme chiamate
“ Kata “, che costituiscono dei movimenti preordinati di difesa od attacco.
I principali sotto-stili del Karate di Okinawa sono:
Hueki-Ryu, Goju-Rju, Shorin-Rju.Hissin Ryu :
Quelli del Karate giapponese sono:
Shotokan, Shito-Ryu e Wado-Ryu.
L’alfabeto motorio del karate è costituito da una vasta gamma di azioni di difesa e di
attacco.
Può essere praticato da uomini , donne e bambini.
Le tecniche vengono effettuate prevalentemente con gli arti inferiori e superiori, ma vi sono
anche azioni che richiedono un impegno di tutto il corpo, quando lo scopo è portare a terra
l’avversario.
Ne consegue che il Karate, sostanzialmente, è un insieme di combattimento globale, a
mani vuote ( kara= vuoto Te= mano ) che si sviluppa alle tre distanze: lunga-arti inferiori,
media arti –superiori, corta-atterramenti.
Per acquisire un complesso di abilità motorie specifiche così ampio e articolato, sono
necessari adeguati prerequisiti funzionali e strutturali e capacità motorie coordinative e
condizionali generali bene sviluppate .
Sostanzialmente, diventa di fondamentale importanza l’effettuazione di un lavoro di
formazione e sviluppo a carattere generale prima che possa iniziare la fase di
apprendimento dello specifico.
Tutti gli sport da combattimento hanno una origine bellica, nascono per una finalità
collegata ad esigenze di autoconservazione o di sopraffazione, e in contesti socio-
economici e geografici spesso molto lontani tra loro, e per ragioni storiche distanti anche
da quelli attuali.
A causa dei progressi tecnologici fatti dalle armi, il combattimento corpo a corpo è
diventato nel tempo, dapprima di secondaria importanza e poi obsoleto.
Tuttavia questo corpo di conoscenze è sopravvissuto lungamente ed è stato recuperato
dal mondo dello sport attraverso un completo processo di ristrutturazione.
Infatti oggi gli sport da combattimento sono forme di confronto tra due avversari, basate
su sistemi di regole che danno un preciso indirizzo e chiari limiti al comportamento degli
atleti in azione, sia sotto il profilo interrelazionale, sia sotto il profilo motorio.
Cessate le esigenze che ne avevano determinato l’uso bellico, diventava necessario
rendere socialmente accettabile il fine della pratica e adeguare i comportamenti al nuovo
contesto sportivo, aderire, quindi pienamente, alle finalità e alla scala dei valori del mondo
dello sport, che pone alla sommità il problema della salute, del la incolumità fisica e
della dignità umana.
Ciò si è realizzato spostando lo scopo dell’azione dal piano dell’aggressione-
sopraffazione violenta, finalizzata all’abbattiment o del nemico, al piano del
comportamento simbolico- rituale dove l’azione pur nella concretezza del
dinamismo motorio aggressivo, ma non violento, perd e il suo significato originario
e diventa un’abilità, il mezzo per confrontarsi sul l’area di allenamento con il partner-
avversario o con l’atleta antagonista in sede di ga ra.
In sostanza, lo scopo dello sport di combattimento è oggi quello di consentire a due
individui di confrontarsi in termini di capacità e abilità, per affermare una simbolica
superiorità dell’uno nei confronti dell’altro , che è insieme partner e avversario, il che è
esattamente ciò che si verifica in ogni sede di gara di ogni disciplina sportiva.
Tale operazione è stata consequenzialmente effettua ta al fine di eliminare azioni e
situazioni che non consentivano la salvaguardia del la incolumità degli atleti in
azione.
Sostanzialmente, il sistema di regole codifica le a zioni consentite, stabilisce i
comportamenti leciti e quelli illeciti, fissa i cri teri di valutazione, i parametri e i
punteggi, le sanzioni per le trasgressioni e compre nde ogni altra regola tendente ad
eliminare comportamenti che non rispecchino complet amente l’adesione agli
obiettivi e ai valori del mondo dello sport .
.Per garantire tutto ciò sono state costituite le Federazioni che hanno lo scopo di
organizzare questa disciplina e di promuovere iniziative tendenti a consentirne,
agevolarne e migliorarne la pratica ( Metodologica dell’allenamento ) attraverso la
creazione di un flusso continuo di informazioni culturali di tipo scientifico, generale e
specifico, e di organizzare competizioni che consentano ai praticanti momenti collettivi di
confronto.
Il risultato finale di un processo di ristrutturazione così complesso e di assai lunga durata,
avvenuto negli sport da combattimento, è in una realtà, che salvo qualche eccezione, può
essere considerata perfettamente integrata nel mondo dello sport.
