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1 Bollettino n. 2 del Rotary Club Sesto Milium Centenario Distretto 2040 Lunedì 22 settembre 2008 Anno Rotariano 2008/2009 La lettera del Presidente Sono tornato dalle vacanze sapendo che vi saranno ostacoli da superare per concretizzare gli obiettivi che ci siamo posti al Sesto Milium Centenario ma sicuro che, con un pizzico di saggezza ed una accurata dose di pazienza, insieme ce la faremo. Saggezza dicevo, anche se la parola più corretta sarebbe buonsenso . Quel buonsenso che oggi a volte non sembra far parte del bagaglio umano ma di cui la mancanza è causa prima di incomprensioni, di diatribe più o meno violente, di guerre. Lungi da me voler dare giudizi che investono un campo, quello della politica, bandito nelle discussioni Rotariane. Ma, ad esempio, era davvero necessario scatenare una nuova guerra? Quanti uomini, quante donne, quanti bambini porteranno dentro di se per tutta la loro vita il ricordo di parenti morti, di case distrutte, di fame, di sete, di pianti? Quanto odio avranno accumulato che non riusciranno più a smaltire? E questo accadeva mentre io a Ponte di Legno mi divertivo con mio nipote che per la prima volta mi chiamava nonno! Mi rifiuto di accettar e questa realtà così opposta fingendo di ignorarne l‟esistenza . Ma so anche di potere fare poco per modificarla. Il Rotary è, anche per questo, qualcosa che mi prende e che cerco di vivere giorno per giorno tentando di creare all’interno del Club un clima ideale in cui l’amicizia non sia una parola abusata. Ecco quindi la necessità di essere paziente . Non lo sono per carattere: è da sempre un difetto che mi riconosco. Il Rotary mi ha davvero aiutato a capire che invece devo fare l’impossibile per appianare , temporeggiare, vedere e non vedere, sentire e non sentire, leggere e non leggere. Il tutto avendo una stella polare come guida: gli obiettivi che devono trasformarsi in concretezze al di sopra di ogni ambizione o interesse personale degli affiliat i. Anche qui un esempio su tutti: la riproduzione degli affreschi di Bernardino Luini ha richiesto l’impegno dei soci, di alcuni più di altri ovviamente, ma da tutti ha preteso un paziente approfondimento della materia, che è stato indispensabile per appianare le divergenze sorte. Risultato finale raggiunto: ed è questo che resterà nella memoria di tutti. Ripeto ancora: forse non sono un buon Presidente. Faccio troppi errori formali: spesso mi vengono fatti rilevare dagli amici del Club e ringrazio coloro che mi danno giusti consigli per evitarli. Ma voglio trasmettere a tutti la mia voglia di essere un buon “rotariano“ dentro. Se riuscirò a farlo anche solo in parte sarò soddisfatto. Il compito di preparare La Bacheca passa da questo numero all’amico Andrea Fosco. Ad Andrea ho lasciato volentieri il testimone perché so che già in passato si è impegnato, e bene, in analoghi lavori. Personalmente rimango a disposizione, se ne avrà bisogno, per aiutarlo e invito ancora tutti i lettori a fare altrettanto al fine che il nostro bollettino rimanga un esempio di informazione rotariana di Club. In bocca al lupo Andrea e grazie. La Bacheca del Sesto Milium PRESIDENTE Sergio Airaghi Mail: [email protected] PAST PRESIDENT Sergio Airaghi VICE PRESIDENTE Giuseppe Cassina Mail: [email protected] SEGRETARIO Mario Santi Mail:[email protected] PREFETTO Alberto Ceppi Mail: [email protected] VICE PREFETTO Stefania Vangeli Mail: [email protected] TESORIERE Fausto Dell’Orto Mail: [email protected] RESPONSABILE R.F. Gildo Borghi Mail: [email protected] REDAZIONE de ‘LA BACHECA’ Andrea Fosco Mail:[email protected] SITO INTERNET www.rotarysestomilium.it SEDE: Hotel Abacus Sesto S.G. RIUNIONI Conviviali: 4° Martedì Caminetti: 1° e 3° Martedì ore 20,00 “L‟amicizia è stata la roccia sulla quale è stato costruito il Rotary. La tolleranza è ciò che lo tiene unito” Paul P. Harris

