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LE EGREGORE E IL VAMPIRISMO PSICHICO Nella Tradizione esiste un termine specifico di cui molti non conoscono il significato: Egregora. Cosa sono le Egregore? Si tratta di "insiemi energetici" frutto della fecalizzazione del pensiero e della volontà di una o più persone, che col tempo finiscono per avere vita propria. Più il tempo passa e più l'egregora è forte, essendo il frutto di una fecalizzata attività psichica conscia o inconscia. Chiarirò bene questo concetto. Mi sono domandato varie volte come è possibile che la gente si lasci "mangiare" energeticamente, senza mai reagire, da gruppi, organizzazioni, enti, squadre di calcio, partiti politici, sette, religioni, ecc. C'è un'unica risposta: l'ignoranza! Dovete sapere che i meccanismi sfruttati da questi enti sono diabolici e servono per inglobare le energie di tutti i loro affiliati. Come ci riescono?

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LE EGREGORE E IL VAMPIRISMO PSICHICO

Nella Tradizione esiste un termine specifico di cui molti non conoscono il significato: Egregora. Cosa sono le Egregore? Si tratta di "insiemi energetici" frutto della fecalizzazione del pensiero e della volontà di una o più persone, che col tempo finiscono per avere vita propria. Più il tempo passa e più l'egregora è forte, essendo il frutto di una fecalizzata attività psichica conscia o inconscia. Chiarirò bene questo concetto. Mi sono domandato varie volte come è possibile che la gente si lasci "mangiare" energeticamente, senza mai reagire, da gruppi, organizzazioni, enti, squadre di calcio, partiti politici, sette, religioni, ecc. C'è un'unica risposta: l'ignoranza!

Dovete sapere che i meccanismi sfruttati da questi enti sono diabolici e servono per inglobare le energie di tutti i loro affiliati. Come ci riescono?

Le organizzazioni di qualsiasi tipo, quando vengono fondate, cercano come prima cosa un simbolo o un logo che le rappresenti. Ad esempio, l'organizzazione calcistica della Roma ha come simbolo la testa di lupa, mentre quella della Lazio ha l'aquila. In ambito religioso i cattolici posseggono croci e madonne, gli ebrei la stella a sei punte, etc. Lo stesso avviene anche in ambito politico dove in passato i comunisti hanno adottato la falce e il martello e i nazisti la

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svastica. Sino agli attuali quercia, ulivo, tricolori, margherite e così via all'infinito. Come seconda cosa vengono scelti i colori, perché essi assorbono le vibrazioni dei pianeti da loro rappresentati, aiutando con le loro forze la realizzazione del progetto originario. Ad esempio, i comunisti russi erano sotto Marte, dio della guerra, il cui colore è il rosso, il cui simbolo è il martello e il cui metallo è il ferro.

Il martello è anche il simbolo di Thor, dio nordico della guerra, che può essere equiparato al dio Marte, da cui deriva Marte-llo, mentre la falce rappresentava la Luna, che con un P°' di acqua "frenava" i suoi bollori. Possiamo passare a un esempio più vicino a noi, la religione cattolica: il suo simbolo principale è la Croce, che ho spiegato in passato, rappresenta i quattro elementi con il quinto nel fulcro centrale. In questo contesto entrano le immagini dei santi, delle Madonne e i molti altri simboli impiegati per catturare nella rete chi ignora. Perché tutto questo serve creare un Egregore.

Praticamente ogni gruppo di persone sotto qualunque simbolo crea un'Egregora. Dunque, cosa è un Egregore?

Non è altro che un'entità energetica intelligente sviluppatasi da un raggruppamento di persone con le medesime idee e serve per il bene o per il male e può crescere fino a diventare universale, immenso.

La maggioranza delle organizzazioni quando mette in essere questi meccanismi ignora tutto ciò, ma la Egregore viene comunque generata.

Quante volte si è sentito il nostro vicino dire: faccio parte di questo gruppo, appartengo a quest'altro gruppo, sono socio di... sono di sinistra o di destra, sono cattolico, sono ebreo o musulmano ecc. Qualunque sia il gruppo di appartenenza, quando una persona dichiara di farne parte non è più una persona libera, bensì prigioniera di una rete, con le sue regole, doveri, obblighi e costrizioni. Un giovane tifoso, ad esempio, che segue la squadra del suo cuore, non ha nulla di strano, di malvagio, ma alla fine della partita si sentirà scarico e ciò gli durerà una settimana più o meno, in quanto ha usato i suoi "fuochi interiori" mettendoli a disposizione dell'Egregore della squadra, indipendentemente dal fatto che essa abbia vinto o perso. Questo perché l'energia, la sua energia, è stata "mangiata".

A volte a causa dell'Egregora si possono avere reazioni negative in quanto le Egregore possono essere positive o negative. Basti vedere cosa è stata capace di fare la nostra religione nel Medioevo, usando l'energia negativa della propria Egregora. Vi invito a osservare dei manifestanti di qualsiasi gruppo politico che si accingono a manifestare. Giorni prima iniziano i "riti" di preparazione, riunioni fra i diversi sottocapi, durante le quali si creano slogan e frasi che possano colpire il pubblico (mantra di potere) e che alcuni di questi scriveranno su grandi teli per essere usati come bandiere.

Così tutti, inquadrati e presi nella rete dell'Egregora come un esercito, sono pronti a manifestare e allora avviene che tutti i partecipanti perdono l'individualità e il tutto si trasforma in un unico essere, il "serpentone". Si tratta di un'unica e sola mente che dirige il tutto: l'Egregora! E chi assorbe tutta quest'energia è colui che possiede la chiave di ingresso nella "rete". Così un essere pensante, un individuo, si converte in massa e può essere manipolato a volontà. Scompare, diventando una cellula acefala e al servizio dell'Egregora.

Quest'Egregora è la somma di tutti i componenti con le loro idee e diviene un ente vivo e intelligente che agisce sulla vita di ogni affiliato vampirizzandolo energeticamente, fino a quando questi non prende coscienza e si libera definitivamente.

I più grandi specialisti nella creazione di queste mega-egregore sono soprattutto le grandi religioni. La stessa parola significa ri-legare o legare alla rete, e quando ciò accade non possiamo opporci perché vuoi dire che siamo

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completamente senza coscienza. Così, fin dai primi giorni di vita, siamo inseriti nella grandissima, mondiale rete di una religione che ci educa di conseguenza, con i suoi catechismi, riti, inni, canti, gesti, simboli, talismani e amuleti (reliquie), e ogni tipo di doveri, così che per uscirne definitivamente occorre un'impresa formidabile come le fatiche di Èrcole. E' come essere in un carcere a vita e, volente o nolente, si è legati alla rete. Così da neonato e fino alla fine della vita ti assorbono e continuano a vampirizzarti le migliori energie legate ai sentimenti.

Essere nella rete in-attivo è come essere una TV spenta cui resta accesa solo la "spia".Così per attivarti basta fare il segno della Croce e tutte le preghiere vanno a gonfiare l'Egregora. Alla fine la Croce ti rispegne, facendoti rimanere nella rete. In effetti, con i diversi riti, comunione, cresima, matrimonio, si viene inseriti nei cerchi più interni dell'Egregora e se al momento della morte viene somministrata l'estrema unzione, allora ti legano anche per la prossima vita.