Un avviamento alla disciplina del karate senza problemi e nel
rispetto degli obiettivi formativi , può aver luogo in qualsiasi
ambiente sportivo, senza particolari attrezzature e con una
comune tuta di allenamento.
FULL CONTACT KARATE
Il Maestro di Karate Lamberto Bianchi 6° Dan e l’atleta Kevin della KICK BOXING e di altre discipline marziali vi introdurranno nel fantastico mondo del karate a contatto pieno, dove i colpi andranno a segno senza controllo in cui è previsto il K.O., a differenza del karate sportivo agonistico dove i colpi devono essere controllati per non incorrere in penalità arbitrali.
Full contact karate è un termine usato per indicare uno sport derivato dal Karate in cui, a differenza dei combattimenti di quest'ultimo e delle varianti Point Karate e Semi-contact, è consentito il pieno contatto ("full contact" in inglese) dalla cintura in su. La disciplina fu inventata da Joe Lewis.
Negli anni settanta si erano diffuse varie arti marziali nei cui incontri i colpi dovevano essere controllati e l'azione doveva spesso essere interrotta dopo i colpi stessi. Per rendere più spettacolare i combattimenti vennero inizialmente inventate due nuove discipline: il "Point Karate" negli USA e il “Semi-contact” in Europa. In questi sport gli atleti indossano protezioni che permettono il contatto alla fine del colpo,
anche se è necessario fermare l'azione subito dopo.
Il campione di Karate tradizionale e Point Karate Joe Lewis, decise di creare uno sport in cui, come nel pugilato, vi fosse il contatto pieno, dando così vita al "Full-Contact Karate" o "Professional Karate". La nuova disciplina ebbe un forte successo sia negli Stati Uniti sia in Europa. Dato che le associazioni sportive di karate tradizionale ritenevano non corretto associare la parola "Karate" a "Full-contact", ancora oggi tale sport viene chiamato semplicemente” Full-Contact”.
Oltre al ” Semi-Contact” vi è il "Light-Contact" in cui non è permesso mettere a pieno
segno i colpi e quindi neanche il KO. Come nel “ Full-Contact”, però, l'azione non viene
interrotta.
Una variante di” Full contact” è denominata “ Full contact point karate”. È molto similare
alle competizioni di karate e si differenzia dal
“Semi-contact” e dal ” Light contact”, in
quanto l'arbitro può squalificare per contatto
eccessivo. L'incontro viene interrotto dopo
ogni colpo portato a bersaglio. Questa forma
di competizione di “Full Contact Karate” si
trova principalmente nel Nord America dal
quale ha origine, ed ha un seguito anche in
Europa. Essa è similare al formato di
competizione usato nel Taekwondo, e nelle competizioni di Karate sportivo che utilizzano
queste regolamentazioni che spesso non si distinguono fra di loro per il regolamento di
gara.
American full contact karate
Un secondo formato di competizione è “l'American Full contact karate”. Sviluppatosi negli
USA tra gli Anni 60 e l'inizio degli anni 70, ha preso in prestito regole e schemi tipici della
Boxe occidentale adattandolo. Il combattimento continua nonostante il punteggio e gli
stessi punti vengono contati a fine incontro. Le protezioni consistono nell'impiego di
guantoni, calzari per i piedi, paratibie etc. Come orientamento “ l'American Full contact”
non permette i calci sotto la vita e l'uso dei gomiti e delle ginocchia per colpire.
Knockdown Karate
Un altro maggiore formato sportivo di “Full-contact karate” è conosciuto come knockdown
karate o qualche volta denominato Japanese full contact karate. Questo stile di sport da
combattimento è stato sviluppato per la prima volta nella seconda metà degli anni 60 in
Giappone dall'organizzazione Kyokushinkai karate, fondata da Masutatsu Oyama. Nel
combattimento tradizionale nessuno dei due combattenti porta alcun tipo di protezione se
non la conchiglia (Anche se qualche volta delle regolamentazioni locali presentano delle
eccezioni), ma è comunque un combattimento a nocche scoperte. Pugni al viso
ed inguine e gli attacchi uniti sono proibiti. ma tutti i colpi con le nocche scoperte e con i
gomiti al corpo ed ai fianchi (ad eccezione dei colpi uniti), e calci (incluse le ginocchiate)
gambe, braccia, corpo, e al volto sono consentiti, come del resto anche le spazzate. Il
punto è realizzato solo quando si è messo al tappeto l'avversario, o lo si è immobilizzato,
o con una spazzata e controllo di follow-up per un mezzo punto, e, a meno che non ci sia
una spazzata od un knockdown, il combattimento è continuo. Al contrario dell'American full
contact karate non si contano i colpi andati a segno, ma solo gli effetti dei colpi.