La Bacheca del Sesto Milium (2008/09, n.02)

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Bollettino del Rotary Club "Sesto Milium - Centenario" (Settembre 2008)

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Bollettino n. 2 del Rotary Club Sesto Milium Centenario – Distretto 2040

Lunedì 22 settembre 2008 Anno Rotariano 2008/2009

La lettera del Presidente

“Sono tornato dalle vacanze sapendo che vi saranno ostacoli da

superare per concretizzare gli obiettivi che ci siamo posti al Sesto

Milium Centenario ma sicuro che, con un pizzico di saggezza ed una

accurata dose di pazienza, insieme ce la faremo. Saggezza dicevo,

anche se la parola più corretta sarebbe buonsenso. Quel buonsenso

che oggi a volte non sembra far parte del bagaglio umano ma di cui

la mancanza è causa prima di incomprensioni, di diatribe più o

meno violente, di guerre. Lungi da me voler dare giudizi che

investono un campo, quello della politica, bandito nelle discussioni Rotariane. Ma, ad

esempio, era davvero necessario scatenare una nuova guerra?

Quanti uomini, quante donne, quanti bambini porteranno dentro di se per tutta la loro

vita il ricordo di parenti morti, di case distrutte, di fame, di sete, di pianti? Quanto

odio avranno accumulato che non riusciranno più a smaltire? E questo accadeva

mentre io a Ponte di Legno mi divertivo con mio nipote che per la prima volta mi

chiamava nonno!

Mi rifiuto di accettare questa realtà così opposta fingendo di ignorarne l‟esistenza .

Ma so anche di potere fare poco per modificarla. Il Rotary è, anche per questo,

qualcosa che mi prende e che cerco di vivere giorno per giorno tentando di creare

all’interno del Club un clima ideale in cui l’amicizia non sia una parola abusata.

Ecco quindi la necessità di essere paziente. Non lo sono per carattere: è da sempre un

difetto che mi riconosco. Il Rotary mi ha davvero aiutato a capire che invece devo fare

l’impossibile per appianare, temporeggiare, vedere e non vedere, sentire e non sentire,

leggere e non leggere. Il tutto avendo una stella polare come guida: gli obiettivi che

devono trasformarsi in concretezze al di sopra di ogni ambizione o interesse

personale degli affiliati. Anche qui un esempio su tutti: la riproduzione degli affreschi

di Bernardino Luini ha richiesto l’impegno dei soci, di alcuni più di altri ovviamente,

ma da tutti ha preteso un paziente approfondimento della materia, che è stato

indispensabile per appianare le divergenze sorte.

Risultato finale raggiunto: ed è questo che resterà nella memoria di tutti.

Ripeto ancora: forse non sono un buon Presidente. Faccio troppi errori formali: spesso

mi vengono fatti rilevare dagli amici del Club e ringrazio coloro che mi danno giusti

consigli per evitarli. Ma voglio trasmettere a tutti la mia voglia di essere un buon

“rotariano“ dentro”. Se riuscirò a farlo anche solo in parte sarò soddisfatto.

Il compito di preparare La Bacheca passa da questo numero all’amico Andrea Fosco.

Ad Andrea ho lasciato volentieri il testimone perché so che già in passato si è

impegnato, e bene, in analoghi lavori. Personalmente rimango a disposizione, se ne

avrà bisogno, per aiutarlo e invito ancora tutti i lettori a fare altrettanto al fine che il

nostro bollettino rimanga un esempio di informazione rotariana di Club.

In bocca al lupo Andrea e grazie.”

