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PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA A.N.F.I. ANNO XXI - N. 3 - 2006 - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE - EX ART. 2 COMMA 20/C - LEGGE 662/96 ROMA LA GIORNATA DEL RICORDO DELLE FOIBE

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PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA — A.N.F.I.

ANNO XXI - N. 3 - 2006 - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE - EX ART. 2 COMMA 20/C - LEGGE 662/96 ROMA

LA GIORNATA DEL RICORDO DELLE FOIBE

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2 Fiamme Gialle 3 / 2006

IN COPERTINA

MENSILE ILLUSTRATODELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA

DIRETTORE RESPONSABILEPietro Di Marco

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COORDINATORE DI REDAZIONE E STAMPAGiuseppe Ruggieri

RESPONSABILE AMMINISTRATIVOVittorio Porceddu

ADDETTO ALLA REDAZIONEGiovanni Valerio

SEGRETARIO DI REDAZIONEMarino Orfei

COLLABORATORIGaetano Guglielmi - Antonio Malizia

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Gen.B. Domenico Mastrogiacomo - Ten. Lanfranco StavoloneDIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE

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Unione Stampa Periodica ItalianaFotocomposizione e Stampa

«Arti Grafiche S. Marcello» Viale Regina Margherita, 176 Roma - Tel. 068553982

Finito di stampare il 30-03-2006

S O M M A R I O3-4-5 – LA GIORNATA DEL RICORDO – LE FOIBE DI BASOVIZZA di Pietro Di Marco

6 – “GIORNO DELLA MEMORIA” – 27 GENNAIO 2006 – AVVENIMENTI A ROMA E INSEDI ESTERNE di Gerardo Severino

7 – A BERGAMO INTERESSANTE APERTURA DELL’ANNO DI STUDI 2005/2006 NEL-LA NOSTRA ACCADEMIA di Tommaso Santamaria

8 – PROMOZIONI DI SOCI DELL’ANFI9 – CERIMONIA COMMEMORATIVA DEI CADUTI IN GUERRA – CAPOSILE 8 DICEM-

BRE 200510 – I FINANZIERI A CORFU’ E CEFALONIA di Espedito Finizio11 – RICORDATO IL CAPITANO CARLO BLENGIO MEDAGLIA DI BRONZO AL V.M.

di Tito Marini12 – RICORDATO AD ACQUI TERME IL 57° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DELLA

SEZIONE12 – RUSSIA 2006 – PELLEGRINAGGIO DELLA MEMORIA13 – LA SEZIONE ANFI DI ALGHERO RICORDA IL 63° ANNIVERSARIO DELLA SCOM-

PARSA DEL V.B. ANTONIO SANNA14-15 – VA PENSIERO…. di Nicola Morelli

16 – FRUGANDO NEL PASSATO – FOGLI EDGARDO – MEDAGLIA D’ORO AL VALORMILITARE a cura di Enzo Climinti

17 – SANTA MESSA PER I DEFUNTI CELEBRATA PRESSO IL SANTUARIO DELLAMADONNA DELLE LACRIME A DONGO

17 – LA PREMIATA SOCIETA’ FILARMONICA “ANGIOLO DEL BRAVO” HA LA PROPRIASEDE

18 – SERVIZIO DI VOLONTARIATO SVOLTO DAI SOCI DEL NUCLEO ANFI DI BIANCA-VILLA (CATANIA)

18 – COMMEMORAZIONE DEL 4 NOVEMBRE 2005 - FESTA DELLE FORZE ARMATE19 – UNA MEDAGLIA D’ORO OLIMPICA SI ISCRIVE ALL’ANFI di Antonio Marino20 – MEETING DELLA SEZIONE ANFI DI CONEGLIANO PER L’ASSEMBLEA ANNUALE

ORDINARIA DEI SOCI20 – SCAMBIO DEGLI AUGURI DEI SOCI DELLA SEZIONE DI CASERTA PER LE

FESTIVITA’ NATALIZIE21 – RAI UNO, SERVIZIO DEL “TV7” ANDATO IN ONDA VENERDI 13 GENNAIO 2006

di Gennaro Missione22 – INCONVENIENTI DI VIAGGIO di Gian Franco Cavicchioli - Geriatra in Roma23 – COME E QUANDO RIMEDIARE ALLE VIOLAZIONI TRIBUTARIE

di Tommaso Santamaria24-25 – COMUNICATI DELLA PRESIDENZA NAZIONALE a cura di Giuseppe Ruggieri

26-27-28 – CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICAPRESSO LA PRESIDENZA NAZIONALE DELL’ANFI di Antonio TavianoLa doppia indennità integrativa speciale (pensione + pensione) nella ulteriore valuta-zione delle SS.RR. della Corte dei Conti

29-30- 31 – VITA NELLE SEZIONI32-33-3435-36-37 – NELLA NOSTRA FAMIGLIA

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Trieste, 10 febbraio 2006.

A conclusione delle varie cerimonie svoltesi per la “Giornata delRicordo”, nella serata del giorno 10, dal palco del Politeama “Ros-setti” di Trieste, il Sindaco Dott. Dipiazza, il Presidente della Pro-vincia Dott. Scoccimarro e il Gen. Lisi hanno pronunciato ferventidiscorsi per ricordare i tragici fatti che nella primavera del 1945,con l’occupazione della città di Trieste da parte delle truppe jugo-slave e delle formazioni partigiane di Tito, sconvolsero quellacittà.Subito dopo i discorsi alcune persone hanno testimoniato sui fat-ti e circostanze della loro vita trascorsa a Trieste e nell’Istriadurante i giorni del terrore dell’occupazione di Trieste da partedegli stessi jugoslavi.

Infine il Gen. Lisi, ha invitato il Gen. Di Marco, Presidente Nazio-nale dell’ANFI, quale scampato alle Foibe, a fornire la sua testi-monianza, il cui testo è stato poi riportato il successivo giorno 11dal quotidiano “Il Piccolo” di Trieste.

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LA GIORNATA DEL RICORDOLE FOIBE DI BASOVIZZA

Il 10 febbraio 2006, “Giornata delRicordo”, è stata celebrata a Trieste ealle Foibe di Basovizza e di Monrupi-no una grande manifestazione per ri-cordare il martirio di circa 12 mila cit-tadini triestini, Soldati, Finanzieri, Ca-rabinieri, Agenti di Pubblica Sicurezzae Vigili Urbani, barbaramente trucida-ti nelle Foibe.

Questo è successo durante i qua-ranta giorni di occupazione militaredella città di Trieste e dell’Istria daparte del 9° Corpus Jugoslavo e deipartigiani di Tito, che avevano messoin atto una criminosa “Pulizia Etnica”allo scopo di annettere Trieste e l’I-stria alla Jugoslavia.

In tutte le cerimonie commemorati-ve, molto bene organizzate dal Sinda-co di Trieste, Roberto Dipiazza, e dalComandante Regionale della Guardiadi Finanza, Generale Fabrizio Lisi, hapartecipato una folta rappresentanzadella cittadinanza di Trieste. Presso leFoibe di Basovizza, presente il Mini-stro delle Telecomunicazioni, On. Lan-dolfi, accompagnato dal Commissariodi Governo, Dott.ssa Sorge Ludovisi,dal Presidente della Provincia, Dott.Scoccimarro, dal Questore di Trieste,Dott. Marzilli, dal Comandante Militaredel Presidio di Trieste, Gen. Caso, dal-lo scrivente, quale Presidente dell’As-sociazione Nazionale Finanzieri d’Ita-

di Pietro Di Marco

Trieste, 10 febbraio 2006.Alcuni Presidenti di Sezione e soci presso il monumento delle Foibe di Basovizza.

Trieste, 10 febbraio 2006.Il Ministro Landolfi con il Commissario del Governo, Dott.ssa Sorge Ludovisi, ilSindaco di Trieste, Dott. Dipiazza, il Gen. Lisi e altre Autorità, presiedono allamanifestazione dell’Alza Bandiera a Piazza dell’Unità.

lia, dal Comandante Provinciale dellaGuardia di Finanza, Col. Pani (per ilGen. Lisi) e dal Comandante Provin-ciale dei Carabinieri, Col. Fanelli.

Nel corso di una commovente ce-rimonia è stata deposta una corona

d’alloro sulla grande “Pietra Tombale”che chiude l’imboccatura della Foiba,mentre un trombettiere degli Alpinidiffondeva le commoventi note del “Si-lenzio fuori ordinanza”.

Al termine della cerimonia ufficialeuna nutrita rappresentanza dell’ANFI,composta dallo scrivente, dal Segreta-rio Generale, Magg. Ruggieri, dal Pre-sidente della Sezione di Trieste,Comm. Fachin, e dai Presidenti delleSezioni di Gorizia, Muggia, Bassano

del Grappa e rispettivi soci, ha depo-sto mazzi di fiori sul Monumento, volu-to dal Presidente Nazionale dell’ANFI,con la collaborazione del compiantoConsigliere Nazionale del Friuli Vene-zia Giulia, Gen. Giosio, e del Presi-dente della Sezione di Trieste, Comm.Fachin, eretto nei pressi della grandePietra Tombale a ricordo dei 97 Finan-zieri della Caserma di Campo Marziodi Trieste, prelevati dalle milizie jugo-slave il 2 maggio 1945 e portati a mo-rire nelle Foibe di Basovizza.

Successivamente, nella Chiesa diSant’Antonio Taumaturgo di Trieste,è stata celebrata una Santa Messa insuffragio di tutti i morti delle Foibe, of-ficiata dal Vescovo di Trieste, Mons.Eugenio Ravignani, che nella suaomelia ha rievocato gli eccidi delleFoibe precisando che la verità erastata nascosta dietro ingiustificati si-lenzi, veli e omertà e che tutti aveva-no il diritto di ricordare e di ricercarela verità ammettendo gli errori com-messi e riconoscendo i diritti di chi hatanto sofferto.

Al rito religioso erano presenti il

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leggeva la sua testimonianza, il cui te-sto, sia pure sintetizzato, veniva ripor-tato nel quotidiano “Il Piccolo” di Trie-ste del successivo giorno 11 febbraio.

Con il titolo: “Salvo per miracolodall’orrore delle foibe - Le testimo-nianze dei sopravvissuti”:

«…il dramma delle foibe coinvolsenon solo migliaia di civili ma anchemolti militari. In questo senso il tribu-to dei Finanzieri è stato elevato. Cen-tinaia di militari sono scomparsi inquel tragico periodo. Ma qualcuno,fortunosamente, riuscì a salvarsi daun’orrenda fine. È il caso del Genera-le Pietro Di Marco, oggi Presidentedell’Associazione Nazionale Finan-zieri d’Italia.

“Nei primi mesi del 1945 – raccon-ta Di Marco, davanti all’affollato udito-rio del Rossetti – ero un giovane bri-gadiere. Dopo un periodo di azioni diguerriglia contro i tedeschi, l’arrivo aTrieste del IX Corpus jugoslavo creòun momento di sbandamento. Subitodopo iniziarono le deportazioni daparte delle truppe di Tito. La Guardiadi Finanza era l’unico Corpo armatorimasto a presidiare i siti strategici diTrieste. Il 2 maggio 1945 i titini prele-varono 97 Finanzieri dalla Casermadi Campo Marzio che morirono nellefoibe. Io mi salvai – ha ricordato DiMarco – perché quel giorno ero an-dato assieme ad altri colleghi in Istriaper salvare i commilitoni rimasti nellazona. Tornando a Trieste, fummo fer-mati da un uomo che ci disse di nonrientrare nella Caserma di via CampoMarzio già occupata dai titini. Tro-vammo così rifugio in un’altra caser-ma della città”…».

Riferendomi alla mia testimonian-za, ed anche per una migliore cono-scenza dei fatti, desidero precisarequanto segue:

- reduce della guerra nei Balcani erostato assegnato al servizio motorizza-zione della Legione di Trieste, distac-cato alla Caserma Campo Marzio;

- una pattuglia, composta dal Coman-dante, Ten. Marcello Vanni, dalloscrivente e da quattro finanzieri (tut-ti volontari) il 1° maggio, con un au-tocarro del Corpo, si portava in varielocalità dell’Istria, in una missionemolto rischiosa, per raccogliere i fi-nanzieri delle locali Brigate (sban-dati per sfuggire alle milizie jugosla-ve che avanzavano), portandone aTrieste 25 che venivano sistematialla Brigata di via Udine 81.

La mattina del successivo giorno

Commissario del Governo, il Sindacodi Trieste, il Gen. Lisi, le altre Autoritàcivili, militari e religiose nonché le varieAssociazioni di esuli Giuliani e Dalmatie i parenti delle vittime delle Foibe.

Per l’ANFI era presente lo scriven-te, il Segretario Generale, Magg.Ruggieri, il Consigliere Nazionale peril Friuli Venezia Giulia, Ten. Col. d’A-mato, il Consigliere Nazionale per ilVeneto, Ten. Perco, ed i Presidentidelle Sezioni ANFI di Trieste, Comm.Fachin, di Gorizia, M.O. Stasi, diMuggia, V.Brig. Riontino, di Bassanodel Grappa, Gen. Mirizzi ed altri Pre-sidenti di Sezioni con una nutrita rap-presentanza di soci.

A seguire, nella grande Piazza del-l’Unità, pavesata di bandiere e festonivariopinti, si sono svolte le cerimoniedell’ “alza e ammaina Bandiera” con lapartecipazione del pubblico dellegrandi occasioni, di numerose rappre-sentanze di Associazioni Combattenti-stiche e d’Arma e delle Associazionidegli esuli Giuliani e Dalmati, con lapartecipazione del Commissario delGoverno, del Sindaco di Trieste, delComandante Militare del Presidio diTrieste e del Comandante Regionaledella Guardia di Finanza. Presenti al-tresì le altre Autorità regionali e cittadi-ne e alcuni esponenti dell’ANFI.

Nel corso delle cerimonie, dopo lapresentazione del Gonfalone di Trie-ste, decorato di Medaglia d’Oro al Va-lor Civile, sfilava una Brigata di forma-zione delle Forze Armate, con alla te-sta la Banda della Guardia di Finanza.Nella Piazza era presente anche unreparto di Finanzieri in alta uniforme

come per simboleggiare l’importanteruolo svolto dai Finanzieri prima e du-rante il tragico periodo dell’occupazio-ne militare di Trieste e dell’Istria daparte delle milizie jugoslave.

Al termine della cerimonia il Mae-stro Mauro Tropia, prima tromba delTeatro dell’Opera di Roma, affacciatoal balcone del Municipio, che dà sullapiazza, suonava il “Silenzio fuori ordi-nanza” con a fianco due Finanzieri ingrande uniforme, suscitando grandecommozione da parte delle migliaia dicittadini presenti.

Nella serata aveva luogo unagrande cerimonia al Politeama Ros-

setti, alla presenza del Commissariodel Governo di Trieste, del Presiden-te della Provincia, del Vescovo diTrieste, del Sindaco, del Gen. Lisi edi altre Autorità, gremito in ogni ordi-ne di posti, dove venivano pronuncia-ti vibranti discorsi commemorativi daparte del Sindaco, Roberto Dipiazza,e del Gen. Fabrizio Lisi, il quale, nelricordare il martirio di circa 400 Fi-nanzieri della Legione di Trieste,infoibati o deportati, manifestava lasua commozione che lasciava spazioall’orgoglio istituzionale, all’amor diPatria, allo spirito militare e al sensodel dovere di tutti i Finanzieri.

Quindi sul palco del Politeama“Rossetti” si presentavano alcune per-sone per testimoniare i fatti e le circo-stanze vissute personalmente al tem-po dei massacri e delle deportazioni.

Presentato dal Gen. Lisi, anche loscrivente, con grande commozione,

Trieste, 10 febbraio 2006.Il Gonfalone della Città di Trieste, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Civile, fa ilsuo ingresso a Piazza dell’Unità.

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Trieste, 10 febbraio 2006.Al termine del concerto della Banda del Corpo, il Gen. Lisi si complimenta con lapresentatrice Milly Carlucci.

2 maggio, la pattuglia composta dalloscrivente e dai quattro finanzieri,sempre volontari, si recava ancora inIstria riuscendo a prelevare altri 35 fi-nanzieri, da portare a Trieste nellacaserma di Campo Marzio.

Nel viaggio di ritorno, appena pri-ma di entrare in Caserma, una perso-na ci gridava di non entrare perchéc’erano le formazioni partigiane di Ti-to che stavano prelevando i nostri fi-nanzieri, e di conseguenza passam-mo velocemente davanti all’ingressodella caserma evitando così di cade-re nelle mani delle milizie jugoslave.

Nei giorni successivi al 2 maggio,le truppe jugoslave, che avevano giàcompletato l’occupazione dell’Istria,presero prigionieri circa 200 Finan-zieri che venivano barbaramente sa-crificati al Moloc balcanico delle Foi-be istriane o deportati nel campo diconcentramento di “Borovnica” dadove la maggior parte di essi non fa-ceva più ritorno.

Terminate la conferenza e le testi-monianze, nello stesso Politeama“Rossetti” aveva luogo un grandeconcerto della Banda della Guardia diFinanza, presentato da Milly Carlucci.

Il concerto, per scelta dei branimusicali e per bravura del Maestro edegli esecutori, mandava in visibiliol’italianissimo pubblico di Trieste cheal suono del “Nabucco” e dell’”InnoNazionale” si alzava in piedi per can-tare in coro gli Inni patriottici assiemealla Banda.

Così si concludeva la “Giornatadel Ricordo”.

Bravissimo protagonista di tutte lecerimonie che avevano contraddistin-to l’intera manifestazione era stato ilGen. Lisi, coadiuvato dai ColonnelliFani e Ferrari, dal Ten. Col. De Fran-chis, del Comando Regionale di Trie-ste, il quale nel suo discorso rievoca-tivo aveva voluto ricordare il sacrificiodei 400 Finanzieri, trucidati nelle Foi-be carsiche e istriane e l’importanteruolo tenuto dai Finanzieri nei mo-menti più terribili dell’occupazione diTrieste.

Evidentemente il Gen. Lisi avevavoluto ricordare la grande attività svol-ta dalla Guardia di Finanza a favoredella popolazione di Trieste sconvoltada tanti avvenimenti per insorgere eper cacciare i tedeschi dalla città siapure nel timore dell’inevitabile arrivodelle truppe jugoslave che avrebberoportato lutti e rovine.

Nell’insurrezione di Trieste del 27,28 e 29 aprile, il Comitato Triestino diLiberazione, con la partecipazione dicirca 600 finanzieri della Legione diTrieste e di altri militari delle ForzeArmate e di Polizia, dopo una intensaattività di guerriglia riuscì a cacciare itedeschi dalla città, prima che potes-sero far saltare i più importanti sitistrategici.

Intanto i reparti di finanzieri congrande slancio e generosità, al co-mando del Magg. Enrico Calogero,dei Capitani Domenico Veca, Giovan-ni Acampora e Gaetano Carulli e deiTenenti Marcello Vanni e RaffaelePece, dopo duri scontri con i tedeschidella Wermacht e della Kriegsmarinein ritirata, riuscirono ad occupare epresidiare le zone più a rischio dellacittà e del porto e in particolare la Sta-zione radio, la Centrale elettrica, laPrefettura, la Stazione centrale ferro-viaria e i più importanti uffici pubblici,magazzini e depositi.

Inoltre i Finanzieri, rimasti a Triestealle dipendenze dei vari Comandi e fi-no a qualche giorno dopo l’occupazio-ne, avevano svolto servizio di ordinepubblico, in una città martoriata dove isopravvissuti e gli sbandati cercavanodi salvarsi dai rastrellamenti delle for-mazioni partigiane.

L’olocausto nelle Foibe di circa 12mila italiani infoibati, di migliaia di de-portati, del calvario degli esuli giulianie dalmati, dell'efferatezze compiutedalle formazioni partigiane di Tito, so-lo dopo circa 60 anni di ingiustificatisilenzi e di una perversa politica ideo-logica gli italiani e il mondo sono po-

tuti pervenire a conoscenza di uno deipiù esecrandi crimini che la storia ri-cordi.

A ricordo dei Finanzieri che, du-rante il triste periodo dell’invasione diTrieste delle truppe e delle formazio-ni partigiane jugoslave, avevano ope-rato con grande abnegazione a favo-re della popolazione triestina e centi-naia di essi erano stati sacrificati nel-le Foibe, il Comune di Trieste, i Co-mandi della Guardia di Finanza e laPresidenza Nazionale dell’ANFI han-no voluto rendere tangibile testimo-nianza del loro valoroso operare finoall’estremo sacrificio della vita.

Pertanto, il 4 agosto 1993 il Sinda-co di Trieste e il Comandante dellaZona della Guardia di Finanza di Trie-ste, Generale Cicogna, hanno proce-duto alla intitolazione di una via diTrieste alle “FIAMME GIALLE - Marti-ri delle Foibe”.

Il 25 settembre 1995, nell’anno delcinquantennale delle Foibe, l’Ispetto-re per l’Italia Nord Orientale dellaGuardia di Finanza, Gen. Luciani, hascoperto una Lapide nella nuova Ca-serma di Basovizza che riporta i no-minativi dei 97 Finanzieri della Caser-ma Campo Marzio gettati nella terribi-le voragine.

Lo scrivente, a nome dell’ANFI, hainaugurato il Monumento formato daun grande masso di pietra carsica,eretto vicino alla “Pietra Tombale”della Foiba, a ricordo dei gloriosi fi-nanzieri.

