24
Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno V num 12 - 7 LUGLIO 2012 - € 1,00 IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO PAG. 9 LUNGHEZZA I 'SANTI' VECCHI NON FANNO PIÙ MIRACOLI PAG. 22 BORGHESIANA DOPO ANNI DI ABBANDONO, ARRIVANO I LA- VORI DI RIASFALTATURA IN VIA BURGIO. PEC- CATO PERÒ CHE LOPERA PRESENTI DELLE PA- RADOSSALI FALLE: SEPOLTI DAL CATRAME I TOMBINI. I CITTADINI DENUNCIANO. PAG. 14 TOR BELLA MONACA ATTI INTIMIDATORI CONTRO LEX FIENILE DI LARGO MENGARONI. IL CUSTODE DENUNCIA LO STATO DI ABBANDONO DELLA STRUTTURA, MINACCIATA ORA ANCHE DA IGNOTI CHE LA CRIVELLANO DI COLPI DARMA DA FUOCO. La Giunta Municipale dimezza i fondi destinati dal Piano Regolatore Sociale al Centro Famiglia di Ponte di Nona e indice un bando per aprire un servizio analogo sul versante casilino. A vincere è la Cooperativa Santi Pietro e Paolo, che si aggiudica anche il bando relativo al Progetto ‘Educativa di Strada’, sempre a Ponte di Nona, gestito da anni dalla Datacoop, che promette battaglia. LA COOPERATIVA SANTI PIETRO E PAO- LO SI AGGIUDICA IL BANDO PER IL NUOVO CENTRO FAMIGLIA SULLA CASILINA, COME PREVISTO DALL'EX ASSESSORE AL SOCIA- LE AMATO, BANDO INDETTO GRAZIE ALLO SPACCHETTAMENTO DELLE RISORSE STABI- LITE NEL PIANO REGOLATORE SOCIALE PER PONTE DI NONA. LA STESSA COOPERATI- VA SI AGGIUDICA ANCHE IL BANDO PER IL PROGETTO EDUCATIVA DI STRADA, ATTI- VO NELLO STESSO QUARTIERE, GESTITO DA ANNI DALLA DATACOOP. E sisterebbe, il condizionale è d'ob- bligo, nel nostro Municipio la Com- missione Controllo e Garanzia, pre- sieduta da Francesco Durantini (Idv), che dovrebbe occuparsi di vigilare e verifica- re eventuali difformità sugli atti. Quando Romano Amato, ex Assesso- re al Sociale, denunciava dalla pagine del periodico 'Prima Stampa' che il bando, prima della sua apertura, per il centro fa- miglia sarebbe stato vinto dalla Coope- rativa Santi Pietro e Paolo, la Commissio- ne in questione non aveva battuto ciglio. Stessa cosa quando la Giunta per avvia- re quel bando aveva spacchettato le ri- sorse destinate al centro famiglia di Pon- te di Nona. Spacchettamento che modi- fica il Piano Regolatore Sociale votato dal Consiglio Municipale. Spacchettamento in cui il Consiglio non è stato interpella- to. E, guarda un po', anche qui la Com- missione Controllo e Garanzia non si è né vista né sentita. Passiamo poi all'opposi- zione. A parte una mozione, presentata in aula grazie al nostro incessante 'mob- bing', la minoranza nulla ha fatto. Pro- messe di ricorsi di fronte ai cittadini tan- te, ma nulla di concreto. Tanto che il ca- pogruppo del Pd si appella ad un banale "Non abbiamo fatto in tempo". Sulla stessa questione è stata politica- mente rilevante anche l'assenza del Pre- sidente del Consiglio Marco Dari, che pro- prio durante la discussione della mozio- ne per rimettere in gioco la questione Centro Famiglia Ponte di Nona, non si è presentato in aula: contrario sì, ma solo nelle segrete stanze. CONTINUA A PAGINA 2 A PAG. 2 E 8 ANCORA IN BILICO LE VITE DELLE 12 FAMI- GLIE CHE DA ANNI ASPETTANO SI RISOLVA IL PROBLEMA DELLESPROPRIO RELATIVO AL- LA REALIZZAZIONE DELLE COMPLANARI NEI PRESSI DELLE LORO ABITAZIONI. ARRIVANO I SANTI PER LA TUA PUBBLICITÀ 0622460838 3357243472 - PROSSIMA USCITA 23 LUGLIO

La Fiera dell'Est num. 12 del 7 luglio 2012

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Il periodico dell'VIII municipi di Roma

Citation preview

Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno V num 12 - 7 LUGLIO 2012 - € 1,00

IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO

PAG. 9

LUNGHEZZA

I 'SANTI' VECCHI NON

FANNO PIÙ MIRACOLI

PAG. 22

BORGHESIANA

DOPO ANNI DI ABBANDONO, ARRIVANO I LA-VORI DI RIASFALTATURA IN VIA BURGIO. PEC-CATO PERÒ CHE L’OPERA PRESENTI DELLE PA-RADOSSALI FALLE: SEPOLTI DAL CATRAME I

TOMBINI. I CITTADINI DENUNCIANO.

PAG. 14

TOR BELLA MONACA

ATTI INTIMIDATORI CONTRO L’EX FIENILE DI

LARGO MENGARONI. IL CUSTODE DENUNCIA

LO STATO DI ABBANDONO DELLA STRUTTURA,MINACCIATA ORA ANCHE DA IGNOTI CHE LA

CRIVELLANO DI COLPI D’ARMA DA FUOCO.

La Giunta Municipale dimezza i fondi destinati dal Piano Regolatore Sociale al Centro Famiglia di Ponte di

Nona e indice un bando per aprire un servizio analogo sul versante casilino. A vincere è la Cooperativa Santi

Pietro e Paolo, che si aggiudica anche il bando relativo al Progetto ‘Educativa di Strada’, sempre a Ponte di

Nona, gestito da anni dalla Datacoop, che promette battaglia.

LA COOPERATIVA SANTI PIETRO E PAO-LO SI AGGIUDICA IL BANDO PER IL NUOVO

CENTRO FAMIGLIA SULLA CASILINA, COME

PREVISTO DALL'EX ASSESSORE AL SOCIA-LE AMATO, BANDO INDETTO GRAZIE ALLO

SPACCHETTAMENTO DELLE RISORSE STABI-LITE NEL PIANO REGOLATORE SOCIALE PER

PONTE DI NONA. LA STESSA COOPERATI-VA SI AGGIUDICA ANCHE IL BANDO PER IL

PROGETTO EDUCATIVA DI STRADA, ATTI-VO NELLO STESSO QUARTIERE, GESTITO DA

ANNI DALLA DATACOOP.

Esisterebbe, il condizionale è d'ob-bligo, nel nostro Municipio la Com-missione Controllo e Garanzia, pre-

sieduta da Francesco Durantini (Idv), chedovrebbe occuparsi di vigilare e verifica-re eventuali difformità sugli atti.

Quando Romano Amato, ex Assesso-re al Sociale, denunciava dalla pagine delperiodico 'Prima Stampa' che il bando,prima della sua apertura, per il centro fa-miglia sarebbe stato vinto dalla Coope-rativa Santi Pietro e Paolo, la Commissio-ne in questione non aveva battuto ciglio.Stessa cosa quando la Giunta per avvia-re quel bando aveva spacchettato le ri-sorse destinate al centro famiglia di Pon-te di Nona. Spacchettamento che modi-fica il Piano Regolatore Sociale votato dalConsiglio Municipale. Spacchettamentoin cui il Consiglio non è stato interpella-to. E, guarda un po', anche qui la Com-missione Controllo e Garanzia non si è névista né sentita. Passiamo poi all'opposi-zione. A parte una mozione, presentatain aula grazie al nostro incessante 'mob-bing', la minoranza nulla ha fatto. Pro-messe di ricorsi di fronte ai cittadini tan-te, ma nulla di concreto. Tanto che il ca-pogruppo del Pd si appella ad un banale"Non abbiamo fatto in tempo".

Sulla stessa questione è stata politica-mente rilevante anche l'assenza del Pre-sidente del Consiglio Marco Dari, che pro-prio durante la discussione della mozio-ne per rimettere in gioco la questioneCentro Famiglia Ponte di Nona, non si èpresentato in aula: contrario sì, ma solonelle segrete stanze.

CONTINUA A PAGINA 2

A PAG. 2 E 8

ANCORA IN BILICO LE VITE DELLE 12 FAMI-GLIE CHE DA ANNI ASPETTANO SI RISOLVA

IL PROBLEMA DELL’ESPROPRIO RELATIVO AL-LA REALIZZAZIONE DELLE COMPLANARI NEI

PRESSI DELLE LORO ABITAZIONI.

ARRIVANO I SANTI

PER LA TUA PUBBLICITÀ 0622460838 3357243472 - PROSSIMA USCITA 23 LUGLIO

Si è fatto tardi, e l'inghippo sta tutto

nelle date, a sentire Scorzoni. "Pen-

savamo il bando fosse del

30 aprile, e invece abbiamo ap-

pena scoperto che era dell'11 apri-

le. Sono scaduti i tempi".

Il bando però è proprio del 30

aprile, dell'11 è la determinazio-

ne dirigenziale, e comunque sia

regge davvero poco la giustifica-

zione sui tempi. Il Pd ha avuto tutto il tem-

po per attivarsi, sin da quell'incontro pub-

blico (eravamo ancora ad aprile) in cui Ama-

to spiegò perché lo spacchettamento era

impugnabile. E' stato stravolto il PRS con

una decisione di Giunta, quindi gli estremi

per il ricorso al Tar c'erano tutti. Le motiva-

zioni, anche politiche, c'erano tutte: così co-

me ci sono state le promesse in merito sia

di Grasso che del ca-

pogruppo Scorzoni. Di-

sattese: il Pd ha in so-

stanza rinunciato al-

l'unica occasione per

mettere i bastoni tra le

ruote a Lorenzotti su

questa decisione scel-

lerata. All'inizio ha fatto fuoco e fiamme, fin-

chè si trattava di andare in mezzo alla gen-

te, o di raccogliere firme. Quando si è trat-

tato di fare atti concreti si è tirato indietro.

Anche la Cospexa non ha fatto ricorso sul

bando: "Non abbiamo fatto in tempo, i tem-

pi erano stretti; - spiega la Presidente del-

la cooperativa Concetta Ricco - domani (il

3 luglio, ndr) andrò a firmare per l'affido. E

poi vedremo...". Ci sarebbe, ancora per po-

co, la possibilità di ricorrere sull'esito del

bando, anche in virtù dell'anticipazione di

Romano Amato. Un ricorso che avrebbe pe-

rò tutt'altro significato, perché non andreb-

be a contrastare il taglio a Villaggio Falco-

ne. Neanche questo sarà fatto. "Ci hanno

spiegato i legali che il soggetto più forte nel

ricorso è colui che ha partecipato al bando

ed è stato danneggiato. Le nostre possibi-

lità sarebbero quasi nulle", dice Scorzoni.

Insomma, Villaggio Falcone non è Tor Bel-

la Monaca: qui tutto passa liscio come l'olio.

E il Pd, ancora una volta, ha fatto finta op-

posizione. Soprattutto gli esponenti che più

si sono esposti davanti ai cittadini, Grasso

e Scorzoni. DAVIDE LOMBARDI

SEGUE DALLA PRIMA

Nonostante la denuncia pubblica diAmato, nessuno del Consiglio hapresentato un'interrogazione per ca-

pire perché qualcuno sapesse già l'esito delbando. E, cosa ancora più grave, assicuria-mo che in molti nei corridoi del Municipio cisussurravamo "lo sappiamo tutti chi vince-rà, mica ce lo deve dire Amato".

Tutti sanno, nessuno controlla, nessunodenuncia. Dovere dell'opposizione, dovreb-be essere anche della maggioranza ma suquesto abbiamo rinunciato, è vigilare e con-trollare chi governa, questo per garantireai cittadini la sicurezza della trasparenza edella buona gestione delle risorse pubbli-che. In questo silenzio generale, il 2 luglio,arriva una nuova notizia: la CooperativaSanti Pietro e Paolo si aggiudica anche ilbando per il Progetto Educativa di Strada,sempre a Ponte di Nona, gestito da annidalla Datacoop. "L'affidamento ce lo rinno-vavano sempre ogni 6 mesi - spiega il Pre-sidente della Datacoop Mario Battisti - equesta volta hanno fatto un bando che ga-rantisce due anni di affidamento. La noti-zia, tra l'altro, è arrivata solo lo scorso 2 lu-glio, tramite una comunicazione del Diret-tore del Municipio: a soli due giorni dall'af-fidamento, eppure il bando è stato fatto as-sieme a quello del centro famiglia. Si sono

tenuti tutta la documentazione per una ven-tina di giorni - continua Mario Battisti - Noichiedevamo un riscontro, e i funzionari cidicevano che il Direttore aveva avocato asé tutta la documentazione. Il bando nonvaluta l'esperienza specifica nel campo, ben-sì l'esperienza con gli adolescenti, che nonha nulla a che vedere con quello che fac-ciamo noi. Loro non hanno nessuna espe-rienza nel campo, già in precedenza perse-ro nettamente contro di noi".

Ci vengono in mente un po' di domandesu tutta questa storia. Si dimezzano dei fon-di ad un centro famiglia che negli anni hagarantito un servizio ottimo per il territo-rio, costringendolo a causa dello spacchet-tamento ad eliminare dei servizi. Si indiceun bando per un progetto gestito da unacooperativa che per anni ha avuto espe-rienza sul territorio, con enormi successi,e, a differenza dei precedenti, il bando è

per la durata di 2 anni e non prende in con-siderazione l'esperienza specifica nel cam-po. L'opposizione tace, la Commissione Con-trollo e Garanzia pure, un ex Assessore de-nuncia pubblicamente, prima che sia di pub-blico dominio, il vincitore del bando, nes-suno presenta un ricorso, né un'interroga-zione, e due cooperative che da anni lavo-rano sul territorio vengono danneggiate.Cerchiamo di capire chi è la CooperativaSanti Pietro e Paolo, che in molti ci assicu-rano offra un lavoro di alto livello, e doveha lavorato fino ad oggi. Assistenza domi-ciliare ad adulti affetti da hiv, assistenza do-miciliare e centri di aggregazione per mi-nori, inserimenti lavorativi per giovani eadulti, assistenza agli studenti disabili del-la Università "La Sapienza", gestione di asi-li nido, sono i servizi offerti dalla Coop. San-ti Pietro e Paolo. Molti di queste attività leha svolte nel X Municipio, governato dalcentrosinistra, dove dal 2008 al 2011 tito-lare della Direzione Socio Educativa Cultu-ra e Sport era Gaetano Altamura, diventa-to poi nel 2011 il Direttore Apicale, Reggen-te della Direzione della Unità Organizzati-va Amministrativa, Titolare della DirezioneTecnica del Municipio VIII.

Siamo certi che tutto sia stato fatto nel-l'assoluta legittimità, però avere un po' diSanti in paradiso a volte aiuta…

FEDERICA GRAZIANI

“Abbiamo ricevuto numerose segna-

lazioni - spiega Fabio Nobile, con-

sigliere regionale della Federazione del-

la Sinistra - da parte dei cittadini di Pon-

te di Nona, del Municipio VIII, in merito

alla questione del Centro Famiglia. Il Con-

siglio del Municipio VIII, con delibera n.

33 del 15 dicembre 2011, in attuazione al

piano regolatore sociale locale, ha appro-

vato il finan-

ziamento per

il Centro Fa-

miglia di

Ponte di No-

na. Dopo ap-

pena quattro

mesi, con De-

terminazio-

ne dirigen-

ziale n.772

del 11 aprile

2012, venivano dimezzate le risorse eco-

nomiche annue destinate a detto Centro

Famiglia. Abbiamo quindi deciso di invia-

re una lettera al Sindaco Alemanno, al

Presidente del Municipio VIII Lorenzot-

ti, al Direttore generale Altamura, nel ri-

spetto del rapporto di prossimità tra l'en-

te regione, il Comune di Roma e i Muni-

cipi, ed in considerazione del ruolo asse-

gnato alla Regione Lazio circa il monito-

raggio dei singoli piani di zona distrettua-

li e della loro conformità alla programma-

zione e alle linee guida regionali, per chie-

dere se nel Municipio VIII vi siano le con-

dizioni per garantire la piena attuazione

del Piano Regolatore Sociale, visto che la

programmazione economica di settore vie-

ne modificata dopo solo quattro mesi dal

voto del Consiglio Municipale". FEDERICA GRAZIANI

I 'SANTI' VECCHI NON FANNO PIÙ MIRACOLI

2 MUNICIPIO

FEDERAZIONE DELLA

SINISTRA CONTRO

LO SPACCHETTAMENTO

DEL CENTRO FAMIGLIA

UNA LETTERA INDIRIZZATA AL SINDACO, AL

PRESIDENTE VIII MUNICIPIO E AL DIRET-TORE ALTAMURA PER CHIEDERE GARANZIE

SULL'ATTUAZIONE DEL PIANO REGOLATORE

SOCIALE.

NUMERO 12 ANNO V

Centro famiglia a Ponte di Nona: il Pd non fa ricorsoI TEMPI SONO SCADUTI, NIENTE RICORSO. IL TAGLIO DELLA GIUNTA LORENZOTTI VA AVAN-TI LISCIO COME L'OLIO, L'OPPOSIZIONE NEANCHE CI PROVA A METTERE LO SGAMBETTO.

MUNICIPIO NUMERO 12 ANNO V 3

Sono tre i consiglieri municipali del-

l'Italia dei Valori: il capogruppo Mas-

simo Rossi, Francesco Durantini e

Mario Disli. Il primo si vede di rado in au-

la, piuttosto lo si trova spesso nella sua

stanza, " a ricevere i cittadini " dice. Però

a firmare prima del consiglio non manca

mai. Firma e se ne va (un gettone in più

fa sempre comodo!).

Il secondo, invece, è il Presidente della

Commissione Controllo e Garanzia. Lo si

vede spesso nei pressi della Presidenza.

Ancora più spesso lo si vede parlottare con

i consiglieri di maggioranza. Il terzo, Di-

sli, è un ex Pd e un ex PdL. Se prima non

lo si vedeva mai, se è possibile, ora è an-

che peggio. Tre che difficilmente danno

man forte ai colleghi di opposizione, che

spesso, a causa delle continue e ormai ver-

gognose assenze dei consiglieri di maggio-

ranza, si trovano ad essere numericamen-

te in più. E la presenza dei tre consiglieri

tutori della moralità ha impedito all'oppo-

sizione di vincere ai voti e di battere poli-

ticamente la maggioranza decimata. E' ac-

caduto anche nell'ultimo consiglio muni-

cipale, quello del 2 luglio.

In aula si discuteva del regolamento sul-

le ludoteche proposto dall'Onorevole Tre-

dicine. Paparelli, in quanto Presidente del-

la Commissione Scuola, presenta l'ordine

del giorno. Trova subito l'opposizione di

Cremonesi (Pd) che gli contesta il fatto che

l'atto non sia passato anche in Com-

missione Sociale. Si chiede una 'ca-

pigruppo' e Paparelli torna con un

emendamento all'atto che lui stesso

ha presentato. L'opposizione in au-

la (Pd e UdC) dichiarano che vote-

ranno contro, "perché è ora di finir-

la, non può essere sempre l'opposi-

zione e tenere su il numero legale".

Dell'Italia dei Valori, nemmeno l'om-

bra. Cremonesi e Grasso aggiungo-

no che non voterebbero comunque

un atto che vuole utilizzare risorse pubbli-

che per ludoteche private.

Escono dall'aula, decidono di non vota-

re. Ma se l'Italia dei Valori fosse stata pre-

sente, forse, avrebbero potuto votare con-

tro e umiliare la maggioranza. Certo che

se i 'valori' del partito di Di Pietro sono

questi, meglio farne a meno…FEDERICA GRAZIANI

FONTI VS MANCUSO

“All'inizio ci avevo creduto in quella pos-sibilità di rimettere la politica al ser-

vizio del cittadino, nella formula utilizzata daTabacci". Eppure, evidentemente, qualcosaè andato storto e Annamaria Addante, Pre-sidente Associazione In-quilini e Proprietari ATERnonché ex Presidente delConsiglio municipale e di-verse volte consigliere inVIII, ha deciso di ritenereesaurita la sua partecipa-zione all'API di Roma.

"In questo periodo non ho visto da partedel partito un interessamento ai reali proble-mi dei cittadini: più volte ho chiesto un in-tervento per alcune battaglie sulla casa cheporto avanti all'Ater ma non c'è mai statauna vera risposta. Si va avanti a lotte inte-stine, a gruppi di potere: non c'è il partito".Un divorzio, fra l'ex presidente e il suo par-tito, che potrebbe segnare l'allontanamentodefinitivo della politica. "Potrei continuare lemie lotte esclusivamente con l'associazione.Vengo dal PCI, quello di Berlinguer segreta-rio. Dopo la sua morte, purtroppo, la politi-ca è peggiorata. Oggi dobbiamo ringraziareMonti che ha ridato un minimo di dignità al-l'Italia e forse sarebbe bene che restassequesto governo dei tecnici se non ci sarà unbarlume di cambiamento reale nella politi-ca". Politica che, secondo la Addante, an-drebbe riformata anche nell'istituzione mu-nicipale.

"I municipi oggi non hanno autonomia con-tabile, le delibere emesse non hanno parerevincolante. Inoltre, un municipio piccolo halo stesso numero consiglieri di un municipiogrande. Forse sarebbe meglio suddividere Ro-ma in collegi ed eleggere rappresentanti perquartieri. C'è da dire, poi, che le elezioni di-rette del presidente hanno paralizzato l'atti-vità politica dei municipi perché, di fatto, unpresidente non verrà mai sfiduciato: la sfidu-cia, infatti, implica la caduta anche della mag-gioranza e, per questo, non sarà mai votata.Chi conta, quindi, è solo il presidente e nongli altri. Fin quando era eletto dal consiglio,la politica era viva: era costretto a darsi dafare, ascoltare il parere di tutti. Sarebbe orache le forze si rimettessero assieme per risa-nare il paese. Anche per quanto riguarda icosti: quando ho iniziato i consiglieri aveva-no un rimborso di 50mila lire a seduta. Oggisiamo passati a uno stipendio di quasi 900euro al mese". SILVIO GALEANO

IN AULA I CONSIGLIERI IDV SI VEDONO POCO E QUANDO CI SONO DIFFICILMENTE ARRIVANO FI-NO ALLA FINE DEI CONSIGLI. IN MOLTE OCCASIONI LA LORO ASSENZA È STATA IL MOTIVO DEL-LA SCONFITTA AL VOTO DELL'OPPOSIZIONE.

Italia dei Valori, un numero in più per la maggioranza

“Io le cose su quel territorio le

faccio, e sono in parte ram-

maricato perché ho sempre avuto

una grande considerazione di Man-

cuso. Ma quando mi vengono fat-

ti degli attacchi gratuiti, senza mo-

tivazioni, come in questa circostan-

za, io rispondo a tono. Poi quando

andremo alla conta vedremo i ri-

sultati, se ho operato male o se ho

operato bene. Il consenso lo danno i citta-

dini, non i colleghi".

Il Presidente della Commissione Lavori

Pubblici Massimo Fonti è persona che i sas-

solini nelle scarpe se li tiene malvolentieri.

Così il consigliere rampelliano, non appena

letto il nostro giornale, ci ha tenuto a repli-

care al collega augelliano Mancuso, che nel

corso di un incontro con i cittadini a Castel-

verde aveva dimostrato scarsa stima nei

suoi confronti.

"Forse Mancuso è rimasto infastidito per-

ché qualcuno ha varcato i

confini del suo territorio, del-

la sua riserva indiana. For-

se è rimasto infastidito più

da questo che da me", con-

tinua. Infastidito dal fatto

che "sul territorio c'è Fonti

che si attiva, nelle conferen-

ze dei servizi e nei sopral-

luoghi c'è sempre il sotto-

scritto".

