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1 MERCOLEDÌ 25 NOVEMBRE 2020 SALUTE& BENESSERE Inserto a cura di Anna Maria Ferrari e Monica Tiezzi [email protected] Luigi Vignali Responsabile della Cardiologia interventistica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma di Monica Tiezzi Coloranti nel piatto Quando sono negli alimenti: la parola all'Efsa a pagina 4 Schiena dritta Postura scorretta? Ecco come migliorarla BELTRAMI a pagina 3 Farmaci Statine ed effetto «nocebo»: il potere della mente GAIBAZZI a pagina 2 Cuore a rischio? Il «ritorno» dell'aspirina La prevenzione in tre passi La prevenzione sanitaria, in tutti gli ambiti, si divide in primaria, secondaria e terziaria. La primaria è la principale forma di prevenzione e comprende tutti gli interventi per ostacolare l’insorgere di malattie, combattendo cause e fattori predisponenti. Spesso l’intervento mira a cambiare abitudini e comportamenti scorretti. La prevenzione secondaria vuol individuare precocemente i soggetti ammalati o ad alto rischio per ottenere la guarigione o impedire l’insorgenza e la progressione della malattia. Fra i mezzi usati, indagini epidemiologiche mirate a pochi individui a seguito di un caso di malattia infettiva, o gli screening su larga scala. La prevenzione terziaria mira a ridurre la gravità e le complicazione di malattie ormai instaurate e sconfina spesso nella terapia. Alcuni esempio sono la dieta appropriat a per un diabetico o la gestione di disabilità e deficit conseguenti ad una patologia. m.t. © RIPRODUZIONE RISERVATA S e la cardioaspirina (che ha la stessa formula della «normale» aspirina, con un dosaggio da 100 mil- ligrammi e una formulazione ga- stroresistente) è un pilastro della prevenzione secondaria di malat- tie cardiovascolari, «non altrettan- to finora è stato per la prevenzione primaria, ossia gli interventi de- stinati ad ostacolare l’insorgenza delle malattie, combattendo cause e fattori predisponenti», spiega Luigi Vignali, responsabile della cardiologia interventistica dell'o- spedale Maggiore. LO STUDIO Ora però uno studio rivela, aggiun- ge il cardiologo, che «una compres- sa (polipillola) che contiene al suo interno diversi farmaci combinati per il controllo dell’ipertensione arteriosa e per il controllo del co- lesterolo, associata all'aspirina, ri- duce in modo significativo il ri- schio di eventi cardiovascolari in persone con un rischio cardiova- scolare intermedio». Il rischio intermedio, continua Vi- gnali, viene calcolato, secondo ta- belle codificate, tenendo conto di vari fattori, fra i quali ipertensione, età (più a rischio gli ultracinquan- tenni), sesso (più a rischio gli uo- mini), colesterolo alto, abitudine al fumo, sedentarietà. Si tratta di persone quindi che non hanno an- cora avuto alcun evento cardiova- scolare ma presentano elementi di predisposizione. QUASI SEIMILA PAZIENTI La ricerca in questione è interna- zionale ed è stata pubblicata a me- tà novembre sul New England Journal of Medicine, «Polycap stu- dy -3 (TIPS-3)», presentata duran- te il recente congresso dell'Ame- rican Heart Association tenutosi in versione webinar. La ricerca, spiega ancora Vignali, ha preso in esame 5.713 parteci- panti, seguiti per oltre quattro anni e mezzo. Persone senza una con- clamata malattia cardiovascolare ma che avevano un rischio cardia- co giudicato di grado intermedio. «I pazienti nella sperimentazione sono stati suddivisi in gruppi ai quali sono sta- te sommini- strate o una polipillola al giorno (con 40 mil- ligrammi di simvastatina, 100 mil- ligrammi di atenololo, 25 milli- grammi di idroclorotiazide e 10 milligrammi di ramipril), o un'a- spirina al giorno da 75 milligram- mi o una compressa di vitamina D al mese o un'associazione di po- lipillola ed aspirina». Tutti i gruppi sono stati a loro volta affiancati da altrettanti gruppi trattati con pla- cebo. I risultati? Il trattamento combi- nato con polipillola più aspirina ha portato ad un'incidenza più bassa di eventi cardiovascolari acuti du- rante la durata dello studio. RISULTATI INCORAGGIANTI Secondo Luigi Vignali, lo studio segna «il grande ritorno della te- rapia con aspirina in prevenzione primaria nei pazienti con rischio cardiovascolare intermedio. Negli anni infatti gli studi sulla cardioa- spirina sono stati contraddittori e mai definitivi, perché a volte il ri- schio di eventi emorragici, così co- me di lesioni al tratto gastrointe- stinale, è stato giudicato maggiore dei benefici della prevenzione de- gli eventi ischemici e di conse- guenza la terapia con aspirina non è stata usata in modo estensivo. La terapia giornaliera con una sola compressa che contiene al suo in- terno diversi principi attivi, per i pazienti che non hanno avuto eventi cardiovascolari ma che si attestano su un rischio intermedio per età, pressione, sesso e cole- sterolemia, ha dimostrato di ridur- re gli eventi cardiovascolari mag- giori del 21% e con aggiunta del- l'aspirina la riduzione ottenuta è stata del 31%». LE STIME MONDIALI «La terapia con aspirina - continua Vignali - ha contribuito in modo importante al beneficio; peraltro nello stesso studio la sola terapia con aspirina in questo contesto di pazienti ha dimostrato di ridurre il rischio cardiovascolare del 14%. Il ruolo della terapia con aspirina, soprattutto in associazione con al- tri farmaci che combattono i fat- tori di rischio cardiovascolare, ha confermato una importante ridu- zione degli eventi acuti a distanza di cinque anni». Secondo il cardiologo parmigiano, «se vi fosse un'aderenza della metà della popolazione eleggibile a tale terapia, si potrebbe stimare una riduzione di circa 3-5 milioni di eventi cardiovascolari per anno a livello mondiale». © RIPRODUZIONE RISERVATA Associata a farmaci antipertensivi e anticolesterolo, riduce di oltre il 30% la possibilità di eventi cardiovascolari

