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Piano della
Offerta Formativa
2009-2010
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 2/94
Sommario:
SALUTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO 5
PREMESSA 8
IL NOSTRO TERRITORIO 9
LE FINALITA’ PEDAGOGICHE DEL “SALVEMINI” 13
BISOGNI FORMATIVI DEI NOSTRI ALUNNI 15
COMUNICARE PER ESSERCI 16
COMUNICARE NELLA SCUOLA 16
COMUNICARE CON LE FAMIGLIE 16
COMUNICARE CON IL TERRITORIO 17
LE SCELTE DIDATTICHE E METODOLOGICHE DEL “SALVEMINI” 18
L’ATTIVITA’ DIDATTICA 18
METODOLOGIE PER UNA DIDATTICA CREATTIVA 19
ATTIVITA’: 19
VIAGGI DI ISTRUZIONE 20
TIROCINI AZIENDALI 20
FORMAZIONE RESIDENZIALE (CAMPOSCUOLA) 21
DINAMICHE DI ORGANIZZAZIONE 21
CONTENUTI 21
TIPOLOGIA DELLE PROVE 22
COME VALUTIAMO IL NOSTRO FARE SCUOLA 23
CHI VALUTA 23
COME VALUTA 23
PERCHE’ VALUTARE 23
COSA VALUTARE 24
LA VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI 24
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 3/94
CRITERI DI VALUTAZIONE PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA 25
DESCRITTORI ED INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEL PROFITTO 27
CRITERI DI VALUTAZIONE ALUNNI IN SITUAZIONI DI HANDICAP E/O SITUAZIONI SPECIFICHE DI APPRENDIMENTO 29
GRIGLIA DI “VALUTAZIONE DEI PROCESSI” PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP CHE SEGUONO UNA
PROGRAMMAZIONE DIFFERENZIATA 29
CRITERI DI VALUTAZIONE PER GLI STUDENTI STRANIERI 30
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 32
ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO 34
TABELLA ESEMPLIFICATIVA PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO DI BASE 34
TABELLA RELATIVA ALL’ASSEGNAZIONE DEL CREDITO AGGIUNTIVO 35
ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO 36
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA “GAETANO SALVEMINI” 38
RISORSE STRUTTURALI: 38
UBICATI NEL NUOVO EDIFICIO SCOLASTICO DELL’I.P.S.S.A.R. SITUATO IN VIA SAN LORENZO: 38
UBICATI NEL NUOVO EDIFICIO SCOLASTICO DELL’I.P.S.S.A.R. SITUATO IN VIA SAN LORENZO: 39
“TESEO” CENTRO POLIFUNZIONALE DI SERVIZIO 39
UBICATI NEL NUOVO EDIFICIO SCOLASTICO DELL’I.P.S.S.A.R. SITUATO IN VIA SAN LORENZO: 41
SISTEMI DI SICUREZZA 41
RISORSE UMANE 42
1) SEZIONE TECNICO-COMMERCIALE 42
2) SEZIONE PROFESSIONALE - ALBERGHIERA 42
I CORSI ATTIVATI PRESSO L’ ITC 44
IL RAGIONIERE PERITO COMMERCIALE PROGRAMMATORE 44
SBOCCHI PROFESSIONALI 44
PROSECUZIONE DEGLI STUDI 46
PIANO DI STUDI INDIRIZZO “PROGRAMMATORI” 46
IL PERITO COMMERCIALE TURISTICO (ITER) 47
SBOCCHI PROFESSIONALI 47
PROSECUZIONE DEGLI STUDI 48
PIANO DI STUDI INDIRIZZO ITER 48
I CORSI ATTIVATI PRESSO L’ IPSSAR 49
INDIRIZZO ALBERGHIERO E DELLA RISTORAZIONE (BIENNIO COMUNE) 49
PIANO DI STUDI BIENNIO IPSSAR 49
MONOENNIO DI QUALIFICA - 3° ANNO 50
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 4/94
RICEVIMENTO 50
SALA-BAR 51
CUCINA 52
BIENNIO POST QUALIFICA (4° E 5° ANNO) 53
SETTORE TURISTICO 53
SETTORE RISTORATIVO 55
CORSO SERALE IPSSAR 56
PIANO INTEGRATO DELL’OFFERTA FORMATIVA 58
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 60
FUNZIONI STRUMENTALI AL POF 62
AREA 2 “SOSTEGNO AI DOCENTI” 62
AREA 3 – “SOSTEGNO AGLI STUDENTI” 64
AREA 4.1 – “RAPPORTI CON IL TERRITORIO” 66
AREA 4.2 – “PON – POR: TERZA AREA PROFESSIONALIZZANTE” 66
AREA 5 – “GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE” 67
PREMESSA 67
OBIETTIVI 70
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ 70
FASE DI LAVORO: 71
ALLEGATI 72
REGOLAMENTO DI ISTITUTO 73
TITOLO I: ORGANI COLLEGIALI 73
TITOLO II - NORME ORGANIZZATIVE 80
TITOLO III - DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI 83
TITOLO IV - LE SANZIONI DISCIPLINARI 88
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 5/94
Saluto del Dirigente Scolastico
LA MISSION ISTITUZIONALE PUBBLICA
“Una politica pubblica è un insieme di decisioni interrelate,
prese da un attore politico, sulla selezione degli obiettivi
e dei mezzi atti al loro raggiungimento all’interno di una
situazione specifica…” ( William Jenkins )
L’ Autonomia delle istituzioni scolastiche, rappresentando lo strumento
tramite cui realizzare il miglioramento qualitativo dei processi di educazione,
istruzione e formazione, ha introdotto un nuovo modello organizzativo orientato
ad accrescere la capacità e la performance dei singoli Istituti scolastici nel saper
rispondere alle trasformazioni della domanda formativa del territorio locale,
riconosciuto oggi quale “partner” da conoscere e con cui instaurare una policy
making atta alla comunicazione costruttiva tra istituti, aziende, risorse locali e
famiglie.
Il territorio accresce il suo ruolo e tende diventare fattore di attrazione.
E’ questa la trasformazione culturale che l’autonomia scolastica ha avviato
creando la consapevolezza del passaggio da un modello centrista ed
autoreferenziale ad un modello di sviluppo in cui ogni istituzione è responsabile
del proprio operato per un vantaggio competitivo dello sviluppo locale. E’questo
il nuovo orientamento che deve garantire la rispondenza dell’offerta e del
servizio formativo dell’ IISS “Gaetano Salvemini” alla domanda di formazione,
come risposta specifica a quei specifici bisogni degli studenti e delle studentesse,
delle famiglie e delle aziende in un collegamento con il territorio che contribuisca
alla riflessione sulle effettive istanze provenienti dalla nuova società cognitiva,
dal mercato del lavoro, dai nuovi sistemi produttivi che accanto ad educazioni e
conoscenze significative, a saperi “forti” ed “utili” nell’ ambito linguistico e logico-
scientifico, richiedono :
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 6/94
abilità tecniche e professionali spendibili nel Terzo settore;
competenze dichiarative e procedurali che tendono ad una
pluriattivabilità/polivalenza di competenze operazionali, strumentali,
logico-culturali che, rese necessarie dall’uso delle nuove tecnologie
quali l’ informatica,la telematica,etc, possano permettere ad ogni
individuo di assumere la “mobilità”, la “flessibilità”, il
“cambiamento”comenuovi modelli comportamentali capaci di
sostenere e dominare la complessità e l’ incertezza delle prospettive;
competenze plurime con un elevato grado di spendibilità inerenti la
vocazione territoriale in termini di nuova imprenditorialità , oltre che
spendibili nell’ ambito europeo ed internazionale.
Il collegamento con il territorio facilita la costruzione di una “identità della
scuola”, quale espressione di una “libera scelta” dell’utenza, di indirizzi culturali e
pedagogici pattuiti con l’utenza, attestata dal POF, in una piu’ definita
personalizzazione degli interventi capaci di incidere positivamente sulle
probabilità di successo. Tale progresso non discende in via automatica dall’
introduzione di una legge, né dal piano di riforma della scuola secondaria di
secondo grado la quale intende dar forma ad un processo innovativo richiesto dal
mondo del lavoro. Sulla base del nuovo impianto riformistico, il processo
innovativo, contrastando la dispersione scolastica, la precarietà del lavoro, la
disoccupazione intellettuale ed i conseguenti sprechi culturali e sociali, intende
edificarsi ed identificarsi in un nuovo “modello di sviluppo”che, in direzione di
una formazione legata allo sviluppo tecnologico e professionale, favorisca l’
inclusione sociale tramite un metodo di coordinamento aperto capace di
conseguire obiettivi di sviluppo comunitario che sostengano il nuovo contesto
socio-economico tramite un’economia digitale indotta da nuovi beni e servizi
nella diffusione dell’ impiego delle tecnologie ICT in un prospettiva di networking;
un’economia sociale capace di bilanci sociali per investire sulle persone nella
promozione di politiche attive del lavoro e di cultura d’impresa nel settore
economico/finanze e marketing, tecnologico (ITC) e dei servizi(IPSSAR);
un’economia ambientale atta ad includere quegli aspetti atti alla promozione
dello sviluppo sostenibile ed integrato del territorio locale e della nostra Puglia
quale regione euro mediterranea capace di incidere in quei settori di interesse
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 7/94
economico concretamente individuabili nel nostro “luogo” quale centro d’
interesse che ,caratterizzato da varie forme di turismo integrato, culturale e
scientifico/tecnologico, dall’agricoltura, dalla pesca, dalla cultura agroalimentare,
dall’ambiente marino costiero.
E’ per tal ragion d’essere che il “Salvemini” intende attuare un Piano Offerta
Formativa quale identità di un Piano Integrato di Sviluppo connotato da
“obiettivi”, ”attività” e “azioni” quali requisiti di sviluppo possibile in grado di
formare quadri, ruoli, competenze tecniche e professionali spendibili nel settore
ICT, nel settore dei servizi , nel campo economico,di finanza e marketing,
mantenendo correlati in modo evolutivo la sfida dello sviluppo sostenibile del
territorio con gli obiettivi ed i valori dei futuri cittadini e cittadine ed includendo
le opportunità formative offerte dall’ Europa nella partecipazione attiva all’
Obiettivo Convergenza- P.O.N. – FSE 2007/2013 quali forme di investimento
sociale utili alla produzione di autonomia delle persone verso la vita e la società
del futuro.
Il Dirigente Scolastico
prof.ssa Rosa Anna Cirasino
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 8/94
Premessa
Il Piano dell’ Offerta Formativa (POF) “ è il documento fondamentale
costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche”.
Il POF è uno strumento sempre suscettibile di integrazioni e di proposte di
miglioramento ed è oggetto di verifica da parte di tutte le componenti
scolastiche è attento ai mutamenti ed alla evoluzione della legislazione e degli
spazi di autonomia affidati alle scuole punta alla diffusione della cultura
dell’autonomia e alla identificazione di spazi di intervento più ampi per la scuola.
IL POF
Rappresenta la carta d'identità culturale dell’
Istituto.
Promuove la relazione comunicativa autentica
tra l'istituzione e l'utenza per assicurare il
benessere ai nostri ragazzi.
Concretizza gli obiettivi ,le esigenze e le attese degli alunni,
delle famiglie e del territorio.
Realizza l'innalzamento del
livello culturale contro la dispersione
di potenzialità e risorse.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 9/94
IL NOSTRO TERRITORIO
Fasano è una cittadina situata in una zona pianeggiante tra il mare
Adriatico e la Murgia. L’area urbanizzata è costituita da un nucleo centrale e da
alcune frazioni ben collegate al centro grazie ad un’efficace rete viaria. Il suo
territorio è caratterizzato da un paesaggio divisibile in tre zone: la fascia costiera,
la pianura e l’area collinare, ed è ricco di molte zone di interesse storico-
paesagistico-ambientale che diventano mete ambite per i turisti.
Fasano presenta una realtà socio-economica di tipo agricolo- artigianale con
potenziale sviluppo del settore della piccola industria, del commercio, del
terziario e soprattutto del turismo che facendo leva sulle eccellenti risorse
potrebbe essere una delle principali risorse economiche se adeguatamente
progettato e gestito da una sinergia tra adeguata mentalità imprenditoriale e
lungimiranza politico-istituzionale.
L’agricoltura è caratterizzata maggiormente da una produzione di qualità di
olive da olio e da mensa, verdura, ortaggi e viticoltura. Punte di diamante sono
alcune coltivazioni di pregio per le quali “prodotto a Fasano” costituisce un valore
aggiunto su tutto il mercato nazionale e per le quali è stato richiesto il
riconoscimento IGP: olio extravergine, fioroni e fichi, pomodori della regina,
cocomeri barattieri e cime di rape. Nonostante questo, il grosso dei nostri
prodotti è ancora conferito, senza la giusta caratterizzazione ed identificazione, a
grossisti e distributori per essere “lavorato” e trasferito ai mercati nel nord Italia
e del nord Europa. Fortemente carente, tranne che per l’olio extravergine d’oliva,
l’industria della trasformazione e conservazione in loco dei prodotti agricoli.
I coltivatori sono impegnati nell’adozione di moderne tecnologie e pratiche
colturali sempre più rispettose dell’ambiente e di una produzione che salvaguardi
la qualità in luogo dell’estensività. Esperimenti riusciti di cooperazione
cominciano ad associare i piccoli produttori che in questa maniera possono
essere più competitivi sul mercato. Ciò nonostante si rilevano ancora incertezze
nel mettere in campo strategie capaci di far compiere quel salto di qualità che
consenta di far conoscere ad una più ampia platea prodotti che sanno farsi
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 10/94
apprezzare per le proprie qualità, e saper pianificare e gestire modalità pefficaci
ed efficenti di distribuzione e vendita grazie alle potenzialità della rete e delle
nuove tecnologie.
La pesca è un settore tradizionale legato alla piccola marineria di Savelletri
e Torre Canne e serve per soddisfare la domanda sul territorio. L’acquacoltura
(mitili e pesce) è rappresentata da due impianti allocati sulla costa. Interessante è
l’attività di commercializzazione, trasformazione e conservazione di prodotti ittici
sviluppata da alcune aziende fasanesi con punte di eccellenza nelle attività di
import-export da e per tutto il mondo.
Oltre che per l’agricoltura di qualità, Fasano è sempre stata famosa per il
suoi rinomati artigiani nella lavorazione del legno, ferro, rame, pietra locale,
marmo e nella sartoria, edilizia, lattoneria, carrozzeria e meccanica. A queste si
sono aggiunti valide realtà nella elettrotecnica, elettronica ed elettromeccanica.
L’artigianato si è attualmente evoluto in una piccola e media impresa le cui
strutture produttive sono ospitate in due zone industriali (nord e sud).
Fiorente risulta il turismo estivo nelle nostre località amene anche se non
sempre attrezzate; il lungo litorale sabbioso, intramezzato dalla macchia
mediterranea, è punteggiato da una miriade di ristoranti estivi e da qualche
grande albergo. La mitezza del clima giustificherebbe una attività turistica di più
lungo periodo, stimolando, una domanda di turismo destagionalizzata, ma non
sempre le politiche volte alla valorizzazione del territorio si sono dimostrate
efficacemente orientate in questa direzione.
Nell’entroterra troviamo numerose masserie settecentesche fortificate
trasformate, di recente, in complessi agro-turistici di livello medio- alto che con la
recettività costistiera facendo leva sui i siti archeologici, i parchi rupestri e
naturali, le strutture per lo svago e la vicinanza con altre mete di fama
internazionale ( Alberobello, Castellana Grotte, Lecce) provano ad elaborare
un’offerta di servizi ai turisti valida tutto l’anno.
Il commercio è una fiorente attività soprattuttio legata ai settori principali
della produzione. Ricordiamo la presenza di un centro agro-alimentare, dei molti
showroom legati alla produzione artigiana di infissi in ferro e legno, mobili, ma
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 11/94
anche delle tradizionali branche del settore: alimentari, abbigliamento,
oggettistica, elettronica, etc.