Insomma, una guerra intestina che va

avanti sottobanco, quella fra i vari gruppi

del Pdl. E che è destinata a esplodere defi-

nitivamente ora che parte la campagna per

le preferenze, quella in cui i soldati dell' VIII

dovranno mostrare ai caporali quanto val-

gono. "Non vado certo nel versante prene-

stino a togliere il consenso a Di Cosimo,

quella è un'area molto vasta, c'è spazio per

tutti;- continua Fonti - vado a raccogliere il

mio di consenso per il lavoro che faccio. For-

se qualcuno crede che chi è residente di un

territorio va lasciato lì a lavorare per crea-

re il proprio consenso. Ma ci dobbiamo met-

tere in testa che siamo stati eletti nell' VIII

Municipio e non soltanto per una parte del

territorio". DAVIDE LOMBARDI

MASSIMO FONTI REPLICA AL COLLEGA DI MAGGIORANZA MANCUSO DOPO L'INCONTRO DI CASTELVERDE: "FORSE È INFASTIDITO PERCHÈ HO

VARCATO I CONFINI DELLA SUA RISERVA INDIANA".

UP&DOWNPDRitardatario cronico

DURANTINISbadato

CONSIGLIO MUNICIPALEConnivente

ANNAMARIA ADDANTE

ESCE DAL PARTITO DI RUTELLIIL PRESIDENTE DELL'API IN VIII MUNICI-PIO RASSEGNA LE SUE DIMISSIONI.

MUNICIPIONUMERO 12 ANNO V4

Lo scorso 2 luglio è arrivato davanti al

Municipio Roberto Cupolino. Ci è ar-

rivato per protestare contro le istitu-

zioni municipali, in particolare Lorenzotti, e

ci è arrivato con un cartello: "Invalido al

75%: senza casa - reddito". Viveva a Due

Leoni, fino a due anni fa, quando un terri-

bile incidente gli ha portato via tutto e pro-

curato molti problemi fisici: "astomia (man-

canza di intestino), portatore di epatite B e

C, diabetemelito", relaziona Ceccarelli nel

fax alla D.ssa Funari e a Maurizio Bianchini

del Dipartimento Casa. "Pertanto non può

vivere in condizioni igieniche non idonee".

Il bello è che, come racconta Roberto, Cec-

carelli, oltre al fax, prova ad offrirgli 10 eu-

ro a Roberto. Ma a questo ci arriveremo.

"Sono qui a protestare perché più volte

filtrato dalla segreteria di Lorenzotti, dirot-

tato in vari uffici. Ho seguito tutta la trafila

burocratica per ottenere un aiuto. E dopo

aver subito vari interventi in questo momen-

to sono senza un tetto, dormo in un centro

in via Assisi. Un posto, nelle mie condizio-

ni, molto poco salutare: l'igiene è carente,

io ho bisogno di fare delle cose, ho bisogno

dei miei tempi, e in quei posti non è possi-

bile. Ma il più grande problema è l'igiene".

Il centro in via Assisi, ci spiega Roberto,

è una sorta di "ostello", "un posto di ricove-

ro per persone disadattate". Lui è lì da 15

giorni, dopo due anni in giro, ospite di pa-

renti e amici. Quello che chiede non è una

casa fissa, ma un posto temporaneo in at-

tesa di sistemarsi. "Un posto più adatto al-

le mie esigenze. Che sia un container, un

residence, qualcosa si devono inventare per-

ché non posso stare in queste condizioni. I

movimenti per la casa si sono offerti, ma io

non posso stare in un'occupazione. E ho ri-

fiutato". Temporanea perché lui, ci spiega,

è in attesa di ricevere la pensione di invali-

dità, e anche un risarcimento, ma questa è

un'altra storia: "Capisco i tempi, l'iter per

ottenere la pensione, non è questo che la-

mento".

Roberto ha fatto tutta la trafila, proprio

tutta. Richieste, assistenti sociali, giri qua e

là, dirottamenti vari, niente da fare. E non

è mai riuscito ad incontrare il Presidente Lo-

renzotti. La sua protesta continuerà, "pas-

siva" come sempre. "Continuerò ad oltran-

za, qualcuno deve risolvere questo proble-

ma. Le proteste resteranno sempre e solo

passive. Mi dovranno cacciare, e il giorno

dopo andrò da un'altra parte e continuerò

a lottare, non mi interessa. Voglio ottenere

qualcosa, sono due anni che mi prendono

in giro".

Nel frattempo, durante la protesta, Ro-

berto viene chiamato ai piani alti, dove lo

riceve il fido avvocato Ceccarelli. Che ha

mandato un fax al Dipartimento per spie-

gare la situazione e chiedere un alloggio più

idoneo, e lo ha fatto senza allegare la rela-

zione dell'assistente sociale che quel giorno

era in vacanza. Ma non finisce qui perché,

colpo di scena: "Ceccarelli mi ha offerto a

Roberto addirittura 10 euro". Chissà se pren-

derlo come atto caritatevole o presa in gi-

ro. Certo è che Roberto Cupolino, giunto a

reclamare un diritto, dei dieci euro non sa

che farsene. Anzi... "Li ho rifiutati e mi so-

no sentito parecchio offeso. Non si possono

dare 10 euro ad una persona nelle mie con-

dizioni. Qui siamo allo stato di povertà as-

soluta, o poco ci manca. Così mi offendi".

Cupolino, il giorno seguente, si è recato

al Dipartimento in zona Eur: proprio in vir-

tù del fax inviato il giorno prima da Cecca-

relli, è andato per avere un incontro con la

D.ssa Funari o con Bianchini. E per conti-

nuare la sua "protesta passiva". "Sono an-

dato da solo, - spiega Roberto - alle 10 di

mattina. Bianchini si è rifiutato di vedermi

e verso le 15, mentre andavo avanti con la

mia protesta passiva, uguale a quella fat-

ta in Municipio, è venuta la Polizia".

Incredibile ma vero: Cupolino è stato por-

tato al commissariato di viale Libia, la so-

lerzia di certi funzionari è incredibile. E ades-

so? "Non ho capito se devo fare io una de-

nuncia o se sono loro che devono farla a

me", chiude amaramente Roberto. Che il

giorno seguente ripeterà la sua protesta pas-

siva a Largo del Quadrato della Concordia.

DAVIDE LOMBARDI

La protesta passiva di Roberto CupolinoINVALIDO AL 75%, SENZA CASA NÉ REDDITO, VIVE IN UN CENTRO IN VIA ASSISI, DEL

TUTTO INADATTO ALLE SUE CONDIZIONI FISICHE. "HO BISOGNO DI UN LUOGO CON PIÙ

IGIENE, CHIEDO UNA SISTEMAZIONE TEMPORANEA". LO SCORSO 3 LUGLIO È STATO POR-TATO IN QUESTURA PER UNA PROTESTA PASSIVA ALL' ASSESSORATO.

IL RICORDO DI DE FALCHI

E LA MEMORIA DI PAPARELLI

L’idea di un trofeo dedicato a Vincenzo

Paparelli, tifoso laziale morto a 33 anni

allo Stadio Olimpico, colpito da un razzo lan-

ciato dalla curva opposta, è nata tre anni fa

nella Commissione Sociale presieduta da Ema-

nuele Ami-

ci. "Fu al-

lora che

proposi di

dedicare il

torneo an-

che ad Antonio De Falchi", spiega il consiglie-

re Pd Daniele Grasso. De Falchi è un altro ti-

foso, giallorosso, morto giovanissimo nel

1989, vittima di un agguato di tifosi del Mi-

lan mentre si recava allo stadio San Siro per

assistere a Milan - Roma.

Dopo qualche titubanza legata alla rintrac-

ciabilità della famiglia De Falchi, risolta dallo

stesso Grasso, la proposta del consigliere Pd

viene accettata e il Municipio vota una riso-

luzione per dare il via al Torneo Paparelli - De

Falchi. Solo che quest'anno, alla seconda edi-

zione del trofeo, la famiglia De Falchi non è

stata invitata: una dimenticanza del Presi-

dente della Commissione Scuola e Sport Ga-

briele Paparelli. "Credo nella buona fede di

Paparelli, ma è una mancanza molto grave.

Io mi sono andato a scusare personalmente

perché ci avevo messo la faccia, ma l'ho fat-

to solo per me stesso. E a questo punto mi

chiedo se ci sia la volontà da parte di questo

centrodestra: già è stato faticoso farlo, poi

neanche li chiamano..."

La famiglia De Falchi si sente abbandona-

ta dalle istituzioni. E se non viene chiamata

neanche in queste occasioni di ricordo, di

commemorazione, ha tutte le sue ragioni.

DAVIDE LOMBARDI

SI È SVOLTO IL TORNEO PAPARELLI - DE FAL-CHI, E IL MUNICIPIO HA "DIMENTICATO" DICHIAMARE LA FAMIGLIA DE FALCHI, SEMPREPIÙ ABBANDONATA DALLE ISTITUZIONI.

Apranzo non lo trovi mai con i colleghi diopposizione, è frequente invece veder-

lo insieme ai colleghi di maggioranza in quo-ta Piccolo: Vanda Raco, Ezio D'Angelo e Al-

berto Grazioso. Nulla di male, ci manche-rebbe. Ognuno ha il diritto di banchettarecon chi meglio crede.

In politica però quasi mai i rapporti inter-personali sono un caso. Chissà quali stranie inspiegabili motivi si nascondono dietro ilmeraviglioso feeling Alveti - gruppo Picco-lo. Anche in aula, Alveti non disdegna di par-lottare con quelli che dovrebbero essere isuoi 'nemici politici'. Non c'è da stupirsi sepoi il Pd lo accusi di far parte del partito pa-rallelo… FEDERICA GRAZIANI

PRU TOR BELLA MONACA: PARTE IL PROCESSO PARTECIPATIVO

CON UNA COMUNICAZIONE DELLO SCORSO 28 GIUGNO L'ASSESSORATO ALL'URBANISTICA DÀ

IL VIA ALLA PRIMA FASE DEL PROCESSO PARTECIPATIVO PER IL PRU "TOR BELLA MONACA".

IL CONSIGLIERE PD SI VEDE SEMPRE PIÙ SPES-SO PARLOTTARE CON I CONSIGLIERI PDL DEL-LA CORRENTE SAMUELE PICCOLO, NEMICO NU-MERO UNO DEL PARTITO DEMOCRATICO.

Si comincia: l'Assessorato e il Dipartimentodanno il via al processo partecipativo ri-

guardante la Proposta di Deliberazione "Indi-rizzi al Sindaco ai sensi dell'art. 24 dello Sta-tuto di Roma Capitale, ai fini della sottoscrizio-ne dell'Accordo di Programma ex art. 34 delD. Lgs. 267/2000, concernente la Variante del-l'intervento privato n. 1 del Programma di Re-cupero Urbano 'Tor Bella Monaca', approvatocon DPRL 16 novembre 2005".

I cittadini ("tutti i soggetti singoli o associa-ti") hanno un mese di tempo per far pervenireall'Assessorato "contributi partecipativi (osser-vazioni, istanze, proposte), redatti in carta sem-plice e recanti la firma, la denominazione e irecapiti dei soggetti presentatori". Contributiche potranno essere compilati ed inviati anche

via web, utilizzando l'apposito modulo.A breve sarà comunicata anche la data

dell'incontro pubblico nel quale sarà illustra-to il progetto di variante, nel corso del qua-le "potranno essere presentate ulteriori os-servazioni, proposte e istanze, anche in for-ma verbale".

Per le richieste di ulteriori informazioni sul-l'intervento e per inviare i contributi partecipa-tivi:DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE

URBANISTICA

U.O. PROGRAMMI COMPLESSI E SISTEMA INSEDIA-TIVO

VIA DEL TURISMO, 30 - 00144 ROMA

TELEFONO 06.6710.6625 - 6689FAX 06.6710.71598

RACCOLTA RIFIUTI IN MUNICIPIO

IL 'VIZIETTO' DI ALVETI

Due settimane fa Massimo Filipponi neha fatta un'altra delle sue in consiglio.

Ha portato tre buste di calcinacci in aula, tredi quelle che la Romeo ha lasciato negli spa-zi comuni dell'edificio dopo aver 'ristruttu-rato' la sua casa bruciata, e le ha lasciatevicino alle poltroncine degli assessori. Im-mediato è stato ildispiegamento deivigili urbani che so-no accorsi ad iden-tificare il reo Filip-poni e hanno por-tato le tre buste dicalce fuori, di fronte all'ingresso laterale del-l'aula consiliare. Quelle buste sono ancoralì, e se n'è aggiunta un'altra, della Pewex.Piena di quelli tecnicamente definiti come ri-fiuti solidi urbani. Immondizia chiama im-mondizia, anche di fronte al Municipio. Chesia un segnale dei tempi che corrono?

DAVIDE LOMBARDI

MUNICIPIO NUMERO 12 ANNO V 5

Un percorso nato come idea mino-

ritaria nel 2008, prima del fallimen-

to della Lehman Brothers e dell'ini-

zio della crisi economica, diventa, oggi che

è sotto gli occhi di tutti il fallimento liberi-

sta, "improvvisamente decisivo".

Così Paolo Berdini spiega la metamor-

fosi di questo movimento, che da

pensatoio deve farsi ora soggetto

politico. "Siamo diventati dai soli-

ti minoritari seccatori a essere l'uni-

co punto di riferimento per uscire

da una crisi urbana terrificante".

Un'idea della città, quella di Ber-

dini e compagni, "che manca cla-

morosamente all'interno dei pro-

grammi dei partiti politici".

Il punto fermo numero uno è lo stop al

cemento, anche a tutte le edificazioni pre-

viste nel Prg di Veltroni del 2008. "Basta

col consumo del suolo, bisogna essere ra-

dicali. Bisogna capire che non è più il mo-

mento di andare a costruire oltre il peri-

metro di quanto è stato urbanizzato, che

è già troppo. E basta alle compensazioni,

al cemento per costruire un asilo nido". In-

somma rendere migliore quello che c'è e

portare servizi alle periferie. Un altro pun-

to infatti è questo: "Ogni finanziamento

che viene speso nella città deve servire ad

appianare le differenze tra centro e peri-

ferie". E poi più poteri ai muni-

cipi, "scatole vuote", forti inve-

stimenti sul trasporto pubblico,

differenziata, recupero e riuso.

E, soprattutto, la partecipazio-

ne dei cittadini e delle associa-

zioni, una democrazia diretta.

Infatti Berdini lo scorso 23 giu-

gno non ha fatto altro che lan-

ciare il sasso nello stagno, affinchè le va-

rie associazioni si attivino e si formi una

vera e propria rete di movimenti. "Non ce

la possiamo cavare con qualche titolo. Pro-

poniamo, a partire da settembre, di co-

struire insieme a tutti i comitati della cit-

tà un programma serio. Luogo per luogo

comitato per comitato, pezzo di periferia

per pezzo di periferia, dove siamo presen-

ti in molte parti".

L'urbanista ancora non parla di primarie

o di candidatura diretta a sindaco, anche

se cita l'esperienza di Pisapia a Milano (co-

sa che fa anche venire dei dubbi ad alcuni

presenti, visto l'Expo in perfetta continui-

tà con quello della Moratti che sta portan-

do avanti il sindaco di Milano).

"Non è il momento ora, occupiamoci del

programma. Prima c'è il bisogno di risve-

gliare questa voglia di partecipazione, di

dare l'idea che un'altra città è possibile".

Oltre a Paolo Berdini interviene Angelo Ca-

stronovi, che incentra il suo discorso su una

nuova forma di democrazia partecipativa

e ricorda i sindaci Argan e Petroselli: "Ri-

partiamo da loro". Dopo di lui varie asso-

ciazioni, movimenti e comitati, per chiude-

re con gli auspici di Don Roberto Sardelli.

"Essere chiamati antipolitica da questa

politica dominante è un punto d'onore".

Sardelli punta il dito sulle politiche socia-

li, chiede discontinuità. E ammonisce sui

giovani a tutti i costi: "Facce nuove sì, ma

i contenuti? Se penso al ragazzetto di Fi-

renze mi vengono i brividi".

DAVIDE LOMBARDI

IN UN INCONTRO PUBBLICO CON PAOLO BERDINI E DON ROBERTO SARDELLI VIENE AN-NUNCIATA LA CANDIDATURA ALLE PROSSIME ELEZIONI. "OCCORRE DAR VITA AD UNA RI-SCOSSA CIVICA, OCCORRE UN ATTO DI FOLLE GENEROSITÀ".

Nel 1977 faccio la lotta studentesca, miiscrivo al Partito comunista italiano per-

ché Berlinguer parla al mio giovane cuore edice cose giuste sull'uguaglianza, sul capita-lismo, sulla questione morale.

Nel 1989, dopo anni di militanza, mi ac-corgo che il comunismo in Russia ha fattotanti danni e allora svolto storicamente ver-so il socialismo europeo, aderisco al Partitodei Democratici di Sinistra, perchè i valori so-no sempre gli stessi. Il cambio di nome, nonsignifica cambiare gli ideali. Sotto il simbolodella quercia le nostre origini sono rappre-sentate dalla inossidabile falce e martello.Però forse partito non va tanto bene e allo-ra DS è più che sufficiente e via anche la fal-ce e il martello che tanto gli ideali non si tra-smettono attraverso un simbolo.

Nel 2006 metto la quercia sotto l'Ulivo enel 2008, finalmente torna il Partito, anchese, a causa dell'unione con degli ex DC (ami-ci che sbagliavano) sono costretto a toglie-re di sinistra. Ma che importa, vogliamo es-sere inclusivi, essere partito di maggioranzadi questo paese e gli ideali li portiamo nelcuore.

Nel 2013 mi sa che mi alleo con Casini, seVendola ci sta bene, se no lo facciamo da so-li il Centrosinistra. Anzi facciamo il Centro-sin. Facciamo il Centro e non se ne parla più,tanto gli ideali, ma chi cavolo se li ricordapiù.

Previsioni del tempo. Il vento stava cam-biando, ma non esattamente come noi me-teorologi ce lo aspettavamo. BERNACCA

CHE TEMPO CHE FARoma, scende in campo l’altra città PICCOLA STORIA IGNOBILE

“Permettetemi il termine, mi rode il c… se per

colpa di qualcuno che non ha fatto il suo do-

vere ne finiscono tutti in mezzo. A costo di non can-

didarmi io la battaglia sulla verità degli ultimi 4 anni

la faccio. Andrò strada per strada a raccontare chi ha

governato e come ha governato. E quali sono le re-

sponsabilità". E' questo il momento clou del lungo di-

scorso di Zingaretti alla chiesa S. Rita in via Acquaroni.

Quello che meglio riassume i 40 minuti del suo eloquio, tutto

in difesa di sé stesso e del suo lavoro alla Provincia. Certo è che

il futuro candidato sindaco del Pd, dopo aver rinviato il suo discor-

so e gli interventi delle ultime associazioni per assicurarsi un pub-

blico numeroso, si è ritrovato la sala vuota. Questa volta sin dal-

l'inizio: impietose le miriadi di sedie bianche schierate, e vacan-

ti. "Io sono Presidente della Provincia di Roma, una comunità

grande che non ha molte competenze su Roma. L'amministrazio-

ne comunale non ha neanche provato a risolvere i problemi, ognu-

no deve prendersi le sue responsabilità, Ale-

manno ha tradito la città. Non si può dire che

siamo tutti uguali". Sui rifiuti invece: "Nei 120

comuni fuori Roma nel 2008 24.800 cittadini

facevano il porta a porta, oggi sono quasi 600mi-

la. E su Corcolle, fu il parere negativo della Pro-

vincia a costringere il Ministro Clini ad interes-

sarsi". Insomma, Zingaretti si difende, sciori-

na i numeri, e ricorda che lui è Presidente del-

la Provincia: "Quindi non solo di Corcolle, ma

anche della Valle Galeria, una zona che è al

collasso, di Riano, di Fiumicino". Peccato che

a Riano volesse metterci una discarica, e che sulla Valle Galeria

non c'è stata la critica verso chi nel corso dei decenni ha consen-

tito a Manlio Cerroni di gestire in modo così primitivo i rifiuti del-

la capitale.

Zingaretti chiude attaccando il Masterplan e le cementificazio-

ni indiscriminate, e saluta così la platea: "Questo è ascoltare le

persone: le cose si discutono municipio per municipio, il program-

ma si costruisce con le circa 250 associazioni coinvolte e lo si pre-

senta andando a prendere impegni concreti strada per strada".

DAVIDE LOMBARDI

DOPO AVER ASCOLTATO, NEL SECONDO ROUND DELL'ASSEMBLEA PUB-BLICA IN VIA ACQUARONI, ZINGARETTI PARLA. SI DIFENDE E ATTAC-CA ALEMANNO DI FRONTE AD UNA SALA SEMIVUOTA.

DUE "ATTI INTIMIDATORI IN RAPIDA SEQUENZA"NEI GIORNI SCORSI HANNO COLPITO LA SEDE DELPD DI TORRE MAURA. PROPRIO SUBITO DOPO L'INTITOLAZIONE DEL CIR-COLO A SASÀ BENTIVEGNA.

ZINGARETTI: "NON SIAMO TUTTI UGUALI"PD TORRE MAURA, BRUCIATE BANDIERE DEL CIRCOLO

Il Pd dell' VIII, assieme al circolo Versan-

te Prenestino, ha organizzato un'assem-

blea a Corcolle. Tema, il trasporto pubblico,

presenti un gran numero di consiglieri co-

munali e municipali: Patanè, Nanni, Vale-

riani, De Luca, Scorzoni, Cremonesi. E in

più ci sono i segretari orga-

nizzatori (Pulcinelli e Sgrul-

letti) assieme ai responsabi-

li del settore trasporti rispet-

tivamente del Pd di Roma e

di quello dell' VIII (Stefania

Giusti e Claudio Calderan).

Dagli interventi di cittadini

e consiglieri ne viene fuori una

situazione al completo collas-

so. Lunghissime attese, bus carichi, l'unica

alternativa è prendere il treno della speran-

za a Lunghezza. "Qui sono cresciute le pre-

senze ma non i bus", osserva De Luca. "Ades-

so è difficile pensare di poter fare qualcosa

con questa Giunta, ma dobbiamo iniziare a

lavorare per il dopo, attraverso le vostre

esperienze concrete dobbiamo fare un pro-

gramma. Insieme a voi". Anche questa, a

suo modo, è una versione del Pd che ascol-

ta. Stesso concetto espresso da Patanè e da

Dario Nanni: "Inutile dire faremo qualcosa

finché governano questi". Poi ci si concen-

tra sulla parentopoli, sull'aumento del bi-

glietto, sulla qualità delle manutenzioni. Va-

leriani svela i dati di un monitoraggio effet-

tuato dal Pd: "In questa settimana un ter-

zo delle vetture si sono fer-

mate per strada".

Insomma, fin qui l'analisi,

ma qualcuno vuole i fatti. Co-

me dire, vanno bene queste

analisi, tutto giusto, bravi,

ma... In sostanza? "Inutile di-

re va fatto questo o quello,

sono cose che sappiamo tut-

ti. Ma quando si capisce che

la cosa non si può ottenere si organizzano

manifestazioni, iniziative, lotte. Siete capa-

ci di farlo?".

Anche il Presidente del Cdq Giardini di Cor-

colle Saltini chiede: "Fino ad allora riuscire-

mo ad ottenere qualche miglioramento, ad

alleviare le sofferenze di questi cittadini?"

"Più che portare all'attenzione di questa be-

cera maggioranza le vostre richieste, non

possiamo fare", risponde a stretto giro Pa-

tanè. DAVIDE LOMBARDI

Davanti al circolo Pd di Torre Maura sven-tolano sempre tante bandiere del partito,

e negli scorsi giorni chi si recava ad aprire lasede si è trovato per ben due volte le bandie-re bruciate. Il Pd ha parlato subito di "atto in-timidatorio", con una nota del segretario ro-mano Miccoli, di quello municipale Sgrulletti,e di quello del circolo Cocco. "Il circolo in que-sto momento fa molte attività, e questo è cer-tamente un atto di disprezzo". Se quest'atto abbia qualcosa a che fare con larecente intitolazione del circolo a Rosario Ben-tivegna, partigiano, Cocco non può saperlo."Mi auguro di no, perché al di là del nome èuna cosa fatta per tenere alta la memoria. Matutte le ipotesi sono possibili". Per il segreta-rio municipale Sgrulletti "ciò che è capitatopossa solo esortarci a continuare sulla stradascelta". DAVIDE LOMBARDI

IN UN INCONTRO AL CENTRO ANZIANI IL PD CERCA SOLUZIONI ALLA CRONICA CARENZA DEL TRA-SPORTO PUBBLICO SUL VERSANTE PRENESTINO.

