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Sezione 1_parte generale 1 Isiss Giuseppe Verdi 2 1 4 3 0 SEZIONE 1 GENERALE Chi siamo Valdobbiadene è situata verso il margine nord della provincia di Treviso, sulla Sinistra Piave, in zona collinare, ai piedi del monte Endimione ed è prossima all’accesso della valle del Piave. La cittadina è considerata in Zona montana per il 77%. Alla produzione vitivinicola d’elevata qualità si affiancano vari settori industriali che ereditano antiche tradizioni manifatturiere. L’ISISS “Giuseppe Verdi” di Valdobbiadene nasce come istituto statale autonomo nel 1999, aggregando i diversi indirizzi di studi presenti nel territorio in un unico istituto di istruzione secondaria superiore. Nella fase di progettazione dei curricola, l’Istituto “Verdi” ha tenuto conto si degli indirizzi già esistenti, sia dei bisogni formativi e professionali che il territorio stesso esprimeva. Allo stato attuale esso conta: due corsi di liceo scientifico, ordinario e con opzione scienze applicate; un corso di liceo linguistico; due corsi tecnici, settore Economico indirizzo Turismo; un corso tecnici, settore Tecnologico indirizzo Meccanica Meccatronica ed Energia. L’offerta di molteplici e diversificati indirizzi nello stesso istituto ha innanzitutto garantito agli studenti del territorio la possibilità di scegliere tra più opzioni, ma ha anche favorito la mobilità tra indirizzi facilitando un’efficace azione di ri-orientamento, qualora la scelta si fosse rivelata poco adeguata agli interessi e alle aspettative dello studente e della famiglia stessa. Ha negli ultimi due anni stipulato efficaci forme di partenariato con il Centro di Formazione Professionale presente nel comune di Valdobbiadene e con altri centri presenti nel territorio per promuovere la mobilità tra formazione e istruzione in linea con l’ O.M. 87/2004. Gli studenti provengono da un vasto territorio che conta: a) comune di Valdobbiadene e frazioni limitrofe b) comuni del distretto di Montebelluna c)comuni della Pedemontana (Cavaso, Castelcucco, Paderno del Grappa, ecc.) d) comuni dell’area nord-ovest del Quartier del Piave (Farra di Soligo, Pieve di Soligo, Sernaglia della Battaglia, Follina, Miane ecc. ) e) comuni dell’area a sud della provincia di Belluno (Feltre, Alano, Quero ecc.)

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SEZIONE 1 GENERALE Chi siamo

Valdobbiadene è situata verso il margine nord della provincia di Treviso, sulla Sinistra Piave, in zona collinare, ai piedi del monte Endimione ed è prossima all’accesso della valle del Piave. La cittadina è considerata in Zona montana per il 77%. Alla produzione vitivinicola d’elevata qualità si affiancano vari settori industriali che ereditano antiche tradizioni manifatturiere. L’ISISS “Giuseppe Verdi” di Valdobbiadene nasce come istituto statale autonomo nel 1999, aggregando i diversi indirizzi di studi presenti nel territorio in un unico istituto di istruzione secondaria superiore. Nella fase di progettazione dei curricola, l’Istituto “Verdi” ha tenuto conto si degli indirizzi già esistenti, sia dei bisogni formativi e professionali che il territorio stesso esprimeva. Allo stato attuale esso conta:

due corsi di liceo scientifico, ordinario e con opzione scienze applicate;

un corso di liceo linguistico;

due corsi tecnici, settore Economico indirizzo Turismo;

un corso tecnici, settore Tecnologico indirizzo Meccanica Meccatronica ed Energia. L’offerta di molteplici e diversificati indirizzi nello stesso istituto ha innanzitutto garantito agli studenti del territorio la possibilità di scegliere tra più opzioni, ma ha anche favorito la mobilità tra indirizzi facilitando un’efficace azione di ri-orientamento, qualora la scelta si fosse rivelata poco adeguata agli interessi e alle aspettative dello studente e della famiglia stessa. Ha negli ultimi due anni stipulato efficaci forme di partenariato con il Centro di Formazione Professionale presente nel comune di Valdobbiadene e con altri centri presenti nel territorio per promuovere la mobilità tra formazione e istruzione in linea con l’ O.M. 87/2004. Gli studenti provengono da un vasto territorio che conta: a) comune di Valdobbiadene e frazioni limitrofe b) comuni del distretto di Montebelluna c)comuni della Pedemontana (Cavaso, Castelcucco, Paderno del Grappa, ecc.) d) comuni dell’area nord-ovest del Quartier del Piave (Farra di Soligo, Pieve di Soligo, Sernaglia della Battaglia, Follina, Miane ecc. ) e) comuni dell’area a sud della provincia di Belluno (Feltre, Alano, Quero ecc.)

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L’istituto ha progressivamente aumentato la propria popolazione scolastica evidenziando un incremento decisamente marcato negli ultimi anni:

L’istituto ha inoltre aderito nel corso degli anni a reti territoriali centrate sia su attività formative e didattiche, sia su attività di supporto all’organizzazione e alla valutazione del sistema scuola. Nell’anno scolastico 2002/2003 l’istituto ha intrapreso un percorso di rivisitazione dei processi primari e secondari della scuola conseguendo la certificazione di qualità, rilasciata dall’ente internazionale S.G.S., secondo le norme ISO 9001: 2000 ed è stata mantenuta fino all’anno scolastico 2008/2009. Nel corso dell’anno scolastico 2004 – 2005, l’istituto ha partecipato al « premio qualità » secondo il modello “EFQM AICQ per la scuola” ed è stato inserito nella rosa delle cinque migliori scuole partecipanti. Nell’anno 2004 l’istituto ha ottenuto l’accreditamento regionale per gli ambiti formazione superiore e orientamento, rispondendo al bando DGR 359/2004. E’ ente gestore dei progetti finanziati con Fondi Sociali Europei sia per lo stesso istituto che per altri istituti scolastici patners. E’ ente gestore di numerosi progetti Comenius, ovvero progetti multilaterali con altre nazioni della Comunità Europea di scambio di alunni e personale della scuola, al fine di offrire al personale docente attività di formazione presso istituti scolastici o imprese e agli studenti attività di formazione in contesti scolastici e culturali diversi da quelli della propria nazione di appartenenza. L’istituto ha inoltre partecipato a numerosi concorsi e manifestazioni locali, regionali e nazionali ottenendo molteplici riconoscimenti e prestigiosi premi. Per maggiori dettagli e approfondimenti si rimanda al sito www.isissverdi.it alla finestra riconoscimenti.

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Finalità dell’istituzione e scelte strategiche La scuola secondaria di secondo grado opera oggi in un contesto fluido e non sempre prevedibile; la tradizionale funzione di trasmissione del sapere non è più sufficiente e non attrezza gli studenti, futuri adulti e lavoratori, ad affrontare le continue sfide di una società complessa. Si rende pertanto necessario incrementare la funzione formativa che si esplica nello sviluppo di competenze trasversali associate, nei tecnici, a competenze tecnico-progettuali spendibili in contesti professionali diversi. Contemporaneamente la scuola deve assumersi il compito di garantire a tutti gli studenti la possibilità di frequentare proficuamente un percorso scolastico e di acquisire un titolo di studio. Le finalità dell’istituzione scolastica diventano quindi estremamente impegnative e richiedono un alto livello di coordinamento e di innovazione, un continuo bilanciamento tra istruzione e formazione, accoglienza e raggiungimento del traguardo finale (cioè l’acquisizione di competenze spendibili in contesti professionali). In particolare i percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro (DPR 89/2010). L 'identità degli istituti tecnici si caratterizza invece per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione Europea, costruita attraverso lo studio, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico. Gli indirizzi sono strettamente correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, saperi e competenze necessarie sia per un rapido inserimento nel mondo del lavoro sia per l’accesso all’università e alla formazione tecnica superiore (DPR 88/2010). In questo nuovo quadro culturale, economico e sociale l’Isiss Verdi ha stabilito i propri obiettivi primari:

1. garantire a tutti gli studenti un ambiente scolastico accogliente, umano e a “misura d’uomo” 2. offrire a tutti gli studenti il consolidamento di competenze disciplinari, tecnico-professionali e

trasversali solide e spendibili in futuri contesti scolastico-lavorativi 3. offrire agli studenti opportunità di arricchimento culturale, sociale e ricreativo, al fine di

consolidare le competenze chiave di cittadinanza 4. interagire costantemente con il territorio, gli enti locali e le realtà produttive 5. stabilire legami e connessioni stabili e continuative con aziende, imprese ed enti significativi per

il tessuto produttivo locale 6. offrire agli studenti l’opportunità di sviluppare competenze progettuali, organizzative e di lavoro

in equipe 7. offrire agli studenti l’opportunità di rinforzare e certificare le competenze tecnico-professionali

anche attraverso percorsi di alternanza scuola lavoro e di ricerca-azione 8. offrire a tutti gli studenti l’opportunità di rinforzare e certificare le competenze linguistiche

anche in contesti non usuali 9. offrire agli studenti l’opportunità di potenziare e certificare le competenze digitali attraverso

l’utilizzo frequente di strumenti informatici e multimediali. Tali obiettivi rappresentano la sintesi delle scelte generali ed educative espresse dagli organi collegiali competenti (collegio Docenti e Consiglio di istituto). Più specificatamente si è ritenuto diversificare le Finalità dell’istituto (in quanto scelte di programmazione del consiglio d’istituto) dalle Finalità educative dell’istituto (in quanto scelte di programmazione del collegio dei docenti).