A ridosso dei maggiori e tradizionali settori produttivi si è sviluppato una
altra realtà relativa ad un terziario avanzato strumentale alle attività produttive e
commerciali. E’ appena il caso di citare l’editoria, le tipografie, le serigrafie e le
interessanti esperienze imprenditoriali nel campo del consulting e della
comunicazione.
Fasano ha un assetto-sociale ispirato ai valori tradizionali della comunità
agricola. Il cittadino fasanese è propenso alla vita sociale e ciò si manifesta con la
presenza sul territorio di numerose associazioni professionali,culturali e ricreative
impegnate nella realizzazione di molteplici iniziative che caratterizzano una vita
cittadina che sa anche essere animata e vitale, soprattutto in alcuni periodi
dell’anno. Citiamo tra tutti: fasanomusica, fasano jazz, la stagione teatrale, il
giugno fasanese, il presepe vivente di Pezze di Greco, le sagre, feste patronali,
ecc. Non manca la stampa locale con due mensili, due quindicinale, un
settimanale, un giornale online e interessanti esperienze di gionalismo scolastico.
Questa realtà socio-economico-culturale non ha risolto del tutto il
problema di un certo disagio esistenziale giovanile che si manifesta soprattutto
allorquando la difficile accessibilità a strutture sportive, spazi verdi e attrezzati e
ad inziative di aggregazione, formazione e promozione culturale si aggiunge al
fenomeno della disoccupazione, soprattutto giovanile, riscontrata tra i giovani
con un basso grado di istruzione (scuola dell’obbligo) o in possesso di titoli di
studio a carattere generico e basso livello di professionalizzazione.
A tutto questo va aggiunto il fatto che il territorio fasanese è meta
privilegiata di flussi migratori non sempre legalizzati. Tutto questo porta con sé
problemi inerenti l’integrazione ed invita la scuola ad attuare una politica del
confronto critico e non del consenso acritico.
Queste problematiche sono affrontate a tutti i livelli della società e delle
istituzioni, ma soprattutto nella realtà scolastica di ogni ordine e grado che oltre
la ottima scuola primaria a Fasano si concretizza nella presenza di una offerta di
istruzione secondaria di secondo grado chiamata a fornire quelle professionalità
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 12/94
e competenze utili per lo sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro
territorio. Queste sono: Liceo (classico, scientifico, tecnologico), Istituto Tecnico
(commerciale-informatico, turistico) e Istituti Professionali (alberghiero, socio-
pedagogico, elettrotecnico).
Il questo contesto, il “Salvemini” con il suo percorso tecnico commeciale e
professionale alberghiero si pone nel territorio come opportunità di
conseguimento di un titolo di studio che sia per gli studenti e le rispettive
famiglie, un percorso per l’acquisizione di un’ istruzione di alto profilo e di
competenze indispensabili per affrontare il mondo del lavoro, ma anche
esperienza appagante e socializzante. Un’attenzione particolare è stata riservata
agli adulti e ai giovani lavoratori con l’istituzione dei corsi serali.
Le famiglie utenti del “Salvemini” hanno, da sempre, stretto con l’Istituto un
rapporto di fiducia in quanto ritenuto una agenzia educativa istituzionale, valida,
affidabile, vicina alle esigenze degli studenti, dal respiro democratico, fonte di
apprendimento, di formazione e di elevazione culturale. A riprova di questo, si
assiste ad una sostanziale fidelizzazione dell’utenza rilevabile dalla consuetudine
diffusa di ritrovare tra gli alunni frequentanti rapporti di parentela di primo e
secondo grado.
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 13/94
LE FINALITA’ PEDAGOGICHE DEL “SALVEMINI”
La volontà di rendere la scuola un reale ambiente educativo di
apprendimento, di formazione ,di benessere psicofisico e di progettualità per i
nostri alunni, ha portato la comunità scolastica ad interrogarsi profondamente
sulle responsabilità del suo ruolo e sulle possibilità concrete che ha oggi, nella
nostra città, nella nostra società, di garantire ai suoi allievi il loro diritto alla
formazione ed all’espressione completa di sé , il loro diritto, cioè, ad essere
considerati soggetti attivi protagonisti del proprio futuro. Pertanto riteniamo che
il nostro primo compito sia quello di promuovere nella nostra scuola l’ascolto
attivo ed il dialogo tanto di carattere istruttivo che formativo al fine di evitare la
devianza e promuovere il successo scolastico.
Il passaggio dalla fase delle intenzionalità alla fase della progettualità ci ha
condotti a tracciare un impianto pedagogico strutturato sulle seguenti finalità:
Promuovere :
una relazionalità motivante in senso orizzontale e verticale;
la conoscenza di sé, dei propri punti di forza e di debolezza;
l’interazione sociale e la comunicazione anche attraverso
l’utilizzo di nuove tecnologie;
la cultura della legalità ,del pluralismo e dell’ intercultura.
Sviluppare:
le capacità imprenditoriali attraverso esperienze di gestione,
produzione e amministrazione d’impresa;
l’apertura alla prospettiva europeistica,favorendo gli scambi ed
i rapporti interculturali;
l’apertura verso settori, come quello turistico e della
valorizzazione del terziario, considerati prioritari nelle attuali
politiche per lo sviluppo del territorio;
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 14/94
l’apertura al territorio grazie a progetti di educazione
permanente e ricorrente,e mediante corsi di formazione per
adulti e corsi post-diploma.
Favorire:
l’accoglienza ed il clima positivo, garantendo il diritto degli
alunni all’apprendimento(dall’ handicap all’eccellenza)
il dialogo con gli alunni con particolari difficoltà;
Il successo scolastico attraverso una sapiente opera di
orientamento in entrata, in itinere ed in uscita.
Figura 1 - Schema di processo per un orientamento di successo
Scuola Media
Famiglia
• Conoscenza delle proprie attitudini ed aspirazioni.
• Conoscenza dell'offerta formativa del territorio.
• Conoscenza dell'offerta formativa dei singoli indirizzi.
Consiglio di Classe
Orienting counselor
Famiglia
• Maggiore conoscenza di sè.
• Individualizzazione del percorso formativo
• Progressiva definizione del proprio profilo culturale e della propria aspirazione professionale.
•Organizzazione del proprio progetto di vita.
Università
Enti e Aziende
Orienting counselor
•Analisi della richiesta professionale del territorio.
•Conoscenza dell'offerta formativa universitaria.
•Conoscenza delle proprie attitudini ed aspirazioni.
•Raccordo del proprio profilo con le scelte professionali o universitarie.
IN INGRESSO
IN ITINERE
IN USCITA
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 15/94
BISOGNI FORMATIVI DEI NOSTRI ALUNNI
Dall’analisi della situazione di partenza dei nostri alunni e dalle istanze
espresse dal territorio abbiamo individuato come prioritari i seguenti bisogni
formativi:
o Prendere consapevolezza della propria identità psico-fisica per realizzare
una efficace e positiva capacità relazionale;
o Riconoscere le proprie origini storico-culturali, consapevoli di appartenere
a continui processi di trasformazione ed acculturazione, per essere soggetti
attivi e propositivi nel proprio territorio.
o Maturare competenze per tracciare con ottimismo un personale progetto
futuro;
o Innalzare il livello di motivazione all’impegno e alla curiosità intellettuale.
o Sviluppare la competenza comunicativa a tutti i livelli.
o Sviluppare le proprie capacità critiche e creative.
speranza
ottimismo
fiduciagioia
di vivere
piacere dell'incontro
serenitàmotivazione
ad apprendere
curiosità
intellettuale
successo formativo
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 16/94
COMUNICARE PER ESSERCI
Comunicare nella scuola
Comunicare efficacemente tra le varie componenti della comunità
scolastica è condizione necessaria affinchè ciascuno possa:
cogliere tutte le opportunità che la scuola offre;
condividere e far circolare notizie, informazioni, documenti, idee,
strumenti e saperi.
Gli strumenti e i momenti della comunicazione sono quelli tradizionali: la
partecipazione agli organismi collegiali e gli avvisi scritti , ma a questi si aggiunge
anche e soprattutto quanto messo a disposizione dalle nuove tecnologie.
I siti web dell’Istituto (www.salveminionline.it) e del Centro Servizi Teseo
(www.teseo.cc), newsletters e mail-list dedicate agli studenti (swing.teen) e ai
docenti (swing.doc), la posta elettronica personale e le schede telefoniche
aziendali sono strumenti con i quali il “Salvemini” vuole tenere in contatto
costante docenti, studenti e personale operante nell’istituto.
Comunicare con le famiglie
L’Istituto si propone di garantire la centralità dell’informazione alle famiglie
attraverso i seguenti canali:
Comunicazioni scritte per assenze, ritardi, comportamento e profitto.
Colloqui settimanali durante le ore di ricevimento docenti.
Incontri scuola-famiglia a cadenza quadrimestrale per informare i
genitori degli alunni sugli aspetti disciplinari, relazionali e di profitto.
Ma la comunicazione con le famiglie non si esaurisce alle sole notizie sulla
frequenza o sull’esito degli studi, è intenzione del “Salvemini” informare per
coinvolgere le famiglie su tutti gli aspetti della vita della scuola attraverso i siti e
le pubblicazioni cartacee ed online promosse dall’Istituto.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 17/94
Comunicare con il territorio
Il “Salvemini” è una presenza significativa per il territorio di Fasano, ma
anche per il più vasto territorio della provincia di Brindisi e zone limitrofe. Essere
in un territorio significa saper tenere aperti canali di relazione e comunicazione
con quanti vi operano e vivono: altre istituzioni scolastiche e non, enti,
associazioni, aziende e gente comune. Lo strumento privilegiato è la nostra
presenza ovunque si richieda un contributo di progettualità, organizzazione,
competenza ed esperienza negli ambiti che sono propri dell’attività dell’Istituto.
Per dare organicità e continuità a questa disponiblità, con gli auspici e le
risorse messe a disposizione dal MIUR, è stata costituita la rete TESEO_NET che
raccoglie tutte le realtà che sul territorio intendono stringere rapporti di
sussidiarietà . Il portale www.teseo.cc con le sue circa 300 visite quotidiane da
tutta Italia e dall’estero e la newsletter “Teseonews” inviata alle 810 scuole della
Puglia e qualche centinaio di sottoscrittori sono l’espressione più tecnologica di
questa realtà.
L’Istituto partecipa al territorio la propria attività soprattutto con il sito di
istituzionale www.salveminonline.it e attraverso uno stretto rapporto con le
testate giornalistiche e radio-televisive locali.
Un altro modo meno diretto, ma altrettanto efficace è lo school magazine
online bimestrale “DOODLE” promosso dal “Salvemini”, ma aperto al contributo
di chiunque voglia partecipare con una propria riflessione o approfondimento sui
temi trattati.
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 18/94
LE SCELTE DIDATTICHE E METODOLOGICHE DEL “SALVEMINI”
L’ATTIVITA’ DIDATTICA
L’attività didattica è finalizzata al raggiungimento della maturazione
personale, sociale e professionale in sintonia con l’indirizzo di studi prescelto e al
conseguimento di conoscenze, competenze ed abilità verificabili, documentabili e
capitalizzabili.
Prima fase:
Il consiglio di classe traccia all’inizio dell’anno il percorso educativo e crea
le condizioni necessarie per adeguare con interventi operativi la programmazione
di istituto alla realtà concreta di ciascuna classe.
Seconda fase:
Rileva la situazione di partenza, individua gli obiettivi specifici e
trasversali, elabora le strategie da attuare e fissa strumenti e criteri di
valutazione.
La conoscenza puntuale della situazione di partenza costituisce l’atto
preliminare per predisporre una programmazione aderente alle esigenze degli
alunni.
L’analisi avviene attraverso le seguenti fasi:
o Accertamento dei prerequisiti attraverso la somministrazione di prove
di ingresso concordati per classi parallele.
o Conoscenza dei bisogni, degli interessi, delle condizioni ambientali,
delle esperienze formative e delle attività extrascolastiche.
o Individuazione dei livelli cognitivi.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 19/94
Metodologie per una didattica creAttiva
Nel riconoscere all’alunno il ruolo di protagonista del proprio
apprendimento, l’azione didattica si avvale di tecniche educative finalizzate a
suscitare l’interesse ed a favorire la comunicazione, la cooperazione e la
collaborazione in un clima sereno ed incoraggiante.
A tal fine saranno poste in essere strategie quali:
o Peer education( apprendimento tra pari)
o Problem solving
o Apprendimento cooperativo
o Apprendimento in situazione: stage,visite guidate, campo-scuola
o Interazione multimediale per ricercare e produrre testi ipermediali
o Ricerca-azione
o Attività laboratoriale
o Favorire una visione circolare del sapere attraverso collegamenti con
le varie discipline
o Lavoro di gruppo
o Lezione frontale
o Organizzazione di mappe concettuali e schemi di sintesi
o Programmazione modulare
o Valorizzazione dell’errore come strumento di auto-valutazione
ATTIVITA’:
Le metodologie adottate si traducono nelle seguenti modalità operative:
o attività espressive (giornalismo, cineforum, teatro, musica, fotografia,
video, etc)
o uso delle tecnologie informatiche: (programmazione, attività
laboratoriale, office automation, web, grafica digitale, audio-foto-
video editing,
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 20/94
o esperienze di progettazione (pianificazione di viaggi, strutturazione
attività di approfondimento e formazione, realizzazione di
documentazione, ipotesi di soluzioni a problemi reali, organizzazione
eventi, ecc)
o incontri con esperti (convegni, seminari)
o outdoor (campiscuola, viaggi di istruzione, stage, tirocini)
VIAGGI DI ISTRUZIONE
Sulla base delle proposte espresse dai Consigli di Classe si pianificano
itinerari a valore culturale, tecnologico, storico, istituzionale, ambientale,
turistico, economico, eno-gastronomico, ecc.
Gli alunni saranno documentati in maniera accurata, in ordine alle località
da visitare e agli obiettivi didattico-educativi.
TIROCINI AZIENDALI
I tirocini aziendali, favoriscono l’esperienza diretta di lavoro in azienda ed
agevolano le successive scelte professionali dei giovani facilitando il successivo
ingresso nel mondo del lavoro.
L’Istituto Salvemini, da anni, attiva processi di alternanza
scuola/lavoro: attraverso la pratica dello stage i giovani in formazione possono
realizzare esperienze dirette delle realtà lavorative con le quali entrano in
contatto al termine del percorso scolastico e nel contempo iniziano a sviluppare
capacità relazionali, comunicative ed organizzative indispensabili per il successivo
ed efficace inserimento nel mondo del lavoro.
Il “Salvemini” vuole, anche sulla base delle competenze istituzionali di cui
viene investito, interagire in modo diretto con il territorio di riferimento,
facendosi carico di individuare momenti di confronto attivo e di recupero delle
sinergie adeguate per rendere vivo il rapporto tra Scuola e mondo del lavoro.
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FORMAZIONE RESIDENZIALE (CAMPOSCUOLA)
La formazione residenziale, più conosciuta dalla componente studentesca
come “camposcuola”, è una modalità recentemente adottata dal “Salvemini”
nell’ambito di progetti di eccellenza, ma visti gli ottimi risultati conseguiti in
termini di conoscenze e competenze, ma anche di entusiasmo, motivazione,
integrazione e socializzazione è sicuramenete destinata a riproporsi in altre
situazioni.
DINAMICHE DI ORGANIZZAZIONE
Le attività possono essere svolte, in riferimento alle esigenze dei destinatari
o particolari peculiarità di metodo o contenuto, nell’ambito di gruppi:
o di classe
o d’interclasse
o di compito
o di livello
CONTENUTI
La scelta dei contenuti viene effettuata sulla base degli obiettivi specifici e
trasversali, degli interessi degli alunni, delle caratteristiche del gruppo classe e
dei suoi ritmi di apprendimento.
