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La gestione dei processi produttivi Giorgio Beltrami Direttore Qualità e Sicurezza Alimentare – Barilla GeR Fratelli SpA - Andrea Belli Unità Sistemi per la Qualità e Sicurezza Alimentare – Barilla GeR Fratelli SpA - Modena, Giovedì 11 Aprile 2013

La gestione dei processi produttivi

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Page 1: La gestione dei processi produttivi

La gestione dei processiproduttivi

Giorgio BeltramiDirettore Qualità e Sicurezza Alimentare – Barilla GeR Fratelli SpA -

Andrea BelliUnità Sistemi per la Qualità e Sicurezza Alimentare – Barilla GeR Fratelli SpA -

Modena, Giovedì 11 Aprile 2013

Page 2: La gestione dei processi produttivi

VIDEO

http://www.barillagroup.com/corporate/en/home/chisiamo/introductiontobarilla.html

Page 3: La gestione dei processi produttivi

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LA NOSTRA MISSIONE

Dal 1877 Barilla è l’azienda italiana e familiare cheinterpreta l’alimentazione come un momentoconviviale di gioia, ricco di gusto, affetto econdivisione.

Barilla propone un’offerta di qualità fatta di prodottigustosi e sicuri..

Barilla crede nel modello alimentare italiano checombina ingredienti di qualità superiore e ricettesemplici, offrendo esperienze uniche ai cinque sensi.

Il senso di appartenenza, il coraggio e la curiositàintellettuale ispirano il nostro modo di essere edidentificano le persone con le quali lavoriamo.

Barilla lega da sempre il suo sviluppo al benesseredelle persone e delle comunità in cui opera.

Page 4: La gestione dei processi produttivi

QUALITY & FOOD SAFETY: COMPLEXITYQUALITY & FOOD SAFETY: COMPLEXITY

Over 650 products

160production lines

34production sites

Over

1.750.000tons of products sold

125Export

Countries

More than10.000.000.000

pasta dishes

More than

25Leading Brands

More than10.000

employees

1.250.000tons

of durum wheat

845Packagingmaterials

740Raw materials

843Suppliers

550.000tons

of soft wheat

Page 5: La gestione dei processi produttivi

Knowledge development

Definition of Barilla“rules”

Deployment of the“rules”

Application of the“rules”

Verification of the resultsobtained (auditing)

Q & FS Approach

Page 6: La gestione dei processi produttivi

FARE QUALITA’

QQ

PROGETTARE

la Qualità di:

• Nuovi Stabilimenti – linee -impianti

• Nuovi Prodotti

• Nuove mmpp / mmcc/ Fornitori

• Nuovi Sistemi e meccanismiper la Qualità e SicurezzaAlimentare

Q

ABBATTERE

la NON Qualità in caso di:

• Problemi / Non conformità

• Lamentele da Consumatore/Cliente

• Emergenze / Crisi

REALIZZARE

la Qualità nei:

• Processi diApprovvigionamento

• Processi Produttivi

• Processi Distributivi

Page 7: La gestione dei processi produttivi

PREVENTIVE PATH :MANAGE PROCESSES FOLLOWING PROJECTED PATTERNS AND FACE EVENTUAL PROBLEMS THATMAY OCCUR

REACTIVE PATH :FACE PROBLEMS, RE-ANALYZE PROCESSES TO FIND SOLUTIONS, USE SOLUTIONS FOR NEW

DESIGNS

INTO THE PROJECTS

(DESIGN OF NEW PLANTS, NEWLINES, NEW PRODUCTS, NEW

PROCESSES)

INTO THE PROBLEMS

(WHEN SOMETHING GOES WRONG…..)

INTO THE PROCESSES

(MANAGEMENT OF EXISTING)

Quality Management System

Page 8: La gestione dei processi produttivi

STANDARD

Page 9: La gestione dei processi produttivi

La Gestione Integrata dei Processi Produttivi:i PRINCIPI

• E’ il prodotto che dimensiona il processo

• La prevenzione è la regola di gestione

• La delega è la regola organizzativa

Page 10: La gestione dei processi produttivi

La Gestione Integrata dei Processi Produttivi:i punti qualificanti (1)

Enfasi sulla catena

Fornitore Cliente

che porta ad una visione dei processi come sequenzadi fasi logiche nelle quali chi sta a montedeve soddisfare le esigenze di chi segue

Page 11: La gestione dei processi produttivi

La Gestione Integrata dei Processi Produttivi:i punti qualificanti (2)

Passaggio da un’ottica di verifica sul “che cosa” si èprodotto in ogni fase del processo

Approccio sistematico al controllo sul “come” si giunge arealizzare un determinato risultato

Page 12: La gestione dei processi produttivi

La Gestione Integrata dei Processi Produttivi:i punti qualificanti (3)

