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Le onde gravitazionali
Gianluca Gemme
INFN Genova
19 febbraio 2008 Dipartimento di Fisica - Università di Genova
La nostra immagine del
mondo
Neutrini...
Raggi cosmici...
Onde elettromagnetiche Onde gravitazionali
Sovrapposizione incoerente di contributi di milioni di elettroni, atomi, molecole
Movimento coerente di enormi masse: oggetti astronomici
Lunghezze d’onda “piccole”; è possibile “guardare” dentro alla sorgente
Lunghezze d’onda “grandi”; informazioni sulla dinamica “globale” del sistema
Sono assorbite, deviate e disperse; difficile recuperare le informazioni sulle sorgenti
Si propagano indisturbate, conservano l’informazione originale
Fu Galileo (1564-1642) a compiere i primi studi sistematici sulla forza di gravità
Egli dimostrò che la forza di gravità accelera tutti i corpi allo stesso modo (principo di equivalenza)
Newton (1642-1727) trattò la gravità come un’interazione che agisce a distanza, attraverso lo spazio vuoto, tra tutti i corpi dotati di massa
Ne scrisse la legge:2
21
r
mmGF
siccome1
1m
Fa
2
21
r
mGa
Eguaglianza di massa inerziale e massa gravitazionale
Verificata sperimentalmente al livello di 1 parte su 1012
• Einstein comprese che la teoria della gravitazione diNewton e la sua teoria dellarelatività speciale eranoincompatibili.
Secondo Newton, se la gravitàterrestre deve influenzareistantaneamente la Luna, la forzadovrebbe propagarsi per circa 380,000 km in un istante—ad unavelocità maggiore della luce.
• Ciò è in contrastocon la teoria diEinstein secondo la quale quella dellaluce è la velocitàlimite
• Riflettendo sullaTeoria dellaRelatività Speciale, Einstein pensò al modo di estenderela sua teoria per includere la forzagravitazionale
• E’ noto che tra due particelle cariche si esercita una forza elettrostatica
• Si tratta di un effetto a distanza, la cui entità è inversamente proporzionale al quadrato della separazione fra le cariche q1
q2
2
21
04
1
r
qqF
r
q1
q2
12
2
1
0
14
1
EqF
r
qE • Un modo conveniente di
descrivere lo stesso effetto si basa sul concetto di campo
• Ad ogni carica è associato un campo la cui ampiezza è inversamente proporzionale alla distanza dalla particella
Campo: quantità definita in ogni
punto dello spazio
• Il vantaggio della formulazione in termini di campo è che l’interazione a distanza tra le cariche si riduce ad una interazione locale tra una carica ed il campo prodotto dalla seconda particella
• Questione: Il concetto di campo può essere un modo conveniente di descrivere l’interazione tra due cariche, ma ha una realtà fisica o è un puro espediente linguistico?
• Per cariche ferme è sostanzialmente lo stesso
• Per cariche in movimento il concetto di campo contiene naturalmente l’idea della propagazione della forza con velocità finita, cioè di un’onda
• Un’onda è una perturbazione del campo, che si propaga alla velocità della luce
• E’ trasversale rispetto alla direzione di propagazione
Carica in quiete (o in moto rettilineo uniforme)
Carica in moto accelerato
r ~ c t
• Einstein trovò (1916) che esistono soluzioni di tipo ondulatorio delle equazioni del campo gravitazionale nelle quali un’onda di gravità si propaga alla velocità della luce
• Come nel caso elettromagnetico si trova che se una massa si sposta rapidamente l’informazione del suo spostamento si propaga con una velocità finita e quindi il campo ad una distanza r dalla massa deve attendere un tempo t=r/c per “riaggiustarsi”
• L’onda è un’onda di marea: contrae e stira periodicamente le distanze
• Dalla scrittura delle equazioni di Maxwell alla generazione di onde elettromagnetiche in laboratorio passarano una decina di anni
• Oggi, a circa novanta anni dalla formulazione della teoria di Einstein, siamo ben lontani dalla possibilità di generare onde gravitazionali in laboratorio
Le onde gravitazionali sono “reali”?