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Finalità dell’istituto Viene riconosciuta la specificità curricolare fra i diversi indirizzi di studio presenti nell’I.S.I.S.S. Si assumono, come dei valori, la ricchezza e la diversificazione delle discipline in ordinamento. La crescita dell’istituto non può prescindere dalla formazione del personale e dalla necessaria dotazione di sussidi a supporto della didattica occorrente a ciascun indirizzo. Tutti i materiali e le esperienze maturate all’interno dell’istituto, sia pur in ambiti curricolari e progettuali diversi, rimangono patrimonio dello stesso e sono a disposizione di tutti. Tutto il personale dell’istituto è considerato parte attiva nella crescita e pertanto deve sentirsi coinvolto nella progettazione e affidamento degli incarichi, e con precedenza rispetto a personale esterno. Si riconosce al personale la facoltà di esprimere la propria capacità di offrire contributi di progettazione e realizzazione a vantaggio della qualità e della ricchezza della proposta formativa. Il contributo richiesto agli utenti deve ritornare agli stessi sotto forma di servizi, attività di laboratorio, sussidi didattici.

Finalità educative dell’istituto Dare consapevolezza e sviluppare le competenze dei soggetti per la produzione e la fruizione degli

eventi culturali.

Inserire i saperi specifici all’interno del rapporto educativo: nella qualità della relazione insegnante -

gruppo.

Partendo da interessi e motivazioni degli studenti, delle studentesse, dei familiari, degli insegnanti e di

tutto il personale della scuola, saper immaginare, progettare, sperimentare nuovi paesaggi culturali,

caratterizzati da pensieri, azioni, comportamenti, che s'ispirano ai valori della cooperazione,

dell’interculturalità, della solidarietà, dell’accoglienza, della cultura della pace.

Esercitare l’autonomia nello sforzo dell’acquisizione del sapere.

Incrementare le capacità di giudizio, di riflessione, di critica.

Favorire l’autostima.

Favorire la consapevolezza dei propri bisogni, l’autocritica e la fiducia.

Esercitare conoscenze, competenze e capacità.

Conoscere il proprio ambiente socio – culturale e saperne valutare gli aspetti corretti e negativi.

Sviluppare la disponibilità al cambiamento.

Orientare per la progettazione condivisa del proprio futuro.

Personalizzare gli apprendimenti ed i percorsi, favorendo l’accoglienza mediante la considerazione della

diversità, del diverso e dell’altro da sé.

Ribadire la centralità dell’alunno nell’orientare e nel dare la precedenza alle scelte.

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Organizzazione Interna L’Isiss Giuseppe Verdi, nel rispetto della normativa vigente, si è dotato di una struttura organizzativa flessibile e policentrica, funzionale alle diverse esigenze dell’utenza interna ed esterna. Organigramma di Istituto Il Dirigente dell’Istituto, dotato di personalità giuridica e di autonomia amministrativa e didattica, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, dirige, promuove, e coordina l’attività della scuola, valorizza le risorse umane e professionali, organizza e gestisce le risorse finanziarie e strumentali, favorisce i processi di interazione con il contesto territoriale e gli enti locali. Il Dirigente scolastico dell’Isiss Giuseppe Verdi è dal 2008/09 la prof.ssa Maria Chiara Bazan. Il Collaboratore Vicario e Secondo Collaboratore sono docenti incaricati direttamente dal Dirigente Scolastico con funzioni di organizzazione e coordinamento, oltre che di sostituzione del Dirigente stesso, in caso di sua assenza. Le Funzioni Strumentali e i referenti di progetto, individuati dal Collegio dei Docenti, svolgono compiti di coordinamento e realizzano concretamente ambiti di attività coerenti con le aree di progetto loro affidate. Il Dirigente dei Servizi Generali e Amministrativi sovrintende ai servizi generali e amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione, avendo il personale ATA alle sue dirette dipendenze; svolge attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili. Gli Assistenti Amministrativi supportano il DSGA nell’area contabile, finanziaria, amministrativa; supportano il Dirigente Scolastico e i Docenti nella gestione del personale e nella didattica; hanno competenza diretta della tenuta dell’archivio, del protocollo e del patrimonio. Ai Collaboratori Scolastici competono ii servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico; di pulizia e di carattere materiale inerenti l'uso dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti.

Gestione DIDATTICO/FORMATIVA

Gestione amministrativa

DSGA Sig.ra Adriana

Varago

DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Maria Chiara Bazan

COLLABORATORE VICARIO

SECONDO COLLABORATORE

FUNZIONE STRUMENTALE

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FUNZIONE STRUMENTALE

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FUNZIONE STRUMENTALE

DI AREA

REFERENTE SICUREZZA INTERNO

COLLEGIO DOCENTI

CONSIGLIO DI ISTITUTO

CONSIGLI DI CLASSE

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

COORDINATORI PROGETTI AREA PROGETTI AREA

COORDINATORI PROGETTI AREA

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Sistemi di autovalutazione e miglioramento Il processo di autovalutazione di un’istituzione scolastica nasce dalla necessità di analizzare il servizio offerto e individuare gli elementi di criticità al fine di migliorarli. La Direttiva n. 85 del 12/10/2012 prevede per tutte le Istituzioni scolastiche alcune priorità strategiche per la valutazione del Sistema educativo d’Istruzione; tra questi si evidenziano in particolare:

1. Rilevazioni nazionali e internazionali degli apprendimenti (Invalsi e OCSE-PISA, IEA-TIMSS, IEA-PIRLS e TALIS)

2. Autovalutazione e valutazione delle scuole attraverso il supporto ai processi di autovalutazione delle scuole fornendo loro strumenti di analisi dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero attraverso “scuola in chiaro” e dalle rilevazioni sugli apprendimenti degli studenti, nonché degli ulteriori elementi significativi integrati dalle scuole stesse.

L’Isiss Giuseppe Verdi, dopo aver sperimentato il processo di Certificazione di qualità e altri modelli di certificazione e di autovalutazione (SiQus, Air, Premio Qualità, Caf) ha continuato il proprio sistema di autovalutazione attuando una serie di azioni ripetute annualmente:

1. autovalutazione di progetti e macro-attività l’azione è finalizzata a misurare il livello di percezione degli utenti interni ed esterni (studenti, famiglie, personale) su criteri di qualità quali ad esempio soddisfazione, utilità, efficacia, coerenza con le aspettative ecc. Vengono inoltre misurati dati quantitativi relativi all’attività ( ad esempio: numero di accessi, richieste, percentuale di partecipazione ecc.) Il processo di autovalutazione dei progetti è di competenza del docente responsabile di progetto o di area.

2. monitoraggio degli esiti di valutazione degli apprendimenti (prove Invalsi) analisi dei dati in consiglio di classe e dipartimenti disciplinari. Il processo è di competenza dei dipartimenti e dei singoli consigli di classe.

3. monitoraggio degli studenti diplomati a distanza da 6 mesi dal diploma elementi di analisi: scelte post-diploma, tasso di occupazione, tasso di occupazione pertinente, tipologia di contratto lavorativo, corso universitario scelto, esito test di ammissione cc. Il monitoraggio è affidato alla commissione orientamento.

4. monitoraggio biennale del sistema di accreditamento regionale consiste nel monitoraggio e verifica (da parte di un ente certificatore esterno) di alcuni processi primari

della scuola: a) controllo dei locali, sistemi di sicurezza e delle procedure in conformità con la normativa

vigente b) controllo della congruità e affidabilità del bilancio c) controllo e verifica della definizione delle politiche e delle strategie in coerenza con i bisogni del

territorio d) controllo e verifica delle risorse umane disponibili e competenti e della congruità con i compiti

loro affidati e) controllo e verifica degli esiti anche in relazione al successo scolastico e al tasso di occupazione.

Il processo di monitoraggio e verifica è di competenza del Dirigente Scolastico, del referente per l’accreditamento Regionale e dello staff.

Gli esiti dei processi di auto-valutazione sono analizzati e discussi dagli organi collegiali competenti (Collegio Docenti e Consiglio di Istituto) i quali elaboreranno le linee di indirizzo per i processi di miglioramento.

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Sistema di gestione dei reclami La raccolta dei suggerimenti e dei reclami è un’azione importante in generale per le organizzazioni e in particolare per la scuola perché consente di migliorare il servizio tenendo conto del punto di vista dell’utente e dei suggerimenti proposti. Il sistema di gestione di reclami e di suggerimenti individuato all’interno di questo istituto prevede la nomina di figure di riferimento che raccolgono e filtrano le segnalazioni provenienti dai vari soggetti coinvolti. Le segnalazioni, i reclami e i suggerimenti dell’utenza diretta (studenti e famiglie) vengono in generale raccolte e filtrate da:

- coordinatori di classe - secondo collaboratore - collaboratore vicario

Le informazioni possono essere raccolte in forma orale o scritta e trasferite al Dirigente scolastico che le vaglia e stabilisce l’intervento correttivo più opportuno. Il Consiglio di Istituto, essendo organo di rappresentanza di tutte le componenti, è sede privilegiata per la raccolta e la segnalazione di reclami e suggerimenti. Lo stesso potrà suggerire linee generali d’indirizzo per applicare opportune azioni correttive. Gli studenti possono utilizzare l’assemblea di classe e/o di istituto per raccogliere segnalazioni o reclami e proporre eventuali suggerimenti al Dirigente scolastico. In questo caso si userà il verbale dell’assemblea come strumento formale di registrazione. In caso di segnalazione o reclamo su questioni o fatti privati è possibile rivolgersi direttamente al Dirigente Scolastico, previo appuntamento. Le segnalazioni, i reclami e i suggerimenti dell’utenza indiretta (docenti e personale ATA) vengono in generale raccolte e filtrate da:

- coordinatori di dipartimento - secondo collaboratore - collaboratore vicario

Le informazioni possono essere raccolte in forma orale o scritta e trasferite al Dirigente scolastico che le vaglia e stabilisce l’intervento correttivo più opportuno. Il Dirigente Scolastico periodicamente, dopo aver raccolto le segnalazioni da parte dell’utenza, presenta allo staff quelle che riguardano questioni di carattere generale, di organizzazione e gestione. Lo staff elabora alcune proposte di miglioramento da proporre agli organi collegiali competenti. Modalità per rilevare i bisogni dell’utenza e del territorio Un Istituto scolastico non può autonomamente stabilire delle strategie per soddisfare i bisogni formativi dell’utenza e del territorio, poiché l’attivazione di eventuali nuovi indirizzi scolastici deve essere concordata dalle parti sociali e politiche del territorio e deve seguire un iter normativo ben definito. La scuola però può, nell’ambito dell’autonomia, realizzare percorsi formativi e di arricchimento sulla base degli input provenienti dal contesto sociale, socio-economico e culturale, nonché sulla base delle richieste provenienti dall’utenza. Le scelte strategiche e le politiche adottate sono costruite in funzione di rilevazioni periodiche che vengono svolte in modo formale e informale e discusse periodicamente nello staff e negli organi collegiali. Tali politiche e strategie vengono riviste e riformulate periodicamente a seguito dell’analisi dei dati che emergono da: rilevazioni periodiche dei bisogni del cliente esterno su gruppi campione; rilevazione periodiche dei bisogni del territorio tessendo collaborazioni stabili con le associazioni di categoria; raccolta ed analisi dei dati relativi a progetti particolarmente significativi.

