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1 DIREZIONE DIDATTICA STATALE II CIRCOLO G. RODARI G. RODARI G. RODARI G. RODARIVia Fiduccia n.7/A – 90039 Villabate Segreteria Tel./Fax 091/6159077 –- C.F. 97113440826 e-mail ministeriale: [email protected] - posta certificata: [email protected] Sito Scuola: www.ddrodarivillabate.it LA GRAMMATICA DELLA VITA: ciò che è importante per la vita. Costruire sull'intelligenza del cuore e dello spirito, sui valori e sui doveri, sulla buona politica e sulla buona cultura. Mettere in risalto un sistema di valori che può dare senso ai nostri comportamenti: competenza sociale, autostima, intelligenza emotiva, flessibilità cognitiva, orientamento al futuro. ANNO SCOLASTICO 2012-13

LA GRAMMATICA DELLA VITA - ddrodarivillabate.itddrodarivillabate.it/attachments/article/213/POF a.s. 2012-13.pdf · 2 I PARTE LA NOSTRA SCUOLA 1. PLESSI La Direzione Didattica II

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DIREZIONE DIDATTICA STATALE II CIRCOLO

“ G. RODARIG. RODARIG. RODARIG. RODARI”

Via Fiduccia n.7/A – 90039 Villabate Segreteria Tel./Fax 091/6159077 –- C.F. 97113440826 e-mail ministeriale: [email protected] - posta certificata: [email protected] Sito

Scuola: www.ddrodarivillabate.it

LA GRAMMATICA DELLA VITA:

ciò che è importante per la vita.

Costruire sull'intelligenza del cuore e dello spirito, sui valori e sui doveri, sulla buona politica e sulla buona cultura.

Mettere in risalto un sistema di valori che può dare senso ai nostri comportamenti: competenza sociale, autostima, intelligenza emotiva, flessibilità cognitiva,

orientamento al futuro.

ANNO SCOLASTICO 2012-13

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I PARTE LA NOSTRA SCUOLA

1. PLESSI

La Direzione Didattica II Circolo G. Rodari è composta da due plessi.

• Il Plesso G. Rodari (Ubicato in Via Fiduccia n° 7/A - Scuola Primaria) presenta tre piani: un seminterrato, un piano terra, un primo piano. Lo spazio esterno è costituito da un’area verde e da un parcheggio. L’edificio è dotato di scivoli, bagni e di ascensore per superamento barriere architettoniche alunni diversabili. E’ previsto un posto-parcheggio destinato a genitori di alunni diversabili. a) Seminterrato: si trovano due locali adibiti ad archivio e un magazzino. b) Piano terra: sono ubicati un atrio, 6 aule, l’aula di informatica (P. PON mis. 2.1g.

2004/05), l’aula sax multimediale (P. SAX 2005/06) comprensiva di sala video, il laboratorio scientifico realizzato coi fondi P.O.N. FESR (2007/08), la presidenza e gli uffici di segreteria.

c) Primo piano: si trovano 13 aule, una stanza adibita a ufficio del collaboratore del preside e una stanza per la biblioteca. Tale aula viene utilizzata anche dalla psicopedagogista per incontri con alunni e genitori. La stessa utilizza, in occasioni particolari, anche la vicepresidenza e l’aula d’informatica.

• Il Plesso Fondo Palagonia (Ubicato in Via Mercè - Scuola Primaria e dell’Infanzia)

presenta un seminterrato, un piano terra e un primo piano. Lo spazio esterno è costituito da un’area verde e un parcheggio auto. La scuola è dotata di scivoli, bagni e ascensore per superamento barriere architettoniche alunni diversabili. E’ previsto un posto-parcheggio destinato a genitori di alunni diversabili. a) Seminterrato: si trova un salone per la refezione della Scuola dell’Infanzia con ampie

vetrate e idonee vie di fuga per evacuazione. Non è presente la cucina perché si utilizzano pasti preconfezionati. La regolarità della fornitura viene seguita da un esperto alimentarista che è nominato dal comune di Villabate. La pulizia del locale è garantita da personale civico inviato dal comune e da pulizia straordinaria garantita dai collaboratori scolastici.

b) Piano terra: si trovano un salone, la palestra, 14 aule che accolgono gli alunni della scuola dell’infanzia e una stanza per il collaboratore del preside.

c) Primo piano: si trovano 13 aule per le classi di scuola primaria, l’aula d’informatica, il laboratorio scientifico costituito coi fondi P.O.N. FESR (2007/08).

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2. RISORSE UMANE

S T A F F D I R E T T I V O DIRIGENTE SCOLASTICO Frittitta Giovanni DIRETTORE S.G.A. Santangelo Mariolina 1° COLLABORATORE DEL PRESIDE Di Miceli Giuseppa 2° COLLABORATORE DEL PRESIDE Serra Renata

DOCENTI FUNZIONI

STRUMENTALI

Giardina Pietro Calì Caterina (Area I ) Gestione P.O.F. Minaudo Massimiliano Rispoli Monica (Area II) Sostegno docenti Butera Gabriella Franzone Salvador (Area III) Sostegno alunni e disp. scol.

Li Greci Angela (Area III) Sostegno alunni diversabili

Plessi: G. RODARI PALAGONIA Tot.

SC

UO

LA

P

RIM

AR

IA

N° Classi: 19 13 32 N° Alunni: 417 277 690 di cui N° Alunni H: 8 12 25 Organico di Diritto: 40 AN (P. Comune) + 8 EH (Sostegno) + 1 IL (Inglese) +2

docenti RC 51

Organico di Fatto: 40 AN + 10 EH + 2 docenti di Inglese e 2 docenti di R.C. 54

SC

UO

LA

IN

FA

NZ

IA N° Sezioni: 9 (tempo breve) - 5 (tempo normale) 14

N° Alunni: 238 a tempo breve e 121 a tempo normale 359 di cui N° Alunni H: 2 2 Organico di Diritto: 17AN (Posto Comune) + 2 EH (Sostegno) + 1docente RC 19 Organico di Fatto: 17 AN + 2 EH +1 docente di R.C. 19

PSICOPEDAGOGISTA di Area Confreda Antonietta

PERSONALE ATA

DIRETTORE S.G.A. 1 20 Assistenti Amministrativi (organico di diritto) 5

Collaboratori scolastici 14

R.S.P.P.: Dirigente Scolastico Frittitta Giovanni R.L.S. Correnti Giuseppe Referenti ADDETTI AL SERVIZIO DI

PROTEZIONE E PREVENZIONE

ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE Giardina Pietro (Pl. Rodari) La Torre Lina (Pl. Rodari) Cassata Rita (Pl. Rodari) Rispoli Monica (Pl. Palagonia) Tranchina Maria (Pl. Palagonia) Siragusa Piera (Pl. Palagonia) Correnti Giuseppe (Entrambi i plessi) Fanno parte della squadra, inoltre, tutti i docenti formati.

PRIMO SOCCORSO Calì Caterina (Pl. Rodari) Cottone Angela (Pl. Rodari) Gelardi Susanna (Pl. Palagonia) Franzone Salvador (Pl. Palagonia) Fanno parte della squadra, inoltre, tutti i docenti formati dalla C.R.I.

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3. DOCENTI FUNZIONE STRUMENTALE

I 7 Docenti con Funzione Strumentale nominati dal C.d.D. (delib. n. 20 del 10/09/2012) svolgono i seguenti compiti: AREA 1: Gestione P.O.F. – n. 1 docente

• Coordinamento delle attività del piano dell’offerta formativa; • Collaborazione con gli altri docenti F.S. per la gestione e l’organizzazione delle attività

extracurriculari; • Partecipazione riunioni Staff Direttivo; • Collaborazione generica con il capo d’istituto.

AREA 1: Gestione P.O.F. – n. 1 docente

• Coordinamento delle attività del piano dell’offerta formativa; • Coordinamento della progettazione curricolare; • Valutazione delle attività del piano; • Partecipazione riunioni Staff Direttivo; • Collaborazione generica con il capo d’istituto.

AREA 2: Sostegno docenti – n. 1 docente

• Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie ; • Cura della documentazione educativa; • Coordinamento nella scuola dell’attività di tutoraggio; • Produzione di materiali didattici soprattutto relativamente all’area dell’informatica; • Coordinamento attività e gestione aula d’informatica; • Partecipazione alle riunioni dello Staff Direttivo; • Collaborazione generica con il capo d’istituto;

AREA 2: Sostegno docenti – n. 1 docente

• Coordinamento nella scuola dell’attività di tutoraggio; • Accoglienza dei nuovi docenti; • Collaborazione con gli altri docenti F.S. per la gestione e l’organizzazione • delle attività extracurriculari; • Coordinamento attività e gestione aula d’informatica; • Partecipazione alle riunioni dello Staff Direttivo; • Collaborazione generica con il capo d’istituto; • I due docenti dell’AREA 2 saranno responsabili delle aule di informatica: uno delle aule del

plesso Rodari e l’altro del plesso Palagonia. AREA 3: Sostegno alunni e dispersione scolastica – n. 2 docenti

• Coordinamento e gestione delle attività di prevenzione della dispersione, continuità, orientamento e tutoraggio;

• Coordinamento delle attività di compensazione, integrazione e recupero; • Attivazione di uno sportello di ascolto per le famiglie; • Collaborazione generica con il capo d’istituto;

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• Collaborazione con gli altri docenti F.S. per la gestione e l’organizzazione delle attività extracurriculari;

• Partecipazione alle riunioni dello Staff Direttivo; AREA 3: Sostegno alunni diversabili – n. 1 docente

• Coordinamento per gli alunni diversabili e supporto organizzativo agli insegnanti; • Gestione dei rapporti tra le famiglie degli alunni diversabili e l’istituzione scolastica; • Coordinamento dei rapporti con gli enti di riferimento; • Sostegno alla progettualità individuale e aiuto alla predisposizione degli strumenti per una

verifica dei risultati; • Gestione delle informazioni e delle comunicazioni attivando processi di mediazione tra la

pluralità dei soggetti; • Sostegno all’organizzazione del contesto di apprendimento e del clima relazionale

all’interno della classe; • Attivazione di uno sportello di ascolto per le famiglie; • Collaborazione generica con il capo d’istituto; • Collaborazione con gli altri docenti F.S. per la gestione e l’organizzazione delle attività

extracurriculari; • Partecipazione alle riunioni dello Staff Direttivo;

Tutti i docenti F.S. alla fine dell’anno presenteranno una relazione finale di verifica che sarà consegnata al D.S. e sarà valutata dal Collegio dei Docenti in sede di verifica finale del sistema scuola. L’approvazione del Collegio rappresenta conditio sine qua non per la retribuzione. Nel caso di assenze si utilizzeranno le decurtazioni, ove previste dalle circolari applicative relative al Decreto Legge n. 112 del 25/06/08: “Per i periodi di assenza per malattia, di qualunque durata, nei primi 10 gg. di assenza è corrisposto il trattamento economico fondamentale con esclusione di ogni indennità o emolumento aventi carattere fisso e continuativo, nonché di ogni altro trattamento accessorio”. Tale condizione vale anche per le altre figure professionali (Es. Collaboratori del Preside).

4. SICUREZZA

COMPITI, FUNZIONI E RESPONSABILITA’ PER LA SICUREZZ A

Il Servizio di Prevenzione e Protezione è adeguato per quanto riguarda il numero dei componenti, per la loro capacità e preparazione e per i mezzi a disposizione. Sono chiaramente definite le funzioni relative alla prevenzione dei rischi sul lavoro per ciascun livello della struttura gerarchica della scuola: ad ogni livello gerarchico corrispondono doveri e responsabilità, secondo le rispettive competenze. La responsabilità, le funzioni e i compiti che attengono alla prevenzione dei rischi sul lavoro è distribuita in modo da coinvolgere tutto il personale della scuola, al di là delle singole figure di riferimento. Si prevedono visite di ispezione sui posti di lavoro e di studio, di approfondimento di eventuali casi particolari di infortunio, oltre a riunioni specifiche per affrontare queste tematiche. Nell’analisi delle situazioni di rischio sono stati coinvolti il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli addetti al servizio di prevenzione. Ogni anno, nei mesi di agosto/settembre si svolge una riunione periodica, come previsto dalla L. 626/94, anche al fine di adeguare il Documento. Partecipano alla riunione il Datore di Lavoro che è anche RSPP, RLS e gli addetti. Le figure professionali che agiscono in materia di sicurezza con apposita nomina da parte del D.S. sono:

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FIGURE SENSIBILI

Le figure professionali che agiscono in materia di sicurezza con apposita nomina da parte del D.S. sono:

� R.S.P.P.: D.S. Frittitta Giovanni. Corsi di formazione: a) Prevenzione e Protezione incendi VV.FF. con relativo esame; b) Corso RSPP Istituto Pareto 40 ore; c) Formazione Primo Soccorso Dott.ssa Guddo; d) Corso di Primo Soccorso con attestato rilasciato dalla CRI , con conseguimento di attestato normativa ministeriale 626; e) Corso di Formazione per Rappresentante del Servizio di Prevenzione e Protezione (modulo C di specializzazione – credito formativo permanente previsto dall’Accordo Stato Regioni del 14/02/06, Allegato 3, di cui all’art 8 bis, commi 2 e 4 del D.Lvo 626/94- durata 24 ore- svoltosi dal 2/05/07); f) Attestato di Aggiornamento per Responsabile/Addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione (art. 32, decreto legislativo n. 81/2008) – Soggetto formatore: Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori, legittimato ope legis decreto 81/2008 art. 32 – Rilasciato in data 23/04/2009- Durata 8 ore – Credito formativo soggetto ad aggiornamento quinquennale obbligatorio; g) Attestato di partecipazione Corso di “Lavoratori Addetti alla squadra Antincend io ed alla Gestione delle emergenze in attività di rischio medio della durata di 8 ore. In conformità a quanto stabilito dal D.M. 10/03/98 – Tenutosi presso l’I.C. Castrense Civello” di Aspra-Bagheria, dalla “SG Consulenza e Servizi” Via dante Bagheria, nei giorni 30/31 marzo 2009.

� R.S.L.: Correnti Giuseppe (segnalato e nominato da R.S.U. e da assemblea lavoratori). A) Corso di formazione per R.L.S. gestito dalla C.G.I.L. scuola; b) Formazione Primo soccorso Dott.ssa Guddo; c) Addetto Prevenzione e Protezione incendi VV.FF.; d) Corso di formazione per assistenza igienico-sanitaria ad alunni H; e) Corso Formazione con conseguimento di attestato normativa ministeriale 626); f) Corso di formazione per RLS della durata di 32 ore (art, 18 c. 7 e art 18 c. 4 del D.Lvo 626/94, art. 2 del D.M. 16/01/1997) svoltosi nei giorni 27, 28, 29 e 30/03/07 a cura della IDINET-FORMAZIONE; g) Attestato di Aggiornamento “Rappresentante Lavoratori Sicurezza” ai sensi del D.Lgs. 81/2008. Durata 8 ore. In data 21/04/09 Rilasciato da SG Consulenza e Servizi (UNSIC). Aggiornamento effettuato nell’anno 2010.

� Squadra Addetti Prevenzione e Protezione incendi e al Piano di Evacuazione (con compiti specifici relativi alla sicurezza e all’antincendio): Cassata Rita Anna (Plesso Rodari), Giardina Pietro (Plesso Rodari), Lina La Torre (Plesso Rodari), Siragusa Piera (Plesso Palagonia), Tranchina Maria (Plesso Palagonia), Rispoli Monica (Plesso Palagonia), Correnti Giuseppe (entrambi i plessi). Alcuni docenti hanno svolto un corso di formazione con i VV.FF. nell’anno scolastico 2001/02 e altri il Corso “Lavoratori Addetti alla squadra Antincendio ed alla Gestione delle emergenze in attività di rischio medio della durata di 8 ore, in conformità a quanto stabilito dal D.M. 10/03/98 – Tenutosi presso l’I.C. Castrense Civello” di Aspra-Bagheria, dalla “SG Consulenza e Servizi” Via dante Bagheria, nei giorni 30/31 marzo 2009.

� Addetti al Primo Soccorso: Squadra: Varchi Anna (Plesso Palagonia), Calè Anna Maria (Plesso Palagonia), Chiaracane Michela (Plesso Palagonia), Franzone Salvador (Plesso Palagonia), Pizzo Anna Maria (Plesso Palagonia), Gelardi Susanna (plesso Palagonia), Calì Caterina (Plesso Rodari), Cottone Angela (Plesso Rodari), Di Miceli Giuseppa (Plesso Rodari). Il Dirigente Scolastico per entrambi i plessi. Referenti con compiti specifici relativi al primo soccorso: Calì Caterina (Plesso Rodari), Cottone Angela (Plesso Rodari), Franzone Salvador (Plesso Palagonia), Gelardi Susanna (Plesso Palagonia). Tutti hanno svolto un corso di Primo Soccorso con attestato rilasciato dalla CRI di “Addetto al Primo Soccorso in Azienda” (Alcuni nel 2004 per un totale di 12 ore nell’ambito di quanto previsto dal D.L. 388/03; altri nel 2010 per un totale di 8 ore come previsto dalla

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recente normativa). I docenti che avevano acquisito l’attestato nel 2004 hanno effettuato un aggiornamento reflash come previsto dalla normativa. Quasi tutto il personale ha svolto un corso di Primo Soccorso per tecniche di rianimazione di 4 ore tenuto dalla dott.ssa Guddo.

INFORMAZIONE

E’ stata effettuata dal D.S., RSPP dell’Istituto, il giorno 11 settembre 2012 a tutto il personale docente e ATA, dalle ore 09.00 alle ore 13.00, per un totale di 4 ore. Si sono forniti gli elementi essenziali di ordine generale, la descrizione e l’uso dei D.P.I., la descrizione del piano di evacuazione, comprese informazioni sulla sorveglianza, l’utilizzo delle aule di informatica (regolamento), l’informativa che i docenti dovranno trasmettere agli alunni, le procedure di lavoro. Le prove di evacuazione previste sono due: una nel mese di febbraio e una nel mese di aprile. Considerata l’età degli alunni, nel primo quadrimestre ogni classe svolgerà singole unità didattiche di formazione ed esercitazione. Le prove di evacuazione generale saranno disposte nel secondo quadrimestre. Sono affisse le planimetrie di evacuazione. Saranno affisse, come ogni anno, le planimetrie particolari per ciascun ambiente, con indicata la via di fuga coerente con la planimetria generale. Tale compito affidato ai referenti che agiranno in stretta collaborazione con il D.S. e con i due collaboratori del D.S. L’informativa è stata protocollata e affissa all’albo a disposizione di tutti i dipendenti e dell’utenza tutta.

FORMAZIONE (art. 22 del D.L.vo 626/94)

Tutti gli addetti hanno svolto appositi corsi di formazione con i VV.FF. e con la C.R.I.. Lo stesso RLS sig. Correnti Giuseppe ha svolto apposito corso di formazione. Il Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione è lo stesso datore di lavoro, prof. Giovanni Frittitta, che ha svolto appositi corsi di formazione secondo la normativa vigente. La scuola dispone dei Fondi Stato previsti per la formazione degli addetti. Gli addetti sono direttamente coinvolti nella formazione dei lavoratori attraverso la distribuzione/illustrazione di procedimenti di lavoro, circolari, dispense, comunicati, eccetera, soprattutto in relazione all’introduzione di nuove procedure o nuovi strumenti. Nell’anno in corso si dovranno reintegrare alcuni addetti al primo soccorso e all’emergenza per sostituire docenti in pensione o trasferiti.

