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L’ORTO SINERGICO L’ARTE DI COLTIVARE LASCIANDO FARE ALLA TERRA

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L’ORTO SINERGICO L’ARTE DI COLTIVARE LASCIANDO FARE ALLA TERRA

L’ORTO SINERGICO E’ L’INCONTRO DI DUE DESIDERI

La terra desidera PROSPERARE,

ricoprire ogni spazio con piante, fiori,

alberi. Produrre cibo, nutrire animali

di tutti i tipi, insetti, uccelli e

microrganismi.

L’uomo desidera coltivare, produrre cibo e NUTRIRSI.

I due desideri non sono in contrasto uno con l’altro.

SAREBBE COSI’ SEMPLICE

La natura ha i suoi metodi per produrre cibo e restare fertile, produttiva e sana. E’ sufficiente OSSERVARE come fa ad essere così rigogliosa e imitarla, per avere tutto ciò che occorre.

E’ talmente semplice che all’uomo non sembrava possibile, per cui egli ha iniziato una dura lotta con la terra per costringerla a fare le cose in modo difficile e “contro natura”.

NON E’ PROPRIO COME SI CREDEVA…

Tutto è partito da un PENSIERO SBAGLIATO: si credeva che in agricoltura le piante assorbissero sostanze nutritive dal terreno impoverendolo e che perciò bisognava reintrodurre nella terra quello che le piante avevano consumato.

IL BOSCO

Osserviamo un bosco: ogni centimetro di terra è coperto da vegetazione; troviamo erba, cespugli, arbusti, piante basse, medie, alte e altissime; TUTTO PROSPERA senza bisogno di cure e fertilizzanti.

Non possiamo certo dire che non ci sia uno sfruttamento intensivo del suolo! Non troviamo nemmeno un centimetro di terra nuda e scoperta! Allora non è la quantità di piante presente sul terreno che determina la diminuzione della fertilità.

Forse le piante non sono simili a vampiri che succhiano il nutrimento senza dare nulla in cambio.

OSSERVARE

La risposta era lì, sotto gli occhi di tutti!

Bastava OSSERVARE e imparare dalla natura.

Ci voleva una persona disposta a farlo e, per fortuna, questa persona

c’era. Negli anni ‘40 un microbiologo giapponese di nome FUKUOKA

sviluppò un pensiero diverso rispetto all’arte di coltivare, un pensiero

veramente speciale. Capì che la vocazione della natura è quella di

produrre cibo per tutti gli esseri viventi e che gli uomini devono solo

farle da assistenti.

Osservando I METODI DELLA NATURA per far crescere le piante

capì che sono perfetti, giusti nei tempi e nei modi, e l’intervento

dell’uomo deve essere minimo e in accordo con essi.

PERCHE’ TANTA FATICA?

A questo punto sembra così assurdo quello che abbiamo fatto sino ad

ora.

Rivoltare la TERRA con l’aratro, distruggere miliardi di

microrganismi, renderla dura e ARIDA, poi riempirla di

FERTILIZZANTI per riparare ai danni causati e seminare solo un tipo

di pianta che resta sola e indifesa contro i parassiti per poi ancora

inondare i campi con PESTICIDI di ogni genere e produrre perciò

cibo avvelenato!

Non sembra veramente un modo intelligente di agire!

EMILIA HAZELIP

Poi è arrivata una signora spagnola di nome EMILIA HAZELIP che, partendo dalle idee di Fukuoka, le elaborò adattandole al nostro clima mediterraneo, mettendo a punto il concetto di agricoltura sinergica.

SINERGIA significa LAVORARE INSIEME, basandosi sull’idea che la terra e le piante collaborano per prosperare. La terra fa crescere le piante e le piante contribuiscono a rendere sempre più fertile la terra con la loro attività chimica. Inoltre le radici quando sono vive smuovono il terreno e quando muoiono diventano concime. Le piante rilasciano nella terra il 25% di energia che producono!

A questa specie di festa della fertilità partecipano funghi, batteri, lombrichi e microrganismi.

LE REGOLE

Incominciamo a spiegare le poche ma fondamentali regole per

avere un ORTO bello, vario, sano e RIGOGLIOSO, senza usare

niente, assolutamente niente di chimico.