La Bacheca del

Sesto Milium

PRESIDENTE

Sergio Airaghi

Mail: [email protected]

PAST PRESIDENT

Sergio Airaghi

VICE PRESIDENTE

Giuseppe Cassina

Mail: [email protected]

SEGRETARIO

Mario Santi

Mail:[email protected]

PREFETTO

Alberto Ceppi

Mail: [email protected]

VICE PREFETTO

Stefania Vangeli

Mail: [email protected]

TESORIERE

Fausto Dell’Orto

Mail: [email protected]

RESPONSABILE R.F.

Gildo Borghi

Mail:

[email protected]

REDAZIONE de ‘LA BACHECA’

Andrea Fosco

Mail:[email protected]

SITO INTERNET

www.rotarysestomilium.it

SEDE:

Hotel Abacus Sesto S.G. RIUNIONI

Conviviali: 4° Martedì

Caminetti: 1° e 3° Martedì

ore 20,00

“L‟amicizia è stata la roccia sulla quale è stato costruito il Rotary.

La tolleranza è ciò che lo tiene unito”

Paul P. Harris

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Modello: Triumph Dolomite Sprint Colore: Blu Tahiti Data di costruzione: 5 settembre 1977 Anno di immatricolazione:1979 Iscritta al registro ASI n. 241186 dal 1 gennaio 2008

-Disegnata da

Michelotti

-Berlina - 4 porte

-Cerchi in lega

-Tetto ricoperto in

vinile

-spoiler anteriore

-interno in radica

Alberto Ceppi - unico proprietario dal 1979

L'auto è stata acquistata nuova in occasione della nascita della terza figlia Paola in

quanto con tre figli occorreva una seconda auto…

SCHEDA:

- Cilindrata 1998 cc

- 16 valvole

- Doppio carburatore

- Alimentazione benzina

- potenza 127 cavalli

E ora diamo il via ad una nuova rubrica nella quale presenteremo auto

d'epoca. Iniziamo con la „Triumph Dolomite Sprint‟ del nostro Charter

President Alberto Ceppi...

Prossimi appuntamenti per i soci del Sesto Milium

Da non perdere la

conviviale con il

campione olimpionico

Igor Cassina!

Nuova Rubrica:

AUTO D‟EPOCA

Autodromo di Monza

1992: Prima Edizione

COMERSON DAY

Martedì 30 Settembre: Hotel Abacus – ore 19,00

Consiglio Direttivo con all'ordine del giorno la presentazione del

Bilancio 2007/2008 e del budget del 2008/2009

Martedì 7 Ottobre: Hotel Abacus – ore 19,00

Assemblea dei soci (Conviviale riservata ai soli soci) con all'ordine del

giorno

- l'approvazione del Bilancio 2007/2008 e del budget del 2008/2009.

- La nomina ufficiale dei Presidenti per i prossimi tre anni

Martedì 14 Ottobre: Hotel Abacus – ore 20,00

Conviviale ‘super’ con il Campione Olimpico Igor Cassina.

Il nostro ospite ci parlerà delle sue imprese e delle sue invenzioni

ginniche tanto ammirate dagli sportivi di tutto il mondo

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- Trazione posteriore

- Cambio 4 marce con over drive di serie

- Da 0 a 100 chilometri orari in circa 8,5 secondi

Curiosità: -Fu la prima macchina britannica prodotta in serie a montare ruote in lega come standard. -Fu la prima auto al mondo a montare di serie 16 valvole. -Il motore della Sprint fu il primo motore a 16 valvole ad essere prodotto in linea. -La testata fu giudicata come ingegnosamente disegnata, il Design Council premiò la Triumph nel 1974 per il fatto che la testa in lega dei cilindri aveva un solo albero a camme, azionato a catena, un particolare ingegnoso capolavoro d'ingegneria. Lewis Dawtrey fece in modo di attivare tutte le 16 valvole usando solo 8 camme. Le valvole d'entrata erano azionate direttamente da punterie a bicchierino e le valvole quindi azionavano le valvole di scarico mediante bilancieri.

