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La Teoria della Domanda e
comportamento del consumatore
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può essere scaricato dalla mia web page:
www.demq.unict.it/luigi.bonaventura/
il nome del file è eserc_2_lez2.ppt (i file sono anche salvati in formato .pdf)
siti
e fi
le
Il comportamento del consumatore
Tre fasi distinte di analisi nello studio del comportamento del consumatore
1. Le preferenze del consumatore2. I vincoli di bilancio3. Le scelte del consumatore (effetto
di 1 e 2)
Le preferenze del consumatore
• Un paniere è un insieme di beni• Il consumatore è in grado di esprimere
preferenze tra panieri diversi• Tre ipotesi fondamentali
– completezza (dell’ordinamento)– transitività (delle scelte)– più è meglio di meno
Paniere di mercatoPaniere di mercato
Le Preferenze del consumatore
• Completezza: dati x, y X (insieme dei panieri disponibili), allora o; x y, oppure y x, oppurex y.
• Transitività: dati x, y, z X, se x y, e y z allora, x z.
• Non-sazietà: dati x, y X, con x yper un [0, +], si ha: x x, y ye x y.
Le preferenze del consumatore
• Le curve di indifferenza rappresentano tutte le combinazioni di panieri di mercato che procurano lo stesso livello di soddisfazione ad un consumatore
Le curve di indifferenzaLe curve di indifferenza
Le preferenze del consumatore
Il consumatore preferisce A a tutte le combinazioni (panieri) dell’area blu, mentre tutte quelle dell’area rosa sono preferite ad A.
Cibo(unità alla settimana)
10
20
30
40
10 20 30 40
Vestiario(unità alla settimana)
50
F
A
EG
B
D
Il confronto tra A e B, D o G non è possibile senza ulteriori informazioni.
Le preferenze del consumatore
U1
I panieri B,A, D danno al consumatore la stessa soddisfazione•E è preferito a U1
•U1 è preferito a G, F
10
20
30
40
10 20 30 40
50
F
D
A
EG
B
Vestiario(unità alla settimana)
Cibo(unità alla settimana)
Le preferenze del consumatore
• Le curve di indifferenza sono inclinate negativamente– altrimenti violerebbero la terza delle
ipotesi fondamentali, cioè più (di tutto) è meglio di meno
• Ogni paniere di mercato che sta sopra (e a destra) di una curva di indifferenza è preferito.
Le curve di indifferenzaLe curve di indifferenza
Le preferenze del consumatore
U2U1
A
D
B
Le curve di indifferenza
non si incrociano
Vestiario(unità alla settimana)
Cibo(unità alla settimana)
Le preferenze del consumatoreA
B
D
EF-1
-6
1
1
-4
-21
1
La quantità di vestiario cui si rinuncia per una unità di cibo diminuisce da 6 a 1
2 3 4 51
2
4
6
8
10
12
14
16Vestiario
(unità alla settimana)
Cibo(unità alla settimana)
Le preferenze del consumatore
• Il saggio marginale di sostituzione (SMS) misura la quantità del bene A cui si rinuncia per ottenere una unità di quantità in più del bene B– Corrisponde alla pendenza della curva di indifferenza– Lungo la curva di indifferenza il SMS diminuisce (quarta
ipotesi fondamentale sul comportamento del consumatore)
Il saggio marginale di sostituzioneIl saggio marginale di sostituzione
Le preferenze del consumatore
A
B
D
EF-1
-6
1
1
-4
-21
1
2 3 4 51
2
4
6
8
10
12
14
16Vestiario
(unità alla settimana)
Cibo(unità alla settimana)
SMS = 6
SMS = 2
CVSMS Δ
Δ−=
Le preferenze del consumatore
• Le curve di indifferenza sono convesse perché quanto più un bene è consumato, tanto maggiore è la quantità che si è disposti a scambiare per ottenere una unità in più dell’altro bene.
