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La gerarchia delle fonti
La gerarchia delle fonti
Avv. Federico PeresB & P – avvocati Butti – Butti – Peres – Zalin – Chilosivia Leoni n. 4 – 37121 Veronatel. 045/8012901 – fax 045/8031355e-mail [email protected] www.buttiandpartners.com
Fonti del dirittoSovranazionali: fonti comunitarie
Nazionali: fonti atto
Non statali
Statali
Trattati
Regolamenti
Direttive
Decisioni
Raccomandazioni e pareri
Costituzione
Rango primario: leggi, D.L., D.lgs
Rango secondario: regolamenti governativi o regionali,…
•Regionali•Provinciali•Comunali•Enti non territoriali
fonti fatto
consuetudine
Conflitti tra fonti
criterio gerarchico
criterio cronologico
criterio di competenza
Fonti del dirittoovvero atti o fatti dai quali originano le norme giuridiche di cui si compone il nostro ordinamento.
L’insieme di tutti gli atti o fatti idonei a produrre norme giuridiche costituisce il SISTEMA DELLE FONTI DEL DIRITTO.
Si distinguono:
FONTI-ATTO
FONTI-FATTO
Le norme giuridiche contenute in provvedimenti che manifestano la volontà di organi o enti aventi potestà normativa. (una legge)
Comportamenti consolidati nel tempo che l’ordinamento ritiene idonei a produrre regole vincolanti. (una consuetudine)
Le fonti del diritto sono previste dalle preleggi al codice civile.
L’art. rubricato dispone:
“sono fonti del diritto: le leggi, i regolamenti, gli usi”.
• – atti formalmente e sostanzialmente normativi. Ad esempio: leggi, leggi regionali, decreti legge, decreti legislativi.
• – atti formalmente amministrativi, ma sostanzialmente normativi. Ad esempio regolamenti governativi e regionali.
1 Indicazione delle fonti
RANGO PRIMARIO
RANGO SECONDARIO
Le fonti si distinguono peraltro in:
LA COSTITUZIONE e le leggi costituzionali
• legge FONDAMENTALE dello Stato, approvata dall’Assemblea costituente il 22 dicembre 1948 (in vigore dal 1 gennaio 1948)
• contiene regole con FINALITA’ PROGRAMMATICA (ovvero che richiedono disciplina più dettagliata per l’applicazione), ma che hanno EFFICACIA IMMEDIATAMENTE vincolante
• le sue norme si pongono in posizione SOVRAORDINATA rispetto a tutte le altre
continua: la Costituzione e le leggi costituzionali
•le norme contrastanti con la Costituzione sono soggette ad ANNULLAMENTO da parte della Corte Costituzionale
• le norme costituzionali sono “RIGIDE”, ovvero per poter essere modificate è previsto un procedimento normativo c.d. “rafforzato”
• vi sono materie coperte dalla RISERVA COSTITUZIONALE: per poter legittimamente legiferare in tali ambiti è necessaria una LEGGE COSTITUZIONALE.
approvazione statuti regioni speciali, norme sui giudizi di legittimità costituzionale e sull’indipendenza dei giudici della Corte Costituzionale
esempi
PROCEDIMENTO LEGISLATIVO “RAFFORZATO”
Per MODIFICARE la Costituzione o per LEGIFERARE in materie coperte da riserva costituzionale, l’art. Cost. richiede un procedimento legislativo rafforzato:138
“Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazioneLe leggi stesse sono sottoposte a <referendum> popolare quando entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a <referendum> non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.Non si fa luogo a <referendum> se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti ”.
Continua: procedimento legislativo “rafforzato”
In sostanza il procedimento rafforzato consiste in questo:
1. Ogni Camera deve deliberare la modifica o la nuova disposizione DUE VOLTE e la seconda votazione deve raggiungere la MAGGIORANZA ASSOLUTA.