-In Gran Bretagna la Triumph Dolomite Sprint è soprannominata Dolly. -Fu per anni in dotazione a Scotland Yard, la Sprint appare anche in alcuni telefilm polizieschi inglesi dell'epoca. -Dal 1974 al 1977 la Sprint gareggiò regolarmente nei rally e granturismo - battendo regolarmente Alfa e BMW 3000 di cilindrata - Fu prodotta fino al 1980 -Solo 5226 Sprint furono esportate e nessuna dopo il 1978

Alberto Ceppi

La musica: ornamento o nutrimento? Il suo compito è aggiungere un tocco di poesia alla prosaicità della vita, o sostenere il generarsi di nuovi meccanismi di pensiero? Ogni fase della riflessione estetica occidentale ha dato a questa domanda risposte contrastanti; per noi oggi, al centro di un bombardamento mediatico di cui la musica è traino irresistibile, il quesito può sembrare questione di lana caprina. Ma il problema permane. Lo snodo concettuale decisivo risale all'opposizione (ma, per la musica, fu interamente tale?) tra Riforma protestante e Controriforma cattolica.

27 Maggio 2008

Luca e Valentina Ceppi

oggi sposi

Da notare la ruota

del Rotary

sulla mascherina

La consueta rubrica…

Spazio alla musica del Sesto Milium: „Musica e Musiche‟

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Per Lutero - fine compositore - la musica rappresentava un valore fuori discussione, un bonum assoluto; per la Chiesa, sostanzialmente, un utile veicolo della Parola divina. Di

qui l'impressionante sviluppo della musica strumentale nei paesi di lingua tedesca (non solo protestanti) sino all'apice artistico e teorico del Romanticismo, e la corrispondente progressiva atrofia nei paesi latini - sommamente in Italia - a favore del melodramma, forma estrema di adeguamento della musica alle ragioni dell'extramusicale. Il 2008 ci offre - per una volta - l'occasione di evidenziare quella che, invece, ha rappresentato una feconda terza via: il cammino che Giacomo Puccini (di cui celebriamo il centocinquantesimo anniversario

della nascita) percorse, in modo coerente e sofferto, in tutta la sua produzione. Una via segnata da un senso dello spettacolo senza incertezze (il successo fu mondiale e riconosciuto senza "ma", anche da personaggi allora di estrema avanguardia quali Schönberg o Webern per non parlare di Stravinskij e Ravel) e, nello stesso tempo, da una cultura compositiva europea inedita nel panorama italiano tra XIX e XX secolo. Senza voler entrare nei dettagli della sua tecnica musicale e drammaturgica (che tanto deve al "grande padre" Verdi e alla colossale opera wagneriana) preme sottolineare come la critica più recente (Carner, Cresti, D'Amico) abbia finalmente spazzato via l'accusa di "facilità" e di spregiudicato eclettismo che il Novecento "avanzato" (da Torrefranca, Pizzetti e Malipiero alla critica militante del secondo dopoguerra) gli aveva sprezzantemente rivolto. Rimane così, finalmente, la straordinaria statura di compositore, un successo che non conosce flessioni e - vivaddio - un'ironia da vero toscano: «La musica? Cosa inutile. Non avendo libretto come faccio della musica? Ho quel gran difetto di scriverla solamente quando i miei carnefici burattini si muovono sulla scena (…)». E allora, nuovamente: ornamento o nutrimento?

Umberto Bombardelli

Ed ora una piccola intervista al nostro amico e socio Andrea Garatti, di professione cardiochirurgo, che ci parlerà della sua esperienza a Pristina, in Kosovo, per una missione umanitaria promossa dall’Associazione Bambini Cardiopatici nel mondo.

Cos‟è e come nasce l‟Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo?