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“GIORNO DELLA MEMORIA” - 27 GENNAIO 2006AVVENIMENTI A ROMA E IN SEDI ESTERNE

In occasione del “Giorno dellaMemoria”, che è coinciso con il 61°Anniversario della liberazione diAuschwitz, avvenuta il 27 gennaio1945 da parte delle truppe sovieti-che, la Guardia di Finanza ha volutoonorare le vittime della “Shoah”, maanche la memoria degli oltre due-centotrenta finanzieri che persero lavita fra le atrocità dei campi di con-centramento tedeschi, nonché letante Fiamme Gialle immolatesi neltentativo di salvare il maggior nume-ro possibile di vite umane. Nel corsodella giornata si sono svolti, a livellocentrale, due importanti eventi. Inmattinata una cerimonia militare,presso il Sacrario dei Caduti delCorpo, nel corso della quale ilComandante in 2ª, Generale C.A.Italo Pappa, alla presenza del Capodi Stato Maggiore, Gen. D. EmilioSpaziante, del Generale C.A. Sergio

di Gerardo Severino

Il Comandante Generale, Gen. C.A. Roberto Speciale, e il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Dott.Leone Paserman, nel Museo Storico della Guardia di Finanza per la celebrazione del “Giorno della Memoria”.

Favaro, Ispettore degli Istituti d’I-struzione e del Presidente Naziona-le A.N.F.I., Generale C.A. Pietro DiMarco, ha deposto una corona d’al-loro in ricordo delle migliaia di vitti-me delle persecuzioni nazifasciste.Nel pomeriggio, accompagnato dalComandante Generale, GeneraleC.A. Roberto Speciale, dal Coman-dante in 2ª e dal Capo di Stato Mag-giore del Comando Generale, il Pre-sidente della Comunità Ebraica diRoma, Dottor Leone Paserman edalcuni esponenti della medesimaComunità, hanno reso onore alSacrario dei Caduti del Corpo, perproseguire poi con una visita guida-ta al Museo Storico del Corpo,accolti dal Direttore, Tenente Gerar-do Severino. All’indirizzo di salutodel Comandante Generale ha fattoeco la risposta del Presidente Paser-man, il quale, nel ricordare il triste

anniversario, ha voluto ringraziarepubblicamente il Corpo, anche attra-verso una toccante dedica sull’Albod’Onore del Museo, per gli aiuti rice-vuti dagli ebrei da parte delle FiammeGialle durante la “caccia all’uomo”che fece seguito all’occupazionetedesca ed alla nascita della R.S.I..

A livello periferico, oltre alle variecerimonie che si sono svolte local-mente, si è tenuto a Como un Conve-gno Storico, organizzato dall’Asso-ciazione Culturale “In Dialogo”,durante il quale, alla presenza delGenerale C.A. Luciano Luciani, èstato presentato il libro: “Gli aiuti aiprofughi ebrei e ai perseguitati: il ruo-lo della Guardia di Finanza”, di cuisono autori il Generale LucianoLuciani e lo stesso Tenente Severi-no.

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A BERGAMO INTERESSANTE APERTURA DELL’ANNO DISTUDI 2005/2006 NELLA NOSTRA ACCADEMIA

Il 16 gennaio 2006 nell’Aula Ma-gna dell’Accademia si è svolta la ri-tuale inaugurazione dell’anno acca-demico, in forma solenne per la pre-senza del Ministro dell’Economia edelle Finanze, On.le Prof. Giulio Tre-monti, del Comandante Generale del-la Guardia di Finanza, Generale C.A.Roberto Speciale, del Comandante inSeconda, Generale C.A. Italo Pappa,dell’Ispettore per i Reparti di Istruzio-ne, Generale C.A.Sergio Favaro,nonché di due noti politici, il Ministrodella Giustizia Roberto Castelli e ilMinistro per gli Italiani nel Mondo,On.le Mirko Tremaglia; con oltre 200invitati tra le più alte Autorità civili, mi-litari e religiose nazionali e locali.

Alla brillante, sostanziosa e con-vinta prima Relazione inaugurale delComandante dell’Accademia, Gene-rale B. Francesco Attardi, ha fatto se-guito: la Prolusione agli studi tenutadal Ministro Tremonti con una dellesue note “Lezioni Magistrali” centratasull’analisi della attuale situazionepolitico economica italiana, indican-do, tra l’altro, le possibili soluzioni alnostro sistema; l’intervento del Co-mandante Generale, Generale C.A.Roberto Speciale, sull’attuale moduloorganizzativo e gestionale dellaGuardia di Finanza, sui nuovi proces-si di lavoro richiesti dalla complessitàcrescente degli impegni operativi, esulla conseguente necessità di ade-guare la formazione del personale aipiù alti livelli per assicurare il succes-so di ogni processo di ristrutturazio-ne; e la consegna rituale dei ricono-scimenti agli allievi primi classificatinei rispettivi corsi di Accademia, conuna appendice degna di riguardo,quale è stata la consegna, da partedel Ministro Tremonti di un encomiosemplice concesso dal Comandantedell’Accademia al sottotenente Sele-nia Centi per avere, libera dal servi-zio, reagito prontamente e con fer-mezza e determinazione, ad un ten-tativo di rapina perpetrato nei suoiconfronti da un malvivente armato dicoltello a serramanico.

Della relazione introduttiva del Co-mandante dell’Accademia va messa inevidenza la sua convinzione di opera-re con giovani che si distinguono inquanto a serietà, determinazione, mo-

Bergamo, 16 gennaio 2006

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, On.le Prof. Giulio Tremonti,

durante il suo intervento in occasione dell’inaugurazione dell’Anno di

Studi dell’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo.

tivazione e desiderio di servire e sacri-ficarsi per il proprio Paese; e la solen-ne affermazione che l’Accademia sen-te intimamente il dovere di modellare,con i suoi docenti e istruttori, i nuoviComandanti moderni, ossia Ufficialidotati, oltre che di una solida prepara-zione giuridica ed economica, ancheindispensabili qualità etiche e doti in-tellettuali, culturali, comunicative e re-lazionali per essere nel contempo“buoni leader e buoni manager”.

Della “Lezione magistrale” delProf. Giulio Tremonti si è potuto rile-vare ancora una volta, l’acutezza concui ha condotto la sua analisi della at-tuale situazione italiana, nel contestoeuropeo e mondiale, la chiarezza e laconsequenzialità della sua esposizio-ne e di talune sue affermazioni suiproblemi più scottanti del momento.In particolare, riferendosi agli effettidell’euro sulla economia italiana, haaffermato che la moneta unica è sta-to uno straordinario successo comestrumento monetario ma come mec-canismo di misurazione delle transa-zioni può definirsi un fallimento in tut-ta l’Europa, che poteva essere evita-to se si fosse consentita la doppia cir-colazione lira-euro non solo per qual-che mese, ma per qualche anno.

Gran parte della sua Relazione, pe-raltro, è stata tratta dal suo recente li-bro intitolato “Rischi fatali”, in cui siaffrontano tutte le problematiche del-la situazione economica italiana, de-rivanti dal fatto che l’Europa si è tro-vata impreparata di fronte alla “globa-lizzazione” mondiale, che è entrataprepotentemente nell’Europa (una at-tenta lettura della pregevole pubbli-cazione può, pertanto, offrire mag-giori elementi di informazione suglievocati rischi fatali da controbattere).

Dell’intervento del ComandanteGenerale, che abbiamo citato in sin-tesi, ha interessato molto la sua con-clusione, quando si è soffermato sul-la problematica relativa alla situazio-ne infrastrutturale, ritenuta di partico-lare importanza, in quanto causa datempo di segnalati disagi familiari elavorativi del personale tutto; e sullaimportanza al riguardo dell’Accordodi programma stilato in data27.12.2005 presso la Regione Lom-bardia per la costruzione di una nuo-va sede dell’Accademia e dei Co-mandi operativi territoriali del posto.

In fondo, se lo augurano quantihanno a cuore una delle più belle Isti-tuzioni della Guardia di Finanza; esono tanti.

di Tommaso Santamaria

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8 Fiamme Gialle 3 / 2006

Valutati e dichiarati idonei dalla Commissione Superiore di Avanzamento della Guardia di Finanza del 25aprile 2005, il Presidente della Repubblica, con decreto del 30 novembre 2005, registrato all’Ufficio Centra-le del Bilancio presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze il 12 gennaio 2006, n. 324, ha conferito lapromozione ai seguenti Generali di Divisione del ruolo d’Onore:

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore RIZZO Franco decorrenza 1° gennaio 2004;

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore CHIOCCHETTI Guerrino decorrenza 1° gennaio 2004;

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore VENTURINI Antonio decorrenza 1° gennaio 2004.

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore RANCHETTI Giuseppe decorrenza 1° gennaio 2004;

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore DI MARCO Pietro decorrenza 1° gennaio 2004;

I suddetti Gen. C.A. del ruolo d’Onore sono stati, a suo tempo, già promossi Gen. C.A. a T.O. perché excombattenti.

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore MUSCETTA Fulvio decorrenza 1° gennaio 2004;

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore MAGGIO Antonio decorrenza 1° gennaio 2004;

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore PALLADINI Franco decorrenza 1° gennaio 2004;

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore PENNACCHINI Pasquale decorrenza 1° gennaio 2004;

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore BONATTI Luigi decorrenza 1° gennaio 2004;

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore CIMMINO Francesco decorrenza 1° gennaio 2004;

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore DEIANA Mario decorrenza 1° gennaio 2004;

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore COSIMATI Filippo decorrenza 1° gennaio 2004;

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore URSINO Ugo decorrenza 1° gennaio 2004;

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore SANTAMARIA Tommaso decorrenza 22 settembre 2004;

Con lo stesso decreto del Presidente della Repubblica sono state conferite le seguenti promozioni nel ruo-lo d’Onore:

a Gen. D. BONI Carlo decorrenza 30 dicembre 2003;

a Gen. B. CUPELLI Stefano decorrenza 19 dicembre 2003.

Ai neo promossi gli auguri più sentiti della Presidenza Nazionale.

Purtroppo dobbiamo registrare la scomparsa dei soci: MUSCETTA Fulvio, deceduto il 26 agosto 2005, ePALLADINI Franco, deceduto il 26 ottobre 2005, per i quali rinnoviamo alle loro famiglie il nostro più sen-tito cordoglio.

PROMOZIONI DI SOCI DELL’A.N.F.I.

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Come è tradizione ormai consolida-ta, in concomitanza dell’Assemblea an-nuale dei soci della Sezione ANFI diSan Donà di Piave, ha avuto luogo aCaposile (VE) la cerimonia commemo-rativa in onore dei militari della Guardiadi Finanza e delle altre Forze Armate,Caduti in guerra.

La cerimonia è iniziata con la cele-brazione della Santa Messa, officiatadal Cappellano Militare Capo dellaGuardia di Finanza di Venezia, DonClaudio Pasquali. Al termine della fun-zione religiosa è stato deposto un maz-zo di fiori sulla Tomba del Milite Ignotodel Piave, giacente nella cripta sotto-stante la Chiesa.

Di seguito i partecipanti si sono por-tati in corteo presso il vicino Monumen-to dei Caduti in guerra, eretto a cura del-la Sezione ANFI di San Donà di Piave aimargini del fiume Piave Vecchio. Dopol’alzabandiera e l’esecuzione dell’Innonazionale è stata deposta una coronad’alloro al Monumento dei Caduti.

Un’altra corona di alloro è stata la-sciata cadere sulle acque del fiume in ri-cordo dei Caduti in guerra di tutte le Armi.

Sono seguiti il discorso ufficiale delPresidente della Sezione di San Donàdi Piave, Fin. Sergio Folador, e l’allocu-zione del Col. Giulio Piller, Comandan-te Provinciale della Guardia di Finanzadi Venezia.

Alla cerimonia hanno assistito: iSindaci dei Comuni di San Donà di Pia-ve e di Musile di Piave con i rispettiviGonfaloni; il Cap. Giovanni Marchione,Comandante la Compagnia dellaGuardia di Finanza di San Donà di Pia-ve, accompagnato da alcuni militari inservizio; il Cap. Paolo Mazzarotto delNucleo di Polizia Tributaria di Trento;rappresentanze delle Sezioni ANFI diJesolo e Caorle nonché rappresentan-ze con labari e bandiere delle Associa-zioni Combattentistiche e d’Arma delBasso Piave.

Nelle foto:in alto: un momento della celebrazionedella Santa Messa, officiata dal Cap-pellano Militare Capo Don ClaudioPasquali.Al centro: la deposizione di una coro-na di alloro al Monumento ai Caduti inguerra di Caposile.In basso: il Presidente della SezioneANFI di San Donà di Piave con il grup-po delle rappresentanze delle Associa-zioni Combattentistiche e d’Armaall’alzabandiera davanti al Monumentoai Caduti.

CERIMONIA COMMEMORATIVA DEI CADUTI IN GUERRACAPOSILE 8 dicembre 2005

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I FINANZIERI A CORFÙ E CEFALONIAdi Espedito Finizio

All’atto dell’armistizio il I Batta-glione mobilitato della R. Guardia diFinanza, dislocato nelle isole Jonie,era ripartito in cinque compagnie,stanziate a Corfù (1ª e 3ª), SantaMaura (2ª), Cefalonia ed Itaca (4ª)Zante (5ª). Il reparto, ad eccezionedelle compagnie 2ª e 5ª, era inqua-drato nella divisione di fanteria “Ac-qui”, che aveva sede ad Argostoli.

Quando all’annuncio dell’armisti-zio i tedeschi intimarono alle truppeitaliane il disarmo, l’atteggiamentodei nostri reparti non fu univoco, inquanto in base alle disposizioni im-partite dal Comando Generale sindal mese precedente, i reparti delCorpo mobilitati avrebbero dovutoattenersi agli ordini impartiti dai co-mandi delle unità dell’Esercito in cuierano inquadrati nelle zone di guer-ra. Accadde, pertanto, che mentre ipresidi di Santa Maura e Zante ot-temperarono all’ordine impartito dalcomando della 11ª Armata di nonopporre resistenza ai tedeschi, quel-li dipendenti dall’ “Acqui” seguironol’ordine della difesa ad oltranza nel-le isole di Corfù e Cefalonia, che siconcluse con una delle pagine piùtragiche della seconda guerra mon-diale.

***

I primi scontri con i tedeschi siebbero a Corfù, sede del comandodel I Battaglione, tenuto dal Cap.i.g.s. (incaricato grado superiore)Bernard, il giorno 13 settembre. Letruppe italiane, dopo aver subito unintenso bombardamento, passaronoall’offensiva con l’ordine di aprire ilfuoco contro navi ed aerei germani-ci che tentassero di avvicinarsi all’i-sola. Al Capitano Bernard fu affidatoil compito della difesa del porto e diprovvedere al disarmo ed alla cattu-ra del personale tedesco che vi eradislocato. Dopo un nuovo bombar-damento nella nottata, il comandan-te del nostro Battaglione ebbe l’inca-rico della difesa della “Fortezza vec-chia”, dove trasferì il comando del

reparto. Nella notte del 23 iniziò l’at-tacco in forze dei tedeschi nella par-te meridionale dell’isola: furono eli-minate le batterie costiere italiane e,nella notte successiva, altri duegruppi tattici germanici sbarcaronoconvergendo su Corfù, dove entra-rono al mattino ponendo fine alla re-sistenza italiana. Il comandante del18° fanteria, Col. Lusignani, cheaveva dato l’ordine iniziale di reagi-re ai tedeschi, fu da questi ultimi fu-cilato subito dopo la cattura, mentreil Cap. Bernard fu rinchiuso con altriufficiali nella Fortezza nuova e suc-cessivamente avviato ai campi d’in-ternamento.

Gli ufficiali italiani passati per learmi dopo la cattura furono circauna trentina.

***

Nell’isola di Cefalonia la rappre-saglia tedesca fu ancora maggiore,esacerbata dalla difesa ad oltranzadelle truppe italiane. Va evidenziatoche quest’isola non ha restituito alCorpo alcun ufficiale!

Alla notizia dell’armistizio, il co-mando dell’11ª Armata diede ordineche, qualora i tedeschi non avesse-ro compiuto atti di violenza, non bi-sognava attaccarli. Tale ordine nonfu gradito dalle truppe di guarnigio-ne nell’isola che in ogni caso nonavrebbero voluto cedere le armi. Inquesta situazione iniziarono le trat-tative tra il Gen. Gandin, comandan-te della Divisione “Acqui”, ed il co-mandante tedesco; quando le richie-ste di quest’ultimo divennero sem-pre più pressanti, il Gen. Gandincercò di prendere tempo, interpel-lando tutti gli ufficiali presenti. Nelfrattempo giunse la notizia che era-no state catturate due nostre batte-rie e che a Santa Maura era stato fu-cilato il Colonnello comandante letruppe della guarnigione. Era la goc-cia che fece traboccare il vaso:quando due motozattere, provenien-ti da Patrasso, cercarono di sbarca-re ad Argostoli, le nostre batterie

aprirono il fuoco affondandone unamentre nel porto venivano catturati iprimi tedeschi.

Nella notte tra il 13 e il 14 set-tembre il Gen. Gandin indisse un re-ferendum tra i suoi uomini: il re-sponso fu unanime, non si doveva-no cedere le armi ai tedeschi. I fi-nanzieri dislocati a difesa costieraperteciparono attivamente ai com-battimenti, sostenuti dagli elementidell’Esercito cui erano aggregati,quando dal 15 settembre i tedeschiiniziarono l’attacco in forze. I finan-zieri che venivano catturati con learmi in pugno erano fucilati sul po-sto.

Le funzioni di comandante di pre-sidio furono assunte dal comandan-te della Compagnia del Corpo, Cap.La Rosa, sotto l’incessante azioneaerea nemica, a causa della qualerimase gravemente ferito il Sottote-nente, anche lui del Corpo, Triolo.

Nel corso delle esecuzioni inmassa, seguite alla capitolazionedella guarnigione, tutti gli ufficialidella Guardia di Finanza nell’isolafurono uccisi, compreso il Sottote-nente Triolo, prelevato dall’ospedalee portato al luogo della fucilazione.

Al I Battaglione fu concessa laMedaglia d’Oro al Valor Militare allaBandiera.

Medaglia d’Oro al I Battaglionemobilitato

“Temprato in numerosi aspricombattimenti, tenace nelle lottepiù cruente, temerario negli ardi-menti, pervaso da indomito spiri-to guerriero, teneva fede alle leg-gi dell’onore militare e, a fiancodei reparti della “Divisione Acqui”nella tragica ed eroica resistenzadi Cefalonia e Corfù, dava largo,generoso contributo di sangue,battendosi in condizioni disperateed immolandosi in glorioso olo-causto alla Patria”.(Cefalonia-Corfù, 9-25 settembre1943)

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Fiamme Gialle 3 / 2006 11

Alla presenza del ComandanteRegionale e del Comandante Provin-ciale, il giorno 13 dicembre 2005, inAlessandria, presso la nuova sededel Comando Provinciale della Guar-dia di Finanza, ha avuto luogo la ceri-monia di scoprimento di una targacommemorativa in onore del Capita-no Carlo Blengio, decorato con Me-daglia di Bronzo al Valor militare conla seguente motivazione:

“Durante un combattimento resi-stette con grande coraggio a numero-se forze nemiche e fu ultimo della suasquadra a lasciare la linea del fuoco.Ferito dette prova di serena calma”.

Madrina della cerimonia la Signo-ra Ermelinda Blengio, unica discen-dente dell’ufficiale. Nato a Ristagno inprovincia di Alessandria nel 1894, ve-stendo la divisa della Guardia di Fi-nanza partecipò con onore ad en-trambi i conflitti mondiali. In particola-re nella Grande Guerra, sul fronteorientale, con il grado di sottobriga-diere terra, si distinse in un atto eroi-co che gli valse la concessione dellamedaglia su riportata.

Quel gesto di straordinario corag-gio, unito alla serena consapevolezzadei propri doveri e della ferma deter-minazione, ha sempre contrassegna-to lo stile di vita di Carlo Blengio cheseppe, con uguale rigore ed onore,distinguersi anche nel servizio pre-stato in tempo di pace nel Corpo.

A ricordo di Carlo Blengio le Fiam-me Gialle, in servizio ed in congedo,della Provincia di Alessandria hannovoluto intitolare la targa commemora-tiva posta nell’ingresso principale del-la sede del Comando Provinciale diAlessandria, deponendovi una coro-na d’alloro.

Il Generale Giuseppe Mango, Co-mandante Regionale della Guardia diFinanza del Piemonte, accompagna-to dal Comandante Provinciale Co-lonnello Antonio Lupia, ha poi incon-trato il personale in servizio alla sededi Alessandria, le rappresentanze deireparti esterni operanti in provincianonché i componenti delle SezioniANFI esistenti nello stesso territorio.

Nella circostanza il ComandanteRegionale ha tratteggiato l’attualeconfigurazione della Guardia di Fi-

nanza quale Corpo di Polizia non piùprevalentemente tributaria bensì eco-nomico-finanziaria, proiettato versol’Unione Europea. Così, in futuro, par-ticolare attenzione sarà rivolta al con-trollo delle uscite del bilancio euro-peo, nazionale e degli enti locali; oltread una serie di altri programmi opera-tivi su vari comparti in cui attualmentesembrano annidarsi le maggiori insi-die all’economia ed alla finanza in ge-nerale. I programmi sunteggiati sopra,

ripresi anche dalla stampa locale, evi-denziano l’adeguamento del Corpoall’evolversi dell’economia, proiettataverso la “globalizzazione”, con conse-guente allargamento delle insidie elu-sive ed evasive dei tributi ma ancorpiù della libera concorrenza e di tuttele regole proprie della sana ammini-strazione economica di cui si avverteun marcato bisogno. Argomenti, que-sti, di cocente attualità e d’interessegenerale non solo per l’Italia.

