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L'offerta, la domanda e la spesa turistica in FVG. Anno 2008

L'offerta, la domanda e la spesa turistica in FVG. Anno 2008Per evidenziare la complessità del sistema informativo sul turismo, il rapporto che segue ha inizio con una breve ricognizione

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L'offerta, la domanda ela spesa turistica in FVG. Anno 2008

Direzione centrale programmazione risorse economiche e finanziarieServizio statistica

Corso Cavour n. 1 - 34132 Triestetel. 040 377 2218 - fax 040 377 2032e-mail [email protected]

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REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA

Direzione centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie

Servizio statistica

Corso Cavour, 1 – 34100 Trieste

telefono: 040 3772218

e-mail: [email protected]

Dirigente: Gianluca Dominutti

[email protected]

Segreteria: Edda Vovk

[email protected]

La pubblicazione “L’offerta, la domanda e la spesa turistica in Friuli Venezia Giulia: anno 2008” è stata curata da: Irene Plet

irene.plet @regione.fvg.it

La pubblicazione è disponibile sul sito internet www.regione.fvg.it alla sezione Regione in cifre> pubblicazioni. Riproduzioni e stampe, anche parziali, dovranno riportare in modo esplicito e visibile la fonte e la proprietà dell'informazione Trieste, agosto 2009

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L’offerta, la domanda e la spesa turistica in Friuli Venezia Giulia: anno 2008

Indice Premessa ................................................................................................................................................................................................3 Le fonti delle statistiche sul turismo.....................................................................................................................................5 L’offerta turistica.................................................................................................................................................................................7 La domanda turistica ..................................................................................................................................................................... 13 Il rapporto tra domanda e offerta............................................................................................................................................ 22 I principali risultati dell’indagine sul Turismo Internazionale della Banca d’Italia ............................................ 26 Brevi cenni sull’apporto economico del turismo ............................................................................................................. 32 Glossario .............................................................................................................................................................................................. 37 Appendice............................................................................................................................................................................................ 38

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Premessa Di seguito si presentano i principali dati di flusso e di struttura del turismo in Friuli Venezia Giulia.

Scopo principale della trattazione è fornire al lettore non solo i dati annuali delle rilevazioni ISTAT sul movimento dei turisti e sulla capacità ricettiva di cui il Servizio Statistica è l’organo intermedio di rilevazione, ma anche porre in evidenza alcuni elementi di fondamentale importanza nella lettura complessiva del “sistema turismo”. La difficoltà nel definire il turismo è, infatti, insita nell’eterogeneità delle componenti che lo caratterizzano essendo queste connesse non solo ai movimenti (arrivi e presenze) ma anche ad attività economiche, risorse e servizi. Con il termine “turismo” generalmente viene definito il flusso generato da coloro che pernottano per almeno una notte in una struttura ricettiva (alberghiera o extra-alberghiera) in un luogo diverso dal proprio domicilio abituale. Questa definizione, adottata a livello internazionale1, permette di quantificare facilmente i turisti in base ai dati che le strutture ricettive forniscono mensilmente agli organi preposti alla raccolta (tipicamente province, APT, agenzie regionali ecc…), tuttavia esclude completamente il turismo collegato alla ricettività delle seconde case e degli appartamenti affittati da privati e l’escursionismo giornaliero. Relativamente a quest'ultimo aspetto, sono molti, infatti, coloro che compiono viaggi di una sola giornata o che transitano in una determinata area e, pur non essendo considerati “turisti” (in quanto non pernottano sul luogo), generano effetti sul territorio poiché acquistano, interagiscono con i servizi offerti dal territorio, ecc..

La molteplicità delle componenti di questo “sistema” spiega il ricorso ad una serie di fonti ufficiali i cui dati, per le diverse metodologie utilizzate, non sono sempre comparabili2 ma che certamente contribuiscono a delineare con maggior precisione lo stato e l’andamento del turismo.

Per evidenziare la complessità del sistema informativo sul turismo, il rapporto che segue ha

inizio con una breve ricognizione sulle fonti da cui provengono i dati utilizzati nel corso della trattazione; in seguito vengono brevemente illustrate le caratteristiche principali delle rilevazioni da cui si traggono i dati per consentire al lettore una più chiara interpretazione degli stessi. Nella prima parte viene analizzata l’offerta turistica in termini di consistenza e distribuzione di esercizi ricettivi e di posti letto a disposizione dei turisti sul territorio. L’offerta complessiva viene inoltre analizzata in un'ottica di sviluppo temporale e di impatto socio-economico rispetto al territorio su cui gli esercizi ricettivi insistono. Nella seconda parte viene analizzata la domanda turistica, ovvero i movimenti (arrivi e presenze) registrati presso gli esercizi ricettivi con disaggregazioni rispetto all'ambito turistico territoriale, alla provenienza dei turisti (italiani e stranieri) e rispetto al periodo in cui tali movimenti si verificano. Interessante, l'analisi della stagionalità dei flussi su base mensile ed in relazione alle principali festività, ma anche il breve riferimento alla cosiddetta "weekendizzazione" delle presenze, ovvero la concentrazione di turisti nelle giornate di venerdì sabato e domenica rispetto all'intera settimana durante l’ anno. Il rapporto prosegue con l'analisi della relazione tra offerta e domanda: dato un flusso di turisti viene indagata l'utilizzazione delle strutture ricettive a verifica del grado di sfruttamento delle risorse

1 Il Quadro Metodologico Raccomandato (QMR) dall’Eurostat, OCSE e dall’Organizzazione mondiale del Turismo (OMT) definisce il turismo come “l’attività delle persone che viaggiano per piacere, affari o altri scopi”. Il visitatore è “qualsiasi persona che si sposti in una località, al di fuori del suo ambiente abituale per un periodo non superiore ad un anno e il cui motivo principale della visita non sia quello di esercitare un’attività remunerata nel posto visitato” 2 Si fa riferimento all’indagine Turismo Internazione dell’Italia della Banca d’Italia e all’indagine Istat sul movimento dei turisti. Entrambe, infatti, forniscono la consistenza dei turisti stranieri tuttavia i dati, provenienti da indagini il cui impianto metodologico è completamente diverso, non sono omogenei.

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impiegate dal punto di vista territoriale (dunque per ambito turistico), temporale (nei diversi mesi dell'anno considerato) e delle tipologie di esercizi a disposizione. A completamento dell'analisi sulla consistenza dei movimenti turistici in Friuli Venezia Giulia successivamente vengono presentati i dati che emergono dalla rilevazione sul Turismo Internazionale della Banca d'Italia. La rilevazione permette di ricostruire, limitatamente alla componente straniera, il flusso che sfugge alla rilevazione dei movimenti dell’ ISTAT, intercettando anche i viaggiatori che non effettuano pernottamenti. In questo modo è possibile una stima della spesa effettivamente sostenuta sul territorio dai turisti internazionali, non solo relativamente ai costi sostenuti per l'alloggio, ma computando tutte le spese dichiarate dagli stessi turisti esteri alla fine della loro permanenza nella località visitata. La sezione, oltre a riportare i dati disaggregati per motivo del viaggio e struttura ricettiva ospitante, contiene i dati della bilancia dei pagamenti turistica ovvero la contabilizzazione dei flussi monetari in uscita (spesa dei viaggiatori friulani all'estero) ed in entrata (spesa dei viaggiatori stranieri in Friuli Venezia Giulia) registrati sul territorio. L'ultima sezione riporta alcuni dei principali indicatori utilizzati per la valutazione dell'impatto economico del turismo sull'economia regionale. Data la difficoltà, intrinseca nella definizione di "turismo", nello stimare l'effetto complessivo dell'attività turistica, si è fatto ricorso ai principali aggregati economici quali: PIL, valore aggiunto e consumi interni. Infine, è stata brevemente analizzata l'evoluzione delle imprese connesse a vario titolo con le attività turistiche.

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Le fonti delle statistiche sul turismo Le informazioni di seguito riportate contenute nel presente lavoro provengono prevalentemente

