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Il mercato del lavoro Analisi del contesto regionale e locale 1 – Italia – Dati Istat Agosto 2012 “Occupati – Disoccupati Sulla base dei dati Istat, ad agosto il numero degli occupati è pari a 22.934.000, in calo di 75.000 unità (- 0,3%) rispetto al mese di luglio, calo che ha riguardato prevalentemente la componente femminile. Il tasso di occupazione ( rapporto tra occupati e la corrispondente popolazione di riferimento) è pari al 56,9%, in diminuzione dello 0,2% sia rispetto al mese precedente (variazione congiunturale), sia rispetto allo stesse mese dell'anno precedente (variazione tendenziale). Il numero dei disoccupati è pari a 2.744.000, in diminuzione rispetto a luglio dello 0,3% ( - 9.000) ma in crescita su base annua del 30,4%, pari a 640.000 unità. Il tasso di disoccupazione ( rapporto tra disoccupati e le corrispondenti forze lavoro) è pari al 10,7%, stabile rispetto a luglio e pressoché sullo stesso livello di giugno ma in crescita del 2,3% nei dodici mesi. Come detto sopra, ad agosto cala il numero dei disoccupati di 9.000 unità rispetto a luglio, però a tale calo non è riconducibile ad un corrispondente aumento dell'occupazione ma alla rassegnazione che fa si che il posto di lavoro non venga più nemmeno cercato. Si esce dalla lista dei disoccupati e si entra in quella degli inattivi , che sempre su base Istat ad agosto sono aumentati dello 0,6% e quindi di 92.000 unità, numero dieci volte superiore a quello del calo dei disoccupati. Il tasso di inattività ( rapporto tra inattivi e corrispondente popolazione di riferimento. La somma del tasso di inattività e di quello di attività è pari a 100) si attesta al 36,3% con un aumento dello 0,2% in termini congiunturali e con una diminuzione del 1,3% su base annua tendenziale. Agosto 2012 – Tassi occupazione, disoccupazione e inattività Tasso Valore % % var. congiunturale % var. tendenziale Occupazione 15-64 anni 56,9 -0,2 -0,2 Disoccupazione 10,7 0 2,3 Disoccup. 15-24 anni 34,5 0,5 5,6 Inattività 36,3 0,2 -1,3 Dati Istat ago 2012 Glossario Istat: Occupati: s'intendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: hanno svolto almeno un'ora di lavoro in una qualsiasi attività che prevede un corrispettivo monetario o in natura; hanno svolto almeno un'ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; sono assenti dal lavoro (es; ferie, malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l'assenza non supera i tre mesi, oppure se durante l'assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo d'assenza, mantengono l'attività. I coadiuvanti familiari si considerano occupati se l'assenza non supera i tre mesi. Disoccupati: si considerano le persone non occupate tra i 15 ed i 74 anni che: hanno effettuato almeno un'azione attiva di ricerca del lavoro nelle quattro settimane precedenti la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare attività autonoma) entro le due settimane successive; oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare ( o avviare attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l'inizio del lavoro. Inattivi: si ricomprendono coloro che non fanno parte delle forze lavoro e che quindi non sono classificate come occupati o disoccupati. Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale

Massimiliano Giacchella - Il mercato del lavoro

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Analisi del contesto regionale e locale

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Il mercato del lavoroAnalisi del contesto regionale e locale

1 – Italia – Dati Istat Agosto 2012 “Occupati – Disoccupati

Sulla base dei dati Istat, ad agosto il numero degli occupati è pari a 22.934.000, in calo di 75.000 unità (- 0,3%) rispetto al mese di luglio, calo che ha riguardato prevalentemente la componente femminile.Il tasso di occupazione ( rapporto tra occupati e la corrispondente popolazione di riferimento) è pari al 56,9%, in diminuzione dello 0,2% sia rispetto al mese precedente (variazione congiunturale), sia rispetto allo stesse mese dell'anno precedente (variazione tendenziale).

Il numero dei disoccupati è pari a 2.744.000, in diminuzione rispetto a luglio dello 0,3% ( - 9.000) ma in crescita su base annua del 30,4%, pari a 640.000 unità.Il tasso di disoccupazione ( rapporto tra disoccupati e le corrispondenti forze lavoro) è pari al 10,7%, stabile rispetto a luglio e pressoché sullo stesso livello di giugno ma in crescita del 2,3% nei dodici mesi.Come detto sopra, ad agosto cala il numero dei disoccupati di 9.000 unità rispetto a luglio, però a tale calo non è riconducibile ad un corrispondente aumento dell'occupazione ma alla rassegnazione che fa si che il posto di lavoro non venga più nemmeno cercato.Si esce dalla lista dei disoccupati e si entra in quella degli inattivi , che sempre su base Istat ad agosto sono aumentati dello 0,6% e quindi di 92.000 unità, numero dieci volte superiore a quello del calo dei disoccupati.Il tasso di inattività ( rapporto tra inattivi e corrispondente popolazione di riferimento. La somma del tasso di inattività e di quello di attività è pari a 100) si attesta al 36,3% con un aumento dello 0,2% in termini congiunturali e con una diminuzione del 1,3% su base annua tendenziale.