PIANO DI EMERGENZA

La scuola possiede un proprio Piano di Emergenza che fa parte integrante del DVR. Esso comprende procedure relative al Primo Soccorso, l’Antincendio e l’Evacuazione. Il Piano contiene i nominativi degli addetti designati per attuare le misure di salvataggio, prevenzione incendi e gestione delle emergenze in genere. Il Piano contiene le istruzioni affinché le persone coinvolte siano in grado di comportarsi correttamente e autonomamente in caso di emergenza. Vengono effettuate situazioni di simulazione almeno due volte all’anno, attraverso prove di evacuazione generali di tutto l’Istituto. Le prove di simulazione vengono registrate su appositi moduli e di ogni prova viene fatta apposita relazione da parte degli addetti. I contenuti del piano vengono divulgati in modo adeguato. Il Piano delle emergenze viene divulgato ai docenti attraverso l’affissione all’albo, l’informativa e ove occorre apposite circolari. La divulgazione agli studenti avviene attraverso lezioni di formazione/educazione in classe dagli stessi docenti.

SQUADRA E PIANO DI PRIMO SOCCORSO

I referenti per il primo soccorso controllano le cassette e segnalano eventuali rifornimenti da effettuare. Sarà cura del D.S.G.A. segnalare la riduzione delle scorte e indicare al D.S. l’ordine del

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materiale. In entrambi i plessi esistono cassette di primo soccorso (una per ogni piano). Allo stato attuale esiste una dotazione sufficiente per iniziare l’anno scolastico e si sta provvedendo a reintegrare la dotazione di magazzino. Gli addetti effettueranno la ricognizione di verifica almeno una volta al mese. Sempre, dopo l’uso, in seguito ad incidente. Nel Plesso è presente uno Sfigmomanometro Digitale Automatico per misurare la pressione e 2 termometri per misurare la temperatura. I referenti sono:

1. Cottone Angela (Assistente Amministrativo) 2. Calì Caterina (Docente Referente Plesso Rodari) 3. Varchi Anna (Docente Referente Palagonia)

Appare evidente che, al di là dei referenti nominati, tutte le persone formate con corso di formazione e attestato rilasciato dalla C.R.I., fanno parte della Squadra di Primo soccorso. In caso di emergenza provvedono in prima istanza i referenti del Plesso, ma considerata la vicinanza dei due plessi è possibile richiedere anche aiuto agli addetti dell’altro Plesso. Ha titolo a prestare il primo soccorso un elemento qualsiasi della squadra. In ogni caso e soprattutto per emergenze rilevanti è necessario informare il D.S. o chi lo sostituisce.

UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI (D.P.I.)

Ogni anno vengono distribuiti i seguenti Dispositivi di Protezione Individuali al personale ATA:

1. Elmetto di protezione del capo (solo nelle persone di Correnti Giuseppe per il Plesso di Via Fiduccia e Di Fresco Giovanni per il Plesso Palagonia). Da consegnare ad altro personale a richiesta, visto l’uso limitato e non contemporaneo).

2. Guanti di protezione in cuoio (solo nelle persone di Correnti Giuseppe per il Plesso di Via Fiduccia e Di Fresco Giovanni per il Plesso Palagonia. Da consegnare ad altro personale a richiesta, visto l’uso limitato e non contemporaneo).

3. Dispositivi di sicurezza a norma per il decespugliatore: La dotazione consiste di visiera, maschera, occhiali, scarpe, tuta speciale di protezione secondo la normativa europea, guanti di cuoio, maschera di protezione delle vie respiratorie, occhiale di protezione del viso e degli occhi. Una sola dotazione visto che esiste un solo decespugliatore da utilizzare in modo alternato.

4. Guanti in gomma per uso detersivi o polvere: un paio a tutti i collaboratori scolastici. Reintegro dopo l’uso e su richiesta.

5. Mascherina di protezione vie respiratorie: una per ogni collaboratore scolastico per ambienti polverosi. Reintegro dopo l’uso e su richiesta.

6. Le due scale in alluminio acquistate nell’anno scolastico 2006/07, sono adeguate alla normativa vigente.

Gli addetti interessati all’utilizzo dei D.P.I. messi a loro disposizione devono segnalare tempestivamente eventuali difetti o reintegri in seguito all’uso. Non devono apportare modifiche di propria iniziativa.

RICOGNIZIONE

All’inizio di ogni anno scolastico e, comunque, prima dell’inizio delle attività didattiche viene effettuata una ricognizione globale di tutto l’edificio per eliminare situazioni di pericolo e per controllare le cassette di primo soccorso. Nonostante ciò si rammenta a tutti i lavoratori durante l’informativa di segnalare all’RLS e al D.S. qualsiasi situazione di pericolo. Il D.S. effettua il controllo dei locali e le procedure di lavoro periodicamente, anche senza registrazione dell’intervento e interviene all’occorrenza.

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ESTINTORI

Il Comune ha adeguato gli estintori secondo quanto indicato da una visita ispettiva dei VV.FF. nell’anno scolastico 2004/05 sia il numero di estintori che la relativa segnaletica. Si avvale di apposita ditta che effettua il controllo di manutenzione periodica. Il verbale di intervento viene consegnato sia all’ente comunale che alla scuola. Tutti gli interventi sono inseriti in apposita carpetta e registrati nel registro dei controlli periodici. Tale registrazione affidata all’RLS Correnti Giuseppe per entrambi i Plessi. La Ditta che si occupa di tale manutenzione è la ISOFIRE ANTINCENDIO di Palermo (via Belmonte Chiavelli, 234).

ASCENSORI

Il Comune ha adeguato gli ascensori dei due plessi secondo quanto indicato da una visita ispettiva dei VV.FF. nell’anno scolastico 2004/05. Si avvale di apposita ditta che effettua il controllo di manutenzione periodica bimestrale. Il verbale di intervento viene consegnato sia all’ente comunale che alla scuola. Tutti gli interventi sono inseriti in apposita carpetta e registrati nel registro dei controlli periodici. Tale registrazione affidata all’RLS Correnti Giuseppe per entrambi i plessi. La Ditta che si occupa di tale manutenzione è Ciulla Salvatore SRL (ascensori, costruzioni, manutenzioni e accessori) di Palermo (Via Mammana 272, PA).

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5. ORARIO

SCUOLA PRIMARIA

L’Orario è di 30 ore settimanali per le classi quinte, di 27 ore settimanali per le classi prime, seconde, terze e quarte. L’orario prevede: 85% del monte ore impegnato per il curricolo nazionale e 15% per il curricolo locale indicato nelle linee guida deliberate dal Consiglio di Circolo.

Orario Plesso Rodari

Orario Plesso Palagonia

dal 13/09/12 al 21/09/12

8:00/13:00

8:00/13:00

dal 24/09/12 al 12/06/13

Classi II – III (8 classi)

Classi I - IV

(8 classi)

Classi V

(3 classi)

Classi II – III

(5 classi)

Classi I - IV

(5 classi)

Classi V

(3 classi) Lun-Merc-Ven

8:00 13:00

Mart-Giov-Ven 8:00 13:00

Tutti i giorni

8:00/14:00

Lun-Merc-Ven 8:00 13:00

Mart-Giov-Ven 8:00 13:00

Tutti i giorni

8:00/14:00 Mart-Giov

8:00 14:00

Lun-Merc 8:00 14:00

Mart-Giov 8:00 14:00

Lun-Merc 8:00 14:00

SCUOLA INFANZIA

Sulla base delle iscrizioni, delle linee di indirizzo stabilite dal Consiglio di Circolo e acquisite dal Collegio dei Docenti, nell’anno scolastico 20012/13 risultano 5 sezioni a tempo normale (40 ore) e 9 sezioni a tempo ridotto (25 ore). Le lezioni si svolgono per tutti dal Lunedì al Venerdì.

INFANZIA TEMPO BREVE : ORE 8.00 – 13.00 INFANZIA TEMPO NORMALE : ORE 8.00 – 16.00

Si precisa che il tempo normale avrà inizio quando il Comune di Villabate attiverà per competenza il servizio mensa. I docenti di scuola dell’infanzia del Tempo Normale ruoteranno secondo il seguente schema: Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì TOTALE A 8:00-13:00 11:00-16:00 8:00-13:00 11:00-16:00 8:00-13:00 25 ORE B 11:00-16:00 8:00-13:00 11:00-16:00 8:00-13:00 11:00-16:00 25 ORE Le attività laboratoriali si svolgeranno in orario curricolare ed extracurriculare, con attività aggiuntive nella giornata di Sabato. Non sono consentite attività extracurriculari oltre le ore 16.00 come da delibera del Collegio dei Docenti (verb. n. 12 del 29/06/2005 - Delib. n. 82).

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6. CALENDARIO SCOLASTICO 2012/13

SCUOLA PRIMARIA Inizio Lezioni: 13 Settembre 2012 – Termine Lezioni 12 Giugno 2013 Giorni di Lezione: 211 Giorni di Sospensione di Attività didattica: 5 + 6 giorni per consultazioni elettorali Totale Giorni di Lezione: 200 SCUOLA DELL’INFANZIA Inizio Lezioni: 13 Settembre 2012 – Termine Lezioni 30 Giugno 2013 ALUNNI RICONFERMATI: dal 13 al 21 Settembre 2012 ALUNNI NUOVI ISCRITTI: dal 24 Settembre 2012

Giorni di Sospensione di Attività didattica: 5 + 6 giorni per consultazioni elettorali

Sospensione attività didattica Primaria/Infanzia 5 g i o r n i

2 (Venerdì)

NOVEMBRE 2012

7 (Venerdì)

DICEMBRE 2012

12 (Martedì)

FEBBRAIO 2013

18 (Lunedì)

MARZO 2013

26 (Venerdì)

APRILE 2013

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7. CALENDARIO DELLE RIUNIONI

Scuola Primaria

INFORMAZIONI ALLE FAMIGLIE

Si svolgono nei plessi di appartenenza

Martedì 16:45/18:45

RODARI PALAGONIA CLASSI

II A - II B – II C IV A – IV B IV C – IV C

V A – V B – V C

CLASSI I A – I B – I C - I D

III A – III B III C – III D – III E

CLASSI I A – I B – I C

II A – II B – II C

CLASSI III A – III B IV A – IV B

V A – V B – V C

OTTOBRE 23 23 23 23 DICEMBRE 11 18 11 18 FEBBRAIO 19 26 19 26

APRILE 16 23 16 23 GIUGNO

(tranne le classi V) 19 19 19 19

(Le seguenti date potranno subire

variazioni secondo le esigenze dell’I.S.)

Program. Settim. Martedì -14:45/16:45

(Plesso Rodari)

Interclasse doc./gen.

Martedì 16:45/17:45

(Plesso Rodari)

Interclasse (docenti)

Valutazione (Plesso Rodari)

(l’orario verrà comunicato tramite circolare interna)

Settembre 25 Ottobre 2 – 9 - 16 – 23 - 30 Novembre 6 – 13 – 20 – 27 20 26 (lun.) – 27 (mart.) Dicembre 4 – 11 – 18 Gennaio 8 – 15 – 22 – 29 15 29 (mart.) - 31 (giov.) Febbraio 5 – 19 - 26 Marzo 5 – 12 – 26 12 26 (mart.) – 27(merc.) Aprile 9 – 16 – 23 - 30 Maggio 7 – 14 – 21 - 28 7 Giugno

4 (mart.) – 7 (ven.) 12 (scrutini)

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Scuola Infanzia

Programmazione

16:15/18:15

Informazioni alle

Famiglie 16:15/17:15

Intersezione (docenti)

Valutazione 16:15/17:15

Intersezione doc./gen.

17:15/18:15

Settembre Ottobre 3 (mercoledì) Novembre 28 (mercoledì) 7 (mercoledì) 7

(mercoledì) Dicembre 12 (mercoledì) Gennaio 30 (mercoledì) Febbraio 27 (mercoledì) 6 (mercoledì) Marzo Aprile 17 (mercoledì) Maggio 8 (mercoledì) 29 (mercoledì) 29

(mercoledì) Elezioni dei rappresentanti di classe/sezione: 23 ottobre 2012.

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8. SERVIZI VARI E RICEVIMENTO PUBBLICO

A) Ricevimento Segreteria:

Lunedì – Mercoledì – Venerdì: ore 9:00 – 11:00 Martedì: ore 14:30 – 16:30 Nei mesi estivi, nelle festività e in assenza delle Riunioni di Programmazione il servizio pomeridiano non viene svolto.

B) Ricevimento Presidenza: - Genitori: Lunedì e Mercoledì ore 9:00 - 10:00 - Personale: Giovedì Ore 13:30 - 14:00 per motivi non urgenti.

C) Servizi Amministrativi Gestione alunni; Gestione personale; Gestione bilancio e patrimonio; Magazzino; Gestione affari generali (protocollo, archivio, ecc.) L’assegnazione ai servizi avviene in sede di contrattazione RSU su proposta del D.S.G.A. I servizi, pur essendo distribuiti ai diversi operatori, devono essere intesi in modo flessibile e gli assistenti amministrativi, in caso di assenze o necessità di servizio, svolgeranno il lavoro degli altri colleghi. La collaborazione all’ufficio di presidenza è da intendersi generica e riguarda tutte le unità in servizio.

D) Servizi Ausiliari Rapporti con gli alunni; Sorveglianza generica dei locali; Pulizia di carattere materiale; Particolari interventi non specialistici; Supporto amministrativo e didattico; Servizi esterni; Servizi di custodia; Assistenza e sorveglianza alunni portatori di handicap; Pulizia spazi esterni; Funzionamento e controllo impianto elettrico, idrico e termico; Gestione compiti previsti dalla 626/94 e successive. Tali compiti sono compresi all’interno del profilo professionale dei collaboratori scolastici.

E) Assistenza Igienico-Sanitaria alunni diversabili Il Comune di Villabate nel corrente anno scolastico ha attivato il servizio di assistenza igienico-personale per tutti gli alunni che presentano tale condizione nel certificato medico affidando l'incarico alla cooperativa "Nido D'Argento", la stessa dello scorso anno scolastico. Il numero degli alunni che necessitano del servizio è di 6 di cui 5 al Palagonia e 1 al Rodari. Il rapporto di assistenza che deve garantire il Comune di Villabate è di un assistente ogni quattro bambini.

F) Mensa

Il servizio mensa è di competenza esclusiva dell’ente locale. La pulizia del locale mensa viene svolto da personale inviato dal Comune. I controlli da effettuare in merito sono a carico del comune di Villabate, che provvede a ciò anche con l’ausilio di un esperto alimentarista.

G) Pulizia degli spazi esterni

La pulizia degli spazi esterni è di competenza dei collaboratori scolastici. Solo in casi eccezionali e per lavori straordinari (potatura alberi, disinfestazione, …) si richiederà l’intervento del Comune. Sarà predisposto un servizio da assegnare con incarico specifico o con altra forma di incentivazione da stabilire in contrattazione.

H) Servizio fornito con il sito della scuola

Il sito è gestito dalla ditta ARGO software . E’ amministrato dal D.S. Prof . G. Frittitta e aggiornato dalla signora A. Cottone (ATA)

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9. ANALISI DEL TERRITORIO (tabella presente sul sito del comune di Villabate)

Superficie (Kmq) 3,83 Kmq

Popolazione al 31/12/2007 Totale 20.062

Maschi 9.797

Femmine 10.265

Densità/Kmq 4.796,6

Famiglie e abitazioni Numero Famiglie 6.533

Numero Medio Componenti 3,07

Abitazioni 6.685

Attività e Occupazione Agricoltura Numero 117

Addetti 382

Industria Numero 199

Addetti 708

Commercio Numero 392

Addetti 55

Servizi Numero 137

Addetti 351

Istituzioni Numero 48

Addetti 883

Totale Attività 893

Totale Addetti 3.079

Scuole del Comune di Villabate:

• Asilo Nido Comunale “Raggio di Sole” – Via Calatafimi n. 92 – tel. 091/6144558; • D.D. “Don Milani” I Circ. di Villabate – Corso Vittorio Emanuele n. 136 – Tel.

091/6143526 – Fax 091/492815 e-mail PAEE09500estruzione.it • D.D. “G. Rodari” II Circ. di Villabate – Via Fiduccia n. 7/A – Tel/Fax 091/6159077 – e-

mail [email protected] – sito web www.ddrodarivillabate. it • S.M.S. “P. Palumbo” – Via Alcide De Gasperi n. 185 – Tel. 091/490249 – Fax

091/6144195 – email [email protected] • Liceo Psicopedagogico “V Magistrale” Via Alcide De Gasperi n. 185.

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Associazioni

(tabella presente sul sito del comune di Villabate) ASSOCIAZIONI SPORTIVE E

RICREATIVE RAPPR. LEGALE INDIRIZZO

Automotoclub L’Antico Cilindro Lo Monaco Giuseppe Viale Europa, 57/G Villabate

Ass. Socio-Culturale Progresso 2002 Catalano Carmela Via P.E. Giudici, 18 Villabate

Gruppo sportivo Pallavolo Villabate Manna Valeria Via della Rinascita,41 Villabate

Associazione Bocciofila S.Giuseppe Taffuri Giovanni Via I. Federico, 49/D Villabate

Polisportiva Dilettantistica "Città di Villabate"

Mariano Giannone Via A. De Gasperi, 265 Villabate

Ass. sportiva Luigi Zarcone corre Lo Monaco Damiano Via Liguria, 38 Villabate

Consiglio siciliano della Caccia, della Pesca, dell’Ambiente, della Cinofilia e dello Sport

Notarbartolo Antonino Corso Vitt.Emanuele, 333/A Villabate

Società Sportiva Villabate Giglio Giuseppe Via A.De Gasperi,247 Villabate

Ass. socio Culturale Pomara 2001 Di Reina Agostino Chiesa S.Agata Piazza Marconi, 26 Villabate

Compagnia teatrale Gli Amici dell’Arte Troia Salvatore Via G. Deledda, 13 Villabate

A.S.D. Polisportiva Dinamo Club Villabate

Garbo Vittorio Via Marinuzzi,7 Villabate

Ass.Corpo Musicale Villabate Scianna Domenico Via Trapani, 7 Villabate

Ass.Danza Sportiva "Double dance" Lo Cascio Umberto Via Piave,5 Villabate

ASSOCIAZIONI CULTURALI E DI VOLONTARIATO

RAPPR. LEGALE INDIRIZZO

A.I.V. Ass. Infermieristica Villabatese Via Catalano Fonduta,27

A.VO.F.I.D. Proietti Rossella via Pio La Torre, 5 Villabate

Università popolare per gli Anziani Messina Francesco c.so V. Emanuele, 396 Villabate

Club degli Anziani Dell’Orzo Donato c.so V. Emanuele, 396 Villabate

Gruppo Scout Villabate I° Lecce Beppe La Franca Francesca Via Ant. da Messina, 17 Villabate

Gruppo Scout Villabate II° Di Chiara Giovanni Viale Europa, 109 Villabate

Nucleo Volontariato ANC- Villabate Cento Giuseppe Via Giulio Cesare, 1/T Villabate

Ass.Naz.le Carabinieri -Sez. Villabate Cento Salvatore Via Giulio Cesare, 1/T Villabate

Centro F.I.D.A.P.A. Villabate Pitarresi Liliana Via G. Di Giorgio, 6 Villabate

AUSER Paolo Borsellino Bellino Salvatore p.za Regione Villabate

Associazione "I Giovani si incontrano" Giglio Francesco Via P.Giovanni Paolo II° Parr. S. Giuseppe

Teatro Circolo AUSER - Villabate La Franca Santo c.so V. Emanuele, 288 Villabate

Associazione TERRE DEL SUD Brunetti Ferdinando Via Piave, 28 Villabate

"ERRIPA" centro studi "Achille Grandi" Giglio Francesco Corso Vittorio Emanuele, 599

"Associazione Culturale La Ruota" Bua Dario Via prolungamento Tenente Morici, 72/b

A.V."Villabate Soccorso" Miceli Vincenzo Piazza della Regione, 30 - Villabate

Ass. Guardie Cittadine Vaccaro F.sco Matteo Via Alberto Moravia 15 - Villabate

Associazione " Amici del Cambiamento" Vincenzo Di Franco Via Luigi Pirandello n. 33 - Villabate

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Dall’analisi del contesto socio-economico del territorio si evince :

• Settori economici principali : agricoltura e terziario • Elevato tasso di disoccupazione • Limitato utilizzo delle risorse comunitarie a causa dello scarso spirito di collaborazione • Mancanza di spazi e strutture associative e culturali • Consistente immigrazione da Palermo di strati sociali di modesto tenore economico e sociale • Fenomeni di microcriminalità minorile • Aumento d i casi di disgregazione familiare • Numerosi casi di lavoro nero sommerso soprattutto minorile • Iniziazione precoce all’uso di sostanze stupefacenti • Popolazione femminile adulta in prevalenza casalinga • Presenza di nuclei extracomunitari nord africani e cinesi • Modelli di riferimento culturale imposti dai media • Presenza di fenomeni di teppismo e di vandalismo • Teledipendenza • Scarsa attitudine alla lettura

Tra le agenzie educative presenti sul territorio ricordiamo i centri ecclesiastici.

