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La complessità interna delle fonti negoziali
La complessità interna delle fonti negoziali
Le diverse tipologie di contratto collettivo
Le diverse tipologie di contratto collettivo
Il contratto collettivo“costituzionale”
Il contratto collettivocorporativo
Il contratto collettivoesteso erga omnes
Il contratto collettivodi diritto comune
Il contratto collettivodi diritto comune
I livelli del contratto collettivo di diritto comune
Gli accordiinterconfederali
Il contratto collettivo
nazionale di categoria
Il contratto collettivo aziendale
Il contratto collettivo territoriale(commercio, edilizia,
agricoltura)
Il contratto collettivo nel sistema delle fontiIl contratto collettivo nel sistema delle fonti
Fonti normative
Il contr. coll. costituzionale
Il contr. coll. corporativo
Il contr. coll. erga omnes
Accordi interconfederali
Accordi aziendali
Accordi territoriali
Il C.C.N.L.
Il contr. coll.di diritto comune
Fonti negoziali
LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO
TIPOLOGIEdi
contrattocollettivo
LIVELLIdi
contratto collettivo
L’associazionismo sindacale in ItaliaL’associazionismo sindacale in Italia
§ Una domanda preliminare rispetto all’analisi giuridica
della fonte contrattuale
§ Una domanda preliminare rispetto all’analisi giuridica
della fonte contrattuale
Chi stipula i C.C.N.L?
Sindacalismo di mestiere/di industria
Organizzazione orizzontale/verticale
del sindacato
Vari modelli possibili,derivanti dalla combinazionedi DUE varianti
La prima varianteLa prima variante
Aggrega lavoratori sulla base della loro professioneEs. Sindacato nel quale si organizzano i camionisti,
quale che sia l’attività svolta nella impresa presso la quale
sono occupati.
Aggrega lavoratori sulla base del
settore produttivo nel quale operano, a prescindere dalla
loro professioneEs. Sindacato nel quale si
organizzano tutti i dipendenti delle imprese tessili (addetti alla produzione, camionisti,
contabili)
SINDACALISMODI MESTIERE
SINDACALISMODI INDUSTRIA
Seconda varianteSeconda variante
Strutture sindacali orizzontali:
§ raggruppano tutti i lavoratori residenti in un area territoriale determinata§ Le Camere del lavoro e
le Unioni sindacali
Strutture sindacali orizzontali:
§ raggruppano tutti i lavoratori residenti in un area territoriale determinata§ Le Camere del lavoro e
le Unioni sindacali
Strutture sindacali verticali:
§ raggruppano ai vari livelli i lavoratori appartenenti ad una professione o ad una categoria§ Le federazioni
provinciali, regionali o nazionali di categoria.
Strutture sindacali verticali:
§ raggruppano ai vari livelli i lavoratori appartenenti ad una professione o ad una categoria§ Le federazioni
provinciali, regionali o nazionali di categoria.
In Italia c’è una combinazione dei due modelli, ma le funzioni negoziali sono esercitate prevalentemente dalle strutture verticali
In Italia c’è una combinazione dei due modelli, ma le funzioni negoziali sono esercitate prevalentemente dalle strutture verticali
Il soggetto che stipula i C.C.N.L. (il tipo di contratto collettivo di cui principalmente ci
occuperemo)
Il soggetto che stipula i C.C.N.L. (il tipo di contratto collettivo di cui principalmente ci
occuperemo)
La federazione nazionale di categoria
(espressione verticale di un sindacalismo di industria)
La federazione nazionale di categoria
(espressione verticale di un sindacalismo di industria)
Il coordinamento tra i livelli contrattuali attraverso la
disciplina della rappresentanza
Il coordinamento tra i livelli contrattuali attraverso la
disciplina della rappresentanza
Centralizzazione
Decentramento
Una chiave di lettura
generalmente adottata nelle
analisi dei sistemi negoziali:
La prima fase: gli anni 50La prima fase: gli anni 50
Forte centralizzazione, attuata a livello interconfederale: i grandi accordi sulle Commissioni interne e sui licenziamenti.
Contrattazione di categoria debole
Contrattazione aziendale inesistente
Gli anni 60Gli anni 60
§ L’affermazione del contratto collettivo di categoria
§ Affiorano i primi contratti aziendali, soprattutto grazie all’intervento del sindacato esterno
§ Decentramento ancora parziale
CLAUSOLE DI RINVIOE
CLAUSOLE DI TREGUA
Emergono gli strumenti giuridici
della articolazione del sistema
IL CICLO 1968-1973
Forte decentramento e fine dell’ordine
gerarchico fondato sulle clausole di rinvio e di tregua
La contrattazione di categoria come
strumento di generalizzazione
di risultati ottenuti in alcune
realtà aziendali
LO STATUTO INTERVIENECOME STRUMENTO DI RAZIONALIZZAZIONEDELLA PRESENZA SINDACALE IN AZIENDA
Fino alla prima metà degli anni ‘80
§ Contesto di crisi, calo delle tensioni rivendicative e ricentralizzazione
§ Le politiche dei redditi e di contenimento del costo del lavoro presuppongono una centralizzazione del sistema
§ Contesto di crisi, calo delle tensioni rivendicative e ricentralizzazione
§ Le politiche dei redditi e di contenimento del costo del lavoro presuppongono una centralizzazione del sistema
I primi grandi accordi triangolari (1983 e 1984)
Il Protocollo del luglio 1993
Il compito di ridisegnare il
sistema contrattuale, in Italia, è stato assunto dal
sistema contrattuale
stesso
Il Protocollo del 23 luglio 1993 come “carta
costituzionale” delle relazioni
industriali italiane (Treu)
I contenuti dell’accordo:il “decentramento centralizzato”
“La contrattazione aziendale riguarda materie ed istituti
diversi e non ripetitivi rispetto a quelli retributivi
propri della contrattazione nazionale”
Il presupposto fondamentale del sistema di coordinamento delineato
dal Protocollo del 1993
Il coordinamento tra livelli presuppone il coordinamento tra i soggetti protagonisti ai
diversi livelli
Il coordinamento tra livelli presuppone il coordinamento tra i soggetti protagonisti ai
diversi livelli
tra livelli
tra i soggetti
Chi contratta nei luoghi di lavoro?
