La Stampa - 16.02.2014

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  • LA STAMPALA STAMPAQUOTIDIANO FONDATO NEL 1867

    DOMENICA 16 FEBBRAIO 2014 ANNO 148 N. 46 1,30 IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it

    T1 CV PR T2

    Napolitanochiude le consultazioni: Pi tempoa chi sar scelto. Lincaricodomani. Totoministri: forse 19posti

    Squadraealleati, i nodidiRenziNodaGuerra e Baricco. Alfano: ci vorr tempo. Civati apre il fronte nel Pd

    Le citt-groviera

    BucheevoraginiImmaginedItaliaARomaemergenzacontinua,masoffronoancheMilanoeTorinoIlgeologo: rimedi? Il sampietrino

    Amabile, Minucci, Rizzato, Tozzi PAG.10-11

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    Marted scorso, da Floris, la foto del giorno rap-presentava il sovrano di una trib africana che daoltre ventanni fa il meccanico in Germania e go-

    verna i suoi sudditi via skype. Si vedeva il protagonista ve-stito in abito tradizionale (il volto serio e ufficiale, unpetto-rale dorato e un cappello fatto quasi come una corona) ac-canto a unpalo-scettro di legno intagliato; poi, a contrasto,lui con una casacca grigia nella sua officina. Si sentiva ilpubblico ridacchiarementre la voce di Floris spiegava cheil meccanico era salito al trono perch il padre essendomancino le leggi locali non gli consentivano di svolgerequel ruolo. Tutto piuttosto comico, infatti il protagonista

    sembrava EddieMurphy nel Principe cercamoglie.Nessun intento razzista, solo la voglia di indicare una

    cultura beatamente semplice, lontana dalle nostre caste.Ma in quella zona dellAfrica la struttura clanica di potere invece assai complicata: famiglie con lo stesso fondatoremitico sono organizzate inmodo piramidale e intrattengo-no rapporti conflittuali con lautorit statale. Lamano sini-stra riservata agli usi funerari, le cose dei viventi non sipossono trattare con quella mano. Quel che rendeva, mal-grado le intenzioni, malinconica quella foto era il pensieroche la velocitdellinformazione tradisce semprepi a fon-do la verit, con la complicit di quegli stessi che ne sonodanneggiati; probabilmente il meccanico ghanese con-tento di costituire, per noi, un oggetto pittoresco.

    Il re meccanico e le regole del clanWALTER SITI

    magicaL anterna

    La Chiesa e i coniugi

    Troppomammone?MatrimonionulloIl Tribunaleecclesiastico ligure:leccessivoattaccamentoallamadrepu inficiare lavitadi coppia

    Galeazzi EUNCOMMENTODIRimini PAG.19-31

    Dopo la giornata di consul-tazioni al Quirinale, GiorgioNapolitano dovrebbe dare do-mani mattina a Matteo Renzilincarico di formare il nuovogoverno. Intanto Angelino Al-fano mette i paletti: Servetempo. E alza la posta: Lesi-to non scontato. Il segretariodel Pd gi lavora alla squadra:ieri ha incassato i no di Guerrae Baricco. DAPAG.2APAG.9

    LOBBLIGODIMIRARE

    IN ALTOLUCARICOLFI

    Il giudizio della storia suicondottieri, siano essigenerali, leader politicio militanti rivoluziona-ri, non dipende quasi

    mai dal modo, pi o menosbrigativo, in cui conquista-no il potere, ma dalluso chene fanno una volta saliti al co-mando. Cos sar perMatteoRenzi, che giusto in questeore sta assumendo la guidadel Paese. Se fallir, tutti lorimprovereranno: sei statospregiudicato, hai traditolamico Letta, ti sei autopro-clamato premier, sei venutomeno alla promessa di nonscalare il potere senza unavittoria elettorale alle spalle.Se avr successo, anche gliindignati di oggi finirannoper perdonarlo.

    Istintivamente, mi sentopi fra i perplessi che fra glientusiasti. E tuttavia c unaragione che mi induce a sor-volare sulla evidente scorret-tezza, o se preferite irrituali-t, del comportamento diRenzi. Questa ragione pu-ramente negativa, ma ha unasua forza. La riassumerei co-s: nessun rimpianto per quelche ci lasciamo alle spalle.

    Pu darsi che Renzi allafine non combini nulla dibuono, pu darsi che provi acambiare lItalia e non ciriesca.

    CONTINUAAPAGINA31

    OLIMPIADI, RUSSI SCONFITTI. TWEET DI COMPLIMENTI DA OBAMA. SHORT TRACK, BRONZO ALLA FONTANA

    Hockey, impresaUsadavanti aPutin

    BRUCE BENNETT/AFP PHOTO

    Una fase di gioco della gara di hockey su ghiaccio vinta dagli Usa sulla Russia ai rigori Brusorio, Cotto e Zonca ALLE PAGINE 38 E 39

    I REPORTAGE

    Ruanda, ibimbicheuccidono

    pernonmorireTOMASO CLAVARINOMUSANZE (RUANDA)

    CONTINUAAPAGINA15

    Il viso quello di unadolescente, la voceanche. Gli occhi sono

    neri, lo sguardo profondo.Emmanuel muove le manicon frenesia, come sestesse battendo il tempoalle parole che escono co-me un fiume in piena. Havoglia di parlare, ora che,finalmente, ha la possibili-t di farlo.

    Ora che ha la possibili-t di incontrare personedisposte ad ascoltarlo enon, come fino a due mesifa, solamente pronte adargli ordini. S perchEmmanuel per cinque an-ni non ha fatto altro cheprendere ordini. Era unsoldato, un bambino sol-dato. A dodici anni glihanno messo in mano unfucile e gli hanno ordina-to: spara!

    I trenicinesiallaconquista

    delWestMAURIZIOMOLINARICORRISPONDENTE DA GERUSALEMME

    CONTINUAAPAGINA13

    Trecento chilometridi alta velocit fraEilat e Ashdod per

    collegare il Mar Rosso alMar Mediterraneo ovverolAsia allEuropa: il pro-getto Red-Med, promos-so da Pechino e varato daGerusalemme, ad alzare ilvelo sulla strategia cineseper il West Asia.

    West Asia il termineche la China ShippingContainer Lines adoperaper descrivere larea dioperazioni fra Hormuz,Suez e Haifa.

    GLI OSTACOLI INATTESIFEDERICOGEREMICCA

    Ladiscesa finita. E se forse non si pudireche da ieri a met pomeriggio perMatteoRenzi sia cominciata la salita, certo il gio-

    vane leaderPdha fattounpaiodi curve e si tro-vato di fronte un falsopianodel tutto inatteso.

    CONTINUAAPAGINA2

    UNPOLITICOALLECONOMIAFABIOMARTINI

    In cuor suo Matteo Renzi laveva messo nelconto: la reazione a caldo dellopinionepubblica allo sfratto di Enrico Letta da Pa-

    lazzo Chigi sarebbe stata negativa. E cos in-fatti stato.

    CONTINUAAPAGINA3

    Ugo Magri APAGINA7

    Il Cavaliere al ColleMatteo si sta cacciando

    in un vicolo cieco

    Lappello dei rettori

    Solo la ricercapusalvareTorinoUniversitePolitecnicoalle istituzioniLaripresaci sarsolosediventiamoilpoloculturalepiavanzatodItalia

    Luigi La Spina ALLEPAGINE48E49

  • 2 .Primo Piano .LA STAMPADOMENICA 16 FEBBRAIO 2014

    Lacrisidigoverno

    IlColledetta i tempiDomani lincaricoalnuovopremierNapolitano:bisognerdargli il temponecessario

    Amici di vecchia data e iconedellimmaginario renzianoche non se la sentono di mol-

    lare tutto per partecipare ad unamissione che parte, con pochi ap-plausi, sotto un cielo plumbeo; con-sigli giuntigli da postazioni (italianee non solo) impossibili da ignorareche gli suggeriscono di sperimenta-re volti nuovi e competenze eccen-triche ovunque ritenga, ma non allaguida delministero dellEconomia; epoi Angelino Alfano, che in pubblico

    denunciaproblemi epreoccupazionisul programma, e in privato batte ipugni sul tavolo perch di ministrine vuole tre e non due...Come era in fondo prevedibile, la

    partita, insomma, si complica: non fi-no al punto - al momento - di metterein discussione lapprodo finale, macerto con leffetto di allungare i tempie rendere ancor pi chiaro al sindacodi Firenze che spettatori, campo digioco e protagonisti sono del tuttocambiati: come passare da Fiorenti-na-Inter nello stadioArtemioFranchia Brasile-Italia nel catino del Mara-can... Subito dopo la sua elezione asegretario dei democratici, Matteo

    Renzi confess: Fino a oggi stato co-me giocare a tennis: bastava buttare lapalla dallaltra parte...; ora come gio-care una partita a scacchi: difficile. Eappena sbagli, eccoli che ti fregano. Elapartita, evidentemente, cominciata.Alessandro Baricco e Andrea Guer-

    ra (ad di Luxottica) che il leader Pdavrebbe fortementevolutonelgoverno,ci hanno pensato e ripensato ma ieri -

    alla fine - hanno detto no: ed un noche, con laria che ha preso a tirare,adesso appare difficile trasformare inuns.Ognunodeiduehaaddotto lepro-prie ragioni (personali, politiche e di la-voro) confermando, naturalmente,amicizia e stima al premier in pectore:ma alla fine dei lunghi e ripetuti collo-qui, la sensazione che rimasta agli uo-mini del leader democratico che non

    siano convinti delle condizioni di par-tenza dellavventura di Renzi. Il modonel quale si giunti alla finedel governoLettae lanecessitdi farpatti colparti-to di Alfano e Formigoni, forse, hannoevidentemente lasciato segni pi pro-fondi di quanto lo stesso sindaco di Fi-renze potesse immaginare. Bisognaprenderne atto, non c altro da fare.E mentre il segretario Pd faceva i

    conti con gli inattesi no, maturavaun problema di estrema delicatezza.Di fronte al tourbillon di possibili mi-nistri dellEconomia (daLucreziaRei-chlin a Lorenzo Bini Smaghi) istitu-zioni economico-finanziarie il cui pa-rere rischioso ignorare facevanogiungere qualche consiglio che raffor-zava le perplessit di un gi dubbiosoMatteoRenzi: allEconomiameglio unministro politico che abbia allespalle un partito il cui sostegno possafarsi sentire nei non auspicabili mainevitabili momenti di difficolt. Ren-zi concordava: e dunque bisognava ri-cominciare a tessere la tela.Come non bastasse, ecco Angelino

    Alfano presentarsi a met pomeriggioalla tribunetta del Quirinale - dopo ilcolloquio con Giorgio Napolitano - perdire va bene, un nuovo governo si pufarema certo non in 48 ore, bisogna di-scutere per bene del programma, oc-corre che non si tratti di un esecutivo

    di centrosinistra e dunque niente Ven-dola, e poi ci sono dettagli da definire.Renzi ascoltava e sorrideva. Col leaderdel Nuovo centrodestra, infatti, incorso da 48 ore un duro braccio di fer-ro: che riguarda il numero e la colloca-zione dei ministri di Alfano, per. Dueministri pi un vicepremier senza di-castero, era lintesa: e inveceAlfanoundicastero per s lo vuole. In pi, il lea-der Pd sa che il logoramento al qualetenterannodi esporlo comincia appun-to dai tempi di varo del governo: e dun-que altro che tappeti rossi ed esecuti-vo-lampo. La partita, insomma, co-minciata: enon tennis, stavolta, comeRenzi gi si aspettava...

