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L’agenda del nostro bambino

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:30 ... · mi, anche negli anni a venire, ... Il mio nome è ... Come capire se mangia a sufficienza? Se dorme poco, dorme troppo,

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L’agenda del nostro bambino

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:30 Pagina 1

Giulia Settimo, giornalista specializzata nei temi dell’alimentazione e del benessere, scriveper diverse testate. Presso red! ha pubblicato la Guida del Benessere Donna, 12 setti-mane per cambiare la propria vita (almeno un po’) e Il nostro bambino dalla nascita ai 3anni (con Gianfranco Trapani); ha inoltre collaborato alla Guida del Benessere.

Gianfranco Trapani, pediatra omeopata ed esperto di alimentazione, collabora con l’Uni-versità degli Studi di Milano e con la Scuola Superiore di Omeopatia della Società di Me-dicina Bioterapica. Presso red! ha pubblicato numerosi libri di successo tra cui Bambinosempre sano, Una mamma alchimista, Omeopatia pratica per i bambini.

Numeri di telefono utili

Pediatra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Consultorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Guardia medica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Ospedale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Nonni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Baby sitter . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La mamma di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Una persona fidata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le baby farm consigliate a pagina 117sono il frutto di una scelta indipendente dell’Editore.

Red Edizioni, Milano © 2009red!, Milano © 2009

Direttore editoriale: Laura Baratto BoroliIdea e progetto: Silvia MarianiCura editoriale: Diletta D’AmelioProgetto grafico: Paolo GiomoDisegni: Marcella GrassiVideoimpaginazione: Paolo Cassella, ComoStampato in CinaRistampa: 2010

www.rededizioni.it

L'agenda del nostro bambino:PRE002 4-02-2010 9:53 Pagina 2

L’agendadel nostro

bambino

Giulia Settimo, Gianfranco Trapani

red!

L'agenda del nostro bambino:PRE002 3-02-2010 15:53 Pagina 3

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:30 Pagina 4

Perché questa agenda?

Il primo anno di vita del bambino è un periodo di trasformazione e dicrescita personale anche per mamma e papà. Vivendo questa stra-ordinaria esperienza, i genitori trovano una preziosa occasione perrinnovare se stessi e guardare al mondo con occhi nuovi, perché al-levare un figlio è una sfida da affrontare con fiducia, spontaneità e unpizzico d’ironia.

Come farebbe un’amica esperta e rassicurante, questa agenda tiaiuta a valorizzare le tue risorse, accompagnandoti trimestre per tri-mestre in un processo evolutivo molto delicato. L’agenda ti fornisceinformazioni, suggerimenti e indicazioni pratiche riguardanti l’alimen-tazione, il pianto, il sonno, i piccoli disturbi del bambino, per aiutarti asuperare serenamente, senza stress, tutte le ansie, i dubbi e le per-plessità. Scoprirai che il più delle volte le preoccupazioni che ti atta-nagliano sono assolutamente ingiustificate, e che gli eventuali pro-blemi dovuti all’inesperienza sono di facile soluzione.

Gli appunti che prenderai nei prossimi 12 mesi ti saranno poi utilissi-mi, anche negli anni a venire, per dare al pediatra informazioni moltoimportanti, soprattutto se decidi di ricorrere alla medicina comple-mentare (per esempio omeopatia, fiori di Bach, fitoterapia). Questaagenda sarà inoltre un prezioso oggetto ricordo per tuo figlio che,una volta cresciuto, potrà rivivere, attraverso le foto e i tuoi appunti, imomenti più emozionanti del suo primo anno di vita.

Laura Baratto BoroliDirettore editoriale di red!

L'agenda del nostro bambino:PRE002 3-02-2010 16:02 Pagina 5

Ciao !Il mio nome è

..............................................

Sono nato/a a ..........................................

il ...................................

alle ore ......................

con luna ..................................

(nuova, crescente, piena, calante)

sotto il segno ...........................................

.........................................................................

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Sono nato/a ......................

(a termine, in anticipo di, in ritardo di )

il parto è durato ....................

appena nato/a ho .................................

(pianto, sbadigliato, poppato)

alla nascita il mio colorito era ..................

Ho gli occhi ..................................

e i capelli .................................

peso kg .................. e misuro cm ..............

Dicono che assomiglio a

.........................................................................

.........................................................................

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note .....................

..............................

.............................

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Le mie prime foto!

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La mia famiglia

io.............................

la mamma..............................

il papà..............................

i nonni materni............................................................

i nonni paterni............................................................

i bisnonni.............................. ............................................................ ..............................

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Il mio peso nel primo anno

di vita

A una settimana .....................

a un mese ..................................

a 3 mesi ......................................

a 6 mesi .....................................

a 9 mesi ......................................

a un anno .................................

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Ho avuto il lattedella mamma

fino al ................ mese

quello artificiale dal ................ mese

al ................ mese

ho assaggiato la prima pappa

a ................ mesi

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Eccomi con la mia famiglia

note .................................................................

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note ................................................................

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I miei progressi

Ho sorriso la prima volta

a ............ mesi

a ............ mesi sono riuscito

a stare seduto da solo

a ............ mesi è spuntato

il mio primo dentino

e a ............ mesi il secondo

la mia prima parola è stata ............

l’ho detta a ............ mesi

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A ............ mesi ho gattonato

per la prima volta

a ............ mesi ho iniziato a stare in piedi

appoggiandomi a un mobile

a ............ mesi ho fatto i primi passi

da solo

Dicono che ho un carattere .........................

.........................................................................

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L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:31 Pagina 15

Oggi .........compio un anno

Tutte le cose che so fare ..................

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e quello che so dire .........................

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La fotodel mio compleanno!

chi c’era alla mia festa ................................

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DA 0 A 3 MESIL’attesa è finita,il tuo bambino è nato.Adesso c’è poco tempoper fantasticare: tuo figliodeve mangiare, dormire,essere cambiato e coccolato.E qui cominciano i dubbi.Come capire se mangiaa sufficienza? Se dormepoco, dorme troppo,riposa bene o male?Come tranquillizzarlose piange spesso? E poi,la salute: come scegliereil pediatra? Ogni quantotempo farlo visitare?Come affrontare i disturbitipici delle prime settimane?E le mille questioni di ordinepratico: come organizzarela sua cameretta? Con qualiprodotti fare il bagnetto,e quanto spesso?

È opportuno uscireanche quando fa freddoe c’è vento?Piccoli problemi,per la verità, che i genitoridi tutto il mondo e di ogniepoca hanno trovatoil modo di superare.Ma la stanchezza, lo stressdel parto, l’inevitabileconfusione dei primi giornipotrebbero farti sembrarequeste difficoltà comegigantesche, insormontabilimontagne.L’importante è non farsiprendere dal panico.Questa sezione dell’agendati aiuta, passo per passo,a superare le prime paure,acquisendo sicurezzae competenza nel tuonuovo ruolo di genitore.

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Lo sviluppo del primo trimestre

IL MOVIMENTO E LA POSTURA

Appena natoIl neonato sta sdraiato,le ginocchia piegate,le braccia strette al pettoe il bacino sollevatose viene messo a panciain giù. Tenendolocon le mani sotto la pancia,ciondola verso il basso.Non è in grado di tenerela testa eretta. Sorrettoper le ascelle, con i piediniappoggiati a un piano,si raddrizza comeper prendere una posizioneeretta.

1 meseComincia a tenereeretta la testa. Sdraiato a pancia in su,stende il braccioe la gamba del lato versoil quale gira il viso. Quandoviene sollevato tirandolodalle mani, lascia ciondolarela testa all’indietro finchéil corpo non è eretto, poila raddrizza per pochi istanti.In posizione verticale,sorretto dalle ascelle, i piedipoggiati a un piano,fa movimenti similial camminare.

2-3 mesiInizia a controllarei muscoli del collo.Sdraiato a pancia in giù, sisolleva sugli avambracci,alza il capo e si guardaintorno. Se viene sollevatoe tenuto con le mani sottol’addome mantiene il corpoeretto.Quando viene tiratosu per le mani in posizioneseduta, non lasciapiù ciondolare la testae sta dritto, a eccezionedella zona lombare,che rimane arcuataverso l’esterno.

I MOVIMENTI FINI

Appena nato Sfregandogli i latidella bocca, la apree muove le labbra.Mettendogli un ditonelle mani o sotto le ditadei piedi, piega le ditacome per trattenerlo.Tiene spesso le maninechiuse a pugno.

1 meseSe gli si mette in manoun oggetto lo lascia cadere.

2-3 mesiScopre le sue manie passa molto tempoa guardarle muoversi.Se gli si mette in manoun oggetto lo tiene strettoper qualche momentoprima di lasciarlo cadere.Apre e chiude mani e ditae le porta alla bocca.

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Lo sviluppo del primo trimestre

IL LINGUAGGIO E L’UDITO

Appena nato Piange e vagisce.Sussulta e piange quandosente rumori fortio improvvisi, si calmase sente suoni ritmici(che ricordano il battitocardiaco) o voci basse.

1 mese Emette suoni gutturaliquando è soddisfatto,anche nel sonno. Sussultaper un rumore improvviso,allargando di colpo bracciae gambe, sbattendole palpebre e scoppiandoa piangere. Si calmase gli si parla con vocepacata, e si voltaa guardare in visochi lo sta rassicurando.

2-3 mesiPrimi vocalizzi: rispondealle vocali («ooh, aa-h, eeh»)e le ripete anchespontaneamente. La vocedella mamma lo calmase sta piangendo.Se avverte un suono fuoridal suo campo visivo, sigira e cerca di individuarnela provenienza. Un rumoreforte o improvvisopuò spaventarlo molto.

LA VISTA

Appena nato Strizza gli occhi infastiditose la luce è intensa,dilata le pupille al buio.Può vedere in biancoe nero, ma un po’ sfocatoe solo da vicino(circa 30 centimetri).

1 mese Inizia a seguirecon lo sguardo un oggettoin movimento. Osservaintorno a sé, volta il capoverso una sorgente di luce.Fissa a lungo il visodelle persone vicine.

2-3 mesi È in grado di seguireper diverso tempo oggettiin movimentoa una distanza ravvicinata,ma se questa è eccessivai suoi occhi convergonoal centro (strabismofisiologico). Non coordinalo sguardo con i movimentidelle mani.

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Lo sviluppo del primo trimestre

LA COSCIENZA DI SÉ

Appena natoHa la percezionedi essere partedel corpo della madre.

1 meseNon è ancora consapevoledi essere un individuoseparato dalla mamma,ma comincia a osservarel’ambiente circostantee i volti delle persone.

2-3 mesi Ora riconosce le personefamiliari (mamma,papà…), ma non è ancoraconsapevole di se stessocome persona separatadal corpo della mamma.

LE RELAZIONI E IL GIOCO

Appena nato Ha bisogno di contattoe vicinanzacon la mamma, di sentireil suo odore e i rumoridel suo corpo: ricercale sensazioni rassicurantiche gli ricordano il periododella gestazione.

1 mese Continua la sua necessitàdi contatto fisico, ma oraha bisogno anchedi stabilire un contattovisivo: fissa il voltodella mamma o di chigli si avvicina sorridendo.

2-3 mesi Riconosce il visodella mamma, del papàe delle persone che vedespesso, sorride in rispostaal loro sorriso. Riconoscei preparativi del pastoe sottolinea il suoentusiasmo con suonigutturali e movimentidi eccitazione. È in gradodi comunicare gioiae disagio.

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Lo sviluppo del primo trimestre

LA PAPPA

Appena nato Suzione.

1 mese Suzione.

2-3 mesi Spinge con la linguae la usa per aiutarsia inghiottire.

IL PESO

Appena nato • Maschi da 2,5 a 4,2 kg

• Femmine da 2,5 a 4,1 kg

1 mese • Maschi da 3 a 5 kg

• Femmineda 2,9 a 4,8 kg

2-3 mesi • Maschi da 4 a 7 kg

• Femmineda 4 a 6,4 kg

LA STATURA

Appena nato • Maschi da 48 a 55 cm

• Femmine da 47 a 54 cm

1 mese • Maschi da 51 a 59 cm

• Femmine da 50 a 57 cm

2-3 mesi • Maschi da 56,5 a 65 cm

• Femmineda 55 a 63 cm

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È nato!Dopo tanta attesa, ecco questameraviglia che è il tuo bambino.Ora il nuovo cittadino del mondo èparte della tua vita: la parte più im-portante. Nelle prime ore in cui lotieni amorevolmente tra le tue brac-cia ha inizio la relazione tra te e lui.Questo esserino nato da pochi mi-

nuti è sensibilissimo alla luce, aglisbalzi di temperatura, ai suoni, allevoci, agli odori. Tutti gli stimoli ai qualilo sottoporrai (odori, carezze, gesti)dovranno rivestire l’abito della deli-catezza e dell’attenzione. Nessunmovimento sarà mai troppo lentoper lui, nessun suono troppo tenue.

Mentre sei in ospedale,se non sei troppostanca, puoi chiedereche il piccolo sia postoin una culla accanto altuo letto, giorno e notte.Se fin dai primi momentimamma e neonatopossono stare insieme

senza interruzioni(con un minimodi assistenzapersonalizzata),si adattanoreciprocamentesenza sforzo. Se peròhai bisogno di riposare,non devi sentirti

in colpa a chiedereche per qualche tempole infermiere si occupinodel tuo bambino:il parto ti ha spossato,e una volta a casa avraibisogno di tutte le tueenergie per prenderticura del tuo cucciolo!

Sempre insieme: il rooming-in

La mamma non è una persona da cui dipendere, ma la persona che rende inutile ogni dipendenza

(Dorothy Canfield Fisher)

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I primi esami Nei minuti che seguono il parto il tuobimbo verrà esaminato dalla testa aipiedi. • La prima tappa è la valutazionedell’indice di Apgar, che mira a sta-bilire la vitalità del piccino. Il test, ef-fettuato alla nascita e ripetuto a di-stanza di 5 minuti, prende in consi-derazione cinque parametri: il batti-to cardiaco, la respirazione, il tonomuscolare, i riflessi e il colore dellapelle. A ciascun parametro viene as-segnato un punteggio da 0 a 2; l’in-dice ideale è perciò 10, che corri-sponde a queste caratteristiche:– ritmo cardiaco superiore a 100;– movimenti attivi;– respirazione vigorosa;– starnuto, pianto sonoro e tosse inrisposta al catetere nasofaringeo;– colore della pelle non cianotico.

Valori compresi tra 4 e 6 indicanouna condizione di ‘rischio modera-to’; se il punteggio è inferiore a 4, siprocede a un intervento medico im-mediato.• Nel giro di poche ore tuo figlio saràpoi sottoposto a una visita pediatri-ca completa, che comprende:– la valutazione dei parametri antro-pometrici (peso, lunghezza, circon-ferenza cranica);– un esame neurologico e compor-tamentale per osservare la forzamuscolare e i riflessi;– il controllo della vista e dell’udito;– lo screening per le malattie con-genite.• Fino alla dimissione, che di normaavviene 2-4 giorni dopo il parto, tuofiglio sarà sottoposto quotidiana-mente a un controllo pediatrico.

Alla dimissione dall’o spe -dale ti verrà consegnatoun libretto contenente idati della gravidanza edel parto, il calendario deicontrolli pediatrici pre vi-sti a ogni età (i bilanci disalute), le indicazioni pergli screening e gli inter-

venti sanitari e ventual-mente praticati.Riporta inoltre le schedeper la valutazione dell’ac -cresci mento, consigli sul-l’allattamento e sulla pre- venzione delle malattie,spazi per annotare even-tuali allergie o intolleran-

ze ai farmaci. L’aggior-namento continuativo diquesti documenti garan -tisce un valido mez zo discambio di informazio-ni tra tutti coloro che siprenderanno cura del tuobimbo, in primo luogo ilpediatra.

Il libretto pediatrico

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Subito al senoUn istante dopo la nascita, la mam-ma dovrebbe avere la possibilità ditenere il bebè tra le braccia, a diret-to contatto con il suo corpo, perchénon c’è antidoto migliore contro ilgrande freddo che assa-le entrambi. Subito ilpiccino mette in atto lasua straordinaria abili-tà olfattiva per cercare ilseno materno, che ema-na un odore sottile, percepi-bile solo da lui. Ora è pronto asucchiare, con la sua piccolabocca, che si è già ‘allenata’nella vita intrauterina.Una mamma che dà il ben-venuto al proprio bambinoallattandolo appena nato glifa subito capire che il suo legame vi-

tale con lei non si è spezzato. In più,la suzione del capezzolo stimola laproduzione di latte – che, come ve-dremo, all’inizio può essere un po’problematica – e agisce anche sul-

l’utero materno, prevenendo il ri-schio di emorragie nel di-stacco della placenta.

Nient’altro che lattePoiché la natura ha armo-nizzato l’organismo della ma-dre sui bisogni del figlio, aparte casi particolari, non è

necessario dare al neonatosupplementi di latte artificiale.La somministrazione di ag-giunte potrebbe anzi interfe-rire negativamente con la

prosecuzione dell’allattamento.

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Se te la senti, puoichiedere di attaccaretuo figlio al seno anchedopo un parto cesareo.Prima cominci adallattare, maggiorisaranno le probabilitàdi poterlo fare senzaproblemi. Se ti sentitroppo debole puoi

prelevare il lattecon il tiralatte,per stimolarnela produzione,e chiedere che vengasomministrato a tuofiglio per assicurarglil’assunzionedel colostro. In questocaso è meglio utilizzare,

anziché il biberon,una siringa senza ago,perché la diversa‘tecnica’ di suzionerichiesta dalla tettarellarispetto al capezzolopotrebbe in seguitorendere difficileal tuo bimbol’allattamento al seno.

E in caso di parto cesareo?

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Le primissime volte chesi attacca al seno il neo-nato succhia solo qual-che goccia di colostro,un liquido bianco-cre-ma, dolce, ricco di zuc-cheri facilmente digeri-bili, proteine, vitamine efattori immunitari, ma po-vero di grassi. Il colostropulisce a fondo l’intesti-no, favorendo l’espulsio -

ne del meconio, cioè lele feci prodotte nel pri-mo e secondo giorno divita, dense di muco, se-crezioni intestinali e restidi liquido amniotico.Contemporanea mente,la sua elevata concen-trazione di proteine au-menta nel bambino lacapacità di trattenere ac-qua: questo spie ga per-

ché i neonati che pos so-no succhiarlo a volontàhanno una limitata perdi-ta di peso iniziale. Con il passare dei giorniil colostro modifica la suacomposizione, tramutan -dosi gradualmen te in unlatte di transizione, perpoi diventare, dopo unadecina di giorni, vero eproprio latte.

Il colostro

La fotodella prima poppata

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note .....................

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Che aspetto ha?

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Non preoccuparti se le dita del tuocucciolo sono grinzosette, la pellebluastra e la testa bernoccolosa:sono le normali conseguenze deltravaglio e del parto. Registra in

queste pagine l’aspetto del tuo pic-cino alla nascita: sarà sorprendenteverificare come, nel giro di qualchesettimana, il tuo piccolo rospetto sitrasformerà in un principino!

• Gli occhi: sono arrossati e gonfi (ma di sicuro azzurri); poi il colore forsecambierà.

note .................................................................• Le mani e i piedi: sono bluastri e freddi perché la circolazione del san-gue è un po’ incerta, e tale resterà per alcuni mesi. Non è il caso di preoc-cuparsi!

note .................................................................• Le dita: sono grinzosette per essere state nel liquido amniotico, l’acquadal tepore costante in cui ha galleggiato per 9 mesi. Questa caratteristica èpiù evidente nei bambini nati dopo il termine.

note .................................................................• Le braccia e le gambe: sono ripiegate in una posizione rannicchiata checonserverà a lungo come ‘ricordo’ del tempo che ha trascorso nel corpomaterno.

note .................................................................• I capelli e i peli: alcuni neonati nascono con una lieve lanuggine, altri han-no capelli folti e neri. Tutto il corpo è coperto da una leggera peluria, speciesulla schiena.

note .................................................................• La pelle: forse il tuo bimbo ti sembrerà sporco perché sulla pelle ha unaspecie di crema grassa e biancastra, prodotta dalle ghiandole sebacee cu-tanee. È una ‘pomata’ naturale chiamata ‘vernice caseosa’ che proteggela pelle durante i mesi ‘acquatici’. Non va tolta: è una protezione contro in-

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fezioni e freddo, che si assorbe da sola in poche ore. Certi neonati nasco-no senza perché l’hanno già riassorbita prima di nascere.

note .................................................................• Le pellicine: nei bambini nati oltre il termine spesso la pelle delle mani edei piedi si secca formando delle pellicine che vengono via da sole.

note .................................................................• Gli organi genitali: nel neonato sembrano sempre molto grandi rispettoal corpo e a volte si presentano gonfi e come infiammati. Ciò dipende da-gli ormoni materni, ancora abbondanti in circolo, ma in via di sparizione.Nel maschietto il prepuzio è chiuso in cima al pene (fìmosi). Non va tocca-to, né tirato indietro a forza, nella maggioranza dei casi questo problemasi risolve da sé. Nella bambina le piccole labbra della vagina possono es-sere chiuse in alcuni punti. Niente paura: il pediatra saprà consigliarti checosa fare.

note .................................................................• Le fontanelle: sono quattro piccoli spazi a losanga coperti di cartilagineche saldano fra loro le ossa craniche del neonato. Nell’adulto sono tutte ri-gide e ossee, nel piccino invece conservano a lungo una certa elasticitàche facilita la nascita: nello sforzo dell’uscita le ossa della testa si accaval-lano senza alcun danno per il cervello. Nel bambino che ha pochi capelli avolte si vede pulsare il sangue sotto la fontanella anteriore. Se si presentainfossata o gonfia consulta il pediatra. Non avere timore di toccarla; evitasolo di premere. Le fontanelle si chiuderanno del tutto prima dei 2 anni.Spesso si cerca di accelerare tale processo somministrando calcio e vita-mina D. Inutile dire che ogni farmaco dato senza precisa motivazione fini-sce per danneggiare lo sviluppo, anziché aiutarlo.

note .................................................................• Le protuberanze sulla testa: un neonato che ha avuto un parto difficilepuò mostrare una specie di morbido ma grosso bernoccolo su un lato del-la testa o su entrambi o sulla sommità. Si tratta solo di liquido o di sangueche si è raccolto sotto il cuoio capelluto. In breve, si riassorbirà.

note .................................................................

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Un tempo si diceva: «Non senteniente, non capisce...» Oggi si sache non è così. Ogni bimbo fin dallanascita ha sensibilità acute che glipermettono di orientarsi nel mondoe di imparare. Vediamo quali sono.

Il tattoÈ uno dei sensi che il bambino eser-cita maggiormente nel primo ab-braccio materno, con i primi tessuticon cui viene a contatto, nei primispostamenti che gli facciamo fare.Toccando la guancia di un neonatoè possibile provocare risposte rifles-se; se gli viene appoggiato un pic-colo oggetto nella mano, cercheràdi stringerlo. IL CONSIGLIO Attraverso il tatto ilneonato si rapporta con il nuovomondo. Aiutalo in questo, non spa-ventarlo, non ‘aggredirlo’ in alcunmodo (per esempio mettendolo nu-do sul piatto metallico della bilan-cia). Quando lo sposti da un luogoa un altro, fallo con delicatezza.

La vistaIl neonato è in grado di vedere benegli oggetti posti a 25-30 cm dai suoiocchi; sa perciò riconoscere distin-tamente il volto della mamma chinasu di lui per allattarlo o accudirlo. Ol-

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Che cosa percepiscetre questa distanza, la sua visione èconfusa, anche se riesce a percepi-re le forme in movimento.IL CONSIGLIO Proteggi il piccoloda ogni brusca esposizione al so-le e alle luci forti e dirette. Nella suastanza puoi applicare all’interrutto-re un variatore di intensità per rego-lare la luminosità del l’ambiente.

L’uditoQuando il feto è immerso nel liquidoamniotico e avvolto dalla placenta ègià in grado di percepire i rumoriprovenienti dal corpo della mamma(il suo battito cardiaco, le sue anseintestinali che si muovono) e la suavoce. Alla nascita l’organo dell’uditoha una sensibilità paragonabile aquella dell’occhio, ma, a differenzadi questo, si è già esercitato durantela vita uterina. Il neonato sussulta esi spaventa per i rumori forti (che loagitavano anche quando era ancoranella pancia della mamma), mentresi tranquillizza quando sente i suonidolci. Spesso, se senteuna voce femminileche parla dolcemen-te, smette di piange-re, apre gli occhi efissa la donna conattenzione.

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IL CONSIGLIO È importante che iltuo piccino sperimenti fin dai primiistanti il calore di un canto e di pa-role affettuose. Se non hai l’abitudi-ne di cantare, puoi ninnarlo modu-lando dei suoni a bocca chiusa.

L’olfattoL’olfatto è già sviluppato alla nasci-ta: il neonato è in grado di ricono-scere alcuni odori, tra cui quello del-la propria mamma. Nelle situazionidi calma, se viene dato alla mammasubito dopo il parto, il piccolo è at-tratto dall’odore del seno materno,emesso da minuscole ghiandole si-tuate attorno al capezzolo, e simuove nella sua direzione, striscian-do e spingendosi verso di esso co-me farebbe un qualsiasi altro cuc-ciolo di mammifero. È una sensibili-tà che dura circa 3 giorni e favoriscel’allattamento al seno.È accertato poi che alla fine dellaprima settimana di vita il neonato di-stingue l’odore del seno della pro-pria mamma (verso il quale mostrauna preferenza) da quello di unaqualsiasi altra puerpera. IL CONSIGLIO Offri il seno a tuo fi-glio subito dopo il parto. Alla nasci-ta il neonato è sensibilissimo al-l’odore del seno e lo cerca, girando

la testa nella sua direzione, maqueste due abilità fanno presto ascomparire, se non è messo in con-dizione di esercitarle subito.

Il gustoUn bambino che ha avuto in boccasolo il liquido amniotico del suo mi-nuscolo, avvolgente acquario in-contra appena nato il colostro e poiil latte: dolci, caldi, liquidi materni.La vita è così un filo continuo, dalconcepimento al dopo-parto, e ilneonato sembra saperlo, perché lasuzione e il cibo sono il legame piùforte per la sua esistenza. Il saporedel latte è ovviamente quello che luipreferisce; quasi sempre reagiscecon un rifiuto se gli si mettono inbocca sapori sconosciuti, tanto piùse amari o aspri. Ci sono neonatiche rifiutano anche l’acqua. IL CONSIGLIO Alcuni neonati ri-schiano di restare disorientati dallasomministrazione di acqua, zuc-chero e camomilla, spesso pratica-ta nelle nursery degli ospedali, chemescola i sapori e toglie forza al-l’istintiva capacità di succhiare delpiccino. L’unico alimento necessa-rio al neonato è il latte della mam-ma, che non richiede aggiunte di al-cun tipo.

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Valgono più una madre e un padreche cento balie e cento tutori(detto popolare)

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Si torna a casaSe il parto è andato bene, convienetornare a casa il prima possibile. Iprimi giorni di vita del piccolo sonodelicatissimi, perché le differenze trail suo mondo intrauterino e il nostrosono davvero enormi. Bisogna faretutto il possibile per aiutarlo dolce-mente ad abituarsi a un ambientecosì diverso.Il tuo piccino ha bisogno di suoni o -vattati e luci smorzate. Nessun mo-vimento sarà mai troppo lento perlui. Sarebbe bene che stesse il piùpossibile con la sua mamma, senzatroppe interferenze di altre persone:semmai, a darle ogni tanto il cam-bio, ci sarà il papà. Chi vuole aiutarepotrebbe piuttosto preoccuparsidegli altri bambini, dei panni da la-vare, dei pasti da preparare.

Un legame immediatoUna delle scoperte più sorprendentiche fa la neomamma è quanto siachiara la muta comunicazione tra leie il figlio: lei e il neonato ‘parlano’d’istinto con gli sguardi e con unlinguaggio impercettibile. Il suo latte,o il rito di nutrirlo con il biberon, creacon il bimbo un legame speciale,che inizia proprio con le prime cureamorose per allattarlo, cullarlo ecambiarlo. Nei primi tempi la mam-ma dovrà dedicare tutte le attenzio-ni possibili al suo piccino, che in leitroverà conforto e appagamento,fissando nella memoria l’odore dellasua pelle. Ritroverà il suono dellavoce che gli era familiare già primadi nascere e si tranquillizzerà tra lesue braccia.

Dopo il parto potresti es-sere soggetta a repentinicambiamenti di umore:riso e pianto si alternanocon facilità, e una grandespossatezza s’impadro-nisce di te.Tutto questo è normale enon devi vergognartene:

il tuo corpo ha vissutouno sconvolgimento ec-cezionale, i seni sono do-lenti per la montata lat-tea, il ventre e gli organigenitali si vanno pian pia-no assestando e forsec’è una cicatrice ancorafresca e dolorante.

Non esistono trucchi persuperare le emozioni ne-gative, ma potrà essereutile per te soffermarti aguardare la tua creatura:la scoperta del miracolodella vita ti aiuterà a ritro-vare energia e gioia di vi-vere.

La depressione post partum

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NON PREOCCUPARTI SE IL BEBÈ…

…perde pesoNei primi giorni il neonatomangia poco, emetteurine e feci, perde liquiditraspirando attraversola pelle e con l’essicazionedel cordoneombelicale.Il risultatoè che puòarrivarea perdere ancheil 10% del suo pesoalla nascita (è il cosidettocalo fisiologico, che variada bambino a bambino),recuperandolo poi nel girodi 15 giorni. Solo se,passato tale periodo,il peso si mantieneinferiore a quello iniziale,è il caso di consultareil pediatra.

…diventa giallognoloAppena nato, il bambinoha un colorito roseo(o rosso o bluastro,secondo lo sforzoche ha compiutonel venire al mondo),

ma a volte poi, nei giorniche seguono, diventaun po’ giallo. Alla nascitadeve eliminare l’eccessodi globuli rossi del sangue,che gli erano necessari

per ossigenarsi nell’utero.Ora che respiracon i polmoni,gliene servono menoe quindi il fegatone distrugge una parte.Il secondo o terzo giorno,la presenza nel sanguedi bilirubina, sostanzaresidua di questoprocesso, può tingeredi giallo la pelle e il biancodegli occhi. Niente paura,tutto tornerà normalein una settimanao poco più. Se invecel’ittero fisiologico persistedopo 8 o 10 giorni,

bisogna rivolgersial pediatra.

…starnutisceIl piccolo si stasemplicemente liberando

delle crosticinedi muco nelle narici.

…piangesenza lacrime

È solo una conseguenzadel fatto che nei primigiorni il condotto lacrimalenon è ancora beneaperto.

…ha le mammellineun po’ gonfieÈ un fenomenoche si verificasia nei maschisia nelle femmine,dovuto al passaggiodi ormoni materni,che sparirà al più tardiin 2 settimane;nelle bambine potrebbeanche comparireuna pseudo-mestruazione,con liquido rossastro.

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La culla Si usa solo nei primissimi tempi,quando il neonato non è ancora ingrado di stare seduto o di muoversicon una certa forza e quindinon corre il rischio di ribal-tarsi. Deve poggiare sugambe stabili oppuresu ruote, che facilita-no gli spostamenti dauna stanza all’altra econsentono il movi-mento avanti-indietro.La capote attutisce la lucetroppo intensa.

La carrozzinao il lettinoSono validi sostituti della culla, cheperò non danno al vostro piccino lastessa piacevole sensazione di es-sere protetto.Il lettino deve essere sufficiente-mente ampio da assicurare al bam-bino un riposo comodo, offrendocontemporaneamente la sicurezzadelle sponde sui quattro lati, chevanno sempre protette con i para-colpi. Il fondo del lettino deve esse-re piatto, rigido e indeformabile,meglio se a doghe di legno, che as-sicurano una buona aerazione euna corretta postura della colonna

Il nido per il bebèvertebrale. Il materasso deve esseresufficientemente rigido.Il cuscino non è affatto necessario(sarebbe anzi meglio evitarlo, per-ché può far assumere posizioni

scorrette). Una soluzione ideale,se il lettino è ampio e profondo,

è il ‘cuscino che contiene’,con un buco al centro,dove il bebè può starein una posizione rannic-chiata, simile a quellafetale, osservando ciòche avviene intorno alui. Puoi prepararlo ri-tagliandolo in un sotti-le blocco di gomma-

piuma, che verrà ricopertocon un tessuto morbido e lavabile.Semplicissima da realizzare è laciambella gonfiabile, imbottita digommapiuma e anch’essa rivestitadi morbido tessuto.

La biancheriaDeve comprendere un coprimate-rasso e una tela cerata che isoli dalbagnato, coperta da un lenzuolinocon angoli che la mantenga a po-sto. Privilegia le lenzuola di fibra na-turale (soprattutto di cotone), checonsentono una migliore traspira-zione. Le coperte devono essere

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leggere e, poiché il bambino spessosi gira nel letto scoprendosi edesponendosi a sbalzi di temperatu-ra, nei mesi freddi è megliofargli indossare un pigiami-no più pesante, anzichémettere una coperta in più.Tieni tuttavia presente chese il bimbo è vestito e co-perto nel modo giusto e sela temperatura della stanzaè adeguata (18-20 °C),molto difficilmente suderàe si scoprirà.

Il fasciatoioÈ un piano d’appoggio sul quale sipuò cambiare il pannolino, pulire evestire il neonato. Consiste in un ri-piano ricoperto da un materassino digommapiuma rivestito da materialelavabile e atossico, ed è spesso for-nito di cassetti e di ripiani per riporrel’occorrente del cambio. Spesso vi è

anche incorporata una vaschettaper il bagnetto, utilizzabile nei primimesi di vita del piccolo.

Controlla che il mobile siastabile e che il pianod’appoggio misuri al-

meno 60x80 cm. Nonin tutte le case c’èspazio per questo mo-bile, ma esistono an-che modelli più com-patti, da sistemare inbagno, oppure sul ri-piano di un tavolo sul

quale si porranno alcuniasciugamani. In alternativa puoi ac-quistare anche solo un materassinodi gommapiuma rivestita, da appog-giare su qualsiasi ripiano. Qualun-que fasciatoio utilizzi, ricorda che ilbambino non deve mai essere la-sciato solo, neanche per pochi atti-mi, perché il rischio di cadute è dav-vero elevato.

Secondo una teoriaantroposofica,per il neonato è moltoconfortevole una tendaleggermente colorata.

Realizzarlaè semplicissimo: prendiuna seta rosso chiaroe a essa sovrapponiun secondo velo di seta

azzurra, così da ottenereuna colorazioneporpora, che hasul piccolo un beneficoeffetto calmante.

L’effetto calmante del color porporaD

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esi

Il bambino chiama la mamma e domanda: «Da dove sono venuto?Dove mi hai raccolto?» La mamma ascolta, piange e sorride mentrestringe al petto il suo bambino: «Eri un desiderio dentro al cuore»(Rabindranath Tagore)

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Se hai latte, l’allattamento al seno èla cosa più naturale e comoda, oltreche la più salutare per te e per tuofiglio, dal punto di vista fisico e psi-cologico. Vediamo perché.

I benefici per te...Succhiando i capezzoli, il neonatostimola nella mamma la produzio-ne di ormoni (prolattina, ossitocina)che aumentano la lattazione e fan-no contrarre l’utero, agevolando ilsuo ritorno alle dimensioni normalidopo il parto, nonché l’espulsionedi eventuali grumi di sangue. È an-che dimostrato che l’allattamentoprotegge dal tumore alla mammella.

