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LA PSICOMOTRICITA' NELLA SCUOLA PRIMARIA Il corpo e lo sviluppo delle attività simboliche e narrative Anton Maria Chiossone Psicomotricista, TNPEE, Presidente ANUPI Educazione Enrica Lusetti Insegnante, Psicomotricista, TNPEE, Coordinatrice ANUPI Liguria, Comitato Scientifico ANUPI Educazione Silvia Reghitto Insegnante, Psicomotricista, TNPEE

LA PSICOMOTRICITA' NELLA SCUOLA PRIMARIA - Convegni ... · •Il progetto proposto in orario curricolare è accompagnato da un progetto in orario extracurricolare per i bambini delle

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LA PSICOMOTRICITA' NELLA SCUOLA PRIMARIA

Il corpo e lo sviluppo delle attività simboliche e narrative

Anton Maria ChiossonePsicomotricista, TNPEE, Presidente ANUPI Educazione

Enrica LusettiInsegnante, Psicomotricista, TNPEE, Coordinatrice ANUPI Liguria, Comitato Scientifico ANUPI Educazione

Silvia ReghittoInsegnante, Psicomotricista, TNPEE

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© Chiossone A. M., Lusetti A. E. e Reghitto S. – 10° Convegno internazionale “La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale” – 13, 14 e 15 novembre 2015

Anton Maria ChiossoneInsegnante, Psicomotricista, Terapista della Neuro e Psicomotricitàdell’Età Evolutiva, FormatorePresidente ANUPI Educazione

PSICOMOTRICITÀ E SCUOLA

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PSICOMOTRICITÀ E SCUOLA

La Psicomotricità in Italia ha un legame storico e quasi antico con la Scuola, un legame che nasce negli anni '70, nel momento in cui

la scuola riflette su di sé e, anche sotto la spinta delle modificazioni sociali in atto, si trasforma.

Dall'interno

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LA PSICOMOTRICITÀ E LA SCUOLA

La Scuola, in quella fase della sua trasformazione, è impegnata nella ricerca di strumenti pedagogici adeguati a rispondere ai bisogni dei bambini in un ambito scolastico che si rinnova

La Psicomotricità in Italia entra in contatto con l'esperienza e la ricerca della psicomotricità francese (Vayer, Le Boulch, Aucoutourier, Lapierre sono anche insegnanti) che in questo periodo si misurano con il problema dell'educazione a partire dall'educazione speciale

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LA PSICOMOTRICITÀ SI AFFERMA IN FRANCIA

Alla fine degli anni ’60 Vayer, Le Boulch, Lapierre, Aucouturier

sulla spinta della neuropsichiatria infantile, della psicologia e

del diverso modo di intendere l’educazione fisica

• Introdussero un approccio più globale, fondato sull’ascolto dei bisogni e delle motivazioni del singolo bambino.

• Da allora la ricerca in Italia la Psicomotricità si è evoluta seguendo diversi percorsi di sperimentazione e approfondimenti

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CHE COSA ACCADE IN ITALIA?

La cultura psicomotoria si diffonde negli anni 70/80,periodo in cui fervono la riflessione ed il dibattitoche condurranno alla chiusura delle scuole specialiper i bambini disabili

Come in Francia, questa nuova visione dell'essere umano permea tanto l'ambito educativo-pedagogico quanto quello sanitario-riabilitativo

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IL BAMBINO A SCUOLA CON IL CORPO

• Il bambino a scuola per l'intera giornata• Il corpo del bambino con handicap• L'attenzione alla globalità dello sviluppo• Il bambino al centro del progetto educativo• Il bambino visto come soggetto• Sono i temi ed i problemi intorno e su cui la scuola italiana si interroga

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UN CONTESTO ISTITUZIONALE IN TRASFORMAZIONE

E si trasforma portando con sé anche un, sia pur parziale, adeguamento del quadro legislativo

La riforma della scuola degli anni '70L'integrazione dei bambini con handicapIl Tempo PienoLa Scuola della Ricerca e dei LaboratoriI Decreti Delegati

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LA PSICOMOTRICITÀContribuisce a portare il bambino e la sua esperienza vissuta al centro del processo educativo e ad affermare

l'attenzione alla corporeità al suo benessere come precondizione dell'azione educativa stessa

