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SommarioEditoriale Si educa attraverso ciò che si dice,di più attraverso ciò che si fa,ancor di più attraverso ciò che si è.

RiflessioniW le vacanze!Radici

ResocontiCori a Ca’ Cornaro che numeri…!!!School ActProtezione Civile e memoria storica:grande successo per l’iniziativa“Gallerie aperte”

SportG.G.S.A.S.D. Fides et RoburRomano d’Ezzelino.

AssociazioniInaugurazione della nuova sededella Protezione CivileAnche tu al Telefono Amicodi Bassano del Grappa

Cultura“Su cuncordiu sinniesu”150 anni di storia

Notizie in breveDefunti

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FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO

Via Roma, 6236060 Romano d'Ezzelino (VI)Tel. e Fax 0424 514112

Mensile di informazionee di cultura della Pro Locodi Romano d’Ezzelino

Per la Pro Loco di Romano:Maurizio CarlessoDirettore Responsabile:Dario BernardiSegreteria:Stefania Mocellin

In redazione:Sara Bertacco, Cinzia Bonetto,Maurizio Carlesso,Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda,Franco Latifondi, Stefania Moccellin,Valeria Orso, Erika Piccolotto,Christian Rinaldo, Silvia Rossi,Maurizio Scotton, Serenella Zen,Giuseppe Bontorin.

Via G. Giardino, 77Romano d’Ezzelino (VI)Tel. 0424 [email protected]

Poste Italiane Spa - Sped. A.P.D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1, DCB Vicenza

Tutti i diritti riservati

Quote soci:• ordinario nazionale E 10,00*• ordinario nazionale E 16,00• estero E 22,00• sostenitore E 52,00*quota che non dadiritto a riceverel’organo d’informazione della Pro Loco

ccp. n. 9337772Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975

Tranne gli originali d’epoca,non si restituiscono le foto.

Luglio Agosto2010

BenvenutiLe scorse settimane hanno portato delle magnifiche

notizie alla Pro loco ed alla Redazione del Nuovo

Ezzelino. Dapprima abbiamo accolto Margherita, figlia

della nostra Cinzia Bonetto, componente del Comitato

di redazione del Nuovo Ezzelino, e qualche giorno fa è

nato Jacopo figlio del nostro consigliere Giovanni Toldo.

Ai figlioli dei nostri collaboratori un benvenuto da tutta

la Pro Loco ed un augurio di una vita serena e felice

insieme alle proprie famiglie.

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Il Nuovo Ezzelino Luglio Agosto 2010 EDITORIALE - PAG. 3

Si educa attraverso ciò che si dice,di più attraverso ciò che si fa,ancor di più attraverso ciò che si è.Baden Powell

Molte sono le frasi che, a volte anche inconsciamente, leggiamo e can-celliamo dalla nostra mente, mentre altre come quella dello scrittore Baden Powell, creano un’immediata attenzione che accende la consa-pevolezza di quanto si è proposto durante un proprio impegno sociale e/o di volontariato.

Maurizio Carlesso

Baden Powell è ricor-dato, oltre che per la sua fama letteraria, per essere stato il fondatore nel 1907, dei movimen-ti mondiali dello scau-tismo e del guidismo, quindi grande precur-sore dell’aggregazione giovanile e non. Soprat-tutto è ricordata la sua personalità che si esalta nel suo ultimo messag-gio che recita:“il vero modo di essere felici è quello di procu-rare la felicità agli al-tri. Procurate di lascia-re questo mondo un po’ migliore di quanto non l’avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di aver fatto del vostro meglio”.Concedetemi questa riflessione in un momento in cui stiamo per presenta-re questo bilancio quadriennale della Pro Loco di Romano d’Ezzelino ai soci nell’occasione del rinnovo delle cariche sociali prevista per la fine del mese di ottobre 2010. La presento a voi, certo, che tutti i consiglieri si siano sentiti par-te di un gruppo che, in ogni occasione sia stato interpellato, ha dato con entu-siasmo il proprio appoggio e la propria disponibilità a collaborare, organizzare,

promuovere e gestire. Non importa chi sarà alla guida del prossimo quadrien-nio, noi crediamo nella continuità di una trasparenza ed umiltà che abbiamo ben radicato in tutti, sarà il faro che guiderà il cammino. Vi ricordiamo quindi quest’ap-puntamento, al fine che ne siate consa-pevoli, informati e soprattutto che siate coloro che, liberi da condizionamenti che nulla hanno a che fare con lo spi-rito della Pro Loco, possano premiare o bocciare il lavoro e l’impegno che è stato fatto sino ad oggi.Che cosa mi auguro, solo che quest’ap-puntamento non ricalchi la primavera e l’autunno del 2006, le porte dell’asso-ciazione sono aperte a tutti quelli che

hanno a cuore il bene comune del nostro terri-torio. Noi ci ripresente-remo con l’entusiasmo e l’impegno del primo giorno starà poi ai soci decidere. Tornando alle recenti attività, si sono appena spente le luci dei riflet-tori, sulla manifestazio-ne in Villa Cà Cornaro Back2 Africa 5, mirabile ed importante sinergia di gruppi ed associa-zioni. Il fortunale della notte tra sabato e do-menica, ha lasciato una traccia tangibile sulle

strutture utilizzate per la manifestazione, ma non ha impedito, con un lavoro di ri-ordino e pulizia fatto domenica mattina, di portare a termine la seconda giornata. L’appuntamento con le avverse condi-zioni atmosferiche è una costante della manifestazione, abbiamo superato anche questo. Un grazie va in particolare a tutti coloro che in ogni modo hanno dato il loro contributo alla buona riuscita del-la manifestazione, abbiamo sicuramente procurato la felicità ad altri e fatto del no-stro meglio e s’è visto. Arrivederci all’anno prossimo con Bak2Africa, nel frattempo vi auguro di poter trascorrere un perido di meritato riposo e rientrare pronti per gli appuntamenti di fine estate.

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Il Nuovo Ezzelino Giugno 2010 RIFLESSIONI - PAG. 4

W le vacanze!“Spero che voi, gente, apprezziate la bellezza del luogo in cui vivete!”. Così mi dice un amico americano in visita dalle nostre parti pen-sando a quanto sia diverso dal suo mondo il nostro paesino sotto la

montagna: così vicino da farcela ammirare, abbastanza lonta-no da farcela guadagnare.

Serenella Zen

Eppure è un meccanismo univer-sale, quello secondo cui sarebbe più facile attraversare un oceano (tanto per fare un esempio) e ve-dere ciò che sta di là, che pren-dere un treno e visitare un’altra regione del proprio paese, o le rarità che sono proprio fuori dal-la porta di casa.

Noi, in tal senso, siamo parecchio fortu-nati. La nostra piccola, concentrata Italia, offre spunti di ogni genere. La storia per-vade tutti gli spazi possibili (nel bene e nel male) di questo paese: nei più impensabili angoli si possono scoprire dimensioni di-menticate, paesaggi diversissimi. Per non parlare poi del cibo o delle lingue e delle varianti dialettali. L’estate porta con sé il tempo delle ferie,

del riposo, delle nuove conoscenze. Oc-casioni per ritemprare un entusiasmo che gli impegni di routine spengono, riportare slancio nel modo di affrontare i problemi, svuotare la mente, soprattutto, da ciò che distoglie, per forza, dai propri interessi. Ciò che si cerca in un viaggio, dipende dal viaggiatore. Ciò che si trova, dipende da infinite variabili e dall’atteggiamento con cui si prende la valigia. E l’altra grande conquista è il modo in cui anche il proprio paese, dopo un periodo di distanza, appa-re diverso (si spera, se non succede signi-fica che qualcosa non ha funzionato!). Un grande augurio di serene vacanze a tutti i lettori del Nuovo, buon giretto a chi sta in Europa e a chi ne esce. Anche l’attrazione che esercita una meta, si sa, è questione di Charme. O Sharm, dipende dai gusti.

Ciò che si cercain un viaggio, dipende

dal viaggiatore.Ciò che si trova, dipende

da infinite variabilie dall’atteggiamento

con cui si prendela valigia.