Nelle foto:In alto, da sinistra, il Consigliere Nazionale ANFI per il Piemonte e la Valle d’Ao-sta e Presidente della Sezione ANFI di Alessandria, Cap. Tito Marini, la Madrinadella cerimonia, Sig.ra Ermelinda Blengio, il Comandante Regionale della Guar-dia di Finanza, Gen. B. Giuseppe Mango, il Comandante Provinciale di Alessan-dria, Col. Antonio Lupia e alcuni rappresentanti della Sezione ANFI di Alessan-dria, durante l’esecuzione dell’Inno Nazionale.In basso, il Comandante Provinciale, Col. Lupia, durante il suo intervento.

RICORDATO IL CAPITANO CARLO BLENGIOMEDAGLIA DI BRONZO AL V.M.

di Tito Marini

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12 Fiamme Gialle 3 / 2006

RICORDATO AD ACQUI TERME IL 57° ANNIVERSARIODI FONDAZIONE DELLA SEZIONE

Organizzato dal Direttivo della Se-zione di Acqui Terme, in data 8 di-cembre u.s. si è tenuto il pranzo so-ciale di fine anno presso il Ristorante“Belvedere” di Denice (AL).

Al lieto incontro conviviale hannopartecipato numerosi soci della Se-zione, rappresentanze delle Sezionidi Alessandria, Novi Ligure e Tortonae, per il servizio attivo, il Comandantedella Tenenza di Acqui Terme, Ten.Giovanni Marchetti.

Durante il pranzo in un’atmosferadi commozione, è stato festeggiato il57° anniversario di istituzione dellaSezione avvenuta il 31 ottobre 1948“in un tetro e piovoso pomeriggio”,come è risultato da un manoscrittorinvenuto casualmente agli atti, dalquale risulta promotore e quindi Pre-sidente della Sezione l’ex MarescialloCav. Raffaele Acanfora.

Ospite d’onore, per l’occasione, èstato il figlio del fondatore, l’Avv.

Osvaldo Acanfora, del Foro di AcquiTerme, il quale, in una breve e com-mossa allocuzione, ha ricordato l’at-taccamento alle Fiamme Gialle e lospirito di Corpo che animava il pro-prio genitore, deceduto nel 1975.

Per suo desiderio, l’Avv. Acanforaè stato iscritto alla Sezione quale so-cio simpatizzante.

Nella fotografia, con il Direttivo, il Presi-dente, Fin. Cav. Antonio Luciano, e il Co-mandante della Tenenza e gentile Signora.

RUSSIA 2006 - PELLEGRINAGGIO DELLA MEMORIA

Il Brig. Cav. Aurelio De Zolt, giàComandante del S.A.G.F. presso laTenenza della Guardia di Finanza diBormio e oggi socio della SezioneANFI omonima, veniva richiesto dalCav. Renato Buselli, del GruppoA.N.A. di Verona, come coordinatoredi un pellegrinaggio in Russia.

La spedizione, che ha avuto luogodal 14 al 23 gennaio 2006, aveva loscopo di ripercorrere lo stesso itinera-rio delle nostre Forze Armate durantela ritirata dal Don a Nikolajewka suuna distanza di circa 200 chilometri.

Questo percorso è stato effettuatoin parte a piedi e in parte con gli sci dafondo a una temperatura media di -40gradi nelle stesse condizioni climati-che dell’anno 1943, inizio della ritirata.

Durante il percorso sono state com-memorate le fosse comuni, depostecorone di fiori sul fiume Don e pressole Steli erette in memoria dei Caduti,nonché visitate scuole, asili e orfano-trofi con il beneficio di una cordiale ac-coglienza della popolazione locale.

Il Brig. De Zolt è stato invitato in

rappresentanza della Guardia di Fi-nanza e degli Alpini della RegioneLombardia.

Sotto il passaggio della ferrovia diNikolajewka, teatro dell’ultima batta-glia dove rimasero sulla neve circa8.000 soldati di ogni rappresentanza,

sono state raccolte delle pietre, chesono state donate al Museo degli Al-pini di Bormio e Valdisotto.

Nella foto il Cav. De Zolt e il Cav.Buselli posano per una foto ricordo, a- 40 gradi, su un Cippo eretto in ricor-do dei Caduti.

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Fiamme Gialle 3 / 2006 13

Il 20 gennaio 2006 la Sezione ANFIdi Alghero ha ricordato l’eroico sacrifi-cio del Vicebrigadiere mare AntonioSanna, perito assieme ad altri 14 fi-nanzieri nell’affondamento, nel MarMediterraneo, del R. Dragamine 36 av-venuto il 20 gennaio 1943; eroico sa-crificio compiuto per salvare numerosealtre vite umane e per il quale è stataconcessa la Medaglia d’Oro al V.M. al-la Bandiera del Dragamine 36 del Cor-po della Guardia di Finanza.

La cerimonia è iniziata con una San-ta Messa, celebrata dal Cappellano DonGiuseppe Curcu, alla quale ha assistitoanche la sorella del V.Brig. Sanna,Sig.ra Anna, che ha ringraziato tutti iconvenuti per la partecipazione alla ceri-monia commemorativa in onore del fre-tello defunto, e conclusasi con la depo-sizione di una corona d’alloro sulla Lapi-de eretta a ricordo dell’avvenimento.

Alla manifestazione, che ha avutograndissima risonanza, hanno parteci-pato: il Sindaco di Alghero, Avv. MarcoTedde, l’Assessore Prof. Antonello Mu-roni e diversi Consiglieri; il Comandan-te Provinciale della Guardia di Finanzadi Sassari, Ten. Col. Giovanni Casadi-dio; il Comandante dell’Aeroporto Mili-tare di Alghero, Ten. Col. SalvatoreBecciu; il Comandante della Tenenzadi Alghero, Ten. Carmelo D’Andrea,con diversi finanzieri; il Comandantedella Sezione Operativa Navale, Cap.Alessandro Cavalletti con numerosi fi-nanzieri di mare; i Presidenti delle Se-zioni ANFI di Sassari, Bosa, Thiesi,con numerosi soci, e la rappresentan-za dell’Associazione, piuttosto numero-sa, dell’Aeronautica militare di Alghero,nonché le rappresentanze di numerosealtre Associazioni Combattentistiche ed’Arma locali.Nelle foto: In alto: il gruppo dei parte-cipanti alla cerimonia mentre si portapresso la targa posta a ricordo delVice Brigadiere Antonio Sanna.Al centro: da destra il M.M. SalvatorePittalis, alfiere della Sezione di Thiesi;il Presidente della Sezione di Sassari,App. Otello Ferrini; il Presidente dellaSezione di Bosa, App. SebastianoDeriu; il Labaro della Sezione dell’As-sociazione Aeronautica; l’alfiere dellaSezione di Alghero, App. FrancescoCais, sostano sotto la Lapide posta aricordo del V.Brig. Antonio Sanna.

LA SEZIONE ANFI DI ALGHERO RICORDA IL 63° ANNIVERSARIODELLA SCOMPARSA DEL V.B. MARE ANTONIO SANNA

In basso: la Sig.ra Anna Sanna ringrazia i partecipanti alla commemorazione tra cui: il Sindaco di Alghero, Dott. Marco Ted-de, il Ten. Col. Giovanni Casadidio, il Gen. B. Pasqualino Carboni, socio della Sezione ANFI di Alghero, il Presidente dellaSezione di Alghero, App. Leonardo Riu, l’Assessore Antonello Muroni, il Ten. Col. Salvatore Becciu.

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14 Fiamme Gialle 3 / 2006

L’urlo aveva qualcosa di disuma-no che mi atterriva “Proveniva dallaparte bassa del Paese somigliantead un Presepio” ,da quelle case an-tiche sparse come pecore sull’ertopendio erboso.

Ordinariamente annunziava la fi-ne tragica di un familiare fatto apezzi dal grisou dentro il ventre or-rido di una miniera di carbone delColorado. Quasi dopo confermavala ferale notizia, giunta per postadopo un mese dall’invio, il toccodella campana grande della Chie-sa, lento e struggente. Un destinos’era compiuto! E quel destino si-gnificava il mutar della vita, essen-do venuta meno la preziosa risorsaveniente da oltre oceano. E la mor-te di quello sventurato portava il lut-to in tutte le famiglie, in qualche mo-do, diretto o lontano, fra loro appa-rentate.

Capitava ogni tanto, tuttavia, chel’urlo fosse un urlo di gioia salvificaa ragione della concessione della“carta cittadina” (cioè della cittadi-nanza americana) ad un padre difamiglia, ad un fratello, ad un fidan-zato.

In tal caso, con lo stesso amor diPatria con cui era andato all’assaltoin salita contro il nemico sull’Ortiga-ra, alla stessa maniera un invalidodi guerra spuntava dal vicolo purein salita suonando la “Canzone delPiave” e “Monte Grappa... Tu sei lamia Patria”. Inni, quello e questo,molto cari al cuore degli Abruzzesi,ricordando loro i padri ed i figli Alpi-ni caduti nel primo e nel secondoconflitto mondiale, scolpiti con no-me, cognome e grado sul bel Mo-numento del Paese.

Quella “Carta” mutava il destinodi tanta povera gente; apriva ad es-sa un fremito di nuova vita e di for-te speranza nella prospettiva dimetter piede nella Terra Promessa:l’America. Per bene intenderci, erail tempo in cui, usciti con le ossa rot-te dalla grande depressione del

1929, pur in un mare di miseria e,forse proprio per questo, la nostramoneta faceva aggio sul bigliettoverde americano: 1 Lira contro 1,20dollari USA. Sostanzialmente comeoggi avviene con l’Euro, ma a con-dizioni socio-economiche profonda-mente diverse.

Di qui la straordinaria capacità diquella “Carta”, attraverso l’emigra-zione, di ribaltare e sconfiggere undestino ex natura adversus in unatenue luce di speranza. Ignazio Si-lone e Benedetto Croce sono gli in-superabili esegeti di quel tempo. Edappunto a quel tempo risale lostruggente refrain: “Partono i basti-menti…/e te ne vai lontano…: lon-tano da chistu core…/ napoleta-ne…/Santa Lucia/lontan date…/quanta malincunia…”. E cen’era un altro di refrain, non menostruggente: “Mamma…mamma…/dammi cento Lire…/che in Americavoglio andar…”. Cento Lire io te ledo ma in America no no no no”.

Quei sentimenti, quella passio-ne, quell’amore sono, ahimè, spari-ti dalla faccia della terra, travolti dauna volgarità rivoltante.

Ed io, invece, dalle colonne delnostro Periodico, li “passo in rasse-gna” con Voi, Lettori, perché NONmuoiano.

Conservo un esemplare autenti-co di quel “tesoro” in filigrana, colorverde-azzurro, recante un grossotimbro su ceralacca rossa del Di-partimento di Stato e quello della“Regia Dogana di Napoli”, rilasciatoa mio nonno Nicola come me, “Citi-zen of United States of America”. Viappare un Uomo smunto, intimorito,sfiancato dalla fatica, con i polmonicarichi di polvere nera, “moner” (mi-natore), “unlettered” (analfabeta) eduna piccola croce, la sua firma, tre-molante, assieme a quella di duetestimoni.

Uscì vivo ma con le ossa rottedallo scoppio del nefasto grisou peril solo caso che quel giorno, anzi-

VA’ PENSIERO...

di Nicola Morelli

ché scavare le vene di carbone a400 metri, era stato destinato a“quota five” ove, munito di un appo-sito arnese, infilzava i serpenti a so-nagli che trovava aggrovigliati al ri-paro delle fraglie del terreno. Unasoddisfazione nella vita, però, se laprese. Dopo 40 anni di tenebre, se-duto attorno al camino, vide entrarein casa un energumeno in divisa. IlPaese, nel settembre 1943, era oc-cupato dai tedeschi, a poche dieci-ne di chilometri dalla linea del San-gro. Quel gentiluomo, sfondata laporta chiusa con il ferro filato, gliurlò: “tu sei mirricano”. E il poveret-to altro non fece che mostrargli latessera di razionamento del panecon un vistoso timbro del Comune.Si acquietò subito perché il timbroper stimolo genetico, è sempre ri-spettato. Pieno di grappa se ne sta-va andando. E fu allora che il mioeroico vecchietto, gli gridò dietro“heil Hitler” mettendo la mano dipiatto all’altezza del cavallo deipantaloni. Ultima protesta di un Uo-mo dabbene contro la violenza e lafollia di un mammifero occupante.

Viveva con la moglie e nove figlinel suburbio napoletano; lo chiama-vano “Rasputino” per via della bar-ba incolta simile a fili di seta, ma neera l’esatta antitesi per avere uncuore inteso al bene della gente enon certamente all’intrigo di unaCorte imperiale.

Per sbarcare il lunario e mante-ner nitida la differenza fra pranzo ecena, amava arrotondare le misera-bili entrate che gli derivavano dallavendita di merluzzi e calamari “a ra-te” nell’entroterra vesuviano unavolta “freschi”, amabilmente deno-minati “alle vongole”, stampavapassaporti falsi con un torchietto amanovella, da lui stesso costruito.Quei passaporti, miracolo di una in-telligenza nata dalla miseria comeacqua sorgiva, erano fatti così beneche era impossibile distinguerli daquelli veri. Li fabbricava nei limiti

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delle necessità della Famiglia e poiriponeva l’arnese dentro il cascinot-to delle galline. Quando si accorseche la vendita “tirava” e che il mira-colo richiamava la gente da ogniparte, che da folla diventò calca,pentito del suo agire criminale,spaccò tutto. E del torchietto non ri-mase nulla che fosse utilizzabile.

Fu un falsificatore o un benefat-tore? Segmento di criminalità oframmento di umanità? Alla moglieche lo rimproverava di non stampa-re dollari falsi anziché passaporti, ri-spose: “Amore mio, stampandopassaporti a venti lire l’uno, cam-piamo noi e diamo la speranza dicampare meglio in America alla po-vera gente che li acquista. Sfornan-do dollari falsi divento un traditoredell’America”.

Con quei documenti contraffattimolte Famiglie misero piede nellanuova Terra, lavorò, prolificò, sfug-gendo ad un destino amaro.

Lacrime e gioia, gioia e lacrime,stupefacente ossimoro, si confon-devano così in una osmosi senzaprofili, diventando un grumo di dolo-re, di passione e, già, di accoratanostalgia.

L’ultimo giorno nella casa degliavi era il più penoso, il più lungo. Bi-sognava salutare tutte le Famiglie,l’un l’altra apparentate “latu sangui-ne”, come ho detto e, nell’occasio-ne, invitarle alla “gran buffe” del tar-do pomeriggio, a tavole già imban-dite a festa.

Era l’ultimo saluto prima dell’im-barco sul “bastimento” a Napoli. Lapiccola Comunità perdeva forse persempre un suo membro, una partedi sé nel fragore degli auguri, deibaci e degli abbracci, piangeva e ri-deva, rideva e piangeva soffiandosiil naso con il fazzolettone della spe-sa.

Talché la partecipazione ad unevento tanto atteso (la cittadinanzaUSA), difficilmente era distinguibiledalla partecipazione ad un “conso-lo” funerario, ma ciò beninteso nonimpediva alla calca di mettere i pie-di sotto i lunghi tavoli per un’occa-sione che non andava perduta; la-crime o non lacrime.

Enormi piatti di “chitarra” abruz-

zese, fatta a mano, piombavano suquei tavoli del retroterra, mentre ledamigiane di vino (cotto, 14°), vuo-te, venivano portare fuori della por-ta, allineate e coperte come unasquadra fucilieri.

Attorno alle tre del mattino l’ac-me della tradizione si prestava anuova vita! Ma qualcosa riportava icerebri alterati dalla inusuale liba-gione alla realtà della partenza im-minente. Scemava il tono del lietoincontro per far luogo ad una com-postezza più consona al grandemomento del distacco, ormai vicino.

“ADDIO, monti sorgenti dall’ac-que ed elevati al cielo” bisbigliava ladolce Lucia, sopraffatta dalla com-mozione, allontanandosi dalla riva;“ADDIO torrenti dei quali distinguelo scroscio come il suono delle vocidomestiche…quanto è triste il pas-so di chi, cresciuto tra voi, se ne al-lontana…!”.

“ADDIO, casa mia, dove, con unpensiero occulto, s’impara a distin-guere dal rumore dei passi comuni,il rumore di un passo aspettato conrossore”.

“ADDIO, Chiesa, dove l’animotornò tante volte sereno cantando lelodi del Signore. Dove lo spirito se-reno del cuore doveva essere sola-mente benedetto e l’amor venir co-mandato”.

Alla stessa maniera della dolceLucia Mondella, bella ragazza lom-barda, di cui Don Rodrigo incanuti-va, il candidato “Citizen of USA”,avvicinandosi dolorosamente l’oradel distacco, s’alzò dalla sedia edisse: “ADDIO, Terra generosa,che mi desti il pane bianco nellamalattia e la polenta in salute”. “AD-DIO, Padre mio che mi crescesti in-namorato dell’Italia, nella sacralitàdel dovere e dell’onesta”. “ADDIO,Madre adorata, che mi desti alla lu-ce con una pentola di acqua caldafra il gemere della tormenta nel ca-mino”. “ADDIO, Moglie mia, compa-gna fedele nella gioia e nel dolore,lembo di cielo celeste della mia vi-ta”. “ADDIO, Figli miei: Ardito, Fir-mato, Samuele, Diodato, Abramo,piccola Cecilia. Mi allontano da Voiper offrirvi un destino migliore. An-che se lontano, tutti vivrete con me

con il battito del mio cuore”. “AD-DIO, Amici e Parenti, siate forti egentili pur nelle avversità”.

Il “diretto” per Napoli (si fa per di-re) arrivava puntuale alle 06,00, co-me arriva puntuale il destino di ogniessere umano; la puntualità dei tre-ni essendo, in quel tempo, orgogliodella Nazione.

Il sacco con i poveri indumenti diricambio volò attraverso il finestrinodella II classe e, poi, abbraccia-menti da ogni parte, baci ed ab-bracci ancora, le porte non chiusedel convoglio sbattute con forza,quasi con violenza, per dolore o perprotesta. Il capostazione suona latrombetta d’ordinanza che dà l’avvi-so di partenza. Il macchinista s’af-faccia al finestrino e, annuendo, tirala cordicella sbuffando tre fischiacutissimi, aritmicamente. Il vec-chio Alpino dell’Ortigara attacca ilsuo bombardino, ancora una volta,le note del “Piave”, che si dissolvo-no nella valle sottostante alla Sta-zione ferroviaria (mt. 1050).

Il treno s’avvia in salita fra vapo-ri e stridor di rotaie, verso Napoli.

Tutto si è compiuto o tutto è dacompiersi e nessuno lo sa, menoancora una famiglia che prega eche spera.

“Ansimando fuggìa la vaporie-ra…mentr’io cosi piagnea entro ilmio cuore” (Carducci), fra pini folti“irti e divini” (D’Annunzio).

Mesta, la gente accorsa torna al-le case antiche appollaiate sull’ertopendio erboso, fra Gran Sasso eMaiella.

Carica di Carità, ridondanteUmanità, Forte e Gentile.

Nota: Come afferma l’Autore,Nicola Morelli, l’articolo è statobattuto “in diretta” dai sentimen-ti e dal cuore; ha una ispirazionedeamicisiana, da “Libro Cuore”,ma esprime il reflusso di un mon-do antico, che tanto avvince, po-nendolo a confronto con le ne-quizie di quello odierno.

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16 Fiamme Gialle 3 / 2006

Fogli Edgardo lo abbiamo in-contrato per caso tra le righe dei li-bri che parlano della 2ª guerramondiale, consultando lunghi elen-chi dei caduti e decorati, andandoa cercare le sepolture dei dispersi.

Le notizie su Fogli Edgardo rac-colte sino ad ora sono poche, mauna cosa è certa è Medaglia d’Oroal Valor Militare.

Altro punto fermo, è stato unsoldato di finanza in gioventù e do-po un lungo silenzio riappare nelmomento peggiore della storia d’I-talia l’8 settembre 1943, per chiu-dere eroicamente la sua esistenzaterrena il 29 gennaio 1945, donan-do la vita alla Patria.

In una recente pubblicazionedell’Ufficio Storico dello Stato Mag-giore dell’Esercito, il Fogli è com-preso nell’elenco dei militari deco-rati di Medaglia d’Oro al Valor Mili-tare con la qualifica “Guardia di Fi-nanza - Finanziere partigiano com-battente”.

Qui di seguito, per dovere dicronaca, riporto quanto ufficial-mente noto dell’Eroico combatten-te, per notizia dei nostri lettori:

MOTIVAZIONE DELLA MEDAGLIAD’ORO AL VALOR MILITARE

Fogli Edgardo, nato nel 1901a Comacchio (Ferrara).

Valoroso combattente parti-giano partecipava tra i primi almovimento di resistenza rivelan-do alte doti di combattente, diorganizzatore e di trascinatore.Con il suo battaglione partecipa-va alle imprese più ardue nelladifficile e infida zona delle valli,distruggendo i traghetti avver-sari e provocando gravi perditein uomini e materiali. Attivamen-te ricercato veniva infine cattu-rato e nonostante fosse sottopo-sto a feroci sevizie, non una pa-

rola usciva dalle sue labbra chepotesse nuocere alla Resisten-za, finché il nemico, inferocitoper tanta, splendida forza d’ani-mo, barbaramente lo trucidava.Nobilissimo esempio di adaman-tina fierezza e di ardente amor diPatria.