§ Contratta chi è “rappresentante”
dei lavoratori§ E’ rappresentante
dei lavoratori chi usufruisce dei
diritti sindacali nei luoghi di lavoro
A chi sono attribuiti
i diritti sindacali nei luoghi di lavoro?
“Rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite ad iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva nell’ambito:
A) delle associazioni aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale
B) delle associazioni sindacali, non affiliate alle predette confederazioni, che siano firmatarie di contratti collettivi nazionali o provinciali applicati nell’unità produttiva”
“Rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite ad iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva nell’ambito:
A) delle associazioni aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale
B) delle associazioni sindacali, non affiliate alle predette confederazioni, che siano firmatarie di contratti collettivi nazionali o provinciali applicati nell’unità produttiva”
confederazionimaggiormenterappresentative sul pianonazionale
LE RAGIONI DELLA SCELTA:
“perseguire una politica del diritto che favorisca le
forme di aggregazione
sindacale più ampie, all’interno delle quali
i diversi egoismi di settore trovino
compensazione”(Giugni)
L’art. 19 dello Statuto
Accordo 16.1.2009Accordo 16.1.2009Sostituisce le regole del protocollo del 1993. Si stabilisce la costituzione di un Comitato paritetico interconfederale per il monitoraggio, l'analisi e il raccordo. Si codifica dunque l’assetto gerarchico nel rapporto tra il livello interconfederale e gli altri sottoordinati con un accentramento del potere decisionale a favore del primo, già verificatosi in altri momenti del nostro sistema di relazioni industriali
Sostituisce le regole del protocollo del 1993. Si stabilisce la costituzione di un Comitato paritetico interconfederale per il monitoraggio, l'analisi e il raccordo. Si codifica dunque l’assetto gerarchico nel rapporto tra il livello interconfederale e gli altri sottoordinati con un accentramento del potere decisionale a favore del primo, già verificatosi in altri momenti del nostro sistema di relazioni industriali
Il contratto collettivo di diritto comune:
l’efficacia soggettiva
Il contratto collettivo di diritto comune:
l’efficacia soggettiva
I problemi di efficacia del contratto collettivo di diritto comune
I problemi di efficacia del contratto collettivo di diritto comune
La duplice dimensione dell’efficacia:
§ 1° tipo: l’efficacia soggettiva§ 2° tipo: l’efficacia oggettiva
La duplice dimensione dell’efficacia:
§ 1° tipo: l’efficacia soggettiva§ 2° tipo: l’efficacia oggettiva
Significati:Significati:§ Il problema
dell’efficacia soggettivaattiene alla
individuazione dei soggetti vincolati dal contratto collettivo(efficacia in senso
orizzontale)
§ Il problema dell’efficacia soggettiva
attiene alla individuazione dei
soggetti vincolati dal contratto collettivo(efficacia in senso
orizzontale)
§ Il problema dell’ efficacia oggettiva
attiene alla ricerca del meccanismo giuridico
attraverso cui il contratto collettivo può
vincolare i singoli soggetti iscritti, parti di
rapporti individuali di lavoro (efficacia in
senso verticale)
§ Il problema dell’ efficacia oggettiva
attiene alla ricerca del meccanismo giuridico
attraverso cui il contratto collettivo può
vincolare i singoli soggetti iscritti, parti di
rapporti individuali di lavoro (efficacia in
senso verticale)
Entrambi i problemi riguardano la parte normativa del contratto collettivo
L’efficacia soggettivaL’efficacia soggettivaDelimitazione del problema: l’efficacia dei contratti collettivi
sovra-aziendali (diversi sono i problemi e le soluzioni per i contratti collettivi aziendali)
Regola generale:Il contratto collettivo si applica solo ai rapporti di lavoro i cui soggetti – datore di lavoro e lavoratore – siano entrambi iscritti
alle associazioni sindacali firmatarie del c.c.
Delimitazione del problema: l’efficacia dei contratti collettivi sovra-aziendali (diversi sono i problemi e le soluzioni per i contratti collettivi aziendali)
Regola generale:Il contratto collettivo si applica solo ai rapporti di lavoro i cui soggetti – datore di lavoro e lavoratore – siano entrambi iscritti
alle associazioni sindacali firmatarie del c.c.
Soggetti a cuinon si applica
non iscrittialle OOSS
principio della rappresentanza di
diritto comune
Efficacia soggettiva e regole della rappresentanza di diritto comune (artt.
1387 e ss. c. c.)
Efficacia soggettiva e regole della rappresentanza di diritto comune (artt.