E chiaro che avere una fede, o condividere idee politiche, sportive o altro non comporta nulla di negativo, sempre che si abbia coscienza di quello che si fa. Importante è non appartenere, essere affiliato o far parte di qualche Egregora che potrebbe vampirizzare le proprie energie. Attualmente, facendo un calcolo approssimativo, abbiamo un 99% dell'umanità che vive "prigioniera" di qualche Egregora e ne porta con orgoglio all'occhiello il segno, per affermare che fa parte della Rete. Invece, l'uomo che ragiona, che possiede una coscienza sveglia, partecipa a tutto di sua volontà, senza appartenere a nulla, è un uomo libero e appartiene solo a sé stesso e all'umanità. E' un libero pensatore, è un iniziato, è un maestro di vita.

Considerazioni sulla Coscienza Collettiva o Eggregoro

La tradizione iniziatica di tutti i tempi ha lavorato incessantemente per lo sviluppo dell’intuizione collettiva, soprattutto nel secondo grado.

E coloro che si sono adoperati per tale sviluppo spesso si sono trovati a “sentire” diversamente la realtà e quindi anche a “prevedere” grandi sconvolgimenti, positivi o negativi, vicini o lontani.

Questo perché avevano imparato a leggere la coscienza collettiva o eggregoro dell’umanità come fosse uno spartito musicale, sentendo sulla pelle le “parole silenti” dell’intuizione.

Ma tali profeti sono stati inascoltati, derisi, considerati folli e improbabili. Poi se anche l’evento preannunciato si verificava era ormai tardi per riconoscere la validità dell’ammonimento e correre ai ripari. E la catastrofe aveva luogo.Cassandra, profetessa troiana, figlia di Priamo: predisse la sventura di Troia ma nessuno le credette e quando la Città cadde divenne il simbolo dei profeti inascoltati.

Oggi il desiderio di interloquire con quest’anima di gruppo o coscienza collettiva ha portato l’Università Americana a studiare tali situazioni.

Anche attraverso i computer che prima di qualche “evento particolare” possono registrare dei “mutamenti” nei loro sistemi come se sentissero anticipatamente ciò che sta per avvenire. Un' immagine del film "2001 Odissea nello Spazio" di S. Kubrick, in cui l'astronauta sabota la memoria "sensibile" del computer di bordo.

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Vediamo ora che cos’è un eggregoro per un iniziato ai misteri ermetici:

un eggregoro è la somma delle idee, delle parole e delle azioni di tutti gli uomini della Terra che creano nei piani sottili o astrali un “ente intelligente” che agisce sugli avvenimenti, sull’ambiente, sul clima e soprattutto sullo stato di coscienza delle stesse persone che lo hanno creato.

Tutti noi, come umanità, ci muoviamo, viviamo e respiriamo in un’atmosfera vibrazionale creata da noi stessi.

Giorno dopo giorno essa viene da noi “caricata”, “sparata” nei piani sottili dopo di che essa ci ritorna potenziata, mossa, amplificata e con la stessa qualità che aveva in origine.

Tenterò di essere più chiaro dando alcuni esempi.

Dirò come tutto il male del mondo che ci attanaglia sia causato da noi uomini, a partire dai cambiamenti climatici fino ad arrivare ai comportamenti umani, alle guerre, alle malattie e a tutto ciò che accade in questo mondo.L'Uragano Kathrina: uno degli esempi degli sconvolgimenti climatici.

E' solo colpa nostra. Della nostra cecità, della nostra ignoranza sempre più alimentata dall’atteggiamento isterico dei mass-media, che in ogni momento ci ripropongono compiaciuti tutto ciò che di peggio ci può essere, ai quali non sappiamo ribellarci e di cui siamo schiavi, proprio perché ce ne alimentiamo.

Un detto spagnolo dice: “Quando il fiume è agitato l’unico a guadagnarci è il pescatore”.

Ecco gli esempi:

1. Già da quando nasciamo tutto ciò che ci viene insegnato è basato sulla dualità “bene-male”. Nasciamo portatori di un “peccato originale” dal quale è ora di prendere “una sana distanza” poiché è un’assurdità. Che peccato può avere un bimbo appena nato?

2. Crescendo la famiglia ci “trasmette” tutto di sé: credenze e valori errati, dolore, sensi di colpa di ogni tipo, complessi. Tutte cose di cui non è facile liberarsi ma che non ci appartengono. Sono le nostre prime grandi palle al piede.

3. Poi a scuola l’insegnamento spesso è incoerente e disordinato. O troppe informazioni o troppo poche. Gli insegnanti demotivati, i programmi che variano in continuazione a seconda degli umori sociali del momento. E i ragazzi continuano a crescere senza una guida. Come diceva il grande Averroè : “Un asino carico di libri è sempre un asino. Ci vuole altro per essere un vero educatore.”Il filosofo arabo Averroè

4. E torniamo alle notizie dei mass media. Giornali e Tv fanno a gara a chi ha più il gusto dell’orrido. Ovunque si vedono morti ammazzati, sezionati, vilipesi. Ovunque si parla di armi e del loro funzionamento. Stragi, storie di degenerati, infanticidi, parricidi, vizi di ogni tipo. Tutto fa notizia e più la notizia è forte più merita di essere “pubblicizzata”. Poco importa che sia all’ora di pranzo o cena, poco importa che ci siano anche dei bambini a “guardare”. E questi bambini crescono in una “abitudine alla violenza” che può far perdere loro i parametri della normalità. Al punto che seviziare un compagno di classe può diventare divertente.

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5. E come se non bastasse coloro che dovrebbero rappresentarci nella figura dello Stato sono i “peggiori di noi”. La classe politica che dovrebbe dare l’esempio invece eccelle in povertà d’animo e arrivismo. Nessuno pensa che si dovrebbe lavorare insieme per un corpo unico: l’Italia. Destra, sinistra, centro ormai sono solo parole. Lo Stato viene sempre più percepito come un nemico. E noi ci disgreghiamo come popolo, non sentendoci più parte di niente. Del resto, come può funzionare un corpo se una mano si oppone continuamente all’operato dell’altra?

E potrei andare avanti ma mi fermo qui. Anche perché voglio arrivare al nocciolo della questione.

L'11 settembre: un episodio che ha inciso notevolmente sulla coscienza collettiva

Questa spazzatura chiamata “normalità”, che nutre come fosse un “pane quotidiano”, nel mentale di ogni individuo provoca una reazione emotiva (azione nel sangue) con una frequenza vibrazionale tale da trasmettere l’intero “carico” alla coscienza collettiva o eggregoro.

Che ce la ridarà indietro, potenziata, in forma di sconvolgimenti atmosferici, dolore, malattie fisiche e mentali, guerre, disaccordi tra popoli, razze e religioni.

Più noi produciamo questa risposta emotiva violenta più l’eggregoro ce la traduce in manifestazioni del concetto di male avvelenando noi e i nostri figli.