    LasfidadiMatteoparte insalitacon inodiGuerraeBaricco

    Gli amici, non convinti dalloperazione, declinano lofferta

    AnalisiFEDERICO GEREMICCA

    RenziIl segretariodel partitodemocraticoMatteo Renzi ieri haprovato a coinvolgerealcune figureextrapolitiche nellasfida di governoma non statauna giornatamoltofortunata

    Alfanoalza lavoceevuolenon tre,maquattroministeri, ciounopers

    LA GRANA POLITICA

    Al leadersuggeritodi rischiaresu tutto,manonsullepoliticheeconomiche

    I CONSIGLI

    La crisi-lampo si complica, ei tempi si allungano. Per que-sto Giorgio Napolitano, al-la fine delle consultazioniche aveva voluto a ritmi as-sai serrati, a uscire dalloStudio alla Vetrata e a direpersonalmente di aver scel-to lamassima rapidit perle consultazioni proprioperch ci sia spazio e sereni-t per il lavoro successivo dichi avr lincarico di forma-re il nuovo governo. In real-t, nella giornata di ieri, sul-la cornice politica del futurogoverno Renzi si sono ad-densati cirri e nembi. Per cuichi sar incaricato avr bi-sogno di tutto il tempo ne-cessario per consultazioni,approfondimenti e intese.Come da prassi, Napolitanosi prender del tempo per ri-flettere prima di dare linca-

    rico, che previsto per luned.Mentre nelle aspettative delQuirinale vi che per il giura-mento non si vada oltre giove-d o al massimo venerd pros-simi. Considerando anche chequesto rallentamento pesercomunque in Parlamento, do-ve sono in scadenza decretiimportanti: una preoccupa-zione non secondaria del capodello Stato, quella degli effettisullattivit legislativa, assie-me alle aspettative delle Can-cellerie europee a pochi mesidal varo del semestre Ue aguida italiana.Che la situazione politica

    attorno alla nascita del nuovogoverno, mentre Renzi sem-bra condurre le prime tratta-tive da Firenze, si andasse in-cartando stato chiaro inparticolare nellincontro conlNcd di Alfano, che per fortu-na potuto stare a colloquiocon Napolitano una decina di

    minuti in pi del previsto per-ch la Lega, prevista in agen-da subito dopo, ha disdettato.Ma era gi tutto pubblico edesplicito anche fuori delloStudio alla Vetrata, non pos-siamo fare tutto in 48 ore hadetto Alfano. LNcd i cui votisono essenziali per la maggio-ranza in Senato reagisce aitentativi di Renzi e dei renzia-ni di cercar voti in ipotetichemini-secessioni da Sel e daigrillini, e contemporanea-mente alle voci circolate ieriche Renzi abbia chiesto a Ver-dini di tenere pronta una pat-tuglia di responsabili forzi-sti in caso servissero voti inParlamento. Tutti elementinoti, e che non c stato biso-gno saffacciassero nello Stu-dio alla Vetrata, dove in parti-colare Silvio Berlusconi sattenuto strettamente nonsolo ai tempi previsti, ma an-che al tema.Ha spiegato aNa-

    politano che il suo atteggia-mento sar di opposizioneresponsabile, e si parlatodel governo, che deve ridur-re loppressione burocratica,fiscale e giudiziaria e che in-vece non ha ancora dettoquale sar il suo program-ma. Ma, fortunatamente, ilCavaliere non ha detto unaparola sui rapporti politici.Nichi Vendola, inizialmentenon previsto in agenda, ha in-vece deciso di accompagnareil capogruppo Gennaro Mi-gliore e ha colto loccasione, ela tribuna, per ribadire che ilsostegno a Renzi fantapoli-tica. Scontato che il Pd, conZanda e Speranza (cui s ag-giunto non inizialmente pre-visto il portavoce di Renzi,Lorenzo Guerini), facesse ilnome di Renzi per lincaricodi presidente del Consiglioper un governo di legislatu-ra, incentrato sulle riforme

    della Costituzione e della leg-ge elettorale (enunciate inquestordine).Napolitano ha raccontato

    che gli incontri di ieri nonhanno avuto nulla di rituale oformale con tutte le delegazio-ni impegnate, entrate nel me-rito di valutazioni sulla crisi,sulle sue prospettive di solu-zione. E stata una giornata,ha detto, per me interessan-te e ricca di stimoli e indica-zioni che trasmetter a chi ri-cever lincarico di presiden-te del Consiglio. Cio aMatteoRenzi che da luned dovrsbrogliare due matasse: ricu-cire e tranquillizzare Alfanoche gli chiede addirittura unpatto scritto, alla tedesca. Etrovare un ministro dellEco-nomia che sia di garanzia perle principali istituzioni euro-pee ed internazionali: il veronodo gordiano di quella chegi non pi una crisi-lampo.

    ANTONELLA RAMPINO

    ROMA

    Necessarioci siaspazioeserenitper illavorosuccessivodiformare ilgoverno

    Hadetto

    Occorrerannoalpremierconsultazioni,approfondimentieintese

    Giornata riccadistimoli,gli incontrinonhannoavutonulladi rituale

    Il capo dello Stato Giorgio Napolitano alluscita dalle consultazioni

    Letappedellavicenda

    RLAPRESENTAZIONEDELLASQUADRA

    2Il segretariopuntamartedadareuna lista

    RILGIURAMENTOALCOLLE

    3Salvo imprevistiarrivervenerdosabato

    RLADATAPRESUNTADELLINCARICO

    1DomaniRenzidovrebbeessereincaricato

    SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

  • LA STAMPA

    DOMENICA 16 FEBBRAIO 2014 .Primo Piano .3

    Nei giorni scorsi i sondag-gi , per quanto volantied epidermici, sono sta-ti univoci nel condanna-re in modo netto la staf-

    fetta, eppure gi da ieri le prime, in-formalissime proiezioni dei sondag-gi che i principali istituti pubbliche-ranno nei prossimi giorni, suggeri-scono una inversione di tendenza le-gata al fattore-coraggio. Quantosensibile sia linversione lo si capir,quando Emg, Ipsos e Ix renderan-no noti i loro elaborati, ma certoRenzi ipersensibile ai mutamentidi opinione. Per questo motivo, perla squadra di governo e per il pro-gramma. punta su un mix di effettispeciali e di sostanza.E dunque, effetti speciali per la

    squadra (e ieri non stata una gior-nata fortunata), ma anche nel pro-gramma, rispetto al quale Renzi nonpunta sulla tradizionale misura deiprimi cento giorni, ma intende enu-cleare tre, quattro lanci da consu-mare nei primi 45 giorni, provvedi-menti che diano la plastica sensa-zione di una scossa. Effetti specialima anche sostanza.Matteo Renzi sadi prepararsi a guidare un Paese delG8, sa che nel suoministero dovran-no esserci personalit di peso e si anche convinto che i ruoli chiavedebbano essere guidati da politici. Acominciare dal ministero dellEco-nomia, che negli ultimi anni statoinmano a tecnici di spessorema pri-vi della necessaria conoscenza dellaPubblica amministrazione e dellelogiche parlamentari. In queste ore- e questo un dato significativo -Renzi accarezza lidea di avere un

    ministro dellEconomia dal profilopolitico e non tecnico, accantonan-do per ora lipotesi di Lucrezia Rei-chlin. Ecco perch ieri pomeriggio circolata lipotesi di un clamorosoritorno: quello di Romano Prodi. Manessuno glielo ha chiesto e se qual-cuno glielo chiedesse il Professoreha gi la risposta pronta: ho lasciatola politica attiva gi da sei anni,E dunque, escludendo Prodi e

    Giuliano Amato, che ha le compe-tenze ma non il profilo giusto perun leader come Renzi, sono pochis-simi i politici di esperienza e autore-voli vicini a Renzi. Quello di maggiorpeso Piero Fassino, sindaco di To-rino e presidente dellAnci, gi lea-der dei Ds che vinsero le elezioni del2006, anche se allo stato non risulta-no sondaggi di Renzi in questa dire-zione. Certo, la carta del ministrodellEconomia tra quelle decisive,sul piano internoma anche sul pianointernazionale. Come osserva unrenziano doc come lexministro Pao-lo Gentiloni, per il prossimo gover-no strategico il rapporto con Bru-xelles e con la Bce ed evidente chequalsiasi politica revisionista deiTrattati pu avere successo soltantoin caso di rinnovati impegni da partedel governo e dellautorevolezza dichi li certifica. Dunque, unministrodellEconomia a forte caratura poli-tica, ma anche un ministro delle Po-litiche comunitarie che sia conosciu-to a Bruxelles e ne conosca le dina-miche. A Bruxelles Enzo Moavero considerato un fuoriclasse, ma con-siderando che stato ministro siacon Monti che con Letta, pare diffi-cile che Renzi voglia confermarlo. Inlizza per sostituirlo due esponentidel Pd, con profili molto diversi: Fe-derica Mogherini, una competenzadi politica europea tutta allinternodel partito (ieri sera era data in forteascesa) e Sandro Gozi, gi funziona-

    rio alla Commissione europea conProdi e Barroso e depositario di unafitta rete di rapporti personali conmi-nistri di mezza Europa.E sempre nella logica di un ministe-

    ro formatodapersonalit di peso, ieri cominciata a circolare lipotesi cheRenzi possa chiamare a Roma, non sisa se alla guida di un ministero o conqualche altro incarico, il personaggio alui pi vicino:MarcoCarrai. Trentano-ve anni, toscano, Carrai il Gianni Let-ta di Matteo Renzi, lunico al quale sia-no consentite critiche al capo, uno chedetesta la ribalta e ama lunderstate-ment, perfettamente complementareallamico; mentre il sindaco impetuo-so, Carrai prudente, coltiva rapportinelmondo della finanzia e dellimpren-ditoria, colleziona partecipazioni azio-

    narie e presidenze di municipalizzate,societ e consigli di amministrazione.Ma assieme alla squadra, Renzi stapreparando anche gli effetti speciali diprogramma, da consumare nei primi30-45 giorni, la polizza in vista delleelezioni Europee del 25 maggio. Tresono i campi nei quali il probabile pre-sidente del Consiglio sta preparando ifuochi dartificio: la scuola (con un pia-no di interventi speciali di manuten-zione), il lavoro e la pubblica ammini-strazione con interventi di forte sem-plificazione e trasparenza.Da ieri sera,a dispetto di un sabato non particolar-mente brillante e a dispetto di qualsia-si scaramanzia, Matteo Renzi ha ini-ziato a buttare gi i primi appunti diquello chepotrebbe essere il suoprimodiscorso in Parlamento.

    Renzi cambiastrategiaunpoliticoallEconomia

    In calo lopzioneReichlin. E il segretario vorrebbe aRomaancheCarrai

    RetroscenaFABIO MARTINI

    ROMA

    Ieri il sindacohabuttatogigli appuntidelprimodiscorso inParlamento

    LA SFIDA

    Il totoministri

    FassinoIn calo le quotazioni dellaReichlin, il nome di PieroFassino circola comeopzione politica per ilministero dellEconomia

    GoziSandro Gozi, prodianostorico, gi funzionario allaCommissione europea,potrebbe andare allePolitiche comunitarie

    CarraiTrentanove anni, toscano,Carrai il Gianni Letta diMatteo Renzi, e potrebbeseguirlo proprio a PalazzoChigi

    MogheriniUna competenza di politicaeuropea tutta allinterno delpartito, ieri sera era dataanche lei in corsa, e favorita,per le politiche comunitarie

    ProdiIl Professore non statocontattato, ma sarebbe ilvero sogno proibito di Renziper il ministerodellEconomia

    Unimmagine di Palazzo Chigi

    La lettera

    Impossibilesognareungovernodiminoranza

    Caro direttore,il bravoMassimoGramellini, nel suo

    Buongiorno, dopo aversuggerito a Renzi didistribuire cartellini gialli erossi, conclude il suo pezzocon queste parole: Se nelnuovo governo trovasserospazio gli stessi Alfano e glistessi Lupi di quellovecchio, persino qualchesimpatizzante di Renzicomincerebbe a pensareche non cera alcun bisognodi cambiare governo. Mase Renzi non lo fa conAlfano e Lupi il governo,con chi lo fa? Pu farlo solocon Berlusconi o con igrillini. E dovrebbe fare ungoverno di minoranza,come suggeriva sul FoglioGiuliano Ferrara, e andarea presentarsi alle Camere.Domanda: il Capo delloStato dovrebbe concederea Renzi, che non avrebbeun governo conmaggioranza prestabilita,ci che a inizio dilegislatura neg a Bersani?

    Emanuele Macaluso

    QualsiasipoliticarevisionistadeiTrattatipuaveresuccessosoltantoconunafiguradigrandeautorevolezza

    Paolo Gentilonideputatodel Pd

    Ha

    dettoJena

    Proverbi

    Renzi proponema Berlusconi che dispone.

    [email protected]

    SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

  • 4 .Primo Piano .LA STAMPADOMENICA 16 FEBBRAIO 2014R

    Lacrisidigoverno

    Nonuser ilmanualeCencelliGiornatapidifficiledelprevistoperRenzi:daRomacattivenotizieeallostadiovedeiviolaperdere

    Unacosacerta,perdarevitaal governo non far ricorso almanuale Cencelli - MatteoRenzi, 15 febbraio 2014.

