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Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno IV num 20 - 17 dicembre 2011 - € 1,00 IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO LA REDAZIONE AUGURA A TUTTI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO. GRAZIE PER ESSERE STATI CON NOI ANCHE NEL 2011. TORNEREMO IL 14 GENNAIO 2012. A PRESTO! I BAMBINI FANNO AÒ! I BAMBINI FANNO AÒ! PER LA TUA PUBBLICITÀ 0622460838 3357243472 ALLE PAGINE 2 - 3 - 4 - 7 MUNICIPIO LA MANOVRA MONTI VUOLE TAGLIARE QUAL- SIASI COMPENSO AI PRESIDENTI, ASSESSO- RI E CONSIGLIERI MUNICIPALI. RIMBORSI MUNICIPALI. A CHE PUNTO SIAMO? IL CON- SIGLIERE VENDETTI PRESENTA UNA DENUN- CIA IN PROCURA PER BLOCCARE L'APERTU- RA DELLA DISCARICA. PAG. 24 TORRE MAURA NEL CORTILE DELLE CASE POPOLARI DI VIA DELLE ALZAVOLE, CADE UN GROSSO RAMO CHE DANNEGGIA TRE AUTOMOBILI. NON È LA PRIMA VOLTA CHE ACCADE. UN PAIO DI MESI FA, I CITTADINI AVEVANO DENUNCIA- TO IL PERICOLO, MA LE LORO VOCI SONO RIMASTE INASCOLTATE. PAG. 33 BORGHESIANA INAUGURATA LA 'PIAZZA' DI LARGO MON- REALE. DURANTE LA CERIMONIA ASSENTE LA CITTADINANZA. SONO MOLTI QUELLI CHE NEL QUARTIERE NON HANNO APPREZZATO L'OPE- RA CHE PIÙ CHE UNA PIAZZA SEMBRA UN PAR- CHEGGIO. I MERCATARI ORA CHIEDONO RI- SPOSTE: "COME FAREMO A TORNARE LÌ?". PAG. 12 CORCOLLE GRANDE PARTECIPAZIONE PER IL CORTEO DEL 10 DICEMBRE ORGANIZZATO CONTRO LA DI- SCARICA. PRESENTI 2MILA PERSONE CHE HAN- NO SFILATO SULLA POLENSE DA CORCOLLE FI- NO AL SITO SCELTO. PRESENTI MOLTE FORZE POLITICHE E I CITTADINI DI TUTTO L'VIII MUNICIPIO. I BAMBINI DELLA SCUOLA OSCAR ROMERO OCCUPANO L'AULA DEL CONSIGLIO MUNICIPALE PER PROTESTARE CONTRO L'INERZIA DELLA MAGGIORANZA CHE NON HA MOSSO UN DITO PER OPPORSI AL PIANO DI RIDIMENSIONAMENTO SCOLASTICO. E SE ANCHE I PIÙ PICCOLI DICONO BASTA A PAG. 6 E PAG. 23

La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

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Il periodico dell'VIII municipio

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Page 1: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno IV num 20 - 17 dicembre 2011 - € 1,00

IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO

LA REDAZIONE AUGURA A TUTTI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO. GRAZIE PER ESSERE STATI CON NOI ANCHE NEL 2011.

TORNEREMO IL 14 GENNAIO 2012. A PRESTO!

I BAMBINI FANNO AÒ!I BAMBINI FANNO AÒ! PER LA TUA

PUBBLICITÀ

0622460838

3357243472

ALLE PAGINE 2 - 3 - 4 - 7

MUNICIPIO

LA MANOVRA MONTI VUOLE TAGLIARE QUAL-SIASI COMPENSO AI PRESIDENTI, ASSESSO-RI E CONSIGLIERI MUNICIPALI. RIMBORSI

MUNICIPALI. A CHE PUNTO SIAMO? IL CON-SIGLIERE VENDETTI PRESENTA UNA DENUN-CIA IN PROCURA PER BLOCCARE L'APERTU-RA DELLA DISCARICA.

PAG. 24

TORRE MAURA

NEL CORTILE DELLE CASE POPOLARI DI VIA

DELLE ALZAVOLE, CADE UN GROSSO RAMO

CHE DANNEGGIA TRE AUTOMOBILI. NON È

LA PRIMA VOLTA CHE ACCADE. UN PAIO DI

MESI FA, I CITTADINI AVEVANO DENUNCIA-TO IL PERICOLO, MA LE LORO VOCI SONO

RIMASTE INASCOLTATE.

PAG. 33

BORGHESIANA

INAUGURATA LA 'PIAZZA' DI LARGO MON-REALE. DURANTE LA CERIMONIA ASSENTE LA

CITTADINANZA. SONO MOLTI QUELLI CHE NEL

QUARTIERE NON HANNO APPREZZATO L'OPE-RA CHE PIÙ CHE UNA PIAZZA SEMBRA UN PAR-CHEGGIO. I MERCATARI ORA CHIEDONO RI-SPOSTE: "COME FAREMO A TORNARE LÌ?".

PAG. 12

CORCOLLE

GRANDE PARTECIPAZIONE PER IL CORTEO DEL

10 DICEMBRE ORGANIZZATO CONTRO LA DI-SCARICA. PRESENTI 2MILA PERSONE CHE HAN-NO SFILATO SULLA POLENSE DA CORCOLLE FI-NO AL SITO SCELTO. PRESENTI MOLTE FORZE

POLITICHE E I CITTADINI DI TUTTO L'VIIIMUNICIPIO.

I BAMBINI DELLA SCUOLA OSCAR ROMERO OCCUPANO L'AULA DEL CONSIGLIO MUNICIPALE PER PROTESTARE CONTRO L'INERZIA DELLA

MAGGIORANZA CHE NON HA MOSSO UN DITO PER OPPORSI AL PIANO DI RIDIMENSIONAMENTO SCOLASTICO. E SE ANCHE I PIÙ PICCOLI DICONO BASTA …

A PAG. 6 E PAG. 23

Page 2: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

MUNICIPIONUMERO 20 ANNO IV2

Pensioni e tasse, la ricetta è sempre

la stessa. Da Monti, dal Governo dei

professori (e dei banchieri),

ci si aspettava qualcosa di diverso,

proprio perchè sono tecnici e pro-

fessori, sono stati accolti col tappe-

to rosso e sono stati chiamati a fa-

re "cose che i partiti non avrebbe-

ro potuto fare".

Potevamo aspettarci tagli seri al-

la politica, una congrua tassa aggiuntiva

per chi ha usufruito dello scudo fiscale, nor-

me contro la corruzione, galera per gli eva-

sori, una patrimoniale, un aumento della

tassazione delle rendite finanziarie. Inve-

ce, è proprio il caso di dirlo, Monti ha par-

torito un topolino. Che per i ceti medi e bas-

si è una vera e propria stangata. La mano-

vra deve essere approvata in aula entro il

23 dicembre, e i partiti sono al lavoro per

renderla, a loro dire, più equa. Vedremo se

sarà possibile conciliare le proposte del Pdl

con quelle del Pd.

Una manovra da circa 30 miliardi, 17/18

di nuove tasse e 12/13 di minori spese. La

parte del leone la fanno la nuova Ici, i due

punti di Iva a cui daremo il benvenuto da

ottobre 2012, e le pensioni. Dell'equità ne-

anche l'ombra, a parte la cosiddetta "tas-

sa sul lusso", che porterà tra l'altro un get-

tito esiguo, inferiore al mezzo miliardo. L'Ici

non è progressiva in base al reddito o al pa-

trimonio come si ipotizzava e come alcuni

chiedevano. Per le pensioni: si può anche

mandare giù una riforma annunciata da

tempo, ma bloccare l'adeguamento all'in-

flazione delle pensioni da 960 euro in su,

questo proprio non si può digerire. La so-

glia potrebbe salire a 1.400 euro su inizia-

tiva parlamentare. Ci sono anche 5,8 mi-

liardi di tagli agli enti locali, che si ripercuo-

teranno sui servizi e sulla gente che ne ha

bisogno.

Sui costi della politica è tutto da vedere,

perché Monti può avere tutte le buone in-

tenzioni, ma deve passare per il Parlamen-

to, e i partiti stanno facendo resistenza. Nel-

la manovra ci sono l'abolizione delle Pro-

vince e l'eliminazione dei compensi a con-

siglieri municipali e minisindaci. Per i par-

lamentari promette un provvedimento d'ur-

genza se non adeguano i loro sti-

pendi alla media degli omologhi eu-

ropei. Norma bocciata in Commis-

sione alla Camera.

La manovra dunque non tocca co-

me dovrebbe partiti, sprechi, gran-

di ladri ed evasori. Mentre la corru-

zione mangia 60 miliardi di euro all'anno;

mentre 100 miliardi di euro italiani sono

nelle banche svizzere (lo dice l'Agenzia del-

le Entrate); mentre abbiamo gli stipendi dei

politici nettamente al di sopra della media

europea; mentre stiamo regalando a pri-

vati (Berlusconi, in primis, che questo prov-

vedimento lo ha voluto) un bene pubblico

come le frequenze tv che, se vendute, fa-

rebbero entrare nelle casse dello Stato al-

meno 4 o 5 miliardi. Durante tutto questo

il governo Monti presenta il conto a pensio-

nati e ceti medio - bassi. Sull'evasione c'è

la tracciabilità dei pagamenti oltre i mille

euro, ma è poco. E con gli scudati il gover-

no Monti è stato troppo buono: l'1,5% di

tassazione aggiuntiva è una miseria. Negli

altri Paesi le tasse su chi riporta i soldi dal-

l'estero vanno dal 20% al 30%: il governo

Berlusconi aveva tassato quegli evasori so-

lo al 5%, e garantendo loro l'anonimato. Il

provvedimento di Monti dovrebbe portare

nelle casse dello Stato più di 1 miliardo. Ciò

vuol dire che dagli scudati si potevano ri-

cavare almeno una decina di miliardi tas-

sandoli equamente, e senza neanche tan-

ta cattiveria. Aggiungiamoli alla vendita del-

le frequenze tv e mezza manovra è fatta.

Anche alla Chiesa, che pure reclama equi-

tà, non vengono chiesti sacrifici: la nuova

Ici non tocca i suoi immobili commerciali.

Abbiamo salutato con sommo gaudio le

dimissioni di Berlusconi, ma ci siamo affi-

dati a un altro governo dei poteri forti. Se-

ri e sobri, ma forti, anche più dell'immen-

so potere che Silvio Berlusconi ha avuto in

questi anni in Italia. E, per quanto visto fi-

no ad ora, con le stesse ricette. Perchè la

ministra Fornero ci avrà pure messo le la-

crime, ma qui scorre sempre lo stesso san-

gue. DAVIDE LOMBARDI

Tagli per 4 miliardi. Dal 2012 pensioni di an-zianità con 42 anni e un mese di lavoro per

gli uomini, 41 anni e un mese per le donne. Ac-celerata l'equiparazione dell'età pensionabilefra uomini e donne. Le donne dal 2012 potran-no andare in pensione a 62 anni; l'età salirà astep fino al 2018, quando arriverà a quota 66,raggiungendo così quella degli uomini. Vieneintrodotto il pensionamento flessibile, con di-sincentivi a lasciare il lavoro prima dell'età pen-sionabile e incentivi a continuare oltre.

Dal 2012 tutti passano al meno vantaggio-so metodo contributivo, che si calcola sugli ef-fettivi contributi versati. Per chiudere, blocca-to per i prossimi due anni l'adeguamento all'in-flazione delle pensioni superiori ai 960 euro.Misura particolarmente odiosa, tanto che i par-titi lavorano in Parlamento per alzare la sogliaa quota 1400 euro. C'è anche un regalino allebanche: le pensioni oltre le 500 euro non si po-tranno più ritirare in contanti ma saranno ver-sate su conto corrente, a quanto pare da gen-naio 2012. Quindi, anziani, correte a farvi il con-to in banca, c'è poco tempo. E per chi ha unreddito basso sarà gratis. DAVIDE LOMBARDI

Ritorna l'Ici, in versione Imu (Imposta Mu-nicipale Unica), sulla prima casa. Vale da

sola 11 miliardi. Le aliquote sono le seguenti.Per la prima casa 4 per mille del valore cata-stale rivalutato al 60%. Il Comune può aumen-tare o diminuire l'aliquota di due millesimi dipunto, e deve concedere, solo sulla prima ca-sa, una franchigia di 200 euro, esentando difatto alcuni dal pagamento. Per le seconde ca-se l'aliquota è del 7,6 per mille, e i Comunihanno un margine di manovra di tre millesimidi punto. Ancora non è certa la destinazionedi questi soldi: ai Comuni, a cui spetterebbe-ro, e che ne hanno bisogno per dare i servizi?O allo Stato per risanare i conti? Probabilmen-te ci sarà un mix.

Aottobre 2012 sale l'Iva di due punti percen-tuali. Dal 21 al 23% quella normale, dal 10

al 12% quella agevolata. Da gennaio 2014 sa-lirà di un altro mezzo punto. Un'altra stangataper i consumatori, dopo il punto di Iva regala-toci da Berlusconi pochi mesi fa. Aumentanoanche le accise sulla benzina, da subito. Daquesti interventi entreranno nelle casse delloStato 11 miliardi, di cui 4 vanno a copertura del-la manovra di agosto.

Non viene toccata l'Irpef, ma sale l'addizio-nale regionale dallo 0,9% all'1,23%. Arriva an-che un bollo esteso a tutte le attività finanzia-rie, ma è ancora da definire. C'è poi la cosid-detta "tassa sul lusso". Dal 2012 chi possiedel'auto pagherà un superbollo di 20 euro perogni chilowatt di potenza oltre i 185 (284 ca-valli). Da maggio navi e imbarcazioni che na-vigano o stazionano in acque pubbliche pa-gheranno una tassa di soggiorno. Istituita an-che un'imposta sugli aerei privati.

TAGLI SULLE PENSIONI E AGLI ENTI LOCALI, TORNA L'ICI SULLA PRIMA CASA, SALE DI DUE

PUNTI L'IVA E AUMENTANO ANCORA LE ACCISE SULLA BENZINA. SUI TAGLI ALLA POLITICA

POCA ROBA. TASSA SUGLI SCUDATI SOLO ALL' 1,5%.

Tagli e tasse, ecco la manovraCHE TEMPO CHE FA

Finalmente il Presidente Lorenzotti pre-

sente ad un Consiglio Municipale. Si par-

lava di discariche? Certamente no, dopo le

catene, lo sciopero della fame e gli aereo-

planini è scemato l'interesse del nostro pre-

sidente per il tema; forse allora lo smembra-

mento della scuola Romero a Torre Angela:

nemmeno, un problema personale lo ha pri-

vato della gioia di vedere i bambini che in-

vadevano allegramente l'aula consigliare. Si

parlava di case, di strade, di parchi? Ma pos-

sibile che non ci siete arrivati? Si discuteva

contro l'ipotesi del Ministro Monti di togliere

i gettoni di presenza ai consiglieri municipa-

li, agli assessori e, proprio lui, ai Presidenti

di Municipio.

Si è detto disposto, nell'occasione del con-

siglio municipale straordinario nella Sala del-

la Protomoteca del Comune di Roma a fare

politica anche gratis, se gli viene richiesto, è

una questione di principio, amore per la po-

litica. Noi non gli chiediamo tanto, riteniamo

giusto che chi fa politica sul territorio abbia

un riconoscimento che lo aiuti nella sua at-

tività. L'unico problema che sollevano i cit-

tadini è: come farà a fare politica gratis ed

essere presente nei momenti importanti, se

riesce ad essere assente e lontano dalle pro-

blematiche del territorio ora che percepisce

circa 2500 euro mensili? Malelingue: volere

è potere, basta solo volere.

Previsioni del tempo: senza gettoni nien-

te settimana bianca, meno male che non ne-

vica. BERNACCA

Presente!

ICI

ALTRE TASSE

RIFORMA DELLE PENSIONI

Page 3: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

MUNICIPIO NUMERO 20 ANNO IV 3

Doveva essere un consiglio straordi-

nario in difesa. In difesa del loro ruo-

lo, e perchè no, dei loro compensi.

Ma i municipi hanno rilanciato e chiesto ta-

gli alla 'vera casta', quella

dei parlamentari e delle re-

gioni, e un decentramen-

to amministrativo. E' nato

persino un 'Coordinamen-

to permanente per il de-

centramento reale di Ro-

ma Capitale'.

Peccato che i municipi presenti fossero

solo tre, (IV, V e VIII), oltre a sparuti con-

siglieri di altri municipi. Proprio il nostro, in

controtendenza rispetto all'andamento dei

consigli municipali, è giunto in forze alla Sa-

la Protomoteca del Campidoglio. Ben 18 i

presenti: mancano Battistini, Biferi, Man-

cuso e Amici per il Pdl. Non c'è il consiglie-

re Mastrangeli, che spiega così la sua as-

senza. "Tre mesi fa presentai una mozione

per ridurre i compensi ai parlamentari, la

mozione è passata ma ci furono polemiche.

Ho ricevuto varie accuse, dicevano che la

mozione era strumentale. Per questo non

ci tenevo a ribadire dopo tre mesi la stes-

sa cosa".

Per l'VIII municipio prendono la parola

Lorenzotti, Grasso, Dari e Paparelli. Il Pre-

sidente giusto un minuto, per ribadire che

"assessori e consiglieri municipali sono il

primo punto di riferimento per i cittadini",

per lamentare i "bassi compensi". Poi chiu-

de auspicando l'eliminazione di questi ta-

gli, ma dicendo "che

noi abbiamo il com-

pito di rappresenta-

re i nostri cittadini e

continueremo a la-

vorare comunque".

Grasso prima pun-

ta il dito contro al-

cune "storture". "Qualcuno ne ha approfit-

tato, sono stati fatti degli imbrogli". Poi spo-

sta il problema proprio sul decentramento.

"Il problema non sono i 600 euro. Se mi

danno 600 euro e io non posso fare niente

per il mio municipio perchè non abbiamo

poteri, me ne torno a lavorare. Quando ci

sono problemi le persone quasi sempre non

vanno al Comune, vanno al municipio, che

su molte cose non ha le competenze e può

fare poco".

Fa un discorso bello e sincero il consiglie-

re Paparelli. "Questo è un attacco democra-

tico. Io sono un operaio, guadagno circa

mille euro al mese, e io sono qui anche per

difendere quei gettoni che a me hanno con-

sentito di fare politica. Gestiamo un muni-

cipio da 240mila persone". Poi lamenta la

scarsità di risorse: "Ci troviamo ad avere

come municipio circa 200mila euro per ma-

nutenzione ordinaria e straordinaria degli

edifici scolastici mentre in VIII ci sono 155

plessi; abbiamo solo 10mila euro per le at-

tività sportive del municipio".

Il presidente del Consiglio Dari lo dice

chiaro e tondo. "La casta non siamo noi. Noi

stiamo sempre a contatto coi cittadini, e

nessuno ci ha mai detto che siamo la ca-

sta. Perchè noi crediamo nella politica e con-

tinueremo a contribuire anche gratis. Il pros-

simo passo potrebbe essere la cancellazio-

ne dei municipi, e noi non l'accettiamo". Poi

vira sul decentramento. "Dobbiamo otte-

nere il vero decentramento del Comune di

Roma. Dobbiamo fare un coordinamento

dei municipi, questo consiglio deve essere

visto come l'inizio".

Dopo una breve consultazione, viene re-

datto un comunicato. Chiede di salvaguar-

dare la democrazia diretta, tutela e raffor-

zamento delle loro funzioni, un decentra-

mento reale per servizi di qualità ai cittadi-

ni. Il documento sarà sottoscritto dei con-

siglieri dei tre municipi coinvolti e sottopo-

sto a tutti gli altri. Nasce zoppo, dunque, il

'Coordinamento permanente per il decen-

tramento reale di Roma Capitale'. Tre mu-

nicipi su 19 sono davvero pochi. Questa vol-

ta sono i topolini che hanno partorito la mon-

tagna. DAVIDE LOMBARDI

Se ci sono dei sacrifici da fare, e li devo-no fare tutti, ma proprio tutti, non si ve-

de perchè non debba sopportarne un po' an-che la Chiesa. A cui si chiede di pagare lanuova Imu sugli immobili di natura commer-ciale.

E questa volta non sono i soliti cattivi deiradicali, magari con Di Pietro e la sinistraestrema. Il coro è unanime, coinvolge tut-ti i partiti. Lega, Idv, Sel, Pd, Fli, Pdl e, ad-dirittura, ma con riserva, l'Udc. Nel Pdl si èdetto d'accordo Denis Verdini, ed è la de-putata Gabriella Giammanco a rilasciare di-chiarazioni a tutto spiano sul tema. E' unaquestione di "equità e giustizia sociale". NelPd c'è una mozione firmata da 20 parlamen-

tari e lo stesso Bersani parlando del temaha detto che "deve essere sottoponibile atassazione tutto quello che ha un fine com-merciale". La Lega ha presentato un emen-damento, anche Di Pietro, che sta facendofuoco e fiamme, ha promesso che lo pre-senterà.

E Casini: "La Chiesa deve pagare l'Ici quan-do i locali sono adibiti ad attività commer-ciali, cosa che in parte già accade, è una po-lemica che non ha motivo di esistere". In re-altà la cosa è regolata da una decreto legge(n. 223 del 2006) che porta proprio la firmadell'attuale segretario Pd Pierluigi Bersani.L'allora ministro decretava che l'esenzionedella Chiesa dall'Ici "sia applicabile alle atti-

vità che non abbiano esclusivamente natu-ra commerciale". E su quell'esclusivamenteche si è trovato l'inganno. Basta mettere unacappella in un albergo a cinque stelle e il gio-co è fatto. O, come dimostrato dai radicali,presunti studentati che, oltre agli studenti,"ospitano" turisti a 50 euro a notte. Ancheper il ministro per la Cooperazione e l'Inte-grazione Andrea Riccardi, la Chiesa deve pa-gare l'Ici, ma secondo lui non va cambiatala legge, devono vigilare i Comuni. "Vigilinoi Comuni per vedere se la tassa viene paga-ta o meno, e si valuti caso per caso e si in-tervenga". E visto il coro unanime, vien dachiedersi chi ci abbia governato in questi 20anni. DAVIDE LOMBARDI

LA CHIESA PAGHI L'ICI

Municipi, patto per il decentramento: ma è moncoSCARSA PARTECIPAZIONE AL CONSIGLIO STRAORDINARIO AL CAMPIDOGLIO. CI SONO SOLO TRE MUNICIPI CHE DIFENDONO I COMPENSI A CON-

SIGLIERI E MINISINDACI E RILANCIANO DANDO VITA AL 'COORDINAMENTO PERMANENTE PER IL DECENTRAMENTO REALE DI ROMA CAPITALE'

“La titolarità di qualsiasi carica, ufficio o orga-no di natura elettiva di un ente territoriale

non previsto dalla Costituzione è a titolo esclusiva-mente onorifico e non può essere fonte di alcunaforma di remunerazione, indennità o gettone di pre-senza". E' l'articolo 23, comma 22, della manovradel governo Monti. Quello che ha fatto saltare sul-la sedia consiglieri, assessori municipali e minisin-daci, perchè cancella qualsiasi tipo di compensoper queste cariche non previste dalla Costituzio-ne. Stiamo parlando degli anelli di congiunzione frai cittadini e la politica, di persone che interagisco-no direttamente con la gente, faccia a faccia, bec-candosi spesso anche le peggiori critiche. Di per-sone che si trovano a governare realtà complessee più grandi e abitate di molti paesi e città italiane.L'VIII municipio di Roma, con i suoi 244mila abi-tanti, sarebbe fra le prime 15 città d'Italia per po-polazione. La protesta si è alzata immediatamen-te, in maniera bipartisan. E affianco ai 19 minisin-daci della capitale si è schierato il primo cittadinoGianni Alemanno, che ha detto "no all'umiliazionedei municipi" e, assieme ai 19 presidenti, ha scrit-to una lettera a Monti, al ministro dell'Interno e aicapigruppo in Parlamento. Nella lettera si elogia lafunzione dei municipi, "primo ente di prossimità acui i romani si riferiscono". Si parla della loro "fun-zione preziosa nei territori e nel rapporto con la cit-tadinanza". E ancora: "Con le loro porte sempreaperte, rappresentano il primo livello dello Stato.Con la loro attività hanno ridotto la distanza fra cit-tadini e istituzioni. Insomma, sono un vero e pro-prio caposaldo di democrazia politica". In soldonisi chiede al Governo e ai gruppi parlamentari al la-voro nelle commissioni di rivedere l'articolo 23 com-ma 22 del decreto. "Un errore che mette seriamen-te a rischio la natura e il senso stesso di queste im-portanti istituzioni della democrazia locale". E que-sta volta stiamo dalla parte dei politici. Sia perchè,a fronte di indennità d'oro e privilegi assurdi di cuigodono i parlamentari, tagliare sui municipi è unnonsense che fa risparmiare ben poco (secondo ilMessaggero assessori minisindaci e consiglieri co-stano al Campidoglio 9 milioni l'anno). Sia perchèun conto è prendere rimborsi per 7mila euro al me-se (come faceva la consigliera Vanda Raco nel no-stro municipio) o inventarsi residenze fittizie pergonfiare i rimborsi, un conto è percepire uno sti-pendio equo e commisurato al lavoro svolto.

DAVIDE LOMBARDI

LA MANOVRA DEL GOVERNO MONTI ELIMINA

QUALSIASI TIPO DI COMPENSO PER PRESIDENTI,

ASSESSORI E CONSIGLIERI MUNICIPALI. ANCHE

ALEMANNO DALLA PARTE DEI MUNICIPI: ASSIE-

ME AI 19 PRESIDENTI SCRIVE UNA LETTERA A

MONTI PER CHIEDERGLI DI ELIMINARE I TAGLI.

TAGLI AI MUNICIPI,

MINISINDACI IN RIVOLTA

SI ALZA UN CORO TRASVERSALE: TUTTI I PARTITI CHIEDONO CHE LA CHIESA PAGHI L'ICI PER GLI IMMOBILI COMMERCIALI.

Page 4: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

MUNICIPIONUMERO 20 ANNO IV4

La manovra Monti a partire 2013 vor-rebbe tagliare ogni forma di compen-so ai nostri consiglieri. Che direbbe

Monti se sapesse che in VIII esisteva qual-cuno come Vanda Raco, consigliere Pdl, cor-rente Samuele Piccolo, che costava alle cas-se comunali 7mila euro al mese?

Ricordiamo in breve la vicenda della con-sigliera. Ottobre 2009 Euro 4.893,47 lordepiù gettoni presenza. Novembre 2009 Euro7.087,39 lorde più gettoni presenza. Da giu-gno a dicembre 2010 Euro 37.429,48 lordepiù gettoni presenza. Ultimo rimborso in no-stro possesso, negli scorsi numeri mai pub-blicato, è quello di gennaio - febbraio 2011Euro 11.462,38 lorde più gettoni presenza.Ad aprile 2011 uscì il nostro articolo e la Ra-co fu 'pizzicata'. Cifre da capogiro quelle del-la consigliera che all'epoca lasciarono tuttidi stucco. Soprattutto perché in un'intervi-sta a firma Elena Bruni, la Raco dichiarò pri-ma di non percepirne, poi di non aver capi-to la domanda, di essere titolare dell'Agen-zia Wanda e di essere dipendente della Con-ser Consorzio (la ditta che percepiva i rim-borsi). E aggravò la sua posizione dicendodi non ricordare né la sede né il nome delpresidente della Conser Consorzio. Di esse-re stata assunta nell'ottobre 2009, dopo lasua elezione, e concluse dicendo "lo hannosempre fatto tutti".

Quindi Vanda Raco aveva ben tre incari-

chi: il Municipio, la sua agenzia e l'incaricocon la Conser Consorzio, in cui guadagna-va "3mila euro al mese". E infatti noi ironiz-zammo paragonandola a Wonder Woman.Come riusciva in 24 ore a svolgere tutti que-sti incarichi? Ecco. Se prendessero come laregola nel nostro Municipio il caso della Ra-co, più che rimborsi dovrebbero mettere inostri consiglieri a lavorare dentro una ca-va, sotto il sole cocente che non fa mai ma-le! Ma generalizzare è sempre sbagliato edi consiglieri che meritano un compenso peril loro lavoro nell'amministrazione ne abbia-mo molti.

E non dimentichiamo che la maggior par-te se non avesse quei rimborsi non potreb-be più fare politica. Ed è il caso di coloro chelavorano nel privato. Per i dipendenti pub-blici è tutta un'altra faccenda. Prima eranoquelli che ci guadagnavano di più: il loro sti-pendio restava intatto e potevano aggiun-gere i gettoni presenza. I contribuenti inve-ce pagavano per intero un dipendente pub-blico, che in realtà, non potendo svolgere lesue mansioni, aveva bisogno di un sostitu-to. E indovinate? A pagare erano sempre i

cittadini! Poi a marzo 2011 la legge cambiò:rimborsi ai dipendenti privati di Euro 951,88lorde mensili al massimo. Gettoni presenzamassimo di Euro 951,88 lorde mensili, pa-ri alla presenza di 15 gettoni. E qui un altrogiallo. L'ultimo rimborso della consigliera Ra-co è di febbraio 2011. Poi nulla. Cambia lalegge e la consigliera non ne chiede più. Duesono le cose: o la Raco si è licenziata dallaConser Consorzio oppure non ha ancora pre-sentato la richiesta di rimborso che da 7mi-la euro lorde al mese, pensate un po', pas-serebbe a sole 951,88 Euro. E se c'è chi nonne chiede più, c'è chi invece è costretto astare 24 ore al mese in Municipio senza chie-dere rimborsi, come il consigliere Pd Danie-le Grasso. Ora la proposta di tagliare i com-pensi agli amministratori metterebbe alcu-ni nella condizione di abbandonare, altri, iricchi, di continuare a fare politica. E que-sta è una cosa inaccettabile! L'auspicio è chein futuro, coloro che hanno gettato vergo-gna sul Municipio, non vengano premiati conincarichi più importanti, come presidenze dicommissioni. Ma semplicemente allontana-ti. FEDERICA GRAZIANI

Da tempo vi state battendo contro il go-verno tecnico Monti perchè?Perchè Monti fa parte dei burattinai che in que-sti anni hanno comandato i nostri politici, i bu-rattini. E' uomo delle banche, presidente dellaTrilateral Commission che ha come obiettivo ilcontrollo segreto delle nazioni, membro dellaGoldman Sachs banca d'affari che ha fatto fal-lire decine di nazioni, nonchè membro del Bil-derberg, un gruppo segreto i cui contenuti ri-mangono segreti, e nel quale durante la riu-nione annuale si decidono le sorti delle econo-mie mondiali.Avete realizzato un manifesto molto for-te sulla questione con scritto "arrestate-lo" puoi spiegarci?Ricordiamo che ha fatto parte della commis-sione che ha regolarizzato illegalmente i contidella Grecia per farla entrare in Europa per poiindebitarla fino all'orlo, e ora farla controllaredalle banche e in un' intervista a settembre pro-clamava le proprie vittorie dell'euro, tra cui

l'esempio fu proprio la Grecia, il quale pochesettimane dopo ha fatto crack.Non vi sembra di usare parole troppo for-ti?Hanno ucciso il nostro futuro, la nostra nazio-ne con la mega truffa del signoraggio, appro-priandosi della proprietà della moneta, indebi-tando e schiavizzando così tutte le nazioni. Che intendi con signoraggio?Abbiamo lasciato che la banca detenesse la pro-prietà delle moneta e quindi la banca ci prestale banconote, che dobbiamo restituire con l'in-teresse. Invece la proprietà della moneta de-ve appartenere allo Stato, che così non si in-debita con nessuno. E' questa la soluzione. Co-sa fattibile visto che poco tempo fa lo ha fattol'Islanda, ma ovviamente in tv non se ne è par-lato e i politici di destra e sinistra si sono mes-si a far finta di litigare pur di non far scoprirequesta truffa. L'ultimo che provò a cambiarequesta legge, fu Kennedy, che sappiamo tuttiche fine fece. FEDERICA GRAZIANI

MARCO DI COSIMO (PDL), PRESIDENTE DELLA

COMMISSIONE URBANISTICA

"È chiaro che, in un momento di crisi diffu-sa, sia necessario rivedere i costi, anche del-la politica. Non è condivisibile, però, partiredal taglio dei municipi che, a Roma, perestensione territoriale e numero di abitantisono equivalenti a medie città italiane. Nonè certamente con il ridimensionamento diquesti enti di prossimità, spesso primo anel-lo del rapporto istituzioni - cittadini, che sipuò parlare di tagli alla politica. Invitiamo ilgoverno Monti a rivedere questa posizioneirricevibile e iniqua". È quanto dichiara il con-sigliere Pdl di Roma Capitale, Marco Di Co-simo.

DARIO NANNI, CONSIGLIERE CAPITOLINO PD:''Trovo assurdo che in municipi equivalentiad una media città italiana vengano cancel-lati i rimborsi ai consiglieri pari a circa 500euro. Si tratta di una spesa complessiva checosterebbe la metà della liquidazione per-cepita dal super manager Guarguaglini. So-lo che l'ex presidente di Finmeccanica oltread essere indagato per oscure operazionieconomiche e un giro di denaro non traspa-rente e' anche responsabile del dissesto diuno dei principali gruppi industriali italiani.Al contrario di chi democraticamente elettoogni si occupa dei problemi complessi di unacittà metropolitana come Roma.''

Pagano soprattutto municipi e province. Le province perderanno la Giunta, e il Consiglio avràun massimo di 10 componenti, contro i 45 attuali. Le funzioni e il personale saranno trasfe-

riti a Regioni e Comuni. Inizialmente si prevedeva una soppressione immediata, già da metà 2012. Poi il governo Mon-ti è tornato sui suoi passi: le giunte provinciali potranno almeno portare a termine il mandato,e anche i tagli ai municipi potrebbero essere eliminati. Qualcos'altro si mette da parte dimi-nuendo il numero di consiglieri di alcune authority e accorpando alcuni enti. Ci sono poi i tagliper 5,8 milioni di euro agli enti locali, decideranno loro come spalmarli. Quindi potrebbero tra-dursi in ulteriori tagli per i cittadini. Sui parlamentari c'è il comma 7 dell'art. 23, che è quasi unaminaccia. In sostanza dice che, se non ci sarà un adeguamento alla media dei livelli retributividei parlamenti europei entro il 31 dicembre 2011, "il Governo provvederà con apposito prov-vedimento d'urgenza". Ma la Commissione Affari Costituzionali della Camera ha dato parere ne-gativo al comma, facendo slittare i tagli. Che saranno decisi dagli stessi parlamentari. Quandosi tratta di difendere il proprio orticello, i partiti ci mettono un minuto a trovare l'accordo.

FORZA NUOVA: "MONTI È UN BURATTINAIO"

DANIELE LOPOLITO, RESPONSABILE DI FORZA NUOVA PER L' VIII MUNICIPIO, SI SCAGLIA CONTRO IL

GOVERNO MONTI PARLANDO DEL POTERE DELLE BANCHE, DI SIGNORAGGIO E DEI TAGLI ALLA POLITICA.

TAGLI ALLA POLITICA

DAL COMUNERimborsi in VIII? Siamo migliorati …IN APRILE AVEVAMO PUBBLICATO I RIMBORSI DEI NOSTRI CONSIGLIERI MUNICIPALI. ERA

ESPLOSO IL CASO DI VANDA RACO, DUE MESI FA PROMOSSA A PRESIDENTE DELLA COMMIS-SIONE AMBIENTE, CHE ARRIVAVA A PERCEPIRE DALLE CASSE COMUNALI UN RIMBORSO DI 7MI-LA EURO AL MESE. ORA A CHE PUNTO SIAMO?

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MUNICIPIONUMERO 20 ANNO IV6

E’finito il tempo delle chiacchiere, ser-

vono i fatti. L'aula è invasa di bam-

bini e adulti. Ci sono centinaia di

persone che protestano contro la legge re-

gionale 111. La scorsa volta, il consiglio ave-

va preso un impegno. Ma nulla è accaduto.

Lo stesso Lorenzotti, che tanto per cambia-

re è assente, con una delibera di giunta si

era preso la responsabilità di intervenire. In

altri municipi, i presidenti sono stati ascol-

tati e sono riusciti a sventare lo smembra-

mento.

Nel nostro nessuno ha alzato la voce, nes-

suno ha contattato l'Assessore De Palo. As-

sente, manco a dirlo, anche l'Assessore alla

scuola Baldassarri. Colui che abita da un'al-

tra parte, che non conosce il territorio, che

non sa nemmeno quali e quante scuole ci

siano nel nostro Municipio. Colui che non c'è

mai e che i bambini del-

la Romero non li ha visti

nemmeno con il cannoc-

chiale. Colui che andreb-

be sollevato dall'incarico.

Quando il Consiglio ini-

zia i cittadini non hanno

voglia di farsi strumen-

talizzare ancora e pren-

dono possesso dell'aula. Dari è costretto a

sospendere la discussione. I bambini inva-

dono gli spazi riservati ai consiglieri. Tanto

se è questo il modo di amministrare, non do-

vrebbe essere difficile per un bambino fare

meglio. Si alzano cori: "Lorenzotti dove stai!".

E ancora "Uscite a mezzanotte!". I bambini

invece incitano loro stessi: "Forza Romero!".

Fanno girotondi, saltano, salgono sugli scran-

ni.

Qualche amministratori bofonchierà che i

genitori stanno usando i piccoli per questa

battaglia. Per una qua-

rantina di minuti nell'au-

la regna il caos. A met-

terci una toppa il solito

Marco Dari, che soppe-

risce all'assenza di colo-

ro che avrebbero la responsabilità della si-

tuazione. Si mette in contatto con Di Palo.