...e quelli per tuo figlioIl latte materno è una miscela di so-stanze talmente particolari che non siè ancora riusciti a riprodurla in labo-ratorio. Sostanze, per così dire, ‘per-

Le prime poppatesonalizzate’: dopo qualche giorno diallattamento, tu produrrai latte a mi-sura delle esigenze nutrizionali dituo figlio. Non meno importanti perlui sono il contatto fisico con te, il ca-lore della tua pelle, i suoni rassicu-ranti del tuo respiro e del tuo battitocardiaco, che gli ricordano il periodopassato nel tuo grembo. Per finire, illatte materno contiene alcune so-stanze dall’effetto rilassante, che lopredispongono al sonno.

Come si modifica il latteLa particolarità del latte materno èdi avere una composizione che va-ria nel primo mese di vita del bambi-no, nell’arco della giornata e nel cor-so della poppata.• Nel primo mese il tuo latte subiràtre trasformazioni: dopo il colostro,tipico dei primissimi giorni (vedi apag. 27), produrrai il cosiddetto ‘lat-

Gli ormoni coinvolti nel-l’allattamento, in partico-lare la prolattina, interferi-scono con la fertilità delladonna, tanto è vero chele mestruazioni riprendo-no generalmente il loro

ciclo quando si riduconole poppate. Tuttavia, lapossibilità di rimanere dinuovo incinta mentre al-latti non è del tutto esclu-sa. Per evitare gravidan-ze indesiderate dovrai ri-

correre a un anticonce-zionale, facendoti consi-gliare dal tuo ginecologo;oggi esistono anche pil-lole a basso contenuto diormoni compatibili conl’allattamento.

La fertilità durante l’allattamento

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te di transizione’, per arrivare, attor-no al decimo giorno, al latte maturo.• Durante la giornata il latte diventasempre meno nutriente. Nelle pop-pate del mattino il bimbo si saziamolto più rapidamente, perché il latteè più ricco di grassi rispetto a quellodella sera. Non devi quindi stupirti sela sera vuole rimanere attaccato alseno più a lungo. Non si tratta di ca-pricci: per saziarsi gli occorrono dav-vero più latte e più tempo.

• Durante la poppata il latte diventasempre più nutriente. All’inizio è piùliquido, ricco di acqua e zucchero,per dissetare subito il neonato. Ver-so la fine della poppata invece au-mentano i grassi, così da indurre unpiù completo senso di sazietà. Eccoperché è importante non staccare illattante fino a che non ha finito di‘svuotare’ un seno: diversamente,gli si fornirebbe solo la parte più leg-gera del latte, senza saziarlo.

Alcune idee sbagliate sull’allattamento al seno

Si dice che sullamamma l’allattamento…Provoca carie ai denti

Riduce la vista

Causa mal di schiena

Rovina l’esteticadel seno

Impedisce di controllare la dieta e quindi di tornareal peso forma

…ma in realtàAl neonato occorre molto calcio, ma lo ricava daidenti e dalle ossa della mamma solo se questa nonsegue un’alimentazione adeguataNon è vero, con l’eccezione di donne già affette daforte miopia: in questo caso sarà il medico a indi-care eventuali rischiSolo se non si adottano posizioni corrette, puòprovocare dolori alle spalle, che comunque in ge-nere scompaiono spontaneamenteÈ sufficiente utilizzare reggiseni contenitivi e ungerele mammelle con olio di mandorle dolci, a partiredalle ultime settimane di gravidanzaAl contrario, allattando si consumano molte calorie,il che facilita la perdita degli eventuali chili di troppoaccumulati durante la gestazione; inoltre, è possibi-le seguire una dieta, purché adeguata alle esigenzenutrizionali della mamma e del bambino

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Perché il momento della poppata siapiacevole per te e per il tuo bambi-no, è importante che ti senta como-da e a tuo agio, in una stanza benarieggiata, senza ristagni di fumo disigaretta. Puoi sistemarti in una pol-trona, con accanto un tavolino sulquale avrai posto un bicchiere d’ac-qua, un fazzoletto e tutto il necessa-rio per non doverti muovere mentreallatti. Meglio invece non tenere ac-canto a te oggetti che potrebberodistrarti, come libri e riviste: quandoil bebè è attaccato al seno vale lapena di riservargli la massima at-tenzione perché lui, istintivamente,guarda il tuo viso, rafforzando cosìuna relazione assolutamente unica. Prima di sederti, lavati le mani. Laposizione migliore si ottiene conl’aiuto di due cuscini: uno dietro laschiena, l’altro messo sulle gambeper appoggiarvi il braccio con cuitieni il bimbo.

Preparativi e posizioniIn alternativa, puoi allattare a letto,sdraiata sul fianco, con il neonatodisteso accanto: è la soluzioneideale per le poppate notturne o peri primi giorni dopo il parto.Per favorire la presa corretta del se-no (ed evitare la formazione di raga-di) porgi al piccolo la mammella te-nendola da sotto e avvicina il ca-pezzolo alla sua guancia: questogesto provoca un riflesso innato,che lo spinge ad aprire le labbra perafferrarlo. Controlla che lo abbia tut-to in bocca, compresa una partedell’areola (la zona di pelle più scurache circonda il capezzolo), aiutan-doti eventualmente con le dita perschiacciare leggermente l’areola efar sporgere meglio il capezzolo.Lascia poi che sia tuo figlio a stac-carsi dal seno quando ha terminato.Se invece per qualche ragione deviinterrompere la poppata, non toglie-re bruscamente il capezzolo dalla

• tu sei rilassata;• tutto il corpodel tuo bimboè a contatto con il tuo;• il suo mento toccail tuo seno;

• la sua boccucciaè spalancata;• il labbro inferioreè girato verso l’esterno;• le guancenon si incavano;

• il piccolo è calmoe rilassato, per lo menouna volta che la poppataè ben avviata;• a te non fa maleil capezzolo.

La posizione del bambino è corretta se…

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La posizione seduta (I): con un cuscinodietro la schiena e uno appoggiatosulle gambe, adagia il bambinosull’avambraccio con la testolinanell’incavo del gomito, il sederinonel palmo della mano, il corpoappoggiato al tuo petto perchési possa attaccare comodamente.

La posizione seduta (II):con un cuscino dietro la schienae un altro sulle gambe, sostieniil corpo del bambinocon un braccio all’altezzadell’ascella e il suo capocon l’altra mano.La posizione distesa: sdraiata

su un fianco, appoggiati a un cuscinoe con una mano sostieni la schienadel bambino, che sarà posizionatocon la bocca all’altezza del capezzolo.

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sua bocca: se la presa è corretta, lesue labbra aderiscono al seno co-me una ventosa e un distacco bru-sco può essere doloroso per te.La cosa migliore è alternare le mam-

melle a ogni poppata, per stimolarei seni a produrre latte con la stessaintensità, poiché il neonato succhiacon più forza all’inizio della poppata,quando ha più fame.

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CHE COSA FARE…

…se il latte scarseggiaForse sarà anchenecessario che tu rivedail tuo stile di vita,limitando gli impegnie dando la prioritàal riposo, perché lo stressinfluisce negativamentesulla lattazione.Se, nonostante tutto,il latte è poco, dovraiarmarti di pazienza,di fiducia in te stessae nella natura: provaad attaccare il bambinoal seno più spesso,magari completandola poppata conun’aggiunta di latteartificiale somministratocon il biberon (un sistemaal quale ricorrere solosu indicazione

del pediatra). Alterna di frequente i seni duranteogni poppata, cambiandolato ogni voltache diminuisce il ritmocon quale il neonatodeglutisce.

…per capire se mangiaa sufficienzaUn tempo si adottavail sistema della doppiapesata, prima e dopola poppata, che peròspesso mette in ansiala mamma e nonè particolarmenteindicativo. Il bambinoinfatti non è unamacchina: a volte mangiadi più, a volte di meno.Più che la bilancia, saràil suo aspetto generale

a dirti come sta,se cresce bene,se mangia a sufficienza.• Se nelle prime settimanedi vita tuo figlio haun buon ritmo di sonnoe di veglia, urina almeno6 volte al giorno ed evacuaalmeno 4 volte al giorno,significa che ha assuntoun’adeguata quantitàdi sostanze nutritive.• La scarsità di urinapuò essere un segnaledi latte insufficiente,a volte accompagnatada febbre, indicedi infezione alle vieurinarie. Anchela stitichezza che siprolunga oltre la settimanapuò dare un’indicazionein tal senso.

Il peso del neonato subi-sce nei primi giorni di vitaun calo fisiologico (chenon dovrebbe superare il10-12% del peso alla na-scita), per poi tornare alpeso iniziale dopo 10-14giorni.Nei primi 3 mesi, quindi,l’aumento del peso do-

vrebbe essere di circa150 g alla settimana.Tranne in casi particolari,per valutare la crescitadel bimbo basta pesarlouna volta alla settimana,prima del pasto, semprealla stessa ora e con lastessa bilancia. Dopo ilterzo mese pesalo ogni

15 giorni, dopo il sestoogni mese.Se tuo figlio cala di peso,la prima cosa è verificareche non ci sia un’infezio-ne alle vie urinarie, me-diante un’ana lisi delle u -rine (prelevate con l’ap-posito sacchettino steri-le ven duto in farmacia).

Ogni quanto pesarlo?

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Le tappe della crescita

Appena nato peso ............ chili e ...... grammi

dopo 1 settimana peso ..... chili e ...... grammi

a 2 settimane peso .......... chili e ...... grammi

a 3 settimane peso .......... chili e ...... grammi

a 4 settimane peso .......... chili e ...... grammi

a 6 settimane peso .......... chili e ...... grammi

a 8 settimane peso .......... chili e ...... grammi

a 10 settimane peso ........ chili e ...... grammi

a 12 settimane peso ........ chili e ...... grammi

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La qualità del tuo latte è strettamen-te legata alla tua alimentazione. Ri-corda che tutte le sostanze conte-nute in ciò che mangi e bevi passa-no poi nel latte; per questo anche ilfumo va del tutto eliminato.Mentre allatti il tuo fabbisogno ca-lorico aumenta notevolmente (mol-to più che nei mesi della gravidan-za), in relazione alle necessità deltuo bimbo: man mano che cresce,crescono anche le sue esigenze, diconseguenza le tue. Una dieta sanae variata, a base di prodotti freschie naturali – meglio se biologici o bio-dinamici, coltivati senza l’uso di pe-sticidi, diserbanti e concimi chimici– è ideale per non rischiare carenzenutrizionali. Ecco gli alimenti chenon devono mancare nella tua die-ta, quelli da evitare, e quelli da con-sumare con moderazione.

La tua dieta mentre allattiSemaforo verde a…• Grassi di alta qualità, co-me l’olio extravergine di olivao quello contenuto nei semi

oleosi (lino, girasole, sesamo), vitalie ricchi di nutrienti. • Oligoelementi e vitamine, che sitrovano nei legumi ben cotti, nelleuova, nei cereali integrali (riso, ave-na e miglio), nel germe di grano (ric-co di vitamine B ed E), nella frutta enella verdura fresche di stagione(per esempio le carote,ricche di vitamina A) enella frutta secca.

La produzione di latte èfavorita dagli infusi di ga-lega, finocchio, anice,fieno greco, verbena, or-tica, preparati associan-do tra loro 3 o 4 di que-ste piante (in parti uguali)e facendo in modo che

siano sempre presentianice, finocchio o cumi-no, per prevenire le coli-che del bambino e aiu-tarlo a digerire bene.Mettendo 2 cucchiai dimiscela in un litro di ac-qua bollente e filtrando,

dopo aver fatto riposareper 10 minuti, prepari ladose da bere nel corsodella giornata. Tra i rime-di omeopatici, puoi inve-ce provare Ricinus 5 CHo Galega 5 CH, 3 granuli3 volte al giorno.

Tisane e rimedi omeopatici

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• Liquidi a volontà: oltre ad acquaoligominerale naturale, consuma ti-sane, succhi di frutta (preparati almomento, così non perdono le vita-mine), minestre in brodo.

Semaforo giallo a…• Cibi che possono alterareil sapore del latte: aglio, ci-polla, verdure della famiglia

dei cavoli, asparagi, carciofi, spezie.• Cibi che possono provocare pro-blemi come flautulenze, coliche ocrosta lattea: latte e latticini, fagioli,lenticchie, ceci, piselli.Le reazioni dei bimbi a questi ali-menti sono comunque soggettive,perciò la cosa migliore ètestarli: se, dopo aver-ne mangiato uno,noti che il piccolo ri-fiuta la poppata o hale coliche, sospendiliper un paio giorni, quin-di prova a consumarli al-meno un’altra volta, per verifi-care che siano davvero la causa deldisturbo. Diversamente, non elimi-narli dalla tua dieta, perché il tuo

latte cambiasapore in ba-se a quello chemangi.

Semaforo rosso a…• Cerca di evitare gli eccitan-ti (tè e caffè), gli additivi (con-servanti e coloranti), gli alco-

lici e i superalcolici, i farmacinon strettamente indispensa-bili (ricorda, in ogni caso, dicon sultare il medico per qual-siasi medicinale assunto durantel’allattamento).

Integratori: sì o no?Se segui una dieta adeguata, assu-merai con il cibo tutte le calorie e lesostanze nutritive indispensabili a tee a tuo figlio. Tuttavia, nel periododell’allattamento è necessaria una

speciale attenzione alimentare,perché il tuo organismo può

andare incontro ad alcunecarenze nutrizionali. In que-sti casi, vengono in soccor-so alcuni prodotti naturaliricchi di elementi preziosiper la salute, come calcio,

ferro, vitamine A e C, proteine.Le scelte migliori sono un cucchiaiodi polline (naturalmente se non seiallergica!) o di lecitina di soia (pos-sibilmente provenienti da agricolturabiologica), da prendere la mattina acolazione, oppure lievito di birra, oancora sciroppo di prugnolo.

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a 3

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L’allattamento al seno può causarealcuni disturbi, ma fortunatamentequasi sempre bastano semplici ac-corgimenti per risolverli.

RagadiSono taglietti dolorosi, a volte san-guinanti, che si for-mano intorno al ca-pezzolo o sull’areola,dovuti di solito auna presa scorret-ta del bambino oalla durata ecces-siva della poppata.Per prima cosa, veri-fica la causa e corri ai ri-pari. Poi adotta alcune saneabitudini: dopo ogni poppata, sciac-qua i capezzoli con sola acqua tiepi-da, asciugali bene e lasciali all’aria ilpiù possibile; usa dischetti assorbi-latte di cotone; indossa solo reggi-seni di cotone. Se allattare diventa doloroso, puoiricorrere ai paracapezzoli in silicone.Per accelerare la guarigione, usaburro di karité puro. • L’omeopatia consiglia Croton ti-lium 5 CH, 3 granuli 3 volte al gior-no, oppure Nitricum acidum 5 CH,con lo stesso dosaggio, se il capez-zolo sanguina.

I disturbi della mamma…Ingorgo mammarioÈ un ristagno di latte all’interno deidotti galattofori del seno, causatodagli eventuali ‘avanzi’ lasciati dalbimbo: le mammelle diventano dure,gonfie, calde, arrossate. La primacosa da fare è attaccare il piccolo al

seno o usare il tiralat-te. Massaggia poi lamammella dalla baseverso il capezzolo.• Tra i rimedi omeo-patici usa Phellan-drium aquaticum 5

CH o Bryonia 5 CH,3 granuli 3 volte al dì.

MastiteIl seno è molto caldo e dolente, espesso c’è anche la febbre, per viadi un’infezione. Oltre a seguire le in-dicazioni per l’ingorgo mammario,prepara un composto mescolando2-3 cucchiai di argilla ventilata conacqua fredda, e applica la pappettasul seno almeno per 2 ore, copertada un panno di cotone. Se non si ri-solve nel giro di una giornata, la ma-stite va curata con antibiotici.• Utili rimedi omeopatici sono Pyro-genium 5 CH, 3 granuli 3 volte al dì,ed Hepar sulfur, un granulo al dì per 2giorni.

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a 3

mesi Se i tuoi capezzoli

non sporgono abbastanzaperché il bambino riesca a

prenderli in bocca, prova più volte algiorno a estrarli delicatamente, macon decisione, mettendo pollice eindice alla loro base e premendo,

per poi tirare, abbassandoli esollevandoli.

SE HAI I CAPEZZOLI PIATTI

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Il rigurgitoSpesso il bambino, poco dopo es-sersi staccato dal seno materno, ri-gurgita un po’ di latte. È un fatto mec-canico: succede soprattutto ai neo-nati che succhiano velocemente oche, dopo la poppata, si muovono ovengono mossi molto. Data la quan-tità minima di latte emesso, non c’ènulla di preoccupante: il rigurgito puòessere considerato come un siste-ma di autoregolazione.

Il ruttinoInsieme con il latte, il bambino ingo-ia dell’aria, che a fine poppata devebuttare fuori, per sentirsi bene. Peragevolare la fuoriuscita dell’aria ba-sta tenerlo in posizione verticale per5-10 minuti, meglio se ‘affacciato’sulla spalla. A volte, assieme al rutti-no, che giustamente le mamme ac-colgono con soddisfazione, c’è unpiccolo rigurgito.Comunque fare il ruttino non è ‘ob -bligatorio’ per tutte le poppate: cisono anche bambini che non lo fan-no mai.

Il vomitoÈ l’emissione di latte già digerito:una specie di ‘ricottina’ dall’odoreacido. Se tuo figlio appare comun-

…e quelli del bambinoque di buonumore, è vivace, ha unsonno tranquillo e succhia semprecon piacere, non è il caso di preoc-cuparsi.Se invece il vomito compare di fre-quente oppure si accompagna afebbre e a diarrea, il peso del bimborimane stazionario o aumenta po-chissimo, è certamente consigliabi-le sentire il parere del pediatra.

Il singhiozzoMolto comune nei lattanti, il singhioz-zo è una reazione dovuta a unacontrazione del diaframma. È facil-mente provocato dalle sensazioni difreddo, perciò è frequente nei pic-coli allattati con il biberon, una vol-ta che il latte si raffredda nel corsodella poppata: per questo motivo èimportante mantenere il latte sem-pre alla stessa temperatura.Ecco due rimedi adatti se il sin-ghiozzo è ostinato, squassante.• Mettigli qualcosa di caldo sullostomaco oppure prova con qualchecucchiaiata di acqua tiepida, se tuofiglio prende il latte artificiale.• L’antica medicina greca suggerivadi solleticare il nasino con una piu-ma per farlo starnutire. Lo starnutoinfatti fa distendere il diaframma, etutto torna più facilmente a posto.

Da

0

a 3

mesi

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Nonostante tutte le tue buone in-tenzioni – ti alimenti in modo ade-guato, assumi liquidi a sufficienza eriposi quanto necessario – forse do-vrai fare i conti con l’impossibilità dinutrire al seno il tuo bambino. Ma-gari la produzione di latte è tropposcarsa, oppure devi necessaria-mente assumere alcuni farmaciche, passando nel latte, potrebberocreare problemi a tuo figlio. Bisognaallora ricorrere – senza farne undramma! – all’allattamento artificia-le. Non devi vedere in questa sceltauna colpa o una grave incapacità.Abbi invece fiducia nelle risorse deltuo bambino e nella tua capacità diprenderti comunque cura di lui nelmigliore dei modi.

Scegliere il latteLa scelta del tipo di latte più adatto,tra i tanti che si trovano incommercio, compete esclu-sivamente al pediatra.Esistono anche soluzioninaturali, come il latte disoia, di riso o di man-dorle, ma tutte im-perfette, perché aciascuno manca-no alcuni nutrientiessenziali.

Il latte in polvereIn ogni caso, solo il medico può va-lutare l’alterna tiva migliore: sonoassolutamente da evitare le iniziati-ve personali.

Quando dare il biberonMentre con l’allattamento al seno sipuò soddisfare ogni richiesta delbambino, con il biberon bisogna as-sicurarsi che passino almeno 2 oree mezzo tra una poppata e l’altra.Ma questo è tutto: non c’è alcunaragione per fissare orari precisi nelprimo mese.L’abbandono del seno a favore delbiberon non deve ridurre le occasio-ni di contatto con tuo figlio, ma sem-mai incrementarle: se, in teoria,chiunque può offrire la tettarella albambino, in pratica sarebbe meglioche fosse la mamma, tenendo ilbambino fra le braccia nella stessa

posizione dell’allattamentoal seno e guardandolo ne-gli occhi.Il padre potrebbe svolge-re questo compito ognitanto, così da rafforzareil suo legame con il figlio

e dare un po’ di respi-ro alla compagna.

Ciò che conta èche il piccolo conti-

Da

0

a 3

mesi

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nui a essere nutritonon solo nel cor-po, ma anche nellamente, con l’amoreche soltanto i geni-tori possono assi-curargli.

Come si usa il biberon• Usa bottiglie di vetro infrangibilee tetta rel le di caucciù con un forelli-no che lasci uscire il latte a gocce enon a flusso continuo, così da evita-re, almeno nei primimesi, che il piccolo in-ghiotta il latte troppovelocemente e chenon si eserciti nellasuzione. • Fai bollire più vol-te in acqua la tetta-rella nuova, per to-gliere il gusto e l’odo-re di gomma. • Nelle prime settimane divita del bambino, dopo ognipoppata sterilizza la tettarella perqualche minuto, insieme con la bot-tiglia. In seguito, basterà effettuarequesto trattamento un paio di voltela settimana, limitandosi a lavare ac-curatamente il biberon dopo ogniutilizzo.

• Prepara il latte artificiale seguendole istruzioni riportate sulla confezio-ne. Deve essere caldo ma non bol-lente: lasciane cadere qualche goc-cia sul dorso della mano, per assi-curarti che la temperatura sia giu-sta. Se lo senti troppo caldo, lascia-lo in un recipiente colmo di acquafredda per qualche minuto; se inve-ce è freddo, scaldalo un po’ a ba-gnomaria. Se il tuo bambino preferi-sce che il latte sia tiepido, non c’ènessun problema.

• Tocca la guanciadel piccino con latettarella per stimo-lare in lui il riflesso disuzione, poi lascia-lo succhiare per iltempo che desi-dera, tenendolo in

braccio e lasciandoche ti afferri un dito.

Per impedire al tuobimbo di deglutire aria, as-

sicurati che la tettarella sia sem-pre piena di latte, poi, quando il latteè finito, togligli il biberon delicata-mente, ma con decisione. Se il pic-colo non consuma tutta la quantitàdi latte prevista dalle tabelle, non in-sistere, ma non negargli ancora lattese ha fame.

Da

0

a 3

mesi

Prima che il figlio si svegli,Dio ha già pensato al latte(detto popolare)

Sarebbe preferibilepreparare il latte in polvere

volta per volta. Per la notte puoipreparare alcune bottigliette, da

conservare in frigorifero per non piùdi 8-10 ore, perché è un terrenodi coltura per i batteri. Una volta

aperta la confezione, il lattein polvere dev’essere

consumato entro 10-15giorni.

SI PUÒ CONSERVAREIL LATTE IN POLVERE?

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Per quanto possa sembrare strano,solidi fondamenti scientifici dimo-strano che, dopo la nascita, i bam-bini devono ‘imparare’ a dormire.Vale quindi la pena di approfondirele dinamiche del sonno del neona-to, per poterle gestire meglio.

Quanto sonno?Già da piccolissimo ogni bambinomanifesta un proprio temperamen-to e sue particolari necessità circa ladurata del sonno. Le ore di nannadipendono infatti dall’età, ma anchedallo sviluppo e dalla costituzioneglobale. Se nei primi tempi tuo figliodorme poco, non devi dunque allar-marti: presto o tardi, troverà il pro-prio ritmo sonno-veglia.• Il neonato dorme fino a 20 ore algiorno, suddividendo il sonno in pe-riodi di 3-4 ore, con fasi di vegliache durano 1-2 ore. Nei primissimigiorni di vita, però, non è quasi mai

‘Imparare’ a dormirecosì; il neonato è stanco per il parto,e dorme per molte ore di seguito. Dopo alcuni giorni il bimbo, con cri-si di pianto, può manifestare in con-tinuazione la richiesta di essere at-taccato al seno. Ciò è fisiologico eva assecondato. Non devi temereche tuo figlio proseguirà con questoritmo irregolare se non lo ‘raddrizzi’subito, perché è vero proprio il con-trario: il mancato rispetto dei suoiritmi naturali può condurre a futuriproblemi di sonno. • A un mese di vita di solito i bambi-ni dormono leggermente più a lun-go durante la notte, ma si sveglianoalmeno 1-2 volte per la poppata,perché il loro stomaco si svuotaogni 3 ore circa. • A 2-3 mesi alcuni bambini di nottedormono anche 7 ore continuative,per un totale giornaliero di circa 14-15 ore. Questo ritmo sonno-vegliadurerà qualche mese.

Il neonato non avvertela differenza tra il giornoe la notte finchénon avviene la naturalematurazioneneurofisiologica,

collegata allo sviluppodel cervello.La natura del tuobimbo non vaovviamente forzata,ma fin dal primo giorno

puoi connotarediversamente il giornoe la notte distinguendoil luogo in cui trascorrela notte da quelloin cui passa il giorno.

Nessuna differenza tra notte e giorno

Da

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a 3

mesi

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E se non dorme?Le statistiche dicono che, su 10bambini, 2 o 3 tengono svegli i geni-tori durante la notte. Alcuni urlanodisperatamente ogni volta che ven-gono coricati nel loro lettino, cheevidentemente non riescono ancoraa considerare un luogo sicuro e pro-tetto. In questo caso, bisogna sta-bilire che cosa si è disposti a sop-portare, capire che cosa si può pre-tendere dal piccolo e poi scegliereuna linea di condotta coerente. Ci sono diversi modi per fronteggia-re l’emergenza di un bebè che nondorme: • stare con lui, vicino al suo lettino,finché non si tranquillizza;• portarlo nel lettone in mezzo avoi: avvolto dal dolce tepore e culla-to dal vostro respiro regolare, tuo fi-glio si sentirà sicuro e protetto.

• abituarlo con molta pazienza adormire da solo, senza che si sentaabbandonato.Quando sarai sicura che il metodoscelto sia il migliore per te e per tuofiglio, cerca di attuarlo al più presto:spesso la fine del tunnel è più vicinadi quanto sembra.

Il rito della seraNell’ora che precede la nanna pro-poni solo giochi tranquilli, evitandotutto ciò che può risultare eccitante.Ma, soprattutto, cerca di creare unpiccolo rito da ripetere ogni sera pri-ma della nanna: è uno dei sistemimigliori per rassicurare il tuo bimbo.Il rito della sera lo aiuta a scandire iltempo, differenziando i momentidella veglia da quelli del riposo,spesso temuto perché rappresentala ‘perdita’ della mamma.

Tutti, noi, bambini e a dul -ti, quando dormiamo at-traversiamo una succes-sione di tre stadi – son-no agitato, sonno legge-ro e sonno profondo(particolarmente tipicodell’infanzia) – che si al-

ternano, interrotti da bre-vi risvegli. Mentre peròl’adulto subito dopo es-sersi svegliato si giradal l’altra parte e ripren-de a dormire, il bebè ge-me, piange, sospira, par-lotta... Nei primissimi me-

si di vita la quantità dison no agitato e ricco disogni è del 50% rispettoal tempo totale, poi dimi-nuisce pro gressivamen-te, fino a raggiungere il20-25% intorno all’età di2 anni.

Le fasi del sonno

Da

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a 3

mesi

Dove sono i pulcini,è l’occhio della chioccia(detto popolare)

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L’arte di addormentare un bambinoritrova i suoi gesti in modalità che so-no comuni in tutte le parti del mon-do. Ma quali caratteristiche deveavere una ninna nanna per risultareveramente ‘efficace’? Deve esserebisbigliata con un ritmo lento e ac-compagnata dai ge-sti rassicuranti del-l’abbraccio e del culla-re. Vediamo come.

Il ritmodel cantoLa ninna nanna de-ve seguire un rit molento e deve risultarepriva di salti ritmici, causaquesti ultimi di eccitazione. Leparole che la compongono devonoessere bisbigliate, cantate in modoappena percettibile, ai limiti della co-siddetta soglia di percezione.

Le parole e i gestiLe parole della ninna nanna non so-no fondamentali per il neonato, ciòche conta è invece la loro musicali-tà. La ninna nanna può raccontareanche storie di lupi, di befane o dibimbi rapiti: l’importante è che leparole siano accompagnate da ge-sti di affettuosa protezione.

Ninna nanna, ninna oh…Il dondolioIl dondolio rassicura il neonato per-ché lo riporta alla situazione delventre materno, quando veniva co-stantemente cullato dai normali mo-vimenti del corpo della mamma.Inoltre accresce l’attività cardiaca e

favorisce la circola-zione; aiuta la respi-

razione, allontanandoil pericolo di conge-stione polmonare;stimola il tono mu-scolare e sviluppaun efficace funzio-

namento dell’appa-rato gastrointestinale,

migliorandone il tono.

Da

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a 3

mesi Anche i carillon più

classici basano le loromelodie sui medesimi criteri

timbrici e ritmici delle ninne nanne.Pur non essendo sostitutivi della voceumana, piacciono molto ai bambini.

Che cosa accompagna più facilmenteil sonno di un piccolo del ritmare

lento e sempre ugualedi una pendola o di

un cucù?

I CARILLON

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Faccio la nannacome un angioletto!

Da

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a 3

mesi

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Un neonato non è capriccioso. Hasolo taluni bisogni e, poiché è moltosensibile, tante cose possono darglifastidio: la fame, il desiderio di coc-cole, il freddo ai pie-dini, una posizionetenuta troppo a lungo,un fastidio digesti-vo… Cose da nulla,ma per lui grandis-sime. Per lui tutto èterribile, catastrofi-co, dolorosissimo.Il pianto è l’unico mo-do che il tuo bambino haper comunicare le sue ne-cessità: serve per attirare la tua at-tenzione, per scaricare un momen-

Perché piange?to di tensione o comunicare un di-sagio. Il suo pianto disperato e in-consolabile probabilmente ti mettea dura prova, ma cerca di non farti

prendere dal pani-co, sforzandoti inve-

ce di capire i mo tividel pianto e di sod-disfare le esigenzeche l’hanno pro-vocato. E non di-menticare che i ge-

nitori, e in modo par-ticolare la mamma,

trasmettendo al figlio leproprie ansie, possono an-

che favorire in lui una condizionepsicologica che facilita il pianto.

Consolarlo subitoo lasciarlo piangere?Non devi assolutamente temere di‘viziare’ il tuo bambino se accorri ognivolta che piange; anzi, farlo aspettarea lungo nella speranza che impari asuperare da solo le sue paure non faaltro che aumentare le sue sofferenzee potrebbe anche provocare in luisentimenti di abbandono. Noi adultinon possiamo nemmeno immagina-re la sensazione di solitudine, sgo-mento e paura che può provare unbambino così piccolo!

Da

0

a 3

mesi

Molte esperienzedimostrano che già entro i

primi 2 mesi il piccino, se sisente protetto e ascoltato, impara asostituire piccoli richiami vocali alpianto, quando ha fame o freddo o

vuole cambiare posizione. In talmodo il pianto resta solo unsegnale per le sensazioni più

dolorose, un vero gridod’allarme.

PRESTO IMPARERÀ A CHIAMARTI

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:31 Pagina 52

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• Si sta annoiando? Anche un neo-nato si stanca di vedere sempre lestesse cose!

Riconoscere i tipi di piantoIn linea di massima si può rintrac-ciare una corrispondenza tra uncerto disagio e un determinato tipodi pianto. • Pianto per fame o sete: è breve oritmico, più intenso se il bimbo nonviene soddisfatto. • Pianto di dolore: è disperato, incon-solabile, e può durare a lungo, pro vo-cando sudorazione e viso paonaz-zo. Può essere causato dalle coli-che del lattante.• Pianto per fastidio: se è stanco oannoiato, il bambino piagnucola inmodo lamentoso.• Pianto per bisogno di vicinanza:varia da bambino a bambino, e ser-ve a richiamare la mamma per otte-nerne dimostrazioni d’affetto.

• Cambiagli posizionese appare inquieto.• Fagli un lievemassaggio sul pancino,sulla schiena, sui piedini.• Parlagli dolcemente,

cantagli una ninnananna, sempre la stessa.• Tienilo vicino a te,a contatto con il tuocorpo. Cullalo tenendolostretto o con la testa

nell’incavo del tuo collo,oppure dondolalonella culla.• Sposta la cullanel punto della casache più gli piace.

Per consolarlo

Osserva tuo figlioProbabilmente ti basteranno pochesettimane per imparare a interpreta-re il pianto di tuo figlio. All’inizio peròpuò essere utile riflettere su questipunti, ricordando sempre di proce-dere per piccoli tentativi, con gra-dualità. Prima di provare un’altrasoluzione, dai al tuo bimbo il tempodi sperimentare il cambiamento chegli hai proposto.• La posizione del corpo non è co-moda? Non può ancora cambiarlada solo! Perché non provi a metter-lo sull’altro fianco o a pancia in giù?• Gli indumenti sono troppo stretti?Ha caldo? Ha freddo? Nella camerac’è corrente d’aria?• Potrebbe avere fame? Deve fare ilruttino? Ha aria nel pancino?• Il pannolino è sporco? La sua pel-le presenta irritazioni?• Ha avvertito un rumore forte, unimprovviso sbalzo di temperatura?

Da

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a 3

mesi

In grembo alla madrediventano grandi i figlioli(detto popolare)

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I giorni ‘no’del mio bambino

data che cosa succede, come mai ?

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data che cosa succede, come mai ?

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a 3

mesi

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data che cosa succede, come mai ?

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a 3

mesi

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L’epoca in cui le mamme passava-no la gravidanza a ricamare il corre-dino per il proprio bambino è ormaisuperata. Dietro a quell’affaccen-darsi attorno a stoffe finissime, ca-micini e trine c’era la preparazio-ne della donna allamaternità, durantela quale imparava ladelicatezza con cuiva accolto il nuovonato, la pazienza,la dedizione, la len-tezza, indispensabili,ora come più tardi, nelrapporto con il bambino.Oggi è molto differente: acquistifrettolosi tra mille proposte e conti-nue innovazioni. Spesso però di-mentichiamo che gli abiti servononon soltanto a riparare il bimbo dalfreddo e a proteggere la sua pelledelicata, ma anche a difenderlo psi-cologicamente. Tienine conto nellascelta dei capi che accoglieranno ilcorpo di tuo figlio! Scegli capi morbidi e senza fronzo-li, privi di cerniere o bottoni ingom-branti, con pochissime cuciture eun’apertura ampia sulla schiena,che rende più semplice spogliare ilbimbo, ancora incapace di tenere latesta diritta.

Il corredinoI tessuti da preferireLa scelta dei tessuti (come pure deicriteri di confezione) è fondamentaleper assicurare al piccolo il massimobenessere. I tessuti naturali (cotone,seta, lana, lino) lasciano traspirare la

pelle, permettono loscambio termico conl’esterno e offronopiacevoli sensazionitattili. Inoltre nontrattengono l’elettri-

cità statica, che pro-cura uno spiacevole

senso di irritabilità. • La seta è il tessuto più affine alla

delicatissima pelle del neonato. Èuna fibra inattaccabile da germi ebatteri ed è morbidissima, così daimpedire arrossamenti cutanei. Nonsi carica elettrostaticamente (a diffe-renza del tessuto elastico con cuisono confezionate le tutine), ed èadatta sia all’inverno sia all’estate.• La lana, dalla composizione pro-teica affine a quella della cute uma-na, è adatta a tutte le stagioni per-ché assicura la traspirazione. Le al-lergie alla lana, sempre più frequen-ti, sono generalmente dovute aitrattamenti per renderla ‘commer-ciabile’: irrestringibile, colorata, anti-tarmica...