2. Se la seconda votazione si conclude con la MAGGIORANZA dei DUE TERZI, la procedura si esaurisce.
3. In caso contrario, è prevista la possibilità di indire REFERENDUM popolare CONFERMATIVO, su richiesta alternativa di:
• un quinto dei membri di una Camera• 500.000 elettori• 5 Consigli regionali LIMITE:
alla revisione
I PRINCIPI FONDAMENTALI della COSTITUZIONE
Fonti statali:LA LEGGE
• La Cost. all’art. sancisce che: “la funzione legislativa è esercitata collettivamente dalla due Camere” ovvero dal
• L’INIZIATIVA legislativa spetta a : 1. Governo2. Ciascun membro delle Camere3. Organi od enti cui è conferita da legge costituzionale4. Al popolo, con proposta di progetto firmato da almeno 50.000
elettori
• La procedura di APPROVAZIONE di una legge ordinaria:1. il disegno di legge viene presentato ad una Camera e da essa
approvato2. passa poi alla seconda Camera, dove deve venire approvato nel
medesimo testo3. il testo di legge così adottato è promulgato dal Presidente della
Repubblica4. la legge viene successivamente PUBBLICATA sulla Gazzetta
Ufficiale ed entra IN VIGORE 15 giorni dopo la pubblicazione.
70PARLAMENTO
Continua fonti statali:LA LEGGE
• alcune materie (per previsione costituzionale) devono necessariamente essere regolate dalla legge. Si parla pertanto di RISERVA di LEGGE, da distinguere in:
1.ASSOLUTA – se la legge deve regolare la materia in forma compiuta
2.RELATIVA – se la legge deve regolare gli aspetti fondamentali della materia.
• In caso di contrasto con la Costituzione, le leggi possono essere ANNULLATE dalla Corte Costituzionale.
Sussistono due tipi di INVALIDITA’:1.FORMALE – per violazione delle norme sul procedimento di
adozione2.SOSTANZIALE – perché si pone in conflitto con il contenuto
della Costituzione.
Continua fonti statali:LA LEGGE
IRRETROATTIVITA’ della LEGGE
Ai sensi dell’art. delle preleggi, rubricato – efficacia della legge nel tempo – “La legge non dispone che per l’avvenire: essa non ha effetto retroattivo”
Il principio di irretroattività delle legge non gode nel nostro ordinamento di copertura costituzionale.Sono pertanto ammesse leggi retroattive.
11
Legge interpretazione autentica
esempio
LIMITI
•Materia penale: in cui il divieto gode di copertura costituzionale•Leggi eccezionali: per la ratio stessa dell’istituto
Continua: fonti statali
ATTI AVENTI FORZA di LEGGE
La Costituzione attribuisce, ad altri atti oltre che alla legge formalmente intesa, emanati da organi diversi dal Parlamento, VALORE di LEGGE.L’organo cui è attribuito tale potere è il GOVERNO.Tali atti possono disciplinare tutte le materie, ad eccezione di quelle coperte da RISERVA di LEGGE.
Si tratta di atti adottati dal Consiglio dei Ministri ed emanati dal Presidente della Repubblica.
Essi sono:
Continua: fonti statali
DECRETI LEGISLATIVI
Previsti all’art. 76 Cost. che sancisce: “L’esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo determinato”.
• sono adottati dal Governo sulla base di una LEGGE-DELEGA del Parlamento
• la legge-delega definisce OGGETTO, TERMINE della delega, PRINCIPI e CRITERI direttivi
• la violazione della delega è causa di ILLEGITTIMITA’
Continua fonti statali:
ECCESSO di DELEGAnei Decreti legislativi
Esempi di Legge delega: Legge delega n. 308/2004: per il riordino, il coordinamento e l’integrazione in materia ambientale
Legge delega n. 59/1997: per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa
Continua fonti statali: ECCESSO di DELEGAnei Decreti legislativi
Legge delega n. 59/1997
Decreto legislativo n. 80/1998: nuove disposizioni in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nelle amministrazioni pubbliche, di giurisdizione nelle controversie di lavoro e di giurisdizione amministrativa, emanate in attuazione dell’art. 11, comma 4, Legge n. 59/1997
E’stata sollevata questione di legittimità costituzionale dell’art. 33, co. 1, D.lgs. 80/1998 per eccesso di delega:
“E’dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 33, co. 1, D.lgs. 80/1998, nella parte in cui istituisce una giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in materia di pubblici servizi, anziché limitarsi ad estendere in tale materia la giurisdizione del giudice amministrativo alle controversie aventi ad oggetto diritti patrimoniali consequenziale, ivi comprese quelle relative al risarcimento del danno.”