PD E TRASPORTI: SE NE PARLA A CORCOLLE

MUNICIPIONUMERO 12 ANNO V6

Riforma Assistenza Domiciliare Belviso: il S.I.D.I. dice NOIL 23 GIUGNO LA SALA CONFERENZE DEL SIDI, LARGO FERRUCCIO MENGARONI, HA OSPITATO L'ASSEMBLEA PUBBLICA DI DISCUS-SIONE SULLA RIFORMA BELVISO DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE.

NASCE LA NUOVA DC

La vecchia Democrazia Cri-stiana risorge ancora una

volta dalle ceneri della PrimaRepubblica e si proietta in avan-ti per guidare la terza. E nonstiamo parlando dell'Udc, stia-mo parlando proprio della nuo-va, nuovissima Dc. Che pare abbia, in VIIImunicipio, il suo nucleo nel nuovo quartieredi Colle degli Abeti. Segretario regionale è in-fatti Rolando Tetecher, già deputato Dc nellaPrima Repubblica. Segretario municipale è Na-zareno Vitali, anch'egli di Colle degli Abeti. Loabbiamo intervistato.Perché far rinascere la Dc?Perché la gente prima ha sempre creduto nel-la Dc, con la Dc si stava meglio. E' davverouna forza innovativa per il cittadino, mentregli altri partiti non stanno facendo niente, stan-no solo creando una situazione di crisi. E l'Udc?L'Udc si è appropriata del marchio della Dc.Noi stiamo riportando il nostro marchio ancheperché abbiamo vinto delle cause. In concreto?Si spreca tanta energia elettrica, bisogna pun-tare sul fotovoltaico. Costruire scuole prefab-bricate, che si fanno in poco tempo e spen-dendo meno. La raccolta differenziata porta aporta. E poi si pensi a questo quartiere, han-no solo costruito, è normale che la gente silamenti. Dove sono le opere di urbanizzazio-ne? Le proposte su questo Municipio?Fare più parchi pubblici, programmare festedi quartiere in modo che la gente si ritrovi, siincontri, parli, si esprima. Mercati rionali, quinon ce ne sono, neanche a Ponte di Nona. Epoi ci vuole l'N 28, un bus notturno che copraColle degli Abeti, Ponte di Nona, fino a Termi-ni. DAVIDE LOMBARDI

Presenti all'incontro gli onorevoli Augu-

sto Battaglia, Assessore alla Sanità in

Regione e Nicola Galloro, consigliere

provinciale PD.

Hanno partecipato all'incontro i cittadini in-

teressati in prima persona, le associazioni di

categoria e le cooperative sociali, che non

condividono questa riforma, presentata al fi-

ne di far fronte ai tagli regionali apportati al

sociale. Da parte sua il Comune, proprio per

arginare questi disagi, ha previsto di mante-

nere intatta la spesa sociale, cercando di ra-

zionalizzare le risorse al fine di permettere

ad un 30% di utenti in lista di attesa di usu-

fruire dei servizi offerti, operando nel senso

di una revisione del carico e dei tempi di ero-

gazione dell'assistenza domiciliare.

L'effetto più immediato è quello di inclu-

dere nelle prestazioni cittadini in lista d'atte-

sa finora esclusi a fronte di una riduzione di

ore di assistenza da parte dei fruitori.Duran-

te l'assemblea sono state avanzate proposte

per una controriforma del sistema sociale, e

suggerite manovre di contenimento della spe-

sa che permettano al sociale di operare con

risorse non decurtate se non addirittura mag-

giorate. Il S.I.D.I. ha avanzato le sue propo-

ste durante l'assemblea: una piccola percen-

tuale di tagli a voci di spesa differenti da quel-

la sociale: alle Grandi Opere Pubbliche, ai fon-

di per Roma 2020, alla Manutenzione Stra-

ordinaria, all'Ambiente, alla Cultura e ai Tea-

tri, alla Manutenzione dei Mercati, al Festival

del Cinema.

Piccole percentuali che farebbero in modo

di racimolare una cifra pari a 17 milioni e mez-

zo di euro, utili all'ottimizzazione dell'assi-

stenza domiciliare di Roma e di tutta la re-

gione. LUCIA BRAICO

NAZARENO VITALI, COLLE DEGLI ABETI È IL CO-ORDINATORE MUNICIPALE DEL 'NUOVO' PARTITO.

Venticinque anni, ma le idee molto chia-

re. Da 7 anni milita con Forza Nuova

sul territorio dell' VIII Municipio. La sua è

una candidatura, spiega, all'insegna del

cambiamento, per scardinare un sistema

malato, creato indistintamente dai partiti di

destra e di sinistra.

Come sarà il tuo programma?Si dividerà su due livelli, uno politico e

uno sociale in cui proporremo le iniziative

fatte in questi anni come il pane gratis, le

feste popolari, le iniziative del libro, strisce

rosa per le donne incinta

Assistenza sociale come risolvere ilproblema?

Lanceremo un'iniziativa: accompagnere-

mo gli anziani a fare spesa o altri servizi

che ci chiederanno. La politica anche sen-

za soldi può essere fatta attraverso il sacri-

ficio dei volontari. Non perderemo la nostra

connotazione di attivisti.

Avete già proposte per il Municipio?Creare dei centri di cultura, perché il pro-

blema delle periferia è quello di vedere il

proprio quartiere come un dormitorio. La

nostra proposta è quella di cominciare a

creare iniziative per vivere i nostri quartie-

ri. Poi abbiamo pensato ad una proposta

per rinvigorire l'economia locale.

Quale?La nostra è una proposta che parte dal

concetto di moneta propria, con economia

a circuito chiuso. In questo momento di

grande crisi, dove sappiamo che la mone-

ta appartiene alle banche, vogliamo crea-

re un circuito interno tra cittadini e nego-

zianti in cui ci saranno delle scontistiche per

i soci e dove verranno messi in circolo dei

buoni sconto che saranno ossigeno per tan-

te famiglie.

Per quanto riguarda gli stranieri?Ci sono molti stranieri irregolari quindi

proponiamo il blocco all'immigrazione e

l'esclusione per chi ha già commesso rea-

ti. Non siamo contro l'immigrato, ma con-

tro il concetto di immigrazione, dobbiamo

ricominciare a difen-

dere il nostro terri-

torio.

A chi diresti noin un'alleanza?

Abbiamo deciso di

anticipare la nostra

candidatura perché

non dobbiamo aspet-

tare alleanze o accordi, la nostra scelta l'ab-

biamo fatta tempo fa entrando a Forza Nuo-

va. Noi abbiamo un sistema da combatte-

re, rappresentato sia dalla destra che dal-

la sinistra. C'è un sistema e ci sono i nemi-

ci di questo sistema. Noi facciamo parte dei

nemici. Non vogliamo essere parte dei tra-

ditori del nostro popolo.

Non credi che per fare il Presidentesei un po' troppo giovane?

Ho 25 anni. Parto bene, nel senso che se

fosse un problema di età peggio di così non

si può fare. Persone di destra e sinistra, di

una certa età non mi sembra abbiano fat-

to grandi cose.

Tre obiettivi che ti poni?Riqualificazione del territorio a livello cul-

turale, far ripartire l'economia locale e far

vivere ai giovani il territorio attraverso ma-

nifestazioni popolari.

Il tuo motto ?Parola d'ordine cambiamento.

FEDERICA GRAZIANI

SARÀ IL RESPONSABILE DELL' VIII MUNICIPIO, DANIELE LOPOLITO, A SCENDERE IN CAMPO

ALLE PROSSIME ELEZIONI COME CANDIDATO PRESIDENTE DEL MUNICIPIO PER FORZA NUOVA.

FORZA NUOVA PROPONE UN CANDIDATO PRESIDENTE

TEATRO TOR BELLA MONACA, APPROVATA LA CASA DEI TEATRI E DELLA DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA

Ci mancava solo Madama ad arricchire lacollezione dei "Nouvi Mostri" in vista del-

le prossime elezioni municipali. Il Madama inquestione non è un omonimo o un nipote, èproprio Antonio Madama, il nuovo che avan-za per dare linfa vitale a quest' VIII municipiomoribondo. Quell'Antonio Madama che tre an-ni fa è stato nominato dal Presidente Loren-zotti Assessore al Patrimonio, al Personale ealla Salvaguardia del Patrimonio Personale edArcheologico.

Un incarico che ben gli si addice, visto co-me salvaguardava bene il suo patrimonio 20anni fa: Madama ha infatti patteggiato una con-danna a un anno e 10 mesi per aver venduto,nelle vesti di consigliere municipale e a suon

di milioni (di lire), il suo voto per l'elezione delPresidente della circoscrizione (così si chia-mava ai tempi, e non era eletto dai cit-tadini bensì dai consiglieri).

E oggi rieccolo in campo, rieccolo asgomitare per trovare il suo posto. Pro-prio come quelli che Indro Montanellichiamava i "rieccoli", quelli che si rici-clano sempre, quelli che non si estin-guono mai. Perché da noi di riciclo deirifiuti non se ne parla proprio, gli impianti giàviaggiano a pieno regime per assicurare quel-lo dei politici. Nel caso in questione l'impiantoha la doppia firma Villino - De Luca. Non eraun caso la presenza di Madama in prima filaall'incontro dell'Udc a Grotte Celoni; non eraun caso l'elogio firmato De Luca; non è un ca-so che Madama in varie occasioni pubblicheabbia asserito di essere passato all'Udc. Pa-re che sia spinto addirittura oltre, arrivando adire che lui sarà il prossimo candidato Presi-dente per il partito di Casini.

Insomma, lo abbiamo detto e ridetto, in VIII

ci sono due Udc. C'è Biferi che ha di fatto ri-creato un partito che qui era moribondo, ha

provato a dargli una linea precisa, mal'altro (unico) consigliere del partito hainiziato a fare tutt'altro. Villino ha man-tenuto la Presidenza della Commissio-ne Cultura, ha aiutato sempre la mag-gioranza nei momenti decisivi. Insom-ma, tutto ha fatto tranne che stare al-l'opposizione, come fa il suo partito in

Campidoglio. Ci mancava solo il reclutamen-to del residuo bellico, per chiudere il cerchio erischiare di screditare seriamente un partito eun capogruppo che qui in VIII hanno fatto unascelta precisa e in linea, per ora, con quella delpartito romano. Una scelta di discontinuità, dinetta opposizione alla Giunta Lorenzotti, di cuitra l'altro Madama è membro.

E da un indebolimento di Biferi, perno attor-no al quale ruota l'Udc locale, punto di riferi-mento per i big del partito romano, laziale enazionale, chi può trarre giovamento se nonLorenzotti? DAVIDE LOMBARDI

L' ASSESSORE DELLA GIUNTA LORENZOTTI È

IN ODOR DI RICICLO. FLIRTA CON LA PARTE

DELL'UDC CHE RISPONDE AL DUO VILLINO -DE LUCA, E ALCUNE VOCI RACCONTANO DI UNA

SUA AUTOCANDIDATURA COME FUTURO CAN-DIDATO PRESIDENTE.

RIECCO MADAMA!

Alla fine è arrivato il momento. L'approvazione della delibera quadro sul sistema dei teatri comunali, piùvolte annunciata dall'assessore alla cultura Dino Gasperini. Il sistema dei Teatri di Cintura, esperien-

za avviata dal centrosinistra nel 2005 e di cui il Teatro di Tor Bella Monaca ha fatto parte fino a oggi, vienesignificativamente scardinato. Attraverso l'atto ratificato lo scorso 26 Maggio dalla giunta capitolina. Dietroil nome altisonante, Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea, la volontà è di archiviare quan-to di più buono era stato prodotto dal sindaco Veltroni in materia di politiche culturali e di porsi con un re-spiro non solo cittadino ma nazionale. In una memoria di giunta dello scorso ottobre, si legge infatti che le"ambizioni" sono "nazionali" e che la giunta capitolina si confronterà con "con Regione Lazio, Provincia diRoma, Ministero del Beni Culturali e Ministero della Gioventù per costruire insieme un progetto unico in Ita-lia" . Al sistema dei Teatri di Cintura, di cui fanno parte anche il Teatro di Quarticciolo e del Lido di Ostia, siaggiungono infatti le Scuderie della Casa dei Teatri, la biblioteca Elsa Morante e Villa Torlonia e gli spaziconfiscati alla mafia di via Barbana, via Boccea e via Ponzio Cominio, realtà disseminate anche nel cen-tro storico. Nato per coinvolgere l'associazionismo dei territori marginali e decentrati della città, il rischio èallora di perdere la vocazione originaria di fornire slancio e mantenere una diversificazione delle realtà cul-turali proprie della periferia. Fino ad oggi il sistema era affidato al Teatro di Roma diretto da Gabriele Lavia,mentre la 'Casa dei Teatri' sarà gestita direttamente dall'amministrazione di Roma Capitale. La program-mazione sarà, in realtà, a due tempi: attraverso un bando di assegnamento a realtà territoriali e a singolidirettori, si controlleranno quattro giorni su sette di programmazione, a livello locale. Un comitato e un di-rettore generale, posti a coordinamento di tutto il sistema, si occuperanno, invece, di pianificare il cartello-ne per i restanti tre. L'avviamento è previsto per il 1 gennaio 2013 e il bando per l'assegnazione alle real-tà territoriali avrebbe una scadenza importante: primavera 2013. Proprio a ridosso delle elezioni. Nella de-libera non sembra esserci alcuna indicazione sulle sorti di chi fino a oggi ha lavorato per il Teatro e, fra i di-pendenti c'è una forte esitazione a parlare liberamente della materia. Come da buon costume nostrano, ti-ra aria di lottizzazione. Nel frattempo, la Provincia di Roma, per bocca dell'Assessore D'Elia, ha fatto sa-pere di non aderire al progetto. SILVIO GALEANO

CON LA DELIBERA DEL 26 MAGGIO, IL SISTEMA DEI TEATRI DI CINTURA VIENE RIFORMATO

Chi non vorrebbe avere dei santi in

paradiso? Se poi quei santi si chia-

mano Pietro e Paolo siamo proprio

a cavallo, soprattutto in

VIII Municipio. La coope-

rativa Ss. Pietro e Paolo

ha preso (e qualcuno lo

aveva previsto con lar-

ghissimo anticipo) la ge-

stione del centro famiglia

che sta nascendo nel ca-

silino. Quello, per inten-

derci, che si apre grazie al

dimezzamento dell'analogo

centro a Villaggio Falcone.

E adesso, notizia del 2 lu-

glio, si è aggiudicata anche il bando da

100mila euro per il progetto Educativa di

Strada, che la Datacoop gestiva con otti-

mi risultati ormai da anni. Per il Presiden-

te della cooperativa, Mario Battisti, è sta-

ta una doccia fredda. Anche se ce n'erano

tutte le avvisaglie. "Ho letto il vostro arti-

colo sull'anticipazione dell'ex aAssessore

Amato, e credo che la cosa possa valere

anche per noi". Tanti sono, secondo Mario

Battisti, gli indizi: "L'affidamento ce lo rin-

novavano sempre ogni 6 mesi, e questa

volta hanno fatto un bando che garantisce

due anni di affidamento". La notizia, tra

l'altro, è arrivata solo lo scorso 2 luglio, tra-

mite una comunicazione del direttore del

Municipio: a soli due giorni dall'affidamen-

to, eppure il bando è stato fatto assieme a

quello del centro famiglia. "Si sono tenuti

tutta la documentazione per una ventina

di giorni. - continua Mario Battisti - Noi chie-

devamo un riscontro, e i funzionari ci di-

cevano che il Direttore aveva avocato a sé

tutta la documentazione". E non finisce qui,

perché, secondo Battisti, il bando ha tutte

le caratteristiche per essere considerato un

bando su misura: "Non valuta l'esperien-

za specifica nel campo, bensì l'esperienza

con gli adolescenti, che non ha nulla a che

vedere con quello che facciamo noi. Loro

non hanno nessuna esperienza nel campo,

già in precedenza persero nettamente con-

tro di noi".

Cosa fa Datacoop con il progetto Educa-

tiva di Strada? "Gestiamo anche 5 o 6

casi di minori mandati dal Ministero

della Giustizia. E da quando è stato av-

viato il progetto lo gestiamo con con-

tinuità e risultati. - spiega Mario - 'Un

ponte ai diritti', uno dei nostri proget-

ti, ha vinto il premio come miglior pro-

getto europeo. Abbiamo portato dei

bambini di Ponte di Nona a Bruxelles per

la premiazione". E queste sono soddisfa-

zioni. Poi arriva un giorno non proprio qual-

siasi, ma lunedì 2 luglio, due giorni prima

del nuovo affido del servizio, e la Dataco-

op riceve la comunicazione del Direttore

del Municipio. Ma Mario Battisti non ci sta,

lui annuncia battaglia, e non parla di ricor-

so al Tar, va oltre: l'ipotesi è quella di una

denuncia per distrazione di fondi. "Alla lu-

ce di tutto ciò che ho elencato prima cre-

diamo che il bando sia alterato e stiamo

valutando di rivolgerci direttamente alla

Procura", spiega Battisti.

Ancora sul sociale, ancora a Ponte di No-

na. Ancora una volta c'è chi sembra avere

dei santi in Paradiso. E ancora una volta

quei santi si chiamano Pietro e Paolo...

DAVIDE LOMBARDI

Già le periferie romane sono carenti nel-l'offerta di mezzi pubblici a chi le abi-

ta, in particolare, nel nostro Municipio, sulversante prenestino. Se ci aggiungiamo chenon appena finiscono le scuole l'Agenzia perla Mobilità immediatamente "rimodula" gliorari possiamo ben comprendere come au-mentino i disagi per chi non ha l'auto, ma-gari non va a scuola ma lavora. Anche agiugno, anche a luglio.

Prendiamo Corcolle ad esempio. L'unicoautobus che entra nel quartiere è il 508,che conduce alla stazione metro di PonteMammolo, e da quando sono finite le scuo-le le sue corse sono diminuite. "Risulta dalsito dell'Atac", spiega Silvia Brutti. "Io loprendo la mattina e la sera, solitamente fadue passaggi orari, ma ho visto sul sito chein alcune ore passa solo una volta".

"Atac non gestisce la pianificazione, quin-di le decisioni su frequenze, orari e percor-renza sono dell'agenzia Roma servizi perla mobilità. Noi svolgiamo il servizio sullabase di queste indicazioni", ci spiegano dal-l'ufficio stampa dell'azienda per i trasporticapitolina. Poi entrano nel merito, e la sen-sazione di Silvia era quella giusta.

L'Agenzia Roma servizi per la mobilità hainfatti deciso di "razionalizzare" gli orari."Tale rimodulazione nasce da un'analisi det-tagliata dell'utenza che frequenta la linea,e le corse attuali risentono anche della ri-duzione apportata per la chiusura delle scuo-le (prima riduzione estiva)". In sostanzaquesti grossomodo gli orari: nelle ore dipunta un passaggio ogni 24 minuti e per ilperiodo a cavallo dell'ora di pranzo ogni 30minuti. Con la riduzione in atto dovuta alperiodo estivo "non ci sono intervalli supe-riori a 40 minuti". DAVIDE LOMBARDI

Ponte di Nona: Santi Pietro e Paolo pigliatuttoLA COOPERATIVA PROTAGONISTA DELLA FAMOSA ANTICIPAZIONE DI ROMANO AMATO, VINCE AN-CHE IL BANDO PER IL PROGETTO EDUCATIVA DI STRADA, GESTITO DA ANNI A PONTE DI NONA

DALLA DATACOOP. IL PRESIDENTE DELLA DATACOOP MARIO BATTISTI ANNUNCIA BATTAGLIA.

PRENESTINO - COLLATINO8 NUMERO 12 ANNO V

L'AGENZIA ROMA SERVIZI PER LA MOBILITÀ FA

UN RITOCCHINO AGLI ORARI DEL 508, E CON

LA RIDUZIONE ESTIVA L'UNICO BUS CHE ENTRA

IN ZONA CORCOLLE FA PASSAGGI ANCHE A DI-STANZA DI 40 MINUTI.

La famosa fermata Fr2 a Ponte di Nona aLuis Enrique gli fa un baffo. Se il famoso

progetto dell'ex allenatore giallorosso in un an-no non ha prodotto risultati, quello di Rfi perrealizzare una fermata del Fr2 Roma - Tivolivicino al centro commerciale Roma Est di ri-sultati non ne produce da parecchi anni.

Ed è stato bocciato in Conferenza dei Ser-vizi dall'Anas. Così di quella fermata resta unparcheggio da 2mila posti, una landa desola-ta d'asfalto alle spalle del centro commercia-le Roma Est. Eppure nelle norme tecniched'attuazione del Prg, fa notare il Presidentedel CdQ Ponte di Nona Nuova Bruno Foresti,"l'attuazione delle Centralità metropolitane eurbane è subordinata alla preventiva o conte-stuale realizzazione delle infrastrutture ferro-

viarie (linee metropolitane, altri si-stemi in sede propria) previste dalPrg".

Il problema sta tutto nella distan-za tra il punto in cui dovrebbe sor-gere la fermata e le complanari del-l'A24. Troppo poca, di qui il no del-l'Anas. E se Di Cosimo dice che sarà fatta unapiccola deroga e la fermata si realizzerà,

Bruno Foresti è di diverso avviso. "Ora Rfichiederà la deroga al Ministero, la sensazio-ne è che il ministero dirà no e Rfi se ne lave-rà le mani". Per questo il CdQ ha scritto unalettera al sindaco Alemanno, per segnalare "lagravità e l'urgenza della situazione". L'espan-sione urbanistica delle zone ad est di Roma,recita la lettera, ha portato a vivere 60mila nuo-

ve persone. "Tuttavia, a tale urbanizzazionenon ha corrisposto un incremento dei mezzidi trasporto tale da sopperire alle esigenze di

una vera e propria nuova città costruitaal di fuori del Gra". Inoltre da anni si par-la di questa fermata, molta gente è anda-ta a vivere a Ponte di Nona convinta diquesto presupposto. La lettera del CdQsi chiude con un accorato appello ad Ale-manno, scritto in grassetto e sottolinea-to.

"I cittadini di Ponte di Nona, denunciandola scandalosa e ingiustificabile lentezza con ilquale si sta procedendo ad approvare un pro-getto di una fermata che servirebbe come man-na dal cielo per la mobilità dei nostri territori,La pregano vivamente di voler intervenire af-finché venga costruita nel più breve tempopossibile la fermata predetta!" E chissà chenon arrivi lo Zeman di turno a sbrogliare la si-tuazione. DAVIDE LOMBARDI

FERMATA FR2 A PONTE DI NONA: IL CDQ SCRIVE AD ALEMANNOUN APPELLO AL SINDACO AFFINCHÈ INTERVENGA PER SBROGLIARE LA SITUAZIONE. IL PROGETTO È

FERMO IN CONFERENZA DEI SERVIZI PERCHÉ LA FERMATA È TROPPO VICINA ALL'AUTOSTRADA.

BUS 508, ORARI "RIMODULATI"

PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 12 ANNO V 9

Questa è la storia di un progetto per

le complanari dell'A24 approvato dal-

la Giunta Veltroni nel 2007, di un

progetto che passa sopra le case delle per-

sone senza espropriarle. E' la storia di un

grossolano errore: "Hanno calcolato una di-

stanza di 50 metri tra le nostre e abi-

tazioni e le complanari nascenti, quan-

do effettivamente c'è una distanza di

75 centimetri", spiega Pietro Lippo.