Prima di tutto osserviamo il luogo dove faremo l’orto, il tipo di

terreno, l’esposizione rispetto al sole, la possibilità di avere acqua

per irrigare.

ADESSO PROGETTIAMO

Dopo aver osservato e misurato il terreno, incominciamo a pensare alla FORMA da dare al nostro orto. Seguendo le indicazioni e le misure suggerite da Emilia Hazelip, prendiamo carta e matita e disegniamo.

I BANCALI

Facciamo il progetto

pensando a una forma

bella e funzionale che

durerà per molto tempo.

LA LARGHEZZA IDEALE

dei bancali è 120 cm. e

quella dei passaggi è 50

cm.

Ricordiamoci di non

superare la lunghezza di

460 cm per poter girare

bene intorno ai bancali.

ECCO QUALCHE ESEMPIO DI FORME!

ADESSO PASSIAMO ALL’AZIONE!

Prima di tutto dobbiamo liberare

il terreno dalle zolle di erba che

lo ricoprono. Per fare questo

ZAPPIAMO.

Nell’agricoltura sinergica questa

operazione va fatta SOLO LA

PRIMA VOLTA, quando si

preparano i bancali. In realtà, le

radici, i lombrichi e i

microrganismi svolgono tutto il

lavoro, smuovendo la terra.

Perciò è meglio lasciarli lavorare

tranquilli, senza disturbarli.

SOSTANZE PREZIOSE

Dopo aver zappato la terra, scrolliamo bene le zolle per recuperare la terra attaccata alle radici e la mettiamo da parte.

Questo perché LO STRATO PIU’ FERTILE si trova nella parte di terreno più vicina alla superficie.

Con BASTONCINI E CORDINO segniamo lo spazio dove coltiveremo. Con la PALA spostiamo la terra dai passaggi sui bancali fino a quando diventano alti circa 50 cm. Con il rastrello spianiamo la terra per ottenere una parte piana coltivabile di circa 80 cm.

CREIAMO I BANCALI

L’IMPIANTO DI IRRIGAZIONE

Una volta terminato il bancale installiamo il sistema d’irrigazione “A

GOCCIA”.

Consiste in un tubo di plastica che posizioniamo a 10 cm dal bordo

del nostro bancale, con un rubinetto che possiamo chiudere o aprire

per dare acqua quando lo riteniamo opportuno.

Ogni 10 cm circa pratichiamo un buco con un chiodo per consentire

all’acqua di uscire e facciamo attenzione che i buchini siano rivolti

verso il terreno. Il tutto poi viene collegato tramite un tubo più

grande alla presa d’acqua.

CON QUESTO SISTEMA RISPARMIAMO ACQUA E FACCIAMO IN MODO CHE ESSA PENETRI PROFONDAMENTE NEL TERRENO

LA PACCIAMATURA

Tutto il nostro bancale viene poi ricoperto da uno spesso strato di

pacciamatura, cioè una COPERTURA VEGETALE che serve a

riparare il terreno.

In questo modo imitiamo la natura perchè abbiamo osservato che la

terra è sempre coperta da erba, fiori, foglie.

Questo strato serve a evitare che la pioggia battente compatti il suolo

e lo renda duro; inoltre, nel periodo più caldo, protegge la terra

dall’eccessiva evaporazione mantenendola umida e morbida.

Con il tempo, questo strato si decompone e diventa concime proprio

come succede in natura; per questo ogni tanto bisogna aggiungerne

un po’.

COSA POSSIAMO USARE PER PACCIAMARE

Per fare questo strato vegetale possiamo usare quello che abbiamo a

disposizione: PAGLIA, ERBA tagliata e lasciata a macerare due settimane in

sacchi di plastica chiusi ( così i semi degradano ed evitiamo di riempire i nostri

bancali con erbe spontanee, le cosidette erbacce), FOGLIE, residui di potatura.

Insomma cerchiamo di procurarci quello che è più facile reperire in zona,

possibilmente a costo zero.

ECCO QUALCHE ESEMPIO DI PACCIAMATURA CON LA PAGLIA

ADESSO E’ IL MOMENTO DI SEMINARE

Adesso è il momento di seminare e trapiantare. Ancora una volta

imitiamo la natura che fa crescere PIANTE DI DIVERSO TIPO, una

vicina all’altra, perchè si aiutino a vicenda e si proteggano dai

parassiti.

