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★★★★ La cura del persiano
La toelettatura quotidiana.
Il gatto persiano è una delle razze più conosciute ed è divenuto popolare soprattutto per la sua
meravigliosa pelliccia che gli conferisce l’aspetto di morbido peluche. Coccolarlo e passare le dita nel suo
mantello morbido, setoso e vellutato dà una sensaz
sempre bella, folta e morbida, nece
Se decidi di accogliere nella tua casa un persiano devi essere disposto a dedicare un po’ di tempo ogni
giorno alla sua cura. Questi piccoli gesti quotidiani diventeranno un momento di coccole e rafforzeranno il
legame con il vostro gatto, che percepisce le cure che gli dedicate come un gesto d’amore e attenzione nei
suoi confronti.
Questa lettura non vuole essere una lezione di toe
ma una breve guida sulla corretta manutenzione del gatto persiano dedicata ai meno esperti.
semplici gesti che consentono di avere il gatto in buone condizioni.
L’immagine sotto mostra l’occorrente che non può assolutamente mancare nella casa di un gatto persiano.
1. Veline monouso per la pulizia degli occhi
2. Liquido per la pulizia degli occhi
3. Shampoo in polvere o talco
4. Polvere whitening per grooming
5. Pettinino in metallo piccolo
f|ÄäxÜytÄÄ – www.silverfallpersians.com
Il gatto persiano è una delle razze più conosciute ed è divenuto popolare soprattutto per la sua
meravigliosa pelliccia che gli conferisce l’aspetto di morbido peluche. Coccolarlo e passare le dita nel suo
morbido, setoso e vellutato dà una sensazione calda e soffice. La pelliccia del persiano,
ssità però di particolari cure.
Se decidi di accogliere nella tua casa un persiano devi essere disposto a dedicare un po’ di tempo ogni
sti piccoli gesti quotidiani diventeranno un momento di coccole e rafforzeranno il
legame con il vostro gatto, che percepisce le cure che gli dedicate come un gesto d’amore e attenzione nei
Questa lettura non vuole essere una lezione di toelettatura per la preparazione del gatto alle esposizioni,
ma una breve guida sulla corretta manutenzione del gatto persiano dedicata ai meno esperti.
semplici gesti che consentono di avere il gatto in buone condizioni.
l’occorrente che non può assolutamente mancare nella casa di un gatto persiano.
Veline monouso per la pulizia degli occhi
Liquido per la pulizia degli occhi
Polvere whitening per grooming
(denti larghi e stretti)
Il gatto persiano è una delle razze più conosciute ed è divenuto popolare soprattutto per la sua
meravigliosa pelliccia che gli conferisce l’aspetto di morbido peluche. Coccolarlo e passare le dita nel suo
La pelliccia del persiano, per essere
Se decidi di accogliere nella tua casa un persiano devi essere disposto a dedicare un po’ di tempo ogni
sti piccoli gesti quotidiani diventeranno un momento di coccole e rafforzeranno il
legame con il vostro gatto, che percepisce le cure che gli dedicate come un gesto d’amore e attenzione nei
lettatura per la preparazione del gatto alle esposizioni,
ma una breve guida sulla corretta manutenzione del gatto persiano dedicata ai meno esperti. Una serie di
l’occorrente che non può assolutamente mancare nella casa di un gatto persiano.
f|ÄäxÜytÄÄ – www.silverfallpersians.com
6. Pettine in metallo grande (denti larghi e stretti)
7. Cardatore
8. Pennellino da trucco grande
9. Pennellino da trucco piccolo
Sarebbe ideale dedicare un piccolo tavolino da utilizzare per le operazioni di toelettatura, su cui posare
l’occorrente necessario in modo da avere sempre tutto a portata di mano. Inoltre il gatto assocerà questo
posticino al suo rituale di pulizia quotidiana e poco alla volta ci prenderà confidenza.
La pulizia degli occhi.
Gli occhi del persiano sono soggetti a lacrimazione che, in alcuni soggetti, può essere abbondante. La pulizia
degli occhi è fondamentale non solo per evitare le antiestetiche macchie gialle sotto gli occhi, ma anche per
preservare la salute degli occhi e della zona perioculare. Tutto ciò che serve per pulire gli occhi del gatto
sono le veline monouso (1) e un liquido apposito per la pulizia degli occhi (2). In commercio ci sono svariati
prodotti per la pulizia degli occhi degli animali, tutti più o meno validi. In genere si tratta di soluzioni
acquose a base di fitoestratti (camomilla, hamamelis, euphrasia …). In alternativa si può utilizzare della
semplice soluzione fisiologica o una camomilla diluita al 50% con soluzione fisiologica. È invece sconsigliato
l’utilizzo costante dell’acqua borica, che col tempo tende a irritare gli occhi del gatto col risultato che
lacrimerà ancora di più.