Corte Costituzionale, 17.07.2000, n. 292
Continua: fonti statali
DECRETI LEGGE
Previsti all’art. 77 Cost. che sancisce: “Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.Quando, in casi straordinari di necessità ed urgenza. Il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.I decreti perdono efficacia sin dall’inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.”
Continua fonti statali:
• i decreti legge sono adottati AUTONOMAMENTE dal GOVERNO sotto la propria responsabilità
• sono adottati in casi di NECESSITA’ ed URGENZA
• hanno efficacia PROVVISORIA, che viene meno se non convertiti in legge dal Parlamento nel termine di 60 giorni dalla loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
esempio
D.L. 138/2002 convertito (nel termine 60gg) nella L. 178/2002 sulla interpretazione autentica della nozione di “rifiuto”
Decreti legge
Continua: fonti statali
L’art. attribuisce alla VOLONTA’ POPOLARE una sorta di POTERE LEGISLATIVO “NEGATIVO”
• su RICHIESTA di almeno 500.000 elettori o 5 Consigli regionali può essere indetto referendum
• scopo del referendum: deliberare l’ABROGAZIONE, parziale o totale, di una norma
• LIMITE: leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali
REFERENDUM ABROGATIVO
75 Cost.
Continua: fonti statali
Fonti secondarie
Appartengono a questa categoria i REGOLAMENTI e le CIRCOLARI.
REGOLAMENTI:
• provvedimenti formalmente amministrativi – perché provenienti dall’organo esecutivo e non da quello legislativo
• hanno valore normativo – nei limiti del rispetto delle fonti sovraordinate, sono atti sostanzialmente normativi
REGOLAMENTI
Continua fonti statali:
• si classificano in base all’autorità da cui promanano in:
1.Regolamenti governativi2.Regolamenti e direttive ministeriali 3.Regolamenti del Presidente del Consiglio
(D.P.C.M.)
• generalmente essi contengono le norme (essenzialmente tecniche) di attuazione di provvedimenti normativi di rango superiore
• con i regolamenti si dettano inoltre le norme di organizzazione degli uffici
REGOLAMENTI
Continua: fonti statali
• Generalmente rivolte da un ufficio di un’Amministrazione ad un altro
• Disposizione con finalità informative, interpretative di una legge o di coordinamento
trattasi pertanto di NORME AMMINISTRATIVE INTERNE
• NON hanno PIENA EFFICACIA NORMATIVA, costituiscono un aiuto all’interprete nell’individuare l’opinione della Pubblica Amministrazione in merito.
CIRCOLARI
Fonti non statali
LE FONTI REGIONALI
La Costituzione conferisce alle Regioni un’ampia POTESTA’LEGISLATIVA
L’art. 117 Cost., così come riformato dalla L.Cost. n.
3/2001, stabilisce ambiti e limiti della funzione legislativa regionale.
In particolare, la potestà legislativa regionale può essere, in base alla materia-oggetto:
1. ESCLUSIVA – ovvero assoluta. Spetta alla Regione la disciplina completa
2. CONCORRENTE – ovvero subordinata al rispetto dei principi come stabiliti dal legislatore statale
Continua fonti non statali:LE FONTI REGIONALI
3. INTERGRATIVA – ovvero conferita alle Regioni da leggi statali e subordinata al rispetto dei limiti stabiliti dalle leggi statali medesime.
Se le Regioni superano i limiti di loro competenza, il Governo ha il potere di sollevare questione di conflitto di attribuzioni Stato-Regioni avanti la Corte Costituzionale.
Lo stesso potere spetta alle Regioni nel caso contrario.
L’art. 118 Cost. attribuisce altresì alle Regioni
potestà regolamentare, nelle medesime materie oggetto di potestà legislativa.
fonti sovranazionali
LE FONTI COMUNITARIE
Con l’ingresso dell’Italia nella Comunità europea, le norme dettate dalla Comunità diventano parte dell’ordinamento giuridico nazionale, con forza vincolante.