Integrazione dei ruoli di produzione econtrollo e conseguente allocazione della responsabilità

della gestione del risultato qualitativo in chi produce

Page 13: La gestione dei processi produttivi

La Gestione Integrata dei Processi Produttivi:I benefici dell’approccio (1)

Produttività e Qualità cessano di essere in contrapposizione

E’ proprio attraverso la Qualità che la produttività aumenta,perchè vengono drasticamente abbattuti I livelli

di “non conoscenza” e viene aumentato il livello diconsapevolezza dell’impatto del proprio operato

sul risultato finale

Page 14: La gestione dei processi produttivi

La Gestione Integrata dei Processi Produttivi:I benefici dell’approccio (2)

QUALITA’

PREVENZIONEABBATTIMENTONON QUALITA’

Idoneità all’uso

Competitività

Vendibilità

SISTEMAINTEGRATO QUALITA’

Conformità

Economicità

Redditività

PROBLEM SOLVING

Page 15: La gestione dei processi produttivi

La Gestione Integrata dei Processi Produttivi:La sequenza operativa

1. Standard di Prodotto

2. Diagramma di Flussso

3. Matrice di correlazione caratteristiche del prodotto finito/ fasi logiche del processo

4. Scheda Tecnologica5. Scheda di Ripristino

Page 16: La gestione dei processi produttivi

La Gestione Integrata dei Processi Produttivi:Lo Standard di Prodotto

E’ il documento che descrive le caratteristiche del Prodotto Finitorelative alle componenti del:

Contenuto Contenitore Servizio

Per ognuna delle caratteristiche presenti nello standard di prodotto deveessere indicato:

Un parametro (che eventualmente può coincidere con la caratteristica) Una unità di misura Una specifica: l’insieme di un valore nominale o obiettivo e di una tolleranza

Page 17: La gestione dei processi produttivi

La Gestione Integrata dei Processi Produttivi:Lo Standard di Prodotto

Page 18: La gestione dei processi produttivi
Page 19: La gestione dei processi produttivi

a) Definizione dei limiti di specifica chesoddisfano la qualità progettata

b) Misura della variabilità naturale dei processi

c) Calcolo della capacità del processo di rientrarenei limiti di specifica (Process Capability). Sela Process Capability non è soddisfacente,riprogettazione del processo o correzione deilimiti di specifica

d) Applicazione nei controlli

Page 20: La gestione dei processi produttivi

Il valore nominale e i limiti di specifica vengono stabiliti da R&D inordine al soddisfacimento della qualità attesa dalle Persone.

• Il valore nominale è il valore di misura che corrisponde al valore progettato per unacaratteristica

• Il limite di specifica superiore (USL) è il maggior valore accettabile

•Il limite di specifica inferiore (LSL) è il minor valore accettabile.

Limite di specifica superiore

I limiti di specifica della qualità progettata

Valore

nominale

Limite di specifica inferiore

Page 21: La gestione dei processi produttivi

a) Definizione dei limiti di specifica chesoddisfano la qualità progettata

b) Misura della variabilità naturale dei processi

c) Calcolo della capacità del processo di rientrarenei limiti di specifica (Process Capability). Sela Process Capability non è soddisfacente,riprogettazione del processo o correzione deilimiti di specifica

d) Applicazione nei controlli

Page 22: La gestione dei processi produttivi

• La variabilità naturale del processo va stimataquando il processo è sotto controllo.

• Per verificare se il processo è sotto controllo eper stimarne la variabilità si ricorre alle carte dicontrollo per la media e per la deviazionestandard.

Page 23: La gestione dei processi produttivi

3 XLCL

XCL

3 XUCL

24,0

24,5

25,0

25,5

26,0

26,5

27,0

27,5

28,0

28,5

29,0

1 4 7 10 13 16 19 22 25 28 31 34 37 40 43 46 49 52 55 58 61 64 67 70 73 76 79 82 85 88 91 94

CL UCL LCL MEDIA

Altezza della Nastrina (mm): La carta di controllo per la media Limiti di controllo a 3σ:

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

1 4 7 10 13 16 19 22 25 28 31 34 37 40 43 46 49 52 55 58 61 64 67 70 73 76 79 82 85 88 91 94

CL UCL Smedio

Altezza della Nastrina (mm): La carta di controllo per la deviazione standard

SCL

SSUCL 3

Page 24: La gestione dei processi produttivi

La Gestione Integrata dei Processi Produttivi:Il Diagramma di Flusso

Il processo che genera il prodotto deve essere descrittocome sequenza di FASI LOGICHE

FASE LOGICA= una fase del processo che genera una trasformazionevoluta dell’output (risultato)

rispetto all’input (materia prima o semilavorato) che è entrato

FASE LOGICAINPUT OUTPUT

OUTPUT (VOLUTO) INPUT

Page 25: La gestione dei processi produttivi
Page 26: La gestione dei processi produttivi

La Gestione Integrata dei Processi Produttivi:Correlazione caratteristiche / Fasi

Elenco caratteristiche Sequenza delle fasidi Prodotto Finito logiche di processo

STANDARD DIPRODOTTO

DIAGRAMMADI FLUSSO

CORRELAZIONECARATTERISTICHE /

FASI

E’ una “mappa” a disposizione del gestore del processo il quale riesce così acollegare il risultato qualitativo sul prodotto alle attività di gestione sul

processo, finalizzando queste ultime all’ottenimento del primo.