    Lo vanno a prendere a Pon-tassieve. Sono le nove del mat-tino della giornata pi com-plessa - e in definitiva deluden-te - dei primi 39 anni di MatteoRenzi, lUomo Che Non PerdeMai. Buttare gi Letta. Era

    quella laparte facile.Ma lui, an-cora, non lo sa. DemolitionMan, che domani ricever dalpresidente Napolitano lincari-co di formare un nuovo gover-no e che ha previsto di presen-tarsi alle Camere gioved (o almassimovenerd) per chiederela fiducia, scopre che costruirepi complicato chedistrugge-re. Si infila rapido in auto. Lamacchina sgomma, i fotografiprovanoa seguirlo inmotorino.Impresa titanica.Quelli sul lun-go Arno vanno a cento allora.Lunico che non si perde un

    cronista dellAnsa. Rischia, magli rimane attaccato. Finch unvigile con la paletta lo ferma nelcentro storico. Accosti. Docu-menti. Bye bye piccolo. Unatrappola? Il sindacoringrazia.Fi-nalmente solo, si rintana in unhotel per cominciare le sue con-sultazioni private. Vede primaAndrea Guerra, amministratoredelegato di Luxottica, poi loscrittore Alessandro Baricco.Candidati perfetti per il ministe-ro dello Sviluppo economico eper quello della Cultura. Li inon-da di parole, di progetti, di idee.Irresistibile? Non tanto. Incassadueno. Irrevocabile quello di Ba-ricco. Abbastanza secco, ma in-terlocutorio, quello di Guerra.Sorpresa.Non tutti hanno vogliadi precipitare in questo vertigi-noso viaggio nellignoto.

    Con lamministratore delega-to di Luxottica il dialogo andavaavanti damesi. Per convincerlo aentrare nel governo Letta, inaprile, il sindacodiFirenze avevaspeso una notte intera al telefo-no. Sdraiato sul suo letto, in pi-giama, era riuscito a farlo capito-lare, assicurandogli che la suaesperienza sarebbe stata decisi-vaper far rinascere il Paese.Ave-va cercato di renderlo felice, ip-notizzandolo come se solo luiavesse avuto accesso a un giardi-

    no segreto che nessun altro co-nosce. Ti porto con me. Ac-cetto, aveva detto Guerra. De-molition Man, un istante dopo,aveva chiamato Letta trionfante.Enrico, una bella notizia, An-drea ha detto di s. Letta avevarisposto: capisco, e il giornodopoavevapresentato allItalia ilnuovo responsabile dello Svilup-po, Flavio Zanonato. Piccolo in-successo. Che la giornata di ieriavrebbe dovuto cancellare.

    Anche con Baricco il dialogoandava avanti da un pezzo. I duesi frequentano, si stimano e sumolte cose hanno una sensibilitcomune. Ma lo scrittore sem-pre stato tiepido sullideadi cam-biare mestiere. Quando lex boy

    Letta,messaepasseggiatapoi telefonatadiHollandeUn passaggio veloce a Palaz-zo Chigi di buonora. Le ulti-me carte personali da siste-mare, poi una lunga passeg-giata nelle vie del suo quar-tiere, tra Trastevere e Te-staccio. Infine larrivo nellachiesa di Santa Maria Libe-ratrice. un Enrico Lettainedito quello che molti ro-mani incrociano in strada inuna giornata dal sapore qua-si primaverile. Giubbotto ecappellino a spasso con il fi-glio. Week-end in famiglia,dunque, nel suo primo giornoda premier dimissionario.

    Una persona di grandeintelligenza e dignit rac-conta il sacerdote della suaparrocchia, che stringe manie si raccoglie in preghiera.

    Una giornata, insomma, di as-soluta normalit, in famiglia,dopo le tensioni e le emozionidei giorni scorsi. Appare a tut-ti serenoEnrico Letta: saluta estringemani. Poi, nel pomerig-gio la telefonata del presidenteHollande, calorosa e amiche-vole, dopo quella di stima e diamicizia di Obama e quelle diBarroso, Rajoy e altri diversileader europei e non. Ora pri-ma della pausa di riposo, comeannunciato, a Letta spetterancora unultima fatica: il ritodella campanella che segneril passaggio ufficiale delle con-segne nel palazzo del governo.Sar lui, infatti, da premier di-missionario a lasciare le chiavidel Paese al leader del suo par-tito, Matteo Renzi. [PAO. FES.]

    Lookinedito

    Enrico Lettainedito nelle

    strade diRoma. Giub-botto e cap-

    pellino aspasso con il

    figlio traTrastevere e

    Testaccio. Poisaluta i roma-

    ni che lofermano

    ANDREA MALAGUTI

    INVIATO A FIRENZE

    scout lhaconvocatononhapotu-to sottrarsi. Si presentato allastazione. E ai cronisti che lasse-diavano ha detto: Che cosa fac-cio?Non lo racconto certo a voi.Voleva prima raccontarlo a Lui.Ti aiuto, ma non da Roma. Aquel punto ha chiarito pubblica-mente la sua posizione. Ho unavita chemi piace. E non ho inten-zionedicambiarla.Speroecredoche conMatteo troveremo il mo-do di lavorare insieme su un te-ma che sta a cuore a entrambi eche un punto forte del suo pro-gramma: leducazione. Io mini-stro? No. Sono assolutamenteconvinto di non avere il talentoper farlo.Nonhotalentoper far-lo.Quante volte la senti una frase

    cos? Altra amarezza per il quasipremier, che fino allaltro giornoscherzava con i suoi collaborato-ri. E vero, sono arrogante. Maci ho lavorato. E sono diventatoperfetto. Forse non ancora.

    Cos, mentre Palazzo Vecchiosi riempivadi turisti giapponesi ecinesi che domandavano: dovil sindaco? Viene il sindaco? Pos-siamo farci una foto col sinda-co?, DemolitionMan, chiuso nelsuo bunker, si rimetteva a dise-gnare lennesima ipotesi di ese-cutivo. Un quadro ancora confu-so, rivedibile, in cui calano lequo-tazioni della Reichlin (lidea sa-rebbe quella dimettere un politi-co al Tesoro, ma il Pd ce lha?), sirafforzano quella di Franceschi-ni edellaMogherini, restaapertoil ballottaggio Montezemolo-Ro-mano e si fa largo il nome di Ro-berto Balzani per la Cultura. Unmondo incui tuttopossibile,madove prima necessario ridefini-re la relazione con i soci dellese-cutivo. LNcd teme imboscate or-ganizzate dallo strano tandemPd-Forza Italia (Fesserie, giu-rano i renziani). E oltretutto ri-vendica tre ministeri, sapendoche Renzi vorrebbe darglienedue. Io non sono Letta e nonporter avanti questa discussio-ne per pi di quattro giorni. Alfa-no lultima persona sulla Terrache vuole tornare a votare con ilConsultellum, dice a questopunto un demolito DemolitionMan, prima di rimettersi inmac-china e di raggiungere il Franchiper vedere la Viola, lunico affet-to che gli d la sensazione di sta-re l ad aspettarlo in qualunquemomento della vita (Fiorentina-Inter 1-2. Oggi perde anche l).

    NodaGuerraeBaricco

    Ancorasperanzeper

    ilmanager.Loscrittore:

    tidarunamano

    un cambiamen-to. Mi sento pi curioso,pi attento e c ancheunattesa. La tranquilli-t unaltra cosa. Vienedopo che si sono speri-mentate le cose. Coslex premier RomanoProdi, intervistato daBallar in onda questasera, sul possibile inca-rico a Renzi, a cui fa gliauguri. Il nuovo non mica una questione diet. Il nuovo sapere co-sa succede almondo. Cbisogno di aver il sensodella velocit con cui lecose vanno nel mondo,che noi non abbiamo.Cio abbiamoquestideache in fondo possediamouna cultura, un passato,che siamopi bravi deglialtri, mentre invece lasfida durissima.

    PRODI

    ungrandecambiamento,imiei auguri

    In autoMatteo Renzi

    esce in autoda PalazzoVecchio a

    Firenze

    A sinistra, Matteo Renzi nella serata diieri allo stadio di Firenze, dove ha

    assistito alla partita Fiorentina-Inter(viola ko 1-2). In alto, il sito web del

    Guardian con le foto di Fonzie e Renzi

  • LA STAMPA

    DOMENICA 16 FEBBRAIO 2014 .Primo Piano .5

    Idubbioraagitano ilPdSpuntano iprimidissidentiCasson:strappoeccessivodapartedelsegretario,valuterchefare

    E il giorno del pellegrinaggiodei partiti al Colle. Eppure, adandare in scena, oltre a quelleistituzionali, ci sono anche al-tre consultazioni. Meno forma-li, certo, ma sicuramente cari-che di polemiche e tensioni.Almeno possiamo smentirequesta cosa di Verdini? Lo scri-vono parecchi giornali: Renziavrebbe sentito Verdini (dicoVerdini) per poter ridimensio-nare Alfano con qualche sena-tore. Ecco, personalmentelavrei gi smentita di primamattina. Il buongiorno arrivadal blog del dissidente PippoCivati. Il Signor No al gover-no guidato dal segretario delsuo stesso partito.

    Ennesima frecciata che, senon altro, sebbene solo nel tar-do pomeriggio, ottiene leffettosperato. Prima per bocca delgoverno (dimissionario), dal di-retto interessato. Leggo paro-le a me attribuite rispetto aduna presunta trattativa con al-cuni senatori di Forza Italia.Frasi che non ho mai pronun-ciato e che sono riferite ad unacosa di cui non so assolutamen-te nulla e che mi pare comun-que priva di fondamento e sur-reale, smentisce il ministro(uscente) per il Rapporti con ilParlamento, Dario Franceschi-ni. Poi, in serata, con le paroledel portavoce della segreteriadel Pd, Lorenzo Guerini: Nonci sono contatti o trattative in

    corso tra il Pd e Fi sul tema del-la composizione del governo.Una cosa il piano delle rifor-me istituzionali su cui abbiamoavviato un cammino comune,altro il piano del nuovo gover-no su cui il Pd non ha coinvoltovertici o esponenti di Fi. E, perfinire, con una nota ufficiale an-che dalla presunta contropartedelle consultazioni parallele.Basta con le illazioni. La noti-zia priva di fondamento, fan-no sapere a reti unificate i se-natori di Gal e Forza Italia lam-biti dallombra del sospetto.Questione sulla quale anche ilbersaniano Davide Zoggia fasentire la sua voce: Riteniamoprive di fondamento le voci suun eventuale coinvolgimento di

    FI o di alcuni suoi esponentinella formazione del nuovo go-verno. Sarebbe inaccettabile.

    Ma, nella sequela di smenti-te, mentre fa discutere la pre-sunta campagna acquisti nelbacino parlamentare di ForzaItalia per puntellare il nascitu-ro governo Renzi, proprio dainumeri (risicati) al Senato po-trebbero spuntare i primi osta-coli sulla strada del nuovo ese-cutivo. Allarme che, tra unastoccata di giornata e laltra, ancora Civati, ieri a Torino perunassemblea pubblica a soste-gno del candidato alla segrete-ria regionale del Pd, DanieleViotti, a far scattare. Capiscoche il Pd debba trasformarsinel partito di Renzi, e quindinel PdR ironizza il grande op-positore della nuova esperien-za di governo . E che il premieralla fine chieder una fiduciatotale. Fiducia totale sullaquale, replica di Gianni Pittellaa parte (Consiglio a Civatimaggiore senso di responsabi-lit e, almeno in un momentocos delicato per il Paese, dimettere da parte la ricerca co-stante di visibilit), incombe-

    rebbero anche altri dubbi.Presto per dare giudizi, an-

    che se in direzione, gioved, hovotato no insieme agli altri del-larea Civati perch non ci con-vinceva la scelta di continuarecon la stessa coalizione e anda-re avanti fino al 2018, spiega aLa Stampa Felice Casson.Ci sembra uno strappo ecces-sivo aggiunge . Ma, comun-

    que, staremo a vedere quali sa-ranno le proposte del premierincaricato. Con dei paletti.Renzi deve fare delle scelte.Perch in materia di giustizia elegalit c una differenza mol-to profonda con la destra con-clude Casson . Se sceglier ilprofilo basso, come ha fattoLetta, non andr certo bene.Dubbi che, come avverte Civa-ti, sarebbero condivisi da alme-no una decina di parlamentari.Senatori, per lo pi.