Agosto 2012 – Tassi occupazione, disoccupazione e inattività

Tasso Valore % % var. congiunturale % var. tendenziale

Occupazione 15-64 anni 56,9 -0,2 -0,2

Disoccupazione 10,7 0 2,3

Disoccup. 15-24 anni 34,5 0,5 5,6

Inattività 36,3 0,2 -1,3Dati Istat ago 2012

Glossario Istat:

Occupati: s'intendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento:– hanno svolto almeno un'ora di lavoro in una qualsiasi attività che prevede un corrispettivo monetario

o in natura;– hanno svolto almeno un'ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano

abitualmente;– sono assenti dal lavoro (es; ferie, malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati

se l'assenza non supera i tre mesi, oppure se durante l'assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo d'assenza, mantengono l'attività. I coadiuvanti familiari si considerano occupati se l'assenza non supera i tre mesi.

Disoccupati: si considerano le persone non occupate tra i 15 ed i 74 anni che:– hanno effettuato almeno un'azione attiva di ricerca del lavoro nelle quattro settimane precedenti la

settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare attività autonoma) entro le due settimane successive;

– oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare ( o avviare attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l'inizio del lavoro.

Inattivi: si ricomprendono coloro che non fanno parte delle forze lavoro e che quindi non sono classificate come occupati o disoccupati.

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2- Le Marche e la crisi: Inps aggiornamento dati settembre 2012

Dagli ultimi dati Inps , riferiti ai primi nove mesi del 2012, risulta evidente come le Marche siano interessate da un corsa pressoché inarrestabile della grave crisi economica.Dati Inps settembre 2012: Sulla base dei dati Inps nelle Marche le ore di CIG richieste ed autorizzate sono state 3,4 milioni ( 1,1 milioni ore di CIG ordinaria, 1,2 milioni ore di CIG straordinaria e 1,1 milioni di CIG in deroga).Il valore della CIG richiesta ed autorizzata a settembre 2012, in riferimento allo stesso mese, è il più elevato dall'inizio della crisi.IA settembre 2012 i settori più interessati dalla CIG sono il chimico ed il calzaturiero quanto meno per l'incremento di ore di CIG.Nei primi nove mesi dell'anno sono state richieste ed autorizzare oltre 27 milioni di ore, 6 milioni in più rispetto al 2011 in relazione allo stesso arco temporale.

Marche CIG ore autorizzate gen-sett

CIG 2009 2010 2011 2012 % 2012-11 % 2012-09

Ordinaria 9668008 6579003 4136793 6208655 50,10% -35,80%

Straordinaria 5043943 7742819 7442933 8917745 19,80% 76,80%

In deroga 1142597 15611787 9817211 11975195 21,00% 948,10%

Totale 15854548 29933609 21396937 27101595 26.7% 70,90%Dati Inps Marche

Questa tabelle evidenzia ancor di più la drammaticità dell'odierna situazione visto che evidenzia un consistente incremento delle ore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, soprattutto in considerazione del fatto che nel 2011 (gen-sett) si era registrato un decremento pari a - 18,70% rispetto al 2010.

Sempre sulla base dei dati Inps sett-2012 riferiti ai primi nove mesi dell'anno, nelle Marche sono state presentate oltre 70.000 richieste di indennità di disoccupazione o mobilità, 9.500 in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.Di queste: 42.310 domande di disoccupazione ordinaria, 4.809 domande d'indennità di mobilità e 23.222 domande di disoccupazione a requisiti ridotti.

Marche domande disoccupazione e mobilità gen-sett

Indennità 2011 2012 Variazione num. Variazione %

Dis. ordinaria 33456 42310 8914 26,60%

Dis. requisiti ridotti 22353 23222 869 3,90%

Mobilità 5044 4809 -235 -4,70%Dati Inps Marche

3 – Il mercato del lavoro regionale e della provincia di Ancona sulla base dei dati Istat

Faremo riferimento ai dati di fonte Istat elaborati dall'”Osservatorio Regionale del Mercato del Lavoro” per il Rapporto annuale 2012.