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L'ATTENZIONE AL CONTESTO DELL'AZIONE EDUCATIVA

Lo spazio in cui educare ll tempo dedicato ai bambini Le modalità della relazione Il peso delle emozioni e la loro elaborazione L'attenzione al gruppo e alle sue potenzialità Costruire un ambiente capace di facilitare l'azione educativa

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LA PSICOMOTRICITÀ ITALIANA

Essendo spesso praticata da insegnanti e, comunque, prevalentemente attuata all'interno della Scuola la Psicomotricità in Italia si pone come obiettivi quello di:

Coniugare l'originalità della Pratica Psicomotoria alle esigenze delle singole realtà scolastiche ed educative

Costruire strumenti di osservazione e valutazione funzionali al progetto educativo Arricchire l'ambito educativo di una competenza che porta con sé anche l'esperienza dei percorsi riabilitativi e terapeutici in cui viene utilizzata (e viceversa)

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PSICOMOTRICITA’ ATTENZIONE ALLA GLOBALITA’ DEL BAMBINO

CAPACITA’ DI ASCOLTO DELL’ADULTO

ATTENZIONE AI TEMPI SOGGETTIVI

OSSERVAZIONE, INDIVIDUAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE PRESENTI

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EDUCAZIONE PSICOMOTORIA E SVILUPPO ARMONICO

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...E

La capacità comunicazione e la socializzazione

La capacità di relazione e la necessità di costruzione

del gruppo

La capacità di regolazione delle emozioni e la

gestione della performance e del conflitto

La capacità di decentramento e rappresentazione, e l'uso del linguaggio (verbale,grafico/pittorico, narrativo scritto)

La capacità di gioco per la qualità e l'armonia dello sviluppo personale e di gruppo

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PSICOMOTRICITÀ E SCUOLA OGGI

Le condizioni che hanno segnato la prima fase di sviluppo della Psicomotricità

si ripresentano oggi,forse con caratteri meno espansivi rispetto agli anni '70, ma con la drammaticità dell'emergenza della crisi sociale

ed economica, con la necessità di affrontare nuove forme di integrazione e di disagio

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PSICOMOTRICISTA una professione in evoluzione e LA SCUOLA

Secondo il profilo definito da ANUPI Educazione lo PsicomotricistaÈ IL PROFESSIONISTA CHE SVOLGE CON TITOLARITA' E AUTONOMIA PROFESSIONALEinterventi psicomotori educativi e di prevenzione primaria

su richiesta di enti e/o istituzioni pubblici e/o privati diretti a:• favorire le competenze sensomotorie, emotive, relazionali, cognitive e prassiche,• armonizzare lo sviluppo dell’identità e sviluppare le potenzialità evolutive del soggetto in età evolutiva

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GIOCO RIFLESSIONE SEGNO RAPPRESENTAZIONE La Psicomotricità segue e facilita il bambino nel vivere l'esperienza del

gioco, nel costruirne il linguaggio, e lo accompagna nel suo apprendere a riflettere sulla sua esperienza, sul suo vissuto e a riviverlo, ripresentarlo, in altra forma, rappresentarlo attraverso altri segni, illinguaggio verbale, il disegno, la costruzione e la manipolazione con materiali diversi

Sostenendo e sollecitando la sua capacità di trasformazione dell'azione, la sua creatività

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LA PSICOMOTRICITÀ E IL TESSUTO DEL PROCESSO EDUCATIVO

La Psicomotricità in questo senso è un apparato pedagogico che opera al fine di sostenere la costruzione del tessuto educativo sulla base del quale il processo di apprendimento può evolversi in modo armonico.

Nei successivi interventi proveremo a dirvi come alcuni di questi passaggi, compresenti nella nostra azione educativa, sono stati curati

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PSICOMOTRICITA’ nella scuola primariaIl corpo e lo sviluppo delle attività simboliche e narrative

Istituto Comprensivo Oregina Genova

Progetto PsicomotricitàSilvia ReghittoInsegnante-Psicomotricista-Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva

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© Chiossone A. M., Lusetti A. E. e Reghitto S. – 10° Convegno internazionale “La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale” – 13, 14 e 15 novembre 2015

• Il progetto nasce nell’Istituto Comprensivo Oregina nel 2008 nella Scuola dell’Infanzia;

• Gradualmente, nell’ambito della continuità educativa, è stato esteso alle classi prime eseconde della scuola primaria;

• Attualmente coinvolge tutti i bambini da 3 a 8 anni con cicli di 5 incontri ad eccezionedelle classi prime nelle quali vengono proposti cicli di 10 incontri.