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II PARTE

LA NOSTRA IDENTITA’

1. MODELLI PEDAGOCICI DI RIFERIMENTO La vecchia pedagogia, basata un po’ sul buon senso e un po’ su aspetti filosofici, ha subito nel corso del tempo una trasformazione lenta verso processi che hanno la pretesa di fondamento scientifico. Le tecnologie educative, tuttavia, sono un complesso di conoscenze e di tecniche tanto che difficilmente si può parlare di status scientifico. Anche la “Teoria del curricolo” (Skinner, Bloom, Guilford, …) e l’epistemologia genetica (Piaget), nonostante il loro successo hanno uno status scientifico incerto. Già Rousseau e Pestalozzi riferivano che non basta conoscere la materia da insegnare per essere un bravo docente. Occorre conoscere anche i metodi più opportuni per insegnarla. Oltre alla conoscenza della materia: a) secondo Rousseau è necessario conoscer l’allievo; b) secondo Pestalozzi è indispensabile la conoscenza dei metodi; c) secondo Dewey è necessario conoscere i modelli di società e la scuola deve proporsi lo scopo di preparare per una società più giusta, che non sia schiava delle leggi del profitto. Le due teorie pedagogiche più rilevanti del secolo che hanno influenzato la didattica del novecento, comportamentismo (basato essenzialmente sul concetto stimolo-risposta) e cognitivismo (ricerca psicologica che ha per oggetto lo sviluppo cognitivo, inteso come sviluppo in generale o età evolutiva), compresa la più recente teoria computazionale (che prende le mosse dal cognitivismo), presentano aspetti positivi, ma anche limiti di cui tenere conto. Di recente si è affermato il concetto di Empowerment dove si si assumono come parametri di giudizio i processi evolutivi di potenziamento, nella prospettiva di un disegno senza confini temporali, in un progetto che sia capace di fare convivere nello stesso programma educativo le 5 età generazionali: infanzia, adolescenza, giovinezza, età adulta. Ciò significa sconfessare chi pretende di valutare l’apprendimento in termini di valori assoluti e quantitativamente definibili. I parametri essenziali sono: desiderio di apprendere, attitudine a comprendere e capacità di stabilire relazioni. Questi parametri giudicano l’efficacia dei sistemi formativi nelle organizzazioni complesse. In altri termini, tra la discrezionalità di un giudizio senza indicatori di riferimento e le strumentazioni rigidamente giudicanti (test o voti), l’assunzione del criterio di valutazione dell’efficacia dei processi di insegnamento/apprendimento, del potenziamento delle competenze e delle abilità delle persone impegnate in questi processi può apparire una corretta via di mezzo. L’altro parametro, oltre al tempo lungo, è quello di disegnare una prospettiva dell’educazione senza confini spaziali, in un sistema integrato tra tutte le agenzie potenzialmente educative (famiglia, enti locali, scuola, chiese, associazionismo, mondo del lavoro). Se la scuola deve darsi criteri di valutazione differenti dal semplice profitto e rendiconto economico, assumendo come parametro di valutazione i processi evolutivi di potenziamento (empowerment) e la valutazione delle performance degli individui, essa deve riuscire a dotarsi di un profilo organizzativo che sia in linea con il raggiungimento di questi obiettivi e coerente con essi, rispondendo a vincoli di efficienza, efficacia ed economicità. Cioè, efficienza ed efficacia finalizzati all’empowerment. Ed in tal senso giocano un ruolo prioritario l’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca e sperimentazione. Necessario evitare la logica di un sistema chiuso ed evitare il rischio dell’autoreferenzialità. Segue adesso una breve e sintetica disamina dei modelli educativi più rilevanti al fine di indicare che il modello di istruzione scelto dalla D.D. “G. Rodari” è rappresentato dal Modello Misto che rappresenta un’integrazione di tutti i modelli da utilizzare secondo le necessità didattiche. Non si rinuncia cioè nemmeno al vecchio modello di lezione frontale, con la consapevolezza che in quest’ordine di scuola appaiono più importanti ed efficienti altri modelli. Non esiste, quindi, un modello unico dal punto di vista pedagogico ed è compito del docente utilizzare un modello piuttosto che un altro a decorrere dalle diverse unità didattiche,

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tenendo conto del contesto classe, dell’allievo che si ha di fronte, comprese le dinamiche che si attivano in modo imprevisto. Si esaminano in modo sintetico i diversi modelli cui si fa riferimento:

• Modello “Trasmissione”: è il modello più tradizionale. L’apprendimento si attua per trasmissione-erogazione di informazioni. Le tecnologie si possono mettere anche al servizio di questo modello espositivo. Si vedano per esempio i modelli di presentazione su Power-point.

• Modello “Dialogico-euristico (socratico)”: il dialogo viene orientato dall’educatore che però offre spazi di scoperta autonoma. Le TIC offrono più ampi spazi per la personalizzazione perché la didattica in rete evita le limitazioni imposte dai vincoli spazio-temporali della classe. Si pensi a forum e posta elettronica.

• Modello “Apprendere facendo”(o learning by doing o attivismo di Dewey): Si formulano ipotesi e provano nella situazione concreta. Si pone cioè l’esperienza in primo piano. Gran parte dell’apprendimento delle TIC avviene secondo questo modello al di fuori di manuali, provando e riprovando, vedendo cosa succede, trasferendo in contesti similari le competenze apprese.

• Modello “Gioco-esplorazione”: vari autori come Freud e Bateson hanno messo in risalto come nell’apprendimento-formazione individuale di tutte le specie le attività ludico-esplorative abbiano un ruolo primario e che tale fase è più consistente e lunga nelle specie più evolute. Ciò è noto in didattica e nelle TIC i video-games possono offrire anche modelli di apprendimento e motivazione.

• Modello “Istruzione guidata”: Il comportamentismo e i modelli cibernetici ritengono che l’apprendimento debba essere guidato, passo dopo passo attraverso una sequenza ordinata di stimoli, seguiti da feed-back, procedendo da stimoli più semplici, via via verso quelli più complessi. Su questa linea si è orientata la maggior parte delle tecnologie orientate all’insegnamento.

• Modello “Umanistico” (Rogers): Si dà per assunto che la maggior parte dei problemi che interferiscono con l’apprendimento siano dipendenti dall’ansia della valutazione. Ne deriva come conseguenza che è necessario valorizzare il senso di autostima e motivazione dello studente. Ambienti di espressività creativa consentiti dalle TIC possono aiutare in tal senso.

• Modello della “Ristrutturazione cognitiva”: si dà rilevanza al ruolo delle pre-conoscenze ed alla loro ristrutturazione progressiva (Ausubel, Spiro). In tal senso, la navigazione ipertestuale nelle TIC è un valido mezzo di rilettura in diversi momenti e modalità di conoscenze già in parte possedute.

• Modello “Metacognitivo”: Si ritiene che il fattore principale sia il rendersi conto di come operiamo quando dobbiamo apprendere. Il fatto che nelle TIC molti ambienti consentano di monitorare il proprio apprendimento può favorire la consapevolezza metacognitiva (o forme di consapevolezza epistemica).

• Modello Costruttivista”(filosofia del costruttivism o sociale): si ritiene che ogni individuo disponga di un potenziale interno di sviluppo che può emergere con opportuni supporti esterni (accesso a risorse, collaborazione con pari, collaborazione con esperti). I modelli di natura costruttivista costituiscono attualmente il background teorico più comune alla didattica in rete.

• “Modello Misto”: Si ritiene che il modello migliore sia una particolare integrazione di più modelli.

2. LE TECNOLOGIE INFORMATICHE IN DIDATTICA Nell’ultimo decennio il mezzo informatico e internet hanno prodotto una vera e propria rivoluzione nel sociale, in economia, nel privato e, quindi, anche dentro la scuola. Ignorare tale rivoluzione è operazione altrettanto deleteria quanto quella di affidarsi in modo cieco alle moderne tecnologie. A tal proposito si propongono attraverso paradigmi le relazioni esistenti fra le moderne tecnologie e la didattica.

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• Paradigma dell’accrescimento: Sono viste come un arricchimento delle opportunità offerte anche da canali tradizionali (filmati, animazione sulle frazioni,..).

• Paradigma della valorizzazione: Le tecnologie ampliano il ventaglio delle opportunità che possono valorizzare capacità-talenti degli allievi (in linea con Gardner che sostiene che esistono molteplici forme di intelligenza e che appare opportuno offrire opportunità in tal senso, per favorire il talento e le inclinazioni naturali). Un esempio: bambini audiolesi possono trovare motivazione e autostima nella elaborazione di un giornalino costruito in aula multimediale.

• Paradigma della soggettività: si lega a quello della valorizzazione ma punta di più sull’aspetto di appagamento emozionale. (esperienza degli hacker).

• Paradigma dell’espressione: si ritiene che le nuove tecnologie possano accrescere capacità creative e comunicative, per superare ansie ed inibizioni. Un esempio: un semplice foglio word è un foglio vuoto, ma è anche una sorta di sonda in grado di fare uscire pensieri, emozioni e sensazioni.

• Paradigma del gioco-esplorazione: secondo Visalberghi le attività ludiche ed esplorative costituiscono il fondamento dello sviluppo intellettuale dei primati. Le TIC offrono in tal senso opportunità impressionanti rispetto alle metodiche tradizionali.

• Paradigma della strutturazione cognitiva: a) strutturazione cognitiva (il computer come strumento per prendere appunti, correggere, come amplificatore. La mente cioè si avvale di una serie di stampelle cognitive). b) Consapevolezza epistemica ( riguarda le occasioni che inducono a riflettere su regole sottese.

• Paradigma della individualizzazione: allestimento di percorsi individualizzati o personalizzati. L’Instructional Technology ha operato nel senso dell’individualizzazione (tragitto che in forma diversificata conduce tutti ad un unico risultato) e nel senso della personalizzazione (intesa come percorso di apprendimento negoziato con il docente). Nel primo caso ci si avvale di ambienti automatici, nel secondo appare necessaria la presenza umana (tutor). Quest’ultima può essere resa più agevole dalla rete.

• Paradigma della Condivisione: ogni apprendimento è collaborativo e sociale. I computer creano nuove possibilità per il nostro parlare e ascoltare, per creare noi stessi nel linguaggio. Il computer facilita la revisione e la riorganizzazione continua delle idee e consente la conversazione sociale.

Se è vero che l’uso delle tecnologie informatiche computerizzate oggi è diventato elemento indispensabile anche in didattica, è anche vero che un uso spropositato, non orientato e non finalizzato può creare problemi rilevanti. Si analizzano di seguito alcuni degli aspetti positivi e negativi più rilevanti di cui i docenti, ma oseremmo dire anche i genitori, devono tenere conto. Aspetti negativi:

Saturazione cognitiva: La macchina (e l’interfaccia software) può assorbire attenzione, disperdere, produrre sovraccarico informativo (overload information) distogliendo dal problema, sottrarre all’acquisizione degli obiettivi. Disattivazione cognitiva: L’appoggiarsi alla macchina disabilita processi cognitivi di rilievo. Il software produce automaticamente soluzioni scavalcando elaborazioni e processi intermedi. Banalmente è il caso delle calcolatrici in rapporto alle operazioni mnemoniche di calcolo.

Aspetti positivi: Internalizzazione: si verifica quando la mente incorpora funzioni proprie del mezzo. Per es: l’uso di interfacce software con organizzazione gerarchica dei dati potrebbe favorire una forma mentis più orientata alla strutturazione gerarchica delle informazioni (testi, archivi,…). Sinergia: La possibilità di fare calcoli più sofisticati può consentire anche di risolvere problemi complessi altrimenti insolubili. Consolidamento: Strutture cognitive già esistenti vengono consolidate attraverso le tecnologie. Ad esempio, scrivere con un foglio word può contribuire a corroborare abilità di elaborazione ed editing.

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Affioramento: nuovi atteggiamenti cognitivi legati alla navigazione ipertestuale, alle scoperte involontarie su internet.

Risulta utile quindi chiedersi come si prepara la scuola all'inevitabile rivoluzione digitale? Sarà questo il tema centrale della didattica contemporanea, come costruire un nuovo alfabeto per la conoscenza. Lo sviluppo dell’informatizzazione della società ha coinvolto la scuola in maniera preponderante nel lento ma significativo progresso nell’uso dei nuovi strumenti tecnologici. Certo sempre più avanzati sono i nostri ragazzi, che quasi tutti sembrano padroneggiare la tecnologia senza problemi. Ma è proprio vero che i giovani sono tecnologicamente alfabetizzati? E' proprio vero che sappiano sfruttare le potenzialità dei nuovi strumenti, che ne conoscano pienamente gli aspetti più interessanti e le possibili applicazioni? E soprattutto che siano in grado di sfruttare internet al servizio della crescita umana, quindi culturale, quale vero percorso educativo? Dentro questo scenario di dubbio da cornice ve ne sta un altro alquanto più preoccupante: quanti sono gli insegnanti che sanno muoversi con disinvoltura in ambienti di apprendimento ad alto livello tecnologico? Quanti sono stati formati nell’utilizzare le TIC in modo cosciente, fino a scoprirne le principali potenzialità didattiche? E ancora: come la digitalizzazione del sapere sta cambiando il nostro modo di percepire il mondo, i rapporti interpersonali, il ragionamento e la struttura del pensiero? Ci troviamo infatti di fronte la prima generazione della storia che sta crescendo con l’ iphone a portata di mano sin dai primi anni di vita, e che si sta convincendo che la cultura coincide con il multi-tasking o con l’avere tutto a portata di click. Salvo poi constatare di non essere più in grado di svolgere una ricerca che non sia il copia-incolla da Wikipedia, o di guardare un cielo stellato senza l’aiuto di una delle migliaia di app a disposizione. Lo sconforto dilaga di fronte a situazioni anche banali quali: cambiare il layout di un foglio word, formattare un computer, installare nuovi software, usare un file excel, infatti spesso accade che gli studenti restano basiti, disorientati, non sono in grado di fare quanto richiesto e tuttavia facebook è il loro migliore amico, e la chat il nuovo pane quotidiano! Come uscire da tale recinto? Essere docenti, essere allievi, oggi implica una dimensione personale, viva, simpatetica, emotiva in cui l’ambiente virtuale in cui i giovani vivono fornisce occasioni coinvolgenti che richiedono la loro partecipazione, che li fa sentirsi protagonisti senza mai perdere di vista la funzione della scuola quale luogo privilegiato per apprendere a vivere con gli altri e ad essere cittadino consapevole. I nuovi strumenti e i nuovi linguaggi sono quindi uno strumento interdisciplinare ed è proprio per tale motivo che compito degli insegnanti deve essere rendere gli studenti capaci del dominio delle TIC poichè attraverso ciò gli studenti imparano a trasferire le conoscenze astratte e ideali dei mondi simulati al pc e nella realtà virtuale in pratiche reali e sperimentali della vita reale. Oltre alla padronanza dei mezzi e degli ambienti tecnologici, spesso acquisita fuori da ambiente scolastico, la scuola deve fornire l'atteggiamento critico e la consapevolezza rispetto agli effetti sociali e culturali, alle implicazioni relazionali e alle conseguenze psicologiche, alle ricadute ambientali e sulla salute.

3. IL PROBLEM SOLVING E CONSIGLI METACOGNITIVI Il problem solving potrebbe essere definito come un approccio didattico teso a sviluppare, sul piano psicologico, comportamentale ed operativo, l’abilità di soluzione di problemi. Generalmente viene associato allo sviluppo delle abilità logico-matematiche di risoluzione di problemi, ma di tale tecnica, secondo un’ottica interdisciplinare, si avvalgono altre discipline. Si tratta cioè di sviluppare in modo consapevole abilità metacognitive di controllo esecutivo del compito, monitoraggio delle componenti cognitive e quindi autoregolazione cognitiva. Il Problem Solving:

• Rappresenta una situazione ideale per aiutare il ragazzo ad acquisire un ben preciso metodo di lavoro.

• Richiede al soggetto di ricercare strategie utili di risoluzione e nel contempo esercitare un controllo sulle procedure adottate.

• Consente di maturare una buona consapevolezza della natura delle situazioni problema che può aiutare l’alunno a strutturare mentalmente una sorta di schema. Procedure simili a più problemi.

ELEMENTI CARATTERIZZANTI UN PROBLEMA Gli elementi caratterizzanti un problema sono:

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Dati: Si conoscono alcuni aspetti o informazioni in genere quantificabili in termini numerici Risposte ai quesiti: Ci si pone un obiettivo da raggiungere Procedure risolutive dei problemi: Il quesito stesso indica come mettere in relazione i dati attraverso il ragionamento logico-matematico. Per procedere mentalmente con le procedure risolutive occorre:

• Discriminare fra le varie forme di rappresentazione in relazione alla tipologia di problema;

• Riflettere sul procedimento da seguire secondo un preciso ordine logico nel senso che ogni passaggio apre la via al successivo). Particolarmente importanti le abilità e le esperienze passate con problemi analoghi o la grande pratica nel compito.

• Riflettere sull’esistenza di diversi percorsi che si possono seguire. • Riflettere su prerequisiti, precedenti esperienze, pratiche.