Occupazione: Nel 2011 l'occupazione regionale, che nei due anni precedenti aveva sostanzialmente tenuto, ha registrato una flessione del – 0,9% (- 6.000 unità rispetto al 2010), scendendo così a 651.000 unità ed evidenziando così una dinamica in controtendenza rispetto sia al dato nazionale che a quello provinciale. Nella provincia di Ancona nel 2011 c'è stato un incremento di occupazione tra l'altro molto considerevole nella componente femminile.

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Numero occupati (da 15 anni) valori in migliaia

Territorio Sesso 2008 2009 2010 2011

Italiamaschi 14064 13789 13634 13619

femmine 9341 9236 9238 9349

totale 23405 23025 22872 22967

Marchemaschi 377 373 377 369

femmine 280 282 280 282

totale 657 655 657 651

Anconamaschi 111 110 113 110

femmine 89 93 86 92

totale 200 203 199 202Dati Istat elaborati ORML

Il tasso d'occupazione delle Marche (15-64 anni) nel 2011 è del 62,8%, continua la sua fase discendente iniziata nel 2007 e mai interrotta, anche se le Marche evidenziano una situazione più favorevole rispetto al dato nazionale fermo al 56,9%.

Tasso d'occupazione valori %

Territorio Sesso 2007 2008 2009 2010 2011

ItaliaMaschi 70,7 70,3 68,6 67,7 67,5

femmine 46,6 47,2 46,4 46,1 46,5

totale 58,7 58,7 57,5 56,9 56,9

Marchemaschi 74,7 73,4 72 72,4 70,9

femmine 54,8 55,9 55,4 54,8 54,7

totale 64,8 64,7 63,8 63,6 62,8

Anconamaschi 75 71,9 70,2 72,1 70,4

femmine 57,3 58,8 60,4 56,1 59,1

totale 66,2 65,4 65,3 64,1 64,7Dati Istat elaborati ORML

Nelle Marche la flessione occupazionale (-0,9%) riguarda quasi esclusivamente il settore dell'industria (calano sia i dipendenti che gli autonomi) e quello delle costruzioni. Poco incisivo l settore del commercio a ciò soprattutto a seguito delle forti flessioni registrate nel biennio 2008-09, anche se nel 2011 gli occupati nel settore sono tornati a crescere.Discorso inverso per tutte le altre attività del terziario, comparto questo nel quale dal 2009 l'occupazione è cresciuta sempre. Nel 2011 il comparto realizza un incremento del 3,1% (+ 8.000 unità) da ricondurre quasi esclusivamente al lavoro dipendente.

Disoccupazione: Nelle Marche cresce il numero delle persone in cerca di occupazione, nel 2011 sono oltre 47.000

Persone in cerca d'occupazione (in migliaia)

Territorio Sesso 2007 2008 2009 2010 2011

Italiamaschi 722 820 1000 1114 1114

femmine 784 872 945 989 993

Totale 1506 1692 1945 2102 2108

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Marchemaschi 11 15 25 19 21

femmine 18 17 22 21 26

Totale 29 32 47 40 47

Anconamaschi 3 3 6 5 6

femmine 4 5 6 6 9

Totale 7 8 12 11 15Dati Istat elaborati ORML

Se il fenomeno lo si analizza nel lungo periodo ecco che se dal 2004 al 2007 il numero degli individui in cerca di occupazione cala costantemente, dal 2008, inizio della crisi, le dinamiche s'invertono, con l'eccezione del 2010, con un rilevante aumento dei disoccupati.Nel 2011 l'ammontare dei disoccupati è cresciuto del 17,6% quando a livello nazionale si registra una sostanziale stabilità. Nelle Marche la crescita dei disoccupati riguarda prevalentemente la componente femminile, anche se tale fenomeno più che collegato ad un'effettiva perdita di lavoro va piuttosto ricondotto ad un mutato atteggiamento delle donne che dalla non ricerca sono passate alla ricerca del lavoro e ciò soprattutto in considerazione delle mutate prospettive o condizioni di reddito del nucleo familiare.Aumenta anche la componente maschile (1.600 unità nel 2011) e si tocca quota 21 mila.Se le donne tendenzialmente abbandonano lo stato di inattive, discorso inverso per gli uomini dato che il numero dei maschi inattivi cresce e lo stesso si registra a livello provinciale.