Tra i criteri da seguire si tiene conto della qualità e della organicità degli
argomenti, della loro valenza interdisciplinare, nonché della possibilità di essere
armonizzati con iniziative culturali e professionali realizzate all’interno
dell’istituto.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 22/94
Inoltre, la nostra scelta pedagogica mira a trasformare i contenuti in
competenze al fine di sviluppare nei nostri alunni un apprendimento critico che
operi il passaggio dal
per diventare soggetti attivi, protagonisti del proprio apprendimento,capaci
di reagire con coerenza logica ai vari problemi e pervenire ad una soluzione.
TIPOLOGIA DELLE PROVE
L’osservazione sistematica del processo formativo avviene attraverso una
molteplicite varietà di prove:
o Prove strutturate (test – questionari).
o Produzione di forme testuali diversificate.
o Prove semistrutturate (test e questionari a risposte aperte).
o Colloqui orali (individuali e di gruppo)
o Discussioni guidate.
o Relazioni su temi specifici.
o Documentazione visiva e multimediale.
o Prove pratiche.
I docenti, nell’ambito dei dipartimenti e per classi parallele ne concordano
gli indicatori e i descrittori.
saperesaper fare
saper essere
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COME VALUTIAMO IL NOSTRO FARE SCUOLA
Una efficace attività didattica richiede un sistematico controllo attraverso la
verifica e la valutazione.
L’acquisizione continua dei dati oggettivi sul processo di insegnamento –
apprendimento è indispensabile tanto da cogliere “in itinere” il raggiungimento
degli obiettivi didattici quando per apprezzare l’efficacia della comunicazione
educativa.
CHI VALUTA
o IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE
o I NUCLEI PROVINCIALI DI SUPPORTO DELL’AUTONOMIA
o L’UNITA’ SCOLASTICA
COME VALUTA
Con strumenti e procedure di:
o autovalutazione
o con il controllo sociale
o con l’eterovalutazione
PERCHE’ VALUTARE
Per:
o Il controllo dei risultati.
o Deontologia professionale.
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o Razionalizzare le risorse.
o Per valutare la qualita’ della progettazione d’ istituto.
COSA VALUTARE
o Gli apprendimenti degli studenti
o La qualità del servizio
LA VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI
La valutazione degli alunni persegue finalità di tipo educativo, ovvero mira a
documentare ed a promuovere le competenze personali dell’allievo
nell’affrontare problemi, nello svolgere compiti, nel realizzare progetti nella
scuola e nella vita. Valutare vuol dire non solo verificare la quantità delle
conoscenze, ma principalmente valutare il processo, ossia l’offerta formativa e la
mediazione pedagogica e didattica posta in essere dalla scuola: questo tipo di
valutazione garantisce a tutti gli alunni il diritto all’ apprendimento e alla
formazione.
I processi di valutazione terranno conto anche dei disturbi specifici di
apprendimento e della disabilità degli alunni in ossequio a quanto previsto dal
DPR n. 122 del 22.06.2009.
La valutazione degli alunni deve ispirarsi ai seguenti criteri di qualità:
o regolarità ( prove d’ingresso, in itinere e finali, osservazioni
sistematiche)
o equità (imparzialità dei giudizi)
o omogeneità (condivisione dei criteri e delle metodologie)
o trasparenza (il docente è tenuto ad esplicitare e condividere le
strategie, gli strumenti di verifica ed i criteri di valutazione)
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 25/94
o periodicità (attraverso il documento di valutazione che viene
consegnato alle famiglie, ha luogo con scadenza quadrimestrale; la
valutazione annuale coincide con quella del secondo quadrimestre)
Sulla base degli esiti delle verifiche, i docenti predisporranno gli interventi
necessari per il recupero ed il potenziamento dell’apprendimento.
E’ importante che coesistano due tipi di valutazione: sommativa e formativa.
Quella sommativa ha il compito di riassumere i risultati finali con lo scopo di
fornire elementi per una valutazione complessiva del lavoro svolto.
Quella formativa, invece, verifica ed orienta l’apprendimento nel corso del
suo attuarsi.
CRITERI DI VALUTAZIONE PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
L’allievo, dopo attenta disamina della resa scolastica, delle capacità di cui è
in possesso e del livello formativo raggiunto secondo i parametri di valutazione
appresso indicati, è proposto alla deliberazione del consiglio di classe per la
promozione o non promozione alla classe successiva; successivamente allo stesso
sono assegnati i voti nelle singole discipline e in condotta.
Il voto minimo per la promozione nelle singole materie è 6/10.
La promozione si raggiunge con:
1. La conoscenza dei contenuti minimi definiti per la disciplina nel piano
di lavoro annuale formulato dal docente titolare;
2. Il raggiungimento degli obiettivi minimi cognitivi ed operativi connessi
con la disciplina;
3. Il raggiungimento degli obiettivi minimi formativi fissati nella
programmazione di classe.
Concorrono alla valutazione:
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4. I progressi fatti dall’allievo nel corso dell’anno;
5. L’attenzione in classe e l’impegno domestico;
6. La partecipazione al dialogo educativo;
7. La possibilità di recupero per capacità di lavoro autonomo
8. L’esito delle conoscenze, competenze ed abilità maturate all’interno
di attività progettuali svolte all’interno della scuola (PON, POR, PI, etc.
etc).
Le voci 4,5,6,7,8 possono risultare determinanti qualora non venga
raggiunto il voto di 6/10 per tutte le discipline e permane quindi una insufficienza
non grave (voto non inferiore a cinque) in una o più discipline. NeI verificarsi di
tale situazione, perché sia possibile il passaggio alla classe successiva, è
necessario che l’alunno sia ritenuto in grado di seguire proficuamente il
programma di studi dell’anno scolastico successivo in coerenza con le linee di
programmazione indicate dai docenti.
Per gli studenti, invece, che in sede di scrutinio finale, presentino in una o
più discipline valutazioni insufficienti, tali da NON comportare un immediato
giudizio di non promozione:
Il Consiglio di classe:
sulla base di criteri preventivamente stabiliti (max 2 debiti formativi),
procede ad una valutazione della possibilità dell’alunno di
raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle
discipline interessate, entro il termine dell’anno scolastico (31/8),
mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la
frequenza di appositi interventi di recupero;
rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede, sulla base degli
specifici bisogni formativi, a predisporre le attività di recupero.
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DESCRITTORI ED INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEL PROFITTO
Livello mediocre 5
L’alunno ha acquisito in forma frammentaria e mnemonica i concetti fondamentali
della disciplina
Rivela una limitata comprensione degli argomenti proposti
Organizza in maniera incerta i contenuti per una parziale acquisizione del metodo
di studio
Si esprime in modo approssimativo
Partecipa perché sollecitato al dialogo educativo e alle attività didattiche
Livello sufficiente o minimo 6
Possiede i concetti fondamentali della disciplina
Comprende i tratti essenziali degli argomenti proposti
Organizza in maniera semplice i contenuti
Si esprime in forma abbastanza corretta
Partecipa in modo ricettivo al dialogo e alle attività didattiche
Livello discreto 7
Possiede una conoscenza approfondita della disciplina
Comprende in modo ragionato i contenuti
Organizza con sicurezza gli argomenti, pur se con qualche imprecisione
Si esprime con linguaggio corretto e chiaro
Livello insufficiente 2 – 3 - 4
L’alunno non possiede i concetti fondamentali della disciplina
Stenta nella comprensione dei tratti fondamentali degli argomenti
Non riesce ad organizzare i contenuti neppure in maniera semplice e lineare
Si esprime in forma carente
Partecipa in modo saltuario e disattento il dialogo educativo e le attività didattiche
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Partecipa in forma costante e attiva al dialogo educativo
Livello buono 8
Possiede una conoscenza completa e organica degli argomenti
Dimostra una comprensione elaborata dei contenuti
Organizza senza errori e con autonomia le conoscenze
Si esprime in forma appropriata ed efficace
Partecipa in modo costruttivo al dialogo educativo e alle attività didattiche
Livello ottimo – eccellente 9 – 10
Possiede le conoscenze in maniera completa e nutrita
Comprende a pieno e sa valutare le caratteristiche essenziali ed accessorie
degli argomenti
Ha la piena padronanza della materia che organizza logicamente e
coerentemente
Adopera il linguaggio specifico in modo appropriato e pertinente
Partecipa in forma propositiva al dialogo e alle attività
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Criteri di valutazione alunni in situazioni di handicap e/o
situazioni specifiche di apprendimento
Criteri comuni per i consigli di classe per l’integrazione e la valutazione dei
processi:
I docenti curriculari e docenti di sostegno devono insieme collaborare alla stesura delle programmazioni personalizzate;
I docenti curriculari devono conservare nei propri registri copia delle programmazioni differenziate e assegnare all’alunno, soprattutto quando non è presente il docente di sostegno, prove calibrate e relative al percorso scolastico condiviso;
I docenti curriculari e i docenti di sostegno devono concordare e condividere le verifiche e la valutazione degli alunni diversabili;
I PEI devono essere calibrati sulle effettive capacità degli allievi e all’interno dovranno essere inseriti gli obiettivi minimi da raggiungere.
Per gli alunni che seguono una programmazione “differenziata”, rispetto
a quella degli altri studenti, il C.d.C. dovrà concordare con il docente di
sostegno, e inserire all’interno del PEI, la seguente tabella di valutazione a cui
rapportare i livelli di apprendimento:
Griglia di “Valutazione dei Processi” per gli alunni in situazione di Handicap che seguono una programmazione differenziata
rilevazione Voto Modalità di raggiungimento
dell’obiettivo
Obiettivi specifici disciplinari,
educativi, e di integrazione non
raggiunti.
4 Oppositivo nello svolgimento
della consegna.
Obiettivi specifici disciplinari, 5 Guidato e non collaborativo
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educativi e di integrazione raggiunti
in parte
nello svolgimento della
consegna
Obiettivi specifici discilinari, educativi
e di integrazione sostanzialmente
raggiunti
6 Quasi autonomo
Obiettivi specifici disciplinari,
educativi e di integrazione raggiunti
in modo soddisfacente
7 In autonomia
Obiettivi specifici disciplinari,
educativi e di integrazione raggiunti 8/9 In autonomia e con sicurezza
Obiettivi specifici disciplinari,
educativi e di integrazione
pienamente raggiunti
10
In autonomia, con sicurezza e
con ruolo propositivo
La valutazione dell’alunno/a deve tenere conto in primis del valore
pedagogico del voto, considerare gli obiettivi specifici disciplinari della materia, i
processi educativi messi in atto, il livello di integrazione sociale e scolastico.
Pertanto non verrà considerata soltanto la valutazione delle performance.
Criteri di valutazione per gli studenti stranieri
Seguendo le recenti indicazioni delle Linee Guida del MIUR (CM. n 24 –
1.3.2006) e del DPR 122/09 si sottolinea si intende la valutazione non solo come
funzione certificativa, ma segnatamente come una funzione formativa/regolativa
in rapporto al POF e allo sviluppo della personalità dell’alunno.
La valutazione degli alunni stranieri, in particolare quelli neoarrivati ,
impone l’attuazione di strategie per l’integrazione e la facilitazione del successo
scolastico e formativo.
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All’uopo, il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di
competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi
di insegnamento. Possono essere adottati specifici interventi individualizzati o
per gruppi di alunni per facilitare l’apprendimento della lingua italiana e
l’integrazione sociale.
Altresì, il Consiglio di Classe, per poter valutare l’alunno straniero non
alfabetizzato in lingua italiana, potrà pertanto programmare interventi di
educazione linguistica e percorsi disciplinari appropriati sulla base di quanto di
seguito indicato:
sarà fondamentale conoscere la storia scolastica precedente dell’alunno e
ogni altra informazione fornita in fase si accoglienza.
Ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, dovrà
opportunamente selezionare i contenuti individuando i nuclei tematici
fondamentali, al fine di permettere il raggiungimento almeno degli
obiettivi minimi previsti dalla programmazione.
Il lavoro svolto dall’alunno nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno
linguistico (ITALIANO/L2), che è oggetto di verifiche, concorrerà alla sua
valutazione formativa.
Ogni scelta effettuata dal Consiglio di Classe deve essere contenuta nel
Piano di Studio Personalizzato.
Il Piano di Studio Personalizzato (PSP) sarà punto di riferimento essenziale
per la valutazione dell’alunno straniero.
In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella
“sommativa”, i Consigli di Classe, prendono in considerazione tutti o solo in parte
i seguenti indicatori:
il percorso scolastico pregresso;
gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza;
i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2;
i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati;
la motivazione;
la partecipazione;
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l’impegno;
la progressione e le potenzialità d’apprendimento.
Alla fine del primo trimestre/quadrimestre, soprattutto se l’inserimento dell’alunno è
prossimo alla stesura dei documenti di valutazione, il Consiglio di Classe, dopo aver preso in
esame gli elementi sopra indicati, potrà esprimere, in ogni singola disciplina, una valutazione di
questo tipo:
“La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella fase di
alfabetizzazione in lingua italiana”.
Oppure:
“La valutazione espressa fa riferimento al P.S.P. (Piano di Studio Personalizzato),
programmato per gli apprendimenti, in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in
lingua italiana”. (Anche nel caso in cui l’alunno partecipi parzialmente alle attività didattiche).
Valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire
l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà
personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e
nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che
governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare.
(art. 7 comma 1 DPR 122 DEL 22.06.2009)
Viste le disposizioni inerenti l’attribuzione del voto di condotta, il “Salvemini” ha elaborato un prospetto contenente criteri di valutazione per l’assegnazione del voto di condotta sulla base di quanto stabilito :
- nel Patto Educativo di Corresponsabilità, - nel Regolamento di Istituto - nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti (DPR 249/98 modificato e integrato
dal DPR 235/07)
La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo (art. 2, L.169).
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L’assegnazione collegiale definitiva avviene, infatti, dopo un’attenta analisi
delle situazioni di ogni alunno nella quale si cerca di interpretare la specificità
della situazione individuale; in particolare, nel caso di valutazioni non sufficienti,
si prendono in esame anche il numero e la gravità degli interventi disciplinari che
dovranno essere dettagliatamente verbalizzati.
Griglia di valutazione del comportamento scolastico degli studenti (Artt. 2 e 3 D.L. 1/09/2008, n.137, convertito con L.30/12/2008 n.169)
10
Rispetto esemplare e rigoroso del Patto Educativo di Corresponsabilità e del Regolamento d’Istituto
Comportamento consapevole e corretto nei confronti del personale docente e non, dei compagni e delle strutture scolastiche
Partecipazione creativa e propositiva alla vita della scuola
Eccellenti capacità di relazioni interpersonali
Frequenza assidua alle lezioni (escluse le assenze certificate)
Ottimo impegno nello studio
9
Rispetto lodevole del Patto Educativo di Corresponsabilità e del Regolamento d’Istituto
Comportamento responsabile nei confronti del personale docente e non, dei compagni e delle strutture scolastiche
Partecipazione attiva e costruttiva alla vita della scuola
Ottime capacità di relazioni interpersonali
Frequenza assidua (escluse le assenze certificate)
Ottimo impegno nello studio
8
Rispetto diligente del Patto Educativo di Corresponsabilità e del Regolamento d’Istituto
Comportamento attento nei confronti del personale docente e non docente, dei compagni e delle strutture scolastiche
Partecipazione interessata alla vita della scuola
Buone capacità di relazioni interpersonali
Frequenza regolare alle lezioni (un limitato numero di assenze vedi tabella assegnazione credito scolastico)
Buon impegno nello studio
7
Rispetto adeguato del Patto Educativo di Corresponsabilità e del Regolamento d’Istituto
Comportamento sostanzialmente corretto nei confronti del personale docente e non, dei compagni e delle strutture scolastiche
Partecipazione non sempre interessata alla vita della scuola
Adeguata capacità di autocontrollo sia in situazioni formali che informali
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Frequenza abbastanza regolare (un limitato numero di assenza vedi tabella assegnazione credito scolastico)
6
Violazione del Patto Educativo di Corresponsabilità e del Regolamento d’Istituto(artt. 27-28-29-30)
Comportamento non sempre corretto nei confronti del personale docente e non docente, dei compagni e delle strutture scolastiche
Partecipazione discontinua e limitata alla vita della scuola
Sostanziale disinteresse alle lezioni sia teoriche che tecno pratico, saltuario disturbo alle lezioni.