la parola all'Efsa Cuore a rischio?...Le vene varicose colpiscono soprat-tutto le donne e sono ereditarie. Fi-no a pochi anni fa la chirurgia tra-dizionale prevedeva solo la tecnica

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  • 1MERCOLEDÌ 25 NOVEMBRE 2020

    SALUTE &BENE SSERE

    Inserto a cura diAnna Maria Ferrari e Monica [email protected]

    Luigi VignaliResponsabile della Cardiologia interventisticade l l ’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma

    di Monica Tiezzi

    Coloranti nel piattoQuando sono negli alimenti:

    la parola all'Efsa

    a pagina 4

    Schiena drittaPostura scorretta?

    Ecco come migliorarla

    BELTRAMI a pagina 3

    Fa r m ac iStatine ed effetto «nocebo»:

    il potere della mente

    GAIBAZZI a pagina 2

    Cuore a rischio?Il «ritorno» dell'aspirina

    La prevenzione in tre passiLa prevenzione sanitaria, in tutti gli ambiti, si divide in primaria, secondaria eterziaria. La primaria è la principale forma di prevenzione e comprende tutti gliinterventi per ostacolare l’insorgere di malattie, combattendo cause e fattoripredisponenti. Spesso l’intervento mira a cambiare abitudini e comportamentiscorretti. La prevenzione secondaria vuol individuare precocemente i sogget t iammalati o ad alto rischio per ottenere la guarigione o impedire l’insorgenza e laprogressione della malattia. Fra i mezzi usati, indagini epidemiologiche mirate a pochiindividui a seguito di un caso di malattia infettiva, o gli screening su larga scala. Laprevenzione terziaria mira a ridurre la gravità e le complicazione di malattie ormaiinstaurate e sconfina spesso nella terapia. Alcuni esempio sono la dieta appropriat aper un diabetico o la gestione di disabilità e deficit conseguenti ad una patologi a.

    m .t.© RIPRODUZIONE RISERVATA

    S e la cardioaspirina (che hala stessa formula della«normale» aspirina, conun dosaggio da 100 mil-ligrammi e una formulazione ga-stroresistente) è un pilastro dellaprevenzione secondaria di malat-tie cardiovascolari, «non altrettan-to finora è stato per la prevenzioneprimaria, ossia gli interventi de-stinati ad ostacolare l’ins orgenzadelle malattie, combattendo causee fattori predisponenti», spiegaLuigi Vignali, responsabile dellacardiologia interventistica dell'o-spedale Maggiore.

    LO STUDIOOra però uno studio rivela, aggiun-ge il cardiologo, che «una compres-sa (polipillola) che contiene al suointerno diversi farmaci combinatiper il controllo dell’iper tensionearteriosa e per il controllo del co-lesterolo, associata all'aspirina, ri-duce in modo significativo il ri-schio di eventi cardiovascolari inpersone con un rischio cardiova-scolare intermedio».Il rischio intermedio, continua Vi-gnali, viene calcolato, secondo ta-belle codificate, tenendo conto divari fattori, fra i quali ipertensione,età (più a rischio gli ultracinquan-tenni), sesso (più a rischio gli uo-mini), colesterolo alto, abitudineal fumo, sedentarietà. Si tratta dipersone quindi che non hanno an-cora avuto alcun evento cardiova-scolare ma presentano elementi dipredisposi zione.

