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l'Annuncio a Maria- Paul Claudel

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Page 1: l'Annuncio a Maria- Paul Claudel

L’annuncio a Maria di Paul Claudel“Tutto riposa con Dio in un mistero profondo. Ma quel ch’era nascosto torna visibile con Lui.”

La vita è vocazione, è il dialogo tra l’inziativa del mistero e la mia libertà, il rapporto con il mistero che bussa alla porta della mia libertà.

“Ecco comincia in me il disfaciemento (…), già in me anima e corpo si separano, come il vino nella bigoncia misto al grappolo franto.”

“Per chi soffre, le parole d’un consolatore gioioso non son di gran pregio, e il suo male non è per gli altri quel che è per lui.”

L’uomo perdona con il silenzio. Perdonare è guardare l’altro malato come un sano.

Dio perdona chiamandoti, Egli trasforma il tuo male nella porta della tua vocazione. Il padre è colui che dà una regola ma fa eccezione. Sola la regola è un carcere e solo eccezione è il bordello.

“Anche senza anello il cuore non cambia. Egli mi conosce.”

Violain è un fiore e guarda, è curiosa e sta a quello che c’è. Non calcola mai perché l’amore è non calcolare.

“Non alla pietra tocca fissare il suo posto, ma al Maestro dell’Opera che l’ha scelta.”

Se incontri uno che si fida della tua libertà quello ha a che fare con Dio.

“Santità non è farsi lapidare in terra di Pagania o baciare un lebbroso sulla bocca, ma fare la volontà di Dio, con prontezza, si tratti di restare al nostro posto, o di salire più alto.”

La vita è fatta di momenti in cui il desiderio e la realtà suonano insieme ma anche di momenti di rottura. Momenti in cui sembra che accada sempre il contrario di quello che vorremmo e in cui la realtà è sentita come un masso che ostacola il cammino. È chiaro l’esempio di Michelangelo: egli era uno scultore geniale e credeva che la statua fosse già dentro il marmo e l’artista dovesse solo tirarla fuori. A volte però incontrava delle venature nel marmo che impedivano di continuare il suo progetto. Così quando ti innamori succede la stessa cosa: incominci un rapporto affettivo avendo in mente una certa immagine di tuo marito che a malapena s’intravede in quel pezzo grezzo di ragazzo. Può capitare che t’imbatti con qualcosa di quel uomo che non avevi calcolato, allora dovrai decidere se buttare via tutto o piegartì alla realtà accettando che la bellezza non è frutto solo della tua intuizione ma il dialogo tra quest’ultima e la realtà. Allo stesso modo tutti i giorni troviamo degli ostacoli non previsti e dobbiamo decidere se buttare via tutto o piegare il nostro piano alla realtà, la nostra vita può essere una discarica di marmo o una galleria di capolavori. Non è l’immagine mentale del tuo desiderio ma la realtà stessa che ti suggerisce la verità del tuo desiderio. Bisogna desiderare oltre il proprio programma.

Page 2: l'Annuncio a Maria- Paul Claudel

“Perdonatemi perché son troppo felice! Perché quegli ch’io amo, mi ama, di lui son certa, e so che mi ama, e tutto è uguale fra noi! E perché Dio mi ha creata per essere felice e non per il male e non per la pena.”

Pietro è genio e paga la sua genialità con uno scricchiolio di tutto lo stato psichico.

“Era forse possibile ch’io vi vedessi senza volervi bene? È forse colpa mia se il frutto aderisce al ramo? E chi è quegli che, amando, non vuole aver tutto ciò che ama?”

L’uomo che ha dato la preferenza a Dio, quando c’è il sacrificio, sa che ciò che gli capita è il Signore che lo chiama.

“Siate uomo, Pietro. Siate degno della fiamma che vi consuma. E se bisogna essere divorati, sia ciò su un candelabro d’oro come il Cero Pasquale in mezzo al coro per la gloria di tutta la Chiesa.”

Il dramma della vita è che ogni istante è un angelo che bussa! La libertà è dire “Eccomi!”, è la disponibilità al mistero. Diventar grandi significa lasciar dialogare il desiderio e la realtà intesa come tocco del mistero. Occorre decidere se preferire quello che accade o odiarlo e scoprire che ciò che accade è infinitamente più grande del nostro progetto.

“Violaine: Il tuo sposo ti conosce, Mara?Mara: E quale uomo conosce una donna?Violaine: Felice quella che può essere conosciuta a fondo e darsi tutta intera.”

Mara è amara e spia, vede quello che ha in testa e va a riferirire. Inoltre si lamenta sempre. Così la nostra ribellione a Dio comincia quando diciamo: “Non è giusto!”.

“È finita, ma che importa? Non ti è stata promessa la felicità. Lavora, è tutto ciò che ti si chiede. Interroga la vecchia terra, e sempre essa ti risponderà col pane e col vino.”

La buca della croce è l’istante che Dio ti dà. L’obbedienza è aderire alla sua volontà istante per istante.

“Anna Vercors: Ma la mia piccola Violaine è stata più saggia. Che fine della vita è vivere? forse che i figli di Dio resteranno con fermi piedi su questa miserabile terra? Non vivere, ma morire, e non disgrossar la croce, ma salirvi, e dare in letizia ciò che abbiamo. Qui sta la gioia, la libertà, la grazia, la giovinezza eterna!...Che vale il mondo rispetto alla vita? E che vale la vita se non per essere data? E perchè tormentasi quando è così semplice obbedire?”

Lo scopo della vità non è star bene, essere tranquillo ma è voler bene perché solo quando uno ama è felice. Lo struggimento per la felicità è il destino e il cuore dell’uomo. Quindi la posizione più vera, l’unica posizione veramente umana è quella che si esprime in domanda di felicità.

L’incontro ti lascia come eri prima, ma i tuoi occhi diventano quelli di ciò che hai incontrato.