dalle rilevazioni ISTAT sul movimento dei turisti e sulla capacità ricettiva degli esercizi alberghieri e complementari per le quali il Servizio Statistica ne è l’organo intermedio di rilevazione. Con la prima indagine censuaria “Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi”3, vengono rilevati mensilmente gli arrivi, le presenze e la permanenza media negli esercizi ricettivi determinando dunque i flussi turistici degli italiani e degli stranieri sul territorio nazionale. I dati si basano sulle dichiarazioni giornaliere che i titolari degli esercizi sono tenuti a trasmettere agli enti locali del turismo. La raccolta di tali informazioni avviene mediante autocompilazione con acquisizione telematica di appositi modelli di rilevazione in cui vengono comunicati il numero dei clienti arrivati e partiti, distinti per paese estero e per regione italiana di residenza e con l’indicazione delle relative giornate di presenza. Con la seconda indagine censuaria “Capacità degli esercizi ricettivi”4 vengono rilevati per le strutture alberghiere la consistenza degli esercizi, dei letti, delle camere e dei bagni, e per gli esercizi complementari il numero di esercizi e di posti letto. Unità di analisi sono, dunque, sia le strutture alberghiere sia gli esercizi cosiddetti complementari ovvero: campeggi, villaggi turistici, alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, alloggi agro-turistici, ostelli per la gioventù, case per ferie, rifugi alpini, altri esercizi ricettivi e Bed&Breakfast. La raccolta di tali informazioni ha periodicità annuale e avviene mediante indagine amministrativa con acquisizione telematica a livello territoriale comunale. Parallelamente alle due indagini ISTAT, l’ufficio Italiano dei Cambi (UIC), soggetto pubblico ente strumentale della Banca d’Italia conduce mensilmente un’indagine campionaria sul turismo internazionale. L’indagine ha l’obiettivo di quantificare i flussi turistici monetari e fisici in entrata (incoming) ed in uscita (outgoing) in / dall'Italia. La tecnica adottata per la raccolta dei dati per la bilancia turistica è denominata in letteratura inbound-outbound frontier survey, consistente nell’intervistare un campione rappresentativo dei viaggiatori, residenti e non residenti, in transito alle frontiere italiane e nell'effettuare conteggi qualificati allo scopo di determinare il numero e la nazionalità dei viaggiatori in transito. La stima della spesa per il turismo internazionale in Italia avviene attraverso l'effettuazione di due operazioni distinte ai punti di frontiera prescelti: il conteggio qualificato e l'intervista. I conteggi qualificati sono prevalentemente realizzati con la tecnica del campionamento sistematico, cioè con l'osservazione di una unità ogni n, con n prefissato. Essi forniscono, per ogni punto di frontiera campionato, il numero di viaggiatori internazionali disaggregato per paese di residenza. L'attività di conteggio è resa necessaria dall'indisponibilità di informazioni amministrative sui flussi fisici dei viaggiatori in transito (e che non necessariamente effettuano pernottamenti e vengono dunque rilevati con l’indagine ISTAT) con la copertura e la tempestività richiesta. Le interviste, effettuate mediante un questionario strutturato somministrato ad un campione casuale di viaggiatori, intervistati in coincidenza del termine del soggiorno all'estero, forniscono la stima della spesa ed un insieme di attributi che consentono la sua disaggregazione e qualificazione (residenza, mezzo di trasporto utilizzato, motivo del viaggio, luogo visitato, tipo di struttura ricettiva utilizzata, spesa complessiva…). Di seguito si riportano alcuni dei principali soggetti coinvolti nella produzione di statistiche sul turismo nell’ottica di evidenziare la complessità (e l’eterogeneità) del settore oggetto di analisi.

3 Indagine cod.IST00139 recepita a seguito di direttiva comunitaria n. 95/97/CE del 23 novembre 1995 4 Indagine cod.IST00138 recepita a seguito di direttiva comunitaria n. 95/97/CE del 23 novembre 1995

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Grafico 1 – Il sistema delle statistiche del turismo in Italia

Osservatorio Nazionale del Turismo

Presidenza del Consiglio

ISTAT

U.I.C. Banca d'Italia

Apt regionali, Uffici di Statistica

Apt provinciali, Uffici di Statistica

Regioni

Province

Enti sub-provinciali (Apt, Ept, altri…)

Dipartimento per lo sviluppo e la Competitività del Turismo

Cisis- Conferenza Permanente Stato-

Regioni

Istituzioni private (Irpet, Ciset, Associazioni di categoria, Mercury, Isnart…)

Fonte: UIC su dati Direzione Generale del Turismo, Enit, Istat, National Policies for Tourism Statistics in Italy, (OCSE,2002); elaborazione a cura del Servizio Statistica RAFVG

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L’offerta turistica Al 31 dicembre 2008 in Friuli Venezia Giulia venivano rilevati 9.583 esercizi: 749 quelli alberghieri e 8.834 quelli complementari; mediamente, ciascuna struttura dispone di 16,1 posti letto. La dimensione media degli esercizi ricettivi alberghieri (53 posti letto) è nettamente superiore a quella delle strutture complementari (valore medio 12,6 ). Per quanto riguarda le strutture alberghiere, quelle di categoria più alta (quattro e cinque stelle) dispongono di una capacità ricettiva media doppia rispetto a quella delle strutture a una, due e tre stelle. La variabilità è ancora più alta tra le strutture complementari: si passa dai 5 posti letto medi dei Bed&Breakfast al centinaio di posti letto messi a disposizione dalle case e appartamenti per vacanze ed infine ai campeggi ed ai villaggi turistici, ciascuno dei quali registra rispettivamente 907 e 1.277 posti letto medi. L’aumento più consistente della capacità ricettiva rispetto all’anno precedente è evidenziato dalle strutture appartenenti alla categoria quattro stelle sia per quanto riguarda i posti letto che il numero di esercizi (13 strutture in più rispetto allo scorso anno classificate come quattro stelle corrispondenti a 1.172 posti letto in questa categoria) mentre si verifica una riduzione dei posti letto messi a disposizione dalle strutture appartenenti alle categorie più basse (una e due stelle). Continua l’aumento della ricettività da parte dei Bed&Breakfast e degli alloggi agro-turistici. Per quanto riguarda la ripartizione dell’offerta complessiva tra le varie tipologie ricettive, si osserva che quasi la metà dei posti letto del Friuli Venezia Giulia (circa il 46%) sono disponibili presso gli alloggi in affitto in forma imprenditoriale, gli esercizi alberghieri determinano poco più di un quarto dell’offerta complessiva, (25,8%) e gli esercizi appartenenti alle fasce più alte (quattro e cinque stelle) costituiscono appena il 5,8% dei posti letto totali. Rispetto alla diffusione territoriale delle strutture ricettive sul territorio, si osserva che le strutture complementari sono molto più concentrate di quelle alberghiere: l’indice di concentrazione5 delle prime risulta, infatti, pari a 0,93, quello delle seconde pari a 0,76. L’altissima concentrazione delle strutture complementari è perlopiù attribuibile al consistente numero di alloggi in affitto in forma imprenditoriale presenti nei comuni di Lignano Sabbiadoro (6.031 ovvero il 68% delle strutture complementari della Regione) e Grado. Per quanto riguarda gli esercizi alberghieri, si osserva inoltre che in 62 comuni (ovvero il 28% dei comuni del FVG) non vi sono strutture di questo tipo ed in 53 ne è presente solo una. Aggregando i dati a livello territoriale, l’ambito turistico che vanta il maggior numero di strutture ricettive è quello di Udine e Lignano Sabbiadoro: in quest’ultimo comune sono localizzati 75.299 posti letto ovvero il 48,9% dei posti letto complessivamente presenti nella Regione. Quello di Gorizia Grado-Aquileia è invece l’ambito turistico che presenta un indice di qualità delle strutture più elevato mentre l’ambito turistico territoriale della Carnia si caratterizza per un maggior impatto del comparto turistico ricettivo nell’economia locale. La fonte dei dati di tutti i grafici e le tabelle di seguito riportati è la banca dati WebTur, le elaborazioni sono state effettuate dal Servizio Statistica RAFVG; i dati riferiti al 2008 sono da considerarsi provvisori fino a validazione da parte dell’ISTAT.

5 L’indice di concentrazione di Gini (R=Σi (pi-qi)/Σi pi) assume valori compresi tra 0 e 1. Si ha massima concentrazione quando vale 1 ed equidistribuzione quando vale 0. Calcolato a livello regionale su dati comunali, offre una misura, seppur approssimativa, della concentrazione territoriale degli esercizi.

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Tavola 1 – Capacità degli esercizi ricettivi per tipologia e provincia. Anno 2008

Esercizi Letti Camere Bagni

Pordenone 113 5.115 2.592 2.553Udine 442 24.659 11.862 11.577Gorizia 120 6.342 3.003 3.003Trieste 74 3.597 1.764 1.726

FVG 749 39.713 19.221 18.859

Pordenone 140 2.573 1.031 802Udine 8.260 86.511 29.810 19.349Gorizia 288 19.944 4.846 3.350Trieste 146 5.245 1.940 898

FVG 8.834 114.273 37.627 24.399

Pordenone 253 7.688 3.623 3.355Udine 8.702 111.170 41.672 30.926Gorizia 408 26.286 7.849 6.353Trieste 220 8.842 3.704 2.624

FVG 9.583 153.986 56.848 43.258

TOTALE

PROVINCECAPACITÀ RICETTIVA

ALBERGHIERI

COMPLEMENTARI

Grafico 1 – Variazione percentuale del numero di esercizi ricettivi, posti letto e camere. Anni 2008-07 (Valori %)

Var. % 2008- 07

1,8%

-2,7% -2,3%

3,1%

0,5%

3,5%

-2,1%

-0,3%-0,3%

-10%

-5%

0%

5%

10%

eserciz i posti letto camere

Eserciz i alberghieri Esercizi complementari

Totale esercizi

Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Tavola 2 – Capacità degli esercizi ricettivi per categoria alberghiera e provincia. Anno 2008

5 stelle

4 stelle

3 stelle*

2 stelle

1 stella

P ordenone - 16 55 22 20 113Udine 1 40 203 99 99 442G oriz ia - 15 67 21 17 120T rieste 1 9 30 15 19 74

F VG 2 80 355 157 155 749

P ordenone - 1. 323 2. 711 600 481 5. 115Udine 205 5. 024 13. 854 3. 241 2. 335 24. 659G oriz ia - 1. 515 3. 876 549 402 6. 342T rieste 66 1. 000 1. 759 359 413 3. 597

F VG 271 8.862 22.200 4.749 3.631 39.713

PR OVINC E

E S E R C IZ I

P OS T I L E T T O

C APAC IT À R IC E T T IVAT OT AL E

* 3 stelle e RTA Grafico 2 – Variazione percentuale del numero di esercizi ricettivi e dei posti letto per categoria alberghiera. Anni 2008-07 (Valori %)