Da

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a 3

mesi

Prima di far indossareal tuo bimbo capi nuovi, lavalicon il sapone di Marsiglia per

evitare che l’amido con cui vengonotrattati irriti la sua pelle. Evita invece

detersivi e ammorbidentiprofumati.

LAVARE GLI INDUMENTI

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:31 Pagina 56

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L’abbigliamento esterno Spugna, ciniglia e felpa, sempre dicotone, sono i tessuti migliori perl’abbigliamento esterno: morbidi ecaldi, lasciano traspirare la pelle e sipossono lavare spesso in lavatrice,a differenza della lana, che infeltri-sce facilmente. Anche quando dorme, tuo figlio de-ve muoversi liberamente e non deveavere troppo caldo. Meglio delle tu-tine sono le camicine da notte concuciture piatte e con girocollo e gi-romaniche ampi; è più semplice al-leggerire la biancheria da letto chesvegliare il bimbo accaldato permettergli una tutina più leggera.

A contatto con la pelleScegli capi di seta o cotone. Per leprime settimane puoi usare camicinidi leggerissimo cotone batista,aperti dietro e senza bottoni, chesostituirai poi con pratici body inmaglina di cotone; meglio i comple-ti in due pezzi, per poter cambiare ilpannolino senza spogliare comple-tamente il bimbo. A parte questo, tuo figlio ha biso-gno di mutande di spugna da in-dossare sopra il pannolino, di calzinidi cotone e di lana, di cuffiette perproteggere la testa sia dal sole siadal freddo, quando esce all’aperto,e di bavaglini.

• Nel corredinoper i primi giorni di vita,quando il bimboha una maggioredispersione di calore,non possono mancaredelle babbucce o calzedi lana o di cotone,senza elastici, e qualche‘sacchetto’ lavoratoa maglia in cui infilareil piccolo duranteil sonno, chegli permetta, però,

di sgambettaree di muoversiliberamente all’interno.Occorrerà inoltrequalche copertinadi lana morbida,non pelosa né traforata.• Tieni il bimbo avvoltoin un cotone felpatoo in uno scialle: l’ariatiepida che si formanei vari strati, soprattuttoattorno alla testa, glisarà di grande conforto.

• Per i primi giorni,finché il cordonenon è caduto, evitadi spogliare del tuttoil tuo bambino e di fargliil bagnetto, perchéi neonati così piccolisi sentono ‘sperduti’,poco protetti e senza‘confini’ se il loro corponon è avvoltoe contenuto, comelo era nello strettoabbraccio dell’utero.

Per i primissimi giorni Da

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a 3

mesi

Caldo di panninon fece mai danni(detto popolare)

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La pulizia del corpo è una condizio-ne fondamentale per il benessere dituo figlio che, per quanto piccolo,manifesta segni di soddisfazionequando, dopo essere stato lavato,si sente pulito e asciutto. La suapelle sensibile richiede attente cu-re, in particolare le zone dove si for-mano pieghe (ascelle, inguine), quel-le a diretto contatto con il pannoli-no, i genitali, il viso e la testa. Il bagnetto è un momentodi speciale intimità tra te etuo figlio, ma soprattut-to di grande piacereper lui che, immersonell’acqua calda, ritro-va la stessa sensazione pro-

Il bagnettovata nel ventre mater-no. Cerca di dedicar-gli tutto il tempo ne-cessario e di viverlocome una gioiosaoccasione di coccole.Se però noti che il tuo bimbo non logradisce, non infliggergli la... torturaquotidiana (che, del resto, non è af-fatto indispensabile). Cerca piutto-sto di trovare un ritmo ragionevolee, in alternativa, lavalo ‘a pezzetti’.Tra qualche mese, quando sarà in

grado di stare seduto nella va-schetta e di divertirsi con i gio-chini di gomma galleggianti, ilbagno sarà per lui una piace-

vole scoperta.

È consigliabile aspettarela caduta del monconeombelicale (10-15 giornidopo la nascita) per nonrallentarne l’essiccamen -to e la caduta, per evita-re infezioni e per lasciarepiù tranquillo il piccolo neiprimi giorni di vita, quan-do è ancora rivestito del-la sua ‘vernice caseosa’,una protezione a base diproteine e lipidi che viene

assorbita lentamente at-traverso la pelle. Limitatiperciò a lavarlo con ba-tuffoli di cotone imbevutiin acqua tiepida. Se il bagnetto è proprionecessario, fallo senza u -sare sapone, quin di pas-sa per qualche minutol’aria calda dell’asciuga-capelli sul moncone om-belicale. In seguito, il ba-gno andrebbe fatto tutti i

giorni nella stagione cal-da e 2-3 volte la settima-na in inverno, possibil-mente alla stessa ora,quando il be bè non hafame né sonno. Ovvia-mente, il bimbo va sem-pre pulito bene dopoogni funzione fisiologica.È molto importante che iprimi bagnetti si svolga-no in un’atmosfera di-stesa, senza fretta.

Quando fare il primo bagnetto?

Da

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a 3

mesi

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dotti specifici per bam-bini, a pH acido). Per latesta usa prodotti oleosi, che aspor-tano meglio le secrezioni sebacee,evitando la formazione di crosta lat-tea. I genitali del maschietto vannolavati tirando un po’ indietro, senza

forzare, la pelle del pene, in mododa poterlo pulire all’internodel prepuzio. Quelli della fem-

minuccia si lavano muovendo laspugna, dalla vagina verso l’ano.Risciacqua infine con cura ogni

residuo di sapone.

Dopo il bagnettoAsciuga bene il bebè, senza strofi-nare la sua pelle delicata, ma tam-ponando con il telo e prestando par-ticolare attenzione alle zone in cui lacute presenta delle pieghe: ascelle,inguine, collo, dietro le orecchie. Poiché l’acqua calcarea asciugamolto la pelle, può essere utile unmassaggio con olio di mandorle dol-ci o di calendula, oppure con unamiscela di olio di mandorle dolci eacqua di rose (emulsionati in partiuguali). Non usare invece profumi olozioni deodoranti (per via dell’alcolche contengono), talco e altre polve-ri (potrebbero provocare, se inalate,patologie polmonari).

I preparativiIl locale dovrebbe avere una tempe-ratura di almeno 20 °C. Procuratiuna vaschetta per il bagno non trop-po grande, di materiale leggero enon scivoloso, e collocala in posi-zione stabile. L’acqua – non trop-pa – dovrà avere una tempera-tura di circa 37 °C, da con-trollare con l’apposito ter-mometro (o più semplice-mente con il gomito!)Stendi su un ripiano vicino allavasca un grande asciugamanodi spugna e tieni a portata di manosia tutti i prodotti necessari (spugnanaturale o comunque molto morbi-da, sapone neutro, crema o olioemolliente, forbici con le punte arro-tondate, spazzola con setole morbi-de), sia gli indumenti per rivestire ilbambino (pannolino, body, tutina; sefa freddo, usa una boule calda perintiepidirli o tienili per qualche minutoappoggiati su un termosifone).

Come procedereSpoglia il bambino e immergilo deli-catamente nell’acqua, appoggiato al

tuo avambraccio e sostenutosotto l’ascella. Dopo averglilavato il viso con sola acqua,

insapona il corpo (usando pro-

Da

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a 3

mesi

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• Le manine del neonato vanno la-vate spesso, perché lui se le mettefrequentemente in bocca. • Anche le unghie, che alla nascitasono completamente formate ecrescono rapidamente, vanno ta-gliate una volta la settimana, perevitare che il piccolo possa graffiar-si. Il momento più idoneo per que-sta operazione – usando solo forbi-ci a punte arrotondate! – è subitodopo il bagnetto, quando sono piùmorbide; se però il bimbo si agita,sarà meglio rimandarla a quandodorme. Le unghie delle manine sitagliano seguendo la linea di curva-tura dei polpastrelli, mentre quelledei piedini vanno tagliate diritte, per-ché non s’incarniscano. • Il padiglione auricolare si detergedurante il bagnetto. Vivamente scon-sigliato l’uso di bastoncini cotonati

L’ABC della puliziache, oltre a spingere l’eventuale ceru-me all’interno dell’orecchio, rischianodi procurare gravi lesioni al timpano.• Passa delicatamente sugli occhi,seguendo la palpebra dall’angolointerno verso quello esterno, unagarzina sterile imbevuta di soluzionefisiologica, per rimuovere anche i re-sidui della secrezione lacrimale. Incaso di congiuntivite non toccare laparte infiammata, ma metti qualchegoccia di soluzione fisiologica nel-l’angolo interno dell’occhio.• Pulisci la parte esterna del nasocon una garza. Per facilitare la fuo-riuscita della secrezione nasale, lavale narici con soluzione fisiologica ocon soluzione isotonica di acquamarina o a base di acqua termale(utilizzando una piccola siringa sen-za ago). Se tuo figlio ha il raffreddo-re, fallo almeno 4-5 volte al giorno.

Alla fine del bagnettopuoi praticare al bebèun leggero massaggioa base di sfioramentie carezze: oltrea produrre un’azionedi decontrazionemuscolare, tranquillizza

e rende più armoniosoil ritmo respiratoriodel bambino. Iniziasostenendolo conuna mano dietro la nuca,in modo da lasciarlo‘galleggiare’, poi giraloe accarezzalo sul dorso,

tenendo la sua testolinafuori dall’acqua conuna mano sotto il mento.Concludi il massaggiocon alcuni sfioramentisulla testa, all’altezzadelle fontanelle e dietrola nuca.

Il massaggio nell’acqua

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Il bagnetto mi piace!

note ................................................................

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Presto ti renderai conto che il cam-bio dei pannolini è qualcosa di più diuna necessità igienica: come il ba-gnetto, può essere un’occasione digioco, di tenerezza, di scambio dicoccole con tuo figlio. Il numero dei cambi è variabile, madi solito il pannolino si sostituiscesempre dopo il pasto, dopo il ba-gnetto e prima della nanna serale.Ricorda che non sempre il contatto(non prolungato, ovviamente) con ipanni bagnati infastidisce il piccolo,a meno che non abbia freddo o chela sua pelle sia irritata. Perciò non ènecessario interrompere il sonno,la poppata o la passeggiata percambiarlo; se mai, avvolgilo in unacopertina supplementare.I pannolini più pratici sono quelli ‘usae getta’, di cellulosa, ma esistonoanche di tessuto (generalmente co-tone): più sani per la pelle del neona-to (purché non coperti con mutandi-ne di plastica non traspiranti), sonoconsigliati solo a chi, molto attentoal budget o fortemente ecologista,non si spaventa all’idea di fare anda-re la lavatrice in continuazione! Pernon doverli lavare, stendere, piegaree riporre tutti i giorni, bisogna avernealmeno 24: l’investimento iniziale èperciò piuttosto elevato.

Pannolini e dintorniA proposito di pipì e popòPer evitare che il contatto della pellecon le feci e con l’urina sfoci in arros-samenti e irritazioni devi cambiarespesso il pannolino e curare scru po-losamente l’igiene delle zone genita-le e anale, che vanno lavate a ognicambio con un sapone adeguato,ben asciugate e protette con unacrema all’ossido di zinco. Ricordache molte volte il pianto del bambi-no non è altro che l’avviso di un di-sagio che si risolve con un cambiodi pannolino.• Per rimuovere lo sporco di feci,adopera prima uno straccetto mor-bido di spugna e poi risciacqua condell’acqua tiepida.• Lava il bimbo anche se ha soltan-to urinato e poi asciugalo con moltacura, senza però strofinare la pelle.Ricorda che: • le bambine vanno sempre puliteeseguendo un movimento dalla va-gina verso l’ano, evitando così ditrasportare i residui delle feci versola zona genitale, con il conseguenterischio di infezione;• per i maschietti, invece, prima dirichiudere il pannolino, è bene assi-curarsi che il pene sia rivolto verso ilbasso, in modo che l’urina non escadalla parte superiore del pannolino.

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NON PREOCCUPARTI SE…

…la pelle è molto seccaC’è un ‘rimedio dellanonna’ semplicissimo,economico e davveromolto efficace: aggiungiall’acqua del bagnettoun sacchettinodi garza contenentefiocchi di avena,fiocchi di cruscaoppure un cucchiaiodi amido di riso.

…il culetto si arrossafacilmenteVersa ed emulsionanell’acqua del bagnettoun cucchiaio di oliodi calendula o di oliva.

…la ‘zona-pannolino’è irritataSi tratta probabilmentedi irritazione (o dermatite)da pannolino. Nientedi grave, ma bisognaprestare qualche curaspeciale.Per effetto dell’aria

e del calore, l’urinasviluppa ammoniaca,una sostanza basicamolto irritante,che, alterando il grado

di acidità della pelle,può provocare eritemi.Nelle forme più lievil’irritazione si manifestacon piccoli puntini rossi,ma nei casi più gravila cute si infiammae può arrivare a ulcerarsio infettarsi. Nel casoin cui il rossore siagià accentuato, puoi usarecreme a base di albuminadi latte o di calendula,

oppure olio di mandorle,di oliva, di germe di granoo di calendula.Per prevenire questoproblema:

• cambia spessoil pannolino;• lava il sederinoe la zona genitalecon un’emulsionedi olio di mandorlee acqua di rosein parti uguali, evitando

il sapone (alterandoil pH, può favorirela diffusione di infezionida funghi);• asciuga il bambinomolto accuratamente,lasciandolo per un po’nudo tra un cambioe l’altro, in mododa far respirare benela pelle;• usa creme protettive,ma stai alla largada quelle a base di cortisone e dalle polveri(come il talco).

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a 3

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Sbatti molto bene inuna tazzina un cucchiaio di oliodi oliva di ottima qualità con uncucchiaio di acqua (meglio se diorigine termale). A ogni cambio,cospargi con questa emulsione

la pelle del sederino.

UN VECCHIO RIMEDIO PER LA PELLE

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La passeggiata non serve solo a‘prendere una boccata d’aria’: luce,aria e sole sono essenziali per lo svi-luppo fisico e per l’evoluzione armo-niosa del tuo bambino, che all’ariaaperta vive nuove sensazioni (luce,ombra, calore, freddo, vento, piog-gia, rumori) e incontra persone nuo-ve. La passeggiata gli procura an-che vantaggi fisici, come un miglio-ramento dell’appetito, un maggiorerilassamento (molti bimbi dormonopiù volentieri durante la passeggiatapiuttosto che a casa) e, se c’è il so-le, una buona dose di vitamina D, in-dispensabile per lo sviluppo osseo.Portare a passeggio il tuo piccinooffre anche a te l’occasione di intrec-ciare relazioni con altre mamme e al-tri papà. Nel giardinetto dizona, al parco giochi,sulla strada di cam-pagna, è facile fareamicizia fra neoge-nitori!

Le primeuscitePuoi portare il bambi-no a fare la sua primapasseggiata appena tisenti in grado di farlo.Non è necessario rispettare

Le passeggiatetempi precisi, se non quelli dettatidal buonsenso; è ovvio, per esem-pio, scegliere le prime ore del matti-no nella stagione calda, e le orecentrali della giornata nella stagionefredda. Per il resto, la durata dellapermanenza all’aria aperta dipendeesclusivamente dalla tua disponibili-tà di tempo e da quanto lo gradiscetuo figlio.

L’abbigliamentopiù indicatoPer i primi mesi di vita, d’invernobasterà che ti procuri delle coperti-ne molto calde per la carrozzina,oppure il sacco-nanna, che avvolgeinteramente il piccolo lasciando fuo-ri solo il viso e le braccia.

Quando inizierai a usare il pas-seggino (o se porti tuo figlio

nell’appositafascia), sarà

utile una tutaimbottita: scegli

un modello che siapre bene ai lati, perevitare che la vesti-zione si trasformi in

una piccola guerra quo-tidiana.

Per le stagioni più miti, cisono giacchine di tutti i tipi.

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a 3

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dato, non necessita di gocce per ilnaso, né devi rinunciare, per que-sto, alla passeggiata quotidiana.

Quando rinunciare• Quando soffia un forte vento èmeglio non uscire: la polvere solle-vata, infatti, può provocare irritazionia tuo figlio e facilitare il diffondersi diinfezioni di vario genere. • Presta attenzione anche al caldoeccessivo, irritante e debilitante: seil piccolo piange e ha la testa moltocalda, sta soffrendo per la tempera-tura elevata del suo corpo. Ricordainoltre che i capelli del neonato, po-chi e molto fini, non riparano la suatesta dai raggi del sole: fagli indos-sare un cappello o proteggilo conun ombrellino.

Anche quando fa freddo?Tuo figlio può uscire praticamentecon qualsiasi temperatura e condi-zione meteorologica. Non devi te-mere che il freddo gli faccia male: èmolto più nocivo costringerlo a tra-scorrere in casa un lungo periodo ditempo, respirando magari l’aria vi-ziata di un ambiente poco aerato,piuttosto che portarlo all’aperto, na-turalmente con un abbigliamentoadatto, quando fa freddo. Anchenelle rigide giornate invernali il tuobimbo conserverà facilmente il pro-prio calore se sarà ben sistematoall’interno della carrozzina.Il neonato, per una sorta di autopu-lizia delle cavità nasali, starnutiscespesso ed emette suoni rauchi, manon devi preoccuparti: non è raffred-

Se abiti in città,devi usare qualcheprecauzione perle passeggiate con tuofiglio. Evita le zonecon traffico intensoe alto tassodi inquinamento:i piccoli polmonidell’esserino appena

nato vanno rispettati.Se non puoi farnea meno, non usare lacarrozzina e soprattuttoil passeggino, perchétuo figlio verrebbea trovarsi proprioall’altezza dei tubi discappamento; preferisciinvece lo scialle e, dopo

i 3 mesi, il marsupio.Per ragioni di sicurezza,quando attraversi lastrada con la carrozzinao il passeggino, scenditu per primadal marciapiede,e solo dopo faiscendere il mezzosu cui trasporti il bimbo.

Attenzione a inquinamento e traffico

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mesi

Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano sempre due o tre. Sono quelli che ti ha insegnatotua madre da bambino(Enzo Biagi)

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La fascia portabebèIl più antico mezzo di trasporto delneonato è… la mamma! Già, pro-prio così: nei primi mesi puoi usareuna fascia portabebè – si trovanofacilmente in commercio – e siste-marvi tuo figlio in modo che stia ap-poggiato sulla tua pancia o sul pet-to; l’importante è che la fascia so-stenga orizzontalmente la testa e laschiena. Poiché la sua colonna nonè ancora in grado di stare in posi-zione verticale, devi assecondare lasua naturale e momentanea oriz-zontalità: una posizione forzata-mente e retta sarebbe molto dan-nosa. La fascia assicura al tuo bambinoun contatto intimo e continuativo.Lui può dormire tranquillo e farti ca-pire quando vuole attaccarsi al se-no, tu avrai le mani libere e potraiprovvedere alle tue occupazioni.Naturalmente anche il papà è unvalido mezzo di trasporto!Quando il bimbo sarà un po’ piùgrandicello, potrai portarlo sul fian-co, sempre nella fascia, o iniziare ausare il marsupio.

La carrozzina In commercio si trovano tantissimimodelli. Esistono carrozzine volumi-

I ‘mezzi di trasporto’

nose, con ruote grandi, for-nite di raggi, più stabili, mapiù difficili da maneggiare, ecarrozzine di dimensioni piùridotte, con ruote più picco-le, che consentono movimen-ti agili nelle curve o nei piccoli spazidomestici.Scegli il modello più adatto alle tuenecessità: se intendi usarla anchecome culla, privilegia un modellopiuttosto grande; se la utilizzeraiprincipalmente come mezzo di tra-sporto e prevedi di caricarla anchein automobile, opta per un modellopiù piccolo e più agile.In particolare presta attenzione adalcuni elementi:• è meglio che il dispositivo frenan-te sia montato su entrambe le ruote

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fissabile al sedile posteriore con lecinture di sicurezza. In alternativa sipuò utilizzare l’apposito seggiolinoda automobile (anch’esso da fissareal sedile con le cinture di sicurezza),

scegliendone unopensato apposi-tamente per i neo-

nati, con lo schienalemolto reclinato, checonsente al bimbo di

stare in una posizionepraticamente sdraiata.

Fino a 9 chili di peso ilpiccolo deve essere tra-sportato in senso con-trario alla marcia dell’au-

to. Il seggiolino non deveassolutamente essere posizionatosul sedile anteriore se la macchina èprovvista di airbag, a meno che nonlo si possa disattivare. La colloca-zione ideale del seggiolino è il sedileposteriore, al centro, in modo che ilbimbo sia più protetto in caso dieventuali urti laterali. Quando tra-sporti tuo figlio ricorda comunqueche la prima regola è una guidaprudente: velocità moderata e scru-poloso rispetto delle distanze di si-curezza. Ovviamente il bambino nonva lasciato mai solo nell’autovettura,nemmeno per pochi istanti.

posteriori, per non correre il rischioche la carrozzina si giri su se stessae si ribalti;• esistono in commercio modelli‘apri e chiudi’, che si trasformanoin passeggino: la chiusura de-v’essere facile, ma non deve veri-ficarsi involontariamente;• la struttura in ferro o in allumi-nio dev’essere copertada gomma o da altreprotezioni; il materialedi rivestimento deveessere impermeabile,per assicurare il mas-simo riparo dalla piog-gia e dal vento; • l’interno dev’essere dimateriale facilmente lava-bile, meglio di cotone che di plasti-ca, perché si surriscalda meno ed èpiù confortevole per il bambino;• il fondo deve essere rigido e inde-formabile, meglio se lavabile; per ilmaterassino, meglio un materialeanallergico.

La navicella staccabilee il seggiolinoFinché il bimbo è molto piccolo, ilmodo più pratico per trasportarlo inautomobile è la navicella staccabiledal telaio della carrozzina, facilmente

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Un buon padreha occhi anche alle spalle(detto popolare)

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Il pediatra di base va scelto tra i no-minativi esposti presso la tua Asl dizona. Tieni presente che i primi annidi vita del bambino sono quelli in cuimediamente ci si rivolge più spessoal medico, perciò il pediatra va scel-to con attenzione, basandosi anchesui consigli del proprio dottore o diparenti o amici che hanno figli picco-li. Verifica se i suoi orari di ricevimen-to sono compatibili con i tuoi orari dilavoro, domandati se preferisci unuomo o una donna, un medico piùgiovane o uno con più esperienza.Un incontro di persona sarà poi ilmetodo migliore per accertarne ladisponibilità e il tratto umano. Unavolta scelto, dovrai recarti alla tuaAsl di riferimento con la documenta-zione richiesta.La frequenza delle visite pediatrichedipende naturalmente da come cre-sce tuo figlio e dalla tua eventualenecessità di consigli. In assenza diproblemi particolari non è il caso diportare troppo spesso il piccolo dalpediatra perché, in mezzo ad altribimbi malati, corre il ri-schio di ammarlarsi asua volta.Non dimenticare chepuoi anche rivolgertiai consultori pedia-

Il pediatratrici, pub blici o privati. Quelli pubbli-ci sono ad accesso gratuito.

I bilanci di saluteA precise scadenze sono inveceprevisti i bilanci di salute, controllipediatrici mirati al riconoscimento dipatologie dello sviluppo. Il primo sieffettua tra il decimo giorno e ilcompimento del primo mese, i suc-cessivi al terzo, quinto, decimo-do-dicesimo mese. In ogni bilancio disalute vengono valutati:• i principali parametri di crescita(peso, lunghezza, circonferenza cra-nica): i dati vengono poi riportati suapposite tavole chiamate ‘curve dicrescita’; • eventuali patologie specifiche perl’età del bambino;• l’eventuale lussazione congenitadell’anca;• la capacità uditiva, anche attraver-so semplicissimi test audiometrici, ela vista; • lo sviluppo neurocomportamenta-le e relazionale.

Vengono inoltre fornite infor-mazioni di educazione sa-

nitaria: l’allattamento esvezzamento, le nor-

me igieniche, levaccinazioni.

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Qualche precauzione• Sottoponi tuo figlio alla vaccina-zione solo se sta bene. Falla prece-dere da una visita pediatrica: segna-la al medico eventuali allergie, asma,dermatiti. Riferisci problemi presen-tatisi alla nascita o l’assunzione difarmaci particolari. Non sottovaluta-re alcun sintomo, anche il più bana-le: raffreddore, tonsillite, febbre ediarrea sono motivi di rinvio.• Non far coincidere le vaccinazionicon periodi potenzialmente stres-santi (freddo o caldo eccessivo,epidemie influenzali in famiglia). • Non introdurre variazioni nell’ali-mentazione di tuo figlio nei 15 gior-ni che precedono e seguono la vac-cinazione.• Osserva attentamente il bimbonella settimana successiva alla vac-cinazione, evitando contatti con per-sone malate, viaggi, strapazzi.

Dopo poche settimane dalla nascitadi tuo figlio, l’Asl di residenza ti invi-terà a vaccinarlo. La vaccinazioneconsiste nell’inoculazione di sostan-ze costituite a partire da virus vivi,uccisi o a virulenza attenuata, perprovocare una reazione dell’organi-smo in modo che divenga capacedi resistere alla malattia.In Italia sono obbligatorie quattrovaccinazioni: antitetanica, antipolio-mielite, antidifterica e, unico Paeseal mondo, contro l’epatite B. Sisomministrano tutte in 3 dosi, a 3, 5e 11 mesi, e per alcune è previstoun richiamo a 6 anni.Sta a te la decisione se effettuare,con le stesse modalità, anche levaccinazioni facoltative (antipertos-se e Haemophilus influenzae di tipoB), che molti medici raccomanda-no: per orientarti nella scelta parlanecon il tuo pediatra.

L’ideale sarebbeche lo stesso pediatraseguisse tuo figliocon continuità per tuttal’infanzia: il legameche si verrà a crearetra loro aiuterà

ad affrontare meglioi momenti più critici,quando il bimbo stamale ed è spaventato. Quando decididi consultare il pediatra,annotati in precedenza

quello che vuoidomandargli, in mododa non dimenticarenulla, ed esponigliserenamente, senzareticenze, interrogativie timori.

Per creare un buon rapporto con il pediatra

Le vaccinazioni

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Diversi sono gli indizi che segnalanouno squilibrio nello stato di salutedel neonato: pianto insistente e la-mentoso, irritabilità, febbre, raffred-dore, tosse, diarrea, vomito. La pri-ma cosa da fare è cercare di man-tenere la calma, perché il bambinoè molto sensibile allo stato d’animodei genitori, e la serenità è la primacura per ogni suo disturbo. Dopoqualche settimana, osservando conattenzione il comportamento di tuofiglio, sarai in grado di capire se è ilcaso di chiamare il pediatra oppureno. Comunque, se non lo ritieni ne-cessario, limitati a curare il piccolocon rimedi casalinghi (impacchi, ti-sane, massaggi), somministrandogli

I disturbi dei primi mesieventualmente solo farmaci che sia-no già stati prescritti dal medico perquel particolare problema.Di seguito, ecco una sintetica de-scrizione dei malanni tipici dei primimesi, con l’indicazione delle pre-cauzioni e degli accorgimenti daadottare. Molti di questi disturbi sipossono curare anche con rimediomeopatici, singoli o complessi, in-dicati dal pediatra, che deve co-munque essere sempre consultatoin presenza di sintomi di una certaimportanza, come pure nel caso didisturbi apparentemente banali, cheperò si ripresentano periodicamen-te o non scompaiono in un ragione-vole periodo di tempo.

NON PREOCCUPARTI SE IL BEBÈ…

…ha l’acne neonataleSi manifesta nelle primesettimane di vitacon piccoli foruncolettisul viso, sul colloe sulle spalle. È causatadall’azione degli ormonidella madre, e tendea scomparirespontaneamente. • Nei casi più graviil pediatra può prescrivere

antibiotici per uso localeo un rimedio omeopaticospecifico.

…ha le colichetteInsorgono perlopiùnelle prime 3 settimanee scompaiono di solitoalla fine del terzo mese.Si manifestanogeneralmente di sera,con un pianto improvviso,

prolungato e violento,che non si calma neppureprendendo in braccioil neonato, e dura 2 o 3ore. Il piccolo piegale ginocchia al petto,stringe i pugnetti, inarcala schiena; il suo addomesi irrigidisce, diventandoteso e sporgente.Le ragioni di questodisturbo possono essere

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NON PREOCCUPARTI SE IL BEBÈ…

svariate, dall’intolleranzaal lattosio o ad alimentipresenti nella dietadella mamma,all’aerofagia,a difficoltà intestinali. • Per calmareil bambino, prendiloin braccio tenendoloa pancia in giù, appoggiatosull’avambraccio,e massaggiagli il pancinocon l’altra mano,dal basso verso l’alto. • Un buon rimediopopolare è il cataplasmadi ricotta, che sottraeil calore dovuto allafermentazione intestinale:basta stemperarneun cucchiaioin altrettanta acquatiepida, spalmarlasul basso ventredel piccolo, ricoprendolacon una pezzuoladi cotone fermatada un panno di lana,e lasciarvela per un’oretta.• Mezz’ora primadi allattare, beviuna tazzina di infusodi camomilla moltoconcentrato; prova anchead astenerti per alcunigiorni dal consumo di lattee derivati (esclusi yogurte grana).

…ha la congiuntiviteÈ un’infiammazionedella membrana mucosache riveste le palpebree la parte anterioredell’occhio. Si manifestacon occhi arrossati,fastidio per la luce,lacrimazione e secrezionedi pus, che si raccoglielungo il bordo dellepalpebre, le ‘incolla’e rende difficile apriregli occhi al risveglio.Spesso è bilaterale,perché un occhiocontagia l’altro.Se noti alcuni di questi sintomi,contatta il pediatra(che probabilmenteprescriverà un collirioantibiotico): se trascurata,la congiuntivitepuò creare danniirreversibili alla cornea.• È fondamentale ancheun’accurata igiene

dell’occhio per rimuovereil materiale mucopurulento.Effettuala con garzine steriliimbevute di soluzionefisiologica o di camomilla.• Puoi praticare

un delicato massaggionell’angolo internodell’occhio, in senso

rotatorio, per favorireil drenaggio attraversoil dotto lacrimale,spesso ancora chiusonei neonati.• Cerca di impedireche tuo figlio si tocchigli occhi e di limitareil contatto con altribambini finchénon è guarito.

…ha la crosta latteaÈ una dermatiteseborroica che puòcomparire nei primi mesie durare a lungo,con sintomi sempre menoevidenti. Colpisce viso,collo, sopracciglia e cuoiocapelluto, formandoinizialmente piccole crostesquamose e giallastre,che diventano poi piùspesse e larghe.Questo disturbopuò indicareuna predisposizionealle malattie allergiche.

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NON PREOCCUPARTI SE IL BEBÈ…

• Massaggia la testadel neonato con oliodi calendula, di mandorledolci o di germe di grano,utilizzando poi unoshampoo specifico. • Se allatti, rinunciaper qualche tempoagli zuccheri raffinati(che favorisconola proliferazione dellemicosi cutanee) e ai grassianimali saturi (carni grassee salumi), privilegiandoinvece pesci ricchi di acidigrassi essenziali (salmone,trota) e possibilmentecondendo il cibo con oliodi borragine, che ha effettiantinfiammatori. Assumianche fermenti lattici,contenuti nello yogurt onei preparati farmaceutici. • Il pediatra potrà poiprescrivere rimediomeopatici e fitoterapici,oppure, se le lesioniinfiammatorie sonodi una certa entità,prodotti per uso topicoa base di cortisone,antibiotici o antimicotici.

…ha la diarreaPuò manifestarsiimprovvisamente oppureavere un avvio lentoed essere preceduta

da irritabilità, sonnolenza,vomito e perdita di peso.Tra le cause più frequenti,un’infezione intestinaledi origine viraleo un colpo di freddo. • Se la diarrea è violenta,il bimbo appare spossatoe c’è febbre, rivolgitial pediatra. • Poiché il sintomopiù preoccupanteè la disidratazione,somministra al piccolosoluzioni reidratanti.• Il latte maternonon causa né aggrava la diarrea, anzi, puòaiutare a risolverla. Seallatti puoi aggiungere allatua dieta un integratore diLactobacillus acidophiluso bifidus, oppureassumere una dose diArsenicum album 200 CH.

…ha la dermatiteda pannolinoÈ un arrossamentodiffuso, coninfiammazione(e, in seguito, infezioneda funghi), dovutoa un’alterazionedelle normali difesecutanee causatadall’ammoniaca presentenelle feci e nell’urina,

nonché dall’umiditàche si forma all’internodel pannolino. • Se il rossoreè accentuato, usa cremealla calendula o a basedi albumina di latteo di ossido di zinco.

…ha la febbreSe la temperatura nonsupera i 38 °Ce non è accompagnatada altri sintomi, non devepreoccupare troppoe non va neppurecontrastata, perchécontribuisce alla difesacontro gli agenti patogeni.Avverti però il pediatra,che dovrà senz’altrointervenire nel casodi febbre altae/o accompagnatada vomito, diarrea,difficoltà respiratorie. • Il bambino con la febbreperde facilmente l’appetito,ma deve bere molti liquidi:non forzarlo a mangiare,dagli invece acqua,una tisana di tiglio e, se losvezzamento è già statoavviato, un decottodi mela. Preparalo facendocuocere per mezz’oraa fuoco lento una melagolden in 500 ml di acqua.

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NON PREOCCUPARTI SE IL BEBÈ…

…ha il mughetto È una malattia contagiosadelle mucose del cavoorale, provocatada un fungo (Candidaalbicans), che può colpireil neonato al momentodel parto, se la madreè affetta da Candidavaginale, oppureil lattante, soprattutto sesottoposto a trattamentiantibiotici prolungati.Si manifesta con piccolechiazze bianche all’internodelle guance, sul palatoe sulla lingua, che possonosembrare coaguli di lattema, a differenza di questi,non sono facilmenterimovibili e lascianola mucosa arrossata. • Spesso è sufficientelavare ripetutamentela bocca del neonatocon una garza imbevutadi una soluzionedi bicarbonato di sodio. • Per sostenere il sistemaimmunitario del piccolosono utili gli oligoelementiRame-Oro-Argentoe alcuni rimedi omeopatici.

…ha il raffreddoreL’infiammazionedelle mucose del naso,provocata da virus

o da batteri, è moltofrequente nei neonati.È un disturbo banale, ma può esseremolto fastidioso. • Per dare sollievoal bimbo, attivaun umidificatoreambientale. • Se il nasino è moltoostruito, si rivelerannoutilissimi i lavaggicon acqua e sale. • Rivolgiti al pediatrase il raffreddoreè accompagnato da altrisintomi (come febbre alta),se si presentaripetutamente, se duraa lungo, se tuo figlioti sembra semprepiù irrequietoe piange molto.

…ha il rigurgitoÈ un fenomeno moltocomune, che si risolvecon il passare del tempo,causato spessodall’avidità del lattanteche, succhiandotroppo velocemente,inghiotte anche aria. • Dopo il pasto, tieniloin posizione verticale,appoggiato al petto,per 10-15 minuti, in mododa favorire la digestione.

…ha il singhiozzoÈ causato dallacontrazione improvvisae involontaria deldiaframma e scomparedi solito in pochi minuti. • Puoi dare al bimboalcuni cucchiaini di acqua,con un leggero intervallotra uno e l’altro.• Prova anchead appoggiarglisulla fronte un oggettofreddo o un cubettodi ghiaccio.