E l’uomo che fa? Invece di rendersi conto di questo se la prende con Dio, addossandogli la colpa di ogni sciagura.

E invece Dio, non c’entra nulla.

Tutto ha sempre e solo a che fare con noi.

Come carnefici e insieme vittime, siamo invischiati nella legge del Karma, della causa-effetto, e non troviamo il modo per interrompere il ciclo.

Così nel tempo si è venuto a creare un grande squilibrio tra il “bene e il male” a vantaggio del secondo. Manifesto per il giorno della memoria in ricordo dell'Olocausto.

Dobbiamo renderci conto del fatto che siamo fautori dei nostri stessi malanni.

Dobbiamo dissociarci da tutto ciò e tutti coloro che ci hanno guidato verso questo baratro.

Forse è ancora possibile riprogrammare la nostra coscienza collettiva con un altro “carico”.

Quello portatore di positività, pace, giustizia, verità, amicizia e soprattutto amore incondizionato.

Ricordatevi che ogni volta che parlate di eventi tragici date loro nuova forza, rifate vivere il dramma che tramite voi si esplicherà in qualche cosa di funesto, anche di molto più funesto della prima volta che si è manifestato.

Noi tutti dobbiamo imparare a distaccarci dagli eventi negativi passati e presenti. Così che chi continuerà a crearli, non trovando su chi scaricarli, ne verrà distrutto, affogando nel male da lui generato.

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La nostra coscienza collettiva ne guadagnerà in luce e tutta l’umanità ne verrà rischiarata.

di Alfredo Di Prinzio

PPS POWERPOINT E VIDEO CONSIGLIATO: DOWNLOAD

PARASSITI SOTTILI

Non è un caso che in questo periodo di crisi e di tribolazioni interiori sempre più persone siano attratte da meditazione, yoga e terapie energetiche.

Ma fino a che punto la coscienza umana è disposta a vedere la realtà per quella che è, ad ammettere l’esistenza di cose che fino a ieri potevano rientrare solo nella categoria della fantascienza?

Potrà sembrar banale parlare di Chakra, ma in questi punti energetici si nasconde un grande potenziale…potenziale che però non può essere sviluppato con quelle tecniche elencate prima. Quelle tecniche vi aiuteranno a raggiungere una illusoria forma di benessere (secondo la vostra visione di benessere).

Una persona se è in grado di fermarsi un’attimo ad osservare tutto quello che accade ogni giorno, forse arriverà a quella conclusione che gli avvenimenti siano totalmente illogici, privi di senso. In questa grande assurdità si evidenza il male…che può dominare la materia, i pensieri. Non è certo, probabilmente anche le Anime. Ma questo dipende da noi, noi possiamo contrastare tutto questo. Come individui creati da Dio è nostro dovere dare un taglio netto al parassita, al vampiro che si nutre di noi.

7 chakra, 7 intrusioni quindi che danno libero accesso al vampirismo:

1 chakra: SESSO (abuso alla procreazione, vampirismo alla forza vitale)

2 chakra: EMOZIONI (per esempio rabbia, paura)

3 chakra: EGO (volontà negativa, potere, dipendenze)

4 chakra: AMORE (chiusura e durezza verso il prossimo)

5 chakra: VERBO (verbo di bassa frequenza, suoni/parole distruttive)

6 chakra: SESTO SENSO (apertura per il mondo invisibile, false visioni e channelling)

7 chakra: INTELLIGENZA (divina-creatrice, demoniaca-distruttiva)

La nostra coscienza va pari passo con i centri energetici, come la sorgente che si realizza nell’oceano, essa è libera quando fluisce.

http://dharmalibero.bloog.it

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L’EGGREGORE E LA CATENA D’UNIONEUn termine che non figura nemmeno nel vocabolario della Lingua Italiana, ma che nella pratica e nel simbolismo massonico ha un significato estremamente importante e “tangibile”. Nel tempio l’eggregore è rappresentato dalla fune con sette (o dodici)nodi che abbraccia tutta la loggia dalla colonna J alla colonna B. La sua massima espressione si ottiene quando il lavoro dell’officina coinvolge al massimo grado di coinvolgimento psichico ed intellettuale di tutti i fratelli.

Eliphas Levi l’ha definito “un fenomeno di psichismo collettivo,volontariamente orientato”.

Tavola del fr:. E:. B:.

La parola “EGGREGORE” viene dal greco ed indica un “insieme”, un “gruppo” di persone legate da sentimenti, ideali, usi e costumi comuni. Ragionare di Eggregore vuol dire affrontare un argomento di cui poco o niente si parla, tranne che in particolari occasioni o all’interno di qualche circolo esoterico o in ambienti che trattano la Magia; si hannocosì poche informazioni ed altrettante poche possibilità di conoscenza. A tale proposito devo far presente che il vocabolo “eggregore o eggregoro etc.”, non viene riportato nemmeno nel vocabolario dell’Istituto dell’Enciclopedia

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Italiana Treccani.

Il motivo per conoscere bene l’argomento sarebbe quello di riuscire nelle giuste occasioni a partecipare, in modo corretto ed adeguato all’elaborazione di eggregori di ampio sviluppo o di dare slancio vitale o rivivificare quelli già esistenti, avendo per scopo il bene generale ed il miglioramento effettivo della vita umana, sotto tutti gli aspetti, in modo particolare quelli spirituali ed esoterici. Premessa per formare e sviluppare gli eggregori è raggiungere una giusta ed ideale condizione interiore mediante un preciso lavoro spirituale che deve essere svolto da ogni partecipante o fratello, nel ns. caso, fino al raggiungimento della così detta “Perfetta Unione”. Si deve dire che il raggiungimento di questo stato interiore, per noi massoni, dovrebbe essere lo scopo, quanto meno iniziale, di ogni tornata rituale.

L’ingresso nel Tempio, la sua squadratura, l’apertura, il lavoro stesso e la chiusura dei lavori, devono essere un’operazione interiore che comporta un cambiamento di stato. E’ chiaro, infatti, che ingresso nel Tempio, apertura, lavoro e chiusura dei lavori, hanno un senso ed uno scopo solo se vengono interiorizzati, vale a dire se questi momenti simbolici vengono compresi ed assimilati per essere trasformati a livello di coscienza; ove ciò non accada, tutto si trasforma in vuota formalità. Chi non riesce a staccarsi dal piano materiale (metalli) e dal mondo profano, raggiungendo il giusto stato, rischia di restringere e ridurre i simboli (ingresso nel tempio, apertura e chiusura dei lavori) ed i lavori stessi, a semplici raffigurazioni ed esposizioni di pensiero, sterili e prive di valore.