Var. % 2008- 07

0,0%

19,4%

2,3%4,7%

-10,9%

1,2%

-2,2%

4,9%

-1,4%

-14,3%

4,0%

15,2%

-20%

-10%

0%

10%

20%

esercizi posti letto

Totale eserciz ialberghieri

Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Grafico 3 – Posti letto negli esercizi ricettivi per categoria. Anni 2005-2008 (Anno 2005=100)

114,9

86,9

108,4103,3

128,1

138,5

70

90

110

130

150

2005 2006 2007 2008

4-5 s telle 1-2 s telle3 s telle(*) c am peggialloggi in affitto im prenditoriale alloggi agro turis tic ibed&breakfas t

Grafico 4 – Posti letto per categoria di esercizio ricettivo. Anno 2008 (Composizione % sul totale dei posti letto per categoria)

bed and breakast1%

casa per ferie3%

alloggi agro turistici2%

altre strutture3%

alloggi in affitto46%

RTA e alberghi diffusi1%

campeggi20%

1-2 stelle5%

4-5 stelle6%

3 stelle13%

Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Tavola 3 – Capacità degli esercizi ricettivi per tipologia ricettiva e ambito territoriale. Anno 2008 (Valori assoluti 2008 e var. % 2008-07)

nr. letti

Ambito turistico territoriale di Gorizia e Grado-Aquileia 138 7.154 344 23.192 482 30.346 3,3 0,2

Ambito turistico territoriale di Pordenone, Piancavallo e delle Dolomiti Friulane 113 5.115 140 2.573 253 7.688 5,5 1,5

Ambito turistico territoriale di Udine e Lignano Sabbiadoro 274 17.917 6.501 69.370 6.775 87.287 4,7 2,6

Ambito turistico territoriale di Trieste 74 3.597 146 5.245 220 8.842 4,5 1,4

Ambito turistico territoriale del Tarvisiano e di Sella Nevea 60 2.300 191 3.240 251 5.540 -43,0 6,5

Ambito turistico territoriale della Carnia 90 3.630 1.512 10.653 1.602 14.283 -29,9 -14,8 FVG 749 39.713 8.834 114.273 9.583 153.986 -2,4 0,5

AMBITO TURISTICO TERRITORIALEVar. % 2008-07

Totale esercizi

nr. lettinr. letti nr. letti

Esercizi alberghieriEsercizi

complementari

Grafico 5 – Posti letto per ambito turistico territoriale. Anno 2008 (Composizione % sul totale dei posti letto per ambito turistico territoriale)

Carnia9%

Tarvisiano4%

Gorizia e Grado-Aquileia

20%

Udine e Lignano Sabbiadoro

56%

Pordenone e Piancavallo

5%Trieste6%

Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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La tabella seguente riporta alcuni degli indicatori più utilizzati in letteratura nella valutazione dell’impatto turistico su un determinato territorio. Il primo indicatore, la densità ricettiva, è dato da I = Σc

Lct / S dove Lct sono i posti letto totali ed S è la superficie dell’ambito territoriale. L’indice è usato per valutare l’impatto dell’offerta turistica sul territorio fisico: a valori maggiori dell’indice corrisponde un maggiore impatto territoriale del settore turistico-ricettivo. Dai dati si osserva come l’ambito di Trieste registri i valori più alti anche in ragione della superficie di appena 211,8 Kmq (2,7% della superficie complessiva regionale). Interessante il dato degli ambiti di Pordenone Piancavallo e delle Dolomiti Friulane e di Udine e Lignano Sabbiadoro: la differenza tra i due territori è di appena 25 kmq eppure il secondo ambito registra una densità più di dieci volte superiore rispetto al primo. Il secondo indice, l’indice di qualità delle strutture, è basato sulla qualità delle infrastrutture alberghiere espressa in stelle l’indice rapporta le strutture alberghiere di fascia medio-alta (quattro e cinque stelle) a quelle di categoria medio-bassa (tre, due ed una stella). Oltre ad indicare la presenza sul territorio di strutture ricettive di qualità più alta, l’indicatore fornisce indirettamente una misura del grado di attrattività di un territorio e del relativo sfruttamento ambientale: l’idea alla base della definizione di questo indicatore è infatti che località servite da strutture di fascia più alta siano meno votate al turismo di massa, quindi indirizzate ad un certo tipo di utenza, peraltro più sensibile rispetto alle tematiche ambientali. Infine, l’indice di funzione turistica, misura l’impatto dell’offerta turistica in termini socio-economici: a valori maggiori dell’indice corrispondono realtà territoriali in cui il comparto turistico-ricettivo è maggiormente presente nell’economia locale. L’indicatore è dato da I = Σc (Lct / P) 1.000 dove, Lct è sempre il numero totale di posti letto, C la categoria e P la popolazione residente sul territorio analizzato. Come si osserva dalla tabella, la variabilità nei dati riportati è piuttosto alta: per l’ambito turistico territoriale della Carnia il settore turistico è maggiormente importante per il sistema produttivo locale rispetto all’ambito di Pordenone e di Trieste, per i quali esso rappresenta appunto un’attività più marginale. Tavola 4 – Capacità degli esercizi ricettivi per tipologia ricettiva e ambito territoriale. Anno 2008

Ambito turistico territoriale di Gorizia e Grado-Aquileia 39,9 1,9 154,4

Ambito turistico territoriale di Pordenone, Piancavallo e delle Dolomiti Friulane 3,4 1,7 25,0

Ambito turistico territoriale di Udine e Lignano Sabbiadoro 38,8 1,7 214,0

Ambito turistico territoriale di Trieste 41,7 1,2 37,4

Ambito turistico territoriale del Tarvisiano e di Sella Nevea 4,9 0,8 163,1

Ambito turistico territoriale della Carnia 11,7 0,7 360,9 FVG 19,6 1,4 126,0

AMBITO TURISTICO TERRITORIALEIndice di densità

ricettivaIndice di qualità delle

struttureIndice di funzione

turistica

Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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La domanda turistica Nell'anno 2008 1.954.605 turisti hanno visitato il Friuli Venezia Giulia soffermandosi, in media, per 4,5 giorni. La variazione positiva più consistente rispetto agli arrivi dell'anno precedente è quella relativa ai turisti italiani nel mese di maggio, mentre una riduzione sensibile si è verificata nel mese di aprile soprattutto per quanto riguarda la componente straniera. Il dato tuttavia è influenzato dalla festività pasquale che nel 2007 ricorreva ad aprile e nel 2008 a marzo e ciò concorre a spiegare l'aumento più che positivo negli arrivi e nelle presenze registrato a marzo 2008. Rispetto all'intero territorio regionale, la permanenza media dei turisti stranieri è pressoché uguale a quella dei turisti italiani (rispettivamente 4,6 gg. e 4,5 gg.) tuttavia, disaggregando i dati per ambito territoriale si osserva come i turisti italiani si trattengano molto più a lungo rispetto ai turisti stranieri negli ambiti del Tarvisiano e di Sella Nevea ed in Carnia. Presenze ed arrivi sono massimamente concentrati nei mesi di luglio e agosto in tutti gli ambiti territoriali tuttavia, calcolando l'indice di stagionalità a livello di ambito turistico si possono effettuare ulteriori considerazioni. L'indice, infatti, è costruito a partire dalla ripartizione percentuale dei valori mensili e misura la variabilità delle presenze nell'arco di un anno solare: valori bassi dell'indice indicano bassa stagionalità, al contrario, valori elevati indicano alta stagionalità. Valori elevati dell'indice in un territorio dipendono ovviamente dalla tipologia di turismo di cui è meta il territorio ma anche dalla capacità di offrire prodotti diversificati, ovvero diversi tipi di turismo, nell'arco dell'anno. In quest'ottica vanno letti sia i valori relativi all'ambito turistico territoriale di Udine e Lignano Sabbiadoro (che registra il secondo valore più elevato perchè meta di un turismo prevalentemente balneare) sia i valori relativi all'ambito della Carnia (l'indice di stagionalità più elevato, con alta concentrazione nel mese di agosto). L'esame del flusso turistico giornaliero evidenzia come il maggior numero di arrivi si sia verificato nella settimana precedente a Ferragosto: sabato 2 agosto gli esercizi ricettivi hanno registrato 28.128 arrivi ma la maggior quantità di presenze si è rilevata proprio il 15 agosto quando le presenze di turisti ammontavano a quota 82.116. Analizzando la quota di presenze turistiche registrate nei week-end rispetto a quelle dell'intera settimana si osserva che la "weekendizzazione" è molto più marcata da metà marzo a metà giugno: ciò è imputabile sia alle brevi festività che ricorrono in questo periodo ma probabilmente anche alle condizioni atmosferiche che incoraggiano brevi "gite". Oltre il 57% turisti rilevati in Friuli Venezia Giulia è di nazionalità italiana: essi provengono prevalentemente dalla Lombardia (21,2%) e dal Veneto (20,5%); numerosi (anche se in diminuzione rispetto al 2007) sono anche i friulani che decidono di trascorrere le vacanze nella loro regione (15,5%). Rispetto al 2007, gli stranieri registrati sono aumentati del 4,5%: stabili (+0,6%) gli arrivi di turisti austriaci che costituiscono circa un terzo del totale turisti stranieri mentre in diminuzione gli arrivi di turisti tedeschi (-1,3). Incrementi positivi si sono registrati invece per i turisti polacchi (+34,3%), cechi (+22,5%) e russi (+49,4%) anche se la loro quota relativa rispetto al totale degli arrivi stranieri è complessivamente pari al 10%. La fonte dei dati di tutti i grafici e le tabelle di seguito riportati è la banca dati WebTur, le elaborazioni sono state effettuate dal Servizio Statistica RAFVG; i dati riferiti al 2008 sono da considerarsi provvisori fino a validazione da parte dell’ISTAT.