Comacchio (Ferrara), 29 gen-naio 1945 (D.P. 11 settembre1968).

Nato da famiglia numerosa inmodeste condizioni economiche,dopo aver frequentato le scuoleelementari d’obbligo coadiuvò ilpadre nel mestiere di bottaio. Al-l’età di 19 anni si arruolò volontarionella Guardia di Finanza di Terra,con la ferma di tre anni. Al terminedel periodo di addestramento pres-so la Legione Allievi, il 1° giugno1920 fu assegnato alla LegioneTerritoriale di Genova, poi a quelladi Firenze e quindi al Centro di Mo-bilitazione di Bologna dove il 15marzo 1923 fu congedato per fine

ferma passando nella forza in con-gedo della Guardia di Finanza.

Durante il congedo, nel venten-nio fascista, svolse attiva propa-ganda contro il “regime”, in Italia eall’estero, subendo di conseguen-za, alcune condanne, che ne fece-ro un perseguitato politico.

Dopo l’armistizio dell’8 settem-bre 1943, partecipò tra i primi allaresistenza con la 35° brigata parti-giana “Garibaldi” nelle valli di Co-macchio, sino a che, catturato daitedeschi, venne fucilato il 29 gen-naio 1945.

Nel dopoguerra l’amministrazio-ne comunale gli ha intitolato unastrada della città di Comacchio.

FONTI:- Le medaglie d’oro al Valor Mili-

tare – Vol. III 1941/81;- I militari nella guerra partigiana

in Italia 1943/45 S.M.E. – Ufficiostorico – Roma 1998 pag. 319;

- Foglio matricolare Distretto Mi-litare di Bologna.

FRUGANDO NEL PASSATOFOGLI EDGARDO - MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE

Edgardo Fogli

a cura di Enzo Climinti

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Fiamme Gialle 3 / 2006 17

SANTA MESSA PER I DEFUNTI CELEBRATA PRESSO IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE LACRIME A DONGO

Il 19 novembre 2005 presso ilSantuario della Madonna delle Lacri-me in Dongo, il Presidente della Se-zione, Cav. Giorgio Petruzzellis, e ilConsiglio Direttivo della Sezione han-no fatto celebrare una S.Messa a suf-fragio dei Finanzieri defunti.

La S.Messa è stata celebrata daPadre Carmelo Lo Cicero, Superioredel Convento dei Frati Francescani.

Alla cerimonia hanno preso parteAutorità civili, religiose e militari: ilM.M. della Guardia di Finanza Privite-ra ed altri militari della Brigata di Don-go; il Comandante della Stazione Ca-rabinieri di Dongo; il Presidente dellaComunità Montana Altolario dott. Spi-nola; il Sindaco di Dongo Virgilio Lil-lia; il Sindaco di Germasino DinoChiarori; il Parroco di Dongo Don An-gelo Pozzi; le varie Sezioni combat-tentistiche e d’Arma; le Sezioni ANFI

limitrofe ed i parenti dei finanzieri de-funti.

E’ intervenuta anche la madrinadella Bandiera, Sig.ra Angela Montini

in Maffia, figlia dell’App. Giovanni Mon-tini con il consorte Sig. Mario Maffia.

La foto mostra i convenuti fotogra-fati nell’interno del Santuario.

LA PREMIATA SOCIETÀ FILARMONICA“ANGIOLO DEL BRAVO” HA LA PROPRIA SEDE

Finalmente dopo tante peripezie etraslochi la Premiata Società Filarmoni-ca “Angiolo Del Bravo” ha la propria se-de definitiva costruita in La Scala di SanMiniato, Piazza C. Capoquadri.

Il merito di tutto questo va al Presi-dente della predetta Filarmonica, Brig.Andrea Gronchi, socio della SezioneANFI di San Miniato, in cui ricopre an-che la carica di consigliere.

Questa vicenda ha destato vastaeco a livello regionale con articoli a ca-ratteri cubitali nei vari giornali, come LaNazione, Tirreno ecc.

Iniziata nel 2002 quando Angiolo DelBravo ebbe lo sfratto da un’altra sede,la Filarmonica subì varie vicissitudiniche costrinsero il Consiglio della stessaa prendere una decisione molto drasti-ca: quella di costruire ex novo un fabbri-cato per la propria sede, con tutti i rischieconomici che ne potevano derivare.

Con i contributi della Cassa di Ri-sparmio di San Miniato, del Comune,della popolazione e degli stessi soci,l’impresa si è avverata.

Alla cerimonia, alla quale è interve-nuta tutta la popolazione, dopo una bre-ve descrizione di cifre e circostanze fat-ta dal Gronchi, hanno parlato il Vescovodi San Miniato, S.E. Mons. Fausto Tar-delli, il Sindaco Prof. Angelo Frosini e

vari Assessori. Tutti hanno messo in ri-salto le capacità e l’onestà del Presi-dente della Banda, Brig. Andrea Gron-chi, socio e consigliere della SezioneANFI di San Miniato. Resta, comunque,la soddisfazione che l’incarico di Presi-dente della Banda, fra le tante altre per-sonalità locali, è stato dato proprio adun Brigadiere della Guardia di Finanza,ora in congedo, che lo ha espletato finoin fondo con il massimo rigore della tra-

sparenza e dell’onestà.Per questo il Brig. Gronchi ha riscos-

so un vivo plauso da tutte le Autorità re-ligiose, politiche e civili interessate.

Nella foto: S.E. Mons. Fausto Tar-delli durante la cerimonia con il Sinda-co ed altre personalità ed il Brig. An-drea Gronchi (indicato da una freccia),dietro al quale vi è il Presidente dellaSezione ANFI di San Miniato, il M.M.A.Cav. Giovanni Tempestini.

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18 Fiamme Gialle 3 / 2006

SERVIZIO DI VOLONTARIATO SVOLTO DAI SOCIDEL NUCLEO ANFI DI BIANCAVILLA (CATANIA)

Il 23 gennaio 2006, il Sindaco del Co-mune di Biancavilla, Prof. Mario Canta-rella ha consegnato al Nucleo di Bianca-villa della Sezione ANFI di Catania un’au-tovettura Fiat Panda, donata dalla con-cessionaria “Autolip” di Biancavilla.

Nell’occasione l’Amministrazionecomunale ha donato le seguenti attrez-zature: cassetta di pronto soccorso,estintore, torcia elettrica, una corda edaltro, per meglio svolgere il Servizio divolontariato.

Alla cerimonia sono intervenuti oltreal Sindaco e ad alcuni Consiglieri, il Co-mandante della Tenenza della Guardiadi Finanza di Paternò, M.A. Luigi La Fi-co, i fondatori del Nucleo ANFI di Bian-cavilla, M.C. Giuseppe D’Urso, il Brig.Salvatore Diolosà ed il FiduciarioV.Brig. Vincenzo La Rosa con altri soci.

Per la Sezione ANFI di Catania sonointervenuti inoltre il Vice Presidente,S.Ten. Valerio Rocco Lollo, il ConsigliereFin. Mario Loi ed il socio simpatizzanteSig. Salvatore Grasso, che hanno ringra-ziato personalmente le Autorità ed i re-sponsabili della Concessionaria “Autolip”.

I soci partecipanti alla cerimonia di consegna, al Nucleo ANFI di Bianca-villa, della Fiat Panda donata loro dalla Concessionaria “Autolip” diBiancavilla. La Fiat Panda verrà utilizzata per le attività del Nucleo divolontariato sorto all’interno del Nucleo ANFI di Biancavilla.

COMMEMORAZIONE DEL IV NOVEMBRE 2005FESTA DELLE FORZE ARMATE

In data 4 Novembre 2005, in Bian-cavilla (Catania), nel giorno della com-memorazione dei Caduti di tutte leguerre, si è svolta una solenne ceri-monia alla presenza di Autorità civili emilitari e di numerose rappresentanzedi Associazioni Combattentistiche ed’Arma di tutta la provincia di Catania.

Dopo la celebrazione della SantaMessa officiata dal Cappellano Milita-re Don Vincenzo Castiglione nella Ba-silica “Maria Santissima dell’Elemosi-na”, un corteo ha attraversato la viaprincipale di Biancavilla fino a PiazzaAnnunziata, per rendere omaggio alMonumento dei Caduti con la deposi-zione di una corona di alloro mentre ilcorpo bandistico di Biancavilla ha in-tonato l’Inno Nazionale accompagna-to dal coro dei bambini del Primo Cir-colo Didattico della Città.

La manifestazione è stata promos-sa dal Sindaco, Prof. Mario Cantarelladel Comune di Biancavilla e organiz-zata dal cerimoniere Prof. SalvatorePinieri, Segretario della Federazione

A.N.C.R. di Catania, in collaborazionecon il Presidente della Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri,S.Ten. Dott. Antonio Rapisarda, e delFiduciario del Nucleo A.N.F.I. di Bian-cavilla, V. Brig. Vincenzo La Rosa.

Alla cerimonia commemorativa hapartecipato una rappresentanza dellaSezione ANFI locale.

Nella foto la cerimonia della depo-sizione di una corona di alloro al Mo-numento ai Caduti con discorso cele-brativo del Sindaco di Biancavilla.

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Fiamme Gialle 3 / 2006 19

Prima delle Festività natalizie ap-pena trascorse, il Comandante Re-gionale della Guardia di Finanza del-la Liguria, Gen. B. Walter Peruzzo, miconvocava nel suo ufficio e mi infor-mava del desiderio espresso da per-sona di altissimi meriti sportivi, di po-ter essere iscritto, come socio simpa-tizzante, all’ANFI.

Nell’occasione, mi riferiva ancheche questi era persona insignita del-l’onorificenza di “Grand Ufficiale” almerito della Repubblica Italiana. A ta-le notizia pensai: chi sarà mai e checosa avrà compiuto per ricevere cosìalto riconoscimento?

Il Gen. Peruzzo mi forniva il nu-mero di telefono e il nominativo del-l’aspirante socio che si chiama Aure-liano Bolognesi.

Per correttezza informavo della ri-chiesta il Presidente della SezioneANFI di Genova, Ten. Carmine Migli-no, che nulla aveva da obiettare. Ilgiorno stabilito per l’incontro con lapersona interessata mi munisco deimoduli di iscrizione e mi reco a casadi colui che per me risulta essere unapersona sconosciuta.

Appena entro nell’abitazione im-magino di capire chi è Aureliano Bo-lognesi: alle pareti del corridoio e del-l’ingresso noto appesi parecchi qua-dri di buona fattura, quindi penso chesarà un artista, un pittore affermato.

Mi invita in salotto e rimangosconcertato, perché non vedo altriquadri, bensì cornici con fotografie dipugili, di ring e quant’altro sull’”artedel pugilato” e, sempre incorniciati,articoli di giornali, ingialliti dal tempo,che esaltano le gesta di uno sportivo:leggo con interesse il nome ricorren-te che è quello del mio interlocutore.

Egli mi scruta e mi confermaquanto appena intuito e, con moltamodestia, afferma: si sono io quellodelle fotografie e degli articoli di stam-pa: sono il campione olimpionico diboxe, pesi leggeri, delle XV Olimpiadidi Helsinki – anno 1952.

Rimango di sasso! Non avevo maiincontrato un’atleta di così alto livello:Medaglia d’Oro Olimpica.

Immediatamente mi vengono allamente le imprese sportive di alcuni al-

tri campioni della boxe: Loi, Mazzin-ghi, Visentin, ma di questi conoscoqualche notizia ed ho visto in televi-sione alcuni loro incontri, ma di Bolo-gnesi nulla: non l’ho mai visto com-battere sul ring. Quando ha vinto l’O-limpiade il mezzo televisivo in Italianon era ancora in uso.

Sono particolarmente compiaciutodell’incontro, così inatteso e gradito.Nei pochi metri quadrati del salotto èrappresentata una intera vita di sacri-ficio, di impegno, di gloria e di ricono-scimenti. Solo ora comprendo la suanomina a Grand Ufficiale e le atten-zioni che da più parti gli sono rivolte.

Mi invita a sedere e con moltaamabilità mi racconta, in poche battu-te, la sua vita sportiva.

In gioventù, per meglio sviluppareil suo fisico mingherlino e per difen-dersi da coetanei più robusti di lui, siavvicina alla palestra ed in particolarealla boxe, divenendo - in poco tempo- un buon dilettante.

A vent’anni parte per il servizio mi-litare, nel “Reparto Autieri” dell’Eser-cito Italiano, ove continua ad allenar-si, e partecipa ai Campionati Mondia-li Militari, perdendo la sola finale dicategoria.

Al termine della leva prosegue il suoimpegno con la boxe ed approda nellasquadra dilettantistica azzurra, parteci-pando alle più importanti manifestazio-ni nazionali ed internazionali, tra le qua-li la menzionata XVª Olimpiade.

Poco dopo chiama Liana e subitoarriva la moglie, Liana Sentinelli.

Ci presentiamo ed il Sig. Bologne-si dichiara con viva soddisfazione:ecco l’autrice di tutti i quadri espostiin casa. Altra viva sorpresa!.

Vengo così a sapere che la Signo-ra è diplomata all’Accademia delleBelle Arti ed ha maturato la sua espe-rienza artistica a Parigi, Milano e Zu-rigo, collaborando anche con il famo-so “PEYNET” (il celebre creatore dei“Fidanzatini”). Attualmente è presen-te con le sue opere in varie Galleriepubbliche e private.

Chiedo al Signor Bolognesi per-ché voglia iscriversi all’AssociazioneNazionale Finanzieri d’Italia” ed eglicon semplicità risponde: nel mio viag-

giare per il mondo per diversi tornei diboxe sostenuti, alle frontiere e negliaeroporti italiani ho avvicinato molti“Finanzieri” nell’espletamento del lorolavoro e sempre mi hanno dimostratoparticolare attenzione, cortesia e di-sponibilità e quindi ho ritenuto giustoavvicinarmi ancor più al Corpo dellaGuardia di Finanza, tramite l’ANFI.

Mi racconta, inoltre, che la sua no-mina a Grand Ufficiale è frutto dellaprestigiosa vittoria olimpica e che,successivamente, ha ottenuto dalComitato Olimpico Nazionale la “Me-daglia d’Oro al merito atletico sporti-vo” per aver gestito per diversi anni lapalestra pugilistica “Cusina Boxe” diGenova, ove ha insegnato a moltigiovani il pugilato, allontanandoli, di-ce lui, da cattive compagnie e contri-buendo attivamente alla loro forma-zione morale ed umana, nonché es-sere stato vice allenatore federaledella squadra dilettantistica italiana diboxe. Nella sua fulgida carriera pugi-listica, Aureliano Bolognesi ha soste-nuto 141 incontri da dilettante (consoli 4 pareggi ed una sconfitta) e 25da professionista (con una sola scon-fitta). Il che non è poco!

Infine mi fa vedere con orgoglio l’at-testato che ha ricevuto da Papa Gio-vanni Paolo II, dopo che questi avevasaputo che proprio il Bolognesi, nellafinale olimpica di Helsinki del 2 agosto1952, aveva battuto un suo connazio-nale, tale Antkiewicz, peraltro già cam-pione olimpico a Londra nel 1948.

Chiedo quindi se è possibile vede-re le due medaglie, così prestigiose.

Mi risponde che la cosa non è fat-tibile, in quanto le ha entrambe dona-te per beneficenza: la Medaglia d’OroOlimpica al Centro Tumori di Genova;la Medaglia d’Oro al merito atletico esportivo , per la catastrofe dello “Tsu-nami”, che il 26 dicembre 2004 hacolpito in maniera devastante variPaesi del sud-est asiatico. Ecco chi èAureliano Bolognesi, nuovo sociosimpatizzante dell’ANFI!

Diamo quindi un caloroso benve-nuto a questo Campione di correttez-za, sensibilità sportiva ed umana,certo che onorerà l’impegno assuntocon la nostra Associazione.

UNA MEDAGLIA D’ORO OLIMPICA SI ISCRIVE ALL’ANFI

di Antonio Marino

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20 Fiamme Gialle 3 / 2006

MEETING DELLA SEZIONE ANFI DI CONEGLIANO PER L’ASSEMBLEA ANNUALE ORDINARIA DEI SOCI

Il 4 dicembre 2005, in occasionedell’assemblea annuale ordinaria deisoci della Sezione, è stato organizza-to un incontro conviviale, riservato aisoci, familiari e simpatizzanti, perconsentire lo scambio degli auguriper le imminenti festività natalizie.L’incontro è stato preceduto da unacerimonia religiosa celebrata in suf-fragio dei soci defunti, nella Chiesadei Frati Cappuccini di Conegliano.

Un folto gruppo di soci, con paren-ti ed amici, è intervenuto alla S. Mes-sa, al termine della quale è stata reci-tata la Preghiera della Guardia di Fi-nanza, seguita dal “silenzio fuori ordi-nanza”, suonato, con la tromba, dalMaestro Modolo.

Quali graditi ospiti, sono intervenuti:il Sindaco di Conegliano, Rag. FlorianoZambon; il Ten. Col. Giancarlo Cagge-gi, Comandante il Nucleo di Polizia Tri-butaria di Treviso, in rappresentanzadel Comandante Provinciale, Col. t. STGiuseppe Grassi, assente per servizio;il Cap. Flavio Vanzella, Comandantedella Compagnia di Conegliano; il Ten.Col. Roberto Magni, già Comandantedella stessa Compagnia ed ora in ser-

vizio presso il Nucleo di Polizia Tributa-ria di Venezia - Mestre; il Brig. Dott.Oscar Meneghetti, Presidente dellaSezione ANFI di Treviso, nonché nu-

merose altre rappresentanze del mon-do politico, imprenditoriale e delle As-sociazioni Combattentistiche e d’Armadella Consulta cittadina.

SCAMBIO DEGLI AUGURI DEI SOCI DELLA SEZIONE DI CASERTA PER LE FESTIVITÀ NATALIZIE

Il giorno 21 dicembre 2005, pres-so il Salone del Circolo Unificato del-le Forze Armate di Caserta, ha avutoluogo l’Assemblea di tutti i soci dellaSezione di Caserta per lo scambio diauguri per il S. Natale 2005 e il Ca-podanno 2006.

Nell’occasione è stata celebratauna S. Messa solenne, officiata dalPadre Cappuccino frate Pietro, dellaDiocesi di Caserta.

Alla cerimonia ha partecipato ilCap. Mauro Carusone, in rappresen-tanza del Comandante Provinciale diCaserta, T. Col. t.ST Francesco Mat-tana, che ha portato il saluto e gli au-guri dei militari in servizio del Coman-do Provinciale.

Tra i soci riuniti nella quasi totalitàdegli iscritti, con le loro consorti, il Gen.D. Francesco Cerreto, il Gen. MarinoConca e il Gen. Silvano Stanca.

Il Presidente della Sezione,M.M.A. c.s. Cav. Salvatore Nardiello,

ha rivolto il saluto e gli auguri per le

Feste Natalizie imminenti e al termine

della cerimonia, durante il buffet, è

stato brindato per tutti i soci dell’ANFI.

Nella foto il gruppo dei soci e familia-

ri partecipanti all’incontro prenatalizio.

Il Sindaco di Conegliano, Rag. Floriano Zambon mentre si rivolge ai soci e fami-liari della Sezione di Conegliano e a tutti gli ospiti per gli auguri natalizi. Alla suasinistra il Presidente della Sezione di Conegliano, M.C. Comm Antonio Mastrul-lo, il Presidente della Sezione di Treviso, Dott. Oscar Meneghetti. Alla destra delSindaco il Ten. Col. Caggegi, il Cap. Vanzella e il Ten. Col. Magni.

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Oppido Lucano è un piccolo pae-se in provincia di Potenza, poche mi-gliaia di anime abituate ad una vitatranquilla, due volte l’anno però inquesto luogo arrivano da tutta Italiamolti pullman civili con tanta gentecomune e pullman della Guardia diFinanza, dell’Arma dei Carabinieri,della Polizia di Stato e della Aeronau-tica Militare. I militari insieme a tantagente comune si ritrovano ogni fine disettembre, festa di San Michele Ar-cangelo, e soprattutto ogni sette lu-glio per celebrare un fatto che ha del-l’incredibile. Il sette luglio 1956 nelluogo oggi trasformato in “oratorio pri-vato” dedicato a San Michele Arcan-gelo, una donna, Francesca Lancel-lotti vide davanti a sè l’Arcangelo.Erano circa le ore nove e trenta e ledieci, le venne un dolore di testa irre-sistibile e così chiuse le finestre dellasua casa per la luce. All’improvviso leapparve nel buio San Michele Arcan-gelo e lei a tale vista lo cacciò e glidisse: ‘Fuggi lontano da me, tu seiapparso come una cosa bella ma tusei il demonio, io vado col nome diDIO.” Ma Lui si avvicinò e le disse:‘Non sono come tu credi ma sono unAngelo di DIO mandato per te!’ EFrancesca gli disse: ‘Se sei l’Angelodi DIO che risposta mi hai portato?’San Michele Arcangelo le rispose:‘Sei padrona, devi vincere, vai a Ro-ma, avvicinerai tante anime e tantagente a DIO, per quanto non te nepuoi immaginare! Verranno da tutto ilmondo”. Francesca rispose “Ma co-me è possibile? La padrona faccio:non mi manca niente! Stiamo bene!”L’Arcangelo le rispose: “E’ poco! De-vi vincere e devi andare a Roma”. Leiaccettò la “missione” e disse: “Io an-drò a Roma e parlerò solo quando ciòche mi hai rivelato si sarà tutto avve-rato!”. Da allora Francesca si trasferìa Roma e non esce di casa per circa28 anni.