…ha il vomito Come fenomeno isolatopuò verificarsi quandoil neonato ha mangiatotroppo, durante crisidi tosse o nel corsodi malattie. Quandoinvece si ripete spesso,segnala al medicoil tipo di vomito,la sua frequenza,il momento della giornatain cui si manifesta,il periodo trascorsodal pasto e il ritmodi accrescimentodel piccolo. • Nel caso di vomitoisolato, se allatti al seno,prova per un paio di giornia ridurre la duratadelle poppate.

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Oggi .................... compio

3 mesi

Peso ....... chili e ................. grammi

sono lungo .......... cm

Da quando sono nato ho imparato

a fare un sacco di cose:

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.........................................................................

Le cose che mi divertono di più sono:

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a 3

mesi

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Quando sono un po’ nervosetto la mia

mamma e il mio papà hanno scoperto

che mi tranquillizzo se

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

Di notte dormo circa .................. ore

e di giorno faccio ................. riposini

Bevo il latte ............. volte al giorno,

ogni poppata dura circa .......... minuti

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

Da

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mesi

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Da

0

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Ecco le mie fotoa 3 mesi

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Da

0

a 3

mesi

note .............

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Da 4 a 6 mesiI mesi passano, e le fotografiescattate nei primi giorniconfrontate con quelle di oggirendono evidente la crescitadel tuo bimbo. La minuscolacreatura delle primesettimane si è trasformata:la testa non è più cosìpesante, i movimentisono precisi e controllati,lo sguardo è espressivoe le mani hanno più forza,specialmente quandovogliono afferrare e tenerequalcosa. Quando scopredi saper sollevare la testae alzarsi sulle mani, il piccolocomincia a spingersi in avantiverso un oggetto attraenteo a rotolarsi da un fiancoall’altro. Si diverte a scalciarenell’acqua caldadel bagnetto, e gli piaceascoltarti mentre gli parlio canticchi.

Sempre più spesso tuo figlioti sorride in modoconsapevole. Il suo sorrisoti comunica il suo benesseree perciò ti scalda il cuore,ricompensandoti di tuttoil lavoro, le preoccupazioni,l’inquietudine e la faticadei primi giorni.Improvvisamente, tutto ciòche fai per lui acquistaun senso nuovo, e vorraisapere come farlo semprepiù felice, come arrecarglipiacere, oltre che benessere.In queste pagineti suggeriamo come:con le coccole, il massaggio,le canzoncine…E presto scopriraiche prenderti cura di tuo figlioè per te un’immensae gratificante gioia,non solo una granderesponsabilità.

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80

Lo sviluppo del secondo trimestre

IL MOVIMENTO E LA POSTURA

Comunque sia sdraiato(a pancia in giù o in su),il bimbo cerca di alzarela testa. Quando è stesosulla pancia solleva braccia,gambe e testa.

Se lo si tiene sottole ascelle, si regge drittosulle gambe. Intornoai 6 mesi riesce a stareseduto da solo,appoggiando le mani

davanti a sé, in mezzoalle gambe divaricate.Ma è una posizioneancora precaria,e per questova circondato di cuscini.

I MOVIMENTI FINI

Il bambino usa tuttala mano per afferrare

oggetti piccoli, che riesce anon far cadere e anche a

passare da una maninaall’altra.

IL LINGUAGGIO E L’UDITO

Le vocali pronunciateraddoppiano, si leganoa consonanti, in sillabesingole o doppie («guuh,aah-aah, da-da»…)e assumono un ritmo

a cantilena, ma ancheintonazioni diversea seconda dell’umore.‘Chiacchiera’ ancheda solo, mentre gioca.Distingue bene i suoni,

e ne basta uno lieveall’altezza delle sueorecchie per farlo girare,ma si volta anche se vienechiamato dall’altro latodella stanza.

LA VISTA

Individua e seguecon gli occhi oggettiin movimento,

anche fino a 3 metridi distanza. Se sonopiù vicini (15-30 cm circa),

allunga le mani e cercadi prenderli: ora riescea coordinare gesti e vista.

Da

4

a 6

mesi

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Lo sviluppo del secondo trimestre

IL PESO

• Maschi da 5,5 a 9 kg

• Femmine da 5,5 a 8,6 kg

LA COSCIENZA DI SÉ

Comincia a intuireche c’è una differenza

tra sé e la mamma,tanto è vero che sempre

più spesso, se leisi allontana, lui piange.

LE RELAZIONI E IL GIOCO

Distingue i visidelle persone e richiamal’attenzione di quellefamiliari. Invece rifiutagli estranei piangendo

oppure girando la testa.Comincia a giocare: tienein mano un sonaglioe lo agita per sentirneil rumore, guarda gli oggetti

con attenzione e li portaalla bocca. Si mostracontento e partecipeai giochi che gli vengonoproposti.

LA PAPPA

Compie i primi tentatividi masticazione.Comincia a portare

alla bocca qualsiasioggetto o alimentoche si trovi per le mani.

Verso i 5-6 mesipuò iniziare, gradualmente,lo svezzamento.

LA DENTIZIONE

Incisivi centrali inferiori.

LA STATURA

• Maschi da 64 a 72,5 cm

• Femmine da 61 a 69,5 cm

Da

4

a 6

mesi

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...la pappaFino ai 4-5 mesi il bambino viene ge-neralmente allattato al seno, oppurecon latte adattato di tipo 1. Dalle 6-8delle prime settimane, il numero del-le poppate scende progressivamen-te a 5-6.Tra i 4 e i 6 mesi il piccolo dovrebbeaumentare di peso di circa 140-175grammi a settimana, arrivando araddoppiare entro i 5 mesi il pesoche aveva alla nascita, per poi tri-plicarlo intorno all’anno di età (alcu-ni bimbi crescono più rapidamentee raddoppiano il peso di nascita giàal terzo mese, triplicandolo a 10mesi, altri crescono più lentamente). Intorno ai 5-6 mesi il piccolo compie iprimi tentativi di masticazione emette tutto in bocca. Si può iniziare losvezzamento, ma sempre con calmae assecondando i suoi ritmi naturali,se non si vuole correre il rischio diproblemi seri – come allergie, obesi-tà, patologie croniche cardiovascola-ri – che potrebbero manifestarsi mol-to più avanti nella vita. È sempre me-glio non anticipare lo svezzamentoprima del quinto mese (per evitarel’insorgere di allergie) e non ritardarlooltre gli 8 mesi (per evitare carenzenutrizionali, soprattutto di ferro, zinco,vitamine A e D).

Alle prese con...Se tuo figlio è allattato al seno e cre-sce bene, vale la pena di aspettareche abbia compiuto i 6 mesi, cosìpotrà sfruttare al massimo i beneficinutrizionali, immunologici e affettividel latte materno. Questa è, tra l’al-tro, l’età che anche l’Organizzazio-ne Mondiale della Sanità indica co-me la più opportuna per cominciarelo svezzamento.IL CONSIGLIO Se tuo figlio è allat-tato artificialmente, intorno ai 5-6mesi ha già bisogno di vitamine fre-sche e vive: ecco un modo sempli-ce e pratico per fornirgliele. Estraicon una centrifuga il succo da unamela e da una carota e dagliene unpo’ dell’uno o dell’altro con un cuc-chiaino, lontano dai pasti. Se li spu-ta, prova a diluirli con un po’ d’ac-qua, ma non aggiungere zucchero.Dopo qualche settimana, prova asostituire il succo di mela con melagrattugiata.

...il sonnoA 4 mesi, alcuni bebè riescono adormire anche 6 ore di fila. Se fra i 3e i 6 mesi prendi l’abitudine di dedi-care mezz’ora a un ‘rito della buo-nanotte’ piacevole e divertente, for-se riuscirai a mettere a letto tuo fi-glio senza troppi capricci.

Da

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mesi

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rà disorientato e riprenderà sonnopiù facilmente.

...il piantoTra i momenti più ‘difficili’ per unamamma alle prime armi ci sono lecrisi di pianto continuo, che riesco-no a turbare anche i genitori piùesperti, quando gli sforzi fatti percalmarle non hanno successo. Mol-ti bambini hanno un carattere ‘faci-le’, mangiano e dormono regolar-mente, ma, nei primi mesi, può in-vece capitare che un piccino piangaper ore, a prescindere dal tempera-mento che svilupperà in seguito.Tutti i neonati comunque piangono,perché per loro il pianto è una for-ma di comunicazione, il modo incui possono esprimere le loro esi-genze, una delle poche cose che gliriesce di fare così bene! IL CONSIGLIO Non ti angosciare setuo figlio piange spesso. Come faun neonato per dire che ha fame?Piange. E che è ora di cambiargli ilpannolino? Piange. Come chiamala mamma che è andata in un’altrastanza e non torna più? Piange.Con un po’ di esperienza è possibi-le riuscire a interpretare il pianto,che ha timbri, volumi e toni diversisecondo il problema che lo affligge.

Fagli un bel massaggio con olio pro-fumato, parlagli dolcemente men tregli infili il pigiamino, dite insieme‘ciao’ al papà, al gatto o al cane dicasa, a tutte le cose che gli hannotenuto compagnia durante la gior-nata, perché nella sua fantasia tuttoil mondo si prepara a dormire. Arri-vati al lettino, cantagli una ninna-nanna, oppure fagli ascoltare unamusica rilassante e, prima di spe-gnere la luce, mettigli accanto ilsuo pupazzo preferito, una tua ma-glietta o una copertina impregnatadi odori familiari. Gli psicologi lo de-finiscono ‘oggetto transizionale’: tie-ne compagnia al bambino e lo ras-sicura nella transizione dalla vegliaal sonno e nel lungo ‘viaggio’ not-turno. È assolutamente vietato met-terlo in lavatrice, perché perderebbeil suo odore e, con questo, il suo ef-

fetto rassicurante.IL CONSIGLIO Gli esperti

suggeriscono di met-tere il bambino nelsuo lettino primache sia completa-

mente addormenta-to, in modo che possarendersi conto di dovesi trova: se si sveglierà

durante la notte non sa-

Da

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a 6

mesi

Il cuore di una madre è un abissoin fondo al quale si trova sempre un perdono(Honoré de Balzac)

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Ora il bimbo sa fare tante cose, co-mincia a ‘cavarsela’ da solo, con-quistando giorno dopo giorno nuo-ve posizioni e nuove abilità. Congrande attenzione osserva un og-getto variopinto, scruta il viso di unapersona cara o ascolta il suono diuna campanella appesa al lettino.Quando scoprirà di riuscire a solle-vare la testa e ad alzarsi sulle mani,inizierà anche a spingersi in avantiverso un oggetto attraente, oppurea rotolarsi da un fianco all’altro.Quando è steso sulla pancia, riescea tenere alta la testa e la muove concuriosità nella direzione da cui sen-te provenire un rumore, e solleva lebraccia e le gambe. Sdraiato sullaschiena, sgambetta e con un piedearriva a toccare il ginocchio dell’altragamba. Intorno ai 6 mesi riuscirà astare seduto da solo, appoggiandole manine davanti a sé, in mezzo al-le gambe divaricate. È una posizio-ne ancora precaria, e perquesto va circondato dicuscini.

La vistaLe sue facoltà visive siavvicinano a quelle del-l’adulto, e il gioco cominciaad assumere per lui maggiore

Le prime conquisteimportanza: ora distingue bene iparticolari degli oggetti e, quandoscopre quello che desidera, lo affer-ra e lo tiene stretto in modo consa-pevole. Riconosce i visi delle per-sone e richiama l’attenzione di quel-le familiari, mentre non di rado rifiutagli estranei piangendo o girando latesta.

La coordinazione Dopo aver fissato un oggetto con losguardo, valutandolo in funzione delcolore, della grandezza, della formae della distanza, il bimbo prova aguidare la manina, in modo più omeno maldestro, in direzione dellacosa che vorrebbe prendere. Quan-do riesce ad afferrare in modo con-sapevole gli oggetti, impara a pocoa poco a esplorarli anche con le ma-ni, non più solo con la bocca. Ora ècapace di non farli cadere e di pas-

sarli da una mano all’altra, e diagitare un sonaglino persentire il rumore cheproduce.Ogni cosa può diventa-re per lui un giocattolo

divertente e tanto mag-giore è il piacere, quanto

più a lungo riesce a tenerlain mano.

Da

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mesi

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di plastica trasparente, e permettiglisempre di esplorare il tuo volto.• Per stimolare l’udito del piccolo,offrigli semplici strumenti musicali– sonaglini, campanelli, maracas,un tamburino o, più semplicemente,una pentola con un cucchiaio di le-gno – e accogli con entusiasmo isuoi primi tentativi di produrre suoni.• Per aiutare la concentrazione, os-serva per qualche giorno quali sonole attività che coinvolgono di più tuofiglio e cerca di trovarne altre simili.Non sottoporlo però a sollecitazionicontinue e non interromperlo con in-terventi inutili, impedendogli di soffer-marsi su ciò che sta facendo. Evitaanche di utilizzare la distrazione co-me mezzo educativo, quando vuoidistogliere il bimbo da qualcosa.

• Per dare nuovi stimoli al tuo bam-bino presentagli vari oggetti da diver-se direzioni: lontani e poi vicini, in al-to, in basso, di lato. Lasciagli toccareun giocattolo, poi spostalo in modoche vada a cercarlo, prima moltolentamente, poi un po’ più in fretta.• Per favorire la coordinazione of-frigli oggetti di dimensioni adatte al-le sue manine: animaletti morbidi,che squittiscono, ma anche oggettid’uso comune e di forme differenti(come bicchieri e flaconi di plastica,palline da tennis, rotoli di cerotto),oppure dotati di un manico che faci-lita la presa (per esempio cucchiai dilegno). • Per indurre il tuo bimbo a usare in-sieme le due manine, scegli qualco-sa di voluminoso, come un pallone

Per aiutare la crescita

Gli antichi induisti pensa-vano che l’universo fos-se nato dal suono, cheavrebbe a sua volta datoorigine alla luce, da cui sisarebbe poi originata lamateria. Si tratta di im-magini poetiche, ma nonpossiamo negare che levibrazioni della musicasuscitino emozioni posi-

tive, penetrando nel pro-fondo dell’anima. Le ricerche scientifichecondotte negli ultimi de-cenni hanno dimostratoche la musica influisce inmodo determinante sullosviluppo fisico e intelletti-vo del neonato (e perfinodel feto). Sembra che lecomposizioni di Mozart e

le melodie barocche sia-no le più adatte per sti-molare la creazione dinuove connessioni neu-ronali nel cervello deibambini, perché ricchedi simmetrie e modelli ri-correnti, che vanno a sti-molare entrambi gli emi-sferi, integrandone le ri-spettive funzioni.

La musica come armonia dell’anima

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Intorno al quarto mese di vita,quando nella conformazione dellabocca si verificano i cambiamentiche gli permettono di modulare isuoni e il volume della voce, il picco-lo inizia a esprimersi con balbettiiche, mano a mano, acquistano piùsignificato, ed è poi spinto a ripete-re i suoi tentativi dall’intensità del-l’entusiasmo con cui vengono ac-colti. Questi sforzi vanno infatti sem-pre incoraggiati (abbraccia il tuobambino, prendilo in braccio, enfa-tizza il tono e l’espressione con cuigli dici ‘bravo!’), perché il passaggiodalla lallazione alla parola sarà tantopiù veloce quanto più entusiastiche

Le prime ‘parole’saranno le conferme ricevute. Lo di-mostra il successo incondizionatodelle due sillabe ‘ma-ma’, che ac-quistano sempre più significato per-ché, ogni volta che lui le pronuncia,tu gli sorridi, ti illumini di gioia, fin-ché lui non impara a far corrispon-dere al suono ‘ma-ma’ l’immaginementale della mamma.

Prima ascoltare,poi parlareIl fatto che la mente dei bambini siaplasmabile è una realtà fisiologicascientificamente provata: alla nasci-ta il loro cervello è ancora incomple-to, i nuovi collegamenti neuronali

• Dedica tutti i giorniun po’ di tempoa giocare e parlarecon il tuo bambino:è il modo migliore perstimolarlo a comunicare.Prendilo in braccio,tenendolo a circa 20 cmdal viso (la distanzaottimale che gli consentedi mettere a fuoco la tuabocca), cattura il suosguardo e pronunciacon voce lenta, altae chiara le sillabe.

Non stancartidi ripeterle, variandoil ritmo, esagerandola mimica, assumendoatteggiamenti buffio appassionati:più lo spettacolo saràcolorito, maggiore saràla probabilitàche il piccolo spettatorelo voglia imitare.• Evita i lunghimonologhi e lasciaa tuo figlio la possibilitàdi ‘rispondere’ anche

solo con versettie gridolini.• Usa parole semplici,ma evita il gergoinfantile: il bimbocapisce molte piùparole di quelleche dice.• Enfatizza le tue frasi,in modo da aiutareil più possibile il bimboa capirne il significatoanche attraversoi gesti e il tonodella voce.

Per ‘dargli la parola’

Da

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a 6

mesi

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Le tappe della parolaNell’apprendimento di una parola ilbebè passa attraverso tre fasi:• prima la riconosce quando la sen-te pronunciare;• poi impara a dirla quando vedel’oggetto corrispondente;• infine la richiama alla mente anchein assenza dell’oggetto.Per aiutare tuo figlio a raggiungerequesti traguardi, prova ad additareun oggetto e pronunciane chiara-mente il nome, più volte e in diverseoccasioni. Quando indichi al piccoloun oggetto, fagli vedere anche lasua funzione e mettila in relazionecon un’esperienza. Mostragli peresempio un bicchiere e ripeti diver-se volte la parola ‘bicchiere’: «Que-sto è un bic-chie-re e serve per be-re l’acqua»… Prova!

sono rari e inefficienti, perché man-cano della copertura della mielina,la sostanza isolante che incrementadi 100 volte la velocità di trasmissio-ne degli impulsi.Nei primi 6 mesi di vita, viene mieli-nizzata un’area del cervello (dettaarea di Wernicke) preposta allacomprensione del linguaggio e soloin seguito si mielinizza l’area di Bro-ca, preposta invece all’enunciazio-ne delle parole. Il neonato ha dunque 6 mesi di tem-po per ascoltare e comprendere leparole, prima di imparare a utilizzarle. Ecco perché è importante iniziaresubito a parlargli, sia raccontandociò che stiamo facendo, che vedia-mo e che accade intorno a lui, siaincantandolo con filastrocche, rimee canzoncine.

Da

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a 6

mesi

La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli ;quella dei ricchi dai loro genitori(Jean-Jacques Rousseau)

Gli studiosidi musicoterapiahanno rilevato chelo sciabordio delle ondemarine, il rumoredella pioggia, il frusciodelle foglie sonoestremamente rilassantiper l’uomo: la frequenza

delle vibrazioni di questisuoni è di 8 ciclial secondo, la stessadelle onde alfa emessedal nostro cervelloquando è vigile, main stato di rilassamento,la stessa emessa dallaTerra nell’universo. Puoi

trovare in commercioCd con musichee rumori di sottofondoideali per indurreil rilassamentoe accompagnareil bambinonella transizionedalla veglia al sonno.

Musica per il rilassamento

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I bambini sorridono e, per la gioiadegli adulti, lo fanno spesso. Alcuniesperimenti hanno dimostrato che,intorno alla quinta settimana di vita, ilneonato sorride quan do vede avvici-narsi un volto, ma anche, con lastessa convinzione, se gli si presen-ta una sagoma di cartone su cui sia-no stati disegnati degli occhi. Sem-brerebbe dunque che la reazione aquesti stimoli sia in lui automatica,legata a meccanismi innati. Rispon-dendo con carezze e parole affet-tuose al sorriso del bebè, i genitoriperò lo aiutano a capire che la figuradavanti ai suoi occhi è una personadiversa da lui e a scoprire di poterottenere, sorridendo, attenzioni par-ticolari. Così il sorriso da ‘automati-co’ diventa ‘sociale’.Se facciamo le boccacce, un neo-nato di poche settimane rimane im-passibile, mentre uno di 3 mesi ride.

I primi sorrisiRide se qualcuno nasconde un og-getto dietro la schiena e poi glielo faimprovvisamente rivedere, esprimecon il sorriso le sensazioni di benes-sere, oppure sorride teneramentequando vuole essere coccolato.

Ridere fa beneRidere fa bene al cuore, ma oltre aciò fa anche crescere: stimola infattiuna maggiore produzione endocri-na dell’ormone della crescita. In più,il riso crea una sorta di calore inter-no generalizzato che, ossigenandotutte le cellule del corpo, sembrapossa accelerare la rigenerazionedei tessuti e stabilizzare molte fun-zioni corporee, contribuendo a di-fendere il fisico dalle infezioni.Il neurologo francese Henri Rubin-stein afferma che una risata di unminuto può fornire all’organismo 45minuti di rilassamento terapeutico.

• Dopo i 3 mesi il neona-to sorride come rispostaalle parole o al suo nome,fa risatine, ride con sus-sulti di voce e gridolini.• Dal quinto mese ride digusto e comincia a distin-

guere tra un volto estra-neo e un volto familiare,al quale riserva la mag-gior parte dei sorrisi.• Intorno all’ottavo mese sirifiuta di sorridere alle per-sone che non conosce.

• Con la crescita il sorri-so diventa sempre me-no automatico e assu-me sfumature che indica-no, di volta in volta, pia-cere, imbarazzo, compli-cità o scherzo.

Le tappe del sorriso

Da

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a 6

mesi

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Il mio primo sorriso

Da

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a 6

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I segni più evidenti che preannuncia-no la comparsa dei dentini sono l’in-fiammazione delle gengive (che ap-paiono gonfie e arrossate) e la sali-vazione abbondante.In questo periodo il piccolo mette inbocca le dita e i giocattoli, è spessonervoso, dorme male. L’eruzionedei denti da latte è facilmente asso-ciata a febbre, coliche addominali,diarrea, tosse o raffreddore.Per alleviare il dolore, puoi usare gliappositi anelli da dentizione, daconservare nel freezer, che provo-cano una leggera anestesia quandovengono messi in bocca. Qualcunomassaggia le gengive con del mielerosato, ma molti pediatri lo sconsi-gliano perché favorisce l’insorgenzadella carie. Se il piccolo piange esa-geratamente e ha le gengive moltoinfiammate rivolgiti al tuo medico,che ti suggerirà rimedi specifici.

Spuntano i dentini!Le tappe della dentizione• I primi due dentini, gli incisivi me-diani inferiori, spuntano tra i 5 e i 10mesi (in genere le femmine sono piùprecoci): tra il primo e il secondo in-tercorrono generalmente 8-10 gior-ni. Gli altri seguono a cadenza piut-tosto regolare, ogni due mesi. • Due mesi dopo gli incisivi inferiori,compaiono gli incisivi mediani su-periori e, dopo altri due mesi, i 4 in-cisivi laterali (prima gli inferiori, poi isuperiori). • Passati ancora due mesi, spunta-no i primi molari inferiori, dopo altridue i canini, seguiti dai secondimolari superiori e inferiori. Intornoai 10-12 mesi il bimbo ha dunque 8dentini (4 sopra e 4 sotto) e solo in-torno ai 18-24 mesi arriva ad averneil doppio.• La dentatura da latte si completeràverso i 3 anni con gli ultimi 4 molari.

Intridere il succhiotto nelmiele crea l’abitudine alsapore dolce (che rischiadi diventare una speciedi ‘droga’), e anche l’am-biente migliore perché losmalto dei denti venga

intaccato. Se l’interno del- la bocca è spesso dol ce,i denti da latte possonocariarsi subito dopo la lo-ro comparsa.Fin da quando i dentinisono 4 o 8, perciò, è be-

ne passarci sopra unospazzolino morbido ba-gnato, con un movimen-to verticale dall’alto versoil basso e viceversa. Soloverso i 3 anni si cominciaa usare il dentifricio.

Prevenire la carie

Da

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a 6

mesi

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I miei primi dentini

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Da

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a 6

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Le notevoli differenze che si posso-no riscontrare tra un bambino e l’al-tro nell’emissione dei denti dimo-strano che non ha senso stabilire ri-gidamente l’epoca per il passaggiodal latte ai cibi più consistenti. Di so-lito, si inizia intorno al sesto mese,ma solo la mamma e il papà so-no in grado di intuire, da milleindicatori psicofi-sici, affettivi e mo-tori, tutti molto sog-gettivi, quale sia ilmomento giusto.Oltre alla comparsadel primo dentino, altrisegnali possono aiutarti a ca-pire che il tuo bimbo è pronto per

Iniziare lo svezzamentoaccettare un nuovo modo di ali-mentarsi:• il raddoppio del peso di nascita;• lo sviluppo motorio, e in particola-re la capacità di stare seduto con laschiena ben eretta, di portare le dita

alla bocca e di afferrareun oggetto quandoglielo metti davanti;• la curiosità per ciòche vede nel piattodei genitori.Perché il bambinopossa iniziare a man-giare le prime pappe,

è poi fondamentale chesia in grado di deglutire, co-

ordinando i movimenti della lingua e

Di solito la pappasi prepara al momentoe si serve calda,quindi questaoperazione coincidecon l’ora in cuiil piccolo ha fameed è un po’ nervosettoo irrequieto. Così tu haiil problema di fargli capireche deve stare buono,altrimenti... non ci saràniente da mangiare!

Un sistema può esserequello di dare anchea lui un pentolinoe un cucchiaio di legno,con cui giocare,perché i bambini amanomoltissimo imitarei grandi. Oppurepuoi sistemareil suo seggiolonedavanti a un armadiettodella cucina, riservatostrategicamente

a oggetti che lui possamaneggiare senza farsimale e senza romperli.O ancora, cantargliuna filastrocca comequesta: Bolli bollipentolino / fai la pappaal mio bambino /la rimescolala mamma / mentreil bimbo fa la nanna /fai la nanna gioia mia /o la pappa vola via!

Mentre gli prepari la pappaDa

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a 6

mesi

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Ecco perché all’inizionon si può proporre

al piccino qualsiasialimento, ma biso-gna invece pro ce-dere per gradi, in-

troducendo una no-vità alla volta, a distan-

za di qualche giorno. Sarà co-sì possibile scoprire le preferenzedel piccolo e individuare la causa di

eventuali disturbi o intolleranze.Spesso la mamma teme cheallontanare il suo bambino dalseno sia un trauma e che sarà

molto difficile fargli accet-tare sapori e consistenze

nuove. In realtà, di soli-to non è così, perchénel piccolo prevale lacuriosità verso nuo-

ve esperienze.Se rifiuta un sapore,prova a riproporlodopo qualche gior-no. Se però lo ri-fiuta anche al se-condo tentativo, è

meglio rinunciare a pro-porglielo per un periododi tempo più lungo: il

pasto è un rito gioioso, che non de-ve trasformarsi in una lotta!

del palato: finché vie-ne allattato non ha al-cuno stimolo a eser-citare questa capa-cità, perché la tet-tarella del biberon oil capezzolo arrivanofino in fondo al palato egli fanno scendere il latte diret-tamente nella gola.La sequenza dell’introduzione deicibi è molto opinabile e co-munque prevede, comevedremo nelle prossimepagine, l’inserimento pro-gressivo di verdura, frutta,cereali, quindi carne e pe-sce, uovo (dopo gli 8-10mesi), pomodoro.

Un passo dopo l’altroEsistono sono ragioni fisio-logiche che spingono allo svezza-mento: sia nuove esigenzenutrizionali e di crescita, chenon vengono più soddisfat-te appieno dal lattematerno o artificia-le, sia un livello dimaturazione gastroen-terica sufficiente perché il bambinopossa assumere senza danni e me-tabolizzare alcuni cibi solidi.

La mamma è quella che ti insegna la tecnicadell’osmosi : chiudi la bocca e mangia!(detto popolare)

Se vuoi prevenireatteggiamenti di rifiuto del cibo,

che potrebbero protrarsi anche neglianni a venire, non sottovalutarel’aspetto affettivo del delicato

passaggio dal latte allapappa.

PAPPA E COCCOLE

Da

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a 6

mesi

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Nel delicato periodo dello svezza-mento è importante procedere mol-to gradualmente, perché più si vaadagio, più tutto andrà liscio: intro-duci un cambiamento alla volta, nelsapore o nella consistenza.Prepara la pappa con molta atten-zione, in modo che sia gradevole –per esempio una farina in brodo ve-getale, senza sale e senza zucche-ro (se ci metti la carota avrà comun-que una punta di dolce) – emantienila costantementetiepida al punto giusto. Sistemati in un angolo dellacasa che sia gradito al bam-bino, possibilmente diversoda quello che abitual-mente riservi ai giochi ealle poppate.Evita di tenere inbraccio il piccolo, seti sembra che questaposizione gli ricordi ilseno materno. Forse

I primi pastisarà meglio metterlo seduto nelseggiolone o nella seggiola a scalet-ta e imboccarlo di fronte. Non riempire troppo il cucchiaio,ma mettici solo poca pappa sullapunta – dopo aver controllato latemperatura – e non cacciarglielotutto in bocca: per ora il bebè riescesolo a succhiare. Copri il tavolo conuna tovaglia plastificata e fai indos-sare al bimbo un ampio bavaglino o

un tovagliolo, perché di sicurosi sporcherà parecchio.Infine, la raccomandazionepiù importante: non averefretta e non perdere la pa-

zienza!In ogni caso, tieni

pronto il solito latte,oppure non esita-re a offrirgli nuova-mente il seno, nelcaso rifiuti del tutto

o in parte il nuovo ali-mento.

Desideri (come è giusto)che tuo figlio si abituida subito a nonsprecare il cibo?Mettigliene nel piatto

poco per volta: se haappetito e la pappache gli proponi è di suogradimento, sarà luistesso a farti capire

che ne vorrebbe ancora.È una situazionemigliore rispettoalla scodella colma,che non finisce mai.

Poca pappa nel piattino

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Il cucchiaio,questo sconosciutoAlcuni bambini cominciano a ‘suc-chiare’ dal cucchiaino con grandeentusiasmo, altri però combinanopasticci che mettono a dura provala pazienza della mamma.Certe volte spalancano la bocca eaccettano la pappa, ma poi stringo-

no le labbra, facen-dola così uscire dagliangoli della bocca e

scivolare lentamentegiù sul mento.Altre volte oppon-gono re sistenza, te-nendo in bocca 2 o3 cucchiaini di pap-

pa, per poi sputarlatutta in una sola volta.

Insomma, il ‘tirocinio’ alcucchiaio richiede una certa do-

se di pazienza, disponibili-tà e anche... un po’ di alle-

gria, perché il piccololo vive come un gio-co ed è convinto

che anche tu la pen-si così.

Riuscire allora a mante-nere calma e buonumore è

importante per fargli sentireche mangiare è un piacere.

Probabilmente leprime volte tuo fi-glio non farà un pa-sto completo, ma

vorrà alternare il lattealla pappa meno liquida. Se

all’inizio proprio non vuole sapernedel cucchiaino, fagliela mangiare nelmodo abituale: puoi usare il bibe-ron, con l’avverten-za di allargare unpo’ il foro della tet-tarella, per consentirealla pappa di scor-rere meglio. Nei li-miti del possibile,non stabilire oraritroppo rigidi per ipasti, ma lascia chesia il bambino stesso aregolarsi secondo le sueesigenze.La differenza più importante tra ilbambino allattato al seno e quello al-lattato artificialmente èche durante lo svez-zamento quest’ultimodeve assumere unaquantità di proteine infe-riore (quindi meno carnee meno formaggio), poi-ché il latte artificiale ne con-tiene di più.

Ognun dà pane,ma non come mamma (detto popolare)

I bimbi accettanopiù facilmente il cucchiaiose hanno la possibilità di

scoprirlo e provarlo da soli. Accostatuo figlio alla tavola quando pranzate

o cenate e dagli in mano uncucchiaio, che userà come un nuovo

giocattolo da mettere in bocca,per provare a imitarvi:

e lascialo fare.

TRA GIOCO E IMITAZIONE

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La dieta dei più piccini deve rispet-tare le loro esigenze nutrizionali. Og-gi si tende invece a esagerare conle proteine, stimolando eccessiva-mente il ritmo di crescita, con il ri-schio di una futura obesità. Anche igrassi vanno utiliz-zati con moderazio-ne: oltre a quelli con-tenuti naturalmentenegli alimenti, bastaaggiungere un cuc-chiai no di olio extra-vergine d’o liva. Nelprimo anno di vita so-no poi da evitare sale ezucchero per tre buoni mo-tivi: il sistema depurativo non è an-cora maturo per eliminare i sali, siprevengono future malattie metabo-liche e cardiovascolari, non si ‘dise-duca’ il gusto del bambino con sa-pori troppo forti.

E da bere?• Fai bere rego-larmente e ab-bondantemente altuo bambino acqua oligo-minerale naturale conresiduo fisso non supe-riore ai 500 mg per litro, conservatain bottiglie di vetro. Poi, lontano dai

Una dieta equilibratapasti, succhi di frutta fresca e, do-po i 12 mesi, spremute di agrumisenza aggiunta di zucchero (almassimo un pochino di miele).Per tisane e infusi segui i consigli delpediatra: i più indicati per i piccolissi-

mi sono comunquel’infuso di finocchiodopo i pasti, quello ditiglio per la sera (con-cilia il sonno) e il tècinese Bancha (noncontiene teina ed è

molto ricco di fluoro).

Come prepararela pappa

Presta grande attenzione a tempi emodalità di cottura dei cibi, in parti-colare delle verdure, che contengo-no vitamine e sali minerali. • Per il brodo, taglia minutamente leverdure e falle cuocere per non piùdi 10 minuti nella quantità di acquanecessaria, più mezzo bicchiere. Seinvece vuoi utilizzare solo le verdure,cuocile a vapore (non a pressione,

né al microonde). • Frutta e verdura vanno

sempre lavate accurata-mente (prima di tagliarlee non dopo, in mododa ridurre al minimo la

Per preparare lapappa del tuo bimbo ti

servono una pentolina di acciaioinossidabile o di vetro da fuoco, un

passaverdura, una grattugiainossidabile a lame diverse, un

cestello per cuocere le verdure avapore, una centrifuga per

succhi di frutta e diverdura.

GLI ATTREZZI NECESSARI

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intatte le sostanze vitali di frutta everdura, tagliale o centrifugale soloal momento di darle al tuo bambino. • Evita anche di tenere al caldo perlungo tempo i cibi preparati, o di ri-scaldarli, perché le loro caratteristi-che organolettiche si alterano evanno perdute molte sostanze nu-

tritive, sensibilissime alcalore.

perdita di vitamine), non solo permotivi igienici, ma anche per elimi-nare eventuali sostanze tossichesuperficiali. Se vuoi evitare il rischiodi contaminazione da antiparassita-ri (che purtroppo penetrano nei ve-getali), utilizza solo prodotti biologi-ci, biodinamici o coltivati in pro-prio, non trattati chimicamente, cheapportano anche sostanze nutritivedi migliore qualità. Per conservare

Se sospetti che tuo figliosoffra di un’intolleranza aqualche alimento, con-sulta il pediatra o un me-dico o meopata esperto innutri zione, in modo daintervenire al più presto

con una ‘dieta a elimina-zione’ dei cibi sospetti,affiancata da una curariequilibrante. Gli alimentiche più frequentementecausano intolleranze neibambini sono: formaggi,

carne di manzo e vitello,soia, legumi, pomodori,patate, agrumi, zucche-ro, uova e pollo. Il lattevaccino non deve esseresomministrato prima dei12 mesi.