    La parola pi ricorrente disa-gio. Pippo Civati rimasto fer-mo sulle sue posizioni: Ma co-

    me, per non fare le larghe intese con leelezioni, finiamo per farle senza vota-re?. Granitico sul no al nascituro go-verno Renzi. Su cui una decina diparlamentari, soprattutto al Senatopotrebbero convergere quando ci sarda votare la fiducia.

    Nel Pd c chi laccusa di voler fare lascissioneper interessepersonale

    Gli scissionisti sono loro, non io. Iopongo un problema politico dicendoche stiamo facendo una cosa azzarda-ta. Non ho mai parlato di scissione, hosolo segnalato che c qualcuno che lafiducia, magari, non la vota.

    Peresempio?Per esempio la dichiarazione di Cas-son (Diremo no se non ci ritroveremosui contenuti e i metodi), che non honeppure sentito e che del tutto indi-pendente da me. C un disagio, ma ilproblema sarebbe Civati che non votala fiducia?.

    Quindi confermachenon lavoter?Quando sapr qual il governo, da

    chi composto e quale sar il pro-gramma esprimer il mio giudizio. Almomento sono solo molto a disagio.

    Perch?Il problema che sollevo politico, nonpersonale. Ma continuano ad attri-buirmi intenti che non ho: lo sto scri-vendo sul mio blog cosa penso, micasto facendo magheggi sottobanco.

    Cosanon laconvince?La maggioranza la stessa di prima,con la differenza che durer quattroanni. E per non fare le larghe intesecon le elezioni (per via del proporzio-nale), le facciamo senza. Assurdo.

    Ecome leianchealtri?Il Pd non sta facendo quello che il Pd stato incaricato di fare, n allinizio

    n a met di questa legislatura. Cqualcuno quindi che, legittimamente,solleva obiezioni. Siccome sono tuttipreoccupati dal s di Alfano, che con-dizionato non si sa bene a cosa, maga-ri, oltre a me, c anche qualcun altroche si sente a disagio.

    LipotremmodefiniresostenitoridellamozioneCivati?

    Non c nessuna mozione Civati. Cunadecina di parlamentari, soprattut-to al Senato, che sono in difficolt. Ec un articolo della Costituzione cheesclude il vincolo di mandato.

    Dieci al Senato un numero che pesaper la tenuta della maggioranza, nontrova?

    Renzi non deve temere, pu sbaglia-re da solo anche senza i dieci. Non so-no decisivi.

    Ha chiesto al Pd di smentire trattativein corso tra Renzi e Verdini tese a ridi-mensionare il peso di Alfano in mag-gioranza.Alla finearrivata

    Meno male, siamo stati in pena tuttoil giorno.

    Vendola ha tagliato tutti i ponti colgoverno Renzi, se lei non fa la scissio-ne del Pd ma, come sostiene semprelei, la fannoglialtri,punascerequal-cosadinuovo?

    Siamo in un passaggio di fase mici-diale. Vendola ha parlato di nuovomondo, di una nuova Repubblica, insenso ironico ovviamente, e in effettinon ha tutti i torti. Un passaggio che

    supera quello che cera stato lannoscorso, perch adesso lo stiamo fa-cendo a freddo non come conseguen-za del tradimento dei 101. Lo facciamointenzionalmente. Certo che c lapossibilit che nasca qualcosa di di-verso. Anche senza che le colpe sianoaddebitate a me. [A. PIT.]

    Civati: diecinostri senatoripossonononvotare la fiducia

    Gli scissionisti sono i fedelissimi diMatteo, non io cheprovodisagio Vendolanonha tutti i tortie il s adAlfanocondizionato

    nonsi sabeneachecosa

    LE ALLEANZE

    Intervista

    ROMA

    Macome,pernonfare lelarghe intesecon leelezioni,finiamoper farle senzavotare?Lamaggioranza lastessadiprima,con ladifferenzachedurer4anni

    Il paradosso

    Al QuirinaleLorenzo

    Guerini, LuigiZanda eRoberto

    Speranza ieridopo il collo-

    quio conNapolitano

    ANTONIO PITONI

    ROMA

    Parlamentari del Movimento 5 Stelle in piazza Montecitorio,anzichalQuirinale,per lecontroconsultazionicon icittadini.De-putati e senatori, davanti adalcuni sostenitori del Movimento, han-no manifestato il dissenso per le modalit con le quali il Capo delloStato, Giorgio Napolitano, sta procedendo al cambio di governo,senza passare attraverso le elezioni.

    INPIAZZAMONTECITORIO

    Lecontroconsultazionideigrillini

    Vocidicolloqui

    conVerdini,Guerini

    smentiscetrattative

    conForzaItalia

    OGGI TEST ELETTORALE

    Sardegna,urneaperteIlPd teme leffetto-staffetta

    Voto oggi in Sardegnaper il rinnovo del Consiglioregionale (60 seggi) e perla scelta del governatore. Acontendersi la carica dipresidente sei candidati:cinque uomini e una don-na, Michela Murgia, scrit-trice che sfida luscenteUgo Cappellacci Forza Ita-lia) e Francesco Pigliaru(Pd). Non partecipa il M5S.

    Sistema elettorale a unturno: il candidato gover-natore che prende un votoin pi vince, se va oltre il 25per cento accede a un pre-mio di maggioranza. Il testavr ripercussioni politi-che nazionali. Il Pd teme dipagare il malessere deisuoi elettori (certificatodai sondaggi) per la staffet-ta a Palazzo Chigi.

    Laminoranzaalza

    latesta. Inumeri

    aPalazzoMadama

    possonoessereincerti

  • 6 .Primo Piano .LA STAMPADOMENICA 16 FEBBRAIO 2014

    Lacrisidigoverno

    Alfanoprende tempoBisognachiarireilprogrammaIlNuovocentrodestrachiedepatti trasparentieavverteDapartenostracbuonavolont,malesito incerto

    Quando arrivato il suo turnoal Quirinale, Alfano ha messomolti sassi sul cammino diRenzi. I due dovrebbe incon-trarsi oggi aRoma.Napolitanoha preso atto che il NuovoCentrodestra disponibile asostenere lavventura gover-nativa del leader Pd,maha pu-re constatato chenon sar unapasseggiata. I Democratici li-quidano le resistenzediAlfanocomeungioco tatticoper tene-re duro sui ministeri, soprat-tutto sulla sua permanenza alViminale. Poi lex segretario

    del Pdl vorrebbe la confermadi Lupi alle Infrastrutture eLorenzin alla Sanit. Ma luiovviamente confuta sdegnosa-mente che il problema sia cosprosaico e rilancia sui conte-nuti. Chiarezza estrema sulprogramma con tratto di pen-na del centrodestra ben visibi-le, tempo necessario per scri-verlo fino alle virgole (non in48 ore: la gatta frettolosa allafine fa i gattini ciechi), portechiuse a Sel e a Forza Italia.Alfano punta i piedi anche

    su chi dovr essere il ministro

    della Giustizia (non deve essereun giustizialista e tale conside-ra il vicepresidente del CsmMi-chele Vietti) e il responsabiledellEconomia. Vogliamo star-ci nella cabina di regia di via XXSettembre, spiega il capo-gruppo Enrico Costa. Non chiaro se si tratta di una richie-sta di un posto da viceministroallEconomia, ma chiaro chelNcd non vuole fare la ruota discorta n tantomeno lutile idio-ta, come ha detto Berlusconi.Il problema che su questa

    montagna di desiderata Alfanonon ha avuto ancora una rispo-sta rassicurante da parte diRenzi. Per questo ha detto alcapo dello Stato di non dareper scontato alcun esito dellatrattativa. Da parte nostra cbuona volont, ma lesito in-certo perch vogliamo vedercichiaro su programma e compo-sizione coalizione. In questapartita non solo il segretariodel Pd a giocarsi losso del col-lo. A farsi male, molto male po-trebbe essere anche il neonatopartito del centrodestra con ilfiato sul collo di Berlusconi,che non vede lora di misurarsialle urne delle Europee e di di-mostrare il peso elettorale insi-gnificante di Ncd. E per rende-re Alfano insignificante gi ora girata voce di contatti traRenzi e Verdini e di una pattu-glia di senatori di Forza Italiapronti a sostenere il nuovo go-verno. Santanch smentisce

    questa manovra subdola, madice che ci penser lo stessoRenzi a rendere gli utili idiotiininfluenti: quando alle Euro-pee si vedr quanto pesano,cio nulla, verranno scaricati.Poi se il Pd si spacca noi di For-za Italia saremo ancora pi ne-cessari a tenere in piedi questonuovo esecutivo. Io ad esempiose Renzi abbassa lIrpef e abo-lisce lIrap lo voto.Quanto ci sia di vero e di fan-

    tapolitica si vedr. Alfano per

    ha chiaro il rischio di finiresfracellato contro un muro seRenzi non mette tutte le cartesul tavolo. E poi se Berlusconivuole fa parte della maggioran-za lo dica, alla luce del sole, di-ce Alfano, il quale non crede aintese sottobanco con Verdini.Non ci credo perch non faparte di un personaggio comeRenzi. Quello che inveceRenzi non pu fare - spiega ilsenatore Naccarato - giocarecon tre maggioranze in base ai

    suoi bisogni: quella con noi, colCavaliere, con Sel e una partedei grillini. Sarebbe il gioco del-le tre carte e noi non siamo fes-si. Renzi dovr accettare al-cune regole del gioco - precisaFormigoni - a cominciare dalperimetro della maggioranza eda un programma in cui sia for-te limpronta del Nuovo Cen-trodestra. C molta incertez-za al vertice di Ncd. Il timore di rimanere avviluppato nellespire del leader del Pd. O si gio-

    ca a viso aperto e si vola alto,oppure meglio correre il ri-schio di elezioni anticipate.Non ci compri con qualchesottosegretario in pi, ha det-to Alfano a Renzi. E se si va aelezioni, il sistema elettoralesar quello emerso dalla sen-tenza della Consulta (propor-zionale) perch i voti in Parla-mento per far passare laccor-do Renzi-Berlusconi non ci sa-ranno. Anche questo Alfano hadetto ieri a Napolitano.

    AMEDEO LA MATTINA

    ROMA

    Nonvorrebbeneanche

    ViettiallaGiustizia

    perchconsiderato

    ungiustizialista

    Una mattina Angelino Alfanosi sveglier e si accorger diessere venuto a noia. A soliquarantadue anni. Matteo Renzi,nella sua spietatezza robotica, e tuttii consiglieri in pieno orgasmo catar-tico, hanno individuato nel segreta-rio del Nuovo centrodestra lultimobastione del fortilizio assediato. Da lhanno gi trascinato a terra Massi-mo DAlema, Pierluigi Bersani, Wal-ter Veltroni, le relative torme, e tuttigli altri capetti di un ventennio; lapulizia etnica non si mai pi ferma-ta. Si sono presianche Enrico Let-ta del quale Renziaveva detto di nonsentirsi n affinen coetaneo, senzascordare di coin-volgere Angelino: Sono totalmentediverso da loro, per tanti motivi. Ioho ricevuto un mandato popolare,Enrico stato portato al governo an-ni fa daDAlema, che io ho combattu-to e combatto inmodo trasparente; eAlfano al governo ce lha messo Sil-vio Berlusconi quando io non eronemmeno sindaco di Firenze. Sonoparole di un mese e mezzo fa. la ferocia renziana, ma non sol-

    tanto. Angelino ha avuto parti rilevan-ti negli ultimi quattro governi. Nel go-verno Berlusconi varato l8 maggio2008 ministro della Giustizia, caricache abbandona nellestate 2011 - pochimesi prima che a Palazzo Chigi arri-vasse Mario Monti - per diventare se-gretario del Pdl, nominato dal capo eacclamato dalla platea. Da segretario lautomatico azionista dimaggioran-

    za dellesecutivo deitecnici e in qualit diemissario di fiduciadi Berlusconi vice-premier e titolaredellInterno in quel-lo di Letta. Ora che