Poi parla con Emanuele Casella, portavoce

della Romero, e lo invita a tornare il giorno

seguente per inviare un fax all'assessore. E

la promessa viene mantenuta il giorno do-

po. Fabio Nobile, consigliere regionale PdCI/FdS

e vicepresidente della Commissione Scuola

commenta: "Il 7 novembre il consiglio del

Municipio VIII ha approvato all'unanimità

una mozione per chiedere lo slittamento del-

l'applicazione del piano di dimensionamen-

to scolastico. Senza alcuna motivazione ta-

le provvedimento non è stato immediata-

mente trasmesso agli uffici competenti di

Comune e Regione. Ritengo a questo punto

necessario - continua il consigliere- che la

Regione Lazio proceda, come altri enti re-

gionali, ad impugnare di fronte alla Corte Co-

stituzionale la Legge 111/2011 e a proro-

garne i tempi di applicazione. Su questa ri-

chiesta di proroga è urgente che la commis-

sione scuola e l'aula consiliare si esprimano

con un voto".

La mozione portata in aula dal Partito De-

mocratico diventa la mozione di tutti. Tol-

to il simbolo, per una volta, si parla delle ve-

re esigenze del territorio, senza strumentaliz-

zazioni politiche. In aula tutti capiscono l'im-

portanza di avere sul territorio del nostro Mu-

nicipio un istituto così all'avanguardia come

quello di Castelverde. E davanti all'istruzione

e al futuro dei giovani, l'aula consiliare divie-

ne un luogo normale. La mozione chiede che

il Liceo scientifico Amaldi diventi la direzione

didattica del nuovo plesso scolastico e di as-

secondare le richieste dei cittadini che voglio-

no un istituto di indirizzo scientifico o linguisti-

co. Si chiede inoltre di sostenere verso la Re-

gione Lazio la richiesta di poter svolgere le prei-

scrizioni nei tempi previsti (gennaio - febbra-

io) per l'anno 2012 - 2013. Dopo l'approvazio-

ne, sarà proprio il Presidente del Consiglio Da-

ri ad applaudire i consiglieri per quella che de-

finirà una scelta "storica".

“L’Onorevole De Luca è passato al Grup-

po Misto perché da tempo gli veniva-

no bocciati tutti gli emendamenti. Quando ti

vedi bocciare tutto ti senti offeso e frustrato.

Io ora sto riflettendo. Lasciare una maggioran-

za, in cui sono stato eletto, non è facile. Ci sto

pensando. Sono stato eletto con il Pdl e mi sto

guardando in giro. Mi sono preso una pausa.

Sono coerente e per ora resto in questo grup-

po. Voglio valutare la mia posizione, anche

ascoltando cosa ne pensa il mio elettorato. Ne

vale del mio futuro. Noi su questo territorio ci

mettiamo la faccia. Quando avrò una risposta

dai mie elettori mi muoverò. Per ora resto nel

mio gruppo, che si chiama Pdl".

LARGO MONREALE, GIÀ 'PARCHEGGIATO'

VILLINO PERDE IL SUO REFERENTE

Stavolta non si può dare torto ai consiglieri delPd. Largo Monreale non è una piazza, è un

parcheggio in piena regola. Quello che doveva di-ventare polo culturale, è invece diventato un sem-plice contenitore di automobili.

A presentare la mozione Cremonesi, che chie-de la sostituzione degli alberi, piantati da poco, ela messa in sicurezza degli attraversamenti pedo-nali, che non si accompagnerebbero alla segna-letica e al marciapiede di via Vermicino. Punta an-che il dito sulle nuove piante, le albizzie, che han-no preso il posto degli storici platani di un tempo.Risponde Vanda Raco, forse toccata dal discorsodi piante e fiori. Visto che è lei la nuova Presiden-te della Commissione Ambiente prende la parola,dimenticandosi che Ambiente significa altro, peresempio discarica. "Le piante scelte sono più or-namentali delle precedenti e non vedo perché nonpossano stare lì. Hanno la fioritura a differenza del-le altre che non l'avevano. Siamo nel gusto per-sonale. Rispetto agli attraversamenti, la segnale-tica è stata messa solo a 2/3 metri di distanza" (?).Quindi cittadini se vi investiranno e non sarete ri-pagati perché le strisce non ci sono, potrete chie-dere alla Raco un risarcimento. In fondo sono so-lo pochi metri! E infatti Cremonesi risponde: "Sesta a due metri non sta dove deve stare". Gli faeco Grasso: "Il codice della strada detta le misu-re".

Arriva l'intervento di Scorzoni: "Le albizzie so-no perfette per un parcheggio, perché quella nonè una piazza. Doveva ottenere il risultato di favo-rire il commercio e invece Lorenzotti è riuscito nelmiracolo. Non sono contenti nemmeno inegozianti!Metà del lavoro che doveva fare il Pdalle prossime elezioni lo sta facendo il vostro Pre-sidente per noi. Vi faccio una domanda: che finefarà il mercato? Potremmo fare un mercato - gio-stra e girarci intorno!" La Raco non vuole solo fa-re brutta figura, oggi si vuole proprio umiliare. "Nonè possibile mettere d'accordo tutti. Abbiamo cer-cato di fare il meglio, questo non toglie che siamoaperti a suggerimenti". Il consiglio termina con ladomanda di Scorzoni: "Scusate, ma nelle piazzenon è vietato parcheggiare?".

E' DA TEMPO CHE IL PD ASPETTA LA FINE DEI

LAVORI DI LARGO MONREALE, UNA DELLE

OPERE PIÙ DIBATTUTE NELL'ULTIMO ANNO IN

AULA. E AL PRIMO CONSIGLIO NON PERDE

TEMPO E PRESENTA UNA MOZIONE.

L'ONOREVOLE PASQUALE DE LUCA, REFERENTE

COMUNALE DEL CONSIGLIERE VILLINO, È PAS-SATO DAL PDL AL GRUPPO MISTO. ABBIAMO

CHIESTO AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE

CULTURA SUI SUOI POSSIBILI SCENARI FUTURI.

ALL'UNANIMITÀ VIENE VOTATA IN AULA L'INDI-CAZIONE DI INDIRIZZO DEL NUOVO ISTITUTO DI

CASTELVERDE. IL CONSIGLIO CHIEDE CHE VEN-GA AVVIATO UN NUOVO LICEO. CLASSICO O LIN-GUISTICO.

I bambini della Romero occupano l'Aula del ConsiglioPER LA SECONDA VOLTA I BAMBINI DELLA ROMERO INSIEME AI LORO GENITORI IRROMPONO

DURANTE IL CONSIGLIO MUNICIPALE PER PROTESTARE CONTRO LO SMEMBRAMENTO. A FARLA

DA PADRONI STAVOLTA I BAMBINI.

NUOVO ISTITUTO DI CASTELVERDE,

IL CONSIGLIO APPROVA L'INDIRIZZO

UP&DOWNVENDETTIsporge denuncia per impedire la discarica

LORENZOTTIAssente per la scuola Romero

Page 7: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

MUNICIPIO NUMERO 20 ANNO IV 7

E’il primo atto concreto di un am-

ministratore e a farlo è il Presiden-

te della Commissione Sicurezza

Nando Vendetti, che vuole con questa de-

nuncia tutelare la salute dei cittadini e del-

l'ambiente.

Una denuncia che ipotizza reati di natu-

ra penale. Ad assisterlo un avvocato di fa-

ma nazionale, Francesca Romana Fragale,

avvocato penalista ed esperta di diritto del-

l'ambiente, Presidente dell'Associazione Fu-

turo Sostenibile Onlus - tutela dell'etica e

dell'ambiente, vincitrice tra l'altro quale par-

te civile di tre processi nei confronti dei ge-

stori della discarica di Malagrotta. "La de-

nuncia - spiega l'avvocato Fragale - è con-

tro ignoti. E' una prassi, sarà la Procura a

doverci indicare i responsabili. Nell'area di

San Vittorino - Corcolle ci sono tutta una

serie di vincoli: archeologici, paesaggistici,

idrologici. Cosa più grave è che le condut-

tore che portano l'acqua a Roma passano

proprio nel terreno scelto. Qui ci sono di-

versi articoli del codice penale che si rischia

di violare: Art. 439 c.p. (avvelenamento di

acque e sostanze alimentari); Art. 632 c. p

(deviazione di acque e modificazione dello

stato dei luoghi); Art. 733 c.p, (danneggia-

mento al patrimonio archeologico, storico

o artistico nazionale); Art. 734 c.p. (distru-

zione e deturpamento di bellezze natura-

li). Tengo a precisare che la stessa denun-

cia è stata presentata anche da me come

Presidente dell'associazione Futuro soste-

nibile onlus. Sarebbe importante che an-

che i cittadini si unissero a noi nella stessa

denuncia, sarebbe di grande importanza

una denuncia condivisa". La denuncia po-

ne quindi l'accento sulla possibilità di un di-

sastro ambientale e di effetti devastanti per

la salute pubblica. "Mi sono andato a spul-

ciare le carte - spiega Vendetti - e ho no-

tato che l'area ricade su vincoli importan-

ti. Se ci sono cittadini che non possono fa-

re gli allacci alla fogna a causa dei vincoli,

come si fa a fare una discarica? La discari-

ca è vicina ad una scuola e ad un sito UNE-

SCO. In Italia tutto quello che è tempora-

neo diventa definitivo. Mi spaventa il dan-

no che si potrebbe creare all'ambiente, ma

soprattutto alla salute del cittadino. Non

punto il dito contro nessuno, sarà la magi-

stratura a farlo. Chi è deputato ad appro-

vare - continua Vendetti - questa soluzio-

ne non conosce bene la zona. Come Presi-

dente della Commissione Sicurezza ho sem-

pre cercato di lavorare per i cittadini e de-

vo tutelare il mio territorio.

Mi sono esposto come amministratore,

la sicurezza non è solo combattere la cri-

minalità ma anche difendere il cittadino, il

bene pubblico e storico. Mi sono informato

anche con l'aiuto del Delegato al Decoro

Urbano per il Municipio Francesco Lanza.

Qui si sta attivando il timer per una bom-

ba ad orologeria! Saltini, il presidente del

comitato di quartiere, può fare una raccol-

ta firme per fare una seconda denuncia, vi-

sto che ha sempre collaborato con la mia

commissione. Mi sono affidato a Francesca

Romana Fragale, un avvocato che ha vin-

to la causa contro le antenne del Vaticano.

Ho fatto questo atto da solo, senza il Mu-

nicipio, perché avevo paura di essere fer-

mato. Certo, devo dire che è un fallimento

per la Commissione Ambiente, perché per

questa questione non ha prodotto nessun

atto. Mi sembra strano che la Commissio-

ne Ambiente non abbia pensato a fare la

mia stessa mossa e sono allibito del fatto

che non sia stata informata in tempo delle

decisioni. I miei referenti politici - conclu-

de Vendetti - sanno tutto di questa mia ini-

ziativa, quindi sono sereno e confido nella

magistratura".

E stavolta Vendetti merita l'applauso di

tutti, noi compresi, per aver, a rischio del-

la sua stessa carriera politica, portato avan-

ti una battaglia per il suo territorio e per i

cittadini. Lui, Presidente della Commissio-

ne Sicurezza, ha fatto quello che mesi fa

avrebbe dovuto fare l'Assessorato e la Com-

missione all'Ambiente. E i cittadini ricorde-

ranno nomi e cognomi di coloro che hanno

fatto, e continuano a fare, orecchie da mer-

cante.

Si propongono come l'alterna-

tiva, come la risposta a colo-

ro che sono stanchi della politica

calata dall'alto. Si rivolgono so-

prattutto ad un elettorato giova-

ne e si impegneranno nel settore

dei lavori pubblici e dell'ambien-

te. "Ci stiamo strutturando - spie-

ga Mastrangeli - è un partito giovane. E' sta-

ta eletta presidente Annamaria Addante e

segretario di circolo Piero Spagnuolo. Io sa-

rà il capogruppo". L'Api, grazie al consiglie-

re regionale Mario Mei, da tempo è in prima

linea sul tema della discarica di San Vittori-

no - Corcolle. In Regione stanno dando bat-

taglia per fermare quella che definiscono una

"scelta scellerata".

Con la nomina di Addante e Spagnuolo,

l'Api comincia ad allargare il suo campo d'azio-

ne. "Io sono di Grotte Celoni - continua Ma-

strangeli - l'Addante è di Torre Spaccata e

Spagnuolo è di Castelverde. Abbiamo coper-

to così le tre aree dell' VIII. Ad oggi siamo

arrivati ad avere 240 tessere e tutte in po-

chissimo tempo. Siamo un partito alternati-

vo, con una struttura snella, rivolto ai giova-

ni. Possiamo essere l'alternativa per i delusi

di centrosinistra". Tra i primi interventi in cui

l'Api sarà impegnata, quello della rotatoria

delle quattro strade. "Ci impegneremo è da

tempo che i cittadini chiedono quest'opera".

In Comune a rappresentarli oggi Vigna e Ru-

telli, un nome ingombrante. "Ricordo a tut-

ti che Rutelli è stato il primo a chie-

dere la riduzione dei costi della po-

litica e che ha detto che a sacrificar-

si non devono essere i cittadini".

Il trio dell' VIII viene da una sto-

ria di sinistra ed è a quell'elettorato

che si rivolgono. "Nella nostra auto-

nomia municipale - conclude Ma-

strangeli - ci rivolgiamo ad un elettorato di

centrosinistra. Voglio fare le mie congratu-

lazioni ad Annamaria Addante e Piero Spa-

gnuolo. Insieme potremo fare tanto".

Anche la Corte dei Conti punta il dito con-

tro la Metro C. Secondo il quotidiano 'La

Repubblica' c'è una relazione scritta della se-

zione centrale di controllo che è stata mostra-

ta, lo scorso 6 dicembre, a tutti gli uffici com-

petenti. Ministeri, enti locali, comitati, azien-

de. La Corte dei Conti accusa la dilatazione

dei tempi, l'aumento dei costi e l'inefficienza

nella direzione dei lavori. Parla di un'opera

"non priva di incognite, essendosi esaurite

anzitempo le risorse per la realizzazione in-

tegrale ed essendo stato disatteso l'effettivo

impegno della copertura finanziaria relativa

all'intero tracciato fondamentale". L'aumen-

to dei costi: quelli stimati inizialmente erano

1.925 milioni di euro. Ad oggi il costo del-

l'opera è di 3.379 milioni di euro, "privo del-

le qualificanti opere integrative delle tratte

centrali". E privo del tratto Piazza Venezia -

Farnesina, che si farà, se si farà, ricorrendo

al project financing.

La Corte dei Conti punta il dito anche con-

tro l'affidamento all'esterno di Roma Metro-

politane della direzione dei lavori, ritenuta

inefficiente, e del collaudo. Cosa che "mal si

concilia con una struttura specializzata costi-

tuita da ingegneri e tecnici". Dubbi anche sul-

le modalità d'affidamento degli incarichi di

collaudo che, "in violazione delle normative

comunitarie, sono stati affidati intuitu perso-

nae, senza alcuna forma di selezione o pub-

blicità, pur in presenza di compensi rilevan-

tissimi".

Vendetti sporge denuncia per fermare la discarica

Emendamenti in VIII per

circa 2 milioni e mez-

zo fino ad oggi. E' il risul-

tato del lavoro, spesso sot-

terraneo della Lista Civica.

A parlarcene il consigliere

Maurizio Mattei che riven-

dica l'operato suo, del consigliere regionale

Celli e del consigliere comunale Quadrana.

Vi state concentrando sui lavori pub-blici ma anche sul sociale …

Grazie al consigliere Celli abbiamo ottenu-

to emendamenti per i centri anziani di Villag-

gio Breda, di Torre Angela, di Corcolle e Tor-

re Maura. Con il consigliere Quadrana abbia-

mo ottenuto la riqualificazione di alcune stra-

de come via Fornara e via Stefano Breda. Io

ho presentato in aula una mozione, che spe-

rò diventerà un ordine del giorni, per aprire

una casa dei papà in un edificio sotto seque-

stro in via Santa Elisabetta a Borghesiana.

Ci sono degli immobili comunali abbandona-

ti, che invece si danno a privati, piuttosto che

destinarli a servizi pubblici. Questi genitori

separati hanno il diritto di recuperare una vi-

ta sociale con i loro figli e dargli un alloggio

per reinserirsi nella vita normale può rappre-

sentare un valido aiuto. Qualora il Municipio

non approvasse la mia mozione, cercheremo

di finanziarlo con i nostri emendamenti.

Grazie agli emendamenti la Lista Civi-ca ha ottenuto grandi risultati …

Ricorriamo agli emendamenti per coprire

le mancanze di questa maggioranza. I loro

interventi si concentrano tutti a Borghesia-

na. Noi facciamo emendamenti per sopperi-

re all'incapacità di questa maggioranza a co-

minciare dal presidente della commissione

lavori pubblici. Noi lavoriamo su tutto l' VIII

municipio. 2milioni e mezzo di emendamen-

ti finora.

C'è un futuro per la lista Civica in VIII?Credo ci sia ancora futuro per la Lista Ci-

vica in questo territorio, lo ha detto anche il

consigliere Celli. Siamo contenti della scesa

in campo di Zingaretti, però si dovranno met-

tere al tavolo e parlare anche con noi.

LAVORI APPALTATI (QUADRANA - CELLI - MATTEI)Via Carlo Fornaramanutenzioni stradaliVia Poggini - manutenzioni stradaliVia Rossini - manutenzioni stradaliVia Mirabella Eclanomanutenzioni stradaliPiazza Erasmo Piaggiomarciapiedi e aree di sostaVia Stefano Bredamarciapiedi e aree di sosta

LAVORI DA APPALTARE (QUADRANA - CELLI - MATTEI)Via Filicudi - Via Centurini - Via A. riva-Via G. M. Caretti - Via Camitini

L'API PRENDE PIEDE IN VIIILA CORTE DEI CONTI 'BOCCIA' LA METRO C

SI È SVOLTO IL PRIMO CONGRESSO API. ELETTA PRESIDENTE ANNAMARIA ADDANTE E SE-GRETARIO DI CIRCOLO PIERO SPAGNUOLO. PARLA VALTER MASTRANGELI, CAPOGRUPPO

MUNICIPALE DEL NUOVO PARTITO.

IN UN DOSSIER SVELATO DAL QUOTIDIANO

'LA REPUBBLICA', LA SEZIONE CONTROLLO

PUNTA IL DITO CONTRO LA DILATAZIONE DEI

TEMPI E L'AUMENTO DEI COSTI.

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SICUREZZA VIII MUNICIPIO DECIDE DI MUOVERSI DA SOLO PER BLOCCARE IL SITO DELLA

DISCARICA DI SAN VITTORINO - CORCOLLE. UNA DENUNCIA PENALE PER CERCARE DI PORRE L'AREA SOTTO SEQUESTRO. E MENTRE

LA COMMISSIONE SICUREZZA SI MUOVE, QUELLA AMBIENTE TACE.

LA LISTA CIVICA A COLPI DI EMENDAMENTI

Page 8: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

MUNICIPIONUMERO 20 ANNO IV8

PROMESSE TRADITE

E RISPOSTE MANCATELo scorso 2 novembre a Roma, in via

Tuscolana, sono morti due ragazzi. Si

sono schiantati col motorino su un im-

pianto pubblicitario abusivo collocato su uno

spartitraffico. Questo episodio e l'indecorosa

situazione ormai sotto gli occhi di chiunque

viva nella Capitale hanno acceso i

riflettori sul fenomeno dei cartello-

ni abusivi.

E attirato le attenzioni del sinda-

co Alemanno, che si è affrettato a

fare i suoi interventi spot. A mo-

strare il pugno fermo. Sono stati ri-

mossi oltre 1500 manifesti abusivi

dall'Ama e il sindaco, assieme al-

l'assessore Bordoni e ai vigili, si è fatto la pas-

seggiata in centro a smontare paline e im-

pianti abusivi. Poi qualcosa di concreto: un'or-

dinanza che vieta le ricollocazioni e gli spo-

stamenti di impianti sino all'approvazione del

nuovo piano regolatore, prevista per l'anno

prossimo. Per Alemanno, naturalmente, è

tutto frutto della "cattiva eredità", mentre il

consigliere Pd Nanni parla di "20mila cartel-

loni pubblicitari in più" con la nuova Giunta.

E Veltroni rivendica, assieme all'assessore

competente Daniela Valentini, la sua "per-

manente e costante" strategia di rimozione

dei cartelloni abusivi.

"Un giorno mi chiamò il questore e mi dis-

se che delle persone erano venute sotto ca-

sa mia perchè volevano fare un attentato,

proprio per la questione dei cartelloni abusi-

vi", ha detto Veltroni, e anche la Valentini ha

ricevuto una lettera inti-

midatoria. Ma cosa ha

fatto il sindaco per de-

bellare questo fenome-

no? E' vero che non c'è

un piano regolatore, ed

è una pecca che ci si por-

ta avanti da anni, ma una sorta di censimen-

to degli impianti esistenti c'è. L'atto più im-

portante su questo fronte della Giunta Ale-

manno è la delibera 37 del 2009, una sorta

di deregulation nel settore che ha causato il

moltiplicarsi degli impianti, secondo il comi-

tato Cartellopoli. "Un autocensimento".

La ditta prima piazza il cartellone, poi av-

visa il Comune e paga un canone neanche

tanto elevato per far sì che l'impianto venga

inserito in una banca dati. "Ciò vuol dire che

è amministrativamente a posto, che ha pa-

gato, non che è in regola con tutte le altre

norme", spiega il comitato. Le altre norme

sono vincoli paesaggistici, architettonici, sto-

rici, e le regole del codice della strada. Ci de-

ve essere una distanza minima tra un cartel-

lone e l'altro, e spesso non viene rispettata.

Gli impianti non possono stare sullo sparti-

traffico, e neanche vicino ai semafori o agli

incroci in modo da coprirne la visuale.

Tutte queste norme spesso non sono ri-

spettate. Gli impianti abusivi puntualmente

non vengono rimossi, e vanno tra l'altro a fi-

nire nella stessa banca dati di quelli regola-

ri, creando gran confusione. "Questa moda-

lità fai da te di mettere un cartellone e poi

denunciarlo e pagare un canone ha causato

negli ultimi due anni un proliferarsi degli im-

pianti", secondo Cartellopoli, che ha presen-

tato una proposta di delibera popolare che

chiede di abrogare la delibera 37 del 2009,

di rimuovere immediatamente tutti gli im-

pianti in contrasto con le varie norme e vin-

coli, e di far entrare in vigore entro 6 mesi il

piano regolatore. Proposta puntualmente boc-

ciata dalla maggioranza dell'intransigente Ale-

manno.

Ora c'è l'ordinanza del sindaco che vieta

ogni nuovo impianto, ma tutto sta nella pun-

tuale e continua repressione del fenomeno.

Alemanno ha affidato al comandante Di Mag-

gio "il compito di svolgere una grande inchie-

sta sulla cartellonistica abusiva". Staremo a

vedere, e non dimentichiamo i troppi mani-

festi sui muri, che deturpano la città e rovi-

nano i muri stessi. DAVIDE LOMBARDI

I CARTELLONI PUBBLICITARI SONO ORMAI PIAZZATI OVUNQUE, NON RISPETTANO NORMEDEL CODICE DELLA STRADA, PAESAGGISTICHE, ARCHEOLOGICHE. ALEMANNO MOSTRA IL PU-GNO DURO, MA È STATA UNA SUA DELIBERA A FAVORIRE QUESTA DEREGULATION.

I DISABILI DELLE TORRI TORNANO A PROTE-STARE IN CAMPIDOGLIO

Lunedì 12 dicembre alle ore 15 una de-legazione di cittadini, che direttamen-

te o indirettamente vivono il problema del-la disabilità, era di nuovo in piazza delCampidoglio, a chiedere le risposte che,dopo numerose richieste, sembrano an-cora non arrivare.

I manifestanti sono riusciti a farsi rice-vere da Riccardo Solfanelli, delegato del-l'assessore alle politiche sociali, raggiuntoin seguito dalla dott.ssa Anna Bottiglieri,vicecapo di Gabinetto del Comune di Ro-ma. Motivo dell'incontro, il solito: voglio-no risposte i cittadini, che chiariscano unabuona volta quali sono le intenzioni del-l'amministrazione municipale nei confron-ti delle politiche sociali, accantonate in unangolo dell'agenda. Poche le risorse a di-sposizione, scarsi e spesso inadeguati i ser-vizi, lunghe le attese, se non infinite. Ep-pure le risposte non sono arrivate, nean-che in seguito alla chiacchierata che il de-legato dell'assessore ha avuto con i suoiinterlocutori. Chiedevano chiarimenti tec-nici, certo, ma soprattutto dichiarazioni diintenti politici che, mancando il politico diturno, chiaramente non sono pervenute.

Per questo l'incontro è stato nuovamen-te rimandato nelle stanze "più adatte" del-l'assessorato alle Politiche Sociali, dove, adetta di Solfanelli, si riuscirà a chiarire aicittadini la bontà del nuovo approccio spe-rimentale, che sta interessando tutto il ter-ritorio cittadino, finalizzato all'ottimizzazio-ne e all'efficienza della spesa sociale. Sta-remo a vedere! LUCIA BRAICO

La Cartellopoli romana

Pd, Idv, Fli, Pdl, Udc, Sel, tutti evasori e abusi-vi. Nessuno escluso. Basta vedere i manife-

sti che ci circondano e verificare i registri contabi-li dell'Ufficio Affissioni. Oltre a quelli di per sé abu-sivi, perchè piazzati su muri dove non dovrebbe-ro stare, ne vediamo tantissimi anche sulle appo-site plance per l'affissione. Neanche su quelli, esia chiaro, su tutti quelli, c'è il timbro del Comunedi Roma che ne certifica l'autorizzazione e il pe-riodo di validità. Persino eventi del municipio del-le Torri sono pubblicizzati su manifesti abusivi."Siamo qui per denunciare una questione che nonè solo di decoro, ma soprattutto di legalità e di eva-sione fiscale dei partiti: ogni anno vengono affis-

si centinaia di migliaia di manifesti abusivi senzapagare i diritti d'affissione", spiega Riccardo Mag-gi, segretario romano dei Radicali, che lo scorso3 dicembre sono scesi in piazza al Campidoglio.Un furto alle casse dei contribuenti, ma anche "unfurto di democrazia nei confronti di quelle forzepolitiche come la nostra che non partecipano aquesto gioco". Riccardo Maggi mostra i registridelle affissioni al Comune relativi al 2010 e ai pri-mi 10 mesi del 2011: gli unici introiti derivanti daigrandi partiti sono su 200 manifesti di un'iniziati-va del Pd. Nella distanza fra la realtà fotografatadai registi contabili e quella che vediamo coi no-stri occhi girando per la città sta tutta l'evasione,praticamente sistematica, dei grandi partiti. Chedeturpano il territorio e sottraggono soldi alle cas-se comunali. Mentre l'amministrazione Aleman-no, il cui partito gode di queste 'agevolazioni' nonscritte, non fa una seria attività di contrasto al fe-nomeno. Le sanzioni sono previste, ma di solito

non vengono comminate, se non dopo le campa-gne elettorali più importanti. Ma anche in quel ca-so non c'è problema: chi siede in Parlamento? Ipartiti, ovvio. E basta un bel condono, rigorosa-mente bipartisan, per mettersi in regola pagandoun modesto obolo. DAVIDE LOMBARDI

I PARTITI NON PAGANO

I MANIFESTI DI PARTITO MERITANO UN DI-SCORSO A PARTE. PERCHÈ NON SONO SOG-GETTI ALLE REGOLE DEI COMUNI MORTALI.LORO NON PAGANO, NESSUN PARTITO PAGA.

In VIII municipio tutti conoscono, o quanto meno hanno sentito parlare, del comandan-

te Antonio di Maggio. La dimostrazione sta nel fatto che se si entra nell'atrio del "palazzo

del potere" e si prova a domandare a chiunque si incontri, dove sia l'ufficio di Di Maggio,

la risposta sarà: "II piano in fondo a destra". Purtroppo non è più così. Il Comandante che

da sempre ha diretto gli uomini della polizia di Roma capitale nel nostro territorio, non è

più in quella stanza al III piano del Municipio, si è spostato nella nuova caserma in via

Vincenzo Bonifati, proprio alle spalle del centro commerciale di Roma Est. Il comandan-

te Di Maggio trasferito? Come mai? Sarà mica per quel blitz nell'ufficio affissioni dell' VIII

municipio, dove si è scoperto che i partiti oltre a non pagare per affiggere i cartelloni, li

attaccano dove volevano, oppure, sarà per le incomprensioni con il presidente Lorenzot-

ti? C'entra la politica con il suo trasferimento? E quindi allontanarsi dal Municipio lo aiu-

terebbe a lavorare meglio, senza alcun fastidio? ANDREA CAVADA

IL COMANDANTE DI MAGGIO HA CAMBIATO UFFICIO?

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MUNICIPIONUMERO 20 ANNO IV10

Come è rinato il famoso "circolo fanta-sma"?Marco Miccoli mi ha delegato con una lette-

ra scritta a gestire la situazione e ri-

compattare il circolo di Ponte di No-

na. Sono riuscito a farlo, oggi ci so-

no 34 tesserati, alcuni dei quali già

facevano parte del circolo quando il

coordinatore era Argenti. L'unico pro-

blema è la sede.

Perchè?A Ponte di Nona non c'è possibilità di

affittare locali a basso prezzo, gli af-

fitti partono da 1000 - 1500 euro. Io ho un

negozio, lo do' in affitto. Per due mesi ho an-

che rinunciato all'affitto e quella è stata la se-

de territoriale del Pd.

Ha parlato di attacchi da parte del segre-

tario municipale Sgrulletti. Puo' spiega-re meglio?Sgrulletti mi ha fatto capire che la mia pre-

senza qui, al convegno con

Scipioni, non era gradita. Non

era in linea con il Pd territo-

riale dell' VIII. E ha afferma-

to che l'incarico mi è stato da-

to da Miccoli tramite il suo ap-

poggio.

E la segreteria romana? Sono convocato venerdì dal

partito romano proprio per

parlare di questo. Sicuramente il segretario

romano quel giorno prenderà una posizione.

E se il Pd prenderà una decisione autoritaria

farebbe bene a cambiare nome.

Perchè con Scipioni?

Mi sono subito trovato bene con lui, pur pro-

venendo da una cultura differente. Scipioni,

a differenza di Sgrulletti, è stato presente a

Ponte di Nona, ha fatto qualcosa. Ha fatto ve-

dere che ci siamo. Il Pd è assente a Ponte di

Nona. Io e 34 tesserati siamo abbandonati.

Né la segreteria romana prende una posizio-

ne a favore non mio, ma del circolo del Pd.

Torniamo indietro al "circolo fantasma"e a ciò che è successo all'ultimo congres-so …Coordinatore del circolo di Ponte di Nona ai

tempi era Argenti. Alcune presone si sono

iscritte alla 'Festa dell'Unità' delle Terme di

Caracalla. Hanno anche la ricevuta, di cui io

ho le fotocopie. Non sono stati riconosciuti

perchè non erano nella lista di Argenti, per-

ciò non hanno votato per il Pd municipale.

Avrebbero dovuto votare?Certo che sì, sono iscritti, che hanno pagato

la quota. Lo statuto del Pd parla chiaro: chi

è tesserato vota, è un diritto. E poi, lo fai vo-

tare per il romano e non lo fai votare per il

municipale? Perchè? DAVIDE LOMBARDI

Al dibattito tenutosi lo scorso 5 dicembre nel circolo presieduto da Pa-

pini hanno partecipato, oltre allo stesso Papini e Scipioni, anche Da-

niele Palmisano della segreteria romana del Pd e il consigliere regionale

del Lazio Tonino D'Annibale. Naturalmente si parla della manovra di Mon-

ti e c'è poco spazio per le beghe municipali. Dagli interventi, sia dei citta-

dini che dei politici, emerge un popolo che la pillola proposta da Monti non

riesce proprio a buttarla giù. Un popolo che non vede rispettato il paletto

di Bersani: equità.

"Speravamo in qualcosa di diverso, - dice Papini - di coraggioso. Le ren-

dite finanziarie non sono state toccate, è una manovra dal retrogusto ama-

ro". Per Scipioni "il Pd ha fatto bene ad appoggiare il governo, ma alla fi-

ne pagano sempre gli stessi. Andava fatta una patrimoniale e andavano

colpiti gli evasori".

Parlano anche tanti cittadini, tutti delusi dalla manovra del governo Mon-

ti. E qualcuno ammonisce il partito. "Qui, in un Municipio dove abbiamo

perso tanti voti ultimamente, c'è tanta gente che non ce la fa, ci sono tan-

ti di quei deboli a cui noi dobbiamo stare vicini. Il Pd deve dare un segna-

le diverso".

Anche il consigliere regionale D'Annibale lancia l'allarme sugli enti lo-

cali. "Sulle province ha fatto bene Monti, ma incidere così tanto sui mu-

nicipi diventa un rischio per la politica. Il rischio che la possano fare solo

i ricchi". Chiude Palmisano ed è il più duro. "E' la classe politica scadente

il vero problema. Siamo stati commissariati dalla Ue, e nel frattempo Fran-

cia e Germania vengono meno al principio della solidarietà". Chiude sul

partito. "Deve avere le idee chiare, il problema non sono le correnti, che

sono fisiologiche. Il Pd deve imparare a selezionare per merito e anche

per classe sociale. Non possiamo mandare solo gente agiata, avvocati,

dottori, del I o II municipio. Dobbiamo stare vicini alle classi sociali che

compongono il partito”. DAVIDE LOMBARDI

Dopo il convegno per l'alternativa iniziano

gli incontri tematici al Capital Inn. Si co-

mincia con l'urbanistica, e i vari protagonisti

sembrano dividersi i compiti. Per gli interven-

ti tecnici ci sono Alveti e Bucheri. Per le stoc-

cate al Pd municipale ci sono invece Papini e

Scipioni, oltre al coordinatore del circolo di Pon-

te di Nona Franzetti. Gli interventi dei cittadi-

ni spostano il dibattito anche sulla discarica e

la mobilità. Subito la prima stoccata di Scipio-

ni. "Qua non sono in maggioranza iscritti del

Pd, sono soprattutto liberi cittadini". Papini chie-

de un partito identificabile, dialogo nel territo-

rio. "Sulla discarica dobbiamo essere chiari e

non nasconderci dietro comitati spontanei o

cdq", ammonisce. Non c'è Marroni, colpito da

un grave lutto familiare, ma a portare i suoi

saluti e il suo verbo c'è Pierpaolo Pedetti, mol-

to vicino al capogruppo in consiglio comunale.

"Sulla discarica scontiamo un'incertezza del Pd.

Voi nel partito del territorio dovete fare lette-

ralmente 'casino', perchè Corcolle si può an-

cora salvare". Alveti e Bucheri si concentrano

sull'urbanistica e sulle opere a scomputo. Chiu-

de Coratti, che rassicura alcuni iscritti che han-

no lamentato un'ambiguità del Pd sulla disca-

rica. Un militante di nome Bruno aveva chia-

mato in causa Esterino Montino. "In un'inter-

vista due mesi fa rivendicava alla Giunta Mar-

razzo la scelta di Corcolle. Questo mi dà fasti-

dio, e mi fa capire il comportamento di dirigen-

ti locali a un incontro di pochi mesi fa. Incon-

tro in cui si diceva che se Malagrotta è satura

da qualche parte i rifiuti devono andare". Co-

ratti sorvola su Montino e dice: "Chiederemo

un consiglio straordinario su Corcolle, ne stia-

mo parlando nel partito". Poi dice che la vitto-

ria alle prossime elezioni non è scontata. "Ci

aspetta una campagna da fare voto per voto,

piazza per piazza". DAVIDE LOMBARDI

Continuano le iniziative del Pd dell'VIII, e questa vol-

ta al circolo di Torre Maura arriva Walter Veltroni. I

temi sono soprattutto nazionali. Parte il segretario

del circolo locale Roberto Cocco. Mette l'accento sulla que-

stione della legalità, e dà l'appoggio al candidato Zinga-

retti.

Il capogruppo Scorzoni denuncia le illegalità dell'ammi-

nistrazione municipale. E si tiene stretto il consigliere Gras-

so. "C'è qui Daniele Grasso, che per accusare lo scandalo

dei rimborsi in municipio VIII, si è preso una querela. Si

querela lui perchè ha osato dire la verità. Noi gli staremo affianco, è

una battaglia su cui non abbiamo arretrato di un millimetro". Nanni

punta il dito contro il sindaco Alemanno. "C'è un sindaco che ha scel-

to come delegato alla Famiglia un prete condannato per pedofilia;

che ha scelto un camorrista tra gli uomini della sua segreteria, arre-

stato; che ha scelto un estremista di destra alla guida di Ama Ser-

vizi, cacciato via; c'è un consigliere comunale che ricicla denaro spor-

co; un consigliere regionale legato alla ndrangheta di cui girano vi-

deo con Alemanno".

Chiude l'ex sindaco, che parte dal governo Monti. "Dobbiamo fa-

re in modo che ci sia equità, ma dobbiamo allo stesso tempo evita-

re qualsiasi rischio di compromettere gli sforzi che sta facendo Mon-

ti per evitare una catastrofe". Poi arriva a Roma, e lo

fa soprattutto per rivendicare la sua azione ammini-

strativa. "Per 7 anni la città ha vissuto in un certo cli-

ma, ai problemi della legalità eravamo molto attenti.

Oggi si riorganizzano le bande criminali, entrano le ma-

fie, e da parte dell'amministrazione c'è lassismo". An-

nuncia "con convinzione" il suo sostegno a Zingaretti.