• Il progetto proposto in orario curricolare è accompagnato da un progetto in orarioextracurricolare per i bambini delle classi seconde, terze e quarte con cicli di 10 incontri

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Il progetto valorizza la longitudinalitàdell’intervento e la continuità dell’esperienzatra scuola dell’infanzia e scuola primaria

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Quali obiettivi?

LA COMUNICAZIONELA CREATIVITA’L’ APERTURA AL PENSIERO OPERATORIO

Come?Gli spazi creati nella sala di psicomotricità, la strutturazione del tempo,i materiali e la conduzione dello psicomotricista favorisconol’evoluzione di un percorso educativo che dal gioco sensomotorioconduce al gioco simbolico e all’attività di rappresentazione

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LO SPAZIO: LA SALA DI PSICOMOTRICITÀ

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I MATERIALI

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I TEMPIUna successione precisa di momenti scandisce l’evolversi e le caratteristichedell’incontro:

momento iniziale

momento del gioco

momento del riposo

momento finale della verbalizzazione e rappresentazione

Gli incontri hanno cadenza settimanale, la durata è di un’ora e trenta minuti

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IL PERCORSO GRAFICO NEL MOMENTO FINALE DELLA RAPPRESENTAZIONE

Nel descrivere le varie fasi dell’incontro vorrei paradossalmente partire dal momento finale.Qui i bambini dopo aver vissuto nelle fasi precedenti il piacere sensomotorio e il giocosimbolico, possono verbalizzare e disegnare. E’ il momento finale del percorso che va verso ladecentrazione

Si presenta uno dei numerosi percorsi grafici mostrando in ordine cronologico i disegni di unabambina fatti nella sala di psicomotricità nel momento finale dell’incontro, allo scopo diosservare l’evoluzione nella capacità di simbolizzare, di rappresentare attraverso il disegnoavvenuta nel corso del ciclo di incontri di psicomotricità

Si precisa che nel momento finale dell’incontro i bambini possono disegnare liberamente,hanno a disposizione 10-15 minuti; la consegna è: «disegna quello che vuoi»; non vengonocorretti, il disegno viene sempre accolto positivamente e può offrire uno spunto per laverbalizzazione; non c’è alcun tipo di lavoro mirato al grafismo in maniera diretta nell’incontrodi psicomotricità

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Si osserveranno i disegni, prescindendo da criteri interpretativi o valutativi maesclusivamente per cogliere una eventuale evoluzione nella rappresentazione.

Si osserverà in particolare:

il disegno del corpo: le parti rappresentate, le parti mancanti, le proporzioni e l’espressività;

lo spazio;

la rappresentazione dei rapporti topologici;

la rappresentazione degli oggetti

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Alba, 6 anni Disegno nella fase finale del primo incontroC’è un unico colore, oggetti sparsi, è riconoscibile il volto

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Alba 2° incontro - gli oggetti sono sparsi, la casa e il corpo sono piùproporzionati e meglio definiti, sono stati usati diversi colori

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3° incontro: gli oggetti non sono più sparsi nello spazio del foglio,compare una linea di base ed una di altezza, le relazioni degli oggettisul foglio rispettano le relazioni topologiche, c’è più colore edespressività

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Alba 4° incontro

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Alba 6° incontro (al 5° era assente) - più colori, più espressività, c’è il corpo inazione perché tiene un filo, c’è la simbolizzazione di un pensiero, di unsentimento

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Dal disegno nel 1° incontro al disegno nel 5° incontro

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Perché e in che modo la psicomotricitàfavorisce nel bambino la capacità di simbolizzare anche se non propone

direttamente attività che esercitano abilità grafiche o attività di tipo cognitivo?