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Relazioni con il territorio L’Istituto ha una consolidata rete di rapporti con il sistema produttivo del territorio rappresentato dalle Aziende e loro Associazioni di categoria oltre che dalle Parti Sociali, soggetti competenti in materia di lavoro. Negli ultimi cinque anni state stipulate convenzioni con circa un centinaio di Aziende nel Settore meccanico, vitivinicolo e del turismo. I positivi rapporti con le aziende hanno garantito significative ricadute occupazionali in particolare nel settore meccanico e meccatronico a distanza di 6 mesi dopo il conseguimento del diploma. L’istituto collabora stabilmente con le seguenti Associazioni/Enti/Istituzioni: Amministrazione Comunale Provincia di Treviso Unindustria Treviso ASL n° 8 Asolo Montebelluna UNPLI TREVISO – Comitato Proloco AVIS territoriale L’Istituto aderisce inoltre alle seguenti reti territoriali, in base all’articolo 7 del Regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche, Dpr 8 marzo 1999, n. 275:

Rete Istituto Capofila Ruolo dell’istituto Ambito

Rete di scuole per la sicurezza Treviso

ITIS Max Plank Lancenigo di Villorba

partner Gestione della sicurezza in ambienti di lavoro

Rete per l’Integrazione degli alunni stranieri

IC 2 Montebelluna partner Interventi integrati per alunni stranieri

Rete Progetto Pace ISISS Palladio Treviso

partner Volontariato e Intercultura

Rete Educazione alla salute

ITIS Barsanti Castelfranco Veneto

partner Attività di educazione alla salute proposte dall’ULSS 8

Rete Orizzonti Orientamento

IC 2 Montebelluna

Partner (ex capofila)

Attività di orientamento in entrata

CTI Valmont IC 1 Montebelluna

Partner Didattica per alunni diversamente abili

Rete Regionale Licei linguistici per apprendimento CLIL

Liceo Brocchi Bassano

Partner Formazione linguistica e metodologica CLIL

Scuole OUTDOOR in rete

Duca degli Abbruzzi Treviso

Partner Promozione di progetti di carattere pedagogico e culturale in ambiente naturale

Rete ASL TURISMO IST Tecnico Mazzotti Treviso

Partner Formazione docenti e didattica integrata on the job

L’Istituto aderisce inoltre a reti di scuole finalizzate alla realizzazione di progetti a termine, come ad esempio progetti FSE, Comenius, progetti per assolvimento con obbligo formativo, ecc.

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Organi collegiali e loro funzioni Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo istituto. Istituiti dal D.P.R. n.416 del 31 maggio 1974 e recepiti dal T.U. DL n° 297 del 1994, hanno lo scopo di realizzare e incentivare la partecipazione della comunità sociale (famiglia e comunità) alla gestione della scuola.

Agli organi collegiali partecipano i dipendenti della singola istituzione (Dirigente Scolastico, docenti, personale ATA) e una rappresentanza dell’utenza, in particolare nella scuola superiore è prevista la partecipazione dei genitori e degli studenti. Il Collegio dei Docenti è composto da tutti i docenti, in servizio nell'istituto, ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Il Collegio dei docenti si articola in Dipartimenti per area disciplinare e si può avvalere di commissioni nominate al suo interno con funzione istruttoria. Al collegio dei docenti competono: l'elaborazione del Piano dell'offerta formativa (P.O.F.), a norma dell'art. 3 del d.P.R. 08.03.1999, n. 275; le deliberazioni su: programmazione educativa; adeguamento dei programmi d'insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare; iniziative per il sostegno di alunni portatori di handicap e di figli di lavoratori stranieri; innovazioni sperimentali di autonomia relative agli aspetti didattici dell'organizzazione scolastica. a norma dell'art. 2, co. 1, d.m. 29.05.1999, n. 251, modificato dal d.m. 19.07.1999, n. 178; piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione, ai sensi dell'art. 13 del ccni 31.08.1999; la scansione temporale ai fini della valutazione degli alunni (art. 2 o.m. n. 134/2000) l'adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di interclasse o di classe e scelta dei sussidi didattici; l'approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole (art. 7, comma 2, d.P.R. 08.03.1999, n. 275); la valutazione periodica dell'andamento complessivo dell'azione didattica; le proposte per la formazione delle classi, assegnazione dei docenti e orario di lezioni; lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, in collaborazione con gli specialisti; i pareri sulla sospensione dal servizio di docenti; i pareri su iniziative per l'educazione alla salute e contro le tossicodipendenze; l'esercizio delle competenze in materia elettorale fino alla costituzione del consiglio di istituto (art. 1 o.m. n. 277/1998); l'elezione dei propri rappresentanti nel consiglio di circolo o di istituto; l'elezione dei docenti che compongono il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti; l'identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F., a norma dell'art. 28 del ccnl 26.05.1999 e dell'art. 37 del ccni 31.08.1999; I dipartimenti disciplinari o pluridisciplinari, hanno lo scopo di garantire omogeneità nei processi di apprendimento e coerenza nelle scelte metodologiche; sono costituiti da docenti della stessa disciplina o di discipline affini; si riuniscono periodicamente e definiscono gli obiettivi cognitivi di ogni disciplina e gli standard di apprendimento, predispongono griglie di misurazione delle prove, concordano principi e modalità nella programmazione disciplinare, offrono indicazioni per gli interventi di approfondimento e di recupero, stabiliscono il livello minimo di competenze per accedere alla classe successiva, assicurando omogeneità di valutazione. A tal fine stabiliscono tipologia e numero minimo di prove, modalità e tempi di correzione, modalità di classificazione. L’istituzione dei dipartimenti assume, pertanto, valenza strategica per valorizzare la dimensione collegiale e co-operativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di insegnamento/apprendimento.

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Il Consiglio di Classe è composto dai docenti di ogni singola classe. Fanno parte del consiglio di classe anche i docenti di sostegno. Partecipano ai consigli di classe anche una rappresentanza di genitori e di studenti (ad esclusione dei consigli di classe dedicati agli scrutini e ad altre attività di valutazione periodica). Più specificatamente è prevista la partecipazione di due rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe, nonché due rappresentanti degli studenti, eletti dagli studenti della classe. I consigli di classe sono presieduti dal Dirigente Scolastico oppure da un docente, membro del consiglio, incaricato in qualità di coordinatore di classe; hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. I provvedimenti disciplinari a carico degli alunni rientrano nella competenza dei consigli di classe. Il Consiglio d’Istituto è l’organo che definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte generali di gestione e di amministrazione, tenendo conto dei pareri formulati dal Collegio dei docenti. Nel Consiglio d’Istituto sono rappresentate tutte le componenti della comunità scolastica. Il numero dei componenti è attualmente pari a 18 di cui 8 rappresentanti del personale insegnante, 2 rappresentanti del personale non insegnante, 3 rappresentanti dei genitori degli alunni, 4 rappresentanti degli alunni e il Dirigente Scolastico. In particolare: Il consiglio di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento. Esso delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico del circolo o dell'istituto. Il consiglio di istituto, fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di classe, ha potere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie: - acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici,

compresi quelli audio-televisivi e le dotazioni librarie, e acquisto dei materiali di consumo occorrenti per le esercitazioni ;

- adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; - criteri generali per la programmazione educativa; - criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche,

extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione;

- promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione;

- partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo;

La Giunta Esecutiva è composta dal Dirigente Scolastico, dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi (DSGA) e dai membri eletti dal Consiglio d’Istituto in rappresentanza di tutte le componenti. La Giunta Esecutiva è chiamata a sostenere e facilitare la gestione e amministrazione finanziaria della scuola. Predispone le proposte di deliberazione del Consiglio d’Istituto, compresa la proposta d’adozione del P.O.F. e il bilancio preventivo e consuntivo. A seguito dell’emanazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti (DPR 135/2007) è stato istituito l'Organo di Garanzia - uno interno ad ogni istituto ed uno regionale - che ha il compito di controllare l'effettivo rispetto dello Statuto e la conformità ad esso dei Regolamenti d'Istituto, oltre a quello di dirimere le controversie. Esso è presieduto dal Dirigente scolastico e, di norma, è così composto: un docente designato dal consiglio d’istituto, un rappresentante eletto dagli studenti e un rappresentante dei genitori. I regolamenti d’istituto dovranno pertanto precisare, al proposito, la composizione dell'organo di Garanzia e il suo funzionamento.

