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BissolottiBissolotti L.,L., Passeri E.W., Passeri E.W., Calabretto C.,Chiari S.Calabretto C.,Chiari S.DomusDomusSalutisSalutis BresciaBrescia
L’attivitàL’attività fisicafisica adattataadattata: : analisianalisi deideibeneficibenefici e e rischirischi
Brescia, Ottobre 2008
Figura sanitaria Paziente
Gestore risorse Pubblico
Attività fisicaadattata
Effetti socialiEffetti individuali
Capacità funzionale residua
Capacità funzionale
Definita da: Condizionata da:
1. Forza Età, sesso
2.Potenza Condizioni cliniche
3.Resistenza Livello attività fisica
4.Sfera emotiva Setting sociale
Brescia, Ottobre 2008
Adattamenti cronici indotti dall’attività fisica
�� Cardiaci:Cardiaci:
1.1. riduzione della frequenza cardiaca basale riduzione della frequenza cardiaca basale (bradicardia), (bradicardia),
2.2. incremento della riserva cardiaca per lo incremento della riserva cardiaca per lo svolgimento dell’esercizio,svolgimento dell’esercizio,
3.3. incremento del volume cardiaco,incremento del volume cardiaco,
4.4. incremento della gittata cardiaca (GC) sotto incremento della gittata cardiaca (GC) sotto sforzo,sforzo,
5.5. incremento della vascolarizzazione incremento della vascolarizzazione miocardicamiocardica..
Brescia, Ottobre 2008
�� Vascolari:Vascolari:
1.1. maggior vascolarizzazione capillare periferica,maggior vascolarizzazione capillare periferica,
2.2. aumento del calibro dei grossi vasi arteriosi e venosi,aumento del calibro dei grossi vasi arteriosi e venosi,
3.3. mantenimento o aumento dell’elasticità della parete mantenimento o aumento dell’elasticità della parete vasalevasale
4.4. riduzione delle resistenze vascolari periferiche.riduzione delle resistenze vascolari periferiche.
�� Respiratori:Respiratori:
1.1. miglioramento della meccanica miglioramento della meccanica ventilatoriaventilatoria,,
2.2. incremento della resistenza dei muscoli ventilatori,incremento della resistenza dei muscoli ventilatori,
3.3. apertura di spazi alveolari abitualmente non apertura di spazi alveolari abitualmente non utilizzati (in acuto).utilizzati (in acuto).
Brescia, Ottobre 2008
�� Muscolari:Muscolari:
1.1. ipertrofia muscolare,ipertrofia muscolare,
2.2. incremento della resistenza muscolare allo sforzo,incremento della resistenza muscolare allo sforzo,
3.3. incremento dei valori assoluti e relativi di forza muscolare,incremento dei valori assoluti e relativi di forza muscolare,
4.4. incremento della capacità ossidativa energeticaincremento della capacità ossidativa energetica
�� Metabolici:Metabolici:
1.1. incremento dei valori di VO2max, indice dello stato di incremento dei valori di VO2max, indice dello stato di fitness globale,fitness globale,
2.2. miglioramento del profilo lipidemico (miglioramento del profilo lipidemico (↑↑ HDL col; HDL col; ↓↓ ColColtot, tot, TrigTrig. e LDL col),. e LDL col),
3.3. miglioramento metabolismo degli zuccheri (miglioramento metabolismo degli zuccheri (↓↓ diabete II diabete II tipo)tipo)
Brescia, Ottobre 2008
�� PsicologiciPsicologici: :
1.1. incremento dell’autostimaincremento dell’autostima
2.2. benessere indotto dalla secrezione di benessere indotto dalla secrezione di
endorfine durante lo svolgimento endorfine durante lo svolgimento
dell’eserciziodell’esercizio
Brescia, Ottobre 2008
Presupposti teorici
Revisione
critica
Studi clinici di
laboratorio o sul
campo
Brescia, Ottobre 2008
• 2004: Attività aerobica post-ictus non riduce la
disabilità ma migliora l’abilità nel cammino (la mobilità);
• 2008: Attività fisica dopo trauma cranico non ancora di
definitiva efficacia nel migliorare lo stato di forma, ma comunque sicuro e ben tollerato.
• 2008: L’esercizio terapeutico per le persone con SLA o altre malattie del motoneurone. I programmi di rinforzo non hanno ancora prove di efficacia o di rischio
clinico (in 1 studio il gruppo con esercizi ha dimostrato miglioramento della performance)
Brescia, Ottobre 2008
• 2004: Attività fisica nello scompenso cardiaco (29
studi, 1126 pazienti) migliora la performance e la QoL
nelle forme lievi-moderate.