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Perché favorisce un percorso educativo che, attraverso il gioco, consente al bambino di vivere e

gradualmente distanziarsi dalle sue emozioni: attraverso il piacere sensomotorio si attivano

energie ed emozioni che vengono canalizzate ed espresse prima nel gioco simbolico e poi nella

verbalizzazione e rappresentazione

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Attraverso fotografie, scattate durante l’attività,viene descritto come

nell’ evolversi dei momenti che caratterizzano l’incontro si concretizza il percorso educativo

che attraverso il giococonduce il bambino

dal piacere dell’azione al piacere della rappresentazione favorendo la decentrazione

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Il momento iniziale

E’ il rituale di inizio

Si ripetono le regole

L’insegnante di classe è compresente

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nel momento iniziale

Si fa il giro dei nomi…

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Il gioco sensomotorioIl salto: perdersi e ritrovarsi

esperienza di piacere e rassicurazione

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Ecco altre attività sensomotorie come la corsa , rotolamenti anch’esse caratterizzate da brusche rotture toniche; il piacere è provocato non tanto e non solo dall’effetto del movimento sul mondo

esterno, ma soprattutto dal movimento in sé

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Generalmente i bambini nella prima fase del gioco prediligono il gioco sensomotorio. L’esplosione del piacere sensomotorio porta gradualmente ad un calo delle tensioni e il bambino

facilmente investe del suo immaginario lo spazio e gli oggetti. Il gioco simbolico e di costruzione

Ponti e gallerieLa tana e il piacere di strisciare:

nel gioco simbolico non è escluso il piacere sensomotorio ma è connesso ad un progetto di gioco che va verso

l’immaginario

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«costruiamo la casa!»

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IL CONDOMINIO

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MEZZI DI TRASPORTO

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IL MOMENTO DEL RIPOSOQuando sta per avvicinarsi la fine del tempo del gioco i bambini vengono avvertiti: un passaggio graduale e rituale li aiuta.Sono invitati a cercare un posto in cui riposare. La voce o il canto accompagnano questo momento. L’attenzione viene

riportata al respiro, al battito del cuore. Chi lo desidera riceve un contatto con il telo. E’ un momento piacevole e desiderato dai bambini.

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E INFINE IL RIORDINO

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DOPO AVER VISSUTO AZIONI ED EMOZIONI I BAMBINI POSSONO RACCONTARE E RAPPRESENTARE

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DA AZIONE A RAPPRESENTAZIONE

L’incontro di psicomotricità nei disegni spontanei dei bambini

Molto spesso l’esperienza corporea viene scelta dal bambino come oggetto della rappresentazione nel momento finale dell’incontroDal piacere di agire al piacere di simbolizzare l’agito

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Alberto 6 anni: «sono io che faccio il salto» ( ha rappresentato la seconda fase del salto)

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La casa nella rappresentazione

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Il momento del riposo

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Talvolta i bambini accompagnano il disegno con la scrittura, raccontando l’esperienza compiuta.

Nell’intervento successivo verrà presentato un progetto di psicomotricità rivolto ad un gruppo classe in cui la psicomotricista è anche una delle docenti nell’arco dell’intero ciclo della scuola

primaria

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Aurelia Enrica Lusetti

Insegnante, Psicomotricista, Terapistadella Neuro e Psicomotricità dell’EtàEvolutiva, FormatriceCoordinatrice ANUPI Liguria, Comitato Scientifico ANUPI Educazione

L’esperienza che presento si è svolta presso la SCUOLA PRIMARIA G. DANEO (I.C. MADDALENA–BERTANI)

di GENOVA

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Per la complessità del contesto

è stata definita

“scuola in area a rischio”.

Ciò permette agli insegnanti e alle Istituzioni

di volgere uno sguardo particolare

agli aspetti educativi

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ORGANIZZAZIONE

Interrogandoci sui bisogniespressi dai bambini

e sulle strategie da attivare per accompagnarli nella crescita, si è pensato di organizzare

laboratoriper ascoltarli e aiutarli nel loro

processo evolutivo

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SCUOLA E LABORATORI • Scuola a tempo pieno

• Prevede uscite, gite di più giorni, lavori di gruppo, attività teatrali, espressive e laboratori

• La quasi totalità dei docenti lavora in équipe

• Da anni mi occupo, insieme a Daniela Sugliano, collega e psicomotricista, di organizzare laboratori di educazione psicomotoria

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LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA’• Il progetto è presente nella

scuola dall’anno scolastico2000/2001

• Ha coinvolto quasi tutte le classi

• Nelle classi dove insegniamo sisviluppa per cinque anni

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Focalizzerò il mio intervento sull’esperienza psicomotoria svolta, dalla prima alla quinta,

nella classe dove insegno

Delineerò il percorso attuato evidenziando come l’intervento psicomotorio sia stato il motore principale del processo educativo