Sul partito dice: "Mi si gela il sangue a vedere quei ma-

nifesti coi nomi di tutti quelli di una corrente. Io mi so-

no dimesso anche perchè un partito organizzato per

correnti non era quel che volevo quando è nato il Pd. Le correnti ri-

chiedono appartenenza, e a me piace questo partito, quello in cui

uno entra al circolo e dice quello che vuole". Poi chiude sulla perife-

ria, sulle opere avviate. Cita il teatro di Tor Bella Monaca, l'impianto

di Calatrava che è in alto mare, e dice che è "anche facendo cose co-

sì, portando funzioni importanti, che si riqualifica la periferia". "La

Metro C, decisiva per questa parte di città, si apre esattamente alla

scadenza che avevamo definito". Così chiude Veltroni, e nessuno gli

fa notare che aprirà solo il tratto Pantano - Centocelle, che la Metro

C è, in realtà, in ritardo. Non glielo fanno notare neanche Sgrulletti

e Scorzoni, che spesso e volentieri hanno tuonato contro il sindaco

Alemanno per i ritardi dell'opera. DAVIDE LOMBARDI

Quando non occupati a lasciarsi dilaniare dai dissidi interni o non

troppo impegnati a difendere i fronti esterni (da nemici spesso

anche immaginari!), il PD del municipio spende le restanti energie

per affrontare i problemi del territorio, cercando di proporre soluzio-

ni e alternative. Così il circolo PD di Torre Maura, martedì 6 dicem-

bre nuovamente riunito in assemblea, ha affrontato il datato proble-

ma della mobilità pubblica della capitale, che mostra tutte le sue ina-

deguatezze soprattutto nelle periferie. Presenti all'incontro, oltre al

segretario del circolo PD di Torre Maura, Roberto Cocco, anche An-

drea Sgrulletti, segretario PD municipio VIII, e, seppure in ritardo, il

consigliere Fabrizio Cremonesi e il capogruppo PD Fabrizio Scorzoni.

Assenti invece Marroni, colpito dalla scomparsa della madre, e il con-

sigliere comunale Policastro, rimastogli vicino.

All'ordine del giorno, naturalmente, la mobilità pre e post Metro C

e l'ormai "leggendaria" linea Roma - Pantano, che dalla sua nascita

ad oggi ha subito non poche trasformazioni (meglio, ridimensiona-

menti), ed altre sono previste all'orizzonte. I problemi fondamenta-

li del trasporto pubblico, stando all'intervento del segretario del cir-

colo, sarebbero il "pessimo servizio e la crisi in cui versa l'azienda" e

le "scelte scellerate della giunta Alemanno", che avrebbero portato

l'Atac sull' "orlo del lastrico".

Il PD si propone come partito pioniere della battaglia per il ripri-

stino di un servizio funzionale, cercando di "delineare linee program-

matiche chiare" finalizzate, secondo Sgrulletti, a "non vanificare la

portata strategica dell'opera Metro C" attraverso la soppressione o il

ridimensionamento delle linee che più avrebbero potuto interessare

la mobilità dell'ottavo municipio. LUCIA BRAICO

Franzetti richiamato all’ordineABBIAMO INTERVISTATO IL COORDINATORE, PIERO FRANZETTI, CHE HA RICEVUTO L'IN-CARICO DAL SEGRETARIO ROMANO MICCOLI. LA PARTECIPAZIONE AL CONVEGNO DI SCI-PIONI GLI È COSTATA LA 'SCOMUNICA' DA PARTE DEL SEGRETARIO SGRULLETTI.

ASSEMBLEA PUBBLICA PRESSO LA SEDE PD DI TORRE MAURA PERDISCUTERE DELLE SORTI DELLA METRO C. IN OTTAVO MUNICIPIOIL PROGETTO INIZIALE RISCHIA UN CONSISTENTE RIDIMENSIONA-MENTO. PER IL TERRITORIO SAREBBE L'ENNESIMA OCCASIONE MAN-CATA DI ESSERE COLLEGATA AL CENTRO CITTADINO. SOLO L'ENNE-SIMO BLUFF.

PD E MOBILITÀ: INCERTA LA VIA PER IL CENTRO

CONTINUANO GLI INCONTRI PARALLELI DEL PD. DAL CIRCOLO DI

TORRE MAURA, DOVE IL COORDINATORE COCCO HA OSPITATO VEL-TRONI ASSIEME ALLA COMPONENTE 'UFFICIALE' DEL PARTITO, AL CIR-COLO DI TORRE SPACCATA, LA ROCCAFORTE DI SCIPIONI.

AL PD QUESTA MANOVRA NON PIACE

L'INCONTRO È STATO ORGANIZZATO DAICIRCOLI 'DISSIDENTI': TORRE SPACCATA EPONTE DI NONA. CON SCIPIONI E ALVE-TI CI SONO ANCHE IL PRESIDENTE DEI CON-SORZI DI ROMA BUCHERI E IL CONSIGLIE-RE COMUNALE MIRKO CORATTI.

ANCORA UN'ASSEMBLEA DEL PD, AL CIRCOLO DI TORRE MAURA. OLTRE A ROBERTO COCCO, SGRULLETTI, SCORZONI E NANNI, CISONO ANCHE IL PRESIDENTE DEL PD ROMANO EUGENIO PATANÈ E L'EX SINDACO WALTER VELTRONI.

CAPITAL INN, IL PD PARALLELOPARLA DI URBANISTICA

“Chi ha scritto che il Pd fa le proprieiniziative dentro un circolo ristret-

to mi sa che s'è sbagliato, al prossimo nu-mero deve correggere. Noi facciamo lenostre iniziative nei luoghi della politica,non badiamo al lusso, non badiamo al de-naro, anzi, ci badiamo per spendere dimeno perchè spendiamo quello degli iscrit-ti". Quel 'ristretto' rifilato dal nostro gior-nale al circolo Pd di Torre Maura un me-se fa non deve essere andato giù a Sgrul-letti, tant'è che il segretario del Pd dell'-VIII ci ha dedicato così l'apertura del suointervento all'incontro organizzato, nellostesso circolo, con Walter Veltroni.

Peccato che l'acuto segretario abbiasbagliato tempi, modi e contenuti, e (so-prattutto) che non abbia capito il senso.Eppure basta leggere nel complesso permettere in relazione e capire cosa volevafar risaltare quel 'ristretto'. Sgrulletti eScorzoni denunciavano la presenza di cor-date con mezzi ingenti a disposizione perorganizzare eventi e stampare manifesti,con il partito ufficiale "alla canna del gas".Lo facevano nel 'ristretto' circolo di TorreMaura, proprio mentre il Pd 'parallelo' fit-tava la sala di un lussuoso hotel. E, siachiaro, noi preferiamo il partito che si riu-nisce nei circoli e nelle piazze. Il segreta-rio, nella sua foga polemica verso la no-stra testata, questa volta ha toppato. Edi brutto. Bastava fare una telefonata omandare una mail per chiedere chiari-menti. Già, Sgrulletti con noi parla poco.Di noi invece parla, eccome…

DAVIDE LOMBARDI

RISTRETTO PER SGRULLETTI

PD, A TORRE MAURA ARRIVA VELTRONI

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 20 ANNO IV12

Un corteo da ricordare. Una causa

comune è riuscita ad unire perso-

ne e forze politiche che la vita ha

spesso diviso. E così hanno camminato fian-

co a fianco il gruppo di Rifiuti Zero e quel-

lo del Movimento No discarica. Hanno sfi-

lato insieme comunisti e fascisti. Fascisti e

nomadi. Poveri e ricchi. Agricoltori e liberi

professionisti. Anziani e bambini.

Tutti insieme per dire no alla discarica,

anche se l'iniziativa diceva di più: NO al Pia-

no rifiuti della Regione Lazio, NO alle disca-

riche - No agli inceneritori. Si alla differen-

ziata porta a porta - riuso - riciclo - impian-

ti di compostaggio. E chi ha partecipato ha

condiviso questa piattaforma e si è preso

la responsabilità di chiedere di cambiare

per sempre la gestione dei rifiuti. Quelli che

c'erano hanno detto no agli inceneritori, no

ai termovalorizzatori, che per funzionare

necessitano di una discarica. Tutti i quar-

tieri dell' VIII sono scesi in strada per espri-

mere il loro dissenso. E vista la grande par-

tecipazione è saltata ancora di più agli oc-

chi l'assenza di coloro che governano il Mu-

nicipio.

Non c'era il Presidente Lorenzotti che do-

po le catene, l'aeroplano, lo sciopero della

fame, con questa grave assenza ha sanci-

to definitivamente il divorzio dal suo popo-

lo. Non c'era nessun esponente di centro-

destra. Nessuno, nemmeno coloro che pro-

prio nel versante prenestino detengono il

più alto numero di voti. Solo un consiglie-

re Pdl si è presentato: il consigliere Nando

Vendetti, che infatti in solitaria ha sporto

denuncia per bloccare l'apertura della di-

scarica. Tra le forze politiche presenti Fe-

derazione della Sinistra, Verdi, Partito De-

mocratico, Api, Forza Nuova. Il corteo è ini-

ziato con un po' di tensione. Le forze del-

l'ordine, non avendo ricevuto comunicazio-

ne della presenza dei trattori, non voleva-

no farli sfilare.

Poi il buonsenso ha prevalso e, a capo

del corteo, gli agricoltori hanno potuto sfi-

lare. Tra i Blocchi Precari Metropolitani an-

che un gruppo di nomadi, che insieme agli

altri cittadini hanno voluto manifestare per

esprimere tutta la loro solidarietà. Visioni

che ti fanno credere che il mondo è anco-

ra un luogo in cui vale la pena vivere. C'era-

no poi i rappresentanti dei comuni di Tivo-

li e Villa Adriana. Ma anche Gallicano, con

a capo l'Assessore all'Ambiente Riccardo

Ferraresi, Lista Civica.

E poi Riano e Fiumicino, cugini di lotta

con Corcolle. Il corteo è partito dall'incro-

cio tra via Sant'Elpidio a Mare e la Polense.

Manifesti, striscioni, tamburelli e cori han-

no animato l'iniziativa che si è svolta in mo-

do ordinato e pacifico. Schierate moltissi-

me forze dell'ordine: gli agenti del Com-

missariato di Polizia Casilino, i Carabinieri

e gli uomini della Polizia di Roma Capitale.

I manifestanti hanno potuto occupare una

sola carreggiata della strada per non bloc-

care totalmente il traffico. Hanno cammi-

nato fino al sito della futura discarica. Ed è

lì che si sono fermati.

Il corteo si è trasformato in piccolo co-

mizio in cui sono intervenuti i vari rappre-

sentanti cittadini e politici. E per una volta

anche in VIII municipio le divisioni sono sta-

te messe da parte. FEDERICA GRAZIANI

Un corteo lungo 2mila personeIL 10 DICEMBRE SI È SVOLTA UNA MANIFESTAZIONE CONTRO LA DISCARICA CHE HA

COINVOLTO E UNITO TUTTI NELLA BATTAGLIA PER FERMARE LA SCELLERATA DECISIO-NE DEL PREFETTO. PRESENTI 2MILA CITTADINI CHE DA CORCOLLE HANNO PERCOR-SO VIA POLENSE FINO AL SITO SCELTO.

La pioggia non ha fermato la rabbia. Nella mattinata del 5 dicembre, proprio mentre i tec-

nici effettuavano i rilievi all'interno della futura area della discarica, centinaia di persone

hanno manifestato di fronte all'ingresso del sito. Il comitato Rifiuti Zero Corcolle era schie-

rato con tutte le sue donne, c'erano rappresentanti del Movimento no discariche. E i Comitati Rifiuti Zero di Riano e di Fiumicino. Ma an-

che alcuni cittadini di Villa Adriana. Degli amministratori municipali nemmeno l'ombra, né a destra né a sinistra. Presenti invece i consi-

glieri regionali di Federazione della Sinistra, Verdi e Lista Civica con Giuseppe Celli. Arriverà in seguito il consigliere comunale Pd Dario

Nanni. L'area è militarizzata. Ci sono decine di militari schierati a difesa del sito. I manifestanti allora optano per un'assemblea improv-

visata. Iniziano a parlare le forze politiche. "I cittadini questa mattina - esordisce Roberto Catracchia della Federazione della Sinistra -

decideranno quali sono le azioni più efficaci da fare. L' VIII municipio deve alzare il tiro è ora di fare una mobilitazione unica". Poi passa

la parola a Nano Bonessio, Presidente regionale dei Verdi: "Una discarica significa svalutare un territorio. Chi ci crede alla provvisorietà

quando non c'è una piattaforma dall'altra parte. L' individuazione di questi siti si è svolta in ufficio, senza analisi. Vogliamo vederci chia-

ro". La parola torna alla Federazione della Sinistra con il consigliere regionale Fabio Nobile: "Queste sono scelte che vanno a soddisfare

i soliti noti. Si vuole far fare la stessa fine di Malagrotta ai cittadini di Corcolle, Riano e Fiumicino. Qui si vuole sospendere la democra-

zia ed è necessario che il Piano Rifiuti diventi tema di confronto con i cittadini".

Arriva poi Dario Nanni, consigliere comunale Pd: "La discarica l'andassero a fare da un'altra parte, possibilmente si sbrigassero a non

farne più". Poi è il turno dei cittadini che propongono iniziative, soluzioni e idee per continuare nella loro lotta. Sotto la pioggia battente

alla fine della mattinata resteranno solo loro i cittadini, donne soprattutto, che veglieranno sul loro territorio fino alla fine. Ma dei tecni-

ci di Pecoraro nemmeno l'ombra. In certi casi è meglio utilizzare la via secondaria. FEDERICA GRAZIANI

I CITTADINI PRESIDIANO IL SITO

LUNEDÌ 5 DICEMBRE CENTINAIA DI PERSONE HANNO PRESIDIATO L'ENTRATA DEL SITO DEL-LA DISCARICA PER MANIFESTARE, MENTRE ALL'INTERNO I TECNICI SVOLGEVANO I RILIEVI DI-SPOSTI DAL PREFETTO.

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PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 20 NNO IV 13

Vi abbiamo già parlato di quel contrat-

to di locazione firmato tre mesi pri-

ma dell'ordinanza del Prefetto, e ad-

dirittura prima della nomina stessa del Pre-

fetto a Commissario. Quel contratto con cui

la Brixia, società elvetica proprietaria, ha

affittato l'area della discarica ad Ecologia

Corcolle srl. Destinazione d'uso: discarica,

senza specificare per quali materiali. La pro-

prietà di Ecologia Corcolle srl è suddivisa

fra Emiro Piccioni, proprietario del castello

di Corcolle, e i fratelli Alessandro e Nicolet-

ta Botticelli, due ventenni di Albano Lazia-

le.

Ed è proprio sulla famiglia Botticelli che

ci vogliamo concentrare oggi, tornando in-

dietro di quasi tre anni. Nel 2009, a Lanu-

vio, paese in provincia di Roma: di mezzo

c'è una cava, come a Corcolle, e ci sono i

Botticelli, proprio come a Corcolle. E, come

a Corcolle, c'è Pecoraro. La società Asea srl,

di cui Alessandro Botticelli è socio con la

madre, firma con il Comune di Lanuvio una

convenzione per il "recupero ambientale"

di una cava di basalto, che andava riempi-

ta con materiale inerte. In realtà lì viene

sversato di tutto, come verificheranno poi

l'Arpa e la Polizia Provinciale, che il 27 set-

tembre 2010 mette i sigilli per sversamen-

to rifiuti non autorizzato. E ancora oggi i cit-

tadini non sanno cosa ci sia in quella cava

che si estende per 17 ettari ed è profonda

50 metri. E' in corso un'indagine, e la rela-

zione dei tecnici dell'Arpa è inquietante:

parla di fanghi maleodoranti e rottami fer-

rosi, di vari inadempimenti amministrativi,

e dice che il luogo di produzione e prove-

nienza del rifiuto non è evidenziato.

Al settimanale l'Espresso il sindaco di La-

nuvio Umberto Leoni racconta la vicenda:

"Per sicurezza ho chiesto ufficialmente al

Prefetto di Roma se la ditta avesse avuto

sgradevoli precedenti, e il 30 agosto 2010,

dopo un anno e mezzo d'attesa, mi è sta-

to risposto che sul versante antimafia era

tutto ok". Il Prefetto in questione è proprio

Pecoraro. La sua risposta è tardiva, e for-

se la sua indagine poco approfondita. Per-

ché all'Asea si era già interessata la Dire-

zione Distrettuale Antimafia. C'è un gior-

nalista che i Botticelli li segue da un po' di

tempo, e sa come si sono fatti le ossa nel

settore rifiuti a Fondi, quel paese in provin-

cia di Latina che il ministro Maroni voleva

sciogliere per infiltrazioni mafiose.

Il giornalista in questione è Andrea Pal-

ladino: c'è una sua vecchia inchiesta per il

settimanale 'Diario', ripresa in parte e ag-

giornata per 'Il Fatto Quotidiano' dopo la vi-

cenda di Corcolle. Parte da una foto di grup-

po a Fondi, un accordo da 170 milioni di eu-

ro per spedire rifiuti in Liberia: nella foto

emissari liberiani, il sindaco Parisella e il vi-

cesindaco dell'epoca di Fondi (quelli che in

seguito, assieme a tutta la Giunta, si dimet-

teranno per evitare lo scioglimento per ma-

fia del Comune), il padrone di casa Massi-

mo Anastasio Di Fazio (arrestato per usu-

ra aggravata dalla modalità mafiosa, e ac-

costato ai casalesi nell'indagine 'Damasco')

e uno sconosciuto. Lo sconosciuto in que-

stione è Claudio Botticelli, padre di Alessan-

dro e Nicoletta, che oltre a firmare l'accor-

do per portare i rifiuti in Liberia, si era in-

teressato, scrive sempre 'Il Fatto', alla ge-

stione della cava di Fondi. Parliamo della

'Silver Cava', in località Le Molelle, più vol-

te sequestrata per sversamento illegale e

che ha anche ricevuto le attenzioni della

Dda. C'era un accordo già firmato con i pro-

prietari (i cugini del vicesindaco della foto

di gruppo), spiega 'Diario', identico a quel-

lo che Asea avrebbe poi ottenuto a Lanu-

vio. Furono gli stessi proprietari, interroga-

ti dai carabinieri che mostrarono sotto il lo-

ro naso quell'accordo, a parlare di Asea e

di un "tale Claudio". La cava 'Silver' fu se-

questrata per l'ennesima volta e non se ne

fece più niente. Ancora una cava, ancora i

Botticelli, ancora un' indagine sul business

dei rifiuti. E questa volta di mezzo c'è la ma-

fia. Il consigliere Pd Dario Nanni lancia l'al-

larme, parlando di una "torbida scelta" e

puntando il dito contro Asea srl: "Una so-

cietà già al centro di una vicenda giudizia-

ria a Lanuvio e riconducibile a personaggi

che hanno interessato la Dda di Roma re-

lativamente alla gestione della discarica di

Fondi sequestrata nel 2008".

A questo ricco piatto ci aggiungiamo il

doppio documento della Regione Lazio che

ha mostrato con uno scoop 'Affari Italiani':

nel primo, fra i papabili per la discarica, c'è

il sito di Allumiere, un poligono militare; nel

secondo (quello ufficiale), praticamente

identico ("stessa data, stessa introduzione,

e identiche schede di sintesi allegate"), il

sito di Allumiere scompare e al suo posto

c'è quello di Corcolle. Troppe ombre si stan-

no addensando su Corcolle, vanno scaccia-

te via. DAVIDE LOMBARDI

Caro Babbo Natale,

io vorrei che non si facesse la discari-

ca perché non si può giocare fuori,

perché si avvelena la natura e perché

ho nove anni e non voglio morire di

tumore e neanche i miei genitori vo-

gliono morire di tumore. Io vorrei un

parco giochi pulito che non puzza e

non inquinato. Babbo Natale io ti

chiedo gentilmente di parlare a tutti i

politici per vivere meglio in questo

quartiere. Per favore.

GGiiuulliiaa SSaallttiinnii

Quante ombre su Corcolle

"SALVIAMO VILLA ADRIANA"

Alla Sala della Stampa Estera, in via dell'Umiltà, il mondo della cultura assieme a quello delle asso-ciazioni ha organizzato una conferenza stampa per dire no a "questo scempio". Modera il dibatti-

to e guida la protesta il principe Urbano Barberini. Viene trasmessa una videointervista a Giorgio Al-bertazzi e si susseguono le dichiarazioni della grande attrice Franca Valeri, e dei vari rappresentantidelle associazioni. Unesco, Fai, Italia Nostra, Wwf, Centro Marguerite Yourcenar, Legambiente. C'è an-che il sindaco di Tivoli Sandro Gallotti. Il principe mostra subito la cartina: "Le zone colorate in violasono vincoli archeologici, quelle in blu idrogeologici". Il territorio è pieno di vincoli. Arriva il momentodella 90enne Franca Valeri: "Quel tratto di territorio fa sentire immersi in una grande cultura e unagrande bellezza. Purtroppo noi sappiamo che nel destino di Roma ci sono le invasioni barbariche quin-di ci spetta difendere il nostro diritto con scudi e lance".

Vanna Mannucci, di Italia Nostra, va oltre Villa Adriana. "Non è solo Villa Adriana, è tutto il territorio che deve essere salvaguardato". Ilprofessor Puglisi, dell'Associazione Italiana Unesco, ironizza sulla Polverini. "Sono stupito che a una mia prima presa di posizione qualchetempo fa la nostra governatrice abbia risposto 'cosa c'entra l'Unesco?' Sarebbe bene che uno dei suoi collaboratori le metta sotto il naso lalista dei siti Unesco della Regione che governa". Gianni Innocenti, di Legambiente, parla invece dei vincoli idrogeologici: "Da qui passa l'ac-quedotto dell'Acqua Marcia che porta acqua potabile ai romani". L'ex assessore comunale alla Cultura Umberto Croppi ne fa una questionedi regimi commissariali. "Tutti i problemi che andrebbero gestiti in maniera strutturale sono affidati all'emergenza".

Fa capolino anche il principe Carlo Ripa Di Meana, Presidente di Italia Nostra, ma non interviene. Chiude Vanessa, Presidente del WWFLazio. "Bisogna aprire siti di compostaggio. Solo così non si aprirà né una discarica né un inceneritore, che ha bisogno di una discarica a ser-vizio. Ricordiamo: discarica e inceneritore non sono alternative, inceneritore significa discarica al suo servizio". Speriamo che sia almeno lavergogna per le critiche che l'Italia sta ricevendo all'estero a far fare un passo indietro alla Polverini e a Pecoraro. DAVIDE LOMBARDI

I PRECEDENTI DELLA FAMIGLIA BOTTICELLI NEL SETTORE RIFIUTI NON LASCIANO PRE-SAGIRE NULLA DI BUONO. E SPUNTA UN DOCUMENTO DELLA REGIONE LAZIO IN CUI FRA

I SITI "POSSIBILI" NON C'È CORCOLLE, CHE SAREBBE DUNQUE STATA INSERITA ALL'UL-TIMO MOMENTO AL POSTO DEL POLIGONO MILITARE DI ALLUMIERE.

LA CONFERENZA, ORGANIZZATA NELLA SALA STAMPA ESTERA DA FRANCA VALERI, IN COLLABORAZIONE CON IL PRINCIPE BARBERI-NI, ASSIEME AL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE STAMPA ESTERA IN ITALIA TOBIAS PILLER, HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI

NUMEROSE ASSOCIAZIONI.

Page 14: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

PRENESTINO - COLLATINONUMERO 20 ANNO IV14

Aun mese di distanza, torna in piaz-za SS. Apostoli il popolo 'Rifiuti Ze-ro'. Da Riano, Corcolle, Fiumicino e

da altri quartieri del versante prenestino.Unico consigliere municipale presente il so-lito Grasso, con tanto di maglia 'Rifiuti Ze-ro'. Anche questa volta, come il 5 novem-bre, la manifestazione è allegra e demo-cratica. Solo che c'è tanta gente in meno,purtroppo. Le lotte troppo lunghe, che sem-brano fatte contro i mulini a vento, controgente che non ti vuole vedere, che non tivuole parlare, possono sfiancare.

Il portavoce di 'Rifiuti Zero Lazio' Massi-mo Piras ricorda a tutti che da lunedì 5 di-cembre partono i presidi per bloccare i so-pralluoghi al sito di Corcolle. Così arriva ilmomento di Francesco Saltini, che iniziaspiegando a tutti che la battaglia, a Corcol-le, "non sarà di lunedì, ma comincerà dalunedì: noi presidieremo la zona, la citta-dinanza non si arrende a questo sistema

completamente sbagliato di trattare i rifiu-ti". Saltini non perde l'occasione per toglier-si qualche sassolino dalle scarpe. "RifiutiZero - dice - non è uno slogan o un'utopia.Non stiamo guardando la luna. Ci si arrivaa poco a poco, è normale. Ma se non co-

minciamo mai..."Rossano Ercolini, della rete nazionale 'Ri-

fiuti Zero', punta il dito contro l'amministra-zione. "E' inaccettabile che la città eternasia trattata così. Noi abbiamo piani detta-gliati da proporre, non diciamo solo no. In-dichiamo una strada".Arriva il momento diPaul Connet. "In Italia ci sono 200 comunioltre il 70% di differenziata, e voi insiemealla California siete il Paese in cui 'Zero Wa-ste' va meglio. E Roma? Il sindaco di SanFrancisco ha invitato il vostro sindaco Ale-manno due anni fa per fargli vedere comefunziona 'Rifiuti Zero'. Ma il sindaco di Ro-ma non è mai andato. Perchè Roma è co-

sì lenta? Perchè ha quel 'cesso' a Malagrot-ta? E' un problema di soldi, Roma non pen-sa ai cittadini ma a Cerroni. Voi invece nonsiete qui per soldi, siete qui per il futuro deivostri bimbi. E il futuro non sono le disca-riche e gli inceneritori, il futuro è 'Zero Wa-ste'". Si richiama a Leonardo Da Vinci, PaulConnet. "Fu lui il primo a dire che 'nienteè rifiuto. Se tutti consumassero come gliUsa - continua Paul Connet - avremmo bi-sogno di 4 pianeti, come l'Europa di due,e ora anche Cina e India si stanno avvici-nando ai nostri livelli di consumo. Qualco-sa deve cambiare, e ci vuole la guida po-litica giusta".

Quella che non sembrano avere Roma eil Lazio al momento. Connet chiude con unmessaggio alle industrie. "Quello che nonpotete riusare, compostare, riciclare, nonlo dovete produrre. Abbiamo bisogno di unaltro tipo di produzione industriale".

DAVIDE LOMBARDI

Se le istituzioni sfuggono e non ascolta-no, i cittadini sono costretti a inseguir-

le per andarsi a prendere i propri spazi didemocrazia. E' quel che è successo lo scor-so 7 dicembre a Guidonia. C'è un incontro- dibattito organizzato dal Comune di Gui-donia e dalla Regione Lazio e, ironia dellasorte, si svolge proprio all'hotel Imperato-re Adriano. Tema del giorno, e questa nonè ironia ma sfacciataggine, le buone espe-rienze di raccolta differenziata in Lazio. LaRegione promuove quest'incontro mentreapre due discariche.

Ci sono il sindaco di Guidonia Rubeis ealtre realtà che, come Guidonia, sono vir-tuose nella differenziata. E ci si aspettavala Polverini. Lei non c'è, al suo posto c'èl'Assessore regionale alle Attività produtti-ve e Politiche dei rifiuti Pietro di Paolo. Mac'è Corcolle, una decina di persone, tuttedonne. A dar loro manforte altre personedi Villa Adriana, Gianni Innocenti di Legam-biente Tivoli e Nando Bonessio, presiden-te dei Verdi del Lazio. Quando i corcollesi

entrano nella sala, il sindaco Rubeis (Pdl),che stava rivendicando il suo 54% di diffe-renziata porta a porta, spiega loro "di co-s'è che parliamo oggi". Si parla di differen-ziata e di buone pratiche, poi dice di aversentito protestare "sindaci che non diffe-renziano nulla e sversano il tal quale nellanostra discarica dell'Inviolata". Sembra unaprovocazione, e allora le corcollesi si alza-no tutte in piedi per rendere esplicita la lo-ro posizione. "Siamo contro tutte le disca-riche". Intervengono anche Innocenti e Bo-nessio, e c'è un battibecco, un po' di urla.Il dibattito si infiamma. Innocenti enume-ra i vincoli, parla di un commissario incom-petente, e numerose sono le provocazionidurante il suo discorso. Impassibile l'Asses-sore Di Paolo, che anzi a un certo punto simette a ridere e viene redarguito dalle cor-collesi. "Ci sta prendendo in giro".

Non erano questi i piani del sindaco Ru-beis: si aspettava un altro incontro, e si ve-de, non lo riesce a gestire. E' tutto inutile,perchè l'Assessore parla di differenziata, di-

ce di capire le preoccupazioni dei cittadini,"ma bisogna fare delle scelte per evitarel'emergenza". La solita emergenza. E quan-do Innocenti gli chiede se quelle mille ton-nellate al giorno che Roma non riesce atrattare finiranno a Corcolle, Di Paolo ri-sponde così: "Le mille tonnellate di rifiutiverranno trattate, per un motivo di riser-vatezza non posso dirvi come". E dice aicittadini: "Non pensate che questa casua-le di oggi sia l'unica occasione per confron-tarci". Casuale per lui forse, non per queicittadini costretti a inseguire per esprime-re un dissenso. Poi fila via, alcune corcol-lesi lo inseguono: "Noi vogliamo fare la dif-ferenziata, ma il sindaco non ce lo permet-te". Di Paolo dice "concentriamoci sulla dif-ferenziata", lascia un suo recapito, assicu-ra che parlerà con Alemanno. E glissa sul-la discarica, ma 'rassicura': "Non sono de-cisioni che prendiamo a cuor leggero".

Bontà sua... DAVIDE LOMBARDI

Rifiuti Zero, atto secondo

Mentre il PD municipale si è lasciato spiaz-zare dall' "affaire Corcolle", trovando-

si in grosse difficoltà iniziali che non gli han-no permesso di schierarsi in modo chiaro,coerente e nitido nei confronti di quella chesarebbe dovuta essere la naturale vocazio-ne al "No Discariche" della filosofia di sini-stra, qualcuno ci ha visto più lungo.

Mentre ad un certo punto il PD, dimenti-candosi di dichiararsi un partito di popolo,ha infelicemente rischiato di ergere un mu-ro con i cittadini della protesta, c'è statoqualcuno che invece ha visto nel malcon-tento dei cittadini un bene da ottimizzare,magari politicamente.

Che poi questo qualcuno sia stato la Le-ga Nord è la cosa che stupisce quanto le al-tre. Proprio la Lega, che nella persona diMario Borghezio ha presentato un'interro-gazione in Commissione europea, per de-nunciare lo scempio che Roma Capitale sta-rebbe perpetrando nei confronti dell'am-biente, dell'arte e della cittadinanza.

Per una volta, la mai sopita polemica del-la Lega contro "Roma ladrona" pare giova-re alla causa della stessa città eterna. In-fatti solo grazie ad interventi di questo ge-nere si può sperare in un ripensamento daparte delle istituzioni. LUCIA BRAICO

LA PROTESTA DI CORCOLLE ARRIVA A GUIDONIADISCARICA CORCOLLE: LA LEGA DICE NO

LO SCORSO 3 DICEMBRE È SCESO NUOVAMENTE IN PIAZZA SS. APOSTOLI IL PO-POLO 'RIFIUTI ZERO', E QUESTA VOLTA C'ERA ANCHE IL GRAN MAESTRO "PAUL

CONNET", UNO DEI MASSIMI ESPERTI MONDIALI NONCHÈ IDEATORE DELLA STRA-TEGIA CHE I COMITATI PORTANO AVANTI.

E BORGHEZIO LO GRIDA IN EUROPA INVI-TANDO I ROMANI A FARE LA DIFFERENZIATA

CITTADINI ANTIDISCARICA SONO ARRIVATI A GUIDONIA, ALL'HOTEL PRINCIPE ADRIANO,PER FAR ASCOLTARE LE LORO RAGIONI ALLA POLVERINI, CHE DOVEVA PARTECIPARE A UN IN-CONTRO SULLA DIFFERENZIATA. LA GOVERNATRICE NON C'ERA, MA HANNO TROVATO L'AS-SESSORE AI RIFIUTI DI PAOLO.

Page 15: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 20 ANNO IV 15

Èuna vita parallela quella dei nomadiche popolano il campo di via di Sa-lone. Un'area recintata e sorveglia-

ta 24 ore su 24 da telecamere, dove alcu-ne case-container di pochi metri sono abi-tate da decine di persone, mentre altri con-tainer rimasti vuoti vengono abbandonati ase stessi. Una comunità in aumento che ne-gli ultimi mesi, dopo l'elezione di rappresen-tanti e consiglieri nel campo, si è organiz-zata per sopperire a quei problemi per i qua-li non interviene il comune.

"Abbiamo organizzato una piccola coo-perativa perché c'era sporcizia e il Comunenon ha i fondi. L'abbiamo fatta per gestirele pulizie e tenere un po' in ordine, ma al-meno per le fogne che perdono abbiamochiesto al Comune di darci una mano - spie-ga Husovic Hakida, consigliere nel camponomadi - Abbiamo una squadra di 20-25operai che lavorano. Il Comune con noi ri-sparmia, perché se c'è un tubo spaccatonon aspettiamo mesi che arrivi qualcunoma andiamo e chiudiamo il tubo. E inoltrediamo la possibilità ai ragazzi di lavorare.Infondo è un po' strano che ci siamo noi nelcampo e devono arrivare altri da fuori a te-nerlo pulito e sistemarlo".

Qui, sotto l'occhio vigile della sorveglian-za, questa comunità ufficialmente di 670persone, ma realmente di quasi mille ani-me, lotta con le difficoltà di un campo ina-deguato e poco sicuro, dove ormai anchegli spazi esterni comuni sono quasi del tut-to spariti. "Ci sono persone che aspettanoun container da parecchio tempo. E se unoesce o lo lascia, lo potrebbero dare subitoad un'altra persona invece di lasciarlo ab-

bandonato a rovinarsi, è un peccato! - dicepoi Husovic Hakida - Ci sono container disei metri dove vivono 12 persone, con unsolo bagno. E poi ci sono container dove en-trano da fuori e se ne impossessano. Noiabbiamo reclamato questa cosa al V Dipar-timento e ai vigili, anche perché non sap-piamo chi sono questi che ci mettiamo den-tro". E guardando le telecamere che ognidieci metri puntano l'obiettivo attorno alcampo, i consiglieri e rappresentanti dei romcommentano: "Questo per me è come eraun tempo ad Auschwitz: prima non c'eranole telecamere ma c'erano le guardie, ades-so anziché pagare la guardia hanno messole telecamere". "Qui ce ne sono tantissime,siamo come nel Grande Fratello" aggiungeLucan Marian. "Queste telecamere costanoe potevano metterle dove c'era proprio bi-sogno, non ogni dieci metri - prosegue Hu-sovic Hakida - Invece di spendere questimilioni, potevano costruire degli apparta-menti visto che anche tanti italiani aspetta-

no una casa. E anche noi potevamocosì vivere in una casa cercando diintegrarci. Invece siamo sempre am-mucchiati dentro al campo".

Tra gli stretti spazi, che servono dapassaggio e al tempo stesso da bal-cone alle case-container, sono ormaispariti gli spazi dove far giocare i bam-bini, dove la comunità possa organiz-

zare feste e matrimoni. E soprattutto, sonodelle potenziali trappole in caso di incendio pericoli. Intanto questi non-cittadini na-scono in Italia, frequentano le scuole italia-ne finché gli è consentito e, nonostante cer-chino di conquistarsi spazi di integrazio-ne faticano ad uscire dal recinto di que-sta 'riserva' legalizzata. "Come pensanoal futuro i nostri figli?" si chiede HusovicHakida. "Dopo la terza media i bambininon possono andare più avanti - esclamaLucan Marian - Dopo la terza media la suavita finisce e non ce la fa a studiare e an-dare avanti, perché senza documenti nonsi può lavorare e non ci si può integrare"."E poi un ragazzino che torna da scuola quial campo come fa a integrarsi? A imparareda un altro la cultura, come vive, per farsiconoscere e così integrarsi?" prosegue Hu-sovic. Vite parallele, quelle dei cittadini ita-liani e di questi aspiranti italiani. Separateancora dal pregiudizio e dall'ignoranza.

ANNA GIUFFRIDA

COOPERATIVA ERMES, OPERARE NEL CAMPO PER USCIRE FUORI DAL CAMPODA ANNI LA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS ERMES OPERA ALL'INTERNO DEL CAMPO DI SALONE, SOSTENENDO CON PROGETTI E ATTIVITÀ L'INTEGRA-ZIONE DELLA COMUNITÀ ROM. UN PONTE INDISPENSABILE CON L'ESTERNO, PER FARE USCIRE QUESTI NOMADI DAL LORO ISOLAMENTO.

La ‘riserva’ del Campo di Salone

“Superamento del campo". È questo l'obiettivo su cui si muove elavora la cooperativa sociale onlus Ermes, che opera all'inter-

no dal campo di Salone. Un gruppo, a cui contribuiscono operatori evolontari, che fa da intermediario con il V Dipartimento del Comuneattraverso uno sportello di segretariato sociale.

"Qui il problema è quello del sovraffollamento e la questione lavo-ro - spiegano Salvo di Maggio e Fabrizio Massara, rispettivamente pre-sidente e vicepresidente della cooperativa - Lo sportello sociale si com-pone di una seria di attività specifiche. Negli ultimi tempi abbiamosvolto progetti dall'impatto significativo come l'inserimento lavorati-vo, le borse lavoro e la formazione on the job. Facciamo in modo chele persone attraverso un preciso percorso acquistino competenze chegli consentano di muoversi nel mondo del lavoro. E questo aspetto la-vorativo per noi rimane il più importante per uscire da qui".

Una formazione per l'integrazione che, grazie al lavoro di questioperatori sociali, prevede anche l'esistenza di altri servizi essenzialidall'infanzia alle persone adulte. All'ingresso del campo è previsto unosportello sanitario con un medico, uno sportello legale e, nel contai-ner accanto, è attivo il nido per i più piccoli "inteso come passaggiopreliminare per l'inserimento nelle scuole materne".

Un passaggio alla normalità, non privo di problemi, che di recenteè sostenuto da un progetto di scolarizzazione che avvicina le famiglieal percorso scolastico e, anche in questo caso, aiuta questi ragazzi adintegrarsi in aula.