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Tavola 5 – Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi per mese e provenienza del turista. Anno 2008

Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

Gennaio 56.374 22.800 79.174 169.745 76.772 246.517Febbraio 66.361 28.419 94.780 188.599 104.632 293.231Marzo 73.730 34.482 108.212 188.402 114.712 303.114Aprile 93.968 37.944 131.912 256.459 113.350 369.809Maggio 108.737 103.903 212.640 357.160 370.398 727.558Giugno 126.501 107.921 234.422 670.722 480.723 1.151.445Luglio 137.354 161.204 298.558 988.407 983.534 1.971.941Agosto 190.430 161.467 351.897 1.357.356 844.210 2.201.566Settembre 87.464 89.509 176.973 433.747 447.450 881.197Ottobre 67.678 43.216 110.894 180.575 121.675 302.250Novembre 55.051 20.084 75.135 140.975 60.560 201.535Dicembre 62.688 17.320 80.008 175.684 55.055 230.739

ANNO 1.126.336 828.269 1.954.605 5.107.831 3.773.071 8.880.902

MESEARRIVI PRESENZE

Tavola 6 – Arrivi e presenze e permanenza media negli esercizi ricettivi per ambito territoriale e provenienza del turista. Anno 2008 (Dati in migliaia)

Ambito turistico territoriale di Udine e Lignano Sabbiadoro 448 2.248 5,0 391 2.088 5,3 840 4.335 5,2

Ambito turistico territoriale di Gorizia e Grado-Aquileia 190 1.143 6,0 188 998 5,3 378 2.141 5,7

Ambito turistico territoriale di Trieste 184 521 2,8 119 308 2,6 304 829 2,7

Ambito turistico territoriale di Pordenone, Piancavallo e delle Dolomiti Friulane 134 326 2,4 64 196 3,1 198 522 2,6

Ambito turistico territoriale del Tarvisiano e di Sella Nevea 75 282 3,8 45 88 1,9 121 371 3,1

Ambito turistico territoriale della Carnia 95 587 6,2 20 96 4,7 115 683 5,9 FVG 1.126 5.108 4,5 828 3.773 4,6 1.955 8.881 4,5

STRANIERI

Presenze PresenzePermanenza media (gg.)AMBITO TURISTICO TERRITORIALE

TOTALE

Arrivi PresenzeArriviPermanenza media (gg.) Arrivi

Permanenza media (gg.)

ITALIANI

Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Grafico 6 – Variazione percentuale del numero di arrivi per mese e provenienza del turista. Anni 2008-07 (Valori %)

7,7%

19,9%

7,9%

-9,8%

20,5%

-9,0%

1,3%6,0%

-3,8%0,3%

-9,1%

-2,2%1,9%

-30%

-20%

-10%

0%

10%

20%

30%

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

italiani stranieri totali

Grafico 7 – Variazione percentuale del numero di presenze per mese e provenienza del turista. Anni 2008-07 (Valori %)

8,9%

21,6%

10,8%

-5,8%

17,8%

-6,1%

5,8%

-3,0%0,2%

5,3%

-6,1%-5,3%

-30%

-20%

-10%

0%

10%

20%

30%

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

italiani stranieri totali

Nota: le variazioni tendenziali dei mesi di marzo e aprile 2008 risentono della diversa collocazione delle festività pasquali (ad aprile nel 2007 e a marzo nel 2008). L’effetto è maggiore per gli stranieri. Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Grafico 8 – Stagionalità negli arrivi di turisti italiani e stranieri. Anno 2008

0

100.000

200.000

300.000

400.000Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

totale turisti turisti italiani turisti stranieri

Grafico 9 – Stagionalità nelle presenze di turisti italiani e stranieri. Anno 2008

0500.000

1.000.0001.500.0002.000.0002.500.000

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

totale turisti turisti italiani turisti stranieri

Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Tavola 7 – Indice di stagionalità per ambito turistico territoriale. Anno 2008 (Ripartizione %)

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic

Ambito turistico territoriale di Udine e Lignano Sabbiadoro 1,2 1,5 2,0 2,8 8,2 15,5 26,1 28,4 9,6 2,0 1,4 1,3 9,9

Ambito turistico territoriale di Gorizia e Grado-Aquileia 1,5 1,8 2,8 5,7 10,5 13,8 22,7 23,8 11,1 3,3 1,6 1,4 8,2

Ambito turistico territoriale di Trieste 4,5 5,7 6,6 7,8 9,1 9,6 12,6 12,9 10,9 8,3 6,3 5,6 2,8

Ambito turistico territoriale di Pordenone, Piancavallo e delle Dolomiti Friulane 8,3 9,5 8,5 6,9 8,2 8,3 11,5 9,6 8,2 8,8 6,3 6,0 1,5

Ambito turistico territoriale del Tarvisiano e di Sella Nevea 8,1 11,5 8,6 5,0 4,9 6,9 14,3 17,1 7,3 5,0 4,1 7,3 4,0

Ambito turistico territoriale della Carnia 7,6 7,5 3,7 1,2 1,8 5,1 19,9 35,2 9,8 1,8 0,8 5,8 10,0 FVG 2,8 3,3 3,4 4,2 8,2 13,0 22,2 24,8 9,9 3,4 2,3 2,6 7,9

Indice di stagionalità

(σ)

Composizione % delle presenze annuali per mese

AMBITO TURISTICO TERRITORIALE

L’indice di stagionalità è dato dalla deviazione standard (σ) della distribuzione percentuale delle presenze mensili registrate sul territorio. A valori più bassi dell’indice corrisponde una minor dispersione dei valori mensili rispetto alla media annuale. Tavola 8 – Indice di intensità turistica per ambito turistico territoriale. Anno 2008

Abitanti Presenze Annuo Massimo mensile Mese

Ambito turistico territoriale di Udine e Lignano Sabbiadoro 407.810 4.335.295 2,9 9,7 Agosto

Ambito turistico territoriale di Gorizia e Grado-Aquileia 196.584 2.141.065 3,0 8,4 Agosto

Ambito turistico territoriale di Trieste 236.457 829.296 1,0 1,5 Agosto

Ambito turistico territoriale di Pordenone, Piancavallo e delle Dolomiti Friulane 307.664 521.835 0,5 0,6 Luglio

Ambito turistico territoriale del Tarvisiano e di Sella Nevea 33.969 370.621 3,0 6,0 Agosto

Ambito turistico territoriale della Carnia 39.577 682.790 4,7 19,6 Agosto FVG 1.222.061 8.880.902 2,0 5,8 Agosto

Indice di intensità turistica

AMBITO TURISTICO TERRITORIALE

L’indice di intensità turistica è dato dal rapporto tra le presenze negli esercizi ricettivi di un’area ed il prodotto fra la popolazione residente nella stessa area ed i giorni del periodo analizzato. Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Grafico 10 – Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi per giorno. Anno 2008

24/05 -34.276 presenze

Pentecoste - 10/05 32.447 presenze

Ferragosto: 82.116 presenze

0

5

10

15

20

25

3001

/01/

08

18/0

1/08

04/0

2/08

21/0

2/08

09/0

3/08

26/0

3/08

12/0

4/08

29/0

4/08

16/0

5/08

02/0

6/08

19/0

6/08

06/0

7/08

23/0

7/08

09/0

8/08

26/0

8/08

12/0

9/08

29/0

9/08

16/1

0/08

02/1

1/08

19/1

1/08

06/1

2/08

23/1

2/08

Arriv

i (va

lori

in m

iglia

ia)

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

Pres

enze

(val

ori in

mig

liaia

)

arrivi presenze

Grafico 11 – Quota di presenze turistiche del week-end (venerdì –domenica) rispetto a quelle della settimana (lunedì-domenica). Anno 2008 (Valori %)

41,4%

59,6%

30%

35%

40%

45%

50%

55%

60%

7-13

/01

21-2

7/01

4-10

/02

18-2

4/02

3-9/

03

17-2

3/03

31/0

3-6/

04

14-2

0/04

28/0

4-4/

05

12-1

8/05

26/0

5-1/

06

9-15

/06

23-2

9/06

7-13

/07

21-2

7/07

4-10

/08

18-2

4/08

1-7/

09

15-2

1/09

29/0

9-05

/10

13-1

9/10

27/1

0-2/

11

10-1

6/11

24-3

0/11

8-14

/12

22-2

8/12

Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

inverno primavera estate autunno

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Tavola 9 – Presenze negli esercizi ricettivi durante le festività pasquali, natalizie, di ferragosto. Anni 2007-2009 (Valori assoluti e variazioni % rispetto all’anno precedente)

FESTIVITÀ 2007 2008 2009Var. %

2008-07Var. %

2009-08

Pasqua (6-15 aprile 2007 / 21-30 marzo 2008 / 10-19 aprile 2009) 113.187 100.733 139.892 -11,0 38,9

Ferragosto (13-20 agosto 2007 / 11-18 agosto 2008) 646.685 628.665 n.d. -2,8 n.d.

Natale e Epifania (23 dicembre-6 gennaio) 151.517 150.895 139.755 -0,4 -7,4

I periodi considerati per il calcolo delle presenze nelle festività indicate fanno riferimento a quelli utilizzati da ISTAT nelle rilevazioni campionarie sulle attività alberghiere. Tavola 10 –Arrivi e presenze dei turisti italiani per regione di provenienza. Anno 2008

Numero% sul

totaleVar.%

2008-07 NumeroPermanenza

media (gg.)