• I consumatori preferiscono panieri di mercato bilanciati
Il saggio marginale di sostituzioneIl saggio marginale di sostituzione
Le preferenze del consumatore
• Beni sostituti perfetti e beni complementari perfetti– Due beni sono sostituti perfetti quando il
valore del SMS di uno verso l’altro è costante
– Due beni sono complementari perfetti quando le curve di indifferenza sono ad angolo retto
Il saggio marginale di sostituzioneIl saggio marginale di sostituzione
Le preferenze del consumatore
Galbanino
Sikanino
2 3 41
1
2
3
4
0
Sostitutivi perfetti
Sostitutivi perfetti
Le preferenze del consumatore
Scarpe destre
Scarpe sinistre
2 3 41
1
2
3
4
0
Complementari perfetti
Complementari perfetti
Le preferenze del consumatore
• I mali sono prodotti di cui è preferita una quantità minore rispetto ad una quantità maggiore (inquinamento, amianto in un edificio, …)– Per trattare un male in una curva di
indifferenza si ridefinisce il bene come minor quantità del male (riduzione dell’inquinamento, eliminazione dell’amianto, …)
Le preferenze del consumatore
• Utilità– sino ad ora non è stato necessario associare un valore
numerico alla soddisfazione data da ciascun paniere di mercato (la teoria del consumatore richiede soltanto che le persone siano in grado di ordinare i panieri)
– per approfondire la comprensione del comportamento del consumatore è però conveniente introdurre il concetto di utilità come valore numerico (punteggio) della soddisfazione che un consumatore ottiene da un paniere di mercato
Le preferenze del consumatore
Funzione di utilità e curve di indifferenzaFunzione di utilità e curve di indifferenza
10 155
5
10
15
0
U1 = 25
U2 = 50 (Preferita a U1)
U3 = 100 (Preferita a U2)A
B
D
Sia: U = CVPanieri di merc. U = CV
D 25 = 2,5x10A 25 = 5x5B 25 = 10x2,5
Cibo(unità alla settimana)
Vestiario(unità alla
settimana)
2,5
2,5
I vincoli di bilancio
• La conoscenza delle preferenze non è sufficiente per spiegare le scelte del consumatore
• Il vincolo (retta) di bilancio limita le scelte possibili, a seconda dei prezzi dei beni
• La retta di bilancio indica tutte le combinazioni di quantità dei beni che determinano la stessa spesa complessiva (che facciamo coincidere con il reddito del consumatore)
Il vincolo di bilancio
• La retta di bilancio– sia C la quantità di cibo acquistato e V la
quantità di vestiario– siano PC e PV i rispettivi prezzi– allora PC C è la spesa per il cibo e PV V
quella per il vestiario– con retta di bilancio
RVPCP VC =+
I vincoli di bilancio
A 0 40 €80
B 20 30 €80
D 40 20 €80
E 60 10 €80
F 80 0 €80
Panieri merc. Cibo (C) Vestiario (V) Spesa totalePc = €1 Pv = €2 PcC + PvV = R
I vincoli di bilancio
Retta di bilancio C + 2V = 80(R/PV) = 40
40 60 80 = (R/PC)20
10
20
30
0
A
B
D
E
F
Pv = €2 Pc = €1 R = €80Vestiario
(unità alla settimana)
Cibo(unità alla settimana)
VC/PPCV - 2
1- / pendenza ==ΔΔ=
10
20
I vincoli di bilancio
• la pendenza della retta di bilancio è data dal rapporto tra i prezzi, con segno negativo
• il suo valore assoluto indica il saggio al quale i due beni possono essere sostituiti senza modificare la spesa totale
• l’intercetta verticale indica la massima quantità di un bene acquistabile con quel reddito
• l’intercetta orizzontale dà la stessa indicazione per l’altro bene
I vincoli di bilancio
80 120 16040
20
40
60
80
0
Un incremento del reddito sposta il vincolo verso l’esterno
(R = €160)L2
(R = €80)
L1
L3
(R =€40)
Vestiario(unità alla
settimana)
Cibo(unità alla settimana)
Un decremento del reddito sposta il vincolo verso l’interno
I vincoli di bilancio
80 120 16040
40
(PC = 1)
L1
Un incremento del prezzo del cibo a €2 modifica l’inclinazione del vincolo di bilancio, che ruota verso l’interno (rosso L3)
L3
(PC = 2)(PC = 1/2)
L2
Vestiario(unità alla
settimana)
Cibo(unità alla settimana)
Una diminuzione del prezzo del cibo a €0.5 modifica l’inclinazione del vincolo di bilancio, che ruota verso l’esterno(verde L2)
Le scelte del consumatore
• il consumatore sceglie una combinazione di beni che massimizzi la sua soddisfazione, dati i limiti del bilancio disponibile
• il paniere di bilancio scelto deve:– trovarsi sulla retta di bilancio– assicurare al consumatore la
combinazione di beni maggiormente preferita
Le scelte del consumatore
• Ricordiamo– pendenza della curva di indifferenza
– pendenza della retta di bilancio
– massimo beneficio del consumatore quando
pendenzaSMS =
V
C
P
Ppendenza −=
C
VSMS
ΔΔ
−=
Le scelte del consumatore
U2
Pv = €2 Pc = €1 R = €80
Retta di bilancio
A
Per il paniere A la retta di bilancio e la curva di indifferenza sono tangenti (stessa inclinazione): massima soddisfazione del consumatore.