Uno spiccare il volo verso la normalità a cui lavora la cooperati-va, "in un'ottica di svincolo dalla necessità di sostegno e fuori da unalogica di tipo assistenziale", come descritto dal presidente Salvo DiMaggio. ANNA GIUFFRIDA

C’è anche la condizione dei rom, chevivono nel campo di Salone, nei fu-

turi programmi politici del Pd. La delega-zione per il sociale del partito lo scorso 7dicembre ha scelto infatti il campo noma-

di come tappadel suo tour nelMunicipio. I de-legati presenti,guidati dai re-sponsabili del-la cooperativaErmes che ope-

ra nel campo, hanno fatto così un sopral-luogo nelle sale dell'asilo e, prima di unabreve passeggiata tra i container, hannoascoltato da uno dei consiglieri e rappre-sentanti del campo i problemi di questa co-munità. "Bisogna dare a questi ragazzi unfuturo, per lavorare e integrarsi - dice Hu-sovic Hakida, consigliere del campo rom -Perché i ragazzi di terza generazione sononati qui e devono dargli la possibilità di in-tegrarsi almeno nel lavoro. Ci sono statiproblemi nei mesi scorsi ma adesso ci sia-mo svegliati e, vivendo qui, facciamo tan-te cose noi".

Sovraffollamento e condizioni di vita chesono state illustrate ai consiglieri della de-legazione dagli operatori della cooperati-va, mentre si muovevano in processioneal centro del campo. Un'andata e ritorno,prima delle strette di mano finali, che nelbreve periodo porterà come garantito allariparazione dei danni alle finestre dell'asi-lo. Tutto il resto, divenuto materiale dellaprossima campagna elettorale, dovrà aspet-tare e sperare in un futuro impegno a da-ta da destinarsi. ANNA GIUFFRIDA

CAMPO SALONE, TOUR

SOCIO-POLITICO DEL PD

VIVONO IN CONTAINER SOVRAFFOLLATI, SORVEGLIATI DA DECINE DI TELECAMERE. I NOMADI DEL CAMPO DI SALONE PROVANO A

COSTRUIRSI OGNI GIORNO LA LORO QUOTIDIANITÀ E NORMALITÀ, CON UN IMPEGNO NEL CASSETTO: RIUSCIRE AD INTEGRARSI.

TAPPA AL CAMPO NOMADI DI SALONE PER LA

DELEGAZIONE PER IL SOCIALE DEL PD. UNA PAS-SEGGIATA PER CONOSCERE LA CONDIZIONE DI

QUESTA COMUNITÀ E INSERIRLA, COME ANNUN-CIATO DAI CONSIGLIERI PRESENTI, NEL PROS-SIMO PROGRAMMA POLITICO.

Page 16: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

PRENESTINO - COLLATINONUMERO 20 ANNO IV16

Con l'avanzare dei lavori delle com-

planari della A24, aumenta anche

l'attesa delle famiglie che abitano al

confine con l'autostrada per un confronto

con la società Autostrada dei Parchi. Il grup-

po, che intanto sta proseguendo con scavi

e lavori a meno di un metro dalle abitazio-

ni di questi cittadini che abitano in via Ca-

soni a Lunghezza, negli scorsi giorni ha pre-

cisato la sua posizione.

"Strada dei Parchi assicura che tutti i la-

vori vengono eseguiti secondo i piani pre-

visti nel progetto approvato, tenendo an-

che conto dell'importante esigenza di miti-

gare l'impatto ambientale e della sicurez-

za, tanto delle persone tanto delle abitazio-

ni più prossime alle nuove opere", fanno

sapere dall'ufficio stampa della società.

Un disagio che è aggravato dalla minore

stabilità delle case che adesso devono con-

vivere anche con i movimenti del terreno

causati dai lavori. Un progetto che in par-

ticolare fa temere, per la stabilità di queste

abitazioni, chi vive in corrispondenza del

punto in cui è prevista la realizzazione di

una galleria, corredata da un giardino pen-

sile. La società al riguardo spiega che "nel-

la realizzazione della galleria artificiale, per

limitare i disagi e garantire la stabilità del-

le opere esistenti, prevede l'utilizzo di tec-

niche costruttive innovative" e che "la bar-

riera, oggetto dell'attuale protesta, verrà

sostituita da una nuova realizzata sul bor-

do esterno della galleria artificiale con una

distanza superiore ai 12 metri dall'edificio".

Questa quindicina di persone, a distan-

za, aspettano delle risposte dal tavolo di

confronto che il Comune ha aperto mesi fa

con la società dell'Autostrada. Un confron-

to complicato finora dall'esistenza di un pro-

getto già approvato, ma che tanto i citta-

dini quanto il Comune chiedono anche per

avere risposte più concrete in termini di si-

curezza loro e delle case. Una richiesta di

sicurezza a cui risponderebbe un'acquisi-

zione equa delle abitazioni. Una risposta

che continua a non essere però nei piani

della società. "Strada dei Parchi, in consi-

derazione dei disagi per i residenti delle abi-

tazioni che si trovano a ridosso della galle-

ria artificiale in corso di realizzazione, con-

ferma l'impegno già assunto in occasione

dei diversi incontri fino ad oggi intercorsi -

aggiunge la società Strada dei Parchi - Nel-

le fasi più critiche delle attività, offrirà ospi-

talità a propria cura e spese ai residenti del-

le unità abitative più vicine alle nuove ope-

re presso strutture alberghiere e/o residen-

ziali". ANNA GIUFFRIDA

Lunghezza, Strada dei Parchi risponde (a distanza) ai cittadiniDOPO IL RECENTE SOPRALLUOGO DEL COMUNE E DEL MUNICIPIO SUL TRATTO DI A24 INTERESSATO DAI LAVORI DELLE COMPLANA-RI, A POCHE DECINE DI METRI DA ALCUNE CASE DEL QUARTIERE, LA SOCIETÀ STRADA DEI PARCHI SI FA SENTIRE E IN UNA NOTA GA-RANTISCE AI CITTADINI LAVORI IN SICUREZZA E UNA CAMERA D'ALBERGO DURANTE LE "FASI PIÙ CRITICHE".

Correva l'anno 1974, come ricorda la mo-

stra fotografica (simpaticamente chia-

mata la "Polistoria") che ripercorre le tap-

pe dell'attività della Polisportiva, quando a

Castelverde nacque il primo centro sporti-

vo.

Ed ora nel 2011, 37 anni dopo, la storia

continua. Infatti, dopo mesi di incertezze e

di duro lavoro, sabato 3 dicembre si è te-

nuta la festa di inaugurazione del

Centro Sportivo Claudio Rosone,

la nuova sede della Polisportiva

Castelverde. La storia continua

oggi in un posto diverso, non più

nella storica palestra adiacente

alla chiesa, ma nella ex Casa del

Popolo del quartiere in via Manop-

pello. Una storia che va avanti nonostan-

te anni di difficoltà e battaglie portate avan-

ti dai volontari che formano la Polisportiva

e da quelli che in passato l'hanno plasma-

ta per tenere in vita una realtà che a Ca-

stelverde è molto più di una semplice pa-

lestra. Una realtà che simboleggia il quar-

tiere e la sua volontà di crescere restando

unito.

Durante la festa non si sono tenute esi-

bizioni delle discipline che si insegnano nel

centro sportivo "perché in un momento sto-

rico come questo abbiamo preferito dare la

parola a tutti coloro che volessero dire la

propria, raccontare qualcosa della Polispor-

tiva o ricordare Claudio Rosone" ha spiega-

to Christian Cilia, il presidente del centro

sportivo. Il discorso di Cilia si è aperto con

molti ringraziamenti, a partire dal Vicaria-

to, che dalla nascita della Polisportiva ha

sempre ospitato la palestra e dalla società

Spazio Libero 2003, che ha concesso il

comodato d'uso dei locali della Ter-

ra del Popolo, fino ad arrivare a

tutti coloro che hanno lavorato

per la nuova sede.

A partecipare alla festa di inau-

gurazione, oltre a molti cittadini

e ad alcuni rappresentanti delle

istituzioni tra cui Dario Nanni e Cre-

monesi, c'era anche Marcello Corsi, il pri-

mo maestro di judo della Polisportiva, non-

ché uno dei fondatori dello storico centro

sportivo di Castelverde. Marcello Corsi ha

raccontato della nascita della Polisportiva e

del costante problema della ricerca degli

spazi che si è trovato ad affrontare fin da

subito. Ha inoltre voluto ricordare Claudio

Rosone, il precedente presidente a cui il

centro è stato dedicato, parlando dei fon-

damenti del judo che lo hanno guidato an-

che nella vita, raccontando di quella pas-

sione civile oltre che sportiva insita nel mot-

to dei judoka: "prosperità e mutuo benes-

sere, sviluppare il proprio spirito affinché la

società migliori". Ha partecipato all'inaugu-

razione anche Monsignor Andreatta in qua-

lità di rappresentante del Vicariato, che, do-

po aver benedetto la sala, ha annunciato il

proprio contributo personale di 5.000 euro

al centro sportivo. L'aiuto economico del

Monsignore non è il solo: un'offerta è ve-

nuta anche dal Consorzio di Castelverde

che ha contribuito con 4.000 euro. Buone

notizie dunque per la Polisportiva che, per

ristrutturare i locali in cui ora sorge il nuo-

vo centro, ha investito non solo energie ma

anche grosse somme di denaro.

Dopo gli interventi di amici e politici che

hanno ricordato il maestro scomparso e la

funzione sociale della Polisportiva, è stato

presentato il logo del centro sportivo: lo sti-

lizzato ed elegante profilo dalle linee essen-

ziali di un judoka che si inchina. "Un profi-

lo bellissimo in cui intravedo i tratti di Clau-

dio - ha commentato Marcello Corsi, che ha

concluso - quello che ho visto oggi mi ha

immensamente ripagato, è il frutto di quel

seme che ho gettato 37 anni fa quando in-

trapresi questa avventura. Oggi posso dire

che Claudio è qui e rivive nella Polisporti-

va. Lo ritrovo in quello che avete realizza-

to". CRISTINA CORI

POLISPORTIVA CASTELVERDE, LA STORIA CONTINUA...

LO SCORSO 3 DICEMBRE È STATO INAUGURATO IL CENTRO SPORTIVO CLAUDIO ROSONE, LA

NUOVA SEDE DELLA POLISPORTIVA CASTELVERDE. PRESENTE IL PRIMO MAESTRO DI JUDO DEL

QUARTIERE MARCELLO CORSI: "CLAUDIO RIVIVE NELLA POLISPORTIVA".

“Entro un mese e mezzo si definirà laprocedura, ed entro sei mesi il presi-

dio sarà operativo". Dopo l'annuncio e la con-ferma fatti attraverso le pagine dell'ultimonumero del nostro giorna-le, il Presidente della Com-missione Urbanistica MarcoDi Cosimo chiarisce che so-lo a giugno sarà effettival'operatività del presidio perle forze dell'ordine, che avràsede a Castelverde.

Al programma, che rientra nel Terzo Pat-to per Roma Sicura, stanno già lavorando gliuffici impegnati anche nella scelta della strut-tura che dovrà accogliere il presidio. "Occor-rono un po' di tempi tecnici per trovare lastruttura adeguata, che potrebbe dover ac-cogliere anche un'armeria", spiega infine DiCosimo. ANNA GIUFFRIDA

CASTELVERDE, IN SEI MESI

OPERATIVO IL PRESIDIO

DELLE FORZE DELL'ORDINE

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

In riferimento all'articolo "Istituto agrario a Castelver-de? No, grazie!", pubblicato sul n. 18 della vostra ri-vista, ci sentiamo in dovere di fare alcune precisa-zioni, al fine di dare indicazioni precise ai genitori eagli abitanti di Castelverde che hanno organizzatouna mobilitazione contro la presunta apertura di unasede dell'Istituto agrario sulla base di notizie del tut-to infondate.

Innanzitutto, proprio per il grande valore che at-tribuiamo all'attività pratica in azienda, indispensa-bile complemento delle lezioni teoriche in classe,non avremmo mai proposto di insediarci in una se-de che, come giustamente rilevato dall'assessoreStella, "non dispone di un terreno agricolo sufficien-te per svolgere i laboratori di un istituto agrario". Perquesto motivo la richiesta inoltrata all'Ufficio scola-stico regionale e all'Ufficio scolastico provinciale, condelibera del Collegio docenti del 7 ottobre 2011 e delConsiglio d'Istituto del 14 ottobre 2011, riguarda l'aper-tura di un Liceo ad Indirizzo Sportivo.

Si tratta di una proposta che nasce da un'attentavalutazione, condotta in collaborazione con esperti,al fine di individuare iniziative da mettere in atto perrendere più efficace la presenza e l'operato dellascuola in un contesto sociale ed economico piutto-sto problematico che si caratterizza, tra l'altro, per idati preoccupanti relativi alla dispersione scolastica.

Apartire da queste considerazioni e, tenendo pre-sente il successo ottenuto dalle numerose e presti-giose manifestazioni a carattere sportivo che, nelcorso degli anni, sono state organizzate dal Sereni,siamo arrivati alla conclusione che la creazione diun nuovo indirizzo, quello del Liceo dello sport , sa-rebbe una preziosa risorsa per il territorio perchéconsentirebbe non solo di ampliare l'offerta formati-va attualmente disponibile, ma anche di rispondereai bisogni di un'utenza particolarmente interessataalla pratica sportiva. Innegabili, inoltre, sarebbero ivantaggi che questo percorso di studi comportereb-be a livello sociale; l'educazione allo sport, infatti, fa-vorisce il sentimento di appartenenza ad un gruppoe valori quali la solidarietà, la collaborazione, il rispet-to delle regole, tanto necessari in un'area che risul-ta ancora molto bisognosa di specifici percorsi dieducazione alla legalità e alla cittadinanza.

Siamo a completa disposizione per qualsiasi ul-teriore richiesta di chiarimenti e, allo stesso tempo,nell'interesse non solo del nostro Istituto, ma di tuttii cittadini dell'VIII Municipio, chiediamo di dare ade-guato spazio a questa nota sulla vostra rivista.

Il Dirigente scolastico, il Collegio dei docentie il Consiglio d'Istituto dell'ITA "E. Sereni"

Roma, 5 dicembre 2011

DAL COMITATO DI CASTELVERDE

"Egregio DirettoreHo rilevato che nel numero 16? o 17? del giornale da lei diretto è stata riportata come mia

una affermazione secondo la quale io avrei dichiarato di non avere tempo per occuparmi del-la discarica di corcolle.

Tale affermazione è in realtà frutto della sintesi, operata dall'intervistatore, di una argomen-tazione articolata con la quale intendevo evidenziare la difficoltà per il Comitato di accoglie-re e sviluppare in maniera soddisfacente, fra le tante che ha in corso per l'interesse del terri-torio, anche le iniziative necessarie per la vicenda discarica. La informo che comunque que-sto Comitato oltre a dichiarare la propria adesione alle iniziative in corso attraverso un mani-festo di prossima affissione, provvederà ad inserire l'argomento in questione fra quelli di unaassemblea in programmazione per il mese di gennaio/febbraio. Tanto Le chiedo di far pubbli-care sul giornale da Lei diretto e Le porgo con l'occasione i miei migliori saluti".

Il Comitato di Quartiere di Castelverde

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Page 17: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011
Page 18: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

PRENESTINO - COLLATINONUMERO 20 ANNO IV18

Un intervento di manutenzione la-sciato a metà, l'attesa del ritornodegli operai mai più rivisti e, nell'ul-

timo mese, la ricomparsa dell'umidità. Dagiugno ad oggi, è questa la trafila che hasubito la signora Anna Veneri la cui casa,in via Capitini, nel quartiere popolare di Vil-laggio Falcone, porta i segni e i danni del-l'umido e della negligenza della Romeo."Mesi fa sono venuti a farmi i lavori. Mi han-no messo solo un tubo e poi avevano det-to che tornavano dopo un po', quando ilmuro bagnato dall'umidità si era asciuga-to - spiega la signora Anna - Era estate, manon si è visto più nessuno. Ora guarda co-me sto: non hanno rimesso le mattonellee il pavimento era tutto aperto. Le ha do-vute rimettere mio marito. Loro non han-no fatto niente, hanno rotto e basta!".

Un lavoro mai portato a termine e che direcente si è dimostrato inadeguato. Da unmese a questa parte, la casa della signoraVeneri è tornata ad essere invasa dall'umi-dità e i danni che c'erano nel bagno si so-no così estesi a tutta la casa, raggiungen-do l'abitazione della famiglia di sotto. Un ri-torno dell'umidità che, dopo inutili richie-ste di intervento, ha costretto la signora arimediare al problema a proprie spese. "Qui

mi casca ancora tut-to a pezzi e nell'ulti-mo mese la situazio-ne è peggiorata. Peril danno che ho avu-

to, ho dovuto cambiare a spese miela caldaia - dice arrabbiata la signo-ra Veneri - Per questo problema ho

dato anche disturbo alla signora di sot-to, una volta abbiamo dovuto chiama-

re i pompieri perché dovevi stare in casacon l'ombrello". E stanca della situazioneaggiunge: "Perché non viene il Comune? Iosono in regola con tutto. Non possono fa-re così. Io sto facendo tutto, gli do tuttoquello che mi chiedono anche gli oneri ac-cessori". Anche dopo l'atteso intervento, enonostante i danni causati, queste doman-de resteranno sempre urgenti e degne diuna risposta credibile. ANNA GIUFFRIDA

Oltre il danno anche labeffa. È il caso della si-

gnora Laura Mantini, abitan-te nel quartiere popolare Vil-laggio Falcone, che, oltre adavere la casa invasa dall'umi-dità a causa di un impiantoidraulico mal congegnato, deve fare i con-ti con i danni che queste perdite d'acquahanno provocato nell'appartamento del-l'inquilina di sotto. "Ho una perdita d'ac-qua che si allarga a vista d'occhio: è par-tita dal bagno ed è arrivata in tutta la ca-sa - dice la signora Laura, mostrando i dan-ni nel suo appartamento in via Don Sca-vizzi - Adesso con tutte queste perdite, al-la signora di sotto piove sempre dal soffit-to. Lei mi dice che devo rifare il bagno, mal'idraulico mi ha detto che c'è una perditainterna e per rifarlo tutto vuole 3mila eu-ro. Ma io non ce li ho i soldi".

Una preoccupazione maggiore per la si-gnora Mantini, che vive del suo stipendioda sola con il figlio che "guadagna una ca-volata" e che, da quando è apparso annifa l'umido, ha chiamato più volte la Romeoper un intervento senza vedere alcun ri-sultato. Gli operai, dopo un breve sopral-luogo per cambiare una guarnizione, non

sono più tornati nonostante le tante richie-ste urgenti. Un danno strutturale che la si-gnora non sa più come fare per risolverlo."Ho telefonato centomila volte, ma ti pren-dono solo in giro: ti dicono che vengono epoi non lo fanno. E io non so come fare -

spiega demoralizzata la si-gnora Laura - L'idraulico miha detto che i tubi sono or-mai fradici.

L'umido è arrivato anchenella camera di mio figlio e,oltre a fare cattivo odore,passa pure dove c'è la cor-

rente. Avevo pensato di andare tutte lemattine alla Romeo, ma non ho tempo per-ché devo andare a lavoro e non posso fa-re la fila tutto il giorno".

Convivenze prolungate con l'umidità che,anche nel caso della signora Mantini, pro-vocano e peggiorano problemi di salute. Il

figlio della signora infatti è allergico e "di-ce spesso che mentre dorme gli viene maldi testa".

Dopo tante richieste e un'altra beffa,quella di scoprire che mentre la signoraera a lavoro un gruppo di operai è passa-to nelle case vicine per "vedere chi aveval'umidità e rifargli del tutto il bagno", que-sta famiglia ha diritto ad una risposta po-sitiva di intervento. ANNA GIUFFRIDA

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Via Aldo Capitini, danni dovuti alla manutenzione

Tra marciapiedi resi scivolosi dalle foglie, tom-bini otturati che, dopo la pioggia allagano an-

goli di strada e pali divelti in ricordo dei quali re-stano pericolose buche, le strade del quartierepopolare di Ponte di Nona sono sempre più im-praticabili.

È il caso di due vie, via Aldo Capitini e via del-la Riserva Nuova, dove la mancata manutenzio-ne e pulizia delle strade rende pericoloso il pas-saggio a piedi. "Qui prima c'era un palo della se-gnaletica, ma da quando una macchina l'ha pre-

so è rimasto un buco - denuncia un cittadino chefrequenta il piccolo parco in via Capitini - Qui itombini non li pulisce mai nessuno e anche i rac-coglitori sotto i marciapiedi sono intasati. Quan-do piove tanto non riescono ad assorbire l'acquae qui diventa tutto un pantano". Un piccolo an-golo di verde, tra i pochi vivibili nel quartiere, checome accade altrove resiste grazie alla cura deicittadini. Una manutenzione che non può spin-gersi fino a liberare le fogne da anni di sporciziaaccumulata e a mettere in sicurezza tratti di mar-ciapiede squarciati o allagati.

Ed è quello che avviene su via della RiservaNuova, dove il passaggio pedonale è tappezza-to da fango e foglie, che come precisano gli abi-tanti del quartiere "nessuno viene a pulire". Unpericolo per anziani e non che per aggirarlo do-vrebbero camminare sulla strada. Aree pubbli-che che, anche in questo caso, vengono perio-dicamente pulite dagli stessi cittadini le cui casesi affacciano sulla via. Ma in entrambi i casi, leconseguenze della mancata manutenzione nonsarebbero a carico dei cittadini ma restano affi-date all'amministrazione. ANNA GIUFFRIDA

LA CASA DELLA SIGNORA LAURA MANTINI, INVIA DON SCAVIZZI A VILLAGGIO FALCONE, DA

ANNI È INVASA DALL'UMIDO IN ASSENZA DI MA-NUTENZIONE DALLA ROMEO. ADESSO CHE IL

DANNO SI È ESTESO ANCHE ALL'INQUILINA CHE

ABITA SOTTO, LA SIGNORA LANCIA UNA DISPE-RATA RICHIESTA D'AIUTO.

VIA DON SCAVIZZI, DOPPIA UMIDITÀ ZERO MANUTENZIONE

VILLAGGIO FALCONE, STRADE AD OSTACOLI

Abbiamo interpellato l'asses-sore Mario Brunetti che, do-po aver contattato gli inge-gneri della Romeo per un in-tervento, si è preso l'impe-gno di risolvere con loro la si-tuazione di queste due cittadine. Sull'esitodegli interventi si è dichiarato positivo, vi-sto che "ultimamente qualche risultato inpiù è stato raggiunto". È quello che anchenoi ci auguriamo, aspettando con questi cit-tadini degli interventi risolutivi.

ALL'ONOREVOLE SINDACO DI ROMA GIANNI ALEMANNO

AL PRESIDENTE DEL MUNICIPIO VIII MASSIMILIANO LO-RENZOTTI

Quartiere di (Roma) - Villaggio Falcone - Lotto 20 -Via Aldo CapitiniLatore di tutti i suoi inquilini, provo a dare man forteper i problemi che ci assillano. Non è roba da poco!Purtroppo da 15 anni noi viviamo qui: assistenze neabbiamo avute ben poche …Passiamo alle verità. Sotto la gestione Romeo.La faccenda non è stata molto facile per noi inquilinidel Lotto 20. Non voglio demordere, anche gli altrilotti non sono meno di noi. Io cittadino di Roma, in-sieme a tutti gli altri cittadini, speriamo che ancora ciaccettino.Questa lettera non è personale … Solo per i nostri,sia per conoscenza al nostro caro Sindaco Aleman-no e per conoscenza al nostro caro Presidente delMunicipio Lorenzotti.Villaggio Falcone per Voi non esiste. E' stata riquali-ficata una struttura sportiva con il nome di Ponte diNona - Giardini di Corcolle. Quando abbiamo fattodi tutto in Municipio per avere e rispettare il nome diFalcone. Ripeto 'Falcone' .La sua giunta comunale forse si ricorda. E' solo me-nefreghismo, non pretendiamo nulla ma ci state pren-dendo in giro.Caro Presidente vorrei raccontarle qualcosa che nonfunziona. Tanti ragazzi, che già giocavano nel com-plesso, non sono stati accettati. Motivo? I genitori nonpotevano pagare!Così abbiamo bruciato dei bravi ragazzi e li abbia-mo rimessi sulla strada. Solo per lucro si fanno cer-te cose, si poteva intervenire in modo diverso.Villaggio Falcone. Torniamo ai nostri problemi. Diesposti ne abbiamo fatti tanti. Tutti sordi! ComunqueLotto 20, case del Comune di Roma, via Aldo Capi-tini, sempre Villaggio Falcone:Giardini con pini cascanti, a rischio tombini stradalisuper intasati che quando piove ci vuole la canoa.Manutenzione? Strutture immobili solo il degrado!Canne fumarie solo alloggio per volatili.E forse mi fermerei alla vostra coscienza.Con rispetto, IL POPOLINO

“Riguardo alla possibilità di frequentare la scuo-la calcio, noi abbiamo già previsto di age-

volare delle famiglie facendoci carico del 90% del-la quota di iscrizione. È stato stabilito in un verba-le di assemblea anche un numero massimo, per-ché se no qui diventa una parrocchia - dice Mim-mo Gaglio - Per rimettere in sesto questa struttu-ra sono stati spesi 300mila euro, e nonostante que-sto abbiamo comunque una quota d'iscrizione cheè la più bassa di Roma. Da noi vengono anche as-sociazioni e assistenti sociali, portando bambinicon situazioni familiari complicate. Se questo si-gnore viene qui a parlare di persona, possiamoparlare insieme della sua situazione".

E prosegue: "La scelta del nome della polispor-tiva ha tanti motivi. Intanto, il nome Villaggio Fal-cone della precedente associazione ha portato sol-tanto sfaceli e allontanato i ragazzini dai campi dizona: non è intelligente quindi riportare un nomeche già ha fallito. Inoltre i debiti di quell'associazio-ne continuo a pagarli io - chiarisce Gaglio - Il no-me Ponte di Nona, poi, è l'eredità naturale dell'as-sociazione omonima di Gino Chiapparelli che an-cora esercita la gestione del campo sportivo, quin-di il passaggio è sembrato normale. Tra l'altro, lasocietà nasce da una fusione con Giardini di Cor-colle che non è menzionato". "Qui il portone è aper-to, mattina e pomeriggio, e parlare con la segrete-ria di persona o al telefono è la cosa più facile delmondo". ANNA GIUFFRIDA

ANCHE LE STRADE E I MARCIAPIEDI DEL QUAR-TIERE POPOLARE DI VILLAGGIO FALCONE MAN-CANO DA TEMPO DI MANUTENZIONE. NESSUNO

DEI CITTADINI DELLA ZONA RICORDA UN INTER-VENTO PER STURARE I TOMBINI. INTANTO CON

LE PIOGGE E LE FOGLIE SUI MARCIAPIEDI, AN-CHE CAMMINARE NEL QUARTIERE RISCHIA DI DI-VENTARE POCO SICURO.

DA GIUGNO, LA SIGNORA ANNA VENERI, CHE ABITA A VILLAGGIO FALCONE, ASPETTA DI

VEDERE COMPLETATO UN INTERVENTO DI MANUTENZIONE DALLA ROMEO. DURANTE L'AT-TESA, I DANNI E L'UMIDITÀ SONO AUMENTATI E HANNO COSTRETTO LA SIGNORA A INTER-VENIRE A SPESE SUE PER RIMEDIARE.

L' IMPEGNO DELL'ASSESSOREPOLISPORTIVA PONTE DI NONA: "PORTEAPERTE A CHI VUOLE CHIARIMENTI"MIMMO GAGLIO, PRESIDENTE E RESPONSABILE DEL

SETTORE CALCIO NELLA NUOVA POLISPORTIVA PON-TE DI NONA, CHE DA DIVERSI MESI HA RILEVATO

E RIMESSO A NUOVO I CAMPI CHE SORGONO NEL

CUORE DEL QUARTIERE POPOLARE DI VILLAGGIO

FALCONE, HA VOLUTO SUBITO RISPONDERE ALLE

DOMANDE GIUNTE DA QUESTO CITTADINO.

Page 19: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

MUNICIPIO NUMERO 20 ANNO IV 19

Strade, asilo, marciapiedi e il centro an-ziani. Il consorzio di Villaggio Prene-stino ha messo in cantiere e avviato

prima della fine del 2011 opere che, in al-cuni casi, vedranno la luce da qui ad un an-no. Ne abbiamo parlato con il presidente delconsorzio di Villaggio Prenestino Fabio Ca-pitanelli, che con orgoglio sottolinea "abbia-mo raccolto decine di milioni di euro per rea-lizzare opere, e a livello romano siamo il pri-mo consorzio".

Investimenti che in certi casi aspettanosolo il collaudo del Comune per essere frui-bili. È il caso del parco di via Fosso Scilici-no, completato da tempo e che attende so-lo di essere illuminato e collaudato. Ma perquesto ultimo passaggio, bisognerà atten-dere il completamento di tutte le opere in-cluse nel pacchetto del progetto. "Il parcoè quasi ultimato, ma serve il collaudo. Ab-biamo chiesto al Comune di collaudare so-lo il parco e far venire la commissione pre-posta. C'è stata in questo senso anche unarisoluzione del Municipio, ma non è statopossibile - spiega Capitanelli - Io come pre-sidente se apro il parco e qualcuno si fa ma-le sono responsabile. Quindi il parco dovràaspettare di essere collaudato quando si fa-rà anche il collaudo della strada".

Insieme con questo atteso parco, il pro-getto prevede infatti il rifacimento del man-to stradale di via Fosso dell'Osa, che verràmessa in sicurezza con "un sistema drenan-te tipo Anas che è stato accettato dal Co-mune e per il quale serve solo l'ok dell'am-ministrazione per partire". Inoltre tra le ope-re in cantiere c'è anche l'ampliamento deimarciapiedi di questo asse viario importan-te, che verranno portati a un metro e 50 dilarghezza. "Noi pensavamo di lasciare il mar-ciapiedi stretto, ma il Comune ha bocciatola nostra richiesta. Dobbiamo quindi butta-re giù i muretti su via Fosso dell'Osa e spo-stare gli allacci - dice il presidente del con-sorzio - Entro l'inizio del 2012 inoltre pen-siamo di iniziare ad accendere le luci in al-cune strade. Già l'80% è stato illuminato,ma in quelle mancanti se non accendiamol'esistente non possiamo progettare i pali

mancanti". Tra le strade prese in ca-rico dal comune, di recente sono com-parse anche via Tollo, via Oricola evia Massa d'Albe, che, come precisa Capi-tanelli "sono state inserite perché nella de-libera c'erano tre strade sbagliate che ave-vamo illuminato noi come consorzio. Cosìabbiamo chiesto che in sostituzione venis-sero illuminate questa altre". E non resta-no escluse dagli interventi neanche altredue importanti strade del quartiere, via Fos-

so Scilicino e via della Riserva Nuova attual-mente larghe 8 metri, che andranno allar-gate un metro per lato per rientrare nei li-miti del piano regolatore.

Altri progetti, altri cantieri neiquali potrebbero essere necessa-ri dei cambiamenti. È il caso del-l'asilo nido in via Montagano, chedovrà accogliere 60 bambini al disotto dei tre anni. I lavori iniziatilo scorso ottobre hanno portato al-la luce un'antica strada romana,

che si trova in corrispondenza con parte delparcheggio e dell'asilo. "Durante gli scaviarcheologici è stata scoperta questa stradache va a intaccare un angolo dell'asilo nido- spiega Capitanelli - Volevamo mettere inmostra la strada con dei vetri, anche se ca-pitava nel salone della struttura. Ma rima-nendo troppo in basso, non è stato possi-bile. Stiamo quindi vedendo con le Belle Ar-

ti come collocare l'edificio. L'asilo comun-que sarà realizzato in 561 giorni come pre-visto".

Problema risolto anche per il centro an-ziani, che da alcuni anni aspettava l'aper-tura del cantiere. Dopo il passaggio dell'ope-ra al consorzio, i lavori del centro sono par-titi prevedendo una biblioteca e una salaprove per la banda di Villaggio Prenestino.

Novità che riguardano il quartiere e an-che il consorzio di Villaggio Prenestino. Fa-bio Capitanelli infatti ha avuto prorogato ilmandato di presidente fino al 30 marzo pros-simo. "Il mio mandato è scaduto il 30 no-vembre, e su votazione dell'assemblea èstato prorogato fino al 30 marzo - conclu-de Capitanelli - Il consorzio andrà rinnova-to. Ed è mia intenzione inserire giovani don-ne e tecnici. Ci sono tre mesi di tempo pertrovare le persone giuste".

ANNA GIUFFRIDA

Che la dislocazione dell'Asl di VillaggioPrenestino, in via Torricella Sicura, fos-

se frutto di scelte azzardate, lo avevano no-tato in molti, segnalando i disagi e la scar-sa igiene causati dalla vicinan-za con la frutteria, chiusa di re-cente. Ma la struttura sanitarialocale rivela anche altri proble-mi che la rendono poco si-cura e in certi casi invivibi-le per utenti e dipendenti.

È il caso dello sportello,aggiunto per ultimo a quel-li esistenti, che ha definiti-vamente ostruito l'uscita diemergenza della Asl. "Frequento spesso l'Asle circa un mese fa ho notato che con unodegli sportelli, l'ultimo che hanno creato,hanno inglobato l'uscita di sicurezza - fa no-tare il signor Mario Massimi, utente dell'Asl- A volte ho visto che la chiudono persino achiave, per evitare che qualcuno possa en-trare dentro da lì e così se c'è un incendionon puoi neanche scappare. Ho parlato conla caposala e le ho fatto notare che il fuocoin caso non distingue tra me che vengo unavolta e lei che ci viene tutti i giorni, ma nongliene è fregato nulla".

Bocche cucite su questo problema. Nes-suno dei responsabili dell'Asl ha voluto chia-rire questa situazione anche per rassicura-re, se possibile, l'utenza. C'è solo chi ha in-dicato come via di fuga la porta scorrevole

di acceso alla struttura. Ma "quella porta èelettrica e se si rompe o non c'è elettricitànon funziona. Una porta antincendio inve-ce deve essere libera e facile ad aprirsi" co-

me aggiunge il signor Mario. Uscite ostruite a cui si ag-

giungono anche le sale d'at-tesa, spesso sovraffollate einadeguate al numero di pa-zienti che frequentano la strut-tura. Ambienti che, in basealle norme di sicurezza, do-

vrebbero prevedere una capienza massimache qui viene il più delle volte oltrepassata,costringendo i cittadini ad aspettare anchefuori dalla porta. Condizioni difficili perun'utenza spesso anziana e disabile che,per l'inciviltà di molti e l'insufficienza deiparcheggi da condividere con il supermer-cato, ha spesso difficoltà ad accedere allastruttura o trovare libero il parcheggio ri-servato agli invalidi.

Un'inciviltà denunciata anche dagli stes-si dipendenti, che riferiscono del ripetersi dinumerosi furti all'interno dell'Asl. "Qui den-tro rubano la carta igienica e addirittura gliscarichi del water" dice un dipendente del-la struttura sanitaria. Una sicurezza che do-vrebbe essere garantita, soprattutto in unastruttura pubblica e sanitaria, sia ai pazien-ti che a chi vi lavora. Ma finora la 'diploma-zia' del silenzio è stata preferita alla salutedei cittadini. ANNA GIUFFRIDA

Nessuna certezza sulla realizzazione del centro polifunzionale di Villaggio Prenestino. L'opera,finanziata dalla Regione e a cui ha contribuito con alcune opere il consorzio locale, aspetta an-

cora l'arrivo dei finanziamenti previsti per il 2012. Un ritardo che, se confermato, potrebbe far slit-tare i lavori a data da destinarsi. "Sul polifunzionale sono molto dispiaciuto: sembra che l'opera siastata definanziata - dice il presidente del consorzio Villaggio Prenestino Fabio Capitanelli - Per quelcentro noi abbiamo previsto e già finanziato la strada d'accesso, con l'illuminazione pubblica e i par-cheggi, e bonificato tutta la zona facendo la raccolta delle acque chiare". Un progetto che dovreb-be accogliere spazi culturali, tra cui un teatro, e che potrebbe portare servizi importanti per i gio-vani in periferia. Un'opera che entro l'anno si saprà se verrà concretizzata. "Finché non arriviamo al 31 dicembre non abbiamo niente diufficiale - chiarisce l'ingegnere Antonello Piroldi, della Barbieri Costruzioni che ha in appalto l'opera - Ci è stato sussurrato che l'operapotrebbe non essere finanziata di nuovo dalla Regione per il 2012, ma se non arriva una nota scritta non c'è nulla di ufficiale. Noi abbia-mo un contratto in mano e la consegna delle aree. Ma aspettiamo ancora la consegna dei lavori". Un'opera da 1 milione di euro che perquello che rappresenta in periferia ha ancora più valore. E se un ritardo può essere accettabile, non lo sarebbe un eventuale taglio. Ec'è chi si aspetta un sostegno dall'amministrazione per questo progetto. "So che sia Nanni che Di Cosimo sono favorevoli ad attuarlo -aggiunge Capitanelli - E che si metteranno in movimento affinché arrivi il finanziamento".ANNA GIUFFRIDA

UN CITTADINO DENUNCIA LA SCARSA SICUREZZA DELLA STRUTTURA SANITARIA DI VILLAGGIO

PRENESTINO. L'USCITA DI EMERGENZA È INGLOBATA DENTRO UNO DEGLI SPORTELLI INTERNI

DELLA RECEPTION. A QUESTO SI AGGIUNGONO SALE SOVRAFFOLLATE, PARCHEGGI PER DISABI-LI OCCUPATI E FURTI ALL'INTERNO. E I RESPONSABILI DELL'ASL SCELGONO IL SILENZIO.

LA DITTA APPALTATRICE DEL CENTRO POLIFUNZIONALE DI VILLAGGIO PRENESTINO ASPETTA ANCORA LA CONSEGNA DEI LAVORI E LA CON-FERMA DEL FINANZIAMENTO DELL'OPERA PREVISTO PER IL 2012. TRA RITARDI E TEMUTI TAGLI, DELL'OPERA RISCHIA DI RESTARE SOLO

LA STRADA E I PARCHEGGI REALIZZATI DAL CONSORZIO.

ASL VILLAGGIO PRENESTINO, SI SALVI CHI PUÒ!

Villaggio Prenestino, consorzio all’operaFABIO CAPITANELLI, PRESIDENTE DEL CONSORZIO DI VILLAGGIO PRENESTINO, ILLUSTRA I PROGETTI E LE OPERE CHE DA QUI A UN

PAIO DI ANNI RINNOVERANNO IL QUARTIERE. TRA I VARI INTERVENTI IN CANTIERE, L'ILLUMINAZIONE DELLE STRADE SI CONCRE-TIZZERÀ GIÀ ALL'INIZIO DEL 2012.