    QUASI SEIMILA PAZIENTILa ricerca in questione è interna-zionale ed è stata pubblicata a me-tà novembre sul New EnglandJournal of Medicine, «Polycap stu-dy -3 (TIPS-3)», presentata duran-te il recente congresso dell'Ame-rican Heart Association tenutosi inversione webinar.La ricerca, spiega ancora Vignali,ha preso in esame 5.713 parteci-panti, seguiti per oltre quattro annie mezzo. Persone senza una con-clamata malattia cardiovascolarema che avevano un rischio cardia-co giudicato di grado intermedio.«I pazienti nella sperimentazionesono stati suddivisi in gruppi aiquali sono sta-te sommini-strate o una

    polipillola al giorno (con 40 mil-ligrammi di simvastatina, 100 mil-ligrammi di atenololo, 25 milli-grammi di idroclorotiazide e 10milligrammi di ramipril), o un'a-spirina al giorno da 75 milligram-mi o una compressa di vitamina Dal mese o un'associazione di po-lipillola ed aspirina». Tutti i gruppisono stati a loro volta affiancati daaltrettanti gruppi trattati con pla-c eb o.I risultati? Il trattamento combi-nato con polipillola più aspirina haportato ad un'incidenza più bassadi eventi cardiovascolari acuti du-rante la durata dello studio.

    RISULTATI INCORAGGIANTISecondo Luigi Vignali, lo studiosegna «il grande ritorno della te-rapia con aspirina in prevenzioneprimaria nei pazienti con rischiocardiovascolare intermedio. Neglianni infatti gli studi sulla cardioa-spirina sono stati contraddittori emai definitivi, perché a volte il ri-schio di eventi emorragici, così co-me di lesioni al tratto gastrointe-stinale, è stato giudicato maggioredei benefici della prevenzione de-gli eventi ischemici e di conse-guenza la terapia con aspirina nonè stata usata in modo estensivo. Laterapia giornaliera con una solacompressa che contiene al suo in-terno diversi principi attivi, per ipazienti che non hanno avutoeventi cardiovascolari ma che siattestano su un rischio intermedioper età, pressione, sesso e cole-sterolemia, ha dimostrato di ridur-re gli eventi cardiovascolari mag-giori del 21% e con aggiunta del-l'aspirina la riduzione ottenuta èstata del 31%».

    LE STIME MONDIALI«La terapia con aspirina - continuaVignali - ha contribuito in modoimportante al beneficio; peraltronello stesso studio la sola terapiacon aspirina in questo contesto dipazienti ha dimostrato di ridurre ilrischio cardiovascolare del 14%. Ilruolo della terapia con aspirina,soprattutto in associazione con al-tri farmaci che combattono i fat-tori di rischio cardiovascolare, haconfermato una importante ridu-zione degli eventi acuti a distanzadi cinque anni».Secondo il cardiologo parmigiano,«se vi fosse un'aderenza della metàdella popolazione eleggibile a taleterapia, si potrebbe stimare unariduzione di circa 3-5 milioni dieventi cardiovascolari per anno alivello mondiale».

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Associata a farmaci antipertensivie anticolesterolo, riduce di oltre il 30%la possibilità di eventi cardiovascolari

  • 4 MERCOLEDÌ 25 NOVEMBRE 2020

    SENZA PERICOLI

    Alzi la mano chi può resistere dal-l’assaggiare un pezzettino di unacasetta di panpepato ricoperta diglassa e confettini colorati! I dol-cetti del periodo natalizio che siavvicina sono una festa per gli oc-chi, oltre che per il palato, anchegrazie al loro aspetto accattivanteche può essere conferito dai co-loranti alimentari. Queste sostanzesono contenute in numerosi ali-menti, tra cui merendine, marmel-late e gelatine, dolci e bevande, sal-se e condimenti. Ma possiamo con-sumarli in sicurezza? Ne parliamocon Camilla Smeraldi, espertascientifica nell’unità che si occupadi ingredienti alimentari (Fip) del-l’Efs a .

    1Qual è il ruolo dell’Efsa nelvalutare i coloranti?La legislazione dell’Unione Euro-pea prevede che, prima di poteressere impiegati negli alimenti, tut-ti i coloranti alimentari debbanoessere autorizzati. L’autor izzazio-

    EFSA Pillole di sicurezza

    ne di queste sostanze è conse-guente la valutazione della si-curezza da parte dell’Efs ache implica l’analisi ditutti gli studi scientificidisponibili in merito,nonché dei dati sullatossicità e sull’e-sposizione umana.Qualche anno fa,nel 2016, l'Efsa haconcluso la rivalu-tazione di tutti i co-loranti alimentariprecedent ement eautorizzati. Com-plessivamente, sonostati valutati 41 colo-ranti alimentari, tenen-do conto di nuovi studi di-sponibili. Nell’ambito dellevalutazioni, l’Efsa stabilisce, ovepossibile, una dose giornaliera ac-cettabile (Dga) per ogni sostanza.