Frequenza irregolare (elevato numero di assenze, escluse quelle certificate Vedi tabella attribuzione credito scolastico)
5
Violazione reiterata delle norme fondamentali del Patto Educativo di Corresponsabilità e del Regolamento d’Istituto (artt. 27-28-29-30)
Comportamento gravemente e ripetutamente scorretto che violi la dignità e il rispetto della persona umana ( art. 35).
Completo disinteresse alle lezioni sia teoriche che tecno pratico, assiduo disturbo alle lezioni e funzione negativa nel gruppo classe).
Allontanamento dall’Istituto senza autorizzazione Aggressione fisica ai compagni , docenti o al personale della scuola
Diffusione di immagini o dati personali altrui acquisiti in modo illecito.
Attribuzione del credito scolastico
I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, progetti, corsi,
ecc. organizzati dall’Amministrazione Scolastica, fanno parte integrante dei
percorsi formativi personalizzati, pertanto, saranno certificati e daranno diritto ai
crediti.
Tabella esemplificativa per l’attribuzione del punteggio di base
Media dei voti Credito scolastico
3° anno 4° anno 5° anno
M=6
3-4 3-4 4-5
6<M 7
4-5 4-5 5-6
7<M 8
5-6 5-6 6-7
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NOTA- M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito
scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero
e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno
nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. All'alunno
che è stato promosso alla penultima classe o all'ultima classe del corso di studi con un debito formativo, va attribuito il
punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione della tabella. In caso di accertato superamento del debito
formativo riscontrato, il consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell'anno scolastico successivo il punteggio
minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio. Nei confronti degli alunni che
abbiano saldato nell'ultimo anno di corso i debiti formativi contratti nel terzultimo anno non si procede alla eventuale
integrazione del credito scolastico relativo al terzultimo anno.
Gli alunni che non abbiano saldato i debiti formativi contratti nel terzultimo e nel penultimo anno di corso non sono ammessi a
sostenere l'esame di Stato.
Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in
decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).
Tabella relativa all’assegnazione del credito aggiuntivo
FREQUENZA
ASSIDUITA’
0 punti Oltre 30
0,1 punti 15 < assenze <30
0,2 punti 10 < Assenze < 15
0,3 punti Assenze 10
INTERESSE
IMPEGNO
PARTECIPAZIONE AL DIALOGO
DUCATIVO
0 punti Assente o di disturbo
0,1 punti Discontinuo
0,2 punti Accettabile
0,3 punti Assiduo
0,4 punti Costruttivo
Per impegno, interesse e
partecipazione attiva ai progetti Pon
0,1 punti
8<M 9
6-7 6-7 7-8
9<M 10
7-8 7-8 8-9
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e attività complementari integrative
CREDITO FORMATIVO 0 punti Non presenta titoli valutabili
0,1 punti Uno o più titoli non affini con
l’indirizzo di studi
0,2 punti Uno o più titoli affini con
l’indirizzo di studi
Attribuzione del credito formativo
Le esperienze di formazione che gli alunni del “Salvemini” effettuano al di
fuori dell’organizzazione scolastica, fanno parte integrante dei percorsi formativi
personalizzati, pertanto, se corrispondenti ai seguenti criteri, daranno diritto a
crediti formativi.
Sono individuati i seguenti parametri per la valutazione dei crediti formativi:
a) L’attestazione delle esperienze deve contenere:
una sintetica descrizione dell’attività svolta;
la durata;
il numero complessivo di ore;
Le certificazioni acquisite all’estero devono essere Iegalizzate
dall’autorità diplomatica o consolare.
b) Possono essere considerate attività formative, e come tali valutate, le
esperienze maturate coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di stato,
quali:
attività linguistiche: tali certificazioni devono contenere, oltre a
quanto elencato al punto a), anche l’indicazione del livello di
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 37/94
competenza linguistico previsto dall’ordinamento locale o da un
sistema ufficiale di standardizzazione;
attività Iavorativa coerente all’indirizzo, non inferiore a tre settimane.
La documentazione deve specificare, oltre a quanto elencato al punto
a), la tipologia del contratto e l’ente a cui sono stati versati i contributi
di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che
escludono l’obbligo dell’adempimento contributivo;
l’attività di formazione specifica, di approfondimento, di
valorizzazione, purché certificate come sopra e coerenti all’indirizzo di
studio;
c) inoltre si potranno valutare altre esperienze legate alla formazione e alla
crescita umana, civile e cultutale quali: volontariato, solidarietà, coopeerazione,
attivita di animazione e formazione ai ragazzi.
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L’Istituzione Scolastica “Gaetano Salvemini”
L’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “G. Salvemini” di
Fasano (Br) è una istituzione scolastica dimensionata.
Esso comprende:
L’Istituto Tecnico-Commerciale
L’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della
Ristorazione
Gli edifici sono dislocati in due strutture differenti:
Risorse strutturali:
L’Istituto dispone delle seguenti strutture:
Ubicati nel nuovo edificio scolastico dell’I.P.S.S.A.R. situato in via San Lorenzo:
Auditorium, dotato di videoproiettore e maxischermo, utilizzato per
convegni, collegamenti in videoconferenza, incontri con esponenti del mondo
produttivo, assemblee studentesche.
Palestra polifunzionale, dotata di servizi e gradinate capaci di ospitare sino a
100 persone.
Laboratori linguistici multimediali, con ricevitore satellitare.
Laboratorio multimediale in aula con n. 6 postazioni mobili
Laboratorio multimediale in aula con n. 10 notebook in rete wireless
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n. 2 Laboratori di Informatica, dotati di PC Pentium multimediali, scanner,
telecamere e macchine fotografiche digitali, stampanti a colori. Internet.
Software applicativi di economia aziendale.
Ubicati nel nuovo edificio scolastico dell’I.P.S.S.A.R. situato in via San Lorenzo:
Laboratorio trattamento testi
Laboratorio di stenotipia, dotato di macchine automatiche per la
transcodifica diretta del testo.
Laboratorio di scienze, fisica, chimica, e geografia, fornito di attrezzatura per
sperimentare le nozioni apprese e di una ampia videoteca, in fase di ulteriore
sviluppo.
Laboratorio di grafica Digitale
CED
Aula multimodale - test center
Biblioteca, con circa tremila testi catalogati per autore.
“Teseo” Centro polifunzionale di Servizio
Ubicato nell’edificio che ospita l’ITC, Teseo (Tecnical and Education
Support for the Enhancemnet of Organization) è un centro Polifunzionale di
Servizio per l’Innovazione Didattica e Tecnologica.
Nasce dalla esigenza, da più parti espressa, di avere a disposizione del
territorio spazi, risorse, alta tecnologia e know-how dedicati alla ricerca, alla
formazione e alla comunicazione basata su TIC.
Obiettivo principale del Centro è essere di supporto alle eccellenze, alla
formazione die docenti e migliorare il collegamento in rete tra le realtà del
territorio al fine di “facilitare l’accesso di qualsiasi cittadino che lo desideri,
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ovunque si trovi e qualsiasi sia la sua situazione, a un centro di risorse locali per
l’acquisizione di conoscenze polivalenti”.
Le infrastrutture messe a disposizione dell’utenza sono:
Una biblio-mediateca multimediale e un ambiente per la consultazione di
testi, supporti multimediali e per la navigazione in rete Internet;
Un laboratorio per lo sviluppo e per l’aggiornamento di prodotti multimediali;
Un’aula per incontri con stazioni di lavoro multimediali, videoproiezione e
videoconferenza;
Un ced con server farm composta da vari server multipiattaforma per web,
posta elettronica, piattaforme e-learning etc.;
Diversi laboratori multimediali in rete e con collegamento ad internet;
Rete wireless aq copertura totale;
Laboratorio wireless composto da 11 notebook wifi, access point, stampante
laser, videoproiettore.
Laboratorio di grafica digitale
Il centro ha come finalità:
Sostenere e diffondere innovazione nei processi formativi e nelle
modalità di organizzazione del sistema della formazione;
Promuovere, sostenere e diffondere il sistema qualità;
Sviluppare un sistema di raccordo tra gli Istituti Scolastici, l’Università,
il territorio e le aziende tale da favorire l’incontro tra la scuola ed il
lavoro in azioni di alternanza e di placement;
Sostenere la creazione di ambienti virtuali di apprendimento e di
diffusione di buone prassi;
Supportare le azioni di formazione del personale dell’Amministrazione
pubblica nell’uso delle nuove tecnologie;
Realizzare centri di riferimento per le attività di formazione e/o
raccordo a sostegno ed integrazione dei progetti integrati territoriali.
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 41/94
Il Centro è stato realizzato con il finanziamento del FESR-PON 2003-2006
Mis. 2 Az. 2. 2c.
Ubicati nel nuovo edificio scolastico dell’I.P.S.S.A.R. situato in via San Lorenzo:
N. 3 laboratori di cucina.
N . 3 laboratori sala-bar.
Laboratorio di pasticceria
N. 2 laboratori di ricevimento
N. 1 laboratorio multimediale in aula con n. 3 postazioni mobile
Hall portineria per le situazioni di accoglienza, ricevimento e Front-office
Palestra per attività sportiva e ricreative adattabile a sala congressi con gradinata
per 300 posti
Campo da basket in mateco
SISTEMI DI SICUREZZA
Gli edifici scolastici sono conformi alle moderne norme in materia di
sicurezza e prevenzione degli eventi dannosi per gli occupanti e i beni materiali.
Componente essenziale della sicurezza è la preparazione del personale,
condotta anche con supporti informatici, sia del corpo docente e non docente sia
per gli alunni; la simulazione dell'abbandono rapido dell’Istituto è condotta a
cadenza semestrale. L’istituto è dotato del Servizio di prevenzione e protezione
dove sono rappresentate tutte le componenti della comunità scolastica con il
compito di segnalare ogni situazione anomala.
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 42/94
RISORSE UMANE
Punti di forza:
Stabilità corpo docente
Disponibilità docenti a supporto tecnico dei laboratori
Trasmissione delle competenze e delle professionalità acquisite
all’esterno della scuola
Esperti esterni
Psicologi dell’A.S.L. che si occupano dello sportello di ascolto
Alunni
n. 502 I.T.C., con n. 19 classi diurne e 4 classi per il corso serale
“Progetto SIRIO”
n. 595 I.P.S.S.A.R., con n. 24 classi diurne e 2 classi serali
1) Sezione Tecnico-Commerciale
La sezione tecnica ha sede in via Giuseppe Attoma, in zona facilmente
raggiungibile sia con l’auto che con i mezzi pubblici. L’edificio è nuovo, moderno,
ben attrezzato e conforme a quanto previsto dalla normativa in tema di sicurezza
e di abbattimento delle barriere architettoniche.
L’ ITC offre tre indirizzi di studio:
PROGRAMMATORI: Indirizzo informatico
ITER: Indirizzo tecnico -turistico
SIRIO: Corso serale per studenti lavoratori
2) Sezione Professionale - Alberghiera
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 43/94
La sezione professionale–alberghiera è allocata, dal Gennaio 2003, in via San
Lorenzo, in una struttura di recentissima realizzazione, autonoma, moderna, ben
attrezzata e conforme alla normativa attuale.
L’IPSSAR dopo il biennio comune, offre i seguenti indirizzi:
(MONOENNIO DI QUALIFICA)
OPERATORE DEI SERVIZI DI:
o CUCINA
o SALA – BAR
o RICEVIMENTO
(BIENNIO INTEGRATO POST-QUALIFICA)
o TECNICO DELL’IMPRESA TURISTICO-ALBERGHIERA
o TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI
o CORSO SERALE
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 44/94
I corsi attivati presso l’ ITC
Il Ragioniere Perito Commerciale Programmatore
Possiede una cultura generale accompagnata da buone capacità linguistico –
espressive e logico – interpretative;
Ha conoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la
gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo, contabile;
E’ in grado di analizzare i rapporti fra l’azienda e l’ambiente in cui opera per
affrontare e risolvere problemi di tipo prevalentemente gestionale.
Possiede conoscenze che gli permettono di
Gestire il sistema informatico aziendale
Analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai
problemi ed alle risorse tecnologiche disponibili.
Affrontare il cambiamento e predisporsi a ristrutturare le
proprie conoscenze per adattarle a nuove esperienze
applicative.
Partecipare alla progettazione di sistemi informativi aziendali
automatizzati.
SBOCCHI PROFESSIONALI
Il ragioniere perito commerciale programmatore (specializzato in
informatica) aggiunge alle competenze del ragioniere amministrativo
conoscenze tecniche informatiche, sa progettare software orientato a
problematiche getionali e adattare package esistenti agli specifici bisogni delle
imprese. Ha le conoscenze e le competenze per affrontare esperienze lavorative
di vario genere:
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 45/94
LAVORO SUBORDINATO:
Nelle pubbliche amministrazioni (ministeri, regioni, province,
comuni, enti previdenziali, aziende sanitarie locali).
Nelle aziende operanti in tutti i settori produttivi (imprese
commerciali, enti creditizi, società di assicurazioni).
Può Insegnare nei laboratori informatici degli Istituti Tecnici e
professionali come insegnante tecnico-pratico.
LAVORO AUTONOMO
E' in grado di curare come libero professionista, la
manutenzione e l'assistenza operativa per i software applicativi
operando anche in centri Internet-Server-Provider come
operatore web solution.
Consulente informatico
Esperto in grafica computerizzata
Consulente fiscale e del lavoro
Amministratore, sindaco, liquidatore di società
Agente di assicurazione
Promotore finanziario
Titolare di imprese industriali, commerciali e di servizi
Il principale sbocco professionale del perito commerciale turistico è
sicuramente l’impiego in imprese del settore turistico del territorio con mansioni
diverse, non escluse mansioni relative ai rapporti con l’estero ed al settore delle
pubbliche relazioni e marketing.
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 46/94
PROSECUZIONE DEGLI STUDI
Il ragioniere perito commerciale programmatore ha le conoscenze e le
competenze per accedere a tutte le facoltà universitarie ed in particolare ai corsi
di laurea in
ECONOMIA AZIENDALE
ECONOMIA E COMMERCIO
INGEGNERIA GESTIONALE
LINGUE STRANIERE
SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE ED ASSICURATIVE
SCIENZE GIURIDICHE
SCIENZE INFORMATICHE
SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E DEL TERRITORIO
SCIENZE STATISTICHE ED ECONOMICHE
PIANO DI STUDI INDIRIZZO “PROGRAMMATORI”
MATERIE D’INSEGNAMENTO Biennio Triennio PROGRAMMATORI
materia anno-> I II III IV V
RELIGIONE (attività alternativa) 1 1 1 1 1
ITALIANO 5 5 3 3 3
STORIA 2 2 2 2 2
PRIMA LINGUA STRANIERA 3 3 3
Inglese
3
Inglese
3
Inglese
MATEMATICA E LABORATORIO 5 5 5 5 4
SCIENZE DELLA MATERIA E LABORATORIO 4 4 - - -
SCIENZE DELLA NATURA 3 3 - - -
DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 - - -
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 47/94
Il Perito Commerciale Turistico (ITER)
Il Perito Commerciale Turistico opera nel settore della produzione,
commercializzazione ed effettuazione dei servizi turistici, all’interno di aziende
private e di Enti pubblici (Aziende di Promozione Turistica, Assessorati al Turismo
di Regioni e Provincie). Pertanto possiede competenze di marketing,
progettazione, consulenza, competenze relazionali e di comunicazione.