Non è naturalmente cosa facile raggiungere quell’indispensabile preparazione interiore per la quale sono necessari un forte impiego psicologico, esoterico ed iniziatico, che in Loggia ha come luogo deputato la sala dei passi perduti. Questa preparazione, pur facendo parte di uno stesso processo di consapevolezza, consiste in due fasi: una diretta verso sé stessi, l’altra verso i fratelli. La prima fase consiste nel cercare di creare intorno a sé il “silenzio”, spogliandosi di tutto ciò che ancora la mente trattiene del mondo profano e che rappresenta una barriera alla ricerca del proprio interiore; la seconda fase, poiché isolarsi significa trovare la calma interiore e non separarsi dagli altri fratelli, consiste nel cercaredi stabilire un contatto interiore con tutti i fratelli, creando una così detta “corrente vibratoria” che tende ad unificare la Loggia, iniziando così la formazione di un “EGGREGORE” o più precisamente, come si comprenderà in seguito, di un sotto eggregore. Questa consapevole sensazione d’unità, quasi palpabile, trasforma nel tempio, il lavoro d’unione in una vera e propria catena: catena che per noi Massoni è simboleggiata dalla “Catena d’Unione”.

Il simbolo che rappresenta la catena d’unione, spicca sia sulle pareti del Tempio, che sul Quadro di Loggia ed è raffigurato da una fune con sette* nodi (o dodici)** che parte dalla colonna J e finisce alla colonna B, come in un simbolico abbraccio infinito. Simbolicamente è una fune dal triplice trefolo che va: dal singolo verso l’Eggregore, dall’Eggregore verso il singolo e tramite questo verso tutti i fratelli, testimoniando in modo concreto non solo il legame invisibile che unisce fra loro tutti i membri di una Loggia, ma anche quello con tutti i Massoni sparsi per il mondo, rappresentando il collegamento interiore che si stabilisce traspiriti, rivolti solidalmente alla medesima opera.

Si può affermare, inoltre, che, indipendentemente dalle sue qualità specifiche, ci si trova di fronte ad un caso di simbolo particolare, in quanto, in certe occasioni, si trasforma in quello che possiamo definire un simbolo “agito ed agente”: si tratta della formazione corporea, fisica, della “Catena d’Unione”. La Catena d’Unione, che è pressoché invariata dovunque e che dovrebbe garantire la “perfetta unione”, viene costruita in diverse occasioni dall’insieme dei partecipanti ad una tornata e per ottenere gli scopi desiderati ed i massimi risultati; richiede da parte di ciascuno la precisa volontà ad oltrepassare la soglia del tangibile, per giungere all’unione effettiva.

Possiamo quindi ben affermare, che la catena d’unione rappresenta simbolicamente l’eggregore che si dovrebbe formare durante i lavori, quando si opera bene sia esotericamente che iniziaticamente, seguendo il disegno tracciato

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e rendendo alla fine, tutto “giusto e perfetto”. Ma in particolare che cosa s’intende o che cos’è un EGGREGORE ? Tout court si può definire “un fenomeno di psichismo collettivo, volontariamente orientato” (Eliphas Levi). Nello specifico un eggregore è un’entità collettiva o meglio una massa di energia psichica messa in vibrazione e formata dal pensiero di tutti gli individui appartenenti ad un raggruppamento, ad un popolo, ad una religione, ad un ordine.

Egli può essere sia fisico che spirituale essendo in ogni caso, all’inizio, sempre fisico e diventando solo in un secondo tempo spirituale attraverso la successiva elaborazione. Si può dire che l’eggregore si forma ogni volta che un gruppo di persone si unisce con intento esclusivo ed unico scopo di crearlo, ma se non vi è la precisa e concorde volontà di raggiungere quanto prefissato, l’eggregore si dissiperà rapidamente, come si indebolirà e scomparirà se, pur essendovi l’intenzione di tutti di elaborarlo, esso non viene alimentato nella maniera adeguata. L’esempio potrebbe essere la festa di un compleanno o di un anniversario, durante il quale, nel momento, in cui tutti gli invitati elevano il proprio pensiero all’oggetto, alla motivazione del convivio, si forma senz’altro un eggregore, ma così come si forma, scompare poiché manca l’intenzione precisa di formarlo ed anche se questa ci fosse, sarebbe destinato a dissolversi, non essendovi, più, dopo quel momento, lo scopo né l’interesse per alimentarlo.

Creare un eggregore di una certa entità, richiede una grande capacità, che consenta di visualizzare il fine lontano dello scopo da raggiungere; la creazione può essere effettuata in due maniere, sia da un gruppo, che singolarmente da più individui. Se viene creato da un gruppo, il gruppo stesso deve essere molto unito, tutti si dovranno conoscere ed avere una perfetta consapevolezza l’uno dell’altro e dovranno avere dei legami di amicizia o fratellanza molto forti. Nella creazione di gruppo, l’intesa è importantissima, bisogna veramente essere sulla stessa “lunghezza d’onda” per arrivare a quanto prefissato. L’eggregore formato singolarmente da più individui è quello invece che viene creato da persone che possono non conoscersi o addirittura essere nemiche. Prendiamo per esempio il caso assai brutale in cui in un campo di battaglia, dove nella lotta ognuno dei partecipanti dimentica ogni giusto ideale, la sua ragion d’essere, nel desiderio e con un sentimento comune di uccidere l’avversario o, almeno, di salvare la propria vitaspegnendo quella altrui: è un eggregore fisico che lentamente distaccandosi appunto dal piano fisico che lo genera, forma un eggregore spirituale con caratteristiche di odio, egoismo e volontà nefasta.

Un eggregore è, dunque, una aggregazione di forze costituite da energie vitali, emozionali, mentali e spirituali che essendo emanate dall’insieme dei membri di un gruppo, penetrano la coscienza degli individui stessi che l’hanno creato in un rapporto invasivo e quasi sempre permanente, sotto forma di desideri, concetti, aspirazioni, impegni, idee e volontà, elaborando, ciò che viene definito dalla tradizione esoterica, una “forma pensata” per poi strutturarla. Un Eggregore ha la caratteristica di avere un’efficacia più grande della somma pura, di quanto espresso, singolarmente, da tutti i componenti di un gruppo, di cui rende attive, sia individualmente che collettivamente tutte quelle facoltà, affinché venga consentita la realizzazione degli obbiettivi previsti nel programma prefissato in origine. Gli Eggregori si creano, si sviluppano, ed essendo corrispondenti ai desideri, alle aspirazioni, alle decisioni,alle idee, agli impegni che li hanno generati, dopo aver raggiunto il loro obiettivo e servito al proprio scopo, possono ritornare a chi li ha creati nell’attesa di essere riattivati con nuova forza, oppure possono continuare in altre dimensioni in attesa di mettersi in contatto, anche dopo secoli, con persone pronte a farli rivivere secondo le intenzioni dei fondatori originari, diventando così forti, da continuare ad esistere anche se tutti quelli che hanno contribuito alla loro formazione sono morti e questo soprattutto se la natura della loro attività è spirituale od esoterica.