Mi soffermerò su alcuni aspetti peculiari della psicomotricità e farò riferimento a ciò che è stato detto, nella relazione di Silvia Reghitto, in merito a fasi, finalità e obiettivi specifici

dell’intervento psicomotorio

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PERCHÉ LA PSICOMOTRICITÀ NELLA SCUOLA PRIMARIA

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PARLARE DI PSICOMOTRICITÀ Significa pensare ai processi

educativi

come connessione continua e integrata tra:

corpo e mente

sviluppo affettivo, cognitivo, relazionale e sociale

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LA PSICOMOTRICITÀ• E’ attenta a cercare le correlazioni tra l’azione, il pensiero e gli affetti

• Valorizza il gioco

• Favorisce l’espressività dei singoli all’interno del gruppo

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Berti,E. e Comunello,F. (2011),«Corpo e mente in psicomotricità» Trento,Erickson

Assi portanti dell’agire e del pensiero psicomotorio:

• La centralità del corpo, quale produttore e organizzatore di senso

• L’azione, quale manifestazione primaria della soggettività e della costruzione della

realtà

• L’interazione, dato fondante e strumento di ogni processo evolutivo, cognitivo e

affettivo

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L’ADULTO IN PSICOMOTRICITÀ AGISCE COME• Sostegno

• Specchio emozionale dell’azione infantile

• Facilitatore delle trasformazioni

• Co-narratore, nel ricomporre e connettere le azioni del bambino

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LA PROPOSTA Comprendere

come il percorso psicomotorio siintegri nella programmazione

scolasticaarricchendo la proposta formativa

che la scuola può offrirenon solo come prevenzione al

disagio e alla consapevolezza di séma anche come sviluppo del sapere, della creatività e delle

esperienze

Comprenderecome il gioco psicomotorio sviluppi

la narrazionee come la narrazione a sua voltapermetta l'evolversi del gioco

in un continuum tra corpo-parola-costruzione di

senso-emozioni

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PRESENTO IL PROGETTO

PSICOMOTORIO CHE SVILUPPO

NELL’INTERO CICLO DELLA SCUOLA PRIMARIA NELLE

CLASSI IN CUI SONO ANCHE DOCENTE

Gli incontri di psicomotricità si svolgono annualmente dalla prima alla quinta classe

Sono condotti da me e da una collega, entrambe psicomotriciste, in contemporaneità, per consentireall’una di seguire il gruppo e all’altra di facilitare le

situazioni che richiedono interventi mirati

Le fasi, le finalità e gli obiettivi dell’intervento psicomotorio sono quelle che ha delineato la collega

Reghitto

La peculiarità del mio intervento è che le sedute di psicomotricità diventano anche lo sfondo, il motore del progetto educativo complessivo, attuato nella classe e che coinvolge anche gli aspetti linguistici,

espressivi, artistici, storici e geografici relativi all’apprendimento delle discipline

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LA

NARRAZIONE

IN

PSICOMOTRICITA’

IL PASSAGGIO È DAL VISSUTO ALLA RAPPRESENTAZIONE,

DALLE EMOZIONI ALLA LORO RIELABORAZIONE,

DALL’IO AL NOI,

DALL’ESPRESSIONE DI SÉ AL RICONOSCIMENTO DELL’ALTRO,

DALLA FRASE AL PENSIERO VIA VIA SEMPRE PIÙ COMPLESSO

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I BAMBINI GIOCANDO NARRANO POI NARRANO ORALMENTE, PER ISCRITTO, PER IMMAGINIALLA FINE DI OGNI INCONTRO,

ANCORA IN PALESTRA, I BAMBINI RACCONTANO IN CERCHIO COSA

HANNO VISSUTO

POI, IN CLASSE, DISEGNANO, SCRIVONO E RIELABORANO CIÒ CHE HANNO

ESPRESSO VERBALMENTE

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DIARIO DI VIAGGIOI disegni e le storievengono raccolte

in “diari di viaggio” e rappresentano la

memoria del percorsosvolto da ciascun bambino

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COME INTERVENIAMO

Accogliamo il GIOCO “SPONTANEO” deibambini

Non proponiamo GIOCHI STRUTTURATIDisponiamo il materiale nello spazio di

giocoOsserviamo e facilitiamo situazioni e

dinamicheOffriamo il nostro aiuto

Garantiamo il rispetto delle regoleScandiamo il tempo anche con l'aiuto di

rituali o musiche

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CLASSE PRIMA• Percorsi, tane, ambienti familiari