• 2007: Attività fisica (rinforzo e stretching) nella
fibromialgia migliora la performance e riduce i sintomi
(gold evidence).
• 2008: L’esercizio fisico nei pazienti con HIV/AIDS è
sicuro e può essere di beneficio (ancora da valutare nel
tempo).
Brescia, Ottobre 2008
• 2008: Attività fisica che induce miglioramenti della
capacità aerobica migliora la performance cognitiva in persone sane di età adulta anziana (funzioni esecutive,
memoria procedurale, attenzione selettiva)
• 2008: Attività fisica aerobica migliora l’attenzione visuo-
spaziale in giovani adulti (Neuropsychol Rehabil )
• 2008: L’esercizio fisico per la prevenzione dell’ansia e depressione in bambini ed adolescenti: sembrano esistere prove favorevoli ma vi sono ancora lacune.
Fisiopatologia dell’atleta diversamente abile
�� un volume muscolare ridotto a disposizione per un volume muscolare ridotto a disposizione per l’esercizio (arti superiori);l’esercizio (arti superiori);
�� una riduzione del controllo cardiovascolare una riduzione del controllo cardiovascolare riflesso;riflesso;
�� la mancanza di un meccanismo di pompa la mancanza di un meccanismo di pompa muscolare che faciliti il ritorno venoso dai muscolare che faciliti il ritorno venoso dai distretti declivi;distretti declivi;
�� l’eventuale presenza di concomitanti difetti della l’eventuale presenza di concomitanti difetti della meccanica respiratoria.meccanica respiratoria.
Brescia, Ottobre 2008
Stimolo doloroso (>T6)
IperIper-- o o disreflessiadisreflessia autonomicaautonomica
Scarica adrenergica
Vasocostrizione
periferica
Incremento PAS
>40mmHg
Piloerezione
Attivazione
parasimpatico
Vasodilatazione
prossimale
Pre/ o lipotimia
Sincope
Nausea, vertigine
Brescia, Ottobre 2008
�� Ipotensione Ipotensione ortostaticaortostatica: calze elastiche, fasce addominali: calze elastiche, fasce addominali
�� Ipotensione da sforzoIpotensione da sforzo: significativa se si riduce di 10: significativa se si riduce di 10--
20mmHg durante esercizio. 50% per lesioni T120mmHg durante esercizio. 50% per lesioni T1--T6, 20% T6, 20%
per lesioni T7per lesioni T7--T12T12
�� Atrofia Atrofia miocardicamiocardica: dovuta per lo più alla sedentarietà ma : dovuta per lo più alla sedentarietà ma
anche alla fisiopatologiaanche alla fisiopatologia
�� Riduzione della funzionalità respiratoriaRiduzione della funzionalità respiratoria: paralisi : paralisi
muscoli ventilatori. CVF 50% dell’attesa nei muscoli ventilatori. CVF 50% dell’attesa nei tetraptetrap., 75., 75--
80% dell’atteso nei 80% dell’atteso nei parapparap..
�� Riduzione del tono calcico osseoRiduzione del tono calcico osseo
Altre Altre conseguenze…conseguenze…
Brescia, Ottobre 2008
Colpo di calore altamente probabile.
ipertermia. Possibilità che si verifichi colpo di calore.
Situazione ambientale in cui vi è alta probabilità che si verifichino crampi ed esaurimento da
muscolare da calore.
Situazione ambientale in cui è possibile che si verifichino crampi muscolari ed esaurimento
particolarmente pericolose.
Situazione di relativa sicurezza in cui le condizioni ambientali non sono
43.333.927.823.3100%
51.140.032.227.222.890%
58.946.137.231.126.722.880%
63.352.242.235.030.626.122.270%
66.156.746.738.933.328.925.622.260%
66.758.350.042.836.732.228.325.021.750%
67.259.451.744.439.435.031.127.224.421.140%
58.351.746.141.136.733.330.026.723.920.630%
50.045.641.738.335.031.728.926.123.320.020%
45.041.738.936.133.330.627.825.022.219.510%
40.638.336.133.931.729.426.723.921.719.00%
RELATIVA
TEMPERATURA APPARENTE ( °C)UMIDITA'
47444138353431282522
TEMPERATURA AMBIENTALE ( °C)
INDICE DELLA TEMPERATURA
Brescia, Ottobre 2008