Page 27: La gestione dei processi produttivi

Correlazione caratteristiche / Fasi

Principali criticità prodotto

BUCHI FORME LIEVITAZIONE COLORE

Uscita cottura(Taglio)

Messa instampo

Cellalievitazione

Uscita cottura(Diagonali)

Cottura Tostatura

LINEE 01-03

Dorate f. f. f. m. f. f.

Cereali f. f. f. m. f. f.

Saraceno f. f. f. m. f. f.

Malto d'orzo f. f. f. m. f. f.

Cuor di orzo f. f. f. m. f. f.

LINEE 04

Dorate f. f. f. m. f. f.

Integrali f. f. f. m. f. f.

LINEE 22

Dorate f. f. f. non previsto f. f.

Integrali f. f. f. non previsto f. f.

Presente in linea f. Riferimento fotografico

In allestimento m. Controllo con misurazione

Non previsto

Page 28: La gestione dei processi produttivi

Identificazione del difetto sul prodotto finitoDifetto: forme irregolari

Page 29: La gestione dei processi produttivi

Foto:

Page 30: La gestione dei processi produttivi

Identificazione del difetto lungo il processoDifetto: forme irregolari

Page 31: La gestione dei processi produttivi

«Indicatore della distribuzione dellapasta nello stampo»

«Indicatore livello di lievitazione»

• Volume?• Area?• Come lo misuro?

Misura oggettiva:

Dati correlati con la macchinabilità in confezionamento(danneggiamento della fetta)

Page 32: La gestione dei processi produttivi

La Gestione Integrata dei Processi Produttivi:La Scheda Tecnologica

E’ il documento su cui per ogni fase logica del processo devono esseredescritte:

Le caratteristiche dell’INPUT ( ad uso informativo per il gestore di fase)

Le condizioni di esercizio (ad uso operativo per il gestore di fase)

Le caratteristiche dell’OUTPUT ( ad uso operativo per il gestore di fase)

Page 33: La gestione dei processi produttivi

La Gestione Integrata dei Processi Produttivi:La Scheda di Ripristino

E’ l’elemento fondamentale per dare regole certe di comportamento al gestore difase nel caso in cui il processo in una specifica fase tenda ad andare in deriva

Per ogni fase esiste quindi una scheda tecnologica che illustra le modalità di normalegestione ed una scheda di ripristino che definisce le azioni da intraprendere in casodi deriva della caratteristica di OUTPUT

La logica con la quale deve essere compilata non è quella dell’azione in caso diguasto, ma quella dell’intervento che previene un FUORI STD che si staannunciando

Page 34: La gestione dei processi produttivi

• Chi: La scheda di ripristino è uno strumento rivolto agli Operatori.

• Ambiente di applicazione: operatori/reparto, rispetto delle dinamiche interne, pratiche di interventosemplici e schematiche:

• Quando: Situazione e momento in cui l’operatore utilizza questo strumento. Quando l’operatore riscontrache in quella fase specifica un parametro/caratteristica del prodotto risulta fuori standard o in condizionedi deriva. Es. messa in stampo – l’operatore riscontra di avere i filoni corti nella vaschetta

• Stessa logica delle schede tecnologiche: Diagramma di flusso, ogni fase avrà una scheda di ripristinocontenente le criticità di prodotto che genera, la verifica e le azioni di intervento.

• Un passo per volta! In futuro si procederà eventualmente ad ampliare e approfondire le varie azioni diripristino.

PROGETTAZIONE SCHEDA RIPRISTINO

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Page 37: La gestione dei processi produttivi

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Bibliography

• Montgomery, D. C. (2000), Controllo Statistico della qualità, McGraw-Hill Libri Italia

• Dunca, A. J. (1986), Quality Control and Industrial Statistics, 5th end, Irvin, Homewood.

• Gardiner, J. S. e Montgomery, D. C. (1987) “Using Statistical Control Charts for SoftwareQuality Control”, Quality and Reliability Engineering International.

• Nelson, L. S. (1994), “A Control Chart for Parts-per-Million Nonconforming Items”,Journal for Quality Technology.

Page 38: La gestione dei processi produttivi

GRAZIE PER L’ATTENZIONE