CENTRO POLIFUNZIONALE, UN'OPERA TRA TAGLI E REALTÀ

Page 20: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

PRENESTINO - COLLATINONUMERO 20 ANNO IV20

“Per prima tra le opere che dovre-

mo chiudere c'è la questione del-

l'esproprio". Dopo il recente nuo-

vo blocco della procedura di esproprio del

terreno nel piano di zona Castelver-

de B4 a Colle degli Abeti, arriva la

conferma che la vicenda che coin-

volge 36 famiglie rimaste senza la

loro casa è in cima all'agenda di im-

pegni del Comune.

Ad affermarlo è il Presidente del-

la Commissione Urbanistica Marco

Di Cosimo, che poi precisa: "Per fir-

mare un atto di esproprio ci vogliono due persone. Una è l'am-

ministrazione, l'altra è la controparte della transazione. Quindi

se ci sono problemi nella definizione dell'atto è una cosa nella

quale l'amministrazione comunale non può fare nulla". "Ci sono

state polemiche sull'esproprio. Ma se qualche matto dà la con-

cessione, io posso prendermi la responsabilità solo per gli ultimi

due anni" aggiunge Di Cosimo.

Ma agli errori commessi quattro anni fa dall'allora amministra-

zione comunale, continuano a sommarsi le lentezze e gli intop-

pi degli ultimi mesi, nei quali il Comune non si è mai veramen-

te imposto. Una situazione che ha lasciato l'amministrazione re-

missiva di fronte alle condizioni poste dai proprietari dei terreni,

permettendo così che decine di famiglie restassero senza servi-

zi primari o peggio senza casa.

Strade, allacci e fogne, ancora da realizzare, che per diventa-

re realtà aspettano il definitivo esproprio. "Da quello che so io

gli allacci mancano solo per le due palazzine su cui stiamo cer-

cando di chiudere la vicenda dell'esproprio. In altri casi ci saran-

no stati altri tipi di problemi - spiega Marco Di Cosimo - Al mo-

mento stiamo realizzando l'ultima parte di via Liberti e dobbia-

mo chiudere la questione della congiunzione del depuratore al-

la rete fognaria. Qui siamo in procedura di esproprio e ad oggi

non ci sono particolari difficoltà, nel senso che la stiamo termi-

nando adesso per darla in appalto quanto prima. E poi continue-

remo a completare le opere urbanistiche".

Opere da realizzare ma su cui il Comune ha smesso di annun-

ciare scadenze e date di consegna. Una prudenza forzata che si

potrebbe sciogliere con la firma del tanto atteso esproprio. "Non

dico più i tempi. Lì ci sono dei progetti definitivi e aspetto a gior-

ni il discorso per la firma di questo atto che ci consente di ripar-

tire e chiudere la vicenda dell'esproprio" conclude Di Cosimo.

L'impegno è confermato, ora si attendono i risultati.

ANNA GIUFFRIDA

CASTELVERDE B4, NUOVI IMPEGNI PER L'ESPROPRIO

Quali sono i motivi che vi hanno spin-to a dimettervi in massa?

"Un punto fermo per noi era che la poli-tica dovesse rimanere fuori dal centro. Co-sa che, purtroppo, non siamo riusciti ad evi-tare. Nell'ultima assemblea infatti dove hapartecipato, ancora non sappiamo se a ti-tolo personale o istituzionale, il consigliereMassimo Mancuso, con accuse infondate eoffensive e usando modi a dir poco inurba-ni, ha fatto del tutto perchè la riunione de-generasse. Di fronte a questo e con l'aggra-vante che chi se ne è reso protagonista èuna persona caratterizzata politicamente econ responsabilità istituzionali, io e gli al-tri componenti del comitato di gestione,tranne uno, abbiamo ritenuto di azzeraregli organismi di gestione rassegnando le di-missioni in massa. Ciò ci consentirà anchedi affrontare con la dovuta serenità ogniazione tendente a fare la necessaria chia-rezza sugli incresciosi episodi accaduti. Vo-glio rimarcare che nei nostri intenti vi è ilfatto che il centro anziani deve essere ge-stito in modo civile e sereno dai soci iscrit-ti, senza ingerenze indebite di persone ester-ne, ancor peggio se caratterizzate politica-mente".

Come Presidente del Centro può ri-spondere a chi dice che avete ricevu-to dei soldi dal Municipio?

"La risposta e' molto semplice: posso bendire che non ho mai ricevuto un centesimodal Municipio. Ci tengo a precisare che sia-mo riusciti a costituire l'associazione cen-tro anziani esclusivamente facendo affida-mento sulle nostre capacità e con il ricava-to degli eventi che abbiamo organizzato".

Lei è stato accusato di avere un con-flitto di interessi perchè Presidente an-che di un'associazione. Può risponde-re a queste accuse?

"Si e' vero. Il primo accusatore è statoMassimo Mancuso, come da verbale agli at-ti, poi altre due persone lo hanno spalleg-giato. Si tratta di accuse del tutto infonda-te, in quanto non è prevista alcuna incom-patibilità tra la carica di presidente del cen-tro anziani e quella di presidente dell'asso-ciazione G.I.O.S.E., cosa che mi è stata pe-raltro confermata da uno studio legale. Inrealtà dal regolamento del centro sono pre-viste delle incompatibilità, ma riguardanochi ricopre incarichi istituzionali (come ad

esempio consiglieri munici-pali) e ciò al fine di evitareingerenze indebite della po-litica nella gestione del cen-tro. E' invece accaduto che indiverse occasioni, anche nel-

le riunioni del comitato di gestione, il con-sigliere municipale Mancuso abbia parteci-pato, senza aver fornito il titolo giustificati-vo. Per quanto riguarda l'associazioneG.I.O.S.E., da dieci anni opera per fini no-bili e senza scopo di lucro nell'ambito di unsettore che non ha nulla a che vedere conil centro, e cioè la promozione della cultu-ra indirizzata prevalentemente verso i mi-nori. Chi mi accusa lo ha fatto per provo-care una mia reazione e far degenerare l'as-semblea, ed è solo per decenza che la ver-balizzante non ha riportato ciò che mi è sta-

to detto, ad esempio l'invito "di lasciare ilcentro ed interessarmi di difendere il culet-to dei bambini", parole indegne in bocca apusillanimi che si sono ritorte come un boo-merang verso chi le ha pronunciate. Vor-rei cogliere l'occasione per precisare, rela-tivamente all'accusa che mi ha rivolto Mas-simo Mancuso di avere "preso" 7.000 eu-ro dal Comune per l'associazione G.I.O.S.E.,che e' stato presentato un progetto, deno-minato "Un ponte per … istruzione culturae salute", a beneficio soprattutto dei bam-bini, per il quale non abbiamo ancora rice-vuto la comunicazione della sua eventualeapprovazione, ne' tantomeno l'erogazionedel relativo finanziamento. Questo a ripro-va dell' infondatezza delle accuse che mi so-no state mosse".

Ha inviato una lettera per chiedere

conto di 850 euro che sarebbero dovu-ti essere erogati al centro …

"Su richiesta del Presidente Lorenzotti,Mancuso ha confermato, in un'assembleapubblica, che era stata inviata la somma di850 euro al centro. A che titolo non lo so.Bisognerebbe chiederlo al Presidente dellaCommissione Patrimonio e Bilancio del Mu-nicipio Massimo Mancuso. Per quanto ci ri-guarda abbiamo chiesto, a tal proposito,chiarimenti al Municipio con protocollo n.41100 del 3 maggio u.s. in quanto non èpervenuto un centesimo di quella sommaed aspettiamo risposta che a tutt'oggi nonabbiamo ricevuto. Certo è che se l'eroga-zione vi è stata, come sostiene Mancuso,ne dovrebbe risultare traccia documentalepresso gli uffici competenti".

Come pensate di agire da questo mo-mento in poi?

"Non e' previsto il commissariamento, co-me da regolamento, allora tecnicamente ilcentro anziani dovrebbe rimanere chiuso si-no a marzo, data in cui ci dovrebbero esse-re le elezioni. La richiesta che ci e' stata fat-ta di ritirare le dimissioni è inaccettabile, ab-biamo preso la decisione di occuparci del-l'ordinaria amministrazione. Una cosa e' cer-ta: abbiamo, per fortuna, tutta la documen-tazione e altra ne attendiamo dagli uffici mu-nicipali che abbiamo sollecitato, per sman-tellare punto per punto il castello di fando-nie e diffamazioni costruito da Massimo Man-cuso, con serenità e tranquillità, ma non tradue anni, subito! E lotteremo perchè il cen-tro anziani Nuova Ponte di Nona non vengachiuso. Se qualcuno pensa che al suo postosi possa realizzare qualcosa di diverso, "ti-po una pizzeria", ha sbagliato di grosso. Dal-la nostra abbiamo tutti quei cittadini, iscrit-ti e non, che la vedono diversamente".

FEDERICA GRAZIANI

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A nome mio e del CdQ Colle degli Abeti Roma Est de-vo precisare di non aver segnalato nella mail inviata al-le istituzioni l'evento descritto nell'articolo, dato che neero venuto a conoscenza in maniera indiretta , moltopiù generica e povera di quanto riportato nell'articolo esoprattutto senza la possibilità di accertarne la veridici-tà.Ho invece preso spunto genericamente da queste vocie da altre susseguitesi negli ultimi mesi per segnalareper l'ennesima volta il problema della sicurezza nel no-stro quartiere, il proliferare di furti (di cui ho diverse espe-rienze dirette) , ribadendo la richiesta di una maggiorepresenza delle Forze dell'Ordine, la necessità di rimuo-vere i tanti insediamenti abusivi che popolano il nostroterritorio, di portare l'illuminazione pubblica nelle stradeche ancora non ne possono usufruire e sono al buio (tut-ti casi già conosciuti dagli uffici competenti), di sistema-re le aree verdi, che ora rappresentano un reale fattoredi pericolo e di degrado, nonchè di effettuare finalmen-te, insieme ai diversi comitati del nostro quartiere, quelsopralluogo che ci è stato promesso a luglio in un incon-tro con il delegato alla Sicurezza On. Giorgio Ciardi, so-pralluogo ancora non avvenuto.Ritengo questa precisazione doverosa dato che si faespresso riferimento al Comitato di Quartiere ed al sot-toscritto (non contattato sul tema dal vs giornale) e da-ta la delicatezza dell'argomento e la scarsa conoscen-za che effettivamente avevo dei fatti riportati, cosa chenon mi avrebbe permesso di denunciare alcunchè. Nelringraziarvi per l'attenzione che dedicate al ns quartie-re riporto qui sotto la mail che ho inviato il 29.11 al Sin-daco, al Comandante dell'VIII Gruppo VV.UU. ed a varidestinatari di Roma Capitale competenti sulle materieSicurezza ed Urbanistica. Cordiali saluti FEDERICO VER-DICCHIO

LA REPLICA DI MANCUSO

ANCORA NON SI CHIUDE LA VICENDA CHE DA ANNI BLOCCA LA VITA DI 36 FAMI-GLIE, PROPRIETARIE DELLE CASE NELLE DUE PALAZZINE NEL PIANO DI ZONA CASTEL-VERDE B4 A COLLE DEGLI ABETI. E DAL COMUNE MARCO DI COSIMO, PRESIDEN-TE DELLA COMMISSIONE URBANISTICA, DOPO TANTI INTOPPI, RIBADISCE CHE È LA

PRIMA QUESTIONE DA RISOLVERE.

“La mia ingerenza nel centro anziani non c'è perché da quando è sta-to aperto, l'anno scorso, io non ci sono più andato. Ho partecipato

all'assemblea che lui ha indetto, dopo non so quanto tempo, perché gli an-ziani mi hanno chiesto di andare, visto che a detta loro c'erano cose chenon funzionavano. In qualità di consigliere ho il diritto di entrare nel centro, come in tut-te le strutture pubbliche, non devo certo chiedere il permesso a lui. Lui ha un'associazio-ne privata, dove è presidente, dove la sua compagna è vicepresidente e alla quale il Pre-sidente Lorenzotti ha affidato 7mila euro per un progetto finalizzato alle scuole. E strana-mente gli vengono affidati 7mila euro. Lo scopo era fare delle visite baropodometriche aibambini, per le quali c'era scritto 2mila euro di spesa e la persona che avrebbe dovuto fa-re questa visita ha detto che le avrebbe fatte gratuitamente. E poi una gita allo Zoomari-ne, con un costo ogni pullman di 750 euro l'uno, quando questi pullman si affittano a 250euro l'uno. E una gita con adulti a Roma sempre a 750 euro l'uno, nonostante i pullmanfossero più piccoli. C'è una decisione di Giunta di questo progetto presentato da lui.

Due giorni dopo la presentazione del progetto, la Giunta ha fatto lo stanziamento deifondi. Che sono i famosi 500mila spostati dalla Giunta. Quello che io ho contestato a lui èche il conflitto di interessi sta nel fatto che se sei il presidente di un centro anziani ti do-vresti occupare degli anziani, non delle scuole, dei bambini e delle visite o delle gite. Luivai in giro dicendo sono il presidente del centro anziani, ho un'associazione. E questo con-fonde un po', ci sono anche i negozianti che possono confermare. Si sono dimessi tuttiperché dimettendosi lui decadeva tutto il direttivo. Con la sua associazione va a batterecassa in giro e la colpa che io gli do è che al centro anziani non ha portato nulla. Gli 850euro sono la rimanenza dei fondi dell'anno scorso che sono stati dati a tutti i centri anzia-ni e, visto che il centro anziani Ponte di Nona era nuovo, non gli hanno dato la cifra com-pleta e c'era stato un disavanzo di 850 euro che io ho proposto che venissero destinati aquello di Ponte di Nona. Nel verbale io non ho detto nulla di offensivo. Lui ha scritto chela sua associazione opera da 5 anni sul territorio, non è vero niente perché nell'atto costi-tutivo c'è scritto che è stata formata nel 2009. E sono tanti i commercianti e i cittadini adi-rati per questa storia. Molti hanno anche devoluto fondi. Lo sbaglio che ha fatto il signorFerrara è stato proprio quello di portare, lui, la politica là dentro. Mi riferisco al Presiden-te Lorenzotti. Nell' associazione G.I.O.S.E. ci sono tutte persone che abitano fuori da qui,alcune delle quali sono anche morte". FEDERICA GRAZIANI

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Dimissioni di massa al Centro Anziani Nuova Ponte di Nona PARLA IL PRESIDENTE GIUSEPPE, DETTO GIOSE, FERRARA SUI MOTIVI CHE HANNO SPINTO IL COMITATO DI GESTIONE A RASSEGNARE LE DIMISSIONI

IN MASSA. INGERENZE POLITICHE DA PARTE DEL CONSIGLIERE MANCUSO AVREBBERO PORTATO I MEMBRI DEL CENTRO A QUESTA AMARA SCELTA. IM-MEDIATA LA REPLICA DI MANCUSO CHE RACCONTA UNA VERSIONE DIVERSA.

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 20 ANNO IV22

Procedono spedite le opere già pro-

grammate per il quartiere di Corcol-

le. Dai marciapiedi in alcune traver-

se di via Sant'Elpidio a Mare, un'opera at-

tesa da tempo, prima dell'allaccio delle ac-

que chiare, ai parchi in carico al consorzio,

la cui consegna è prevista per settembre

2012. Entro poche settimane, invece, po-

trebbe essere già completata la messa in

sicurezza dei marciapiedi. "Il progetto dei

marciapiedi interessava le tre strade della

scuola, via Cantiano via Spinetoli e via Mon-

teprandone. Tutte da mettere in sicurezza

- dice Francesco Saltini, presidente del co-

mitato di quartiere Corcolle - Pensavamo si

fermassero, invece hanno messo in proget-

to tutta la strada fino a via Matelica".

Nuova vita per i servizi primari di parte

del quartiere, a partire dalla piazza al ter-

mine di via Sant'Elpidio a Mare che aspet-

ta anche di essere riasfaltata. "Sulla piaz-

za vicino il mercato dovrà essere ultimato

anche l'impianto delle acque chiare - spie-

ga Saltini - L'impianto in quel pun-

to avrà una connotazione diversa.

Non potendo andare verso giù, si è

valutato uno sbocco diverso: come

ipotesi tecnica, c'è la possibilità di

farlo scaricare nel fosso".

Nonostante i problemi legati al-

la vicenda delle discarica, tra comi-

tato e quartiere continua il confron-

to al tavolo delle opere TAV. I fon-

di, che l'assemblea dei cittadini all'inizio del

2011 ha chiesto di destinare a scuola e via-

bilità, aspettano la conclusione dei sopral-

luoghi tecnici del Comune che valuteranno

la fattibilità e i costi di queste opere. "Alcu-

ne settimane fa ho chiesto a Marco Di Co-

simo quale esito c'era stato per le opere

TAV e mi ha detto che di lì a poco ci sareb-

be stato un sopralluogo tecnico del plesso

della scuola - prosegue Francesco Saltini -

Il sopralluogo sta andando avanti e so che

Di Cosimo ha sentito anche il dipartimen-

to, ma mi farà sapere al prossimo incon-

tro". Valutazioni che permetteranno di sta-

bilire che tipo di intervento fare sulla que-

stione viabilità, in base al costo degli inter-

venti sulla scuola. "Bisognava scegliere da

dove partire e, visto che la strada era quel-

la che creava meno problemi tecnici nella

realizzazione, siamo partiti dal progetto

scuola. E da quello poi si decide e si vede

il budget a disposizione", chiarisce Saltini.

Piccoli, e grandi, interventi di restyling per

un quartiere già fin troppo provato e tar-

tassato. ANNA GIUFFRIDA

Una voragine ogni venti metri circa.

Così si presenta su uno dei due sen-

si di marcia il tratto di via Sant'Elpi-

dio a Mare a Corcolle, che da via Montepran-

done arriva sullo spiazzo finale.

I tombini che percorrono questo tratto di

strada, a differenza di quelli di fronte, sono

stati progettati male al punto che l'asfalto

che li doveva sorreggere si è aperto, facen-

doli piano piano sprofondare. Un rischio per

automobilisti e motociclisti che transitano,

ma soprattutto per i cittadini che, a piedi,

percorrono la strada. "Sono tutti rotti e mia

moglie non può più andare giù fino alla piaz-

za perché ha paura di cadere", dice il signor

Scarzelletta che abita proprio di fronte ad uno

dei tombini rotti. Una condizione che vive an-

che Alessio Gallo, che commenta "Prima di

quest'estate è stata riqualificata la strada,

ma l'hanno rifatta attorno ai tombini. Davan-

ti casa mia, c'è un buco enorme e quando

piove si allaga tutto. Quando cammini devi

anche stare attento, perché se ti finisce un

piede nel buco è un bel problema".

Un progetto fatto bene solo a metà, come

spiega il comitato di quartiere. "I tombini dal-

l'altro lato della strada stanno una meravi-

glia, per il semplice motivo che hanno lascia-

to libera la fascia di parcheggio e quindi non

ci passano i mezzi pesanti - chiarisce Fran-

cesco Saltini, presidente del comitato di quar-

tiere Corcolle - Da quest'altra parte si trova-

no invece sulla traiettoria delle ruote. Ora di-

venta sempre più pericoloso però, perché non

va rifatta solo la grata ma anche la struttu-

ra sotto sta cedendo".

Una manutenzione che nessuno degli abi-

tanti del quartiere ricorda di aver mai visto

e che adesso ha trasformato

questo tratto di strada in una

trappola continua. Tratti di asfal-

to sprofondati, che ad ogni ac-

quazzone rendono inaccessibi-

li interi angoli di strada. "Que-

sti tombini sono sempre stati

così. Avranno 30-40 anni e non

gli è mai stata fatta la manu-

tenzione - spiega la signora Ma-

ria Teresa Ferracini, abitante a

Corcolle - Inoltre non raccolgo-

no neanche bene l'acqua, che

scivola e ristagna infondo alla

strada. Io abito più su, ma so

che ad alcuni è entrata addirit-

tura l'acqua dentro casa. Siamo

abbandonati a noi stessi!". Una

condizione di estremo disagio

confermata dai cittadini che fre-

quentano la parte più bassa del

quartiere. "Qui quando piove si

allaga tutto. Questa piazza di-

venta un lago. Io che vengo da

giù devo fare una traversa secondaria per

aggirare la piazza - riferisce la signora Sara

Rossi con la madre, abitanti del quartiere -

Viviamo qui da 10 anni ed è sempre stato

così: rattoppano, rattoppano, poi ripiove e

siamo al punto di partenza".

Un problema e

un pericolo perio-

dicamente fatto

presente dal comi-

tato di quartiere al

municipio, che so-

lo "verbalmente"

ha garantito un in-

tervento. "In real-

tà non si allagano

i tombini, perché

l'acqua la recupe-

rano. Si allaga la strada che in alcuni punti è

avvallata, e si verifica di solito all'incrocio del-

le strade. Abbiamo fatto presente anche que-

sto - aggiunge Francesco Saltini - C'è stato

un incontro su questo problema e abbiamo

scritto più volte alla Commissione Lavori Pub-

blici dicendo che i tombini in quella posizio-

ne e fatti in quel modo non sono idonei. E

ogni tre mesi siamo lì a denunciare la cosa".

Ma neanche il promemoria scritto è stato fi-

nora utile ad un'amministrazione che non vi-

ve, e non si prende la responsabilità, dei pe-

ricoli del quartiere. ANNA GIUFFRIDA

FOSSI CORZANO E SAPONARA, PULIZIA IN STAND-BY

SU UN LATO DI VIA SANT'ELPIDIO A MARE, A CORCOLLE, I TOMBINI RISCHIANO DI SPRO-FONDARE. PERCHÉ PROGETTATI MALE, PERCHÉ PRIVI DI UN'ADEGUATA MANUTENZIONE. E NON

MENO PERCHÉ, NONOSTANTE LE RICHIESTE DI INTERVENTO, DAL MUNICIPIO NON ARRIVANO

RISPOSTE CONCRETE AL PROBLEMA.

Corcolle, opere e progetti da cui ripartireIN BREVE TEMPO NEL QUARTIERE DI CORCOLLE SARÀ ULTIMATA LA MESSA IN SICUREZZA

DI ALCUNI MARCIAPIEDI. ATTESA LA CONSEGNA, PER IL PROSSIMO SETTEMBRE, DEI PAR-CHI, RESTA APERTO E FUNZIONANTE IL TAVOLO PER LE OPERE TAV. DIVERSI INTERVEN-TI PER RESTITUIRE FIDUCIA E SERVIZI A QUESTO QUARTIERE.

VIA SANT'ELPIDIO A MARE, STRADA E TOMBINI AD OSTACOLI

Ancora un nulla di fatto per i Fossi Corzano e Saponara diCorcolle. Circa un mese fa, sembrava che l'annosa que-

stione della pulizia e manutenzione dei corsi d'acqua ad operadel Consorzio Bonifica Tevere Agro Romano fosse giunta a con-clusione.

Ma dopo un'iniziale intervento su un tratto di fosso, da unlato della via Polense, sono nuovamente scomparsi gli operaie non c'è traccia di nuovi tagli al rigoglioso canneto. I due fos-si rientrano in un piano di manutenzione previsto per il 2011-2012 finanziato dalla Provincia di Roma e aspettano da quasitre anni di essere messi in sicurezza. I cittadini e il comitato diquartiere speravano, dopo tanta attesa, di essersi guadagnatitempi più rapidi di intervento, ma non è stato ancora così. E iltimore è sempre lo stesso: che questi corsi d'acqua, natural-mente destinati a far defluire l'acqua piovana che da su scen-de nel quartiere, raggiungano soglie di preallarme, come accaduto un mese fa durante il nu-bifragio o, peggio, blocchino un intero quartiere come avvenuto in un passato non lontanis-simo.

E a parlare bastano i detriti che da mesi ormai alzano il letto dei fossi e la vegetazione, cheostacola nei rimanenti tratti il corso dell'acqua. ANNA GIUFFRIDA

DOPO UN'INIZIALE INTERVENTO, CHE AVEVA RESO NUOVAMENTE LIBERO E PULITO UN BREVE TRAT-TO DEL FOSSO CORZANO, NON C'È PIÙ TRACCIA DI OPERE DI MANUTENZIONE. IL PIANO DI MANU-TENZIONE RESTA COMUNQUE IN PROGRAMMA SUI DUE CORSI D'ACQUA, CHE DA ANNI ORMAI ASPET-TANO DI ESSERE MESSI IN SICUREZZA.

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TORRI NUMERO 20 ANNO IV 23

Un mese e mezzo fa i genitori e gli in-

segnanti della Romero hanno mani-

festato la prima volta contro lo smem-

bramento della scuola deciso dalla Regione

Lazio. La scuola per l'infanzia sarà accorpa-

ta all'Istituto di via dell'Archeologia, la pri-

maria sarà accorpata all' "I. C. Maria Grazia

Cutuli", a Villaggio Prenestino: il tutto a par-

tire dal 2012/2013. Da allora ne sono stati

fatti di incontri, alla Regione, al Municipio,

ma ben poco è cambiato nella sostanza. Se

non che la Romero è riuscita almeno ad at-

tirare l'attenzione su sé stessa e a ottenere

l'approvazione di una mozione bipartisan del

Municipio. Mozione che impegnava il Presi-

dente Lorenzotti a chiedere il rinvio di un an-

no del piano di dimensionamento.

Non si sa cosa abbia fatto Lorenzotti, il

consigliere Grasso ha presentato anche un'in-

terrogazione in aula. Ma il tempo passa e re-

stano pochi mesi per scongiurare questo

smembramento assurdo, che divide due scuo-

le una di fronte all'altra per accorparle a isti-

tuti lontani (come quello di Colle Prenesti-

no). Per questo genitori e insegnanti hanno

deciso di rimboccarsi le maniche. Prima an-

dando a protestare al consiglio municipale,

poi, lo scorso 6 dicembre, con un'altra ma-

nifestazione. Hanno messo i lucchetti ai por-

toni della scuola e impedito l'ingresso, per

circa due ore. Fino all'arrivo dei vigili del fuo-

co che hanno riaperto l'istituto.

Ci sono tre consiglieri municipali alla ma-

nifestazione: Grasso, Cremonesi e Villino.

Poco lontano da via Calimera, al Municipio

in via Cambellotti, c'è Emanuele Casella, e

davanti alla Romero tutti aspettano lui. Ema-

nuele sta con il Presidente del Consiglio mu-

nicipale Marco Dari e i capigruppo per scri-

vere un fax a Gianluigi De Palo, Assessore

alla Famiglia, all'Educazione e ai Giovani di

Roma Capitale. E' l'ultima chance per scon-

giurare l'approvazione del piano da parte del-

la Giunta. Nel fax si manifesta il dissenso per

questa dislocazione didattica e amministra-

tiva, per quella che sarebbe la fine di attivi-

tà di teatro, palestra, laboratori di psicomo-

tricità. Si fa notare che l'Istituto di via del-

l'Archeologia è un istituto "a rischio". E si in-

dicano strade alternative, come l'accorpa-

mento ad altre scuole di Torre Angela: la 'Chi-

co Mendez', la 'Dario Pagano' o il circolo di-

dattico 'Basile', in via Merope. In fondo al fax

Marco Dari, "a nome del Consiglio", chiede

all'assessore De Palo di rivedere la situazio-

ne. Situazione che, vista l'imbarazzante as-

senza del Presidente Lorenzotti, è stata pre-

sa in mano del Presidente del Consiglio Da-

ri. Emanuele Casella arriva in via Calimera,

dice a tutti che il fax è stato mandato e si

spera che la risposta arrivi al più presto. "L'as-

sessore De Palo deve prendersi le sue re-

sponsabilità", dice Emanuele. Poi la manife-

stazione si scioglie. Dall'Assessore De Palo

non arriva nessuna risposta. E il giorno se-

guente viene decretato lo smembramento

della Oscar Romero. Incredibile l'assenza di

Lorenzotti, che non ha mosso un dito per di-

fendere la scuola, per difendere il suo terri-

torio. Anzi, ha addirittura minimizzato dalle

pagine del 'Messaggero', dicendo: "Non ci

sarà lo spostamento di alunni o variazioni di

tipo scolastico, ma soltanto un ridimensio-

namento amministrativo". In fondo, per al-

cuni minisindaci così utili al loro territorio, è

troppo anche quel "titolo onorifico" di cui par-

la il decreto di Monti per eliminare i loro com-

pensi. DAVIDE LOMBARDI

ASSEMBLEA 'TATTICA' ALLA ROMERO

E’infuriato Emanuele Casella. Lui che è sta-to in prima linea sin dall'inizio nella prote-

sta non ci sta ad accettare questo smembra-mento. Dopo telefonate, email, fax, incontri isti-tuzionali, manifestazioni e quant'altro, nulla. So-lo pacche sulla spalla, segnali di incoraggia-mento, adesioni di facciata da parte di genteche poi, avendo il compito di decidere sul futu-ro della scuola, faceva tutt'altro. Per questo al-l'assemblea del 12 dicembre nel teatro dellascuola 'Romero' è un vero e proprio fiume inpiena. "La disponi-bilità di De Palo èstata solo una pre-sa in giro", dice. Poilegge alcuni nume-ri della delibera. "Laprima scuola delprimo municipio ha 578 alunni.

La De Curtis è sottodimensionata a 859 alun-ni, la 'Chico Mendez' ha chiesto e ottenuto la'Crupi'. Perchè solo per noi non è cambiato nul-la? Perchè le nostre richieste, nonostante lemanifestazioni, non sono state accolte?" Nonsi ferma Casella, e passa a Lorenzotti. "Il Co-mune ha chiesto ai Presidenti dei municipi il rin-vio del piano di dimensionamento entro il 2 di-cembre. Quindi il municipio lo ha rinviato, perforza. Ma non hanno chiesto nulla sulla Rome-ro. Lorenzotti e Baldassarri se ne fregano, sidevono assumere le loro responsabilità. Loren-zotti non era mai in aula quando si parlava dinoi. Baldassarri neanche vive in VIII: non saniente, non conosce niente di questo munici-pio". Vuole i documenti Casella, e forse si rife-risce a quello inviato dal Municipio al Comune,quello che andava rinviato entro il 2 dicembre.Chiede trasparenza: "Qui qualcuno fa il giocosporco". E rincara la dose sulla manifestazio-ne: "Forse è stato brutto mettere i lucchetti, maforse in quel momento serviva. So che non ègiusto non permettere ai bambini di entrare ascuola. Ma è giusto non ascoltare bambini in-segnanti e genitori come stanno facendo le isti-tuzioni?". Tuttavia, alla manifestazione del 14,niente lucchetti, ammonisce Emanuele. Che al-la fine, dopo i discorsi di Grasso e del presideGiammarini che avevano assicurato l'appoggiodella Provincia, manifesta i suoi dubbi. "Non so-no proprio sicuro che la Provincia sia con noi”.

DAVIDE LOMBARDI

Dopo il bluff dell'assessore De Palo, che ha solo fatto finta di sentirli, genitori e insegnanti della Ro-mero si sono rivisti in assemblea al teatro della scuola di via Calimera. Un incontro tattico, pre-

paratorio, il primo dopo l'approvazione del piano da parte della Giunta comunale. La lotta è ancoralunga, e bisogna organizzare le prossime mosse. Due giorni dopo, il 14 dicembre, c'è l'incontro fraComune, Provincia e Regione. E bisogna organizzarsi: perchè, mentre una delegazione di 5 perso-ne va ad assistere all'incontro, davanti alla scuola i genitori devono protestare, pacificamente, e sen-za impedire l'ingresso a scuola.

Poi c'è quel lumino di speranza rappresentato dalla Provincia, e dal suo Presidente Zingaretti. Eanche dalla Regione. Infatti quelli della Romero provano a organizzarsi con altre scuole, perchè piùforte è la protesta più è probabile che qualcuno la senta. Il piano deve passare anche dalla Provinciache, tuttavia, come spiega Emanuele Casella, al 12 dicembre ancora non lo ha ricevuto. Mentre tut-ti lo potevano scaricare su internet e stampare, la Provincia di Roma ancora non aveva il piano di di-mensionamento scolastico del Comune.

All'incontro tardano i consiglieri, impegnati in consiglio a via Cambellotti. Grasso riesce a liberarsiin tempo per assistere a quasi tutto l'incontro. Scorzoni, Cremonesi e Contartese arrivano agli sgoc-cioli. Dal centrodestra nessuno, e meno male per loro. Chissà come avrebbero risposto a Emanue-le Casella che ha chiesto (quando l'unico consigliere presente era Grasso) all'opposizione di presen-tare un'altra mozione di sfiducia a Lorenzotti. "Proprio per vedere cosa faranno i consiglieri di mag-gioranza che si dicono vicini a noi". Grasso prende la parola, e dopo aver assicurato la "disponibilitàdell'assessore provinciale", risponde sulla mozione di sfiducia. "Accolgo la proposta, ne parleremocon gli altri consiglieri, i presupposti ci stanno tutti. Anche se abbiamo presentato una mozione di sfi-ducia appena due mesi fa". Poi dice la sua sul comportamento di Lorenzotti: "E' vero che i municipinon hanno potere, ma sono sicuro che qualsiasi Presidente, il giorno dopo, avrebbe preso per manoi cittadini e li avrebbe portati da De Palo". DAVIDE LOMBARDI

Ancora una manifestazione, l'ennesima, il 14 dicembre. Ma per la 'Oscar Romero' a lot-

tare sono rimasti in pochi, e divisi. Fra chi vuole forme di protesta più estreme, come

una pacifica occupazione dei genitori mentre i bambini sono nelle classi. E chi pensa sia me-

glio manifestare fuori, perchè l'occupazione è illegale. Illegale, certo, ma un pacifico atto di

disobbedienza civile e un'azione criminale non sono proprio la stessa cosa. Davanti alla Ro-

mero ci sono una cinquantina di genitori circa, molti in meno rispetto alla prima manifesta-

zione. Qualcuno forse si è stancato. Striscioni rigorosamente attaccati ai cancelli, perchè la

manifestazione non è autorizzata. Dopo un po' un gruppo decide di entrare nella scuola e

occuparla, ci vogliono gesti forti. Qualcuno pensa addirittura a un'occupazione continua,

con le tende. Non è il momento: la mattina del 14 dicembre è una mattinata d'attesa. Si

aspetta la telefonata di Emanuele Casella che, assieme ad altri delegati, è alla Regione, in

via della Pisana. Il gruppo di madri all'esterno della scuola se ne va, così si resta in 20 al-

l'interno, ad attendere la telefonata di Emanuele. Che arriva, e non c'è nulla di definitivo

naturalmente: dice di aver parlato con i consiglieri Nobile (Fds) e Di Stefano (Pd), che le

sue richieste sono state accolte positivamente. Nulla di nuovo, almeno finchè Casella non

riesce a parlare con Creo, capogabinetto di Gabriella Sentinelli, Assessore all'Istruzione e

alle Politiche giovanili della Regione Lazio. "Hanno dimostrato apertura; - spiega Emanue-

le Casella - considerano il nostro un problema e ci verranno incontro, ha detto". E auguria-

moci che non sia un'altra adesione di facciata. DAVIDE LOMBARDI

VISTA L'INSENSIBILITÀ DI COMUNE E MUNICIPIO, POTREBBE ESSERE PROPRIO LA REGIONE A SAL-VARE LA ROMERO DALLO SMEMBRAMENTO. A MENO CHE NON SIA L'ENNESIMA PRESA IN GIRO.

IL J'ACCUSE DI CASELLA

IL LEADER DELLA LOTTA SI SFOGA NEL CORSO

DI UN'ASSEMBLEA AL TEATRO DELLA SCUOLA.

LO SCORSO 12 DICEMBRE, QUALCHE GIORNO DOPO L'APPROVAZIONE DELLO SMEMBRAMENTO DA

PARTE DELLA GIUNTA COMUNALE, LA ROMERO SI RIORGANIZZA. LA PROTESTA NON FINISCE QUI

E C'È QUEL LUMINO DI SPERANZA RAPPRESENTATO DALLA PROVINCIA.

Il Comune approva lo smembramento della RomeroSONO SERVITE A POCO LE PROTESTE E LE MANIFESTAZIONI DI GENITORI E INSE-GNANTI. LA GIUNTA CAPITOLINA HA DELIBERATO LO SMEMBRAMENTO DELLA SCUO-LA DI TORRE ANGELA.

LA REGIONE APRE ALLA ROMERO?

Page 24: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

TORRINUMERO 20 ANNO IV24

Ci siamo recati due me-

si fa in via delle Alza-

vole, dove un inquili-

no delle case Isveur aveva

deciso di potare un albero pe-

ricolante, aiutato dal consi-

gliere Grasso.

E tutti si lamentavano per

i tanti alberi pericolanti all'in-

terno del cortile delle palazzine. Alberi a ri-

schio caduta, che vanno potati. Lo diceva-

no tutti: "Prima o poi qualche albero cadrà,

come è già successo negli scorsi anni". E

puntualmente, lo scorso 29 novembre un

grosso ramo, proprio di uno di quegli albe-

ri, ha ceduto danneggiando tre macchine.

E per fortuna non c'era nessuno lì sotto.

Inutile dire che quel ramo è ancora lì, nes-

suno è venuto a rimuoverlo. C'è un nastro

dei vigili del fuoco, e basta. "Sono venuti i

vigili, hanno scritto un verbale, e se ne so-

no andati", dice un signore affacciato al bal-

cone. Chi ha avuto le auto danneggiate sa-

rà risarcito dal Comune?

Il consigliere Grasso dice di sì, e denun-

cia ancora una volta la

situazione a Torre Mau-

ra, dove negli ultimi tre

anni sono caduti 5 al-

beri. "Due anni fa ab-

biamo anche votato una

mozione a favore delle

potature qui a via delle

Alzavole, e da allora non

è successo nulla, come al solito.