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Il Nuovo Ezzelino Luglio Agosto 2010 RESOCONTI - PAG. 5

Cori a Ca’ Cornaroche numeri…!!!Anche quest’anno il Coro Ezzelino è riuscito a portare a Romano l’ap-puntamento che da ben 32 anni si affaccia sul palcoscenico di vil-la Ca’Cornaro. Non a caso si è usata la parola “è riuscito” perché la 32° edizione è stata particola-re nella sua organizzazione.

Antonio Bordignon

A quindici giorni dall’evento, quin-di con manifesti già stampati e gruppi già confermati, l’amministra-zione comunale ci ha comunicato che, a causa della manovra finan-ziaria fatta dal governo centrale, i soldi destinati come contributo per Ca’ Cornaro non cerano più. La-scio a voi pensare che doccia fred-da considerando che il comune è sempre stato il maggiore sponsor della manifestazione. Dopo un pri-mo momento di rabbia amarezza e sconforto, si è deciso di provare a cavarcela da soli e, per chi ha avuto il piacere di venire il 2 e 3 luglio, ha visto i risultati: 2 serate, 4 gruppi ospiti, circa 900 persone, un grande padrone di casa, il Coro Ezzelino.La prima serata, la più vivace, è stata aperta dal Coro Ezzelino con il debutto ufficiale della nostra ma-estra Barbara Baggio, poi a seguire un allegro gruppo folkloristico, Pa-storia del Borgo Furo, che ha fatto cantare e divertire il pubblico pre-sente raccontando storie e mestieri di una volta, a concludere è stata la maestria del’ Amazing Gospel Choir nel cantare i più bei brani gospel e spirituals.La seconda serata aperta sempre dal Coro Ezzelino, ha visto prota-gonista la simpatia del Gruppo Co-rale Lucchese Il Baluardo e poi la poesia delle canzoni del maestro e compositore Marco Maiero con il suo coro Vos de Mont.Tutto è andato nel migliore dei modi, il tempo che ha minacciato tutte due le serate è stato clemen-te, regalandoci solo un po’ di piog-gia il pomeriggio e un bel vento la sera del sabato il quale ha avuto il suo momento di notorietà facendo-

si ben sentire anche attra-verso il sibilo nei microfoni. Dobbiamo rin-graziare tut-ti coloro che hanno aiutato gratuitamente il coro per la rea-lizzazione delle due serate, il co-mune di Romano per il patrocinio e l’utilizzo del palco, il gruppo alpini di Romano per la gestione dei par-cheggi e per la collaborazione della cena nella prima serata, il gruppo Siriola per la collaborazione nella seconda serata, un ulteriore ringra-ziamento va agli sponsor per il loro fondamentale contributo economi-co e materiale, in particolare mi permetto di citare la banca di Credi-to Cooperativo di Romano e S. Ca-terina come maggiore sostenitrice, infine un ringraziamento va anche a quelle persone che capendo le nostre difficoltà economiche han-no avuto la generosità di lasciare nella cassetta delle offerte libere il loro contributo, in particolar modo

a n c h e chi ha dato una moneta

da 200£, due monete da 500£, due fogli da mille lire e un prezioso gettone per il carrello della spesa (scusate il sarcasmo).In somma veramente un grazie a tutti e vi ricordo che il Coro l’anno prossimo compie 40 anni, traguar-do veramente importante per un gruppo, e, come regalo di comple-anno, vi chiedo già in anticipo di venire così numerosi anche l’anno prossimo a Cori a Ca’ Cornaro e, se qualche maschietto avesse la voglia di venire a cantare con noi, cosa ormai fondamentale perché questo gruppo possa andare ancora avan-ti, è sempre il benvenuto.

Un arrivederci a presto.

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Il Nuovo Ezzelino Luglio Agosto 2010 SPORT - PAG. 6

G.G.S. A.S.D. Fides et RoburRomano d’Ezzelino:sempre grandi conferme dalle atletedella ginnastica artistica.

Si è concluso da poco il primo semestre sportivo per la Fides et Robur: il saggio di fine anno dal tema “Biancaneve e i sette nani”, ha ottenuto ampi consensi da parte del pubblico che ha gremito le gradinate del Pala2 di Bassano del Grappa, applaudendo con grande entusiasmo le 220 piccole e grandi ginnaste (dei corsi, del settore promozionale e della squadra ago-nistica) impegnate nelle coreografie e nelle esibizioni acrobatiche.

La società di ginnastica artistica, che propone attraverso i suoi 15 tecnici questo spettacolare sport a bambine e ragazze nel Comune di Romano d’Ezzelino e nel territorio limitrofo, ha raccolto in questa prima parte dell’anno importanti risultati e gran-di soddisfazioni, anche a livello in-terregionale e nazionale.

Le ginnaste della squadra agonistica Giulia Conca, Elena Favrin, Clau-dia Favrin, Arianna Masaro, Sara

Masaro, Alice Strapazzon, Giorgia Torresan e Beatrice Zilio hanno sa-puto affrontare gli allenamenti e le competizioni con determinazione, guidate con sicurezza tecnica dalle allenatrici Arianna Alberton, France-sca Basso, Dolores Bertoncello ed Elisa Carlesso.A Mestre, Giulia è salita sul gradino più alto del podio per la vittoria alla trave nel Campionato Regionale di Specialità aggiudicandosi anche un buon settimo posto al corpo libe-

ro in questa sua prima esperienza nella categoria Junior. Beatrice ha conquistato un primo posto come specialista Senior alla trave e un secondo posto al corpo libero ed Arianna, già campionessa regionale alle parallele asimmetriche, è arriva-ta quarta al volteggio.

Nel Prestigioso Campionato di Cate-goria Claudia è stata decretata Cam-pionessa Regionale e Interregionale L1 aggiudicandosi in seguito uno splendido quinto posto alla fase Nazionale e Giorgia si è piazzata al quarto posto della competizione in-terregionale L4.

Nel Campionato Regionale Coppa Italia Arianna, Beatrice, Elena, Gior-gia e Giulia si sono qualificate al terzo posto ottenendo l’accesso alla fase Nazionale e poi alla finalissima durante la quale hanno raggiunto un eccellente nono posto. Nel Cam-pionato C2 a squadre i piazzamenti sono stati ottimi: primo posto nella fase Interregionale per Elena, Gior-gia, Giulia e nono Regionale per Alice, Claudia, Sara.

Il Presidente Silvano Menetti, i Tec-nici e i Dirigenti sono ovviamente molto soddisfatti per tutti questi successi sportivi delle loro ginnaste e ringraziano per l’impegno anche i genitori che quotidianamente so-stengono e accompagnano le figlie agli allenamenti e nelle lunghe tra-sferte fuori regione.

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Il Nuovo Ezzelino Luglio Agosto 2010 ASSOCIAZIONI - PAG. 7

Inaugurazione della nuova sede della Protezione CivileNel pomeriggio di sabato 29 maggio 2010 è stata inaugurata la nuova sede della Protezione Civile. Hanno presenziato alla cerimonia il sin-daco di Romano d’Ezzelino Rossella Olivo, gli assessori alla sicurezza Massimo Ronchi e alla Protezione Civile Remo Serraglio, il consigliere Comunale Luigina Torresan, il Presidente del coordinamento delle as-sociazioni della Protezione Civile Graziano Salvadore, il responsabile del coordinamento delle associazioni volontarie di Protezione Civile della Provincia di Vicenza Stefano Bicego e Mons. Elio Alberton che ha benedetto la nuova sede.

Agostino Zappia

Questa è costituita da un’area coper-ta di circa 220 mq. con annesso uno spazio esterno abbastanza ampio da permettere esercitazioni e corsi prepa-ratori all’addestramento dei volontari.Ad onorare la cerimonia sono inter-venute anche le associazioni di Pro-tezione Civile di Mussolente, Nove, Cismon, Lonigo e i soccorritori della

Croce Rossa di Bassano del Grappa.Nel corso dell’inaugurazione le autori-tà presenti hanno consegnato attesta-ti e medaglia della Regione Veneto a quanti hanno partecipato ai soccorsi per il sisma in Abruzzo.Dopo il taglio del nastro c’è stato un momento di convivialità con un brin-disi bene augurale.