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Regolamento disciplinare d’Istituto

1. DISPOSIZIONI GENERALI La scuola è una comunità educativa, nella quale i ragazzi si emancipano grazie allo studio, all’impegno, alla condivisione di valori fondamentali. Per crescere diventa fondamentale conoscere e rispettare le regole, sino a farle proprie. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi, ad assolvere agli impegni di studio, ad avere nei confronti del dirigente, dei docenti, del personale della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. La disciplina serve a condurre gradualmente alle responsabilità della vita adulta; le norme sono la prima garanzia di uguaglianza e di tutela tra pari. Esse, inoltre, non possono in alcun modo prescindere dal rispetto delle leggi dello Stato e delle disposizioni ministeriali, che costituiscono la base prescrittiva della vita scolastica. Il Regolamento ha lo scopo primario di richiamare gli studenti ad un comportamento consapevole e critico, che poggi su alcuni requisiti partecipati, utilizzati anche ai fini del voto di condotta: RISPETTO: di persone, di leggi, di regole, di consegne, di impegni, di strutture, di orari CORRETTEZZA: di comportamento, di linguaggio, di utilizzo dei media ATTENZIONE: ai compagni e alle proposte educative dei docenti LEALTÀ: nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni DISPONIBILITÀ: a migliorare, a partecipare, a collaborare. In subordine, il Regolamento richiama l’attenzione sulle infrazioni e sui provvedimenti disciplinari. Il compito di valutare i comportamenti scorretti degli allievi e di prendere i provvedimenti opportuni, caso per caso, appartiene al Consiglio di classe, in stretta collaborazione con la Presidenza della Scuola e con gli organi di garanzia. In ogni caso, considerata la prospettiva pedagogica di una “comunità educativa”, tutto il personale della scuola, docente e non docente, e non soltanto gli insegnanti di classe, ha il dovere di segnalare comportamenti scorretti e di richiamare gli studenti agli obblighi del Regolamento. Le disposizioni valgono per tutti gli spazi interni ed esterni della scuola, e vanno applicate anche per l’intera durata di viaggi d’istruzione, visite, stage e attività extrascolastiche promosse dalla Scuola.

2. TIPOLOGIA DI COMPORTAMENTI CHE CONFIGURANO MANCANZE DISCIPLINARI a) Mancanze nell'assolvimento degli impegni di studio

- arrivare sistematicamente in ritardo senza motivi gravi e ammissibili precedentemente comunicati dal genitore

- fare assenze non giustificate o prive di una motivazione plausibile - uscire dall’aula senza autorizzazione - rifiutarsi o dimenticare sistematicamente di portare e utilizzare il materiale scolastico (libri e

attrezzature, anche di vestiario apposito) - disturbare durante le lezioni - fare i compiti di altre materie durante la lezione - non svolgere sistematicamente i compiti assegnati - non rispettare i tempi delle consegne e/o delle verifiche programmate - astenersi collettivamente dalle lezioni senza preavviso motivato alla presidenza (minimo 3 giorni

di preavviso) - non giustificare le assenze - usare cellulari, palmari, I-Pod, MP3 ecc. - usare in modo indebito apparecchiature e collegamenti elettronici - non osservare le norme sui viaggi d’istruzione

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b) Mancanze nel rispetto delle persone

- esprimersi in modo irriguardoso, offensivo, calunnioso nei confronti di un compagno - esprimersi in modo irriguardoso, offensivo, calunnioso nei confronti del personale della

scuola, di qualunque tipologia professionale - dare luogo a litigi e disaccordi tra compagni - intimidire e aggredire fisicamente - provocare danni lievi o gravi a persone o cose - sottrarre oggetti o denaro - non osservare le norme di sicurezza - fumare negli spazi scolastici

c) Mancanze nel rispetto degli ambienti, degli arredi e delle attrezzature

- provocare il degrado dell'ambiente scolastico (scrivere sui muri e sui banchi, gettare rifiuti e mozziconi sui pavimenti e negli spazi prospicienti la scuola...)

- mostrare incuria o trascuratezza nella custodia o nell'uso delle attrezzature - usare in modo improprio scale ed uscite di sicurezza - danneggiare in modo colposo o doloso con conseguenze patrimoniali lievi, medie, gravi

d) Comportamenti incoerenti con la natura e le finalità della scuola

- impedire il diritto ad apprendere e l’esercizio di insegnare - attentare alla dignità della persona umana e alla sicurezza della collettività - bestemmiare e far uso di linguaggio scurrile ed osceno - ostentare atteggiamenti, effusioni, abbigliamento non consoni - oltrepassare i limiti della riservatezza, divulgando notizie riservate a proposito di compagni,

personale scolastico, ed Istituzione in genere - falsificare o distruggere documenti – o parti di essi - utili ai fini scolastici (compiti inclasse,

pagelle, libretto personale, diario di classe, registri, circolari, firme ecc.) - introdurre nell'edificio scolastico sostanze stupefacenti, di qualunque natura, e alcolici - introdurre pubblicazioni, anche multimediali e telematiche, oscene o razziste - introdurre nell'edificio scolastico strumenti atti ad offendere e a ferire

3. INTERVENTI DISCIPLINARI E PROCEDURE

La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni; non può essere sanzionata la libera espressione di opinioni se correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità o dei principi ispirativi dello Stato e della comunità scolastica. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e alle conseguenze che da esso derivano, ispirate al principio di gradualità, nonchè, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. I provvedimenti adottati sono congruenti alla gravità del comportamento scorretto e seguono l’ottica della progressione:

- richiamo a voce del docente o del collaboratore o tecnico - nota nel registro di classe e nel libretto personale - convocazione dei genitori per un colloquio con il Coordinatore di Classe / Dirigente - sospensione dalle lezioni, anche trasformabile in attività utili alla scuola, ed eventuale esclusione

dalle attività integrative (viaggi d’istruzione, stage ecc.) In caso di comportamenti di particolare gravità, viene a cadere l’ottica graduale, e subentra la tempestiva convocazione del Consiglio di Classe; quando non si tratti di infrazione al Regolamento interno, ma di reato, è obbligo della Scuola fare immediato riferimento alle competenti Autorità di legge.

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Spetta al Consiglio di Classe, costituito dai soli docenti, convocato per disporre una eventuale sanzione disciplinare, individuarne i modi e l’entità. In via preliminare, per acquisire ogni informazione anche a discapito, esso si riunirà con i rappresentanti di classe di studenti e genitori, quando si tratti di una infrazione dell’intera classe. Quando l’infrazione riguardi singoli alunni, preliminarmente alla decisione del Consiglio, vi sarà la presenza del solo allievo interessato, che ha diritto di essere ascoltato e di essere accompagnato dai genitori. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica va disposto in caso di gravi o ripetute infrazioni disciplinari. La decisione di sospendere per periodi non superiori ai quindici giorni spetta al Consiglio di Classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono invece adottate dal Consiglio di Istituto. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni va previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori per preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi superiori ai quindici giorni, la Scuola si coordinerà con la famiglia e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, promuovendo un percorso di recupero educativo. In ogni caso, il provvedimento di allontanamento deve mirare alla responsabilizzazione in vista, per quanto possibile, del reinserimento.

4. RIPARAZIONE DEL DANNO- POSSIBILITÀ DI CONVERSIONE DELLA SANZIONE Sono previste rispettivamente:

- nel caso di danneggiamento alle cose e all'ambiente / attrezzature come risarcimento in forma pecuniaria e / o riparazione del danno

- nel caso di mancanze, che non siano comunque contrarie alla dignità della persona, come attività finalizzate a rafforzare nell'alunno il senso di responsabilità e condivisione nella gestione della realtà della scuola.

Il criterio della riparazione e conversione può anche essere applicato su proposta dello studente, se ritenuta compatibile e congrua dal soggetto erogante ed eventualmente dalla parte lesa.

5. IMPUGNAZIONE E RICORSO – ORGANO DI GARANZIA Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso entro quindici giorni dalla comunicazione della loro delibera, all’organo di garanzia interno alla Scuola. Esso è presieduto dal Dirigente Scolastico, è costituito, inoltre, dal Presidente del Consiglio d’Istituto, da un rappresentante dei docenti, da un rappresentante del personale ATA, da un rappresentante maggiorenne degli studenti. Il riesame e la decisione avvengono entro i dieci giorni dalla presentazione formale del ricorso. Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore, quando si ravvisino violazioni dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti (DPR 245 / 2007), sia nelle sanzioni irrogate sia in articoli o commi del Regolamento interno. L'organo di garanzia regionale, verificata la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione, e fornisce parere entro il termine perentorio di trenta giorni.

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SEZIONE 2 – OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE

TECNICO, ECONOMICO, INDIRIZZO TURISMO

“Diplomato nel Turismo al Verdi ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale.” È in grado di padroneggiare le lingue inglese e tedesco a livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento e il francese a livello B1. Lo studente dell’istituto Tecnico Turismo Lo studente di un istituto tecnico ha generalmente forte motivazione all’apprendimento e alle sue applicazioni, stabilisce obiettivi formativo-professionali a sia a medio che a lungo termine poiché è consapevole che il percorso scolastico può proseguire sia verso la formazione universitaria o tecnica superiore sia verso il mondo del lavoro. Gli viene richiesto di:

- essere curioso e aperto ai saperi e alle loro applicazioni tecnico-professionali - motivato e costante nel suo impegno sia a casa che a scuola - essere disponibile ad accogliere suggerimenti e indicazioni per la costruzione del proprio metodo

di studio - essere capace di lavorare in equipe sia tra pari che con gli adulti - essere in grado di trasferire costantemente le conoscenze in contesti operativi e professionali

In particolare lo studente che sceglie l’indirizzo tecnico turistico è particolarmente interessato all’approfondimento dell’area linguistica ed economica. E’ maggiormente motivato all’apprendimento se trova riscontro pratico in ciò che ha appreso e riesce facilmente ad applicare le conoscenze a contesti progettuali od operativi. Dimostra capacità comunicativa, di organizzazione, capacità di lavorare in equipe, sa progettare e analizzare, risolve problemi utilizzando le conoscenze e le competenze apprese. I requisiti utili per frequentare questo tipo di corso Lo studente affronta con serenità ed efficacia il percorso tecnico se ha maturato precedentemente:

- un buon livello di conoscenze e competenze in ambito logico-matematico e scientifico - un buon livello di conoscenze e competenze in ambito umanistico, linguistico e letterario - è motivato allo studio delle discipline presenti in curricolo, in particolare a quelle dell’area di

indirizzo.

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Risultati di apprendimento del Tecnico, Economico, indirizzo Turismo

Il diplomato in I.T.S.E. Turismo è in grado di:

riconoscere e interpretare:

le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le ripercussioni nel con

testo turistico

i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici dell’impresa turistica,

i cambiamenti dei sistemi economici attraverso il confronto tra epoche e tra aree geografiche

e culturali diverse

Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare riferimento a

quella del settore turistico.

Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi informativi.

Riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare soluzioni

funzionali alle diverse tipologie.

Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata.

Analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale

sia per individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile.

Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici.

Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale.

Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche.

DISCIPLINE

Ore settimanali

1° biennio 2° biennio 5° anno

1a 2

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a 4

a

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Lingua Tedesca 3 3 3 3 3

Lingua Francese 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze della Terra e Biologia 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative

1 1 1 1 1

Fisica 2

Chimica 2

Geografia 3 3

Informatica 2 2

Economia aziendale 2 2

Discipline turistiche e aziendali

4 4 4

Geografia turistica 2 2 2

Diritto e legislazione turistica 3 3 3

Arte e territorio 2 2 2

Totale ore 32 32 32 32 32

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SEZIONE 2 – OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE TECNICO, TECNOLOGICO, INDIRIZZO MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA

“Agli istituti tecnici è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnica continuamente produce. Per diventare vere “scuole dell’innovazione”, gli istituti tecnici sono chiamati ad operare scelte orientate permanentemente al cambiamento e, allo stesso tempo, a favorire attitudini all’auto-apprendimento, al lavoro di gruppo e alla formazione continua. Nei loro percorsi non può mancare, quindi, una riflessione sulla scienza, le sue conquiste e i suoi limiti, la sua evoluzione storica, il suo metodo in rapporto alle tecnologie. In sintesi, occorre valorizzare il metodo scientifico e il sapere tecnologico, che abituano al rigore, all’onestà intellettuale, alla libertà di pensiero, alla creatività, alla collaborazione, in quanto valori fondamentali per la costruzione di una società aperta e democratica”. L’indirizzo “Meccanica, Meccatronica ed Energia” integra competenze scientifiche e tecnologiche di ambito meccanico, dell’automazione e dell’energia; approfondisce, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del lavoro. Lo studente dell’istituto Tecnico Tecnologico, meccanico Lo studente di un istituto tecnico ha generalmente forte motivazione all’apprendimento e alle sue applicazioni, stabilisce obiettivi formativo-professionali a sia a medio che a lungo termine poiché è consapevole che il percorso scolastico può proseguire sia verso la formazione universitaria o tecnica superiore sia verso il mondo del lavoro. Gli viene richiesto di:

- essere curioso e aperto ai saperi e alle loro applicazioni tecnologiche - motivato e costante nel suo impegno sia a casa che a scuola - essere disponibile ad accogliere suggerimenti e indicazioni per la costruzione del proprio metodo

di studio - essere capace di lavorare in equipe sia tra pari che con adulti - essere in grado di trasferire costantemente le conoscenze in contesti operativi e professionali

In particolare lo studente che sceglie l’indirizzo tecnico meccanico è particolarmente interessato all’approfondimento dell’area scientifico-tecnologica. E’ maggiormente motivato all’apprendimento se trova riscontro pratico in ciò che ha appreso e riesce a d applicare le conoscenze a contesti progettuali od operativi. Dimostra flessibilità, capacità organizzativa, capacità di lavorare in equipe, sa progettare e analizzare, risolve problemi utilizzando le conoscenze e le competenze apprese. I requisiti utili per frequentare questo tipo di corso Lo studente affronta con serenità ed efficacia il percorso tecnico se ha maturato precedentemente:

- un buon livello di conoscenze e competenze in ambito logico-matematico e scientifico - un buon livello di conoscenze e competenze in ambito linguistico e letterario - è motivato allo studio delle discipline presenti in curricolo, in particolare a quelle dell’area di

indirizzo.

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Risultati di apprendimento del Tecnico, Tecnologico, meccanica meccatronica ed energia

Il Diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia: - ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni;

inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici.

- Nelle attività produttive d’interesse, egli collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti e nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.

- È in grado di: - integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati

con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;

- intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;

- agire autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale;

- pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso;

- utilizzare strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Meccanica, Meccatronica ed Energia” consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze. 1 – Individuare le proprietà dei materiali in relazione all’impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti. 2 – Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione. 3 – Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto. 4 – Documentare e seguire i processi di industrializzazione. 5 – Progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura. 6 – Progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di sistemi termotecnici di varia natura. 7 – Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di trasporto, nel rispetto delle relative procedure. 8 – Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai processi produttivi. 9 – Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali. 10 – Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della sicurezza.

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Quadro orario di indirizzo

DISCIPLINE

Ore SETTIMANALI

1° biennio 2° biennio 5° anno

1a 2a 3a 4a

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 4 4 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)

2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative

1 1 1 1 1

Fisica 3 3

di cui in compresenza 2

Chimica 3 3

di cui in compresenza 2

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica

3 3

Tecnologie informatiche 3

di cui in compresenza 2

Scienze e tecnologie applicate 3

di cui in compresenza 2

Meccanica, macchine ed energia 4 4 4

Sistemi e automazione 4 3 3

di cui in compresenza 2 2 2

Tecnologie meccaniche di processo e prodotto

5 5 4

di cui in compresenza 5 5 5

Disegno, progettazione e organizzazione industriale

3 4 5

di cui in compresenza 2 2 2

Totale ore 32 32 32 32 32

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SEZIONE 2 – OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE LICEO LINGUISTICO Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Lo studente viene guidato ad approfondire e sviluppare le conoscenze, le abilità e a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue straniere, oltre all’ italiano e al latino, quest’ultimo solo per il primo biennio, atte a comprendere criticamente l’identità storico-culturale di tradizioni e civiltà diverse . Nel nostro Istituto il corso in questione prevede fin dal 3° anno che l’allievo padroneggi efficacemente la lingua straniera con l’attuazione di scambi e soggiorni linguistici in paesi europei, utilizzando come lingue veicolari l’inglese, il francese e il tedesco ; si fa un uso sistematico della didattica in modalità laboratoriale e per competenze. Gli apprendimenti integrati di lingua e contenuto (CLIL) diventano nel secondo biennio e quinto anno, uno strumento fondamentale e stimolante per il raggiungimento delle competenze proprie del corso di studi. Lo studente del liceo linguistico Lo studente liceale è uno studente che ha generalmente forte motivazione all’apprendimento, stabilisce obiettivi formativo-professionali a lungo termine poiché è consapevole che il percorso scolastico ha naturale sbocco nella formazione universitaria o tecnica superiore. Gli viene richiesto di:

- essere curioso e aperto ai saperi - motivato e costante nel suo impegno sia a casa che a scuola - essere disponibile ad accogliere suggerimenti e indicazioni per la costruzione del proprio metodo

di studio - possedere una forma mentis tesa all’elaborazione e alla criticità dell’appreso - essere in grado di affrontare i saperi nella loro completezza culturale

In particolare lo studente che sceglie l’indirizzo liceo linguistico, è particolarmente interessato all’approfondimento dell’area linguistica e umanistico letteraria. Ha sviluppato marcate attitudini e propensioni verso le lingue straniere e dimostra curiosità e interesse verso le arti, la letteratura e in generale la cultura europea anche nella comune matrice classica. Dimostra inoltre apertura mentale e disponibilità alla comunicazione e alla relazione con l’altro. I requisiti utili per frequentare questo tipo di corso Lo studente liceale affronta con serenità ed efficacia il liceo linguistico se ha maturato precedentemente:

- un ottimo livello di conoscenze e competenze in ambito linguistico e letterario - un buon livello di conoscenze e competenze in ambito logico-matematico e scientifico - è motivato allo studio delle discipline presenti in curricolo, in particolare a quelle dell’area di

indirizzo.

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Risultati di apprendimento del Liceo Linguistico

Gli studenti a conclusione del percorso di studio dovranno: - avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti

almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;

- avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative

corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;

- saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando

diverse forme testuali;

- riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere

in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro;

- essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari;

- conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo

studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee

fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni;

- sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di

scambio.

Dal primo anno del secondo biennio è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Quadro orario di indirizzo

DISCIPLINE

Ore settimanali

1° biennio 2° biennio 5° anno

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3a 4

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Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua latina 2 2

Lingua e cultura INGLESE 1* 4 4 3 3 3

Lingua e cultura FRANCESE 2* 3 3 4 4 4

Lingua e cultura TEDESCA 3* 3 3 4 4 4

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica** 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali*** 2 2 2 2 2

Storia dell'arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica (o Att. alternative) 1 1 1 1 1

Totale ore 27 27 30 30 30

* Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua ** con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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SEZIONE 2 – OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE LICEO SCIENTIFICO - CORSO ORDINARIO È un corso di studi in cui vengono valorizzate e rinforzate sia l’area umanistica che quella scientifica, indirizzato alla sintesi tra cultura scientifica e tradizione umanistica. La presenza della disciplina “ latino” contribuisce a sostanziare la formazione umanistico-letteraria, collocandosi come valore aggiunto in questo tipo di percorso scolastico. Peculiarità del nostro Istituto,nel corso del secondo biennio e quinto anno, risulta essere il potenziamento dell’area linguistica attraverso scambi culturali con i paesi europei che utilizzano l’inglese come lingua veicolare, unitamente alla progettazione e attuazione dei CLIL; sono proposte inoltre attività facoltative in laboratorio di scienze. Lo studente del liceo scientifico, corso ordinario Lo studente liceale è uno studente che ha generalmente forte motivazione all’apprendimento, stabilisce obiettivi formativo-professionali a lungo termine poiché è consapevole che il percorso scolastico ha naturale sbocco nella formazione universitaria o tecnica superiore. Gli viene richiesto di:

- essere curioso e aperto ai saperi - motivato e costante nel suo impegno sia a casa che a scuola - essere disponibile ad accogliere suggerimenti e indicazioni per la costruzione del proprio metodo

di studio - possedere una forma mentis tesa all’elaborazione e alla criticità dell’appreso - essere in grado di affrontare i saperi nella loro completezza culturale

In particolare lo studente che sceglie l’indirizzo liceo scientifico, corso ordinario, è interessato all’approfondimento dell’area scientifico-matematica parimenti all’area umanistico-letteraria. Lo studio del latino permette altresì allo studente di sostanziare il già evidente curriculum logico dato dallo studio delle materie scientifiche, nonché lo potenzia e raffina tramite un percorso formativo-culturale basato sullo studio della classicità (pensiero storico, filosofico e letterario degli autori della latinità). L’ampia formazione che offre questo tipo di indirizzo permette di accumulare un bagaglio di conoscenze e competenze tali da poter accedere in modo qualificato a qualunque percorso di studi post diploma. I requisiti utili per frequentare questo tipo di corso Lo studente liceale affronta con serenità ed efficacia il liceo scientifico ordinario se ha maturato precedentemente:

- un ottimo livello di conoscenze e competenze in ambito logico-matematico e scientifico - un ottimo livello di conoscenze e competenze in ambito linguistico e letterario - è motivato allo studio delle discipline presenti in curricolo, in particolare a quelle dell’area di

indirizzo.