1387 e ss. c. c.)
art. 1372, 2° comma, c.c.:“Il contratto non produce effetto rispetto ai
terzi se non nei casi previsti dalla legge”
art. 1372, 2° comma, c.c.:“Il contratto non produce effetto rispetto ai
terzi se non nei casi previsti dalla legge”
Soggetti terzi
Tutti i soggetti che, non avendo con l’iscrizione conferito alcun mandato alle associazioni stipulanti, restano giuridicamente estranei all’attività
contrattuale
Art. 1388 c.c.:“Il contratto concluso dal rappresentante in nome
e nell’interesse del rappresentato (…) produce direttamente effetto nei confronti del rappresentato”
Proiezione grafica del contratto collettivo ad efficacia soggettiva limitata
Proiezione grafica del contratto collettivo ad efficacia soggettiva limitata
lavoratoriiscritti
Sindacatodei lavoratori
(rappresentante, in senso tecnico giuridico
degli iscritti) Es.: Fiom, Fim Uilm
Associazione datoriale
(rappresentante, in senso tecnico giuridico delle
imprese aderenti)Es.: Federmeccanica
impreseaderenti
Efficacia soggettiva
Limitata ai lavoratori iscritti e occupati alle dipendenze di un impresa aderente
Contratto collettivo
L’efficacia soggettiva del contratto collettivo
L’efficacia soggettiva del contratto collettivo
§ Perché l’efficacia soggettiva del contratto collettivo è ancora un
problema (un secolo dopo le prime esperienze negoziali)?
§ Perché l’efficacia soggettiva del contratto collettivo è ancora un
problema (un secolo dopo le prime esperienze negoziali)?
I - La soluzione corporativaNell’ordinamento corporativo, entrambi i problemi (efficacia
soggettiva e oggettiva) erano risolti dalla natura giuridica attribuita al sindacato (soggetto di diritto pubblico) e alle sue attività contrattuali§ Art. 1 disp. prel. cod. civ.
Sono fonti del diritto§ Le leggi§ I regolamenti§ Le norme corporative§ Gli usi
I - La soluzione corporativaNell’ordinamento corporativo, entrambi i problemi (efficacia
soggettiva e oggettiva) erano risolti dalla natura giuridica attribuita al sindacato (soggetto di diritto pubblico) e alle sue attività contrattuali§ Art. 1 disp. prel. cod. civ.
Sono fonti del diritto§ Le leggi§ I regolamenti§ Le norme corporative§ Gli usi
Risolveva il problemadell’efficacia ma a prezzo
della compressionedella libertà sindacale
Contratti transitoriamente mantenuti in vigore dal d.lgt. n. 369 del 1944 (art. 43) Si dispose la permanenza
“in vigore, salvo le successive modifiche, delle norme contenute nei contratti collettivi” all’epoca vigenti.
orientamento giurisprudenziale favorevole alla sostituibilitàdel contratto corporativo
ad opera di quello privatistico
II - La soluzione costituzionaleII - La soluzione costituzionale
§ Art. 39 Cost. (c. 2,3,4)§ Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro
registrazione (…)§ E’ condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati
sanciscano un ordinamento interno a base democratica§ I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono,
rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi con efficacia obbligatoria per tutti
gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce
§ Art. 39 Cost. (c. 2,3,4)§ Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro
registrazione (…)§ E’ condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati
sanciscano un ordinamento interno a base democratica§ I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono,
rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi con efficacia obbligatoria per tutti
gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce
III La soluzione della legge n. 741 del 1959 (cd. legge Vigorelli) e della l. n. 1027/1960 (di
proroga)
III La soluzione della legge n. 741 del 1959 (cd. legge Vigorelli) e della l. n. 1027/1960 (di
proroga)
La legge Vigorelli (l. 741/1959)
Il meccanismo di ricezione dei contratti collettivi in
decreti delegati
La legge Vigorelli (l. 741/1959)
Il meccanismo di ricezione dei contratti collettivi in
decreti delegati
I MOTIVI DELLA SUA ILLEGITTIMITÀ’ COSTITUZIONALE
• Eccesso di delega (art. 76 Cost.)• Violazione dell’art. 39: l’efficacia
“negativa” o “ostativa” delle disposizioni costituzionali
n Si cercava di conseguire il medesimo obiettivo del Costituente, con modalità
diverse da quelle approntate dal
Costituente
III La soluzione della legge n. 741 del 1959 (cd. legge Vigorelli) e la l. n. 1027/1960 (di proroga)III La soluzione della legge n. 741 del 1959 (cd. legge Vigorelli) e la l. n. 1027/1960 (di proroga)
La sent. della Corte cost. n.
106/1962
La sent. della Corte cost. n.
106/1962
“anche una sola reiterazione della delega (…) toglie alla legge i caratteri della
transitorietà e dell’eccezionalità (…) e finisce col sostituire al sistema costituzionale un altro sistema
arbitrariamente costruito dal legislatore e pertanto illegittimo”
La decisione della Corte cost. travolse tutti contratti recepiti in decreti emanati sulla base dell’art. 1 della l. n. 1027/1960
L’EFFICACIA SOGGETTIVA DEL CONTRATTO COLLETTIVO DI DIRITTO COMUNE
L’EFFICACIA SOGGETTIVA DEL CONTRATTO COLLETTIVO DI DIRITTO COMUNE
§ L’insuccesso dei tentativi e il ritorno al punto di partenza: l’efficacia del contratto collettivo affidata alle regole del diritto comune dei
contratti
§ Vincola soltanto gli iscritti alle organizzazioni sindacali che l’hanno
stipulato sulla base del principio della rappresentanza di diritto
comune.
§ L’insuccesso dei tentativi e il ritorno al punto di partenza: l’efficacia del contratto collettivo affidata alle regole del diritto comune dei
contratti
§ Vincola soltanto gli iscritti alle organizzazioni sindacali che l’hanno
stipulato sulla base del principio della rappresentanza di diritto
comune.