In basso: i volontari dellaProtezione Civile nel cortile della nuova sede.

Il presidente GiovanniChemello e il sindacodi Romano d’Ezzelino almomento del taglio del nastro.

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Il Nuovo Ezzelino Luglio Agosto 2010 RESOCONTI - PAG. 8

EmozioniUna calda serata d’estate ha accolto il numerosissimo pubblico interessato a sostenere l’importante iniziativa di alunni, docenti e personale scolastico della nostra Scuola Media. La replica di uno spettacolo organizzato da, per e con i ragazzi Sister Act. Siamo stati accolti da un susseguirsi di emozioni ed espressioni di talenti virtuosi. Siamo stati accompagnati per mano e co in - volti nello spettacolo. I protagonisti di rilievo sono stati i

nostri ragazzi che, al termine di un percorso di condivi-sione, progettazione e sostegno, hanno posto in essere

con l’apprezzabile supporto di tutti gli enti coinvolti, una rappresentazione a carattere musicale, degna di una vera e propria compagnia d’arte.

Grande s u p p o r t o

è stato dato dalle classi

ad indirizzo musicale che hanno

dato vita ad una mera-vigliosa orchestra posta a

sottolineare i momenti salienti della performance teatrale. Un toc-co di magia è stata anche la suaden-te voce di Esosa, che, come sempre, ci ha incantati. La location in cui si è svolta la rap-presentazione ci ha rapiti. Siamo stati accolti e coccolati all’interno dell’anfiteatro ricavato nel Castello degli Ezzelini a Bassano del Grappa,

magistralmente inse-riti nel programma delle serate di Ope-ra Estate, la rappre-sentazione ha pro-posto il gruppo al fianco di navigate compagini teatrali, con ottimi risultati e ciò ha riempito d’orgoglio tutti.Un plauso par-ticolare va agli insegnanti per la

dedizione con cui hanno saputo orga- nizzare ed amalga-mare le varie figure, supportati in ciò anche dalla Preside che, come sempre, è partecipe di queste splen-dide iniziative.Ciò che rimarrà impresso nella men-te del pubblico sarà sicuramente la spontaneità e l’emozione che tra-spariva dalle voci dei ragazzi. Cento ragazzi attenti, precisi negli inter-venti, espressivi nei loro inserimen-ti singoli, hanno proposto un’ottima rappresentazione dei “giamburra-

sca” che la regista voleva presen-tarci. Un nota particolare va però al “coro” delle Suore… inizialmente le loro voci non presagivano nulla di buono, ma poi, l’arrivo della “ma-estra” ha trasformato il brutto ana-troccolo in un splendido “Cigno”.Cento ragazzi e moltissimi profes-sori, uniti da una passione per il te-atro e per la musica, hanno recitato fianco a fianco in una serata che promette di lasciare nei loro cuori il ricordo indelebile di poter dire “io c’ero”. Bravissimi a tutti, non ci resta che trasmettervi un partico-lare augurio, per le diverse strade che al termine di questo percorso formativo nella scuola di Romano, i nostri ragazzi saranno chiamati a percorrere.

Siate l’espressione più cara degli insegnamenti trasfusi dai profes-sori nei vostri riguardi, siate i cit-tadini di domani uniti nel creare relazioni positive, in collaborazio-ne con tutti come avete dimostra-to di sapere fare.

Maurizio Carlesso

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Il Nuovo Ezzelino Luglio Agosto 2010 RESOCONTI - PAG. 9

“Cosa succede quando alunni e docenti sono accomunati dall’entusiasmo per il teatro, dal desiderio di mettersi in gioco per condividere questa passione, in un contesto diverso dal quotidiano? Nasce School Act!”Con queste parole, nel mese di maggio e di giugno scorsi, si è aperto per ben quattro volte il sipario sul musical School Act, spettacolo liberamente ispirato al film americano “Sister Act”, che ha visto coinvolti cinquanta alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado “Monte Grappa” di Romano d’Ezzelino, insieme a ben venticinque insegnanti dell’Istituto, fra personale in servizio e docenti ora in pensione, un collaboratore scolastico ed alcuni familiari di supporto.

La colonna sonora è stata magistralmente eseguita dall’orchestra della sezione musi-cale dell’Istituto, diretta dal prof. Roncato con la collaborazione dei proff. Fraschini, Godi, Zardo e Favero. L’inedita compagnia teatrale ha debuttato la mattina del 22 maggio all’Auditorium Vivaldi (spazio teatrale gentilmente con-cesso dall’Amministrazione Comunale di Cassola): qui, nella stessa giornata, si sono susseguite altre due repliche. Il successo del musical è stato tale che la “Compa-gnia” ha riproposto le avventure di Suor Maria Claretta, delle sue consorelle e degli alunni della St. James School nella sera-ta del 28 giugno scorso sullo splendido scenario del Castello degli Ezzelino, con il patrocinio del Comune di Romano d’Ez-zelino e grazie alla disponibilità del Comu-ne di Bassano del Grappa che ha messo a disposizione il prestigioso palcoscenico dall’indubbio fascino.Gli spettacoli sono stati dunque il felice coronamento di tante fatiche, ma anche la realizzazione di un sogno che da tempo la regista del musical, la prof.ssa Maria Pia Fontana, teneva nel cassetto: uno spetta-colo nel quale coinvolgere ragazzi e col-leghi, con il quale sperimentare a scuola un nuovo ed efficace processo di insegna-mento/apprendimento, atto a potenziare le capacità espressive e comunicative degli studenti ed anche degli adulti dell’ambien-te scolastico. E così, poco prima di Natale, la vulcanica docente di Musica, affiancata dalla sceneggiatrice C. Pelusio (curatrice del copione) e dalla prof.ssa M. Tonietto (coreografie), si è mobilitata per “reclu-tare”, accanto ai suoi alunni, anche inse-gnanti con la voglia di mettersi in gioco in un’esperienza del tutto nuova. Insomma, un’occasione in più per stare insieme e, nello stesso tempo, scoprire potenzialità nascoste nel canto, nella danza e nella re-citazione: una sfida ardua per “attori” pieni di vivacità ed energia e con la volontà di dimostrare a tutti, oltre che a se stessi, il proprio talento e le proprie capacità ar-

tistiche. Quante sono state le cose a cui pensare! L’or-ganizzazione delle prove tra i tempi scolastici e quel-li teatrali, le coreografie, gli oggetti e gli abiti di scena, le scenografie e le locandi-ne (curate dalle insegnanti di arte), le luci e i microfo-ni, gli spazi scenici,… solo l a passione per il teatro e l’idea di rag-giungere insieme un obiettivo così ambizioso ha permesso a tutti di ar-rivare sino in fondo.Così, dopo tanto lavoro, i risultati non si sono fatti attendere: le quat-tro rappresentazioni, introdotte dal Dirigente Scolastico della “Monte Grappa”, dott.ssa Luisa Caterina Chenet, visibilmente orgogliosa del percorso compiuto insieme da alunni ed insegnanti della sua scuola, hanno dilettato un pubbli-co eterogeneo, ma compattamente entusiasta e partecipe. Gli spettato-ri hanno seguito divertiti e a tratti meravigliati, le vicissitudini di Suor Maria Claretta, al secolo Deloris Van Cartier (interpretata dalla briosa prof.ssa Adriana Rudelli), una cantante di night la quale, per sfuggire ad alcuni malavitosi, si rifugia in un convento di suore e si finge a sua volta una reli-giosa. È qui che metterà a frutto la sua passione per la musica: prima rivolu-zionando il coro delle suore del convento e poi trascinando gli alunni del quartiere a salvare le sorti della loro scuola attraverso la partecipazione e la vittoria in un con-corso musicale per gruppi scolastici. Una storia avvincente e dal ritmo serrato, uno spettacolo che ha visto l’alternarsi di canti, balli ed esilaranti gag. I ragazzi, nella scena, ma anche nella re-altà, hanno fatto emergere spesso qualità e carismi che sui banchi di scuola erano magari rimasti nascosti o, a torto, poco va-lorizzati.