SBOCCHI PROFESSIONALI
LAVORO SUBORDINATO:
Nelle pubbliche amministrazioni (Ministeri, Aziende di
Promozione Turistica, Assessorati al Turismo di Regioni e
Provincie).
SECONDA LINGUA STRANIERA 4 4 3 3 3
ECONOMIA AZIENDALE 2 2 7 10 9
TRATTAMENTO TESTI E DATI 3 3 - - -
GEOGRAFIA ECONOMICA - - 3 2 3
ECONOMIA AZIENDALE E LABORATORIO - - 7 10 9
DIRITTO - - 3 3 3
ECONOMIA POLITICA - - 3 2 -
SCIENZE DELLE FINANZE - - - - 3
TECNICA COMMERCIALE - - - - -
RAGIONERIA - - - - -
INFORMATICA - - - - -
TOTALE ORE 36 36 34 35 35
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 48/94
Nelle aziende operanti in tutti i settori produttivi (Agenzie di
viaggio, Imprese turistiche… ).
LAVORO AUTONOMO
PROSECUZIONE DEGLI STUDI
Il ragioniere perito turistico ha le conoscenze e le competenze per accedere
a tutte le facoltà universitarie ed in particolare ai corsi di laurea in:
ECONOMIA AZIENDALE
ECONOMIA E COMMERCIO
ECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI TURISTICI
LINGUE STRANIERE
SCIENZE GIURIDICHE
SCIENZE STATISTICHE ED ECONOMICHE
PIANO DI STUDI indirizzo ITER
MATERIE D'INSEGNAMENTO ANNI DI CORSO
I II III IV V
Religione/attività alternative 1 1 1 1 1
Lingua e lettere Italiane 5 5 4 4 4
Storia ed Educazione Civica 2 2 2 2 2
Storia dell'Arte e Territorio 2 2 2 2 2
1^ Lingua Straniera 3 4 4 4 4
2^ Lingua Straniera 5 4 4 4 4
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 49/94
I corsi attivati presso l’ IPSSAR
Indirizzo alberghiero e della ristorazione (Biennio comune)
PIANO DI STUDI BIENNIO IPSSAR
3^ Lingua Straniera 0 0 4 4 4
Matematica e Informatica 4 4 3 3 3
Scienza della Natura e Terra 2 3 0 0 0
Laboratorio di Fisica e Chimica 3 2 0 0 0
Geografia del Turismo 0 0 2 2 2
Economia Aziendale 2 2 0 0 0
Discipline Turistiche Aziendali 0 0 4 5 5
Diritto Economia Legislazione Turis.
Comun. 2 2 4 3 3
Trattamento Testi 2 2 0 0 0
Educazione Fisica 2 2 2 2 2
TOTALE ORE 35 35 36 36 36
MATERIE D'INSEGNAMENTO ANNI DI CORSO
I II
Area comune
Italiano 5 5
Storia 2 2
Lingua Straniera 3 3
Diritto e Economia 2 2
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 50/94
N.B. Le lezioni sono articolate settimanalmente su 5 giorni.
Monoennio di qualifica - 3° anno
RICEVIMENTO
PROFILO PROFESSIONALE
L’Operatore del settore Ricevimento ha buona conoscenza degli impianti
delle strutture ricettive e dei reparti con i quali è in grado di stabilire rapporti di
collaborazione; sa espletare le mansioni relative ai servizi di ricevimento,
portineria e cassa; sa usare le macchine elettrocontabili ed i sistemi
informatizzati per la gestione delle strutture ricettive; sa tenere la
corrispondenza e conosce almeno due lingue straniere.
Matematica ed Informatica 4 4
Scienze della Terra e Biologia 3 3
Educazione Fisica 2 2
Religione (per coloro che se ne avvalgono) 1 1
Area di indirizzo
Lingua Straniera 3 3
Principi di alimentazione 2 2
Laboratorio ser. Ristor. Sett. Cucina 3 3
Laboratorio ser. Ristor. Sett. Sala-bar 3 3
Laboratorio servizi di ricevimento 3 3
Totale ore 36 36
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 51/94
PIANO DI STUDI
N.B. Le lezioni sono articolate settimanalmente su 5 giorni.
SALA-BAR
PROFILO PROFESSIONALE
L’Operatore del settore Sala-Bar sa organizzare ed eseguire il servizio del
reparto; conosce le caratteristiche dei cibi e delle bevande, sa trattare con la
clientela, ha conoscenze di almeno due lingue straniere.
PIANO DI STUDI
MATERIE D'INSEGNAMENTO – ore totali 36
Area Comune ORE Area di indirizzo ORE
Italiano 3 Lingua Straniera 3
Storia 2 Amministrazione
Alberghiera 3
Lingua Straniera 3 Geografia delle Risorse
Culturali e Turistiche 3
Matematica ed
Informatica 2
Laboratorio Trattamento
Testi e Applicazioni
Gestionali
2
Educazione Fisica 2 Laboratorio Servizi di
Ricevimento 12
Religione (per coloro
che se ne avvalgono) 1
MATERIE D'INSEGNAMENTO - ore totali 36
Area Comune ORE Area di indirizzo ORE
Italiano 3 Lingua Straniera 2
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 52/94
N.B. Le lezioni sono articolate settimanalmente su 5 giorni.
CUCINA
PROFILO PROFESSIONALE
L’Operatore del settore Cucina ha conoscenza delle principali ricette della
cucina regionale ed internazionale, del razionale uso delle moderne attrezzature
di cucina, della tecnica di confezione e presentazione dei “piatti” e dei “menù”,
delle principali nozioni di dietetica; sa calcolare il costo dei cibi; ha conoscenza di
almeno due lingue straniere, ha una preparazione professionale completa.
PIANO DI STUDI
Storia 2 Elementi di Gest. Aziendale 2
Lingua Straniera 3 Alimenti ed Alimentazione 3
Matematica ed
Informatica 2 Lab.Ser.Rist.Sett. Sala-Bar 16
Educazione Fisica 2
Religione (per coloro che
se ne avvalgono) 1
MATERIE D'INSEGNAMENTO - ore totali 36
Area Comune ORE Area di indirizzo ORE
Italiano 3 Lingua Straniera 2
Storia 2 Elementi di gest. Aziendale 2
Lingua Straniera 3 Alimenti ed Alimentazione 2
Matematica ed 2 Lab.Serv.Rist. Sett. Cucina 16
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 53/94
N.B. Le lezioni sono articolate settimanalmente su 5 giorni.
Biennio post qualifica (4° e 5° anno)
Il piano di studi del biennio di post qualifica si arricchisce con la TERZA AREA.
Il percorso formativo dell’Area Professionalizzante destinato agli studenti delle
classi IV e V Post-Qualifica (studenti che possiedono già una qualifica
professionale settoriale) scaturisce dall’esigenza di offrire una formazione
integrata che sia connessa con il percorso di studi, spendibile nel mondo del
lavoro e soprattutto coerente con i fabbisogni del territorio. Il percorso è
articolato in 180 ore di formazione e 120 ore di stage in aziende del settore e
consente l’acquisizione della qualifica di “CUOCO PER RISTORANTE ED ALBERGO”
SETTORE TURISTICO
PROFILO PROFESSIONALE
Il Tecnico dei Servizi Turistici, (dopo il corso di qualifica di ricevimento), è
una figura professionale legata al settore di mercato turistico. Unisce, ad una
cultura di base storica, artistica e geografica, una conoscenza approfondita delle
strutture e dei prodotti turistici e una padronanza delle tecniche operative di
base, con particolare attenzione all’utilizzo dei mezzi informatici.
Fondamentale risulta la conoscenza di due lingue straniere.
Informatica
Educazione Fisica 2
Religione (per coloro che
se ne avvalgono) 1
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 54/94
SBOCCHI PROFESSIONALI
Albergo, Font-Office, Organizzazione di pacchetti turistici, Consulenza
professionale, Consulenza formativa.
PROSECUZIONE DEGLI STUDI
Il diploma quinquennale permette l’accesso a tutte le facoltà universitarie
ed in particolare ai corsi di laurea in:
BENI CULTURALI
SCIENZE TURISTICHE
ECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI TURISTICI
LINGUA STRANIERA (spec. turistico culturale)
PIANO DI STUDI
N.B. Le lezioni sono articolate settimanalmente su 5 giorni. LA TERZA AREA : per il corso post-
qualifica un giorno a settimana è dedicato alla frequenza della terza area
MATERIE D'INSEGNAMENTO - ore totali 32
Area Comune ORE Area di indirizzo ORE
Italiano 4 Economia e Tecnica
dell'Azienda turistica 6
Storia 2 2^ Lingua Straniera 3
Lingua Straniera 3 Geografia Turistica 2
Matematica 3 Storia dell'Arte e dei Beni
Culturali 2
Educazione Fisica 2 Tecniche di Comunicazione e
Relazioni 2
Religione (per coloro
che se ne avvalgono) 1
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 55/94
SETTORE RISTORATIVO
PROFILO PROFESSIONALE
Il Tecnico dei Servizi della Ristorazione, (dopo i corsi di qualifica di
Operatore dei servizi di cucina e sala-bar), è un professionista che può assumere
livelli di responsabilità elevata nell’ambito delle diverse attività di ristorazione. Il
suo campo di lavoro riguarda il mercato ristorativo nei suoi aspetti organizzativi,
contatto e rapporto con la clientela e con il personale. Nella sua preparazione
sono fondamentali la conoscenza della tecnologia di settore e le procedure di
lavorazione, cottura e presentazione degli alimenti. Fondamentale è la
conoscenza di due lingue straniere.
SBOCCHI PROFESSIONALI
Ristorazione commerciale, Cucina d’albergo, Ristorazione Commerciale,
Mensa, Consulenza professionale , Consulenza formativa.
PROSECUZIONE DEGLI STUDI
Il diploma quinquennale permette l’accesso a tutte le facoltà universitarie
ed in particolare ai corsi di laurea in:
SCIENZE E TECNOLOGIE DELL’ALIMENTAZIONE
ECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI TURISTICI
LINGUA STRANIERA (spec. turistico culturale)
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 56/94
PIANO DI STUDI
N.B. Le lezioni sono articolate settimanalmente su 5 giorni.
CORSO SERALE IPSSAR
PROFILO PROFESSIONALE
L’Operatore del settore Cucina ha conoscenza delle principali ricette della
cucina regionale ed internazionale, del razionale uso delle moderne attrezzature
di cucina, della tecnica di confezione e presentazione dei “piatti” e dei “menù”,
delle principali nozioni di dietetica; sa calcolare il costo dei cibi; ha conoscenza di
almeno due lingue straniere, ha una preparazione professionale completa.
L’Operatore del settore Sala-Bar sa organizzare ed eseguire il servizio del
reparto; conosce le caratteristiche dei cibi e delle bevande, sa trattare con la
clientela, ha conoscenze di almeno due lingue straniere.
MATERIE D'INSEGNAMENTO - ore totali 32
Area Comune ORE Area di indirizzo ORE
Italiano 4 Economia e gestione delle
Aziende Ristorative 6
Storia 2 Legislazione 3
Lingua Straniera 3 Alimenti ed Alimentazioni 2
Matematica 3 2^ Lingua Straniera 2
Educazione Fisica 2 Lab. di Organizzazione e
gestione dei Servizi Ristorativi 2
Religione (per coloro
che se ne avvalgono) 1
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 57/94
PIANO DI STUDI CORSO SERALE IPSSAR
MATERIE D'INSEGNAMENTO
Materie
Biennio comune
unitario
1° e 2° anno
Monoennio di
qualifica (sez. articolata)
CUCINA/SALA-BAR
3° anno
Biennio
unitario
post-qualifica
4° e 5° anno
Italiano e storia 5 4 3
Storia 1
Inglese 2 2 3
Francese 2 2 3
Diritto ed economia 2
Matematica ed
Inform.
2 2 2
Educazione Fisica 2 2
Religione 1 1
Principi di
Alimentazione
2 3
Lab. Serv. di Cucina 8 11
Lab. Serv. di Sala-bar 8 11
Lab. Serv. di Ricevim. 3
Legislazione 2
Economia e gest.
Aziende ristorative
2 4
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 58/94
N.B. Le lezioni sono articolate settimanalmente su 5 giorni.
N.B. La classe 3 ( monoennio di qualifica) per le ore di lab. la classe si sdoppia e diventa
articolata.
LA TERZA AREA : per il corso post- qualifica un giorno a settimana è dedicato alla frequenza
della terza area
PIANO INTEGRATO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Alimenti e
alimentazione
3
Lab. Org. Serv.
Ristorativi
3
Totale ore settimanali 29 29 24
Obiettivo B Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti
Azione B1- Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave, in particolare sulle discipline tecnico-scientifiche,
matematica, lingua madre, lingue straniere
Codice
progetto Nazionale
Titolo del Progetto (Sede di svolgimento)
Macro Area
destinatari
Durata: ORE
B-4-FSE-
2009-128
“Valorizzare le competenze” (ITC)
Competenze metodologiche
15
docenti
30
B-7-FSE-Let’s have fun with English! (IPSSAR)
15 30
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 59/94
2009-63 Competenze metodologiche
(Lingua Inglese Liv. A2)
docenti
Obiettivo C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
Azione C.1 - interventi per lo sviluppo delle competenze chiave: comunicazione nella madrelingua, comunicazione nelle lingue
straniere, competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare ad apprendere,
competenze sociali e civiche, spirito d’iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale
Codice
progetto Nazionale
Titolo del Progetto (Sede di svolgimento)
Macro Area
destinatari Durata: ORE
C-1-FSE-
2009-667
“Lettura del territorio: passeggiata nei secoli di Egnazia”
(IPSSAR)
Competenze trasversali (Lingua Madre)
20
allievi 30
C-1-FSE-
2009-667
“Ricercando” (ITC)
Competenze trasversali (Lingua Madre)
20
allievi 30
C-1-FSE-
2009-667
“English 4U” (IPSSAR)
Competenze di base (Lingua Inglese)
(Lingua Inglese Liv. A2)
20
allievi 50
C-1-FSE-
2009-667
“Speak Easy” (ITC)
Competenze di base (Lingua Inglese)
(Lingua Inglese Liv. B2)
20
allievi 50
C-1-FSE-
2009-667
“Matematica con la LIM” (IPSSAR)
Competenze di base (Matematica)
(numeri e
20
allievi 30
C-1-FSE-
2009-667
“Matematica e realtà” (ITC)
Competenze di base (Matematica)
20
allievi 30
C-1-FSE-
2009-667
“Invito alle scienze: saremo più bravi!” (IPSSAR)
Competenze di base (Scienze e tecnologia)
20
allievi 30
Azione C.6 – Simulazione aziendale (IFS)
Codice
progetto Nazionale
Titolo del Progetto (Sede di svolgimento)
Macro Area
(Contenuti)
destinatari
Durata: ORE
C-6-FSE-
2009-66
“Impresa simulata di banqueting” (IPSSAR)
Competenze trasversali
(Marketing/Costruzione, implementazione e gestione sito per e-commerce)
Azienda tutor: azienda di banqueting del territorio
21 allievi 60
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 60/94
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Progetto Finalità N.
corsist
i
Docente
referente/t
utor
Clas
si coinvolte
Peri
odo
FaRe musica Innalzamento
competenze 15 Prof. III-IV-V Ottobre-
C-6-FSE-
2009-66
“Journey in Commercial Virtuality” (ITC)
Competenze trasversali
(Marketing/Costruzione, implementazione e gestione sito per e-commerce)
Azienda tutor: azienda di agriturismo del territorio
24
allievi 60
Obiettivo D Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società dell’informazione nella scuola
Azione D.1 - Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle nuove tecnologie della comunicazione
Codice
progetto Nazionale
Titolo del Progetto (Sede di svolgimento)
Macro Area
destinatari Durata: ORE
D-1-FSE-
2009-207
“Gestire le nuove tecnologie per essere competitivi” (IPSSAR)
Competenze di base
(utilizzo della rete wireless d’Istituto ed implementazione del sito Web d’Istituto)
15
docenti 30
Obiettivo G Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita
G.1 – Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero dell’istruzione di base per giovani e adulti
Codice
progetto Nazionale
Titolo del Progetto (Sede di svolgimento)
Macro Area
destinatari Durata: ORE
G-1-FSE-
2009-142
“PC facile” (IPSSAR)
Competenze di base
(informatica livello base)
20
adulti e
giovani adulti
30
G-1-FSE-
2009-142
“Nuove tecnologie per la valorizzazione e l’utilizzo delle
competenze” (ITC)
Competenze di base
(informatica livello intermedio)
20
adulti e
giovani adulti
30
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 61/94
trasversali Palmisano Classi Febbraio
Orientamento Scuole Medie Scuole
medie
Prof.ssa
Wanvestraut
III classi
scuole
medie
Gennaio-
Febbraio
Auguri “ricercati”
Innalzamento
competenze
trasversali
100 Prof.
Legrottaglie
III A-B-C
IV D
Novembre
-
Dicembre
Il Patentino a scuola
Innalzamento
competenze
trasversali
120 Proff. Amato
Semeraro
Classi
I e II
Nov.-Dic.