Il contratto collettivo tra ordinamento statuale ed ordinamento intersindacaleIl contratto collettivo tra ordinamento statuale ed ordinamento intersindacale
le due concezioni del contratto collettivo collidono e, “in mancanza di una cerniera
normativa (…) prevale la concezione statuale, ossia la qualificazione negozial-privatistica del
contratto stesso”(Rusciano, 2004)
le due concezioni del contratto collettivo collidono e, “in mancanza di una cerniera
normativa (…) prevale la concezione statuale, ossia la qualificazione negozial-privatistica del
contratto stesso”(Rusciano, 2004)
alla forza politica del contratto collettivo nell’ordinamento intersindacale, non
corrisponde altrettanta forza giuridicanell’ordinamento statuale
La non sostenibilità pratica della efficacia soggettiva limitata agli iscritti dal punto di vista
delle imprese (iscritte)
La non sostenibilità pratica della efficacia soggettiva limitata agli iscritti dal punto di vista
delle imprese (iscritte)
§ Difficoltà di pianificazione dei costi
§ Doppia contabilitৠDifficoltà di gestione dei
diversi trattamenti normativi
§ Difficoltà di pianificazione dei costi
§ Doppia contabilitৠDifficoltà di gestione dei
diversi trattamenti normativi
Nella prassi, problemi di natura gestionale, contabile
e amministrativainducono i datori di lavoro
- a prescindere dai vincoli giuridici -
a non operare distinzionidi trattamento fra
iscritti e non iscritti alle associazioni sindacali
La razionalizzazione giuridica della estensione del contratto collettivo di diritto
comune
La razionalizzazione giuridica della estensione del contratto collettivo di diritto
comune
Le diverse tesi (o espedienti) dottrinali e giurisprudenziali volti
alla dilatazione dell’ambito soggettivo di applicazione del
contratto collettivoRuolo decisivo della
giurisprudenza
Le diverse tesi (o espedienti) dottrinali e giurisprudenziali volti
alla dilatazione dell’ambito soggettivo di applicazione del
contratto collettivoRuolo decisivo della
giurisprudenza
Meccanismi giurisprudenziali e tesi dottrinali sulla dilatazione dell’ambito di efficacia soggettiva
Meccanismi giurisprudenziali e tesi dottrinali sulla dilatazione dell’ambito di efficacia soggettiva
§ A) La non necessità della iscrizione bilaterale; la sufficienza della adesione al sindacato del solo datore di lavoro (Pera, 1958) – la tesi è stata ampiamente recepita dalla giurisprudenza
§ A) La non necessità della iscrizione bilaterale; la sufficienza della adesione al sindacato del solo datore di lavoro (Pera, 1958) – la tesi è stata ampiamente recepita dalla giurisprudenza
§ B) l’adesione, esplicita o implicita, al c.c. comporta l’obbligo di applicazione a tutti i dipendenti del medesimo c.c.
§ Numerose decisioni giudiziarie fanno riferimento ad un generico concetto di “adesione” al c.c. – tale adesione può ricavarsi: 1) da un richiamo esplicito del c.c. da parte del contratto individuale; 2) da un comportamento concludente, consistente in una continuativa applicazione di fatto del c.c.
§ B) l’adesione, esplicita o implicita, al c.c. comporta l’obbligo di applicazione a tutti i dipendenti del medesimo c.c.
§ Numerose decisioni giudiziarie fanno riferimento ad un generico concetto di “adesione” al c.c. – tale adesione può ricavarsi: 1) da un richiamo esplicito del c.c. da parte del contratto individuale; 2) da un comportamento concludente, consistente in una continuativa applicazione di fatto del c.c.
Il contratto collettivo è di fattospontaneamente applicato
Una massimaCass. Sez. Lav., 14.4.2001, n. 5596
Una massimaCass. Sez. Lav., 14.4.2001, n. 5596
I contratti collettivi di lavoro non dichiarati efficaci "erga omnes" ai sensi della legge n. 741 del 1959, in quanto costituiscono
atti di natura negoziale e privatistica, si applicano esclusivamente ai rapporti individuali intercorrenti tra soggetti che siano iscritti alle associazioni stipulanti, ovvero che,
in mancanza di tale condizione, abbiano fatto espressa adesione ai patti collettivi e li abbiano implicitamente recepiti attraverso un comportamento concludente,
desumibile da una costante e prolungata applicazione delle relative clausole ai singoli rapporti
I contratti collettivi di lavoro non dichiarati efficaci "erga omnes" ai sensi della legge n. 741 del 1959, in quanto costituiscono
atti di natura negoziale e privatistica, si applicano esclusivamente ai rapporti individuali intercorrenti tra soggetti che siano iscritti alle associazioni stipulanti, ovvero che,
in mancanza di tale condizione, abbiano fatto espressa adesione ai patti collettivi e li abbiano implicitamente recepiti attraverso un comportamento concludente,
desumibile da una costante e prolungata applicazione delle relative clausole ai singoli rapporti
Meccanismi giurisprudenziali sulla dilatazione dell’ambito di efficacia soggettiva
Meccanismi giurisprudenziali sulla dilatazione dell’ambito di efficacia soggettiva
L’onere della provadell’iscrizione del datore di lavoro al sindacato o dell’adesione implicita o
esplicita al contratto collettivo, grava, in linea
di principio, sul lavoratore…tuttavia…
L’onere della provadell’iscrizione del datore di lavoro al sindacato o dell’adesione implicita o
esplicita al contratto collettivo, grava, in linea
di principio, sul lavoratore…tuttavia…
il datore di lavoro ha, inoltre, l’onere di eccepire alla I udienza del processo la propria non appartenenza
al sindacato e, dunque, l’inapplicabilità del contratto collettivo
il datore di lavoro ha, inoltre, l’onere di eccepire alla I udienza del processo la propria non appartenenza
al sindacato e, dunque, l’inapplicabilità del contratto collettivo
se il dibattito tra le parti si svolge sul presupposto ,
anche implicito della assoggettabilità del rapporto
di lavoro al contratto collettivo, la mancata
contestazione del datore di lavoro viene intesa come
tacita adesione o comunque come prova in re
dell’adesione stessa
L’efficacia erga omnes della contrattazione collettiva delegata nella elaborazione
dottrinale
L’efficacia erga omnes della contrattazione collettiva delegata nella elaborazione
dottrinaleIl rinvio legale alla
contrattazione collettiva (nazionale, territoriale,
aziendale)
Il rinvio legale alla contrattazione collettiva (nazionale, territoriale,
aziendale)
il contratto collettivo oggetto di rinvio
integrativo legale ha efficacia soggettiva
generalizzata al pari della legge delegante
fonte rinviante e
fonte destinataria del rinviohanno stessa efficacia
soggettiva
La tesi giurisprudenziale “regina”:l’estensione giudiziale della “parte
economica” dei CCNL
La tesi giurisprudenziale “regina”:l’estensione giudiziale della “parte
economica” dei CCNL§ Gode di maggiori consensi in
giurisprudenza § si basa sul combinato disposto degli
artt. 36 Cost. e 2099 cc. § presupposto: la immediata precettività
dell’art. 36 Cost.§ I poteri equitativi del giudice ex art.