I musicisti dell’orchestra (freschi dei suc-

cessi del Concorso musicale di Città di Ca-stello), hanno saputo confermare ancora una volta la loro preparazione e bravura. Gli insegnanti sul palco hanno spesso avu-to la capacità di calarsi nella loro parte alla perfezione, strappando risate ed applausi a scena aperta. Si chiude dunque il sipario e lo spettacolo è ormai finito: ma restano i sorrisi e la gioia collettiva per la conclu-sione di un percorso che ci ha arricchito tutti e ha fatto provare un modo nuovo, diverso e più coinvolgente di apprendere e crescere insieme.

School Act

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Protezione Civilee memoria storica:grande successo per l’iniziativa “Gallerie aperte”

I responsabilidei sentieri montaniTonin F. e Tonin G.

Domenica 27 giugno scorso l’Associazione Volontari Anticendi Boschivi e Protezione Civile di Romano d’Ezzelino, in occasione della tradizionale “Marcia dei Leprotti”, si è impegnata in un servizio di visita guidata al Per-

corso Storico-Naturalistico di Col Campeggia, dalla stessa Associazione recuperato in lunghi anni di lavoro. L’iniziativa ha riscosso un gran-de successo di pubblico: i numerosi visitatori sono rimasti affascinati dall’imponenza delle gallerie, appositamente illuminate dal modulo dell’Associazione, che furono scavate dai nostri soldati durante il primo conflitto mondiale.

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Col CampeggiaPosto a quota 1100 m. sulle ultime propag-gini a Sud-Ovest del massiccio, in vicinanza della Strada Cadorna e sopra la Valle di San-ta Felicita, Col Campeggia assunse un ruolo logistico molto importante durante il primo conflitto mondiale. Quando nell’autunno 1917 le forze austro-tedesce ruppero il fronte italiano a Caporetto, aprendosi così le porte per invadere la pianura veneta, le truppe ita-liane arretrarono fino al Massiccio del Grap-pa, che funse da cerniera di congiunzione tra il fronte del Piave e il fronte degli Altipia-ni. Col Campeggia, nelle posizioni defilate dal tiro nemico, fu dotato di ricoveri per le truppe e materiali, e venne inoltre munito di un sistema fortificato a guardia e protezio-ne della sottostante valle: da Col Campeggia partivano due teleferiche a motore (in tutto sul Grappa erano 80) dirette a Monte Oro e Monte Asolone, le quali fungevano da colle-gamento con le due risalenti da Valle Santa Felicita, dove arrivava la ferrovia a scarta-mento ridotto proveniente da Bassano.

Quando vennero or-ganizzate le difese di Col Campeggia?

L’intuizione di organizzare una linea di-fensiva sul Monte Grappa si deve al Gen. Luigi Cadorna, allora Capo di Stato Mag-giore dell’Esercito Italiano, il quale fin dal settembre 1916 aveva cominciato a stu-diare e realizzare il progetto, preveden-do il possibile pericolo proveniente da est (Caporetto). La rotabile di accesso al Grappa, l’attuale strada statale “Cadorna”, fu fatta costruire dallo stesso Gen. Cador-na fra l’autunno 1916 e la fine dell’estate 1917: in centro a Romano, presso la roton-da, si nota la colonna con medaglione in bronzo del generale e l’iscrizione a ricor-do della realizzazione dell’opera (datata 11.11.1925).

Chi combattè a Col Campeggia?Col Campeggia fu sede di Comando Tatti-co del IX Corpo d’Armata: dagli osserva-tori a pozzo con vista su Monte Asolone e Colli Alti, collegati da un efficiente si-stema di gallerie e camminamenti, veniva-no diretti sia il tiro delle artiglierie, poste sui vicini Col Averto e Malga Andreon, sia le operazioni delle Brigate Basilicata

e Abruzzi, operanti in questo settore. Sul terreno sono tuttora visibili le basi delle murature in pietra dei ricoveri.

Dov’erano i nemici?I soldati austro-ungarici trovarono riparo nella Val delle Saline, dove erano state re-alizzate caverne capaci di ospitare 12.000 uomini in piedi. Da qui, guidati dal Gen. Krauss, comandante del I Corpo d’arma-ta della 14a armata austro-germanica, essi muovevano i propri attacchi a Monte Aso-lone, Col della Beretta, etc.Il punto di massima penetrazione, rea-lizzata dagli avversari il 15 giugno 1918, è presso Ponte San Lorenzo (m. 1050), dove si trova una colonna antica, eretta il 4 agosto 1920 dal Comune di Romano, a ricordo.

Quando si concluse la guerra in questi luoghi?Il tracollo avversario cominciò il 31 otto-bre 1918, quando le truppe italiane riu-scirono a riconquistare l’Asolone e via di seguito le principali località del Grappa. È ipotizzabile che, con la fine della guerra, la linea di trinceramenti di Col Campeg-gia, non sia più stata completa.

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Mappa del percorsostorico-naturalisticodi Col Campeggia

Il Nuovo Ezzelino Luglio Agosto 2010 RESOCONTI - PAG. 11

Più di qualche gio-vane studente delle elementari e delle medie, avendo di recente studiato quei terribili even-ti, rimaneva incan-tanto ad ascoltare i racconti dei volon-tari, i quali faceva-no comprendere ai ragazzi la dram-maticità di vicen-de, che sui libri di scuola erano apparse a volte aride e tanto remote: si è così riconfermata la fondamentale importanza della visione dal vero di quanto appreso sui banchi, affinché ciò che è accaduto resti per sempre impresso nei cuori di ciascu-no. Già durante l’anno scolastico tra-scorso numerose sono state infatti le

comitive di alunni, che hanno visitato il percorso, accom-pagnate dai volon-tari: dagli allievi della Scuola Media Monte Grappa di Romano agli stu-denti delle scuole di Tezze, Villaverla (Verona), Villorba (Treviso) e persino un gruppo prove-niente da Parma.

Per chi ancora non lo conoscesse, seguono alcune veloci informazio-ni sul percorso, fruibile liberamente durante l’intero arco dell’anno.

Il percorsoDopo una macchia di noccioli, segue sulla sinistra un bel gruppo di abeti rossi: si am-miri la vista su Valle S. Felicita. Attenzione ai resti di una grossa teleferica, che saliva direttamente dalla Valle. Ecco gli slarghi, dov’erano presenti baraccamenti e ricoveri in pietra con orientamento Est – Nord Est. Prima delle nove gallerie. Dopo una paio di gallerie a ferro di cavallo e al termine degli acquartieramenti esterni, parte una galleria in salita, lunga 35 metri: scavata nella roccia di rosso ammonitico, è dotata di una lunga scalinata con corrimano di corda metallica, che conduce ad un pozzo di risalita (osser-vatorio). Si entra ora in un bosco misto di carpino, faggio, abete rosso. Seconda serie di gallerie. Attenzione alla terza, il cui in-gresso è riconoscibile dai resti di una gar-rita in calcestruzzo: è la più articolata del sistema, è lunga una settantina di metri e fu prevista per la protezione delle truppe durante i bombardamenti; dopo l’ingresso si snoda con una serie di allargamenti per gli acquartieramenti; curiosi anche i sacchi di cemento pietrificati con la forma della schie-na del mulo all’ingresso dell’arteria franata

a sinistra, e la postazione di mitragliatrice; la galleria termina dopo breve scalinata con un osservatorio a finestra, al cui ingresso è leggibile il graffito con la data riportata dai costruttori “23/08/1918”. Attreaverso una faggeta si arriva a due osservatori recuperati e all’ingresso di un’altra caverna, la quale, correndo sovrapposta alla precedente, ri-sulta lunga una trentina di metri e termina con un pozzo osservatorio. Segue trincea, con andamento a sinusoide per schierare più soldati sull’unità di superficie. Attenzio-ne alla postazione mitragliatrice e al cami-no per lo scarico fumi. Arrivati alla rotabile, che unisce la statale Cadorna con Valle del Campo (q. 1080 m.), si attraversa la strada utilizzando un pregevole ponte in legno, co-struito dalla Protezione Civile di Romano.