Il Municipio ha dei soldi per il verde pub-

blico, per fare le potature, ma qui a Torre

Maura non vengono mai investiti. E noi quan-

do possiamo le cose ce le facciamo da so-

li, anche perchè qui siamo costretti". Tor-

nando all'albero che ha potato due mesi fa

Renato Bottoni, vediamo che tutti i rami so-

no ancora lì. A terra, sul marciapiede, da

più di due mesi ormai. L'Ama passa davan-

ti, svuota i cassonetti e va via.

DAVIDE LOMBARDI

Cade, di nuovo, un albero a Torre MauraNEL CORTILE DELLE PALAZZINE POPOLARI DI VIA DELLE ALZAVOLE, UN GROSSO RAMO HA CEDUTO DANNEGGIANDO TRE AUTOMOBILI.

Siamo alle case popolari Isveur

in via della Tenuta di Tor-

renova, e con l'arrivo del fred-

do riemerge il problema del ri-

scaldamento che non arriva ai

piani alti.

Tubature vecchie 30 anni,

con le solite annesse perdite

d'acqua che spingono gli inquilini a riempire

le case di bacinelle per evitare allagamenti.

A casa di Alberta sotto ogni termosifone c'è

una bacinella. Quello in camera da letto lo

ha smontato: "Tanto non funziona, non ri-

scalda, mi perde solo acqua e mi costringe

a svegliarmi due o tre volte a notte per svuo-

tare la bacinella. Il problema sono le condut-

ture dell'acqua, che sono vecchissime", spie-

ga Alberta. E poi mattonelle smontate, pa-

vimento mosaico per via dei vari rattoppi fai

da te sparsi qua e là, umidità sui muri del

bagno. E, soprattutto, tanto freddo, adesso

che arriva l'inverno. "A parte le perdite, i ter-

mosifoni non funzionano, non riscaldano. So-

no 7-8 anni che non mi riscaldo ormai". Co-

me lei quasi tutti quelli che abitano agli ulti-

mi piani. Rachele Ieva ad esempio: lei ha la

stufa, ma i termosifoni non funzionano an-

che a casa sua. "Proprio oggi, in seguito a

varie segnalazioni, quasi vere e proprie mi-

nacce, son venuti gli operai per i termosifo-

ni e le tubature", spiega Rachele. Solo per

evitare le perdite, naturalmente. Perchè del

riscaldamento che lei paga regolarmente,

"30 - 40 euro al mese", non può usufruire."Per

30 anni hanno messo toppe e cambiato pez-

zi di tubo di tanto in tanto, senza mai fare

una seria manutenzione. E questa è la situa-

zione, ho tantissimi inquilini che si vengono

a lamentare per i termosifoni che perdono e

non riscaldano. In più quando piove il corti-

le diventa un lago, così come tutti i semin-

terrati". Così si sfoga la Presidente del Co-

mitato Inquilini Isveur Luana Di Benedetto,

che poi rincara la dose: "Stiamo pensando

di fare una manifestazione al Campidoglio".

Molti inquilini le loro case le vorrebbero

comprare. E si rifanno a una delibera appro-

vata dal Comune di Roma (la 237 del

26/11/2007), che approva il piano di vendi-

ta degli alloggi di edilizia residenziale pub-

blica. Fra gli alloggi ci sono anche quelli di

via della Tenuta di Torrenova, spiega Luana

Di Benedetto. "Antoniozzi ci ha detto che

dobbiamo raccogliere le firme per comprare

gli alloggi, noi lo abbiamo fatto ma poi non

ci hanno fatto sapere più niente". "Noi pre-

feriamo comprarle, - dice Luana - almeno se

mi faccio i lavori li faccio a ca-

sa mia. E poi ci conviene paga-

re il riscaldamento tutto l'anno

per averlo solo due mesi? Per

quei fortunati che non stanno

ai piani alti e ce l'hanno".

Questo dunque l'appello di

Luana. "Vendeteci le case e ce

le sistemiamo e ce le aggiustiamo noi da so-

li. Se aspettiamo la storia è sempre la stes-

sa. La Romeo dice che non arrivano i soldi

dal Comune e il Comune dice che non ci sta

un euro". DAVIDE LOMBARDI

Ancora arresti per furto nel quartiere di Tor

Bella Monaca. Nella notte fra l'1 ed il 2 di-

cembre, i carabinieri del nucleo radiomobile del-

la compagnia di Frascati, guidati dal capitano

Giuseppe Iacoviello, hanno arrestato quattro

cittadini di nazionalità romena mentre cerca-

vano di mettere a segno l'ennesimo furto ai

danni di un'officina meccanica. In piena notte,

infatti, i carabinieri di Frascati, che negli ultimi

giorni hanno intensificato l'attività dei servizi di

pattuglia notturna per cercare di reprimere i

reati contro il patrimoni, hanno notato degli

strani atteggiamenti assunti da un giovane,

mentre si trovava in mezzo alla strada.

Alla vista della divisa il giovane ha iniziato

ad urlare di scappare via ai suoi tre complici,

che nel frattempo stavano saccheggiando il lo-

cale di un'officina meccanica poco più avanti.

Suo posto, intanto, sono immediatamente in-

tervenute altre due pattuglie che sono riusci-

te a bloccare i quattro giovanissimi ladri. I quat-

tro romeni, poco più che ventenni, dopo i con-

trolli, sono risultati essere già conosciuti agli

archivi delle forze dell'ordine, a causa di nu-

merosi precedenti penali a loro carico. Ai quat-

tro sono stati sequestrati due zainetti conte-

nenti ogni tipo di equipaggiamento per l'ese-

cuzione per la commissione di furti, dagli at-

trezzi "pesanti" da scasso, fino ad arrivare al-

le torce e agli spadini usati per aprire ogni ti-

po di serratura. I quattro ventenni romeni so-

no stati arrestati e verranno processati per di-

rettissima. Intanto prosegue il lavoro dei mili-

tari che stanno cercando di capire, attraverso

la visione di alcuni filmati, se la banda sia re-

sponsabile anche di altri furti avvenuti nei gior-

ni precedenti nei quartieri limitrofi.

Continuano i controlli sul territorio da parte

degli uomini dell'arma. Questa volta a fi-

nire al centro di un'operazione dei militari del

gruppo radiomobile di Roma, è stata una con-

cessionaria plurimarche dove sono stati rinve-

nuti diversi pezzi di ricambio per auto e moto,

risultarti proventi di furti. Durante il blitz, a fi-

nire in manette sono stati il titolare dell'attivi-

tà, un romano di 27 anni e altri due suoi col-

laboratori, rispettivamente di 20 e 36 anni, tut-

ti incensurati. Durante il blitz, i carabinieri han-

no rinvenuto e sequestrato diversi pezzi di ri-

cambio per auto e moto, che andavano dalle

parti meccaniche alla carena, appartenenti ad

altrettanti motoveicoli che erano stati depre-

dati in dei furti precedenti messi a segno dai

tre in diverse zone della capitale. Tutti e tre gli

arrestati risultavano essere meccanici molto

esperti. Una volta messi a segno i colpi, i tre

tornavano nel concessionario che veniva usa-

to come un vero e proprio magazzino dove ve-

nivano stipati i ricambi rubati per essere usa-

ti all'occorrenza. Durante la perquisizione, i mi-

litari hanno rinvenuto anche due scooter di

grossa cilindrata all'interno di un box, sempre

di proprietà della stessa concessionaria. Inol-

tre, all'interno dell'officina di riparazioni sono

state ritrovati i documenti e la targa di un mo-

torino che era stato rubato nel 2008. L'auto-

salone , il box e l'officina sono stati sequestra-

ti assieme a tutta l'attrezzatura ed i compo-

nenti delle auto. Tutto il materiale sequestra-

to è risultato essere provento di furti messi a

segno nella capitale . Per i tre arrestati si so-

no spalancate le porte del carcere di Regina

Coeli dove dovranno rispondere del reato di ri-

ciclaggio aggravato in concorso.

ANDREA CAVADA

CASE ISVEUR DI TOR VERGATA SENZA RISCALDAMENTO

AI PIANI ALTI DELLE CASE POPOLARI ISVEUR DI

TOR VERGATA LA GENTE È COSTRETTA A CONVIVE-RE CON CONTINUE PERDITE D'ACQUA DAI TERMO-SIFONI. CHE, TRA L'ALTRO, NON FUNZIONANO O

FUNZIONANO A SPRAZZI.

DURANTE I CONTROLLI DI PATTUGLIA SUL TERRI-TORIO, I CARABINIERI DI FRASCATI SVENTANO L'EN-NESIMO FURTO AI DANNI DI UN'OFFICINA MECCA-NICA BLOCCANDO E ARRESTANDO 4 VENTENNI DI

ORIGINE ROMENA.

I CARABINIERI DEL GRUPPO RADIOMOBILE DI RO-MA HANNO SEQUESTRATO UN'INTERA CONCESSIO-NARIA DI AUTO. SEQUESTRATI RICAMBI RISULTATI

PROVENTI DI FURTI AVVENUTI NEL 2008.

TOR BELLA MONACA: SGOMINATA

BANDA DI GIOVANI RAPINATORI

TOR BELLA MONACA: SEQUESTRATO CON-

CESSIONARIO, VENDEVA RICAMBI RUBATI

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TORRINUMERO 20 ANNO IV26

Sembra curata via Camassei, con i suoiparcheggi ordinati, le sue piccole aiuo-le, i suoi alberi, e a detta dei cittadi-

ni che ci abitano, si tratta anche di "unoscorcio tranquillo" di via dell'Archeologia.Poi, a ben guardare però, ci si ac-corge subito che non tutto è al pro-prio posto.

A cominciare dai tanti cumuli difoglie secche e piccoli rifiuti accan-tonati qua e là a distanza più o me-no regolare. Si tratta dei rifiuti chevengono depositati ai bordi dei mar-ciapiedi dopo essere stati raccolti eriposti pazientemente dai cittadiniche, autonomamente si fanno cari-co della pulizia ordinaria della stra-da. Già, perché via Camassei è sta-ta cancellata dalla lista dell'Ama inseguito ad una richiesta degli abi-tanti.

La richiesta tuttavia era diversa:si chiedeva che fossero rimossi i cassonet-ti della spazzatura dall'interno della stradaper posizionarli su via dell'Archeologia, cheavrebbe permesso più facilità di manovraagli ingombranti mezzi dell'Ama troppograndi per via Camassei. Questa era la ri-

chiesta. Solo che l'Ama ha fornito aicittadini un pacchetto diverso: nien-te cassonetti, niente pulizia della stra-da. È così che via Camassei pratical'auto-pulizia dei suoi spazi.

Dario R. racconta che gli stessi cu-muli di foglie e rifiuti diventano facil-mente un problema quando piove evia Camassei si allaga. "Capita pun-

tualmente, perché siamo sotto il livello del-la strada, perché l'asfalto non è drenantee non esiste la sua manutenzione. Buche,crepe e dossi sono dappertutto", testimo-nia Carlo Grimaldi. Ci accorgiamo così del-l'altro piccolo problema di questa piccola

strada: lo stato di penombra che la carat-terizza.

Dei numerosi lampioni che servirebbe-ro la strada sono davvero pochi quelli chefunzionano, riuscendo ad illuminare areecontenute. La maggior parte dei lampio-ni è rotta, o priva dei cavi elettrici che so-no stati rubati da qualcuno, come riferisceGiovanni Raggi, abitante della strada.

Piccoli furti, indifferenza dell'Ama, alla-gamenti frequenti segnano la vita di viaCamassei, che però vorrebbe essere ricor-data quanto meno per i servizi di base. Nelfrattempo vive tranquilla all'ombra di viadell'Archeologia. LUCIA BRAICO

Niente ama per via Camassei, nè luceIN PENOMBRA LA PICCOLA STRADA SI SENTE DIMENTICATA DALLE ISTITUZIONI.

30 NOVEMBRE, FRASCATI CASERMADEI CARABINIERI.

Frascati, "Ci avviciniamo ai 200 anni dal-la nascita dell'arma dei carabinieri, per

cui si è voluto ripercorrere tutta la sua sto-ria attraverso questo calendario e quelli pre-cedenti".

Con queste parole il Colonnello RosarioCastello, comandante gruppo carabinieri,ha presentato il calendario storico dell'ar-ma dei carabinieri 2012, che quest'anno èalla sua 79esima edizione. Il calendario ri-percorre tutti i momenti più importanti di

quest'istituzione, che vanno dal 1864 finoalla vigilia della prima guerra mondiale(1914). Un incon-tro in cui il colon-nello Castello haricordato che " lamissione dell'ar-ma è quella del-la vicinanza, del-la prossimità, dipunto di riferi-mento per tutti i cittadini, attraverso i pre-sidi, che sono le stazioni. Il calendario at-traverso le immagini, i valori e le gesta di

tutti i giorni compiute dai membri ap-partenenti a questo corpo, per evidenziarel'importanza del comandante di stazione,da sempre punto di riferimento della comu-nità, assieme al parroco, al sindaco ed il far-macista. Inoltre, le immagini raffigurate nelcalendario ripercorrono momenti fondamen-tali per il corpo dell'arma ma anche dellastoria italiana.

Come quello della carica di Pastrengo nel1848 dove ci fu la famosa carica dei repar-ti a cavallo per salvare re Carlo Alberto diSavoia spintosi troppo vicino alle linee au-striache. Oppure, quello del settembre 1943quando a Fiumicino il Vice Brigadiere SalvoD'Acquisto si consegnò alle truppe nazisteper salvare la vita di 21 cittadini.

ANDREA CAVADA

TORRE ANGELA, QUARTIERE DIMENTICATOI CITTADINI CONTINUANO A RIVENDICA-RE LA PROPRIA IDENTITÀ E IL DIRITTO DI

ESSERE CONSIDERATI DA UN MUNICIPIO

CHE DICONO LI HA DIMENTICATI.

Dalle vane promesse del Sindaco Ale-manno, riguardo l'inten-

to di costruire una piazza alcentro del quartiere, a quel-le, più lontane nel tempo, dirifare l'intera via del Torrac-cio di Torrenova, il Presiden-te Del Comitato di Quartie-re Olivano Rossi non si ar-rende a dichiarare il ramma-rico per la rovinosa condi-zione in cui il quartiere si ri-trova: "Sono sempre le so-lite sconfitte che siamo co-stretti a subire. Da via delTorraccio di Torrenova, inta-sata dal traffico e dalla man-canza di marciapiedi e cherende invivibile la zona, alla mancanzadi un centro aggregativo e identitario co-me la piazza, solo promessa dal Sinda-co, alle numerose rapine ai danni dei com-mercianti. Una situazione che lascia pri-vi di speranza tutti noi cittadini, ma checi fa più determinati di prima a rivendi-care i nostri diritti. Quali una maggioresicurezza, un'efficace regolamentazionedel traffico, spazi culturali e ludici fina-lizzati al miglioramento sociale del quar-tiere. Siamo stanchi di sentir parlare so-lo di Tor Bella Monaca e delle sue proble-matiche. Anche noi ne abbiamo e non so-no da meno, eppure l'impegno munici-pale sembra convergere in quella sola di-rezione. Alcuni supermercati a Torre An-gela, in un anno, hanno subito tre rapi-ne. Nelle prossime settimane, con alcu-ni cittadini e commercianti, intendiamoindire una riunione al fine di trovare unmodo per ostacolare questa indicibile si-tuazione".

Il Presidente non è l'unico a denuncia-re la completa assenza di interesse daparte delle Istituzioni. Pasquale Carbuc-chi, abitante del quartiere, non smettedi dire "Non c'è niente, qui promettonosolo", mentre Domenico Pedollà, anzia-no cittadino di Torre Angela, ricorda quan-do si viveva meglio. Tra nostalgie, disil-lusioni e reclami un unico dato emergedalle testimonianze: un quartiere dimen-ticato. STEFANIA PANETTA

Nel quartiere di Torre Angela, come ogni anno nelcorso della celebrazione dell'Immacolata, nella

Chiesa Santi Simone e Giuda Taddeo, si è mostrato alpubblico dei fedeli il presepe. Numerosi sono accorsiper vedere cosa il rito aveva in serbo per loro in oc-casione dell' VIII Dicembre. Per il 2011, i presepistiRodolfo Boccacci e Antonio Binotto hanno reso omag-gio alla festività con una versione tutta nostrana del-la natività. Avvalendosi della collaborazione di Tom-maso Cardellini, Alessandro Izzi e Claudio Vitiello lohanno allestito accanto all'altare. Immaginando la natività a Roma, a cavallo nei tempi, hannoriportato alla memoria alcuni elementi architettonici caratteristici della città. Attorno al simbo-lo della natività si vedono così ergersi l'antico acquedotto romano, il ponticello di via di Torre-nova sotto cui passava il tram, il silos, il casale e l'essiccatoio di tabacco di via Casetta Mattei,l'edicola di Sant'Antonio di via Casilina, la chiesa vecchia e altri elementi di Borgata André. Glialberi sul fondo e illuminati da una luce blu suggeriscono l'aria mistica della nascita. A popola-re le strade del presepe, uomini e donne in cammino sul sentiero della mangiatoia. A renderevissuto il paesaggio bidoni in latta e mattoni rotti in terra, caduti dai tetti. Per spiegarlo, accan-to al presepe, è stata affissa una legenda, con una mappa riportante la planimetria e i nomicorrispondenti delle strutture nonché le immagini fotografiche dei luoghi rivisitati. Una visionemoderna di un passato che resiste al presente. Un contributo artistico, sociale e religioso cheha inorgoglito il quartiere. STEFANIA PANETTA

NELLA CHIESA SANTI SIMONE E GIUDA TADDEO UN PRESEPE CHE RICORDACOME ERANO LE NOSTRE BORGATE.

IL PRESEPE RIVISITATO DI TORRE ANGELA

PRESENTATO IL CALENDARIO STORICO DELL'ARMA DEI CARABINIERI ANNO 2012

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TORRI NUMERO 20 ANNO IV 27

Èdurata cinque giorni l'occupazionedell'Istituto Professionale GiovanniFalcone, nel quartiere di Torre Spac-

cata. Gli studenti hanno iniziato la protestalo scorso 5 dicembre e l'hanno conclusa ilvenerdì successivo con la consegna dellechiavi al Dirigente Scolastico. Un'occupazio-ne voluta a causa del degrado in cui versala scuola. Dai bagni rotti, all'intonaco crepa-to, ai laboratori malfunzionanti. Trattandosidi un istituto professionale,gli studenti pagano una ret-ta di iscrizione più consisten-te per l'utilizzo delle attivitàlaboratoriali. Ed è su questopunto che l'occupazione hatrovato un valido pilastro perla rivendicazione dei propridiritti. I laboratori, infatti,non funzionano come dovrebbero; dai ma-teriali "usa e getta" che contrariamente allaloro natura sono utilizzati più volte; ai com-ponenti chimici scaduti; alle docce lava oc-

chi d'emergenza nonfunzionanti. A questostato di cose, del restocomune a molte altrescuole, si somma unastruttura fatiscente.

Porte rotte; materiali edili, di vecchi lavori,mai rimossi; fili elettrici non fissati; matto-nelle del pavimento rialzate o rotte.

Ora la scopo è far sì che i 700 mila euro

stanziati per la ristrutturazione dell'edificionon siano spesi "per maiolicare i bagni" maper rendere efficacemente operative le atti-vità di laboratorio e la messa in sicurezzadelle stesse. L'occupazione è apparsa comeun protocollo invernale, oramai in voga, persaltare le lezioni. Lorenzo Cipriani del Coor-dinamento degli Studenti, del VI e VII mu-nicipio, che hanno sostenuto la protesta del-l'Istituto Falcone, ha infatti riportato: "Sonostati presi degli assurdi provvedimenti dallaPreside come cancellare il viaggio di istru-zione e impedire le assemblee di istituto.

Queste soluzioni non serviranno a risolve-re i gravosi problemi della struttura, ma adimpoverire l'offerta formativa e a negare undiritto fondamentale". Le rivendicazioni, citengono a chiarire gli studenti del Falcone,continueranno ad essere portate avanti an-che con il regolare corso delle lezioni.

STEFANIA PANETTA

Giovedì 8 dicembre, giornata di festa, ilTeatro di Tor Bella Monaca ha reso un ser-

vizio al suo territorio, e non solo offrendo mo-menti culturali, come da missione, ma pre-sentando al pubblico la parte creativa dellapopolazione del territorio.

Alle 17 un pubblico discreto ha assistito al-la presentazione dell'opera di Mariano Ceri-gnoli, cittadino abruzzese trasferitosi a Romain giovinezza e abitante di Tor Bella Monaca."Domande senza risposta" è il nome del libroche si presenta come una raccolta di raccon-ti scritti dall'autore in diversi momenti dellasua vita, alcuni risalenti anche a quarant'an-ni fa. Datati si, ma scritti secondo uno stile

davvero "nitido e accattivante", stando alleparole dell'editore.

Racconti chenarrano della sem-plice vita di untempo, della vitapaesana tipica-mente abruzzeseimportata a Ro-ma nelle valigiecolme che gli "immigrati" portavano con loro.La presentazione da parte dell'editore Giusep-pe De Santis e del giornalista Enrico Campo-freda è stata allietata dalla lettura di alcunipassi tratti dai vari racconti da parte di Fabri-

zia Mignatti. Così le parole di "Lamentidi una madre", "Sposarsi", "L'usuraio inpurgatorio", hanno riempito e riscalda-

to la sala del teatro, mostrando una capacitàletteraria dell'autore ispirata ai classici dellaletteratura italiana ma sapientemente arric-chita di richiami e immagini ultramoderni. Unacapacità che l'autore ha affinato nella vita, chegli è stata maestra, oltre che durante gli stu-di classici seguiti in giovinezza. E così la stra-da e la vita, soprattutto quella rustica e scan-dita dai tempi lenti della campagna, sono ilsucco dell'opera di Cerignoli, che ha come pro-tagonista il popolo, con i suoi pregi e i suoi di-fetti.

E l'opera di Mariano Cerignoli meritava diessere resa pubblica, come sostenuto da Giu-seppe De Santis, per il quale "l'editoria stamorendo", e insieme a lei sta scemando il li-vello medio della cultura della nazione. Perquesto motivo l'associazione LiberEventi, sen-za scopo di lucro, ha dato vita alla casa edi-trice ABao Aqu Edizioni, che ha come unicafinalità "la continua circolazione di cultura",attraverso pubblicazioni rese possibili dai pro-venti ottenuti dalle precedenti.

Grazie alla ABao Aqu Edizioni il pubblico deilettori avrà la possibilità di conoscere Maria-no Cerignoli, uno degli appartenenti alla "fa-miglia dei cantori" e le sue pagine offerte co-me "cibo genuino", secondo la metafora diCampofreda. LUCIA BRAICO

TORRE MAURA AGGUATO AL CENTRO SNAIVIA DEI COLOMBI, UN UOMO ARMATO DI PISTOLA ENTRA NEL PUNTO SNAI SPARA TRE COLPI ALLE GAMBE

DI UN CITTADINO ALBANESE DI UN PER POI DARSI ALLA FUGA A BORDO DI UNO SCOOTER.

E'entrato nel centro SNAI di via dei Colombi nel quartiere di Torre Maura ed ha aperto il fuo-co contro un altro uomo. Tutto e' accaduto martedì 13 novembre intorno alle 13 e 30, quan-

do un uomo armato di pistola, si e' introdotto all' interno di un punto SNAI in via dei Colombi,ha impugnato l'arma ed ha fatto esplodere tre colpi, che hanno ferito alle gambe un cittadino diorigine albanese di 54 anni. I testimoni, avendo assistito a tutta la scena, superata la paura delmomento, hanno immediatamente chiamato l'ambulanza. Dopo pochi minuti, il personale del118 ha caricato la vittima sul mezzo per trasportarla al vicino Policlinico Casilino a causa delleferite riportate alle gambe. Al momento comunque non sembra essere grave. Sulla vicenda almomento indagano gli uomini della radiomobile di Roma anche se non trapelano indiscrezionisui motivi della gambizzazione avvenuta a i danni del 54enne. L'episodio va ad aggiungersi allanumerosa lista dei fatti di sangue avvenuti nell'ultimo anno nella Capitale. ANDREA CAVADA

Cinque giorni di occupazione per l' Istituto Giovanni FalconeGLI STUDENTI DI TORRE SPACCATA PROTESTANO CONTRO LO STATO DI DEGRADO DELLA

STRUTTURA SCOLASTICA.

MARIANO CERIGNOLI: UNO SCRITTORE "OLD SCHOOL" TRA I CITTADINI DELL'OTTAVO.

ATTO DI BULLISMO ALLE TORRIUNA SCUOLA DEL VERSANTE TORRI HA VI-STO UNA DODICENNE VITTIMA DI SOPRU-SI. I GENITORI HANNO DENUNCIATO L'AC-CADUTO ALLE COMPONENTI SCOLASTICHE.QUALCUNO SI È PERMESSO DI SMINUIRE

IL FENOMENO

Nonostante alcuni dirigenti scola-stici continuino a sminuire il fe-nomeno e a non dare la giusta

importanza a certi atteggiamenti, il bul-lismo nelle scuole è un condizione in co-stante crescita. Che solo la denuncia delcaso e la presa di coscienza da parte ditutte le componenti didattiche possonocreare i presupposti per una possibilesconfitta di questo male, che serpeggianelle scuole e non solo.

A farne le spese stavolta è stata unaragazzina di dodici anni, in una scuolamedia del versante Torri. Si parla di lei,perché è stata lei dopo mesi e mesi dispintoni calci e prepotenze, ad aver pre-so coraggio con i genitori. E ha raccon-tato loro ciò che era accaduto dall'iniziodell'anno scolastico. In quell'istituto. Inquella classe. Durante il cambio dell'orao la pausa della ricreazione. A lei e a tut-ti i suoi compagnetti. A causa di un ra-gazzotto di qualche anno più grande chesi divertiva con violenze di ogni genere.

Così al padre e alla madre ha raccon-tato di quando le ha quasi rotto un brac-cio torcendolo dietro la schiena della ra-gazzina. O di quando ha minacciato dilasciar cadere la punta di un compassosull'occhio della stessa. Solo per spaven-tarla. E di tutti i calci e spintoni vari ri-cevuti gratuitamente. Da lei, come datutti. Non per un motivo particolare. Oper una particolare antipatia. Per il sem-plice gusto di avere un atteggiamento ar-rogante e prepotente.

I genitori della bambina, compresa lagravità del fenomeno e preso atto dellacondizione di timore, nella quale era sta-ta costretta la figlia ad andare a scuolain quei mesi, si sono recati immediata-mente dalle insegnanti. Ma, la prima pro-fessoressa con la quale hanno parlato,purtroppo, ha all'istante sminuito quan-to accaduto. Definendo i soprusi sempli-ci "giochi tra ragazzi" e non comprenden-do davvero a pieno l'importanza della si-tuazione. Solo la denuncia alla vicepre-side ha permesso la convocazione dei ge-nitori del giovane prepotente.

E ha ricordato a tutti che il bullismoesiste. Solo conoscendo come si svilup-pa, in quali ambienti si diffonde, è pos-sibile limitarne i danni. Insegnando, inol-tre, alle giovani vittime come difendersie a prendere coraggio per denunciare ifatti agli adulti. I quali dovrebbero esse-re pronti ad accogliere le richieste d'aiu-to. E non a sottovalutare quanto vieneloro detto. Solo per non infangare il buonnome di un istituto scolastico.

JESSICA SANTINI

"DOMANDE SENZA RISPOSTA"

Page 28: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

TORRINUMERO 20 ANNO IV28

L’urlo di dolore di due donne sole e

malate parte dal decimo piano di

una delle torri grigie di via dell'Ar-

cheologia. Da quell'altezza si domina Tor

Bella Monaca: si vedono, piccole piccole,

tutte le sue torri, e in lontanan-

za si staglia la vela della Città

dello Sport di Calatrava. Ma la

richiesta d'aiuto di Maria Vitto-

ria Cattacin e sua figlia Carmen

difficilmente riesce ad oltrepas-

sare quelle quattro mura umide

e piene di muffa in cui le due

donne sono racchiuse.

Una vita difficile quella di Maria Vittoria,

nata nel 1951 a Norma, comune di 4mila

abitanti in provincia di Latina. "Un padre

violento", sia con lei che con la madre. Ar-

riva a Roma si sposa e dà alla luce Carmen,

ma anche con il secondo e ultimo uomo del-

la sua vita l'esperienza non è delle miglio-

ri. Se ne va con la figlia, che ha tre anni ap-

pena, e si arrangia vagando fra un dormi-

torio e l'altro per un paio d'anni, finchè non

le viene assegnata questa casa, in via del-

l'Archeologia 241. Siamo nel 1989, e da al-

lora quelle quattro mura sono diventate una

prigione per Maria Vittoria e Carmen. "In

22 anni la Romeo non ha mai mandato un

operaio. Non voglio più stare in questa ca-

sa", dice Maria Vittoria. I muri della casa

sono tutti umidi, pieni di muffa, per non

parlare del ba-

gno dove la si-

tuazione, ovvia-

mente, è peggio-

re che nel resto

della casa. "Già

dal pomeriggio

fa freddo, - spie-

ga Carmen - e

per fortuna un

uomo di buon cuore ci ha messo questa ve-

trata". Maria Vittoria la sera ricorre alla bor-

sa dell'acqua calda. Sempre che l'acqua ci

sia, perchè quando si rompono i tubi, cosa

che spesso accade, l'acqua al decimo pia-

no non arriva.

Carmen è invalida al 100%, e prende una

pensione di 700 euro al mese. Maria Vitto-

ria ha il cancro, il diabete, e anche lei è in-

valida. "Ho il 52% ma c'è un certificato del-

la Asl che dice che devo passare al 74%".

Ci fa vedere il certificato Maria Vittoria, per-

chè lei quella pensione da 270 euro al me-

se che prendeva non la percepisce da 6 me-

si. "Per i controlli sulle false pensioni d'in-

validità hanno bloccato tutto", spiega. Dal

1992 madre e figlia stanno senza gas. "Ce

lo hanno tolto". E da allora vanno avanti

con la cucina elettrica e anche con una sor-

ta di termosifone elettrico. Consumi di elet-

tricità alle stelle, aggiungiamoci le costose

medicine che devono comprare regolarmen-

te, ed ecco che quei 700 euro che percepi-

sce Carmen diventano troppo pochi. "Pre-

feriamo tenere la corrente e mangiare un

panino, perchè senza l'elettricità non si può

stare", dice Carmen.

"Noi non avevamo niente: - continua Ma-

ria Vittoria - tutto quello che vedi in questa

casa, armadi, letto, termosifone e cucina

elettrica, sono tutti regali. Io prima lavora-

vo per le famiglie, e tutto quello che ho me

lo hanno comprato loro, la cucina me la re-

galò un assistente sociale tanti anni fa". An-

cora oggi devono ricorrere alla bontà d'ani-

mo degli altri, anche per le cose essenzia-

li. "A volte ci aiutano dei condomini, o vie-

ne la Caritas a portarci delle cose da man-

giare. Mi capita di non poter comprare le

medicine perchè non ce la facciamo coi sol-

di". E' disperata Maria Vittoria, tanto da aver

scritto anche una lettera al Presidente Na-

politano. E' andata anche in Municipio, le

han detto che è giovane e può lavorare. "Ma

io sono malata, ho una figlia malata", si giu-

stifica. Anche Carmen: "Mi alzerei alle 5 per

andare a lavorare, ma non posso". Si spe-

ra che qualcuno possa raccogliere la richie-

sta d'aiuto di due donne che, pur dovendo

convivere con il loro difficile passato e con

tutti i loro problemi di salute, chiedono so-

lo di poterlo fare in una maniera più digni-

tosa. DAVIDE LOMBARDI

L’urlo di dolore di Maria Vittoria e Carmen

Luci, regali e vacanze

sono le cose alle qua-

li più facilmente si pen-

sa durante il periodo di

Natale. Dimenticandosi

molto spesso quello che

dovrebbe essere il vero

spirito di questa festività, cioè la solidarie-

tà e la vicinanza, graditi a tutti quelli che il

Natale lo festeggiano, ma anche ai non cri-

stiani.

Il Sidi, sindacato italiano dei diritti degli

invalidi, organizza con questo spirito il suo

classico e puntuale cenone di capodanno,

che ormai dal 1985, anno della sua nasci-

ta, viene offerto a tutti quelli che deside-

rano parteciparvi.

Che il territorio dell'ottavo sia molto cri-

tico dal punto di vista delle condizioni eco-

nomico-sociali dei suoi abi-

tanti è un fatto. E iniziative

come quelle che il Sindaca-

to dei Disabili organizza a

proprie spese, offrendo la

possibilità di condividere un

momento particolare a tut-

ti quelli che non potrebbero permetterse-

lo autonomamente. E l'invito è rivolto a tut-

ti: cittadini che vivono un disagio econo-

mico, che sono soli, che non hanno nessu-

no con cui passare la notte di fine anno o

che semplicemente desiderano passarla al-

l'insegna del calore e della solidarietà che

il Sidi offre. E oltre a questi ingredienti, cer-

tamente molto apprezzati, il cenone di ca-

podanno del Sidi sarà ricco e abbondante,

con una particolare attenzione rivolta ai

nuovi concittadini musulmani, per cui piat-

ti privi di carne suina. E naturalmente non

mancherà, come ad ogni cenone di fine an-

no che si rispetti, della buona musica, con

la presenza di un musicista che suonerà

dal vivo.

L'evento ormai tradizionale vede ogni an-

no la partecipazione di circa un centinaio

di persone, che si trovano insieme a festeg-

giare nella speranza di tempi migliori.

Ai cittadini di Tor Bella Monaca, e non

solo, non è richiesta nient'altro che la par-

tecipazione: nessun contributo, nessuna

preparazione, solo voglia di divertirsi e pas-

sare insieme una serata piacevole.

A tutti quelli che desiderano partecipa-

re al cenone è fatta solo richiesta di pre-

notazione, entro le 19,30 della vigilia di Na-

tale, 24 dicembre, per permettere una pre-

parazione degna di una grande festa di fi-

ne anno. Per tutti i tipi di informazione il

Sidi risponde al numero 06 20618852.

LUCIA BRAICO

MADRE E FIGLIA: ENTRAMBE MALATE E PRATICAMENTE IN STATO DI POVERTÀ, VI-VONO IN UNA CASA POPOLARE INDECENTE A TOR BELLA MONACA, AL DECIMO

PIANO DI UNA TORRE IN VIA DELL'ARCHEOLOGIA.

I CITTADINI SONO INVITATI A PARTECIPARE.

CENONE DI FINE ANNO AL SIDI

A TEATRO CON ANTONIO GIULIANI

PER LE NOSTRE SCUOLE

Patrocinato dall' VIII Municipio presso il Teatro diTor Bella Monaca, si terrà uno spettacolo del no-

to attore romano Antonio Giuliani, residente nel quar-tiere di Prato Fiorito, i cui ricavati saranno destinatiad alcune scuole del territorio. "Mai scordarsi le pro-prie origini". Questa, è la filosofia di Giuliani, che datempo rivolge la sua attenzione non solo al domani,ma anche ai propri trascorsi. Assoluto interprete e au-tore della comicità moderna, con un attento occhiosul quotidiano è senz'altro il più indicato a scorgerele problematiche appartenenti al nostro presente, le-gate al mondo dei giovani e non solo. Generando unrapporto sempre più energico e trasparente con chilo circonda, egli si è sempre distinto per l'amore di-mostrato verso Roma e i Romani.

'Sbanco e sto' il titolo dello spettacolo il cui ricava-to sarà devoluto alla Scuola Materna Corbellini di Pra-to Fiorito, all'Istituto Comprensivo Castelverde e al-l'Istituto Comprensivo Villaggio Prenestino per l'ac-quisto di lavagne, sedie e banchi. L'evento è program-mato per il 21 e 22 dicembre alle ore 21. L' ingressoè di 10 Euro. A Natale non scrivere il solito biglietto… Regalalo! Per informazioni 06-2010579

GRAZIANI EDITOREDIRETTORE RESPONSABILE - FEDERICA GRAZIANI

STAMPA FOTOLITO MOGGIOStrada Galli 5, 00100 Villa Adriana (RM)

REDAZIONE VIA MONTEPAGANO, 5000132 - CASTELVERDE (RM)tel. 0622460838 - [email protected]: La Fiera dell’EstGrafica PIXEL scarl - Impaginazione Alessio Carta

TUTTE LE COLLABORAZIONI SONO GRATUITE SALVO DIVERSI ACCORDI SCRITTI

IL 21 E 22 DICEMBRE IN SCENA LO SPETTACO-LO 'SBANCO E STO' AL TEATRO DI TOR BELLA

MONACA. L'INTERO RICAVATO SARÀ DEVOLUTO

AD ALCUNE SCUOLE DEL MUNICIPIO.

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TORRINUMERO 20 ANNO IV30

Che dal cielo caschino rami se non im-possibile, certamente è pericoloso.Non si tratta di un accadimento me-

tafisico, né di uno strano fenomeno alieno,ma dello spiacevole incidente capitato aglianziani del centro sociale di Villaggio Bre-da. Che per fortuna non hanno riportatodanni, se non la legittima apprensione perla propria incolumità.

E non sono gli dei adirati con i "bredaro-li" che riservano loro saette e rami, ma lapiù umana e ordinaria incuria dell'ammini-strazione pubblica. Un'incuria che nei pres-si del centro anziani è cresciuta con quat-tro enormi eucalipti. Il problema in realtànon è degli alberi, ma della loro infelice scel-ta di voler piantare le radici in un posto chein realtà non esisterebbe. Parallela a via diGrotte Celoni, un'altra strada affianca il cen-tro anziani. Di che strada si tratti nessunone ha idea, neanche l'ufficio del territoriodel Comune di Roma, al quale non risultanessuna registrazione e nessuna denomi-nazione. Proprio così, si tratta di una stra-da fantasma, sfuggita alla rilevazione delPiano Regolatore e per questo zona com-pletamente franca. Tutto ciò che accade inquella strada è come se non accadesse aRoma. Non esistendo la strada, non esisto-no i suoi problemi: la cura della vegetazio-ne, la pulizia ordinaria, la manutenzione.

Per l'amministrazione comunale non esisto-no quei grossi alberi, né i rami che di tan-to in tanto cadono nell'area del centro at-tentando all'incolumità dei suoi associati. Ela risposta alle continue richieste dei sociall'Ufficio Tecnico del Comune e alla PoliziaMunicipale è la persistente assenza di unqualunque tipo di intervento, fosse ancheun semplice sopralluogo.