Iniziate dall’occhio destro asciugandolo con una velina pulita e asciutta. Quando l’occhio è asciutto
inumidite la velina con il liquido per gli occhi e passatela delicatamente in tutto il contorno occhi, insistendo
nel solco vicino al naso e in tutti i punti in cui la lacrimazione ha formato crosticine. Quando avete
terminato con il primo occhio, ripetete il procedimento nell’altro occhio con una velina pulita. È buona
norma non utilizzare la stessa velina per la pulizia dei due occhi, per evitare eventuali contaminazioni tra un
occhio e l’altro in caso di infezioni batteriche.
Adesso che gli occhi sono asciutti e puliti, aiutandovi con i pennellini da trucco (8 e 9), applicate la polvere
whitening sotto gli occhi (4). Queste polveri hanno la funzione di asciugare la lacrimazione ed evitano la
formazione di antiestetiche macchie gialle. Personalmente consiglio la polvere Eye Envy, che ha un alto
potere sbiancante e, grazie alla presenza di antibiotici naturali, aiuta a diminuire notevolmente la
lacrimazione. Un’alternativa molto economica e facilmente reperibile è l’amido di mais, o maizena.
Pettinare il gatto persiano.
Il mantello del persiano è qualcosa di fantastico su cui far scorrere le mani, ma questo solo se nel farlo le
nostre dita non restano incastrate in qualche nodo e groviglio. Non è affatto complicato evitare la
formazione di nodi nella pelliccia del nostro gatto, ma dobbiamo essere costanti. Ogni giorno 5 minuti per
passare il pettine su tutto il corpo del nostro gatto saranno sufficienti ad evitare il peggio. Se non sarete
costanti il rischio è che inizino a formarsi nodi che sarà poi sempre più difficile districare.
Per la pettinatura utilizzare i pettini in metallo. Il minimo indispensabile da avere sono due pettini, uno
piccolo (5) e uno grande (6) con un lato a denti stretti e uno a denti larghi.
La pettinatura va effettuata in tutte le direzioni, avendo cura di partire dalla base fino alle punte. Si utilizza
prima il lato a denti larghi per eliminare eventuali nodi e poi si passa al lato con i denti stretti.
Iniziare a pettinare il viso, la gorgiera e la zona dietro le orecchie con il pettinino piccolo. Sempre con il
pettine piccolo passare alla pettinatura della pancia. Se il gatto è collaborativo potete girarlo sulla schiena
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tenendolo sulle vostre gambe, altrimenti lasciatelo sul tavolino e passate il pettine sotto la sua pancia.
Come al solito utilizzate prima il lato del pettine a denti larghi, poi il lato a denti stretti. Pettinate con
particolare cura la zona vicino alle zampe anteriori e tra le zampe posteriori, dove tendono a formarsi i
nodi. Sempre col pettine piccolo pettinate infine il posteriore, tenendo la coda del gatto sollevata. A questo
punto con il pettine grande passate alla pettinatura della schiena e della coda, che sono zone in cui
difficilmente si formano nodi.
Può capitare che alcune zone come la gorgiera e il posteriore siano un po’ sporche, e che nella zona dietro
le orecchie i peli siano più grassi. In questo caso, dopo aver pettinato accuratamente, cospargere un po’ di
shampoo in polvere (3) e pettinarlo via con l’aiuto del pettine piccolo e del cardatore (7), pettinando
sempre contropelo. Lo shampoo in polvere può essere sostituito con la farina di riso o con il talco, ma
quest’ultimo è meglio non utilizzarlo spesso perché a lungo può essere tossico per il gatto che lo inala e lo
ingerisce leccandosi.
Il bagno
La toelettatura quotidiana descritta prima è fondamentale, ma per quanto sarete costanti e attenti nel farla
ad un certo punto vi accorgerete che il pettine non scorre più facilmente tra i peli e che il gatto perde più
peli del solito. Nel caso del persiano dal mantello chiaro come il silver, vedrete anche che il suo colore non
è più bianco candido ma è ingrigito o ingiallito. Tutto questo vi fa capire che è arrivato il momento di un bel
bagno.
Il bagno serve per pulire e nutrire il mantello e per eliminare il pelo morto, specialmente nei periodi di
muta. Il bagno va effettuato almeno una volta al mese. Gli allevatori abituano i cuccioli ai bagnetti a partire
dal primo o secondo mese di età. Se la buona abitudine data dall’allevatore viene mantenuta nel tempo, il
gatto non avrà problemi a farsi lavare. Se invece una volta arrivato nella nuova casa il gatto non viene più
lavato sarà poi difficile riabituarlo in età adulta.