Quanto sono grandi le gallerie?L’altezza varia dai 2,50 ai 3 metri; la lar-ghezza da 1,80 a 2,50 metri.

Cosa c’era nelle gallerie?L’intera opera sotterranea era fornita di impianti elettrici per l’illuminazione ed i servizi, a volte di ventilatori, protezioni multiple contro i gas (in caso di attacchi con bombe a gas, le gallerie potevano essere completamente isolate), depositi viveri e munizioni, di dormitori per le truppe, di comunicazioni telefoniche.

Quando sono iniziati i lavori di recu-pero della Protezione Civile?Nel 1992.

Dal sito www.protcivromano.itè scaricabile una dispensa illustrativa dell’itinerario.

Per ulteriori informazionisul percorso, si può contattare l’Associazione all’[email protected] telefonando ai numeri335 1267464Giovanni Chemello, presidente335 1267538Silvano Bertacco, segretario

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Il Nuovo Ezzelino Luglio Agosto 2010 CULTURA - PAG. 12

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“Su cuncordiu sinniesu” a Bassano in Canto ed a S. Giacomo con il “Concerto d’estate”

L’amicizia e la collaborazione fra il coro Bassano e Su suncordiu sin-niesi di Sinnai è cominciata già da diverso tempo, anzi, si è raffor-zata con la visita dei Bassanesi in Sardegna tra ottobre e novembre dell’anno scorso (2009 n.d.r.).

Con l’inizio della tournèe in Sardegna il coro Bassano ha dato l’avvio ad una proficua colla-borazione tra Sardegna e Veneto. Il 30 ottobre del 2009 a Ozieri, in concerto nella chiesa di S. Francesco, con il coro città di Ozieri, il coro Santu Nigòla, il coro del Logudoro ed il coro Bassano, hanno incominciato la tournèe; invece il 31 di ottobre nella chiesa parroc-chiale S. Teresa di Gesturi con il coro locale “Cantos de Jara” ed il coro Bassano hanno dato prosecuzione al programma del trittico corale d’Autunno, conclusosi a Cagliari il pri-mo novembre, prima nella Basilica N.S. di Bonaria e poi con il concerto nel parco di Monte Claro con la partecipazione viva del coro su cuncordiu sinniesu.Queste notevoli premesse hanno dato avvio

al concerto che il coro su cuncordiu sinniesu ha oramai determinato con la sua partecipa-zione alla grande kermesse Bassanese il 25 luglio c.a. nei locali della sala J. Da Ponte. Bassano in Canto è la massima espressione del canto corale nel territorio ed è soprattutto una delle più importanti manifestazioni na-zionali del canto a più voci o polifonico. Per questi motivi, formazioni di varie parti d’Ita-lia, premono per potersi esibire sul palco del-la manifestazione corale di Bassano in Can-to ed ogni anno diventa sempre più difficile dare spazio a questa o quella formazione.Il nostro gruppo di sardi nel territorio si può considerare fortunato perché, anche stavol-ta, potrà assistere ad un concerto in Limba, ascoltando melodie della terra dei padri, an-cora una volta gli amici del veneto ci daranno modo di concordare concerti in vari luoghi nel Bassanese. Su cuncordiu sinniesu si è esibito il 24 luglio in chiesa a San Giacomo, con il Coro Bassano ed il Coro città di Savigliano (CN), nel “con-certo d’estate”, poi l’indomani, domenica 25 luglio nella chiesa di S. Sebastiano a Bassano del Grappa, ha partecipato attivamente alla S. Messa con melodie di musica sacra del vasto repertorio di questo importante coro. Infine, dopo il pranzo conviviale del circo-lo Sardegna Nostra e del coro di Sinnai, a tarda sera si è potuto assistere al concerto in sala J. Da Ponte a Bassano con il coro Su cuncordiu sinniesu ed altri.Complimenti per le iniziative.

Il coro Su Cuncordiu Sinniesu è composto da circa venti elementi tutti residenti nella cittadina di Sinnai (CA).Nato nel 1998, è formatoda veterani del folcloreche in gioventù avevano fatto parte di varie associazioni folcloristiche locali. E’ diretto dal MaestroEmilio Capalbo.

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150 anni di storiaGermano Zampieri

Quando un anno fa, cioè nell’Agosto del 2009 si incominciò a parlare di Bassano in Canto VIII edizione e per l’occasione, di allestire una mostra in occasione della ricorrenza dei 150 anni che celebravano l’Unità d’Italia, ero un po’ perplesso, ma via via che il tempo passava mi convincevo a proseguire nell’intento, così per fare cosa gradita alla città di Bassano del Grappa ed ai suoi cori che venivano a questa bella rassegna. La mostra prese forma, dimensioni e corpo, fu divisa in vari periodi:

1) La Serenissima Repubblica di Venezia con i suoi oltre 1000 anni di storia, è l’apertura della mostra, met-tendo in evidenza i suoi fasti, il domi-nio nell’Adriatico che le ha meritato il nome di “Regina dell’Adriatico”

2) Napoleone Bonaparte ci accom-pagna nella seconda parte della visita e ci racconta la sua breve storia che riflette il passaggio di una breve me-teora nel contesto storico; dopo aver fondato la Repubblica Cisalpina (dopo quella Padana Gennaio 1797) fondò anche la Repubblica Romana, Napo-letana. Di lui si ricorda soprattutto il Codice Civile datato 1806, ma anche le ruberie perpetrate in tutta Italia.

3) Il regno Lombardo Veneto con il Risorgimento ci accoglie nel terzo periodo della mostra. Tale ricostruzio-ne ci narra la storia dopo la caduta di Napoleone e le decisioni del Con-gresso di Vienna che reintegrarono tutti i sovrani nei propri stati prece-dentemente alla venuta di Napoleo-ne. Nei 50 anni di dominio Austriaco, poi, si ricordano le luci e le ombre, le luci per l’Austria mentre le ombre sono state per l’Italia; in effetti dal Pie-monte, al Lombardo Veneto, al Friuli Venezia Giulia, all’Emilia Romagna, alle Marche possiamo trovare terre

disseminate di lapidi commemorative per i massacri, le forche, le fucilazio-ni perpetrate contro gente inerme che chiedeva solo libertà. Sono dell’epo-ca i moti carbonari, la Giovane Italia, dal 1821 al 1834. Dal 1848 al 1849; dal 1859 al 1866, si ricordano le tre guerre d’Indipendenza con le quali la gente dell’Italia ambiva alla libertà attraverso sacrifici, anche con molti lutti, dolo-ri e molta abnegazione; il periodo fu lungo e durò 18 lunghi anni. Venezia cadde per ultima il 24.08.1849; i Vene-ti dovettero aspettare la terza guerra d’Indipendenza del 1866 per assapo-rare l’agognata Libertà. Nel 1859 la Lombardia si liberò del giogo Austria-co, mentre il Trentino Alto Adige ed il Friuli Venezia Giulia attesero la fine della Prima guerra mondiale per unirsi definitivamente alla Madre Patria.