    2Quali sono state le ricadute diqueste rivalutazioni?

    Alla luce delle nuove infor-mazioni, l'Efsa ha abbassa-

    to la dose giornaliera ac-cettabile per parecchi

    coloranti alimentari. Ilivelli massimi di tredi questi coloranti (E104, E 110, E 124)sono stati abbassatiper usi alimentari.Un ’altra importanteconseguenza è stata

    il ritiro dal mercatodel colorante Rosso

    2G (E 128). I dati a di-sposizione indicavano

    infatti che l'uso di tale ad-ditivo poteva comportare

    problemi in termini di sicurez-za. Pertanto la Commissione eu-

    ropea e gli stati membri dell’Ueconvennero con l’Efsa che il co-lorante non poteva essere conside-rato sicuro per l’uomo e il suo usonel l ’Ue fu quindi sospeso nel 2007.Per altri coloranti invece, come ad

    esempio il biossido di titanio (E171), sono stati richiesti dei datiaggiuntivi che sono al momento incorso di rivalutazione.

    3 Se consumo una quantità su-periore alla dose giornalieraaccettabile, significa quindiche sono a rischio?Come dicevo, quando si valuta lasicurezza di un additivo, si cercadove possibile (ossia quando sonodisponibili informazioni sufficien-ti), di stabilire una dose giornalieraammissibile per ciascuna sostanza.Questo valore è la quantità di unasostanza che le persone possonoconsumare quotidianamente, nel-l’arco della vita, senza incorrere inrischi per la salute. Ciò significache, anche se occasionalmente lepersone superano la Dga per unadeterminata sostanza, non neces-sariamente si avranno effetti nega-tivi sulla salute. red.sal .

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    L e varici sono l'argomentodella puntata di “Che ckUp Salute e Benessere”che andrà in onda questasera alle 21 su 12 Tv Parma, a curadi Francesca Strozzi. Sarà appro-fondito il tema delle varici o venevaricose e dei modi più innovativiper risolvere il problema senza do-lore, tagli o cicatrici, e tornare pre-sto alle proprie attività. Aspetto nonsecondario considerando che l'in-sufficienza venosa cronica, o vene

    varicose o varici, nei paesi occi-dentali causa un numero di ore dilavoro perse maggiore di quellecausate da una malattia arteriosa.Le vene varicose colpiscono soprat-tutto le donne e sono ereditarie. Fi-no a pochi anni fa la chirurgia tra-dizionale prevedeva solo la tecnicadello stripping, nella quale la venasafena veniva asportata chirurgica-mente. Ma l’operazione, invasiva edolorosa, prevede alcuni giorni didegenza e immobilità e si effettua in

    QUANDO E DOVECheck-up Salute e Benessere va in ondasu 12TvParma in diretta al mercoledì alle 21a cura di Francesca Strozzi

    Per intervenire in diretta0521.464227 o mandare un smso whatsapp al 333.9200170

    LA MAIL DEDICATAcheckupsalute@t vparma.it

    OSPITI DELLA PUNTATAClaudio Pecis, specialista in chirurgiavascolare della casa di cura Città di Parma,Alice Cenci, medico di base, Laura Papaleofisioterapista della Città di Parma

    check up Stasera alle 21 su 12 Tv Parma

    France scaS t roz z i

    La «colla» che risolvele vene varicose

    #AboutC amillaCamilla Smeraldi è laureata in chimica e tecnologiefarmaceutiche presso l’Università degli Studi di Firenze,sua città natale. Lavora in Efsa dal 2011 e si è trasferita aParma dopo una esperienza all’Agenzia europea delfarmaco (Ema) a Londra, dove per sette anni si è occupatadi farmacovigilanza (reazioni avverse ai farmaci).

    Coloranti alimentari: le regoleperché bello sia anche sano

    anestesia spinale o generale. Poi si èpassati alla tecnica con il laser che“ch i ude ” la vena ma che risulta an-cora in parte dolorosa per l’energ i atermica emessa. Da qualche annoClaudio Pecis, specialista in chirur-gia vascolare della casa di cura Cittàdi Parma, utilizza la tecnica del cia-noacrilato, una speciale colla che,con gli stessi risultati chirurgici, eli-mina il dolore, i tagli, le cicatrici eviene eseguita senza anestesia.L’unica controindicazione è costi-tuita dall’essere allergici alla collabiocompatibile e la raccomandazio-ne post operatoria è tenere per circaun mese una calza elastica. Insiemea Pecis, parleranno Alice Cenci, me-dico di medicina generale, e LauraPapaleo, fisioterapista della casa dicura Città di Parma. Come ogni pun-tata spazio alla testimonianza di unpaziente in “L'ho vissuta così...”.

    red.sal .© RIPRODUZIONE RISERVATA