2099, comma 2
§ Gode di maggiori consensi in giurisprudenza
§ si basa sul combinato disposto degli artt. 36 Cost. e 2099 cc. § presupposto: la immediata precettività
dell’art. 36 Cost.§ I poteri equitativi del giudice ex art.
2099, comma 2
Art. 36 Cost. e art. 2099, comma 2, c.c.Art. 36 Cost. e art. 2099, comma 2, c.c.
§ I giudici hanno escogitato un procedimento “correttivo-integrativo” del contratto di lavoro, avvalendosi, coma base giuridica, del combinato disposto degli artt. 36 Cost. e 2099, comma 2, cod. civ.
§ I giudici hanno escogitato un procedimento “correttivo-integrativo” del contratto di lavoro, avvalendosi, coma base giuridica, del combinato disposto degli artt. 36 Cost. e 2099, comma 2, cod. civ.
§ In realtà – e contrariamente al disposto letterale dell’art. 2099, comma 2 - il procedimento “correttivo-integrativo” è stato (e continua ad essere) applicato, non in mancanza di accordi sull’entità della retribuzione, ma in presenza di accordi che prevedono retribuzioni di entità inferiori ai minimi retributivi contrattuali
§ Giurisprudenza ultra legem opraeter legem
§ In realtà – e contrariamente al disposto letterale dell’art. 2099, comma 2 - il procedimento “correttivo-integrativo” è stato (e continua ad essere) applicato, non in mancanza di accordi sull’entità della retribuzione, ma in presenza di accordi che prevedono retribuzioni di entità inferiori ai minimi retributivi contrattuali
§ Giurisprudenza ultra legem opraeter legem
Il parametro della sufficienzaIl parametro della sufficienza
La giurisprudenza individua un parametro significativo di sufficienza nella clausola retributiva dei contratti collettivi di diritto
comune.
“Nelle tabelle retributive contenute nei contratti collettivi può ravvisarsi quel dato di esperienza,
quel momento di equilibrio tra confliggenti interessi, che più di ogni altro può costituire un
ragionevole punto di riferimento per un tal genere di giudizio equitativo”
La giurisprudenza individua un parametro significativo di sufficienza nella clausola retributiva dei contratti collettivi di diritto
comune.
“Nelle tabelle retributive contenute nei contratti collettivi può ravvisarsi quel dato di esperienza,
quel momento di equilibrio tra confliggenti interessi, che più di ogni altro può costituire un
ragionevole punto di riferimento per un tal genere di giudizio equitativo”
PrecisazionePrecisazione
L’applicazione dei contratti collettivi non deriva dalla loro giuridica obbligatorietà ma da una sorta di presunzione di corrispondenza tra minimi contrattuali collettivi e retribuzione sufficiente a cui , ai sensi dell'art. 36, il lavoratore ha diritto.
L’applicazione dei contratti collettivi non deriva dalla loro giuridica obbligatorietà ma da una sorta di presunzione di corrispondenza tra minimi contrattuali collettivi e retribuzione sufficiente a cui , ai sensi dell'art. 36, il lavoratore ha diritto.
…Conseguenza…ConseguenzaProprio in quanto si tratta di una
“presunzione di corrispondenza”, il giudizio, rimane libero da vincoli
Proprio in quanto si tratta di una “presunzione di corrispondenza”, il
giudizio, rimane libero da vincoli
Il giudice potrebbe utilizzare criteri di sufficienza DIVERSI
da quelli indicati dal contratto collettivo(rinvio)
Il meccanismo fondato sulla combinazione tra art. 36 Cost e art. 2099 cod. civ. risolve il problema dell’efficacia soggettiva dei contratti collettivi di diritto comune nell’ordinamento italiano?
Il meccanismo fondato sulla combinazione tra art. 36 Cost e art. 2099 cod. civ. risolve il problema dell’efficacia soggettiva dei contratti collettivi di diritto comune nell’ordinamento italiano?