Il legame con la Guardia di Finan-za è dovuto alla miracolosa guarigio-ne di un ufficiale delle Fiamme Gialle,Fabio Cerquetani, che durante un’o-perazione antidroga fu colpito alla te-sta da un colpo di pistola che gli pro-vocò la perdita dell’occhio sinistro e lanotevole fuoriuscita di materia cele-brale facendolo entrare in coma. Ri-coverato in ospedale entrò in sala dirianimazione e i medici diagnostica-rono che il tenente Cerquetani avevaperduto l’occhio e a distanza di una

settimana continuava ancora a fuo-riuscire materia celebrale e sangueper cui ormai non vi erano più spe-ranze di salvare Fabio. Il padre Carlo,sottufficiale della Guardia di Finanza,insieme ad alti tre colleghi, il M.lloMaggiore Pietro Loria, il M.llo Mag-giore Paolo Perilli e un ufficiale supe-riore si recarono alla casa di France-sca per chiedere la Grazia della gua-rigione di Fabio Cerquetani. Infattierano venuti a conoscenza delle nu-merose Grazie ricevute da DIO perintercessione di Francesca. Il padredi Fabio Cerquetani dopo aver rac-contato il tragico evento a Francescache si trovava in quel momento vicinoal cuore di Gesù, le chiese:“Cosa nedici della situazione di mio figlio?”.Francesca rispose: “Non ci muore,metterà i piedi a terra, tornerà col cer-vello lucido ed incomincerà a parlare.Portatelo da me quando comincerà acamminare perché ho detto all’Ange-lo di DIO se e vero che in quel giornomi hai parlato, salva questo ragazzoperché voglio che gli appartenenti al-la Guardia di Finanza diano pubblicatestimonianza della tua potenza nelluogo della apparizione!”

Come dichiarato, inoltre, dalla let-tura della cartella clinica dell’ufficialein parola da parte di un medico chi-rurgo intervistato dal dottor Loris Gai,giornalista del TG1, RAIUNO che harealizzato poi un ampio servizio tra-smesso il 13 gennaio 2006 a TV7: “Ildecorso del gravissimo stato in cuiversava il tenente Cerquetani è statosorprendente. Dal punto di vista co-gnitivo la ripresa è incredibile e dalpunto di vista motorio infine risultacompletamente sufficiente.”

Altra testimonianza autorevole èquella fornita dal Professore OculistaNicola Pescosolido, medico curantedel Professore Antonio Fioretto, col-pito da una rara malattia agli occhi: lacorroidite serpiginosa che lo stavaportando alla completa cecità. Fran-cesca durante un incontro gli disse:“Non ti preoccupare che non divente-rai cieco: questa malattia te la puòguarire solo DIO.” E così fu. Comeracconta il Prof. Fioretto: “Una serafui spinto a guidare la mia macchinaed all’improvviso recuperai completa-mente la vista.”

Il Professore Oculista Nicola Pe-scosolido, vista la malattia incurabilee lasciata alla sua evoluzione natura-le ovvero senza assunzione di alcun

tipo di farmaco, ha definito la guari-gione del suo assistito come scientifi-camente inspiegabile!

Grazie a DIO per intercessione diFrancesca si sono verificate tanteGrazie tutte attestate da cartelle clini-che: DIO si è servito e si serve diFrancesca, donna umile e semplice,e non di chi dice di conoscere il grecoed il latino. Infatti per suo volere il luo-go della apparizione, colmo di tantis-simi ex-voto a testimonianza delleGrazie ricevute, è nato povero e cosìrimarrà per sempre, ossia privo dibancarelle, senza offerte di alcun ge-nere è senza speculazione umana,poiché come dichiara sempre Fran-cesca: “DIO è nato povero in unamangiatoia e la fede si manifestasenza interessi, dove c’è speculazio-ne umana non c’è DIO.”

Il prossimo pellegrinaggio, a cuiparteciperà anche una nutrita rappre-sentanza della prestigiosa “Associa-zione Nazionale Finanzieri di Ita-lia”, si effettuerà in occasione del 50°anniversario della apparizione di SanMichele Arcangelo a Francesca do-menica 09 luglio 2006 nel luogo dellaapparizione, oratorio privato in viaCervellino n°70 ad Oppido Lucano

Fiamme Gialle 3 / 2006 21

RAI UNO, SERVIZIO DEL “TV7” ANDATO IN ONDA VENERDÌ 13 GENNAIO 2006

di Gennaro Missione

Oratorio San Michele Arcangelo aOppido Lucano (Potenza) ove il Santoapparve a Francesca Lancellotti Zottail 7 luglio 1956.

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Il detto che tutte le strade conduco-no a Roma fu coniato nell’antichità, inquanto le vie consolari, come l’Aurelia,la Cassia, la Flaminia e molte altre, ini-ziavano dal Campidoglio e raggiunge-vano le più lontane Province della pe-nisola. Ancora oggi ci serviamo dellestesse strade, anche se i selciati di untempo sono stati modernizzati con lasovrapposizione di un manto catramo-so, per renderle più scorrevoli. Mi ac-cadeva spesso di percorrere la via Fla-minia, che congiunge Roma a Fanosull’Adriatico. Fano, infatti, è il luogo dinascita di mia moglie; là vi abitavano isuoi parenti. L’antico tracciato, strettoe tutto curve, è stato modificato in mol-ti tratti, per adattarlo alla velocità deimezzi di trasporto attuali. Fino a pochidecenni fa era possibile ammirare bre-vi tratti dell’originale fondo stradale,formato da regolari blocchi di pietra. Sipassava persino sotto la galleria delPasso del Furlo, costruita con tecnicad’avanguardia quasi duemila anni fa.Oggi i trecento chilometri che separa-no Roma da Fano sono poco più diuna passeggiata: nei tratti rettilinei an-che un’auto di piccola cilindrata superafacilmente i cento all’ora. Invece finoalla metà dell’Ottocento si viaggiava apiedi o a dorso di mulo; solo i più fortu-nati potevano servirsi del cavallo o diuna carrozza. Si può facilmente imma-ginare quanta fatica costasse un cosìlungo viaggio; giorni e giorni di lentocammino con il pericolo di improvvisi espiacevoli incontri. Tuttavia sono con-vinto che per un anziano quel viaggiocomportasse minori inconvenienti inpassato che con gli attuali mezzi di tra-sporto. In fin dei conti l’abitudine acamminare ogni giorno per miglia e mi-glia portava l’organismo a un tale alle-namento da far sopportare anche perun anziano lunghe marce.

Non voglio parlare dei pericoli ge-nerici cui può incorrere un anziano chesi serva di un mezzo di trasporto: loscontro fra auto, la caduta di un aereoo di un elicottero, non hanno riguardoper alcuna età. Il danno organico di cuidesidero parlare è quello che conse-gue a un cambiamento di pressione odi un fuso orario nel giro di pochi minu-ti o di poche ore. Sono sicuro che, ve-dendo le riprese cinematografiche di

un’ascensione su un monte Himalaja-no da parte di una spedizione alpinisti-ca, molti pensano che si raggiungereb-be la vetta con molta minor fatica e pe-ricolo, andandovi in elicottero. Inveceoccorre un adattamento graduale allediverse condizioni atmosferiche e dipressione. Se si facesse con un elicot-tero un balzo fino alla cima dell’Evere-st, si può star certi che non si riusci-rebbe a sopravvivere più di qualcheora. Infatti il freddo e il poco ossigenoche ci sono a quell’altitudine, non per-metterebbero ai vari organi di conti-nuare a funzionare.

Ma vediamo ciò che può accaderea un anziano che si metta in viaggiocon i più comuni mezzi, quali l’auto ol’aereo. Trascuro il treno, anche se,per la difficoltà con cui si trova un po-sto a sedere, il viaggio diventa per unvecchio una vera fatica, specie se ilviaggio è lungo. Lo star fermi in piediin uno stretto corridoio è più stancan-te che camminare. Inoltre la mancan-za della contrazione dei muscoli degliarti inferiori non permette quel movi-mento a guisa di pompa che la con-trazione stessa fa sulle vene. Ne con-segue ristagno di sangue venoso e dilinfa, che provoca gonfiore alle cavi-glie e ai piedi.

Per un anziano percorrere lunghitragitti in auto può comportare note-vole disagio, specialmente per quan-to riguarda la colonna vertebrale e larespirazione. La posizione seduta, ilpiù delle volte scomoda, è frequentecausa di lombaggine, oppure, per lacompressione dei nervi in soggetti af-fetti da artrosi lombosacrale, di noio-se e dolorose sciatalgie. La difficoltàrespiratoria dipende dalla posizionein cui si trova il corpo seduto, che nonpermette al diaframma, quel largomuscolo che divide il torace dall’ad-dome, le normali escursioni che ac-compagnano gli atti respiratori. Inol-tre vi possono essere disturbi di nau-sea, che interessano coloro che sof-frono di “cinetosi”, cioè di mal di viag-gio o di auto. In genere chi ne soffreha questa tendenza da sempre, fin dabambino. Vi sono ora efficaci e inno-cui prodotti che li prevengono: com-presse antistaminiche, gomme damasticare, cerotti contenenti scopola-

mina da applicare dietro l’orecchio.Il mezzo di trasporto più moderno,

che qualche volta però può causarenotevoli disturbi in un anziano, è l’ae-reo. Le frequenti lunghe attese negliaeroporti, il naturale timore che siprova al momento della partenza edell’atterraggio; gli immancabili tremi-ti provocati sulle ali quando l’aereo siimbatte in perturbazioni atmosferi-che, possono essere causa di un talestato di tensione psichica da indurredisturbi cardiaci. Importanti sono glisbalzi di pressione da altitudine, chesi avvertono anche nelle cabine pres-surizzate. La differenza di pressionesi evidenzia in particolare durante lafase di atterraggio, quando l’orecchiointerno nelle sue varie parti è sotto-posto a sollecitazioni tali da provoca-re in un sistema auricolare imperfettoo poco adattabile, quale quello di unanziano, alterazioni timpaniche o la-birintiche. Importante è anche la rare-fazione dell’aria che si ha alle altequote, con conseguente diminuzionedell’ossigeno respirato: può esserecausa di bronchiti croniche, enfisemao cardiopatie. Non si può poi trala-sciare l’effetto del cambio del fusoorario nei viaggi molto lunghi intornoalla terra; lo scombussolamento cheprovoca al ritmo della giornata si puòripercuotere su tutto l’organismo permolti giorni, è prudente, pertanto, evi-tare lunghi viaggi senza le dovute co-modità; se il viaggio in macchina è fa-ticoso, è opportuno fermarsi ogni tan-to per sgranchirsi le gambe e tutte lemembra.

A proposito della guida dell’auto, ènecessario ricordare che giunge pertutti il momento in cui, per età o infer-mità, si deve lasciare ad altri questocompito. Ricordo il terrore di una si-gnora mia paziente, che era obbliga-ta dal marito ottantenne a salire inmacchina con lui. Ogni tanto, dispe-rato e piangente, era costretto a fer-marsi, perché non ricordava più dovefosse arrivato e quale strada dovesseimboccare per proseguire. Per que-sto motivo, ogniqualvolta saliva in au-to con il marito, rassegnata al suo de-stino come se stesse andando incon-tro a sicura morte, si faceva il segnodella croce.

22 Fiamme Gialle 3 / 2006

INCONVENIENTI DI VIAGGIOdi Gian Franco Cavicchioli

Geriatra in Roma

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Premessa

L’Ufficio Relazioni Esterne dell’A-genzia delle Entrate ha recentementediffuso un’altra delle sue utili mono-grafie avendo per oggetto “Errori Fi-scali: conseguenze e rimedi”. La pub-blicazione è articolata su nove interes-santi capitoli riguardanti le possibili ri-duzioni delle violazioni tributarie pena-li, le regolarizzazioni mediante ravve-dimento operoso alle violazioni tribu-tarie, distinguendo poi i diversi casi diomesso o insufficiente pagamento deitributi, di presentazione in ritardo delladichiarazione dei redditi, di errori nellacompilazione dei modelli di versamen-to con i modelli F/24 e F/23, di regola-rizzazione in campo IVA, della dichia-razione di successione e nella regi-strazione degli atti.

Come rilevasi, trattasi di regolariz-zazioni che si riferiscono ai più comunierrori fiscali, in cui possono incorreretanti contribuenti, che non possonoavere un immediato aggiornamento ditutti gli obblighi tributari e delle moda-lità di assolvere i tributi e adempieretutti gli obblighi tributari ad essi relativi.

L’utilità della pubblicazione recensi-ta è di particolare interesse per i nostrisoci soprattutto per i consigli pratici perle varie regolarizzazioni e i vari rimediche sono indicati dagli uffici competen-ti e sono descritte da personale specia-lizzato delle Agenzie delle Entrate, pre-scelti appositamente per le relazioniesterne, a benefici dei contribuenti.

Della pubblicazione, per una utileinformazione, riportiamo soltantoquanto viene chiaramente esemplifi-cato per rimediare alle violazioni tribu-tarie, indicandone con semplicità i ter-mini e le modalità di esecuzione.

Come e quando rimediare alle vio-lazioni tributarie.

Il ravvedimento operoso. Il con-tribuente e il sostituto di imposta checommettono omissioni e irregolarità fi-scali possono regolarizzarle attraver-so l’istituto del ravvedimento (art. 13del decreto legislativo 18 dicembre1997, n. 472), beneficiando della ridu-zione delle sanzioni amministrative.

Esso è applicabile a tutte le irregola-rità commesse ai fini delle imposte di-rette (es. Irpef), indirette (Iva, registro,eccetera) e tributi locali (Ici).

Il ravvedimento costituisce, pertan-to, uno strumento efficace per evitarel’instaurazione del contenzioso fisca-le, a patto che ricorrano le condizionirichieste dalla legge e venga utilizzatoentro limiti di tempo determinati.

Il ravvedimento infatti non è con-sentito:• quando la violazione è stata già

constatata dall’ufficio o ente impo-sitore; a questo proposito è impor-tante precisare che ci si riferisce alleconstatazioni “esterne” che sonoquelle portate a conoscenza degli in-teressati attraverso la notifica dell’at-to. Il ravvedimento è perciò consenti-to quando la violazione è stata con-statata dall’ufficio ma non è stata por-tata a conoscenza del contribuente;

• quando sono iniziati accessi,ispezioni e verifiche; in questi casil’esclusione del ravvedimento non ètotale, ma è limitata ai periodi ed aitributi che sono oggetto di controllo;

• quando sono iniziate altre attivitàamministrative di accertamento(notifica di inviti a comparire, richie-ste di esibizione di documenti, inviodi questionari, ecc.) formalmente co-municate all’autore o ai soggetti soli-dalmente obbligati. Non sono di osta-colo al ravvedimento indagini di altrotipo, come quelle di natura penale.

Nella pubblicazione si avverte che:il recente decreto legge n. 203 (artico-lo 2) del 2005 ha previsto che se vi èpericolo per la riscossione, l’ufficiopuò provvedere, anche prima dellapresentazione della dichiarazione an-nuale (sia quella dei redditi, nonchéquella dei sostituti d’imposta e quellaIva), a controllare la tempestiva effet-tuazione dei pagamenti relativi a tribu-ti dovuti sia a saldo che in acconto. Lesomme a titolo di sanzione dovute inbase a questi controlli effettuati primadella presentazione della dichiarazio-ne si riducono a un terzo (cioè, sonopari al 10% dell’imposta dovuta, consi-derato che la sanzione ordinaria è pa-ri al 30%) nel caso in cui si provvede

al pagamento entro 30 giorni dal rice-vimento della relativa comunicazione.Alla luce di queste nuove disposizioni,per la concreta fruibilità del ravvedi-mento operoso risulta dunque oppor-tuno provvedere al più presto a rego-larizzare le violazioni relative al paga-mento dei tributi.

Il ravvedimento si perfeziona solodopo che sono state eseguite tutte leincombenze richieste dalla legge; inmancanza di uno solo dei pagamenti atitolo di imposta, interessi legali e san-zione, il ravvedimento non è valido.

Come si paga per la regolarizzazione

I versamenti da effettuare per usu-fruire del ravvedimento vanno esegui-ti (indicando i codici tributo consultabi-li sul sito www.agenziaentrate.gov.it),presso le banche, uffici postali o con-cessionari ed utilizzando:• per le imposte sui redditi, le relative

imposte sostitutive, l’Iva, l’Irap, el’imposta sugli intrattenimenti, il mod.F24, nel quale non devono essereindicati né il codice ufficio né il codi-ce atto;

• per l’imposta di registro e gli altri tri-buti indiretti, il mod. F23, nel quale sideve indicare la causale “SZ” e, nel-lo spazio riservato agli estremi del-l’atto, l’anno cui si riferisce la viola-zione.

In entrambi i casi:• se il periodo d’imposta da indicare

non coincide con l’anno solare, deveessere indicato il primo dei due anniinteressati, nella forma AAAA (es.2005);

• se sono dovuti interessi, questi, cal-colati per giorno, al tasso legale, de-vono essere versati cumulativamen-te con il tributo; qualora il tributo siastato già pagato, gli interessi devonoessere versati utilizzando il codicedel tributo cui si riferiscono.

È possibile effettuare la compen-sazione delle somme, comprese lesanzioni, dovute per effetto del ravve-dimento, con i crediti d’imposta delcontribuente, ai sensi dell’art. 17 deldecreto legislativo n. 241 del 1997.

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COME E QUANDO RIMEDIARE ALLE VIOLAZIONI TRIBUTARIEdi Tommaso Santamaria

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Per notizia delle Sezioni e rispettivi Soci eventualmente interessati, si riporta, qui di seguito, il programma di massima del 3°Raduno Regionale della Toscana, che avrà luogo a Piombino (LI) nei giorni 9 e 10 settembre 2006:

SABATO 9 settembre:- Arrivo dei radunisti;- ore 16,00 – Sala Consiliare del Comune di Piombino: Incontro degli Organi Centrali e dei Presidenti delle Sezioni ANFI

con il Sindaco di Piombino;- ore 17,30 – Sala Rossa del Comune di Piombino: Incontro del Presidente Nazionale dell’ANFI con i radunisti e premiazio-

ne dei vincitori del 1° Concorso Letterario dedicato al “Sottobrigadiere Vincenzo Rosano” indetto dalla Sezione ANFI diPiombino con il patrocinio del Comune di Piombino (Vds. Regolamento a parte).

DOMENICA 10 settembre:- Piombino – Località “La Tolla”:- ore 09,00: Ammassamento e schieramento dei radunisti;- ore 09,30:

** Resa degli Onori ai Gonfaloni della Regione Toscana, della Provincia di Livorno e del Comune di Piombino (decorato diM.O.V.M.);

** Resa degli Onori al Presidente Nazionale dell’ANFI e rassegna dello schieramento;** Cerimonia inaugurale della strada intitolata a “Vincenzo Rosano”;** Allocuzioni;

- ore 10,00 – Celebrazione Santa Messa (al campo).- ore 11,00:

** Celebrazione anniversario Battaglia di Piombino presso “Il Rivellino”;** Sfilata dei radunisti per le vie cittadine fino a Piazza della Costituzione;** Deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti (Piazza della Costituzione).

- ore 13,00 – Pranzo sociale (località da definire).

La Sezione ANFI di Piombino – Val di Cornia, con il patrocinio del Comune di Piombino, indice il 1° Concorso Letterariodedicato al “Sottobrigadiere Vincenzo Rosano”.

Il concorso si articola in tre sezioni:Sez. A – Poesie inedite a tema libero (in cinque copie).Sez. B – Da uno a tre racconti, favole o saggi a tema libero, inediti, non oltre 5 pagine dattiloscritte (in 5 copie).Sez. C – Poesie a tema libero, riservate ai ragazzi fino a 14 anni (in 5 copie).

REGOLAMENTO

Gli elaborati, accompagnati da un contributo per spese organizzative di 10,00 per la Sezione A e B e di 5,00 per laSezione C, accreditati su c.c.p. n. 36491900, intestato a Nicola D’Archi presso l’Ufficio postale di Vignale Riotorto (LI) 57020,specificando la seguente causale: 1° Concorso letterario Sezione A, B, oppure C, dovranno essere inviati al seguente indi-rizzo entro e non oltre il 26 giugno 2006, (indicando le generalità su una sola copia):Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia – Sezione di Piombino – Val di Cornia, Via S. Antonio n. 8 – 57025 Piombino (LI).

PREMI

Sono previste coppe e/o targhe per i primi 5 classificati di ogni Sezione in concorso e medaglie per i premiati con menzio-

COMUNICATI DELLA PRESIDENZA NAZIONALE

3° RADUNO REGIONALE DELLA TOSCANA- Piombino 9-10 settembre 2006 -

a cura di Guseppe Ruggieri

1° CONCORSO LETTERARIOdedicato al “Sottobrigadiere Vincenzo Rosano”

ANNULLATO IL 3° RADUNO INTERREGIONALEANFI DEL TRIVENETO

La Presidenza Nazionale dell’ANFI, a seguito di contatti intervenuti con il Comune di Jeso-lo, è venuta nella determinazione di rinunciare alla realizzazione del 3° Raduno Interregio-nale ANFI del Triveneto, programmato dal 19 al 21 maggio 2006, essendo venute meno lecondizioni necessarie per assicurare la buona riuscita della manifestazione.

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L’Agenzia viaggi e turismo “PICCHIOTOURS”, di Latiano (BR), Via Martiri della Libertà, 14 – tel. 0831.724949 fax.0831.724950, già conosciuta dai nostri soci, in quanto ha curato la sistemazione alberghiera in occasione del XVI RadunoNazionale ANFI di Lecce, in collaborazione con la Sezione A.N.F.I. di Bari, ha programmato una gita in Grecia, per la duratadi 9 giorni e 8 notti, come da seguente programma.