Essi si pongono, in attesa, tra il mondo superiore (divino) ed il mondo naturale. E’ evidente che in un’epoca razionalistica e materialistica come la nostra i concetti di cui sopra possono apparire fantasiosi, pur essendo queste forme facilmente sperimentabili in determinati momenti e situazioni e la loro influenza percepibile; abbiamo purtroppo perso la capacità di realizzare il senso e comprendere il valore di fenomeni che per millenni sono stati ben noti. A questo punto, rientrando in un ordine più strettamente massonico, riporto testualmente quanto ritrovato in

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una pubblicazione, purtroppo di autore sconosciuto, che ci dovrebbe far ben riflettere e che a molti di noipotrà dare conferme:

“[…] l’eggregore della Massoneria contemporanea, chiamata “speculativa” era noto da tempo prima di essere riattivata all’inizio del XVIII° secolo: la Massoneria speculativa è un sotto eggregore di quello che animava lo spirito della Massoneria, che è molto più antico. La Massoneria attuale, fondata a Londra nel 1717, è un’emanazione dell’Eggregore Massonico del quale è difficile conoscere l’origine che si perde nella notte dei tempi. Secondo le epoche, questo eggregore si è manifestato sotto forme diverse. La Massoneria Operativa, quella delle corporazioni, del basso e dell’alto Medio Evo, che ha contribuito prima ad edificare le abbazie, poi le cattedrali, è nello stesso modo, un’emanazione dell’eggregore originario del quale conosciamo poco. Tanto vale dire che la forma pensata che dà slancio vitale al concetto della Massoneria è di un’ampiezza fenomenale. Se così non fosse, la Massoneria avrebbe cessato di esistere molto tempo fa, o si sarebbe evoluta in tale modo che sarebbe oggi impossibile farci riferimento. Il suo nome sarebbe, o perso per sempre, o reliquia del passato, incisa su qualche testo rinvenuto ( venuto alla luce) o diventato un mito, tradotto sotto forma di leggende”.

(A parziale conferma di ciò basta pensare al manoscritto rinvenuto da Locke -1696- nella Biblioteca Bodleyana, pubblicato solo nel 1748. Attribuito alla mano di Enrico VI d’Inghilterra, enuncia espressamente l’esistenza di un legame tra la Massoneria e la Scuola Italica di Pitagora, affermando che Pitagora (Peter Gower), un greco, viaggiò per istruirsi in Egitto, Siria ed in tutti i paesi dove i Veneziani (Fenici) avevano impiantato la Massoneria. Ammesso in tutte le Logge di Massoni, acquistò un grande sapere, tornò in Magna Grecia… e vi fondò una importante Loggia a Crotone etc.

Concludendo, (sulle tracce di quanto detto dal Fratello Maurizio Nicosia in altre sede e per altro argomento) è cosa facile comprendere che “tradizione Massonica” non è da intendersi obbligatoriamente come “tradizione iniziatica ininterrotta e documentata” ma come trasmissione protostorica e storica, rivivificazione di tradizioni antiche e come insegnamento iniziatico che va oltre il tempo ed il suo trascorrere, grazie anche ad una forma pensata (eggregore) tale, da permetterle la conquista della perennità, diventando cosìparagonabile ad un fiume carsico che si inabissa e del quale non si conosce né il tempo, né la distanza, né la quantità del flusso incostante con il quale riaffiora.E:. B:.

P.S:A distanza di ben quattro anni dalla stesura della tavola, per terminare veramente, mi permetto un’ulteriore considerazione finale:

Quanto sopra deve essere un serio monito per tutti coloro che coscientemente operano immersi nella realtà di un eggregore a non alterare il rito di unione e alimentazione, attraverso l'innesto di innovazioni non conformi, concetti, aspirazioni, decisioni non condivisibili e non condivise rispetto all'apparato eggregorico a suo tempo attivato e da cui trae origine. Purtroppo alcuni esempi li troviamo in ambito massonico: l'inserimento di idee, pensieri, aspirazioni, decisioni e qualificazioni non condivisibili, se non argomenti politici o religiosi addirittura proibiti, inevitabilmente portano alla destrutturazione dell’eggregore iniziale con il conseguente dissolversi della originaria forma pensata, con l’inevitabile allontanarsi dalle logge da parte di alcuni fratelli che spesso, pur con grande rammarico e rincrescimento, nella speranza e con l’intenzione consapevole di riuscire a ricrearequell’originale eggregore di cui per tanto tempo sono stati operatori ed attivi elaboratori, arrivano ad operare delle gemmazioni.

Note*I sette nodi rappresentano le sette regioni dell’Universo: est-sud-ovest-nord-zenit-nadir-centro (uno

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primordiale), che definiscono il Tempio Cosmico.** I dodici nodi rappresentano lo zodiaco ovvero l’Universo che definisce il Tempio Cosmico.

I PENSIERI SONO AZIONI

di Edgar Cayce

I pensieri sono azioni e sono i figli del rapporto raggiunto fra il mentale e l’ anima, e hanno la loro relazione con lo spirito e il piano di esistenza dell’ anima, come lo hanno sul piano fisico o terreno. Ciò che una persona pensa continuamente, lo diventa, ciò che si tiene caro nel cuore e nella mente diventa una parte della pulsazione del proprio cuore, attraverso le proprie cellule del sangue, e essa costruisce nel proprio fisico ciò di cui il suo spirito e l’ anima si devono nutrire e ciò di cui sarà posseduta. 3744-4

I pensieri diventano come azioni, o le azioni sono il padre dei pensieri. 136-63

“Colui che odia suo fratello ha commesso un peccato altrettanto grande come colui che uccide un uomo” (1 Giovanni 3:15), perché l’azione è come un fatto compiuto nell’essere mentale che è il costruttore per ogni entità. 243-10

Ciò che viene costruito da pensiero e azione diventa le particelle attive, gli atomi, che costituiscono quel corpo- anima, chiaro ? 5756-4

Come un uomo pensa nel suo cuore, così egli E’ (Proverbi 23:7)! Non quello che l’uomo dice, e nemmeno quello che l’uomo completa. Perché veniamo gradualmente costruiti in quell’immagine nel nostro proprio essere mentale; perché, come è stato dato, lo Spirito è la vita, la Mente è la forza attiva che, coordinata con lo spirito che è dell’ energia creativa, o di Dio, dà il risultato fisico che è effettivo in ogni senso. Comprendilo ! 270-17

"Il più delle volte, l’immaginazione serve agli esseri umani unicamente a soddisfare i loro desideri inferiori. L’uno desidera baciare una donna, l’altro realizzare certe ambizioni politiche, un terzo concludere un affare soppiantando tutti i concorrenti… ed ecco la loro immaginazione mettersi al lavoro, presentando il successo di quell’impresa. Può darsi, in effetti, che a forza di immaginare finiscano per riuscire, ma che vantaggio ne risulterà per la loro evoluzione?…

Il discepolo impara ad utilizzare la sua immaginazione per nobilitarsi, per ricostruire se stesso e svolgere un lavoro per il bene del mondo intero. Perché non immaginare che su tutta la Terra gli esseri umani diventino buoni, intelligenti, onesti, belli, e che ovunque regnino l’abbondanza e la gioia? Se lavorate per anni a immaginare soltanto ciò che è positivo, quel pensiero incomincerà a realizzarsi. Inoltre, se gli esseri che lavorano nella stessa direzione sono sempre più numerosi, la realizzazione avverrà ancor più rapidamente."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

LIBRI CONSIGLIATI: REALITY TRANSURFING - TUTTA LA SERIE: VADIM ZELAND

QUALCUNO SPECULA SULLA NOSTRA IGNORANZA DI CIO' CHE NON SI VEDE

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7 gennaio 2010

Qualcuno specula sulla nostra ignoranza di ciò che non si vede

- Esiste una realtà invisibile agli occhi?- È possibile conoscerla e non averne paura?- L’informazione di massa e i finti maestrilavorano dalla stessa parte, traendoprofitto dalla nostra non conoscenza.