Lombardia 238.934 21,2 1,7 951.571 4,0Veneto 230.449 20,5 3,9 1.055.602 4,6FVG 174.347 15,5 -3,7 1.486.127 8,5Lazio 80.119 7,1 2,0 241.715 3,0Emilia-Romagna 78.837 7,0 2,1 220.020 2,8Piemonte 67.193 6,0 -0,2 256.248 3,8Toscana 43.470 3,9 -2,5 120.090 2,8Campania 34.502 3,1 -4,6 124.458 3,6Trentino-Alto Adige 31.742 2,8 -4,5 127.476 4,0Puglia 29.735 2,6 -1,3 109.842 3,7Liguria 25.143 2,2 0,2 69.863 2,8Sicilia 21.765 1,9 -3,7 100.722 4,6Marche 20.901 1,9 3,9 59.699 2,9Abruzzo 11.392 1,0 -19,9 37.217 3,3Umbria 10.487 0,9 -11,5 35.413 3,4Sardegna 9.279 0,8 -1,9 38.766 4,2Calabria 8.520 0,8 0,0 33.762 4,0Molise 3.071 0,3 -48,6 10.693 3,5Basilicata 4.349 0,4 2,4 16.520 3,8Valle D'Aosta 2.101 0,2 -19,4 12.027 5,7Totale TURISTI ITALIANI 1.126.336 100,0 0,0 5.107.831 4,5

ARRIVI PRESENZE

REGIONI DI PROVENIENZA

Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Tavola 11 –Arrivi e presenze dei turisti stranieri per Area Geografica e Paese di provenienza. Anno 2008

Numero% sul

totaleVar.%

2008-07 NumeroPermanenza

media (gg.)

EUROPA 771.355 93,1 4,8 3.548.725 4,6 Austria 275.673 33,3 0,6 1.189.130 4,3 Germania 139.417 16,8 -1,3 823.975 5,9 Ungheria 36.486 4,4 9,0 183.117 5,0 Polonia 32.301 3,9 34,3 98.571 3,1 Repubblica Ceca 29.620 3,6 22,5 167.586 5,7 Francia 27.667 3,3 3,3 91.767 3,3 Svizzera e Liechtenstein 22.655 2,7 3,9 95.906 4,2 Regno Unito 21.370 2,6 5,9 69.474 3,3 Russia 20.727 2,5 49,4 72.749 3,5 Romania 20.169 2,4 -1,7 82.489 4,1 Paesi Bassi 19.598 2,4 2,0 132.564 6,8 Croazia 13.450 1,6 -5,8 53.174 4,0

AFRICA 5.218 0,6 6,1 29.701 5,7

AMERICA 29.976 3,6 -1,7 107.851 3,6

America settentrionale 23.001 2,8 -3,9 77.999 3,4 America centro-meridionale 6.975 0,8 6,1 29.852 4,3

ASIA 14.761 1,8 4,1 63.505 4,3

OCEANIA (*) 6.959 0,8 5,8 23.289 3,3

Totale TURISTI STRANIERI 828.269 100,0 4,5 3.773.071 4,6

ARRIVI PRESENZE

AREE GEOGRAFICHE DI PROVENIENZA

(*) Oceania e altri territori Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Grafico 12 – Variazione nelle presenze di turisti italiani e stranieri per tipologia di esercizio ricettivo. Var. % 2008-07 (Valori %)

-1%

0%

7%

42%

0%

-3%

9%

14%

7%

-31%

25%

-22%

6%

3%

6%

31%

7%

-4%

28%

10%

8%

45%

10%

-10%

-0,4 -0,2 0 0,2 0,4 0,6

Totale

Alberghi

RTA

Alberghi diffusi

Affitta camere

Campeggi

Villaggi turistici

Alloggi agro turistici

Case e appartamenti per vacanze

Rifugi alpini

Bed&Breakfast

Privati

italiani stranieri

Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Il rapporto tra domanda e offerta Incrociando i dati relativi alle strutture ricettive (l’offerta) con i flussi turistici (la domanda), si

possono ottenere informazioni importanti riguardo il grado di utilizzo delle strutture rispetto alla loro capacità ricettiva potenziale. Tali informazioni vengono comunemente sintetizzate da due indici: l’indice di utilizzazione lorda e l’indice di utilizzazione netta. Il primo è dato dal rapporto tra il numero delle presenze turistiche e la disponibilità di letti espressi in giornate (numero dei letti per 365) per 100. Si tratta di un indice “lordo” in quanto è calcolato su una base di 365 giorni lavorativi all’anno. Naturalmente questa ipotesi non è mai verificata nella realtà, in quanto molte strutture ricettive (soprattutto extra - alberghiere come i campeggi e i rifugi alpini) risultano aperte solo per un periodo limitato di giorni all’anno. Tuttavia la base di calcolo di 365 giorni facilita i confronti temporali (diversi anni) e spaziali (con altre località turistiche), permette di effettuare alcune considerazioni in merito alla redditività delle imprese ma soprattutto fornisce una chiara indicazione riguardo l’utilizzo in percentuale delle infrastrutture ricettive in relazione alle loro potenzialità. A bassi valori dell’indice di utilizzazione lorda corrispondono, infatti, un basso grado di sfruttamento delle strutture turistiche ovvero un alto margine di miglioramento. L’indice di utilizzazione netto invece è ottenuto rapportando le presenze registrate in un dato arco temporale da ciascuna struttura ricettiva alla disponibilità di letti effettivamente indicata nel periodo considerato (numero dei letti per giorni effettivi di apertura della struttura ricettiva) per 100.

In Friuli Venezia Giulia si osserva che l’indice di utilizzazione netta nel 2008 è pari al 31,9%, valore inferiore rispetto a quello registrato nel 2007 ma comunque superiore a quello degli anni 2005 e 2006. Considerando l’andamento mensile dell’indice, si osserva che tra maggio e settembre la differenza tra l’indice netto e l’indice lordo è molto ridotta ad indicare una proficua continuità nello sfruttamento del potenziale ricettivo. La migliore utilizzazione dei posti letto si rileva negli esercizi alberghieri, ed in particolare, oltre che a quelli a cinque stelle, di cui però l’esiguo numero su territorio regionale consiglia di isolarli dall’analisi complessiva, negli esercizi a due stelle. Basso utilizzo dei posti letto per le strutture ricettive alberghiere di categoria più bassa (alberghi a una stella) e per i Bed&Breakfast. Rispetto all’ambito turistico territoriale, quello di Trieste registra l’indice di utilizzazione lordo più elevato: cioè probabilmente per il fatto che il fenomeno turistico in quelle aree ha una dipendenza meno forte dallo sfruttamento del territorio, è soggetto a minor stagionalità e riguarda tipi di turismo differenti (congressuale, per eventi, business, scolastico) in grado, appunto, di garantire presenze in diversi periodi dell’anno indipendentemente dalle condizioni climatiche/ambientali sul territorio.

La fonte dei dati di tutti i grafici e le tabelle di seguito riportati è la banca dati WebTur, le elaborazioni sono state effettuate dal Servizio Statistica RAFVG; i dati riferiti al 2008 sono da considerarsi provvisori fino a validazione da parte dell’ISTAT.

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Grafico 13 – Indice di utilizzazione netta negli esercizi alberghieri. Anni 2000-08 (Valori %)

35,4%33,2% 32,2%

30,5% 30,2%32,1% 31,9%

42,7%39,6% 39,8% 40,1% 40,8% 41,8%

34,5%36,3%

43,2%

39,6%

20%

30%

40%

50%

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008(*)

FVG Italia

(*) Dato Italia non ancora disponibile Grafico 14 – Indice di utilizzazione netta dei posti letto degli esercizi ricettivi alberghieri per mese. Anni 2007-08 (Valori %)

20,4%25,0%

30,0%

36,2%

53,9%

33,7%

24,2%18,7% 18,1%28,1% 27,0%

41,6%

48,8%53,3%

33,1%24,3%25,8%

22,9% 24,8% 25,0%20,4% 18,2%19,0%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

gen

feb

mar ap

r

mag gi

u

lug

ago

set

ott

nov

dic

indice di utilizzazione netto 2008 indice di utilizzazione netto 2007

Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Grafico 15 – Indice di utilizzazione dei posti letto degli esercizi ricettivi per mese. Anno 2008 (Valori %)

9,9%12,1%

16,0%

25,2%

41,3%46,0%

19,8%

11,1%8,1% 8,9% 10,7%

8,3%

15,4%

24,9%

41,2%45,9%

18,9%

5,7%

33,4%

21,4%

11,4%12,6%

32,9%

15,8%

6,6% 6,4% 6,3% 4,4% 4,8%5,2%0%

10%

20%

30%

40%

50%

gen

feb

mar ap

r

mag gi

u

lug

ago

set

ott

nov

dic

inve

rno

esta

te

anno

indice di utilizzazione netto indice di utilizzazione lordo

Grafico 16 – Indice di utilizzazione dei posti letto degli esercizi ricettivi per categoria. Anno 2008 (Valori %) Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

15,8

52,9

27,6

19,2

11,5

10,1

10,4

9,2

5,1

1,5

21,4

66,3

35,4

24,3

21,4

13,0

12,2

11,9

7,6

1,6

100 80 60 40 20 0 20 40 60 80 100

Totale

2 stelle

3 stelle

RTA

campeggi

4 stelle

alloggi agrituristici

alloggi in affitto

bed and breakfast

1 stella

utilizzo lordo utilizzo netto

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Tavola 12 – Indice di utilizzazione lordo dei posti letto degli esercizi ricettivi per categoria. Anno 2008