L’itinerario prevede, tra l’altro, la visita al Monumento ai Caduti della Guardia di Finanza ed al Museo della Divisione Acqui(onori ai Caduti di Cefalonia e Corfù) ove nel settembre 1943, all’atto dell’armistizio molti componenti del I Battaglione mobi-litato della Guardia di Finanza furono fucilati dai tedeschi. La Bandiera del I Battaglione Mobilitato del Corpo fu decorata dal-la Medglia d’Oro al Valor Militare (Vedasi appunto su Cefalonia e Corfù).

La suddetta Agenzia viaggi, opportunamente interpellata per fornire maggiori ragguagli, ha precisato che i prezzi variano aseconda della località di partenza ed in base alle eventuali richieste di ridurre il numero delle giornate programmate. Ha al-tresì precisato che ai soci dell’A.N.F.I. saranno praticati prezzi particolari.

PROGRAMMA

1° Giorno: Ore —- ritrovo dei partecipanti presso il porto prescelto, operazioni d’imbarco e sistemazione in cabine con servi-zi privati. Ore —— partenza per Igoumenitsa. Cena e pernottamento a bordo.

2° Giorno: Ore ——- arrivo a Igoumenitsa, sistemazione in pullman riservato e trasferimento in Hotel. Sistemazione in ca-mere con servizi privati, prima colazione, pranzo, cena e pernottamento in Hotel. Intera giornata libera per attività balneari.

3° Giorno: Trattamento di pensione completa in Hotel. Intera giornata libera per attività balneari. Dopo cena, sistemazioni inpullman e partenza per la visita gudata di Parga by night situata in una pittoresca insenatura chiusa da isolotti e dominatada una fortezza veneziana. Nonostante le frequenti invasioni, la cittadella è riuscita a mantenere integro il suo aspetto carat-teristico. Suggestivi gli scorci che si possono ammirare durante le passeggiate tra le viuzze e piazzette alla scoperta dei nu-merosi negozietti di artigianato di diverso tipo (gioiellerie, cuoi, ecc.).

4° Giorno: Trattamento di pensione completa in Hotel. Mattina libera. Pomeriggio visita con guida e pullman di Sivota carat-teristico borgo di pescatori con un porto racchiuso in una piccola baia, oggi è diventato un rifugio di diportisti, che hanno scel-to Sivota per le loro soste durante le crociere nelle isole Ionie. Anche qui numerosi sono i bar, le gelaterie e i negozietti di ar-tigianato locale.

5° Giorno: Trattamenti di pensione completa in Hotel. Mattinata dedicata alla visita con guida e pullman del Monastero di Ghi-romeri, monastero bizantino costruito nel 1300 d.C., a seguito del ritrovamento di una sacra Icona della Vergine Maria adopera dei monaci riuniti attorno alla figura di S. Nilos. Il monastero attualmente dedicato all’Assunzione custodisce al suo in-terno la sacra icona e tutta una serie di affreschi ed incone del 1679. Pomeriggio libero.

6° Giorno: Prima colazione in Hotel. Sistemazione in pullman e trasferimento a Patrasso. Pranzo lungo il tragitto. Alle ore12,30 imbarco a Patrasso e partenza per Cefalonia. Arrivo a Sami e trasferimento in Hotel, cena e pernottamento.

7° Giorno: trattamento di pensione completa in Hotel. Intera giornata dedicata per la visita guidata al Monumento ai Cadu-ti, Casetta Rossa e Fossa ed al Museo Mostra della Divisione Acqui.

8° Giorno: prima colazione in Hotel. Sistemazione in pullman e trasferimento per Sami, imbarco e partenza alle ore 08.00per Patrasso. Arrivo a Patrasso, pranzo in ristorante e successiva visita panoramica con guida della città. Di seguito trasfe-rimento al porto, operazioni di imbarco, sistemazione in cabine con servizi privati e partenza per il porto di provenienza. Ce-na e pernottamento a bordo.

9° Giorno: arrivo al porto di provenienza alle ore _______.

Per ulteriori informazioni sui costi, gli orari di partenza dai porti di Ancona e Bari, i periodi di effettuazione della va-canza ed ogni altro chiarimento, si invitano le Sezioni ed i soci interessati a voler contattare la Sezione A.N.F.I di Ba-ri: Tel. 080.5262090, oppure il nr. 328.6515996.

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I FINANZIERI A CEFALONIA NELL’AZZURRO MARE DELLA GRECIA

ni d’onore e/o di merito.Coloro che saranno impossibilitati ad intervenire alla cerimonia di premiazione, potranno ricevere a domicilio il premio di

loro competenza, con il rimborso delle spese di spedizione.Il giudizio della giuria è insindacabile.I vincitori del concorso saranno personalmente avvertiti dalla organizzazione, ai fini della partecipazione alla cerimonia del-

la premiazione prevista per sabato 9 settembre 2006, alle ore 17,30, nella Sala Rossa del Comune di Piombino.

Per informazioni telefonare al nr. 0565.226338 oppure al nr. 389.9729890.****

Si informa che, ai sensi dell’art. 10 della Legge n. 675/96, i dati personali dei concorrenti saranno conservati nel-l’archivio della Sezione per essere utilizzati esclusivamente per le finalità del concorso.

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26 Fiamme Gialle 3 / 2006

Da anni il problema ha formatoargomento di decisioni contrastanti.La Corte Costituzionale ha ritenutopiù volte che l’art. 99 – comma 2° -del D.P.R. 29.12.1973 n. 1092 non èapplicabile in quanto espunto dal-l’Ordinamento giuridico.

Le Sezioni Unite della Corte deiConti, con numerose sentenze –emesse nel tempo - ha cercato di so-stenere che tale articolo è vigente eche sussiste il divieto della percezio-ne della doppia indennità integrativa.

Si è creato, pertanto, un contra-sto tra Corte Costituzionale e Cortedei Conti e che pone incertezza sulproblema.

Moltissime sezioni della Corte deiConti hanno seguito l’indirizzo giuri-sprudenziale della Corte Costituzio-nale ed hanno accolto i ricorsi pre-sentati, mentre ultimamente, si staverificando un adeguamento alle po-sizioni della SS.RR. della Corte deiConti sia in primo grado che in ap-pello.

L’INPDAP propone sistematica-mente appello avverso le sentenzefavorevoli, cercando di far valere leragioni esposte nelle decisioni delleSezioni Riunite, certamente più favo-revoli all’Istituto di Previdenza.

Per quanto riguarda i pensionatisi sta verificando che moltissimi ri-correnti risultati vincitori hanno otte-nuto il riconoscimento del loro diritto,altri, per i quali i giudizi non sono sta-ti decisi, potrebbero vedere negatoquanto da loro chiesto.

Sul campo della dialettica giuridi-ca vengono vanificate le aspettativedei pensionati, che, nonostantequanto si afferma in giro, vengonotrattati in un modo inadeguato edavrebbero diritto a ben altro tratta-mento.

È auspicabile che presto si faccia

chiarezza e che si abbandoni la lineadei “figli e figliastri”.

Si riporta la parte in diritto dellasentenza 2/2006 QM delle SezioniRiunite della Corte dei Conti.

«DIRITTO Va, innanzitutto, di-chiarata la ammissibilità della que-stione di massima proposta dalla Se-conda Sezione giurisdizionale cen-trale di appello.

Infatti sulla questione permane,pur dopo la sentenza di queste Se-zioni Riunite n. 14/2003/QM, un con-trasto giurisdizionale orizzontale traSezioni di appello, contrasto accen-tuato dalla diversa lettura data daigiudici di appello alla recentissimaordinanza della Corte Costituzionale8 marzo 2005 n. 89.

La pronuncia dei giudici delle leg-gi – sulla base della prospettazionedella questione di costituzionalità inordine alla permanenza del divieto dicumulo di indennità integrativa spe-ciale su piu’ trattamenti pensionistici– afferma l’esistenza nella giurispru-denza della Corte dei conti di più op-zioni interpretative dell’art. 99, com-ma secondo, del D.P.R. 29 dicembre1973 n. 1092 e dichiara la manifestainammissibilità della questione sottoil profilo della mancata indicazionedei motivi che obbligano ad una let-tura della norma che suscita dubbi dicostituzionalità anziché una interpre-tazione costituzionale orientata.

In sostanza nel rendere la pro-nuncia, la Corte Costituzionale sullabase delle prospettazioni delle ordi-nanze di remissione ha presuppostol’esistenza nella giurisprudenza dellaCorte dei conti di due difformi inter-pretazioni dell’art. 99, comma secon-do, cit. D.P.R. n. 1092/1973.

Questo giudice, prendendo inesame i citati indirizzi giurispruden-ziali, rileva che esistono due diverse

tesi in ordine alla permanenza deldivieto di cumulo, ma non due diver-se interpretazioni della norma citata.

Il primo indirizzo giurisprudenzia-le sostiene che l’art. 99, comma se-condo, D.P.R. n. 1092/1973 perma-ne nell’ordinamento nel testo mani-polato della Corte Costituzionale conle sentenze n. 172/1991, 307/1993,494/1993 e 376/1994. Riassuntiva-mente in quest’ultima sentenza, ri-chiamando le precedenti, la CorteCostituzionale afferma che “si è sta-tuita, in primo luogo, la regola per cuial titolare di più pensioni l’indennitàintegrativa speciale compete ad unsolo titolo ed è costituzionalmentelegittima solo se e nella misura in cuisia fatto salvo l’importo di detta in-dennità eventualmente occorrente anon ridurre la prestazione pensioni-stica al di sotto del trattamentoI.N.P.S.”.

In questi termini l’indirizzo giuri-sprudenziale citato fa applicazionedell’art. 99, secondo comma, D.P.R.n. 1092/1973, come integrato dallaCorte Costituzionale, dando al testol’interpretazione letterale quale uni-ca possibile.

L’altro indirizzo giurisprudenziale,che ha avuto il suo esordio con lasentenza della Sezione giurisdizio-nale Regione Marche n. 2873 del2000, afferma che la sentenza dellaCorte Costituzionale n. 494/1993 èsolo apparentemente additiva, men-tre il giudice delle leggi aveva voluto,in realtà, emanare una sentenzaablatoria di tale disposizione. Vienein particolare affermato (ved. Sezio-ne III n. 210/2005 del 14 aprile 2005)che la natura ablatoria deve ricono-scersi dal fatto che la Corte Costitu-zionale, nel pronunciarsi, non avevatenuto conto nel riferimento al para-metro della sentenza n. 172/1991

CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICApresso la Presidenza Nazionale dell’ANFI

di Antonio Taviano

LA DOPPIA INDENNITA’ INTEGRATIVA SPECIALE (PENSIONE + PENSIONE) NELLAULTERIORE VALUTAZIONE DELLE SS.RR. DELLA CORTE DEI CONTI

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della valenza provvisoria di quest’ul-tima, dovuta alla sopravvenuta de-claratoria di incostituzionalità ed alconseguente effetto caducatorio del-l’art. 17 della legge n. 843 del 1978(sentenza 204/1992) con l’annulla-mento del quale non poteva checonsiderarsi venuto meno, all’attodella dichiarata incostituzionalità delsecondo comma dell’art. 99 citato,anche quel principio, attinto dalla ci-tata sentenza n. 172/1991, relativoall’affermato parallelismo tra la con-dizione del titolare di due pensioni equelle del pensionato lavoratore.

La tesi evidentemente afferma lanatura demolitoria della sentenza n.492/1993 della Corte Costituzionale,che avrebbe così espunto dall’ordi-namento l’art. 99, secondo comma,cit. D.P.R. 1092/1973.

E’ del tutto evidente che una nor-ma ormai inefficace non è suscettibi-le di interpretazione ai fini della suaapplicazione.

Per vero dopo la ordinanza dellaCorte Costituzionale n. 89/2005 laIIIª Sezione Giurisdizionale ha cer-cato di inquadrare la propria tesi co-me lettura costituzionalmente orien-tata della norma (e cioè come mododi interpretare la norma).

La Sezione ha infatti affermatoche alla luce della citata ordinanzadella Corte Costituzionale il più volterichiamato art. 9, secondo comma, èormai suscettibile di una sola letturae cioè di quella individuata da tempodalla Sezione stessa.

In proposito queste Sezioni Riuni-te non possono non rilevare che so-lo norme vigenti, in quanto suscetti-bili di applicazione da parte del giu-dice, possono essere da queste in-terpretate. Le norme abrogate o co-munque espunte dall’ordinamentonon possono semplicemente essereapplicate.

Questo giudice rileva inoltre che,partendo dal presupposto della ca-ducazione del divieto di cumulo, nonè possibile dare alcuna lettura dell’art. 99, secondo comma, che con-senta la sua permanenza nell’ordi-namento dal momento che la normaha il solo espresso scopo di stabilireil divieto.

Va a questo punto esaminata la

sostenibilità giuridica della tesi da ul-timo esposta.

In primo luogo va posto in evi-denza che la tesi si fonda sull’affer-mazione che la Corte Costituzionalenell’emanare la sentenza n.494/1993 aveva dimenticato o ri-mosso dalla memoria di aver ema-nato l’anno precedente una senten-za caducatoria della norma (art. 17della legge n. 843/1978) dalla qualeera stato tratto il parametro per ma-nipolare l’art. 99, secondo comma,con la conseguenza che la sentenzacostituzionale apparentemente addi-tiva doveva considerarsi ablativa perinesistenza del parametro preso a ri-ferimento.

Queste Sezioni Riunite non riten-gono di poter in alcun modo condivi-dere siffatta tesi.

In proposito rilevano che il princi-pio di integrazione delle pensioni peril raggiungimento del c.d. minimoI.N.P.S. è tuttora vigente nell’ordina-mento ed assolve alle funzioni diadeguare in ogni caso il trattamentopensionistico ad esigenze della vitaritenute essenziali ed incomprimibili.Non vi sono ostacoli pertanto nell’or-dinamento vigente per integrare lapensione al minimo I.N.P.S..

Inoltre la Corte Costituzionaledalla disposizione di cui all’art. 17della legge n. 843 del 1978 avevatratto lo spunto per individuare unparametro reddituale certo, con ilquale integrare, rendendo costituzio-nalmente legittimo, attraverso unasentenza manipolativa, l’art. 99, se-condo comma.

Va ancora ricordato che il para-metro di che trattasi è stato utilizzatonella successiva sentenza della Cor-te Costituzionale n. 376/1994 e mairipudiato dal giudice delle leggi. Nonvi è alcuna ragione, pertanto, per ri-tenere che la pronuncia n. 494/1993,ed in particolare il suo dispositivo,sia frutto di un errore del giudice del-le leggi nè vi è spazio per ritenereche a siffatto supposto errore possadare rimedio il giudice dando allesentenze della Corte Costituzionaleun contenuto del tutto difforme daquello risultante dal testo della pro-nuncia.

Una valenza decisiva, ancor piu’

esplicativa e confermativa delle sen-tenze n. 494/1993 e n. 376/1994,queste Sezioni Riunite ritengono didover dare alla ordinanza della Cor-te Costituzionale n. 89/2005.

Nel testo di detta ordinanza silegge infatti “che sulla legittimità co-stituzionale di tale disposizione (art.99 2° comma cit.) la Corte Costitu-zionale si pronunciò con la sentenzan. 494 del 1993 con la quale ne di-chiarò l’illegittimità nella parte in cuinon prevedeva che nei confronti deltitolare di due pensioni, pur restandovietato il cumulo delle indennità inte-grative speciali, dovesse comunquefarsi salvo l’importo corrispondenteal trattamento minimo di pensioneprevisto per il Fondo pensioni lavo-ratori dipendenti”.

La Corte rileva poi che la normacensurata dai giudici remittenti èquella del testo risultante dall’inter-vento additivo, con la conseguenzache oggetto dell’interpretazione nonpuò che non essere detto testo (in-terpretazione che secondo i giudiciremittenti avrebbe dato luogo a piùindirizzi giurisprudenziali). Infatti nel-la ordinanza si legge ancora che ipredetti giudici remittenti non spie-gano le ragioni per le quali ritengonodi non adottare l’opzione interpretati-va che siffatta persistenza esclude,non potendo la Corte derimere uncontrasto sulla interpretazione dellalegge ordinaria.

Dalle considerazioni esposte nel-la ordinanza risulta chiaro che laCorte Costituzionale ritiene tuttoravigente l’art. 99, secondo comma,cit. D.P.R.. n. 1092/1973.

D’altro canto, ove il giudice delleleggi avesse ritenuto espunto dall’or-dinamento l’art. 99, secondo commacit., avrebbe adottato una ben diver-sa formula di dichiarazione di inam-missibilità, riferendola alla attualenon vigenza delle norme.

Va ancora rilevato che dopo la or-dinanza della corte Costituzionale daultimo citata la Sezione giurisdizio-nale di appello per la Regione Sici-liana, dopo una ricostruzione analo-ga a quella operata da queste Sezio-ni Riunite, ha affermato che la CorteCostituzionale non può non avereconsiderato che gli orientamenti giu-

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risprudenziali contabili da essa stes-sa richiamati non erano il frutto diuna interpretazione secundum costi-tutionem del testo normativo interes-sato. La Sezione siciliana ha lettol’invito rivolto ai giudici di merito del-l’ordinanza n. 89 del 2005 come un’esortazione indiretta a seguire dettiorientamenti giurisprudenziali proce-dendo ad una interpretazione prae-ter costitutionem delle norme in que-stione.

La Sezione siciliana ha ritenuto,quindi, di dover direttamente valuta-re se la norma in questione sia incontrasto con la Costituzione, cosìcome hanno già fatto in pratica moltialtri giudici di merito.

Nei termini ha dichiarato nonconforme a Costituzione e di conse-guenza ha disapplicato il divieto dicumulo.

Come ha rilevato la stessa Sezio-ne di appello la costante giurispru-denza costituzionale ha sempre af-fermato che non è consentito al giu-dice di merito la diretta disapplica-zione di norme ritenute incostituzio-nali, ma che occorre comunque, an-che in ipotesi di norme meramenteriproduttive di altre dichiarate incosti-tuzionali, una specifica pronunciadella Corte Costituzionale.

Invero il nostro ordinamento nonprevede un potere diffuso tra i giudi-ci di disapplicazione di norme ritenu-te incostituzionali (salvo la direttaapplicazione di norme costituzionaliimmediatamente precettive in quan-to di rango superiori rispetto alle leg-gi ordinarie con esse contrastanti)ma ha concentrato in un apposito or-gano (la Corte Costituzionale) la ve-rifica di costituzionalità delle leggicon conseguente annullamento ergaomnes. Questo principio è un cardi-ne essenziale del nostro ordinamen-to costituzionale, che non può innessun caso essere derogato.

Anche questa opzione va, pertan-to, disattesa.

Va ancora rilevata la anomalia didichiarare con una pronuncia delgiudice ordinario la incostituzionalitàdi una norma che è stata integratadalla Corte Costituzionale con inter-vento manipolativo proprio per ren-derla conforme a Costituzione.

Va in proposito ricordato che ilgiudice delle leggi nelle pronunce inmateria ha ritenuto non conforme acostituzione il divieto generalizzatodi cumulo delle indennità integrativespeciali consentito invece quandosia fissato un limite minimo o tratta-mento complessivo al di sotto delquale non debba operare il divieto dicumulo, a salvaguardia della situa-zione reddituale del lavoratore o delpensionato rispondente ai principi ditutela posti dagli artt. 36 e 38 Cost.

In quest’ottica le Sezioni Riunitenon si nascondono che, nell’evolver-si della legislazione dopo le senten-ze della Corte Costituzionale innanzirichiamate si sono verificati dei mu-tamenti che hanno modificato la si-tuazione nelle quali le pronunce so-no state rese.

In particolare va tenuto presenteche l’indennità integrativa speciale èvenuta nel tempo ad essere per unalarga categoria di pensioni la parteeconomicamente più rilevante deltrattamento pensionistico, perdendocompletamente la sua natura di as-segno accessorio per diventare so-stanzialmente parte integrante dellapensione.

Dalla sopravvenienza può sorge-re la domanda se sia ancora validoun parametro reddituale minimo co-me riferimento del divieto di cumuloo se invece debba prendersi in con-siderazione l’entità del trattamentopensionistico, per configurare oggi lapossibilità per il legislatore di addive-nire alla decurtazione della pensio-ne, scegliendo tra diverse soluzioniche comunque rispettino l’esigenzadi un equilibrio del sistema retributi-vo e pensionistico (cfr. Corte Cost.sent. N. 516/2000). La riflessione èavvalorata dall’entrata in vigore dellalegge n. 724/1994, che ha congloba-to l’indennità integrativa specialenella base pensionabile.

Il diverso trattamento dell’i.i.s. perle pensioni liquidate fino al 31 di-cembre 1994 è essenzialmente unanorma di salvaguardia di miglior trat-tamento per le situazioni pregressee non un voluto effetto diacronico tratrattamenti pensionistici. Si tratta pe-raltro di considerazioni che non pos-sono trovare applicazione in questa

sede.Va, infine, dichiarato inammissibi-

le il quesito relativo alla costituziona-lità del divieto di cumulo.

Come è giurisprudenza costantequeste Sezioni Riunite sono chiama-te ad interpretare la normativa vigen-te e non possono pertanto proporrequestioni di costituzionalità, nè pro-nunciarsi su dubbi di costituzionalitàse non nei limiti di conformare la lo-ro pronuncia sulle norme vigenti aduna lettura costituzionalmente orien-tata.