In questo articolo spiego perché la nostra ignoranza delle energie non visibili agli occhi viene usata sia da chi controlla l’informazione di massa sia dai fattucchieri, maghi e falsi maestri che approfittano della nostra debolezza.

Chi nega l’esistenza di ciò che non si vede lavora dalla stessa parte di chi ci dice che dobbiamo averne paura: entrambi approfittano di noi anche se apparentemente dicono cose opposte.

La nostra ignoranza e il controllo di massa

Nella nostra società la cultura delle domande e delle risposte, come “perché siamo qui? chi siamo? perché soffriamo anche contro il nostro desiderio?” non esiste o, quando c’è, è relegata a piccole nicchie di individui: l’amore per la conoscenza è una cultura minoritaria.

Tutto ciò che nel nostro mondo “fa informazione” (giornali, televisione, film, pubblicità, libri di massa) è mantenuto ad un livello culturale talmente basso che non aiuta gli individui a rispondere ai propri perché.

Così troviamo la maggioranza delle persone scontente di se stesse e del mondo, e non di rado impaurite per la vita quotidiana o per le fosche prospettive sul futuro dell’umanità trasmesse ogni giorno dai telegiornali e in altre trasmissioni televisive come un mantra[1] ipnotico, rafforzato poi dalla carta stampata.

La cosa più assurda è che, malgrado vengano rese note da scienziati ed esperti tante cose che non vanno sul nostro Pianeta, la maggior parte dei governi porta avanti lo stesso le scelte miopi che porteranno tutti al disastro. Non è un contro senso? O forse c’è qualcosa che esula dalla nostra realtà e che ci sfugge? Oppure è perché ci siamo talmente rimpiccioliti cerebralmente e mentalmente, a forza di riempirci di cultura dell’ignoranza, che siamo diventati come animali senza spina dorsale che accettano di tutto senza lottare?

Siamo arrivati al punto che, con messaggi subliminali e informazioni ripetute continuamente, possono farci fare qualsiasi cosa: votare per questo o quel candidato, accettare leggi che ledono la libertà personale, consumare e acquistare in modo compulsivo a fronte di bisogni indotti, provare emozioni di paura e di rassegnazione accettando le ingiustizie come qualcosa che non si può cambiare.

Si tratta di un controllo di massa esercitato da specialisti che hanno studiato e compreso come funziona la mente dei nostri cervelli. Nelle loro mani siamo diventati un branco di pecore che obbedisce senza fare niente, completamente anestetizzati in quanto diventa difficile, in queste condizioni, sviluppare e mantenere una propria individualità e coscienza che ragioni e prenda decisioni autonome.

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Il controllo delle masse, infatti, serve proprio a distruggere la capacità di osservare e di avere una propria opinione. Il gruppo viene controllato più facilmente perché è prevedibile, mentre la persona che ragiona con la propria coscienza può essere imprevedibile e sicuramente è meno controllabile.

Chi canta fuori dal coro fa fatica a farsi sentire

La conoscenza di come funziona la mente del cervello viene usata scientificamente per il controllo mentale, e i professionisti che la detengono stanno bene attenti a che non venga divulgata troppo.

In questo marasma indotto dalla cultura dell’ignoranza troviamo però anche persone che hanno fatto ricerche di tipo scientifico e/o umanistico in relazione alla mente umana, alle energie psico-corporee e alla coscienza, e i cui studi hanno quindi qualcosa da dire in merito alle risposte di cui il nostro animo ha bisogno per nutrirsi e crescere spiritualmente. Ricercatori che vogliono divulgare i risultati del proprio percorso e dunque hanno scritto libri o fondato associazioni e comunità di ricerca interiore e spirituale per dare la possibilità a chi lo desidera di sviluppare la propria coscienza e di fruire del medesimo percorso di crescita personale.

Si tratta di libri e associazioni che rimangono sconosciuti ai più, molti dei quali continuano ad affondare nell’oblio della cultura dell’ignoranza.

Spesso questi individui mossi dal desiderio della divulgazione si devono scontrare con realtà comunicative che fanno parte della strategia di controllo: hanno problemi a trovare una casa editrice sufficientemente grande e conosciuta che possa distribuire sul territorio le loro pubblicazioni, devono accontentarsi di far conoscere i propri studi attraverso conferenze e convegni di nicchia a cui accede un numero limitato di persone, non possono raggiungere i mezzi televisivi e le pubblicazioni di massa.

Un altro aspetto della strategia che i controllori della mente usano contro i ricercatori che sono andati troppo avanti con le proprie ricerche è attaccarli denigrandoli e negando validità ai loro studi utilizzando il parere di altri scienziati e ricercatori compiacenti, che viene diffuso in televisione e sui giornali.

Lo scopo è allontanare persone eventualmente attratte dagli studi di questo o quel ricercatore e, se la campagna denigratoria a mezzo stampa non basta, si servono di altri strumenti come controlli fiscali o testimoni corrotti per dare più credito alle voci messe in giro.

Vi siete mai chiesti perché le ricerche sulle scienze del cervello e della mente o qualsiasi altra scoperta avanzata potenzialmente “rivoluzionaria” per la scienza cosiddetta ufficiale vengono pubblicate solo su riviste specializzate e non su quelle di massa? Oppure come mai i ricercatori sul funzionamento sulla mente del cervello tengono i loro convegni solo tra i loro colleghi e operatori del settore? In alcuni casi per poter partecipare ai loro incontri devi accreditarti fornendo in anticipo tutti i tuoi dati e, se non corrispondi al loro target, non vieni accettato. E’ chiaro che argomenti specifici e tecnici sono di difficile comprensione ma potremmo ovviare a ciò scrivendo articoli di taglio divulgativo, meno tecnici, destinati al pubblico in modo che la gente comune sia messa a conoscenza delle ricerche scientifiche fatte. I professionisti del controllo, che hanno in mano quasi tutte le testate di informazioni oltre alle TV sul Pianeta, in realtà non intendono permettere che i comuni mortali apprendano a che punto sono arrivate le scoperte scientifiche: l’ignoranza è la condizione essenziale per mantenere ogni persona sotto il loro controllo.

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E’ interessante osservare senza paraocchi gli scenari con i quali i professionisti del controllo mentale di massa agiscono. Basta guardare cosa succede quando viene pubblicato il libro con cui un ricercatore fornisce indicazioni in grado di far ragionare le persone con la propria testa e smascherare una parte del sistema di controllo: subito vengono dati alle stampe altri libri sull’argomento da nomi illustri che smentiscono il ricercatore “fuori dagli schemi” e i loro autori vengono anche intervistati in trasmissioni televisive di grande share così che, in poco tempo, i loro libri diventano best seller. È un modo veloce per riprendere il controllo delle masse che si erano distratte e dirottarle di nuovo sui loro programmi di pensiero originari.