PROCESSI DI CONTROLLO Stemberg ha stabilito quattro processi di controllo: Identificazione Il soggetto si deve accorgere che esiste un problema. Per Stemberg la fase di identificazione del problema è molto critica. Può infatti succedere che il soggetto non si accorga che esista un problema o che non riconosca esattamente quale sia. Questo è particolarmente vero per problemi complessi o mal definiti. La comprensione del problema è fortemente aiutata dal recupero di uno schema di memoria. Rappresentazione del problema La rappresentazione del problema viene definita da Davidson come “La costruzione mentale di una mappa degli elementi, delle relazioni fra gli elementi e gli scopi, che si basa sulla selezione, reinterpretazione e riorganizzazione degli elementi offerti dal testo del problema.” Pianificazione del problema Prevede che gli elementi vengano organizzati in un certo modo secondo un piano che conduce alla soluzione. I buoni solutori, procedendo nella soluzione, devono tenere sotto controllo, aggiornare e completare il piano iniziale. Un buon solutore è già consapevole dei percorsi da seguire e da evitare, per cui può preoccuparsi in misura inferiore di attivare i processi di controllo. Dunque, un buon solutore non è chi ha più processi di controllo, ma chi, al momento opportuno, capisce quali usare e ne fa un uso appropriato. Valutazione del problema Si tratta di guardare indietro dopo che è stato risolto il problema e stabilire se le previsioni effettuate e la pianificazione sono state operazioni utili. Tale fase è in stretta relazione con la fase del monitoraggio, quando si controlla se si è sulla strada giusta, cosa eliminare e salvare, cosa sembra facile o difficile. CONSIGLI METACOGNITIVI E PROBLEM SOLVING Si illustrano di seguito alcuni consigli metacognitivi per nuove tipologie di problemi:

• Non spiegare usando calcoli complessi; • Fare sorgere curiosità ponendo domande agli alunni; • Dedicare molto tempo all’assimilazione dei modelli di soluzione; • Abituare gli alunni a riflettere ad alta voce su dati, quesiti, strategie risolutive; • Più che interrogare interagire con gli alunni e aiutarli a riflettere, porsi domande, far

riflettere su strategie. • Abituare gli alunni a tradurre dall’italiano alla matematica e viceversa; • Fornire uno schema per i dati e i quesiti; • Abituare a mettere in relazione dati e quesiti; • Abituare gli alunni a porsi sempre queste domande: Ho letto e capito le singole frasi? Ho

letto e capito il problema? Ho scritto i dati ed il quesito (Rappresentazione) ? Somiglia a qualche problema risolto in precedenza? Mi sono controllato durante il percorso e alla fine?

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III PARTE

PROGRAMMAZIONE E PROGETTI CURRICULARI S. PRIMARIA

1. LA PROGRAMMAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA

GENERALITA’ La scuola predispone il curricolo all’interno del POF, nel rispetto delle finalità, dei traguardi di competenza e degli obiettivi di apprendimento delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo (http://www.istruzione.it/web/istruzione/prot5559_12), ma anche in riferimento alla situazione del territorio. Concorrono alla realizzazione del curricolo attività curriculari ed extracurriculari. Al termine della scuola primaria (classe III e V) vengono individuati Traguardi di sviluppo della competenza per le discipline. Tali traguardi rappresentano punti di riferimento posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare. In riferimento alle indicazioni per il curricolo e alla normativa ministeriale sull’autonomia scolastica, si propone un modello di programmazione per Unità Didattiche. La didattica per unità presenta due aspetti essenziali: la valorizzazione dell’esperienza e l’unitarietà della conoscenza attraverso una pedagogia del successo formativo che scaturisce dal dare valore alle competenze e dall’analisi degli errori intesi come momento fondamentale di crescita e autoconsapevolezza. Gli obiettivi vengono declinati in modo ologrammatico, evitando una eccessiva atomizzazione. Tale visione sintetica degli obiettivi consente verifiche intese come processo continuo di feedback e monitoraggio con valutazione sommativa finale che tende ad accertare in modo globale le competenze acquisite in relazione alle unità di apprendimento, snellendo il processo della registrazione degli esiti finali. NUCLEO FONDAMENTALE:

LA GRAMMATICA DELLA VITA: ciò che è importante per la vita.

Costruire sull'intelligenza del cuore e dello spirito, sui valori e sui doveri, sulla buona

politica e sulla buona cultura. Mettere in risalto un sistema di valori che può dare senso ai nostri comportamenti:

competenza sociale, autostima, intelligenza emotiva, flessibilità cognitiva, orientamento al futuro.

Il Collegio dei Docenti del II Circolo Didattico di Villabate, per l’anno scolastico 2012/13 propone come nucleo fondante della attività didattiche di tutta l’Istituzione Scolastica quanto indicato sopra. Si intende potenziare il percorso di integrazione già segnato lo scorso anno scolastico e sviluppare con particolare riguardo le tematiche inerenti lo stretto legame tra benessere e habitat naturale, scienza e antropologia, natura e cultura. A tal fine si svilupperanno attività integrate in varie discipline utilizzando con una maggiore cura i linguaggi "altri". La sfida sarà coniugare in didattica arte e scienze, utilizzando come pilastri portanti dei curricoli i progetti di educazione alla legalità presentati dal collegio dei docenti. Scopo primario di questo POF è quello di incentivare una coscienza ambientale più diffusa. I linguaggi utili per effettuare tale percorso sono tutti quelli delle discipline, ma nel corso del corrente anno scolastico come già è stato ribadito si intende

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privilegiare il linguaggio artistico, espressivo, musicale in sinergia con un'attenzione speciale per le problematiche ambientali ed ecosistemiche. Il linguaggio artistico, espressivo, musicale come cammino organizzato che si fa scienze, si pensi alle teorie della scuola pitagorica sui rapporti tra le consonanze principali e sulla proporzionalità tra la lunghezza delle corde e il suono da esse prodotto; si fa cosmogonia e cultura, come teoria cioè che potesse spiegare la nascita dell'universo, l'armonia delle sfere, i rapporti e le influenze tra macrocosmo (le stelle, i pianeti ecc.) e il microcosmo (l'uomo), e quindi medicina - se i pianeti componenti il cosmo, col loro moto perfetto producono dei suoni, basterà sottoporre il malato ai suoni caratteristici di questo o quel pianeta per ottenerne gli effetti benefici. Ma in che modo una pedagogia centrata sui linguaggi apparentemente disgiunti di arte e scienze, di musica e salute, ecosistema e narrazione, può contribuire allo sviluppo e alla diffusione di una coscienza ambientale e di cittadinanza consapevole? Una prima semplice evidente risposta è già sotto gli occhi di tutti noi, è costituita dal paesaggio, il quale si è modificato nel tempo in conformità con le modificazioni delle civiltà e delle culture: rurale, metropolitana, industriale. Al giorno d'oggi i suoni si moltiplicano vertiginosamente producendo un ambiente sempre più rumoroso. Da alcuni anni si parla di inquinamento acustico e la civiltà moderna è non solo sempre più sorda a causa del rumore, ma anche più rauca; ormai urlare è non solo necessario per farsi udire, ma è diventato una sorta di figura retorica per la vitalità e il dinamismo dei tempi moderni. Un rimedio a ciò può essere l'introduzione fin dalla prima infanzia di un'abitudine all'ascolto finalizzata alla ricerca di un modello di paesaggio sonoro, antropizzato ed ecologico. Complessi rapporti infatti intercorrono tra gli esseri viventi, e in particolare l'uomo considerato nei contesti ambientali e culturali in cui vive, e le profonde influenze che il paesaggio sonoro circostante ha e ha avuto storicamente nella sua stessa esistenza, nella sua evoluzione, nelle sue azioni quotidiane, nelle sue capacità di percepire e decifrare tutto ciò che ha attorno, nelle sua capacità di rapportarsi, interagire, ed integrarsi con l'ambiente esterno, non solo a livello di singolo individuo ma anche, e soprattutto, a livello di gruppo sociale, più o meno ampio, analizzato nei relativi contesti geografici e storici di appartenenza.‘Nel cuore della foresta, negli squarci di luce e nella densità, gli Indios, per così dire, concepiscono una relazione oggettiva con la musica. Ogni cinguettio di uccello, ogni scorrer d'acqua, ogni grido, ogni scoppio di risata sono realtà di un dialogo, di uno scambio di messaggi. I suoni non vengono ignorati nè invadono i loro corpi senza chiedere permesso’Priscilla Ermel. I riferimenti didattico-metodologici di tale strategia di progetto e le correlate istanze di presupposto pedagogico/istituzionale che ne permettono l'attuazione, si possono riconoscere nei seguenti punti:

1. La determinazione effettiva dei progetti didattico-educativi coinvolge tutti gli operatori scolastici preposti alla funzione docente e non solo;

2. Il processo di razionalizzazione curricolare comporta il rifiuto di assetti istituzionali gerarchico-centralistici e burocratico-verticistici, non profili di ruolo dei diversi operatori scolastici determinati sul piano dell'«esecutività» dei comportamenti deontologico-professionali.

3. I processi curricolari implicano, necessariamente, la più produttiva progettazione dei diversi interventi d'insegnamento e, quindi, non possono non ipotizzare situazioni d'apprendimento fortemente connotate sul piano della razionalizzazione tecnologica.

I diversi approcci docimologici di verifica-valutazione si pongono quale momento-aspetto «centrale» di ogni approccio di funzione docente e di ogni correlata strategia didattico-metodologica, mentre le diverse sequenze curricolari d'insegnamento/apprendimento sono analizzate proprio nella centralità dei dati di “feedback” che sono gli elementi per la scientifica confutazione o legittimazione della validità dei propri significati pedagogico/educativi. Il motivo conduttore strategico di questo nostro modello di scuola viene a risultare la programmazione curricolare dei diversi fattori e delle diverse risorse/opportunità (vale a dire di tutte le variabili) che concorrono a progettare e realizzare la relazione educativa scolare in quanto sistema di relazioni tra variabili. Siamo, comunque, convinti che emerge, in ogni caso, la necessità di una funzione docente quale elemento costitutivamente «strutturale» e «generativo» dei diversi itinerari di formazione

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della persona, e che si riconosca nella funzione fondamentale di trasmissione all'educando degli «alfabeti culturali» della conoscenza (e, dunque, della produzione di quei simboli culturali di coesione e di crescita grazie a cui può inverarsi il metodo democratico nel vivo del Pubblico Istituzionale). Le finalità didattiche della scuola di progettualità pedagogico/formativa si possono individuare strutturalmente:

• nella acquisizione di «capacità di pensiero riflessivo e critico» e nella «autonomia ed indipendenza di giudizio»;

• nella «prima alfabetizzazione culturale» (alla luce di quel nesso inscindibile che lega indissolubilmente e dimensionalmente i diversi significati dei termini «istruzione» e «formazione» e che caratterizza inequivocabilmente ogni aspetto/momento del processo educativo scolare);

• nella «acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio» e, dunque, in un «primo livello di padronanza dei quadri concettuali, delle abilità e delle tecniche di indagine essenziali», ancorché nella « comprensione del mondo naturale, artificiale, umano».

II processo di crescita culturale e personale che persegue la scuola, coinvolge l'educando in una ricerca-scoperta dei fondamentali codici epistemologici d'indagine e lo impegna in una progressiva costruzione di significati della realtà, allo stesso tempo, sempre più differenziati (sul piano della congruenza logico-scientifica con le diverse aree disciplinari del sapere). In questo senso, è il caso di chiarire che ogni strategia didattica peculiare ai processi di alfabetizzazione culturale deve risolversi in un «passaggio continuo che va da un'impostazione predisciplinare ed integrata all'emergere di quadri disciplinari sempre più integrati e sistematici». È evidente, dunque, quanto risulti importante rispondere positivamente alle istanze di «progressione naturale» dei diverse processi d'apprendimento e quanta sensibilità metodologica occorra al fine di avviare l’alunno all'acquisizione di analogici modelli di pensiero scientifico-sperimentale in cui la criticità di analisi e di ricerca è lo stesso processo genetico-generativo di ogni approccio ipotetico-deduttivo di pensiero. Ogni proposta didattico-metodologica deve promuovere, in questo senso, l'impiego attivo del potenziale euristico-epistemico dell'intelligenza: la riappropriazione in direzione educativa della funzionalità cognitiva deve sempre avvenire sulla base di due peculiarità apprenditive: la «creatività» e l'esplicazione del «pensiero critico». Per quanto riguarda il rapporto tra apprendimento ed insegnanti, c'è da dire che la funzione docente deve sempre esplicarsi sul piano della intenzionalità e della sistematicità razionalizzante delle diverse sequenze curricolari: il docente sollecita e promuove apprendimento in virtù dei progetti curricolari che predispone, dei contenuti d'istruzione che propone, dei compiti d'apprendimento che definisce, dei modelli d'identificazione etico/affettivi e sociologicamente di «valore» che offre, della « qualità» relazionale che la comunicazione didattico-informazionale viene ad esprimere, della «significatività» didattico-metodologica che, in definitiva, rivela il contesto di suoi «comportamenti d'insegnamento»: in ogni caso, attraverso una enunciazione di obiettivi didattici che vengono correlati ad una scientifica descrizione avalutativa delle variabili di partenza e ad una correlata continua verifica degli elementi processuali di tali variabili (che si vengono a porre quale «dato» di feedback che confuta o convalida la bontà delle progettazioni curricolari). Per quanto riguarda il rapporto che si stabilisce tra apprendimento e discorso didattico-metodologico, c'è da dire che la prospettiva olo-dinamica d'interpretare e progettare i processi d'apprendimento richiede strategie rigorose fondate sulla ricerca e sulla soluzione dei problemi. Il rapporto tra apprendimento e programmazione è assolutamente contestualizzato alla luce della realtà territoriale ma deve altresì porsi in chiave prescrittiva per quanto attiene il raggiungimento di terminali educativi generali e di strutturali standard di apprendimento. Si consideri che «il passaggio continuo che va da un'impostazione predisciplinare ed integrata all'emergere di quadri sempre più differenziati e sistematici» può avvenire nella misura in cui vengano proposti dal docente strumenti-di-ricerca (idee centrali, codici, metodi di indagine, nozioni organizzatrici, ecc.) che permettano all'alunno di costruire in modo personalizzato e personalizzante gli itinerari fondamentali delle diverse discipline

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e di coglierne, a sua volta, le nozioni strutturali loro costitutive. Si tenga presente la necessità che i processi cognitivi risultino integrati: per un verso ogni forma di cognitività deve porsi quale momento/aspetto di crescita integrale dell'alunno, mentre per altro verso ha necessità di riferirsi continuamente alla «identità culturale del bambino» (ancorché alla stessa «tradizione culturale» del sapere scientifico) poiché «la scuola riconosce di non esaurire tutte le funzioni educative». In questo senso, propendiamo per un'intenzionalità pedagogica che prospetti una formazione cognitiva integrale che possa risultare funzionale al raggiungimento di una «formazione integrale» della personalità e, correlatamente, riconnettersi alle seguenti ultime finalità educative:

a) «progressiva costruzione delle capacità di pensiero riflessivo e critico»; b) «autonomia e indipendenza del giudizio» ; c) «adeguato equilibrio affettivo e sociale» e «positiva immagine di sé»); d) «capacità di confronto democratico» ;

Per tali scopi i processi cognitivi devono risultare significativi: la significatività degli apprendimenti deve scaturire da una scuola che, in definitiva, si realizzi in quanto «ambiente educativo di apprendimento» e «spazio pedagogico», in un «clima sociale positivo», per «costruire un momento di riflessione aperta» ed a far «superare i punti di vista egocentrici e soggettivi» in modo tale da «aiutare gli alunni a divenire consapevoli delle proprie idee e responsabili delle proprie azioni»; in questo senso, ci sembra, a ragione, che la meta educativa strutturale ed assiologia di ogni apprendimento significativo venga, così, a porsi quale «progressiva conquista di un'autonomia di giudizio». E’ necessario che i processi cognitivi risultino deliberativi: il succedersi delle situazioni di apprendimento-insegnamento e la loro consistenza curricolare deve essere rimessa alla decisionalità delle competenze professionali dei docenti ed alla correlata collegialità della loro funzione pedagogica. Infine i processi cognitivi devono essere individualizzati: a prescindere dall'inserimento-integrazione dei soggetti diversabili, ogni processo educativo si viene a svolgere all'insegna della differenziazione-individualizzazione delle diverse sequenze d'insegnamento-apprendimento e nel continuo riferimento alle diverse variabili storico/esistenziali, socio-culturali e psico-evolutive peculiari alla persona dell'alunno.

FINALITA’ • Promuovere una prima alfabetizzazione culturale. • Formare l’uomo e il cittadino. • Favorire comportamenti pro-sociali, improntati al rispetto degli altri, alla collaborazione

evitando forme esasperate di competitività e sopraffazione. • Promuovere la conquista dell’identità e favorire l’autonomia e la capacità di scelta. • Promuovere comportamenti di conoscenza e di rispetto delle culture altre e dell’ambiente, inteso

come condivisione del bene comune. • Promuovere atteggiamenti di riconoscimento collaborazione e solidarietà tra i popoli. OBIETTIVI • Canalizzare l’aggressività come potenzialità positiva; • Fondare una profonda sicurezza primaria; • Esprimere se stessi e le proprie capacità; • Sviluppare l’identità e l’empatia con l’altro; • Contrastare l’insorgere del processo di de-umanizzazione; • Promuovere la cooperazione anziché la competizione; • Stimolare la capacità di simbolizzazione; • Valorizzare il gioco ed il lavoro di gruppo; • Sviluppare il rapporto con il mondo esterno (conoscere le proprie potenzialità, rimuovere

atteggiamenti discriminatori, saper operare scelte in situazioni nuove); • Acquisire le norme che regolano il rapporto tra libertà individuale ed esigenze della collettività

(rispettare il bene comune, conoscere i propri diritti e doveri).

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Gli obiettivi di apprendimento sono definiti al termine della scuola primaria e per ogni campo di esperienza per la scuola dell'infanzia. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni. Le singole equipe pedagogiche svilupperanno unità didattiche che articoleranno gli obiettivi di apprendimento previsti dalle Indicazioni. La programmazione didattica prevede l’articolazione del percorso secondo logiche di apprendimento interdisciplinare. I percorsi didattici finalizzati al conseguimento dei traguardi di competenze sono in sinergia con quanto programmato nei progetti curricolari ed extracurricolari. Si forniscono qui di seguito alcune indicazioni di ordine generale che riguardano le diverse discipline.

• Italiano e Inglese: intendiamo predisporre varie situazioni di apprendimento per indurre i bambini a scoprire gradualmente tutte le potenzialità della lingua per renderli consapevoli che la lingua è un importantissimo strumento per comunicare, dire, ascoltare, fantasticare.

• Storia e Geografia: intendiamo sviluppare la consapevolezza del tempo percepito e la padronanza delle categorie che regolano i concetti di tempo e spazio. E’ necessario dare le basi lessicali e concettuali utili a leggere e comprendere il presente e il passato. Dentro tale prospettiva promuoviamo e potenziamo conoscenze di convivenza civile, consapevolezza di sé e dell’altro, scoperta dello spazio vissuto.

• Matematica: iniziamo con quelle che sono le conoscenze possedute dagli alunni e le attività che compiono quotidianamente e non solo a scuola. I bambini, infatti, percepiscono intuitivamente concetti di logica, aritmetica, geometria e misura. Il gioco e la curiosità sono alla base dei nostri fondamenti metodologici, evitando una presentazione formale della disciplina inopportuna a questa età. In linea con le indicazioni metodologiche di E. Castelnuovo saranno privilegiati oggetti in movimento piuttosto che situazioni di disegno statico, al fine di promuovere gli aspetti essenziali della matematica intuitiva. Tutto ciò in linea con quanto noto con i processi di sviluppo intellettivo, tenendo conto delle età evolutive del bambino.

• Scienze: Le scienze naturali e sperimentali condurranno gli alunni verso la comprensione e la conoscenza del mondo circostante. Le attività privilegiate saranno quelle dell’osservazione e della descrizione dei fenomeni vissuti nel quotidiano, l’interazione con l’ambiente circostante, la risoluzione individuale o in collaborazione coi compagni in situazioni problematiche di natura relazionale, operativa e culturale. Le conoscenze e le abilità acquisite genereranno nuovi apprendimenti. A tal proposito si vuole sottolineare che i docenti della scuola primaria organizzeranno un curricolo per le scienze e per la matematica che si avvarrà dell’ausilio delle aule di laboratorio scientifico generate dai finanziamenti PON FESR per rendere piacevolmente significativo il metodo di ricerca. I docenti della scuola primaria nel mese di giugno 2008 e durante l’anno scolastico 2008-09 docenti di scuola primaria e dell’infanzia hanno effettuato corso di formazione specifico sulla innovazione didattica delle scienze e della matematica PON FSE B1.