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Risultati di apprendimento del Liceo scientifico Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: - aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e

scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;

- saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica; - comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica,

anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;

- saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi;

- aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali;

- essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti;

- saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana. Quadro orario di indirizzo

DISCIPLINE Ore settimanali

1° biennio 2° biennio 5° anno

1a 2a 3a 4a

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3

Lingua e cultura Inglese 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 3 3 3

Matematica* 5 5 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali** 2 2 3 3 3

Disegno e storia dell'arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore 27 27 30 30 30 * Con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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SEZIONE 2 – OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE LICEO SCIENTIFICO – OPZIONE SCIENZE APPLICATE È un corso di studi in cui vengono valorizzate e rinforzate soprattutto le discipline scientifiche matematiche e fisiche, pur mantenendo un buon approfondimento delle discipline umanistiche e linguistico- letterarie. Ha lo scopo di far acquisire ai propri studenti competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni. Al Verdi l’uso sistematico del laboratorio di scienze chimica e fisica, nell’arco di tutti e cinque gli anni, concretizza nell’alunno l’acquisizione di competenze quali l’imparare ad imparare e la capacità di lavorare in gruppo. Nel corso del secondo biennio e quinto anno è inoltre curato il potenziamento dell’area linguistica attraverso scambi culturali con i paesi europei che utilizzano l’inglese come lingua veicolare, unitamente alla progettazione e attuazione dei CLIL. Lo studente del liceo scientifico, opzione scienze applicate Lo studente liceale è uno studente che ha generalmente forte motivazione all’apprendimento, stabilisce obiettivi formativo-professionali a lungo termine poiché è consapevole che il percorso scolastico ha naturale sbocco nella formazione universitaria o tecnica superiore. Gli viene richiesto di:

- essere curioso e aperto ai saperi - motivato e costante nel suo impegno sia a casa che a scuola - essere disponibile ad accogliere suggerimenti e indicazioni per la costruzione del proprio metodo

di studio - possedere una forma mentis tesa all’elaborazione e alla criticità dell’appreso - essere in grado di affrontare i saperi nella loro completezza culturale

In particolare lo studente che sceglie l’indirizzo liceo scientifico, opzione scienze applicate, è particolarmente interessato all’approfondimento dell’area scientifico-matematica e alle sue applicazioni anche in campo tecnologico. Ha sviluppato marcate attitudini e propensioni verso le discipline scientifiche e dimostra curiosità e inclinazione verso il linguaggio e la ricerca scientifica. I requisiti utili per frequentare questo tipo di corso Lo studente liceale affronta con serenità ed efficacia il liceo scientifico, opzione scienze applicate, se ha maturato precedentemente:

- un ottimo livello di conoscenze e competenze in ambito logico-matematico e scientifico - un buon livello di conoscenze e competenze in ambito linguistico e letterario - è motivato allo studio delle discipline presenti in curricolo, in particolare a quelle dell’area di

indirizzo.

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Risultati di apprendimento del Liceo scientifico, opzione scienze applicate L’opzione “scienze applicate” fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: - aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di

laboratorio; - elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure

sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica; - analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica; - individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici,

logici, formali, artificiali); - comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana; - saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di

specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico; - saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.

Quadro orario di indirizzo

DISCIPLINE

Ore settimanali

1° biennio 2° biennio 5° anno

1a 2a 3a 4a

Lingua e letteratura italiana

4 4 4 4 4

Lingua e cultura Inglese 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica 5 4 4 4 4

Informatica 2 2 2 2 2

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali 3 4 5 5 5

Disegno e storia dell'arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative

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Totale ore 27 27 30 30 30

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SEZIONE 4 – VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Normativa di riferimento Circolare Ministeriale 23 gennaio 2009, n. 10 Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122 La valutazione è un processo che accompagna lo studente per l’intero percorso formativo, perseguendo l’obiettivo di contribuire a migliorare la qualità degli apprendimenti. Si sottolinea, innanzitutto, che criteri essenziali per una valutazione di qualità sono: 1. la finalità formativa; 2. la validità, l’attendibilità, l’accuratezza, la trasparenza e l’equità; 3. la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio; 4. la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti; 5. il rigore metodologico nelle procedure; 6. la valenza informativa. La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo.

Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie. La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe, formato ai sen si dell'articolo 5 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, e presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, o ve necessario, a maggioranza. I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni. I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro fanno parte integrante dei percorsi formativi personalizzati ai sensi dell'articolo 4, comma 2, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77. La valutazione, la certificazione e il riconoscimento dei crediti relativamente ai percorsi di alternanza scuola-lavoro, ai sensi del predetto decreto legislativo, avvengono secondo le disposizioni di cui all'articolo 6 del medesimo decreto legislativo. Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e, ai sensi dell'articolo 193, comma 1, secondo periodo, del testo unico di cui al decreto legislativo n.297 del 1994, una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno è riferita a ciascun anno scolastico.

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Griglia di valutazione generale delle prove di verifica disciplinare In riferimento alle “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento” e alle “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3”. I saperi sono articolati in conoscenze e abilità, con riferimento al sistema di descrizione previsto per l’adozione del Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche (EQF).

voto Conoscenze (in termini di

significatività, stabilità e fruibilità)

Abilità (applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi)

10

Conoscenze complete, approfondite autonomamente e ampliate. Conoscenza approfondita e ricca del lessico specifico.

Applica in modo autonomo e corretto le conoscenze anche a problemi complessi, trova da solo soluzioni migliori; espone in maniera fluida con un lessico ricco e appropriato.

9

Conoscenze complete con approfondimento. Conoscenza approfondita del lessico specifico.

Applica in modo autonomo e corretto, anche a problemi complessi, le conoscenze; se guidato trova soluzioni migliori; espone in maniera fluida con utilizzo di un lessico ed appropriato

8 Conoscenze complete, qualche approfondimento. Buona conoscenza del lessico specifico.

Applica le conoscenze, anche a problemi complessi, in modo corretto. Espone in modo corretto con proprietà di lessico.

7

Conoscenze discrete con qualche approfondimento guidato. Lessico specifico utilizzato con discreta proprietà.

Applica le conoscenze, anche a problemi complessi, ma con imperfezioni. Espone correttamente con discreta proprietà lessicale.

6 Conoscenze essenziali. Lessico specifico essenziale.

Applica le conoscenze fondamentali, espone in modo semplice, con qualche improprietà nel linguaggio.

5 Conoscenze superficiali e parziali, improprietà di linguaggio.

Applica le conoscenze minime solo se guidato, commette qualche errore; espone in modo impreciso.

4 Conoscenze carenti e lacunose; scarsa conoscenza del lessico specifico.

Applica, con fatica e solo se guidato, le conoscenze possedute e commette frequenti errori; espone in modo improprio e riduttivo.

3 Frammentarie e gravemente lacunose. Il lessico specifico non è acquisito.

Non sa trovare soluzioni. Il compito è portato a termine in modo totalmente errato.

2 Non presenti o gravemente errate. Non sa trovare soluzioni; il compito non è portato a

termine.

1 nessuna Nessuna

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Griglia di valutazione della condotta Riferimenti normativi

DPR 249/1998 Statuto delle Studentesse e degli Studenti e successive modifiche (DPR 235/2007)

Art. 7 del DPR 122/2009 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni, pubblicato in G.U. 19 agosto 2009.

Regolamento d’Istituto Principi ispiratori La valutazione del comportamento degli allievi, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazione in questione viene espressa collegialmente dal Consiglio di classe ai sensi della normativa vigente e concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente. La seguente griglia di valutazione del comportamento degli studenti scaturisce dalla valorizzazione dei documenti fondanti dell’Istituto e dalle fonti normative vigenti. Con essa il Collegio Docenti ribadisce i principi imprescindibili dell’educazione del senso civico e del successo formativo degli studenti. Il criterio adottato è descrittivo e non punitivo del comportamento, nella convinzione che la formazione e l’educazione siano processi complessi e continui, che richiedono la cooperazione dello studente, della famiglia, dei docenti e del Personale ATA. La scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento, ma una comunità organizzata, dotata di risorse umane, strumentali e immateriali, tempi e organismi che richiedono interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti. La griglia è costruita sulla base dei seguenti criteri di qualità del comportamento, declinati in descrittori: RISPETTO – CORRETTEZZA –LEALTA’ – ATTENZIONE – PARTECIPAZIONE utili al Consiglio di classe al fine di definire il voto di condotta da attribuire ai singoli studenti. In questo senso la griglia rappresenta un utile compendio, ma non un automatismo valutativo.