Feb.-Mag.
E_dicola (Doodle) Valorizzare le
Eccellenze 35
Prof.
Cisternino Tutte
Novembre
-
Maggio
Patente Europea Computer
ECDL
Valorizzare le
Eccellenze
Prof.
Tutte
Novembre
-
Maggio
Attività sportiva Valorizzare le
Eccellenze Tutte
Novembre
-
Maggio
MAGELLANO prof.
Pignatelli
SOS STUDENTI prof.
Pignatelli
EDUCAZIONE SALUTE
VIAGGI DI ISTRUZIONE
IISS “G. Salvemini” – Fasano (BR)
Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 62/94
FUNZIONI STRUMENTALI AL POF
(art. 37 CCNL-all. 3)
Area 2 “Sostegno ai docenti”
Maria TAGLIENTE – IPSSAR
Giovanni CISTERNINO - ITC
Obiettivi Azioni
ACCOGLIENZA
Presentare il Pof e l’organizzazione della scuola ai
nuovi docenti.
Coordinare le attività relative alla programmazione
curriculare e di classe.
MONITORAGGIO
Rilevazione e monitoraggio dei bisogni formativi dei
docenti e programmare un piano di formazione ed
aggiornamento.
Rilevazione e monitoraggio delle istanze di mezzi ed
ausili didattici.
Monitoraggio ed individuazione dei punti di forza ed i
punti di debolezza del POF.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 63/94
INCENTIVAZIONE DEL
CORRETTO USO DELLA
DIDATTICA
MULTIMEDIALE (DM)
Organizzazione di moduli formativi per:
Utilizzo della LIM;
Gestione dell’attività didattica con TIC;
Produzione di documentazione didattica per la DM.
Gestione della comunicazione didattica
ONLINE.
Dalla programmazione alla didattica in classe
con le TIC.
Docimologia per la DM.
COORDINAMENTO
Pianificazione di contatti periodici con i coordinatori
di classe per organizzare e raccordare vari interventi.
Definizione di criteri di valutazione condivisi.
Monitoraggio delle difficoltà evidenziate dai Consigli
di classe nel gestire gli alunni a rischio di abbandono
scolastico e programmazione di strategie di recupero
(in collaborazione con il docente responsabile dell’Area 3)
GESTIONE
Elaborazione del Patto di corresponsabilità
Organizzare corsi DEI (In collaborazione con il docente
responsabile dell’Area 3)
COMUNICAZIONE
Implementazione di più efficaci strategie di comunicazione tra scuola e docenti, docenti e docenti, docenti e famiglia. (Newsletter, sito della della scuola, mail-list)
Organizzazione di momenti di incontro per favorire la socializzazione tra i docenti.
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AREA 3 – “Sostegno agli studenti”
Prof.ssa Alessandra WANVESTRAUT
Obiettivi Azioni
Accoglienza
Presentazione della realtà scuola
Introduzione alle strutture organizzative e
gestionale della vita scolastica
Lettura critica del regolamento d’istituto
Analisi dei bisogni
formativi
Individualizzazione dei soggetti a rischio(in
collaborazione F.S. Area 2 e collaboratori).
Gestire colloqui con i genitori di alunni in
difficoltà.
Attività integrative
complementari ed
exstracurriculari
Contatti periodici con i coordinatori di classe per
organizzare e raccordare i vari interventi
Supporto attività elettive studentesche.
Rapporti con il comitato studentesco.
Assemblee studentesche.
Monitoraggio delle istanze in ordine alle visite
guidate e viaggi di istruzione (in collaborazione
con il referente viaggi d’istruzione).
Coordinamento
Educazione alla salute
Convenzione con ASL BR per l’attivazione dello
sportello CIC.
Rapporti di collaborazione a cura degli operatori
del consultorio familiare del SERT.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 65/94
Corsi di recupero Organizzazione corsi IDEI in collaborazione con il
docente F.S. area 2.
Orientamento in
ingresso
Contatti informativi con i docenti referenti delle
scuole secondarie di 1° grado. Accoglienza delle
terze medie in visita con simulazione di lezioni nei
mesi di Gennaio e Febbraio.
Attività di orientamento e di consulenza presso le
scuole medie del territorio e relativi incontri con
le famiglie.
Organizzazione della settimana di “Open-Day”
(dal 1 al 7 Febbraio 2010)
Orientamento in itinere Attività di sviluppo della consapevolezza delle
proprie scelte.
Orientamento
In uscita
(In collaborazione con
l’area IV)
Contatti con Enti, Aziende, Università Attività di
orientamento di indirizzo professionale per le
classi terminali.
Programmazione di cicli di conferenze di
orientamento con le Forze Armate e visite ad Enti
militari.
Visita presso le sedi universitarie del territorio.
Incontri con i rappresentanti del mondo del
lavoro e della Confindustria.
Riorientamento
Scolastico
Contatti periodici con i coordinatori ed i
collaboratori per individuare strategie di
intervento per riorientare la scelta.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 66/94
AREA 4.1 – “Rapporti con il territorio”
Prof.ssa Angela GUARINI
o Relazioni con aziende del settore tuiristico-alberghiere con enti e associazioni del
territorio
o Rapporti con altre scuole per attività in rete
o Partecipazione a convegni e seminari in cui occorre fornire l’immagine dell’istituto
o Organizzazione di manifestazioni ,convegni gare, scambi culturali
o Creazione e aggiornamento continuo di una bacheca per gli alunni suddivisa in offerta e
ricerca di lavoro
o Cura delle procedure per lo svolgimento di tirocini professionalizzanti secondo la
normativa vigente
o Relazioni con il mondo del lavoro per la realizzazione di attività formative e stage
professionali
o Coordinamento interno/esterno delle attività, attraverso un rapporto organico e
sistematico con le altre Funzioni Strumentali
AREA 4.2 – “PON – POR: Terza Area Professionalizzante”
Prof. Giovanni SEMERARO
Obiettivi Azioni
Terza Area
Professionalizzante
Rappresentare l’Istituto presso i servizi provinciali
gestori dei progetti POR Terza Area (corrispondenza
e assunzione di responsabilità formale rispetto ad
atti/gestione progetti).
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 67/94
Formazione integrata
Coprogettazione con l’ente AMCOL di Brindisi del
percorso integrato di Qualifica Post Obbligo –POR
Puglia 2007-2013 FSE 20007IT051PO005 -progetto
“Cuoco in alberghi e ristoranti” (codice 52210 ISTAT
NUP-2006).
Progetti
Ricerca/selezione/partecipazione a bandi
provinciali/regionali/nazionali/internazionali per
l’ampliamento dell’offerta formativa dell’Istituto;
Valutazione ex-ante/ex-post dei progetti POF
dell’Istituto.
AREA 5 – “Gestione della comunicazione”
www.salveminionline.it
Prof. Paolo NAPPO
Premessa
L’adozione di un sito da parte di un’istituzione scolastica, con funzione di
comunicazione con il mondo esterno e principalmente con la propria utenza
interna, sia essa effettiva o potenziale, è un indicatore della volontà di
comunicare con i nuovi mezzi forniti dalla tecnologia multimediale ed anche della
volontà di riconoscersi soggetti sociali attivi, presenti e promotori reali di una
proposta scolastica ed educativa consapevole.
Il sito svela, in modi diversi, l'impronta culturale della scuola , il suo
orientamento e le sue latenze educative. Può essere uno specchio della realtà
scolastica o una finzione.
Contenuti standard del sito e valore aggiunto
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 68/94
Principalmente il sito web rappresenta l’organizzazione scolastica ,
presentando a grandi linee
Le figure e gli organi di riferimento della scuola, i documenti e le
informazioni sull'offerta formativa.
Il valore aggiunto è rappresentato invece dalle maggiori opportunità che il
sito offre : la possibilità di elaborare il senso dell'appartenenza alla scuola; la
possibilità di ricostruire la storia scolastica in funzione della creazione di una
identità condivisa; la condivisione del materiale didattico per l'attivazione in
prospettiva di percorsi di e-learning; l'esposizione dei lavori degli studenti e la
menzione della loro partecipazione a concorsi, gare e manifestazioni (che
servono sia alla promozione delle attività messe in atto dalla scuola, sia a rendere
gli studenti maggiormente protagonisti degli spazi scolastici); l'appartenenza a
una comunità d'apprendimento e la partecipazione a progetti interscolastici
(anche internazionali), che vengono favoriti in particolare dall'uso di strumenti
multimediali; l'attivazione, gestione e partecipazione ai forum (che rendono
l'ambito scolastico un luogo meno formale, dove si può sviluppare una cultura
dell'appartenenza a partire dal basso); e infine la costituzione di una Intranet
scolastica (che offre la possibilità di meglio organizzare la vita scolastica e di
distinguere le informazioni date in base alla tipologia dell'interlocutore).
Per tutte queste ragioni è sicuramente uno strumento potente e flessibile,
però non bisogna dimenticare che la sua funzione più importante è quella di
servizio a carattere pubblico. Il sito web di una scuola contiene informazioni e
deve mettere nella condizione tutti i suoi utenti di poter accedere almeno ai
contenuti essenziali.
E’prevista la partecipazione di tutte le componenti scolastiche a questo
progetto che poi è specchio dell’intero progetto educativo della scuola.
• del coinvolgimento dei genitori
• del coinvolgimento degli studenti
Il sito è indicatore soprattutto dei docenti della scuola e del loro livello di
condivisione della gestione della scuola con l'utenza e la realtà circostante.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 69/94
Rende:
- Visibile l’organigramma dettagliato delle figure principali
dell'organizzazione scolastica dalla Dirigenza alla componente studenti
ognuna declinata secondo compiti e ruoli svolti , organi collegiali compresi.
- Pubblici i principali documenti dell'organizzazione scolastica: il POF, il
Regolamento d'Istituto, la Carta dei Servizi e gli altri regolamenti Il
rendiconto economico e il Piano Annuale delle Attività, che documentati in
modo funzionale alla lettura e alla consultazione web da parte di
utenti anche non appartenenti al mondo della scuola
- La struttura logistica della scuola
- Il lavoro di classe: dal contratto formativo all'attività didattica; dai criteri di
valutazione degli
studenti, alle attività di recupero e di sostegno…
- L'offerta formativa scolastica: Il successo formativo Le iniziative socio-
culturali
- I rapporti col territorio e il mondo del lavoro
- La condivisione del materiale didattico
- La divulgazione del giornalino scolastico, nel caso particolare il link al
portale dell’Istituto www.teseo.cc
- L'esposizione degli elaborati degli studenti
- La promozione della partecipazione a concorsi, gare e manifestazioni
- La partecipazione a progetti di carattere internazionale
- Strumenti di collaborazione interattiva
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 70/94
OBIETTIVI
Gli obiettivi in elenco sono stati individuati fra quelli elencati nel manuale
per la Qualità dei Siti Culturali Pubblici ed adeguati alle caratteristiche di un
sito scolastico.
1. Rendere trasparente l'attività dell'istituzione scolastica
2. Rendere trasparente l'attività di gestione e di aggiornamento del sito
3. Diffondere contenuti culturali e didattici
4. Offrire servizi per gli studenti
5. Offrire servizi per i genitori
6. Offrire servizi per i docenti
7. Rendere accessibile il sito, apportando le modifiche indicate dalle linee
guida del W3C, ente che certifica l’accessibilità dei siti internet
8. Favorire pratiche collaborative tra le varie componenti della scuola e tra
le agenzie formative operanti nel territorio.
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’
Estratto dalle “Linee guida per la diffusione della qualità nella scuola” del
MIUR
Il Progetto Qualità si caratterizza essenzialmente come un percorso di
ricerca, che favorisce lo sviluppo organizzativo del sito teso alla rappresentazione
della scuola in funzione delle finalità proprie del sistema formativo e degli
obiettivi specifici proposti nel POF, nell’ambito della propria autonomia culturale,
didattica e gestionale.
Il Progetto mira al miglioramento continuo della qualità del servizio
scolastico e alla sua affidabilità, valorizzando le sinergie tra il mondo della scuola
e il mondo del lavoro, i cui operatori, nella consapevolezza delle rispettive
autonomie e specificità istituzionali, si confrontano e collaborano, con un
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 71/94
arricchimento reciproco, per contribuire all’innovazione del sistema formativo e
allo sviluppo di una cultura professionale e organizzativa più fortemente
orientata verso l’assunzione delle responsabilità che l’autonomia assegna
all’Istituzione.
Esso si realizza attraverso una costante analisi della realtà in cui ci si trova
ad operare e dei processi che caratterizzano il servizio scolastico, progettando,
realizzando e controllando interventi per una qualificazione sempre più alta del
servizio, in un’ottica orientata dalla ricerca di risposte adeguate ai bisogni degli
studenti, delle famiglie e del territorio, e di una piena valorizzazione delle
esperienze e dell’impegno degli operatori scolastici. Il miglioramento della
qualità del servizio, la ricerca di una maggiore soddisfazione dei bisogni e delle
attese di utenti e operatori, l’impegno costante per garantire l’affidabilità del
servizio offerto in tutti i suoi aspetti, l’orientamento verso risultati di
apprendimento crescenti per gli studenti, tali da promuoverne in misura
sostanziale il successo formativo, rappresentano perciò gli obiettivi primari del
Progetto Qualità.
Fase di lavoro:
Rivisitazione del sito attuale
Aggiornamento del sito ai nuovi contenuti del POF
Individuazione di modalità funzionali alla raccolta dei materiali
Gestione dello spazio interattivo: Modulistica a disposizione per
docenti e genitori, progetti e-learning
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 72/94
allegati
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REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Il presente regolamento disciplina la vita della comunità scolastica nel pieno
rispetto delle disposizioni legislative vigenti in materia.
TITOLO I: ORGANI COLLEGIALI
Art. 1 Convocazione degli organi collegiali
La convocazione degli organi collegiali con l’indicazione dell’ordine del
giorno va comunicata per iscritto a ciascun componente e resa pubblica,
mediante affissione di apposito avviso, all’albo dell’Istituto almeno cinque giorni
prima dalla data della riunione.
Art. 2 Collegio dei docenti
Il collegio dei docenti, composto dal personale di ruolo e non di ruolo in
servizio nell’Istituto, è presieduto dal Dirigente Scolastico. Si riunisce alle
scadenze programmate e tutte le volte che il Dirigente Scolastico ne ravvisi la
necessità, o quando ne faccia richiesta almeno 1/3 dei suoi membri e, comunque,
almeno una volta a trimestre o quadrimestre.