In A:SMS =Pc/Pv = 0.5
40 8020
20
30
40
0
Vestiario(unità alla
settimana)
Cibo(unità alla settimana)
Domanda individuale
• Variazioni di prezzo– Usando le curve di indifferenza studiate
precedentemente, studieremo l’effetto di una variazione nel prezzo del cibo
Effetto di una variazione di prezzo
4
5
6
U2
U3
A
B
DU1
4 12 20
10
Ipotesi: •R = € 20•PV = € 2•PC = € 2, € 1, € 0.50
Tre diverse curvedi indifferenza, ciascunatangente a un vincolo di bilancio
Cibo (unità al mese)
Vestiti(unità al mese)
40
Effetto di una variazione di prezzo
Cibo (unità al mese)
La curva prezzo-consumomostra i panieri di beni chemassimizzano l’utilitàa diversi livelli del prezzo del cibo
4
5
6
U2
U3
A
B
DU1
4 12 20
10
Vestiti(unità al mese)
40
Curva prezzo-consumo
Effetto di una variazione di prezzo
Curva di domanda
La curva di domanda individualemostra la quantità di un bene cheun consumatore compra a diversi livelli del prezzo di quel bene
Cibo (unità al mese)
Prezzodel cibo
H
E
G
€2.00
4 12 20
€1.00
€.50
A grafico precedente
B grafico precedente
D grafico precedente
Domanda individuale
• Le curve di domanda hanno due importanti proprietà
1. il livello di utilità raggiunto varia muovendosi lungo la curva
2. in ogni punto della curva di domanda, il consumatore massimizza la sua utilità in quanto il SMS tra cibo e vestiti uguaglia il rapporto tra i prezzi del cibo e dei vestiti
La curva di domanda individualeLa curva di domanda individuale
Effetto di una variazione di prezzo
Curva di domanda
Cibo (unità al mese)
Prezzodel cibo
H
E
G
€2.00
4 12 20
€1.00
€.50
Quando il prezzo diminuisce Pc /Pv e SMS diminuiscono
•E: Pc /Pv = 2/2 = 1 = SMS•G: Pc /Pv = 1/2 = 0.5 = SMS•H: Pc /Pv = 0.5/2 = 0.25 = SMS
Effetti di una variazione di reddito
3
4
A U1
5
10
B
U2
D7
16
U3
Ipotesi: Pc = € 1 Pv = € 2
R = € 10, € 20, € 30
Curva reddito - consumo
Una variazione del reddito induce il consumatore a modificare le sue scelte, a parità di prezzi
Vestiti(unità al mese)
Cibo (unità al mese)
Effetti di una variazione di reddito
Cibo (unità al mese)
Prezzo del cibo
€1.00
4
D1
E
10
D2
G
16
D3
H
Un aumento nel redditoda € 10 a € 20 a € 30,con prezzi costanti, sposta la curva di domanda del consumatore verso destra.