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(valutazione che prevede il verificarsi

di tutti i descrittori)

A. RISPETTO a.1 scrupoloso rispetto del Regolamento di Istituto a.2 scrupoloso rispetto delle consegne di lavoro, degli orari, degli impegni attribuiti e/o assunti a.3 scrupoloso rispetto delle strutture e dei materiali B. CORRETTEZZA b.1 sempre corretto nei comportamenti con i compagni e con il personale della scuola b.2 sempre corretto nel linguaggio che utilizza sia in contesti scolastici che extrascolastici C. LEALTA' c.1 sempre leale nelle azioni , nei rapporti interpersonali e nella comunicazione scuola-famiglia c.2 sempre leale nelle verifiche e nel raggiungimento della prestazione D. ATTENZIONE d.1 attento e interessato alle proposte educativo-formative e didattiche E. PARTECIPAZIONE e.1 frequenza assidua e.2 partecipazione propositiva alle proposte educativo-formative e didattiche e.3 interazione positiva e collaborativa con i compagni e i docenti

9 (valutazione che prevede il verificarsi

della maggioranza

dei descrittori,

tenendo conto della

loro gerarchia di

valore)

A. RISPETTO a.1 scrupoloso rispetto del Regolamento di Istituto a.2 scrupoloso rispetto delle consegne di lavoro, degli orari, degli impegni attribuiti e/o assunti a.3 scrupoloso rispetto delle strutture e dei materiali B. CORRETTEZZA b.1 sempre corretto nei comportamenti con i compagni e con il personale della scuola b.2 sempre corretto nel linguaggio che utilizza sia in contesti scolastici che extrascolastici C. LEALTA' c.1 sempre leale nelle azioni , nei rapporti interpersonali e nella comunicazione scuola-famiglia c.2 sempre leale nelle verifiche e nel raggiungimento della prestazione D. ATTENZIONE d.1 attento e interessato alle proposte educativo-formative e didattiche E. PARTECIPAZIONE e.1 frequenza nella norma e.2 partecipazione propositiva alle proposte educativo-formative e didattiche e.3 interazione positiva e collaborativa con i compagni e i docenti

8 (valutazione che prevede il verificarsi

della maggioranza

dei descrittori,

tenendo conto della

loro gerarchia di

valore)

A. RISPETTO a.1 rispetto del Regolamento di Istituto a.2 rispetto non sempre puntuale delle consegne di lavoro, degli orari, degli impegni attribuiti e/o assunti a.3 rispetto delle strutture e dei materiali B. CORRETTEZZA b.1 corretto nei comportamenti con i compagni e con il personale della scuola b.2 corretto nel linguaggio che utilizza sia in contesti scolastici che extrascolastici C. LEALTA' c.1 leale nelle azioni , nei rapporti interpersonali e nella comunicazione scuola-famiglia c.2 leale nelle verifiche e nel raggiungimento della prestazione D. ATTENZIONE d.1 attento e interessato alle proposte educativo-formative e didattiche ma in modo settoriale E. PARTECIPAZIONE e.1 frequenza non sempre regolare con numerose assenze, ritardi e/o uscite anticipate e.2 partecipazione non sempre collaborativa alle proposte educativo-formative e didattiche e.3 interazione settoriale con i compagni e i docenti

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(valutazione che prevede il verificarsi

della maggioranza

dei descrittori,

tenendo conto della

loro gerarchia di

valore)

A. RISPETTO a.1 rispetto alterno del Regolamento di Istituto con episodi limitati e non gravi di comportamenti non conformi allo stesso segnalati nel registro di classe e comunicati alla famiglia a.2 rispetto alterno delle consegne di lavoro, degli orari, degli impegni attribuiti e/o assunti con frequenti episodi di inadempienza delle consegne segnalati nel libretto scolastico a.3 rispetto alterno delle strutture e dei materiali con assunzione di comportamenti non conformi allo stesso segnalati nel registro di classe e comunicati alla famiglia B. CORRETTEZZA b.1 poco corretto nei comportamenti con i compagni e con il personale della scuola (con segnalazione nel registro o libretto personale) b.2 poco corretto nel linguaggio che utilizza sia in contesti scolastici che extrascolastici (con segnalazione nel registro o libretto personale) C. LEALTA' c.1 poco leale nelle azioni , nei rapporti interpersonali e nella comunicazione scuola-famiglia (con segnalazione nel registro o libretto personale) c.2 poco leale nelle verifiche e nel raggiungimento della prestazione (con segnalazione nel registro o libretto personale) D. ATTENZIONE d.1 poco attento e interessato alle proposte educativo-formative e didattiche (con segnalazione nel registro o libretto personale) E. PARTECIPAZIONE e.1 frequenza non regolare con frequenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate non adeguatamente motivate e.2 partecipazione non sempre collaborativa alle proposte educativo-formative e didattiche e.3 interazione settoriale con i compagni e i docenti

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(valutazione che prevede il verificarsi

della maggioranza

dei descrittori,

tenendo conto della

loro gerarchia di

valore)

A. RISPETTO a.1 mancato rispetto del Regolamento di Istituto con gravi episodi di comportamenti non conformi allo stesso segnalati nel registro di classe, comunicati alla famiglia e/o con sanzione disciplinare a.2 mancato rispetto delle consegne di lavoro, degli orari, degli impegni attribuiti e/o assunti con frequenti episodi di inadempienza delle consegne segnalati nel libretto scolastico a.3 mancato rispetto delle strutture e dei materiali con assunzione di comportamenti non conformi allo stesso segnalati nel registro di classe e comunicati alla famiglia B. CORRETTEZZA b.1 mancata correttezza nei comportamenti con i compagni e con il personale della scuola (con segnalazione nel registro o libretto personale) b.2 mancata correttezza nel linguaggio che utilizza sia in contesti scolastici che extrascolastici (con segnalazione nel registro o libretto personale) C. LEALTA' c.1 poco leale nelle azioni , nei rapporti interpersonali e nella comunicazione scuola-famiglia (con segnalazione nel registro o libretto personale) c.2 poco leale nelle verifiche e nel raggiungimento della prestazione (con segnalazione nel registro o libretto personale) D. ATTENZIONE d.1 poco attento e interessato alle proposte educativo-formative e didattiche (con segnalazione nel registro o libretto personale) E. PARTECIPAZIONE e.1 frequenza non regolare con frequenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate non adeguatamente motivate e.2 non partecipe e disinteressato alle proposte educativo-formative e didattiche ( anche con episodi di disturbo dell'attività didattico-educativa, con segnalazione nel registro o libretto personale)

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e inferiori

La valutazione negativa del comportamento tiene conto di azioni frequenti od occasionali ma molto gravi, che esprimono INTENZIONALITA', PREMEDITAZIONE e che siano LESIVI DELLA DIGNITÀ E DEL RISPETTO PER LA PERSONA UMANA (ad esempio: violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale ecc) o che creino SITUAZIONI DI PERICOLO PER L'INCOLUMITÀ DELLE PERSONE (esempio: incendio, allagamento ecc.)..

A. RISPETTO a.1 mancato rispetto del Regolamento di Istituto con gravi episodi di comportamenti non conformi allo stesso segnalati nel registro di classe, comunicati alla famiglia e/o con sanzione disciplinare (come previsto art. 7, Dpr 122/2009) a.2 mancato rispetto delle consegne di lavoro, degli orari, degli impegni attribuiti e/o assunti con frequenti episodi di inadempienza delle consegne segnalati nel libretto scolastico a.3 mancato rispetto delle strutture e dei materiali con assunzione di comportamenti non conformi allo stesso segnalati nel registro di classe e comunicati alla famiglia B. CORRETTEZZA b.1 mancata correttezza nei comportamenti con i compagni e con il personale della scuola (con segnalazione nel registro o libretto personale) b.2 mancata correttezza nel linguaggio che utilizza sia in contesti scolastici che extrascolastici (con segnalazione nel registro o libretto personale) C. LEALTA' c.1 non leale nelle azioni , nei rapporti interpersonali e nella comunicazione scuola-famiglia (con segnalazione nel registro o libretto personale) c.2 non leale nelle verifiche e nel raggiungimento della prestazione (con segnalazione nel registro o libretto personale) D. ATTENZIONE d.1 non attento e interessato alle proposte educativo-formative e didattiche (con segnalazione nel registro o libretto personale) E. PARTECIPAZIONE e.1 frequenza limitata con mancato raggiungimento del numero minimo di giorni previsti, presenza di frequenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate non adeguatamente motivate e.2 non partecipe e disinteressato alle proposte educativo-formative e didattiche ( anche con episodi di disturbo dell'attività didattico-educativa, con segnalazione nel registro o libretto personale)

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Certificazione obbligo istruzione Nel quadro della complessiva riforma del sistema educativo di istruzione e formazione, l’obbligo di istruzione indica “una base comune”, alla quale si riferiscono gli ordinamenti del primo e del secondo ciclo, necessaria a tutti gli studenti per proseguire con successo gli studi, costruire il proprio progetto personale e professionale, per svolgere un ruolo attivo nella società. Al termine dell’obbligo di istruzione, e cioè al compimento dei 16 anni e dopo aver frequentato 10 anni di istruzione obbligatoria, viene rilasciata la certificazione relativa all’adempimento dell’obbligo di istruzione (DPR 139/2007, art.4). La certificazione viene rilasciata dall’istituto di appartenenza su richiesta della famiglia dello studente.

La certificazione è uno strumento utile per sostenere e orientare gli studenti nel loro percorso di apprendimento sino al conseguimento di un titolo di studio o, almeno, di una qualifica professionale di durata triennale entro il diciottesimo anno di età. La descrizione delle competenze di base acquisite a conclusione del primo biennio della scuola secondaria superiore fa riferimento agli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione entro il quadro di riferimento rappresentato dalle competenze chiave di cittadinanza, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, con particolare riferimento al Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF). La certificazione delle competenze viene espressa in tre livelli: livello base - quando lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali; livello intermedio - quando lo studente svolge compiti complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli mostrando di saper utilizzare conoscenze e abilità acquisite livello avanzato - quando lo studente svolge compiti complessi anche in situazioni non note, mostra padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Competenze di asse certificate al termine del biennio di istruzione obbligatoria:

Asse dei linguaggi lingua italiana: •padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti •leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo •produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi lingua straniera: •utilizzare la lingua ..................... per i principali scopi comunicativi ed operativi altri linguaggi: •utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario •utilizzare e produrre testi multimediali

Asse matematico •utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica •confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni •individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi •analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

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Asse scientifico-tecnologico • osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità • analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza • essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Asse storico-sociale

comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

Le competenze di base relative agli assi sopra richiamati vengono acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza (Regolamento 139/2007):

Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria: 1.imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere i problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8.acquisire ed interpretare l’informazione.