I dubbi di costituzionalità, inquanto funzionali alla rimessionedelle questione alla Corte Costituzio-nale, eccedono l’ambito della pro-nuncia da rendersi da queste Sezio-ni Riunite.

Nei termini va, pertanto, risolta laquestione di massima proposta.

P.Q.M.La Corte dei conti a Sezioni Riu-

nite in sede giurisdizionale, pronun-ciando sulla questione di massimaproposta dalla seconda SezioneCentrale di Appello con ordinanza n.097/2005/A:1) afferma che, per il titolare di due

pensioni, resta fermo il divieto dicumulo delle indennità integrativespeciali di cui all’art. 99, commasecondo, del D.P.R. 1092/1973,con l’integrazione operata con lasentenza manipolativa della CorteCostituzionale n. 494/1993 e cioècon salvezza comunque dell’im-porto corrispondente al trattamen-to minimo di pensione previstoper il Fondo pensioni lavoratori di-pendenti;

2) dichiara inammissibile il quesitorelativo alla conformità a Costitu-zione di detto divieto;

3) dispone la restituzione degli atti algiudice remittente a cura della Se-greteria delle Sezioni Riunite.Così deciso in Roma nella Came-

ra di Consiglio dell’8 febbraio 2006».

Dalla lettura di quanto sopra cia-scuno potrà formulare le sue opinio-ni. Per quanto ci riguarda, per il diu-turno lavoro che svolgiamo, la que-stione ci lascia molto perplessi epreoccupati.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Como

In un recente incontro per la festa

degli auguri di Natale, presso la

Sezione ANFI di Como, il Presidente

M.M.A. Dott. Lange Tremaroli conse-

gna la pergamena di “benemerenza”,

concessa all’ottantenne Appuntato

Vinicio Tinelli, dal Presidente Nazio-

nale dell’ANFI, Gen. C.A. Pietro Di

Marco.

Nella foto, in basso, il Presidente

della Sezione, M.A. Dott. Lange Tre-

maroli mentre consegna l’attestato di

benemerenza all’App. Vinicio Tinelli.

Sezione di Alessandria

Il 22 dicembre 2005 il Direttivo del-

la Sezione, rieletto l’11 dicembre

2005, ha incontrato il Comandante

Provinciale, Col. Antonio Lupia, per i

consueti auguri natalizi.

Nella circostanza ha avuto luogo la

consegna dell’attestato di beneme-

renza rilasciato dal Gen. C.A. Pietro

Di Marco all’ottantenne Sabatino

Cantini.

Nella foto a lato, il socio Sabatino

Cantini con l’attestato appena conse-

gnatogli dal Presidente della Sezio-

ne, Cap. Dott. Tito Marini.

Sezione di Gallarate

Soci della Sezione ANFI di Gallara-

te, assieme ad altre Associazioni

d’Arma locali, hanno partecipato alla

S. Messa ed alla cerimonia funebre

svoltasi in Cedrate di Gallarate, per il

rientro in Patria delle spoglie dell’Arti-

gliere Antonio Moscato, morto il 24

maggio 1944 in un campo di concen-

tramento. I suoi resti mortali sono sta-

ti ritrovati nel Cimitero d’Onore di

Amburgo, Germania, dove ben 6.000

soldati giacciono ancora in quel luo-

go.

Nella foto in alto, un momento del-

la cerimonia funebre.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Diamante

Il 22 febbraio 2006, il Gen. C.A. UgoMarchetti, Comandante Interregiona-le per l’Italia Sud-Occidentale, inoccasione della visita ispettiva alComando Tenenza di Scalea, rettodal Luogotenente Giuseppe Salerno,presente il Comandante Regionaledella Calabria, Gen. B. Riccardo Pic-cinni e il Comandante Provinciale diCosenza Col. Maurizio Massarini, haincontrato una rappresentanza dellaSezione A.N.F.I. di Diamante.L’alto Ufficiale nel corso del colloquioha avuto parole di elogio per l’attivitàsvolta dai soci della Sezione ANFI diDiamante.

Nella foto il Gen. C.A. Marchetti congli ufficiali, i soci della Sezione di Dia-mante e un gruppo di militari delComando Tenenza di Scalea.

Sezione di Cormons

L’8 dicembre 2005, i soci dellaSezione ANFI di Cormons, con il loroPresidente, Brig. C. Quirino Spaned-da, si sono riuniti in un noto ristorantedella zona per il tradizionale scambiodi auguri natalizi.

Presenti all’incontro conviviale, ospi-ti graditi, il Sindaco di Cormons Sig.Claudio Cucut e il Comandante dellaCompagnia Guardia di Finanza di Cor-mons Cap. Giuseppe Santonastaso

Nella foto il gruppo dei soci dellaSezione di Cormons.

Sezione di Ravenna

Il 4 dicembre 2005, organizzato dalPresidente della Sezione, App. sc.Sisinnio Aresti, e dal Consiglio Diretti-vo, soci e familiari si sono riuniti neltradizionale incontro per lo scambio diauguri per le festività natalizie pressoil Ristorante “Marchesini” di Ravenna.

Erano presenti, ospiti graditi, ilComandante Provinciale della Guardiadi Finanza di Ravenna, Col. StefanoScrepanti e gentile consorte, il Consi-gliere Nazionale per l’Emilia Romagna,Comm. Ermanno Gelsi, i Presidentidelle Sezioni di Lugo e Cervia, tuttiaccompagnati dalle relative consorti.

Nella foto il gruppo dei soci parteci-panti al convivio.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Foggia

Nella visita alla città di Foggia, del31 gennaio 2006, il Presidente del-la Repubblica saluta i rappresen-tanti della locale Sezione.

Riceviamo dalla Sezione ANFI diFoggia una interessante foto cheritrae il Presidente della Repubblica,Carlo Azeglio Ciampi, mentre salutacalorosamente i rappresentanti dellaSezione dando sorridente la manoall’Alfiere della Sezione.

Trattasi di un avvenimento che si èripetuto in occasione delle altre visiteeffettuate dal Presidente Ciampi nelle

Province italiane, incontrando lenostre Sezioni sempre inquadrate,con le altre Associazioni Combatten-tistiche e d’Arma.

Nelle foto:in alto il Presidente della Repubblicamentre saluta il rappresentante dellaSezione ANFI di Foggia.A lato i reparti schierati della Guardiadi Finanza e dei Carabinieri con lerappresentanze delle Associazionid’Arma in attesa del passaggio delPresidente della Repubblica.

Sezione di Este

Il 18 dicembre 2005 soci e familiaridella Sezione di Este si sono riunitiper il tradizionale pranzo sociale difine anno, presso il locale Hotel Risto-rante “Beatrice d’Este”.

Nell’occasione è stato consegnatoal Fin. Cav. Ottorino Venturin, Alfieredella Sezione, l’attestato di beneme-renza, concessogli dal PresidenteNazionale, Gen. C.A. Pietro Di Mar-co.

Nella foto, la consegna dell’attesta-to di benemerenza al Cav. Venturinda parte del Comandante della localeTenenza della Guardia di Finanza,Ten. Stefano Arrighi.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Piacenza

In occasione del pranzo sociale difine anno la Sezione ANFI di Piacen-za ha festeggiato il 95° anniversariodella sua fondazione.

Ospiti graditi il Col. Carlo Germi,Comandante Provinciale della Guar-dia di Finanza di Piacenza, il Cap.Ugo Rabuffetti, Comandante la Com-pagnia di Piacenza.

Nella foto il Presidente della Sezio-ne, M.A. c.s. Cav. Uff. Antonino Leti-zia, il Col. Germi, il Comm. Anna Big-gi Stragliati, socia simpatizzante dellaSezione e il Cap. Rabuffetti.

Sezione di Napoli

La Sezione ANFI di Napoli ha effet-tuato, il 17 dicembre 2005, il tradizio-nale pranzo sociale di fine anno, nelristorante “Il Monacone”, sito in S.Marco Evangelista (CE), al qualehanno partecipato molti soci e lorofamiliari.

Il Presidente della Sezione, S.Ten.Cav. Augusto Avarone, ha ringraziatoper la loro partecipazione gli ospitiintervenuti, augurando loro buonefestività di fine anno e, nell’occasio-ne, ha offerto alle gentili Signore pre-senti un omaggio natalizio.

Nella foto, il gruppo dei soci parte-cipanti al convivio.

Sezione di Vasto

In occasione del tradizionale incon-tro di fine anno dei soci ANFI dellaSezione di Vasto, il Presidente dellaSezione, M.O. Matteo Palombo, haconsegnato all’App. Ugo Salvitti l’at-testato di benemerenza concessoglidal Presidente Nazionale, Gen. C.A.Pietro Di Marco.

Al socio Salvitti è stato manifestatoil vivo ringraziamento per la sua lun-ga e meritoria opera svolta nelle filedell’ANFI.

Nella foto i soci della Sezione ANFIdi Vasto con l’App. Salvitti.

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Sezione di Civitavecchia

Il 18 dicembre 2005, nei locali delComando Compagnia della Guardiadi Finanza di Civitavecchia si è svoltala festa del tesseramento per l’anno2006 della Sezione ANFI di Civita-vecchia.

Nell’occasione è stato consegnato ildiploma di Presidente Onorario dellaSezione al M.M.A. Cav. Nicola Rasolae l’attestato di benemerenza al S.Ten.Vittorio Pompameo, alla presenza dimolti soci e di ufficiali del Corpo.

È seguito il tradizionale rinfresco elo scambio degli auguri natalizi e peril nuovo anno.

Nella foto sopra, da sinistra, il Magg.Dott. Errico, Comandante il ROAN, ilPresidente Onorario della Sezione,M.M.A. Cav. Nicola Rasola, e il Presi-dente della Sezione, M.M.A. c.s. Vit-torio Miceli, il Cap. Dott. Luca Battellae il Cap. Dott. Giampiero Carrieri.

Sezione di Vibo Valentia

Il 15 dicembre 2005, i soci dellaSezione ANFI di Vibo Valentia sisono riuniti in un ristorante di PizzoCalabro ove, con la consumazione diun pranzo sociale, si sono scambiatigli auguri per le festività natalizie.

Nella foto, il gruppo dei soci e fami-liari della Sezione partecipanti al con-vivio.

Sezione di Tricase

Presso la sede della Sezione ANFIdi Tricase ha avuto luogo il tradizio-nale scambio di auguri natalizi.

Gradito ospite il Comandante dellaTenenza di Tricase, S.Ten. LucianoPrencipe, che ha avuto parole di elo-gio nei confronti dei soci della Sezio-ne anche per il loro impegno nelle at-tività di volontariato.

Il Presidente della Sezione, Brig. C.Gaetano Calabrese, ha ringraziato ilS.Ten. Prencipe per la sua partecipazio-ne al convivio augurandogli, anche a no-me di tutti i soci, buone festività natalizie.

Nella foto, il S.Ten. Prencipe, e ilPresidente della Sezione, Brig. C. Ca-labrese, con alcuni soci della Sezione.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Catania

Il 21 settembre 2005, nella Chiesadi San Francesco di Paola, è statacelebrata la Santa Messa in onore diSan Matteo, Patrono della Guardia diFinanza.

Alla funzione religiosa, officiata dalCappellano Militare Don Vincenzo Ca-stiglione, sono stati presenti il Presi-dente della Sezione di Catania, Col.Luciano Taurino, con una rappresen-tanza di soci con bandiera, il Coman-dante Provinciale della Guardia di Fi-nanza di Catania, Col. Agatino SarraFiore, il Vice Comandante Col. Raf-faele Visconte, oltre ad ufficiali, sottuf-ficiali e militari del Corpo in servizio aquella sede. (Vedere foto a lato).

Sezione di Bergamo

Soci e familiari della Sezione ANFI di

Bergamo, con il loro Presidente, Magg.

Alvaro Giacomini, si sono recati in gita

turistica sulla Costa Azzurra dal 30 set-

tembre al 3 ottobre 2005, visitando

Nizza, Cannes, S. Raphael, S. Tropez,

Montecarlo nel Principato di Monaco.

Nella foto, la comitiva dei soci e fa-

miliari è ripresa nel Principato di Mo-

naco, davanti al Palazzo del Principe.

Sezione di Mazara del Vallo

Nei giorni 26 e 27 novembre 2005

la Sezione ha effettuato una gita cul-

turale a Ragusa e Modica.

La folta comitiva, il giorno 26 no-

vembre 2005, ha visitato la città di

Ragusa, potendo ammirare i numero-

si monumenti di stile barocco, tra cui

la Cattedrale di San Giovanni e la

chiesa di San Giorgio.

Il successivo giorno 27, i gitanti si so-

no trasferiti a Modica (città del ciocco-

lato), già nota come Motuka dei Siculi.

Al termine del pranzo la comitiva ha

visitato lo splendido Castello di Don-

nafugata e quindi, nella tarda serata,

ha fatto rientro a Mazara del Vallo.

Nella foto, la comitiva dei soci ripre-

sa davanti al Castello di “Donnafuga-

ta” a Modica.

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Sezione di Savona

Il 27 ottobre 2005 in occasione del-l’Assemblea tenuta dalla Sezione perl’approvazione del bilancio preventivo2006, il Presidente della SezioneM.M.A. Giuseppe Merenda ha conse-gnato al V. Brig. Dante Alario l’atte-stato di benemerenza concesso dalPresidente Nazionale Gen. C.A. Pie-tro Di Marco. (Ved. foto a lato).

Sezione di Aprilia

I soci della Sezione di Aprilia,accompagnati da Presidente, S. Ten.Genino Cafaro, in data 7 ottobre 2005hanno effettuato una gita socio – cul-turale alle 5 Terre, a La Spezia eall’Acquario di Genova.Nella foto, i soci con alcuni familiariposano accanto alla Chiesa di S. Pie-tro a Portovenere.

Nella foto, i soci con alcuni familiariposano accanto alla Chiesa di S. Pie-tro a Portovenere.

Sezione di Ivrea

Il 26 novembre 2005 i soci dellaSezione, in omaggio alla consolidatatradizione annuale, si sono riuniti inun caratteristico locale della zonadove è stato consegnato al CapitanoAndrea Taurasi, Comandante dellalocale Compagnia della Guardia diFinanza, l’attestato e relativa tesseradi “Socio Benemerito” concessiglidalla Presidenza Nazionale dell’ANFIper l’opera prestata generosamente afavore della Sezione di Ivrea.

Nella foto il Presidente della Sezio-ne, M.C. Luciano Vacchelli, conse-gna l’attestato, con relativa tessera disocio benemerito ANFI, al Cap.Andrea Taurasi.

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Soci che si fanno onore

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

La Professoressa Marina CALDE-RONE, socia simpatizzante dellaSezione ANFI di Cagliari, figlia delS.Ten. Luigi, anch’egli socio dellaSezione di Cagliari, consulente dellavoro, è stata nominata PresidenteNazionale dell’Ordine dei Consulentidel Lavoro, per il triennio 2005/2008.

La Prof.ssa Calderone è espertanel campo delle comunicazioni esvolge frequentemente anche l’atti-vità di relatrice nell’ambito di conve-gni e master.

È autrice di vari libri in materia dellavoro e collabora con pubblicazioniscientifiche ed economiche.

Il Dott. Dean FANTAZZINI, figliodel V.Brig. Giancarlo, socio dellaSezione ANFI di Bologna, già Ufficia-le di Complemento nel Corpo del-l’Amministrazione e Commissariatodell’Esercito Italiano, si è laureatopresso l’Università di Bolgona il 15novembre 1999 in Economia e Com-mercio e successivamente, semprepresso lo stesso Ateneo, in EconomiaPolitica riportando il massimo dei votie lode in tutte e due le lauree.

Successivamente il Dott. DeanFantazzini viene ammesso ad un Dot-

Marina CALDERONE

Il Dott. Clarbruno Vedruccio, figliodel M.M.A. Brunello Vedruccio enipote del Magg. Antonio Cazzato,entrambi soci della Sezione di Taran-to, valente fisico è inventore di unapparrecchio chiamato “TRIMPROB”,utile per la individuazione, in modorapido e non invasivo, del tumore allaprostata e di altre forme tumorali.

Il “Trimprob” cioè “Tissue Reso-nance Interfero Meter Probe” è unasonda, un semplice bastoncino, lun-go una trentina di centimetri, cheemette onde elettromagnetiche adiverse frequenze per la ricerca deltumore alla prostata.

Il Dott. Vedruccio, che è docentedi metodologia della ricerca all’Uni-versità di Urbino, è arrivato alla suascoperta in modo sperimentale, verifi-cando che il segnale elettromagneti-co emesso dalla sonda interagiva inmaniera microscopica con i tessutialterati.

L’invenzione di tale strumento haavuto vasta eco nel mondo scientifi-co. Un interessante articolo, curatodall’eminente oncologo Prof. Umber-to Veronesi, è apparso sul settimana-le “OGGI” del 1° Febbraio 2006.

Clarbruno VEDRUCCIO

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Dean FANTAZZINI

torato di Ricerca presso il Dipartimen-to di Economia Politica dell’Universitàdegli Studi di Pavia. Durante questoperiodo ha avuto esperienze di inse-gnamento all’Università degli Studi diCostanza in Germania e presso l’Uni-versità di Betlemme (Israele).

Ha partecipato a convegni inter-nazionali a Dublino, Oxford e in Italiadove ha presentato un suo testo distudio dal titolo “Financial MarketsMicrostructure and Hig FrequencyData: Theoretical Isuues, StylizedFacts and Econometric Tools”.

Il 16 gennaio 2006, discutendo latesi dal titolo “Theory and Applicationsof Copulas in Finance” gli è stato con-ferito il titolo di Dottore di Ricerca inEconomia Politica. Detta tesi è statacandidata per l’assegnazione del pre-mio per il migliore lavoro di dottoratonell’anno accademico 2005/2006.

Berardo DI COSIMO

Il M.M.A. cs. Berardo DI COSI-MO, socio della Sezione ANFI diAvezzano, è stato nominato di recen-te “Membro del Collegio dei Sindaci”del Consorzio per lo sviluppo Indu-striale della Marsica, nomina fattadalla Direzione Affari Istituzionali edal Comitato Regionale Comunica-zione della Regione Abruzzo ed èmembro anche del Consorzio Nazio-nale Artigiani con sede ad Avezzano.

Giulio FENU

L’App. Giulio Fenu, socio dellaSezione ANFI di Corigliano Calabro,unitamente alla consorte ha adottatola Sig.na Valentina Sciarrotta dando-le il proprio cognome. La Sig.naValentina Fenu Sciarrotta ha illumi-nato la sua casa e terrà compagniaalla Famiglia dell’App. Giulio Fenu.Tale adozione ha suscitato nell’ambi-to della città di Rossano Calabroammirazione e stima, trattandosi diun gesto di grande umanità.

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CompleanniI seguenti soci hanno festeggiato il lorocompleanno:

- V.Brig. Guardino Baldassare, socio del-la Sezione di Marsala, il suo 80° com-pleanno, il 6.1.2006.

- V.Brig. Nicola Scoccimarro, socio dellaSezione di Forlì, il suo 90° complean-no, il 18.1.2006.

- App. Giovanni Mele, socio della Sezio-ne di Como, il suo 96° compleanno.

- S.Ten. Antonio Balsamo, socio dellaSezione di Brescia, il suo 102° com-pleanno, il 10.2.2006.

Nozze di DiamanteIl seguente socio ha festeggiato il suo60° anniversario di matrimonio:

- Il 29.1.2006, il Brig. Albano Poli, sociodella Sezione di Imola, e consorteSig.ra Dina.

Nozze d’oroI seguenti soci hanno festeggiato il loro

Fiamme Gialle 3 / 2006 37

Anna Maria PAINI

La Sig.ra Anna Maria PAINI, figliadel defunto socio ANFI App. Napoleo-ne Paini è socia lei stessa della Sezio-ne di Parma. Dopo aver partecipato aiCampionati del mondo ha preso parteanche ai Giochi Olimpici di Atene qua-le “scorer” ufficiale per le gare di base-ball. Lo “scorer” è colui che assegna ipunti ai concorrenti nelle gare. Nonessendo in Italia il baseball considera-to uno sport nazionale, la sua designa-zione per la Paini è un riconoscimentoesplicito per le sue qualità tecnichenotevoli e per essere poliglotta. Cono-sce molto bene l’inglese, il francese elo spagnolo oltre a svolgere anche atti-vità di volontariato per le popolazionibisognose del terzo mondo.

Vincenzo GARELLI

Il M.A. Rag. Vincenzo GARELLI,socio della Sezione di Monza, è sta-to nominato, con Decreto nr. 6/2005,della Commissione Tributaria Regio-nale per la Lombardia, membro effet-tivo della predetta CommissioneRegionale Lombarda.

50° anniversario di matrimonio:

- Il 29.1.2005, il M.M.A. Pasquale La Man-na, socio della Sezione di Gaeta, e con-sorte Sig.ra Maria Santina.

- Il 27.4.2005, il M.M.A. Ubaldo Mondillo,socio della Sezione di Gaeta, e consorteSig.ra Lucia.

- I’1.5.2005, il Brig. Andrea Loprete, sociodella Sezione di Mestre, e consorteSig.ra Marianna Perotti.

- Il 22.5.2005, il M.M.A. Umberto Mancini,socio della Sezione di Pescara, e con-sorte Sig.ra Michelina Paparella.

- Il 9.7.2005, il S.Ten. Antonino Vecchio,socio della Sezione di Catania, e consor-te Sig.ra Gaetana Crisci.

- Il 9.10.2005, il Gen. D. Dante Cammuso,socio della Sezione di Gaeta, e consorteSig.ra Maria Luisa.