Effetti di una variazione di reddito
• Variazioni di reddito• la curva reddito-consumo traccia le
combinazioni di cibo e vestiti che massimizzano l’utilità del consumatore per ogni livello di reddito
• un aumento del reddito sposta il vincolo di bilancio verso destra, aumentando il consumo lungo la curva reddito-consumo
• al tempo stesso, l’aumento del reddito sposta a destra la curva di domanda
Effetti di una variazione di reddito
• Variazioni di reddito– quando la curva reddito-consumo ha pendenza positiva:
• la domanda aumenta con il reddito• l’elasticità della domanda rispetto al reddito è positiva• il bene è normale
– quando la curva reddito-consumo ha pendenza negativa:• la domanda diminuisce con il reddito• l’elasticità della domanda rispetto al reddito è negativa• il bene è inferiore
Beni normali e beni inferioriBeni normali e beni inferiori
Beni inferiori15
30
U3
C
105 20
5
10
AU1
B
U2
Curva reddito-consumo
tra A e B hamburger e bistecche, si comportano come beni normali
… ma l’hamburger diventa un bene inferiore quando la curva reddito-consumosi piega all’indietro traB e C
Bistecche(unità al mese)
Hamburger (unità al mese)
Domanda individuale
• Curve di Engel– le curve di Engel mettono in relazione la
quantità consumata con il reddito– se il bene è normale, la curva di Engel ha
pendenza positiva– se il bene è inferiore, la curva di Engel ha
pendenza negativa
Curve di Engel
Cibo (unitàal mese)
30
4 8 12
10
Reddito(€ al mese)
20
160
Le curve di Engel presentano una inclinazione positivaper beni normali
Curve di Engel
Bene inferiore
Bene normale
Hamburger (unitàal mese)
30
4 8 12
10
20
160
Le curve di Engel presentano una inclinazione negativaper i beni inferiori
Reddito(€ al mese)
Domanda individuale
Due beni sono sostitutivi se un aumento (diminuzione) del prezzo di uno di essi porta a un aumento (diminuzione) della quantità domandata dell’altro bene
Esempio: biglietti del cinema e video a noleggio
Due beni sono complementari se un aumento (diminuzione) del prezzo di uno di essi porta a una diminuzione (aumento) della quantità domandata dell’altro bene
Esempio: benzina e olio per motore
Due beni sono indipendenti se una variazione del prezzo di uno di essi non ha effetti sulla quantità domandata dell’altro bene
Beni sostitutivi e complementariBeni sostitutivi e complementari
Domanda individuale
• se la curva prezzo-consumo (diapositiva 5) ha inclinazione negativa, i due beni sono sostitutivi (da A a B)
• se la curva prezzo consumo ha inclinazione positiva, i due beni sono complementari (da B a D)
Beni sostitutivi e complementariBeni sostitutivi e complementari
Effetto di reddito ed effetto di sostituzione
• Una diminuzione (aumento) del prezzo di un bene ha due effetti: l’effetto di sostituzione e l’effetto di reddito– Effetto di sostituzione
• Il consumatore comprerà una quantità maggiore del bene il cui prezzo (relativo) è diminuito; una quantità minore del bene il cui prezzo (relativo) è aumentato
– Effetto di reddito• Quando il prezzo di uno dei beni diminuisce, il
consumatore vede aumentare il suo potere di acquisto
Effetto di reddito ed effetto di sostituzione
• Effetto di sostituzione– L’effetto di sostituzione è la variazione nel
consumo di un bene conseguente ad una variazione del suo prezzo, mantenendo costante l’utilità del consumatore
– Quando il prezzo di un bene diminuisce, l’effetto di sostituzione porta sempre ad un aumento della quantità domandata
Effetto di reddito ed effetto di sostituzione
• Effetto di reddito– L’effetto di reddito è la variazione nel consumo di
un bene conseguente a una variazione del potere di acquisto del consumatore.
– Quando il reddito (reale) di un consumatore aumenta, l’effetto di reddito può portare sia ad un aumento, sia ad una diminuzione della quantità domandata
– Anche con beni inferiori, l’effetto di reddito solitamente non supera l’effetto di sostituzione
Effetto di reddito e effetto di sostituzione: beni normali
Cibo (unità al mese)O
Vestiario(unità al
mese) R
C1 S
V1 A
U1
Con l’effetto di reddito EC2, (da D a B) si mantengono costanti i prezzi relativi, ma aumenta il potere d’acquisto.
Effetto di reddito
V2
C2 T
U2
B
Quando diminuisce il prezzo del cibo, il consumo aumenta da C1
a C2 mentre il consumatore si muove da A a B.
\
EEffetto totale
Effetto di sostituzione
D
Con l’effetto di sostituzione C1E, (da A a D), variano i prezzi relativi ma si mantiene costante il reddito reale (soddisfazione).
Effetto di reddito e effetto di sostituzione: beni inferiori
Cibo (unità al mese)O
R
Vestiario(unità al
mese)
C1 SC2 T
A
U1
E
Effetto di sostituzione
D
Effetto Totale
Se il cibo è un bene inferiore, l’effetto di reddito è negativo.In questo caso l’effetto di sostituzione è maggiore dell’effetto di reddito
B
Effetto di reddito
U2
E’ POSSIBILE AVERE UNA DOMANDA CON PENDENZA POSITIVA?
P
Q
?
Effetto di reddito ed effetto di sostituzione
• Un caso speciale – i beni cosiddetti di Giffen– Teoricamente, l’effetto di reddito potrebbe
portare a una pendenza positiva della curva di domanda
– Questo caso accade raramente
Effetto di reddito ed effetto di sostituzione: beni inferiori
L’elasticità e le sue applicazioniL’elasticità e le sue applicazioni
L’elasticità è una misura della modificazione di una grandezza effetto al variare di una grandezza causa . . .