4) La quarta ed ultima parte riflette, invece, le vicissitudini del Regno d’Italia con Vittorio Emanuele II (1849-1878), dapprima come Re di Sardegna e Piemonte, per poi diveni-re Re eletto ed infine Re d’Italia il 24 marzo 1861. Segue la presentazione di Umberto I (1878 – 1900), quella di Vittorio Emanuele III (1900 – 1946) ed infine la figura di Umberto II (9.5.1946 – 13.06.1946) a segnare gli ultimi 33 giorni di Regno della lunga apoteosi

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dei Savoia in Ita-lia. Molteplici sono gli epi-sodi caratte-rizzanti questo periodo storico, ad esempio: la presa di Porta Pia (20.09.1870) da parte dei Bersaglieri, Roma Capitale del Regno ed agli altri episodi Risorgimentali del 1848-49, 1859, 1866. Umberto I dettò un periodo relativamente calmo e vie-ne ricordato per la I campagna d’Africa del 1896, per la rivolta di Milano dove il generale Bava Beccaris sparò sulla

folla. Duran-te il periodo di Vittorio Emanue l e III, che fu pa r t i co l a r -

mente lungo, si ricordano:

il terremoto di Messina e Calabria

del 1908, il centenario della nascita di Giusep-

pe Garibaldi nel 1907, la guerra Italo – Turca dal 1911 al 1912, la I guerra mondiale dal 1915 al 1918, l’avvento del Fascismo nel 1922, la firma dei pat-ti Lateranensi del 1929, la campagna

d’Abissinia dal 1935 al 1936, la cam-pagna d’Albania del 1939, la II guerra mondiale dal 1940 al 1945 e l’abdica-zione il 9 maggio 1946. Brevissimo fu il regno di Umberto II che iniziò il 9 maggio 1946 ed ebbe termine il 13 giu-gno 1946. Con il referendum istituzio-nale del 2-3 giugno 1946 uscì infatti, la decisione di costituire la Repubblica. I padri fondatori scrissero quindi la nuova Costituzione e la stessa entrò in vigore il primo gennaio 1948, in sosti-tuzione dello Statuto Albertino entrato in vigore il 4 marzo 1948.

In breve quindi la sintesi della nostra Storia, riproposta al visitatore, che ha

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Il Nuovo Ezzelino Luglio Agosto 2010 CULTURA - PAG. 15

guidato queste com-memorazioni per i 150 anni d’Unità d’Italia, un doveroso ringraziamento va al Presidente del Coro Bassano Giovanni Zotta e con lui a tut-to il Coro per la pre-ziosa collaborazione, agli amici ed ai col-lezionisti, che hanno contribuito alla raccolta catalogazione e preparazione di questa bellissima mostra completa di documenti, ma-nifesti, medaglie, carta monete, libri, prodotti filatelici, pezzi di numismati-

ca ed oggettistica.Un grazie di cuore a tutti gli amministrato-ri che hanno aiutato, sostenuto e condiviso le ragioni e le finalità di questa Mostra Sto-rica. Per tutti coloro che hanno potuto visita-re questo spaccato di Storia, ripercorsa nei

suoi ultimi 350 anni, spero sia stato un piacevole tuffo nel passato utile a comprendere e rivalutare le gesta degli Italiani che hanno scritto la Storia del-la Patria. Grazie per la vostra visita.

Un grazie lo dedichiamo anche noi come Pro Loco di Romano d’Ezzelino all’eccellenza proposta dal nostro compaesano Germano Zampieri “Romanotto DOC”per la cura e l’attenzione riservata alla valorizzazione del nostro territorio.

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Il Nuovo Ezzelino Luglio Agosto 2010 RIFLESSIONI - PAG. 16

RadiciGianni Dalla Zuanna A chi come noi viene da lontano, la Vallonia, regione francofona del Belgio,

appare quasi monotona. Grandi distese di campi coltivati, fattorie, boschetti e piccoli centri abitati, tutti simili fra di loro, si susseguono su un terreno appena ondulato, con dislivelli paragonabili ad un cavalcavia.

Non è stato facile trovare Bray, un paesino appena discosto dalla “grande route” nel tratto che unisce Mons a Binche, ma sfuggente e mimetiz-

zato nella campagna circostante. La segnaletica stradale non aiuta e l’unica soluzione che resta è quella di chiedere informazioni.

Set-

tant’an-ni fa sa-

rebbe stato più semplice: bastava seguire con lo sguardo i “terril”, le scure montagnole di detriti che circondavano ogni centro minerario. Oggi, in Belgio, l’escavazione è un ricordo del passato, le miniere sono tutte chiuse ed al-tre sono le risorse, come dimostrano le im-ponenti pale eoliche che catturano l’energia del vento. Bray è un nome che ricorre spesso nel mio immaginario, nei racconti che hanno accompagnato la mia infanzia, ma è sempre stato un luogo ipotetico, quasi mitico, come l’isola dimenticata che appare e scompare alla vista dei marinai. È il posto dove per tre-dici anni mio nonno si è calato nel pozzo della miniera e soprattutto dove è nata mia mamma. Per questo siamo qui. Cerco di im-maginare, senza riuscirci, l’impressione che fece a nonno Titta quando, ventisettenne, ca-pitò qui in cerca di un lavoro che una patria distratta non gli sapeva dare. Non so cosa provò quando cominciò a scendere per cen-

tinaia di metri sottoterra, dove non arrivava la luce del giorno, per faticare e guadagnarsi da vivere. Forse provava un senso di fatali-smo per il proprio destino, sicuramente non c’era spazio per lo scoraggiamento e la no-stalgia: erano altri tempi, sicuramente c’era uno spirito e una volontà che oggi si è un po’ smarrita. La miniera allora era “l’inferno dei cavalli (destinati a trainare i carrelli ca-richi di carbone senza posa per tutta la vita), il purgatorio degli uomini e il paradiso delle donne”. Al prezzo di una dura fatica, esposta al rischio costante, che lasciava come eredità la silicosi che intaccava i polmoni, permette-va ai minatori un benessere sconosciuto in patria. Le famiglie erano alloggiate in tante casette di mattoni pieni, ordinate ed allineate lungo vie diritte e regolari. Erano già dotate di luce, acqua e gas e avevano un pezzo di terreno dove coltivare l’orto. In una di queste case, al numero 14 di rue Feuillet, è nata mia mamma, in una stanza a pianterreno con la finestra che dà sulla via. Il paese è ovviamen-te cambiato, ma queste strade sono rimaste quasi uguali ad allora e raccontano ancora storie del passato. Negli occhi di mia madre vedo la vita e i ritmi di un tempo quando ci spiega: “Lì abitava l’Agnese, più avanti la Maria, in fondo la Siciliana e dietro l’angolo la Isetta”. Racconta a me e ai miei figli di quando era bambina ed aveva un’amichetta polacca, biondissima. La presenza italiana è ancora vivissima, palpabile, come dimostrano le ottanta e più bandiere tricolori appese alle finestre per una partita della nazionale. La storia della nostra emigrazione si può leggere

nel cimitero del paese, dai nomi scritti sulle lapidi: Mocellin, Scotton, Frigo, Taverna, Bi-sello, tutta gente venuta qui mossa da una speranza e che ha finito per mettere radici. Quante storie, quanti racconti si potrebbero ricavare da queste tombe! Ora Bray ha smes-so anche per me di essere un’ipotesi. Chiudo gli occhi e riesco a vedere Titta da giovane che saluta la famiglia per recarsi al lavoro, due bambini che agitano la mano alla finestra e Mina sulla porta che segue con lo sguardo il suo incamminarsi verso l’entrata della minie-ra, che distava solo due traverse: rue Boduen e rue Charbonnage. Dopo sessantanove anni di lontananza, mamma rivive la sua infanzia, ma anch’io sento che mi sto riappropriando di un vissuto che mi appartiene. Il momento più bello, più emozionante, è quando bussia-mo ad una porta e mamma saluta un’amica d’infanzia, molto cara, che non rivedeva da allora. “C’est pais vrai! È impossibile!” Si ab-bracciano, ridono, sembrano tornate le ragaz-zine di una volta. Si raccontano i fatti della vita, sono un fiume in piena.La contentezza e la festa di questo incontro fa bene anche al mio cuore, mi fa capire che la mia famiglia ha lasciato un buon ricordo, anche a distanza di anni.Non c’è molto tempo, l’aereo del ritorno in-calza, ma torniamo a casa soddisfatti. Di que-sto viaggio in Belgio, di tutte le cose impor-tanti viste a Bruxelles, a Bruges, a Mons e a Waterloo sicuramente questi momenti sono quelli che mi resteranno più impressi. È una storia minima, come tante altre, ma è la storia della mia famiglia e ne sono fiero.