• Arte e Immagine, Ed. Fisica, Musica: La programmazione delle attività espressive di arte e immagine, educazione fisica e

musica intende favorire una contaminazione e una crescita tra i linguaggi delle parole, del corpo, dei suoni, delle immagini e dei colori, al fine di ottenere risultati di creatività e stili personali rispetto a ciò che si è come individui e rispetto a ciò che si fa da soli o nel gruppo. Inoltre si intende focalizzare la conoscenza, la scoperta e l’interpretazione del patrimonio artistico e culturale di appartenenza dell’alunno per poi allargarlo al patrimonio mondiale.

• Religione Cattolica: porrà attenzione alle esperienze della vita dei bambini e focalizzerà l’attività didattica su aspetti gioiosi ecumenici di fratellanza . Si condurranno i bambini alla conoscenza di altre realtà religiose, secondo l’ottica delle tolleranza, del rispetto e dell’integrazione.

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• Tecnologia: rappresenta una risorsa preziosa per il successo formativo. Riguarda tutti gli aspetti legati alla tecnica e le conquiste operate dall’uomo nel corso della storia. Una parte significativa di lavoro è dedicato alle nuove tecnologie e all’utilizzo del PC. L’uso del PC, infatti, abitua alla riflessione, alla pianificazione del lavoro e all’autocorrezione attraverso processi di analisi, sintesi e confronto rendendo i bambini consapevoli del loro agire e pensare. Gli strumenti informatici rendono il lavoro a scuola più ricco e interessante. Obiettivo prioritario non è quello di fornire ai bambini competenze prettamente tecniche, bensì renderli versatili e disponibili a pensare in modo creativo e divergente. Superfluo ribadire il concetto, per altro evidenziato nelle nuove indicazioni, che gli strumenti informatici interessano in modo trasversale tutte le discipline e consentono modalità nuove di intendere la ricerca. I docenti della scuola impostano la loro azione didattica in merito tenendo conto di aspetti positivi e negativi delle TIC.

VERIFICHE E VALUTAZIONE Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Ogni U.D. sarà corredata di prove per la verifica finalizzate non solamente all’apprendimento in termini di acquisizione di conoscenze e abilità ma anche di competenza. Per monitorare i risultati di apprendimento si prevedono verifiche per tutte le discipline a cura di ogni singolo docente, verifiche in itinere e finali uguali per classi parallele per la matematica e la lingua italiana (Gruppo interno di Valutazione e Valutazione INVALSI). La valutazione prevede due azioni: a) Valutazione degli esiti scolastici; b) Valutazione di sistema riferita all’organizzazione e alla gestione. I due aspetti, pur analizzati nel presente documento in sede separata, sono evidentemente correlati. Significato pregnante del valutare è riferito ad un processo continuo di miglioramento. L’INVALSI ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema nazionale, fornendo alle scuole, alle famiglie, alla comunità sociale, al Parlamento e al Governo elementi di informazione essenziali circa la salute e le criticità del nostro sistema di istruzione. Si confermano i criteri stabiliti nell’anno scolastico 2008/2009 predisposti in linea con il Decreto Legge n. 137 1/09/2008, convertito in L 169 del 30/10/2008. Si riportano i passi significativi del decreto che riguardano la scuola primaria, dentro le interpretazioni e le scelte operate dal Collegio dei Docenti: Art. 3: 1. “Dall’anno scolastico 2008/09, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno”. 3. “Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di stato conclusivo del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline”. Appare evidente che qualsiasi scala di valutazione, numerica o per aggettivi, deve avere significato didattico relativo all’ordine di scuola considerato, fatti salvi gli aspetti formali di ordine giuridico (certificazione). Bisogna cioè stabilire cosa intendere con i parametri numerici dentro l’ordine di scuola primaria, operando una differenza sostanziale fra gli alunni del triennio (1^, 2^ e 3^) e quelli del biennio (4^ e 5^), nonché gli alunni diversabili. A) Alunni del triennio (1^, 2^, 3^) : gli alunni sono all’inizio di un percorso di istruzione e, quindi, risentono in misura più significativa rispetto ad altri dello scarto linguistico e di informazione iniziale. In tale fascia di età il significato di “6” (cioè sufficienza, necessaria per il passaggio alla classe successiva) viene attribuito in relazione ai progressi svolti relativamente alla situazione registrata in ingresso. Il voto, quindi, non assume in tal senso il significato di un valore assoluto,

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peraltro di dubbia certezza pedagogica. Ciò significa anche che l’intero triennio va valutato in relazione ad un percorso che registra fondamentalmente la presenza o l’assenza di un progresso dal punto di vista delle abilità rapportate alla situazione iniziale. Evidentemente tale criterio significa anche che la valutazione quadrimestrale non deve essere intesa in senso rigido come valutazione sommativa delle singole prove orali e scritte. I voti superiori al 6, invece, devono registrare una reale situazione positiva di fatto rispetto agli obiettivi fissati dalla scuola e ai parametri nazionali di valutazione (INVALSI). B) Alunni del biennio (4^ e 5^): pur restando valido il significato di valutazione illustrato nel punto A), gli alunni devono dimostrare di avere acquisito abilità minime con prove standardizzate, pur se rapportate al criterio di un percorso educativo e di istruzione permanente, che rivela progressi ed atteggiamento positivo, anche al di là delle conoscenze e delle competenze realmente acquisite, anche se, in misura più significativa, si valuta il percorso didattico svolto all’interno di parametri nazionali di valutazione (INVALSI). C) Alunni Diversabili : in modo più significativo il concetto di sufficienza (6) deve essere rapportato alla programmazione prevista (PED) e assume il significato di progressi relativi alla situazione di partenza, sia per quanto attiene alla diagnosi, sia per quanto attiene alle potenzialità dell’alunno. In considerazione del fatto che tale forma di valutazione può avere effetti deleteri dal punto di vista psicologico, si concorda sul fatto che l’eventuale votazione inferiore al 6 (cioè non ammissione alla classe successiva) dovrà essere proposta valutando anche e soprattutto gli aspetti relativi alla sfera della relazionale, di socializzazione, di integrazione e, quindi, quando l’equipe ritiene più positivo o non deleterio il non inserimento nello stesso contesto classe. Tali considerazioni, evidentemente, devono avere a supporto adeguata documentazione di valutazione, comprese le relazioni di programmazione previste in sede di gruppo misto (ASL, genitori, docenti). Si rammenta, infatti, che per non ammettere alla classe successiva un alunno diversabile è necessaria apposita delibera del Collegio dei Docenti che valuta, entro il mese di marzo apposite relazioni di docenti dell’equipe, dell’ASL, dei genitori che propongono la permanenza. Da tutti i documenti considerati si deve evincere che la non ammissione alla classe successiva rappresenta un intervento didattico utile per l’integrazione culturale e sociale dell’alunno. Eventuali proposte in tal senso saranno attivate solo in tempo utile e cioè non oltre i primi quindici giorni del mese di marzo. Per gli alunni diversabili verranno rispettate le direttive previste nelle linee guida sull’integrazione degli alunni con disabilità, Roma Agosto 2009 n 4274. Tutta la documentazione di riferimento per la valutazione degli alunni con riversibilità e il patto di corresponsabilità sono visionabili sul sito della scuola. La scuola dell'infanzia, nell'ottica della prevenzione e del recupero dello svantaggio, opera valutazione somministrata dalla commissione di valutazione d'istituto su tutti gli alunni cinquenni iscritti; il test utilizzato all'inizio dell'anno scolastico e a chiusura è costituito dalla batteria IPDA. MAPPA PROGETTUALE SCUOLA PRIMARIA Si riporta nella pagina successiva la mappa concettuale che sintetizza quanto già precisato ed in particolare le connessioni fra curricolo ed extracurricolo. La freccia a doppio senso che correla gli obiettivi e i traguardi raggiunti stabilisce anche e soprattutto come il processo di valutazione non viene inteso in termini di mera valutazione sommativa, ma come processo circolare continuo, nel senso di valutazione formativa che consente un continuo processo di feed-back. Viene anche evidenziato il nucleo fondamentale di apprendimento, già descritto, dentro cui si innesta tutta la programmazione delle singole unità didattiche, al fine di dare un senso globale all’intero processo di apprendimento

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NUCLEO FON DAMENTALE La grammatica della vita

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

PROGETTI CURRIC.

PROGETTI EXTRA

CURRIC.

AREE DISCIPLINARI

Verifiche per classi

parallele Gruppo di

Valutazione It – Mat

Verifiche per

ogni U.D. Singoli docenti Tutte le

discipline

DISCIPLINE

VALUTAZIONE DEGLI

APPRENDIMENTI

VALUTAZIONE ESTERNA

INVALSI Classi II – V

It – Mat

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2. PROGETTI CURRICULARI SCUOLA PRIMARIA

1. SAPORE DI SALUTE 2. TUTTO E' CONNESSO 3. PROGETTO ARCOBALENO: LE NUOVE FRONTIERE DELLA COMUNICAZIONE 4. NELLE FIABE L’ANIMA DEI POPOLI 5. ARTE E TERRITORIO 6. PER UN SORRISO IN PIU’ 7. GIOCO CON LA LOGICA 8. E INTANTO LEGGO…(per gli studenti che non si avvalgono della R.C.) 9. IMPROVVISANDO E NON... 10. NOTE DI LEGALITA' 11. ROSSO-GIALLO-VERDE 12. SPERIMENTO E … IMPARO 13. LEARNING, ENJOY YOURSELF 14. INFORMATICA 15. CORRO, SALTO, LANCIO 16. PERCHE’ VIAGGIARE NON E’ SOLO PARTIRE

1. SAPORE DI SALUTE Uno dei compiti fondamentali della scuola è quello di promuovere la salute e di consentire a ciascun alunno di esercitare un maggior controllo su di essa per migliorarla. Il progetto ha quindi lo scopo di favorire negli alunni lo sviluppo di un processo culturale, psicologico ed educativo attraverso il quale ognuno diventi capace di riconoscere l'importanza di una corretta igiene nella vita quotidiana personale e nell'ambiente in cui si vive. Tutte le classi dell'I.S.. Referente: ins. M. G. Butera

2. TUTTO E' CONNESSO Lo scopo del progetto è la promozione di atteggiamenti etici e culturali di responsabilità verso gli altri e verso l’ambiente e dunque di attivare solidarietà verso la specie e la biosfera. Inoltre il progetto mira a sviluppare il senso di appartenenza al paese, il rispetto per l’ambiente, la conoscenza delle tradizioni, la capacità di relazioni e confronto con coetanei di altri luoghi. Il progetto prevede di sviluppare negli alunni il senso di appartenenza al “Territorio”. Destinatari tutti gli alunni di classe IV e V della scuola primaria. Referente: ins. M. G. Butera

3. PROGETTO ARCOBALENO: LE NUOVE FRONTIERE DELLA COMUNICAZIONE

Il progetto intende promuovere i seguenti obiettivi: Osservare il mondo circostante e descriverlo. Accrescere l’interesse verso le discipline umanistiche e sociali. Arricchire il lessico, effettuare interviste e conoscere i principali fatti del territorio per fare

esperienze di tipo giornalistico. Il tutto attraverso la realizzazione di un giornalino scolastico. Destinatari gli alunni delle classi V.

Referente: ins. M. Minaudo

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4. NELLE FIABE L’ANIMA DEI POPOLI Attraverso questo progetto si vuole creare un ponte tra culture lontane. Miti, leggende, narrazioni, fiabe e favole contribuiscono a definire le identità delle nazioni, ma quando si intrecciano, possono favorire la comprensione e la convivenza fra persone e culture diverse. Ma l'amore verso la lettura non è né innato né connaturato alla natura umana. Sviluppare questa capacità è compito dell'educatore chiamato a studiare ed inventare i modi che ne evitino il rifiuto, magari ancor prima che il bambino impari la tecnica della lettura. E' necessario che le motivazioni e le spinte si sviluppino su un vissuto emozionale positivo, mediante il quale la lettura, da un fatto meccanico, si trasformi in un gioco divertente, creativo e coinvolgente. Questo svilupperà tre elementi base per la mente: l' identificazione, l'immaginazione e il fantasticare. Destinatari tutti gli alunni della scuola Primaria. Referente: ins. M. Romano.

5. ARTE E TERRITORIO Formare l’uomo e il cittadino attraverso l’educazione al rispetto dell’ambiente, alla conservazione delle strutture e dei beni culturali. Sviluppare la conoscenza del patrimonio ambientale e artistico locale, nonché la consapevolezza della sua importanza per la valorizzazione dell’identità culturale e la crescita della comunità locale. Valorizzare le tradizioni popolari con riferimento ai fatti storici, linguistici e culturali connessi al territorio in relazione alla legge regionale 9 Maggio 2011. Destinatari gli alunni delle classi III, IV, V. Referente: ins. R.A. Cassata

6. PER UN SORRISO IN PIU’- Adozione a distanza di un bambino del Niger” Il progetto mira a sviluppare negli alunni l’acquisizione dei valori della solidarietà, interculturalità, tolleranza ed amicizia tra i popoli appartenenti a culture diverse attraverso l’adozione a distanza di un bambino del Niger all’Associazione Missionaria onlus Malam Mourna (Pro adozione a distanza di Habibou Moussa del Niger).

Destinatari tutti gli alunni dell’istituzione Scolastica. Referenti: ins. C. Calì – M. Rispoli – S. Franzone

7. GIOCO CON LA LOGICA Il progetto mira a promuovere un atteggiamento di disponibilità all'accoglienza e all'incontro a scuola per gli alunni iscritti in classe prima. Dal punto di vista cognitivo scopo del progetto è facilitare il processo logico nell’approccio matematico attraverso attività ludiche, con un apprendimento per situazioni a-didattiche, secondo il metodo di Guy Brousseau. Tale approccio farà da supporto allo sviluppo del pensiero logico necessario all’apprendimento inter e pluridisciplinare. Destinatari gli alunni di classe prima.

Referente: ins. M. Lo Cicero.

8. E INTANTO LEGGO (per gli studenti che non si avvalgono della R.C.) Partendo dalla lettura e dalla comprensione di brevi testi si implementerà la capacità espressiva, linguistica e relazionale degli alunni avvalendosi del disegno e della drammatizzazione. Destinatari gli studenti che non si avvalgono della religione cattolica. Referente: ins. A. Li Greci

9. IMPROVVISANDO E NON... Il progetto di animazione teatrale nasce dall’esigenza di offrire ai bambini la possibilità di dislocarsi dalla propria centralità e di misurarsi con l’altro. Inoltre favorisce ulteriori

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opportunità di sviluppare le potenzialità espressive e comunicative e la possibilità di migliorare l’immagine di sé. Destinatari tutti gli alunni di scuola primaria per la parte curricolare, gli alunni delle classi IV-V per la parte extracurricolare. Referente: ins. A. Li Greci.

10. NOTE DI LEGALITA' Educare alla convivenza democratica e ad una autentica cultura dei valori civili per formare

l'uomo e il cittadino attraverso la conoscenza e la coscienza della propria identità e della propria appartenenza. Sensibilizzare così gli alunni alla consapevolezza che la costruzione di un futuro di pace e di legalità, nasce dalla conoscenza delle cause che provocano discordie, guerre ed atteggiamenti negativi. Accrescere contemporaneamente la coscienza civica rispetto a problemi collettivi ed individuali, approfondendo le relazioni di gruppo. Valorizzare la sensibilità personale verso la musica. Referenti: ins. C. Calì – M. Rispoli – S. Franzone

11. ROSSO-GIALLO-VERDE Il progetto si propone di formare una coscienza-cultura della sicurezza stradale come opportunità di crescita personale e di arricchimento culturale e come momento di aggregazione e di relazione positiva con gli altri. Inoltre favorisce la presa di coscienza della necessità di rispettare le norme della vita associata e quelle che regolano i comportamenti della collettività sulla strada, attraverso lo sviluppo dell'autonomia personale e del correlato senso di responsabilità. Destinatari tutti gli alunni dell'I.S. per la parte curricolare, gli alunni delle classi III per la parte extracurricolare. Referenti: ins. C. Calì – M. Rispoli – S. Franzone

12. SPERIMENTO E … IMPARO Il progetto si propone di suscitare interesse verso le scienze per comprendere le leggi naturali attraverso l'esperienza in classe ed in laboratorio e attraverso l'osservazione diretta di fenomeni e variabili naturali. Inoltre il progetto mira alla conoscenza delle principali strutture interne del corpo umano, ad alcune sue funzioni e alle relazioni che lo legano all'ambiente. Si procederà anche all' osservazione di un acquario, un muffario, un erbario, un lombricaio, un ecosistema stagno ed inoltre con la riproduzione del ciclo dell'acqua ed esperimenti sulla digestione. Destinatari tutti gli alunni di Scuola primaria. Referente ins. S. Carta

13. LEARNING, ENJOY YOURSELF Progetto destinato allo sviluppo delle competenze linguistiche in lingua inglese, alla scoperta di altre culture, alla socializzazione tra i pari. Si articola in due livelli: 1° livello per gli alunni delle classi I e II, 2° livello per gli alunni delle classi III, IV, V. Referente: ins. V. Giaccone.

14. INFORMATICA: INFORMATIV@AMICA (livello base:classi I – II - III) Il progetto ha lo scopo di avvicinare i bambini all’uso delle nuove tecnologie nel pieno rispetto della personalità infantile e dei suoi bisogni. Favorire, inoltre, lo sviluppo delle capacità creative, logiche ed organizzative degli alunni e promuovere l’opportunità, per i bambini, di conoscere le tecnologie informatiche e apprezzarne l’uso in modo critico.

PROGETTO AIRONE: diario on line . (livello avanzato: classi IV e V)

Progetto destinato allo sviluppo delle competenze digitali, alla scoperta di altre modalità comunicative, alla socializzazione tra i pari. Referente: ins. M. Minaudo

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15. CORRO, SALTO, LANCIO

Il progetto si propone di garantire la partecipazione al fine di esprimersi e di realizzare esperienze di successo. Di assicurare un’alfabetizzazione motoria basata sulle abilità significative riferite alle principali gestualità che stanno alla base delle diverse discipline sportive. Inoltre il progetto mira a realizzare modalità di confronto che consentano sia la performance individuale sia la partecipazione in squadra. Infine di interpretare il confronto come momento di verifica degli apprendimenti realizzati. Referente: ins. M. Tranchina

16. PERCHE’ VIAGGIARE NON E’ SOLO PARTIRE

Il progetto ha lo scopo di promuovere la formazione della cittadinanza attiva nell’ottica della sostenibilità e la conoscenza del territorio e del patrimonio ambientale e artistico locale, nonché la consapevolezza della sua importanza per la valorizzazione dell’identità culturale e la crescita della comunità locale. Destinatari tutti gli alunni della scuola primaria. Referente: Ins. M. G. Butera.

QUADRO SINOTTICO DEI PROGETTI CURRICULARI

COLLABORAZIONE CON LA PARROCCHIA DI S. GIUSEPPE Il progetto ha lo scopo di promuovere attività di collaborazione inerenti i principali eventi ecumenici e delle festività religiose tra la chiesa e l'I.S. II Circolo di Villabate. Nell'arco dell'anno scolastico, previa programmazione e calendarizzazione delle attività, si svolgeranno iniziative e incontri. I docenti specialisti di R.C. cureranno i contatti e la logistica con il parroco della parrocchia di S. Giuseppe. Si precisa che l'I.S. ha programmato attività alternative per tutti gli alunni che non si avvalgono della religione cattolica come indicato nel progetto curricolare "E intanto leggo...".