• Dal vissuto del gioco al disegno, alla parola,

alla frase “mi è piaciuto”, a brevi testi

• Collegamenti con apprendimento letto-scrittura e con educazione all’immagine

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DA BREVE FRASE ALLA COMPLESSITÀ DEL GIOCO ASSOCIAZIONE DI AZIONI E EMOZIONI

SI SVILUPPA UNA CONSEQUENZIALITÀ DELLE AZIONI E UNA CONTEMPORANEITÀIMPORTANZA DELL’ADULTO CHE DÀ STABILITÀ

Primo incontro

Mi piaceva guardare il villaggio.

Ho costruito le case con Chiara e Mara

Ottavo incontro

Il villaggio del fiume e delle spondeHo giocato con Sara e con Enrica

con un grande telo. Sara si è stesa sopra e noi la

tiravamo. Era bellissimo trascinarla mentre lei

rideva

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CLASSE SECONDAI quattro elementi: aria, acqua, terra, fuoco

Collegamenti con progetto interculturale dellereligioni e storia

Il linguaggio poetico come espressione di sé

Dall’incontro con gli oggetti alla morfologia

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PROGETTO INTERCULTURALE E PSICOMOTRICITA’

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DALL’USO DEGLI OGGETTI ALLA MORFOLOGIAUN ESEMPIO: I CERCHI

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DAL MOVIMENTO ALL’ESPRESSIONE

POETICA

Io gioco con l’ariaÈ stato bello correre con ilvento che faceva volare i

nostri aquiloniAvrei voluto volare nel cielo al

loro posto

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SFONDO INTEGRATORE

DALLA CLASSE TERZA

SI SCEGLIE UN LIBRO ALTAMENTE SIGNIFICATIVO PER IL PROCESSO DI

CRESCITA DEI BAMBINI

USANDOLO COME STIMOLO DI RIFLESSIONE NELL’ELABORAZIONE DELL’ESPERIENZA PSICOMOTORIA

MA NON COME VINCOLO PER IL GIOCO PSICOMOTORIO CHE RIMANE

«LIBERO»

LA SCELTA DI UN TESTO

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CLASSE TERZA• Ambienti geografici e immaginari

• Collegamenti con gli ambitilinguistico e antropologico

• La narrazione si arricchisce di particolari ed elementisignificativi: rinarrare il proprio vissuto strutturando un testo

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IL MONDO DI GOMMA Oggi ho giocato con Chiara ad andare da un palazzo all’altro con un cerchio

che era diventato una teleferica.

Nel momento del riposo, Daniela mi ha aiutata a costruire la casa.

Quando mi sono stesa per riposare mi sono detta: ”E’ la prima volta che sto

da sola con me stessa”

Ero tranquilla

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CLASSE QUARTAL’individuo e il gruppo

Io e gli altri, la convivenza, i ruoli socialiI giochi diventano sempre più avventure autobiografiche

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Racconti indiani

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L’elaborazione dell’esperienza: la costruzione

del testo

CONNESSIONE CONTINUA TRA GIOCO PSICOMOTORIO E

NARRAZIONE

DAL MONDO DELLE SENSAZIONI ALLA DECENTRAZIONE

• L’intervento psicomotorio costruisce la mappa

• L’atteggiamento psicomotorio dell’insegnante si denota nella capacità di raccogliere dati per

costruire testi• L’incontro viene approfondito e

rielaborato in classe integrandolo con gli altri saperi

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Dal gioco psicomotorio alle tracce, alle parole, alla narrazione: «La mia ombra»La mia ombra mi segue saltellando qua e là, anche lei è una giocherellona.

Non mi insegue solo, ma mi fa le smorfie e mi fa i segni.

La mia ombra sembra una persona: si siede con me, fa tutto con me, solo

che al pomeriggio, cioè all’imbrunire, se ne va via, va a dormire.