PSR 1913+16
separate da 106 Km
m1 = 1.4m
; m2 = 1.36m
= 0.617
R. Hulse, J. Taylor (1974)
(premio Nobel per la fisica 1993)T 8 hr
t 59 msec
La diminuzione del periodo orbitale è 0.0000765 secondi all’annoLa diminuzione del semiasse maggiore è 3.5 metri per annoIl tempo che precede il collasso è 300,000,000 anni
Rivelatori di onde gravitazionali
• La rivelazione di o.g. è un compito proibitivo
• Anche se emesse da sorgenti astrofisiche di enormepotenza (p.es. Le supernovae), la deformazione indotta suun oggetto macroscopico sulla Terra è tipicamentedell’ordine di 10-21.
• Questo vuol dire p.es. che un oggetto di dimensionidell’ordine del metro si deforma per una quantità relativache è circa 100,000,000,000 di volte più piccola del diametro dell’atomo di idrogeno.
• Nel corso degli anni sono stati sviluppati due tipi dirivelatori:– Le antenne (o sbarre) risonanti
– Gli interferometri
• La prima antenna per o.g. fu realizzata dal prof. John Weber dell’Università del Maryland negli anni ’60
• Era costituita da un cilindro di alluminio, lungo 1.53 m, di diametro 0.66 m e pesante 1400 Kg
• La frequenza di oscillazione del primo modo risonante longitudinale era 1660 Hz
• La sbarra era sospesa, in vuoto, ad un filo nel baricentro
• Weber realizzò due sbarre identiche e ne collocò una nel Maryland, l’altra presso Chicago, monitorando eventuali coincidenze
Le antenne risonanti
• PRL, 22 (24), 1969
• Circa 150 “coincidenze” tra i due rivelatori in sei mesi
• Correlazione con il tempo siderale
• Sorgente (intensissima) di o.g. al centro della Galassia ?
Roventi polemiche...
• 1961, Weber ed Amaldi a Varenna
• 1968, W.M. Fairbank a Roma
• 1970, Amaldi, Pizzella e Ruffini
• 1970-1971, Cerdonio, Modena, Pallottino
• 1971-1978, prime antenne a Roma (CNR)
http://www.roma1.infn.it/rog/general/cirg.html
• 1979, accordo con il CERN
• 1980, accordo con INFN
In Italia...
ALLEGROLuisiana, USA
AURIGALegnaro, Italia
NAUTILUS,Frascati, Italia NIOBE,
Perth, Australia
EXPLORER,CERN, CH
Gli interferometri
• Nel periodo in cui cominciavano ad infuriare le polemichesul lavoro di Weber due fisici sovietici, M.E. Gertenshteinand V.I. Pustovoit , suggerirono per primi la possibilità diusare un interferometro alla Michelson-Morley per la rivelazione di o.g.
• Robert Forward e altri fisici americani iniziarono a lavoraresu questa idea fin dai primi anni 70.
L’interferometro...
• Lunghezza del braccio ~ 3 Km
• Lunghezza ottica ~ 120 Km
• Frequenza ~ 10 – 6000 Hz
(100 – 1000 Hz)
• Presa dati dal 2004
Tecnologia dell’ultraalto vuoto
I superattenuatori
www.virgo.infn.it
VIRGO è stato finanziato dalla Francia tramite il (Centre National de la Recherche Scientifique) e dall'Italia tramite
(Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).
La costruzione di VIRGO ha combinato con profitto competenze in numerosi settori avanzati della scienza e della tecnologia.
VIRGO è il risultato di una stretta collaborazione tra diverse centinaia di fisici, ingegneri e tecnici appartenenti a numerosi laboratori di ricerca (14, compreso INFN Genova).
Diverse industrie, quali CNIM (F), SDMS (F), Pirelli (I), Belleli (I), Impregilo (I), Heraeus (D), VAT (CH) hanno partecipato alla realizzazione.
LIGO
www.ligo.caltech.edu
Hanford, WA
Livingston, LA
L 4 Km
Presa dati dal 2002
Livingston
Hanford
108 ly
Enhanced LIGO/Virgo+2009
Virgo/LIGO
Credit: R.Powell, B.Berger
Adv. Virgo/Adv. LIGO2014
GOAL:
sensitivity 10x better
look 10x further
Detection rate 1000x larger
2nd generation detectors:
Advanced Virgo, Advanced LIGO
Intermediate step:
Virgo+, Enhanced LIGO, GEO HF
Quando qualcosa cessa di essere misteriosa
non è più una faccenda interessante per gli
scienziati.
Essi sognano quasi solo di cose misteriose.
F. Dyson