Il collegio dei docenti:
Elabora l’azione educativa armonizzando le finalità specifiche del corso di
studi con l’esigenza del territorio;
Cura la programmazione didattico - educativa;
Predispone il piano annuale delle attività;
Discute e approva le sperimentazioni;
Individua al suo interno, gruppi di lavoro funzionali alla realizzazione del
progetto educativo.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 74/94
Art. 3 Comitato di valutazione
Il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti, è formato dal
Dirigente Scolastico, che ne è il presidente, e da due o quattro docenti quali
membri effettivi e da uno o due docenti quali membri supplenti a seconda che la
scuola abbia più o meno 50 docenti.
Il comitato è eletto dal collegio dei docenti ed è convocato dal Dirigente:
a) per la valutazione del servizio su richiesta dei singoli interessati ai
sensi dell’art. 66 D.P.R. 31.5.1974, n.416;
b) alla conclusione dell’anno prescritto agli effetti della valutazione del
periodo di prova ai sensi dell’art. 58 D.P.R. 31.5.1974, n.416;
c) ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
Art. 4 Prima riunione ed elezione del presidente del Consiglio d’Istituto
La prima convocazione del Consiglio d’Istituto successiva alla nomina dei
relativi membri da parte dell’Ufficio Scolastico Provonciale è disposta dal
Dirigente Scolastico.
Nel corso della prima riunione, presieduta dal Dirigente Scolastico, i
componenti del Consiglio eleggono il presidente, a scrutinio segreto, scegliendolo
fra i rappresentanti dei genitori.
E’ considerato eletto il genitore che, in presenza di almeno la metà più uno
dei componenti il Consiglio, abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti.
Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente
è eletto a maggioranza relativa. A parità di voti è eletto il più anziano di età.
Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un vicepresidente, da
scegliere fra i genitori, secondo le stesse modalità previste per l’elezione del
presidente.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 75/94
Art. 5 Convocazione del consiglio d’Istituto
Le riunioni successive alla prima sono convocate dal Presidente del
Consiglio d’Istituto. Questi è tenuto a disporre la convocazione ogni qualvolta ne
faccia richiesta il Presidente della Giunta Esecutiva, o la maggioranza del
Consiglio stesso.
Art. 6 Pubblicità degli Atti
Ai sensi dell’art. 27 D.P.R. 31.05.1974, n. 416, gli atti del Consiglio
d’Istituto sono resi pubblici entro otto giorni dalla seduta mediante affissione
all’albo di copia integrale del verbale, sottoscritta e autenticata dal segretario.
Non sono soggette a pubblicazione le delibere concernenti singole
persone, a meno che gli interessati non ne facciano richiesta per iscritto.
Almeno 24 ore prima della riunione, saranno disponibili in segreteria per la
consultazione, gli atti e i documenti necessari per le deliberazioni.
Art. 7 Relazione annuale.
La giunta esecutiva dispone nel mese di settembre di ogni anno una
relazione sulle attività svolte dal Consiglio. La relazione, discussa ed approvata in
apposita seduta del Consiglio entro il mese di ottobre e, comunque, in caso di
rinnovo dell’organo, prima dell’insediamento del nuovo, firmata dal presidente
del Consiglio e dal presidente della giunta, è inviata dal Dirigente Scolastico
all’Ufficio Scolastico Provinciale e al Consiglio Scolastico Provinciale entro 15
giorni dalla sua approvazione.
Art. 8 Consigli di classe
Il consiglio di classe è composto da tutti i docenti (di ruolo e non di ruolo)
di ogni singola classe, da due rappresentanti eletti dagli studenti e da due
rappresentanti eletti dai genitori degli alunni.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 76/94
Il Consiglio di classe è convocato dal Dirigente Scolastico di propria
iniziativa o su richiesta scritta e motivata di almeno un terzo dei componenti.
Il Consiglio si riunisce secondo le scadenze e con le modalità e i contenuti
deliberati dal Collegio dei Docenti, ed è presieduto dal Dirigente Scolastico o da
un suo delegato.
Il Consiglio di classe può convocare all’inizio dell’anno scolastico un consiglio
aperto agli studenti per la presentazione della programmazione.
Il Consiglio di classe:
a) Traduce in percorsi formativi le scelte educative e didattiche
elaborate in seno al Collegio dei docenti;
b) Verifica periodicamente l’efficacia delle strategie e delle metodologie
didattiche indicate nella programmazione;
c) Propone attività integrative finalizzati al recupero, al sostegno e
all’approfondimento;
d) Organizza visite guidate e propone itinerari per i viaggi d’istruzione;
e) Elabora i piani educativi individualizzati (PEI) per l’integrazione
scolastica degli alunni diversamente abili;
f) Sollecita la partecipazione dei genitori e degli studenti alla vita della
scuola.
g) Procede alle valutazioni intermedia e finale e determina l’ammissione
alla classe successiva e agli esami di stato.
Art. 9 Assemblea d’Istituto
L’Assemblea d’Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del
Comitato studentesco o del 10% degli studenti.
L’ordine del giorno e la data dell’assemblea, nonché i nominativi
d’eventuali esperti esterni chiamati a parteciparvi, devono essere presentati al
Dirigente Scolastico almeno 5 g. prima della data prevista.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 77/94
L’eventuale partecipazione di esperti di problemi sociali e culturali, artistici
e scientifici deve essere autorizzata dal Consiglio d’Istituto o, in alternativa,
concordata dal comitato studentesco o dai rappresentanti d’istituto con il
Dirigente Scolastico.
Ai sensi dell’art. 44 D.P.R. 31.5.1974, n.416, l’Assemblea deve darsi un
regolamento per il proprio funzionamento e inviarne copia al C.di I.
L’ordinato svolgimento dell’assemblea deve essere assicurato dal comitato
studentesco o dal presidente eletto dall’assemblea stessa.
Il Dirigente Scolastico ha potere d’intervento in caso di violazione del
regolamento o di constatata impossibilità di ordinato svolgimento
dell’assemblea.
Art.10 Assemblea di classe
L’Assemblea di classe è richiestadai rappresentanti di classe, almeno tre
giorni prima, mediante comunicazione al Dirigente Scolastico recante la data e
l’ordine del giorno. Al termine della riunione i rappresentanti di classe devono
redigere il verbale dell’assemblea che sarà consegnato in Presidenza.
L’assemblea di classe non può essere tenuta sempre nello stesso giorno
della settimana, né può aver luogo – come peraltro l’assemblea d’istituto – nel
mese conclusivo delle lezioni.
L’insegnante in servizio nell’ora in cui si svolge l’assemblea non ha l’obbligo
di rimanere nell’aula, ma deve sostare nei pressi per intervenire qualora se ne
ravvisasse la necessità.
In caso di constatata impossibilità di un ordinato svolgimento
dell’assemblea, il docente avviserà il Dirigente Scolastico che procederà alla
sospensione e revoca della stessa.
Gli studenti possono invitare, durante le assemblee di classe, i docenti e
avviare con loro un confronto su questioni attinenti alla vita scolastica.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 78/94
Possono promuovere iniziative, da concordarsi con il capo d’istituto,
finalizzate a rendere concreto il loro diritto di partecipazione attiva alla vita della
scuola.
Art.11 Comitato studentesco
Il comitato studentesco è costituito dai rappresentanti di classe eletti
annualmente e dai rappresentanti d’istituto.
Il comitato, che rimane in carica un anno, elegge un presidente, un vice
presidente, un segretario e una giunta costituita dai rappresentanti di ciascun
corso.
Oltre ai compiti espressamente previsti dalla legge il comitato può
svolgere altri incarichi affidatigli dall’assemblea studentesca.
Il Comitato studentesco non può programmare alcuna attività nelle ore
coincidenti con lo svolgimento delle lezioni, salvo situazioni eccezionali, previa
autorizzazione del Dirigente Scolastico. Di ogni seduta sarà redatto regolare
verbale.
Art.12 - Assemblea dei genitori
I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali
scolastici.
Le assemblee possono essere di classe o di istituto: ad esse possono
partecipare il Dirigente Scoalstico e gli insegnanti rispettivamente della classe e
dell’Istituto.
Per la convocazione si rimanda all’art. 45 D.P.R. 31.5.1974 n.416.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 79/94
Art.13 Comitato dei genitori
Il comitato dei genitori è costituito dai rappresentanti di classe e rimane in
carica un anno.
Il comitato elegge al suo interno i seguenti organi: presidente, vice
presidente e segretario.
Il comitato ha il compito di favorire il dialogo fra le componenti scolastiche e
si occupa delle problematiche interne all’istituto. Si riunisce, in ambito scolastico,
in orario al di fuori delle lezioni su convocazione del presidente o a richiesta di
1/3 dei componenti per discutere su argomenti prefissati.
Art. 14 Organo di garanzia
L’organo di garanzia previsto dall’art. 5 comma 2 dello Statuto degli
studenti, è composto da un docente, un genitore, uno studente e dal Dirigente
Scolastico che lo presiede.
Il rappresentante dei docenti è nominato dal Consiglio d’Istituto. Il
rappresentante del genitori e degli studenti sono eletti dalle rispettive
componenti.
L’organo di garanzia è competente su richiesta degli studenti o di chiunque
vi abbia interesse:
a) a decidere sui ricorsi contro le sanzioni disciplinari irrogate agli
studenti;
b) su eventuali conflitti che insorgono nella scuola sull’applicazione del
Regolamento.
Art. 15 Organo di garanzia Regionale
Contro le decisioni adottate dal comitato di garanzia sull’applicazione del
regolamento (art.14 lett. b) e sulle violazioni dello Statuto, gli studenti della
scuola secondaria superiore, o chiunque vi abbia interesse, possono ricorrere al
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 80/94
Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale. che decide in via definitiva sui reclami
proposti (Art. 5 comma 3 D.P.R. 235/2007).
Il Direttore decide previo parere vincolante dell’Organo di Garanzia
Regionale.
L’Organo di Garanzia Regionale, dopo aver verificato la corretta applicazione
della normativa e dei regolamenti, procede all’istruttoria esclusivamente sulla
base della documentazione acquisita, o di memorie scritte presentate da chi
propone reclamo. Non è ammissibile l’audizione orale del ricorrente o di altri
soggetti controinteressati (art. 5 comma 4 D.P.R. 235/2007).
L’Organo di garanzia Regionale dovrà esprimere, entro il termine perentorio
di 30 giorni, il proprio parere. Se non vi provvede, scaduto tale termine il
Direttore dell’Ufficio Regionale dovrà decidere autonomamente.
L’Organo di Garanzia Regionale, dura in carica 2 anni, ed è composto dal
Direttore Generale o da un suo delegato, che lo presiede, da due studenti
(designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali), da tre docenti,
e da un genitore.
TITOLO II - NORME ORGANIZZATIVE
Art.16 Formazione delle classi
La formazione delle classi rientra nelle competenze del Capo di istituto, il
quale deve tenere conto dei criteri determinati annualmente dal Ministro della
P.I. di concerto con il Ministro del Tesoro, nonché dei criteri generali stabiliti dal
Consiglio d’Istituto e inseriti nel P.O.F.
Fissati i criteri, il collegio dei docenti è chiamato ad individuare concrete
modalità operative. Tali operazioni saranno effettuate immediatamente dopo la
scadenza dei termini per la conferma delle iscrizioni.
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 81/94
Art. 17 Assegnazione dei docenti alle classi
Il Capo d’Istituto provvede all’assegnazione dei singoli docenti alle classi,
sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio d’istituto e delle proposte
articolate in seno al collegio dei docenti.
Il Consiglio d’Istituto tiene conto della continuità didattica, dell’anzianità di
servizio, e di esigenze relative al funzionamento della scuola.
Il Collegio esamina l’effettiva disponibilità di cattedre e classi e fornisce
indicazioni concrete, nel pieno rispetto dei criteri stabiliti dal Consiglio di istituto.
Nel caso che tali criteri e proposte siano disattese, il Capo d’Istituto è tenuto
a chiarirne le ragioni (a chi, come e in che sede…).
Tali operazioni saranno effettuate immediatamente dopo l’approvazione
dell’organico di fatto.
Art. 18 Criteri per la formulazione dell’orario delle lezioni.
La formazione dell’orario delle lezioni è funzionale agli obiettivi formativi del
POF.
L’impegno settimanale è distribuito in maniera equilibrata per consentire
agli allievi un’efficace e razionale organizzazione dello studio individuale.
Art. 19 Funzionamento della biblioteca, dei laboratori, della palestra
Alla biblioteca d’Istituto è preposto un insegnante incaricato dal Dirigente
Scolastico.
Il docente organizza autonomamente le modalità di consultazione dei testi e
il prestito degli stessi.
Alla gestione dei gabinetti scientifici, dei laboratori e delle palestre sono
preposti singoli insegnanti designati dal Dirigente. Ciascun docente organizza
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Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010 82/94
l’utilizzazione delle palestre e dei laboratori secondo le caratteristiche specifiche
degli stessi, predisponendo un adeguato regolamento interno.
Art. 20 Viaggi d’Istruzione e visite guidate
I viaggi d’Istruzione, le visite guidate, e le uscite didattiche sono attività di
formazione ed istruzione.
Il Consiglio d’Istituto approva in linea generale l’attività concernente le visite
guidate e i viaggi d’Istruzione.
Il Consiglio di classe all’inizio dell’anno scolastico propone itinerari e visite
guidate che saranno inseriti nella programmazione di classe.
I viaggi d’Istruzione saranno programmati con cura (saranno oggetto di
studio e di documentazione) e devono essere coerenti con il piano di studi.
Il Consiglio di classe dovrà indicare un docente accompagnatore che sarà il
referente della realizzazione culturale del viaggio.
Solo in casi eccezionali si può ricorrere a docenti accompagnatori di altre
classi.
Art. 21 C.I.C.
Il Centro informazione e Consulenza costituisce centro d’ascolto delle
problematiche dei giovani, sportello d’informazione.
Nelle sue finalità rientrano: la ricognizione dei bisogni del mondo
studentesco e l’elaborazione d’attività d’animazione e di promozione culturale.
Art. 22 Comunicazioni con i genitori
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L’istituto intende garantire la continuità dell’informazione delle famiglie
attraverso incontri bimestrali nella fascia pomeridiana, colloqui settimanali
durante l’orario di servizio dei docenti, comunicazioni scritte.
Le famiglie saranno tempestivamente avvertite in caso di profitto
insufficiente o di comportamenti disdicevoli, nonché nei casi di assenze e ritardi
frequenti.
TITOLO III - DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI
Art. 23 Diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata
Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale
qualificata.
A tal fine l’Istituto:
a) razionalizza l’impiego delle risorse e ne cura il potenziamento;
b) organizza incontri con i rappresentanti delle istituzioni ed esponenti
del mondo del lavoro e della cultura, visite guidate in aziende, enti,
luoghi di interesse storico ed artistico, scambi culturali con altre
scuole italiane ed estere;
c) favorisce l’inserimento degli studenti stranieri, attivando corsi
intensivi di lingua italiana e rispettando la cultura e la religione delle
comunità di appartenenza;
d) partecipa ad iniziative promosse da enti e associazioni operanti sul
territorio.
Art. 24 Diritto di partecipazione
Gli studenti partecipano attivamente alla vita della scuola.
Nella fase iniziale dell’anno scolastico, in seno all’Assemblea d’Istituto e
nelle singole assemblee di classe, gli studenti possono articolare proposte sugli
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obiettivi didattico-educativi e disciplinari da perseguire, sui corsi integrativi
facoltativi e sui progetti da realizzare.
Gli organi competenti ne terranno conto dopo averne accertata la valenza
didattica e organizzativa.