Ambito turistico territoriale di Trieste 829.296 8.842 25,6

Ambito turistico territoriale di Gorizia e Grado-Aquileia 2.141.065 30.346 19,3

Ambito turistico territoriale di Pordenone, Piancavallo e delle Dolomiti Friulane 521.835 7.688 18,5

Ambito turistico territoriale del Tarvisiano e di Sella Nevea 370.621 5.540 18,3

Ambito turistico territoriale di Udine e Lignano Sabbiadoro 4.335.295 87.287 13,6

Ambito turistico territoriale della Carnia 682.790 14.283 13,1 FVG 8.880.902 153.986 15,8

AMBITO TURISTICO TERRITORIALE Posti lettoPresenzeIndice di utilizzazione lordo

dei posti letto (%)

Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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I principali risultati dell’indagine sul Turismo Internazionale della Banca d’Italia Le statistiche provenienti dalle rilevazioni Istat, pur assicurando continuità e robustezza metodologica, sono affette da due limiti piuttosto pesanti. In particolare, non vengono considerate: - alcune tipologie di turismo i turisti che non effettuano pernottamenti (gli escursionisti) e i turisti che alloggiano in strutture non registrate, tipicamente nelle seconde case o presso amici e parenti - la dimensione economica non vengono rilevati valori monetari dunque non è possibile determinare il flusso monetario generato dal turismo e dunque l’impatto del comparto sull’economia. Per quanto riguarda il primo aspetto menzionato, nel prospetto che segue i dati della rilevazione ISTAT vengono accostati a quelli dell’indagine della Banca d’Italia (Fonte: UIC, l’ente che realizza l’indagine per conto della Banca d’Italia): nonostante infatti le metodologie e gli obiettivi delle due indagini, come già indicato in precedenza, non consentano confronti diretti a causa della disomogeneità dei dati, è possibile notare come limitandoci ai dati ISTAT il quadro complessivo dei flussi turistici sarebbe parziale. Prospetto: presenze di turisti stranieri per tipologia di esercizio ricettivo e relativo grado di sottostima. Anno 2007-08 (dati in migliaia)

Fonte: UIC Fonte: Istat Rapporto(*) Fonte: UIC Fonte: Istat Rapporto(*)

2007 2.931 1.558 1,9 10.507 3.573 2,92008 2.805 1.962 1,4 11.084 3.773 2,9

Esercizi alberghieri Totale

ANNO

(*) Il rapporto fornisce il grado di sottostima delle presenze turistiche Nell’ottica di introdurre i flussi di movimento degli escursionisti e dei turisti ospitati in strutture non registrate che generano anche flussi monetari, relativamente alla sola componente straniera, di seguito si presentano i principali risultati di sintesi dell’indagine sul turismo internazionale della Banca d’Italia. Il numero di viaggiatori stranieri che nel 2008 hanno visitato il Friuli Venezia Giulia è circa pari a 7 milioni e 900 mila. La provincia più visitata è quella di Trieste che, da sola, determina il 42,6% di tutti gli arrivi rilevati in regione, la provincia interessata da un maggior aumento percentuale di visitatori rispetto al 2007 è stata Gorizia (+49,6%) A fronte di un decremento complessivo del 15% su base regionale rispetto all'anno precedente della consistenza dei viaggiatori, si è registrato un decremento nella spesa pari al 5,1%. La maggioranza dei viaggiatori rilevati dall'indagine ha dichiarato di essersi recata in Friuli Venezia Giulia per motivi diversi dalla vacanza (50% circa) mentre il 39% dei casi in villeggiatura. La spesa media giornaliera, calcolata al netto di coloro non hanno pernottato in regione o lo hanno fatto in strutture non organizzate (da amici, parenti...), è pari a 76,6€ calcolata su una permanenza media di circa 4,5 giorni. Il posizionamento del Friuli Venezia Giulia rispetto alle altre regioni italiane rivela una spesa pro-capite dei turisti stranieri piuttosto bassa se comparata alla media nazionale. Nel confronto con i dati medi italiani emerge anche un ulteriore aspetto piuttosto interessante: in Friuli Venezia Giulia la quota di viaggiatori stranieri ospitati presso strutture alberghiere (9%) è nettamente inferiore rispetto a quella italiana e del Nord-Est(36%). Complessivamente, il saldo della bilancia turistica, ovvero la differenza tra la spesa dei viaggiatori stranieri sostenuta sul territorio regionale e la spesa dei viaggiatori residenti in regione sostenuta all'estero, risulta positivo per 299 milioni di euro nel 2008.

La fonte dei dati di tutti i grafici e le tabelle di seguito riportati è la banca dati D.A.T.I. (dati analitici turismo internazionale) della Banca d’Italia; le elaborazioni sono state effettuate dal Servizio Statistica RAFVG.

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Tavola 13 – Viaggiatori stranieri e relativa spesa turistica per provincia. Anni 2007 e 2008

var. % var. %2008-07 2008-07

Udine 5.115 2.899 -43,3 566 511 -9,7Gorizia 974 1.457 49,6 124 167 34,7Trieste 2.996 3.373 12,6 293 266 -9,2Pordenone 221 182 -17,6 72 57 -20,8

FVG 9.306 7.910 -15,0 1.055 1.001 -5,1

PROVINCIA

VIAGGIATORI SPESAin migliaia in mln €

2007 2008 2007 2008

Grafico 17 – Viaggiatori stranieri per motivo del viaggio. Anno 2008 (Valori %)

vacanze39%

motivi personali

diversi dalle vacanze(*)

50%

lavoro11%

Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

(*) La voce include tutte le ragioni non inerenti all'ambito lavorativo diverse dalle vacanze: attività ricreative, attività culturali, visite a parenti ed amici, acquisti, pellegrinaggi ed altri motivi religiosi, studio, cure mediche o termali, ecc.

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Grafico 18 – Viaggiatori, pernottamenti e spesa turistica dei viaggiatori stranieri. Anni 2005-2008 (Anno 2005=100)

Numero di viaggiatori

100

130

100

117

100

110

153

108114

118118112

90

100

110

120

130

140

150

160

2005 2006 2007 2008

FVG Nord-Est Italia

Numero di pernottamenti

100

133

100 102100

126121

100101

107 107101

90

100

110

120

130

140

150

160

2005 2006 2007 2008

FVG Nord-Est Italia

Spesa turistica

100

114

10098

100100

109

120

101

96

107 109

90

100

110

120

130

2005 2006 2007 2008

FVG Nord-Est Italia

Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Tavola 14 – Spesa media giornaliera(*) e permanenza media dei viaggiatori stranieri per regione. Anno 2008

REGIONISpesa media

giornaliera pro capite (€)

Permanenza media (gg)

Piemonte 94,4 5,1Valle d'Aosta 94,7 5,1Lombardia 120,8 4,2Trentino Alto Adige 75,9 5,0Veneto 90,2 4,7FVG 76,6 5,3Liguria 85,6 5,0Emilia-Romagna 84,4 5,3Toscana 94,2 5,5Umbria 72,7 6,9Marche 71,9 5,6Lazio 122,4 4,9Abruzzo 65,1 8,9Molise 33,7 16,0Campania 117,9 5,3Puglia 62,8 7,0Basilicata 72,7 6,0Calabria 55,9 11,3Sicilia 66,6 8,0Sardegna 88,1 8,6 Italia 95,9 5,1

Grafico 19 – Spesa media giornaliera(*) e permanenza media dei viaggiatori stranieri per regione. Anno 2008

P iemonteV alle d'A os ta L ombardia

Trentino A . A .V eneto

F riuli V . G .

L iguria

E milia R .Tos c ana

Umbria

Marc heL az io

A bruz z o

C ampania

P uglia

B as ilic ata

C alabria

S ic iliaS ardegna

Italia

4

6

8

10

12

50 60 70 80 90 100 110 120 130

s pes a media giornaliera (€)

perm

anen

za m

edia

(gg

)

Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

(*) La spesa media giornaliera è calcolata a partire dai viaggiatori stranieri che hanno effettuato almeno un pernottamento in strutture ricettive organizzate.