Ogni anno nascono nel mondo circa 800.000 bambini affetti da cardiopatie congenite di cui più della metà non ha la speranza di vivere. Le cardiopatie congenite sono infatti la prima causa di mortalità infantile nel mondo occidentale e la seconda, dopo le malattie infettive, nei Paesi in via di sviluppo. Per questa esigenza, nasce nel 1993 a Milano dall’ispirazione e dalla volontà di un gruppo di medici e volontari italiani l’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo (ABCM). L’attività dell’Associazione si svolge sia in Italia che all’estero soprattutto in Paesi in via di sviluppo che ospitano strutture ospedaliere in grado di fornire le cure necessarie.

Come si è svolta operativamente la missione in Kosovo?

Il gruppo operativo partito da Milano era costituito da 2 cardiochirurghi, 2 cardio-anestesisti, un’infermiera strumentista, 4 infermieri di terapia intensiva e un tecnico perfusionista, cioè la persona addetta alla circolazione extracorporea.

La musica: ornamento

o nutrimento?

Associazione Bambini

Cardiopatici nel Mondo

Andrea Garatti: Appunti sul Kosovo

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Attualmente a Pristina non esiste un reparto di Cardiochirurgia già funzionante. Esiste un’equipe locale costituita da chirurghi, anestesisti ed infermieri che l’associazione affianca durante la missione, sia insegnando gli aspetti medico-chirurgici, che assistendo il gruppo per le necessità organizzative del progetto. In termini logistici questa missione risulta quindi un po’ particolare. Non essendoci infatti una struttura cardiochirurgica già operativa, ci vengono dedicate 2 sale all’interno del blocco operatorio di Ginecologia. Una di queste viene attrezzata a sala operatoria e l’altra a terapia intensiva.

Quali sono le difficoltà che avete incontrato?

Lavorare fuori casa, in un ambiente scarsamente attrezzato non è certamente facile e richiede adattabilità ed inventiva. La missione in effetti non è cominciata nel migliore dei modi. Il primo giorno è mancata la corrente elettrica per diverse ore, e tutta l’attività è rimasta ferma, non essendoci un blocco elettrogeno per le sale operatorie. Le condizioni di lavoro poi sono state sicuramente dure. Il blocco operatorio non era

condizionato e la sala operatoria aveva una grande vetrata esposta al sole. La temperatura in sala raggiungeva i 35 °C, e con i camici addosso e sotto la lampada scialitica ogni intervento si trasformava in una vera sauna. Fortunatamente dal 2° giorno ci hanno dotato di ventilatori e condizionatori tipo “pinguino” e le condizioni “climatiche” si sono fatte più accettabili. Anche i ritmi di lavoro sono stati veramente tosti. Per

poter operare infatti i pazienti che ci eravamo prefissati abbiamo lavorato ininterrottamente, e spesso, lavorando su una sola sala operatoria, e quindi dovendo aspettare i tempi di cambio della sala e di sterilizzazione dei ferri, abbiamo finito a notte fonda, per ricominciare il giorno dopo di buon mattino.

Cosa ti è piaciuto o ti ha particolarmente colpito della missione?

Sicuramente i sentimenti delle persone. L’ultimo giorno abbiamo visitato tutti i pazienti operati, per valutare le ferite e lasciare consegne ai cardiologi curanti circa la successiva degenza. La riconoscenza di queste persone era realmente tangibile, soprattutto le mamme dei bambini operati ci abbracciavano con il calore di chi ha ricevuto un bellissimo dono. Certo questa appare forse una considerazione un po’ egoistica, ma il tuo essere medico sembra assumere in questo contesto un valore molto maggiore di quanto non realizzi nella tua pratica quotidiana, forse perché in un paese dove molte cure non sono possibili o appannaggio dei soli che possono pagarle, aver portato una chance di alto livello anche se di piccolo impatto numerico, non può non riempire di orgoglio. Un altro aspetto a mio avviso molto bello è stato l’atmosfera e l’impegno di tutto il gruppo. Tutti abbiamo lavorato con grandissimo impegno e l’affiatamento tra persone che, tutto sommato, si conoscevano poco è stato immediato. Inoltre ho trovato molto bello che i ruoli si siano tutto sommato sfumati: di fronte ad una necessità nessuno di noi ha detto “non è compito mio”, così medici ed infermieri indistintamente hanno spostato scatoloni, scopato per terra, trasportato materiali, portato approvvigionamenti. Ed alla fine della giornata ci si trovava tutti sul terrazzino in fondo al blocco operatorio per un meritato bicchiere di caffé, rigorosamente moka italiana, e un’ancora più meritata sigaretta, alla faccia delle malattie cardiovascolari!!