SEMINIAMO TANTE VARIETA’ DI PIANTE Nella parte piana dei bancali piantiamo almeno TRE TIPI DI PIANTE diverse. Una di queste deve essere una leguminosa (fagioli, fave, piselli) perchè ha la meravigliosa capacità di fissare l’azoto nel terreno.

Ad essa possiamo poi affiancare una verdura, come il peperone, il pomodoro, la melanzana, la zucchina, che consuma tanto azoto e che perciò va perfettamente d’accordo con le sue vicine.

Aggiungiamo poi altri ortaggi che non hanno bisogno di tanto nutrimento, come erbette, rapanelli, carote.

PIANTIAMO ANCHE FIORI

Nei lati scoscesi possiamo piantare insalate di tutti i tipi e le liliacee cioè AGLIO E CIPOLLE. Meglio tenere l’aglio a nord e le cipolle a sud per rispettare le loro preferenze di sole e ombra. Queste piante hanno la particolarità di essere degli antibiotici naturali e allontanano i batteri e gli insetti infestanti, perciò è veramente utile posizionarle sui lati a difesa delle altre piante!

Aggiungiamo le PIANTE AROMATICHE come la salvia, il rosmarino, la maggiorana che sono perenni, attirano le api e non piacciono agli insetti dannosi.

Non dimentichiamo di piantare FIORI come la calendula, il tagete e il nastrurzo che attirano insetti benefici oltre a rendere l’orto colorato e piacevole come un giardino.

Le specie che possiamo piantare sono moltissime… consultiamo le TABELLE DELLE CONSOCIAZIONI per sapere quali piante vanno d’accordo tra loro e quali è meglio spostare un po’ più in là.

Diamo un’occhiata anche i CALENDARI DELLE SEMINE per sapere in quale periodo è bene seminare e trapiantare le piantine.

LE RADICI

Ricordiamoci che le radici delle piante scendono a diverse profondità e che tutto si intreccia in un groviglio in cui ognuno trova il suo spazio e la sua naturale vocazione.

Tutte insieme aiutano a dare STABILITA’ AL TERRENO.

GLI SCARTI DIVENTANO RISORSE

Come accade in natura, anche nel nostro orto le piante stagionali muoiono. Lasciamo nel terreno tutto quello che non raccogliamo perchè diventi CIBO PER LA TERRA e le altre piante. Da questa collaborazione tutti traggono beneficio e la terra prospera.

MINIMO INTERVENTO DELL’UOMO

Questo metodo di coltivazione riduce l’intervento dell’uomo al

minimo indispensabile. E’ UN METODO INTELLIGENTE perchè è

intelligente ottenere il massimo con poca fatica, preservare l’ambiente

e la salute dell’uomo, scoprire le connessioni tra le cose e metterle in

relazione in modo che bisogni e risorse si soddisfino a vicenda.

Che magnifico equilibrio!

Niente viene sprecato, tutto è riutilizzato e lo scarto di uno diventa

risorsa per qualcun altro.

LA PERMACULTURA

Questo in effetti è anche il principio della permacultura che progetta

sistemi intelligenti e creativi in cui possiamo soddisfare i nostri

bisogni e quelli dell’ambiente, sapendo che tutto è in relazione.

Se scopriamo le CONNESSIONI TRA LE COSE, le persone,

l’ambiente e gli animali possiamo fare in modo che ognuno possa

dare e ricevere il giusto, in modo che tutto prosperi e raggiunga un

felice equilibrio.

UNA GRANDE IDEA

E se dopo aver visto che la COLLABORAZIONE tra le piante del nostro orto rende tutto più ricco, prosperoso e vitale iniziassimo a pensare che la stessa cosa può avvenire TRA LE PERSONE?

Ecco, questo sarebbe veramente un pensiero intelligente e in grado di cambiare il mondo !

ALLORA! AVETE VOGLIA DI INIZIARE A COLTIVARE???

Progetto Architetto Pary Burlando Coordinamento e realizzazione Cristina Mirra Associazione Metaeducazione Sede legale Via Bisnati 4, Milano Tel 366 2601354 – [email protected]