Ma è anche la storia di solerti funzio-

nari Anas che minacciano i residenti

dicendo che le loro case sono abusi-

ve; la storia di strani intermediari che,

non si sa a quale titolo, chiamano i cit-

tadini e mostrano loro perizie di par-

te al ribasso sui valori delle case. Que-

sta è la storia di una complanare che

si è trasformata in un calvario per le

12 famiglie residenti in fondo a via

Giovanni Casoni, a Lunghezza.

ABUSIVI. "Questo garage lo devono

buttare giù da progetto, e non lo hanno

espropriato", spiega Pietro Lippo. E' solo un

esempio, perché qui ci sono 12 famiglie non

espropriate che si vedranno passare la com-

planare ad una manciata di centimetri dal-

le loro case. Praticamente "sotto" casa di

Fabrizio Di Luzio dovrebbe passare un tun-

nel. "Anche a me hanno detto che sono abu-

sivo. Ma io ho fatto il condono, pago le tas-

se, questa casa è qui dagli anni '50. Ho un

foglio ingiallito dell'Anas, quando diede, nel

1964, 500mila lire a mio nonno per il distur-

bo dei lavori. Come fanno a dire che sono

abusivo?". E' diventata una guerra psicolo-

gica, "la goccia che scava la roccia", dice

Antonio Bonanno. E' il mantra che si sento-

no ripetere all'infinito, come una minaccia:

"Noi andiamo avanti, tanto siete abusivi".

Bugia: "Casa mia nel 2007 è stata divisa tra

me e il mio vicino. Per dividere la casa vuol

dire che è tutto regolare, abbiamo fatto an-

che due regolari rogiti. E poi il mio avvoca-

to ha presentato tutta la documentazione

nel 2009", spiega Pietro Lippo. "Non siamo

abusivi", gli fanno eco Antonio e Anna Ma-

ria Venditti.

STRANI INTERMEDIARI. L'inghippo sta tutto

nel clamoroso progetto e nell'ancora più cla-

morosa approvazione, avvenuta senza te-

ner conto di quei tre edifici che ospitano 12

famiglie. L'Anas vuole andare avanti, forte

del progetto approvato, ma è ovvio che in

questa situazione la cosa è impossibile. La

sensazione dei residenti è che ci sia un rim-

pallo di competenze su chi deve pagare gli

espropri: l'Anas che fa i lavori o il Comune

che sbagliò 5 anni fa ad approvare quel pro-

getto? Di contatti ufficiali i cittadini non ne

hanno avuti, ed è questa la cosa assurda,

si sono ritrovati all'improvviso le ruspe a due

passi dalla porta di casa. L'unico contatto è

stato ufficioso, con degli strani 'intermedia-

ri', ed è avvenuto solo dopo la sospensione

dei lavori decisa dal Comune per risolvere

la questione. "Ci hanno riuniti nella sala del-

la chiesa, noi pensavamo fossero delle Au-

tostrade; - spiega Pietro Lippo - invece si

sono presentati come intermediari per con-

to del Comune, e ad un certo punto ci han-

no fatto vedere delle stime delle nostre ca-

se. Rispetto alla perizia della mia casa, fat-

ta e inviata tramite il nostro avvocato, era

di 30mila euro in meno". Poi più nulla: "Non

ci è arrivata una carta, una lettera, niente.

Non ci hanno mai contattato, quello che bru-

cia è il completo disinteresse nei confronti

della persona", impreca Fabrizio.

CITTADINI SUL PIEDE DI GUERRA. Un paio di

settimane fa, alla chetichella, il gruppo To-

to S.p.a. ha provato a far ripartire i lavori,

ma i cittadini li hanno fermati subito. "Ab-

biamo impedito per la seconda volta la ri-

presa dei lavori. Sono arrivati con lo scavo,

io mi sono messo lì e non hanno potuto con-

tinuare. - spiega Antonio Bonanno. - Poi ho

chiamato i carabinieri e hanno ripristinato

la vecchia recinzione. Loro non passano fin-

ché la cosa non si definisce. Io non glielo

posso permettere". "Noi vogliamo l'espro-

prio, non ci sono altre soluzioni; - gli fa eco

Fabrizio - non possono entrare a casa mia

e fare quello che vogliono". "Devono pas-

sare sui nostri corpi", sentenzia Pietro. "Ci

hanno rovinato la vita, ci vogliono logorare

i nervi. Ci trattano peggio degli animali, con-

siderazione zero", impreca Anna Maria Ven-

ditti.

Resistere, resistere, resistere: questo può

essere il motto per le 12 famiglie che, co-

me dimostrano le loro dichiarazioni, non ce-

deranno di un millimetro. E allora basta con

strategie subdole e poco chiare, basta con

le minacce: si proceda agli espropri. A me-

no che non si voglia militarizzare anche un

cantiere autostradale... DAVIDE LOMBARDI

Lunghezza: l’odissea di 12 famiglie

Aprirà i battenti a breve il famoso im-mobile denominato "Aula Municipio Ca-

stelverde", situato in via Pedicciano. "Ci so-no dei problemi sull'al-laccio in fogna - spiegaMancuso, Presidente Com-missione Bilancio - van-no fatte delle modifiche,ma l'immobile dovrebbeessere pronto per set-tembre". 100 mq congiardino, un lavoro delvalore di circa 300mila euro realizzato dalDipartimento XVI.

Recentemente la Commissione Bilanciopresieduta da Mancuso, ha portato in au-la una risoluzione (votata all'unanimità) chechiede al Presidente Lorenzotti di fare unaffidamento multiplo, ossia a più associa-zioni, anziché ad una sola. La destinazio-ne prevista per l'immobile è istituzionale,

e sarà il Municipio a prendersene carico ea gestirlo, oltre ad occuparsi della manu-tenzione. L'idea dunque, piaciuta a tutti,

maggioranza e opposi-zione, è quella di una de-stinazione multipla perattività sociali e cultura-li.

Ovviamente si rendenecessario "un bandopubblico rivolto alle as-sociazioni e alle realtà

territoriali che vorranno partecipare". Spe-riamo che il Presidente, almeno da un orec-chio, ci senta, e che questa risoluzione nonresti carta straccia.

Anche perché c'è il rischio che quello sta-bile, con un esclusivo uso istituzionale, di-venti poco utilizzato. E sarebbe un pecca-to, viste "le tante associazioni locali alla ri-cerca di spazi". DAVIDE LOMBARDI

VA AVANTI ALMENO DAL 2007, DA QUANDO LA GIUNTA VELTRONI APPROVÒ IL PRO-GETTO PER LE COMPLANARI CHE PASSAVA A POCHI CENTIMETRI DALLE LORO CASE SEN-ZA PREVEDERE GLI ESPROPRI. L'ULTIMA PROMESSA RICEVUTA RISALE AD UN PAIO DI

SETTIMANE FA: "ENTRO 10 GIORNI AVRETE COMUNICAZIONI UFFICIALI".

CASTELVERDE, APRE A SETTEMBRE L'AULA MUNICIPIO CASTELVERDE ROCK TORNA ALLE ORIGINI

IL CONSIGLIO, CON UNA RISOLUZIONE VOTATA ALL'UNANIMITÀ, HA CHIESTO AL PRESIDENTE UN

AFFIDAMENTO MULTIPLO ALLE VARIE ASSOCIAZIONI DEL QUARTIERE.

Tre giorni di musica, cultura e informa-zione durante i quali si esibiranno sul

palco otto band musicali emergenti tra newentry e "vecchie conoscenze". Il festival,che lo scorso anno si era trovato ad affron-tare il problema della mancanza di spazi,da quest'anno torna nell'ex Terra del Po-polo in via Manoppello. Luogo che ne haospitato le prime edizioni. La musica, co-me ogni anno fa da protagonista. Ma Ca-stelverde Rock non è solo questo. Saran-no infatti presenti anche stand informati-vi sia di associazioni che operano sul ter-ritorio come "Svalicando le montagne enon solo" e "Genitori Scuola Insieme", siadi altre più famose, come "Emergency".Non mancheranno mostre, laboratori d'ar-te e d'artigianato e il banchetto del book-crossing dove si potranno "liberare i libri". CRISTINA CORI

È COMINCIATA VENERDÌ 6 LUGLIO E PROSEGUIRÀ

FINO A DOMENICA 8 LA IX EDIZIONE DEL CASTEL-VERDE ROCK, L'EVENTO ORGANIZZATO DALL'OMO-NIMA ASSOCIAZIONE CULTURALE.

Antonio Bonanno, Fabrizio Di Luzio ePietro Lippo

PRENESTINO - COLLATINONUMERO 12 ANNO V10

Parte dal 2004, la riqualificazione lu-maca, da una deliberazione della Giun-ta Veltroni (la 939) datata 22 dicem-

bre. Con la suddetta delibera veniva appro-vato il progetto esecutivo per il collegamen-to della Prenestina a via Borghesiana. Un'ope-ra rientrante nel Programma di riqualifica-zione Urbana Borghesiana ma che attraver-sa tutto il quartiere di Colle del Sole, e con-sentirà ai residenti un collegamento più ra-pido alle zone del casilino. L'asse viario dicollegamento passa infatti per via Modolo,via Calasetta e via Borutta. Da quel 22 di-cembre 2004, giorno di approvazione delprogetto per un importo complessivo di 7milioni di euro (che sono diventati 9, ci spie-ga il Vicepresidente del Cdq Colle del SoleLuigi Isola), i lavori sono stati consegnatisolo a marzo 2011. Quelli del primo stral-cio, che comprende via Modolo e via Cala-setta, dato che in via Borutta non è nean-che aperto il cantiere.

E adesso è tutto fermo nei cantieri di Col-le del Sole: "Da due settimane", spiega Lui-gi Isola. "Stanno fermi perché devono ridi-scutere il progetto. Decidere come fare iparcheggi, gli svincoli, le rotatorie, i sema-fori, come gestire gli incroci. Eppure il pro-getto già c'era, ma devono rivederlo mi han-no spiegato. Intanto sono mesi e mesi cheandiamo avanti. E' possibile metterci tuttoquesto tempo? A giugno già doveva essereconsegnato il primo stralcio". E invece nien-te, è tutto in alto mare su via Modolo cosìcome su via Calasetta, e il cantiere diventaanche un buon posto dove gettare immon-dizia, o lasciare amplificatori. Per non par-lare di via Borutta, dove i lavori devono an-cora partire, una vera e propria discarica acielo aperto.

Non finisce qui, perché i lavori vanno arilento, ma i soldi si spostano. "Hanno mes-so i 700mila euro del consorzio per le ope-

re a scomputo di Colle del Sole su questastrada. Solo questa beffa ci mancava", di-ce Isola. Una beffa a cui si aggiunge quelladegli espropri, e di uno Stato celere quan-do deve incassare, maledettamente lentoquando deve sborsare. Gli espropriati di viaCalasetta infatti hanno ricevuto solo la pri-ma tranche del pagamento, una minimaparte, e attendono da tempo il resto. "Il miopezzo espropriato è piccolo; - spiega Luigi

Isola; solo 145 me-tri. Devo avere 3500euro ne ho avuti 1400.Ma ci sono personeche hanno avutoespropri molto piùconsiderevoli". Ancheloro aspettano, qua-

si tutti su via Calasetta, tutti a chiedersiquando arriverà la seconda tranche: "Ci ave-vano detto entro giugno".

Entro giugno, come la data di fine lavo-ri... E già nel 2004 si parlava di "lavori in-differibili e urgenti" da iniziare, badate be-ne, "entro 36 mesi dall'esecutività del pre-sente provvedimento", e da concludersi "en-tro 730 giorni". Carta canta, sì, ma a voltestona. DAVIDE LOMBARDI

Cominciava una nuova era il 14 settem-bre scorso per Corcolle. Era il giorno in

cui partivano i lavori per la realizzazione didue parchi: una vera e propria svolta epo-cale. Due opere da 423mi-la euro, in via di realizza-zione con i soldi per le ope-re a scomputo.

Il primo parco, il piùgrande, è in via Cantiano:giochi, prato all'inglese,percorso pedonale. Il se-condo è in via Serra San Quirico: più picco-lo e con una pista di pattinaggio al posto delpercorso pedonale. Due opere che riqualifi-

cherebbero il quartiere, due parchi che ine-vitabilmente saranno luoghi di aggregazio-ne per un quartiere che ne ha realmente bi-sogno. Un quartiere che oltre al centro an-

ziani e alla chiesa con par-chetto annesso non con-ta altri spazi aggregativi.

La durata prevista perla realizzazione dei parchiera un anno. Di Cosimo siaugura: "Spero non si fer-mino anche questi lavo-

ri". Ancora non sa del recentissimo stop im-posto dal Consorzio di bonifica della Provin-cia al parco di via Cantiano. Al parco di viaSerra San Quirico pare che i tempi sarannoinvece rispettati, spiega il Presidente deiConsorzi Luciano Bucheri. In via Cantianodunque lavori fermi, come aveva denun-ciato una cittadina nell'incontro con Zinga-retti. "Recentemente è emerso un proble-ma ed è intervenuta la Provincia, nello spe-cifico il Consorzio di Bonifica, a fermare i la-vori", ci spiega Bucheri. Il parco verrebbetroppo vicino al fosso adiacente. "In sostan-za va spostato di qualche metro il muretto;- continua il Presidente dei Consorzi di Ro-ma - dobbiamo risolvere il più rapidamen-te possibile questa cosa e riprendere i lavo-ri". In attesa che la burocrazia sblocchi la ri-presa dei lavori in via Cantiano, si spera chei cittadini possano usufruire almeno dell'al-tro parco, quello più piccolo. "Il parco pic-colo è quasi pronto, i lavori saranno ultima-ti entro l'estate. Poi vanno fatti i collaudi, eil parco sarà consegnato". E speriamo chesia tutto vero, speriamo che passi poco tem-po tra fine lavori e consegna. E speriamoche Corcolle possa finalmente rinascere, do-po l'incubo discarica, entro settembre, e ini-ziare a frequentare il parco di via Sella SanQuirico. DAVIDE LOMBARDI

Via Modolo e via Calasetta, lavori fermiNON TROVA PACE LA REALIZZAZIONE DELL'ASSE VIARIO CHE DOVREBBE CONGIUNGERE

LA PRENESTINA A BORGHESIANA, PASSANDO PER COLLE DEL SOLE. I LAVORI SI SONO

FERMATI DA CIRCA DUE SETTIMANE, PARE CHE STIANO RIVEDENDO IL PROGETTO.

SOTTO TIRO L'ASSOCIAZIONENUOVA URBE

CORCOLLE: LAVORI FERMI PER IL PARCO DI VIA CANTIANO

Telefonate anonime, at-ti intimidatori e di van-

dalismo nei confronti del-l'operato dell'associazione Nuova Urbe diLunghezzina. Lo scorso 28 giugno, l'Asso-ciazione ha stilato un breve testo informa-tivo in forma di volantino che è stato poilasciato in alcuni esercizi commerciali di zo-na. Alcuni soci, abitanti a Lunghezzina 2,hanno invece affisso nei loro condomini co-pie del testo, che però nel giro di poche oresono state stracciate o rimosse. "Avevo chie-sto al bar di zona il permesso di affiggereil volantino. La sera quando sono tornatoho notato che il volantino era stato rimos-so e ho chiesto spiegazioni - spiega Andrea,uno dei membri dell'associazione - il tito-lare del bar mi ha spiegato che aveva rice-vuto una telefonata anonima che gli inti-mava di rimuovere immediatamente il vo-lantino".

I fogli affissi nei condomini e nel bar dizona avevano l'innocuo scopo di informa-re la cittadinanza sui progressi della rimo-zione dei residui di amianto in stato di di-sfacimento nella zona chiamata Cava deiSelci, tra Lunghezzina 1 e Lunghezzina 2."L'associazione non affigge volantini in cer-ca di riconoscimenti o premi per l'attivitàche svolge. Si tratta solo di sensibilizzare icittadini sui problemi della zona e di infor-marli sui risultati - dice Antonio Cataldi del-l'associazione - quindi non capisco il per-ché di tali atteggiamenti che reputo intimi-datori e mafiosi". Comportamenti incom-prensibili anche per altri soci di Nuova Ur-be. "È una cosa indecente - dice una citta-dina di Lunghezzina - in un quartiere nuo-vo di persone giovani, attive e propositive,comportamenti simili sono vergognosi".

A quanto pare insomma non sembra sitratti di casuali atti di vandalismo ad ope-ra di qualche ragazzino annoiato, ma diazioni mirate contro un'associazione chepromuove una cittadinanza attiva e il ri-spetto ambientale. E allora, cosa significastrappare volantini informativi e fare tele-fonate intimidatorie? Per il vantaggio di chi?La rimozione dell'amianto dovrebbe esse-re una buona notizia per tutti.

Sembra che ci siano persone alle quali,per motivi incomprensibili, i successi di cuipuò beneficiare un intero quartiere dianofastidio. Lavorare per il miglioramento del-la zona è un bene e non una minaccia. Co-sa che forse qualcuno non capisce.

CRISTINA CORI

STRACCIATI E RIMOSSI I VOLANTINI INFOR-MATIVI SULLA RIMOZIONE DELL'AMIANTO DI-STRIBUITI DALL'ASSOCIAZIONE NUOVA UR-BE. COMPORTAMENTI INCIVILI CHE PROVOCA-NO LO SDEGNO DI SOCI E CITTADINI DI ZONA.

TROPPO VICINO AL FOSSO ADIACENTE: "SPERIAMO DI RISOLVERE AL PIÙ PRESTO", DICE LU-CIANO BUCHERI. VA AVANTI NEI TEMPI PREVISTI INVECE IL PARCO DI VIA SERRA SAN QUI-RICO: ENTRO L'ESTATE DOVREBBE ESSERE PRONTO.

ALargo Montenerodomo, zona Lunghezzina,la riqualificazione della piazza la attendono

da tempo. Questa potrebbe essere la volta buo-na, Marco Di Cosimo ha detto che i lavori parti-ranno per settembre.

E potrebbero partire anche prima, se non fos-se controproducente avviare un cantiere ad ago-sto. "Abbiamo bisogno ancora di 15 giorni; - spie-ga il Presidente della Commissione Urbanistica

di Roma Capi-tale - ma parti-remo ai primi disettembre, per-ché è una stu-pidaggine far partire un cantiere ad agosto. Ri-qualificheremo la piazza". ALunghezzina voglio-no vedere le ruspe, sono già tante le promessenon mantenute... DAVIDE LOMBARDI

LARGO MONTENERODOMO, SI PARTE A SETTEMBRE

Nel famoso piano di zona Castelver-

de B4, 36 famiglie attendono di po-

ter vivere in una casa regolarmen-

te acquistata da 6 anni; la loro unica

colpa è aver comprato su un terreno di

cui il Comune non era in possesso. Sog-

getto ad un esproprio che proprio non

si riesce a portare a termine.

Queste 36 famiglie, che andrebbero

risarcite, non solo aspettano paziente-

mente, si propongono addirittura di pa-

gare quella parte del prezzo dell'espro-

prio che il Comune non sarebbe dispo-

sto a pagare! Tutto per poter entrare nelle

loro case. Eppure, nonostante l'apertura,

ancora niente, ancora non si riesce a cava-

re un ragno dal buco.

C'è il solito rimpallo di responsabilità, ma

nessuno può chiamarsi fuori. Non può far-

lo chi Colle degli Abeti l'ha concepita, chi ha

permesso ai costruttori di edificare su zone

ancora non espropriate, di vendere ai citta-

dini case su terreni altrui. E non può farlo

chi da quattro anni non riesce a portare a

termine un esproprio. Senza considerare

questo meccanismo ormai usuale di lievita-

zione dei prezzi degli espropri. Un giorno

'storico' sembrava essere il 6 aprile 2011:

allora veniva approvato in Giunta comuna-

le l'accordo con il proprietario del terreno, e

sembrava fatta per le 36 famiglie. Macché,

arriva il famigerato 20%, la percentuale di

imposta da pagare per gli espropri, comu-

nicata dall'Agenzia delle Entrate. Il Comu-

ne si tira indietro, pur avendo garantito in

precedenza che avrebbe pagato anche la

somma maggiore, i proprietari non pagano

e tutto si blocca. Nuovamente...

E a poco è servita, sino ad ora, la dispo-

nibilità delle famiglie a pagare la restante

parte dell'esproprio: "Siamo fermi a due me-

si fa, da allora non abbiamo notizie; le ulti-

me sono in merito a un probabile accordo a

tre insieme a noi. - spiega Carmine D'Anzi-

ca - Siamo disponibili a pagare anche la par-

te dell'esproprio che non garantisce il Co-

mune, a pagare ulteriormente per case già

acquistate". Roba che neanche San France-

sco, ma per entrare nella propria casa si è

disposti a tutto. Eppure neanche questa di-

sponibilità sino ad oggi è servita: verrebbe

da chiedere cos'altro debbano fare questi

cittadini. "Ci dissero che entro il 30 giugno

avremmo avuto notizie, - continua Carmi-

ne - ma non abbiamo saputo ancora nien-

te. E' da due mesi che non abbiamo alcuna

notizia".

Sicuramente ci sono altri intoppi, e non

sono certo rassicuranti le parole del Presi-

dente della Commissione Urbanistica Mar-

co Di Cosimo: "Stiamo andando avanti con

molta difficoltà, non per colpa del Comune

ma dei privati", spiega. Per poi annunciare

che a Colle degli Abeti sta per arrivare qual-

che opera: "Faremo un'assemblea il 10, stia-

mo immaginando di mettere a posto la piaz-

za vicina al bar per fare un parco".

Ci sarà anche, come abbiamo già detto,

la materna per il piano di zona C2. Ma re-

stano 36 proprietari di immobili che da 6 an-

ni non possono utilizzare per colpe non lo-

ro: qualcuno li risarcirà? DAVIDE LOMBARDI

Gli servivano i soldi per comprare la dro-ga e ha pensato bene chiederli alla sua

ex compagna sotto la minaccia di un coltel-lo davanti alla figlia minorenne.

Per questo motivo lo scorso 28 giugno gliagenti del commissariato Casilino, sotto laguida del Dott. Antonio Roberti, hanno ar-restato un 37enne romano con diversi pre-cedenti tra i quali: stupefacenti, lesioni, mal-

trattamenti infamiglia e at-ti persecuto-ri. Tutto è ac-caduto nellaperiferia di Ro-ma est, in viaAntonio Ca-petti, nel

quartiere di Nuova Ponte di Nona, proprioa ridosso del centro commerciale "RomaEst". Il 37enne, in preda all'ira, stava discu-tendo in maniera molto violenta con unadonna all'interno di un'auto parcheggiatache era in compagnia della figlia minoren-ne. L'uomo si era presentato pochi minutiprima sotto casa dei genitori a bordo di unamacchina ed aveva iniziato a minacciare ladonna chiedendole i soldi.

A causa delle grida i suoi genitori si so-no affacciati dal balcone della loro abitazio-ne per vedere cosa stesse accadendo. Il37enne, dopo aver terminato con la don-na, ha estratto un coltello e agitandolo inaria ha iniziato a discutere. I genitori, percercare di calmarlo, gli hanno lanciato unabanconota da 50 euro. Il gesto però non èservito a nulla, anzi, il 37enne sempre piùagitato ha continuato a chiedere denaro. Aquel punto la madre ha allertato i centrali-ni del 113.

Intervenuti sul posto gli agenti sono riu-sciti ad arrestare l'uomo e sequestrare ilcoltello. Gli agenti, rientrati al commissa-riato, hanno ascoltato le testimonianze del-la madre e dell'ex compagna dell'arrestatodalle quali è emerso che il 37enne non eranuovo a questi gesti di violenza e che si era-no verificati anche in relazioni precedenti,probabilmente dovuti proprio ai problemidi droga. ANDREA CAVADA

Castelverde B4: cittadini disposti anche a pagare... Ma non basta!LE SFORTUNATE FAMIGLIE DEL FAMOSO PIANO DI ZONA SONO PRONTE A PAGARE DI TA-SCA PROPRIA PARTE DEL PREZZO DELL'ESPROPRIO. MA LA SITUAZIONE ANCORA NON SI

SBLOCCA: "STIAMO ANDANDO AVANTI CON DIFFICOLTÀ", SPIEGA DI COSIMO.