Me la immagino quando torna a casa: lì vicino a me, sul mio letto, ma io

non posso vederla

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CLASSE QUINTAElaborazione del passaggio

dalla primaria alla scuola mediaLa separazione

la crescita

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IN VIAGGIO CON

«LE CITTÀ INVISIBILI» DI ITALO CALVINO

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Dal gioco psicomotorio al brainstorming, alla costruzione di mappe, al testo

«La città di Valdrada» ovvero «La città di sopra e la città di sotto» Mi chiamo Marta e sono una farmacista, il mio lavoro mi piace molto perché aiuto gli abitanti della mia città. Abito nella città di sotto ed è una vera faticaccia arrivare nella

città di sopra, come la chiamo io.

Quella è una città molto particolare circondata da mura che nessuno, ma proprio nessuno, può distruggere o

oltrepassare.

Spesso dovevo andare in quella città per prendere legna da bruciare perché nella città di sotto non ce n’è

abbastanza per tutti.

Nella città di sopra c’è un castello molto molto molto antico. La leggenda narra che lì ci abitava un re e una regina, nessuno poteva entrarci perché era protetto dai

fantasmi.

Nella città di sopra mi sentivo un po’ a disagio, perché i cittadini quando mi vedevano mi dicevano: “Guarda c’è

una della città di sotto!” Erano sempre meravigliati perché non tutti avevano il coraggio di andare in quella città. Non mi piacciono quegli abitanti perché pensano che gli

abitanti della città di sotto siano inferiori.

La città di sotto è molto bella, io abito qui.

Vi si coltivano grano, mais e altri cereali.

È piena di negozi, davanti alla nostra farmacia c’è una gelateria che fa gelati buonissimi.

C’è un bellissimo lago. Adesso l’acqua è ghiacciata, ma sotto vedi che nuotano tanti pesci.

La cosa più bella di questo paesaggio lacustre è che tutte le case degli abitanti si riflettono nell’acqua, ma solo una volta all’anno, il 21 marzo.

Gli abitanti della città di sotto sono molto gentili e accoglienti e se chiedi loro delle informazioni te le danno subito.

Una cosa negativa c’è: tutti vanno di fretta e c’è molto traffico

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TRASFORMAZIONE COME …

• Crescita cambiare un aspetto di sé, buttare via quello che non mi piace di me stesso

• Un salto alto per la crescita e uno lungo per andare da qui a lì, distaccandosi dalle cose a cui

sei affezionato ma che ti legano troppo

• Cambiamento è quando una persona ti suggerisce oppure avviene spontaneamente o ancora sei

obbligato dalle cose che succedono (separazioni, morti, nascite, cambio di città o scuola). Tu,

volente o nolente, ti modifichi per stare bene e qualche volta lo fai per far star bene gli altri

• Nuova vita da provare, da giocare, da amare

• Il corpo cambia per aiutarmi

• Sviluppo per riempire i buchi vuoti della mente

Dai testi dei bambini….

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…CONTINUA

• Iniziazione ciò che accade ad esempio alle femmine, come le mestruazioni. Per me sono un rito che mi iniziano ad essere meno bambina

• Distacco per me è una cosa terribile non mi separerò mai dai miei genitori perché solo a pensarlo mi viene malinconia e tristezza

• Corpo cambia velocemente perché si diventa grandi e abbiamo bisogno di nuovi «pezzi» per stare bene

• Cambia il mondo il cambiamento del mondo è molto importante perché tu non sai se potrai essere quella che sei o quella che non vorresti essere. Ognuno dovrebbe partecipare al cambiamento del mondo per far sì che tutti possano stare meglio, essere più in pace e aver cura della terra

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È stato un lungo viaggio

GRAZIE ……….

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Bibliografia minima

• Aucouturier, B. Darrault, Empinet, La pratica psicomotoria Armando

• Berti, E. Comunello, F. Corpo e mente in psicomotricità Erickson

• Formenti L. Psicomotricità a scuola Erickson

• Gruppo Nazionale ANUPI a cura di L. Formenti Psicomotricità educazione e prevenzione Erickson

• Lapierre, A. Aucouturier, B. La simbologia del movimento Edipsicologiche-Hoepli

• Lapierre, A. Lapierre, A. L’adulto di fronte al bambino Armando

• Nicolodi, G. Maestra guardami Erickson

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