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Grafico 20 – Viaggiatori stranieri e relativa spesa turistica per struttura ricettiva ospitante. Anno 2008 (Composizione % sul totale dei viaggiatori stranieri e sul totale della spesa turistica degli stranieri)

Viaggiatori stranieri per struttura ricettiva

9%4%

5%6%

76%8%18%

7%10%

14% 8%

30% 36%

36%33%

albergo, villaggio casa in affitto ospite di parenti, amici altro nessun pernottamento

Spesa turistica degli stranieri per struttura ricettiva

32%

13%16%

12%

27%

58%

13%

14%

14%

14%

11%

11%

4%

55%

6%

albergo, villaggio casa in affitto ospite di parenti, amici altro nessun pernottamento

Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

ItaliaNord-Est

FVG

Italia

Nord-Est

FVG

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Tavola 15 – La bilancia dei pagamenti turistica. Anni 2007 e 2008 (valori in mln €)

var. % var. % var. %2008-07 2008-07 2008-07

FVG 1.055 1.001 -5,1 588 702 19,4 467 299 -36,0Nord Est 8.287 8.610 3,9 4.350 4.682 7,6 3.937 3.928 -0,2Italia 31.121 31.090 -0,1 19.952 20.922 4,9 11.169 10.168 -9,0

FVG 521 480 -7,9 225 232 3,1 296 248 -16,2Nord Est 5.394 5.679 5,3 1.798 1.817 1,1 3.596 3.862 7,4Italia 18.454 17.934 -2,8 8.562 8.862 3,5 9.892 9.072 -8,3

per motivi personali (incluse vacanze) e di lavoro

per vacanze

SALDOSpesa dei viaggiatori stranieri Spesa dei viaggiatori italiani

2007 2008 2007 2008 2007 2008Area

CREDITI DEBITI

Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Brevi cenni sull’apporto economico del settore turistico La struttura dell’economia turistica si caratterizza, a differenza per esempio da quella della

produzione, per la diretta relazione con la domanda e deriva da un complesso estremamente eterogeneo di attività che ricadono in diverse branche economiche. Tutto ciò rende estremamente difficoltoso valutare gli effetti economici del turismo prova ne è il fatto che in contabilità nazionale è impossibile identificare un’industria turistica e anche per questo motivo alcune Regioni e Province Autonome hanno elaborato un proprio “Conto Satellite del Turismo”. In maniera indiretta si può tuttavia osservare l’impatto del comparto rispetto ad altri aggregati economici quali il PIL, il valore aggiunto totale ed i consumi interni. Fondamentale diviene quindi il concetto di spesa turistica6a partire dal quale gli istituti Ciset-Irpet7 elaborano stime sul valore aggiunto attivato dai consumi turistici, il cosiddetto valore aggiunto turistico. Quest’ultimo risulta la somma del valore aggiunto diretto, ossia ciò che risulta dall’attivazione prima della spesa turistica sui settori di attività economica e del valore aggiunto indiretto, ossia di quelle risorse aggiuntive imputabili all’interdipendenza settoriale, che derivano dal fatto che, le attività economiche attivate, attivano a loro volta altri settori economici. Nelle stime elaborate dagli studi Ciset-Irpet, il valore aggiunto attivato dalle attività economiche connesse al turismo in Friuli Venezia Giulia risulta pari al 5,3% del valore aggiunto totale, dato che colloca la regione praticamente in posizione mediana rispetto alle altre regioni. Questo valore incorpora sia la componente “ufficiale”, ovvero quella relativa alla ricettività ISTAT, sia la componente di domanda che usufruisce di abitazioni di proprietà o in affitto (seconde case) ma che sfugge alla rilevazione ufficiale. Rispetto ai consumi interni, la spesa turistica rilevata in Friuli Venezia Giulia –considerata in tutte le sue componenti ovvero quella domestica, quella degli altri italiani e quella degli stranieri e dunque diversa da quella presentata dalla Banca d’Italia, rappresenta nel 2007 il 12,6% di tutti i consumi nella regione, contro il dato medio nazionale pari al 10,4% Anche dall’analisi delle imprese che costituiscono la struttura dell’offerta turistica si possono trarre conclusioni interessanti circa la rilevanza economica e l’andamento del settore turistico. I dati più aggiornati delle strutture disponibili in Friuli Venezia Giulia per il turista provengono dal Registro delle Imprese gestito dalle Camere di Commercio8. Relativamente alle imprese alberghiere è necessario sottolineare che tali dati non possono essere confrontati con quelli presentati in precedenza e provenienti dalla rilevazione sulla ricettività ISTAT principalmente per due ordini di motivi: il primo deriva dal fatto che all’atto della registrazione ciascuna impresa indica un’attività economica prevalente che può tuttavia essere complementare ad altre attività svolte (così un‘impresa registrata con un’attività prevalente di “ristorante” può, se in possesso di determinati requisiti, ospitare turisti). Il secondo motivo deriva dal fatto che ogni impresa viene identificata da una “sede principale” e da unità locali che fanno capo ad una sede principale. Nel corso della trattazione, con il termine impresa verrà indicata la sede principale dell’impresa e non le unità locali, questo per permettere la corretta costruzione dei principali tassi demografici calcolati appunto a partire dalle sedi principali. La tavola 16 riporta la consistenza delle imprese rilevanti per il turista e complementari (cfr. Appendice) in termini assoluti ed in variazione percentuale media sul periodo considerato (2005-2008) mentre la tavola 17 descrive il dinamismo di tali

6 Spesa totale in beni e servizi sostenuta da un viaggiatore prima, dopo o durante l’effettuazione del soggiorno. L’aggregato include anche una stima del valore dei beni e servizi forniti al viaggiatore a titolo gratuito (ad es. nel caso di visite a parenti e ad amici). 7 Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica (CISET) e Istituto Regionale per la Programmazione Economica della Toscana (IRPET) 8 I dati vengono resi disponibili attraverso la banca dati StockView di Telemaco-Infocamere che fornisce l’analisi trimestrale della natimortalità di tutti i soggetti tenuti all’iscrizione presso il Registro delle Imprese delle Camere di Commercio italiane. Le informazioni disponibili riguardano la numerosità e la distribuzione sul territorio, fino a livello comunale, delle imprese disaggregate per settore di attività economica e per tipologia di forma giuridica. Di seguito, con il termine impresa si fa riferimento alla sede principale, non all’unità locale.

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imprese attraverso i principali tassi demografici delle imprese quali il tasso di natalità, mortalità ed il turnover. Grafico 21 – Peso della bilancia turistica sul PIL. Anno 2007(*) (Valori in % sul PIL a prezzi correnti)

3,0%

1,7%

1,3%

2,4%

1,1%

2,0%

1,3%

0,7%

1,3%

0%

1%

2%

3%

4%

5%

entrate uscite saldo(**)

FVG Nord-Est Italia

Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

(*) Ultimo anno disponibile (**) Saldo = (entrate-uscite)*100/PIL

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Grafico 22 – Quota percentuale del valore aggiunto turistico sul valore aggiunto totale. Anno 2007 (valori %)

5,3%

0%

2%

4%

6%

8%

10%

12%

14%

Tren

tino

A.A.

Valle

d'A

osta

Ligu

ria

Sard

egna

Tosc

ana

Abru

zzo

Emilia

-Rom

.

Vene

to

Mar

che

FVG

Pugl

ia

Cala

bria

Sici

lia

Um

bria

Lazio

Mol

ise

Cam

pani

a

Basi

licat

a

Lom

bard

ia

Piem

onte

Italia 4,8%

Grafico 23 – Quota percentuale della spesa turistica sul totale dei consumi interni regionali. Anno 2007 (valori %)

12,6%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

Valle

d'A

osta

Tren

tino

A.A.

Tosc

ana

Ligu

ria

Vene

to

Sard

egna

Emilia

-Rom

.

Abru

zzo

FVG

Mar

che

Lazio

Sici

lia

Cala

bria

Pugl

ia

Um

bria

Cam

pani

a

Lom

bard

ia

Mol

ise

Basi

licat

a

Piem

onte

Italia 10,4%

Fonte: Elaborazioni Regione Veneto – Direzione Sistema Statistico Regionale su dati CISET-IRPET

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Tavola 16 – Imprese turistiche registrate e attive. Anni 2005 e 2008

Offerta ricettiva/enogastronomicaH ALBERGHI E RISTORANTI 8.141 7.813 -1,0 6.881 6.797 -0,3 84,5 87,0

H55 Alberghi e ristoranti 534 322 -11,9 49 45 -2,1 9,2 14,0

H55.1 Alberghi, pensioni 636 622 -0,6 556 555 0,0 87,4 89,2

H55.2 Campeggi ed altri alloggi per soggiorni brevi 217 223 0,7 195 207 1,5 89,9 92,8

H55.3 Ristoranti 2.719 2.779 0,5 2.421 2.478 0,6 89,0 89,2

H55.4 Bar 3.992 3.822 -1,1 3.620 3.469 -1,1 90,7 90,8

H55.5 Mense e fornitura di pasti preparati 43 45 1,1 40 43 1,8 93,0 95,6

Servizi per il turista

I 60.22 - Trasporti con taxi 454 448 -0,3 447 443 -0,2 98,5 98,9

I 61 - Trasporti marittimi e per vie d’acqua 50 44 -3,1 31 30 -0,8 62,0 68,2

I 63.3 - Agenzie di viaggio e altri intermediari del turismo 204 206 0,2 171 179 1,1 83,8 86,9

K71 - Noleggio di macchinari e attrezzature senza operatore 396 374 -1,4 347 339 -0,6 87,6 90,6

Attività ricreative, culturali e sportive

O92.33 Gestione parchi di divertimento, luna park e simili; 8 10 5,7 7 10 9,3 87,5 100,0

O92.34.11 - Discoteche, sale da ballo e simili 66 67 0,4 59 46 -6,0 89,4 68,7

O92.52/53 - Gestione musei, patrimonio culturale e naturale 14 14 0,0 14 14 0,0 100,0 100,0

O92.72.1 - Stabilimenti balneari, attività ricreative e noleggio di cabine 21 18 -3,8 19 18 -1,3 90,5 100,0O 93.04 - Centri per il benessere fisico, e stabilimenti idropinici e idrotermali 90 118 7,0 84 111 7,2 93,3 94,1

TASSO DI ATTIVITÀ

2005 2008ATTIVITÀ ECONOMICA

IMPRESE REGISTRATE IMPRESE ATTIVE

2005 2008 2005 2008

Crescita media annua 2005-08 (%)

Crescita media annua 2005-08 (%)