- Il 24.10.2005, il Fin. Domenico Pantaleo,socio della Sezione di Toronto (Canada),e consorte Sig.ra Louise.

- Il 5.1.2006, il M.M.A. Cav. Rino Squari-se, socio della Sezione di Padova, econsorte Sig.ra Teresa Della Zuanna.

- Il 14.1.2006, il V.Brig. Giuseppe Dalleo,socio della Sezione di Bergamo, e con-sorte Sig.ra Maria Saguto.

Anniversari- Il 28.12.2005, il Brig. Carmine D’Alessan-

dro, socio della Sezione di Sapri, e con-sorte Sig.ra Carmela Laino, hanno festeg-giato il loro 30° anniversario di matrimonio.

- Il 5.1.2006, il S.Ten. Cav. Uff. SalvatoreDamato, socio della Sezione di Bari, econsorte Sig.ra Vincenza Lattanzio han-no festeggiato il loro 54° anniversario dimatrimonio.

- Il 9.1.2006, il Brig. Antonio Grillo, sociodella Sezione di Roma 1/Nord, e consor-te Sig.ra Luciana, hanno festeggiato il lo-ro 40° anniversario di matrimonio.

- Il 24.1.2006, il Sig. Arnaldo Merlo, sociosimpatizzante della Sezione di Monza, econsorte Sig.ra Antonia Punzi, hanno fe-steggiato il loro 40° anniversario di matri-monio.

Nozze d’argentoI seguenti soci hanno festeggiato il loro25° anniversario di matrimonio:

- Il 21.12.2005, il Brig. Giuseppe Di Paola,socio della Sezione di Genova, e con-

sorte Sig.ra Leticia.

- Il 19.7.2005, il M.A. Vittorio Iengo, sociodella Sezione di Pistoia, e consorteSig.ra Teresa Rebecchi.

NozzeI seguenti soci o loro familiari si sono unitiin matrimonio:

- Il 25.9.2005, la Dott.ssa Monica Mori, fi-glia del Lgt. Cav. Marino, socio della Se-zione di Este, con il Geom. Michele Carli.

- Il 22.12.2005, il Sig. Costantino Santo, fi-glio del Sig. Carmelo, socio simpatizzan-te della Sezione di Gallipoli, con laSig.na Lucia Franco.

CulleSono nati:

- Agnese, primogenita dei coniugi Sig.raElena Cabras e Sig. Alessandro Petto-vello, nipotina dell’App. Francesco Ca-bras, socio della Sezione di Cervignanodel Friuli, il 3.1.2006.

- Amelia, figlia dei coniugi Sig. GiovanniBerlingieri e Dott.ssa Monica Scanu, ni-potina dell’App. Antonio Scanu, sociodella Sezione di Alba, e della consorteSig.ra Giovanna Bergese, il 5.1.2006.

- Angelica, figlia del M.C. Archimede, ni-pote del M.A. Mario Recchia, Presidentedella Sezione di Roma-3/Est, il16.1.2006.

- Arianna, figlia del Dott. Giovanni Maccio-ne e della Sig.ra Gabriella Catania, nipo-tina del Brig. C. Fortunato Maccione, so-cio della Sezione di Vasto, il 19.11.2005.

- Arianna, primogenita dei coniugi Sig.raEleonora Benvenuti e Sig. Marco Vettori,nipotina del Brig. C. Livio Benvenuti, so-cio della Sezione di Trento, il 28.1.2006.

- Chiara, nipote del Brig. C. GiuseppeLembo, consigliere della Sezione di Im-peria, e del M.A. Pietro in servizio pres-so la Tenenza Guardia di Finanza diMondovì, il 14.12.2005.

- Claudia Pia, terzogenita dei coniugi Sig.Franco Montanaro e Sig.ra Assunta San-topietro, nipotina del V.Brig. Mauro Mon-tanaro, socio della Sezione di Policoro, edella consorte Sig.ra Anna, il 28.1.2006.

- Denise, figlia dei coniugi Dott.ssa Lore-dana Pantaleo e M.C. Fabrizio Tempe-sta, in servizio nel Corpo, nipote del-l’App. Vincenzo Pantaleo, socio dellaSezione di Sondrio, il 29.1.2006.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

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38 Fiamme Gialle 3 / 2006

- Emanuele, figlio dei coniugi Sig.ra Fran-ca Terlizzi e Brig. Ferdinando Santovito,in servizio nel Corpo, nipotino del Brig.C. Vincenzo Terlizzi, socio della Sezionedi Bologna, e della consorte Sig.ra MariaDipaola, il 17.1.2006.

- Federico, figlio dei coniugi Sig. Nico Fu-magalli e Sig.ra Katia Bonfanti, nipotinodel Sig. Luigi Fumagalli, socio della Se-zione di Lecco e della consorte Sig.raFernanda Corti, il 17.1.2006.

- Gabriele, figlio dei coniugi Sig.ra RositaCaizzi e Sig. Simone Tommasi, nipotedel Brig. C. Pantaleo Tommasi, sociodella Sezione di Brindisi, il 16.1.2006.

- Giada, figlia dei coniugi Sig.ra TizianaD’Angelo e Sig. Simone Toninelli, nipoti-na del Brig. C. Vittorio D’Angelo, sociodella Sezione di Piombino, il 21.1.2006.

- Giulia, figlia del Dott. Giovanni Pestillo edella Dott.ssa Patrizia Barra, nipotina delM.A.cs. Cav. Uff. Cosimo Pestillo, sociodella Sezione di Margherita di Savoia, il30.12.2005.

- Giulia, figlia del Geom. Claudio Boscari-no e della Sig.ra Silvia Bufarini, nipotedel Brig.m. Cav. Salvatore Boscarino,socio della Sezione di Falconara Maritti-ma, e della consorte Sig.ra Franca Elia,il 13.12.2005.

- Lorenzo Domenico, primogenito delGeom. Riccardo Romaniello e dell’Arch.Cristina Rattazzi, soci simpatizzanti dellaSezione di Alessandria, e nipotino del-l’App. Domenico Romaniello, socio dellastessa Sezione, il 20.12.2005.

- Lorenzo, secondogenito dei coniugiSig.ra Loredana Masia e dell’App. Gavi-no Saba, in servizio nel Corpo, nipotinodel M.llo Giommaria Saba, socio dellaSezione di Alghero, e della consorteSig.ra Luisa Mangatia, il 9.1.2006.

- Luca, figlio dei coniugi Sig. Michele Mac-cione e Sig.ra Annalisa Forte, nipotinodel Brig. C. Fortunato Maccione, sociodella Sezione di Vasto, il 2.12.2005.

- Manuela, figlia del M.C. Alessandro Sci-bilia, in servizio nel Corpo, e Sig.ra Lore-dana Rossini, nipotina del Sig. AgatinoScibilia, socio simpatizzante della Sezio-ne di Catania, e della consorte Sig.raGiuseppa D’Agata, il 16.1.2006.

- Marco Francesco, secondogenito dei co-niugi Sig.ra Roberta Achiropita Topazioe Sig. Giovanni Paludi, nipotino del Brig.C. Franco Topazio, sindaco effettivo del-la Sezione di Corigliano Calabro e dellaconsorte Sig.ra Rosina De Simone, il24.11.2005.

- Matteo, nipotino del M.M.A.cs. Cav.

Emanuele Margani, consigliere della Se-zione di Belluno, e della consorte Sig.raInes Corradini, il 21.11.2005.

- Riccardo, figlio primogenito dei coniugiProf.ssa Marina Berno e Arch. DanieleFacco, nipotino del Fin. Luigi Facco, so-cio della Sezione di Padova, il 3.1.2006.

- Tommaso, figlio del M.C. ArchimedeRecchia e nipote del V.Brig. AntonioRecchia, socio della Sezione di Roma-3/Est, il 2.1.2006.

LaureeSi sono recentemente laureati:

- Sig.na Mary Ancona, figlia del Fin. Vito,Vice Presidente della Sezione di Toron-to, in “Bachelor of Arts-Justice Studies,minor in Law” con lode presso la Ryer-son University di Toronto.

- Sig.na Alessia Cimichella, figlia del Brig.Bruno, socio della Sezione di Viterbo, in“Lingue e Letterature Straniere”, pressol’Università di Viterbo, con il punteggio di110/110.

- Sig.na Giorgia Costa, figlia del M.M.A.Giuseppe, socio della Sezione di Lido diOstia, in “Fisioterapia”, con il punteggiodi 110/110 e lode, presso l’Università LaSapienza di Roma.

- Sig. Luigi Cozzolino, figlio del V.Brig.Francesco, socio della Sezione di Livor-no, in “Scienze dell’Amministrazione,curriculum giudiziario” presso l’Univer-sità di Siena, con il punteggio di 91/100.

- Sig. Emiliano Di Gioacchino, figlio delBrig. C. Giuseppe, socio della Sezione diRoma 2/Ovest, in “Scienze delle Comu-nicazioni” presso l’Università La Sapien-za di Roma, con il punteggio di 104/110.

- Sig. Luca Garzarella, figlio del Brig. C.Giovanni, socio della Sezione di Chieti,in “Ingegneria Meccanica” presso il Poli-tecnico di Milano, con ottimo punteggio.

- Sig.na Vincenzina La Greca, figlia delBrig. Antonio, socio della Sezione diAgrigento, in “Psicologia” presso l’Uni-versità di Palermo, con il punteggio di108/110.

- Sig.na Chiara Lentini, figlia del M.C.Donato, socio della Sezione di Beneven-to, in “Sociologia” presso l’Università diSalerno, con ottimo punteggio.

- Col. Dott. Antonio Mulargia, socio dellaSezione di Lecco, già laureato in “Eco-nomia e Commercio”, ha conseguito laseconda laurea in “Economia e Manage-ment” presso l’Università Pescara.

- Sig. Fabio Pati, figlio del M.O. Giuseppe,socio della Sezione di Mestre, in “Econo-mia e Commercio” presso l’Università diBologna.

- Sig.na Giada Pilo, figlia del Lgt. Antonio,socio della Sezione di Roma Castelpor-ziano, in “Architettura” presso l’Universitàdi Genova, con il punteggio di 110/110.

- Sig.na Romina Rinaldi, figlia del M.A.Giuseppe, socio della Sezione di Man-fredonia, in “Scienze Infermieristiche”presso l’Università di Modena, con ilmassimo punteggio.

- Sig.na Samantha Ruggiero, figlia del Brig.Carlo, socio della Sezione di Monza, in“Ingegneria Gestionale”, presso il Politec-nico di Milano, con ottimo punteggio.

- Sig. Luigi Russo, figlio del M.A. Umberto,socio della Sezione di Catanzaro, in“Scienze delle Comunicazioni”, con ilpunteggio di 110/110 presso l’Universitàdi Catanzaro.

- Sig.na Valentina Russo, figlia del Sig.Cosimo, socio simpatizzante dellaSezione di Gallipoli, in “Economia Azien-dale” presso l’Università di Bologna, conottimo punteggio.

- Sig. Orazio Sorbello, figlio del, M.M.Rosario, socio della Sezione di Acireale,in “Informatica” presso l’Università diCatania, con il punteggio di 104/110.

- M.C. Nicola Spignesi, figlio del M.M.A.Salvatore, socio della Sezione di Gaeta,in “Scienze Politiche Amministrative”presso l’Università di Napoli, con ottimopunteggio.

IN RICORDO DEL GEN. D. DOMENICO FRANGIONE

Ad un anno dalla sua scomparsa, cor-re nella nostra mente il pensiero che siaancora fra di noi, prima come Coman-dante della 3ª Legione, sempre attentoai problemi del personale ed a quelli Isti-tuzionali, e dopo come socio dellaSezione ANFI di Milano, non esitando aprendere le nostre difese contro chi ave-va dimenticato l’esistenza della Sezione.

Voglio ricordarmi di Lei come unPadre che difende i suoi figli con tutti imezzi leciti e dispensa loro tanti buoniconsigli e che ha vissuto col pensierorivolto a chi aveva bisogno. Sono sicu-ro che adesso siede al tavolo dei giustie coraggiosi e che non si è dimenticatodi quanti gli hanno voluto bene.Ciao Gen. Mimì.

Luciano Cogoni

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

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Fiamme Gialle 3 / 2006 39

TristiaSono deceduti i seguenti soci o loro con-giunti:

- Il 5 febbraio 2006, in Roma è deceduta laSignora Clara BATTINI, consorte delGen. C.A. Pierpaolo Meccariello, giàComandante in Seconda del Corpo, sociodella Sezione di Roma-Villa Spada.Al Gen. Meccariello e a tutti i familiari ilperiodico Fiamme Gialle rinnova i più vivisensi di cordoglio, unitamente ai suoi col-leghi di Corso, che la ricordano sin dai pri-mi anni del 1950 sempre a fianco del SuoPierpaolo (T.S.).

- Il 4 marzo 2006 la Sig.ra Lucilla FELICI,consorte del Gen. D. Antonio Mitra, sociodella Sezione di Genova.Al Gen. Mitra e familiari i soci dell’ANFIformulano le più sentite condoglianze perla scomparsa della Sig.ra Lucilla da tuttiricordata con stima e affetto.

- App. Giovanni ANZALDI, di anni 65, con-sigliere della Sezione di L’ Aquila,l’1.01.2006.

- App. Bruno ARMOCIDA, di anni 82, sociodella Sezione di Modena, l’11.01.2006.

- M.M.A. Tullio BACECCI, socio dellaSezione di Milano, il 30.01.2006.

- Sig. Damiano BALDASSARRE, padre delBrig. Riccardo, socio della Sezione diPrato, il 15.01.2006.

- M.M. Ido BALDI, socio della Sezione diCastelfranco Veneto, il 15.12.2005.

- Sig. Vincenzo Cav. BARBA, socio simpa-tizzante della Sezione di Salerno, il31.03.2004.

- Brig. Gaetano BIGHELLI, socio dellaSezione di Genova, il 22.12.2005.

- Sig.ra Marisa BRENCI, consorte del Fin.Adamo Tosti, consigliere della Sezione diPerugia, il 9.01.2006.

- M.C. Giovanni Battista CALAMIA, sociodella Sezione di Merano, il 4.01.2006.

- V.Brig. Dario CANAL, socio della Sezionedi Vipiteno, il 25.01.2006.

- Ten. Comm. Pietro CARRIERE, giàsegretario della Sezione di Bolzano, il16.01.2006.

- V.Brig. Martino CASILLI, di anni 56, sociodella Sezione di Varese, il 23.01.2006.

- Sig. Giusepe CASU, figlio dell’App. Gio-vanni e fratello del M.O. Giorgio, sociodella Sezione di Olbia, il 17.11.2005.

- Sig.ra Giuseppina CELON, madre dellaSig.ra Antonietta Furegato, socia dellaSezione di Alessandria, il 24.01.2006.

- Sig. Bruno DANI, fratello del Fin. Arzelio,socio della Sezione di San Miniato, il5.01.2006.

- Fin. Mario DARCHINI, socio della Sezio-ne di Imola, il 31.01.2006.

- Brig. Vincenzo DI NUZZO, socio della

Sezione di Roma-3/Est, padre del Col.Umberto Di Nuzzo in servizio nel Corpo, il14.01.2006.

- Sig.ra Esterina DI PIETRO, madre delM.O. Matteo Palombo, Presidente dellaSezione di Vasto, il 17.12.2005.

- Sig.ra Maria DI VILIO, madre del S.Ten.Antonio Tessitore, socio della Sezione diTerracina, il 13.01.2006.

- Sig.ra Maria DI ZIO, suocera del M.C.Angelo D’Ascenzo, socio della Sezione diPescara, il 12.01.2006.

- Sig.ra Valentina FANGAREZZI, di anni97, madre dell’App. Giorgio Magni, sociodella Sezione di Modena, il 28.09.2005,all’età di anni 97.

- App. Ferdinando FANFANO, fratello delBrig. Ermelindo, socio della Sezione diRoma/1 Nord, il 2.01.2006.

- Fin. Paolo GARAGNANI, socio dellaSezione di Bologna, il 12.1.2006.

- Sig. Orlando GENNARO, socio simpatiz-zante della Sezione di Gaeta, il21.11.2005.

- Sig.ra Maria GUIDA, socia simpatizzantedella Sezione di Salerno, il 15.04.2004.

- Sig. Ezio IENGO, padre del M.A. Vittorio,socio della Sezione di Pistoia, il6.12.2005.

- M.C. Antonio LICENZIATO, socio dellaSezione di Genova, il 25.12.2005.

- Sig. Federico LUSIANI, socio sostenitoredella Sezione di Este, il 16.01.2006.

- Sig. Federico MALVANI, fratello del M.A.Francesco, socio della Sezione di Bre-scia, il 7.09.2005.

- App. Tommaso MANCINI, socio dellaSezione di Pescara, il 3.01.2006.

- Sig.ra Concetta MANCUSO, madre delBrig. Gaetano Iannì, socio della Sezionedi Gela, il 28.01.2006.

- M.M.A. Pietro MANCUSO, socio dellaSezione di Gaeta, il 22.12.2005.

- S.Ten. Francesco MANGRAVITI, di anni97, socio della Sezione di Messina,l’8.01.2006.

- Brig. Alessandro MASCIULLI, socio dellaSezione di Gaeta, il 28.12.2005.

- Sig.ra Carmela MASTRANGELO, con-sorte del V.Brig. Alessio Di Vita, socio del-la Sezione di Salerno, il 23.07.2004.

- Sig.ra Maria MATTERA, consorte del-l’App. Giovanni Mele, socio della Sezionedi Como, il 5.01.2006.

- Sig.ra Pierina MECCHIA, madre del Col.Pil. Antonio Nait, Vice Presidente dellaSezione di Conegliano, il 18.01.2006.

- Brig. Vincenzo MORANO, socio dellaSezione di Chiavari, il 10.01.2006.

- Sig.ra Carmela MORTELLA, sorella delM.A. cs. Cav. Uff. Pasquale, Presidentedella Sezione di Bitetto, il 2.01.2006.

- Sig.ra Raffaela MULAS, sorella del Ten.Pietro, socio della Sezione di Forlì, il10.01.2006.

- App.m. Vincenzo NUGNES, medaglia dibronzo al Valor Civile, socio della Sezionedi Imperia, il 12.01.2006.

- Sig. Giovanni PALATELLA, padre delBrig. Giuseppe, socio della Sezione diPolicoro, il 23.11.2005.

- Fin. Primo PICCARI, socio della Sezionedi Torino, il 18.01.2006.

- Fin. Luigi PREITE, socio della Sezione diGallipoli, l’1.06.2005.

- Sig.ra Iolanda RANALLI, madre delM.M.A.cs. Domenico Giammarco, sociodella Sezione di Roma 1/Nord, il14.12.2005.

- Sig.ra Mafalda RASCHIATORE, madredel M.M.A. Nicola Leonio, socio dellaSezione di Avezzano, il 30.01.2006.

- Sig. Olimpio RECCHIA, padre del M.M.A.Cesare, consigliere della Sezione di Ter-racina, il 5.01.2006.

- Sig. Carlo ROSSI, suocero dell’App.Tommaso Capurso, socio della Sezionedi Chiavenna, il 16.01.2006.

- Sig. Nicolò SALAVESTRINI, socio simpa-tizzante della Sezione di Montecatini Ter-me, il 28.01.2006.

- Sig. Mario SAVARIS, padre dell’App.Paolo, socio della Sezione di Belluno, il26.01.2006.

- Fin. Domenico SCIO’, socio della Sezionedi Roma 1/Nord, il 16.01.2006.

- Brig. Salvatore STARNONI, sindaco revi-sore della Sezione di Perugia, il26.01.2006.

- M.M. Agostino TARELLI, socio dellaSezione di Verona, il 27.01.2006.

- M.M.A. Biagio TRUDU, socio della Sezio-ne di Genova, l’11.01.2006.

- Sig. Sestilio VERGARI, padre dell’App.Leopoldo, socio della Sezione di Cividaledel Friuli, il 22.12.2005.

- Sig.ra Rosi ZAMBERLAN, consorte delM.M.A.cs. Luigi Fenoglio, socio dellaSezione di Vicenza, il 2.01.2006.

- Sig. Silvestro ZACCAREO, padre delM.A. Sebastiano, socio della Sezione diCatania, il 6.01.2006.

- Sig.ra Giuliana ZANUSSI, consorte delBrig. Giancarlo Pizzi, socio della Sezionedi Bologna, il 17.01.2006.

- Sig. Girolamo ZITO, di anni 92, padre delM.A. Giovanni e nonno del Fin. Girolamo,entrambi soci della Sezione di Gioia Tau-ro, il 18.01.2006.

Ai familiari degli Estinti il nostrosentito cordoglio.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

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Benevento, 17 dicembre 2005.Nella foto sopra, il tradizionale incontro di fine anno dei soci della Sezione ANFI di Benevento. All’in-contro, organizzato dal Presidente della Sezione, M.C. Angelantonio Iorio, sono stati presenti il Ten.Col. Gianni Palmacci, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento, ed altri Ufficialidel Corpo. Ospite gradito il Vice Presidente Nazionale dell’ANFI, Dott. Antonio Zampelli, che durantel’incontro ha consegnato al Ten. Col. Palmacci il diploma di Socio Benemerito dell’Associazione.

Padova, 21 settembre 2005Nella foto in basso, la celebrazione della S. Messa in occasione della ricorrenza della festività di S.Matteo, fatta celebrare dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Padova, Col. GaetanoRabuazzo, nella antica Chiesa sita in via S. Francesco a Padova, con la partecipazione dei militari delCorpo in servizio e in congedo.