Andrea Garatti

~ ~ ~

“E‟ con la cultura che si innesca il progresso, perché senza di essa

l‟uomo è condannato a vedere nell‟altro sempre e solo un nemico”

K. F. Allan

Dure condizioni

di lavoro

La riconoscenza e

L‟atmosfera di impegno

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Allo scopo di suscitare fra i giovani l'interesse per il proprio territorio, il Rotary Club Sesto Milium Centenario aveva promosso già alla nascita del club un Premio di Laurea per una tesi su Sesto San Giovanni. Il Premio è stato in questi anni vinto da cinque neolaureati e fra questi da Federica Alloggio con una tesi sui bellissimi affreschi cinquecenteschi di Bernardino Luini, realizzati a Sesto San Giovanni per Villa Pelucca e per l'annessa cappella, affreschi che nel 1821-22 furono ‘strappati’ ed ora sono conservati presso la Pinacoteca di Brera. Da qui è nata la proposta del Prof. Alberto Ceppi, già Presidente Fondatore del club, di un service rotariano che avesse lo scopo di recuperare Villa Pelucca e la relativa cappella, e di cercare di riportarle per quanto possibile e con i mezzi oggi a disposizione, agli antichi splendori. L'idea subito appoggiata dall'attuale Presidente Sergio Airaghi e dai soci, era quella di riprodurre fotograficamente su appositi supporti gli affreschi del Bernardino Luini e collocare le riproduzioni grandi al vero nei siti dov'erano in origine gli affreschi. L'Assessore alla Cultura di Sesto San Giovanni Monica Chittò e la Direttrice della Fondazione Prof.ssa Mascetti che attualmente ha in gestione Villa Pelucca, hanno accolto e appoggiato con entusiasmo l'iniziativa, e così la Soprintendenza e la Direzione della Pinacoteca di Brera che hanno visto la proposta con molto interesse e grande disponibilità. Per poter fotografare tutti i 25 affreschi con speciali attrezzature la Direzione della Pinacoteca di Brera ha messo a disposizione di Alberto Ceppi e dei due fotografi, Andrea Vandoni e l'Ing. Fabio Pignata, un intero lunedì (giorno di chiusura al pubblico).

Sono state quindi realizzate le prime 10 riproduzioni con il ciclo di affreschi che narrano le "Storie dell'Esodo", riproduzioni effettuate su apposite tele dalla Ditta Pentacolor di Desio. Per l'occasione la Presidente della Fondazione di Villa Pelucca, Prof.ssa Elettra Mascetti, ha fatto rimettere a nuovo la grande sala della villa nella quale erano stati realizzati gli affreschi: il risultato è stato davvero suggestivo.

All'inaugurazione, promossa dall'Assessorato alla Cultura di Sesto San Giovanni, hanno partecipato il Sindaco

Dott. Giorgio Oldrini, l'Assessore alla Cultura Monica Chittò, il Governatore del Rotary International Distretto 2040 Alessandro Clerici, l'attuale Presidente del Rotary Club Sesto Milium Centenario Sergio Airaghi e numerose altre personalità anche rotariane, oltre a rotariani e ai Soci del R.C. Sesto Milium Centenario. Alberto Ceppi ha illustrato i bellissimi affreschi riprodotti auspicando di riuscire a realizzare presto anche gli altri (alcuni sono a Londra, altri in Francia...) e poter riaprire anche le altre sale della antica bellissima Villa Pelucca. La sala verrà messa a disposizione per visite guidate.