    tocca a Renzi, ha ragioni meno ideali,ma numeriche e quindi sostanziose,per accomodarsi di nuovo in Consigliodei ministri. Una carriera costante-mente vissuta dalla parte giusta dellacronaca, ed un risultato comprensi-bile in un uomo che ha saputo definirsi- ai tempi della guerra civile fra falchie colombe - diversamente berlusco-niano. Un risultato ancora pi com-prensibile se si pensa cheAlfano, clas-

    se 1970 (ottobre), entrato alla Came-ra nel 2001. Tredici anni da parlamen-tare, e per di pi undici trascorsi inmaggioranza, non sarebbero statiniente nella Prima repubblica e poconella Secondamaadesso che la veloci-t e la verginit istituzionale sono i re-quisiti irrinunciabili della politica, Al-fano si di colpo trasformato in ferro-vecchio.Da un punto di vista anagrafico

    una vera ingiustizia. E poi non dettoche le cose vadano a finire cos. Maga-

    ri Alfano va al governo in pompa ma-gna e si rivela un leader aureo.MagariRenzi non ce la fa a raderlo al suoloprima e nemmeno durante il regnoche si apre. E per vero che Alfano proprietario di una personalit inca-pace di comunicare freschezza. Lasua carriera ondeggia fra nomine e co-optazioni. Da Berlusconi a Letta, pas-sando per il caso minore di Gianfran-co Miccich, gli at-tribuita una quanti-t di congiure da sa-ziare unintera cor-rente democristianaper due o tre lustri.Forse a causa deglistudi classici, attinge a un lessico unpo raffermo, fra il burocratico, loscontato e il contadinesco: per illu-strare la vicenda di Letta, ha sceltolaggettivo kafkiana, usurato gi aitempi di Kafka; a Renzi ha chiestospazio per far valere le nostre istan-ze; al Pd ha garantito che non sare-mo noi a togliere le castagne dal fuo-co. Ora, e comprensibilmente, hapreteso dal quasi-premier due o tre

    giorni di tempo di modo che il pro-gramma sia steso con qualche cura equalche attenzione agli elettori di de-stra. Spiega, da buon tattico dotato diuna sostanziosa dose di cinismo, chegli si deve dare soddisfazione, altri-menti ci si accomoda al voto: in fondo(non lo dice ma lo sa) il sistema pro-porzionale uscito dalla Consulta ilpi adeguato a un partito il cui peso

    affidato ai sondaggi,non particolarmen-te eccitanti, nonavendo mai parteci-pato, come il suo lea-der, a una competi-zione elettorale. E

    per, la si giri come pare, o AngelinoAlfano spunta un ministero confacen-te alle suemire, e gli tocca lavorare so-prattutto alla gloria di Renzi intantoche si prende il titolo di uomo di tuttele stagioni, oppure si fa da parte, comevorrebbe il sindaco, smanioso di co-spargere il sale sul passato, e allora di-venta il rottamato pi giovane di ognitempo. Oppure, davvero, fa saltaretutto.

    Le trestradediAngelinoil leaderchenon trasmettenovit

    Potr lavorare alla gloria diRenzi, essere rottamato odecidere di far saltare il banco

    PersonaggioMATTIA FELTRI

    ROMA

    Nellasuacarrierahannoprevalso

    nomineecooptazioni

    NESSUNA INVESTITURA

    laccusachegli rivolgonoperaverabbandonatoBerlusconiepoiLetta

    CINISMO POLITICO

    Le condizioni di Alfano

    Pitempo

    Ilprogrammadel futurogovernovabilanciatononsipu immaginaredi farlo in48ore

    MaiconSel

    Nonsiamodisponibilia fareungovernoconSel.Seci sonolorononci siamonoi

    1

    2

    Nuovo Centro destraAngelino Alfano con Schifani e Sacconi

    dopo lincontro con Napolitano

    13anniIn ParlamentoAngelino Alfano stato

    eletto la prima voltaalla Camera nel 2001

  • LA STAMPA

    DOMENICA 16 FEBBRAIO 2014 .Primo Piano .7

    Silvio Berlusconi lea-der del centrodestra epresidente di Forza

    Italia: chi sarebbe dovutoandare alle consultazioni alQuirinale se non lui?. La se-natrice forzistaManuela Re-petti risponde cos a chi, co-me il M5S, critica Napolita-no per aver ricevuto Berlu-sconi, condannato e decadu-to da senatore. Ame sareb-be sembrato assurdo il con-trario, visto che lui il nostroleader, votato da milioni diitaliani. Mi pare assoluta-mente normale che sia anda-

    to e assurde le polemiche deiCinque stelle.

    Per ad attenderlo fuoriceranopersonechetiravanopomodori.

    Io dico sempre che si parla dicrisi economica, che vera,ma affiancata anche da unacrisi sociale, e questo lancio dipomodori ne un risvolto.Perch farlo? Berlusconi rap-presentamilioni di italiani, chitira i pomodori non so chi rap-presenti.

    La sua collega Santanch hafatto un comunicato per sot-tolineare che il tempo ga-lantuomo

    Ma vede, di fatto comequando dicono che Renzi hariconsegnato la statura di lea-der aBerlusconi che altrimen-ti era finito. Non vero, il pun-to proprio questo: Renzi haavuto semplicemente il meri-to di riconoscere quello che oggettivo, un fatto, e cio cheBerlusconi stato ed tuttog-

    decisione delle ultime ore.E che lei sappia mai statapresainconsiderazionelipo-tesidi sostenere ilgoverno?

    Non credo sia mai stata pre-sa in considerazione, e forseneppureRenzi hamai pensatoa una nuova larga intesa. Macome ha detto il presidente, la

    nostra non sar unopposizio-ne da barricate, ma attenta ecostruttiva.

    Nei giorni scorsi avevatechiesto una parlamentariz-zazione della crisi: pensa an-che lei che sarebbe stato me-glio?

    Oggettivamente mi pare chesarebbe stato un passaggioinutile, nel momento in cuiLetta hadato le dimissioni. Al-la fine mi sembrato un pas-saggio lineare, liscio.

    Intervista

    FRANCESCA SCHIANCHI

    ROMA

    il nostroPresidenteEccoperch

    salito lui alColleRepetti: del segretario Pdammira il coraggio

    gi il leader del centrodestra.La decadenza non ha cambia-to nulla, anzi la sua leadership forse ancora pi rafforzata.

    Lei ha avuto modo di parlarecon Berlusconi di questonuovogoverno?

    Ho visto il presidente duegiorni fa. E sempre stato affa-scinato da Renzi perch uninnovatore come stato lui, loguarda con occhio incuriosito.Ne apprezza il coraggio e laforza, dimostrati anche con la Manuela Repetti

    Berlusconi: cosRenzi

    si cacciato inunvicolociecoIlCavalieremanifestapreoccupazioneperunacrisiopacanatafuoridalParlamento

    re per questa crisi opaca, natafuori del Parlamento e nellam-bito di un solo partito, chiara-mente il Pd. Concetti anticipatiil giorno prima nel comizio diOristano, quando il Cavaliere

    aveva attaccato a fondo Napo-litano, accusandolo di golpe edi complotto ai suoi danni. Percui naturale chiedersi comesia andato il colloquio tra i due,in che clima. E visto che non si

    vedevano dal giorno della fa-mosa condanna, se ne hannomagari profittato per chiarirsicon la dovuta franchezza...La risposta no, zero di-

    scorsi fuori del seminato. Ber-

    lusconi ha detto in salotto lestesse cose che poi ha ripetutodavanti alle telecamere. Il Ca-po dello Stato rimasto adascoltare compunto, annuen-do spesso e talvolta con con-vinzione, in particolare quan-do il suo interlocutore ha ma-nifestato rammarico per comeLetta era stato cacciato. Gran-de reciproca freddezza e imba-razzo che si tagliava a fette.Mai che abbia osato guardar-mi negli occhi, ha relazionatopi tardi Silvio. Il quale a suavolta, secondo certi frequenta-tori del Colle, apparso man-sueto come un agnellino. Ilpadrone di casa si sempre ri-volto a lui chiamandolo coninappuntabile cortesia presi-dente Berlusconi e non Cava-liere, tantomeno dottore (co-me nel comunicato ufficiale delColle). Dopo 20minuti di collo-quio, si erano gi detti tutto.Lospite ha fatto per alzarsidalla poltrona. Ma Napolitano,controllato lorologio, si ac-corto che era ancora presto,lintervallo con la delegazione

    successiva del Pd sarebbe sta-to troppo lungo, per cui ha ri-preso il filo del discorso facen-dosi raccontare dai capigrup-po Brunetta e Romani lingor-go parlamentare della decreta-zione durgenza. rimasto in-fine il tempo per lamentarsi diuna certa informazione, cheha il brutto vizio di farmi direquanto non ho mai nemmenopensato, ah, presidente, nonlo venga a dire a me che sonotravisato ogni giorno.... Ed stato lunico accenno che, vo-lendo, potrebbe in qualchemo-do alludere ai reciproci tor-mentati rapporti.Contesto a parte, il Cavalie-

    re ha dato la netta impressionedi nutrire parecchi dubbi sullariuscita di Renzi. Per dirla tut-ta, non nemmeno cos con-vinto che riuscir a formare ilgoverno. E ben che gli vada, sista cacciando in un vicolo cie-co. Perch pure se riuscisse amettere in piedi un esecutivocon il Nuovo centrodestra e glialtri centristi, il ragionamen-to che il Cav va sviluppando inqueste ore, il segretario Pdsar sempre vittima del pec-cato dorigine, cio della

    brutale defenestrazione diLetta che a sinistra prima o poigli faranno scontare. Gaspar-ri, reduce da un pranzo chezBerlusconi, ha diramato nelpomeriggio via Twitter certeimmagini della fiction televisi-va sui Borgia, accompagnatedallavviso scandalizzato deisanguinari protagonisti: Noicon Renzi non centriamo nul-la, diffidiamo chiunque dallac-costarci a lui... . Per cui il Cai-mano aspetta guardingo sullariva del fiume, pronto ad ap-profittarne. Falso, se si dascolto a Verdini, che ForzaItalia sia pronta a sostenereRenzi con un soccorso azzur-ro di 10-15 senatori, casomaiAlfano allultimo momento sitirasse indietro... Tutte bi-scherate taglia corto luomoche tesse la tela del rapportoBerlusconi-Renzi. E il suo tono di chi non ammette repliche.

    Berlusconi lascia lo studio pre-sidenziale tra due corazzieri indivisa. Sono venuti per arre-starlo, come invoca il popoloviola che rumoreggia davantial Quirinale? Niente affatto: imiliti si piazzano sullattentidavanti al Pregiudicato e ideal-mente, commenta entusiastala Santanch, sullo sfondo

    sventola il Tricolore. Lex pre-mier ed ex senatore della Re-pubblica, con voce che tradisceun filo di emozione, annunciaunopposizione costruttivacapace di giudicare caso percaso senza pregiudizi, garanti-sce che sulle riformeForza Ita-lia non si tirer indietro e le so-sterr come da accordi, mani-festa preoccupazione e stupo-

    UGO MAGRI

    ROMA

    Verdini liquidacome

    bischeratelipotesi

    disoccorsoazzurro

    alsegretarioPd

    Ha detto

    Lealt

    Sarunaopposizioneresponsabileemanterremogliaccordipresi

    Europa

    Inviteremoilgovernoadassumereunaposizionefermacontro lausterit

    SuLetta

    Primaopoiasinistragli farannopagarelasuabrutaledefenestrazione

    Il leaderdiForzaitalia

    decisoadaspettare

    glisviluppidellacrisi

    senzaintervenire

    ConsultazioniSilvio Berlusconi non avevapi incontrato Napolitanodal giorno della condanna

    ProtesteAlcuniesponentidel popoloviola hannoaccoltolarrivodi Berlusconicon urla,fischie il lanciodi pomodori

    Nonmaistatapresa inconsiderazionelipotesidiappoggiarlo

    SOSTEGNO ALLESECUTIVO

  • 8 .Primo Piano .LA STAMPADOMENICA 16 FEBBRAIO 2014

    Lacrisidigoverno

    La priorit che lItalia si diauna legge elettorale che garan-tisca un esecutivo di legislatu-

    ra, visto che al momento basta unacrisi partitica per mandare tutto al-laria. Perch la stabilit la priori-t assoluta per Paesi come la Germa-nia, sia perch lItalia faccia le ne-cessarie riforme strutturali, ma an-che in vista delle sfide importanti,in Europa, sul fronte economico e fi-nanziario, cos come su politica este-ra e di sicurezza. Tuttavia AndreasSchockenhoff, vicepresidente deiparlamentari Cdu/Csu e responsabi-le delle questioni di politica estera edifesa del partito di Angela Merkel,non scandalizzato sulla dinamicatra Renzi e Letta - normale concor-renza allinterno dei partiti. Lunicaanomalia, sottolinea, che per que-sto vada a casa un governo.