Il dubbio creato da queste informazioni tra loro opposte forma una breccia nella mente del cervello di chi ascolta o legge, una meccanica energetica conosciuta dai professionisti del controllo mentale i quali sanno che in questo modo possono di nuovo inserirsi con parole chiave contenenti messaggi subliminali che richiamano quelli ipnotici precedentemente registrati nei nostri cervelli.

La fatica di noi ricercatori è raccontare ed insegnare a più persone possibile le nostre conoscenze, e riuscire a fare avere loro attimi di coscienza.

Un’altra difficoltà che incontriamo è che le persone hanno subito il controllo mentale per molto tempo, e ciò ha impedito alla loro coscienza di svegliarsi dallo stato dormiente in cui sono caduti nel momento in cui hanno smesso di ragionare con la propria testa. Una volta che la persona riesce a prendere coscienza di qualcosa che la riguarda o di quello che sta vivendo, ecco che inizia a svegliarsi e a vedere i limiti di questa cultura dell’ignoranza e a ricercare nel suo territorio coloro che, come lei, si sono “svegliati”, per cercare di cambiare qualcosa.

In tutto questo marasma di personaggi, messaggi, mantra ripetitivi e subliminali, coloro che non hanno sviluppato la propria coscienza risultano come bambini smarriti, emotivamente deboli, facili prede di millantatori, fattucchieri, maghi e falsi maestri ai quali chiedono certezze e aiuto per affrontare le paure, e i quali non di rado li frodano del loro denaro.

Ma torniamo ai nostri governanti e a come essi non facciano niente o poco rispetto al disastro plurimo (ecologico, economico, sanitario e morale) in cui viviamo. Oltre al controllo mentale c’è sotto qualcos’altro che bisogna sapere.

A parte il successo che deriva loro in termini di prestigio e soldi dall’accettare le direttive di chi ha il potere finanziario e tiene le fila del controllo mentale sulle nazioni, esistono anche altri fattori da tenere presente. Vediamo quali sono.

Il ruolo del nostro cervello

Noi abbiamo un cervello che ci permette di vedere solo una piccola parte di quello che realmente esiste e vive insieme a noi, infatti ad esempio i nostri occhi non ci fanno vedere i parassiti che vivono sulla nostra pelle e dobbiamo usare strumenti ottici ad alta tecnologia per poterli osservare, per non parlare dei batteri e dei virus. In realtà esistono anche altre forme di energia o di entità, più o meno condensate, che noi non vediamo. Un mondo non apparente che, proprio come i batteri, esiste e che interagisce con la realtà apparente in ogni momento della nostra vita e può modificare il nostro modo di essere senza che ne siamo consapevoli. Solo che non può essere osservato nemmeno con il microscopio elettronico. L’unico modo che abbiamo per capire quando veniamo a contatto con queste forme energetiche sono le sensazioni che proviamo con il corpo fisico e le emozioni connesse: se sono forme di energia positive saranno sensazioni di benessere ed emozioni di gioia, se invece sono energie negative saranno sensazioni di pericolo e dolore fisico ed emozioni di angoscia, paura, terrore, rabbia, odio, collera.

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Ci sono persone assai sensibili che si accorgono istintivamente quando vengono a contatto con energie strane e diverse dalle proprie, perlomeno quelle con le quali sono abituate a percepirsi. Alcuni, dotati di percezioni più sviluppate, addirittura le vedono perché percepiscono, ad esempio, i colori dell’aura (il campo di energia del corpo). Ma quasi tutti noi siamo sensibili a sufficienza da poter utilizzare il nostro corpo come antenna ricevente in grado di metterci sul chi vive quando entriamo in contatto con entità non apparenti.

Dobbiamo imparare ad osservarci di più in quello che sentiamo, e a prendere nota dei cambiamenti psicofisici ai quali andiamo incontro. Quando si verificano, infatti, un motivo c’è sempre, e non è detto che appartenga alla realtà visibile con gli occhi.

Se per esempio una persona entra in casa e improvvisamente le si rizzano i peli delle braccia, sente dei brividi in tutto il corpo o dietro alla nuca, prova paura o sensazione di pericolo, lì c’è qualcosa o qualcuno che non ha una forma come la sua, se no la vedrebbe, ma è composto da altre energie che non sono sicuramente positive, se no non avrebbe avuto quelle reazioni sgradevoli.

Sono tante le entità e forme di energia che vivono attaccate al nostro corpo o fuori di esso, dotate di un proprio contenuto mentale. Ogni volta che esse da fuori si avvicinano a noi, la mente del nostro cervello le accetta come energie proprie, ne fa una copia e ci fa diventare i loro ripetitori, come burattini inconsapevoli di quello che fa fare il burattinaio. Così i loro pensieri diventano i nostri oltre alle loro emozioni, cattiverie e amore. Se sono energie positive ben vengano, ma quando sono negative è un disastro perché la persona non sa come affrontarle.

Molte persone sono a conoscenza dell’esistenza di queste entità o di altri tipi di energie parassite perché ne hanno sentito parlare da preti esorcisti cattolici o di altre religioni o da sciamani che conoscono bene questo argomento, ad esempio in trasmissioni televisive sulle possessioni demoniache.

Non tutti gli individui però sono posseduti, il più delle volte basta che queste entità tocchino dall’esterno il loro campo energetico del corpo (aura) per creare negatività dalle più lievi alle più gravi e per portarli ad esempio a compiere azioni non corrette, a vivere momenti di tensione e perdita di controllo di sé, a far sentire loro delle voci, a spingerli al suicidio o all’omicidio o, se hanno incarichi pubblici, ad accettare compromessi e a compiere scelte non a favore dei cittadini. Il contenuto mentale di queste entità, infatti, spiega come mai è possibile che chi ha responsabilità di governo non si renda più conto della gravità in cui versano il nostro pianeta e la collettività, e questo indipendentemente dal partito politico in cui milita. Il fatto è che le entità contengono emozioni, pensieri e decisioni che la persona facendo confusione può facilmente scambiare per propri e che alterano la sua percezione delle cose.

Tutti noi viviamo dentro energie apparenti (le realtà che vediamo) e non apparenti (le realtà che non vediamo), e se una persona non lo sa o ha paura di ciò che non vede e quindi fa finta che non esista, ne subisce gli effetti negativi. Ma imparare a non esserne succubi è possibile e semplice, basta un po’ di conoscenza e di pratica.

Fino a che non conosciamo come funzionano la mente del cervello e gli altri strati mentali che ci compongono subiamo gli effetti delle entità energetiche parassite non visibili. Per la maggioranza delle persone queste energie non sono reali perché non le vedono, e quindi non sono consapevoli di essere anche loro in prima persona a metterle in esistenza ad esempio ogni volta che sono arrabbiate, che odiano qualcuno o qualcosa, che sono cattive, che danneggiamo gli altri senza prendersi responsabilità, che sono invidiose. Nelle dimensioni energetiche non visibili intorno al corpo queste emozioni negative e violente creano entità energetiche dalla forma mostruosa che andranno

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in giro nell’etere in tutto il Pianeta, oltre a collegarsi agli individui a cui sono rivolte le emozioni di odio, cattiveria, invidia o paura ma anche a tutti coloro che hanno delle energie mentali simili perché le hanno prodotte a loro volta.