Le intolleranze alimentariD

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Semaforo verde a…Tra i cereali, dai sempre lapreferenza al riso (anche sot-to forma di crema): è il più di-

geribile e ‘vicino’ al bambino, per ilfatto di essere cresciuto nel gremboliquido della terra.È bene nutrire i bambini con alimen-ti che abbiano as-sorbito molta luce ecalore durante la lo-ro crescita, trasfor-mazione e conser-vazione. La carota,arancione e dolce,benché cresciuta sottoterra, ha nel colore e nel saporele forze del fiore.Cerca di privilegiare sempre ortaggifreschi, possibilmente provenientida agricoltura biologica o biodina-mica. Le pappe preparate con una lungacottura vanno a nutrire l’organismodi calore, che aiuta a combattere iraffreddori.Invece dello zucche-ro bianco raffinato,usa malto di riso(più tardi anchedi frumento) odel concentra-to di mele.

Cibi sì, cibi noSemaforo giallo a…• Non dare troppo presto albimbo alimenti a base di fru-mento, che contiene glutine:

anche se il piccolo non è affetto daceliachia (l’intolleranza permanenteal glutine), il frumento assunto primadegli 8 mesi con pappe, biscotti,

crostini di pane e altritipi di alimenti industriali

può indurre un’intol-leranza transitoria.Meglio iniziare dai10 mesi con piccoli

assaggi di farina se-mintegrale, leggermente

tostata a secco e cotta in brododi verdura.• Il pane è un cibo sanissimo, ma illievito in esso contenuto può fermen-tare nel pancino: va meglio quellosecco, da sbocconcellare, che gio-va anche alla dentizione.• Le verdure surgelate non sonodannose, ma neppure vitali comequelle fresche. • Nel primo anno di vita utilizza conmoderazione i vegetali che possonoprovocare flatulenza (cavolo, cipol-la, fagioli, carciofi). Non frullarli, ma

usa sempre il passaverdure.• Cerca di ritardarel’introduzione di car-

Quello dello svezzamentoè un momento delicato e digrande cambiamento: non

complicarlo introducendo nella dietadel tuo bambino alimenti

non naturali!

SOLO CIBI NATURALI

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salute dei più piccini (dopo i 12 me-si non ci sono problemi).Al di sotto dei 2 anni sono da evita-re: insaccati di maiale e di manzo,carni crude, dadi per brodo, pescigrassi freschi (sarde, trote, cefali) oconservati (tonno, salmone, sardi-ne, baccalà), formaggi fusi (formag-gini), selvaggina, cibi cot ti da più diun giorno e conservati in frigorifero.È poi sconsigliabile l’uso abituale diprodotti conservati o inscatolati, an-che se destinati specificamente allaprima infanzia, che contengonosempre alti quantitativi di sale.Assolutamente vietatisughi, salse, spe-zie, piatti moltoelaborati, vino,caffè, cacao e cioc-colato, tè forte, bevande gassate,zucchero bianco raffinato.

ne, pesce e uova nella dieta del be-bè: nutrito con latte, cibi freschi bio-logici e integrali, yogurt, formaggiograna e ricotta, non ha bisogno di al-tro. Del resto, i denti canini (tipici de-gli animali carnivori) spuntano soloun anno dopo la comparsa dei primiincisivi, intorno ai 18 mesi. In più, lacarne proviene spesso da bovini opolli allevati in condizioni artificiose estressanti, ‘imbottiti’ di farmaci (anti-biotici e ormoni). In ogni caso, dai altuo bambino l’uovo (solo il tuorlo finoall’anno di età), il pesce magro e lacarne (ben cotti a vapore) non più diuna volta alla settimana.

Semaforo rosso a…Il miele non va dato primadell’anno di età, perché po-trebbe contenere batteri o

bacilli potenzialmente dannosi per la

Quando prepari il brododi verdura per tuo figlio,puoi fare in modo che, con l’aggiuntadi condimento e pastao riso, possa diventareun primo per tuttala famiglia. Spesso

basta prendere alcunicucchiai dalla minestradi verdura degli adulti,prima di aggiungereil condimentoe schiacciare i pezziinteri con la forchetta. Evita per ora la patata:

è un alimento tropporicco di solaninaper un bambino piccolo,stimola la produzionedi insulina e favorisceil sovrappeso. In più,una volta cotta,non si conserva a lungo.

Per non lavorare troppo

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Quando tuo figlio ha qualche mesedi vita puoi cominciare a usare ilmarsupio e il passeggino. Non esi-ste un’età ideale per abbandonarela fascia portabebè e la carrozzina avantaggio di questi ‘mezzi di tra-sporto’: tutto dipende dalle dimen-sioni e dal peso del bam-bino, dallo sviluppo dellasua colonna vertebrale eanche dalla sua… irre-quietezza. Quello che ècerto è che facendo lecose al momento giu-sto, senza anticipa-re i tempi, si raffor-zano il suo senso disicurezza e la suatranquillità, preve-nendo probabil-mente vari tipi dipaure.

Il marsupio È l’evoluzione della fascia portabe-bè (vedi a pag. 66) ed è disponibilein diversi modelli e materiali. Lo stret-to contatto con il corpo dell’adulto eil movimento ritmico del suo passosono molto piacevoli per il bambino.Unico neo: non tutti i genitori hannola forza fisica necessaria per utiliz-zarlo a lungo!

Si va a spasso!Il passeggino Consente al piccolo maggiore libertàdi movimento rispetto al marsupio espesso gli concilia il sonno. Se scegliun modello completamente reclina-bile puoi usarlo anche quando tuo fi-glio non è ancora in grado di stare

seduto in modo confor-tevole (in questo caso,è preferibile che il bim-

bo sia rivolto verso di te).Il passeggino ideale…• è comodo per il bam-bino, gli consente an-che di riposare o dor-mire comodamente;

• è nettamente più altodel livello dei tubi di sca-rico delle automobili;• prevede l’applicazione

di un riparo per protegge-re il piccolo da pioggia e vento;• consente di riparare il bambinodal sole;• ha un dispositivo frenante sulledue ruote posteriori;• è maneggevole e pieghevole, sichiude facilmente, entra nell’auto onell’ascensore;• ha ruote grandi, adatte anche allestrade non asfaltate;• è munito di ganci per la borsa e diun cestello per i sacchetti della spesa.

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molto precocemente, in una sdraiet-ta o nel passeggino con lo schiena-le sollevato: il fatto di starsene 4 o 5mesi a guardare il cielo e i volti chesi affacciano alla culla non pregiudi-ca in alcun modo il suo sviluppo in-tellettivo. È anzi opportuno che stiail più possibile orizzontale, sdraiatosu un piano rigido ricoperto da unostrato morbido di 2-3 centimetri almassimo: la cosa migliore è appog-giare sul pavimento una trapunta la-vabile o una vecchia coperta bentesa. Vi si adagerà sopra il bebè, avolte prono, con qualche oggettodavanti, a volte supino, perché pos-sa guardarsi intorno. Da qui comin-cerà a rotolare, strisciare e gattona-re, per scoprire i vari oggetti che locircondano.

In automobileIn automobile si deve usare l’appo-sito seggiolino che, verso i 4-5 me-si, può avere lo schienale meno re-clinato rispetto a quello per i neona-ti. Solo dopo i 10 kg di peso si puòcominciare a sistemare il seggiolinoin senso di marcia.Durante un viaggio lungo prevedipause frequenti; d’estate evita diviaggiare nelle ore calde e ripara ilpiccolo dalla luce diretta del sole edal caldo eccessivo, ma anche dal-l’aria condizionata troppo fred da.

Sdraietta sì o no?Dopo il terzo mese, molti genitoriiniziano a usare la seggiolina per be-bè, oppure mettono il neonato inposizione obliqua, sorretto da cu-scini. Forse è ancora un po’ presto,secondo la regola di non imporre alneonato una posizione che nonpossa raggiungere o cambiare dasolo. Metterlo anzitempo in posizio-ne obliqua o seduta porta il pesodel suo corpo a premere sulla partebassa della schiena (vertebre lom-bari) e lo obbliga a curvarsi, impe-dendogli il gioco così importante dipiegare le gambe a suo piacimento.È da sfatare l’idea che il piccolo vadaaiutato a sorreggersi sulla schiena

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Dove ci sono bambinic’è un’età dell’oro(Novalis)

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La presenza del bambino contribui-sce a rinsaldare il legame e l’amorenella coppia, tuttavia è inevitabileche tra mamma e papà nascano di-vergenze e contrasti assolutamentenormali nei rapporti umani, in fami-glia come nel lavoro o tra amici. Delresto si sa: amore e conflitti convi-vono nell’esistenza quotidiana diogni coppia, bi-sticci e discussio-ni fanno quasi ine-vitabilmente partedella vita in co-mune. Talvolta invece igenitori sentono ilbisogno di stare in-sieme in tutta tranquil-lità, per fare acquisti, tra-scorrere qualche ora insieme agliamici, andare al cinema o a un con-certo. Desideri più che legittimi, mapurtroppo non sempre facili da rea-lizzare.Le soluzioni comunque si possonotrovare e le ore libere, anche poche,permettono di prendere le distanzedalle preoccupazioni quotidiane edalla routine. In questi casi i nonnisono sempre una grande risorsa,ma, se non è possibile ricorrere a lo-ro, ci si può magari mettere d’ac-

La coppiacordo con altre coppie di amici peroccuparsi a turno dei bambini, econcedersi reciprocamente unapausa di relax.

Parole per rinsaldarela relazionePer crescere sereno, un bambinoha bisogno di due genitori affettuo-

si, che si prendonocura di lui, ma ancheuno dell’altra. Se l’inte-sa dei due partner ve-nisse meno, si trove-rebbe a dover soddi-sfare tutta l’attesa di

felicità di mamma epapà: un peso davvero

enorme per le sue piccolespalle, decisamente superiore

alle sue possibilità! È bene perciò che i genitori parlinomolto tra loro dei nuovi sentimentiche stanno vivendo, per impararead accettarli, anche se provocanoqualche disagio. Di fronte alle situa-zioni problematiche è importanteparlare, magari anche litigare aper-tamente, per non rischiare che deimalintesi arrivino a minare la relazio-ne. Spesso le parole fanno svanire,come nuvole al vento, piccoli malu-mori più o meno ragionevoli.

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…si inizia a vederela vita da un’altra

prospettiva. L’arrivo del figliopermette di scoprire dentro di sé

aspetti nuovi e sconosciuti: il contattocon un bambino piccolissimo porta in

superficie il lato intuitivo, creativo,fanciullesco e spontaneo del

proprio carattere.

QUANDO NASCE UN BAMBINO…

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che il papà, soprattutto se è alla suaprima esperienza, provi una fortegelosia nei confronti dell’esserinoche inevitabilmente monopolizza tut-te le attenzioni della sua compagna.La potenzialità distruttiva di questosentimento non sta tanto nel fatto diprovarlo, quanto nel tenerlo nasco-sto, nel cercare di seppellirlo dentrodi sé: negare l’evidenza può solopeggiorare le cose. Del resto, sitratta di problemi universali, che tut-ti si trovano prima o poi ad affronta-re, anche quando non li voglionoammettere. Nel momento stesso in cui due ge-nitori si confidano reciprocamente esenza reticenze i sentimenti che pro-vano e le difficoltà che intravedono,cominciano anche a ricreare quel vin-colo di coppia che in certi momenticredono magari di avere perdutocon l’arrivo del ‘terzo incomodo’.

E il sesso?Dopo la nascita di un figlio, moltecoppie si lamentano che il sessonon sia più come ‘prima’. Spesso siaspettano di ritrovare subito piaceree desiderio, ma la natura non lapensa così e, molto pragmatica-mente, inibisce la libido femminileper la maggior parte del periododell’allattamento. Ciò non significaperò rinunciare all’amore: pian pia-no la tensione sessuale si riaccendee, in capo a qualche mese, si riescea ritrovare l’armonia di sempre. E,con un po’ di buonumore, non èneppure difficile riuscire a superare ilpensiero che il bambino potrebbemettersi a piangere proprio quandosi ha voglia di fare l’amore…

Se il papà è un po’ geloso…Qualche mese dopo la nascita delfiglio, capita piuttosto di frequente

Uno dei problemipiù difficili chela neomammae il neopapà devonoaffrontare dopo l’arrivodel figlio è la pauradi dover rinunciare

per sempre alla lorolibertà. Sono spaventatidal cambiamento,dalla sensazionedi perdere la propriaindividualità e possonoavere la sensazione

di non essere ancorapronti. Indubbiamentela loro vita stacambiando, ma,se potessero sapereche è in meglio, i lorotimori svanirebbero.

Dov’è finita la libertà?D

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Non ci sono figli illegittimi,ma solo genitori illegittimi(Anthony Burgess)

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Di settimana in settimana il bimbo sifa più vispo e iniziano già a manife-starsi in modo evidente i tratti dellasua personalità.La notte dorme un po’ più a lungo,di giorno spesso rimane sveglio, haorari più o meno definiti per man-giare e dormire. Ecco che è final-mente arrivato il grande momentodel papà! Il tempo che trascorre insieme alpiccolo e il modo in cui si relazionacon lui sono fondamentali per la suacrescita.Ben presto il piccolo lo accoglieràcon un sorriso radioso, aspettandoche si dedichi a lui per giocare, per

È il momento del papàuna passeggiatina serale, per fargli ilbagnetto. Ecco qualche proposta. • Se il neonato non è affamato ostanco, il bagnetto è sempre occa-sione di intimità e di grande piacere,come pure il massaggio, lento e de-licato;• papà può parlottare un po’ conlui, cantargli una canzone, metterglidi fronte un oggetto o avvicinargli ilviso, per vedere le sue reazioni.• o ancora, può rispondere ai suoisorrisi o ai suoi ‘vocalizzi’ con suonisimili e diversi, intervallati da brevipause; • o inventare una tiritera di paroleda ripetere sempre quando giocacon lui; • o offrirgli oggetti di facile presa,che possa afferrare e far caderesenza pericolo.Non bisogna però mai dimenticareche il gioco lo impegna e lo stancamolto in fretta, che un bambino af-faticato o eccitato non si addor-menta facilmente. Il piccino ha biso-gno di coccole, di attenzioni e disvago, ma non si deve mai esage-rare con troppi stimoli, che rischianodi confonderlo. Meglio piuttosto ri-petere diverse volte la stessa espe-rienza.

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Il diario del papà

Descrivi i tuoi sentimenti, per parlarne

con la tua compagna e... riderne di cuore

con tuo figlio quando diventerai nonno!

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La foto di noi due : non siamo bellissimi

(anche senza la mamma)?

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Praticamente tutte le neomamme siritrovano, nei mesi successivi al par-to, con qualche chiletto di troppo.Questo non è però il momento adat-to per seguire una dieta troppo rigi-da, visto che ora e nei prossimi mesidevi avere l’energia necessaria peroccuparti del tuo bambino. Se allat-ti, poi, il tuo fabbisogno caloricoaumenta notevolmente (circa 500calorie in più al giorno) e devi reinte-

Tornare in formagrare le sostanze nutritive essenziali.Insomma, recuperare la linea non èfacilissimo in questo momento, an-che perché l’allattamento determinaveri e propri attacchi di fame a tuttele ore. Ciò non deve però trasfor-marsi in un pretesto per rinunciarein partenza: puoi sempre cercare dilimitare gli eccessi e fare un po’ diattività fisica moderata, magari dasvolgere all’aperto.

Cerca di trovare un po’di tempo da dedicarea te stessa, perprenderti curadel corpo e recuperareil benessere interiore:sarai così in gradodi affrontare i tuoiimpegni nel modomigliore. Riservaai lavori domestici soloil tempo strettamentenecessario e conceditiinvece, ogni volta chepuoi, una passeggiataall’aperto.Per coltivare l’armoniacorpo-mente, potrestiritagliarti un’ora,una volta o duealla settimana,

da dedicarea una di queste attività:• la ginnasticarespiratoria,che insegna a gestiree sfruttare al megliole potenzialitàdel respiro,per prevenireaffaticamento,mal di testa, insonniae ansia;• l’acquagym,divertente e adattaa chiunque,che permettedi ottenere risultatianaloghi al nuoto;• lo yoga, che sciogliele articolazioni, insegnaa impostare una corretta

respirazione, rilassae migliorala consapevolezzadel proprio corpo,stimola la circolazionee l’ossigenazionedei tessuti;• il Pilates, che allungae tonifica i muscoli,accresce la stabilitàdel corpo, migliorala respirazione e facilitail rilassamento mentale;• il Tai Chi, basatosu una sequenzadi movimenti molto lenti che mettonoin relazione corpo,mente e anima,favorendoil rilassamento.

Un po’ di tempo per te

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na, un neurotrasmettitore che ha ef-fetto calmante e antidepressivo. • Anche il magnesio, contenuto nel-la frutta secca, nel cacao, nella soia,nelle verdure a foglia verde, nei semioleosi, nei legumi, nel latte e nei suoiderivati, migliora il funzionamento

del sistema nervoso, atte-nuando l’irritabilità e il

nervosismo.

Qualcheconsiglio

• Cerca di consu-mare frutta e verdura

freschissime, in modo che non nevadano perduti i principi nutritivi, co-me le vitamine. • Suddividi la razione giornaliera in4-5 piccoli pasti: mangiare poco espesso favorisce una corretta assi-milazione dei cibi. • Fai una prima colazione ricca disostanze energetiche.• Consuma proteine animali non piùdi una volta al giorno, preferibilmen-te di sera.• Sala poco i cibi e bevi molta acquaoligominerale durante la giornata. • Ricorda infine che una volta ognitanto uno strappo alla regola nonmette in crisi un regime alimentareequilibrato!

Attenzionea ciò che mangiLa dieta ideale dovrebbe essere ilpiù possibile variata, escludendotutti gli alimenti ricchi di calorie, mapoveri di principi nutrizionali, comegli zuccheri, i dolciumi, gli insaccati,i fritti e, soprattutto, gli alcolici che,tra l’altro, influiscono nega-tivamente sui livelli diacido folico e vita-mina C. Se riesci,elimina anche glialimenti industrialicontenenti additivi,coloranti e conservanti, scegliendopiuttosto cibi freschi.

Gli alimenti più indicati• Verdure a foglia verde, crucifere (ca-voli, cavolfiori, broccoli, rapanelli), or-taggi e frutta di colore giallo (carote,zucca, meloni, albicocche), verdurecrude, frutta fresca (soprattutto bana-ne, agrumi, kiwi e fragole) e secca.

• Legumi, cereali integrali.• Latte e derivati, pesce,uova, carne; olio extraver-gine d’oliva per condire. • Alcuni cibi, come pasta,

patate, riso, pane, legumi, latte, ver-dure a foglia verde, noci e semi, au-mentano la produzione di serotoni-

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L’attività fisica permette di bruciarei grassi conservando allo stessotempo la massa muscolare, così il li-vello metabolico rimane elevato no-nostante la perdita di peso. In più,aiuta a prevenire i dolori alla schie-na, combatte la stitichezza, migliorala circolazione sanguigna e aumen-ta la produzione di prolattina, quindidi latte.Qualche piccolo consiglio: dai la pre-ferenza alle passeggiate all’aperto,nel verde, magari in com pagnia deltuo compagno e del tuo bambino(puoi trasportarlo nel marsupio), op-pure al nuoto, evitando invece l’ae-robica, che produce nell’organismomolto acido lattico, dannoso per iltuo latte.

Per gli addominali Due semplici esercizi che aiutano arestituire tono ai muscoli (senza pe-rò affaticarli), rilassano la parte bas-sa della schiena e tonificano le co-

Un po’ di motosce, stirando leggermente i tendiniposteriori della coscia e del pol-paccio.

Primo esercizio• Sdraiati a terra in posizione supina,con le braccia lungo i fianchi e il cor-po completamente rilassato; respiraprofondamente con l’addome; • espirando, contrai gli addominali,come ‘risucchiandoli’ verso la co-lonna vertebrale; • mantieni la contrazione e trattieni ilrespiro per qualche secondo, poi ri-lascia insieme i muscoli e il respiro,rilassando l’addome mentre torni arespirare;• fai diverse ripetizioni, cercando diassecondare il ritmo del tuo respiro.

Secondo esercizio• Sdraiati a terra in posizione supi-na, con le braccia lungo i fianchi e ilcorpo completamente rilassato; re-spira profondamente con l’addome;

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• fletti il ginocchio destro portando-lo al petto, poi tiralo verso il toracecon le mani, tenendo la gamba sini-stra ben stesa a terra; • allunga la gamba destra verso l’al-to, in modo che si trovi ad angoloretto con il pavimento; • stendi verso il soffitto prima lapunta del piede, poi il tallone, tiran-do la punta verso di te; • espirando, riporta la gamba a ter-ra; rilassati e respira profondamente;

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a 6

mesi

• ripeti il movimento completo 4-5volte, poi rilassati per qualche istan-te, respirando profondamente conl’addome; • ripeti quindi l’intera sequenza (gi-nocchio al petto, punta e poi talloneal soffitto, ritorno a terra) con lagamba sinistra;• rimani in posizione sdraiat a, chiudigli occhi e respira profondamentecon l’addome.

‘L’aeroplano’con il tuo bambinoPerché non conciliare la ginnasticacon momenti di svago insieme a tuofiglio? Anche questo può essere unmodo per recuperare la forma fisica.

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:33 Pagina 109

110

Procurati un materassino e un cu-scino da usare come piani d’ap-poggio.Non eseguire questo esercizio (chea te serve per migliorare sia la toni-cità dei muscoli pettorali sia quelladei bicipiti) subito dopo la poppatao prima di mettere il bambino a dor-mire, per evitare che si ecciti troppoe abbia difficoltà a prendere sonno.Siediti su una sedia oppure a terra,con la schiena appoggiata alla pa-rete, in modo che tu possa con-centrare il lavoro muscolare solosulle braccia. Con le braccia in avanti, solleva ilbambino come per simulare il volodi un aeroplano: sicuramente sidivertirà! Inspira mentre alzi lebraccia ed espira quando leabbassi. Esegui questo esercizio una de-cina di volte, sempre riprenden-do fiato.

Dallo yogaLa tecnica yoga com-prende esercizi che aiu-tano a sviluppare e raffor-zare la muscolatura, soprattut-to in allungamento. È un tipo diginnastica che, oltre a scioglierele articolazioni, insegna a im-

postare una corretta respirazione,rilassa e migliora la consapevolezzadel proprio corpo. È anche un otti-mo sistema per combattere la cellu-lite, perché stimola la circolazione el’ossigenazione dei tessuti.La posizione del Triangolo laterale,in particolare, è un vero toccasanaper la colonna vertebrale! Permettedi distendere profondamente tuttala muscolatura paravertebrale su-perficiale e profonda, come pure imuscoli delle cosce, delle gambe edei glutei. La posizione del busto,unita alla spinta delle gambe, eser-cita una vera e propria trazione sullaparte bassa della schiena, preve-nendo e curando numerosi disturbidei dischi, infiammazioni del nervosciatico e torcicollo.Migliora la circolazione e la respira-zione, tonifica gli organi addomi-nali e pelvici.

• Parti dalla posizione eretta,piedi paralleli. Mentre espiri,

con un saltello diva-rica ampiamente

le gambe e aprile braccia.

Da

4

a 6

mesi

Il corpo umanoha una sapienza innata(detto orientale)

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:33 Pagina 110

111

fino al collo. Il braccio destro formauna linea continua con il sinistro. Losguardo è verso la mano in alto. • Mantieni l’immobilità (da 30 a 120secondi) con una respirazione am-pia e ritmica, concentrandoti sullasensazione di apertura suscitata daquesta posizione.• Inspirando, raddrizzati, riportandoi piedi paralleli. • Con un saltello e prendendo an-cora un poco di aria, riporta i piedivicini e le mani in alto. • Espirando abbassa le mani. Ripe-ti ora la posizione dall’altro lato.

Ruota quindi il piede sinistro di 90gradi e il destro di 45 nella direzionedel sinistro (queste inclinazioni sonoimportanti, perché rendono agevolela corretta apertura dei fianchi e larotazione dal basso del tronco). • Spingendo con il piede sinistroverso sinistra, scivola con il baricen-tro e apri il fianco destro. • Espira e porta la mano sinistra vi-cino al piede sinistro. Se non ci rie-sci, va bene anche poggiare la ma-no sul piede o sulla caviglia (ma legambe devono restare diritte!) Larotazione parte dal bacino e arriva

Da

4

a 6

mesi

Rispetta i ritmiche la maternità imponeall’uso delle tue energiee del tuo tempo.Esercitati quandone hai tempo, quandotuo figlio dormeo quando rimanetranquillo dopola poppata, magarisulla sua sdraietta.Se il tuo bambinoha bisogno di te,ovviamente dovraiinterrompere gli esercizi. Poni particolareattenzione nel piegarti

e nel rialzarti, perchédopo il parto la schienaè estremamentevulnerabile.Quando devi sollevarequalcosa di pesante,piega le ginocchiae mantieni la schienadiritta, contraendole natiche e spingendoverso il basso scapolee spalle. Per sollevaretuo figlio, rassettarela casa o faredel giardinaggio,mettiti in posizioneaccovacciata, invece

di piegarti in avantiinarcando la schiena.Stai spesso sedutasul pavimento e prenditicura del bambinotenendolo in gremboo tra le tue gambe tesee divaricate. Quando allatti, staiseduta con la schienaeretta, oppure sdraiatisu un fianco tenendoil bambino accanto a te(vedi alle pagg. 38-39).Mantieni le mandibolerilassate e cerca di nonincurvare le spalle.

Per non stancarti troppo

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:33 Pagina 111

Oggi .................... compio

6 mesi

Peso ....... chili e ................. grammi

sono lungo .......... cm

Da quando sono nato ho imparato

a fare un sacco di cose :

.........................................................................

.........................................................................

Le cose che mi divertono di più sono:

.........................................................................

.........................................................................

Da

4

a 6

mesi

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:33 Pagina 112

Quando sono un po’ nervosetto la mia

mamma e il mio papà hanno scoperto

che mi tranquillizzo se

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

Di notte dormo circa .................. ore

e di giorno faccio ................. riposini

Bevo il latte ............. volte al giorno,

ogni poppata dura circa .......... minuti

I primi alimenti che ho provato sono: ........

.........................................................................

.........................................................................

Da

4

a 6

mesi

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:33 Pagina 113

Ecco le mie fotoa 6 mesi

Da

4

a 6

mesi

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:33 Pagina 114

Da

4

a 6

mesi

note .............

......................

......................

......................

......................

......................

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:34 Pagina 115

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:34 Pagina 116

Da 7 a 9 mesiGiorno dopo giorno,gli interessi di tuo figliocrescono. Ora che sa faremolte più cose, il giocoassume per lui sempremaggiore importanza:prende con consapevolezzal’orsacchiotto di pezza, agitail sonaglio… prima ancorache tu te ne renda conto,ti ha già afferrato capelli,occhiali, un orecchio…ha appena ‘scoperto’ l’allucee sa già che cosa farne…Tutto è gioco per lui, e usai cinque sensi per farepiù esperienze possibili. È un’età di grandicambiamenti. Iniziaa ‘strisciare’ sul pavimento;presto, forse, gattonerà.Spuntano i primi dentini,e per questo il bimbo èspesso irritabile, dorme male.

Prosegue lo svezzamentocon la scoperta, giornodopo giorno, di nuovi sapori,nuovi profumi e nuoveconsistenze degli alimenti.Si manifestano poi due pauretipiche di questa età– la paura dell’estraneoe quella dell’abbandono –che possono provocaredelle vere e proprie crisid’angoscia: risvegli notturniin preda a un piantoinconsolabile, reazionidisperate in presenza di voltisconosciuti…Ma non è il casodi preoccuparsi. Leggendoqueste pagine scopriraiche, procedendo per gradi,assecondando i ritmi del tuobimbo, riuscirai ad affrontareserenamente questa fasedelicata.

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:34 Pagina 117

118118

Lo sviluppo del terzo trimestre

IL MOVIMENTO E LA POSTURA

Se è sdraiato riescea cambiare posizioneda prona a supinarotolando sul fianco.Comincia a muoversi, prima‘strisciando’ sul pavimentoe poi, più avanti, fa i primi

tentativi di gattonamento.Sa mettersi sedutoda solo e rimane sedutosenza appoggiarela schiena. Ha un buonequilibrio in questaposizione, tanto che

può inclinarsi in avantiper afferrare un oggetto.Presto riuscirà anchead alzarsi in pieditenendosi a un sostegno,ma solo per poco tempo.Poi cade all’indietro.

I MOVIMENTI FINI

Allunga le maniper prendere un oggetto

e riesce anchead afferrarlo solo

con indice e pollice, inveceche con tutta la mano.

IL LINGUAGGIO E L’UDITO

Usa sillabe ripetute(«da-da, ma-ma»)per indicare qualcosache desiderao per richiamare

l’attenzione. Imita i versidegli adulti: tossire,schioccare le labbra,fare ‘brr’. Si gira versola fonte che ha prodotto

un suono, in qualsiasidirezione eccettoche sopra la sua testa(anche se percepisceil rumore).

LA VISTA

Osserva con attenzioneciò che accade

o che c’è intorno a lui:ambiente, oggetti, persone.

Guarda in direzionedi un oggetto che cade.

Da

7

a 9

mesi

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:34 Pagina 118

Lo sviluppo del terzo trimestre

LA COSCIENZA DI SÉ

La percezione di sé comepersona separata dalle

altre è ormai completa,anche se all’inizio può

spaventarlo (per esempioquando si sveglia di notte).

LE RELAZIONI E IL GIOCO

Fa ‘ciao’ con la manina.Muove un sonaglioper produrre il suonocon intenzione e sbatteoggetti sul tavolo per fare

rumore. Sa ritrovareun oggetto se può vedereil gesto dell’adultoche lo ha nascosto.Porge un oggetto

ma non sa metterloin mano alla personaa cui lo offre. Giocacon il suo corpo:mani, piedi, bocca.

LA PAPPA

È in grado di tenerein mano e mangiare

da solo un biscottoo un pezzo di pane.

Afferra il biberonquando beve.

Da

7

a 9

mesi

119

IL PESO

• Maschi da 7 a 11 kg

• Femmineda 6,6 a 10,2 kg

LA DENTIZIONE

Spuntano gli incisivi centraliinferiori.

LA STATURA

• Maschi da 68 a 77,5 cm

• Femmineda 65 a 75 cm

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:34 Pagina 119

120

...il sonnoA partire dai 6-7 mesi, alcuni bam-bini la notte arrivano a dormire an-che per 7-8 ore filate. Un errore co-mune a tanti genitori è quello di in-terpretare come segni di disagio al-cune reazioni assolutamente nor-mali: nei momenti di passaggio dalsonno agitato a quello tranquillo ilpiccolo può frignare un po’, rigirarsinel letto a piangere per qualche mi-nuto. Prendendolo in braccio, inve-ce di limitarsi a tranquillizzarlo, lo sisveglia completamente, impeden-dogli così di passare dal sogno alsonno profondo. Questa è una dellepiù importanti cause di disturbi delsonno nel primo anno di vita: conl’intento di calmare il bebè, di fattogli si impedisce di dormire.IL CONSIGLIO Ascoltare il piantodel bebè non è facile, ma devi sfor-zarti di resistere, perché dormire èper lui molto importante e il disagiocausato da un’interruzione del son-no è maggiore di quello che provase lo lasci piangere un momento,senza intervenire subito. Quandoinvece non smette di piangere, av-vicinati con dolcezza, parlagli sot-tovoce e cerca di trasmettergli unsenso di calma, facendogli capireche è notte e perciò si fa la nanna.

Alle prese con......la pappaA questa età lo svezzamento è disolito avviato e, molto gradualmen-te, il piccolo sta integrando nellapropria alimentazione una quantitàsempre maggiore di cibi solidi o se-misolidi. Dopo i 6 mesi, infatti, ilbambino è capace di deglutire e in-ghiottire il cibo, ha un sistema dige-stivo e immunitario sviluppato e isuoi reni sono in grado di eliminare isali minerali in eccesso; a ciò si ag-giunge un aumentato fabbisogno diprincipi nutritivi.IL CONSIGLIO Alcuni bambini allat-tati al seno mostrano una notevoleresistenza ad abbandonare il lattematerno, e del resto questo non ènemmeno necessario: per qualchemese ancora puoi continuare ad al-ternare le pappe con le poppate.In particolare è meglio sostituiresolo in un secondo tempo la pop-pata serale, che favorisce un sonnotranquillo.

...il piantoPoco a poco, scoprirai tanti piccolitrucchi per tranquillizzare il tuo bim-bo quando piange. Devi però rag-giungere un buon livello di confiden-za con lui, per capire sempre meglioche cosa scatena le sue urla.

Da

7

a 9

mesi

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:34 Pagina 120

121

moderato dondolio ritmico può cal-marlo. Anche il movimento dell’au-tomobile sortisce a volte un ‘magi-co’ effetto soporifero. Spesso il ba-gnetto ha un buon potere rilassante.Alcuni giocattoli aiutano a distrarreil bebè e a frenare i suoi scoppi dipianto, in particolare quelli che e -mettono qualche rumore quandovengono toccati.

Non esiste una ricetta unica per risol-vere questo problema, perché ognineonato è un caso a sé: quello chefunziona con uno può rivelarsi inutilecon un altro. Procedi per tentativi,anche a costo di sbagliare. Quandoconoscerai meglio tuo figlio, potraifacilmente calmare il suo pianto. IL CONSIGLIO Se il pianto è causa-to da stanchezza o irritabilità, un

Il diario della nannaA 7 mesi di notte dormo .......... ore

e di giorno faccio un sonnellino

dalle .......... alle ..........

A 8 mesi di notte dormo .......... ore

e di giorno faccio un sonnellino

dalle .......... alle ..........

A 9 mesi di notte dormo .......... ore

e di giorno faccio un sonnellino

dalle .......... alle ..........

Da

7

a 9

mesi

Dio non poteva essere ovunque,perciò ha creato le madri(detto ebraico)

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:34 Pagina 121

122

Alla fine del sesto mese, la relazionemadre-figlio cambia e ha inizio unprocesso di reciproco distacco. Na-turalmente il bambino continueràancora per molto tempo a cercarela presenza e le coccole dei genito-ri, vorrà essere preso in braccio, mala stretta relazione corporea dei pri-mi mesi ora si allenta, lasciandospazio a nuove attività autonome.Quando il piccolo è in grado di stareseduto con sicurezza, si apre per luiun periodo di intensa esplorazione:ogni giorno scopre nuovi giochi e isuoi movimenti diventano semprepiù consapevoli. Dopo il settimo me-se, poi, il bimbo impara a coordina-re sempre meglio il movimento dellegambe per gattonare, un passag-gio molto importante, che sviluppala piccola muscolatura (vertebrale eparavertebrale) della colonna.

Nuove abilità in arrivoGiochi semprepiù elaboratiIl bebè è ora un giocatore instanca-bile. Si diverte molto con i giocattoliappesantiti alla base, che ritornanosempre in piedi: con una piccolaspinta della mano li fa oscillare e sidiverte a vederli tornare da soli nellaposizione di partenza. Gli piaccionoanche i giochi da far cadere (birilli,cubi, scatole cilindriche), quelli dafar rotolare (palle, bottiglie di plasticapiene d’acqua, con dentro piccolioggetti galleggianti), da scuotere(scatole o bottiglie piene di bottoni),da battere tra loro (un cucchiaio euna pentola), da tirare fuori da uncontenitore (una scatola contenentediversi giocattoli, un sacchetto ditessuto pieno di pezzi di stoffa o na-stri), per poi rimetterli dentro e rico-minciare daccapo.