    Onorevole, che ideasi fattodique-stacrisidigoverno?

    LItalia ha al momento un sistema

    molto instabile, speriamo che riesca adarsi un governo che mantenga fedeagli impegni europei, sul Patto di stabi-lit e sullUnionebancaria. Perci im-portante un governo stabile che facciale necessarie riforme strutturali

    Quali sono lepriorit?Ovviamente il governo e il Parlamen-to sono sovrani, ma la priorit unalegge elettorale efficace. Il problemadel sistema attuale che il premio dimaggioranza generoso e crea regoleche non rispecchiano il consenso reale.Mi auguro che si riesca a trovare unalegge che favorisca una maggiore con-correnza tra partiti.

    Qualesuggerirebbeperunsistemaor-mai ingolfatosutrepoli?

    difficile importare leggi elettorali,per possibile trovare sistemi che ga-

    rantiscano dun lato una competizionereale tra partiti, ma anche un risultatoelettorale che consenta di formare co-alizioni che si diano programmi vinco-lanti per una legislatura intera.

    Somigliamoltoal sistematedesco...Non suggerisco nessun sistema inparticolare, ci che importante che lItalia capisca che in Europasiamo dinanzi a sfide importanti.Dun lato sulleconomia e sul frontedelle finanze pubbliche, ma anchesul versante della politica estera.Serve una politica estera di sicurez-za comuni, soprattutto in Africa, ed importante che lItalia sia unpartner solido nella Ue.

    InGermaniasiguardaconscetticismomisto a curiosit a questo ennesimocambio di governo, qualcuno ha par-

    latodiputschtracompagnidiparti-to, mentre qualcun altro parla di unarupture di Renzi rispetto a una poli-tica percepita come sclerotizzata. Leicheopinionesi fatto?

    Non giudico le singole persone. E tro-vo assolutamente normale che esistauna concorrenza allinterno dei parti-ti. pane quotidiano, la politica. Ilproblema che una crisi di un partitoriesce a provocare una crisi di gover-no; un altro sintomo evidente delmalfunzionamento del sistema eletto-rale attuale. I governi devono esserein grado di agire a prescindere dalleturbolenze dei singoli partiti.

    CosapensadiMatteoRenzi?Ripeto, non voglio dare giudizi suisingoli. Mi preme soltanto far nota-re che i singoli non riescono ad esse-

    re una garanzia di stabilit e conti-nuit per il vostro Paese.

    E se dovesse fare un bilancio del go-vernoLetta?

    In un momento difficile riuscito amettere insieme una maggioranza e acreare un governo capace di agire an-che in Europa. Non un dettaglio.

    In questi giorni sui giornali tedeschi ad esempio la Bild, il pi venduto rispuntata la paura di un ritorno diBerlusconi.Condividequestotimore?

    Preferisco non parlare di Berlusconi.Faccio solo notare che se qualcuno haaccumulato un tale numero di condan-ne e processi e torna malgrado tutto alpotere, ovvio che la politica diventaqualcosa piegata prioritariamente agliinteressi di quella persona. Gli interes-si del Paese passano in secondo piano.

    Intervista

    TONIA MASTROBUONI

    INVIATA A BERLINO

    Italia troppo instabileOraungoverno

    che faccia le riformeIl responsabile esteri dellaCduSchockenhoff

    Dovetemantenere gli impegni con laUe

    Lastaffetta

    Normaleci sia rivalitinunpartito, ilguaioseunacrisi internafacadereungoverno

    Andreas Schockenhoff (Cdu)

    NellagendadiRenzilinvestitura inAmericaIl segretariodelPddadicembre lavoraaunviaggioperaccreditarsiconibigdiWashington

    Matteo Renzi stava prepa-rando un viaggio negli StatiUniti per presentarsi al mon-do politico ed economicoamericano, prima che glieventi accelerassero verso ilsuo probabile incarico a for-mare il nuovo governo. Ora,se riuscir a diventare presi-dente del Consiglio, avr lop-portunit di esordire subitosulla scena internazionalecon almeno un doppio incon-tro col presidente Obama.Ambienti vicini allammi-

    nistrazione fanno comunquenotare cheperWashington lepriorit non cambiano: lasperanza che lItalia diventipi stabile, non minacci pila tenuta delleuro, favoriscala ripresa economica del con-tinente dopo gli anni dellau-

    sterit, e faccia le riformestrutturali di cui ha bisognoper liberare le sue potenziali-t di crescita.Durante le presidenziali

    del 2012 Renzi era stato allaConvention democratica diCharlotte, dove era entratoin contatto con il partito diObama. Dopo lelezione asegretario del Pd, verso lafine di dicembre, ha ricevu-to a Firenze un emissariodemocratico, con cui haparlato per oltre unora delfuturo dellItalia, dei suoiprogetti e del rapporto congli Usa. Liniziativa dellin-contro non era partita dal-lambasciata di Via Veneto,che dopo aver ricevuto una

    richiesta lo aveva facilitato.Allepoca Renzi pensava an-cora di spingere per la rifor-ma elettorale, e candidarsinellarco di un anno, speran-do di entrare poi a PalazzoChigi dopo il voto. Nel frat-tempo voleva conoscere me-glio il mondo politico ed eco-

    nomico americano, e quindiera rimasto daccordo conlemissario democratico percercare di organizzare unviaggio gi nei primi mesi del2014, o comunque entro laprimavera. Un appuntamen-to diretto con Obama non erapossibile, per ragioni di pro-

    tocollo, ma lidea era quella diandare a Washington e NewYork per vedere possibilmen-te Hillary e Bill Clinton, ilnuovo sindaco de Blasio, altriparlamentari ed esponentidel mondo della finanza. Unapresa di contatto, per far co-nosceremeglio le sue posizio-ni e ascoltare le idee degli in-terlocutori.Gli sviluppi degli ultimi

    giorni hanno ovviamente can-cellato questi programmi, mahanno aperto la prospettiva diun esordio accelerato sullascena internazionale. Obamaverr a Roma il 27 marzo, esulla strada si fermer inOlan-da per un vertice sul nucleare,e a Bruxelles per la prima visi-ta allUnione europea. Consi-derando che a luglio lItalia as-sumer la presidenza di turnodella Ue, se Renzi sar capodel governo potrebbe ancheincontrare il Presidente in tut-te le tre occasioni. A giugnopoi previsto il G8 di Sochi, inRussia, dove il premier ritro-verebbe ancora Obama, insie-me a tutti i leader dei Paesi pisviluppati. Dunque una par-tenza lanciata, per accreditaresubito il nuovo corso.

    Renzi non ha grande espe-rienza sul piano internaziona-le, maWashington non ha pro-blemi con la staffetta, a pattoche non riporti linstabilit. Inpassato gli americani avevanoappoggiato lesperienza del go-verno Monti, e poi lo stessoLetta, perch avevano affer-mato la volont di riportare iconti in ordine ed evitare chelItalia minacciasse la tenutadelleuro. Ora gli Usa stannopremendo da tempo sulla Ger-mania affinch si passi del-lepoca dellausterit a quelladella crescita, e su questo pun-to contano di avereRomadallaloro parte. Limportante cheil Paese sia stabile, e avvii le ri-forme necessarie a liberare lesue potenzialit: ad esempioquella del lavoro, o quella dellagiustizia civile, che dia certez-ze agli investitori. Su questebasi, possibile costruireunintesa duratura.

    PAOLO MASTROLILLI

    INVIATO A NEW YORK

    PerlAmministrazione

    Usaleprioritnon

    mutano:Romadeve

    fareriformestrutturali

    DovevavedereiClinton

    macongliultimisviluppi

    potrebbeprima

    ricevereObamaaRoma

    Ipossibili facciaafaccia

    Bill e Hillary ClintonCon gli emissari democraticiUsa Renzi aveva ipotizzatoanche un incontrocon Bill e Hillary Clinton

    Il sindaco De BlasioIl nuovo leader di New York,litalo americano De Blasio stadiventando uno dei riferimentipolitici dei liberal americani

    27MARZO

    LadatachiaveIl capo della Casa Bianca in Italia Il Presidente americano sbarcherin Italia per incontrare Papa Francesco.Nelloccasione vedr anche il capo delloStato Giorgio Napolitano e il presidentedel Consiglio.

    PrimarieMatteo Renzi

    durante unpassaggio del

    suointervento alPalaolimpico

    di Torinodurante lacampagna

    per leprimarie del2012. Sulloschermo le

    immagini delpresidente

    Obama

    DARIO

    NAZZARO/REPORTERS

  • LA STAMPA

    DOMENICA 16 FEBBRAIO 2014 .Primo Piano .9

    Gli esperti e loccupazione

    StefaniaTomasini, Prometeia

    Riformeacostozeroecontrattounicopercrescerepi in fretta

    Idati su cassa integrazione e ore lavo-rate sono da leggere in positivo. vero che sono segnali modesti, preci-

    sa Stefania Tomasini, re-sponsabile dellanalisi eprevisioni per leconomiaitaliana di Prometeia,ma il mercato del lavororeagisce in ritardo rispet-to al ciclo economico.Solo dopo che gran partedei cassintegrati torneral lavoro, secondo Toma-sini, le aziende ricomin-

    ceranno ad assumere.Ma ci vorr tem-po, la disoccupazione rester alta nel2014: Prometeia prevede che sar intor-no al 13%. Il problema di fondo dellIta-lia, sottolinea lesperta, la crescita bas-sa: Ce la portiamodietro da 10-15 anni e

    dal 2008 abbiamo perso 9 punti di Pil e25 di produzione industriale. Servonostrumenti per riuscire a crescere al rit-mo del 2% lanno, anche se per il 2014l1% un traguardo pi che ambizioso.Come fare? Nel mercato del lavoro - ri-sponde Tomasini - necessario evitareche la flessibilit sia pagata soprattuttoda giovani e fasce pi deboli, introdu-cendo per esempio il contratto unico eammortizzatori sociali.

    Tra gli altri strumenti per accelerarela crescita, leconomista cita la spen-ding review e la riforme a costo zero ,cio quelle che riguardano pubblica am-ministrazione, province, scuola e giusti-zia civile. Riforme che consentirebberoallItalia di ridurre la burocrazia e dicrescere pi velocemente, tenendo ilpasso con altri Paesi europei che oracorrono pi di noi. Sul fronte del cuneofiscale, conclude Tomasini, il governoLetta non ha avuto n abbastanza co-raggio n la forza parlamentare per con-centrare quelle poche risorse a disposi-zione nel ridurre le tasse a imprese e fa-miglie, anzich disperderli in mille rivo-li. Vedremo se Renzi ci riuscir, ha uncompito molto difficile.

    EconomistaStefaniaTomasini

    responsabileprevisioniPrometeia

    LUCA FORNOVO

    SergioDeNardis,Nomisma

    Dobbiamoridurreilcuneofiscaledi20miliardiesforare il tettodeficit/pil

    La disoccupazione ancora alta eha ragione la Cgil a dire che moltiposti di lavoro sono stati persi in

    modo permanente. Ma secondo Ser-gio De Nardis, capo economista di No-

    misma, laumento delleore lavorate un indica-tore positivo, si stabiliz-za la fase di caduta, la re-cessione alle spalle, an-che se la vera ripresa nonc ancora.

    Secondo DeNardis unacrescita del Pil per que-stanno dello 0,7-0,8% troppo bassa, bisognereb-

    be avvicinarsi il pi possibile all1%. Co-me? Leconomista indica due vie: La pilunga quella delle riforme strutturali,lapertura alla concorrenza di settoriprotetti, come i servizi di pubblica utilite il contratto unico, come propone Mat-

    teo Renzi. Ma sono riforme che richiedo-no molto tempo. La strada pi veloceper favorire la ripresa, secondo Prome-teia incoraggiare la domanda di lavoro.Bisogna abbassare le tasse - precisa DeNardis - alle imprese che competono a li-vello internazionale e alle famiglie e ai la-voratori pi disagiati con redditi bassi inmodo da aumentare i consumi. Per il cu-neo fiscale servirebbero almeno 20-30miliardi di euro lanno, la met per le fa-miglie e laltra per le aziende.