SCUOLA PRIMARIA ATTIVITA’ CURRICULARI

SAPORE DI SALUTE TUTTO E' CONNESSO

PROGETTO ARCOBALENO: LE NUOVE FRONTIERE DELLA COMUNICAZIONE NELLE FIABE L’ANIMA DEI POPOLI ARTE E TERRITORIO PER UN SORRISO IN PIU’ GIOCO CON LA LOGICA E INTANTO LEGGO…(per gli studenti che non si avvalgono della R.C.) IMPROVVISANDO E NON... NOTE DI LEGALITA' ROSSO-GIALLO-VERDE

SPERIMENTO E IMPARO LEARNING, ENJOY YOURSELF INFORMATICA CORRO, SALTO, LANCIO PERCHE’ VIAGGIARE NON E’ SOLO PARTIRE

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IV PARTE

PROGRAMMAZIONE E PROGETTI CURRICULARI SCUOLA DELL’ INFANZIA

1. LA PROGRAMMAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

GENERALITA’ La Scuola dell’Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie e rivolta a tutti i bambini dai 3 ai 5 anni di età, assume una significatività ed un’autonomia propria e specifica in quanto si pone come segmento che “concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, di autonomia, creatività e apprendimento”. Concorre, anche, ad assicurare un’effettiva uguaglianza e pari opportunità educative. Nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori, contribuisce alla formazione integrale dei bambini e delle bambine”. Un ambiente educativo, dunque, di esperienze e apprendimenti concreti e significativi che integrano in un processo di sviluppo unitario, le differenti forme: del fare, del sentire, del pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del gustare il bello, del conferire senso alle esperienze. A livello di territorio la Scuola dell’Infanzia si propone come luogo di: incontro, partecipazione, cooperazione delle famiglie, spazio di impegno educativo per la comunità. FINALITA’ Secondo le Indicazioni per il curricolo la Scuola dell’Infanzia si prefigge il raggiungimento delle seguenti finalità:

• Sviluppare l'identità: significa imparare a stare bene e sentirsi sicuri nell'affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Imparare a conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, sperimentando diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente a una comunità. • Conquistare l'autonomia: comporta a) l'acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; b) partecipare alle attività nei diversi contesti, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, realizzando le attività senza scoraggiarsi, chiedere aiuto; c) esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; d) esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; e) partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti, assumendo atteggiamenti sempre più responsabili. • Conseguire la competenza: significa: a) imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione, l'osservazione e l'esercizio al confronto; b) descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; c) sviluppare l'attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati. • Sviluppare il senso della cittadinanza: significa: a) scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l'espressione del proprio pensiero; b) Graduale allontanamento da una visione egocentrica in tema di relazioni sociali, considerando l'attenzione al punto di vista dell'altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; c) Porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.

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CAMPI DI ESPERIENZA Nella Scuola dell’Infanzia l’azione educativa colloca i vissuti dei bambini, in una prospettiva evolutiva, mediandoli culturalmente all’interno di un contesto sociale ed educativo intenzionalmente orientato alla progressiva costruzione di conoscenze e di competenze. Gli obiettivi di apprendimento della Scuola dell’Infanzia vanno visti come traguardi relativi a dimensioni di sviluppo irrinunciabili, campi di esperienza, veri e propri ambiti del fare e dell’agire, dentro cui si va sviluppando e costruendo il percorso formativo che trova continuità e consolidamento nella Scuola Primaria. I campi di esperienza di seguito descritti hanno il compito di aiutare i bambini a dare ordine alla molteplicità di stimoli che il contatto con la realtà fornisce. I docenti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. Divengono la struttura portante di un apprendimento che si costruisce attraverso il fare, il manipolare, l’esplorare il rapporto con gli altri e con le cose, con la natura, il territorio, l’arte le tradizioni. Ciò vuol dire incoraggiare la crescita culturale e sociale in modo originale; interpretare, comprendere e attribuire significato e senso a ciò che si fa. Il bambino, attraverso il gioco, la corporeità, la vita di relazione, la curiosità, il divertimento, l’impegno, la molteplicità di espressioni e linguaggi, va costruendo e rafforzando il suo sapere e il suo sapere essere. Considerata l’eterogeneità delle sezioni, i docenti curano la personalizzazione di percorsi specifici di apprendimento, dentro una logica di insegnamento individualizzato, adeguando l’apprendimento alle reali potenzialità e ai bisogni di ciascun alunno. Si descrivono di seguito i 5 Campi di Esperienza, indicando per ciascuno i relativi traguardi delle competenze:

1. IL SE' E L'ALTRO (Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme) Traguardi per lo sviluppo della competenza

• Il bambino sviluppa il senso dell'identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.

• Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza.

• Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento.

• Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli atri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto.

• E' consapevole delle differenze e sa averne rispetto. • Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di

vista. • Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo

costruttivo e creativo con gli altri bambini. • Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire

regole di comportamento e assumersi responsabilità.

2. IL CORPO IN MOVIMENTO (Identità, autonomia, salute) Traguardi per lo sviluppo della competenza

• Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell'alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa cosa fa bene e cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, d'igiene e di sana alimentazione.

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• Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l'uso di attrezzi e il rispetto di regole, all'interno della scuola e all'aperto.

• Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri. • Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del

corpo. • Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento.

3. IMMAGINI, SUONI, COLORI. (Gestualità, arte, musica, multimedialità) Traguardi per lo sviluppo della competenza

• Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici...); sviluppa interesse per l'ascolto della musica e per la fruizione e l'analisi di opere d'arte.

• Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive.

• Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. • Formula piani d'azione, individualmente e di gruppo, e sceglie con cura materiali e

strumenti in relazione al progetto da utilizzare. • E' preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio

lavoro. • Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. • Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale

utilizzando voce, corpo e oggetti. • Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze

sonoro-musicali. • Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per

codificare i suoni percepiti e riprodurli. • Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche,

per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.

4. I DISCORSI E LE PAROLE (Comunicazione, lingua, cultura) Traguardi per lo sviluppo della competenza

• Il bambino sviluppa la padronanza d'uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico.

• Sviluppa fiducia e motivazione nell'esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività.

• Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole.

• Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza.

• Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico.

• È consapevole della propria lingua materna. • Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione

attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie.

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5. LA CONOSCENZA DEL MONDO (Ordine, misura, spazio, tempo, natura) Traguardi per lo sviluppo della competenza

• Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti.

• Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

• Si orienta nel tempo della vita quotidiana. • Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro

collocazione temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. Coglie le trasformazioni naturali.

• Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità.

• Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi.

• È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni.

• Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni

MAPPA PROGETTUALE SCUOLA DELL’INFANZIA Si riporta nella pagina successiva la mappa concettuale che sintetizza quanto già precisato ed in particolare le connessioni fra curricolo ed extracurriculo. La freccia a doppio senso che correla gli obiettivi e i traguardi raggiunti stabilisce anche e soprattutto come il processo di valutazione non viene inteso come mera valutazione sommativa, ma come processo circolare continuo, nel senso di valutazione formativa che consente un continuo processo di feed-back. Viene anche evidenziato il nucleo fondamentale di apprendimento, identico a quello della scuola primaria e già descritto, dentro cui si innesta tutta la programmazione, al fine di dare un senso globale all’intero processo di apprendimento.

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NUCLEO FONDAMENTALE La grammatica della vita

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

PROGETTI CURRIC.

PROGETTI EXTRA

CURRIC.

CAMPI DI

ESPERIENZA

Somministrazione test

quantitativo IPDA

in ingresso-uscita

Alunni di 5 anni

Verifiche per

ogni U.D. Singoli docenti per ogni

Campo di esperienza

VALUTAZIONE DEGLI

APPRENDIMENTI

VALUTAZIONE INTERNA

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2. PROGETTI CURRICULARI SCUOLA INFANZIA

1. MITICAMENTE INSIEME 2. IL TALLONE DI ACHILLE 3. SOTTO IL SEGNO DI ORFEO 4. MITI E LEGGENDE...NON SOLO PAROLE 5. IL LABIRINTO DI DEDALO E ICARO 6. MEDITERRANEO DA SCOPRIRE 7. PER UN SORRISO IN PIU’ 8. ARTE E TERRITORIO 9. TUTTO è CONNESSO 10. NOTE DI LEGALITA' 1. MITICAMENTE INSIEME persegue l’obiettivo di sviluppare e conseguire i traguardi per lo sviluppo delle competenze del campo di esperienza Il sè e l’altro, intende promuovere in ciascun bambino la crescita globale ed armoniosa, nella dimensione sociale, relazionale e affettiva, attraverso un progressivo adattamento alla realtà scolastica, in un contesto interculturale nel quale le differenze diventano motivo di scambio e di formazione di una corretta coscienza civile e sociale. Ins.te referente Galioto Claudia 2. IL TALLONE DI ACHILLE attraverso lo sviluppo degli obiettivi del campo di esperienza Il corpo e il movimento intende promuovere la conoscenza del corpo e delle sue molteplici funzioni e fare acquisire ai bambini le abilità motorie, nonché la consapevolezza delle espressioni e la scoperta e il confronto di somiglianze somatiche al fine di valorizzare le diversità. Ins.te referente Li Castri Rosa Maria 3. SOTTO IL SEGNO DI ORFEO

afferisce agli obiettivi del campo di esperienza Immagini, suoni, colori (ex Linguaggi, creatività, espressione) intende promuovere i linguaggi delle arti visive con le tecniche e gli strumenti che sono propri e che per l’immediatezza sensoriale sono i più accattivanti e graditi ai bambini che nel percorso possono scoprire e sperimentare un linguaggio universale in una prospettiva interculturale.

Ins.te referente Calè Anna Maria 4. MITI E LEGGENDE…NON SOLO PAROLE focalizza l’attenzione sul valore della parola letta e\o narrata sviluppa i traguardi e gli obiettivi del campo di esperienza I discorsi e le parole. La lingua, utilizzata in tutte le sue funzioni, diventa strumento per la conoscenza di miti e leggende che caratterizzano gli usi e le tradizioni dei vari popoli. Il percorso coniuga il piacere della lettura e del racconto dell’epica classica, della mitologia greco-romana e di racconti popolari della Sicilia. Il progetto prevede il raccordo con la lingua scritta, che rappresenta la naturale estensione dell’attività narrativa e la scoperta della lingua inglese e delle diverse culture. Ins.te referente Chiaracane Michela

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5. IL LABIRINTO DI DEDALO E ICARO prende in considerazione una parte degli obiettivi del campo di esperienza La conoscenza del mondo e più precisamente Spazio e numero e mira allo sviluppo dei concetti protomatematici e di orientamento spaziale, nonché ai connettivi topologici. Ins.te referente Federico Tiziana 6. MEDITERRANEO DA SCOPRIRE considera in maniera prioritaria i traguardi e gli obiettivi del campo di esperienza La conoscenza del mondo nella sezione riguardante Oggetti, fenomeni e viventi e si propone di educare, attraverso racconti tratti dalla mitologia, i bambini alla conoscenza e alla salvaguardia dell’ambiente attraverso la scoperta, la fruizione e la valorizzazione delle risorse naturali, ambientali, energetiche e antropiche esistenti e sviluppatesi nel bacino del Mediterraneo ma molto più vicini al territorio circostante.

Ins.te referente Fragale Anna

7. – 8. – 9. – 10. : I suddetti progetti sono in comune con la Scuola Primaria e sono, pertanto, già stati illustrati nella sezione “PROGETTI CURRICULARI SCUOLA PRIMARIA” a pag. 31.

QUADRO SINOTTICO PROGETTI CURRICULARI INFANZIA

SCUOLA DELL’ INFANZIA

ATTIVITA’

CURRICULARI

MITICAMENTE INSIEME IL TALLONE DI ACHILLE SOTTO IL SEGNO DI ORFEO MITI E LEGGENDE...NON SOLO PAROLE IL LABIRINTO DI DEDALO E ICARO MEDITERRANEO DA SCOPRIRE PER UN SORRISO IN PIU’ ARTE E TERRITORIO TUTTO è CONNESSO NOTE DI LEGALITA'

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V PARTE

I PROGETTI EXTRACURRICULARI

FONDO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

1. PROGETTI EXTRACURRICULARI SCUOLA PRIMARIA

1. GIOCO CON LA LOGICA 2. IMPROVVISANDO E NON… 3. ROSSO-GIALLO-VERDE 4. SPERIMENTO E… IMPARO 5. LEARNING, ENJOY YOURSELF 6. INFORMATICA 7. CORRO, SALTO, LANCIO 8. ADESSO LO SO 9. IL MOSAICO: LA STORIA IN TASSELLI 10. NAVIGAR M’E’ DOLCE …. 11. NOTE DI LEGALIA' 12. TUTTO E’ CONNESSO 1. GIOCO CON LA LOGICA

Già presentato nella sezione curricolare Ref.: ins. M. Lo Cicero

2. IMPROVVISANDO E NON…

Già presentato nella sezione curricolare Ref.: ins. A Li Greci

3. ROSSO-GIALLO-VERDE

Già presentato nella sezione curricolare Ref.: ins. C. Calì, S. Franzone, M. Rispoli

4. SPERIMENTO E… IMPARO

Già presentato nella sezione curricolare Ref.: ins. S. Carta

5. LEARNING, ENJOY YOURSELF

Già presentato nella sezione curricolare Ref.: ins. V. Giaccone

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6. INFORMATICA Già presentato nella sezione curricolare Ref.: ins. M. Minaudo

7. CORRO, SALTO, LANCIO

Già presentato nella sezione curricolare Ref.: ins. M. Tranchina

8. ADESSO LO SO Il progetto mira a promuovere il successo formativo di tutti gli studenti che vivono situazioni di svantaggio; è collegato per contenuti, finalità e attività al progetto Area a rischio (finanziamenti Stato) con lo scopo di offrire agli alunni un tempo di apprendimento più disteso all’interno del piccolo gruppo, per migliorare le loro strumentalità di base e per emancipare l’autostima, la motivazione ad apprendere e la relazione con compagni ed insegnanti. Destinatari gli alunni delle classi II,III, IV, V.

Ref.: ins. C. Calì

9. IL MOSAICO: LA STORIA IN TASSELLI Sviluppare le capacità percettivo-visive, nonché le capacità espressivo-cromatiche in relazione alle attitudini di ciascuno. Favorire quindi un approccio all’arte e all’immagine che rispetti la personalità di ogni bambino. Far acquisire la capacità di riconoscere la natura e le caratteristiche dei vari tipi di marmo e saperli catalogare. Sviluppare le abilità manuali con l’uso degli strumenti tecnici specifici. Destinatari gli alunni di classe III, IV, V.

Ref.: ins. A. Varchi

10. NAVIGAR M’E’ DOLCE …. La vela è uno sport completo che si svolge a contatto con la natura e nel più grande rispetto

per l'ambiente. Inoltre riunisce in sé i contenuti delle discipline storiche, scientifiche e tecniche e contribuisce alla formazione del carattere per le sue capacità educative e formative.

Destinatari gli alunni delle classi V A – V C del plesso Rodari. Ref.: M.G. Butera.

11. NOTE DI LEGALIA' La parte extracurriculare sarà svolta solo se sarà finanziato il progetto. 12. TUTTO E’ CONNESSO La parte extracurriculare sarà svolta solo se sarà finanziato il progetto.

2. PROGETTI EXTRACURRICULARI SCUOLA INFANZIA 1. LE ESPERIENZE MOTORIE 2. MITOMATICA 3.ACQUA FONTE DI VITA 4. L’OFFICINA DELLE EMOZIONI 1. LE ESPERIENZE MOTORIE Progetto mirato a sviluppare e consolidare gli schemi motori di base per il controllo e il coordinamento dei movimenti attraverso indicazioni musicali e parametri spazio- temporali. Referente ins. S. Franzone.

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2. MITOMATICA

Progetto mirato all’ampliamento e all’acquisizione della fiducia nelle proprie capacità di ragionamento logico-matematico attraverso l’esplorazione della realtà Referente ins. M.C. Licodia.

3. ACQUA FONTE DI VITA Progetto finalizzato alla acquisizione dell’importanza della salvaguardia dell'ambiente. Il problema idrico mondiale e l'importanza dell'acqua per la vita sono gli obiettivi macro del progetto. Referente ins M. Chiaracane.

4. L’OFFICINA DELLE EMOZIONI Il progetto è finalizzato all'educazione all'affettività, per una migliore conoscenza di sè e degli altri, favorire la socializzazione e l'integrazione, il rispetto della persona umana. Referente ins A. Fragale

FONDO AUTONOMIA (L. 440)

1. LA SCUOLA IN OSPEDALE Si tratta di un Progetto Ministeriale. Scuola Polo per la Provincia di Palermo è la D.D. “Nuccio” di Palermo. Si attiva quando alunni sono costretti a lunga degenza in ospedale e a casa. La degenza in ospedale viene seguita dagli operatori scolastici della D.D. “Nuccio”. La degenza domiciliare viene svolta in collaborazione con i docenti delle scuole cui appartiene l’alunno, al fine di evitare un’interruzione deleteria delle attività didattiche e per non interrompere i contatti fra l’alunno e il contesto classe. Il progetto si attiva solo in caso di effettiva necessità. Per l’azione extracurricolare si utilizza F. Autonomia (L.440).

PROGETTI CON ALTRI FINANZIAMENTI STATO

1. PROGETTO H Integrazione e sostegno. Acquisto attrezzature tecniche e materiali di consumo per sperimentazione didattica. Il progetto è finalizzato all’acquisto di materiale specifico per alunni H. Referente, ins. A. Li Greci.

2. PROGETTO AREA A RISCHIO Il progetto Area a Rischio è parte integrante del P.O.F. Scopo principale del progetto è quello di offrire un sistema efficace ed efficiente in termini di organizzazione, gestione delle attività educative. La scuola si propone come agenzia educativa che tende a rimuovere tutti gli ostacoli ambientali relativi al processo educativo e formativo, al fine di limitare in modo consistente lo scarto linguistico e di informazione che riguarda una parte consistente della popolazione scolastica. Riguarda sia alunni di scuola dell’infanzia che alunni di scuola primaria. La logica che anima il progetto prevede forme di flessibilità didattica ed

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organizzativa che vanno oltre le normali attività retribuite con fondi specifici. Tali forme di flessibilità prevedono una riorganizzazione interna del Sistema Scuola anche e soprattutto in funzione di attività di collaborazione e coordinamento con altre agenzie educative del territorio. Si tratta dunque di offrire al territorio una scuola particolarmente efficiente in termini di gestione delle attività progettuali con il fine prioritario di limitare il fenomeno della dispersione scolastica. Le attività retribuite saranno esclusivamente quelle frontali rivolte ad alunni in particolare svantaggio dal punto di vista didattico, sociale ed economico, attraverso attività di recupero per la scuola primaria e di prevenzione dei disagi per la scuola dell’infanzia. Referenti: ins. G. Di Miceli e C. Calì.

3. CENTRO TERRITORIALE RISORSE H (CTRH) con sede presso l’IPSSAR II di Palermo La nostra scuola fa parte del CTRH per l’integrazione a composizione mista tra scuola, EE.LL., Associazione dei disabili e delle loro famiglie. Il Centro, che è organizzato sulla base di un Regolamento (che ha avuto il parere positivo del Dirigente dell’U.S.P. di Palermo) e di un Organismo Tecnico di Coordinamento, svolge i seguenti compiti:

• cura la raccolta, il trattamento e la diffusione delle informazioni culturali, pedagogiche, didattiche, normative;offre consulenza e supporto alle scuole, mette a dispostone attrezzature, sussidi e ausili;

• favorisce l’integrazione fra Enti e istituzioni diverse che consenta lo scambio delle migliori pratiche realizzate in materia di integrazione;

• costituisce luogo permanente per il personale della scuola, di Enti, Famiglie e associazioni a vario titolo coinvolti nei processi di integrazione;

• realizza la raccolta della documentazione specialistica prodotta sul territorio; • conduce studi e ricerche in campo educativo sul campo dell’handicap nel territorio; • promuove il raccordo interistituzionale in accordo con il gruppo H operante presso il

CSA a supporto dell’integrazione scolastica; • promuove patti territoriali nell’ottica della legge 328/2000;

Referente per la D.D. “G. Rodari” è l’insegnante ins. A. Li Greci (F.S. Area 3: Sostegno alunni diversabili).

