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L’ultimo paese che sembra ancorato all’impronta chavista è l’Argentina, in particolare la Kirchner ha incentrato gli ultimi anni del suo mandato su un programma di riforme sociali rivolte ai ceti più deboli. Oltre ad una rivalutazione della cultura nativa indigena e ad una serie di interventi in politica esteri ispirati ad un populismo di chiara matrice chavista, le riforme di Buenos Aires sono state dirette alle fasce anagraficamente più giovani. L’attenzione del governo argentino nei confronti dell’associazionismo giovanile è stata intensa e costante, una azione che parte dalla Dirección Nacional de Juventud (DINAJU) e dalla Subsecretaria de la Juventud (SSJ) con lo sviluppo e la creazione di iniziative di gruppi informali giovanili per affrontare i problemi locali. Alcune di queste associazione erano già esistenti, molte altre sono nate proprio sulla spinta della nuova politica governativa. L’associazione giovanile La Campora , organizzata e gestita da Maximo Kirchner, figlio di Cristina e Nestor, ha acquisito un potere sempre maggiore nel delicato equilibrio della politica di Buenos Aires. I giudizi nei confronti dell’organizzazione giovanile sono assolutamente polarizzati, gli analisti internazionali legati ad una visione neo liberale descrivono il gruppo come “gli ingegneri della via argentina alla rovina economica”. Mentre i sostenitori lodano l’azione positiva de La Campora, evidenziando il rinnovato coinvolgimento di una larga fascia di giovani nella vita politica del paese. La presenza sempre più intensa dell’associazione nella manifestazioni politiche potrebbe essere ricondotta alla volontà del’attuale presidente di mantenere, proprio attraverso La Campora, un parziale controllo politico sul futuro parlamento. In particolare per evitare possibili ripercussioni sulle recenti indagini, dal caso Nisman ai numerosi episodi di corruzione di alti funzionari. La cornice ideologica de La Campora

La Campora. Argentinean election

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La Campora

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Page 1: La Campora. Argentinean election

L’ultimo paese che sembra ancorato all’impronta chavista è l’Argentina, in particolare la Kirchner ha incentrato gli ultimi anni del suo mandato su un programma di riforme sociali rivolte ai ceti più deboli.

Oltre ad una rivalutazione della cultura nativa indigena e ad una serie di interventi in politica esteri ispirati ad un populismo di chiara matrice chavista, le riforme di Buenos Aires sono state dirette alle fasce anagraficamente più giovani.

L’attenzione del governo argentino nei confronti dell’associazionismo giovanile è stata intensa e costante, una azione che parte dalla Dirección Nacional de Juventud (DINAJU)e dalla Subsecretaria de la Juventud (SSJ) con lo sviluppo e la creazione di iniziative di gruppi informali giovanili per affrontare i problemi locali. Alcune di queste associazione erano già esistenti, molte altre sono nate proprio sulla spinta della nuova politica governativa. L’associazione giovanile La Campora , organizzata e gestita da Maximo Kirchner, figlio di Cristina e Nestor, ha acquisito un potere sempre maggiore nel delicato equilibrio della politica di Buenos Aires.

I giudizi nei confronti dell’organizzazione giovanile sono assolutamente polarizzati, gli analisti internazionali legati ad una visione neo liberale descrivono il gruppo come “gli ingegneri della via argentina alla rovina economica”. Mentre i sostenitori lodano l’azione positiva de La Campora, evidenziando il rinnovato coinvolgimento di una larga fascia di giovani nella vita politica del paese.

La presenza sempre più intensa dell’associazione nella manifestazioni politiche potrebbe essere ricondotta alla volontà del’attuale presidente di mantenere, proprio attraverso La Campora, un parziale controllo politico sul futuro parlamento. In particolare per evitare possibili ripercussioni sulle recenti indagini, dal caso Nisman ai numerosi episodi di corruzione di alti funzionari. La cornice ideologica de La Campora