Lascia che il tuobambino facciaautonomamente i suoitentativi per conquistarenuove posizioni e nuoveabilità. Molte mamme(e nonne) si rovinanola schiena tenendo

i bimbi per le duemanine e aiutandoliin questo modoa muovere i primi passi.Si è visto inveceche lasciandoli fare(ovviamente sottoattenta sorveglianza)

e permettendo lorodi alzarsi in piediappoggiatia un sostegno stabile,se la cavano benissimoanche da soli,acquistando fiduciain se stessi.

‘Posso farcela da solo!’

Da

7

a 9

mesi

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:34 Pagina 122

123

gi, in un ambiente esasperatamen-te asettico è più facile che il bambi-no sviluppi un’ipersensibilità agli al-lergeni.

Ancora, ancora, ancora…Un tratto comune a tutti i bambini èla ripetizione spontanea di ogninuova scoperta.Appena finisci di cantargli una can-

zoncina o di legger-gli un libro, tuo figlio

ti fa capire che vor-rebbe ascoltarli dinuovo. Lo stessoaccade quando sirende conto di riu-scire a lanciare e

raccogliere un og-getto, oppure a se-

dersi e alzarsi da solo. Ècome se dicesse: «Guarda-

temi! Sto imparando, perciò devofarlo tante volte!» La ripetizione lo di-verte, lo rassicura, gli permette difissare dentro di sé le esperienzefatte.A questa età, il bambino è un au-tentico sperimentatore: prova e ri-prova la stessa azione, finché non èsicuro di averla imparata, poi conti-nua a ripeterla, per rinnovare la gio-ia della sua scoperta.

L’importanteè sperimentareOrmai il piccolo gioca con tuttoquanto gli capita a tiro e, quando losi prende in braccio, afferra subito icapelli, gli occhiali, l’orecchio.Vuole fare tutte le esperienze pos-sibili: guardare, toccare, muovere,odorare, ascoltare, comunicare…Non riconosce ancora i materiali dicui sono fatti gli og-getti, ma gli piacemolto sentirne le diffe-renze – ruvido, liscio,duro, molle, freddo,caldo – esploran-doli anche con labocca, le labbra e lalingua per identificarlimeglio.Concedigli di par tecipareil più possibile ai tuoi lavori, aituoi gesti quotidiani, perché le coseche lo circondano sono per lui la piùaffascinante palestra di scoperte.Sia pure con le dovute cautele, la-scialo fare, e cerca di non esseretroppo rigida per quanto riguarda lenorme igieniche: a contatto congermi e batteri, in fondo, il sistemaimmunitario ‘si allena’ a svolgerecorrettamente i suoi compiti.Come spiegano pediatri e allergolo-

Da

7

a 9

mesi

Quello che si impara da fanciullinon si dimentica più(detto popolare)

Il bimbo staimparando a fermare la

propria attenzione su una cosasola. Si fa presto però a disturbarela sua capacità di concentrazioneinterrompendolo continuamentee agendo in sua vece (perché lui

‘non è capace’), invece dilasciargli fare le cose a modo

suo, rispettando i suoiritmi.

LASCIATEMI LAVORARE!

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:34 Pagina 123

124

Poiché linguaggio e sviluppo moto-rio sono strettamente collegati traloro, insieme al desiderio della sco-perta, all’abilità e al movimento ilpiccolo sperimenta ora una nuovavarietà di toni e vo-calizzi. Immerso nelsuo universo sono-ro, fatto di frasi te-nere, filastrocche,ninne nanne, nelgiro di pochi mesiinteriorizza e memo-rizza centinaia di parole.È un lavoro incredibile e silenzioso,indispensabile per arrivare più tardia parlare. Se gli venisse a mancarequesto ‘bagno di parole’ – per pro-blemi di udito o perché privato diquel dialogo affettuoso e costantecon cui ogni madre si rivolge al pro-prio piccino – non riuscirebbe a im-padronirsi del linguaggio.Ecco perché i bambini cresciuti inistituto o ricoverati in ospedale dallanascita, così come quelli che pas-sano per troppe mani distratte, dipersone che non parlano abbastan-za con loro, corrono proprio questorischio, più frequente di quanto nonsi creda. Ogni bambino prepara e modella ilproprio linguaggio ascoltando chi

Il percorso delle paroleparla intorno a lui e con lui, soprat-tutto nel suo primo anno di vita. Èquesto un periodo di particolare sen-sibilità alla lingua parlata: quanto piùè piccolo, infatti, tanto più assimila i

suoni della voce u -mana, che lascianonella sua mente unatraccia indelebile.Il lungo lavoro di as-sorbimento incon-

scio dura mesi, quasinel silenzio, poi esplo-

de, magari da un giorno al-l’altro, in un profluvio di parole. Ognipiccino lo fa con tempi propri: os-serva il tuo bambino senza interferi-re e, soprattutto, evita tassativa-mente ogni confronto con gli altripiccini.D

a

7 a

9 m

esi

Stella stellinala notte si avvicinala fiamma traballala mucca è nella stallala mucca e il vitellola pecora e l’agnellola chioccia e il pulcinoognuno ha il suo bambinoognuno ha la sua mamma……e tutti fan la nanna!

Attenzione! Il frastuonoininterrotto di stereo, radio e Tv

sempre accesi, un rumore che sifinisce per non ascoltare nemmeno,può ostacolare i timidi tentativi di

parlare del tuo bambino.

RUMORI E PAROLE

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:34 Pagina 124

125

• Mentre gli fai il bagnetto, lasciache si diverta a scalciare e sguazza-re nell’acqua. • È questo il momento del nascon-dino. Quando nascondi un oggettodietro la schiena e poi glielo mostridi nuovo, o lui stesso riesce a ritro-varlo da solo se l’hai nascosto sottoi suoi occhi, tuo figlio ride felice. Perlui è un gioco bellissimo, e molto piùdi un semplice divertimento: èun’esperienza affascinante, che raf-forza la sua fiducia negli adulti e loaiuta a capire concetti nuovi – comeandare e venire, partire e poi torna-re – importanti per comprendereche ciò che non si vede, non neces-sariamente non esiste più.

• Quando il tuo bimbo è concentratoin qualche attività, non lo interrom-pere, non richiamare a tutti i costi lasua attenzione: a questa età il giocorichiede per lui lo stesso impegnoche noi adulti mettiamo nel lavoro.• Offrigli oggetti diversificati e legge-rissimi, di piccole dimensioni, lava-bili, che possa mettere in boccasenza pericolo, perché lo farà conti-nuamente, soprattutto nel periododella dentizione.• Quando giochi con lui o quando tiosserva mentre lavori, lo fai feliceparlandogli, spiegandogli quello chestai facendo, oppure ripetendogliuna filastrocca divertente o un’alle-gra canzoncina.

Per aiutare la crescita

Il genitore ideale,calmo, pazientee comprensivo, sempredi buonumore e prontoa soddisfare i bisognidel figlio, è spessoprotagonista degli spotpubblicitari, madecisamente meno facileda incontrare nella vitareale. Oggettivamente,mamma e papà

si trovanoimprovvisamentea dover assolvereun compito moltoimpegnativo e delicato,per il quale non hannoricevuto alcunaformazione specifica.Se poi si trattadi una giovane coppiache deve ancoraabituarsi alla vita a due,

oppure di un genitoresolo, assumersi questaresponsabilità diventaancora più difficile.Piuttosto che ispirartia un modello astrattodi perfezione, cercadi ascoltarei tuoi sentimentie di seguire consensibilità l’evoluzionedel tuo bimbo.

Genitori ‘quasi perfetti’

Da

7

a 9

mesi

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 31-03-2009 16:12 Pagina 125

126

Il musicologo tedesco JohannesKneutgen, che per anni ha lavoratocon l’etologo austriaco Konrad Lo-renz, ha osservato che il pianto deibambini prima di addormentarsi as-somiglia a quello deglialtri cuccioli di mam-mifero: piangono conla stessa cadenza,perché hanno pau-ra di non sentire piùla presenza del ge-nitore. Talvolta que-sta sensazione im-pedisce anche al piùstanco dei bebé di ad-dormentarsi: ha sonno, maha paura di chiudere gli occhi, te-mendo di restare solo. Il canto dellaninna nanna allora lo rassicura. Ilbimbo chiude gli occhi, ma una vo-ce amica rimane a tenergli compa-gnia, finché le note della canzonenon sfumano nel sogno.La ninna nanna è un motivo sempli-ce, che, ripetendosi più volte conminime variazioni, lo aiuta a sincro-nizzare il ritmo della respirazione. Inbreve tempo i muscoli si rilassanoe una sensazione di benessere sidiffonde in tutto il corpo. La ninna nanna trasmette calma,ma anche sicurezza, forza e prote-

A proposito di ninne nannezione. Sembra che sia così ancheper la gatta e i suoi gattini: fa le fusamentre li allatta per inviare loro unmessaggio rassicurante, attraversola vibrazione sonora del suo ron ron.

Le ninne nanne ditutto il mondo, dallaforesta tropicale alcircolo artico, hannoalcuni elementi incomune: • si cantano sotto-voce, con lo stes-

so ritmo del cuore arisposo;

• non hanno mai ‘salti’ritmici, quindi non provo-

cano eccitazione;• il loro ritmo è lento e ha sospen-sioni simili a quelle del dondolio diun’amaca: arrivato al punto più alto,si ferma un attimo, per poi ridiscen-dere nuovamente;• le stesse parole vengono ripetutecon cadenze fisse, per accentuarel’effetto ipnotico.

Il segreto del canto risiedetra la vibrazione della vocedi chi canta e il battitodel cuore di chi ascolta(Khalil Gibran)

Cantando la ninnananna al proprio figlio,

anche il papà ha un’ottimaoccasione per stabilire con lui un

forte legame e, contemporaneamente,offrire alla mamma un momento di

riposo. Per di più, le vibrazioniprofonde della voce maschilehanno un particolare effetto

ipnotico e soporifero.

PER IL PAPÀ

Da

7

a 9

mesi

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:34 Pagina 126

127

questa è la chiesina(si toccano le labbra)

queste le seggioline(si toccano i dentini)

questo è il campanile(si tocca il naso)

con le campane che fannodin don dan

(si tira un pochino il naso)

Le dita della mano Dice il pollice: «Che fame!»Porta l’indice un salame, però il medio e l’anularenon lo vogliono tagliare.Lesto lesto il mignolinoscappa via col salamino!

Nei ricordi di tutti i bambini le fila-strocche sono un’allegra tiritera diparole svagate, ironiche, assurde, avolte senza senso, di versi brevi esincopati, ritmati dal battito del cuo-re. Strampalate e fantasiose, accom-pagnano i più piccoli nel regno deisogni, ma sono anche un ottimostrumento per insegnare loro a parla-re, soprattutto se al suono della pa-rola si accompagna il gesto.Nel recitarle è dunque importantedrammatizzare l’intonazione dellavo ce, l’espressione del viso, il gestoe il contatto fisico.

Due graziose filastrocche

Occhio belloÈ la prima filastrocca per piccolissi-mi: si mette il bambino a cavalcionisulle ginocchia, facendolo saltare sue giù, aggiungendo a ogni pausa unverso e toccando la parte del corpoa cui si riferisce:Questo è l’occhio bello

(si tocca un occhio)questo è suo fratello

(si tocca l’altro occhio)questa è la gotina

(si tocca una guancia)questa è la sorellina

(si tocca l’altra guancia)

Rimette e filastroccheLa mia filastroccapreferita

...................................

...................................

...................................

...................................

...................................

...................................

Da

7

a 9

mesi

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:34 Pagina 127

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Nel suo primo anno di vita il bambi-no ha un assoluto bisogno di atten-zioni e gesti d’amore: ha bisogno diessere coccolato e cullato, come dimangiare o di essere cambiato, per-ché la sua sicurezza si fonda sullacertezza di relazioni. Solo più avan-ti si potranno porre alcuni limiti, chesaranno più facilmente accettati seavrà fatto prima un buon ‘riforni-mento’ di coccole.

Nel lettonedi mamma e papàQuando il bebè si sveglia di notte epiange, certi genitori lo prendereb-bero volentieri nel loro letto, ma nonosano farlo, per non dargli ‘cattiveabitudini’, pensando che allattarlo efarlo dormire nel lettonesia un ‘vizio’ da evita-re. Ma non c’è nul-la di male a tenereil bimbo nel pro-prio letto: avvol-to dal dolce te-pore dei genitorie cullato dal lororespiro, si sente piùsicuro e protetto, forse perché ritro-va le sensazioni rassicuranti dellasua vita fetale.Allattandolo a letto, forse anche la

Piccoli vizi...mamma si sveglia più riposata. Ilpericolo di schiacciarlo o di soffocar-lo in effetti esiste, ma per fortuna lanatura ci viene incontro: infatti, neiprimi mesi dopo il parto, la madreha un sonno fisiologicamente leg-gero, funzionale proprio alla soprav-vivenza del suo bambino.Una valida alternativa è quella di te-nere il piccolo un po’ con te, per poimetterlo nella sua culla, vicino al let-tone (magari quando si è già addor-mentato).

Il ciuccioSe ti sembra che il tuo bambino ab-bia bisogno di succhiare, prova adattaccarlo più spesso al seno, la-sciando magari che si addormenticon il capezzolo in bocca. Se inve-ce il piccolo attraversa un periodo dilunghi pianti inconsolabili, che non

riesci a decifrare, prova a offrirgliil ciuccio, pronta però a

eliminarlo appena rie-sci a trovare un altromodo per tranquilliz-zarlo.

Sceglilo piccolo, mor-bido, di forma anatomica, possibil-mente dotato di forellini, che favori-scono l’uscita dell’aria, in modo chequesta non provochi coliche.

Da

7

a 9

mesi

L'agenda del nostro bambino:Agenda bambino 5-02-2009 16:34 Pagina 128

129

Pensa che perfino i bambini nati pre-maturi, posti nella culla termica del-l’ospedale, ascoltando le ninne nan-ne cantate dalla mamma e dal papàsi rilassano e accelerano i tempi del

loro sviluppo neuro-logico!

Carezzee massaggi

Massaggiarlo èuno dei modi più effi-

caci per stabilire un rap-porto con il neonato: il tocco lo con-sola, gli comunica amore e sicurez-za. Il massaggio è generalmenteamato da tutti i bambini, ma il suoeffetto calmante lo rende particolar-mente indicato per i bimbi irrequieti(ai quali farà benissimo il massaggioesposto a pag. 99). Alla mamma eal papà che lo praticano, insegna ainterpretare gli umori, i sentimenti ele necessità del figlio, attraverso unaconoscenza intima del suo corpo.Oltre a rafforzare il legame affettivocon il piccolo, il contatto pelle a pel-le stimola il suo sviluppo sensoriale.Che lo si allatti al seno, oppure conil biberon, è importante massaggiar-lo e accarezzarlo mentre lo si nutre,per aiutare la digestione e favorire ilsonno.

Alcuni genitori sono convinti che peril proprio bambino riuscire ad ad-dormentarsi da solo sia una conqui-sta importante. Chi fa questa scelta(tassativamente da evitare almenofino ai 4 mesi com-piuti!) deve però riser-vargli, prima di allon-tanarsi dalla ca me-retta, tutte le atten-zioni di cui ha bisognonel lettino, che diventeràcosì il suo ‘rifugio’. Tornandodopo qualche minuto per un sup-plemento di coccole a sorpresa,aiuti poi il tuo bambino a capire che,anche mentre lui dorme, tu non tiallontani.

Storielle e filastroccheUn tempo, i bambini venivano ‘cul-lati’ principalmente da rumori genti-li, come lo scorrere dell’acqua ol’acciottolio delle stoviglie, la battutaritmica del telaio, il chiacchiericciodelle donne di casa. Oggi, invece, la‘colonna sonora’ della loro vita ècomposta dal vociare del televisore,dal clacson delle macchine in stra-da. Prova allora a sussurrare al tuopiccino una fiaba, ripetigli più volteuna filastrocca, cantagli una canzo-ne con voce sommessa…

...e piccole coccole

…i bambini toccati,accarezzati, massaggiati, cullatidiventino adulti meno aggressivi,

più cooperativi e più capacidi compassione.

SEMBRA CHE…

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È scientificamente provato che il mas-saggio produce sull’organismo unaserie di effetti fisici e psicologici. Qual-siasi genitore è in grado di praticareun massaggio al proprio figlio e di per-sonalizzarlo a mano a mano che, conla pratica, scopre le sue preferenze ele sue insofferenze. Più lenti e ritmicisono i movimenti, più il massaggiotranquillizza e rilassa il bambino. Massaggiando regolarmente tuo fi-glio, ti accorgi subito di eventuali pro-

Il massaggioblemi e dei cambiamenti che avven-gono in lui, lo aiuti a rilassarsi e aprevenire lo stress. Se però non tisenti in piena forma, evita del tutto ilmassaggio che, per essere efficace,deve trasmettere energie positive.

Oli ed essenzeL’olio facilita lo scorrimento dellemani sul corpo. Non metterlo peròdirettamente sulla pelle del bambi-no, ma spalmalo sulle tue mani. Gli

I benefici fisici• Rilassa i muscoli;• migliora la circolazione del sangue,lo ossigena e nutre le cellule;• regola il ritmo del respiro;• libera lo stomaco dall’aria, è utile incaso di coliche o di stitichezza;• rafforza il sistema immunitario;• aumenta la coordinazione corporea;• induce il sonno;• stimola l’attività e la crescita del cer-vello, favorisce lo sviluppo del sistemanervoso;• sollecita la produzione di endorfine,sostanze in grado di ridurre la perce-zione del dolore (per esempio nelladentizione);• stimola nella mamma che lo praticala produzione di ossitocina e prolatti-na, gli ormoni del latte.

I benefici psicologici• Favorisce la comunicazione non ver-bale tra genitori e figli, crea intimità eaiuta a stabilire un legame;• aiuta a notare i cambiamenti nellacrescita e nello stato di salute del bam-bino;• calma i bambini agitati ed è molto ef-ficace per placare gli stati di ansia;• ‘riconcilia’ i genitori con il bebè al ri-torno dal nido o dopo un’assenza;• insegna al piccolo a conoscere ilproprio corpo, generando in lui auto-stima e sicurezza di sé;• insegna a distinguere il tocco benefi-co da quello che fa male.

Gli effetti del massaggio

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oli più indicati sono quelli vegetalispremuti a freddo (per esempio dimandorle) o per uso dermatologi-co, perché contengono vitamineche nutrono la pelle. Puoi profumar-li con una goccia di olio essenzialedi sandalo per ogni cucchiaio di oliodi base.

Le tecniche• Circoletti: piccoli massaggi rotato-ri eseguiti con la punta delle dita; ilmovimento circolare va prevalente-mente in direzione del cuore, la pres-sione è leggera.• Carezze: si eseguono facendoscivolare sulla pelle le dita o il palmodella mano.• Carezza unificante: una lunga ca-rezza su tutta la zona che si è appe-na finito di massaggiare.• Carezze circolatorie: movimentorotatorio fatto con tutte le dita della

Il massaggio è come la carezza del vento: porta viale inquietudini dell’animo e alleggerisce il peso del corpo(antico detto cinese)

Mentre massaggituo figlio, catturail suo sguardo,parlandogli con vocedolce e sommessa.Puoi stare sedutain terra, su una coperta

morbida o una trapunta,con il bimbo sistematotra le gambe, sdraiatosulla schiena,oppure rimanerein piedi, con il bambinoadagiato sul tavolo

o su un fasciatoio(ma così le spallenon sono ben rilassate).L’importanteè comunque trovare laposizione più comodaper guardarlo in viso.

Occhi negli occhi

mano, effettuato prevalentementein direzione del cuore.• Pressioni circolari: si appoggianoi polpastrelli sulla zona da massag-giare, premendola leggermente conmovimenti circolari.• Vibrazioni: servono a trasmettereenergia al bambino, scuotendolo leg-germente con la mano o solo con ledita.

Qualche accorgimentoLe tue mani devono essere calde,con le unghie corte, possibilmenteunte con qualche goccia di olio perfarle scivolare meglio sulla pelle. Latemperatura della stanza deve esse-re molto confortevole (almeno 20-21 °C), il piccolo non deve aver man-giato da poco e non deve avere fa-me: il momento migliore per il mas-saggio è dopo il bagnetto. Se però ilbebè piange, interrompi la sessione.

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La sequenza più opportuna è: te-sta, viso e collo, braccia, petto, ad-dome, parte anteriore delle gambe,dorso, sederino, parte posterioredelle gambe.

La testa e il viso• Sistema il piccolo a pancia in su,accarezzagli dolcemente la testacon i palmi delle mani, dalla fonta-nella verso il mento. Appoggia en-trambi i pollici al centro della frontee, premendo leggermente, accarez-zalo in direzione delle tempie. • Prosegui il massaggio alla radicedel naso e vicino alle sopracciglia.

Pratica alcuni circolettisulle tempie, intorno agliocchi e alla bocca.

• Se il piccolo è mol-to rilassato, parten-do dalla radice del

naso lisciagli le pal-pebre con i pollici.

• Fai altri circoletti dietroil collo, lungo le vertebre fino allespalle, e concludi con una carezzaunificante su tutta la zona massag-giata.

Le braccia e le mani• Circonda ora le braccia del picco-lo all’altezza dell’attaccatura con il

Guida al massaggiotronco, formando unanello con il pol-lice e l’indicedi entrambele mani.Scendi finoal polso conun movimen-to lento, vibratorio e circolare, comese dovessi ‘svitare’ il braccio • Concludi con lunghe carezze sullazona appena massaggiata. Eseguiuna pressione circolare sui palmidelle mani, quindi tira molto legger-mente ogni ditino, come per allun-garlo, e alla fine anche le braccia.

Il torace e il pancino • Esegui ora una serie di circolettisul torace e pratica poi qualche vi-brazione sulla stessa zona. Fai alcu-ne carezze unificanti lungo le costo-le, dal centro all’esterno, per poi tor-nare verso il diaframma, in modoche la lieve pressione delle tue manisi accordi al respiro del piccino. Tratta con circoletti, vibrazioni e ca-rezze rotatorie (da destra ver-so sinistra) la morbidaregione addomi-nale, al di sot-to degli archicostali.

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• Fai altri circoletti sul sederino delpiccolo, seguiti da una serie di vi-brazioni e da lunghe carezze circo-lari, dall’interno verso l’esterno. Pra-tica un movimento lento e circolaresulla parte posteriore delle gambe,come se dovessi ‘svitarle’, partendodall’alto per arrivare fino ai piedi, poiuna serie di vibrazioni e lunghe ca-rezze dall’alto verso il basso. • Concludi la sequenza del mas-saggio con lunghe carezze unifican-ti, partendo da sopra la testa fino al-la punta delle dita dei piedini.• Per finire, prendi in braccio il bim-bo, cullandolo qualche minuto conmovimenti ritmici del tuo corpo.

Le gambe • Esegui carezze circolatorie e vi-brazioni anche sulla parte anteriore

delle gambine. • Fai quindi u -na lunga ca-

rezza, terminan- do con una leg-gera pressione

contro le piantedei piedi. Tira moltoleggermente ogni di-tino del piede, come

per allungarlo, poitutta la gamba. • Concludi conlunghe carezzeunificanti, par-

tendo dalla testa,fino alla punta delle

dita dei piedi.

Il dorsoe il sederino

Metti il bimbo sdraiato sulla pancia.Fagli alcune carezze sulla testa elungo il collo con i palmi di entram-be le mani. Con gli indici, esegui al-cuni circoletti dall’alto verso il bas-so, sui fasci muscolari a destra e asinistra della colonna vertebrale, fa-cendoli seguire da alcune vibrazionie da una lunga carezza unificante.

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Contro la stitichezza • Posa una mano sull’addome delbimbo, tenuto disteso trasversal-mente sulle tue ginocchia, e appog-gia l’altra mano, piatta, sopra la pri-ma, imprimendo ampi movimenticircolari, dapprima superficiali, poipiù in profondità.

• Sposta la pressione sull’addomein senso orario, agendo in succes-sione con la punta delle dita, poicon il lato interno della mano chesta sopra, con la base del pollice einfine con il lato interno dell’altramano. Se il problema non si risolve,prova a consultare un kinesiterapi-sta per un massaggio specialistico.

Per il bambinoche piange la seraI movimenti devono essere sempremolto dolci, superficiali e lenti.

Massaggi specifici• Prendi il bebé sulle ginocchia emettilo disteso a pancia in giù: il pri-mo approccio sarà un buon mas-saggio della schiena, effettuato intutta tranquillità con sfioramenti am-pi e circolari, seguiti da impastamen-ti sulle fasce muscolari ai lati dellacolonna vertebrale.• Gira quindi delicatamente il picco-lo sul dorso e, usando l’indice e ilmedio uniti, massaggiagli con gesticircolari le tempie. Sfiora poi la fron-te con gli indici, partendo dalla basedel naso e descrivendo una curva indirezione delle tempie.• A questo punto, effettua con ilpolpastrello dell’indice alcuni movi-menti circolari molto lenti alla radicedel naso, finché tuo figlio non si ad-dormenta beatamente.D

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alla spalla. Effettua diversi massaggicon la mano ‘a cucchiaio’ sulla par-te superiore e inferiore di ciascunbraccio. • Stendi le gambee appoggia il bim-bo a pancia in giù;

massaggia le sue gambine parten-do dai piedi per giungere fino allaparte alta delle cosce.• Effettua quindi un lento sfioramen -to della schiena, termi-nando ai lati del collo.• Termina il massag-gio con uno sfiora-mento leggero del-la testa e dellefontanelle.

Per il bambinomolto nervosoPoiché questo massaggio deve ser-vire a calmare e rilassare il bimbo, iltocco deve essere abbastanza pro-fondo e i movimenti vanno eseguiticon ritmo decrescente. La durata diquesto massaggio può variare se-condo la ricettività del bimbo, ma, ingenerale, è meglio non superare i15 minuti. • Tieni il piccolo disteso a pancia ingiù sulle tue gambe. Inizia ad acca-rezzare superficialmente la sua pellecon movimenti simmetrici delle ma-ni aperte, dal fondo della schiena fi-no alla nuca, e prosegui con impa-stamenti su entrambi i lati della co-lonna vertebrale, praticati con il bor-do esterno dei pollici.

• Piega ora le tue gambe e appog-gia il bambino con la testa sulle gi-nocchia. Massaggia quindi le brac-cia, una dopo l’altra, dalla mano fino

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Il ritmo di sostituzione delle poppatecon le pappe è di circa una al mese:a 6 mesi si inizia con la pappa dimezzogiorno, a 7 con la cena, a 8 èil momento della merenda, a 9-10quello della colazione. La sequenzaperò non è mai tassativa, e la puoiadeguare alle tue esigenze (e natu-ralmente a quelle del tuo bambino),partendo magari dalla merenda.Le età indicate in queste pagine so-no quelle minime in cui è possibiledare quel tipo di alimento: nulla vie-ta di procedere con maggiore cau-tela, tenendo presente che, se ilbambino è più grande, si possonosaltare alcune tappe.

A 6-7 mesi• Frutta fresca di stagione (all’iniziosucco, poi grattugiata) e verdurafresca di stagione (prima succo obrodo di cottura, poi grattugiata fi-nissima, cotta a vapore, schiacciatao passata): le più adatteper iniziare sono me-la e carota.• Qualche cucchiai-no di acqua di cot-tura dei cereali: sti-mola la produzionedi amilasi pancreati-ca, un enzima che ser-

Viva la pappa!virà più avanti al piccolo per digerir-li, oppure di crema di farinadi riso integrale, cotta inacqua o in brodo di ver-dura.• Qualche cucchiai-no di yogurt intero.• No alla frutta tropi-cale, agli agrumi, a pe-peroni, melanzane e aspa-ragi; patate e pomodori con mode-razione; spinaci e bietole in piccolaquantità, per il loro elevato contenu-to di nitrati.

A 8 mesipuoi dargli anche…• A metà mattina o a metà pome-riggio, uno spuntino di frutta frescagrattugiata con yogurt intero.• Farine di cereali integrali (orzo,miglio o mais, sempre presi singolar-mente), cotte 40 minuti in acqua o inbrodo di verdura, inizialmente ag-

giunte al passato di verdura,poi come piatto a sé (puoi

usare anche i fiocchi, cottiper 5 minuti, o i chic chi,bolliti per un’ora).• Germogli di cereali elegumi (ottenuti facen-

do germogliare semibiologici): sono un con-

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pure mescolata con verdure ridottein purè o a piccoli pezzetti.• Olio extravergine d’oliva qualecondimento per verdure cotte a va-pore, minestre e creme di cereali.• Grano integrale (o farro) in tutte lesue forme: farina, fiocchi, semolino,semola, bulghur, cuscus (natural-mente se il bambino non è intolle-rante al glutine).• Qualche cucchiaino di lenticchiedecorticate ben cotte, in purè ocon verdure.

centrato di vitamine, sali minerali eoligoelementi.• Erbe aromatiche (basilico, finoc-chio, maggiorana) in piccolissimequantità, per dare sapore alla pap-pa senza usare sale o grassi.• Pane e biscotti secchi o fette bi-scottate a fine pasto o a merenda.

A 9 mesipuoi dargli anche...• Qualche cucchiaino di ricotta fre-sca (al massimo 30 g), da sola, op-

Pronti per l’uso(vanno solo intiepiditia bagnomaria)e facilmente digeribili,gli omogeneizzatioffrono il vantaggiodella praticitàe di una scelta moltoampia tra carne, pesce,formaggio, verdura,frutta e ricette miste,a base di vari ingredienti.Le materie primeutilizzate vengonosottoposte a rigorosicontrolli qualitativi,anche per quantoriguarda inquinantie residui chimici,

presenti in percentualinettamente inferioria quelle consentiteper i normali alimenti.Gli aspetti meno positivisono il gusto (piuttostouniforme nelle diversevarianti, non consenteal bambino di fareesperienze bendifferenziate), il costo(tra l’altro il prodotto,una volta aperto,va consumato entro24 ore, oppure buttato),la presenza di salee/o zucchero,la sterilizzazione(che provoca perdita

di sostanze nutritive,come alcune vitamine).La soluzione miglioreè utilizzarlioccasionalmente,fuori casa o in viaggio,quando non è praticoo non è possibilepreparare la pappacon prodotti freschi,oppure per variarela dieta con nuovi sapori(se non li consumanoanche gli adulti,non è possibileacquistare in quantitàcosì piccola alcuniingredienti, come pesceo carni particolari).

Gli omogeneizzati: i pro e i contro

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Le tappedello svezzamento

Ho iniziato a ....... mesi con ......................

poi, dopo .......... settimane

ho assaggiato anche ..............................

I miei alimenti preferiti a 6-7 mesi sono

.......................................................

e quelli che proprio non mi piacciono

.......................................................

.......................................................

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A 8-9 mesi ho iniziato a mangiare anche

.......................................................

La cosa che mi piace di più è

.......................................................

A 10-12 mesi ho iniziato a mangiare anche

.......................................................

La cosa che mi piace di più è

.......................................................

Ora che ho un anno vado matto per

.......................................................

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Sembrava tanto socievole, ma ora,quando un estraneo gli si avvicina,si volta dall’altra parte.Se la mamma scompare dalla suavista, anche per pochi istanti, pian-ge sconsolato. È la cosiddetta ‘an-sia da separazione’, un’angosciaprofonda che si impadronisce delbebè quando deve staccarsi dallepersone che ama. Si manifesta in-torno agli 8 mesi, quando il bimbofa una scoperta che lo spaventa: sirende conto che la mamma è un in-dividuo distinto da lui, e avverteche la separazione potrebbe com-portare un pericolo. Fino a quel mo-mento percepiva invece la madrecome una parte del proprio corpo esembrava non accorgersi delle suebrevi assenze.

La crisi dell’ottavo meseIl bimbo sviluppa perciò due pauretipiche di questa età, la paura del-l’abbandono e la paura dell’estra-neo, che rappresentano una tappainevitabile nel suo sviluppo emotivo.Solo tra i 18 mesi e i 2 anni il picco-lo inizierà a sviluppare la ‘rappre-sentazione mentale dell’oggetto’:se i genitori escono, rimane a con-solarlo la loro immagine interiore. Sache torneranno, perché ormai hacapito che continuano a esserci,anche se in quel momento non so-no fisicamente visibili. Per la sua natura transitoria, la co-siddetta crisi dell’ottavo mese nondeve assolutamente allarmarti: ba-sterà che tu rassicuri il tuo bambinocon gesti affettuosi e standogli vici-no il più possibile.

Papà si nasconde, poi,quando sembra esserescomparso, riappare. Ilpiccolo gli si butta addos-so urlando per la gioia e siabbandona a una risataliberatoria, che sciogliel’angoscia dell’abbando-no. Ecco perché questogioco non finisce mai didivertirlo ed entusiasmar-

lo. È un bellissimo eserci-zio per guidarlo in unpercorso cognitivo fon-damentale: ca pire cheuscire dal suo campo vi-sivo non significa scom-parire per sempre. Perarrivare a questa conclu-sione, per niente sconta-ta a questa età, un bim-bo deve percorrere la

stessa strada degli scien-ziati quando giungono auna nuova scoperta: os-servare il fenomeno (pa-pà scompare), formulareun’ipotesi (può tornare?),verificare l’esperimento in-finite volte, controllandoche il risultato sia semprelo stesso (in effetti, papàriappare ogni volta).

Il gioco del ‘cucù’

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Il momento del congedoPsicologi e pedagogisti concordanonel ritenere che sia meglio lasciarlopiangere prima, quando lo si saluta,piuttosto che sparire alla chetichel-la, dandogli così la sensazione diessere stato ingannato e abbando-nato. Ma prolungare i tempi del congedonon serve a evitare i pianti, anzipeggiora la situazione, perché indu-ce tuo figlio a pensare che non seiconvinta di quello che stai facendo.L’elemento determinante nella ge-stione del distacco è invece un at-teggiamento in grado di trasmetteresicurezza e serenità. Ricorda cheper gli addii vale la stessa regolache per i cerotti: più lo strappo ènetto, meno fa male. Perciò, dopouna buona dose di coccole, anchedi fronte al più strappalacrime deimelodrammi, devi essere capace ditagliare corto.

Dopo i mesi dell’allattamento, in cuila simbiosi tra madre e figlio è statapressoché totale, arriva il momentodi allontanarsi, magari solo per pocotempo, per sbrigare qualche com-missione, oppure per riprendere illavoro. Del resto un bambino picco-lo non può essere portato in qual-siasi posto: luoghi rumorosi e in cuisi fuma, concerti, conferenze nonfanno certo per lui.Ciò non significa che i genitori deb-bano sempre rinunciare a uscire.Sopraffatti dal senso di colpa, da-vanti al pianto del bimbo, rischianoperò di lasciarsi coinvolgere in riti diaddio ‘strazianti’ e interminabili. Ilprocesso di distacco va gestito consensibilità e richiede tempo, ma vafavorito: chi non lascia mai solo ilpiccolo, nell’intento di attenuarne lepaure, gli nega di fatto la possibilitàdi imparare che, quando mamma epapà vanno via, poi tornano.