PRENESTINO - COLLATINO12 NUMERO 12 ANNO V

AGITAVA UN COLTELLO DAVANTI ALLA EX E AL-LA FIGLIA MINORENNE, CERCANDO DI ESTOR-CERE DEL DENARO CON CUI DOVEVA COMPRARE

LA DROGA. 37ENNE ARRESTATO DAGLI AGENTI

AVVERTITI DALLA MADRE.

E’passato quasi un anno e mezzo da quel 28febbraio 2011, da quel consiglio straordina-

rio a Corcolle in cui 300 cittadini chiedevano agran voce lumi, date, scadenze, certezze sulleopere Tav. Ne ottennero l'apertura di un tavolo diconfronto che, fra rinvii vari, è andato avanti mol-to a rilento. Il vero problema è che gli 11 milionidi euro di Rfi diventati (mistero della fede) improv-visamente 4 milioni 24mila euro, sono ancora nel-le mani di Rfi.

L'accordo, spiega il Presidente della Commis-sione Urbanistica al Comune Marco Di Cosimo,è a un buon punto. "E' in via di conclusione: spe-ro quanto prima in modo che possiamo partire di-rettamente con la progettazione e tutto il resto".Ma i soldi ci sono? Non è che gli 11 milioni diven-tati 4 si assottigliano ulteriormente? "Sì, ci sono,- dice Di Cosimo - dobbiamo solo chiudere que-sto accordo economico con Rfi per farci trasferi-re i soldi". Sui tempi certi, che a Corcolle chiedo-no da quel 28 febbraio, ancora niente: "Ci sonotanti dipartimenti coinvolti in questo progetto, quin-di sui tempi non posso essere preciso". Poi DiCosimo si sbilancia, ma il suo sembra più un au-spicio che una previsione: "Spererei di chiudereentro il bilancio, quindi entro questo mese, per

poi partire dopo con la progettazione esecutiva.Oggi non si può fare ancora nulla perché mancail capitolo di bilancio".

Le priorità indicate dai cittadini sono scuola eviabilità. La scuola si può fare, spiega Di Cosimo:"L'abbiamo vista, la progettazione c'è e i soldi ci

sono". Insomma, i toni sono perentori, non ci so-no date ma la questione sembra a un punto disvolta. Ed è anche giunta l'ora. Giustamente i cit-tadini reclamano le opere, e altrettanto giusta-mente sarebbe bello sapere come facciano 11milioni a diventare quattro. DAVIDE LOMBARDI

CORCOLLE - OPERE TAV: "ACCORDO CON RFI QUASI CONCLUSO"

AWS STA MEGLIO, E VIENE TRASFERITO A PALIDORO

PAROLA DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE URBANISTICA DI ROMA CAPITALE MARCO DI CO-SIMO. NON CI SONO TEMPI CERTI, IL CONSIGLIERE PDL AUSPICA DI CHIUDERE PRIMA DELL'APPRO-VAZIONE DEFINITIVA DEL BILANCIO.

NUOVA PONTE DI NONA: MINACCIA LA EX CON UN COLTELLO

Aws Qabaha sta meglio, ma ha lesioni gravi alcervello. Il bambino palestinese di 9 anni in-

vestito lo scorso 5 giugno in via Don Primo Maz-zolari di fronte al centro commerciale 'Unico' staper essere trasferito a Palidoro, per dare il via al-la riabilitazione.

"Le sue condizioni sono stabili, il bambino èfuori pericolo ma ha subito gravi lesioni; - spiegail medico - lesioni che non si recuperano in pocotempo. Bisogna abituare le parti del cervello chestanno bene a svolgere anche le funzioni delleparti lesionate. E' un processo lungo e difficile, maPalidoro è un centro d'eccellenza. E i bambini han-no molte più probabilità degli adulti di riprendersiin casi del genere. Ce la farà".

Abbiamo parlato un po' con Nashed, padre diAws, e gli abbiamo chiesto come si sia trovato quiin Italia. Non tutto è andato alla perfezione: "Ab-biamo avuto problemi quasi su tutto, a partire dalricovero. All'ospedale ce ne hanno fatti tantissi-mi". Anche se, va detto, il bambino è stato tratta-to bene, e i problemi sembravano essere più chealtro burocratici, dovuti ad una Regione che non

vuole più scucire, e di comunicazione. Alla fine èandata bene, sfiderei chiunque a lasciar morireun bambino di 9 anni in quelle condizioni in as-senza di garanzie economiche. Al centro d'acco-glienza invece fanno quello che possono con imezzi che hanno a disposizione. "Ci fanno sem-pre la spesa, ma stiamo in una stanzetta piccolain mansarda, troppo calda. Abbiamo chiesto untrasferimento". Il vero problema, però, sono i sol-di, per chi è venuto qui a Roma con tutt'altri pro-grammi: "Noi siamo venuti dalla Palestina con no-stri soldi, ma calcolando di stare qui 2 mesi e mez-zo e non tutto questo tempo". Chissà, un anno,forse più. E chissà se riusciranno a rivedere l'Awsche hanno sempre conosciuto.

Un ultimo appunto Nashed Qabaha lo vuolefare sul famigerato incidente di cui il figlio è statovittima. "Si poteva evitare, se per esempio ci fos-se stato un semaforo. Lì si incrociano 4 strade, ec'è la linea continua, quindi non si poteva sorpas-sare. Bisogna fare più controlli sulla velocità del-le auto, e se proprio non possono mettere i vigilimettano almeno un semaforo". DAVIDE LOMBARDI

CarmineDanzica

IL BAMBINO INVESTITO A PONTE DI NONA SOSTANZIALMENTE FUORI PERICOLO, MA CON "GRAVI LE-SIONI AL CERVELLO". LO ASPETTA UN LUNGO PERCORSO DI RIABILITAZIONE. IL PADRE NASHED:"L'INCIDENTE DI POTEVA EVITARE".

PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 12 ANNO V 13

“Se la sera ti siedi sul muretto del

Monumento ai Caduti dopo pochis-

simi secondi ti ritrovi circondato

da scarafaggi grossi così".

Così Gabriele Raspagni de-

nuncia la situazione del ri-

dente borgo di San Vittori-

no, condannato al degrado

e alla sporcizia dall'incuria

amministrativa. L'Ama non

fa la disinfestazione ormai

da due anni e in una zona

agricola come San Vittorino ce n'è davvero

bisogno: "Prima passavano a spruzzare il di-

sinfettante per insetti, almeno due volte du-

rante l'estate, adesso non vengono più. So-

no almeno due anni che non li vediamo, te

lo posso assicurare, e così siamo invasi da

scarafaggi, zecche, pulci, zanzare tigre".

E la mancata disinfestazione è solo una

delle mancanze che

coinvolgono a va-

rio titolo ammini-

strazione, Ama e

Ufficio Giardini. Vi-

cino al Monumen-

to ai Caduti è un

vero e proprio immondezzaio, solo in parte

nascosto dalle erbacce alte. E poi a San Vit-

torino non si pota. Non si pota intorno al Mo-

numento, non si pota nella zona del refet-

torio scolastico, non si potano gli alberi che

in via Crucis oscurano i lampioni dell'illumi-

nazione pubblica. In merito a questa cosa

c'è una richiesta che David Nicodemi (Udc)

fece al Presidente Lorenzotti in qualità di de-

legato: ovviamente è rimasta lettera mor-

ta. Non si pota neanche nell'area accanto al

Castello Barberini.

"Due anni fa fummo noi a spianare tutto

qui, ora è diventato un boschetto. E vedi che

c'è anche l'immondizia. Qui lo sfalcio dell'er-

ba manca proprio, manca nelle zone chia-

ve: scuola, poste, Monumento, Municipio",

spiega Gabriele. E vediamoli un po' questi

luoghi chiave: del Monumento e dell'area vi-

cino al Castello abbiamo parlato. L'Ufficio di-

staccato del Municipio versa in pessime con-

dizioni sin dall'ingresso, ovviamente vieta-

to ai disabili. All'interno c'è un parchetto, an-

ch'esso nel completo degrado e nella spor-

cizia. Giochi rotti, immondizia, panchine rot-

te, un tombino sventrato, vero e proprio pe-

ricolo per i bambini. L'area vicino alla scuo-

la e al refettorio che dovrebbe aprire i bat-

tenti a breve accusa il problema del manca-

to sfalcio dell'erba, e qualcuno ha ben pen-

sato di occultarci un po' di immondizia. "Le

segnalazioni le abbiamo fatte, al Municipio

e all'Ama, ma non abbiamo ottenuto nien-

te", dice Gabriele. Per chiudere il cerchio la

sporcizia lungo la strada, lungo via Crucis in

particolare. L'Ama da San Vittorino passa,

ma solo per svuotare i cassonetti (anch'es-

si quasi tutti rotti, bruciati, comunque vec-

chi, il famoso piano cassonetti in VIII non lo

abbiamo visto). La spazzatrice per ripulire

le strada? "E chi la vede...". Le spazzatrici,

i cassonetti nuovi, le potature, cose da cen-

tro. Cose che i cittadini di San Vittorino, bor-

go a 25 km dal centro che fa parte di Roma

Capitale e paga le tasse a Roma Capitale,

non possono vedere. Loro possono vedere

solo discariche... "Questo è un bellissimo

borgo, - chiude Gabriele - ma siamo com-

pletamente abbandonati". DAVIDE LOMBARDI

San Vittorino: “Invasi dagli insetti e dalla sporcizia”

E’Gino Antonini, 72 anni, il nuovo Pre-

sidente del centro anziani di Ponte di

Nona. Dopo le burrascose dimissioni di mas-

sa in un centro che pareva dilaniato da lot-

te tutte interne al centrodestra (Man-

cuso - Lorenzotti), l'ex Presidente

Giose Ferrara è rimasto in carica per

il disbrigo degli affari correnti.

Sino alla recente elezione di Gi-

no Antonini: lui, se di politica voglia-

mo parlare, sta dall'altra parte. E'

vicino, "amico", dice, a Cremonesi

e Scorzoni. La sua parola d'ordine è "di-

scontinuità", ma non vuol dire che si pas-

sa da destra a sinistra, precisa. "La politi-

ca deve restare fuori dal centro, altrimen-

ti si creano divisioni insostenibili per un

centro anziani. La politica ci serve, dal-

l'esterno però, e i politici verranno quan-

do sono chiamati da noi".

Della precedente gestione Gino Anto-

nini non vuol parlare: lui era consigliere e

si è dimesso, così come si è dimessa, in

polemica con l'ex Presidente, l'attuale con-

sigliera Elide Ciccarelli. "Non voglio parla-

re del passato, dico solo che da ora si vol-

ta pagina. Il centro rinasce, nuovo di zec-

ca. E' come se fosse nato oggi.

Della vecchia gestione non mi in-

teressa niente", spiega Gino. Quin-

di si parte subito in quarta, con

un fax alla D.ssa Alessandroni che

contiene le varie richieste degli

anziani di Ponte di Nona. 320

iscritti, 70 mq: quello di PdN è il

centro anziani più piccolo del Municipio.

"Vogliamo un adeguamento degli spazi, o

ce li ampliano o ci danno altri locali. Vor-

remmo evitare di chiudere l'estate ma sia-

mo costretti: non c'è un condizionatore, al-

l'esterno non ci sono alberi che fanno om-

bra", spiega Elide. Inoltre non c'è campo

da bocce; l'illuminazione, interna ed ester-

na, è inadeguata; vorrebbero anche un te-

lefono, magari l'Adsl con stampante e scan-

ner. Altra cosa, ben più importante, è l'in-

gresso per disabili: "C'è all'ingresso della

strada, non all'ingresso del centro". Que-

sto è il nuovo direttivo del centro: i consi-

glieri sono Nicola Cascia, Elide Ciccarelli,

Rosanna D'Agosta, Michele D'Amato e An-

tonietta Vitozzi. "Discontinuità" è la paro-

la d'ordine. DAVIDE LOMBARDI

NIENTE DISINFESTAZIONE, NIENTE POTATURE, NIENTE SPAZZATRICI DELL'AMA A RIPU-LIRE LE STRADE. SAN VITTORINO È UNO DI QUEI POSTI A CUI SI PENSA SOLO QUANDO

C'È DA INDIVIDUARE UN'AREA PER LA DISCARICA.

SAN VITTORINO, IL MUNICIPIO NON CHIUDE

IN SEGUITO AD ALCUNE VOCI DI CITTADINISIAMO ANDATI A VERIFICARE: LA SEDE DISTAC-CATA DEL MUNICIPIO A SAN VITTORINO CHIU-DERÀ? NO, PAROLA DI MARCO DARI.

“La sede distaccata del Municipio re-sta". Il Presidente del Consiglio

Municipale fuga ogni dubbio: il Municipiodi San Vittorino non chiude, se non, co-me di consueto, per il periodo estivo. Al-cuni cittadini avevano paventato la co-sa, giravano voci che a San Vittorino nonpiacevano proprio. La sede di Tor BellaMonaca è infatti molto lontana dal bor-go nel quale fino a poco tempo fa vole-vano mettere una discarica. Anche altricittadini, nel bar della piazza in cui si tro-va il Municipio, ci hanno detto che con-tinuava a restare regolarmente aperto.Insomma, l'unica chiusura è quella esti-va, che va dal 2 luglio al 31 agosto. "D'estate chiude tutti gli anni, per carenzadi personale; - spiega Marco Dari - maquella sede del Municipio resterà lì, nonsi chiude".

Resta, tuttavia, un Municipio in condi-zioni fatiscenti e inaccessibile ai disabi-li... DAVIDE LOMBARDI

CENTRO ANZIANI PONTE DI NONA: ELETTO IL NUOVO PRESIDENTESI CHIAMA GINO ANTONINI, LA PAROLA CHIAVE PER IL NUOVO DIRETTIVO È DISCONTINUITÀ."FUORI LA POLITICA DAL CENTRO ANZIANI".

“Eravamo stanche di

non avere servizi per

i nostri bambini". Inizia da

questa considerazione l'im-

pegno di Elisa Sufflico e Mo-

nica Russo. Ad Aprile di que-

st'anno dopo essersi cono-

sciute tramite l'iniziativa di

Monica e il successivo inte-

ressamento di Elisa con il

CDQ Colle degli Abeti a fa-

re da tramite creano il grup-

po 'Mamme Laboriose'.

Le iniziative fino ad oggi non sono state

solo gite e feste per far svagare bimbi e

mamme, ma anche la creazione di merca-

tini in cui scambiare articoli per l'infanzia e

dolci per i più grandi. Il 15 giugno, in col-

laborazione con l'Associazione Papillon di

Ponte di Nona, hanno organizzato una gran-

de festa con il Mercatino del Baratto e un

ricco buffet, opera delle tante mamme ac-

corse; è da sottolineare come tutte le at-

tività che svolgono sono

autofinanziate! Monica ed

Elisa per il futuro preve-

dono il coinvolgimento e

la collaborazione di altre

associazioni, tra cui quel-

le che commerciano in

prodotti a Km0 e merci

artigianali, nonché di nuo-

vi membri tra cui dovreb-

bero spiccare le figure di

due psicologi pronti ad

aiutare le neo mamme

tramite consulti gratuiti.

Da ricordare poi la loro lotta a fianco del

Movimento Genitori x la Scuola di Colle de-

gli Abeti, in cui vi è Gemma Smeragliuolo,

che chiede un nuovo plesso scolastico per

far sì che i bambini esclusi dalla lista del ni-

do non siano costretti a scegliere istituti

privati. Se il presente è roseo non c'è che

attendere un futuro ancora migliore!

ANDREA COLAFRANCESCHI

"MAMME LABORIOSE" ALLA RISCOSSA

CONTINUA A FARSI CONOSCERE IL GRUPPO DELLE "MAMME LABORIOSE". L'ULTIMA OC-CASIONE? UNA FESTA ORGANIZZATA IL 15 GIUGNO AL CASALE DELLA BIBLIOTECA GIOR-GIO SALERNO DI PONTE DI NONA.

GabrieleRaspagni

TORRINUMERO 12 ANNO V14

Ancora nessun rinnovo al contratto di

gestione dell'Ex Fienile di Tor Bella

Monaca. Venuto meno nel 2008 il

vincolo che legava la Datacoop alla strut-

tura che offriva spazi e possibilità di far mu-

sica ai ragazzi del quartiere, l'Ex Fienile

versa in uno stato di abbandono e di inu-

tilizzo.

Uno spazio sprecato là dove di spazi uti-

li alla socializzazione ce ne sono davvero

pochi. Ed è solo grazie alla presenza di Joh-natan Campisi (nella foto) che l'edificio

non è completamente alla mercé di vanda-

li e occupanti abusivi, che ne farebbero cer-

tamente un covo di degrado. Johnatan vi-

ve all'interno del Fienile, e se ne prende cu-

ra per quanto gli riesce possibile. Ma lamen-

ta "l'abbandono in cui versa una struttura

del genere, che può essere utilizzata e che

invece resta ferma per problemi di asse-

gnazione formale e per il mancato raggiun-

gimento di un accordo con il "Che", che

avanza pretese di gestione e che non per-

mette l'utilizzo degli spazi". Che dichiara

anche di non vivere una situazione tran-

quilla, "soprattutto da quando sono ogget-

to di continue minacce verbali e fisiche che

mi intimano a lasciare il po-

sto".

La minaccia più eclatante sa-

rebbe stata proprio l'esplosio-

ne di alcuni proiettili contro il

perimetro della struttura, lo

scorso 27 dicembre 2011 e pro-

prio mentre Campisi si trova-

va al suo interno. Fatte le dovute denunce

contro ignoti presso i Carabinieri, le indagi-

ni sembra non abbiano avuto corso, o co-

munque non hanno portato a niente. Come

non hanno portato a niente i continui

solleciti rivolti all'amministrazione comuna-

le al fine di formalizzare un'altra assegna-

zione o bandire un'altra gara.

Così le sale dell'ex Fienile restano inuti-

lizzate, gli strumenti restano abbandonati

in una stanza e il quartiere continua a sof-

frire del suo cronico bisogno di spazi di ag-

gregazione.

Fino a quando la situazione

non prenderà un'altra piega, Joh-

natan si dice disposto a restare

in quella che ormai considera la

sua casa, e che come tale cura

e protegge. Ma può ben poco

contro l'incuria che avanza e che

lascia i suoi segni sulla struttura

che, se recuperata e resa di nuovo dispo-

nibile, potrebbe mettere in atto tutte le sue

potenzialità socializzanti. Che a Tor Bella

Monaca farebbero solo bene! LUCIA BRAICO

Èquello da cui sono partiti i lavori di com-

pensazione per un PRU del 2005 che per-

metteranno la realizzazione di una piazzet-

ta con area verde per bambini. O per lo me-

no in base a quanto promesso dal sindaco il

giorno dell'inaugurazione del cantiere. Il can-

tiere è ancora lì, ma la piazzetta dovrebbe

venire realizzata.

Fortunato il comparto R5, avrà la sua piaz-

zetta! Poco importa poi se i garage semin-

terrati dello stesso comparto presentano una

condizione che si avvicina al disumano. Ri-

fiuti in ogni dove, pozze d'acqua stagnante,

pavimentazione rovinata, spazi angusti e bui.

E una disinfestazione totalmente assente:

gli insetti rendono quasi impraticabili i gara-

ge da parte dei cittadini, a meno che non

siano forniti di apposite protezioni.

L'incuria che caratterizza i garage è visi-

bile, e non può che essere il risultato del-

l'azione congiunta dell'assenza di manuten-

zione da parte della Romeo che dovrebbe

gestire al meglio gli edifici e gli spazi di edi-

lizia pubblica e dell'azione quotidiana di cit-

tadini disillusi che ormai rifiutano di presta-

re cura e attenzione per i propri spazi. Così

è stato facile nel corso del tempo trasforma-

re i seminterrati di via dell'Archeologia in una

discarica alla portata di tutti gli abitanti, che

tra le altre cose abbandonano li i loro rifiuti

ingombranti.

L'assenza di punti di luce poi non fa che

rendere meno rassicurante un posto che già

non gode di buona fama. LUCIA BRAICO

Lo scorso giovedì 21 giugno il Presidenteha ricevuto alcuni rappresentanti del quar-

tiere nel suo ufficio in Municipio, per discu-tere il problema sempre più pressante di Me-dicina Solidale, ancora in cerca di sede.

Costantino Grelli, Presidente del comitatodi quartiere, riferisce di un Presidente pocopreparato sulla faccenda, che ha dato rispo-ste vaghe e per niente soddisfacenti. E chenon hanno aggiunto nulla a quel poco chegià si sapeva. E cioè che i cittadini non de-vono temere per la realizzazione di un pre-sidio sanitario all'interno dell'edificio che ospi-ta il centro anziani. Quei locali designati in-fatti dovrebbero ospitare solo un centro diprimo soccorso per casi in codice bianco. Tut-tavia sorge spontaneo il dubbio da parte diGrelli, così come da parte di Luigi Salvati, expresidente del comitato di quartiere, che sichiedono: "Come e chi stabilirà la natura diun problema? Come si farà a sapere in alcu-ni casi non facilmente definibili a priori se ilcodice dell'intervento sia bianco o cos'altro?Questa decisione dovrebbe seguire ad un'au-todiagnosi da parte dei futuri utenti".

Su questa rassicurazione Lorenzotti ha ba-sato la sua argomentazione, ma i cittadinirestano insoddisfatti. E per questo hanno sol-lecitato altri interventi da parte del Presiden-te nei confronti del Policlinico Tor Vergata,considerato l'unica istituzione che possa in-tervenire a dirimere la querelle. E per que-sto Lorenzotti aveva annunciato un altro in-contro con i cittadini per il lunedì successi-vo. L'incontro tuttavia non c'è stato, e i cit-tadini richiedono di poter visionare i terminidell'accordo che sarebbe stato stipulato conlo stesso Policlinico e che definirebbe megliola questione del primo soccorso e dei codicibianchi. Fino ad allora, restano solo le paro-le, anche poco incisive e rassicuranti, del Pre-sidente Lorenzotti. E resta l'attesa per l'ap-puntamento annunciato che i cittadini atten-dono impazienti. LUCIA BRAICO

Hanno deciso che un'azione estrema for-

se avrebbe scosso gli animi delle istitu-

zioni. Almeno si sarebbero accorti di loro, al

loro rientro. Per questo venerdì 22 giugno

alcuni cittadini di Largo Mengaroni si sono

recati in Municipio.

Un gruppo poco numeroso ma molto ag-

guerrito. Guidati dal Presidente del Centro

Sociale Mario Cecchetti, si sono recati all'uf-

ficio dell'Assessorato all'Ambiente del Municipio. E in ricordo della loro visita hanno lascia-

to dei sacchetti della spazzatura. La stessa spazzatura che da tempo è in Largo Menga-

roni, a Tor Bella Monaca, e che nonostante le continue segnalazioni e i continui solleciti,

nessuno si appresta a togliere.

"Tante volte abbiamo chiesto di chi fosse il compito di ripulire la piazza - ricorda il si-

gnor Cecchetti - in realtà é una storia che va avanti da molti anni. Fanno a scarica- bari-

le dicendo che spetta alla Romeo, che afferma che spetti al Municipio o al Comune. E noi

ne abbiamo parlato con tutti ma poi rimandano a qualcun altro la responsabilità. All'Ama,

all'ufficio giardini. E la situazione non cambia". Così la spazzatura rimane in bella vista.

Alla mercé degli animali selvatici, topi e scarafaggi in primis, che tranquillamente proli-

ferano tra le buste.