Le competenze chiave di cittadinanza delineano i livelli di apprendimento al termine dell’obbligo di istruzione e si inquadrano nello sviluppo delle competenze chiave europee fissate nella Raccomandazione del Consiglio Europeo del 2006 che ha come obiettivo finale quello di fare dell’Europa ‘l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo.

Competenze Chiave europee per l’apprendimento permanente: 1. comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare a imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale

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Valutazione degli apprendimenti - prove INVALSI “Le prove INVALSI sono lo strumento utilizzato per rilevare e misurare periodicamente il livello di apprendimento degli studenti italiani. Gli standard delle prove sono definiti a partire dalle Indicazioni per il curricolo del Ministero. Attualmente si prevede la somministrazione di prove oggettive di italiano e matematica, discipline scelte anche per la loro valenza trasversale. È, inoltre, prevista la somministrazione di un questionario anonimo, che serve a raccogliere preziose informazioni sulle caratteristiche degli studenti di una scuola e sul loro contesto familiare. Gli studenti più grandi possono esprimere, sempre in forma anonima, opinioni sulle attività della scuola ed esplicitare le loro esigenze. Le informazioni raccolte con i questionari offrono un’ulteriore chiave di lettura dei dati e permettono di confrontare, in maniera più equa, i risultati di scuole diverse e di fornire maggiori supporti a quelle scuole che operano in un contesto difficile. Le prove INVALSI sono rivolte a tutti gli studenti che frequentano la classe seconda di tutti gli indirizzi dell’istituto. Per affrontare le prove non è richiesta alcuna specifica forma di preparazione. Le prove sono uguali per tutti i tipi di scuola (licei, istituti tecnici, istituti professionali) e quindi non vogliono rilevare le specifiche nozioni apprese in ciascuna di esse ma le competenze di base acquisite durante l’intero percorso formativo. Le prove, che per ciascun livello di classe si svolgono sul territorio nazionale nella stessa giornata, sono importanti perché permettono di confrontare ciascuna classe e ciascuna scuola con l’intero Paese, le macroaree geografiche, le singole regioni/province, le scuole della stessa tipologia. Le prove servono a confrontarsi col sistema nel suo complesso e rappresentano uno strumento in più ma non sostituiscono la valutazione dell’insegnante”. L’isiss Verdi e le prove INVALSI L’Isiss Giuseppe Verdi non risulta al momento istituto selezionato per l’individuazione delle classi campione. Resta comunque inteso che le prove sono obbligatorie per tutte le classi e vengono somministrate e tabulate secondo la procedura prevista dell’INVALSI stesso. L’istituto ogni anno acquisisce i risultati delle prove inviati dall’ INVALSI e li analizza a vari livelli:

- i risultati di disciplina vengono analizzati, confrontati e discussi nei dipartimenti disciplinari - i risultati della classe vengono analizzati e discussi in consiglio di classe e restituiti agli studenti - i risultati di istituto vengono presentati, analizzati e discussi in collegio docenti e nel consiglio di

istituto L’istituto potrà analizzare dunque ogni anno i risultati dell’apprendimento dei propri studenti confrontandoli al proprio interno (classi della stessa scuola) e con altre scuole dello stesso territorio. Questa comparazione consentirà a ogni Istituto scolastico di valutare la propria efficacia educativa e di riflettere sulla propria organizzazione didattico-metodologica al fine di promuoverne il miglioramento. Per maggiori approfondimenti: http://www.invalsi.it/snvpn2013/documenti/materiale_info

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Attività di recupero delle carenze e dei debiti

Le disposizioni normative che regolano I corsi di recupero nella scuola di II grado sono contenute nel D.M. 80/2007 , nell’ O.M. 92/2007. Come recitano gli articoli 1 e 2 del D.M. 80/2007, ”le attività di sostegno e di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa. Le istituzioni scolastiche sono tenute comunque a organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi didattico-educativi di recupero per gli studenti che in quella sede abbiano presentato insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate. Gli studenti sono tenuti alla frequenza degli interventi suddetti. Al termine di tali attività saranno effettuate, da parte dei docenti delle discipline della classe di appartenenza, verifiche intermedie di cui si dà comunicazione alle famiglie. Qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi dell’iniziativa di recupero organizzata dalle scuole, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di cui al primo comma”. L’Isiss Giuseppe Verdi attiva da tempo forme di sostegno e recupero nell’intero corso dell’anno agendo, ove possibile, in forma preventiva con azioni di sostegno disciplinare e trasversale e successivamente in forma rinforzativa con azioni di recupero a chiusura del trimestre o del pentamestre. In particolare vengono generalmente attivati nelle classi che necessitano di tali attività:

1. nei primi mesi dell’anno scolastico percorsi mirati sull’incremento delle strategie di apprendimento in special modo nelle classi prime e seconde;

2. al termine del primo trimestre attività diversificate di recupero disciplinare rivolte agli studenti che evidenziano una o più insufficienze;

3. al termine dell’anno scolastico, nei mesi di giugno e luglio, attività diversificate di recupero disciplinare rivolte agli studenti che evidenziano una o più insufficienze e sono stati sospesi nel giudizio.

Attività di recupero proposte dall’Isiss Verdi

Corsi di recupero disciplinare: sono corsi svolti in orario extrascolastico di breve durata (generalmente di 9-12 ore totali) rivolti a gruppi ristretti di alunni della stessa classe o di classi parallele che hanno in comune lo stesso programma di disciplina. Hanno lo scopo di riprendere e rivedere gli argomenti principali del programma svolto e mettere in evidenza le connessioni tra i nuclei fondamentali proposti. Si rivolgono principalmente a studenti che hanno bisogno di rinforzare i fondamenti della disciplina.

Sportello disciplinare: sono incontri mirati svolti in orario extrascolastico che si esauriscono in un tempo limitato (1-2 incontri) rivolti a pochi studenti (massimo 3-4) che manifestano delle difficoltà su stessi argomenti. Hanno lo scopo di analizzare e approfondire un argomento del programma svolto e offrire agli studenti suggerimenti mirati e individualizzati.

Tutoraggio disciplinare: è una azione di sostegno e supporto rivolta a uno o più studenti che non evidenziano particolari difficoltà ma che abbisognano di un’intensificazione del lavoro a casa per consolidare e rinforzare le conoscenze e le abilità già acquisiste ma in modo superficiale. Si sviluppa attraverso la somministrazione periodica di compiti mirati e specifici da svolgere a casa e la conseguente correzione con le indicazioni di lavoro. Il tutoraggio può essere effettuato in presenza oppure on line attraverso l’utilizzo della bacheca virtuale del sito della scuola. Recupero curricolare: svolto in orario scolastico e rivolto a tutta la classe qualora sia necessario interrompere la normale attività didattica per consolidare alcune conoscenze e abilità parzialmente acquisite.

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Valutazione finale e ammissione alla classe successiva o agli esami di stato La valutazione finale viene espressa in fase di scrutinio dall’intero Consiglio di Classe e dal Dirigente che lo presiede. La valutazione formativa è espressione di prove di verifica oggettive, di osservazioni e giudizi su atteggiamenti e comportamenti didattico-educativi degli allievi e dei progressi maturati nel corso dall’anno scolastico. Essa terrà conto:

di ogni prestazione valutata, mediante verifiche scritte, orali, grafiche, pratiche, strutturate e semi-

strutturate, con un giudizio motivato desunto;

dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo pentamestre e sulla base di una

valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso

formativo;

delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell’esito delle verifiche relative alle

iniziative di sostegno e agli interventi di recupero;

della volontà di apprendere e di migliorare, anche di là dai risultati raggiunti, dell’interesse in classe e

dell’impegno domestico;

della costanza e coerenza partecipativa, alla didattica ordinaria e ad iniziative didattiche specifiche,

quali moduli di sostegno, di recupero, di eccellenza, attività di alternanza, stage, partenariato, visite

guidate.

Per la promozione alla classe successiva si terrà conto:

del raggiungimento degli obiettivi minimi di apprendimento disciplinare (conoscenze, competenze,

metodi, linguaggio specifico) in un quadro di complessiva sufficienza e di progressione;

del raggiungimento degli obiettivi educativi (impegno, partecipazione, capacità di riflettere sul

proprio operato e sul proprio metodo di lavoro, volontà di crescere e di relazionarsi).

Per la non promozione alla classe successiva si terrà conto:

di esiti scadenti e diffusi nelle diverse aree disciplinari, tali da rendere frammentario l’intero quadro;

di risultati particolarmente negativi nelle discipline scritte e/o nelle discipline d’indirizzo, tali da non

permettere l’allestimento di nuove conoscenze e competenze;

di un impegno mediocre e irriflessivo, in classe e a casa.

Per la sospensione del giudizio si terrà conto:

di esiti modesti in una o più discipline, con un consolidamento insufficiente di prerequisiti, nozioni,

metodi disciplinari, tali comunque da non compromettere il quadro complessivo degli apprendimenti;

della possibilità per lo studente di recuperare tali prerequisiti, nozioni, metodi disciplinari,

raggiungendo gli obiettivi formativi della disciplina / discipline interessata / e entro il termine dell’anno

scolastico o mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi

interventi di recupero.

Per quanto attiene l’ammissione agli esami di stato:

il Consiglio di classe delle V, alla luce delle disposizioni vigenti alla data di adozione del presente POF,

terrà conto, accanto alle conoscenze e alle competenze acquisite nell'ultimo anno del corso di studi, e

alle capacità critiche ed espressive, anche degli sforzi compiuti per colmare eventuali lacune e per

raggiungere una preparazione complessiva sufficiente in tutte le discipline

per le classi IV, il passaggio alla classe successiva terrà conto di una valutazione complessivamente

positiva, anche nell’ottica di porre gli studenti in condizione di ammissibilità agli Esami di Stato.