Martedì 16 settembre: Villa Pelucca

Rivive la sala di Villa

Pelucca a Sesto San

Giovanni affrescata nel

500 da Bernardino

Luini

Il Prof. Alberto Ceppi e

Andrea Vandoni a

Brera per le riprese

fotografiche

‟La raccolta della

manna‟ (uno dei 10

affreschi riprodotti)

Sergio Airaghi,

Alessandro Clerici e

Alberto Ceppi a Villa

Pelucca durante la

cerimonia di

inaugurazioni

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Il nostro socio, Emanuele Borgonovo, Ingegnere nucleare e Professore Associato presso l’Uni-versità Bocconi, ha tenuto una interessantissima relazione al Lions Club Seregno Brianza sul tema ‘Nucleare e fotovoltaico: valutazioni economiche e ….. oltre’ con un grandissimo entusiasmo dei numerosi presenti. Del Sesto Milium C. erano presenti Alberto Ceppi e Fausto Dell'Orto.

Commissione Progetti Nella qualità di Presidente della commissione progetti informo che essa è composta anche dai soci Bergagna, Pogliani e Silva. E' nostra intenzione mettersi all'opera quanto prima e coinvolgerVi, in relazione alla Vostra cultura, professionalità e tempo, nell'opera che vogliamo realizzare. La commissione progetti del Distretto ha diversificato gli ambiti di intervento, e così abbiamo deciso di proporre "un progetto culturale" che tocchi i punti medesimi e fornisca al pubblico un elaborato propositivo di alcuni temi, ed esaustivo per quanto attiene alla compilazione. Il progetto culturale intende abbracciare tre argomenti: la cultura, la società e la salute. L'ampiezza non deve né spaventare né illudere, perché in ciascun tema saranno trattati ed esposti argomenti che quotidianamente sono sui giornali, appaiono in televisione e sono noti tra la gente. Abbiamo ritenuto che, a motivo della scarsa e talvolta non corretta conoscenza dei contenuti di quanto sopra, costituisca servizio esplicitare analiticamente detti concetti. Come primo adempimento la commissione chiede che Voi proponiate alcun argomenti. Il lavoro, una volta scelto l'argomento, consisterà nella sua illustrazione che sarà affidata ai soci o al socio che vorrà, o sarà scelto “esperto” per una conviviale espositiva del tema. Entro fine maggio 2009 tutto sarà raccolto in una pubblicazione composta del materiale scelto dalla commissione, che sarà poi inviata anche alla comunità locale per la sua diffusione. Ricordo che il metodo di coinvolgimento dei soci diede già i suoi buoni frutti in occasione del primo libro del Club, nel senso che corroborò conoscenza e amicizia tra i partecipanti, e quindi si vorrebbe mantenere lo stile già sperimentato; in più, questo progetto ha il pregio di essere strumento efficace nell'ambito dell'azione di pubblico interesse e in quella interna. Commissione Rotary Foundation Informo che ho costituito una commissione di lavoro cui partecipano i soci Linda Borgonovo, Dario Corbetta e Andrea Garatti. Come è noto il mese di novembre è dedicato alla Fondazione e in data 22 a Bergamo-Fiera ci sarà un seminario ad hoc in collaborazione col Distretto 2050.

I lavori delle Commissioni del Club” (Rotary Foundation e Progetti)

Emanuele Borgonovo

presso il Lions Club

Seregno e Brianza

La Commissione

Progetti ha deciso di

proporre un progetto

che abbracci cultura,

società e salute

E‟ stata costituita una

nuova Commissione di

lavoro…

Venerdì 19 settembre 2008: il nostro socio Emanuele Borgonovo relatore

al meeting culturale del Lions Club Seregno e Brianza

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A motivo della non esauriente conoscenza degli scopo della Fondazione, compito della commissione sarà quello di illustrarli ai soci. Fin d'ora suggerisco a tutti la lettura del manuale, che si trova sul sito del Rotary. Nel mese di novembre ci sarà una serata dove, con l'ausilio di un CD predisposto dal Distretto e l'intervento di un personaggio distrettuale, approfondiremo la materia. Scopo dell'attività propedeutica è quello di informare e stimolare in futuro l'esecuzione di progetti ad hoc, e di ottenere i finanziamenti per realizzarli. Per l'immediato proporrò al direttivo la realizzazione di un'altra mostra di quadri al fine di raccogliere contributi. Mi auguro che ciascun socio raccolga consapevolmente le proposte di lavoro e proficuamente dia il suo contributo.