NO, Per i limiti intrinseci alla soluzione basata sull'art. 36.§ Rimane pur sempre una tipica espressione
giudiziale dell'equità del caso singolo, inidonea a produrre effetti al di là delle parti in giudizio ed esposta nella pratica al rischio di valutazioni
soggettive.§ In ogni caso, si tratta di una soluzione limitata alle
clausole retributive dei contratti collettivi
NO, Per i limiti intrinseci alla soluzione basata sull'art. 36.§ Rimane pur sempre una tipica espressione
giudiziale dell'equità del caso singolo, inidonea a produrre effetti al di là delle parti in giudizio ed esposta nella pratica al rischio di valutazioni
soggettive.§ In ogni caso, si tratta di una soluzione limitata alle
clausole retributive dei contratti collettivi
I meccanismi legali di estensione dell’efficacia soggettiva
I meccanismi legali di estensione dell’efficacia soggettiva
L’art. 36 StatutoImpone alle amministrazioni
pubbliche di inserire, nei provvedimenti di concessione di agevolazioni finanziarie e nei capitolati di appalto di opere pubbliche, una clausola determinante l’obbligo (per il beneficiario o appaltatore), di applicare ai dipendenti condizioni di trattamento economico e normativo non inferiori a quelli stabiliti dai contratti collettivi della categoria o della zona.
L’art. 36 StatutoImpone alle amministrazioni
pubbliche di inserire, nei provvedimenti di concessione di agevolazioni finanziarie e nei capitolati di appalto di opere pubbliche, una clausola determinante l’obbligo (per il beneficiario o appaltatore), di applicare ai dipendenti condizioni di trattamento economico e normativo non inferiori a quelli stabiliti dai contratti collettivi della categoria o della zona.
Costituisce una violazionedell’art. 39?
E’ una legislazione assimilabile allalegge Vigorelli?
NO. NON SI TRATTA DIUN “OBBLIGO” DI RISPETTARE
I CONTRATTI COLLETTIVI… …MA DI UNA SORTA DI “ONERE”
SE INTENDE OTTENEREIL BENEFICIO O L’APPALTO,
IL DATORE DI LAVORODEVE APPLICAREIL CONTRATTO
L’art. 22, comma 3, T.U.n. 286/1998 sulla
immigrazione:stabilisce che il
trattamento economico e normativo dei lavoratori
extra-comunitarinon possa essereinferiore a quello stabilito dai c.c.
L’art. 8 della legge n. 877/1973sul lavoro a domicilio che obbliga
gli imprenditori a retribuirei lavoratori a domicilio sulla basedelle tariffe di cottimo stabilite
dai c.c.
Altre ipotesi in cui opera il meccanismo legale di estensione dell’ambito di eff. sogg.
L’art. 5 del d. lgs. n. 276/2003:pone in capo alle società di
somministrazione il requisito-obbligo del “rispetto degli obblighi previsti dal contratto collettivo nazionale delle
imprese di somministrazione di lavoro applicabile”
L’efficacia oggettiva del contratto collettivo
L’efficacia oggettiva del contratto collettivo
Il problema dell’ efficacia oggettivaattiene alla ricerca del meccanismo giuridico attraverso cui il contratto
collettivo può vincolare i singoli soggetti iscritti ai sindacati stipulanti e parti di rapporti
individuali di lavoro (efficacia in senso verticale)
Il problema dell’ efficacia oggettivaattiene alla ricerca del meccanismo giuridico attraverso cui il contratto
collettivo può vincolare i singoli soggetti iscritti ai sindacati stipulanti e parti di rapporti
individuali di lavoro (efficacia in senso verticale)
L’efficacia oggettiva:le ragioni sostanziali del problema
L’efficacia oggettiva:le ragioni sostanziali del problema
Evitare di vanificare la funzione della contrattazione
collettiva, consentendo che i lavoratori accettino condizioni deteriori
rispetto a quelle stabilite
collettivamente
Evitare di vanificare la funzione della contrattazione
collettiva, consentendo che i lavoratori accettino condizioni deteriori
rispetto a quelle stabilite
collettivamente
IL CONTRATTO INDIVIDUALE NON PUÒ CONTENERE CLAUSOLE
PEGGIORATIVE RISPETTO AL CONTRATTO
COLLETTIVO
L’esigenza sul piano dei fatti
LA REALIZZAZIONESUL PIANO GIURIDICO
Efficacia oggettivaEfficacia oggettiva§ Esempio: il contratto
individuale che regola il rapporto tra il lavoratore Tizio e l’imprenditore Caio nonpuò disciplinare il rapporto di lavoro in maniera difforme dal c.c. a meno di non disporre in senso più favorevole per il lavoratore
§ Esempio: il contratto individuale che regola il rapporto tra il lavoratore Tizio e l’imprenditore Caio nonpuò disciplinare il rapporto di lavoro in maniera difforme dal c.c. a meno di non disporre in senso più favorevole per il lavoratore
§ Scopo del meccanismo:Impedire che i
lavoratori iscritti, singolarmente, accettino condizioni di trattamento economico e normativo inferiori (deteriori) a quelle stabilite dai c.c.
§ Scopo del meccanismo:Impedire che i
lavoratori iscritti, singolarmente, accettino condizioni di trattamento economico e normativo inferiori (deteriori) a quelle stabilite dai c.c.
Modalità di funzionamentodel meccanismo:
1) ai singoli rapporti di lavoro si applicano direttamente le condizioni di trattamento economico e normativo previste dal c.c.
2) le eventuali clausole difformi dei contratti individuali vengono automaticamente sostituite
dalle norme del c.c.;
3) tale sostituzione non è necessaria se i contratti individuali prevedono condizioni di
trattamento più favorevoli per il lavoratore (inderogabilità in pejus; derogabilità in melius)
1) ai singoli rapporti di lavoro si applicano direttamente le condizioni di trattamento economico e normativo previste dal c.c.