    Ma lItalia dovepu recuperarequesterisorse? Privatizzazioni e la spendingreview non bastano - ammonisce lecono-mista - bisogna cercare di modificare iparametri europei, sforare il tetto del 3%del deficti/Pil promettendo allUe rifor-me sul lavoro come il contratto unico.Non una deroga di qualche anno,ma ridi-scutere il Fiscal compact, cercando di al-learsi con Spagna, Grecia, Portogallo maanche la Francia credo sarebbe disponi-bile. Guardando al governo Letta, perDe Nardis lostacolo pi grande statolImu: Ha bloccato energie e risorse. Maaltre trappole sono in agguato: per Renzila legge elettorale potrebbe diventareuna palude come lImu. [L. FOR.]

    EspertoSergio De

    Nardis,capo

    economistadi Nomisma

    Menocassa, il lavoroprovaaripartireI dati del ministero certificano la schiarita: torna il segno pi. La Cgil: 440 mila lavoratori hanno perso 700 euroa testa. Al via il piano europeo giovani: tra il 2006 e il 2013 per loro la disoccupazione raddoppiata al 41%

    I segnali

    - LA STAMPA

    Valori concatenati, dati destagionalizzati e corretti (numero indice 2005=100) e variazioni congiunturali

    Elaborazioni -La Stampa su dati Istat

    La Cassa integrazione a gennaio

    Fonte: Cgil

    Ordinaria

    -5,28%-5,28%

    23,8 milioniore

    su 12/2013

    -23,05%-23,05%su 1/2013

    Straordinaria

    43,8 milioni ore

    +9,88%+9,88%su 12/2013

    +0,84%+0,84%su 1/2013

    In deroga

    13,7 milioniore

    -38,8%-38,8%su 12/2013

    -16,13%-16,13%su 1/2013

    311 i milioni di euro di reddito perso

    440.000 i lavoratori a zero ore

    700 euro la cifra in meno in busta pagaa lavoratore in cig a zero ore

    81,3milioni di ore

    chieste dalle aziende

    sul 12/2013-5,28%-5,28%

    2009 2010 2011 2012 2013

    Andamento del Pil100

    +0,1

    Variazioni congiunturali

    2009 2010 2011 2012 2013

    -3

    -2

    -1

    12%

    11,9%

    12,7%

    12%ITALIAITALIA

    EurozonaE

    Tasso di disoccupazione nel 2013

    Inflazione a gennaio 2014Inflazione a gennaio 2014 +0,7%10,5

    11,0

    11,5

    12,0

    ne per 81 milioni di ore: una ri-duzione del 5,2% rispetto a di-cembre e del 10 e rotti rispettoa un anno fa. Secondo la Cgil andato perso reddito da lavoroper 311 milioni, che spalmatisui 440mila lavoratori fannopoco pi di 700 euro a testa. Ilnumero degli occupati, a di-cembre, sceso di 25 mila uni-t rispetto a novembre: 424mila posti persi in un anno.Nello stesso mese per il tassodi disoccupazione sceso di undecimale rispetto a novembre(da 12,8 a 12,7%).

    Intanto sta partendo latte-sa garanzia per i giovani, ilpiano europeo approvato dal-lUnione europea a gennaio.Lo stesso ministero del Lavo-ro ieri ha fatto il punto sullini-ziativa ricordando che tra di-cembre del 2006 e dicembre2013 il tasso di disoccupazionegiovanile pi che raddoppia-to, passando dal 20,2% al

    41,6%1. E che ai disoccupati siaggiungono i Neet (Not inemployment, education ortraining), i 15-24enni che nonhanno un lavoro, non studianoe non fanno formazione: sonocirca 1,41 milioni.

    Il ministero ricorda che tra2008 e 2013 in Italia si sonopersi oltre un milione di postidi lavoro. Molti paesi dellEu-ropa, dice il documento, sonoin condizioni meno drammati-che e hanno iniziato ad imboc-care la via della ripresa, manel complesso la condizionegiovanile rimane difficilissimain tutta Europa. LItalia pun-ta molto sulla garanzia euro-pea: la prossima settimana ilministero sigler con le regio-ni gli accordi che permette-ranno al piano di partire subi-to dopo. Enti locali, governo,associazioni e mondo no pro-fit. Bisogna irrobustire laschiarita.

    Ancora una schiarita: la cas-sa integrazione in calo, diceun documento del ministerodel Lavoro. La ripresa trainata da manifatturiero eagricoltura, le ore lavoratesono in aumento anche nellecostruzioni, che nel terzo tri-mestre hanno messo a segnoil primo aumento congiuntu-rale (+0,7%) dopo otto trime-stri di contrazione. Dopo ilprogresso (microscopico,+0,1%) nella crescita del Pil ela promozione di Moodys sipu guardare avanti con unpo di ottimismo. Purch i se-gni pi non facciano dimenti-care che lottimismo, avverteil ministero, deve restarecauto. Non si vedono anco-ra nuovi posti di lavoro per-ch le aziende rispondono al-laumento della domanda ri-ducendo la cassa e aumen-

    tando gli straordinari. Usan-do, insomma, i dipendentiche hanno gi.

    E infatti se ilministero leg-ge la congiuntura come unbicchiere mezzo pieno, laCgil guarda alla met vuota.Le cifre sulla cassa integra-zione, spiega il sindacato gui-dato da Susanna Camusso,equivalgono a 440 mila la-voratori a zero ore. E al calodelle ore di cassa contribui-scono la decisione di molteaziende di licenziare i lavora-tori (dato confermato, dice ilsindacato, dallaumento delledomande di disoccupazione)e la scarsit di risorse per lacassa in deroga: gente chenon esce dalla cig perch haperso il posto, non perchrientra a lavorare. Resta ilfatto che a gennaio le aziendehanno chiesto lautorizzazio-

    MARCO SODANOTORINO

    Dopoottotrimestri

    dicontrazione

    ilprimoaumento

    delleorelavorate

    ConfindustriaCostidellapolitica

    tagliamo1miliardoRidurre drasticamente laburocrazia che pesa come unmacigno e tagliare i costi del-la politica per un miliardo. Icosti degli organi legislativied elettivi hanno toccato i 2,5miliardi di euro nel 2012. Diquesta cifra si pu rispar-miare fino a 1 miliardo ridu-cendo del 30% lindennit deiparlamentari, ridimensionan-done il numero, riformandole loro pensioni e abolendo icontributi ai gruppi, i rimbor-si elettorali e le spese di tra-sporto ma mantenendo ladiaria. Considerando stipen-dio, rimborsi e spese di tra-sporto il costo di un deputatoitaliano infatti 9,8 volte il pilpro-capite, contro le 6,6 vol-tedi un inglese. Confindustrianon ha dubbi: gli italiani sonostrapagati.

    IMAGOECONOMICA

    Manifattura, edilizia e agricoltura trainano la ripresa delleconomia

  • 10 .Primo Piano .LA STAMPADOMENICA 16 FEBBRAIO 2014

    Anatomia e possibili soluzioni secondo il geologoIl problema come far respirare le vie urbane

    Contro lebucheunrimedioantico:

    il sampietrino

    gg Dossier/Stradecolabrodo

    Si fa presto a dire buca,quando si percorrono lestrade di Roma appenadopo le piogge torrenzialie lalluvione del delta del

    Tevere. Ma a Roma una buca non mai soltanto una buca, semprequalcosa di altro e di pi: unosquarcio stratigrafico, uno spacca-to verticale di asfalti e lave, qualchevolta un cratere, altre volte il rie-mergere di unantica palude mala-mente bonificata.

    In tutti i casi, le buche di Roma(ma il discorso vale per molte altrecitt dItalia), sono finestre apertesul sottosuolo e insieme categoriearistoteliche, oggetto di dialetticaed esercizio di logica politica e am-ministrativa della Polis.

    Lanatomia di una buca della se-de stradale romana non sempli-ce. Le tipologie sono decine, ma,paradossalmente, la citt che haportato le strade carrabili fino ai li-miti del mondo, dove cerano solo itratturi e le mulattiere, presentaoggi un reticolo stradale che pa-ragonabile a quello di Mogadisciodopo la stagione delle piogge.

    La pi comune buca romana hadimensioni contenute e forma gros-somodo circolare o ovale. Questul-timo tipo na-sce da una fes-sura che diven-ta via prefe-renziale di in-filtrazione del-le acque dipioggia, che cos possono scavare aun livello pi profondo e scollareframmenti di asfalto che le autovet-ture provvederanno ad allontanare.

    A quel punto la buca si rivela eaccoglie altra acqua, approfonden-do il suo livello di base fino a tocca-re i 40 centimetri e oltre. Un abissoper balestre e ammortizzatori, masoprattutto per gli scooter dei citta-dini, che sono quasi un milione (una

    cifra che nemmeno a Bangkok...) eche rischieranno di impiantarsi let-teralmente sul posto.

    Buche di quel tipo si allargano conle piogge e il traffico, e possono di-ventare coalescenti con altre fino aformare vere e proprie voragini, de-stinate a sprofondare se, per caso (ea Roma qualche volta il caso), al disotto arrivano a intersecare quel re-ticolo fitto di cunicoli e gallerie dellacitt sotterranea.

    Poi ci sono altre categorie, affron-tate con fantasia e perizia dai roma-ni in auto o in moto. Le buche longi-

    tudinali, che cor-rono per decinedi metri paralle-lamente al mar-ciapiede e pren-dono corpo difrattura geologi-

    ca al contatto con le rotaie del tram:corridoi scivolosi da cui si pu salva-re solo Valentino Rossi.

    Le buche trasversali sono, invece,la trappola perfetta, anche per i piaccorti: attraversano inesorabil-mente tutta la carreggiata e presen-tano uno scalino netto in entrata e inuscita, non il pendio dolce delle bu-che circolari che degrada fino alcentro, come in un gorgo da cui, co-

    munque, non si sfugge. A nulla valeripavimentare in emergenza: le bu-che si ripropongono (ricicciano,si direbbe a Roma) esatta-mente negli stessi luoghi.

    Lo spaccato di una bucapresenta diversi strati:una prima pellicola di bitu-me, quella granulare cheviene via subito, poi lasfaltopi compatto di base; qual-che volta la massicciata o,pi frequentemente, altri li-velli di asfalto messi cos, unosullaltro senza una vera curaingegneristica.

    Per arrivare, sotto a tutto ilresto, ai sampietrini (o sanpietri-ni, cos chiamati perch messi inopera originariamente a piazzaSan Pietro) di Sisto V, piccole pi-ramidi tronche grigie ricavate dal-le lave dei Castelli Romani che unavolta pavimentavano lintera citt.

    I sampietrini erano una compagi-ne elastica e coesa, e lo sarebberoancora: primo, perch sono pi densidi altre rocce, e sostengono molto be-ne il traffico carrabile, resistendo ef-ficacemente allusura per attrito ra-dente, come quello degli pneumatici.

    E secondo perch, fissati a manosu un substrato di sabbia compatta-

    ta e senza leganti, permettevano al-la pioggia di infiltrarsi lentamentein profondit, tornando ad alimen-tare la falda sotterranea e, in ultimaanalisi, il Tevere. Con i sampietrinila citt respira e recupera il rappor-to naturale con le sue acque. E ilsampietrino lerede diretto di quelbasolo dellImpero che costruivanon solo lurbs ma anche, e so-prattutto, la civitas.

    Certo, sono rumorosi e scivolosi,ma non si usurano mai e, soprattut-to, non producono buche. E, quantoa velocit, oggi a Roma quella veico-lare media di circa 12-14 chilometriorari, cio la stessa del 1850, quan-do, per, cerano solo carrozze o ca-valli e non lasfalto.

    Sono molti i turisti che, guide Lo-nely Planet alla mano, fotogra-fano le variegate buche di Ro-ma, e, sospettando che sianoopera di artisti di strada, neportano a casa un ricordoparticolare, come delle colo-nie feline o delle scritte suimonumenti. Sono ormai dadecenni parte integrantedel paesaggio urbano: le au-to le attraversano con con-fidenziale lentezza, le mo-to le schivano abilmente, ibus le schiacciano nellil-lusione di vincerle.