Ermenegildo Borghi

Sabato 11 Ottobre 2008 presso la Sala Baleari del Comune di Pisa si terrà la manifestazione di consegna dei premi da parte della Fondazione Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani. Lo scopo del Premio è di onorare illustri studiosi stranieri che si siano occupati in modo eminente di argomenti riguardanti la civiltà italiana (archeologia ed etruscologia, storia della letteratura, della lingua, storia politica, dell’arte, della musica, del pensiero, della scienza, del diritto, dell’economia). Dal 2006 il Premio viene conferito anche ad illustri studiosi italiani che si siano distinti nel campo delle scienze della natura (scienze fisiche, mediche, geografiche, dell’ingegneria, della terra, chimiche, agrarie, biologiche, economiche, matematiche). L’attribuzione del Premio ha cadenza decennale. Il giudizio è affidato ad eminenti specialisti italiani per quanto riguarda le discipline umanistiche e stranieri per quanto riguarda le discipline scientifiche. Il Premio consiste in una scultura in argento di Giovanni Ferri, raffigurante Galileo Galilei, ed in una targa d’oro commemorativa. I soci interessati a parteciparvi sono gentilmente richiesti di contattare la segreteria organizzativa Premio Galileo Galilei entro il 7 ottobre 2008.

“Caro Presidente,

è giunto il momento di vivere e CONCRETIZZARE il nostro progetto natalizio.

Il Natale non è solo occasione dolcissima di una festività religiosa, familiare, di sentimenti, di

amicizia e di bontà; è noto che le nostre tradizioni culturali l’hanno trasformata anche in una

festa di sapori inusuali, di menù regionali, territoriali, di preparazioni gustose tipiche della

stagione che contribuiscono a dare all’evento un’atmosfera unica.

Perché, allora, non offrire, una “confezione-dono alimentare”, a chi vive, spesse volte non

apparentemente e con grande dignità, nel disagio? Un’opportunità non solo di un sollievo alla

povertà, ma, anche, e soprattutto, di una festa, magari inaspettata, per gli occhi e per la gola?

Ho, quindi, pensato al progetto “confezioni-dono alimentari natalizie” da realizzarsi con la

collaborazione di tutti i Club del nostro Distretto donando quattromila confezioni alimentari a

famiglie meno fortunate che vivono sul nostro territorio e che verranno scelte direttamente dal

tuo Club nei modi che riterrà più opportuni.

Mi farebbe estremamente piacere che tu e tutti i soci del tuo Club percepissero in questo

progetto il vero significato, che non è certamente solo quello di distribuire viveri per le

Festività, ma di dare l’opportunità agli 85 Rotary Club del Distretto 2040 di unirsi in un unico

service nello stesso momento su l’intero territorio del nostro Distretto con assoluta autonomia

nella scelta dell’intervento ed ad un costo contenuto.

Sono certo di poter contare a parziale copertura delle spese che il Distretto dovrà sostenere, sul

contributo del tuo Club per “realizzare il sogno”.

Alessandro Clerici

Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani

Onore ad eminenti

studiosi stranieri e

italiani

E‟ giunto il momento di

concretizzare il nostro

progetto natalizio

Progetto “confezioni-dono alimentari natalizie”: lettera del Governatore

Earth &

Environmental Ingegneria e

Consulenza

Ambientale Sesto San Giovanni

(MI) - tel 02. 9288

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