2) le eventuali clausole difformi dei contratti individuali vengono automaticamente sostituite
dalle norme del c.c.;
3) tale sostituzione non è necessaria se i contratti individuali prevedono condizioni di
trattamento più favorevoli per il lavoratore (inderogabilità in pejus; derogabilità in melius)
EFFICACIA REALE
INDEROGABILITÁE SOSTITUZIONE
AUTOMATICA
DEROGABILITÁIN MELIUS
Problema:Problema:
Com’è possibile, in un ordinamento che non ha
prodotto leggi sul contratto collettivo, affermare
l’EFFICACIA OGGETTIVA e la INDEROGABILITÁ delc.c. rispetto ai contratti
individuali?
Com’è possibile, in un ordinamento che non ha
prodotto leggi sul contratto collettivo, affermare
l’EFFICACIA OGGETTIVA e la INDEROGABILITÁ delc.c. rispetto ai contratti
individuali?
L’approccio pragmatico della giurisprudenza
L’approccio pragmatico della giurisprudenza
L’art. 2077 del codice civile:“I contratti individuali di lavoro tra gli appartenenti
alle categorie alle quali si riferisce il contratto collettivo devono uniformarsi alle disposizioni di
questo.Le clausole difformi dei contratti individuali, preesistenti o successivi al contratto collettivo, sono sostituite di diritto da quelle del contratto
collettivo, salvo che contengano speciali condizioni più favorevoli ai prestatori di lavoro”
sono sostituite didiritto da quelle del contratto collettivo,
Critica alla tesi giurisprudenzialeCritica alla tesi giurisprudenziale
ma la giurisprudenza replica:
le norme codicistiche sul contratto corporativo non sono state abrogate, né sono incompatibilicon i principi dell’ordinamento post-corporativo. In ogni caso, è finalità specifica della stipulazione dei contr. coll. – che prescinde dalla fisionomia giuridica delle associzioni stipulanti - quella di sottrarre la regolamentazione dei rapporti individuali di lavoro alla libera disponibilità dei singoli
ma la giurisprudenza replica:
le norme codicistiche sul contratto corporativo non sono state abrogate, né sono incompatibilicon i principi dell’ordinamento post-corporativo. In ogni caso, è finalità specifica della stipulazione dei contr. coll. – che prescinde dalla fisionomia giuridica delle associzioni stipulanti - quella di sottrarre la regolamentazione dei rapporti individuali di lavoro alla libera disponibilità dei singoli
L’art. 2077 c.c. riguarda
il c.c. corporativo
e non è applicabile al
contratto collettivo di
diritto comune
L’art. 2077 c.c. riguarda
il c.c. corporativo
e non è applicabile al
contratto collettivo di
diritto comune
§ 1) il fondamento giuridico della inderogabilità viene ancorato a norme giuridiche positive diverse da quelle civilistiche
§ 1) il fondamento giuridico della inderogabilità viene ancorato a norme giuridiche positive diverse da quelle civilistiche
§ 2) il fondamento giuridico della inderogabilità viene ricercato all’interno dei principi generali del diritto civile
§ 2) il fondamento giuridico della inderogabilità viene ricercato all’interno dei principi generali del diritto civile
I due orientamenti dottrinali:
1) Le soluzioni indipendenti dai principi del codice civile
1) Le soluzioni indipendenti dai principi del codice civile
Il riferimento all’art. 39 Cost.:L’unica differenza tra i contratti collettivi ex art. 39
Cost. e i c.c. di diritto comune sarebbe rappresentata dal diverso ambito di efficacia soggettiva.
Il fondamento della cd. “efficacia reale” del c.c. può individuarsi, dunque, nei commi 2, 3 e 4 dell’art. 39 Cost.
Il riferimento all’art. 39 Cost.:L’unica differenza tra i contratti collettivi ex art. 39
Cost. e i c.c. di diritto comune sarebbe rappresentata dal diverso ambito di efficacia soggettiva.
Il fondamento della cd. “efficacia reale” del c.c. può individuarsi, dunque, nei commi 2, 3 e 4 dell’art. 39 Cost.
la cd. teoria della sovraordinazione del potere sindacale sul potere del singolo (Scognamiglio, 1971)
2) a) la teoria del mandato rappresentativo
di F. Santoro Passarelli (anni ’50)
2) a) la teoria del mandato rappresentativo
di F. Santoro Passarelli (anni ’50)
le due norme del codice civile di riferimento:
le due norme del codice civile di riferimento:
l’art. 1723, comma 2
(il mandato conferito non solo
nell’interesse del mandante ma
anche del mandatario o di terzi)
l’ art. 1726 c.c. (il mandato collettivo
conferito da più persone
per un affare di interesse comune)
Entrambe le disposizioni
sanciscono la irrevocabilità
del mandato
il sindacato;gli altri affiliati
Possibili critiche alla teoria del mandato irrevocabile
Possibili critiche alla teoria del mandato irrevocabilela prima:
irrevocabilità del mandato non equivale a…
la prima:
irrevocabilità del mandato non equivale a…
…non modificabilità del regolamento contrattualeposto in essere dal mandatario
attraverso nuove clausole contrattuali (quelle del contratto individuale)
PERCHÉ IL MANDANTE NON POSSA
“RIAPPROPRIARSI”DELLA MATERIA, MODIFICANDO LA DISCIPLINA STABILITA
DAL MANDATARIO
LAVORATORE
SINDACATO
LO SCHEMA DELLARAPPRESENTANZA
SPIEGA IL VINCOLO SOGGETTIVO, MA NON SPIEGA PERO’
Possibili critiche alla teoria del mandato irrevocabilela seconda:
Possibili critiche alla teoria del mandato irrevocabilela seconda:Se davvero l’impossibilità
di pattuizioni individuali difformi dovesse
basarsi sulla irrevocabilità del
mandato conferito exartt. 1723 e 1726...