La crescita media annua rappresenta il tasso di crescita medio di una variabile in un dato arco di tempo (t1,t2). L’ipotesi di base è che, indipendentemente da quali siano state le oscillazioni nella crescita della variabile tra il periodo t1 e t2, si sia avuto un certo tasso di crescita medio. Fonte: StockView, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Tavola 17 – Principali tassi di sviluppo delle imprese turistiche. Anni 2005 e 2008

Offerta ricettiva/enogastronomicaH ALBERGHI E RISTORANTI 5,0 5,9 8,4 13,3 -3,4 -7,4 -2,1 -5,6

H55 Alberghi e ristoranti 0,0 0,0 44,9 206,7 -44,9 -206,7 -4,1 -28,9

H55.1 Alberghi, pensioni 0,9 2,3 3,2 6,7 -2,3 -4,4 -1,9 -3,7

H55.2 Campeggi ed altri alloggi per soggiorni brevi 4,1 6,3 6,2 9,2 -2,0 -2,9 -1,4 -2,2

H55.3 Ristoranti 6,0 6,2 7,8 11,7 -1,8 -5,4 -1,0 -4,2

H55.4 Bar 5,6 6,7 9,1 13,2 -3,4 -6,5 -2,6 -5,3

H55.5 Mense e fornitura di pasti preparati 4,7 8,9 20,0 14,0 -15,3 -5,1 -14,0 -4,4

Servizi per il turista

I 60.22 - Trasporti con taxi 4,2 4,5 4,9 3,2 -0,7 1,3 -0,7 1,3

I 61 - Trasporti marittimi e per vie d’acqua 0,0 2,3 3,2 23,3 -3,2 -21,1 -2,0 -13,6

I 63.3 - Agenzie di viaggio e altri intermediari del turismo 4,4 1,9 4,1 7,3 0,3 -5,3 1,0 -4,4

K71 - Noleggio di macchinari e attrezzature senza operatore 6,3 3,5 10,4 14,2 -4,1 -10,7 -2,8 -9,4

Attività ricreative, culturali e sportive

O92.33 Gestione parchi di divertimento, luna park e simili; 0,0 10,0 0,0 10,0 0,0 0,0 0,0 0,0

O92.34.11 - Discoteche, sale da ballo e simili 6,1 4,5 6,8 8,7 -0,7 -4,2 0,0 -1,5

O92.52/53 - Gestione musei, patrimonio culturale e naturale 0,0 0,0 7,1 28,6 -7,1 -28,6 -7,1 -28,6

O92.72.1 - Stabilimenti balneari, attività ricreative e noleggio di cabine 4,8 0,0 10,5 11,1 -5,8 -11,1 -4,8 -11,1O 93.04 - Centri per il benessere fisico, e stabilimenti idropinici e idrotermali 21,1 15,3 10,7 13,5 10,4 1,7 11,1 2,5

TASSO DI TURN OVER

2005 2008

TASSO DI CRESCITA (%)

2005 2008ATTIVITÀ ECONOMICA

TASSO DI NATALITÀ (%)

TASSO DI MORTALITÀ (%)

2005 2008 2005 2008

Il tasso di natalità è il rapporto % tra il numero di imprese nate nell’anno t e la popolazione di imprese attive nell’anno t; il tasso di mortalità è rapporto % tra il numero di imprese cessate nell’anno t e la popolazione di imprese attive nell’anno t; il tasso di turnover è la differenza tra il tasso di natalità e di mortalità; il tasso di crescita è il rapporto tra il saldo tra iscrizioni e cessazioni nell’anno t ed il numero di imprese registrate ad inizio dell’ anno t. Fonte: StockView, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG

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Glossario Spesa turistica : spesa totale in beni e servizi sostenuta da un viaggiatore in relazione ad un soggiorno all’estero del viaggiatore stesso. Sono incluse le seguenti spese: alloggi, pasti, visite a musei, souvenir, regali, altri articoli per uso personale, trasporto per spostamenti all’interno del paese visitato, altre voci Bilancia dei pagamenti turistica: parte della bilancia che registra le transazioni internazionali in beni e servizi costituenti spese turistiche. Secondo lo schema standard fissato dal FMI (Fondo Monetario Internazionale), la voce relativa ai crediti riporta le spese turistiche che i viaggiatori non residenti hanno effettuato su un determinato territorio, la voce debiti riporta le spese turistiche che i viaggiatori residenti al di fuori del territorio considerato Nord Est: Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna Viaggiatore: soggetto che si sposta all’estero, per un periodo inferiore ad un anno, per qualsiasi motivo diverso dalla prestazione di servizi all’interno di base militari o di altre entità (ad es. ambasciate) facenti capo al governo del proprio Paese o diverso da attività lavorative alle dirette dipendenze di soggetti residenti nel Paese visitato Turista: viaggiatore che trascorre almeno una notte nel luogo visitato Escursionista: viaggiatore non pernottante Imprese attive: insieme delle imprese operative da un punto di vista economico (ad esempio hanno utilizzato forza lavoro o realizzato fatturato) durante il periodo di riferimento Tasso di natalità: rapporto tra il numero di imprese nate nell’anno t e la popolazione di imprese attive nell’anno t (in percentuale) Tasso di mortalità: rapporto tra il numero di imprese cessate nell’anno t e la popolazione di imprese attive nell’anno t (in percentuale) Tasso netto di turnover (di imprese): differenza tra il tasso di natalità e di mortalità Tasso di crescita delle imprese: rapporto tra il saldo tra iscrizioni e cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio) dai registri delle CCIAA nell’anno ed il numero di imprese registrate a inizio d’anno

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Appendice La legge n. 135 del 29 marzo 2001, Riforma della legislazione nazionale del turismo, contiene una prima e generica definizione di impresa turistica all’art. 7 (comma 1). Sono considerate imprese turistiche quelle che esercitano attività economiche, organizzate per la produzione, la commercializzazione, l’intermediazione e la gestione di prodotti, servizi, infrastrutture e di esercizi compresi quelli di somministrazione facenti parte dei sistemi turistici locali. Il D.P.C.M. del 13 settembre 2002 contiene non solo le linee guida del comparto, ma anche i criteri classificatori generali cui Regioni e Province autonome devono riferirsi nell’individuazione delle tipologie di imprese turistiche e delle attività non convenzionali operanti nel proprio territorio. In ciascuna Regione possono sorgere attività ricettive speciali, finalizzate alla fruizione di segmenti particolari della domanda e/o alla valorizzazione di specifiche caratteristiche, nonché delle risorse economiche e naturali dell’area. Ai fini dell’unitarietà del comparto a livello nazionale, il decreto prevede che il carattere turistico debba essere conferito all’impresa a seconda della tipologia di attività svolta ed elenca una serie molto ampia di attività che concorrono a formare l’offerta turistica (art. 1): 1. attività ricettive e attività di gestione di strutture ricettive, con annessi servizi turistici e attività complementari. La classificazione comprende: alberghi e residenze turistico-alberghiere, residence, case e appartamenti per vacanze (anche in multiproprietà), campeggi e villaggi turistici, altre strutture ricettive definite in apposite leggi regionali; 2. attività indirizzate prevalentemente ai non residenti, finalizzate all’uso del tempo libero, al benessere della persona, all’arricchimento culturale, all’informazione, promozione e comunicazione turistica. In questa categoria rientrano i parchi a tema, le imprese di gestione di strutture convegnistiche e congressuali, di organizzazione di iniziative e manifestazioni; 3. attività correlate con la balneazione, la fruizione turistica di arenili e di aree demaniali diverse e il turismo nautico quali le imprese di gestione di stabilimenti balneari, le imprese di gestione di strutture per il turismo nautico e le imprese di cabotaggio turistico e di noleggio nautico; 4. attività di tour operator e di agenzia di viaggio e turismo, che esercitano congiuntamente o disgiuntamente attività di produzione, organizzazione e intermediazione di viaggi e soggiorni e ogni altra forma di servizio clienti. Sono, inoltre, imprese turistiche quelle che esercitano attività locali e territoriali di noleggio, di assistenza e di accoglienza ai turisti; 5. attività organizzate per la gestione di infrastrutture e di esercizi e attività operanti a finalità turistica, nei servizi, trasporti e mobilità delle persone, nell’applicazione di tecnologie innovative, nonché nella valorizzazione e nella fruizione delle tradizioni locali, delle risorse economiche, di quelle naturali (compreso il termalismo), e delle specialità artistiche e artigianali del territorio. Fra tali attività sono comprese le imprese di trasporto passeggeri, di noleggio di mezzi, di indirizzo sportivo-ricreativo (quali i campi da golf) e turistico-escursionistico (quali aree, sentieri e percorsi naturalistici), nonché gli esercizi di somministrazione (l. n. 287/1991) facenti parte dei sistemi turistici locali. Sono definite imprese turistiche di montagna anche le attività svolte per l’esercizio di impianti a fune, di innevamento programmato e di gestione delle piste da sci; 6. altre attività individuate autonomamente dalle diverse Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano e svolte non esclusivamente in forma di impresa. Esse possono consistere in prestazioni di servizi indirizzati specificamente alla valorizzazione delle tradizioni, delle emergenze culturali e naturalistiche, dei prodotti e delle potenzialità socio-economiche del territorio e a particolari segmenti di utenza turistica (quali il turismo equestre, l’ittiturismo, il turismo escursionistico, il turismo eno-gastronomico, il diving, il turismo giovanile, il turismo sociale, ecc.). L’esercizio dell’attività turistica è inoltre subordinato all’iscrizione nel Registro delle imprese (reso operativo presso le Camere di Commercio a seguito dell’emanazione della legge n. 580/1993 e relativi regolamenti attuativi).

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