    I cittadini le conosco-no per nome e ne parla-no quotidianamente,appena meno frequen-temente del tempo epi ancora del derby.In un Paese che haquasi il doppio di au-toveicoli per chilo-

    metro lineare rispetto al re-sto dEuropa, e dove non si presta-no le attenzioni di manutenzioneche avevano i nostri antenati, nondovrebbe essere difficile capireperch si formano le buche.

    Segnalarle come attrazione turi-stica, e magari classificarle per i po-steri, sembra pi facile che ristabilirecondizioni decorose di circolazione.

    Polemicacontinuanella capitale

    ARomanellevoraginisonocaduti tutti i sindaci

    Roma un colabrodo. Lebuche nelle strade del-la capitale sono entratenella mitologia cittadina. So-no il tormento di ogni ammini-strazione, se ne parla in cam-pagna elettorale promettendomiracoli, se ne parla a giunte econsigli operativi per dispor-re piani faraonici. E se ne tor-na a parlare subito dopoquando si riaprono come permagia tutte le buche che sicredevano chiuse.

    Roma la citt dove esisteun sito (www.voragini.it) chesi permette il lusso di snobba-re le buche per concentrarsisu voragini e dissesti. E ne of-fre anche uno studio statisti-co. Nel 2011 si sono aperte 44voragini. Nel 2012 erano quasiraddoppiate, a fine anno si eraarrivati a 77. Nel 2013 andataanche peggio: 84 voragini e 10dissesti. Un record.

    Ma non lunico. Roma lacitt dove si aperta una vo-ragine lunga tre chilometri eprofonda sette metri cheGianni Alemanno in tre anni emezzoda sindaconon riusci-to a chiudere. Ce lha fattaIgnazio Marino cinque mesidopo essersi insediato inCampidoglio. Non ha avuto iltempo di vantarsene, per.Oggi, dopo lalluvione di diecigiorni fa, le ditte stanno lavo-rando al ritmo di duemilachiusure di buche al giorno. Idanni ammontano a centinaia

    di milioni di euro che nessunosa dove trovare. Marino statocostretto ad annunciare un pia-no straordinario che prevede lapartecipazione di sponsor pri-vati che adottino pezzi di citt ese ne occupino.

    Eppure non che soldi nonse ne siano spe-si. Anzi. Fin daitempi di Veltro-ni, bersaglio dicritiche per lestrade-grovie-ra: nel 2006 de-cise di affidareun maxiappaltoa una ditta per700 milioni dieuro in nove an-ni. Non ci furo-no grandi risul-tati, e le buchefurono un caval-lo di battaglia diAlemanno nellacampagna elet-torale, che pocodopo larrivo in Campidoglio so-spese il maxi appalto e promisestrade di velluto.

    Spese 50 milioni di euro nel2010, 63 milioni nel 2011, 50 mi-lioni nel 2012 e 40 nel 2013: mol-te delle strade su cui si sono ef-fettuati i lavori pi importantisono chiuse. Colpa di lavori po-co accurati, dicono. Marino hapromesso che chi non garantirla tenuta dellintervento dovrpagare la riparazione. Ma lassi-curazione esisteva gi ai tempidi Veltroni e di Alemanno. E lebuche aumentano.

    Dai CastelliI sampietrini sono chiamati

    cos perch - ricavati dallelave dei Castelli Romani -

    furono introdotti in piazzaSan Pietro da Papa Sisto V

    lerededelbasolochecostruiva lurbsai tempidellImpero

    LA PIETRA CLASSICA

    84grandi buche

    Sono quelle contate dal sitovoragini.it nellanno 2013, pi

    sei sullanno precedente

    40milioni

    Nel 2013 tanto spese il Comunedi Roma per la manutenzione

    delle strade

    700milioni

    il valore del maxi-appalto (innove anni) affidato nel 2006

    dallallora sindaco Walter Vel-troni, con scarsi risultati

    MARIO TOZZIROMA

    FLAVIAAMABILE

    In una foto darchivio, una strada romana in parte coperta di sampietrini, in parte dasfalto

  • LA STAMPA

    DOMENICA 16 FEBBRAIO 2014.Primo Piano .11

    g

    Ognianno950richiestedi risarcimentodanni

    Torinosalesulcamioncheripara intempirecord

    La primavera scorsa a To-rino un pensionato di 69anni mor dopo essere in-

    ciampato in una buca nellasfal-to, in centro, a pochi metri dallastazione Porta Nuova. Il fattoscaten unindagine della Pro-

    cura, e un moni-toraggio del-lasfalto cola-brodo - affidatopoi ai vigili ur-bani - che misu-r i crateri ditutta la citt: laconta finitaqualche giornofa: sarebbero2.400. PalazzoCivico, di frontea questa emer-genza, nono-stante le diffi-colt finanzia-rie, ha stanziato6,9 milioni perl operaz ione -

    rattoppo. E ha detto basta agliappalti assegnati al ribasso: Sispende meno, ma lasfalto durala met, e la sicurezza dei citta-dini pi importante dei costi.

    Sulla scorta di questa espe-rienza lassessore alla Viabilitdi Torino Claudio Lubatti hapresentato - insieme con i colle-ghi di Milano, Genova e Roma -un appello al governo per otte-nere maggiori finanziamenti.

    E proprio in questi giorni si deciso lacquisto di una costosamacchina ripara-buche. Unpatcher-camion che tra sbuf-

    fi e spruzzi bituminosi, riesce atappare le voragini in tempi re-cord. Il marchingegno degno diArchimede sta per entrare nel-lautorimessa di Palazzo civico.

    Dallautunno scorso sonostati pianificati 100 cantieri (43gi conclusi) per un totale di1400 chilometri di strade rat-toppate. Con particolare at-tenzione per quelle del centro,tappezzate di porfido o pietra.

    La citt-groviera divent iltormentone dellestate scorsa.Inchieste sui giornali, pagineFacebook, appelli su Twitter,raccolte di firme. Sino a quandoil sindaco Fassino ci tenne a da-re qualche cifra che spiegasselo sforzo fatto dalla citt: Lasuperficie totale del suolo pub-blico di 20.868.574 metri qua-dri, 15.313.839 metri quadri distrade e piazze, 4.586.989 dimarciapiedi e 967.746 di banchi-ne e piste ciclabili. Vi convinco-no di pi i metri lineari? Il reti-colato di strade misura 1.232chilometri (lItalia intera arrivaa 1.300) senza tener conto dellecarreggiate doppie.

    Non uno scherzo ripararequestoceano dasfalto che loscorso anno produsse 950 ri-chieste di risarcimento danni, iltriplo di Milano. Un numero se-condo il quale una media di trepersone al giorno hanno decisodi far causa allamministrazio-ne perch cadute - a piedi o inmoto - su un manto dasfaltotrasformato in trappola. Quantilhanno vinta? In media solo il30 per cento per un risarcimen-to totale di 100 mila euro.

    Aumenta ilbudgetper il 2014

    Milanopercolmare lecrepeprovaunanuovaformula

    Icultori delle battaglie citta-dine hanno lanciato un con-corso fotografico. Ovvia-

    mente via Facebook. Immor-tala la tua buca, il titolo,lidea del consigliere Alessan-dro De Chirico, Forza Italia.

    Obiettivo: pren-dere di mira ilsindaco Pisapiae la sua giunta.

    Sotto la cro-sta della sfidapolitica, il pro-blema tuttaviac. A compli-carlo ci si met-tono i 115 chilo-metri di binaridi tram, che tra-smettono vibra-zioni continueallasfalto e al-la lettera pre-stano il fianco afessure e crepe.I ciclisti confer-

    mano. Le associazioni di consu-matori promettono ricorsi. I co-mitati di quartiere protestano.

    Tappare le buche va bene,ma nel giro di dieci giorni spes-so si torna da capo, dice Seba-stiano Gravina, presidente delComitato XXII Marzo, primaperiferia est. Lo stato dellestrade milanesi un disastro,ma la disponibilit del Comunea intervenire s vista. Qualchegiorno fa, ho segnalato una bu-ca molto pericolosa e nellarcodi 24 ore stata riparata.

    Il sito del Comune viaggia a lritmodi 300 segnalazioni alme-se. Nei primi sette mesi delloscorso anno, i lavori di manu-tenzione stradale sono costaticirca 15 milioni, spesi per ria-sfaltare 323 strade e 1,2 milionidi metri quadrati di suolo urba-no. Le buche tappate a fine an-no erano 22 mila. Musica nontroppo diversa si prevede per il2014, con 259 interventi gi pro-grammati e un investimentoche salir a 70 milioni.

    Il tasto dolente il rapportocon le aziende a cui lammini-strazione affida in appalto ildelicato compito. Tra gennaio eluglio 2013, sono state 32 le ope-re contestate dal Comune alleimprese appaltatrici. E spessoa essere inadeguati non erano imateriali, ma gli spessori e lapreparazione della base, spie-ga lassessore ai Lavori pubbliciMaria Carmela Rozza.

    Con mia sorpresa - conti-nua lassessore - ho scopertoche per le buche si usavano glistessi materiali da ventanni.Cos da maggio su quattro areestiamo provando una nuovaformula, una miscela che con-tiene gomma riciclata dai co-pertoni, che si stende a freddo eper questo regge meglio gliagenti atmosferici. I risultatisono stati ottimi: In quelle vienon sono stati necessari altri in-terventi. E posso annunciareche da fine mese quei materialisaranno utilizzati da tutte leaziende cui il Comune affida lariparazione delle strade.

    22mila bucheSono state colmate dal Comu-ne di Milano nel 2013 (datiAssessorato)

    70milioni quanto il Comune di Milanoprevede di spendere nel 2014per asfaltare 259 strade

    32interventiSono quelli contestati alleimprese appaltatrici per mate-riali o preparazioni inadeguati

    2.400bucheSono state censitedai vigili urbani di Torinoquest'anno

    6,9milioniSono stati stanziatidal Comune per rifareil manto stradale di Torino

    20milioniSono i metri quadri di suolosui quali deve intervenire ilComune di Torino

    STEFANO RIZZATO

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  • 12 .Estero .DOMENICA 16 FEBBRAIO 2014R

    FOCUS

    Stallo inSiriaObamavuolealtreopzioni

    Pi armi e addestratori Ciaper i ribelli. Basteranno?I negoziati sulla Siria sonopraticamente falliti, e Obamasta esplorando nuove opzioniper fermare la guerra.Il primo punto lo haconfermato ieri lo stessomediatore dellOnu, LakhdarBrahimi, che ha chiesto scusaal popolo siriano dopo averchiuso lultimo round dicolloqui a Ginevra senzaneppure un accordo sulprossimo appuntamento. Ilsecondo lo ha rivelato ilsegretario di Stato Kerry,dopo che il capo della CasaBianca, durante lincontro colcollega francese Hollande,aveva ammesso che lapolitica adottata finora nonstato funzionando. Kerry hadato le cifre di questofallimento, rivelando che daottobre a oggi i siriani fuggitiallestero sono aumentati del50%, e quindi ha detto cheObama ha chiesto ai suoicollaboratori di presentarenuove idee per sbloccare lasituazione. Ieri il presidentene ha parlato col re giordanoAbdullah, durante il verticein California. Obama hapromesso unmiliardo didollari in prestito, anche peraiutare Amman afronteggiare lemergenza dei600.000 profughi siriani chehanno cercato rifugio nei suoiconfini. I due hanno discussola risoluzione proposta dallaFrancia per favorirelassistenza umanitaria nelpaese, e hanno criticato laposizione della Russia, checon i suoi veti allOnu elindisponibilit a discutereuna transizione senza Assadsta bloccando ogni strada pertrovare una soluzionepolitica. La Casa Biancasostiene di tenere sempretutte le opzioni sul tavolo,inclusa quella militare, maObama finora ha espressocon chiarezza la suapreferenza per la viadiplomatica. Il presidente stacominciando una campagnaper il Medio Oriente, chepasser attraverso lincontrocol premier israelianoNetanyahu allinizio di marzoe il viaggio in Arabia alla finedel mese. La sua speranza quella di procedere colnegoziato sul nucleareiraniano, e intantotranquillizzare gli alleati,facendo magari avanzareanche la trattativa con ipalestinesi. LArabia perresta insoddisfatta, e secondoil Wall Street Journal hadeciso di armare i ribellisiriani con missili anti carro eanti