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Il Nuovo Ezzelino Luglio Agosto 2010 ASSOCIAZIONI - PAG. 17

È un giorno qualsiasi di un luglio caldo e afoso. Ho finito il mio turno in sede Telefono Amico e mi è stato chiesto di scrivere un articolo su questo servizio. Dalle 10,00 alle 13,00 ero lì, in attesa di dare ascolto a chi avrebbe chiamato. Poi, un boccone veloce e eccomi qui a radunare le idee, i pensieri, e quindi scrivere…

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Telefono Amico è presente nel bassanese dal 1995. Non è vecchio, non è giovane, è vita-le! Si rinnova e invita persone che hanno at-tenzione all’altro, le invita a donare un po’ del proprio tempo e del proprio cuore a chi chiede ascolto attento, partecipato per sentir-si ancora vivo, ancora parte di una comunità umana. Quest’anno il corso di formazione par-tirà a ottobre e per l’anno 2011 non è ancora stabilita la data, ma le domande per entrare in Telefono Amico vengono raccolte durante tutto l’anno, basta chiamare il numero locale 0424/522000 e prenotarsi, lasciando un reca-pito. In Telefono Amico l’anonimato è asso-luto, per chi chiama e per chi ascolta. Esisto-no due servizi, uno nazionale col il numero 199.284.284 e un servizio locale con il numero 0424/522000 presente dalle 10.00 alle 24.00. Coloro che telefonano non saranno giudicati per quel disagio che vogliono raccontare, ma all’altro capo del telefono ci sarà qualcuno che vorrà capire, comprendere e sostenere, senza pregiudizio. Chi ascolta vive situazioni diverse, ha alle spal-le esperienze diverse quindi sa che non può dare consigli e giudizi, ma desidera accompa-gnare colui che chiama in un possibile percor-so di recupero di fiducia in se stesso, di rela-zione con gli altri, specie nei periodi più bui. Ci siamo “dice Telefono Amico” non sei solo, e sei, così come sei, importante con la tua soffe-renza, con il tuo disagio, con le tue paure.Ecco, ho scritto il breve articolo che mi è stato chiesto e che è rivolto a tutti, proprio a tutti: a coloro che desiderano dare libero sfogo al dolore, al disagio, allo sconforto e a coloro che hanno il desiderio di donare qualcosa di se stessi come tempo e attenzione e ascolto.

Ad ottobre partirà il corso di forma-zione che durerà tre mesi. Basta es-sere maggiorenni e si può entrare in Telefono Ami-co come volontari, basta lasciare un proprio recapi-to alla segreteria 0424/522000. Non è facile, ma anche tu, attraverso que-sto servizio agli altri, raggiungi una maggiore consape-volezza di quello che sei, di quello che puoi fare.Ma quali problematiche emergono nel nostro Paese? Depressione, solitudine, paura del futu-ro, blocchi nelle relazioni di coppia, in quelle familiari, nei rapporti sociali. In percentuale sono soprattutto uomini soli o in situazioni fa-miliari molto pesanti. Ma non sono soltanto questi i nostri “appellanti”, sono anche donne giovani e meno giovani; sono persone isolate o con pochissimi contatti, relegate in casa da gravi problemi di salute.Tu, volontario, sarai accompagnato nel tuo percorso, prima dalla formazione di 3 mesi, poi dall’affiancamento con altri volontari più esperti, quindi dagli incontri - 2 al mese - con tutto il gruppo. Potrai così, tu volontario, tro-vare appoggio nell’esperienza degli altri e po-trai avanzare i tuoi dubbi - e ce ne saranno! - sul tuo modo di essere nel contatto telefonico

con tante proble-matiche diverse. Ti potranno chiamare da Palermo, come da Milano sul nu-mero nazionale. I turni sono 4 al mese di 3 ore cia-scuno. È anche una sfida questo servizio, una sfida con te stesso: ti si chiede-rà pazienza, ascol-to sempre attento e rispettoso, distacco da ogni preconcet-to; questo, verso l’appellante. Ma anche pazienza

verso te stesso, perché più volte crederai di non farcela, di non avere abbastanza energia emotiva; vorrai mollare perché non ti sarà fa-cile evitare il consiglio (non siamo forse tutti un po’ maestri?), ma - e non so come - ti ritro-verai ancora una volta coinvolto e rimanderai e prenderai tempo e… sarai qui a scrivere un articolo per Telefono Amico.

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Una calda serata estiva, ah accolto i 17 concorrenti, che si sono iscritti alla tappa di Roma-no d’Ezzelino del concorso canoro. Particolare fascino è stato dato alla se-rata dalla magnifica cornice della chie-sa di Fellette che accoglieva come in un anfiteatro i con-correnti. Organizzata dalla Pro loco ed inserita

nelle serate della Festa del Redentore di Fellette, il 10 luglio, ha riscosso un grande successo, per la giuria sicuramente delle difficoltà nello stilare la classifica, tant’è che sono stati classificati due concorrenti a pri-mo posto. Al comitato festeggiamenti un grazie per la fattiva collaborazione. Una nota estremamente positiva è stato lo scoprire delle “voci nuove” tutte “nostrane” che hanno propo-sto delle splendide interpretazioni. A tutti i più vivi complimenti e congratulazioni. I prossimi appuntamenti del Voci Nuove saranno per il 6 agosto a Rosà, per il 12 Agosto a Valstagna e per tutti i classificati per la serata finale, grande incontro a Pove del Grappa per la finalissima del 21 agosto con inizio alle ore 21.00.Vi lasciamo scoprire i nostri pezzi forti che si sono classificati ai primi tre posti dandovi appuntamento alla serata finale di Pove, arrivederci a presto.

Il Nuovo Ezzelino Luglio Agosto 2010 NOTIZIE IN BREVE - PAG. 18

A BrìtoeaLassù in montagna un uomo senza la brìtoea era come un soldato in guerra senza le armi.Le tasche dei calzoni erano ampie e contenevano una quantità incredibile di cose: chiodi, fiammiferi, spago, palline di piombo, cartucce, pallottole, piccole schegge di ferro, biglie..., ma soprattutto l’immancabile brìtoea. La brìtoea era un coltello a serramanico ricurvo. Serviva per tagliare il cibo, per fare la punta a un bastone, per to-gliere la corteccia ad un pezzo di ramo, per rifinire attrez-zi di legno di uso quotidiano, e per cento altri servizi.Per noi ragazzi era un regalo ambito. Dopo l’orologio era quello più utile e apprezzato. Per la paura di perderla la tenevamo in tasca, legata con uno spago o, quando andava di lusso, con una catenina di ferro.La competizione fra di noi non consisteva nel confronto fra gli oggetti che ognuno riusciva a creare con la brìto-ea, ma nell’affilatura della lama. E da questa dipendeva anche il gradino che si occupava all’interno del gruppo.Potersi comperare una brìtoea nuova aveva per noi lo stesso significato che poteva avere per i ragazzi dell’an-tica Roma la vestizione della toga virile. Signifivava che eri diventato adulto. Trattato alla stessa maniera dei gran-di. Eri qualcuno. E il giorno dell’acquisto era un grande giorno. Un giorno da ricordare, o come dicevano i ra-gazzi dell’antica Roma: “Dies albo signanda lapillo”. Un giorno da segnare con un gesso bianco.

Mocelllin Sergio G.

Un’ottima organizzazione, una splendida serata estiva con oltre 20 quintali di anguria fresca offerti dal direttivo dell’Associazione Commercianti di Roma-no. Si è rivelato un vero successo “L’Anguriata” che si è svolta giovedì 8 luglio 2010 nello splendido scenario di Villa Negri a San Giacomo.La consolidata manifestazione è giunta quest’anno alla dodicesima edizione. Un momento di animazione nel quale i commercianti incontrano i loro clienti e i cittadini al di fuori dell’orario di lavoro nei propri negozi.Oltre ai membri del direttivo ed ai proprietari dei negozi d’ortofrutta che han-no curato la qualità ed il taglio del prodotto da offrire, la buona riuscita della serata si deve anche agli uomini della Protezione Civile, al gruppo Carabinieri in Congedo per il controllo totale dell’area interessata, all’Associazione Sirio-la per l’attrezzatura, alla Banda comunale di Romano per il piacevole concer-to, allo splendido spettacolo delle Majorettes e all’entusiasmante spettacolo pirotecnico. Il presidente UMCE di Romano esprime un particolare ringrazia-

mento all’Amministrazione Comuna-le ed ai vertici del raggruppamento mandamentale dei commercianti che hanno patrocinato la simpati-ca iniziativa.