La cosa strana è che nonostante questastrada non esista ufficialmente, l'ingressoprincipale del centro anziani è situato pro-prio lì, sul "niente"; e si tratta naturalmen-te di un ingresso non utilizzato, che si af-faccia su una strada non servita da nulla.

Per questo l'ingresso secondario di via diGrotte Celoni 27 è stato promosso di gra-do. Vorrebbero essere ascoltati gli anzianidel centro di Villaggio Breda, che da tem-po non hanno più richieste nei confronti diun'amministrazione che li ha dimenticati.Secondo la testimonianza del Presidentedel centro, la signora Diana Valentini, "è dal2009 che il centro non riceve nessun tipodi supporto" e ogni tipo di intervento ordi-nario "è eseguito con i contributi volontaridegli associati". Solo per questo, come chia-risce la consigliera Mirella Forlani, il centrodella Breda è ben tenuto, ridente, attivo eospitale. LUCIA BRAICO

SOLDI NEGATI ANCHE

AL CENTRO ANZIANI

GIOVANNI XXIII

“Qui piovono rami dal cielo”

Èil Presidente Domenico Di Marcantonio, delCentro Anziani Giovanni XXIII di Torre An-

gela, a lamentarsi della situazione di disagio acausa del mancato contributo municipale perle spese correnti. È una storia già narrataci dalCentro Anziani di Torre Spaccata e che, in vi-sta delle feste natalizie, assume un tono piùamaro.

A giugno una comunicazione del Municipioavvisa i presidenti dei tredici centri anziani,presenti sul territorio, l'assegnazione del de-naro previsto per l'acquisto dei prodotti neces-sari al proseguimento delle attività. Cifra di-versa in base al numero degli iscritti. Più di mil-le a Torre Angela. La circolare informa che perl'anno 2011 il Municipio si impegna a fornireprodotti per un valore di 2707,82 centesimi dieuro. Una cifra decisamente inferiore a quel-la degli anni precedenti al 2010, pari a 4282,57,eppur indispensabile al regolare funzionamen-to del Centro. Cifra che avrebbe annullato ildebito del 2010 per il quale il Municipio ha stan-ziato solo 524, 16 centesimi di euro per l'ac-quisto delle carte da gioco. Magro sostegnoper il Presidente e per gli iscritti ma consola-torio. La brutta notizia arriva nei giorni scorsi,quando il Municipio rettifica, avvertendo: "Isoldi non ci sono più. Gli unici prodotti ad es-sere acquistati saranno le carte promesse nel2010".

Un colpo basso per il Centro "che quest'an-no non ha potuto neppure festeggiare la festadell'Immacolata Concezione, lasciando a casamolti anziani in completa solitudine", diconoalcuni mentre sono impegnati a giocare. "Sia-mo abituati a dovere intervenire personalmen-te nella spesa delle attività ma siamo meravi-gliati del fatto che ci neghino l'intera somma,senza neppure dirci a cos'altro sono destinatiquesti soldi. Al momento, abbiamo chiesto checi garantiscano qualche panettone per festeg-giare il Natale", commenta il Presidente. Men-tre altri ironicamente ci chiedono: "Avete sa-puto che bella festa abbiamo fatto per l'Imma-colata? In tanti anni non era mai successo dinon stare qui, insieme". STEFANIA PANETTA

NATALE POVERO PER I CENTRI ANZIANI

DELL' VIII MUNICIPIO.

RACCOLTA SOLIDALE A TORRE MAURA TORRE ANGELA. OPERAZIONE "CIELO APERTO", SEQUESTRATE 35 AUTO E ARRESTATE 4 PERSONE

IL CENTRO ANZIANI DI VILLAGGIO BREDA, DECISI A NON CHIEDERE PIÙ NIENTE ALL'AM-MINISTRAZIONE PUBBLICA, PRETENDE SOLO LA SICUREZZA DEGLI ASSOCIATI, MINACCIA-TA DA QUATTRO GRANDI ALBERI E UNA STRADA ANONIMA.

Al numero civico 163/A, di via dei Colombi nella sedede La Bottega delle Associazioni, La Via del Fare, in oc-casione delle festività natalizie, ha promosso un'iniziati-va solidale per gli abitanti del quartiere che si trovano inuna condizione di disagio economico. L'iniziativa atten-de il contributo del quartiere affinché vengano raccoltidoni alimentari e di giocattoli da devolvere in beneficien-za. Un modo per perpetuare lo spirito caritatevole dellafesta cristiana e per garantire i festeggiamenti anche aimeno fortunati. Quest'anno la raccolta è più consistentee La Via del Fare collabora con le Guardie dell'Ambientee la Protezione Civile. Inoltre, parallelamente alla raccol-ta dei giocattoli, una seconda iniziativa per i pranzi di Na-tale. La raccolta riguarda qualsiasi tipo di donazione, dalcibo, ai prodotti per l'igiene, per l'abbigliamento, eccete-ra. Tutto ciò che verrà raccolto sarà ridistribuito dalla Co-munità di S. Egidio. L'obiettivo ultimo, continua Gaspa-rutto: "Vogliamo che questa iniziativa diventi un appun-tamento tradizionale, per contribuire a migliorare in mo-do permanente la vita nel territorio". STEFANIA PANETTA

L'ASSOCIAZIONE LA VIA DEL FARE ORGANIZZA UNA

RACCOLTA DI BENEFICIENZA DI GIOCATTOLI E DI BENI

DI PRIMA NECESSITÀ.

Una maxi operazione condotta dai carabinieri del gruppo investigativo di Frascati ha por-tato al sequestro di 35 autovetture e all'arresto di quattro persone. Tutto è accaduto nel-

le prime ore del pomeriggio, del primo dicembre, quando gli uomini dell'arma, a seguito di unaperquisizione all'interno di un'abitazione di proprietà di una nota famiglia nomade, nel quar-tiere di Torre Angela, hanno scoperto un vero e proprio autosalone clandestino. Il blitz è scat-tato grazie alle segnalazioni, arrivate ai centralini del 113, fatte da alcuni residenti della zonache avevano notato una strano via vai di gente, che visionava e provava le auto in mezzo al-la strada, a cielo aperto.

L'intervento ha consentito di recuperare 35 automobili, tutte parcheggiate nelle vie limitro-fe e attigue all'abitazione. Tutti i veicoli erano a disposizione dei quattro arrestati, padre e trefigli, che abusivamente si spacciavano per dei veri e propri rivenditori di auto. Truffando i mal-capitati clienti di turno, ignari di ogni cosa. Dopo la perquisizione ed il sequestro delle auto, icarabinieri hanno confiscato anche tutta la relativa documentazione che dopo i dovuti accer-tamenti è risultata comunque falsa. I quattro, padre e tre figli, sono stati denunciati per i reatidi riciclaggio e falso materiale ed ideologico in atto pubblico. Attualmente le indagini sono an-cora in corso per verificare se dietro la vendita clandestina delle auto, tutte di grossa cilindra-ta, ci sia una rete di persone molto più estesa dedita all'usura. ANDREA CAVADA

NATALE POVERO PER I CENTRI ANZIANI DELL' VIII MUNICIPIO.IN UN' OPERAZIONE PAR-TITA GRAZIE ALLE SEGNALAZIONI DEI RESIDENTI DEL QUARTIERE, I CARABINIERI DI FRA-SCATI HANNO SCOVATO UN AUTOSALONE CLANDESTINO, SEQUESTRATE LE AUTO, ANCORA

SI INDAGA PER CAPIRE SE DIETRO CI SIA L'OMBRA DELL'USURA.

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TORRI NUMERO 20 ANNO IV 31

La confusione e l'incertezza circa lascuola di Via dei Tordi è palesemen-te espressa anche dall'articolista che

nemmeno lui ha compreso la telenovela del-la scuola.

Con il Verbale di consegna del23/06/2011 la Circoscrizione VIIIaffidava la scuola di Via dei Tordi,ormai in disuso e occorrente di ur-genti interventi, all'Istituto Giaco-mo Leopardi, e non viceversa. L'as-segnazione della scuola non era acosto zero (come dice l'articolo),ma, oltre al canone mensile di Eu-ro 12.000,00, l'Istituto Leopardi siimpegnava a spendere per la ristrut-turazione la somma di Euro600.000,00. Somma ora aumenta-ta per l'inclinazione e il prossimo cedimen-to del tetto sotto le piogge della stagioneinvernale e dalla necessità di una interca-pedine lungo tutto il perimetro dell'edificio,per limitare il danno provocato dall'umidi-tà.

Lo scopo, quello di creare una scuola al-berghiera capace di preparare ed inserire igiovani di questa borgata, in cui l'abbando-no scolastico supera i limiti di guardia, nelmondo del lavoro, sottraendoli alla mini-cri-minalità nella quale senza il giusto soste-gno inevitabilmente potrebbero cadere.

Non è vero che i cittadini di Torre Maurahanno scatenato proteste, tanto più che gliorganizzatori, pur mettendocela tutta, nel-le riunioni descritte nell'articolo i dimostran-ti non superavano il numero di venti unitàe tutti prelevati dai centri anziani, serbato-io di una certa parte politica.

Non è affatto vero che in Via dei Tordierano incominciati i lavori senza neancheun cartello, ma si era provveduto ad innal-zare l'impalcatura in attesa delle autorizza-zioni per il prosieguo, cosa che era già sta-ta avviata, come dimostra la documenta-zione in nostro possesso.

E' vero. L'edificio è un bene pubblico e diquesto bene pubblico, dismesso per man-canza di alunni da molti anni prima dell'uf-ficiale richiesta da parte dell'Istituto Leo-pardi, nessuno si era interessato. La collet-tività, anche se questo "bene pubblico" sta-va per diventare un rudere, albergo di gio-vani disadattati e di extra comunitari in cer-ca di un tetto, non aveva esternato alcundissenso, anche se tocca alla politica inter-venire in maniera costruttiva e non perse-guendo obiettivi prefissati da ideologie inopposizione.

L'Istituto Leopardi, nel settembre 2010,ne ha fatto ufficiale richiesta. Da allora so-no passati circa 10 mesi, il tempo occor-rente per le varie risoluzioni: decisione del-la Commissione Bilancio Municipio VIII, ri-soluzione del Consiglio del Municipio, n° 7,e delibera del Dipartimento di Roma Capi-

tale, che concordava con tutte le deliberetendenti alla riqualificazione del bene pub-blico e provvedeva all'assegnazione, conregolare Verbale di consegna firmato dairesponsabili, all'Istituto Leopardi.

Si è parlato e si parla di un bando. E quista la contraddizione.

Se effettivamente occorreva un bando(procedura mai avviata da nessuna Circo-scrizione, trattandosi di una locazione di im-mobile e non di una assegnazione definiti-va, con un canone mensile di Euro 12.000,00,per un immobile composto di n° 7 aule com-plessive, escluso i servizi), l'iter di assegna-zione avrebbe sicuramente avuto una du-rata inferiore a 10 mesi.

Ma un bando avrebbe portato in ogni ca-so ad assegnare l'immobile ad un terzo.Certamente, non ad un ente pubblico. Sene deduce quindi che l'avversione è versol'Istituto Leopardi. Una scuola che da oltre40 anni opera in questo quartiere dove l'ab-bandono scolastico raggiunge i maggiorinumeri e dove i giovani non hanno luoghidove aggregarsi e confrontarsi traendoesempi costruttivi. Una scuola che ha at-tuato il recupero sociale di oltre 20.000 gio-vani e di molti altri ancora.

Ecco che non si capisce il motivo per cuiil nostro Istituto possa essere in antipatiaagli oppositori che non solo non prospetta-no soluzioni alternative valide, ma non ten-gono neanche conto che la pubblica ammi-nistrazione non intende, per mancanza difondi, intervenire negli immobili dismessi eche l'orientamento attuale è quello di affi-darli ai privati, che con l'impegno di capi-tali propri riescono, oltre che a dare un ser-vizio, a riqualificare un bene pubblico.

O forse qualcuno pensa che nell'VIII Cir-coscrizione si possa celare un altro mece-nate che con mezzi propri vada a sanareun bene pubblico?

Si legge poi nell'articolo che il Verbale diConsegna dell'immobile di Via dei Tordi al-l'Istituto Leopardi è stato revocato. Di que-sto noi non abbiamo ricevuto alcuna noti-

zia, tanto che i nostri legali si sono già at-tivati, vogliosi come noi di dare alla borga-ta un valido mezzo di recupero sociale aisuoi giovani, consentendogli di guardarecon più serenità al loro futuro.

Ribadiamo che siamo perfettamente d'ac-cordo che il bene pubblico resti alla pubbli-ca amministrazione ma è anche vero cheladdove non sussistano i presupposti eco-nomici per l'intervento, bisogna avere il co-raggio e la dignità di ammettere che in unservizio sociale chiunque agisca per il be-ne della collettività non debba essere vistocome un usurpatore ma deve essere accol-to e incoraggiato attraverso una pubblicariconoscenza a realizzare un progetto, chetra l'altro prevede che il 10% di tutta la po-polazione scolastica dell'Istituto venga am-messa ai corsi gratuitamente.

E' noto che con la legge n° 11 del15/07/2011 le scuole, primarie e seconda-rie, che non raggiungeranno un numerominimo di mille alunni (e per le zone disa-giate 500), saranno costrette a chiudere ead essere accorpate ad altri plessi scolasti-ci. Da qui si evince che molti saranno gliedifici dismessi che la Circoscrizione si tro-verà ad assegnare per sgravarsi di onerieconomici; oltre al fatto che Stato, Regio-ne, Provincia e Comune intendono vende-re questi beni per realizzare quanto serveper risanare le casse.

E dunque "cui prodest?" questa lotta chesta avendo luogo non per l'avversità dellenormative vigenti ma a causa di inutili pun-tigli, oltremodo dispendiosi, sia per l'Istitu-to Leopardi, che aveva già preso contatticon la ditta appaltatrice, che per la Circo-scrizione per la lungaggine dei tempi che,come tutti sanno hanno un costo?

Puntigli politici, forse, ma pur sempre"guerriglie" interne che non hanno porta-to, finora a niente di costruttivo, anzi han-no finito per allungare i tempi dell'apertu-ra di un istituto scolastico capace di racco-gliere i giovani del quartiere e introdurli pre-parati sia nel mondo del lavoro che in gra-do di affrontare gli studi universitari.

Noi ci auguriamo, forti della regolarità eonestà di ogni nostra azione compiuta, dipoter portare a termine il nostro progettocon la stessa correttezza con la quale ge-stiamo l'Istituto Leopardi. Ma se ciò non do-vesse verificarsi, credetemi, sarà una granpena vedere un bene pubblico che a causadi lotte tra partiti finisce per divenire un ru-dere, il quale, nel tempo, testimonierà a co-sa può portare l'ottusità politica.

IL PROF. CALZONE GIUSEPPE

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMOIN SEGUITO ALLE POLEMICHE POLITICHE E AI NOSTRI ARTICOLI RISPONDE IL DI-RIGENTE SCOLASTICO GIUSEPPE CALZONE.

Sono partiti i lavori per l'edizione 2011/2012dell' Italian Videogame Developers Con-

ference (IVDC). E sono partiti con una pre-view all' Università di Tor Vergata lo scorso 1dicembre, nell' Aula Magna P. Gismondi del-la facoltà di Scienze. Fra i tanti ospiti italianied internazionali spicca il nome di David Ca-ge, fondatore e Direttore di 'Quantic Dream'(azienda produttrice e distributrice di video-giochi). Nonché creatore di due giochi cult co-me 'Heavy rain' e 'Fahrenheit'.

Il dibattito è tutto in inglese, senza tradut-tori. Ed è almeno per metà straniero anche ilpubblico. David Cage parla di un panorama

che sta cam-biando. "Mai giochi no",scandisce.Perchè devo-no averesempre lestesse carat-teristiche,universali. Igiochi peradulti ad

esempio devono essere emotional (capaci dicoinvolgere chi gioca), meaningful (trattaretemi universali, che parlano a tutti), e capa-ci di creare sempre nuove storie. E le regoleche lui segue nelle sue creazioni sono so-stanzialmente tre. "Play the story, don't watchit"; "Le scelte hanno conseguenze"; e "Any-thing can be played", ossia si puo' agire sututto. David Cage spiega di preferire giochiche stimolano il cervello. "Non tutti si aspet-tano la stessa cosa da un gioco, quindi nonpretendo che i miei giochi vadano bene a tut-ti. Io credo siano più belli quelli che stimola-no il cervello e non le mani, i controlli e l'adre-nalina". Poi spiega la sua esperienza nellacreazione del videogioco "Heavy rain" e tie-ne una vera e propria lezione a tutti i ragaz-zi presenti. Intervengono anche WinfriedBegmeyer, direttore del 'Computer GamesMuseum' di Berlino, e Michael Olson, profes-sore della Stanford University. E tanti altriprofessori o cultori dei videogiochi interatti-vo. Marco Accordi Richards, docente di teo-ria e critica delle opere multimediali interat-tive e Presidente di Aiomi (Associazione Ita-liana Opere Multimediali Interattive), che haorganizzato l'evento, fa una tiratina d'orec-chie alla cultura italiana. "In italia i videogio-chi sono molto usati, è vero. Ma sono vistisolo come giochi, a differenza di cio' che av-viene in altri Paesi. Anche noi dobbiamo ini-ziare a guardare ai videogiochi come una ve-ra e propria arte, cultura, come il cinema o ilteatro". DAVIDE LOMBARDI

Il 31 dicembre scade la domanda di am-missione al Corso di Formazione Interdiscipli-nare sul Suono, bandito dal Centro Interdipar-timentale di Ricerca e Formazione Permanen-te per l'Insegnamento delle Discipline Scienti-fiche dell'Università di Tor Vergata e rivolto, daquest'anno, oltre agli studenti e ai docenti del-le Scuole Superiori, anche agli insegnanti del-le Scuole Medie Inferiori. L'obiettivo è di pro-muovere nuove metodologie didattiche per l'av-vicinamento alle discipline scientifiche al finedi creare un nuovo punto di incontro tra cultu-ra e società. Un'occasione di aggregazione ecrescita per tutto il personale docente. Il temadel Suono sarà affrontato secondo l'indaginematematica, fisica e chimica, partendo dallaproduzione del suono nella voce umana, perpassare all'osservazione della sua riproduzio-ne nel mondo animale, al rapporto tra la Ma-

tematica e la Musica, sino a ragionare sull'ana-lisi del "suo misterioso potere". Le lezioni sa-ranno tenute dai docenti universitari che negliultimi quattro anni di attività sono divenuti sem-pre più numerosi. Un'occasione per la Suola el'Università di affrontare i problemi della didat-tica attraverso nuove riflessioni. L'intento è dicreare al termine del percorso formativo grup-pi di lavoro misti, tra la scuola e l'università,per costituire dei laboratori curriculari ed ex-tracurriculari rivolti agli studenti. Il corso avràinizio a Gennaio e si articolerà in dieci incontrifino a marzo. Ogni appuntamento si svolgeràdalle 16 alle 18 e 30 del pomeriggio a caden-za settimanale presso la Facoltà di Scienze aTor Vergata. STEFANIA PANETTA

Il modulo da compilare è scaricabile alla pa-gina internet http://www.crf.uniroma2.it/ .

Docenti dell' VIII Municipio fatevi avanti!

IN OCCASIONE DELL' ITALIAN VIDEOGAME DE-VELOPERS CONFERENCE C'È STATA, NELL'AULA

MAGNA DELLA FACOLTÀ DI SCIENZE, LA LEZIO-NE DI DAVID CAGE, CREATORE DI GIOCHI CULT

COME 'HEAVY RAIN' E 'FAHRENHEIT'.

A PARTECIPARVI QUEST'ANNO SONO INVITATI I DOCENTI DELLE SCUOLE MEDIE INFERIORI.

IVDC, A TOR VERGATA C'E' DAVID CAGE

CONTINUANO I CORSI INTERDISCIPLINARI ALL' UNIVERSITÀ DI TOR VERGATA

Page 32: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

CASILINONUMERO 20 ANNO IV32

Finalmente Largo Monreale è pronta.

Ormai da tempo si sono conclusi i la-

vori. E dopo molte polemiche, anche

le odiate transenne sono state sgombera-

te. Col taglio del nastro tricolore e i discor-

si delle personalità di spicco del quartiere,

venerdì 9 dicembre è stata inaugurata la

(piazza) di Borghesiana. Piazza tra paren-

tesi, visto che in molti lamentano il fatto

che quella che doveva essere una piazza,

in realtà è diventato un grande parcheg-

gio, che di certo non potrà ospitare il mer-

cato e che soprattutto non potrà diventare

luogo di incontro della comunità, come da-

gli intenti del progetto.

La piazza è stata privata dei platani, che

rappresentavano la storia del quartiere, che

hanno lasciato il posto alle albizzie, una ti-

pologia di piante floreali. Al posto delle

classiche panchine, sono state realizzate

delle grigie sedute. Sono molti i cittadini e

i commercianti che non hanno apprezzato

l'opera, che di fatto va ad accontentare so-

lo una parte dell'economia del quartiere.

L'opera, così realizzata, sembrerebbe al-

lontanare definitivamente la comunità al-

la storica piazza.

E infatti, vista l'importanza dell'evento,

considerato "solo il primo passo per la ri-

qualificazione della borgata" , come ha di-

chiarato Carlo Paris, Presidente del Consor-

zio di Borghesiana, pochi sono stati i par-

tecipanti. Presenti alla manifestazione i vol-

ti noti del quartiere e alcune personalità po-

litiche. Assenti, di contro, i commercianti di

Largo Monreale. I quali avrebbero dovuto

essere i più favoriti dalla grande opera di

riqualificazione del quartiere, ma che al-

l'inaugurazione erano assenti. Alcuni ma-

leducati hanno già iniziato a sporcare la zo-

na, aperta solo una settimana prima del-

l'inaugurazione. E gli operatori dell'Ama non

hanno fatto in tempo a ripulire lo scempio.

E che già siano saltati alcuni sampietrini in-

castonati nella nuova pavimentazione.

Il parcheggio (piazza) è stato benedet-

to dal Parroco, come luogo di incontro dei

cittadini del quartiere (?). Presente anche

una targa attaccata sulla facciata del pa-

lazzo ottocentesco, protetto dalla Sovrain-

tendenza dei Beni Culturali, dove è sita la

biblioteca. Una bel cartello in onore di co-

loro che hanno partecipato all'ultimazione

dell'opera.

Nonostante la pioggia, i pochi temerari

presenti sono stati omaggiati di un ricco

buffet. Presidente del Municipio Massimi-

liano Lorenzotti compreso. Che sfortunata-

mente non ha voluto concederci dichiara-

zione alcuna. Per tener fede al silenzio stam-

pa con la nostra testata. Noi pero qualche

domanda gliel' avemmo posta volentieri …

JESSICA SANTINI

Ilavori di Largo Monreale a Borghesiana

sono finiti. Ma ancora non sono strade

decise le sorti del mercato settimanale

che è stato spostato a via Lentini.

E' evidente che gli spazi a disposizione so-

no stati ridotti, data la nuova conformazio-

ne della piazza. Dove non c'è più posto per

i 35 banchi che un tempo costituivano il mer-

cato. Al massimo ora potrebbero riprendere

posizione una quindicina di loro. E gli altri?

Che fine farebbero? O forse non è più nelle

intenzioni dell'Amministrazione ristabilire il

mercato a Largo Monreale?

"Quello che è accaduto è uno scempio -

afferma Maurizio Lombardi, uno dei merca-

tari - ci sentiamo presi in giro. Ci hanno ga-

rantito che, una volta ultimati i lavori, sa-

remmo tornati ai nostri posti originali. Inve-

ce la cosa è impossibile. Non centriamo". La

soluzione? "Togliere le aiuole che hanno fat-

to. Così potremmo starci tutti. Devono rifa-

re i lavori? Problemi loro. Avevamo fatto un

accordo. E abbiamo accettato di spostarci,

con tanto di firma, a patto che poi saremmo

potuti tornare. Sono loro a dover trovare una

soluzione!Vengano a chiederci i soldi dell'af-

fitto il prossimo anno!".

"La legge prevede che, nel caso in cui il

Comune decidesse di sopprimere una piaz-

zola di un ambulante regolare è libero di far-

lo - afferma il signor Pietro Maracchione, an-

che lui mercataro e sindacalista - purché si

garantisca all'ambulante un nuovo posto di

ugual valore commerciale. Con noi non è av-

venuto: la piazza non è come via Lentini.

Non ha lo stesso valore commerciale. E' co-

me se un ambulante di Piazza di Spagna fos-

se trasferito nella nostra periferia. Le sue

condizioni cambierebbero, no? E questo è

accaduto a noi. E non possono farlo".

Delusione, rabbia, rancore. Piovono paro-

le pesanti e di condanna tra gli ambulanti del

mercato: "Ci hanno fregato" sostiene il si-

gnor Angelino Miceti, riferendosi all'accordo

che avevano con le istituzioni."Qui mancano

i servizi,: non ci sono bagni, né fontanelle,

né un bar, né i negozi che richiamano la

gente. Hanno rovinato noi e i commercianti

della piazza", sostiene sdegnato il signor Mas-

simo Girardi. Tutti gli ambulanti hanno qual-

cosa da dire. Se la prendono col Presidente

Lorenzotti che aveva detto altro durante l'inau-

gurazione del cantiere. E con tutti coloro che

non hanno mantenuto le promesse. Anna

Maria Annunziata, Luciano Di Salvatore, Said

Chrichi, Mokahatar Madani, tutti uniti contro

chi si è preso gioco di loro. Dei loro affari. E

della loro buona fede."Siamo tutti una gran-

de famiglia", urla qualcuno, per sottolineare

il sodalizio tra i commercianti.

Ma c'è una voce fuori dal coro: "Era evi-

dente che sarebbe finita così: come posso-

no essere arrabbiati? Una volta usciti da quel-

la piazza, si sapeva che non avrebbero più

permesso di rientrarci - afferma a malincuo-

re il signor Cesare Borrea, dal suo banco di

pesce fresco , posto verso la fine del merca-

to - Per questo ho accettato questa piazzo-

la: la frutteria qui a fianco a me e io erava-

mo quelli con il maggior numero di clienti. E

abbiamo deciso di prendere posto qui così i

nostri clienti avrebbero dovuto percorrere

buona parte del mercato prima di arrivare

da noi. Un modo per incentivare il passag-

gio e lo sviluppo del mercato".

Intanto il tempo passa. E di settimana in

settimana gli effetti dello sradicamento for-

zato del mercato pesano sulle tasche degli

ambulanti, dei commercianti di Largo Mon-

reale che hanno perso il loro passaggio del

martedì e dei residenti che non hanno più la

piazza come centro dei loro acquisti settima-

nali. Ancora una volta: grazie Presidente.

JESSICA SANTINI

Inaugurato il parcheggio (piazza) di Largo MonrealeI VOLTI NOTI DEL QUARTIERE E IL PRESIDENTE LORENZOTTI A PRESENZIARE AL-L'EVENTO. POCHI I PARTECIPANTI: LA PIOGGIA HA SCORAGGIATO TUTTI.

1. Scusi, ma la piazza dov'è?2. Non ritiene che quest'opera incentivil'economia piuttosto che la cultura e lo svi-luppo sociale, essendo stata progettata co-me parcheggio, piuttosto che come centrodi aggregazione?3. I commercianti hanno subito gravi dan-ni economici per il prolungarsi dei tempi deilavori e a causa della chiusura della stes-sa. L'amministrazione, per sollevare le sor-ti degli esercenti, ha pensato di proporrequalche iniziativa per risollevare le sorti diquesti commercianti magari per le festivitànatalizie? 4. Pensa che ci siano le condizioni struttu-rali e organizzative, vista la nuova confor-mazione della piazza, perché il mercato tor-ni a largo Monreale, come era stato del re-sto promesso mesi fa agli ambulanti?5. Tenendo conto delle numerose denun-ce dei residenti del quartiere per i vari epi-sodi di vandalismo e microcriminalità, Lei,come cittadino di Borghesiana, ha segna-lato la situazione alle autorità competenti?Se si, quando?6. C'è sentore tra gli abitanti dell' VIII muni-cipio che ci si stia dedicando solo a operedi miglioria urbanistica nel quartiere doveabita lei e la maggior parte dei consiglieri:Borghesiana. E' solo una percezione o èun discorso fondato?7. E' assente una Asl all'interno del territo-rio di Borghesiana e dei quartieri limitrofi.Non era più sensato utilizzare il denaro frui-to per la costruzione del parcheggio di Lar-go Monreale per adibire una struttura a que-sto scopo, piuttosto che cercare di occupa-re gli spazi della biblioteca, uno dei pochicentri di interesse culturale dell' VIII?8. Non crede ci sia una mancanza di inte-resse culturale dell'amministrazione, vistoche nell'intero municipio ci sono solo duebiblioteche e una di queste vorrebbero tra-sformarla in Asl? JESSICA SANTINI

LE DOMANDE CHE AVREMMO

VOLUTO FARE

AL PRESIDENTE LORENZOTTI.

GLI AMBULANTI, INFURIATI, SE LA PRENDONO CON I LAVORI DELLA PIAZZA. E CON CHI NON HA MANTENUTO LE PROMESSE. PERCHÉ A VIA LENTINI,MANCANO I SERVIZI: BAGNI, FONTANELLE, PUNTI RISTORO. E GLI AFFARI NON VANNO PER NIENTE BENE.

LA BEFFA DEL MERCATO DI LARGO MONREALE

Largo Monreale come doveva essere

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CASILINONUMERO 20 ANNO IV34

Ennesima rapina alla tabaccheria di via

di Borghesiana. E di nuovo i malvi-

venti l'hanno passata liscia. A con-

ferma che la mancanza di sicurezza dei cit-

tadini non è solo una percezione di qualcu-

no.

Il triste fatto è avvenuto sabato 3 dicem-

bre intorno alle sette di sera. Solo qualche

giorno prima il Caf lì vicino si era visto tra-

fugare l'incasso all'ora di pranzo. La signo-

ra che si trovava all'interno del negozio e

che si accingeva a chiudere per la pausa,

si è vista entrare due malviventi armati con

il volto coperto dal casco integrale. I quali

minacciandola hanno portato via il denaro

contenuto in cassa. Causandole, oltretut-

to, un malore provocato dal forte spaven-

to al quale è stata sottoposta. E' stato ne-

cessario l'intervento dell'ambulanza per pre-

stare soccorso alla povera malcapitata.

In tabaccheria la storia è stata ancora più

tragica. A raccontarla è la figlia del proprie-

tario, che fortunatamente non si trovava

sul posto in quel momento: "In quattro si

sono presentati ad incassare il bottino. I

clienti erano tre - quattro. Fortunatamente

nessuno è stato toccato. Ne sono usciti tut-

ti illesi, salvo il grande spavento provocato

loro.

I malviventi hanno aggirato il bancone

dietro il quale erano posizionati mio zio e

mio padre. Sono entrati a spintoni e han-

no portato via sia l' incasso, sia il denaro

presente nelle tasche di mio padre e mio

zio. Tutti i biglietti "Gratta e vinci" che han-

no trovato sono stati portati via. Hanno

aperto ogni cassetto del retro banco. Inol-

tre, mio padre, avendo opposto resisten-

za all'apertura della cassa , è stato scara-

ventato da uno dei quattro a terra". Ha ri-

portato una contusione al fianco destro, pro-

vocatogli dalla caduta. Pochi minuti di pa-

nico. Terminati con lo svuotamento delle

casse e un ferito.

Tempestivamente sono state avvisate le

forze dell'ordine. Che non hanno potuto far

altro che prendere atto dell'accaduto. I mal-

viventi si erano ormai già dileguati. "Abbia-

mo fornito l'intero filmato dell'accaduto al-

le forze dell'ordine. Come tutte le altre vol-

te. Ma non credo servirà a molto", conclu-

de la signora. Nonostante l'area sia com-

pletamente videosorvegliata. Nonostante

vi siano diversi negozi nelle vicinanze e sia

una zona, quindi, costantemente frequen-

tata. Nonostante le continue e ripetute de-

nunce dei commercianti, non trattandosi di

un caso isolato, ma di uno degli innumere-

voli furti subiti dagli esercenti- ban-

comat della zona, la criminalità nel

quartiere diventa sempre più opprimente e

pericolosa. E i commercianti e residenti tut-

ti si sentono abbandonati a loro stessi. Le

continue richieste di ronde delle forze del-

l'ordine sono cadute nel vuoto. Promesse

di finanziamenti. Promesse di presidi. Pro-

messe. Promesse. I cittadini sono stufi.

Quando, davvero, si farà qualcosa?

JESSICA SANTINI

All'estremità della periferia Romana, a ri-

dosso dei Castelli Romani, il quartiere di

Colle Mattia. Dove gli interventi dell'Ammi-

nistrazione si fanno vedere raramente. E do-

ve le facce degli Amministratori si presenta-

no solo in alcuni periodi ben noti. Per il resto

lamentele, manifestazioni e disagi, non inte-

ressano nessuno. A raccontare come si vive

nel quartiere Enzo Meta, presidente del Co-

mitato di quartiere.

Qual è il più grande problema di Colle Mat-

tia?

Sarò scontato, ma la stazione desta gran-

de preoccupazione. Da quando sono iniziati

i lavori e una parte del piccolo parcheggio

presente è venuta a mancare, la situazione,

già pessima, è precipitata. In quella zona le

auto parcheggiano lungo la strada principa-

le. Riducendo, quindi, di molto l'ampiezza

della carreggiata. Ma come possono fare, al-

trimenti? Così i malcapitati che si trovano a

transitare lì sono costretti ad andare contro-

mano. Prima o poi su quella strada qualcu-

no ci rimetterà la vita. Per non parlare poi

dei continui furti alle macchine parcheggia-

te. O gli atti vandalici che subiscono quoti-

dianamente le auto dei pendolari. Non ci so-

no controlli. E sono in mezzo alla strada. In

queste condizioni, non ci sono soluzioni.

E il tema dei servizi?

Manco a parlarne. Tutta la zona di Colle

Mattia non possiede un servizio pubblico di

smaltimento delle acque. Intendo le fogne.

Non esistono. Ancora ci si trova a dover usa-

re le fosse biologiche, con evidenti costi al-

tissimi per la manutenzione e lo svuotamen-

to delle stesse. Perché siamo in campagna?

Perché a nessuno interessa costruire una re-

te fognaria qui? Non so cosa dire. Ho più e

più volte fatto presente la situazione.

Altro tema scottante la viabilità .A nulla è

valsa la manifestazione della primavera scor-

sa?

Ho tralasciato volontariamente il tema stra-

de. La situazione è al collasso. L'asfalto è in

condizioni paurose. Crateri ovunque, impos-

sibile evitarli. Pezzi di manto che sono salta-

ti. Quando piove, a causa di un mancato si-

stema di convoglio delle acque piovane, la

situazione è disastrosa. Si tratta di un quar-

tiere cresciuto in lunghezza. Lungo la strada

principale. Dove ci sono ancora molte terre

adibite a coltivazione o abbandonate. C'è un

evidente problema di parcheggi che non è

stato affrontato. Non solo nei pressi della sta-

zione. Perché non sono intervenuti nonostan-

te le mobilitazioni? E perché, al contrario,

hanno trovato i soldi per Borghesiana? Beh,

lì ci abita il Presidente. Noi di Santi in Para-

diso non ne abbiamo! JESSICA SANTINI

PARLA IL PRESIDENTE DEL COMITATO DI QUARTIERE ENZO META. PER SPIEGARE CO-ME LA ZONA SIA STATA DIMENTICATA DALLE ISTITUZIONI. E DOVE SI RISCHIA DAVVE-RO DI MORIRE.

COLLE MATTIA ESISTE, ABBIAMO LE PROVE!

Il Camper della sicurezza ha fatto il suo

ingresso nel quartiere Finocchio. Dove

per circa quattro ore ha raccolto testimo-

nianze e lamentele di cittadini.

Durante il suo incontro con la popolazio-

ne di Finocchio nell'assemblea dello scorso

mese, il sindaco Alemanno aveva ricordato

l'istituzione del camper. Un presidio mobi-

le, che durante questi mesi si sposterà per

le piazze della Capitale. Quartiere Finocchio,

compreso.

E il presidio

ha trovato di-

mora nella

borgata saba-

to 10 dicem-

bre all'incro-

cio tra via

Mandanici e

via dei Meri, a

fianco al mer-

cato che si

svolge due

volte a setti-

mana in via Motta Camastra. E qui una tren-

tina circa di cittadini hanno compilato il que-

stionario prestampato. Per illustrare qual è

la situazione del quartiere. I disagi. Le pau-

re. E gli interventi necessari.

Un'iniziativa volta ad illustrare alle istitu-

zioni quali siano le carenze in materia di si-

curezza del quartiere. Argomento già af-

frontato durante l'assemblea pubblica e che

si evince da qualsiasi discorso con i residen-

ti: "Non ci sentiamo sicuri. La comunità stra-

niera, in particolare romena non è affatto

intergrata ed è la più numerosa della città",

dicono i cittadini, che non vogliono essere

fotografati, per evitare di essere additati co-

me razzisti. "Trascorrono le loro giornate ad

ubriacarsi. E noi siamo costretti al coprifuo-

co la sera. Non siamo più liberi di circola-

re".

Capro espiatorio facile quello degli stra-

nieri. I quali, dati alla mano, non sono gli

unici responsabili delle azioni criminose nei

quartieri. Ma che una campagna diffama-

toria con intenti ben precisi, come quello

di suscitare il sentimento della xenofobia

e della ricerca di un governo forte in tale

senso, è stata portata avanti a spada trat-

ta. Non curante delle conseguenze.

Chissà quali testimonianze avrà raccol-

to il camper della sicurezza nella sua bre-

ve permanenza nel quartiere. Chissà se la

richiesta, di certo segnalata di presidi del-

le forze dell'ordine nella zona sarà raccol-

ta. E chissà se questa esperienza sarà dav-

vero produttiva. Non come tutte le altre

campagne promosse negli ultimi anni per

cercare di affrontare un problema, come

quello della sicurezza, che andrebbe valu-

tato ed combattuto diversamente.