ATTIVITA’ CON FONDI GENITORI

1. PER UN SORRISO IN PIU’- Adozione a distanza di un bambino del Niger” Il progetto mira a sviluppare negli alunni l’acquisizione dei valori della solidarietà, interculturalità, tolleranza ed amicizia tra i popoli appartenenti a culture diverse. Per l’anno scolastico in corso si effettuerà raccolta di solidarietà alla quale parteciperanno volontariamente i docenti, le famiglie, i bambini e il personale della scuola. Referente ins. F. M. Tuzzolino. 2. ATTIVITA’ INTEGRATIVE (versamenti dei genitori) I genitori, all’atto dell’iscrizione versano dieci euro (10 €) ogni anno. Con il finanziamento si stipula l’assicurazione per ogni alunno della scuola (il costo per l’anno in corso è di 4,00 €). Con la cifra rimanente si svolgono attività indicate dal Consiglio di Circolo. Il Collegio per parte di competenza indica: a) contributo per acquisto materiali di facile consumo per le aule di informatica; b) contributo carta per fotocopie. Tali proposte dovranno essere valutate dal Consiglio di Circolo. La necessità del punto b) deriva dal fatto che una parte consistente del finanziamento previsto per il funzionamento sarà utilizzato per pagare le rate mensili per

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le convenzioni di uso delle fotocopiatrici. Le vecchie fotocopiatrici, infatti, sono ormai fuori uso e dimesse. Sarà soggetta ad eventuale delibera l’utilizzo di tale fondo ad integrazione delle quote versate dai genitori per visite e viaggi di istruzione. La stessa delibera del C.d.C. stabilirà entità e modalità del contributo. Referente ins. P. Giardina.

PROGETTO PON

PON “AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO” – FESR 2007IT161 PO004 – AVVISO PROT. N. 10621- 05/07/2012”. ASSE I – Obiettivo A) Promuovere e sviluppare la Società dell’informazione e della conoscenza nel sistema scolastico – Azione 1) Dotazioni tecnologiche per gli ambienti di apprendimento per le scuole del primo ciclo.

Il progetto PON FESR “ @pprendo senza faTICa e senza LIM iti ” , approvato dal C.d.D. in data 9 Novembre 2012 con delibera n. 30, fa parte integrante del P.O.F. a.s. 2012-2013. Con la realizzazione di questo progetto l’I.S. intende incrementare il proprio patrimonio tecnologico per essere in linea con una didattica innovativa con utilizzo delle TIC che consente agli alunni di apprendere in modo ludico e divertente. L’utilizzo della LIM permette di accedere alle risorse della rete consentendo ai bambini di potere lavorare in modo realmente collaborativo e cooperativo. Utilizzare le nuove tecnologie, inoltre, consente di non disperdere il lavoro prodotto ma sarà possibile l’accesso alle informazioni e ai contenuti creando un archivio di conoscenze condivise (Repository didattico d’istituto), anche in adeguamento a quanto previsto da Agenda Digitale. Il Progetto prevede un costo massimo di € 75.000,00 (settantacinquemila/00), IVA inclusa. Se il progetto verrà finanziato, con tale budget è previsto l’acquisto di:

• ATTREZZATURE per completare 2 LABORATORI informatica (1 al Plesso Rodari e 1 al Plesso Palagonia).

• ATTREZZATURE nuove per attrezzare n. 7 aree: - 6 classi con LIM (di cui 2 complete di Risponditori e 4 compreso i Tablet per tutti gli alunni); - n. 1 area: Repository didattico d’istituto per contenuti didattica digitale

Saranno inoltre acquistati:

• n. 2 notebook i7 (da utilizzare per gli alunni disabili, per i bambini con DSA e gli stranieri) • n. 1 PC Server 2HDD

PROGETTO DIDATEC

Il progetto è proposto dal Miur, prevede un percorso di formazione su due livelli (base e avanzato) finalizzato allo sviluppo e al rafforzamento delle competenze digitali del corpo docente. Attraverso il piano formativo Didatec, ciascun insegnate ha l’opportunità di entrare in contatto con il mondo delle TIC, acquisendo gli strumenti cognitivi necessari a sfruttarne al meglio le potenzialità, a fini didattici. All'interno dello stesso è prevista sperimentazione didattica.

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PROGETTI MIRATI

Finanziamento Regionale che corrisponde al 5% del funzionamento. Finalizzato a far fronte a particolari esigenze collegate alle condizioni demografiche, orografiche, economiche e socio-culturali del territorio (art 41, comma 3 bis, della L.r.28-12-2004, n.17).

PROGETTO: PULIAMO IL MONDO

Il progetto proposto dal comune di Villabate in collaborazione con la Lega Ambiente è rivolto a tutti gli alunni di classe V della scuola primaria. Ha come scopo la sensibilizzazione alla tutela ambientale, alla gestione dei rifiuti urbani e al riciclo.

PROGETTO: LA VITA E LE SUE STAGIONI Il progetto, proposto dalla associazione culturale “Archè” con il patrocinio del comune di Villabate e la collaborazione degli studi fotografici SAITO-FOTO ed MG-FOTO, prevede un concorso fotografico rivolto agli studenti. Le foto a concorso devono essere scattate dagli alunni e devono avere come tema l'aiuto e il patto tra generazioni (nipoti-nonni). La premiazione è prevista in data 12/10/2012.

PROGETTO: CAMPAGNA NAZIONALE PER LA RICERCA SULLA FIBROSI CISTICA

“Ciclamini per la Ricerca”.

Il progetto ha lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca contro la fibrosi cistica. L’I..S. si impegna a mettere a disposizione dei volontari FFC un piccolo spazio per potere allestire un piccolo banchetto dove poter vendere i “Ciclamini per la Ricerca”

I BAMBINI E LE DANZE POPOLARI

Il progetto, proposto dall'Accademia Danze Artistiche "Spazio danza club”di Villabate, Largo Hilton n.12, ha lo scopo di promuovere la conoscenza di danze storiche, popolari e folkloristiche ai bambini d'età compresa tra i 7 e i 10 anni. Prevede la selezioni di n. 50 bambini di classe terza, quarta e quinta attraverso miniaudizioni effettuate in sede. I bambini selezionati dalle maestre dell'accademia di danza potranno partecipare alle attività previste dal progetto a titolo gratuito. Le attività prevedono n.8 incontri complessivi della durata di un'ora ciascuno (un incontro settimanale) e un incontro finale della durata di due ore per la presentazione al pubblico della spettacolazione finale.

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QUADRO SINOTTICO PROGETTI EXTRACURRICULARI

AT

TIV

ITA

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UR

RIC

ULA

RI

Fondo

Istituzione

scolastica

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELL’INFANZIA

1. GIOCO CON LA LOGICA 1 LE ESPERIENZE MOTORIE 2. IMPROVVISANDO E NON… 2 MITOMATICA 3. ROSSO-GIALLO-VERDE 3 ACQUA FONTE DI VITA

4. SPERIMENTO E… IMPARO 4 L’OFFICINA DELLE EMOZIONI

5. LEARNING, ENJOY YOURSELF

6. INFORMATICA 7. CORRO, SALTO, LANCIO 8. ADESSO LO SO 9. IL MOSAICO: LA STORIA IN

TASSELLI 10. NAVIGAR M’E’ DOLCE …. 11. NOTE DI LEGALITA' 12. TUTTO E’ CONNESSO

F. Auton. 1. LA SCUOLA IN OSPEDALE

Altri finanz. Stato

1 PROGETTO H 2 PROGETTO AREA A RISCHIO 3 CENTRO TERRITORIALE RISORSE H (CTRH)

Fondi genitori

1. PER UN SORRISO IN PIU’: “Adozione a distanza di un bambino del Niger” 2. ATTIVITA’ INTEGRATIVE

PON Programmazione dei Fondi Strutturali europei 2007/2013 Prot. n. AOODGAI/10621 FESR 2007IT161PO004. Obiettivo A “Dotazioni tecnologiche e reti delle istituzioni scolastiche” DIDATEC - Formazione docenti Sviluppo e rafforzamento delle competenze digitali del corpo docente e sperimentazione in didattica. PROGETTI MIRATI PROGETTO PULIAMO IL MONDO PROGETTO LA VITA E LE SUE STAGIONI CAMPAGNA NAZIONALE PER LA RICERCA SULLA FIBROSI CIS TICA I BAMBINI E LE DANZE POPOLARI

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VI PARTE

LINEE DI INDIRIZZO E MODALITA’

ORGANIZZATIVE LINEE DI INDIRIZZO L’offerta formativa è di 30 ore settimanali per le classi quinte e di 27 ore per le classi prime, seconde, terze e quarte. Oltre all’insegnamento delle materie presenti nelle indicazioni ministeriali sono previste attività laboratoriali. I laboratori previsti sono i seguenti: laboratorio di informatica laboratorio di inglese laboratorio di scienze motorie laboratorio artistico (teatro, grafica, musica, cineforum…) laboratorio di recupero laboratorio di giochi matematici e linguistici con l’ausilio di sussidi multimediali laboratorio scientifico Per le attività extracurricolari, nel corrente anno scolastico saranno privilegiati i progetti di informatica, di scienze, di inglese e di educazione motoria, sulla scorta delle esperienze pregresse e come indicato dalle linee guida deliberate dal Consiglio di Circolo e dai risultati del sondaggio sul gradimento dell’utenza relativamente ai progetti extracurriculari, fermo restando che tutti gli altri progetti elaborati dal Collegio dei Docenti saranno svolti in ordine di priorità, ma attribuendo nella ripartizione una quota più limitata. Si propone di svolgere tali attività in relazione alle richieste dei genitori degli alunni con apposito monitoraggio da effettuare nei primi giorni di scuola ma tenendo conto anche delle professionalità presenti a scuola. Il curriculare sarà svolto solo in ore antimeridiane e la lezione si considera di 60 minuti Questa scelta, consolidata dall’esperienza degli anni precedenti, consente una migliore organizzazione delle attività aggiuntive di insegnamento. Per quanto riguarda l’organizzazione dei servizi di segreteria restano confermate le indicazioni relative alle scelte degli anni precedenti. I genitori possono effettuare la scelta di delegare un adulto per prelevare il/la figlio/a all’uscita e anche l’autorizzazione ad uscire da soli. Non si concede in nessun caso delega conferita a minore. I genitori, quindi, si attiveranno a prelevare direttamente i loro figli e nel caso di impossibilità a delegare altro/a maggiorenne. Per le visite e gite d’istruzione sarà richiesta autorizzazione ai genitori. Per il corrente anno scolastico sono previste gite di una giornata per tutte le classi. Alcune attività didattiche svolte all’esterno dell’istituzione scolastica, soprattutto in assenza di finanziamenti specifici, a richiesta dei genitori e dei docenti, potranno essere previste con viaggio non programmato dalla scuola. In tal caso saranno i genitori ad accompagnare i figli sul posto e se ne assumono la responsabilità, fino a consegna degli alunni nei luoghi della visita ai docenti. In tal caso, l’attività di sorveglianza degli alunni da parte dei docenti si intende solo a decorrere dalla consegna. Si esonera la scuola da qualsiasi forma di responsabilità per eventi precedenti la consegna o durante il viaggio. Sarà cura dei docenti proporre simili iniziative in tempo utile, raccogliere le firme di consenso all’attività.

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Per le attività di educazione fisica che non sono da intendersi in nessun caso come attività agonistica e i cui esercizi saranno limitati ad attività di psicomotricità, è consentito l’utilizzo della palestra nel plesso Palagonia. I docenti del plesso Rodari possono richiedere l’utilizzo della palestra del plesso Palagonia. In tal caso il docente chiederà l’autorizzazione al genitore. Tale attività sarà consentita solo nel caso in cui tutti i genitori di una classe daranno il loro consenso. E’ severamente vietato svolgere attività motoria dentro le classi. Per gli allenamenti si utilizzerà la palestra o il campo di pallavolo nello spazio esterno del Plesso Rodari, dopo che i docenti si saranno accertati dell’assenza di pericolo e di ostacoli. Anche le attività come corsa, pallavolo, mini-basket saranno svolti senza gli schemi previsti per allenamenti e gare agonistiche. Per i progetti di attività motoria che prevedono vere e proprie attività agonistiche sarà richiesto ai genitori adeguata certificazione medica senza oneri per la scuola. Sarà cura dei docenti e dei genitori segnalare in presidenza, per iscritto e adeguata certificazione medica la presenza di patologie che impediscono lo svolgimento di attività di ed. motoria. L’esonero dalle attività sarà rilasciato con provvedimento del D.S.. PATTO DI CORRESPONSABILITA’ Con riferimento alle seguenti norme: Articoli 2, 3, 33, 34, 97 della Costituzione Italiana; Legge N. 241/90; DPCM 07/06/1995 “Carta dei Servizi della Scuola” e relativa Direttiva N. 254/95; DPR N. 249 “Statuto delle studentesse e degli studenti” come modificato e integrato dal DPR N. 235/07; Nota Prot. 3602/PO del 31/07/2008 della Direzione Generale per lo Studente; DPR N. 275/99 “Regolamento dell’Autonomia”; CCNL vigente, articoli 24, 27, 61, 62, 65, 89, 95; T.U. 297/94 articoli 1, 2, 7, 395, 396; D.Lvo N. 59/98 “Disciplina della qualifica dirigenziale dei capi di istituto”; La scuola è responsabile della qualità delle attività formativo-educative e si impegna al raggiungimento delle proprie finalità istituzionali con l’apporto delle competenze professionali di tutto il personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie. Il Patto Educativo di Corresponsabilità non è da confondere con un’elencazione di regole, divieti, punizioni. Nasce piuttosto dalla considerazione fondamentale che le due principali agenzie educative di riferimento per i bambini devono necessariamente agire in sinergia e collaborazione, se non vogliono rischiare il fallimento. Nell’ultimo periodo stanno emergendo problemi significativi e rilevanti che derivano da errori educativi che interessano sia la Scuola che la famiglia. E’ necessario che in sinergia ci si interroghi su problemi educativi rilevanti, anche in relazione ad un’evoluzione delle nuove tecnologie che spesso sfuggono a qualsiasi forma di controllo. La prima considerazione da fare riguarda il fatto che il bullismo negli ultimi anni ha toccato l’apice della sua notorietà nel mondo della scuola. Nel nostro ambiente scolastico, rimasto indenne fino a qualche anno fa rispetto ad altri paesi, si è improvvisamente manifestato un diffuso malessere per la presenza di piccole e grandi sopraffazioni, umiliazioni, prevaricazioni, violenze, danneggiamenti, offese e lesioni. Tali fatti, incrementati anche grazie al supporto straordinario della tecnologia telefonica e telematica. Un’indagine ministeriale chiarisce che ¾ degli studenti dichiarano di avere assistito almeno una volta ad episodi di prepotenza da parte di compagni che hanno spesso comportato violenze fisiche. Esiste peraltro da parte dei minori un atteggiamento arrogante e di assenza di conoscenza delle regole che probabilmente trova radici nelle mutate condizioni sociali. I rischi in termini giuridici sono notevoli. Il riferimento più rilevante è dato dall’art. 2048 del Codice Civile. La responsabilità civile dei genitori si incrocia con quella dei docenti o del personale comunque addetto alla sorveglianza. L’art. 2048 per i genitori recita ”Il padre e la madre sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati che abitano con essi”. E per i docenti: “ I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza”. I docenti sono liberati dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto. L’affidamento

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del minore alla custodia della scuola solleva il genitore dalla presunzione di culpa in vigilando ma non lo solleva da quello di culpa in educando, rimanendo comunque i genitori tenuti a dimostrare per liberarsi della responsabilità, pur quando si trovava in presenza della vigilanza di terzi, di avere impartito al figlio un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti (Cass. Sez III). Ciò fa comprendere la necessità di un’azione educativa coordinata al fine di prevenire azioni rischiose dal punto di vista legale, sia per la famiglia che per la scuola. Il senso letterale delle parole “Patto Educativo di Corresponsabilità” significa accordo fra le due agenzie educative, finalizzato all’educazione. Ma tale significato, relativo ai rischi che corrono docenti e genitori, sarebbe troppo riduttivo nel campo delle educazioni. Si tratta, al contrario, di gestire il futuro della società dei nostri figli, dei nostri alunni. Si tratta di trasmettere valori etici positivi contro la delinquenza, la prevaricazione, la violenza nei confronti delle donne e dei bambini, l’abuso di ogni tipo. Ecco perché il Patto Educativo di Corresponsabilità non si riferisce solo a norme che, peraltro, già esistono nel codice civile, penale e persino nei regolamenti scolastici. Il Patto Educativo di Corresponsabilità corrisponde ad una sfida della società civile nei confronti di qualsiasi ingiustizia e sopraffazione al fine di scommettere in un futuro migliore per i nostri figli. Si potrebbe obiettare che tutto ciò è utopico. Si potrebbe però pensare che senza utopie non si è mai registrato nessun percorso positivo di progresso e conoscenza. Né giova il pessimismo disfattista di chi ritiene che non esista possibilità alcuna di riscatto. Si sono illustrate in questa parte le linee essenziali e generali del Patto Educativo di Corresponsabilità ma l’intero documento è scaricabile dal sito della scuola. La domanda di iscrizione conterrà la dicitura per il genitore: Dichiaro di conoscere, condividere e sottoscrivere il Patto Educativo di Corresponsabilità approvato dai due organi collegiali della scuola. Eventuali modifiche al Patto devono essere approvate dagli OO.CC. I genitori che non fanno parte del Consiglio di Circolo o i docenti possono proporre modifiche che saranno valutate dagli stessi OO.CC. REGOLAMENTO DI ISTITUTO Il regolamento di Istituto approvato dal collegio dei docenti in data 20/04/2006 è stato riconfermato senza modifiche anche per questo anno scolastico ed è scaricabile presso il sito della scuola MODALITA’ ORGANIZZATIVE Interne alla scuola: Le attività di insegnamento, durante le ore curricolari, prevedono l’utilizzazione della flessibilità didattica e in modo più specifico si opererà in: assetto classe/sezione assetto classi/sezioni aperte assetto gruppi di lavoro per attività laboratoriale di recupero assetto gruppo stimolo per integrazione di soggetti in difficoltà Esterne alla scuola: Sono previste forme di collaborazione con: enti locali (biblioteca, polizia municipale….) parrocchia associazioni umanitarie e volontariato (Unicef - ecc…) agenzie formative Casa famiglia carabinieri Osservatorio Locale contro la dispersione scolastica

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ed in tale ottica risulta imprescindibile il coordinamento-raccordo anche con le altre istituzioni scolastiche del territorio - CONTINUITA’ - al fine di garantire unitarietà a tutto il processo educativo. Organizzazione Scuola Primaria: L’orario è strutturato in modo tale da utilizzare le competenze possedute dai docenti; in tal senso l’organizzazione si avvale costruttivamente delle potenzialità di tutti gli insegnanti. Sono previste diverse articolazioni orarie adattate alle esigenze delle diverse classi in relazione alle scelte degli alunni. L’organizzazione scolastica prevede che l’attività didattica sia condotta corresponsabilmente dall’intera èquipe pedagogica. Non è prevista compresenza ma contitolarità. All’interno di ogni equipe pedagogica si individuerà un coordinatore didattico-tecnico i cui compiti sono: a) Responsabile del coordinamento della programmazione; b) della raccolta dei prospetti di valutazione; c) della collaborazione con i referenti INVALSI e di Valutazione interna; d) di relazionare in interclasse sulle azioni programmate, anche individualizzate, in relazione alle esigenze dei singoli alunni; e) di relazionare in modo prioritario con i genitori nei ricevimenti. Viene garantita la continuità del docente all’interno della classe, ritenendo ciò elemento prioritario di qualità del processo formativo. Saranno attivati diversi laboratori con gruppi di alunni interni alle singole classi, per classi parallele o in verticale: Attività laboratoriali per gli alunni che non si avvalgono dell’ insegnamento della religione cattolica; Recupero carenze; Arte e immagine; Educazione Fisica; Cineforum (Aula Video). L’orario frontale dei docenti prevede un servizio di 22 ore di docenza e 2 ore di programmazione. I docenti, per le ore non impegnate in frontale, dovranno prioritariamente garantire le sostituzioni dei colleghi assenti. In assenza di sostituzioni dovranno essere attivati i laboratori suddetti ed in ogni caso devono essere garantite 22 ore di frontale da parte dei docenti e non è consentito l’uso delle ore frontali per attività funzionali o altro lavoro. SVANTAGGIO, DISPERSIONE SCOLASTICA, AREA A RISCHIO Linee metodologiche e azioni previste Relativamente alle problematiche dello svantaggio e al fenomeno della dispersione la nostra Istituzione Scolastica ha aderito all’Osservatorio di Area sul Fenomeno della Dispersione Scolastica e per la Promozione del successo formativo - Distretto N° 14 di Palermo - Coordinato dalla S.M.S. “R. Franchetti”. Già dall’anno scolastico 2009/2010 gli osservatori sono organizzati nelle strutture periferiche delle Reti di Educazione Prioritarie (R.E.P.). La nostra I.S. è capofila della REP di Villabate che comprende le seguenti II.SS.:

D.D. “G. Rodari” II Circolo di Villabate D.D. “Don Milani” I Circolo di Villabate S.M.S. “Palumbo” di Villabate L.S.P.P.L. “D. Dolci” sede staccata I.C. “R. Guttuso” di Palermo In rete con l’Osservatorio il Comune di Villabate. Assegnata alla REP la Psicopedagogista Antonietta Confreda. Altri soggetti che partecipano alla rete sono il gruppo Caritas e i Carabinieri.