Le norme comunitarie si distinguono in:
TRATTATI ISTITUTIVISi tratta dei trattati istitutivi della Comunità europea e dell’Unione europea. Sono atti vincolanti per tutti i Paesi membri firmatari.Hanno valore costituzionale.
Continua fonti sovranazionali:
.
FONTI COMUNITARIE
REGOLAMENTI
Provvedimenti normativi • a portata generale, ovvero vincolanti per in tutti i loro elementi sia per i cittadini che per gli Stati membri (destinatario indeterminato)•direttamente applicabili nell’ordinamento nazionale
DIRETTIVE Provvedimenti normativi• indirizzati agli Stati membri•non direttamente applicabili: devono essere recepiti e attuate dall’ordinamento nazionale• vincolanti nel risultato da perseguire e nei principi libero il legislatore nazionale circa i mezzi e le forme di attuazione
Continua fonti sovranazionali:
.
FONTI COMUNITARIE
DIRETTIVE SELF-EXECUTING o DETTAGLIATECosì denominate perché contenenti una disciplina molto puntuale. Ne consegue che:
ECCEZIONE
• possono essere immediatamente applicate
• ricoprono forza vincolante per la parte disciplinata in dettaglio nella normativa
• possono fondare la responsabilità dello Stato inadempiente nei confronti dei propri cittadini che, a causa del ritardo, hanno subito un danno
LIMITE
Finché non vengono recepite, intervengono solo nei rapporti verticali cittadino-Stato, non in quelli orizzontali, cittadino-cittadino.
Continua fonti sovranazionali:
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FONTI COMUNITARIE
DECISIONI
Provvedimenti normativi• concreti, ovvero con destinatario determinato (persona fisica o giuridica o uno o più Stati membri)• vincolanti, ma solo per i destinatari
RACCOMANDAZIONI e PARERI
Provvedimenti• non vincolanti• le raccomandazioni sono esortazioni rivolte agli Stati• i pareri sono opinioni della Comunità europea su determinati argomenti
Altri provvedimenti
Comunicazioni, risoluzioni, atti programmatici o propositivi, che si inseriscono nell’iter di formazione del diritto• non sono vincolanti• costituiscono una guida per l’interprete
CONTRASTO TRA FONTILe diverse fonti ponendosi in rapporto tra loro talvolta possono essere in conflitto reciproco.
I CRITERI da adottare per la soluzione di un contrasto normativo sono:
GERARCHICOQuando una norma di rango inferiore è in contrasto con una di rango superiore, è soggetta a:
ANNULLAMENTO DISAPPLICAZIONE oppure
Ad esempio, quando una legge si pone in contrasto con la Costituzione e di conseguenza viene annullata dalla Corte Costituzionale ex art. 136 Cost.
Ad esempio, quando un regolamento governativo è in contrasto con una legge. Il giudice ordinario nel giudicare procede come se la norma confliggente non ci fosse.
CRONOLOGICO
di COMPETENZA
Quando due norme proveniente dalla medesima fonte (ad esempio due leggi) sono in conflitto tra loro, prevale quella emanata successivamente.
La Costituzione prevede che alcune norme debbano essere disposte solo da determinati organi, individuati in base alla materia regolata o all’ambito territoriale di riferimento.Se un’altra fonte legifera in queste materie, la disposizione sarà illegittima per contrasto con la Costituzione.
regolamenti parlamentari di organizzazione e funzionamento delle Camere, che devono essere adottati dalla Camera di pertinenza.
esempio
RIPARTIZIONE di COMPETENZA
Le competenze sono ripartite tra i diversi organi legislativi e amministrativi statali, regionali e locali sulla base del:
PRINCIPIO di SUSSIDIARIETA’(previsto dalla legge Bassanini del 1997 e costituzionalizzato nel nuovo art. 118 Cost., introdotto con L.Cost. n.3/2001)
Le funzioni devono essere attribuite alla competenza del livello superiore, solo nel caso in cui ciò consenta una migliore tutela del bene giuridico oggetto di protezione.