Gli alunni possono inoltre:
a) sollecitare l’avvio di attività di recupero, sostegno e
approfondimento;
b) proporre itinerari per visite guidate e viaggi d’istruzione;
c) proporre incontri con esponenti delle istituzioni o esperti nei vari
settori per approfondire tematiche di particolare interesse per i
giovani;
d) esprimere valutazioni sui libri di testo e sugli altri sussidi utilizzati.
Gli studenti possono essere consultati per esprimere pareri non vincolanti su
questioni che influiscano in modo rilevante sull’organizzazione della scuola.
Art. 25 Diritto d’informazione
Lo studente ha il diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che
regolano la vita della scuola.
All’inizio dell’anno scolastico saranno illustrati :
a) il regolamento interno d’Istituto;
b) le norme di sicurezza e il piano d’evacuazione;
c) la programmazione di classe e le programmazioni disciplinari;
d) i regolamenti predisposti dai responsabili dei laboratori, della
palestra, della biblioteca;
Contestualmente , agli alunni e alle famiglie, sarà consegnata copia del
“patto di corresponsabilità”.
Art. 26 Diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva
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Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva.
Gli studenti devono conoscere i criteri di valutazione deliberati dal Collegio
dei docenti e recepiti nella programmazione di classe.
Al termine di ogni verifica orale il docente fornisce gli elementi circa le
conoscenze, le competenze e le capacità evidenziate, perché possano giungere
all'auto valutazione.
Le verifiche scritte, nel numero stabilito dal Collegio Docenti per ogni
quadrimestre, saranno corrette entro 10 giorni dalla data di svolgimento, e
comunque, prima che sia effettuata la prova successiva.
Art. 27 Diritto alla riservatezza
In ottemperanza a quanto previsto dalla legge 31 dicembre 1996 n.675, la
scuola è dovuta alla tutela della privacy e quindi alla riservatezza circa le notizie
riguardanti l’alunno e la sua famiglia.
E’ vietato diffondere immagini e dati personali altrui, acquisiti mediante
fotocamere, videocamere, registratori vocali di telefoni cellulari o di altri
dispositivi elettronici, senza l’esplicito consenso dell’interessato (Dir. N.104 del
30 novembre 2007)
Art. 28 Regole di comportamento
Gli studenti hanno l’obbligo di frequentare regolarmente le lezioni, di
impegnarsi nello studio e di partecipare con attenzione al lavoro svolto in classe,
senza arrecare disturbo ai compagni.
Gli studenti, obbligati a partecipare in modo attivo a tutte attività didattiche
curriculari, devono sempre mantenere un comportamento improntato alla
correttezza e alla buona educazione sotto l’aspetto sia formale che sostanziale.
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Art. 29 Rispetto delle disposizioni organizzative e di sicurezza
a) Gli studenti sono tenuti ad osservare le seguenti disposizioni organizzative e
di sicurezza:
entrare nella scuola (salvo disposizioni temporanee particolari) dieci minuti
prima dell’inizio delle lezioni.
Saranno consentiti ritardi superiori a 10 minuti oltre l’orario previsto in
misura non superiore a 3 per quadrimestre; l’ alunno potrà essere
ammesso in classe previa autorizzazione scritta del Dirigente Scolastico o
del collaboratore delegato. L’alunno sarà ammesso in classe
esclusivamente al cambio tra la prima e seconda ora.
Solo per comprovati e validi motivi, sarà ammesso l’ingresso a scuola dopo
la seconda ora di lezione.
b) E’ vietato allontanarsi dall’Istituto senza autorizzazione del Dirigente
Scolastico o di un suo delegato.
Il Capo d’Istituto o un suo delegato, potrà eccezionalmente su richiesta scritta
dei genitori, autorizzare l’alunno a lasciare la scuola prima della fine delle
lezioni. I minorenni dovranno essere prelevati dai genitori.
c) Gli alunni impegnati in attività sportiva devono presentare domanda scritta al
Dirigente Scolastico entro il 31 ottobre di ogni anno, allegando il calendario
degli impegni e una dichiarazione da parte della società sportiva di
appartenenza che attesta la veridicità degli impegni.
Tali richieste saranno attentamente vagliate dalla Presidenza e subordinate
alle esigenze scolastiche.
d) Gli alunni rimasti assenti dalle lezioni, saranno riammessi in classe il giorno
del rientro dal docente della prima ora previa giustifica scritta firmata dal
genitore. In caso di dimenticanza, inderogabilmente il giorno successivo.
Ulteriore ritardo nella presentazione della giustifica sarà motivo di non
ammissione alle attività didattiche. Gli alunni minorenni saranno comunque
trattenuti all’interno dell’istituto scolastico sino al termine delle lezioni.
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Le assenze ripetute saranno segnalate al Capo d’Istituto per le opportune
comunicazioni alle famiglie.
e) Nel cambio dell’ora e nel caso di assenza del docente è vietato agli alunni
uscire dall’aula.
Gli insegnanti hanno il dovere di raggiungere nel minor tempo possibile l’aula
di loro competenza.
Durante l’intervallo i docenti della terza ora sono tenuti a vigilare.
f) Per motivi di sicurezza non è consentito in alcun modo l’allontanamento dalla
classe dello studente, anche in presenza di comportamenti scorretti o
fastidiosi.
Il docente, in caso di comportamento scorretto, avvierà la procedura
disciplinare prevista dal Regolamento e nei casi più gravi, provvederà
accompagnamento dell’alunno in Presidenza da parte del personale ATA,
affinchè il Dirigente scolastico o un suo collaboratori possa adottare i
provvedimenti del caso.
g) E’ fatto divieto di fumare negli ambienti scolastici. I collaboratori del Dirigente
sono incaricati di effettuare i controlli. In caso di trasgressione saranno
applicate le sanzioni previste dalla normativa vigenti.
h) E’ fatto divieto a tutti gli alunni di usare il telefono cellulare e altri dispositivi
elettronici e audiovisivi durante lo svolgimento delle attività didattiche.
Eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate
da ragioni di particolare urgenza o gravità, potranno essere soddisfatte previa
autorizzazione del docente.
La violazione di tale disposizione comporterà il ritiro temporaneo del
cellulare e/o il deferimento alle autorità competenti. Tale provvedimento verrà
adottato anche nel caso in cui lo studente utilizzasse dispositivi per riprese non
autorizzate.
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Il divieto di usare il cellulare nell’ Istituto durante le attività didattiche è
esteso a tutto il personale docente.
Art. 30 Uso corretto delle strutture
Gli studenti devono fare uso corretto e responsabile delle strutture e degli
strumenti in dotazione della scuola, così come devono rispettare i beni personali
dei compagni, assumendosene la responsabilità civile e penale.
Gli studenti potranno, previa autorizzazione del Capo d’istituto, utilizzare le
strutture scolastiche anche nelle ore pomeridiane, purché le attività
programmate siano finalizzate alla loro crescita umana e professionale.
Gli studenti, devono rispettare le norme di sicurezza predisposte dall’istituto
evitando di assumere comportamenti che possono arrecare danno o creare
situazioni di pericolo per sé e per gli altri.
TITOLO IV - LE SANZIONI DISCIPLINARI
Art. 31 Sanzioni disciplinari
L’inosservanza delle disposizioni degli artt. 27, 28, 29 e 30 del presente
Regolamento d’istituto comporterà l’applicazione di sanzioni disciplinari.
Tali sanzioni, hanno finalità educative e tendono a rafforzare il senso di
responsabilità e il ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità
scolastica, sono proporzionate all’infrazione commessa e ispirate ai principi
contenuti nell’art. 4 dello Statuto degli studenti e delle studentesse.
Art. 32 Ammonizione in classe
E’ prevista la sanzione dell’ammonizione in classe e l’annotazione
disciplinare sul registro di classe nei seguenti casi:
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a) l’alunno non abbia giustificato l’assenza nei tempi e nei modi di cui
all’art. 29 lett.d) del presente regolamento;
b) non abbia assolto diligentemente i suoi doveri scolastici ai sensi
dell’art.28;
c) si sia allontanato dall’aula senza autorizzazione;
d) abbia fatto ingresso nell’istituto dopo l’orario d’inizio delle lezioni
per tre volte;
e) abbia violato il divieto di fumare nei locali dell’Istituto ( art.29 lett.
g) ;
f) abbia violato il divieto di usare in classe il telefono cellulare e altri
dispositivi elettronici e audiovisivi durante lo svolgimento delle
attività didattiche (art. 29 lett. h).
Tale sanzione è irrogata dal preside o dai docenti.
Art. 33 Ammonimento scritto
E’ previsto l’ammonimento scritto da parte del Dirigente Scolastico e
convocazione dei genitori nei casi in cui l’alunno:
a) abbia già subito 3 ammonimenti per le infrazioni di cui all’articolo
precedente lett. a);
b) abbia già subito 2 ammonimenti per le infrazioni di cui all’articolo
precedente lett. b), c), d), e), f);
c) abbia utilizzato in maniera scorretta le strutture, le attrezzature, i
sussidi didattici e abbia in tal modo arrecato danni non gravi al
patrimonio della scuola;
d) abbia, con i suoi comportamenti, gravemente turbato il regolare
svolgimento delle attività programmate all’interno della scuola;
e) abbia omesso di eseguire le disposizioni impartite dal Capo d’Istituto e
dai docenti;
f) abbia tenuto un comportamento gravemente scorretto o violento nei
confronti dei compagni, o si sia appropriato dei beni degli stessi;
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g) si sia allontanato dall’Istituto senza autorizzazione.
Art. 34 Allontanamento dalla Comunità scolastica per un periodo non
superiore a 15 giorni
E’ previsto l’allontanamento dalla Comunità scolastica per periodi non
superiori a quindici giorni nei casi in cui lo studente:
a) abbia già subito 2 ammonimenti scritti per le infrazioni di cui all’articolo
precedente lett. c), d), e), f), g);
b) abbia gravemente danneggiato la struttura, distrutto o sottratto
apparecchiature e sussidi didattici;
c) abbia offeso l’onore, il decoro, il prestigio del Capo d’Istituto e dei docenti;
d) abbia aggredito fisicamente i compagni, i docenti, o il personale della
scuola;
e) abbia diffuso, attraverso internet, mms o altri mezzi di comunicazione,
immagini o dati personali altrui acquisiti in modo illecito.
Tale sanzione è irrogata dal Consiglio di classe che, nel determinarne la
durata, terra conto del tipo d’infrazione e di eventuali circostanze attenuanti
(profitto e precedente condotta dello studente), art. 4 comma 6 del D.P.R.
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Nel periodo di allontanamento deve essere previsto un rapporto con lo
studente e il genitore per favorire il rientro nella comunità scolastica.
Su richiesta dello studente l’allontanamento dalla comunità scolastica, sarà
tramutata in attività in favore della scuola.
Art. 35 Allontanamento dalla Comunità scolastica (sospensione) per un
periodo superiore ai 15 giorni
L’alunno sarà allontanato dalla Comunità scolastica per un periodo
superiore a 15 giorni in caso di recidiva per le violazioni previste dall’ art. 34, lett,
b), c), d); e).
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Per atti di violenza contro le persone (violenza fisica, violenza sessuale,
violenza morale, atti di bullismo) e le cose (danni all’edificio, agli arredi, alle
apparecchiature, in seguito ad allagamenti, incendi, furti, manomissioni di
estintori ed altri dispositivi di sicurezza, ecc.) lo studente sarà allontanato dalla
scuola per un periodo minimo di trenta giorni (max fino al termine delle lezioni).
E’ prevista la sanzione dell’esclusione dallo scrutinio finale e la non
ammissione all’esame di Stato, nel caso in cui lo studente reitera le violazioni di
cui al comma precedente, nonostante sia stato già sanzionato, ovvero compie
atti o assume comportamenti estremamente gravi e con senso assoluto di
irresponsabilità, tali da rendere impossibile ogni suo reinserimento nella
comunità scolastica.
Tale sanzione è irrogata dal Consiglio di Istituto, previa verifica della
sussistenza di elementi precisi e concreti dai quali si evince la colpevolezza dello
studente. Tale provvedimento deve indicare le motivazioni che l’ hanno resa
necessaria (art. 3 L.241/1990), nonché le ragioni della proporzionalità
dell’infrazione accertata e le motivazioni per cui non è stato possibile esperire
interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella
comunità durante l’anno scolastico.
Art. 36 Procedimento disciplinare
Le sanzioni previsti negli articoli precedenti non possono essere comminate
se l’alunno non è invitato a fornire le sue giustificazioni.
Il procedimento disciplinare deve concludersi, a pena di decadenza, entro 30
giorni dalla segnalazione dell’infrazione.
Nei casi in cui è prevista l’ammonizione scritta, il capo d’istituto contesta
immediatamente all’alunno l’infrazione commessa e lo invita ad esporre le
proprie ragioni.
Il provvedimento, unitamente alle eventuali giustificazioni addotte
dall’alunno, sarà trascritto sul registro di classe e comunicato ai genitori.
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Nei casi in cui è previsto l’allontanamento dalla comunità scolastica (artt. 34
e 35 del presente regolamento), il Dirigente scolastico, su segnalazione di
chiunque abbia accertato l’infrazione, convoca con urgenza, il consiglio di classe
o il Consiglio d’Istituto.
Accertata la natura e l’entità dell’infrazione, il Consiglio di classe (per le
violazioni di cui all’art.34) o il Consiglio d’Istituto (per le violazioni di cui all’art.
35) formula la contestazione dell’addebito che, sottoscritta dal presidente
dell’organo collegiale, è comunicata con lettera a. r. all’alunno e ai genitori.
Unitamente alla contestazione, è comunicata la data della successiva
riunione del consiglio di classe o del Consiglio d’Istituto, alla quale l’alunno,
eventualmente accompagnato dai genitori, potrà esporre le proprie ragioni e
produrre controdeduzioni scritte.
La nuova riunione del Consiglio di classe o del Consiglio d’Istituto avverrà
non prima di 10 e non dopo 15 giorni dall’invio della comunicazione
dell’addebito.
Valutate le giustificazioni addotte dall’alunno, il Consiglio di classe o il
Consiglio d’Istituto, con provvedimento motivato adottato a maggioranza
assoluta dei presenti; applica le sanzioni di sua competenza o ne dispone
l’archiviazione.
Il provvedimento sarà tempestivamente comunicato con lettera
raccomandata a. r. all’alunno e ai genitori.
Art. 37 Impugnazioni e ricorsi
Contro le decisioni con le quali siano state comminate le sanzioni di cui agli
artt. 34 e 35 è ammesso ricorso, da parte di chiunque ne abbia interesse, entro
15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, dinnanzi al Comitato di
garanzia.
Valutate le ragioni esposte nel ricorso, sottoscritto dai genitori per i
minorenni, e dall’alunno se maggiorenne, l’organo di garanzia decide a
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maggioranza entro 10 giorni (Art. 5 comma 1 – del D.P.R. 235/07). In caso di
parità prevale il voto del presidente.
Qualora l’organo di garanzia non decide entro tale periodo, la sanzione
inflitta dal Consiglio di classe o dal Consiglio d’Istituto è confermata
automaticamente.
La decisione sarà comunicata al ricorrente con lettera raccomandata a.r.
ART. 38 Patto di corresponsabilità (art. 3 - D.P.R 235/207)
“1. La scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio,
l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale,
informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue
dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per
garantire la formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio e
lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno (art. 1 – commi 1 e 2 D.P.R. 249/98)”.
Questo Istituto, in piena sintonia con quanto stabilito dal Regolamento delle
studentesse e degli studenti propone l’allegato patto educativo è che parte
integrante del Regolamento d’Istituto.
Art. 38 Disposizioni finali
Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente regolamento, si
rinvia alle disposizioni vigenti in materia.
Art. 39
Copia del presente regolamento sarà consegnato agli alunni all’atto della
prima iscrizione.
Approvato nel Consiglio di Istituto del __________.
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PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
SCUOLA - FAMIGLIA
In allegato.