In ultima analisi la questione dei volan-

tini affissi nel quartiere. I quali purtroppo

mostravano un indirizzo errato per la di-

slocazione del camper. Così qualche citta-

dino, nonostante le buone intenzioni, a

causa dell'indirizzo sbagliato e del caos del

mercato, non ha potuto compilare il mo-

dulo. "Siamo spiacenti per l'errore, ma ci

sarà la possibilità di rifarsi - afferma Lui-

gi Di Bernardo, presidente dell'Associazio-

ne Collina della pace, responsabile anche

dei volantini e sostenitore dell'iniziativa -

il camper tornerà. Deve tornare!"

JESSICA SANTINI

IL CAMPER

DELLA SICUREZZA

ARRIVA A FINOCCHIO

IL PRESIDIO DEL COMUNE HA PRESO POSTO

NEL QUARTIERE. FACENDOSI TESTIMONE DEI

DISAGI DEI CITTADINI.

Rapinata tabaccheria a BorghesianaDI NUOVO PRESA DI MIRA DA BANDITI A VOLTO COPERTO. COSÌ COME IL CAF. E INNU-MEREVOLI ESERCIZI PUBBLICI DELLA ZONA. I CITTADINI CHIEDONO SICUREZZA.

Page 35: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

CASILINO NUMERO 20 ANNO IV 35

“E’esplosa una cabina elettrica".

Così i residenti della palazzi-

na di via Scillichenti a Finoc-

chio ricordano il guasto avvenuto la sera

del 12 dicembre intorno alle ore 22.

"Il palazzo ha tremato ! Quasi come fos-

se un terremoto. Ho davvero temuto il

peggio - testimonia Valerio Mele, che abi-

ta nello stabile - L'esplosione è stata di ta-

le entità che sono dovuti intervenire i vi-

gili del fuoco per verificare se ci

fosse stata qualche conseguen-

za grave. Nessun danno e nes-

sun ferito, fortunatamente. Ma

il garage adiacente la cabina è

stato pieno di fumo e impratica-

bile per molto tempo".

Ma come è potuto accadere?

La cabina, secondo le testimo-

nianze raccolte, due volte l'anno circa, ha

di questi problemi, ovviamente non così

gravi. Accade sia in estate, quando per il

gran caldo tutti i condizionatori della zona

sono accesi, sia intorno alle festività na-

talizie. Infatti gli ultimi episodi di blackout

per parecchie ore risalgono a questa esta-

te e al 24 dicembre dello scorso anno. "Per-

ché la cabina di trasformazione elettrica

non è in grado di soddisfare la richiesta di

energia della zona e va in sovraccarico -

prosegue il signor Mele - La stessa cosa

succede nel nodo di via Pachino". Ma il pro-

blema che sottolinea Mele è un altro: "noi

abbiamo la cabina di trasformazione sotto

la palazzina. Nel garage! Questo da circa

40 anni quando, visto che questa abitazio-

ne, come tutte le altre del resto, è frutto

dell'abusivismo di quegli anni, è stato pos-

sibile ottenere la concessione edilizia, a

patto che avessimo donato una parte del

garage per un servizio di utilità pubblica".Han-

no quindi permesso all'ente di adibire una

porzione dello stabile a cabina di

trasformazione elettrica.

Così gli abitanti della palazzina

possiedono un impianto proprio

sotto i propri pavimenti. "Mi ren-

do conto della pericolosità della co-

sa. E abbiamo fatto di tutto per mandarli

via: denunce ai carabinieri, segnalazioni

sui giornali. A nulla è valso", sentenzia il

signor Mele.

Intanto tutto il versante sud di via di Fon-

tana Candida è stato per circa 24 ore sen-

za luce. O quasi: continue pro-

ve per rilevare il danno hanno

causato il ritorno ad intermit-

tenza della corrente elettrica.

Sul posto è stato inviato un ge-

neratore mobile per cercare di

arginare il disservizio. Ma non

è sufficiente a sopperire la ri-

chiesta di energia.

"Il servizio verrà ripristinato

in serata", affermano gli operai

all'opera. Intanto i cittadini sono stati qua-

si al buio, con tutti i disagi che ne seguo-

no. E i commercianti sono imbestialiti: nes-

suno li ripagherà del tempo perso . Nes-

suno farà loro sconti quando arriverà la

bolletta da pagare. JESSICA SANTINI

Finocchio, esplode cabina elettrica dell’AceaVIA DI FONTANA CANDIDA PER CIRCA 24 ORE SENZA LUCE. CON GRAVI DANNI PER RESIDENTI ED ESERCENTI. I CITTADINI DELLO STABILE DOVE È SITA LA CABINA

DI TRASFORMAZIONE CHIEDONO CHE VENGA IMMEDIATAMENTE SPOSTATA. E' LÌ DA 40 ANNI.

L’Associazione Collina della Pace torna

a parlare della Scuola Domenico Sa-

vio. Perché forse è possibile un intervento

alla viabilità, con il divieto al transito dei vei-

coli in particolari fasce orarie.

Gli alunni della scuola Media, sita in via

Casale del Finocchio, borgata Finocchio, cor-

rono enormi rischi durante l'orario di ingres-

so e di uscita. Perché le automobili sfrec-

ciano in continuazione, incuranti della pro-

cessione dei ragazzi. Perché la strada è stret-

ta pullman e le macchine, il più delle volte

parcheggiate in sosta vietata, coprono la vi-

sibilità. Perché nonostante a via Basicò vi

sia una sorta di parcheggio, dove finalmen-

te qualche scuolabus inizia a sostare, vie-

ne poco preso in considerazione dai geni-

tori.

Così la proposta dell'Associazione, che

trova d'accordo molti genitori, è quella di

instituire un divieto di transito durante gli

orari più caldi. Un quarto d'ora di accesso

vietato a tutti i veicoli quando sta per suo-

nare la campanella. E fin quando il flusso

dei ragazzi non si sia esaurito. "Esattamen-

te come accade a via Paternò a Borghesia-

na - conferma Luigi Di Bernardo, presiden-

te dell'Associazione - ho parlato col Coman-

dante della Polizia Municipale che ha inten-

zione di studiare gli incartamenti. Credo che

però l'incontro con Ezio D'angelo, presiden-

te della Commissione Urbanistica potrà es-

sere di per se fruttuoso. Mi sono proposto

di presentare anche a lui l'idea. Che mi sem-

bra la più risolutiva. E poco dispendiosa,

economicamente parlando. Sarà sufficien-

te apporre un cartello".

Perché qualche settimana fa c'è stato

l'ennesimo incidente che ha visto coinvol-

to un ragazzo su un motorino. Ma sarà suf-

ficiente vietare il transito? O come a via Pa-

ternò tanti "furbi" passeranno lo stesso, non

curanti delle grida dei poveri nonni vigile?

Magari la Polizia Municipale potrebbe pro-

vare, nel frattempo, a dare un'occhiata al-

la situazione. Per comprendere davvero

quali sono i problemi che ogni giorno coin-

volgono alunni e genitori. E intervenire tem-

pestivamente. Solo con la presenza. Già di

se deterrente per molteplici infrazioni.

JESSICA SANTINI

Via Motta Camastra ospita il circolo didattico Statale "Carlo

Urbani". Da oltre due anni la scuola è cantierizzata per l'am-

pliamento della struttura e l'adeguamento della stessa alla mag-

giore richiesta di spazi, conseguente all'aumento delle iscrizio-

ni. A causa di questo cantiere "permanente" e dell'abbandono

delle istituzioni, l'area è divenuta un immondezzaio.

Oltre "all'ordinaria"sporcizia presente un po' in tutto il quar-

tiere, la scuola ha un altro problema: "A terra è pieno di profi-

lattici usati - fa una appello Luigi Di Bernardo, presidente del-

l'Associazione Collina della Pace - perché l'area in queste con-

dizioni è facile nascondiglio per coppie in cerca di intimità. Pos-

sibile che dopo due anni ancora i lavori debbano essere con-

clusi?". Triste situazione per un istituto frequentato da ragaz-

zi. Brutto esempio per giunta. Così gli

alunni delle classi elementari, quindi mol-

to piccoli, si trovano a dover imbattersi

continuamente nei

residui dell' incivil-

tà di certa gente,

dello sfruttamento

di tante giovani che

si vendono sulla vi-

cina via Rocca Cen-

cia e dell'indifferen-

za delle istituzioni competenti. Dove l'isolamento e la scarsa il-

luminazione contribuisce a creare la condizione ideale perché

tutto ciò accada.

E questo in una scuola che ha raggiunto fama e prestigio an-

che grazie alla scuola di basket per disabili, che tiene testa nel

campionato a squadre più famose e antiche. Il solito Tallone

d'Achille dell'Ottava: mancanza di interesse per i giovani. Do-

ve un cantiere aperto, in una zona buia e poco frequentata, di-

venta problema di nessuno. JESSICA SANTINI

DIVIETO DI TRANSITO A VIA DEL CASALE DEL FINOCCHIO

LUIGI DI BERNARDO AVANZA LA PROPOSTA. COME A VIA PATERNÒ. SOLO DURANTE GLI ORARI

DI INGRESSO E DI USCITA DEI RAGAZZI. PER RISOLVERE UNA VOLTA PER TUTTE IL PROBLEMA.

DEGRADO A VIA MOTTA CAMASTRA

IL CANTIERE PER I LAVORI DI MIGLIORIA DELLA SCUOLA È APER-TO DA TEMPO. INTANTO GLI INCONTRI LONTANO DA OCCHI INDI-SCRETI SEMINANO SPAZZATURA E DEGRADO.

Page 36: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

CASILINONUMERO 20 ANNO IV36

La piaga della discarica abusiva di Lar-

go Monet, area tra Borghesiana e

Fontana Candida, è nota sia

ai residenti, costretti ogni giorno

ad assistere a quello scempio am-

bientalistico e a alla triste imma-

gine del decoro urbano calpesta-

to; sia agli organi competenti, poi-

ché cittadini e giornali, noi com-

presi, abbiamo più volte segnala-

to il caso.

Qualcuno però si è affacciato a

vedere quale fosse la situazione: i ragazzi

attivisti del Movimento 5 Stelle che nella

mattinata di sabato 10 dicembre con il lo-

ro furgone si sono diretti nel luogo incrimi-

nato. "Un orrore! Soprattutto perché c'era

stata segnalata da un amico, anch'esso at-

tivista nel movimento, solo la spazzatura

presente sulla strada!", racconta Alberto

Ilaria, uno dei ragazzi che hanno parteci-

pato all'evento "Al di là della spazio visibi-

le dalla via, c'è un fosso. Che abbiamo tro-

vato completamente ricoperto di rifiuti di

ogni genere". Il corso d'acqua in questione

è la porzione non intubata di un canale di

importanza storica, oltre che ambientale.

Le cui acque, un tempo limpide, andavano

a irrigare i campi dell'agro pontino. Un im-

mane danno ecologico, quindi, quello ge-

nerato dall'inciviltà.

I ragazzi hanno tirato fuori dal fosso di

tutto: frigoriferi, materiali edili vari, televi-

sori, scarpe, bottiglie. Addirittura porte blin-

date ormai dismesse". Abbiamo raccolto

quanto nelle nostre possibilità. Non erava-

mo effettivamente pronti ad una tale situa-

zione. Per portare tutto all'isola ecologica".

Ma questo dei ragazzi voleva piuttosto es-

sere una raccolta dimostrativa. "Abbiamo

girato un video durante la mattinata. Un vi-

deo di denuncia. Per dimostrare quale sia-

no le difficoltà, anche di una persona ben

intenzionata, a fare una segnalazione. No-

nostante la denuncia della presenza della

discarica abusiva all'Ama, infatti, nelle ri-

prese si vede che dopo una settimana nul-

la è cambiato!".

Un invito alle Amministrazioni a render-

si conto di qual è la situazione di Largo Mo-

net. Che non è sufficiente, come è stato fat-

to in precedenza, una pulizia di facciata.

Devono essere fatti interventi mirati. Orga-

nizzandosi al meglio. E poi prevenire il fe-

nomeno, sia dell'abbandono dei rifiuti che

della prostituzione, anche questa piaga del-

la zona. Con telecamere. Con pattugliamen-

ti. Comunque con maggiori controlli. Visto

che il problema esiste. E' stato denunciato

ed è sotto gli occhi di tutti. JESSICA SANTINI

I ragazzi del Movimento 5 Stelle puliscono Largo Monet

LO STORICO CORSO D'ACQUA PIENO DI ELETTRODOMESTICI E CALCINACCI. SI TRATTA

SOLO DI UN'OPERA DIMOSTRATIVA LA LORO. PER LE ISTITUZIONI.

Ipiani di zona. La cementificazione scel-

lerata degli ultimi anni. La mancata con-

sapevolezza delle potenzialità reali del

territorio. L'aumento esponenziale delle abi-

tazioni, al quale poco è associato un ugua-

le aumento dei servizi. Con qualche doman-

da al Presidente Simone Paoletti della sede

di Borghesiana, abbiamo cercato di capire

il punto di vista dell'associazione WWF.

Il territorio del Municipio e le zone li-

mitrofe negli ultimi 20 anni sono pro-

fondamente cambiate. Come le appa-

re, oggi?

Nel 2008 sotto la giunta Veltroni è stato

votato un piano che ha determinato una gi-

gantesca colata di cemento: 70 milioni di

metri cubi per un consumo di suolo natu-

rale di 15mila ettari. Gli effetti? Il collasso

della mobilità e la fine dell'agroromano, se-

polto da quartieri dormitorio, coi quali si è

realizzata la completa saldatura tra perife-

ria e provincia di Roma. Con la creazione di

quartieri con una carenza di servizi pubbli-

ci.

Invece di essere perseguita la stra-

da della sostenibilità del territorio e del

miglioramento delle condizioni dei quar-

tieri più degradati, si è preferito inve-

stire in altro senso. Per quale motivo?

Qui comandano i costruttori, proprietari

dei grandi giornali della città. Le ammini-

strazioni fanno di tutto per accontentarli. E

anche le grandi catene del commercio in-

ternazionale: negli ultimi 15 anni sono sta-

ti inaugurati nel Comune di Roma ben 28

mega centri commerciali. La pianificazione

urbanistica è una scienza nata con lo sco-

po di rendere i luoghi abitati più salubri e

vivibili, secondo principi ispirati al bene pub-

blico, oltre che alla tutela dell'ambiente. Nel

Piano Regolatore di Veltroni e nelle densifi-

cazioni successive di Alemanno non si ve-

de nulla di tutto questo. Solo un enorme re-

galo ai proprietari delle

aree, senza il minimo ri-

guardo per la salute dei

cittadini e per la cura dei

suoli. Il cui dissesto idro-

geologico non tarda mai

a presentarci il conto a

ogni rovescio di pioggia.

In ultima analisi la

discarica di Corcolle. E' uno step neces-

sario per il raggiungimento del famige-

rato obiettivo dei "Rifiuti Zero"?

Per noi del WWF l'obiettivo dei Rifiuti Ze-

ro si può raggiungere solo eliminando dal-

le strade di Roma le arcaiche presenze dei

cassonetti e avviando una corretta raccol-

ta differenziata porta a porta. Si potrebbe

recuperare fino al 90% dei rifiuti. Per il re-

stante 10%, detto "indifferenziato", esiste

un trattamento di stabilizzazione a freddo

già praticato nel centro Riciclo Vedelago in

provincia di Treviso. Senza incenerimento.

Che li trasforma in una materia

granulare riutilizzabile da varie in-

dustrie. Dunque né Corcolle, né

altre discariche avrebbero ragio-

ne di esistere.

Se fosse una strada possibi-

le, perché proporre l'apertura

di nuove discariche?

Le amministrazioni succedute-

si nella Regione Lazio sono andate nella di-

rezione gradita al monopolista Cerroni, pro-

prietario di Malagrotta e Riano. E alle lobby

degli inceneritori. Quella stessa lobby che

sta provocando danni incalcolabili ai nostri

territori e alla cittadinanza soprattutto del-

la Periferia. Sia in termini di salute che in

termini economici. JESSICA SANTINI

WWF BORGHESIANA: NO CEMENTIFICAZIONE E DISCARICHE

QUATTRO CHIACCHIERE COL PRESIDENTE SIMONE PAOLETTI SUL TEMA PIANI EDILIZI E

SMALTIMENTO DEI RIFIUTI.

Page 37: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

Raccontare l'annata di Sagaro fa salire il buon umore. Un team che mese

dopo mese ha coinvolto i suoi clienti con brio e tante iniziative. Un gruppo

solido e professionale. Sempre aggiornato sulle ultime novità in tema di

moda. E' Sagaro, di cui leader indiscusso è l'hairstylist Gaetano Di Gangi.

Sempre al passo con i tempi e in continua evoluzione. E aperto alle tante

possibilità che arrivano anche dall'esterno. E infatti Sagaro in Europa e in

America ha portato le sue idee, le sue novità. E le creazioni di Gaetano Di

Gangi si è potuta fondere con altre culture e stili. Altra carta vincente

nell'annata di Sagaro è stata la continua collaborazione con Z.One.

Un'azienda con la quale Gaetano ha organizzato incontri con altri

parrucchieri e professionisti del settore ed insieme hanno potuto trac-

ciare i must della moda. Mese dopo mese. Sagaro, in collaborazione

con Z. One hanno realizzato un interessante evento: Color Bar! Un

programma rivolto ai professionisti del settore che, attraverso vari

step, approfondisce le tecniche di colorazione dei capelli nelle varie

fasi. Dalla decorazione fino allo stadio attuale.

Il binomio Sagaro e Z.One è stato anche protagonista nel

mondo del piccolo schermo, partecipando alla creazione del look

di molte star della televisione e del cinema. E come dimenticare

l'evento che ha colpito tutti gli esperti del settore? Ricordate il

Flash Mob per le strade della Roma Antica? Dieci splendide

ragazze con bigodini, occhialoni, trench e ombrellino hanno sfila-

to per promuovere il nuovo brand, firmato Ivano Panzeri, Urban

Tribe, di cui Sagaro è il marchio di riferimento a Roma. E poi le

tante novità che quest'anno Gaetano e il suo staff hanno messo

a disposizione dei loro clienti. La bellezza a tutto tondo, un servi-

zio completo, che vuole valorizzare i punti di forza di ogni donna,

la sua bellezza e il suo essere unica. Tagli e colori unici, perché

la donna di Sagaro vuole distinguersi. Mai banale e con un tocco

originale e unico.

In occasione delle feste natalizie, Gaetano ha in serbo tanti

consigli per rendere il vostro stile indimenticabile e soprattutto

per aiutarvi ad osare nel giorno di Capodanno.

Gaetano, Catherine e tutto lo staff vogliono augurare a tutti i

loro clienti un Buon Natale e uno splendido 2012! Ringraziandovi

della stima, dell'amicizia e della fiducia che avete riposto in tutti

loro.

Il fantastico anno di Sagaro!Il fantastico anno di Sagaro!

Page 38: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

CASILINONUMERO 20 ANNO IV38

E’in scadenza, a fine mese, il ban-

do per l'assegnazione della manu-

tenzione e della tutela del parco

di via Lentini a Borghesiana. Il giardino

pubblico a ridosso del centro anziani.

L'area verde, inaugurata nel 2005, co-

pre circa un ettaro e mezzo di terreno. Con

vialetti e alberi sparsi un po' ovun-

que. Qualche panchina per risto-

rarsi e un'area attrezzata con gio-

chi per bambini. E assenza di cu-

stodia. Si, perché è stato abban-

donato a se stesso. Ormai da tem-

po. Con conseguenze ovvie: atti

vandalici e furti si susseguono

quasi quotidianamente. Sono ar-

rivati a rubare persino le lampadine dei

lampioni fotovoltaici. Per questo è stato in-

detto un bando pubblico: è necessario che

qualcuno si prenda cura del parco. Per con-

servarlo intatto e efficiente per i cittadini,

soprattutto per i più piccoli. E per sopperi-

re alle mancanze di alcuni servizi. Difatti il

bando prevede anche la costruzione di una

piccola area ristoro per i fruitori del parco.

E servizi igieni. Oggi entrambi assenti nel-

l'area. Basti pensare che l'unica fontanel-

la presente da tempo è fuori uso.

"Peccato non sia stato dato il giusto ri-

salto al bando - afferma Romolo Bi-

feri (nella foto), Presidente della

commissione Masterplan dell'ottavo Muni-

cipio, nelle file del Pdl - il parco ha bisogno

di manutenzione. Ho notato uno scarso in-

teresse per la situazione. Spero non vada

deserto. Ritengo comunque sarebbe stato

più fruttuoso affidarlo ad una associazione

non profit. Indire un bando proprio per que-

ste organizzazioni. Alla ricerca di quella in

possesso dei requisiti necessari per porta-

re avanti il progetto. Lo stesso problema si

è presentato a Torre Angela dove alcune

associazioni si sono proposte in questo sen-

so". Per queste organizzazioni, però, esi-

ste un problema legato alla reperibilità di

fondi. Per portare avanti progetti di questa

portata. Visto che comunque i fronti sui

quali sono coinvolte sono molteplici. E tut-

ti piuttosto impegnativi e dispendiosi.

"E' un problema di lungimiranza e pro-

gettualità - conclude Biferi - E di come si

vogliano perseguire gli obiettivi. Perché non

pensare alla riqualificazione del parco co-

me ad una riconversione dell'area, merca-

to compreso? E magari trasformare il giar-

dino pubblico in un polo culturale? Con

eventi all'aperto. Questo sarebbe un bel

programma da portare avanti".

JESSICA SANTINI

Dove non arrivano le Istituzioni, inter-

viene la buona volontà dei cittadini. E'

quello che è successo ai residenti di via Co-

mitini, nel quartiere Borghesiana, dove, di

tasca loro e con la manodopera dei volen-

terosi abitanti, si sta allestendo un parco.

"Abbiamo realizzato ogni servizio noi -

afferma il signor Massimi Giancarlo - le stra-

de le abbiamo asfaltate di tasca nostra. Ab-

biamo realizzato la rete fognaria per la no-

stra via. E l'anno scorso abbiamo provve-

duto anche all'illuminazione, grazie all'in-

tervento di Pietro Giansanti, del comitato

Borghesiana 2. Abbiamo speso circa 4mila

euro per le fogne. E circa 7mila per l'asfal-

to".

E da circa un mese hanno anche inizia-

to l'allestimento del parco giochi: circa 700

metri quadri di terreno in parte pubblico,

in parte demaniale. Ad angolo tra via Co-

mitini e via Mezzoiuso. Che sta per esser

trasformato in un' area verde accessibile

a tutti. Perché questa è l'intenzione degli

abitanti di via Comitini: un parco pubbli-

co. Dove i bambini possono giocare, sen-

za il rischio di essere investiti. Come inve-

ce succede restando in strada. "Al proget-

to hanno aderito tutti gli abitanti della stra-

da, come accade ad ogni iniziativa che vie-

ne proposta. E gli abitanti dei tre villini di

via Mezzoiuso che si affacciano sul futuro

parco ", prosegue il signor Giancarlo. Co-

sì si è provveduto alla recinzione, è stato

smottato il terreno per prepararlo al pra-

to. E si sta allestendo un campetto per gli

sport di squadra.

"Abbiamo presentato un protocollo in

Municipio. Dove hanno acconsentito affin-

ché fosse realizzato questo spazio verde

aperto a tutti", dichiara il signor Carmine

Sant'Angelo, un altro residente."Dobbia-

mo ringraziare Giuseppe Celli, che ha ap-

poggiato sin dall'inizio l' idea. Rendendo

possibile che il nostro sogno potesse tra-

sformarsi in realtà. Invitiamo tutti i citta-

dini di buona volontà a partecipare alla co-

struzione di questo parco. Con donazioni

di panchine, giochi, alberi da piantare. O

anche solo dandoci una mano per l'ese-

cuzione dei lavori". E fra qualche mese i

bambini della zona, grazie ai loro genito-

ri e ai loro nonni, potranno giocare nel par-

co di via Mezzoiuso. JESSICA SANTINI

IL 31 DICEMBRE È IL TERMINE ULTIMO PER PARTECIPARE AL BANDO PER LA CUSTODIA

DELL'AREA VERDE A BORGHESIANA. SPERANDO CHE NON RIMANGA DESERTO. PERCHÉ

IL PARCO HA BISOGNO DI CAMBIAMENTI.

DOPO AVER CHIESTO LE AUTORIZZAZIONI, È INIZIATO L'ALLESTIMENTO DELL'AREA VERDE PUB-BLICA A BORGHESIANA. CHE SARÀ TUTTA REALIZZATA DAI CITTADINI. COME LE ALTRE OPERE,DEL RESTO.

I CITTADINI SI MOBILITANO PER IL PARCO DI VIA MEZZOIUSO

Ipini marittimi di via Motta d' Affermo,

stradina secondaria nel quartiere di Bor-

ghesiana, destano preoccupazione nei re-

sidenti. Per questo è stato chiesto l'inter-

vento del Municipio: bisogna provvedere al-

la potatura dei rami più folti al fine di evi-

tare spiacevoli inconvenienti.

A raccon-

tarci la storia

è il signor Car-

lo Toccaceri:

"Sono anda-

to io stesso un

mese fa a fa-

re la denun-

cia in Munici-

pio: per chie-

dere un inter-

vento di po-

tatura per

questi alberi

così alti, e sui

quali, quindi,

non possiamo interve-

nire. Precedentemente,

abbiamo chiesto al con-

sorzio se fosse stato pos-

sibile un loro interven-

to. Ma non è più loro

compito da tempo: né

delle strade, affidate al

Comune, ne ' tantome-

no della potatura degli

alberi Ormai si occupa-

no solo dell'erogazione

dell'acqua potabile". Così da molti anni non

vengono fatti interventi per la manuten-

zione di questi alberi ad alto fusto. Con pe-

ricolo per i residenti: "le chiome sono trop-

po folte. E il peso rischia di creare rotture

ai rami. Sono anni che non vengono pota-

ti - conferma il signor Carlo - inoltre le ra-

dici hanno provocato smottamenti del man-

to stradale. L'asfalto è completamente dis-

sestato. Un pericolo per tutti i mezzi che vi

transitano".

L'ultima opera di manutenzione risale a

dieci anni fa. Ad affermarlo è il signor Sal-

vatore Bisogno "me ne sono occupato io

personalmente. Ce n'era bisogno e l'ho fat-

to senza che nessuno me lo chiedesse".

Prosegue facendo eco alla dichiarazione del

vicino "da allora più nulla. Eppure è evi-

dente i danno che stano arrecando: alle

auto posteggiate: tutte rovinate dalle re-

sina e dalle pigne che cadono; con gli aghi

di pino che si disperdono nelle giornate

ventose ostruiscono le caditoie, dove già

la manutenzione di pulizia ordinaria è ra-

ra. Così quando piove la strada si trasfor-

ma in un letto di fiume; all'asfalto, che è

distrutto: basterebbe togliere le radici più

sporgenti e sistemare, quantomeno, il la-

to adiacente agli alberi".

Interventi di manutenzione ordinaria,

quindi. Questo è quanto chiedono i resi-

denti. Non di abbattere gli alberi, ovvia-

mente. Sono un bene comune e un verde

necessario alla zona. Ma cura degli spazi

pubblici. Perché siano davvero una risorsa

della popolazione. E non un pericolo dal

quale doversi difendere.

JESSICA SANTINI

NON SONO POTATI DA TEMPO. E NONOSTAN-TE I SOLLECITI DEI RESIDENTI, GLI INTER-VENTI TARDANO AD ARRIVARE. COSÌ TRA PI-GNE CHE CADONO, AGHI DI PINO CHE IMPE-DISCONO IL DEFLUSSO DELL'ACQUA E ASFAL-TO DISTRUTTO, LA SITUAZIONE È DIVENUTA

INSOSTENIBILE.

Scadenza in arrivo per il bando di via Lentini PERICOLO IN AGGUATO

PER GLI ALBERI DI VIA MOTTA

D' AFFERMO

Page 39: La Fiera dell'Est num. 20 del 17-12-2011

CASILINO NUMERO 20 ANNO IV 39

La biblioteca di Borghesiana nuova-

mente ha ricevuto la visita dei tecni-

ci della Asl RM B. Per un sopralluo-

go, è stato detto. E per veder se qualche

area, non utilizzata, potesse finire nelle ma-

ni dell'azienda per esse-

re trasformata in un CUP

o qualcosa di simile.

La storia, che sembra-

va ormai solo un lonta-

no ricordo, si sta nuova-

mente ripresentando.

Non è stata sufficiente la

raccolta di firme da parte dei responsabili

della biblioteca. E nemmeno il fatto che quei

locali appartengano all'Istituzione Bibliote-

ca di Roma Capitale. Quindi intoccabili. Non

sono stati sufficienti i lavori di ristruttura-

zione effettuati qualche mese fa per rende-

re l'ambiente più adatto all'ac-

coglienza di giovani e non. Qual-

cuno è comunque intenzionato

a metterci le mani sopra.

Nonostante i risultati soddi-

sfacenti ottenuti dalla bibliote-

ca. E' vero che un calo degli iscrit-

ti è stato registrato nell'ultimo anno. Ma è

pur vero che per provvedere alla grande

opera di ristrutturazione dei locali, della

scorsa primavera, la biblioteca ha chiuso le

porte al pubblico per ben due mesi. Inoltre

l'opera di rifacimento di largo Monreale ha

tenuto la piazza transennata per ulteriori

cinque mesi. Più di mezzo anno in tutto. Tra

restauri interni ed esterni. Questi ultimi, in

particolare, hanno creato disagi a tutte le

attività commerciali imprigionate dalle tran-

senne. La biblioteca non è stata, ovviamen-

te, meno coinvolta nel calo. Ed oggi? Dopo

diverse settimane dalla fine dei lavori, qual

è la situazione? Dopo il calo del 30% circa

da giugno, la situazione si sta risollevando.

Nonostante da oltre dieci anni non si faccia

una campagna promozionale per le biblio-

teche del territorio di Roma Capitale. An-

che perché i tagli subiti dagli enti locali so-

no stati a dir poco pesantissimi. E poi, co-

me considerare inutilizzati i locali dove ogni

settimana vengono svolte attività multicul-

turali e multi generazionali di una tale por-

tata? Dall'insegnamento della lingua italia-

na a stranieri, al corso di scacchi. Da mo-

stre fotografiche di tutti i generi a presen-

tazione di libri. E poi corsi di fumetti e di fo-

tografia. Di tutto per tutti. In un paese do-

ve l'emergenza istruzione dovrebbe all'ar-

mare le Istituzioni. Dove siamo al 31° po-

sto come livello di istruzione. E dove il 65%

dei ragazzi non va oltre la terza media. In-

vestire sulla cultura dovrebbe essere con-

siderata l'unica soluzione. JESSICA SANTINI

Finalmente i ragazzi della Polisportiva

Borghesiana hanno il loro campo da cal-

cio nuovo: è stato installato il manto erbo-

so sintetico. Così potranno giocare come i

loro idoli. Su un prato.

L'inaugurazione del campo e l'apertura

delle porte ai giovani sportivi è avvenuta

giovedì 8 dicembre. Quando il presidente

Nicola Di Giacobbe ha avuto l'onore di pre-

sentare l' opera appena realizzata ai bam-

bini e alle loro famiglie. Orgoglioso che fi-

nalmente si sia avverato l'agognato sogno.

Un luogo dove diverse realtà sportive si in-

contrano. Non solo il calcio, ma la pallavo-

lo, l'atletica e anche un corso di yoga per

adulti, i quali, invece di attendere che i fi-

gli terminino l'allenamento, al freddo e al-

la pioggia, hanno a disposizione questa pos-

sibilità.

Presente all'evento, oltre alle varie cate-

gorie di piccoli calciatori e alle loro famiglie,

i preparatori atletici, le ragazze della serie

D di pallavolo. E il consigliere comunale Pd,

Dario Nanni. " E' grazie a Nanni, all'Asses-

sore Fabrizio Ghera e ad Alessandro Cochi,,

Delegato allo Sport di Roma Capitale, se il

miracolo è stato possibile - inneggia Di Gia-

cobbe - avevamo bisogno del manto erbo-

so da tempo. Il campo c'era. Ma giocare sul

prato piuttosto che sul terriccio è un'altra

cosa".

L'entusiasmo tra i giovani è alle stelle. E

prima della premiazione alla squadra fem-

minile di Pallavolo, Di Giacobbe nel suo di-

scorso ha qualcosa da dire di importante a

tutti i presenti : "Abbiamo organizzato un

Protocollo di Intesa con l'Università di Tor

Vergata. Per poter creare le condizioni af-

finché questo spazio pubblico possa diven-

tare un punto di qualità ed eccellenza del-

lo sport. E dove l'attività sportiva, intesa

come esperienza sociale e formativa, pos-

sa essere svolta in condizioni di qualità e

sicurezza".

E' stata colta l'occasione per ricordare ai

ragazzi che un capo osservatore del Cese-

na Calcio, affiliata con la Polisportiva, avrà

il compito di esaminare e selezionare nuo-

vi giovani talenti. La nuova generazione del-

lo sport nazionale. Buona fortuna ragazzi.

E buon divertimento! JESSICA SANTINI

Una full immersion nei miti e nelle tra-

dizioni che da secoli i contadini un tem-

po, e gli anziani oggi, si tramandano nei

paesi intorno ai nostri quartieri. Questo è

avvenuto durante l' incontro per l'uscita del

libro "Erbario e bestiario dei Castelli Roma-

ni" alla Biblioteca di Borghesiana. Sabato

10 dicembre l'antropologo Andrea Tupac

Mollica ha presentato questa incredibile rac-

colta di storie, più o meno di fantasia, del-

la tradizione orale dei contadini che hanno

abitato le campagne intorno alla Capitale.

E che costituiscono gli insegnamenti mi-

sconosciuti della cultura popolare.

Il solo titolo richiama ad una antica tradi-

zione di esposizione degli argomenti, risa-

lente all'epoca di Plinio il vecchio, uno dei

capisaldi della cultura latina: quella dell'er-

borario e del bestiario. E l'intento degli au-

tori del libro è stata proprio questa: la mi-

topoiesi, ovvero la cristallizzazione del mi-

to che ha dato vita alla cultura e al sapere

popolare, con la fusione in un unico ragio-

namento di scienza e credenza. Mediante

raccolta di testimonianze dirette degli abi-

tanti degli antichi borghi. Oltre all'enume-

razione e alla didascalia delle piante e del-

la fauna, reale e non, dei Castelli Romani,

una sezione è dedicata al mito dell'uomo-

animale e in particolare a O Lupetto. Cre-

denza comune a tutte le culture della zo-

na. Ma in definitiva mito appartenente ai

popoli di quasi tutte le nazioni del mon-

do: l'uomo che si fa bestia. Tutta la nar-

razione è accompagnata da dodici splen-

dide tavole, realizzate con la particolare

tecnica della matrice su lastra di vetro.

Un' opera eccezionale che sarà pubblica-

ta a metà gennaio.

Mollica si è subito scusato del ritardo ma

la crisi finanziaria che ha colpito l'econo-

mia mondiale non ha tralasciato di certo

l'editoria. E la piccola casa editrice che si

occupa del libro, la Exorma, ha avuto gran-

di difficoltà a resistere, contro i grandi co-

lossi dell'editoria. Ma siamo quasi in dirit-

tura d'arrivo. E l'opera di questi ricerca-

tori italiani è la dimostrazione che lamen-

ti di spicco ancora ci sono e resistono nel

nostro paese. "Siamo gente antica e te-

nace. E non abbiamo alcuna intenzione di

consegnarci all'oblio massificante". Con

queste parole si è conclusa la presenta-

zione. A testimonianza di un rinnovato im-

pegno. Di identità culturale.

JESSICA SANTINI

Biblioteca Borghesiana trasformata in CUP?UN NUOVO SOPRALLUOGO DEI TECNICI. NONOSTANTE LE ATTIVITÀ SVOLTE NEI LOCALI

SIANO DI GRANDE INTERESSE CULTURALE E SOCIALE.

UN GIORNO DI FESTA PER INAUGURARE IL CAMPO DA CALCIO. E PER RICORDARE IL PROTOCOL-LO D' INTESA CON L'UNIVERSITÀ. CHE GARANTISCE QUALITÀ E SICUREZZA DELL'IMPIANTO.

LA BIBLIOTECA BORGHESIANA HA OSPITATI GLI AUTORI DI UN LIBRO CHE RACCOGLIE

MITI E TRADIZIONI DELLA CAMPAGNA INTORNO AI NOSTRI QUARTIERI

Lunedì 12 dicembre si è svolta presso la scuola Elementare di viaMotta Camastra, nel quartiere Finocchio, la presentazione delle

squadre di basket che parteciperanno al torneo nell'anno 2011-2012.Davanti un pubblico entusiasta, composto per buona parte dai ge-

nitori degli oltre 150 iscritti alla palestra, c'erano a dare il benvenutoai giovani atleti della "Motta Camastra A.S.D.E i vicecampioni d'Italia:quelli della Lottomatica Elcom , allenata dal Dott. Paggi Moreno.

Erano presenti inoltre alcuni campioni di pallacanestro, che nei pros-simi mesi organizzeranno mini tornei e tuttiavranno la possibilità di apprezzare le lorodoti atletiche.

A dare il benvenuto ai ragazzi, sono ac-corsi il maestro Emanuele Picazzio nonché

l'Associazione di Quartiere Collina della pace con il presidente Luigi DiBernardo e il vicepresidente Noris Pivetta: " E' stato un momento diconoscenza reciproca. Un buon auspicio per camminare insieme", hadichiarato Di Bernardo. In bocca al lupo ragazzi per il campionato. Ebuon divertimento a tutti! JESSICA SANTINI

PRESENTATA LA SQUADRA DI BASKET MOTTA CAMASTRA A.S.D.E

L'EVENTO SI È TENUTO NEI LOCALI DELLA SCUOLA. PRESENTE LA LOT-TOMATICA ELCOM, VICE CAMPIONE D'ITALIA.

LA STORIA DEI MITI DEI CASTELLI ROMANI

NUOVO MANTO ERBOSO PER LA POLISPORTIVA BORGHESIANA

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