Gloved Karate
Un recente sistema di “Full contact karate” è il “Gloved Karate o Karate Gloved”. Qualcuno
lo chiamava anche Shin-karate/Shinkarate (o "new" karate, in una traduzione parziale),
indipendentemente dallo sport e dai promotori. Questo sistema ha origine in Giappone
dove è divenuto un sport dilettantistico e popolare per combattenti di Karate che
desiderano entrare nel Kickboxing professionale. Fuori del Giappone ha guadagnato
iscritti in Europa. Le regole prendono spunto da quelle di atterramento del Karate, ma si
modificarono con l'introduzione dei guantoni da Boxe che permettono di colpire al volto.
Bogu Kumite
Ancora un'altra forma di “Full Contact Karate” è “kumite di Bogu”. Viene associato spesso
ad alcuni stili tradizionali dell' Okinawan karate. Questa versione utilizza in competizione
imbottiture protettive e pesanti per evitare danni. All'inizio, queste imbottiture protettive
furono basate sull'elmo e sull'armatura del Kendo giapponese; con guanti per proteggere
le nocche dagli elmi ,ricoprendo d'acciaio anche le sbarre, anche se nei giorni moderni la
più specifica imbottitura è stata
sviluppata nonostante sia permesso il
knock out come criterio vincente,
l'attrezzatura protettiva riduce le
opportunità , ed i punti sono segnati per
tecniche pulite. Originalmente esisteva
solo un metodo di addestramento. Se
comparato agli altri sport di Full Contact
Karate, Bogu e Koshiki devono ancora
crescere..
Altri
Altre regolamentazioni di “Full Contact” includono versioni che permettono il pieno contatto
della nocca nuda contro la testa indifesa. Tuttavia esse tendono ad essere piccoli ed
oscuri comparati al precedente elenco di varianti. Queste regole tendono ad essere
ristrette ad una sola piccola organizzazione o anche promozioni di evento di sport
individuali.
STREET COMBAT - SAMURAI KARATE
Il Maestro di Karate Lamberto Bianchi 6° Dan e l ‘a tleta Kevin della KICK BOXING
e di altre discipline marziali , inventori dello ST REET COMBAT SAMURAI KARATE,
vi faranno conoscere attraverso dimostrazioni, spie gazioni e fotografie , l’arte del
combattimento da strada, dove l’aggredito sarà in g rado di difendersi contro più
aggressori, utilizzando le migliori tecniche di dif esa personale delle arti marziali e
non, estrapolate dal:
KARATE-FULL CONTACT KARATE-BOXE-KICK BOXING-SAVATE- FULL CONTACT-
JUDO-AIKIDO-JEET KUNE DO-LOTTA,
neutralizzando gli aggressori mettendoli fuori combattimento.
STREE COMBAT: combattimento da
strada
Direttamente dall’Oriente e dal Bronx al
nostro paese.
Questa non è una disciplina, ma bensì un insieme di varie discipline unite in un unico stile,
applicabile in qualsiasi situazione.. Molti tipi di arti marziali incluso il Karate, tendono spesso ad
essere troppo tradizionali, troppo chiusi nei loro schemi. Lo STREET COMBAT SAMURAI esce
da questi schemi perché utilizza svariate tecniche estrapolate da ogni forma di combattimento: Kick
boxing, boxe, karate , judo, jujitsu, aikido , taekwondo, kung fu , muai thay , krav-maga, jeet kune
do e molte altre.
Il meglio da tutti gli stili, il meglio da tutte le tecniche.
Si utilizzano i colpi della boxe, i colpi di gomito e di ginocchio della muai thay, i potentissimi
calci del karate e del taekwondo e non solo………..
Queste tecniche sono adatte quando l’avversario è a distanza , e quando lo scontro è ravvicinato.
Se un potenziale aggressore ci sorprende e ci afferra al collo o ci immobilizza, siamo in grado di
difenderci , utilizzando le tecniche dell’aikido, del judo e del jujitsu….che comprendono prese ai
polsi ai gomiti, leve e proiezioni molto facili da imparare ed estremamente efficaci. Possiamo
controllare l’avversario con il minimo spreco di energie, colpendolo o bloccandolo nei sui punti più
deboli.
Lo STREET COMBAT SAMURAI KARATE non è un’arte marziale, ma un sistema di autodifesa
adatto a tutti, perché ognuno, uomo o donna che sia possa sapersi difendere.
BUON ALLENAMENTO!