Quando i genitori escono

Quando il bimbo piangeal momento dellaseparazione, piuttostoche ignorarei suoi sentimenti, cercadi accettare la sua

reazione, lasciandogliesprimere liberamentedolore, ansia o rabbia.Il modo miglioreper tranquillizzarloè trasformare i saluti

in un festoso rituale:il gioco del cucù,la ripetizionedi una filastrocca,un gesto particolareo un bacetto speciale…

Parola d’ordine: rassicurareD

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Un momento ‘magico’ per ogni ge-nitore è quando i propri figli diventa-no a loro volta genitori. Se tuo figlioè il primo nipotino che arriva in fami-glia, i nonni ne saranno molto fieri,ma probabilmente avranno bisognodi un po’ di tempo per abituarsi aquesto nuovo ruolo. Le nonne in particolare possono ri-velarsi davvero preziose per la neo-mamma, occupandosi di tante pic-cole faccende quotidiane. Non tutti inonni però possono o vogliono es-sere sempre ‘a disposizione’, o ma-gari, pur desiderandolo, non hannola forza per farlo. C’è infatti una belladifferenza tra occuparsi di tanto intanto del nipotino e assumersene re-golarmente la responsabilità! Insom-ma, i nonni sanno essere ottimi babysitter, ma non si può pretendere chelo siano a tempo pieno…

Viva i nonni!Quanto ai metodi educativi, il nostroconsiglio è di non preoccuparti trop-po e di non essere intransigente setu e i nonni non applicate gli stessi:attieniti alle tue scelte e cerca di spie-gare con calma il tuo punto di vista.Il dialogo sarà sicuramente utile atutti. Non dimenticare poi che ibambini si adattano facilmente aidiversi comportamenti degli adulti:anche questo è un modo per impa-rare che non siamo tutti uguali, mache ciascuno merita comunque ri-spetto. Spesso i nonni sono molto amati daibambini anche perché, non essen-do sempre presenti, possono per-mettersi di ‘esagerare’ un po’ convizi e coccole. E sanno sorridere dicose che mamma e papà, più stan-chi e più direttamente coinvolti, pren-dono fin troppo seriamente.

I bambini amano sentirsiraccontare la loro storiae quella dei loro cari.Pensa quante cosepotrà scoprire tuo figlio,quando sarà più grande,dall’osservazionedelle vostre fotografie:

gli straordinari eventidei primi mesi di vita,il primo sorriso, i primidentini, la gioiadel bagnetto…Le piccole meravigliedi questo periodopassano in fretta.

Fermale nelle immaginifotografiche e raccogliin un album questiteneri ricordi, facendotiaiutare dai nonni,che in questo momentohanno probabilmentepiù tempo di te.

Gli album di fotografie

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Insieme ai nonni!

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Il nostro sistema sociale consente aentrambi i genitori varie forme diastensione dal lavoro (congedi dimaternità o paternità, aspettative,permessi, ferie), che però terminanopresto. Ecco allora il dilemma: tor-nare al lavoro o rimanere a casa? Sedecidi di tornare al lavoro (o devi far-lo per forza), ti si pone sicuramente ilproblema di sceglie-re a chi affidare tuofiglio tra nonni, tata,asilo nido.

Nonni o tata?I nonni che sostitui-scono la figlia o la nuoranella cura del nipotino devono as-sumersi un compito gravoso e pre-cise responsabilità, sia per la conti-nuità del rapporto, sia per quanto ri-guarda il rispetto delle abitudini edei criteri educativi dei genitori, ilche non è sempre facile. Per quan-to la vita in comune di tre generazio-ni possa essere molto bella e offriregrandi vantaggi per tutti (purchésempre basata sul rispetto recipro-co), non sempre si può o si vuoleadottare questa soluzione. In mancanza dei nonni, molti geni-tori optano per l’aiuto in casa, manon è facile trovare una persona se-

Pianificare il rientro al lavororia e affidabile. Se trovi la tata che faal caso tuo, cerca di capire beneche cosa sa fare meglio e di valoriz-zare le sue abilità. Spiegale le coseimportanti per il bimbo: i suoi giochipreferiti, i ritmi della giornata, checosa mangia, come e dove si ad-dormenta più facilmente. Lascialesempre almeno un numero telefoni-

co al quale tu oqualcuno della fami-glia potete essereimmediatamentecontattati in casodi necessità.

Non si deve mai affi-dare un bambino piccolo

a una persona che non conosce,perché potrebbe spaventarsi seria-mente. L’inserimento della ‘tata’deve essere quindi graduale: le pri-me volte è meglio che trascorriateun po’ di tempo in tre, per dare alpiccolo la possibilità di familiarizzarecon lei. Dopo qualche incontro, puoiiniziare a lasciarli soli per alcuni mi-nuti, dopo alcuni giorni puoi allonta-narti per qualche ora.

Come scegliere l’asilo nidoCerto non è facile trovare una per-sona in grado di occuparsi nel mo-do migliore di un bambino piccolo e

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mesi

Quando la nonna, o latata, arriva a casa tua, sorride al

piccolo e lui ricambia accogliendolacon gioia? Tra loro c’è evidentemente

un buon rapporto, e tu non deviesserne gelosa.

NIENTE GELOSIA!

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le è di otto-dieci piccoli di età diver-sa. Assicurati che le stesse persone(due o tre, ma l’educatrice di riferi-mento dovrebbe essere una sola)possano occuparsi di tuo figlio peralmeno un anno.Chiedi di essere presente qualchevolta al momento del pranzo e veri-fica se gli adulti sono calmi, se per-mettono ai piccoli di fare il più possi-bile da sé. Osserva come le educa-trici si rivolgono ai bimbi: sorrido-

no? Parlano con loro in mo-do personale, o li chiama-

no da lontano, magarigridando? Il cambio deipannolini e i sonnellinisono gestiti con calma,affetto e attenzione, o

piuttosto come ‘catenedi montaggio’, all’insegna

della fretta?

che possa garantire una certa con-tinuità. Un asilo nido di buona qua-lità è senz’altro meglio di un adultopoco affidabile, sempre pronto adandarsene, perché per il bebè ogniinterruzione nei rapporti affettivi rap-presenta un trauma doloroso e di-sorientante.Aspetta, se possibile, che il bimboabbia almeno 10-12 mesi prima dilasciarlo per qualche ora al nido. Vi-sitalo di persona e guarda se è or-ganizzato come una casa armonio-sa e ordinata, se i giochi sono dif-ferenziati, sicuri, stimolanti e bentenuti, se ci sono libri adatti aipiccolissimi...Informati sul numero dei bam-bini che compongono ognigruppo: fino a un anno emezzo non dovrebbe supe-rare i cinque, in seguito, l’idea-

«La presenza della figuramaterna è indispensabi-le al bambino per lastrutturazione della suapersonalità, ma non è in-dispensabile che questasia incessante e ininter-rotta. Per l’equilibrio del

suo sviluppo psichico,affettivo e intellettivo èinvece necessario che ilbambino abbia l’occa-sione di stabilire rapporticon altre figure: arricchi-scono il suo mondo, of-frendogli una serie di sti-

moli che una singola per-sona, perfino la mamma,non è in grado di dargli».Sono parole di MarcelloBernardi, pediatra italia-no, tra i padri della mo-derna pedagogia (1922-2001).

Le parole di un noto pediatra

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mesi

Stare a casa ad accudire i figli è il lavoro più importantedel mondo. Perché le donne non dovrebbero farlo,dato che sono il migliore dei due sessi?(Anne Bancroft)

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Da

7

a 9

mesi

Oggi .................... compio

9 mesi

Peso ....... chili e ................. grammi

sono lungo .......... cm

Da quando sono nato ho imparato

a fare un sacco di cose :

.........................................................................

.........................................................................

Le cose che mi divertono di più sono:

.........................................................................

.........................................................................

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Quando sono un po’ nervosetto la mia

mamma e il mio papà hanno scoperto

che mi tranquillizzo se

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

Di notte dormo circa .................. ore

e di giorno faccio ................. riposini

Fino a oggi ho provato questi alimenti :

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

Da

7

a 9

mesi

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Da

7

a 9

mesi

Ecco le mie fotoa 9 mesi!

note .................................................................

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

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Da

7

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mesi

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Da 10 a 12 mesiIl tuo bambino è ancorapiccolo, naturalmentedipende ancora da tee avrà bisogno per tantianni della tua assistenzaaffettuosa. Ma ha ormaiscoperto di essereun individuo separatodalla mamma e, una voltasuperato questo‘piccolo-grande trauma’,è pronto – un passetto dopol’altro – per un affascinantepercorso di crescita versol’autonomia.Sarà un cammino lentoquanto la lunga infanziadell’uomo, segnatoda tante piccole tappedi indipendenze progressive.Prova a mangiare la pappada solo, comincia ad andarecarponi, a sollevarsi in piedi:ora, vuole provare a fare

da sé. È un momentoimportante: in qualche misurapuò scegliere quelloche vuole. E non scegliepiù solo con gli occhi,non capta solocon le orecchie,ma è in grado di andareverso ciò che lo attiraper afferrarlo con le maninee portarlo alla bocca.Vuole andare dappertutto,si aggrappa ai mobili,esplora tutto ciòche è nelle sue vicinanze,tocca e annusa tutto quelloche trova. Solo così conoscela natura dei diversi materiali,esercita il senso dell’odorato,del gusto, la conoscenzadella forma degli oggettie della loro grandezza; solocosì passerà dalla fase del‘carpire’ a quella del ‘capire’.

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152

Lo sviluppo del quarto trimestre

IL MOVIMENTO

Il bimbo gattona consempre maggioresicurezza. Sta seduto e può girarsi intornosenza barcollare.Gioca restando

in questa posizioneper molto tempo. Si sollevain piedi appoggiandosia un sostegno e poisi lascia cadere sedutocon intenzione.

Sa mettersi in ginocchioe dondolarsi. Se vienetenuto per manofa qualche passo in avantie di lato; alcuni bimbicamminano già da soli.

I MOVIMENTI FINI

Usa il pollice e l’indice(anche con la sola puntadelle due dita) per afferraree tenere gli oggetti,li raccoglie da terra,

li fa girare nelle mani.Tiene due oggettie li sbatte uno control’altro. Utilizzaindifferentemente la mano

destra e la sinistra,ma può anche iniziarea mostraregià la preferenzaper una delle due.

IL LINGUAGGIO E L’UDITO

Riconosce il suo nomee si volta se viene chiamato.Capisce il tono di vocedi chi gli parla e rispondecoerentementealle intenzioni mostrate.

Indica con il dito un oggettoche desidera. Scuotela testa per dire ‘no’.Individua i suonie la loro provenienza,ma si annoia presto

se sono sempre gli stessi.Qualche bimbo iniziaa dire poche parole,come ‘mamma’ e ‘pappa’e sembra parlottarein una lingua sconosciuta.

LA VISTA

Mostra interesseper le figure, sfogliandovolentieri i libri per bambini.Distingue dettagli e colori.

Riconosce anchea distanza i familiari.Segue con interessei movimenti di persone,

animali e oggetti (comele auto) sui quali risecea soffermare l’attenzioneanche per molto tempo.

Da

1

0 a

12

mesi

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Lo sviluppo del quarto trimestre

LA COSCIENZA DI SÉ

La fase del timore di esseresolo e abbandonato non è

ancora del tutto superata,e spesso si manifesta

ancora con risvegli notturniin preda all’angoscia.

LE RELAZIONI E IL GIOCO

Si diverte a lasciar cadereun oggetto e lo seguecon lo sguardo.Continua a far suonaregli oggetti e ora lo fa

con maggiore precisionee consapevolezza. Manipolagli oggetti, li osservacon attenzione, li cercae li trova, ma comincia

a metterli meno in bocca.Imita il gesto di batterele mani. Comunica in modoconsapevole con il sorrisoo altre espressioni.

LA PAPPA

Porta il cibo alla boccacon le mani. Vuole tenere

in mano il cucchiaio anchese non sa ancora usarlo

per mangiare. Bevedalla tazza.

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mesi

IL PESO

• Maschi:da 7,9 a 12 kg

• Femmine:da 7,5 a 11,5 kg

LA DENTIZIONE

Incisivi centrali superiori.

LA STATURA

• Maschi:da 71 a 81 cm

• Femmine:da 69 a 79 cm

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154

...il sonnoDurante il giorno il piccolo dorme perun totale di 2-4 ore, divise tra 2 o 3sonnellini, mentre di notte qualchebimbo riesce a dormire anche 9-10ore consecutive. In questo periodoattraversa la fase dell’ansia da sepa-razione: ha paura che, durante ilsonno, mamma e papà possano an-darsene via. I piccoli riti della sera,cioè la ripetizione della stessa routi-ne, gli infondono sicurezza, elimina-no l’ansia, prefigurano quello chesuccederà dopo, lo aiutano a scan-dire il tempo, differenziando i mo-menti della veglia da quelli del riposo. IL CONSIGLIO Nei limiti del possi-bile, la cosa miglio-re è lasciare che ilbambino si sve-gli e si regoli dasolo: anche sel’ora della pap-pa è passata,sarà lui stesso a sta-bilire i suoi ritmi. Quando invece èproprio necessario svegliarlo, ba-sta accarezzargli la guancia delica-tamente o prendergli la manina: sesorride, è pronto al risveglio, se in-vece frigna ed è scontroso, è me-glio non insistere subito e aspetta-re ancora un pochino.

Alle prese con......la pappaA 10 mesi, il bimbo mangia anchefrutta e verdura a pezzetti, che luistesso può prendere in mano e as-saggiare da solo, per divertirsi e af-finare il senso del gusto. Ora puoidargli pappe più dense (per esem-pio pastina integrale di formato mol-to piccolo, più digeribile), insapori-te con piccole quantità di parmigia-no reggiano o pecorino semista-gionato. Intorno all’anno di età puoi iniziare aproporgli, una volta alla settimana,l’uovo intero, compreso l’albume(che fino a ora era sconsigliato), dasolo o aggiunto ad altre preparazioni.Nella dieta del piccolo si introduco-no gradualmente: avena, segale,grano saraceno (sotto forma di cre-me, fiocchi, chicchi o pasta) con

moderazione e secondo il ritmostagionale (questi cereali

più calorici sono adattiquando fa freddo);1-2 volte la setti-mana carne e pe-

sce, cotti a vapore o al forno, tritu-rati (non frullati) o a pezzetti, converdura cruda o cotta; frutta essic-cata non trattata (albicocche, fichi,prugne, uva), che può avere funzio-ne di spuntino, oppure far parte di

Da

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0 a

12

mesi

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le tensioni, per esprimere una forteemozione, per manifestare dolore orabbia e, solo dopo aver pianto, sen-tirsi meglio. C’è però un aspetto delpianto che mette davvero alla provala mamma: quando si verifica inpubblico. La prima volta che qualcu-no ti si avvicina mentre sei alle presecon il tuo bimbo urlante e ti chiede:«Ma che cos’ha?», ti sembra vogliadire: «Che cosa hai combinato perfarlo piangere in questo modo?», e tisenti una vera incapace. Probabil-mente sei l’unica a formulare un giu-dizio tanto severo, dando per scon-tato che anche gli altri la pensino co-sì! Cerca perciò di non farti condizio-nare dalla paura del pianto in pubbli-co: con un po’ di pratica, riuscirai acavartela benissimo anche se il pic-colo si mette a piangere in mezzo al-la gente. Sarai in grado di prevederei momenti della giornata in cui unacrisi di pianto è più probabile, con-temporaneamente diminuiranno latensione e l’ansia, il che avrà un ef-fetto calmante anche sul bambino. IL CONSIGLIO La capacità di af-frontare le crisi di pianto di tuo fi-glio, riuscendo a recuperare una si-tuazione di calma e serenità, si ri-fletterà molto positivamente sul vo-stro rapporto.

creme o semplici torte casalinghe.Una volta alla settimana gli puoi da-re un cucchiaio di legumi freschi osecchi (lenticchie, fagioli, ceci), sem-pre passati, da soli, oppure aggiuntia verdure cotte e minestre.IL CONSIGLIO Per evitare che i le-

gumi provochino fermenta-zione intestinale, lasciali

a bagno per 12-24 orecon alcune foglie di

alloro o un pezzet-to di alga kombu,rinnovando di-verse volte l’ac-qua; cuocili con

un po’ di alloro, dialga, di semi di fi-

nocchio e di sedano;passali sempre usando un passa-verdura a mano, in modo da elimi-nare le bucce.

...il piantoA prescindere dal loro carattere, tuttii bimbi piangono. Anzi, dovremmopreoccuparci se non lo facessero,perché per loro il pianto è una formadi comunicazione, il modo in cuipossono esprimere le loro esigenze,una delle poche cose che gli riescedi fare così bene! A volte poi hannobisogno di piangere per liberarsi dal-

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12

mesi

Quando un fanciullo è ammalato,la miglior medicina è la mano della madre(detto popolare)

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Giorno dopo giorno tuo figlio sco-pre sia l’effetto che i suoi incerti bal-bettii hanno sugli adulti sia le loro ri-sposte affettuose.Piano piano capi-sce che, con le pa-role, può trasmet-tere sentimenti esensazioni, così sisforza di impararle.Ride, imita i suoni cheascolta e ripete molte vol-te le sue prime sillabe... balbetta... esi diverte un mondo a fare questogioco, soprattutto se gli altri vi par-tecipano con toni allegri e incorag-gianti. Inizia a parlottare, natural-mente a modo suo. Ripete alcuneparole di due sillabe, con o senzasignificato, usa consapevolmente fi-no a 7-8 parole di due sillabe, mane riconosce molte di più. Imita al-cune inflessioni simili a quelle deigenitori e, intorno all’anno, a voltecomincia a costruire piccole frasi didue parole (per esempio: «Mammaappa», per chiedere da mangiare al-la mamma).

Esploratore instancabilePer riuscire a ‘pensare’, il tuo bambi-no deve conquistare tre abilità: pre-stare attenzione, concentrarsi, e -

Nuove conquistesplo rare. Quando gli presenti un og-getto, osserva come lo esamina len-tamente, con aria apparentemente

perplessa, lo toccaper sentirne la forma,lo mette in bocca, lo

annusa o lo picchiasul pavimento. Ri-cava cioè le sue in-

formazioni da tutti icinque sensi. La capa-

cità di esplorare con tutti imezzi a disposizione si affina conl’età, diventando gradualmente sem-pre più sistematica e orientata versoun obiettivo.

Il fascino dei suoniA questa età il bambino è capace didistinguere una grande varietà disuoni e di capire quale sia la loro ori-gine. Mostra di avere un suo sensodel ritmo e, quando sente la musi-ca, si muove con tutto il corpo.Uno dei giochi preferiti è proprio ‘fa-re musica’, scuotendo un sonaglinoo una semplice sca-tola di metallo checontiene moneteo sassolini, oppu-re battendo unapentola con unmestolo.

Da

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12

mesi

L’attrazione che i piùpiccoli provano per le giostrine e

gli oggetti che si muovono si spiegacon il fatto che, grazie al movimento,

il mondo si presenta loro in formeimpreviste e, per questo,

accattivanti.

SORPRESA!

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157

vedi deluso e sfiduciato, consolalo eincoraggialo a riprovare.

…ma ‘ad altezza bambino’Anche se è indispensabile teneresotto vigile sorveglianza queste sueprime, entusiasmanti avventure, de-vi rispettare la sua necessità di sco-perta e la sua curiosità, sempre piùconsapevole. Un’abitudine molto ‘adultocentrica’è quella di tenere il bebè alla propriaaltezza, trattenuto da inevitabili ‘cin-ture di sicurezza’ per evitare che isuoi tentativi di autonomia possanodiventare pericolosi. Nel primo annodi vita, dicono le statistiche dei postidi pronto soccorso, seggioloni, in-fant-seat, girelli, lettini con le sbarree box sono tra le cause più frequen-ti di traumi cranici e ferite, più o me-no gravi. Sarebbe invece molto me-glio che gli adulti si abituassero aguardare il mondo dalla prospetti-va del bimbo, cioè dall’altezza delpavimento. Un tappetino di gom-mapiuma o di cotone, oppure unavecchia trapunta, rappresentanoper lui uno spazio-gioco ideale eanche la sistemazione più praticaquando ci si trova fuori casa, peresempio da amici o parenti che nonhanno figli piccoli.

Provare da solo... Ora il bimbo comincia ad alzarsi inpiedi e tenta di camminare, soste-nendosi a sedie e poltrone, oppurealle gambe degli adulti. Lasciamolofare con i suoi tempi, senza solleci-tarlo. Non preoccuparti troppo perle sue cadute: una volta tolti di mez-zo i mobili con spigoli acuti ed even-tuali oggetti pericolosi, evita di inti-morirlo con le tue paure. La sicurez-za è importante, ma altrettanto lo èla fiducia in se stesso, che ognibambino deve conquistare. Se tuo figlio non riesce a fare qual-cosa, prima di correre in suo aiuto,lascia che provi e riprovi da solo:imparerà a poco a poco a conosce-re la sua forza e anche i suoi limiti,comincerà a capire che ci sono co-se facili e cose più difficili. Se poi lo D

a

10

a 1

2 m

esi

Vale più un padreche cento pedagoghi(detto popolare)

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• Per il tuo bambino questa è l’etàdella scoperta e dell’esplorazioneinstancabile. Non mortificarlo controppi ‘no’ ossessivi e preoccupati,ma prova a dargli fiducia, pur te-nendolo sempre d’occhio e interve-nendo solamente quando il rischioesiste davvero.I ripiani più bassi della libreria, gli ar-madietti, i cassetti lo incuriosisconoin maniera irresistibile, perciò nonlasciare mai alla sua altezza cosepreziose, importanti per te o perico-lose per lui.• Qualche volta permettigli anche didistruggere un oggetto apposita-mente scelto da te a questo scopo:è pur sempre un’esperienza interes-sante e istruttiva!• Se possibile, fai il bagnetto al pic-colo davanti a uno specchio e dàianche a lui una spugna, indicando-gli le principali parti del corpo: te-sta, mani, piedi, gambe, pancia...

Per aiutare la crescita• Al momento dei pasti incoraggialoa bere e mangiare da solo, ripeten-dogli i nomi dei cibi.• Per catturare l’interesse del bam-bino è molto importante cambiare igiochi, modificare la disposizionedegli oggetti nella sua cameretta,preparargli di tanto in tanto una pic-cola sorpresa.• Nei negozi di giocattoli puoi trova-re una grande varietà di strumentimusicali adatti ai più piccini: tambu-relli, xilofoni, maracas, piccoli piano-forti, raganelle. Ma non è difficile in-ventare nuovi ‘strumenti’ anche conciò che si può trovare normalmentein una casa: una scatola metallicacontenente palline di legno o un ba-rattolo di plastica con dentro unamanciata di fagioli (ben sigillati, inmodo che il piccolo non possa in-ghiottire il contenuto), alcune vec-chie chiavi legate insieme con unnastro sottile, due piccoli coperchi...

A volte può accadereche il piccolo rompainvolontariamenteun giocattoloo un oggetto. Di solitoè lui stesso il primo

a restarci male,perciò non sgridarlo,non mostrarti delusae, se necessario,consolalo. Spiegagliche cosa è successo

e, se si può aggiustare,fallo in sua presenza.Se agisci con calmaed equilibrio, col tempoimparerà facilmentea non farlo un’altra volta.

Oh! Si è rotto...

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se, dagli i suoi giochi preferiti. In ognicaso, tienilo sempre in vista e a por-tata di voce, nello stesso locale incui ti trovi.

Girello & Co.?No, grazie!I mezzi di qualsiasi genere usati peraiutare i bambini piccoli a cammina-re sono del tutto inutili, per non diredannosi.

In particolare, mes-so nel girello il bebèsi spinge in avantisulla punta dei piedi,prima di aver impa-rato a stare in equi-librio sulla pianta.

Così, partendo dauna cattiva abitudine,

farà poi fatica a cammi-nare davvero, cadrà più spes-

so e si muoverà con minore sicurez-za. Tra l’altro, nel girello l’anca vienegravata in modo eccessivo.

Il box: pro e controConfinandolo in uno spazio ridotto,il box non consente al bambino diesercitarsi e muoversi liberamente,gli impedisce di gattonare e può in-durlo ad alzarsi e sedersi troppoprecocemente.Detto questo, ci sono situazioni incui può risultare molto utile: peresempio quando la casa si svilup-pa su due piani, quando si stannofacendo lavori chepo trebbero rappre-sentare un pericoloper il piccolo (comestirare o spostaremobili e oggetti in-gombranti per farele pulizie), quando,più semplicemente,si è troppo occupati perdedicarsi solo a lui, oppure losi vuole proteggere dall’irruenza delcagnolino di casa o dei fratelli piùgrandi.Basterà dunque usarlo con mode-razione e intelligenza, tenendo con-to degli inconvenienti.Per evitare che il bimbo possa vive-re il box come una separazione do-lorosa, non usarlo mai per castigar-lo e, al momento di metterlo lì, faglimolte coccole, digli parole affettuo-

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Il gioco è unadelle manifestazioni più alte della culturae, per l’individuo,dell’educazione moralee dell’evoluzione intellettiva(Roger Caillois)

È meglio che il bimbonon cammini scalzo sul

pavimento perché l’attrito delpiedino su una superficie piatta

non è salutare per la sua forma. Lo èinvece il contatto con un materiale

caldo e morbido, comela sabbia o l’erba.

PER LA SALUTE DEI PIEDINI

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Insieme a nuove abilità di parola e dimovimento, in questo periodo ilbambino sviluppa la capacità diusare con maggiore precisione lesue manine. Ora lo vedrai intento algioco per ore e ore: per lui sitratta di un’attività moltoseria e impegnativa, chelo aiuta a conoscere ilmondo.Oltre ai giocattoli veri epropri, attirano la sua at-tenzione anche tanti og-getti di uso comune, chetrova in casa. Gli piacemoltissimo imitare quel-lo che fanno mammae papà, quindi vor-rebbe usare le stes-se cose che vede nelleloro mani.

Giocare per imparareNei limiti del possibile, cerca di sod-disfare questa curiosità, lasciandoche giochi con le pentole e i cuc-chiai di legno o di plastica, con unacaffettiera, con barattoli, scatole ecestini, magari anche con un vec-

chio telefono che non usate più...Per rendere il gioco ancora piùdivertente, nascondi un ogget-to o un giocattolo, prima in

sua presenza, perché pos-sa ritrovarlo subito, poi

mentre lui non guarda, inmodo che debba fare an-che uno sforzo di immagi-

nazione per indovinaredove lo hai messo. Ilpiccolo si divertirà mol-to e vorrà sicuramente

ripetere altre volte il nuovo‘esperimento’.

Assicurati sempre che...• riportino il marchio CE(attesta che sonoprodotti secondole norme vigenti nellaComunità Europea);• abbiano un coloreindelebile e noncontengano sostanzetossiche;

• siano lavabilie infrangibili,cioè resistenti a colpi,strappi, morsi;• siano di formatoabbastanza grandeda non poter essereinghiottiti;• non abbiano partidi dimensioni troppo

piccole, che si possonostaccare;• abbiano spigoliarrotondati;• siano sistematia un’altezza facilmenteraggiungibile, in modoche il bambino li possaprendere senza corrererischi.

Attenzione ai giocattoli!

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il piatto condentro la pap-pa, il bavaglino,il ciuccio…), l’auto-mobile del papà, una gatta con isuoi micini, un cagnolino con la suamamma, animali vari, e così via.

Nelle riviste e neidepliant turistici po-trai trovare moltissi-me immagini: rita-gliale e incolla cia-scuna di esse suun cartoncino se-

parato (come fos-sero carte da gioco),

in modo da poterla af-fiancare alle altre per compor-

re una storia.Mostragliele adagio, fagli notare iparticolari... aiutalo a riconoscerle....aggiungine ogni tanto di nuove edelimina quelle che suscitano in luiscarso interesse.

Giocattoli ‘rustici’Invece di riempire la cameretta delbebè di giocattoli acquistati, non èdifficile costruirne alcuni in casa:spesso sono i preferiti, proprio perla loro semplicità. Per esempio unapalla di stoffa, fatta con quattrospicchi di colori viva-ci e riempita di calzevecchie per renderlamorbida. O sagomedi pupazzi moltosemplificati. Oppu-re un sacchetto ditela, facile da aprire,con dentro alcuni na-stri colorati. Il ‘bruco mil-legiochi’ è invece una cordicel-la a cui sono legati diversi piccolioggetti (tra cui almeno un campa-nellino) da trascinare allegramentein giro per la casa. Quando non sai più che cosa inven-tare per il tuo bambino, può aiutartiuna raccolta di figure, da ampliaregiorno per giorno. Mettiti accanto alui con una scatola chiusa – che gliriservi la gioia della sorpresa – in cuiavrai messo le immagini di cose no-te: le fotografie della mamma, delpapà, del piccolo stesso, dei nonni,della tata... alcuni oggetti di usoquotidiano (il bicchiere, il pentolino,

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mesi

Un genitore saggiolascia che i figlicommettano errori.È bene che una voltaogni tanto si brucinole dita (Mahatma Gandhi)

Prendi una scatolaabbastanza grande e intaglianel coperchio fori di differenti

forme e dimensioni. Invita quindi iltuo bambino a infilarci alcuni semplici

oggetti. In questo modo imparerà,col tempo, a raggruppare

e distinguere formediverse.

DISTINGUERE LE FORME

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Intorno al dodicesimo mese di vitain genere il bimbo:• ascolta con attenzione;• capisce diverse parole e reagiscein modo appropriato;• cerca di imitare suoni e rumori;• borbotta anche quando nessunoparla con lui;• se gli chiedi un oggetto che cono-sce, te lo porge subito;• comincia a pronunciare 2-3 paro-le in maniera comprensibile;• se gli chiedi: «Dov’è il gattino?», ècapace di indicartelo in una figura,perché ormai capisce che quel mi-cino disegnato e il gatto di casa so-no lo stesso animale, anche se ap-paiono molto diversi. Non devi però preoccuparti se tuofiglio non ha ancora raggiunto que-

Il percorso delle paroleste tappe della sua evoluzione, per-ché non è assolutamente possibilestabilire una precisa tabella di mar-cia per lo sviluppo del linguaggioche sia valida per tutti. Alcuni bam-bini sono più loquaci e precoci, altriinvece arrivano ai 2 anni senza par-lare, limitandosi a manifestare i pro-pri desideri con la mimica e con rarisuoni ai quali attribuiscono un signi-ficato; altri ancora utilizzano a lungo(anche fino ai 3 anni) un proprio lin-guaggio, forse comprensibile per igenitori, ma piuttosto oscuro peramici e parenti.Spetta a te il compito di favorire isuoi progressi: sentendo tante voltegli stessi vocaboli, a poco a pocoscoprirà che ogni cosa ha il suo no-me, e imparerà a ripeterlo.

• Appena tuo figlioimpara a distinguerele parole corrispondentiagli oggetti chelo circondano, puoimostrarglieli sotto formadi disegni o fotografie.Incolla ogni immaginesu un supportodi cartone, in modoche il piccolo possa

tenerla in manofacilmente, poi indicagliripetutamente il nomedi ogni cosa: vedrai checercherà di imitarti.• Può succedereche il piccolosi innervosiscaper il fatto di non esserecapito, quando invecepensa di spiegarsi

benissimo: sta alloraa te intervenirecon garbo per fare da‘interprete’, senza rideredi lui e senza metterein evidenza i suoi errori.Quando dice maleuna parola, limitatia pronunciarla inmaniera corretta, senzasollecitarlo a ripeterla.

Come puoi aiutarlo

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mesi

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A 11-12 mesi il bimbo è già in gradodi girare le pagine da solo e di se-guire la trama di storie molto sem-plici: puoi iniziare a raccontargliele,enfatizzando molto la narrazione efacendo notare anche i particolaridelle immagini. Scegli qualche librocon un breve racconto illustrato da

figure grandi e colo-rate, che di sicurolo affascinerà e loterrà impegnato a

lungo.

Filastrocchevecchie e nuoveNate come sintesi felice tra l’inventi-va degli adulti e l’immaginazione deibambini, da sempre legate all’infan-zia, le filastrocche hanno attraversa-to i secoli, passando da una gene-razione all’altra attraverso la tradi-zione popolare. Le loro facili rimepresentano una varietà infinita di rit-mi, suoni e associazioni di parole, dispunti ironici e umoristici. Anche sesono prive di senso, le filastrocchecontribuiscono a favorire nel bambi-no lo sviluppo del linguaggio. Se nonricordi più quelle della tua infanzia,non ti sarà difficile trovare almenoun libro con una raccolta delle piùsimpatiche e divertenti.

I primi libriI libri sono importantissimi per ilbimbo, anche molto piccolo, sia percreare un momento di affettuosasocializzazione con il genitore che lisfoglia insieme a lui e glieli spiega,sia per arricchire il suo linguaggio,aiutandolo a imparare i nomi di og-getti, persone, anima li,fiori, piante, colori eforme. Già a 12 me-si il bambino sa ri-conoscere molti og-getti, e di fronte a un li-bro ricco di illustrazioni, grandi emolto colorate, è in grado di indivi-duarne i particolari.I libri più adatti per cominciare sonoquelli di tessuto o di plastica morbi-da (alcuni sono pensati per il mo-mento del bagnetto), oppure con ro-buste pagine cartonate (non più di6-8), facili da girare e praticamenteindistruttibili, con una sola figura suognuna di esse. Piacciono tanto aibambini anche i libri che consentonouna qualche interazione: i libri popup, con forme in tridimensionali checompaiono e scompaiono quandosi gira la pagina, i libri sonori (con iversi degli animali, per esempio) e ilibri tattili, che permettono di speri-mentare materiali differenti.

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La storia è sempre quella,nota e arcinota? Tanto meglio!

Ai bambini, si sa, piacela ripetizione...

SEMPRE LA STESSA STORIA…

Una buona parola è spessopiù utile d’una medicina(Leo Baeck)

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È questo il periodo delle novità intavola: puoi introdurre un maggiornumero di nuovi alimenti e provareconsistenze diverse dalla pappasemiliquida delle prime settimane disvezzamento (vedi a pag. 154).Rimangono invece duepunti fermi: la gradualitàe il rispetto dei tempidel bambino. Vale adire: proponi un ali-mento alla volta, peralmeno 3 giorni diseguito, prima di in-trodurne un altro.

Piatto unicoo primo e secondo?Nei primi mesi dopo lo svezzamen-to la suddivisione della pappa in pri-mo e secondo piatto non è assolu-tamente necessaria: dal punto di vi-sta nutrizionale il piatto unico è unasoluzione ideale.Strutturare il pasto in più portate èperò un ottimo modo per soddisfa-re il bambino curioso, che siannoia facilmente o cheha un forte desiderio dicrescere, un traguar-do che si raggiungeanche mangiando ‘co-me mamma e papà’.

Si mangia ‘da grandi’!A tavola con i grandiIl tavolo intorno al quale si riunisce lafamiglia è un luogo di piacere convi-viale, di intimità e dialogo, dove ci siincontra al mattino, prima di affron-tare gli impegni della giornata, e ci si

ritrova la sera, per rac-contarsi come è andata.

A 10 mesi arriva il mo-mento di coinvolge-re anche il bebè inquesto gioioso ap-puntamento, met-tendolo seduto sul

seggiolone, la siste-mazione migliore per

farlo partecipare alla vita dicasa (attenzione: il seggiolone è altoe va quindi sempre usato sottostretta sorveglianza!) Se il bimbo hafame, dagli qualche cosa che possaafferrare da solo, altrimenti lasciache si limiti a osservarvi. Qualora tu dovessi decidere di ade-guare per qualche mese l’alimenta-

zione di tutta la famiglia alladieta semplice e natu-rale adatta al piccino, igrandi ne trarranno

sen z’altro giovamentoin termini di salute, e la

preparazione dei pasti ne ri-sulterà molto semplificata.