Il bagno di mantenimento e un’operazione abbastanza semplice che non richiede i
particolari accorgimenti richiesti per il bagno da esposizione e non necessità di
particolari competenze. Pian piano acquisirete dimestichezza e in breve vi accorgerete
che non è difficile dedicare un po’ di tempo una volta al mese al bagnetto del vostro
gatto. Anzi, vederlo nuovamente pulito e soffice vi riempirà di orgoglio e sarà un
piacere per i vostri occhi!
Ecco l’occorrente per il bagnetto e l’asciugatura del vostro gatto:
• shampoo sgrassante specifico per animali
• shampoo specifico per manti bianchi
• balsamo specifico per manti bianchi
• un telo da bagno morbido
• pettini metallici
• trasportino a rete metallico (per l’asciugatura nel caso il gatto sia particolarmente agitato)
• phon
Mettete il gatto nel lavatoio. Se avete una vasca da bagno può essere
comodo utilizzare un sedile su cui posare il gatto, come quello della figura a
lato. Questo permetterà a voi di stare in una posizione più comoda e al
gatto di non restare immerso nell’acqua che si deposita nel fondo della
vasca.
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Con il docciatore bagnate il gatto, facendo molta attenzione a non far andare l’acqua nelle orecchie e nel
naso. La temperatura ideale dell’acqua è di circa 38°. Per bagnare la faccia del gatto aiutatevi con una
spugnetta da viso. Quando il gatto è totalmente inumidito applicate il primo shampoo sgrassante e
massaggiare fino a formare una morbida schiuma. Se necessario inumidire ulteriormente con poca acqua.
Insistere e sgrassare bene la gorgiera, la zona dietro le orecchie e il posteriore del gatto. Lasciare agire,
come specificato nelle istruzioni dello shampoo che avete scelto, e sciacquare abbondantemente. Il passo
successivo è lo shampoo specifico per manti bianchi. Questi shampoo hanno un colore blu/viola e sono
l’ideale per i mantelli chiari ma anche per ravvivare quelli scuri. Come avete fatto con lo shampoo
sgrassante, applicatelo e massaggiate fino a formare una morbida schiuma, lasciate agire e risciacquate.
L’ultimo passo è il balsamo. Applicatelo e lasciatelo agire come da istruzioni e risciacquate.
A questo punto con le mani cercate di espellere quanta più acqua riuscite dal gatto, poi avvolgetelo nel
telo. Tenendo il gatto avvolto nel telo asciugate col phon la testa e il viso, pettinando contropelo con il
pettine piccolo. Quando il viso e la testa saranno asciutti, togliete il gatto dal telo e tamponatelo ma non
frizionate. Procedete quindi asciugando la pancia del gatto , tenendolo supino sulle vostre gambe. Infine
procedete asciugando schiena, posteriore e coda.
Le operazioni di asciugatura sono le più complicate da gestire a casa, senza adeguate attrezzature,
specialmente perché andrebbero fatte mentre si pettina il gatto. Tuttavia con un po’ di pazienza troverete il
modo di gestire questa operazione, magari procurandovi un supporto per il phon che vi possa lasciare le
mani libere per tenere e pettinare il gatto. In alternativa, il modo più semplice per asciugare il gatto è
metterlo dentro un trasportino a rete con il getto d’aria calda puntato verso di lui. Il trasportino deve
essere di medie dimensioni per lasciare al gatto la possibilità di muoversi e girarsi, facilitando così
l’asciugatura di tutto il corpo. Se si asciuga il gatto in questo modo è importante pettinarlo prima di
metterlo nel trasportino e dare un’altra pettinata poco prima che l’asciugatura sia terminata. È importante
verificare che la temperatura dell’aria non sia eccessiva e non lasciare mai il gatto da solo nel trasportino
con il phon puntato contro.
Riuscire ad ottenere un buon risultato da soli non è impossibile, in alternativa è possibile affidarsi a
toelettature professionali che dispongono di attrezzature adatte soprattutto per l’asciugatura del gatto. Per
motivi igienici sarebbe però molto meglio lavare il gatto a casa, nella propria vasca da bagno, asciugarlo
avvolgendolo in un morbido asciugamano che sarà solo suo e pettinarlo con i suoi pettini personali. Se
questo però non è possibile, la cosa migliore è affidarsi a un toelettatore professionista. Nel scegliere a chi
affidarvi scegliete un professionista che vi garantisce di non utilizzare sedativi e che lavora in ambienti sani
e puliti.