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Il GOSP è formato dai docenti F.S. A3. Le stesse agiscono in stretta sintonia con la psicopedagogista e con l’Osservatorio di Area. Esiste apposito accordo di Rete approvato nell’anno scolastico 2009/2010. Si continuerà, inoltre, il percorso già attivato negli anni precedenti che prevede tre linee di interventi sui: docenti – genitori – alunni

attraverso: • colloqui con i docenti dell’équipe pedagogica • sportelli famiglia gestiti dalle tre docenti F.S. Area 3 (Sostegno alunni e dispersione

Scolastica – Sostegno alunni diversabili). Saranno svolti in ore antimeridiane al di fuori dell’orario di obbligo.

• colloqui individuali con i docenti • colloqui di consulenza con la psicopedagogista di territorio • gruppi di riflessione genitori/docenti sulle problematiche educative • gruppi di riflessione docenti su innovazioni didattiche e sulla ricerca di strategie utili ad

eliminare i casi di disagio e di svantaggio • test/retest per gli alunni individuati come “a rischio” • interventi nella sfera socio-relazionale con il gruppo/classe • giustificazione delle assenze degli alunni da parte dei genitori ai docenti e

monitoraggio mensile a cura delle F.S. Area 3 • incontri relativi all’attuazione di processi innovativi Per quanto riguarda le azioni progettuali previste all’uopo e in collaborazione con l’Osservatorio o altre agenzie educative del territorio si rimanda al “capitolo progetti” con particolare riguardo al progetto Area a rischio.

OFFERTA EDUCATIVA Continuità didattica Per Continuità Didattica si intende una didattica progressiva e continua, Verticale e Orizzontale. La scuola, attenta alle istanze dell’utenza, nello strutturare il P.O.F., opera scelte ben precise di programmazione curriculare ed extracurriculare in un’ottica di continuità con quanto svolto negli anni precedenti e con quanto prescritto dalla normativa vigente. In tale ottica risulta imprescindibile il coordinamento-raccordo tra i diversi gradi di istruzione (nido, scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di 1° grado), al fine di garantire unitarietà a tutto il processo educativo. La scuola, inoltre, intende rispondere alle esigenze e ai bisogni dell’utenza, elaborando un percorso formativo nel quale il Curricolo Nazionale (85%) sarà affiancato da un curricolo locale (15% ). Qualità dell’offerta Al fine di migliorare la qualità dell’offerta formativa, la scuola ha presentato progetti su: EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ EDUCAZIONE ALLA SALUTE PROGETTO AREA A RISCHIO Per l’ampliamento degli orizzonti culturali degli alunni la scuola propone attività di SPORT SPETTACOLO e VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE . Sport Per lo sport si propongono attività motorie di minibasket, gym-music, gioco-atletica in orario orario curriculare ed extracurriculare.

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Spettacoli Si organizzano attività di Cineforum (Sala Video) e dibattiti su varie tematiche con la proiezione di film in DVD su maxischermo. Si predisporranno partecipazioni a spettacoli di vario genere (teatrali, musicali, cinematografici…) su indicazione del Consiglio di Circolo. Sono previste, infine, anche in orario pomeridiano e in presenza dei genitori, mostre, recite e spettacolazioni organizzate dagli stessi alunni a conclusione delle attività previste nei progetti curriculari ed extracurriculari e nelle programmazioni didattiche delle singole classi.

VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Si organizzeranno visite guidate in orario scolastico. Tali visite sono da individuarsi nelle programmazioni didattiche delle singole classi o in occasione di attività culturali e ricreative che si presenteranno nel corso dell’anno scolastico. Sarà cura del docente acquisire tutte le autorizzazioni. Gli alunni che non partecipano saranno assegnati alle altre classi/sezioni. Non si autorizzano visite e viaggi d’istruzione fuori dalla regione Sicilia. I viaggi d’istruzione di un’intera giornata sono destinati agli studenti delle classi quinte. Il numero dei partecipanti deve essere di almeno 50 o multipli compresi gli accompagnatori. Si organizzeranno viaggi d’istruzione e visite guidate con i seguenti itinerari:

CLASSI

ITINERARI VISITE GUIDATE E GITE

TEMPO

I AZIENDA FATTORIA DIDATTICA 1.Monreale 2. Castelbuono

1 giornata

II AZIENDA FATTORIA DIDATTICA 1.Monreale 2. Castelbuono

1

giornata

III 1.Archeodromo di Scillato e lungomare di Cefalù 2.Selinunte oasi Mare Vivo 3. Marsala: Museo Regionale, saline, mulini a vento, Mothia. 4. Azienda FATTORIA DIDATTICA

1 giornata

IV 1.Selinunte oasi Mare Vivo 2. Azienda FATTORIA DIDATTICA 3. Salemi museo della mafia

1

giornata

V 1. Azienda FATTORIA DIDATTICA: Castelvetrano/Castelbuono 2. Favignana Mare Vivo 3. Siracusa Mare Vivo

1 o 2 giorni

Non sono previste visite guidate per la Scuola dell’Infanzia ma, se programmato e deliberato, escursioni esclusivamente nel territorio di Villabate. Nei giorni stabiliti per le visite guidate i docenti opereranno in compresenza e, per le sezioni interessate, sarà sospesa la mensa. Le visite saranno effettuate con lo scuolabus del Comune se è a disposizione; eventuali escursioni a piedi saranno effettuate solo in zone che si trovano nei pressi della scuola e, in ogni caso, sarà richiesta preventiva autorizzazione ai genitori.

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VII PARTE

GESTIONE

PREMESSA La Gestione della scuola è strutturata secondo una metodologia che tende a favorire la partecipazione di tutte le componenti che la formano, siano esse persone (Dirigente scolastico, Direttore S.G.A., Collaboratori del dirigente, Docenti Funzione Strumentali, Docenti, Psicopedagogista, Personale Ata, Collaboratori scolastici, Genitori) siano esse organi collegiali (Consigli di Interclasse e di Intersezione, Collegio dei Docenti, Consiglio di Circolo, Giunta esecutiva, Team di direzione, Commissioni di lavoro, servizio psicopedagogico). Tutte contribuiscono al buon funzionamento della complessa macchina organizzativa nell’ottica della partecipazione democratica.

ORGANI COLLEGIALI

CONSIGLIO DI INTERCLASSE/ INTERSEZIONE

composto da docenti e da genitori rappresentanti presieduti da un insegnante delegato dal dirigente scolastico: Formulano proposte, analizzano, verificano e valutano il lavoro svolto nelle singole classi con particolare riferimento a situazioni problematiche. Formulano proposte per le nuove adozioni o conferme dei libri di testo.

COLLEGIO DEI

DOCENTI

composto da tutti i docenti e presieduto dal dirigente scolastico: Progetta, attiva e valuta il P.O.F. e la sua traduzione in termini operativi. Approva delibere in materia di didattica e per la parte economica elabora proposte al Consiglio di Circolo.

CONSIGLIO DI CIRCOLO

composto dal dirigente scolastico, da rappresentanti dei genitori, dei docenti e del personale A.T.A. ed è presieduto da un genitore: Adotta il P.O.F. si occupa della gestione amministrativa, economica ed organizzativa del Circolo Didattico, indica le linee di indirizzo generale per l’elaborazione del POF. Approva programma annuale, le relative variazioni e il conto consuntivo. Questi ultimi sotto controllo del collegio dei revisori.

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DOCENTI REFERENTI/COORDINATORI SU COMPITI SPECIFICI A.S. 2012/2013

Sc. Primaria

Rodari Sc. Primaria

Palagonia Scuola

dell’Infanzia Laboratorio scientifico Lo Cicero Siragusa Chiaracane Educazione alla legalità e Con.Civile Calì Rispoli Franzone Educazione alla salute Butera Continuità Giardina Rispoli Franzone Gestione organizzativa e didattica aula multimediale Palagonia

Romano

Utilizzo aula multimediale Palagonia per la Sc. dell’Infanzia

Licodia

Gruppo valutazione interna-INVALSI Giardina Li Greci

Lo Cicero

Romano Rispoli

Macchiarella

Sala video/Biblioteca/Str. musicali Li Greci Programmazione Sc. Infanzia Fragale

Commissione Formazione classi/sezioni a.s. 2012/2013: DIRIGENTE SCOLASTICO Commissione acquisti e collaudo D.S. Frittitta Giovanni D.S.G.A Santangelo Mariolina 1° Collaboratore Di Miceli Giuseppa 2° Collaboratore Serra Renata Docente F.S. Calì Caterina Docente F.S. Minaudo Massimiliano Comitato di valutazione Scuola primaria Scuola dell’infanzia Tuzzolino Francesca Macchiarella Rosanna Giaccone Vincenza Pascale Angela Li Greci Angela Chiaracane Michela (supplente) Lo Cicero Maria Costa Angela (supplente) Cassata Rita Anna (supplente)

Docenti Sub-consegnatari

Docenti

Sub-consegnatari

Minaudo Massimiliano Romano Maria Chiaracane Michela Lo Cicero Maria Li Greci Angela Serra Renata

Aule multimediali plesso “Rodari” Sala Video/Aula multimediale plesso “Palagonia” Materiale scientifico-tecnico plesso Palagonia Materiale scientifico plesso Rodari Sala Video/Str. Musicali/ Libri e Audiovisivi/ Materiale sportivo - plesso Rodari Materiale sportivo - plesso Palagonia

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VIII PARTE

VERIFICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA Le Indicazioni per il Curricolo focalizzano come essenziale il criterio di valutazione degli apprendimenti inteso come snodo imprescindibile per l’acquisizione del sapere e la capacità di essere cittadini e lavoratori dell’Europa. Condividendo l’importanza della valutazione come criterio di pari opportunità e di equità nel sistema pedagogico collaborativo e non competitivo il II Circolo, anche quest’anno, ha costituito il gruppo di valutazione d’istituto formato da insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria. Compito precipuo di tale nucleo è l’azione di sostegno e di coordinamento del processo di valutazione d’istituto, la preparazione di prove strutturate (uguali per classi parallele) per tutti gli alunni di scuola primaria relativamente alle discipline matematica e lingua italiana e per bambini di cinque anni della scuola dell’infanzia attraverso la somministrazione del TCR. Ciò consentirà la piena consapevolezza dei risultati conseguiti e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze senza perdere d’occhio il livello esterno di valutazione (INVALSI) e quello interno di autovalutazione. AUTOVALUTAZIONE Valutare significa rendere conto delle scelte e delle azioni educative ed organizzative verso i propri utenti. E’ necessario individuare gli elementi deboli del sistema al fine di evitare che si attivino meccanismi negativi nelle diverse componenti e per individuare correttivi ed elementi migliorativi. L’autovalutazione risulta, quindi, funzionale al fine di attivare meccanismi di feed-back per una revisione delle proprie scelte. Appare chiaro, dunque, che l’autovalutazione deve corrispondere alla capacità di valutare criticamente il proprio operato e di apprendere dall’esperienza. Il nostro sistema autovalutativo prevede dal punto di vista metodologico la soddisfazione dell’utente e un’autoanalisi d’istituto che si basa sulla comparazione tra il modello di scuola ideale proposto in sede di programmazione ed il modello reale agito nei comportamenti organizzativi ed educativi, sulla cui base innestare un processo di miglioramento. CARATTERI DELLA VALUTAZIONE Contestualizzazione Collegialità Trasparenza Individualizzazione Valenza formativa Prodotti/Processi Sistema

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La nostra I.S. utilizza un modello sistemico di valutazione che focalizza e mette in sinergia il contesto scolastico, il bambino e l’insegnante secondo lo schema seguente : VERIFICA E VALUTAZIONE E’ compito dei docenti valutare gli apprendimenti e il comportamento degli alunni e i periodi didattici per il passaggio a quelli successivi. La valutazione degli apprendimenti e del comportamento, si struttura come: • Periodica • Annuale In itinere e finale con prove uguali per classi parallele per tutti gli alunni di scuola primaria e per tutti i cinquenni delle sezioni di scuola dell’infanzia a cura del nucleo di valutazione. Alla fine dell’anno scolastico, infine, continuando il percorso già iniziato negli anni precedenti, si effettuerà, attraverso la somministrazione di questionari, un’azione di verifica/valutazione in riferimento a: genitori alunni docenti A.T.A. per “controllare” le diverse variabili che incidono sull’efficienza/efficacia dell’Istituzione scolastica. Tutti i dati raccolti, debitamente tabulati dalle docenti F.S. Area 1, e che saranno presentati per l’approvazione nell’ultimo Collegio dei Docenti dell’anno scolastico, costituiranno gli elementi attraverso i quali effettuare la valutazione complessiva dell’Istituzione scolastica al fine di

IL CONTESTO SCOLASTICO

IL BAMBINO

• Organizzazione didattica e metodologica • Risorse umane e loro utilizzo • Spazi, tempi, materiali • Procedure impiegate

• Sistema di relazioni • Comunicazione • Rapporti con l’esterno

• Gli apprendimenti • Gli aspetti affettivi, relazionali e

sociali • Attenzione non solo al cosa ma

anche al come viene appreso • ( prodotto/processo)-stili cognitivi

L’INSEGNANTE

• Progettazione • Collegialità • stili di insegnamento • Scelte metodologiche e didattiche • Interventi specifici

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adeguare, rivedere, modificare i percorsi di lavoro e migliorare la qualità del servizio. Di essi si terrà conto per la stesura del P.O.F. dell’anno successivo. Per il corrente anno scolastico si intende effettuare il test previsto per l’asse genitori e l’asse alunni su campione rappresentativo del 20% rispetto al numero reale. Si intende somministrare il questionario secondo il criterio del sorteggio e si procederà alla raccolta mediante contenitori posti nell’atrio di ogni plesso. Per l’asse docenti e A.T.A. si intende mantenere la forma di monitoraggio a tappeto, cureranno la raccolta i docenti F.S. area1 e i collaboratori di plesso. Il P.O.F. si intende come documento flessibile in quanto suscettibile di variazioni in corso d’opera. Tali variazioni necessitano di apposita delibera da parte degli OO.CC e saranno indicate esclusivamente nei verbali delle riunioni degli OO.CC. Ove tali variazioni dovessero mutare in modo consistente quanto stabilito precedentemente, si apporteranno le dovute modifiche in sede di Contrattazione Integrativa d’Istituto.

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INDICE ANALITICO PAG.

I PARTE:

LA NOSTRA SCUOLA

I plessi 2 Le risorse umane 3 I docenti funzione strumentale 4 Sicurezza 5 Orario Scuola Primaria e dell’Infanzia 10 Calendario scolastico 11 Calendario delle riunioni 12 Servizi vari e ricevimento pubblico 14 Analisi del territorio 15

II PARTE: LA NOSTRA IDENTITA’

Modelli pedagocici di riferimento 18 Le tecnologie informatiche in didattica 19 Il Problem Solving e consigli metacognitivi 21

III PARTE : PROGR. E PROGETTI

CURRICULARI SCUOLA PRIMARIA

La Programmazione nella Scuola Primaria 23

Mappa progettuale Scuola Primaria 30 Progetti Curriculari Scuola Primaria 31 Quadro sinottico attività curriculari Scuola Primaria 34

IV PARTE: PROGR. E PROGETTI

CURRICULARI SC. DELL’INFANZIA

La Programmazione nella Scuola dell’infanzia 35 Mappa progettuale Scuola dell’Infanzia 39 Progetti Curriculari Scuola dell’Infanzia 40 Quadro sinottico attività curriculari dell’Infanzia 41

V PARTE:

I PROGETTI

EXTRACURRICULARI

Fondo dell’Istituzione Scolastica 42 Fondo Autonomia (L. 440) 44 Progetti altri finanziamento Stato 44 Attività con fondi genitori 45 Progetto PON 46 Progetto DIDATEC 46 Progetti Mirati 47 Progetto: PULIAMO IL MONDO 47 Progetto: LA VITA E LE SUE STAGIONI 47 Progetto: Campagna nazionale per la ricerca sulla fibrosi cistica 47 Quadro sinottico progetti extracurriculari 48

VI PARTE:

LINEE DI INDIRIZZO

E MODALITA’ ORGANIZZATIVE

Linee d’indirizzo 49 Patto di corresponsabilità 50 Regolamento d’istituto 51 Modalità organizzative 51 Svantaggio, dispersione scolastica, Area a Rischio 52 Offerta educativa 53 Visite guidate e viaggi d’istruzione scuola primaria 54

VII PARTE:

GESTIONE

Premessa 55 Organi Collegiali 55 Docenti referenti/coordinatori 56 Commissione Formazione classi 56 Commissione Acquisti e collaudo 56 Comitato di valutazione 56 Docenti sub-consegnatari 56

VIII PARTE : Verifica e Valutazione di sistema 56

Indice Analitico 60

61

Il presente Piano dell’Offerta Formativa è stato approvato dal Collegio dei Docenti in data 09/11/2012 con delibera n. 31 - verbale n. 4 e adottato dal Consiglio di Circolo in data 12/11/2012 con delibera n. 1348 verbale n. 129.

Il Dirigente Scolastico Prof. Giovanni Frittitta _____________________ Il Segretario del Il Presidente del Consiglio di Circolo Consiglio di Circolo (Ins. M.G. Butera) (Sig. Vincenzo Massa) ______________________ ______________________