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Il pasto in comunecon un bambino piccolo può

riservare sorprese divertenti: puòdarsi che afferri da solo il cucchiaiocon la pappa e cerchi di portarlo allabocca, mancando però il bersaglio...

oppure che perda la pazienzae preferisca usare

le manine.

CUCCHIAIO O MANINE?

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chi frigo, la folla di persone e carrel-li... determinano una sovrabbon-danza di stimoli frastornante. Esistono invece i negozi di prodottibiologici e biodinamici, dove l’at-mosfera è completamente diversa,senza dubbio ‘a misura di bambi-no’: ambienti di dimensioni ridotte,musica rilassante in sottofondo,scaffali di legno, illuminazione curatae gradevole. E ci sono poi, fuori cit-tà, ma non troppo lontano, aziendeagricole che vendono anche al det-taglio, una meta ideale per gite pia-cevoli e divertenti, magari al sabatopomeriggio e con tutta la famiglia.

Fare la spesa con il bebèIl supermercato è senza dubbiomolto comodo per fare la spesa:parcheggio, carrello, ampia offerta diprodotti, alimentari e non, a portatadi mano e di portafoglio. Questo tipodi esperienza fa ormai parte della vi-ta quotidiana di tutti coloro che vivo-no nelle grandi città, ma prova achiederti se è il caso di sottoporvi unbambino così piccolo: consideralasotto il profilo sensoriale, visto chelui vive in questa dimensione. Si arriva al parcheggio, spesso sot-terraneo, buio, con un odore di ben-zina e di gas di scarico. Si raggiun-ge quindi l’interno della superficie divendita, un ambiente dove la quan-tità delle merci esposte, gli odori, leluci al neon anche in pieno giorno, ilfreddo polare in prossimità dei ban-

Alcuni bimbi riesconoa bere dal bicchieregià a 7-8 mesi, mentrealtri si rifiutano di usarlofino a 18 o addirittura24 mesi: come al solito,non c’è una regolavalida per tutti. Spessoanche i più grandicelli

chiedono il biberon,soprattutto quandoc’è un fratellino minore:se il bimbo mangiasenza problemila pappa solida,non c’è motivodi rifiutarglieloper le bevande,

se invece preferiscecimentarsicon un piccolo bicchiereo una tazzina,devi mettere in contoche, almeno all’inizio,una parte del liquidofinirà sul tavoloe sul pavimento.

Dal biberon al bicchiere

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Quello che si fa per i figlinon si fa per nessuno(detto popolare)

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Intorno ai 9-10 mesi, alcuni genitorisono turbati dal timore che il propriofiglio si evolva più lentamente di altrisuoi coetanei, e che le sue reazioninon siano altrettanto pronte. In real-tà, i bambini non sono tutti uguali.Non esistono tempi precisi per losviluppo dell’intelligenza o delle ca-pacità fisiche e psicologiche: cia-scuno ha tempi diversi e modalitàpersonali, c’è chi appare più prontonei movimenti e chi invece con isuoni della voce, chi sorride moltopresto e chi inizia a camminare pri-ma dei suoi coetanei. Ogni piccino deve essere confron-tato solo con se stesso, con quelloche sapeva fare ‘prima’ rispetto aora, anche perché non tutti partonodalle medesime premesse. L’ansiadei genitori e il desiderio di farglibruciare le tappe possono soloostacolare la sua serenità.Qualche volta lo sviluppo di un bam-

Tra dubbi e incertezzebino può essere effettivamente unpo’ più lento della media. Se, osser-vando tuo figlio, hai questa impres-sione, oppure ti trovi a dover con-statare una sua evidente difficoltà, èsenz’altro utile consultare il pedia-tra. Qualche volta la famiglia esita asottoporre il piccolo alle visite ne-cessarie, rinviando ogni intervento:è un errore da evitare perché, so-prattutto nel caso di un deficit dallanascita, è molto importante saperesubito di che cosa si tratta, per in-tervenire nel modo migliore, senzaperdere tempo prezioso.Prima di rivolgersi a un pediatra ve-rifica bene le cose: osserva siste-maticamente il tuo bambino perqualche giorno, facendo alcuneprove, magari con l’aiuto di una per-sona più esperta, di cui ti fidi. Anno-ta ciò che vedi in modo da poterneriferire al medico con la massimaobiettività.

Alcuni bambini non parla-no, perché non sentono.Per questo è necessarioosservare con molta at-tenzione come il piccinoreagisce ai rumori. Guar-

da nella direzione da cuiprovengono? Ti dà l’im-pressione di sentire quel-lo che gli stai dicendo,anche se parli alle suespalle, o a voce non mol-

to alta? Sorride quandogli rivolgi parole affettuoseo buffe? Se hai qualchedubbio, rivolgiti subito alpediatra, che prescriveràun esame dell’udito.

Come reagisce ai suoni?

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Le mie conquiste

A 10 mesi ho imparato a ..............................

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a 11 mesi ho imparato a ..............................

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a 12 mesi ho imparato a ..............................

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Le mie prime ‘paroline’

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A 10 mesi dico ................................................

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a 11 mesi dico ................................................

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a 12 mesi dico ................................................

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Prima o poi il tuo bimbo farà qual-cosa che non va bene: non è ovvia-mente il caso di arrabbiarsi, ma puòessere l’occasione per cominciare astabilire alcuni limiti, con chiarezzae determinazione.Pronunciati con fermezza e mai intono collerico, aggressivo o violen-to, i primi ‘no’ sono molto importan-ti nell’evoluzione del rapporto con igenitori.Quando tuo figlio provoca un dan-no, fai un respiro profondo e sforza-ti di giudicare con serenità, prima direagire: si tratta senz’altro di un inci-dente, non di un dispetto. È co-munque importante, pur senza maiaggredirlo, fargli capire che ciò cheha fatto non va bene e non si deveripetere. Puoi prendere in braccio tuo figlio,guardandolo negli occhi in modoserio (ma calmo), e dicendo: «No,questo non si fa!»Il bambino deve sentire l’autorevo-lezza degli adulti, non la durezza o ilrifiuto.A volte i bambini, nella loro naturaleincoscienza, prendono iniziative chepossono rivelarsi pericolose o pro-durre veri e propri disastri. Non biso-gna avere paura di fermarli, anchequando piangono disperatamente.

I primi ‘no’Se sei sempre disponibile e accon-tenti tuo figlio ogni volta che puoi, al-la fine l’effetto di un bel ‘no’ decisosarà quello di ridimensionare con ilbuonsenso la sua sensazione dionnipotenza.È possibile che il piccolo si sfogheràpiangendo, ma basterà prenderlo inbraccio, consolarlo e coccolarlo, ri-petendogli però con dolcezza chequella cosa proprio non si fa: il pic-colo percepisce i genitori come ras-sicuranti e protettivi anche attraver-so alcuni ‘no’ ben dosati, espressi inun clima affettuoso e con tranquillafermezza.

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con tutte le cautele del caso, che lepentole sul fuoco sono calde, che ilgatto graffia, che gli oggetti posso-no cadere...Tutte le volte che puoi, quando glispieghi la ragione di un divieto, pro-va a offrirgli un’alternativa. Se peresempio non vuoi che giochi da so-lo con l’acqua, permettigli almeno difarlo sotto la tua sorveglianza. Vieta-gli di giocare con tazzine e bicchieriche si possono rompere, ma acqui-stane di infrangibili e lasciaglieli aportata di mano.Quando devi rimproverare il tuobambino, sforzati di non perdere lapazienza, non dirgli mai che è cattivoo che non gli vuoi più bene. Non pu-nirlo mai chiudendolo da solo in unastanza, anche se ha combinato unamarachella davvero grossa: si spa-venterebbe, e la paura non favoriscemai l’apprendimento, tanto menoquello delle regole da rispettare.

Vietare poco,spiegare moltoPochi ‘no’ proteggono, molti ‘no’ in-vece umiliano. Troppi divieti e trop-pe regole da rispettare mettono adura prova la pazienza di adulti ebambini, mentre è molto più facilefar rispettare solo alcune limitazioni,ponderate e giustificate. A volte puòsuccedere di voler contrastare ilbambino senza un motivo veramen-te valido: basterebbe riflettere me-glio, per capire che certi divieti nonsono del tutto fondati. Poiché già a 10-12 mesi, se glispieghi bene le ragioni del divieto,tuo figlio sarà più ragionevole, puoiimpegnarti ad applicare questo me-todo, che servirà anche a te per va-lutare se la proibizione ha davveroun senso. Ovviamente, la spiegazione deveessere adatta all’età del piccolo:potresti magari fargli sperimentare,

Un buon sistemaper limitare i divietiè quello di sistemarei mobili in mododa creare uno spazioabbastanza ampio

perché il bimbo possamuoversi liberamentee giocare con alcunioggetti semplici:un cuscinone di stoffapieno di polistirolo,

uno o due scatolonidi cartonea cui appoggiarsi,se vuole provarea stare in piedi,e qualche giocattolo.

La ‘zona di libertà’

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È davvero un buon padrequello che conosce suo figlio(William Shakespeare)

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Come per noi adulti, anche per ibambini la vita è un’alternanza di rit-mi ai quali adattarsi per ristabilire omantenere equilibrio e benessere.Alcuni bimbi fanno un breve sonnel-lino pomeridiano, poi dormono tuttala notte, senza interruzioni. Altri in-vece si svegliano presto, poi riposa-no ancora 1-2 ore verso la fine dellamattinata, e non fanno il riposino alpomeriggio. Tra l’uno e l’altro ci so-no notevoli differenze, soprattuttonel primo anno di vita: ci sono i dor-miglioni e quelli a cui per recuperarebasta un pisolino. Ciascuno ha unapropria struttura temporale, modifi-cabile solo entro certi limiti, perché,quando il ritmo del sonno viene di-sturbato da fattori esterni, il piccolosi disorienta, non si sente bene e di-venta di malumore.Se fai fatica a far rispettare a tuo fi-

Rispetta i suoi ritmiglio gli orari della nanna, aiutalo amodificare gradualmente le sueabitudini con piccoli anticipi del ri-sveglio mattutino, tenendo presenteche ci vorranno almeno 2 o 3 setti-mane per riuscirci. La sera puoiconciliargli il sonno con un bel ba-gno caldo, un massaggio con olioprofumato, il lettino tiepido e la ca-meretta non troppo riscaldata, conun po’ di latte caldo o un infuso abase di tiglio (o di camomilla e fioridi arancio), con il suono ripetuto diun carillon e la compagnia del suopupazzo preferito. Anche quando il tuo bambino saràpiù grande, non punirlo mai man-dandolo a dormire, non presentarglimai il sonno come una minaccia dicastigo, perché in questo modo loassocerebbe a una spiacevole soli-tudine forzata.

Quando il tuo bimbosbadiglia ripetutamente,fatica a tenere gli occhiaperti e ha la testache gli ciondola, mettilosubito a dormire.Se ti lasci sfuggirequesto momento,

perché non è l’oradella nanna, non haancora mangiato,non ha fatto il bagnetto,diventerà irritabile,noioso e farà moltafatica ad addormentarsi.Non è sempre facile

adattarsi ai ritmi naturalidel bambino, ma,nei limiti del possibile,cerca di tenere contodei suoi segnalidi stanchezza,per evitargli stresse agitazione.

Cogliere i segnali del sonno

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mentale per infondergli un senso disicurezza e di calma.Alcuni piccoli riti serali – mettere ananna il pupazzo, accendere la luci-na della notte nella cameretta, lava-re insieme i dentini – lo avvertirannoin anticipo che ‘tra 5 minuti si va adormire’.

Per un dolcerisveglio

Se potessero seguireil loro ritmo indivi-duale, i bambini sisveglierebberodopo aver ripo-sato a sufficien-za, secondo leloro esigenze per-

sonali. La mattinaperciò cerca di orga-

n izzar t iin modo da

lasciare a tuo figlio iltempo di svegliarsicon calma: quandodorme è come unpalombaro cala-to nelle profon-dità marine, chenon può torna-re di colpo insuperficie!

Dormire a sufficienzaOggi i pediatri dicono che spesso ibambini non dormono abbastanza,soprattutto di notte: è una graveperdita, che non può essere com-pensata dalle lunghe dormite ‘di re-cupero’, perché il ritmo sonno-ve-glia va rispettato nell’arco delle 24ore. Alcune mamme, poi, tengonosveglio il loro bambi-no di sera, perchépossa vedere il papàche rientra tardi, al-tre accendono latelevisione duran-te la cena o pro-pongono al bam-bino giochi nuovied eccitanti. Il momento di anda-re a letto, invece, do-vrebbe essere affronta-to con grande attenzione ein tutta tranquillità perché, special-mente dopo gli 11-12 mesi, il bebèsente che andare a dormire significasepararsi dal suo ambiente e dallepersone care: anche se gli occhi glisi chiudono, vorrebbe ritardare que-sto momento.La stabilità delle abitudini acquisite,a cominciare dalla regolarità dell’orain cui si va a fare la nanna, è fonda-

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Luci e ombre dellacameretta, di notte, possono

rendere irriconoscibili gli oggettinoti, trasformandoli in figure

minacciose. Scatta allora la pauradell’ignoto, assolutamente comprensibile

a questa età. Di fronte a questi timori,dimostra sempre comprensione e pazienza:

non chiudere la porta della sua camerae lasciagli accesa una piccola luce,

non troppo forte, ma sufficienteper distinguere le cose

intorno a lui.

LA PAURA DEL BUIO

Dove si dice ‘padre’ e ‘madre’,si odono i più dolci nomi(detto popolare)

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Nonostante tutto l’amore che mam-ma e papà provano per il piccolino,ci sono momenti in cui sentono diaver esaurito tutte le loro energie.Bisogna assolutamente ricaricare lebatterie!Il neonato è come un campo di for-ze che assorbe completamente igenitori, ma, se questa attenzioneesclude ogni altra cosa, si finiscecol sentirsi in trappola, tagliati fuoridal mondo, dalle amicizie, dalle rela-zioni con gli altri. La soluzione al problema è trovarequalche ritaglio di tempo per con-cedervi un po’ di svago tutto pervoi. In qualunque modo decidiate ditrascorrere questo tempo insieme,è importante che in quel momentopossiate parlare, sentirvi vicini, ri-creare la vostra intimità: ricordateviche è molto importante alimentare ilvostro rapporto di coppia!

Organizzare le giornateQuando c’è un bambino piccolo, iltempo fugge letteralmente, ‘divora-to’ dalle cure di cui ha bisogno, dalménage domestico e da mille altriimpegni. Si impone dunque un mi-nimo di organizzazione e pianifica-zione, anche perché, creando ordi-ne nella giornata del bebè, gli si dà

Ricaricare le batterieun senso di sicurezza e serenità.Stabilendo gli orari per la pappa, ilgioco e la nanna del figlio, i genitoripossono trovare anche il tempo percoltivare i propri interessi, per soddi-sfare le esigenze personali e quelle,non meno importanti, della coppia.Pur senza eccessive rigidezze, unacerta regolarità nelle abitudini delbambino migliora dunque la qualitàdella vita di tutta la famiglia. Le prime ore di sonno del piccolopossono diventare una meritatapausa di tranquillità: imparate a pre-gustarla. Se lo desiderate, non esi-tate a staccare il telefono, facendosapere ad amici e parenti che nonvolete essere disturbati. Nei primi mesi forse non vi sietesentiti di affidare il bimbo ad altri, maora è senz’altro più facile farsi sosti-tuire qualche volta da una personaconosciuta e fidata, perché lui è ingrado di capire che tornerete pre-sto. Riuscirete così a concederviuna bella passeggiata, una nuotatain piscina o una serata con gli amici.

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Il più gran vantaggioche si possa dare ai figliè di educarli bene(detto popolare)

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Per semplificarsi la vita

Che cosa succederebbe se tu tra-lasciassi qualcuna delle mille coseche fai? È possibile delegarne qual-cuna ad altri? Forse le risposte aqueste semplici domande ti sor-

prenderanno! Vedrai che non saràdifficile stabilire quali lavori sonodavvero indispensabili e quali no.Anche i lavori di casa ogni tantopossono essere rimandati…

Le cose indispensabili ..................................

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…e quelle che posso rimandare o delegare

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Forte dell’autonomia ormai acquisitae deciso a esplorare ogni angolodello spazio in cui si svolge la sua vi-ta quotidiana, a 10-12 mesi il bambi-no ne combina di tutti i colori. Qual-siasi appartamento può presentarequalche pericolo, perciò prova aesaminare il tuo con attenzione. • Riponi in luoghi inaccessibili tutti iprodotti per la pulizia della casa, imedicinali e i disinfettanti, gli anti-parassitari usati per le piante o glianimali domestici. Controlla chenon ci siano mai in giro mozziconidi sigaretta: ne ba-sta uno solo, seingerito, per cau-sare un’intossica-zione gastrica.• Alcune pianteornamentali so-no velenose (peresempio l’olean-dro o la stella diNatale), così co-me la terra mescolataa fertilizzanti e insetticidi. • Le cose molto piccole (noccioli-ne, caramelle, bottoni) non devonotrovarsi alla portata del bimbo, chepotrebbe non solo inghiottirli, maanche infilarli nelle orecchie o nelnaso.

Una casa a prova di bebè• Le prese di corrente, collocatespesso proprio all’altezza del bebèche gattona, sono pericolosissime:cerca di coprirle, mettendoci da-vanti un mobiletto o una pianta, e,se puoi, disattiva quelle più accessi-bili. In ogni caso insegna subito atuo figlio che non le deve AS-SO-LU-TA-MEN-TE MAI toccare, per-ché, nonostante tutte le tue precau-zioni, potrebbe farlo in casa di altri. • Fai molta attenzione anche ai filielettrici delle lampade e degli elet-

trodomestici, perché i bam-bini ne sono attratti e

tendono a tirarli o ametterli in bocca.

• Se devi riscaldare ilbagno con una stu-fetta, fallo prima dicominciare il bagnet-to, poi spegnila, stac-ca la spina e chiudi

la porta per non di-sperdere il tepore. Non

usare, per nessun motivo, ilphon finché il piccolo è immersonell’acqua. • In cucina, non permettere al bim-bo di giocare con lo sportello del for-no o di girare le manopole del gas,neppure quando è spento. Anche letovaglie possono essere pericolose,

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su cui il piccolo potrebbe arrampi-carsi vicino alle finestre o sui balconi.Se hai un balcone o un terrazzo,chiudi con una rete gli spazi attraver-so cui potrebbe buttare qualcosa.• Blocca l’accesso alle scale o adaltri locali pericolosi con un cancel-letto che il bimbo non possa aprireda solo. Riponi poi in un posto sicu-ro, lontano dalla sua curiosità, an-che gli oggetti delicati o fragili a cuisei particolarmente affezionata.

se il piccolo ne afferrasse un lembo,tirandosi addosso tutto quello chec’è sopra: bicchieri di vetro, coltelli,piatti o pentole contenenti liquidicaldi... • Sposta in un luogo sicuro gli og-getti abbastanza leggeri perché ilpiccino possa muoverli e tirarseliaddosso, ma abbastanza pesantiper fargli male (sono più di quanti sipossa pensare!)• Non lasciare mai sedie o sgabelli

Quando in famigliac’è un animaledomestico, è facileche tra lui e il bambinonasca un forte legameaffettivo. Ai genitorispetta il compitodi favorire questabellissima amicizia,prendendo però alcunesemplici ma importantiprecauzioni,indispensabili peruna sana convivenza.• Non lasciare maiil bambino da soloinsieme all’animale;• evita che il gatto vadasul letto o nella culladel bebè;• tieni lontano da lui

il cane (dietro a un cancellinoche non possaoltrepassare), perché,soprattutto nei primitempi, potrebbe provareun sentimento di gelosianei confronti del nuovoarrivato, manifestandolocon comportamentiaggressivi;• dai agli animali di casasolo cibo cotto,di provenienza sicura,non permettereche lecchino i piattie lava separatamentele loro ciotole;• se in famigliac’è un gatto, tienila sua cassetta igienica

ben lontana dalle manidel bambino;• se c’è un cane,controllaperiodicamenteche non abbia dolorealle orecchie, perchéin tal caso potrebbereagire a una semplicecarezza con un morso;• fai controllareregolarmentedal veterinario lo statodi salute dell’animalee seguiscrupolosamentetutti i suoi consiglia propositodi vaccinazionie prevenzionedei parassiti.

Gli animali in casa

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Le vacanze sono un ottimo pretestoper stare insieme, il problema è che,quando finalmente arrivano, si èdavvero molto stanchi... Se riesci aprogrammarle bene – il che dopo-tutto non è così difficile – rappresen-teranno comunqueuna preziosa occa-sione di svago e re-lax per la famiglia,a patto di non so-pravvalutare le capa-cità di sopportazione delbimbo e di dare la preferenza a unluogo adatto a lui. I bambini, compresi i lattanti, posso-no essere portati ovunque, purché ilclima non sia eccessivamente caldoné eccessivamente freddo. Ma nonsi tratta solo di scegliere tra monta-gna o mare, lago o collina, bensì dipensare a una situazione tranquilla,dove il bebè possa essere accetta-to anche quando piange. Ogni bam-bino ha bisogno di almeno qualchegiorno per ambientarsi: il cambia-mento può incidere sull’appetito, sulsonno, sulla tranquillità del gioco, e iprimi giorni dovrai probabilmente af-frontare qualche problema, soprat-tutto al momento dei pasti o dellananna. Per non crea re scompensi,ed essere invece salutare, la vacan-

In vacanzaza dovrà durare almeno una decinadi giorni.Evita la folla, e piuttosto dell’albergoscegli un residence, un appartamen-to in affitto o, se mai, un bungalow oun cottage in un villaggio o in un

campeggio ben or-ganizzato.Queste sono solu-zioni che offrono in-fatti diversi vantaggi:

maggiore libertà negliorari, spazi più ampi, pos-

sibilità di preparare più comoda-mente le pappe.

Ricordati di portare…• il pupazzo o la copertina dellananna;• qualcuno dei giocattoli preferiti;• una scorta degli ingredienti cheusi abitualmente per preparare lapappa, se è già svezzato (potrestiavere qualche difficoltà a trovarli nelluogo di vacanza);• i medicamenti di uso frequente;• il numero di telefono del pediatra.Durante il viaggio, tieni a portata dimano una bottiglia d’acqua. Se prevedi uscite e passeggiate acontatto con la natura, sarà como-dissimo il marsupio, nel modello azaino.

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mesi Andare in vacanza con gli

amici è senz’altro piacevole, ma seci sono bambini bisogna essere

davvero molto, moltoaffiatati…

AMICI E FIGLI

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Gardena (uno dei Familien Hotel al-toatesini), con assistenza, menudedicati e sale giochi. Il massaggioper bambini e neonati (20 minuti) èfrutto della fusione di tecniche di-verse – da quella svedese all’ayur-veda, dalla riflessologia allo yoga –che evocano la sensazione di so-spensione nel liquido amniotico. Èutile per favorire lo sviluppo e alle-viare piccoli disturbi, come le coli-chette del lattante. Ci sono poi il ba-gno al latte e cioccolato (20 minuti)e quello calmante alla lavanda.

GRAND HOTEL CAVALLINO BIANCO,ORTISEI (BZ)TEL. 0471 78333WWW.CAVALLINO-BIANCO.COM

• La Spa dell’Hotel Adler Thermaedi Bagno Vignoni, sulle colline dellaVal d’Orcia, propone invece il tratta-mento Aky Baby (40 minuti), prati-cato sul neonato dalla terapista in-sieme al genitore, che prevede unmassaggio con sfioramenti delicati,seguito dal bagnetto al latte e miele,che prepara al sonno.

HOTEL ADLER THERMAE SPA& WELLNESS RESORTBAGNO VIGNONI(SAN QUIRICO D’ORCIA, SI)TEL. 0577 889000WWW.ADLER-RESORTS.COM

Le baby farm:qualche indirizzoPiccoli paradisi per mamme e bam-bini, senza escludere i papà: sono icentri benessere a misura di bebè,dove anche i grandi riescono a rita-gliarsi momenti di puro relax. Così,tra coccole e massaggi, si rinnova ilpiacere di stare insieme, in un mododavvero speciale. • In India, poco dopo il parto, lemamme accarezzano a lungo i loropiccoli, cospargendoli con olio dimandorle prima del bagnetto. Èun’antica tradizione ayurvedica, chemigliora la circolazione, disintossicae aiuta il sistema digestivo.L’Oriental Thermal Spa dell’HotelMetropole di Abano Terme propo-ne un rituale mamma-bambino (60minuti) con un massaggio sul tata-mi, che insegna anche i movimentipiù corretti da ripetere poi a casa.Per i bambini affetti da problemi re-spiratori, come rinite e bronchite,sono poi previste inalazioni con ac-qua termale.

HOTEL METROPOLE, ABANO TERME (PD)TEL. 049 8619100NUMERO VERDE 800 88118811WWW.GBHOTELS.IT

• Benessere per piccolissimi ancheal Cavallino Bianco di Ortisei in Val

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Il mondo è come un libro,e chi non viaggia legge solo una pagina(Sant’Agostino)

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Il diariodelle mie prime vacanze

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Il grande giorno è arrivato: si festeg-gia il primo compleanno di tuo figlio!È un momento che merita di esserecelebrato degnamente. Da neonatoindifeso, infatti, ora è divenuto unpiccolo ometto attivo, allegro e af-fettuoso.Certamente avrai pre-parato una giornataspeciale e desideriche la festa riescaperfettamente, maper evitare lacrime ecapricci tieni presentequalche suggerimento.Tuo figlio sarà in grado di apprezza-re maggiormente le feste dopo i 3anni, quando avrà già instauratorapporti sociali con gli amichet-ti dell’asilo. Ma per ora lafesta rischia di affaticar-lo e innervosirlo per-ché è abituato a ritmigiornalieri costanti, euno sconvolgimentodi questi ritmi, ri-trovandosi intor-no tanti volti pocofamiliari, può cre-argli più disagio chegioia. Limita dunque ilnumero degli invitati, inmodo che il tuo bimbo non

Si taglia il traguardo!si senta ‘sopraffatto’ dagli scono-sciuti e che tu possa essere com-pletamente disponibile per lui, cheha ancora bisogno di tutta la tua at-tenzione.Organizza la festa di mattina oppure

dopo il riposino po-meridiano: è impor-tante che il bimbonon lo salti.Metti a disposizio-ne dei bambini al-

cuni giocattoli da u -sa re in comune, come

servizi da tè di plastica eforme da incastrare.Prevedi qualche attività tranquilla daproporre ai fratellini e alle sorelline

più grandi degli invitati: pennellie album da colorare, bloc-

chetti di creta da lavorare.Predisponi una stanzapiù silenziosa, nel caso

qualche genitore ab-bia bisogno di far ri-posare il propriobambino.

Vedrai che la cande-lina sulla torta piace-rà molto al bambino,che capirà benissimodi essere al centro del-

l’attenzione!

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12

mesi Chi deve essere

festeggiato, il bambinoo i genitori? Forse tutti e tre, dato

che il giorno della sua nascita sietediventati mamma e papà

ed è cominciata una nuovavita a tre.

È LA FESTA DI TUTTI!

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181

Ecco dei semplicigiochi che di sicuroi tuoi piccoli ospitiapprezzeranno molto.A questa età i bambininon sono ovviamentein grado di interagirecon i coetaneie la presenzadegli adulti alla festaè indispensabile,ma anche giochi moltosemplici come ‘bu busettete’ o il raccontodi una filastroccarisultano ancorapiù divertenti se fattiin compagnia!

Batti, batti le manine• I genitori si siedonoin cerchio con i lorobambini sulle ginocchiae cantano la seguentefilastrocca: Batti, battile manine che arrivapapà. / Ti porteràla caramella e (nome delbambino) la mangerà.A ogni strofa si diràil nome di un bambinodiverso.

Giro, girotondo• Tutti i genitori,tenendo per le manii loro bambini,

camminano in cerchioe recitano insiemela seguente filastrocca:Giro, girotondo, casca ilmondo, / casca la terra,tutti giù per terra!Quando si arriva al ‘tuttigiù per terra’, i genitori,con calma e attenzione,si sdraiano assiemeai bimbi sul pavimento,sempre tenendosiper mano.

Il solletico sulla mano• Accarezzandoil palmo della manodel bambino, i genitorirecitano lentamenteuna delle seguentifilastrocche e, arrivatial momento opportuno,gli fanno il solleticosulla mano e sul braccio,per farlo ridere.Piazza, mia bella piazza, /ci passa una pecorinapazza / che fa: «Bee,bee, bee, bee…» /«Bella manina, dovesei stata?» / «Dallanonnina.» / «Cosa ti hadato?» / «Panee carnina… bellamanina, bella manina!»(con l’indice e il mediosi ‘cammina’ sul palmo

della mano, poi lungoil braccio, finoall’ascella, e si ritornaindietro facendoil solletico).

Bu, bu, settete!• Questo giochetto,nel quale l’adultosi nasconde il visocon le mani e poilo scopre, è ancorapiù divertente da fareinsieme. Mettetevidavanti ai bimbi.Copritevi il viso, e dite«Bu, bu…», contate finoa 3 e poi scopritelodi colpo, dicendo a vocepiù alta: «…settete!»

Trova il tuo naso• Indicate ai bambinivarie parti del corpo,come il naso, la bocca,gli occhi, le orecchie,i piedi e la pancia,e dite loro di toccarselecon il dito.

Butta giù la torre• Ogni bambinocostruisce una piccolatorre con dei cubida costruzione. Quandodite: «Pronti, attenti…cade!», la buttano giù.

Qualche idea per la festa

Da

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12

mesi

Festeggiare un compleannosignifica dire a qualcuno: «Grazie perché sei tu»(Henry J. Nouwen)

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Da

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12

mesi

Oggi .................... compio

un anno

Peso ....... chili e ................. grammi

sono alto .......... cm

Negli ultimi tre mesi ho imparato a fare

un sacco di cose: .........................................

.........................................................................

e ho scoperto che le cose che mi divertono

di più sono: ...................................................

.........................................................................

........................................................................

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Ma quando sono un po’ nervosetto la mia

mamma e il mio papà hanno scoperto

che mi tranquillizzo se

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

Di notte dormo circa ..................ore

e di giorno faccio ................. riposini

Gli ultimi alimenti che ho provato sono:

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

Da

1

0 a

12

mesi

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Le foto della mia festadi compleanno!

Da

1

0 a

12

mesi

note .................................................................

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

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Da

1

0 a

12

mesi

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186

Indice degli argomentiacne neonatale 70allattamento al seno 26,

36-45- dieta della mamma

42-43- disturbi del bambino

45, 73- disturbi della mamma

44- fertilità 36- parto cesareo 26- posizioni 38-39- scarsità di latte 40

allattamento artificiale46-47

animali in casa 175asilo nido 144-145baby farm 177baby sitter 144bagnetto 58-59biancheria per il lettino 34biberon 46-47bilanci di salute 68box 159calo fisiologico 40 capelli 28carie 90carillon 50carrozzina 34, 66-67cibo

- nel primo trimestre 23,31

- nel secondo trimestre81, 82

- nel terzo trimestre119, 120

- nel quarto trimestre153, 154, 164-165

ciuccio 128coliche del lattante 43, 53,

70-71, 90, 130, 177colostro 27

compleanno 180-181concentrazione 85congiuntivite 60, 71 coordinazione 84-85coppia 102-103corredino 56-57coscienza di sé

- nel primo trimestre 22- nel secondo trimestre

80- nel terzo trimestre

118- nel quarto trimestre

153crisi dell’ottavo mese 140crosta lattea 71cucchiaio 94-95, 164culla 34dentizione

- nel secondo trimestre81, 90

- nel terzo trimestre119

- nel quarto trimestre153

depressione post partum32

dermatite da pannolino 63,72

diarrea 72dieta della mamma

che allatta 42-43dimagrire dopo il parto

106-111disturbi dell’allattamento

- del bambino 45- della mamma 44

disturbi del bambino 33,45, 70-73

divieti 168-169fascia portabebè 66fasciatoio 35

febbre 72fertilità durante

l’allattamento 36filastrocche 124, 127, 129,

163fontanelle 29gattonare 122ginnastica per la mamma

108-111giocattoli 160-161gioco

- nel primo trimestre 22- nel secondo trimestre

81- nel terzo trimestre

119, 122-123, 125- nel quarto trimestre

140, 153, 160, 181girello 159igiene 60-61indice di Apgar 25ingorgo mammario 44intolleranze alimentari

97ittero fisiologico 33latte in polvere 46-47latte materno vedi

allattamento lettino 34lettone, dormire nel 128libretto pediatrico 25libri per bambini 163linguaggio, sviluppo del

- nel primo trimestre21

- nel secondo trimestre80, 86-87

- nel terzo trimestre118, 124

- nel quarto trimestre152, 156, 162-163

mani 28, 60

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187

marsupio 100massaggio 59, 60, 129,

130-135mastite 44movimento

- nel primo trimestre 20- nel secondo trimestre

80, 84- nel terzo trimestre 118- nel quarto trimestre

152mughetto 73musica per il rilassamento

del bambino 85, 87naso 60navicella staccabile 67ninna nanna 50, 124, 126nonni 142, 144occhi 28, 60

- congiuntivite 71omogeneizzati 137organi genitali 29, 62pannolino 62, 63

- dermatiteda pannolino 63, 72

papà 90, 103, 104 pappa vedi ciboparto cesareo

e allattamento 26passeggiate 64-65passeggino 100-101paure del bambino 140pediatra 25, 68-69pelle 28

- secca 63

- crosta lattea 71- dermatite

da pannolino 72perdita di peso 33 pesare il bambino 40peso

- nel primo trimestre 23,33, 40

- nel secondo trimestre81

- nel terzo trimestre 119- nel quarto trimestre

153pianto 33, 52, 83, 120-

121, 155protuberanze sulla testa 29raffreddore 73ragadi al seno 44relazioni con gli altri

- nel primo trimestre 22- nel secondo trimestre

81- nel terzo trimestre 119- nel quarto trimestre

153rientro al lavoro

della mamma 144-145rigurgito 45, 73rito della sera 49, 82-83rooming in 24ruttino 45sacco-nanna 64sdraietta 101seggiolino per auto 67, 101seggiolone 164

sicurezza in casa 174-175singhiozzo 45, 73sonno 48-49, 82-83, 120,

154, 170-171sorriso 88statura

- nel primo trimestre 23- nel secondo trimestre

81- nel terzo trimestre 119- nel quarto trimestre

153suoni 156, 158svezzamento 92-99,

136-137udito

- nel primo trimestre 21,30

- nel secondo trimestre80, 85

- nel terzo trimestre 118- nel quarto trimestre

152unghie 60vacanze 176-177vaccinazioni 69vista

- nel primo trimestre 21,30

- nel secondo trimestre80, 84

- nel terzo trimestre 118- nel quarto trimestre

152vomito 45, 73

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Pensi che la serenità e l’equilibrio nascano dal guardarsi dentroper conoscersi a fondo.

Conduci una vita stressante e frenetica ma appena puoiti rifugi nella natura perché sai di averne grande bisogno.Ritieni che il benessere sia soprattutto sentirsi in forma,

fisicamente e psicologicamente.Pensi che la felicità derivi dall’avere un rapporto di coppia

pieno e soddisfacente.Sei un genitore e ti impegni a vivere questo ruolo con serietà

e consapevolezza.

red!, da oltre trent’anni leader in Italia nell’ambito della salute e del benessere, pubblica libri pensati per te.

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Laura Baratto BoroliDirettore editoriale

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