"Già nel lontano '92 avevo portato avanti una proposta - ricorda Cecchetti - fondare

una cooperativa, con residenti del quartiere, che si sarebbero occupati della manutenzio-

ne dell'area. Finanziati con quei soldi che vengono dati, inutilmente, alla Romeo". Solu-

zione nemmeno presa in considerazione. E le cose sono proseguite in questo senso per

anni. E ogni tanto, per essere ricordati, i residenti di Tor Bella Monaca vengono in Muni-

cipio molto arrabbiati. Stavolta armati di spazzatura. E dopo aver fatto un po' di bacca-

no, si provvede alla pulizia. Ma poi, finita la tempesta,tutto torna nuovamente alla nor-

malità. JESSICA SANTINI

VIA DELL'ARCHEOLOGIA: UNA DISCARICA IN GARAGE

RIFIUTI SCARICATI ALL'UFFICIO DELL'ASSESSORATO ALL'AMBIENTE

PRIMO INTERVENTO

IN CODICE BIANCO

COSÌ IL COMUNE TENTA DI COLLOCARE MEDI-CINA SOLIDALE IN VIA DELLA TENUTA DI TOR-RENOVA

Spari contro l’Ex FienileLA STRUTTURA DI LARGO MENGARONI RESTA INUTILIZZATA. NEL FRATTEMPO IGNOTI MINACCIANO L'EDIFICIO E IL SUO "CUSTODE".

IL COMPARTO R5 DI VIA DELL'ARCHEOLOGIA PUÒ DIRSI FORTUNATO.

LA PROTESTA MALEODORANTE DEI CITTADINI DI LARGO MENGARONI. SPERANDO CHE SERVA A FAR

RIPULIRE L'AREA DALL'ORMAI INSOSTENIBILE DEGRADO.

Stefano, abitante di via dell'Archeologia

TORRINUMERO 12 ANNO V16

Non fa più notizia la cattiva gestionedella Romeo nei confronti degli spa-zi e degli immobili che per contrat-

to dovrebbe curare. Ciò che oggi fa notizia in-

vece è un'azione concreta fat-ta per cercare di porre fine aquesta cattiva gestione. E for-se fraudolenta. Lo decideràla futura sentenza che saràemessa se la Procura dellaRepubblica riterrà esistenti gliestremi per la denuncia cheil consigliere Nando Vendetti, Presidentedella Commissione Sicurezza del Municipio,ha intenzione di sporgere proprio contro laRomeo. "Si tratta in realtà di attendere so-lo la formalizzazione di questa denuncia daparte dei miei legali", conferma Vendetti,che l'intenzione di denunciare l'ha matura-ta ormai da lungo tempo.

Per la precisione, da quando la tolleran-

za dei cittadini nei con-fronti di un gestore assen-

te è arrivata al limite. "Sporgo una denun-cia penale contro la Romeo per inadem-pienza del contratto e sollecito un'indaginenei confronti degli interventi che invece so-no stati effettuati, a mio parere non tutti anorma di legge". La goccia che ha fatto tra-boccare il vaso è stata l'ennesima non ri-sposta, se non tramite l'ennesimo sopral-luogo fine a sé stesso, alla richiesta dei cit-

tadini che abitano letorri 1 e 2 di via Bran-dizzi, a Tor Bella Mo-naca. È qui che si sta consumando un ve-ro e proprio dramma. E non è esageratoconsiderando il caldo tropicale che sta inquesti giorni attanagliando tutta l'Italia eche vede più della metà delle due torri pri-ve dell'acqua. Un danno alle pompe idrau-liche non permette il raggiungimento dellapressione utile a portare l'acqua fino ai quat-tordicesimi piani delle due torri. "Il malfun-zionamento dei pressostati delle pompe halasciato senz'acqua 180 appartamenti, 90per torre", denuncia ancora il consigliere,stanco di un ente "che lamenta in continua-zione la mancanza di soldi pur percependo

quanto dovuto da gran parte degli abitan-ti e dalle istituzioni. E va oltre Vendetti, cheparla anche della possibile configurazionedel reato di attentato alla salute pubblicada parte della Romeo, che non provveden-do alla pulizia e alla disinfestazione deglispazi sui quali sorgono le torri, si rende ar-tefice di un'area insalubre e poco igienica.

Gli ultimi solleciti inviati per fax, e la cuiricezione è stata tuttavia negata dalla Ro-meo, risalgono ad aprile 2012 e allo scor-so 25 giugno. E dopo il solito silenzio ha de-ciso di sporgere denuncia.

E sperano si vada a fondo della questio-ne anche Agostino Bua e Raffaele Marug-gi, stanchi di non poter usufruire di un ser-vizio base come quello dell'acqua correntein casa. Denunciano disagi patiti dal setti-mo piano in su, dove l'acqua è considera-ta un bene di lusso. LUCIA BRAICO

Le Torri di via Brandizzi restano senza acquaTRUFFA ALL'AMMINISTRAZIONE E ATTENTATO ALLA SALUTE

PUBBLICA: VENDETTI DENUNCIA LA ROMEO GESTIONI.

Vive a Torre Angela, si chiama Bian-ca Musico Cardillo, è nata il 17 giu-

gno del 1912 e ha compiuto i suoi "pri-mi" cento anni. È originaria di Auso-nia, in provincia di Frosinone, la cen-tenaria dell' VIII Municipio. A Torre An-gela costruisce la sua casa con il co-siddetto "lavoro della domenica". Invia Artusi, nell'oratorio della Chiesa Giuda eTaddeo il 17 giugno a festeggiarla, oltre lafamiglia, si è radunato tutto il quartiere edalcuni rappresentanti dell' VIII Municipio.

Cosa ha visto una donna di cento an-ni?

Sono arrivata qui, dopo aver vissuto 20anni in Abruzzo, dove ho lavorato i campi emi sono occupata del bestiame. C'era laguerra, la fame e le famiglie vivevano spes-so insieme. Quando ero in Abruzzo ho avu-to un deperimento organico perché man-giavo solo polenta e un giorno mentre rac-

coglievo le lenticchie un for-te acquazzone ci ha sorpre-so, i panni bagnati tutto il gior-no e la povera alimentazionemi hanno messa a letto e an-cora oggi ho i reumatismi po-stumi di quell'evento. Oggi,invece, ho il medico di base

che viene a farmi una visita ogni quindicigiorni. Dalla parrocchia mi portano l'ostiaogni primo venerdì del mese. Ho la radio dacui ascolto tutta la programmazione di Ra-dio Maria e la Tv per la Santa Messa. Unacasa, i nipoti e i figli dei nipoti. E' molto di-verso dal mondo di ieri.

Quando siete arrivati, come avete tro-vato questa borgata?

Un disastro. Noi venivamo dal quartierePigneto - Prenestino, in piena città, qui eratutta campagna e fango. Comprammo il ter-reno per non pagare più la pigione; allora

possedere una casa era forse più importan-te di oggi. Abbiamo costruito la casa nel cor-so dei sabati e delle domeniche. Dopo averlavorato tutta la settimana. Man mano chei figli crescevano, cresceva anche la casa.Qualcuno si è allontanato, ma bene o ma-le, tra figli e nipoti, siamo tutti qui.

Questi cento anni come li ha passa-ti?

Beh adesso sto bene, ma prima ho lavo-

rato tanto.Prima con mio padre, quando non ero an-

cora sposata. Facevo i servizi, governavo legalline, e lo aiutavo a fare le carbonaie, per-ché lui vendeva carbone. Poi, al paese dimio marito in Abruzzo, gestendo il bestia-me e lavorando nei campi. Nel frattempoc'erano i figli da crescere e tanti chilometrida percorrere a piedi da casa a lavoro. Hoavuto molto da fare. STEFANIA PANETTA

Roma sembra essere sempre più una zo-na franca, un terreno dove la legge non

ha potere e dove ogni decisione istituziona-le sembra essere solo una for-malità. Solo in una zona fran-ca infatti sarebbe possibile by-passare la decisione di un tri-bunale continuando a perse-guire i propri interessi.

Sembra stia succedendoquesto a Torre Maura, suun'area incolta che sarebbe dovuta diven-tare un parco pubblico stando al piano re-golatore della città e che invece è un auto-salone.

Questo grazie ad una concessione dataai proprietari dell'autosalone da parte delComune, una concessione arbitraria e boc-ciata dal Tar del Lazio al quale ha fatto ri-corso il condominio G4 di Torre Maura, di-rettamente interessato dalla presenza del-l'autosalone. L'accordo sulla realizzazionedel parco pubblico era stato preso nel 1992tra il Comune e un consorzio che si impe-

gnava di cedere ad uso pubblico alcuni ter-reni che si affacciano su via del Fosso di San-ta Maura. Al parco sarebbero spettati circa

7mila metri quadri. Di questi,oggi, circa cinquemila sonooccupati dal suddetto auto-salone.

E nonostante il TribunaleAmministrativo si sia espres-so in senso contrario, l'auto-salone è ancora lì, a causa

della sospensione della sentenza dopo il ri-corso presentato al Consiglio di Stato.

La sentenza del Tar ha visto il Comune diRoma affiancare l'autosalone nella difesadella sua concessione. Di fronte al consigliodi Stato tuttavia non è chiara la posizionedel Campidoglio.

Per questo Dario Nanni, consigliere Pd, siè impegnato, già dallo scorso marzo, a sol-lecitare il Comune alla trasparenza, attra-verso un'interrogazione presentata in con-siglio, che tuttavia non ha ancora avuto al-cun esito. LUCIA BRAICO

METTI UN AUTOSALONE NEL PARCO

COSÌ A TORRE MAURA UN'AREA DESTINATA AD USO PUBBLICO ACCOGLIE INTERESSI PRIVATI.

LA NONNA DI TORRE ANGELA COMPIE 100 ANNI

BIANCA, UNA NONNA STORICA, CHE DA AUSONIA A TORRE ANGELA HA CENTO ANNI DI STORIE.

Il Masterplan di Tor Bella Monaca, che adoggi resta ancora fantomatico, non con-

vince affatto gli addetti ai lavori. Per la pre-cisione non convince chi l'architettura, l'ur-banistica e la progettazione come discipli-ne le trattano quotidianamente e oltretut-to le insegnano.

E proprio perché il Masterplan non con-vince, gli studenti della Facoltà di Architet-tura de La Sapienza preparano le loro tesidi laurea proprio sui progetti alternativi alfaraonico progetto decantato dal sindaco.

Un gruppo di studenti della Facoltà, gui-dati dalla professoressa Domizia Mandole-si, docente della cattedra di Progettazionee Housinglab, per questo motivo e in virtùdei probabili progetti alternativi hanno fat-to un giro guidato per le strade di Tor Bel-la Monaca, osservando analiticamente so-prattutto gli spazi vuoti e edificabili e quel-li da destinare a verde pubblico. "Un pro-getto come quello presentato dal Master-plan non è condiviso: non siamo d'accordo

con la demolizione dell'esistente, ma optia-mo per una riqualificazione urbanistica, chepassi soprattutto dallo studio del rapportotra spazi verdi e popolazione", sostiene Sa-brina Zaccagnini, laureata proprio con unatesi su Tor Bella Monaca.

La "delegazione" de La Sapienza è stataguidata nel suo tour da Maria Vittoria Mo-linari, presidente del Comitato di Quartie-re e da Francesco Montillo, urbanista, chedenuncia il grave problema urbanistico delquartiere che sta nella "non comunicazio-ne tra la borgata di Torre Angela e la par-te nuova di Tor Bella Monaca. La riqualifi-cazione non può prescindere dalla creazio-ne di un tessuto di dialogo tra queste duefacce dello stesso quartiere".

Per la Professoressa Mandolesi parlare diMasterplan è eccessivo: "Per la riqualifica-zione di Tor Bella Monaca bisognerebbe crea-re degli spazi sociali, non nuove case. Ba-sterebbe anche solo migliorare l'alberatu-ra per creare altri spazi e modificare l'aspet-to del quartiere. Inoltre manca l'interven-to sociale, senza il quale poco può un in-tervento urbanistico". LUCIA BRAICO

LA SAPIENZA A TOR BELLA MONACA

LA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA STUDIA IL QUAR-TIERE DA ALTRI PUNTI DI VISTA. PER UNA REA-LE RIQUALIFICAZIONE.

TORRI NUMERO 12 ANNO V 17

Da tempo Torre Spaccata, per mezzodel suo comitato di quartiere e gra-zie alla partecipazione dei cittadini,

lavora al miglioramento del suo aspetto este-tico e funzionale. Ma gli sforzi non sembra-no essere meritatamente ripagati se si con-sidera che il quartiere resta ancora in pe-renne attesa: nell'attesa dell'apertura delmercato coperto, nell'attesa della bonificadi quello che era il vecchio mercato, nell'at-tesa che sotterrino gli elettrodotti. In unostato immobile versano anche gli autode-molitori che si affacciano su viale PalmiroTogliatti e che donano al quartiere un aspet-to trascurato e suburbano.

È ormai datato il tentativo mosso dal Cdqà i luoghi più appropriati, ma come sempreogni sollecito e ogni protesta sembrano pre-cipitare nell'enorme buco nero che contie-ne le richieste dei cittadini.

Che a Torre Spaccata vedono invasa lavisuale dalla presenza ingombrante dell'au-todemolitore e dei segni che lo caratteriz-zano: rottami, lamiere, batterie, motori, am-massati su file enormi che si estendono aperdita d'occhio.

E il problema non è solo estetico: Urio Ci-ni, presidente del comitato di quartiere, la-menta da lungo tempo la condizione degra-dante determinata dalla presenza degli au-todemolitori, che inquinano gli spazi, l'areae probabilmente anche il terreno e gli even-tuali corsi idrici che si trovano nel sottosuo-

lo. E proprio per questi motivi, e non solo inriferimento alla Palmiro Togliatti, è stato stu-diato un progetto di legge che vorrebbe gliautodemolitori in aree specifiche al di fuoridel raccordo e soprattutto in aree attrezza-te. Tuttavia anche questo progetto di leggeè arenato, da anni. Nel 1997 un accordo traComune, Provincia e Regione prevedeva larealizzazione di cinque aree di tal genere,cinque "isole di bonifica" che avrebbero do-vuto ospitare gli impianti di autodemolizio-ne. Una di queste isole era stata individua-ta proprio sulla via Prenestina, all'altezzadella zona industriale. Nel 2003 invece l'ac-

cordo ha preso altre direzioni: il Consigliocomunale indicava la Collina dell'Infernac-cio, collocata all'interno del XV municipio,come sito unico adatto ad accogliere gli au-todemolitori. Come facilmente prevedibileperò, al municipio XV non è andata giù ta-le decisione, ostacolata dal momento stes-so della sua proposta.

È così che dal 2009 la ricerca dell'accor-do si è bloccata e nonostante esistano de-libere formulate e approvate in tal senso,quello della presenza dei rottama tori è an-cora un problema.

Il comitato di quartiere di Torre Spacca-ta però non vuole restare a guardare gli svi-luppi nell'attesa che cambi qualcosa e con-tinua a sollecitare l'amministrazione. "Il pro-getto finale è la riqualificazione di Torre Spac-cata, che passi anche dalla fruizione del Par-co Archeologico di Centocelle sul quale esi-ste un progetto di riqualificazione che restainattuato". LUCIA BRAICO

“Siamo arrivati ad un modello di svi-luppo insostenibile. Come possiamo

immaginare un'altra città?". Con queste pa-role lo scorso 3 luglio Marica Di Pierri, pre-sidente del Centro di Documentazione suiConflitti Ambientali ha introdotto la presen-tazione del volume "Capitale immobile, spe-culazioni e resistenze sociali a Roma.

Cinque casi di conflitto ambientale" nel-la sala del Carroccio in Campidoglio. Unaraccolta di ricerche su lotte di natura socia-le ed ambientale in merito ad alcune ope-re in corso nel Comune di Roma. Opere icui cantieri spesso sono fermi per decennie contro cui, molto spesso. gruppi di citta-dini si autocostituiscono in comitati di dife-sa del territorio.

Nel volume, compilato da Valentina Vi-vona - ricercatrice del centro - e GabrieleContenti - della cooperativa sociale l'Aran-cia - affianco ad altri quattro casi di scon-tro fra i progetti imposti dall'amministrazio-ne comunale, spesso come sponda a priva-ti, e le realtà territoriali che si oppongonoad essi, trova ampio spazio anche la riqua-lificazione di Tor Bella Monaca. Nello speci-fico, sono stati presentati le battaglie por-tate avanti in merito all'impatto ambienta-le del low cost sull'aeroporto di Ciampino,ai rischi e alla speculazione del Piano Urba-no Parcheggi, alla costruzione del corrido-io autostradale Roma - Latina, ai danni al-la salute causati dalle antenne di Radio Va-ticana e per finire, al Masterplan lanciato daAlemanno nel 2010. "Il progetto è nato so-prattutto con l'intento di dimostrare che lapartecipazione della cittadinanza è essen-ziale e che esistono, oltre i No con cui spes-so nascono i nomi dei comitati, proposte al-ternative che loro stessi - la società civile -ha elaborato" ha spiegato Valentina Vivo-na, una degli autori. "Pensavamo di averscelto cinque casi diversi mentre in fase direalizzazione ci siamo accorti di quanto lesituazioni fossero accumunabili.

In tutti i casi c'è, da una parte, la specu-lazione. Dall'altra, l'esclusione dei cittadinidai progetti promossi, se non imposti, dal-le amministrazioni e dai privati". Esattamen-te quanto avvenuto anche con il progettodi riqualificazione di Alemanno, emblemadella speculazione edilizia. Anche per TorBella Monaca "sono state presentate anche

vertenze di comitati che meriterebbero unloro spazio" e il conflitto, agito soprattuttograzie al Comitato No Masterplan, è statofra i più duri. La presentazione si è conclu-sa con l'augurio che il volume "venga dif-fuso il più possibile e diventi uno strumen-to per le amministrazioni future che non po-tranno non tenere conto delle richieste deiterritori". SILVIO GALEANO

SPECULAZIONI E RESISTENZE SOCIALI A ROMA

“Via gli autodemolitori dalla città”TORRE SPACCATA RICHIEDE A GRAN VOCE CHE VENGA SPOSTATO LO SFASCIO DI VIA PALMI-RO TOGLIATTI. SPOSTAMENTO NECESSARIO PER UNA VERA RIQUALIFICAZIONE.

Era lunedì 25 giugno quando i carabinie-ri della stazione di Tor Bella Monaca han-

no atto scattare il blitz che, ha portato al-l'arresto di un 25enne romano per il reatodetenzione ai fini di spaccio di sostanze stu-pefacenti , all'interno di un appartamento invia dell'Archeologia, nel quartiere di Tor Bel-la Monaca.

I militari sono riusciti ad arrestare il gio-vane pusher grazie ad una serie di apposta-menti seguendo passo - passo il sospettatoin tutti i suoi movimenti. L'operazione di pe-dinamento ha condotto i carabinieri pressoun'abitazione situata in via dell'Archeologia.Dopo aver scoperto il covo del giovane, i mi-litari hanno iniziato gli appostamenti notan-do che il posto era continuamente frequen-tato da persone conosciute come abituali as-suntori di droga. Una volta rintracciato l'ap-partamento all'interno del palazzo, i milita-ri hanno fatto irruzione scoprendo un veroe proprio minimarket della droga.

Il giovane pusher è stato colto in flagran-za di reato, proprio mentre stava consegnan-do quattro dosi di cocaina ad un cliente edè stato bloccato. I carabinieri, una volta ar-restato il ragazzo, hanno passato al vagliotutta l'abitazione rinvenendo centinaia di al-tre dosi nascoste in ogni angolo dell'appar-tamento. L'operazione, oltre all'arresto, hapermesso di segnalare anche altri due gio-vani all'Ufficio Territoriale del Governo, co-me assuntori di droghe. Continua comun-que il lavoro dei militari per cercare di sco-prire la piccola rete di spaccio che ruotavaintorno al 25enne. ANDREA CAVADA

Come su buona parte del territorio cittadino,anche in VIII Municipio la mobilità ciclistica si

scontra grandi difficoltà. Avevamo riportato nelloscorso numero la bella iniziativa di un gruppo diamanti della due ruote, abitanti di Giardinetti econvinti che anche sull'asse est di Roma si deb-bano avanzare richieste per una effettuare spo-stamenti sostenibili e ripensare criticamente l'usodelle automobili.

Pedalano ogni secondo giovedì del mese alle17 partendo da via di Giardinetti all'incrocio convia Casilina per chiedere una ciclabile lungo l'as-se Casilino. Ora, il movimento #Salvaciclisti lan-cia una nuova idea, anche sul nostro territorio: lacreazione di una bike square locale. Per farlo,chiede l'aiuto anche dei lettori de La Fiera dell'Est.Il 2 luglio, infatti, il movimento nazionale nato afebbraio 2012 su iniziativa di alcuni blogger sen-sibili al problema della sicurezza dei ciclisti sullestrade, ha lanciato la prima bike square a Romain piazza San Silvestro. "Un luogo di dibattito econfronto sulla mobilità urbana in cui attivare grup-pi di animazione per l'infanzia, fare educazione ci-vica e stradale, incentivare l'uso del bike sharingcon una postazione dedicata, attivare "desk points"informativi sulla situazione e condizione della ci-clabilità a Roma e sui cui avanzare alcune richie-ste, come l'installazione di rastrelliere" spieganogli organizzatori. Come ci racconta Alfredo Gior-dani - attivista di #Salvaciclisti in VIII municipio - ilpasso successivo sarebbe quello di creare dellebike square anche a livello dei singoli municipi.

"Piazza San Silvestro è stata scelta spontanea-mente come ritrovo permanente dei bikers ognigiovedì e sabato pomeriggio già dai giorni imme-diatamente successivi alla grande manifestazio-ne del 28 aprile ai Fori Imperiali. Ci piacerebbelanciare un sondaggio su quale sarebbe la piaz-za migliore per ritrovarsi con le bici in VIII Munici-pio: sia come punto di incontro che come puntodi partenza per cittadini che usano e amano ladue ruote. Accettiamo proposte per individuareun luogo idoneo". Per questo motivo, hanno chie-sto una mano anche al nostro giornale. Cosa nepensano i nostri lettori? Hanno qualche suggeri-mento? SILVIO GALEANO

UNA BIKE SQUARE

IN VIII MUNICIPIO

VIA DELL'ARCHEOLOGIA: SCOPERTO

MINIMARKET DELLA COCAINAUN BLITZ ESEGUITO DAI CARABINIERI HA PER-MESSO DI ARRESTARE UN GIOVANE PUSHER E SE-QUESTRARE CENTINAIA DI DOSI DI COCAINA. SI

INDAGA SULLA RETE DEL TRAFFICO DI DROGA.

PRESENTATO NELLA SALA DEL CARROCCIO IN

CAMPIDOGLIO "CAPITALE IMMOBILE", VOLUME

SU CINQUE CASI DI CONFLITTO AMBIENTALE NEL

TERRITORIO ROMANO. FRA DI ESSI, ANCHE IL MA-STERPLAN DI TOR BELLA MONACA.

DOPO L'INIZIATIVA CITTADINA DEL 2 LUGLIO,IL MOVIMENTO #SALVACICLISTI LANCIA L'IDEA

DI UNA BIKE SQUARE LOCALE.

TORRINUMERO 12 ANNO V18

Sono iniziate un po' di tempo fa le pe-

ne della scuola pubblica, già dalla ri-

forma del Ministro Moratti. La rifor-

ma Gelmini, dal canto suo, ha provveduto

a infliggere il colpo di grazia ad un soldato

ferito.

Così la scuola pubblica oggi si mostra in

tutta la sua debolezza: disgregata, priva di

risorse, vessata. E nonostante questo lo

spirito di chi ha investito la sua vita nell'in-

segnamento o nella direzione e gestione di

questa istituzione resta ancora propositivo

e ottimista, quanto meno in alcuni conte-

sti. Come all'interno dell'Istituto Compren-

sivo Melissa Bassi di via dell'Archeologia,

dove il 25 giugno si è tenuto un convegno

dal titolo "Una scuola possibile", alla pre-

senza di professori, presidi, esponenti sin-

dacali, genitori. Invitata ma impossibilita-

ta a partecipare all'incontro l'on. Maria Co-

scia, parlamentare PD.

L'occasione del convegno, appunto, la di-

scussione sulle numerose possibilità che

possono determinare il futuro dell'istituzio-

ne scolastica in Italia. Così Rino Caputo,

Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia

di Tor Vergata: "Bisogna dare il giusto sguar-

do alla scuola che è invece mancato in que-

sti anni. L'università di Tor Vergata è una

grandissima risorsa per questo territorio e

può collaborare con le scuole mettendosi

anche a disposizione dei professori".