XII Anguriata Voci Nuove in Valbrentaa Fellette

Anca stano i botegari gà dito come sempre a sua,e mi me xe saltà el schiribisso, fasendo a me batua.No pensavo che l’ANGURIATA la piasesse cossì tanto,che co le xe gratis, tuti magna par incanto El merito de sta serata, xe dei botegari e dea so presidente,che par via de serte organisassion, la xe intraprendente. Lo so che dirghe botegari el lè squasi on dispresso,Commercianti xe pì beo ma, el ga anca el so presso. Vo in zò a Vila Negri a nà serta ora,gera zà pien tuto de zente, anca fora,gò l’idea che tanti gera là dae quatro par sta inguria,che li magava e li mandava zò con furia.Soi cartei gera scritto ANGURIA GRATIS par tuttie i tirchi de gà ciapà el posto par primi,ma, l’inguria no la mancava, e tutti gavemo fato a nostra magnada,che pi tardi, par farghe a la Carla un tiro gavemo fato tuti naltro giro.Rossa, fresca, dolse, scorsa fina e bea farinosa, na vera delissia de staion. De xente ghin gera proprio tanta e de tuti i coeori nostrani, beduini,marochini.E anca mori, femane picae col moroso, el mario o l’amante i tempi xe cambiai, le paroe xe sacrosante.A go visto parfin el Presidente Mandamentale segno che a serata no la ndava proprio mae.Noni, mame, papà, putei e caldo che sia,e l’ocio se gustava vedendo anca qualche bea bataria.Serte cotoete alte nà spana.Che ghe mancava poco par vedarghe a tana.Anca se so vecio e un poco rincoionio l’ocio se gusta par vedar qualche dadrio. Un mucio de xente continua rivar, Protession civie e ex carabinieri.Fasea i so mestieri, ogni tanto anca lori co in man na feta ma semprein bacheta. Un concerto dea Banda ga intratenuo piacevolmente, segno che a RomanNo ghe manca proprio gnente. Tuti i commercianti col so bel vestiario, co à scritta de Roman come un calen-darioXente passua, par fortuna, ndava via anca se soi banchi del taio ghe gera a fia. Par mi a serata gera finia gò ciapà a bicicletta e so ndato via. Rivà casa,sento quatro sciochi, go pensà che e angurie sia ndate in tochi.Invesse i gera i foghi dea ANGURIATA, proprio BEI par far finire a serata. Complimenti ai commercianti de Roman, bravi organizzatori, se vede proprio che savì farghe… se IL CENTRO COMMERCIALE SIETE VOI, mi ghe stò.

Angeo dei Dori

Anguriata ebotegari de Roman

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Il Nuovo Ezzelino Luglio Agosto 2010 DEFUNTI - PAG. 19

Punti rinnovo sociE’ possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori.La quota associativa è di E 16 per i nazionali e di E 22 per gli esteri.

Sede Proloco di Via G. Giardino 77, San GiacomoUffici Postali, Centri Parrocchiali,Banca di Credito Cooperativo.

RomanoEdicola Pirandello, Profumeria Elisir,Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Mario Bragagnollo (Moletta),Giovanni Bontorin (pittore), Foto Gastaldello / Arduino,Frutta e Verdura da Silvana.

San GiacomoEdicola Cartoleria Zilio Giovanni,Bar Ca’ Mauri, Bocciofila Ezzelina.

FellettePanificio Bosa, Edicola Cartoleria Brillante,Happy Bar, Trattoria Conte Chantal.

Sacro CuoreSpeedy Bar (Autolavaggio Scotton).

Ci hanno lasciato

Mario Bragagnolo

65 anni10 luglio 2010

Agnese Dissegna

79 anni16 luglio 2010

Lorenzo Farronato

62 anni11 luglio 2010

Tarcisio Tessari“Tex”53 anni

20 luglio 2010

Marco cenci

66 anni21 luglio 2010

Vitaliano Pantaleone

86 anni26 giugno 2010

Angela Frisonved. Frison “Gina”

76 anni6 luglio 2010

Assunta Rossived. Farronato “Ida”

89 anni28 giugno 2010

Norma Manganelliin Rolla85 anni

8 luglio 2010

Elsa Capovillaved. Bernardi

75 anni8 luglio 2010

Santina Bortignonved. Camazzola

90 anni3 giugno 2010

Luigi BordignonBiasio76 anni

7 giugno 2010

Franco Gnesotto

61 anni7 giugno 2010

Luigi Frison

69 anni23 giugno 2010

Natale Bortolazzo

84 anni25 giugno 2010

FrancoÈ difficile salutare un collega.È doloroso dire addio ad un amico.È quasi impossibile tradurre in parole i sentimenti, le emozioni che dovrebbero raccontare una vita.Franco, per noi, era molto più di un collega, era amico, era persona di riferimento, quasi un picco-lo simbolo per il Comune di Romano.Era impossibile non volergli bene: sempre dispo-nibile ed accomodante, sempre il sorriso sulle labbra, per una parola gentile, un suggerimento, una battuta.

Neanche la malattia è riuscita a spegnere il suo sorriso, neanche la sofferenza ad intaccare la sua ironia ed il suo senso dell’umorismo…Sempre presente e puntuale alla sua scrivania an-che oltre la pensione: una vita intera dedicata al lavoro con dedizione e costanza.Franco autentico e sincero come il suo nome, non aveva alcuna fretta di andare…di lasciarci… aveva ancora tante cose da fare, tan-te parole da dire, tanti sentimenti da condividere, ma è stato richiamato a casa…Neanche noi eravamo pronti a lasciarlo partire,

speravamo altre trame, altri momenti, ma in un battito di ciglia Franco non c’è più.E sembra impossibile, e sembra incredibile per noi, non incontrarlo più, per i corridoi, la cartel-lina sotto il braccio, gli occhi vispi e ridenti, la mano sul ciuffo, l’eterno meraviglioso sorriso.Ed è questo sorriso, ed il calore, l’affetto, la soli-darietà che ci ha regalato in tutti questi anni che porteremo per sempre nei nostri cuori, comun-que grati ed onorati di essere stati per un po’ suoi compagni di viaggio. Ciao Franco

I tuoi colleghi

Page 20: lugago2010

< BASSANO DEL GRAPPA (VI)Via Cogo, 34 - Tel 0424 382767

< BASSANO DEL GRAPPA (VI)V. le Vicenza, 93/E - Tel 0424 504777

< BASSANO DEL GRAPPA (VI)Via Capitelvecchio, 32 - Tel 0424 886961

< BORSO DEL GRAPPA (TV)Piazza Canal, 12 - Tel 0423 910310

< CARTIGLIANO (VI)Via Monte Grappa, 1 - Tel 0424 829862

< LUGO DI VICENZA (VI)Via Sioggio, 30 - Tel 0445 861636

< MAROSTICA (VI)Vill. Giovanni Paolo II, 6 - Tel 0424 470570

< ROMANO D’EZZELINO (VI)Via G. Giardino, 3 - Tel 0424 512333

< ROSÀ (VI)Piazza Mons. Ciffo, 1 - Tel 0424 582469

< ROSSANO VENETO (VI)Via Venezia, 23/25 - Tel 0424 541215

< S. CATERINA DI LUSIANA (VI)Via S. Caterina, 21 - Tel 0424 407168

< SOLAGNA (VI)Piazza IV Novembre, 9 - Tel 0424 816088 www.bccromanosantacaterina.com

< TEZZE SUL BRENTA (VI)Via San Pio X, 1/a - Tel 0424 562058

< CAMPOLONGO SUL BRENTA (VI)Piazza Roma, 1 - Sportello bancomat

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