Quando vediamo e sentiamo delle notizie negative come ad esempio l’attentato alle Torri Gemelle a New York continuamente per giorni e giorni in modo ripetitivo e ipnotico, creiamo con le nostre emozioni senza esserne consapevoli un mostro energetico collettivo composto da paura e terrore, poi rabbia e voglia di vendetta: tante emozioni racchiuse dentro la parola chiave “terrorismo”.

Le parole chiave servono a far richiamare mentalmente dalle persone le emozioni che hanno provato nel passato, così ogni volta che nei telegiornali e in altre trasmissioni verrà pronunciata la parola “terrorismo” o la leggeremo sui giornali, senza che ce ne accorgiamo la mente del nostro cervello ci riattiverà tutte le emozioni che abbiamo già vissuto nel momento in cui abbiamo visto l’attacco alle Torri Gemelle. In questo modo potenzieremo il mostro collettivo che abbiamo creato precedentemente facendolo diventare più grosso energeticamente e più forte nei suoi contenuti emozionali, così che esso rimarrà attaccato a ognuno di noi e anche a tutti coloro che non l’hanno creato in quanto non hanno provato né paura né altre emozioni negative, perché anche se non lo hanno fatto la grandezza del mostro creato dagli altri sopprimerà e trasformerà energeticamente in negativo anche le loro energie e come risultato ci farà trasformare e diventare persone paurose, colleriche e vendicative verso gli altri.

Questo meccanismo funziona con tutti gli avvenimenti sociali rilevanti: non solo gli attentati ma anche le guerre, la crisi economica e la disoccupazione, i cataclismi naturali, le malattie diffuse, i risultati delle elezioni in cui qualcuno “vince” e qualcun altro “perde” e si sente minacciato da chi ha “preso il potere”.

La paura, il terrore e il senso di minaccia sono emozioni che indeboliscono e paralizzano la coscienza di ogni persona, ed è proprio in questo modo che si depositano nella mente del nostro cervello rendendoci più deboli e facili prede dei loro effetti, inducendo in noi perdita di autostima e di sicurezza.

La strategia del terrore mentale di gruppo basata su attentati, disastri aerei, terremoti, tsunami, guerre e ogni situazione di emergenza può anche essere utilizzata per approvare leggi illiberali e ingiuste che restringono la libertà personale e consentono a chi influenza in modo occulto i governi e detiene il controllo mentale di massa di avere possibilità di manovra in forma legale e accettata per placare la paura che è nata dentro ciascuno. Una paura creata apposta per indebolire mentalmente l’individuo e fargli credere che “da solo non ce la può fare perché ciò che accade è troppo più forte di lui” e per fargli accettare un potere sempre maggiore in mano alle strutture repressive dello Stato.

Il ruolo della coscienza e della responsabilità

Cosa possiamo fare per difenderci da questi meccanismi? Un persona che sviluppa la propria coscienza imparando come funziona la sua mente diviene capace di riconoscere le energie non apparenti quando le incontra e presterà anche attenzione a non crearle. Inoltre si accorgerà degli scenari creati dai professionisti del controllo mentale di massa per dominare le persone e soprattutto non cadrà nelle mani di maghi, fattucchiere o santoni e illuminati fasulli che tenteranno di usare la paura di queste energie per spillarle dei soldi.

Solo una persona debole emotivamente e senza una coscienza dei meccanismi che ho descritto può cadere nelle mani di questi millantatori, che la manipolano incutendole paura con frasi ad effetto come “stai attenta perché hai addosso questa negatività” o “un’entità cattiva può farti ammalare o causarti un tracollo finanziario” e, soprattutto, le dicono

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qualcosa come “solo io posso bloccarla”, quando questo non è vero. Siamo NOI stessi a poter impedire che queste energie che vivono insieme a noi, soprattutto quelle negative, possano aggredirci e farci ripetere il loro contenuto mentale, inducendoci a tenere comportamenti dannosi verso gli altri per sottrarci energia e sottrarla a chi danneggiamo. Siamo solo NOI che, diventando consapevoli di questi meccanismi, siamo in grado di non subirne gli effetti. Tenete presente che queste entità ed energie non positive non hanno una coscienza propria, solo voi potete dargliela utilizzando la vostra, di coscienza, quando non accettate di ripetere il loro contenuto mentale e quindi vi rifiutate di comportarvi con cattiveria, odio, rabbia, invidia…

Poi ci sono coloro che in buona fede credono solo a quello che possono vedere, e che non si rivolgerebbero mai a maghi di qualsiasi genere. Sotto questo aspetto si difendono già e, limitatamente a ciò, hanno una propria forza interna derivante dalla coscienza.

Tuttavia se non conoscono le meccaniche che ho descritto sono influenzabili dal controllo (di massa oppure no) esercitato dalle energie non apparenti, anche se si illudono di non esserlo.

Per concludere: ogni persona ha il dovere morale, per se stessa e per il gruppo, di conoscere come funziona la mente e di sviluppare la propria coscienza, in modo da comprendere esattamente quando è giusto fare una cosa oppure no, quali sono gli atteggiamenti da usare per evitare di creare mostri energetici e soprattutto cosa fare quando si accorgerà di averne qualcuno vicino, per mandarlo via semplicemente non accettando il suo contenuto mentale (pensieri, atteggiamenti, azioni, emozioni) e rifiutandosi di degradarsi al suo livello.

Queste energie negative possono solo abbruttire una persona sia moralmente sia spiritualmente, per impedirlo bisogna affrontare tutto il mondo di energia non apparente e andare oltre i limiti visivi impostici dal nostro cervello: il fatto di non vedere attraverso gli occhi le dimensioni non apparenti non significa che esse non esistano. Se ascoltiamo le reazioni fisiologiche del nostro corpo (come brividi, sensazione di pericolo, freddo non spiegabile dalle condizioni ambientali, nausea, senso di oppressione…), le emozioni che proviamo e quello che ci viene da pensare (tristezza, impotenza, voglia di farla finita, cattivo umore, incapacità improvvisa a fare qualcosa) e infine le parole che ci viene da pronunciare, già ci possiamo accorgere quando siamo noi che stiamo pensando, parlando e agendo con la nostra coscienza presente e attiva, e quando invece c’è qualcosa di esterno che ci influenza. Io direi che è molto importante partire da questo semplice esercizio: osservarsi e ascoltarsi nei propri pensieri e nelle parole, solo così possiamo diventare consapevoli di come opera la nostra mente quando viene a contatto con queste energie non apparenti.

In questo modo possiamo diventare autonomi nel difenderci senza bisogno di falsi aiuti esterni e senza cadere nei meccanismi di manipolazione di massa.

Fiorella Rustici, novembre 2009 -

LIBRI FIORELLA RUSTICI

[1] Mantra: parola derivante dal sanscrito che indica una formula verbale (una o più sillabe, lettere o frasi) pronunciata a ripetizione per ottenere un effetto( mentale, fisico o energetico) positivo o negativo su qualcuno.

Link Attivo: coscienzasalute.it

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