Questo finalizzato anche all'opportunità

di rafforzare quella rete territoriale che, se-

condo la Prof. Simonetta Salacone, è l'uni-

co strumento in grado di dare alla scuola

quella forza di cui necessita per imporsi

nuovamente come punto di riferimento cul-

turale. Gusmano Venturini, Presidente del

Consiglio d'Istituto, è fiero del fatto che:

"Per fortuna a Tor Bella Monaca si parla di

cultura e non del "degrado". Questo con-

vegno è importante perché si prende in

considerazione una scuola dai tre ai 18 an-

ni. L'obiettivo ideale però sarebbe l'offerta

di un percorso completo che permetta ai

bambini di essere accompagnati dalla scuo-

la dell'infanzia in poi. Dovrebbero essere

garantiti posti e accesso per tutti".

Durante il convegno sono stati illustrati

i metodi didattici e relazionali utilizzati dal-

l'istituto di via dell'Archeologia che ne han-

no fatto un'istituzione virtuosa e propositi-

va, e che si pone in contrasto ad una poli-

tica che sembra essere intenta allo smem-

bramento del tessuto culturale che solo la

scuola potrebbe garantire a pieno. Per que-

sto, come sottolineato dalla Salacone, "non

ha bisogno di ulteriori tagli, ma di investi-

menti, di formazione costante e permanen-

te e di concentrarsi nuovamente sulla ri-

cerca, suo strumento di azione fondamen-

tale". LUCIA BRAICO

‘Una Scuola Possibile’

SOVVERTIRE PER LA BELLEZZA, ARRIVANO “I GIARDINIERI”

L'ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA DELL'ARCHEOLOGIA SI PROIETTA NEL FUTURO.

E’lì da anni, quel platano grande e gros-so, con le radici che sconquassano il mar-

ciapiede. E' lì, nel cortile della scuola elemen-tare 'Ida del Vecchio' in via Merlini, a Tor Bel-la Monaca. Minaccioso, pericoloso, ma nes-suno provvedea toglierlo.

In tal sensoc'è una richie-sta del compian-to ex Assesso-re e Vicepresi-dente AdrianoLuffarelli. E' unasegnalazione alDipartimento X datata 1 luglio 2009, in cui sirichiede il parere per un eventuale abbatti-mento dell'albero. La relazione tecnica spie-ga: "Le radici del platano (alto più di 15 me-tri) hanno provocato la rottura e il solleva-mento della platea di cemento del marciapie-de a ridosso dell'uscita d'emergenza di dueaule del piano terra; inoltre i cigli del marcia-piede per effetto del sollevamento si sono di-staccati dalla sede". Creando un gradino di30 cm, "non agibile, come le due uscite diemergenza". La relazione guarda anche al fu-turo: "Con il passare del tempo le radici pos-sono sollevare anche la pavimentazione in-terna delle aule". E chiude con il fogliame cheva ad otturare i bocchettoni di scolo facendoristagnare l'acqua piovana e provocando in-filtrazioni.

Nulla di tutto questo è bastato: non si sase il disinteresse è del Dipartimento che nonha risposto o del Municipio che la risposta l'-ha messa nei cassetti. Sappiamo solo chequell'albero è ancora lì, fermo nel cortile del-la scuola in via Merlini. DAVIDE LOMBARDI

SCUOLA VIA MERLINI: PLATANO PERICOLANTE

VIA DELL'ARCHEOLOGIA: ACCOLTELLATO DOPO UNA LITE

Ancora violenza, ancora "lame", ancora una lite che degenera e sfiora la tragedia. Un "Mezzo-giorno di fuoco" quello del 22 giugno scorso in via dell'Archeologia, nel quartiere di Tor Bella

Monaca. Due uomini hanno iniziato una discussione molto animata, in mezzo alla strada, fino aquando uno dei due in un impeto d'ira ha estratto un coltello per sferrare diversi fendenti contro ilsuo rivale. Alla vista dell'arma bianca, alcuni testimoni spaventati da ciò che stava accadendo han-no immediatamente i centralini del 113.

Poco dopo sul posto sono intervenuti gli uomini del reparto volanti della Polizia di Stato. Gli agen-ti con grande tempestività sono riusciti a bloccare l'uomo ed a disarmarlo, ma purtroppo l'aggres-sore aveva già portato a segno alcune coltellate al suo rivale. La vittima è stata immediatamentesoccorsa e trasportata al vicino policlinico di Tor Vergata e accolta dal personale medico. Non è co-munque in pericolo di vita, se la caverà con alcuni giorni di prognosi. Diversa la sorte dell'aggres-sore un 43enne romano che è stato tratto in arresto con l'accusa di tentato omicidio. Durante i con-trolli gli agenti hanno riscontrato che i due uomini entrambi già conosciuti alle forze dell'ordine co-me frequentatori degli ambienti dello spaccio di droga. Sembrerebbe infatti che la lite sia scattataproprio a causa di vecchi dissapori tra i due legati alla droga. ANDREA CAVADA

LE RADICI DI UN GROSSO PLATANO HANNO SCON-QUASSATO IL MARCIAPIEDE NEL CORTILE DELLA

SCUOLA. LUFFARELLI, ASSESSORE TRAGICAMEN-TE SCOMPARSO, NE CHIESE L'ABBATTIMENTO 3ANNI FA.

HANNO INIZIATO A DISCUTE ANIMATAMENTE, FINO A QUANDO UNO DEI DUE HA SFERRATO AL-CUNI FENDENTI AL SUO ANTAGONISTA.

Da dove viene il nome Giardinieri Sovversivi e cosa fatenello specifico?

Il nome è una trovata scherzosa per rimarcare il nostro inten-to: sovvertire il degrado per ristabilire l'ordine e la bellezza.

Queste azioni sono anche il frutto di una contestazioneverso chi dovrebbe curare il verde pubblico e non lo fa?

È sintomo di una disaffezione ovviamente. Il Comune si pre-occupa di curare solo le aiuole del centro e praticamente soloquella di Piazza Venezia. Secondo me invece bisogna partireproprio dalle periferie e far ricordare alle persone cos'è la bel-lezza, un po' come cercava di fare Peppino Impastato a Cinisi,

più che la lotta di classe la lotta per la bellezza. Se le personerimangono nel degrado fanno sì che il loro animo permanga neldegrado.

Di quale azione andate più fieri?Ognuna ha un suo perché. Preferiamo però andare nelle pe-

riferie, come Tor Bella Monaca e Corviale per incontrare gentedel posto; quando andiamo a Roma infatti vediamo più che al-tro gente che viene da fuori e quindi la periferia può essere unmodo per incontrare gente che vuole cambiare e far cambiareil posto in cui vive.

Quali sono i progetti in cantiere?

Quest'anno abbiamo fatto la"Scuola del Giardiniere Sovver-sivo" ed abbiamo avuto 70 al-lievi. L'anno prossimo faremoper i diplomati un corso avan-zato quindi. Continuiamo i lavo-ri all' ex cinodromo di Roma epoi riprenderemo le azioni chefacevamo all'inizio: ogni ultimadomenica del mese in un posto diverso. Infine abbiamo in men-te un evento per il 21 Dicembre 2012.ANDREA COLAFRANCESCHI

DOPO LA FESTA DI PEPPINO IMPASTATO UN'ALTRA AZIONE DEI GIARDINIERI SOVVERSIVI QUESTA VOLTA ALLA FESTA DEL CUBOLIBRO DEL 20 MAGGIO.

NE ABBIAMO PARLATO CON VANESSA SCARPA, REFERENTE DEI SOVVERSIVI ROMANI.

TORRINUMERO 12 ANNO V20

“Mia madre e mio padre hannoaperto il chiosco in muraturanel lontano '56", ci racconta En-

zo Luffarelli (nella foto), ora proprietario,assieme alla moglie Mara. "Poi nel 2007 Me-tro Roma ha espropriato il locale cheavevamo in affitto, di proprietà delComune, abbattendolo".

È la storia di un bar di Torre Spac-cata costretto a trasferirsi dal viavaifrequentato di via Casilina nella stra-dina interna di via Nino Ilari, all'in-crocio con via Berneri. Per far fron-te ai lavori di costruzione dell'opera di tra-sporto più attesa nel quadrante est di Ro-

ma, i gestori sono stati costretti afarsi da parte. "Abbiamo dovutosmantellare tutto di tasca nostra elo stesso abbiamo fatto per rico-struire qui. L'amministrazione nonci ha fornito alcun rimborso e, so-lo dopo ripetute pressioni, ha indi-viduato quest'area da darci in con-

cessione". Se non fosse che alla briga del trasferi-

mento, si aggiungono altre grane che, se ri-solte, potrebbero rendere più accoglientel'attività e incrementarne il bilancio, sfavo-rito dalla nuova collocazione. "Avevamo chie-sto di poter aprire all'interno delle stazionedella metro ma i tempi si sarebbero allun-gati quindi abbiamo accettato di aprire qui.In precedenza, questa, era un'area di par-cheggio sterrata. Abbiamo provveduto a ri-coprirla con la ghiaia. Siamo consapevoli

che lungo tutto la via ci sono problemi perla sosta delle auto, ma molto spesso capi-ta che si continui a parcheggiare qui. Ci pia-cerebbe che l'amministrazione si facesse ca-rico di risolvere il problema salvaguardan-do il bar ma anche le esigenze di chi nonriesce a trovare parcheggio". Una possibili-tà potrebbe essere quella di "creare dei par-cheggi a spina" lungo tutta la via o anche"per una parte dell'area del bar" o di fare divia Ilari una strada a senso unico per rica-varne dall'altro lato delle aree di sosta.

"L'importante è che venga regolamenta-to". Il perimetro dell'attività, inoltre, è com-pletamente spoglio: le istituzioni potrebbe-ro farsi carico, ad esempio, di cingere i mar-gini con degli alberi che, oltre ad ombreg-giare, facciano da deterrente. Almeno suuna parte dell'area. Solo da un lato, la zo-na è di fatto recintata. Si tratta dei casso-netti che l'AMA ha installato, nonostante lapresenza abbondante di altri qualche me-tro più in là lungo la via, e che, certamen-te, non aiutano la visibilità della facciata prin-cipale del chiosco e l'ospitalità per i clientiche sorseggiano seduti nei tavolini esterni.

E dire che il Comune è proprietario an-che di quest'area, per cui Enzo e Mara pa-gano regolarmente un affitto e che, dun-que, si dovrebbe far carico di salvaguarda-re. Possibile che le istituzioni debbano ripa-gare in questo modo i cittadini che hannoaccettato di sacrificarsi? SILVIO GALEANO

Presto sarà messa a tacere la polemicasul Parco Calimera di via di Torrenova

nel quartiere di Torre Angela, che negli ul-timi tempi è stato oggetto di vandalismo einciviltà dopo che il Comune ha sospeso ilservizio giardini, volto a garantirne il deco-ro. La notizia arriva da Antonio Villino, Pre-sidente della Commissione Cultura che, incollaborazione con il consigliere Fabrizio Cre-monesi e Massimo Fonti, Presidente dellaCommissione Lavori Pubblici, hanno presen-tato in Commissione la discussione della pro-posta dell'Associazione A.R.Q.A. e dell'184°Circolo di riqualificare i tre vasconi dismessi,e oggi in stato di pericolosità e di abbando-no, per un progetto ludico - didattico rivoltoai bambini della Scuola Oscar Romero. Infat-ti, fra cartacce, calcinacci e sporcizia di ognigenere anche quegli elementi architettoniciche avrebbero dovuto conferire decoro e bel-lezza all'intera area hanno finito con l'esse-re abbandonati a se stessi.

Nel caso specifi-co ci si riferisce aitre vasconi posti lun-go una parte di pe-rimetro del parcoche non sono statiattivati e che appaiono come reperti archeo-logici di una civiltà scomparsa. "Naturalmen-te la richiesta di gestione dei tre vasconi - co-me spiega Emanuele Casella, referente del-l'Associazione - non l'abbiamo presentata aisingoli consiglieri ma all'Amministrazione Mu-nicipale, ma, ad onor del vero, le due com-missioni si sono subito mosse per verificaredapprima lo stato delle pompe di irrigazione,decretando infine che la spesa di riattivazio-ne delle stesse fosse troppo incombente;e,la funzionalità del progetto, tanto da discu-terlo in commissione.

Così da circa un mese ci è giunta la docu-mentazione relativa all'assegnazione dellospazio. Ora l'intento è di riempire i vasconi

di terra dove far dedicare i bambinidella scuola Romero alla piantagione

e alla coltivazione di alcune piante. Il proget-to è finalizzato a garantire ai più piccoli unpercorso ludico - didattico, e a tutti, un'isolaverde viva."Bisognerà garantire anche unaguardiania al parco - ha poi commentato Vil-lino - dobbiamo vedere in quali termini e adopera di chi, ma sicuramente non possiamopermetterci di sperperare l'impegno e i sol-di pubblici, lasciando incustodito il parco. Que-sto progetto deve garantire anche la sicurez-za ai bambini".

Con questo provvedimento l'intero parcosarà riportato al suo splendore e ancora unavolta si farà strumento utile alla cittadinan-za. Speriamo, però, che sia per sempre!

STEFANIA PANETTA

I VASCONI DIVENTANO TERRENO DA COLTIVARE.

UN'ISOLA VERDE PER IL PARCO CALIMERA

I danni collaterali della Metro C

GROTTE CELONI, I 35 ANNI DELL'ASILO IL BRUCO

LA DENUNCIA DI UN BAR DI TORRE SPACCATA, COSTRETTO A TRASFERIRSI

PER FAR POSTO AI CANTIERI.

Èstata inaugurata lo scorso 28 giugno la mo-stra fotografica che documenta l'attività del-

l'asilo nido Il Bruco a partire dai suoi natali, nel1976.

Culminata in una festa che ha coinvolto ingran numero alunni ed ex alunni, genitori, mae-stre e personale scolastico e non, semplici abi-tanti del quartiere che nel corso degli anni so-no entrati in contatto con l'istituto di via Troina.Nadia Corsi, che dirige l'asilo dal 2002, coor-dina una scuola a Giardinetti e a breve, saràdirigente anche presso il nido di via Romero,racconta così il profilo dell'istituto: "Siamo sta-ti fra i primi ad istituire i gruppi misti e a capirel'importanza di garantire all'interno del gruppopiù ampie possibilità di relazione e costruzio-ne di rapporti significativi sia tra coetanei chetra i bambini di età diverse. Inoltre, questo, èsempre stato un luogo di sostegno ai genitoriche sono un punto centrale per la formazione:organizziamo corsi a tema, cerchiamo di por-ci come spazio di confronto con gli adulti, cer-cando di restituire loro anche le nostre compe-tenze.

Crediamo che siano momenti importanti, so-prattutto in un territorio come Tor Bella Mona-ca". Una storia, dunque, così apprezzabile suquesto territorio che anche le istituzioni hannosentito il dovere di omaggiare: il Presidente delMunicipio ha consegnato, infatti, una targa diriconoscimento per l'opera svolta.

SILVIO GALEANO

LO STORICO NIDO DI VIA TROINA SI RACCON-TA IN UNA MOSTRA FOTOGRAFICA E CELEBRAUNA GRANDE FESTA.

Èarrivato dopo un lungo anno accademico ilTor Bella Music Fest, l'evento musicale orga-

nizzato per far esibire gli allievi dell'AccademiaTor Bella Music dell'Istituto Comprensivo di viadell'Archeologia. Il 20 giugno scorso, a partire dal-le 17, il palco montato a largo Brambilla ha vistosalire giovani fra i 12 e i 17 anni. Chi alla voce, chialla chitarra, chi al basso e/oalla batteria questi

musicisti emergenti hanno alternato leloro esibizioni a ritmo di rock e blues.

L'evento organizzato con il contri-buto del Centro Sociale El Che, del-l'Ex Fienile, dell'Università di Tor Ver-gata e di Under Radio, che lo ha tra-smesso interamente in diretta, è statoil punto di arrivo di un percorso musi-cale partito ad ottobre 2011 e conclusosi a mag-gio 2012. Pasquale Aprile, Direttore dell'Accade-mia, nonché docente di Educazione Musicale al-l'interno dell'Istituto Comprensivo, ha così spie-

gato "L'Accademia è nata dall'esigenza di permet-

tere ai ragazzi di percorrere un percorso musica-le professionistico. Tra il 2010 e il 2012 feci richie-sta al Dirigente Scolastico di usufruire di uno spa-zio all'interno dell'istituto al fine di attivare dei cor-si a costi ridottissimi. La proposta è stata accoltae così dallo scorso ottobre, con la collaborazionedi alcuni professionisti del settore, abbiamo datovita all'Accademia Tor Bella Music". Un traguar-do raggiunto dopo mesi di lezioni frontali e labo-ratoriali, nel corso delle quali gli allievi hanno avu-to l'occasione di confrontarsi con i compagni nel-l'esecuzione di un repertorio che ha spaziato dal-la musica leggera, al rock e al blues, all'interno divere e proprie band. L'evento si è protratto fino asera. Ad assistere allo spettacolo le famiglie deiragazzi e i cittadini del quartiere. I più pigri hannopartecipato affacciandosi ai balconi delle loro abi-tazioni. La serata si è poi conclusa con la ZooBlues Band, dove a suonare c'erano gli insegnan-ti. STEFANIA PANETTA

TOR BELLA MUSIC FESTA VIA DELL'ARCHEOLOGIA GLI ALLIEVI DELL'AC-CADEMIA IN CONCERTO.

GRAZIANI EDITOREDIRETTORE RESPONSABILE - FEDERICA GRAZIANISTAMPA FOTOLITO MOGGIOStrada Galli 5, 00100 Villa Adriana (RM)REDAZIONE VIA MONTEPAGANO, 5000132 - CASTELVERDE (RM)tel. 0622460838 - [email protected]: La Fiera dell’EstGrafica PIXEL - Impaginazione Alessio Carta© RIPRODUZIONE RISERVATA DI FOTO, TESTI E PUBBLICITÀ

TUTTE LE COLLABORAZIONI SONO GRATUITE SALVO DIVERSI ACCORDI SCRITTI

CASILINO NUMERO 12 ANNO V 21

Si è tanto discusso in merito allo spo-stamento del mercato di via MottaCamastra di Finocchio. Solo discus-

so. Perché comunque la situazione non èaffatto cambiata.

Uno storico mercato, vero. Che in quan-to tale non rispetta affatto i requisiti di si-curezza. Uno dei problemi più importantiresta l'impossibilità di accesso per i mezzidi soccorso. Un'ambulanza o un camion deivigili del fuoco, in caso di necessità, impie-gherebbe tantissimo tempo per raggiunge-re il luogo dell'incidente. E si sa quanto inquei momenti ogni secondo è prezioso. Eanche se fosse possibile entrare nell'areadel mercato, ardua impresa sarebbe co-munque uscirne.

Secondo problema riguarda il parcheg-gio: le automobili dei visitatori sono lascia-te tutte in via Mandanici, strada a doppio

senso di circolazione. Che a causa delle au-to parcheggiate e dei furgoni del mercatosporgenti, diventa impraticabile.

L'altro problema riguarda i servizi di pub-blica utilità: non ci sono bagni pubblici, sesi escludono quelli dei bar nelle vicinanze.Non ci sono fontanelle con acqua potabile:un pessimo affare d'estate. E ogni tanto deisecchioni della spazzatura circondati da im-

mondizia di ogni genere ci ricorda quantosia poco salubre l'ambiente.

La soluzione era stata proposta qualchetempo fa: si auspicava uno spostamentodel mercato in un terreno a via dei Meri.Dove il proprietario, in cambio di un sostan-ziale aumento delle cubature, avrebbe co-struito una struttura che avrebbe ospitatoin ottime condizioni il mercato.

A quanto ne sappiamo nulla di fatto. Ac-cordi saltati. E la situazione è rimasta inva-riata. Il caos di Finocchio è noto a quanti vivivono o solo vi passano per caso. E unmercato bisettimanale in queste condizio-ni non fa altro che peggiorare la situazio-ne. Sarà mai possibile affrontare la que-stione seriamente? JESSICA SANTINI

Mercato Finocchio, a quando la soluzione?NORME DI SICUREZZA NON GARANTITE, ASSENZA DI PARCHEGGIO E SERVIZI.E L'UNICA POSSIBILITÀ PRESA IN CONSIDERAZIONE È STATA BOCCIATA.

Non sono state inserite nemmeno a bilancio. Forsenon sono considerate nemmeno strade dell' VIII Mu-

nicipio. Altrimenti non si spiega la situazione di via Tor-torici e via Campofiorito a Finocchio.

Due importanti vie di comunicazione, a senso unicouna in un senso, l'altra in quello opposto che colleganovia Casilina a via di Rocca Cencia mediante Piazza Ser-rule. Due strade importanti per lo smaltimento del traffico anche per la presenza della scuolaMassimiliano Kolbe sulla stessa via Campofiorito. Eppure il manto stradale disastrato desta po-ca preoccupazione nelle istituzioni. Logorato e distrutto da passare del tempo, porta qualchesegnale di tentata riparazione qua e la. Le neo - toppe sono evidenti grazie al loro colore piùscuro. Delle colate di asfalto che non molto sono riuscite a fare.

Così anni e anni di toppe qua e là hanno creato una strada di molti centimetri più alta di quel-la originale. Come si capisce? Basta osservare le caditoie, ormai profonde buche nell'asfalto.Spesso piene di erbaccia, terriccio e detriti. E che difficilmente sono in grado di assolvere al lo-ro compito.

Il manto frastagliato dal passaggio dei veicoli e dalle manutenzioni dimenticate mettono adura prova gli ammortizzatori dei veicoli. Sobbalzano come la parco giochi le automobili chepercorrono questa strada per evitare il traffico. E di pedoni ce ne sono ben pochi: mancano deltutto i marciapiedi e le auto parcheggiate da entrambi i lati rendono difficoltoso il transito a pie-di. Oltre alle buche laterali che mettono a dura prova l'attenzione dei pochi malcapitati.

JESSICA SANTINI

Il 29 giugno, sabato pomeriggio, perl'esattezza, ha nuovamente preso fuo-

co il terreno sito in via Borutta a Borghe-siana.

Il terreno è già diventato noto ai letto-ri, perché contenente una grande quan-tità di documenti con timbri e sigle delComune di Roma. Oltre ad una indicibilequantità di attrezzature in disuso: telefo-ni, stampanti, fax. Una discarica abusivaa cielo aperto, segnalata. E della qualenessuno si è preoccupato.

Dopo un primo incendio che aveva pro-vocato l'eliminazione di qualche documen-to, questa è stata la volta di alte fiamme.Che sono state avvistate da Monte Por-zio e da Frascati e hanno visto l'interven-to della Protezione Civile. Oltre che l'ar-rivo dei Vigili del Fuoco della Rustica e delcorpo speciale del Comandante di Mag-gio.

Sul posto anche Mastroianni, funziona-rio dell' VIII Gruppo, che ha dimostratol'intenzione di comprendere di chi fossela proprietà del terreno. Un rebus che nonsiamo riusciti a svelare. Faranno chiarez-za gli organi competenti. JESSICA SANTINI

QUALCUNO RICORDA I DOCUMENTI DEL CO-MUNE GETTATI A BORGHESIANA? HANNO

SCATENATO UN ALTRO INCENDIO. MA ORA

SI CERCA IL PROPRIETARIO DEL TERRENO.

NUOVO INCENDIO A VIA BORUTTA

Il parco di via Milena: uno degli ultimi spa-zi verdi realizzati dal Municipio VIII. Uno

dei tanti luoghi caduti nell'abbandono dallestesse istituzioni. Vanto di alcuni presuntirappresentanti dei cittadini della borgata DueLeoni, i quali hanno rappresentato tutti tran-ne che i cittadini, e di una parte delle istitu-zioni che ha fatto bella mostra di se conun'opera in progetto già da tempo, il giardi-no pubblico è divenuto in pochi mesi - l'inau-gurazione risale a gennaio di quest'anno -solo un prato incolto e disabitato. L'area con

i giochi per i bambini, vuoiper il brecciolino, vuoi perla frequentazione regola-re, è in condizioni piutto-sto discrete. Una piccola area recintata, conun breve percorso a ostacoli, è ancora de-cente. Per il resto tutto lascia molto a desi-derare: sia il percorso salute, ormai cadutoin disuso. Trattasi di un tragitto, che contor-na tutta l'area del parco fornito con strumen-ti ginnici e schede tecniche di utilizzo. Unesempio per mantenersi attivi con poche

mosse. Sommerso da piante na-te spontaneamente e mai tolte. Esempio dicome tanto denaro pubblico sia stato spesoe poi lasciato cadere nel dimenticatoio. Nonultimo l'unica area libera di tutto il parco.Qualche decina di metri quadri cove correreliberi non tagliata da molto tempo.