Se davvero l’impossibilità di pattuizioni individuali
difformi dovesse basarsi sulla
irrevocabilità del mandato conferito exartt. 1723 e 1726...
. . . TUTTE le pattuizioni difformi dovrebbe essere impossibili
. . . TUTTE le pattuizioni difformi dovrebbe essere impossibili
anche quelle in melius
b) le teorie associazionisticheb) le teorie associazionistiche
L’atto di adesione al sindacato produrrebbe l’effetto di limitare l’autonomia privata
individuale
(Cessari, Cataudella: anni ’60)
L’atto di adesione al sindacato produrrebbe l’effetto di limitare l’autonomia privata
individuale
(Cessari, Cataudella: anni ’60)
l’assoggettamentodell’autonomia individuale alla
autonomia collettiva
l’accettazione della cd. “regola di competenza”
La soluzione fornita al problema dall’art. 2113 c.c.
La soluzione fornita al problema dall’art. 2113 c.c.
L’invalidità delle rinunzie e transazioni aventi ad oggetto diritti del
prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge e
dei contratti collettivi
L’invalidità delle rinunzie e transazioni aventi ad oggetto diritti del
prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge e
dei contratti collettiviLa tesi che individua nell’art. 2113 c.c. il fondamento giuridico della inderogabilità è stata
pacificamente recepita dalla giurisprudenza
La pattuizione individuale
peggiorativa èun atto di rinuncia (invalido)
ad un diritto posto da disposizione inderogabile
Alcune valutazioniAlcune valutazioni
§ La nuova formula dell’art. 2113 consente di prescindere dal 2077
§ Ma si può affermare che il nuovo art. 2113 consente di ottenere i medesimi effetti
dell’art. 2077?
§ La nuova formula dell’art. 2113 consente di prescindere dal 2077
§ Ma si può affermare che il nuovo art. 2113 consente di ottenere i medesimi effetti
dell’art. 2077?
Una comparazione tra normeUna comparazione tra norme
Art. 2113Le rinunzie e le
transazioni che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro
derivanti da disposizioni
inderogabili della legge o dei contratti
collettivi, non sono valide
Art. 2113Le rinunzie e le
transazioni che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro
derivanti da disposizioni
inderogabili della legge o dei contratti
collettivi, non sono valide
Art. 2077Le clausole difformi dei contratti individuali sono
sostituite di diritto da quelle del contratto collettivo, salvo che contengano speciali
condizioni più favorevoli ai prestatori di lavoro
Art. 2077Le clausole difformi dei contratti individuali sono
sostituite di diritto da quelle del contratto collettivo, salvo che contengano speciali
condizioni più favorevoli ai prestatori di lavoro
L’inderogabilità secondo l’art. 2113
L’inderogabilità secondo l’art. 2113
“L’art. 2113 attribuisce al contratto collettivo l’inderogabilità non tanto come una caratteristica intrinseca,
quanto piuttosto come un dato che, assumendo rilevanza solo su
impulso della reazione individuale del lavoratore, si profila meramente
eventuale” (M. Rusciano)
“L’art. 2113 attribuisce al contratto collettivo l’inderogabilità non tanto come una caratteristica intrinseca,
quanto piuttosto come un dato che, assumendo rilevanza solo su
impulso della reazione individuale del lavoratore, si profila meramente
eventuale” (M. Rusciano)
Art. 2077 e art. 2113: le differenze
Art. 2077 e art. 2113: le differenze
L’inderogabilità del contratto
collettivo di cui parla il 2077
consiste nella nullità e
sostituzione automatica delle
clausole individuali
difformi
L’inderogabilità del contratto
collettivo di cui parla il 2077
consiste nella nullità e
sostituzione automatica delle
clausole individuali
difformi
L’inderogabilità di cui parla il 2113
si identifica nella annullabilità di quelle clausole (qualificate alla
stregua di rinunzie o
transazioni)
L’inderogabilità di cui parla il 2113
si identifica nella annullabilità di quelle clausole (qualificate alla
stregua di rinunzie o
transazioni)
“Il Governo (…) invita le parti sociali a valutare la possibile ridefinizione del rapporto fra momento collettivo ed individuale nella regolazione del rapporto di lavoro, rendendo possibile la definizione di assetti regolatori effettivamente conformi agli interessi del singolo”
“Il Governo (…) invita le parti sociali a valutare la possibile ridefinizione del rapporto fra momento collettivo ed individuale nella regolazione del rapporto di lavoro, rendendo possibile la definizione di assetti regolatori effettivamente conformi agli interessi del singolo”
La proposta di revisione del principiodi inderogabilità nel Libro Bianco (2001)
la proposta di “derogabilità assistita”
Ed ancora: “In un contesto crescentemente individualizzato di rapporti e contratti di lavoro sono individualizzate anche le scelte dei prestatori: ciò che può essere migliorativo per l’uno, può risolversi in una condizione di peggior favore per l’altro”
Ed ancora: “In un contesto crescentemente individualizzato di rapporti e contratti di lavoro sono individualizzate anche le scelte dei prestatori: ciò che può essere migliorativo per l’uno, può risolversi in una condizione di peggior favore per l’altro”
La proposta di revisione del principiodi inderogabilità nel Libro Bianco (2001)