Variazioni OffertaVariazioni Prezzo
Variazioni DomandaVariazioni Reddito
Variazioni DomandaVariazioni PrezzoEFFETTIEFFETTICAUSECAUSE
Variazione % dell’effetto
Variazione % della causa=
Variazione % della quantità domandata
Variazione % del prezzo=
Variazione % della quantità offerta
Variazione % del prezzo=
Variazione % della quantità domandata
Variazione % del reddito=
Calcolo elasticità
q0 :quantità iniziale (prima della variazione di prezzo)
q1 :quantità finale (dopo la variazione di prezzo)
p0 :prezzo iniziale
p1 :prezzo dopo la variazione
Δq = q1 - q0
Δp = p1 – p0
Prezzo
Quantità
p1
p0
q1 q0
€
=
Δq
q×100
Δp
p×100
=Δq
Δp×
p
q
A
Elasticità della domanda rispetto al prezzo
= 0 : domanda perfettamente rigida, qualsiasi variazione del prezzo non fa cambiare la quantità domandata
< 1 : domanda rigida, una variazione del prezzo provoca una variazione della quantità domandata meno che proporzionale.
= 1 : domanda con elasticità unitaria, una variazione del prezzo provoca una variazione della quantità domandata esattamente proporzionale.
> 1 : domanda elastica, una variazione del prezzo provoca una variazione della quantità domandata più che proporzionale.
= : domanda infinitamente elastica, una piccola variazione del prezzo annulla la quantità domandata.
La domanda tende ad essere più elastica
• se il bene è di lusso
• quanto più è lungo il periodo che consideriamo
• quanto più è elevato il numero di beni sostituti
dom
anda
più
ela
stic
a se
…
La domanda tende ad essere più anelastica (più rigida)
• se il bene è di prima necessità
• quanto più è breve il periodo che consideriamo
• quanto più è ridotto il numero di beni sostituti
dom
anda
più
rig
ida
se …
L’elasticità della domanda al prezzo in una curva di domanda lineare
L’elasticità della domanda al prezzo varia lungo la funzione di domanda.
Domanda
Elasticità unitaria =1Elastica >1
Inelastica <1
Quantità
Pre
zzo
€
=Δq
Δp×
p
q
Domanda perfettamente anelastica (rigida)
€5
4
Domanda
Quantità1000
1. Unaumentodel prezzo…
2. … lascia inalterata la quantità domandata
€
=0
Prezzo
dom
anda
per
fetta
men
te a
nela
stic
a
Domanda perfettamente elastica
€
=∞
€4
Quantità0
Domanda
A 4 euro i consumatori sonodisponibili ad acquistarequalunque quantità
?
?
Prezzo
dom
anda
per
fetta
men
te e
last
ica
Una curva di domanda isoelastica (3)
Q
P
DD
rettangoli equivalenti
iperbole equilatera
Domanda con elasticità unitaria
€
=Δq
Δp×
p
q= 1
Elasticità della domanda rispetto al prezzo e ricavo totale (total revenue)
RT = P x Q
L’ammontare complessivamente pagato dai compratori e ricevuto dai venditori di un certo beneel
astic
ità e
ric
avo
1
Elasticità della domanda rispetto al prezzo e ricavo totale
€4
Domanda
Quantità
P
0
Prezzo
P X Q = €400 (ricavo totale)
100
Q
elas
t ici tà
e r
icav
o 2
Elasticità della domanda rispetto al prezzo e ricavo totale: curva di domanda elastica e diminuzione del ricavo se il prezzo aumenta
Domanda
Quantità0
Prezzo
€4
50
Domanda
Quantità0
Prezzo
Ricavo totale = €100
€5
20
Ricavo totale = €200
dim
inuz
ione
ric
avo
A
B
Elasticità della domanda rispetto al prezzo e ricavo totale: curva di domanda anelastica e aumento del ricavo se il prezzo aumenta
€3
Quantità0
Prezzo
80
Ricavo totale = €240
Domanda€1
Domanda
Quantità0
Ricavo totale = €100
100
Prezzo
aum
ento
ric
avo
A
B
Elasticità e ricavi per l’impresa
Quando il prezzo di un bene varia, l’effetto sui ricavi totali (RT) dipenderà dall’elasticità della domanda rispetto al prezzo
Se il prezzoaumenta
Se il prezzodiminuisce
La domanda èelastica
RTdiminuisce
RTaumenta
La domanda haelasticità unitaria
RT noncambia
RT noncambia
La domanda èinelastica
RTaumenta
RTdiminuisce