Perché? Nessuno si è accorto delle condi-zioni in cui è il parco? Nessuno ha visto i con-tatori dell'acqua non protetti? Nessuno hapensato che un parco in certe condizioni pos-sa essere pericoloso per i bambini? O man-ca solo il coraggio di denunciare le cose, perpaura di diventare impopolari?

JESSICA SANTINI

POCHI MESI DALL'INAUGURAZIONE E GIÀ MANCA DI MANUTENZIONE. DO-VE SONO FINITI COLORO CHE SI SONO FATTI GRANDI CON QUEST'OPERA?

DUE LEONI, SPROFONDA UNA CADITOIA

BUCHE, CADITOIE SPROFONDATE E SPORCHE, ASFALTO CREPATO. PROPRIO NEI PRESSI

DELLA SCUOLA KOLBE.

VIA TORTORICI E VIA CAMPOFIORITO, DUE STRADE DA RIFARE

VIA MILENA, IL PARCO È GIÀ UN DISASTRO

Se è già stata recintata e messa in sicu-rezza, vuol dire che qualcuno c'è finito

dentro. E' consuetudine chiudere il recintodopo che i buoi sono scappati! E ora, perquanto tempo quella grata in via San Gre-gorio di Catania resterà così?

I residenti della stradina nel quartiereDue Leoni sogghignano alle domande. Co-me se fosse inutile un qualsiasi commen-to. Dopo tutto le immagini parlano da so-le: una griglia per la raccolta delle acquepiovane è sprofondata. E una vettura, alpassaggio, vi si è impigliata con i carter diprotezione. Diversa è la situazione quando

p a s s a n omezzi piùgrandi: un furgone è riuscito ad attraver-sare il tratto solo con un'astuta manovra.E perché ha potuto contare sul buon sen-so di coloro che hanno parcheggiato a con-siderevole distanza dal cratere in questio-ne. Altrimenti la manovra sarebbe risulta-ta pressoché impossibile. Pochi metri più inlà un'analoga grata sta per cedere allo stes-so modo sotto il peso dei veicoli in transi-to. Si interverrà per tempo o si aspetteràche qualcuno abbia un incidente o, peggio,si faccia male? JESSICA SANTINI

COLLOCATA PER LA RACCOLTA DELLE ACQUE PIOVANE SI È FAT-TA SPAZIO TRA L'ASFALTO. QUALCUNO CI SI È AGGANCIATO CON

L'AUTO. E PER ORA È STATA MESSA IN SICUREZZA.

CASILINONUMERO 12 ANNO V22

Icittadini di via Burgio, traversa di via

Vermicino, hanno finalmente visto ria-

sfaltato il manto stra-

dale. Tante le peripezie

vissute da Umberto Vo-

li, Aldo Calabritto, Vin-

cenzo Calabritto e Piero

Rinaldi. E non sono cer-

to finite con la riasfalta-

tura. "Abbiamo fatto una

raccolta firme, a noi ci

tremava casa per le buche. L'anno scorso

sono venuti a sistemare le buche, ma non

hanno riasfaltato. Ho messo io un po' d'asfal-

to un po' di tempo fa, non ce la facevo più

a stare in casa". Tante le richieste, tanti gli

incontri, e fino a pochissimo tempo fa l'As-

sessore D'Angelo diceva ai cittadini che

soldi non ce n'erano. Poi un incontro dei

residenti con David Nicodemi (Udc), e a

distanza di un paio di giorni, come per ma-

gia, via Burgio viene riasfaltata in fretta e

furia.

E male, anzi, malissimo. A parte i soliti

gradini sui lati della strada, il problema ve-

ro è uno: i tombini sono stati ricoperti, an-

ziché sostituiti. Così al danno

si è aggiunta la beffa! Quelli

che tecnicamente erano i poz-

zetti d'ispezione del colletto-

re, e che facevano il loro lavo-

ro anche per la raccolta delle acque chia-

re (vista l'assenza di caditoie sulla via), so-

no sommersi dall'asfalto. Una vera e pro-

pria follia. "Quei tombini andavano solle-

vati e sostituiti, erano deforma-

ti", impreca Aldo Calabritto. "E

poi, perché lasciare questi gradi-

ni? Si fanno così le cose?".

"Se scoppia una tubatura biso-

gna scavare nell'asfalto, e tutto

questo lavoro diventa inutile", gli

fa eco Umberto. "Qui sotto pas-

sa il collettore, ad una profondi-

tà di 12 metri. Contribuiva anche

a drenare l'acqua, adesso se pio-

ve ci allaghiamo".

Insomma, andando a ricostrui-

re il tutto: i cittadini chiedono da

tempo un intervento su via Burgio, D'An-

gelo, fino a pochi giorni fa, lamentava la

mancanza di fondi; subito dopo un incon-

tro dei cittadini con Nicodemi partono i la-

vori. Tutto fa pensare che si sia messo al-

l'opera il premiato "marchettificio Pdl". Ma

i cittadini non sono per niente soddisfatti,

le marchette bisogna anche saperle fare.

DAVIDE LOMBARDI

Clochard, senzatetto,

barboni. Tanti modi

per definire un'unica si-

tuazione. Troppo triste per

essere affrontata. Trop-

po importante per esse-

re ignorata. Un cittadino

di Borghesiana, dietro l'on-

da dell'esperienza mila-

nese in materia, ha de-

ciso di dare origine a un

proprio gruppo romano. Giancarlo Trebbi,

un pensionato attento ai problemi sociali,

racconta come l'idea di dedicare il proprio

tempo e la propria forza a questa causa è

nata per caso. Quando ha scoperto che un

suo omonimo, imprenditore caduto in di-

sgrazia, nel giro di pochissimo tempo si è

trovato a dormire in strada. "Una scoper-

ta che mi ha portato a cercare questa per-

sona, alla quale sono legato solo dal no-

me. E' triste che la gente guardando cer-

te situazioni giudichi solo ciò che vede non

badando alla storia che potrebbero avere

dietro". Storie di fallimenti, di errori imper-

donabili, di disgrazie famigliari: perdere il

lavoro, la casa, gli affetti. O solamente se-

pararsi e ritrovarsi in poco tempo a non sa-

per più dove dormire e come mantenersi.

Sono le storie dei nuovi poveri,

figli della crisi, ma anche del pro-

gresso. E poi ci sono gli immigrati,

venuti qui con un sacco pieno di

speranza sulle spalle e che si ritro-

vano a dormire sotto un terrazzino

su di un sudicio materasso ." Con

questa nuova associazione vorrei

poter create una rete di sostegno

per quanti, dopo la triste esperien-

za della strada, sentono il bisogno

di una seconda possibilità. Ho dei contatti

con una multinazionale informatica in zo-

na e con una azienda vinicola. Appena mi

daranno il via libera inizieremo a verifica-

re le adesioni e il reinserimento nel mon-

do del lavoro".

Una seconda possibilità fatta di conqui-

sta dell'indipendenza e della propria digni-

tà. Di persone che si sono allontanate dal-

le proprie famiglie, o sono state mandate

via. Magari con problemi di alcool e droga.

O solamente cadute in disgrazia. "Non agi-

remo prettamente sull'emergenza, quindi

con pasti caldi o coperte. Ci sarà, spero an-

che questo con l'aiuto della rete. Anche se

stiamo cercando di dar vita a un kit di so-

stegno definito scatola del clochard". Nato

da un'idea del Politecnico di Milano la sca-

tola consiste in un oggetto multifunziona-

le: di giorno sedia contenitore o zaino da

portare dietro;: di notte allungabile per dor-

mire e proteggersi dal freddo. "Vorrei crea-

re un sistema di recupero dei clochard. Di

coloro che non sanno come uscirne. E' que-

sto quello che desidero - conclude Trebbi -

aiutare i bisognosi a riprendere i mano la

propria vita. Sono solo all'inizio, ma spero

di poter portare avanti questo sogno".

JESSICA SANTINI

IL RISCATTO DEI CLOCHARD

DOPO UNA LUNGA ATTESA, NELLA VIUZZA DI BORGHESIANA SONO ARRIVATI I LAVO-RI DI RIFACIMENTO DEL MANTO STRADALE. E L'ASFALTO HA SOMMERSO I TOMBINI...

GIANCARLO TREBBI,RESIDENTE A BORGHESIANA, FONDA UN'ASSOCIAZIONE PER AIUTA-RE E SOSTENERE I SENZATETTO.

Sono terminati i lavori per i tanto ago-

gnati marciapiedi di via Siculiana. Ri-

chiesti da tempo, finalmente l'opera è sta-

ta portata a termine.

Dopo la volta di quelli davanti la scuo-

la Francesca Morvillo, è toccato ai marcia-

piedi e alla banchina per

la salita e la discesa dal-

l'autobus davanti alla parrocchia 'Sant'Edith

Stain' sempre di via Siculiana. "Un' opera

di fondamentale importanza - ricorda Ma-

ria Luisa Razza, presidente del Consorzio

Valle Fiorita - da tempo con il Presidente

della Commissione Massimo Fonti aveva-

mo discusso l'eventualità. E aveva garan-

tito il proprio impegno affinché fosse por-

tato avanti il progetto. C'è voluto del tem-

po ma è stato fatto". Due luoghi impor-

tanti per il quartiere sono stati messi in si-

curezza "anche se valutare una eventua-

le uscita dei bambini della scuola dal ver-

sante di via Pettineo potrebbe garantire

agora maggiore sicurezza per tutti", con-

clude la signora Razza.

Così il trittico delle opere si è visto con-

cluso: la rotatoria di via Gagliano del Ca-

po, i marciapiedi davanti la scuola e la chie-

sa renderanno queste arterie un po' più

sicure. Unica perplessità gli eventuali al-

lagamenti: una griglia tappata durante

l'esecuzione dei lavori davanti la scuola

Morvillo ha reso evidenti le strane penden-

ze del manto stradale e l'inefficace siste-

ma di raccolta delle acque della strada. Ma

questa, è un'altra storia. JESSICA SANTINI

LA SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE DEL

CONSORZIO E LA SUA PROPOSTA PER LA

SCUOLA. E LE IMMANCABILI PERPLESSITÀ

SU ALCUNE SCELTE.

TERMINATI I MARCIAPIEDI DI VIA SICULIANA

L’operato della Biblioteca di Borghesiana ha lascia-to nuovamente a bocca aperta. Tante le attività

che anche quest'anno sono state svolte al suo inter-no. E grandi le opportunità che sono state date a nu-merosi cittadini. Il Corso d'Italiano per cittadini adultistranieri è stato uno di queste.

Mercoledì 21 giugno, presso la Biblioteca a LargoMonreale, sono stati consegnati gli attestati di frequen-za ai cittadini che hanno partecipato durante l'anno aidue corsi per loro organizzati: quello di base per coloro i quali non conoscono affatto lalingua e quello di secondo livello con l'esame finale. Ottima la risposta degli studenti chedopo un anno impegnativo hanno meritato il tanto agognato diploma.

"Ancora e meglio però c'è da fare per quanto riguarda il miglioramento di attrezzatu-re e strumenti - sottolinea Silvio Cinque, responsabile della Biblioteca - non ultimi quel-li didattici, La premiazione, per esempio, non ha avuto luogo nella sala dove per 9 mesisi sono tenute le lezioni dei due corsi, ma nella sala per Ragazzi. E questo significato, chemi piacerebbe fosse simbolico, è dovuto al semplice fatto che la sala incontri non è prov-vista di nessun dispositivo di refrigerazione ambientale ed alle quattro del pomeriggio cifa un caldo insopportabile" . Per quanto riguarda, invece , il materiale prettamente didat-tico, le esigenze della biblioteca sono più che ragionevoli: una lavagna luminosa, dei sus-sidiari di lingua italiana e la possibilità di fotocopiare test e testi. Per rendere possibile unlavoro ancora più efficace.

E dalla Biblioteca comunicano che già sono cominciate le iscrizioni per i corsi che ini-zieranno a settembre. Segno sia della volontà dei concittadini stranieri di imparare siadella validità di questo strumento di insegnamento. Che ha riscosso un inaspettato suc-cesso,." Non è cattiva profezia - conclude Silvio Cinque - se penso che questo autunnoavremo tantissimi giovani provenienti dalla Siria e dal'Africa orientale desiderosi di impa-rare l' Italiano". JESSICA SANTINI

Via Burgio riasfaltata con i piedi !

CONSEGNA DEI DIPLOMI ALLA BIBLIOTECA DI BORGHESIANA

SI È CONCLUSO IL CORSO D'ITALIANO PER STRANIERI. E SONO GIÀ INIZIATE LE ISCRIZIONI

PER IL NUOVO ANNO. LA BIBLIOTECA AVREBBE BISOGNO, PERÒ, DI ALCUNI STRUMENTI PER

MIGLIORARE IL PROPRIO LAVORO.

Riccardo Calabritto e Umberto Voli.Sopra a sinistra un tombino ricoperto

Giancarlo Trebbi

Luisa Razza

CASILINO NUMERO 12 ANNO V 23

Il Comune di Roma ha inviato una squa-

dra per ripulire il parco della Collina

della Pace a Finocchio.

Nulla a che vedere la dimo-

strazione di qualche cittadi-

no avvenuta la settimana pre-

cedente. La pulizia era in pro-

gramma, a detta del respon-

sabile.

I lavori hanno avuto inizio

la mattina di giovedì 28 giugno, per ter-

minare il lunedì successivo. Quattro giar-

dinieri armati di ramazze e rastrelli, oltre

che di macchine aspira foglie, sacchi neri

e un furgoncino, hanno dato inizio ad un

lavoro intenso e faticoso. Sotto un cocen-

te sole. Sono state raccolte tutte le car-

tacce lasciate a terra dagli ineducati visi-

tatori del parco. Ripulita la pavimentazio-

ne in cemento dalla spazzatura e dai de-

triti organici fatti volare dal vento. Un gran-

de lavoro atteso. Ma so-

lo d'emergenza: "E' ne-

cessaria che venga nuo-

vamente affidata la cu-

stodia del parco - ricor-

da Angelo Colagrossi, pre-

sidente del Comitato Spon-

taneo Borgata Finocchio- perché questo è

stato un intervento straordinario. E' da più

di un mese che nessuno si prende cura del

parco. Ben vengano gli intervento dei cit-

tadini. Ma è compito delle istituzioni aver

cura del verde pubblico".

Così, in attesa che venga riassegnata la

cura e la manutenzione, il cui contratto per

la cooperativa è scaduto solo i primi di

maggio, il parco è senza custodia. Senza

nessuno che apra e chiuda i cancelli. Alla

mercé di vandali e maleducati. E i segni di

questa situazione sono evidenti: oltre ad

alcune piante sradicate, grate per la rac-

colta delle acque intasate e bottiglie di ve-

tro vuote abbandonate in tutti gli angoli

sono normale amministrazione. Come, ri-

corda Colagrossi, le siringhe fissate alla

corteccia degli alberi: "E' necessaria più

educazione e civiltà. E non si tratta di xe-

nofobia quando chiediamo un atteggia-

mento più consono a chi frequenta il par-

co - riferendosi agli stranieri che siedono

le gradinate - quando un po' alticci fanno

complimenti spesso pesanti alle signore.

Inducendo paura, spesso ingiustificata. Per

questo li ho più volte invitati a sedere sul-

le panchine e ad avere un atteggiamento

meno fastidioso". JESSICA SANTINI

Il Comune pulisce la Collina della Pace

Operazione di emergenza? Può darsi. An-

che perché una ripulita di tutta l'area era

di certo necessaria. Ma sono altri gli inter-

venti che il parco di Finocchio richiede a gran

voce. E da tempo.

C'è chi attende la terminazione delle ope-

razioni del Casale per avere finalmente una

riqualificazione della Collina della Pace. Ma i

lavori vanno molto a rilento. Il bilancio del

Comune ancora tarda ad essere approvato.

E il proseguimento dei lavori a lotti, di certo

non favorisce un veloce proseguimento dei

lavori. Solo voci di corridoio? Può darsi. Ep-

pure i lavori sembrano davvero andare a ri-

lento.

Di contro c'è chi insiste. Su alcune cose bi-

sogna intervenire subito: "Più e più volte ab-

biamo segnalato la pericolosità di alcuni ra-

mi - ricorda Angelo Colagrossi - dalla nevi-

cata di quest'inverno". E non solo il Comita-

to Spontaneo Borgata Finocchio l'ha sottoli-

neato. Rami che si tengono solo con un pez-

zetto di corteccia, proprio sopra le panchine

o i giochini dei bimbi. Che magari non ca-

dranno mai, speriamo. Ma perché aspetta-

re?

Le pompe per il ricircolo dell'acqua nelle

fontane da troppo tempo sono fuori uso. Tan-

te le segnalazioni. Inutili, del resto. Così un

impianto costato qualche migliaia di euro ri-

sulta inutile. Solo vasconi di cemento vuoti

spesso trattati alla stregua di secchi della

spazzatura. E le

fontanelle, dalla

quale fuoriesce ac-

qua potabile, han-

no grate tappate.

Che non convo-

gliano l'acqua in

un sistema di non

spreco e di riuti-

lizzo. Perché le

pompe rotte non sono state sostituite.

Stupidaggini rispetto ai problemi della so-

cietà? Forse. Anche se la sicurezza e gli spre-

chi non sono problemi secondari. Dei quali,

del resto, le istituzioni sono di certo a cono-

scenza. Ma che non hanno affrontato. Trop-

po prese da altre questioni. Forse più impor-

tanti. Forse solo più popolari.JESSICA SANTINI

DA QUANDO È STATO INAUGURATO IL PARCO I PROBLEMI SI ACCUMULANO. E GLI INTERVENTI SONO SEMPRE PIÙ RARI. ANCHE SE NECESSARI.

SCADUTO IL CONTRATTO A MAGGIO, IL PARCO ERA RIMASTO ABBANDONATO IN BALIA DI VAN-DALI E MALEDUCATI. IN ATTESA DEL NUOVO BANDO, ECCO UN INTERVENTO DI EMERGENZA.

SVELATO L'ARCANO DEL CIBO BUTTATO

PIETRO GIANSANTI: Ho parlato con il respon-

sabile dell'ufficio giardini del Comune e ha

detto che sarebbe necessario avere un in-

gresso più grande al parco. Per permettere

l'accesso ai mezzi indispensabili per i lavori

di manutenzione

ROSARIO BELMONTE: Speriamo che il parco

venga mantenuto così pulito. Ha bisogno di

manutenzioni quotidiane altrimenti diventa

un lerciume,. Come è accaduto nell'ultimo

mese. E' necessario un custode che impedi-

sca atti vandalici. E di qualcuno che si pren-

da cura dell'area interna

FRANCESCO LE ROSE: Il casale deve essere ri-

qualificato nel più breve tempo possibile. Per

rendere il parco un posto migliore per tutti.

Abbiamo bisogno di questo parco, sia noi che

i bambini. E' l'unico spazio verde del quartie-

re

GUIDO DI FELICE: Quando non esisteva que-

sto posto passavamo il nostro tempo per stra-

da. O magari ci incontravamo in qualche bar.

Molto meglio ritrovarci qui. E vorremo che sia

conservato bene per potercelo godere piena-

mente

SANTE D'OFRENI: Vorremo che il centro an-

ziani fosse spostato qui, una volta che il ca-

sale sarà ristrutturato. Sarebbe bello avere

un posto tutto per noi nel parco. Anche per-

ché il centro anziani di Finocchio non è pro-

prio il massimo.

MARIO SABATINI: Il casale ha bisogno anco-

ra di molto lavoro. E anche il parco ha neces-

sità di interventi e manutenzione. Ma la bor-

gata ha bisogno di questo posto.

JESSICA SANTINI

UN TALENTO A PANTANO BORGHESE

Un piccolo sportivo, residente

nel quartiere Pantano Bor-

ghese, ha vinto il primo premio

nella categoria cadetti nel Cam-

pionato Nazionale di motocross.

Alessandro è un giovanissimo

talentuoso di soli 10 anni "ma ha

una grande passione per questo

sport - racconta la mamma Mo-

nica Del Brocco - ha seguito le

orme del padre. Anche lui corre-

va con le moto da cross. E Ales-

sandro vorrebbe diventare un professionista".

Già lo scorso anno aveva ottenuto buoni ri-

sultati nella stessa competizione. Ma qualche

gara andata male l'avevano fatto retrocedere

di qualche posizione. Quest'anno invece il pic-

colo Alessandro è riuscito in una grande im-

presa. In uno sport non troppo seguito e poco

conosciuto "anche se ultimamente, ri-

spetto a quando correva mio marito,

molto è cambiato" ricorda la mamma.

Alessandro è seguito da una squa-

dra, il Team Milani, che ha creduto nel-

le sue potenzialità. Tanto da fornirlo di

un mezzo per le competizioni, solita-

mente a carico dello stesso corridore.

"Per gli allenamenti andiamo a Mala-

grotta, qui non ci sono luoghi idonei -

prosegue la signora del Brocco - E non

c'è un gran circuito di pubblicità intor-

no a questo sport come ad esempio per il cal-

cio. Ma Alessandro ha un potenziale a livelli in-

ternazionali. E' arrivato secondo all'Europeo

nella sua categoria. E noi lo sosteniamo con

orgoglio". JESSICA SANTINI

COLLINA DELLA PACE, RAMI PERICOLANTI E FONTANE INUTILIZZABILI

VIVAVOCE

PRIMO CLASSIFICATO NEL CAMPIONATO NA-ZIONALE MOTOCROSS NELLA CATEGORIA CA-DETTI. A SOLI 10 ANNI È GIÀ UN CAMPIONE. Si era diffusa una strana voce riguardo al cento per rifugiati politici in via Domanico. Una spiace-

vole diceria in grado di aumentare sentimenti spiacevoli nei confronti di queste strutture cheospitano stranieri in difficoltà.

La chiacchiera riguarda il presunto spreco di cibo. Alcuni cittadini residenti proprio nei pressi delcentro, da tempo hanno divulgato la voce che i responsabili della struttura di accoglienza buttasse-ro il cibo che veniva loro portato per sfamare gli ospiti nei cassonetti. Per comprendere meglio lasituazione abbiamo chiesto informazioni direttamente. Peccato che il responsabile non è mai pre-sente. O quantomeno nessuno, stranamente, è in grado di riferire quando sia possibile trovarlo. Dicontro una gentile operatrice ha voluto risolvere l'arcano. Affermando che il cibo, proveniente dal-l'esterno tramite un servizio catering come funziona anche per molte strutture sanitarie, viene scal-dato al microonde prima di essere somministrato. E che, una volta scaldato, se non consumato ingiornata, va buttato perché non più sicuro. Forse questo hanno visto i residenti.

Il centro può ospitare più di cento persone e viene distribuito cibo in base alla gente presente. Adetta dell'operatrice, comunque, la quantità di cibo che viene gettato è davvero irrilevante. Quindisperpero minimo. Che comunque potrebbe essere stata la molla scatenante della preoccupazio-ne di alcuni cittadini. Una maggiore apertura di questi centri alla cittadinanza e una migliore infor-mazione di quanto avvenga all'interno, comunque, potrebbero essere utili al fine di evitare spiace-voli dicerie. JESSICA SANTINI

ACCUSA PESANTE AL CENTRO DI RIFUGIATI POLITICI. CHE DA PETTEGOLEZZO SI ERA TRASFORMATA

IN PREOCCUPAZIONE. SEMBRA CHE LA SITUAZIONE SIA DIVERSA DA COME È STATA RACCONTATA.