Tasso di disoccupazione

Territorio Sesso 2007 2008 2009 2010 2011

Italiamaschi 4,9 5,5 6,8 7,6 7,6

femmine 7,9 8,5 9,3 9,7 9,6

Totale 6,1 6,7 7,8 8,4 8,4

Marchemaschi 2,7 3,9 6,2 4,9 5,4

femmine 6,1 5,7 7,2 6,9 8,5

Totale 4,2 4,7 6,6 5,7 6,7

Anconamaschi 2,8 2,8 5,4 4,1 5,1

femmine 4,3 4,9 6,2 6,1 8,9

Totale 3,5 3,8 5,8 4,9 6,9Dati Istat elaborati ORML

Nel 2011 nelle Marche si è registrato un notevole aumento del tasso di disoccupazione che dal 5,7% del 2010 è salito al 6,7%. Anche se il tasso di disoccupazione delle Marche è più basso di quello italiano che è pari all'8,4% va anche detto che quest'ultimo è rimasto stabile rispetto all'anno precedente a differenza di quello marchigiano che è aumentato.L'evoluzione del tasso di disoccupazione nella nostra regione interessa soprattutto i più giovani, tant'è che il tasso nella fascia d'età 15-24 anni cresce di quasi l'8%, attestandosi al 23,5%.

A livello provinciale si registrano i seguenti tassi di disoccupazione:– Pesaro-Urbino 5,8%– Ancona 6,9%– Macerata 5,4% (unica provincia con andamento positivo – 0,5% rispetto al 2010– Ascoli Piceno 8,7%– Fermo n.d.

La provincia di Ancona si caratterizza negativamente in quanto è la provincia in cui l'incremento è più accentuato con un + 1,9% rispetto al 2010 ed è la prima volta che il nostro tasso provinciale è più alto di quello regionale (6,7% - 6,9%).

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4- I dati di fonte amministrativa Marche e Ciof di Senigallia

Questi dati sono elaborati dal cd Sistema delle Comunicazioni Obbligatorie entrato in vigore a marzo 2008. Comunicazioni che i datori di lavoro sono tenuti ad effettuare ai centri per l'impiego relativamente alla costituzione, trasformazione, proroga e cessazione del rapporto di lavoro in relazione alla localizzazione dell'impresa o dell'unità dell'impresa in cui esse avvengono.A seguito della c.d. Legge finanziaria del 2007 gli obblighi di comunicazione al Ciof si sono estesi sia da un pdv soggettivo che oggettivo,infatti gli obblighi di comunicazione si sono estesi anche alle P.A(precedentemente valevano solo per il settore privato) ma anche a tipologie diverse di rapporti di lavoro come il lavoro a progetto, il contratto di agenzia e di rappresentanza commerciale, Co.Co.Co, collaborazione occasionale e rapporti di associazione in partecipazione.

a) - La domanda di lavoro – Avviamenti per avviamenti s'intendono tutti i rapporti di lavoro che hanno avuto inizio nel corso del periodo di tempo al quale ci riferiamo in sedi di lavoro ubicate nell'ambito territoriale preso in considerazione. E' quindi irrilevante il domicilio dell'avviato.Va precisato che ci si riferisce al numero degli avviamenti e non degli avviati e ciò perchè uno stesso soggetto, il cd avviato, può essere avviato più volte nell'arco dello spazio temporale che consideriamo.Nel 2011 a livello regionale la domanda di lavoro registra un incremento del 2,8% con 7.786 avviamenti in più rispetto al 2010. Nel 2011 si sono avuti 282.357 avviamenti contro i 274.571 dell'anno precedente. Considerando però gli avviamenti 2011 per trimestre vedremo che mentre il numero degli avviamenti cresce nei primi due trimestri, diminuisce poi nel terzo e nel quarto.

Fonte elaborazione ORML su dati Job Agency

Variazione percentuale 2010/2011: + 2,8%Variazione percentuale 2008/2011: - 7,8%Il Ciof di Senigallia, come vedremo dalla tabella di cui sotto, è quello che ha registrato l'evoluzione più favorevole e che dal 2009 al 2011 ha registrato un aumento degli avviamenti.

Avviamenti Marche per Ciof

Ciof 2008 2009 2010 2011 Quota % 2011

Pesaro 22267 23991 26229 26811 9,5

Fano 26117 18971 21365 22419 7,9

Urbino 12506 10442 11225 10781 3,8

Senigallia 14921 13360 13929 15550 5,5

Ancona 51405 45106 45914 44990 15,9

Jesi 21538 17342 18210 19273 6,8

Fabriano 13758 10294 10067 9572 3,4

Civitanova 26660 21408 22798 24583 8,7

Macerata 20579 17504 18550 18404 6,5

Tolentino 16743 14585 15116 15342 5,4

Fermo 30710 26856 29432 31460 11,1

S. Benedetto 26237 23848 24545 26139 9,3

Ascoli Piceno 20668 16915 16990 17008 6

Totale 306105 260968 274571 282357 100

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale

Avviamenti Marche Avviamenti Marche 2011Anno Avviamenti Trimestre Avviamenti %2008 306211 1° 68946 21,42009 260968 2° 81229 28,82010 274571 3° 74450 26,42011 282357 4° 57662 20,4

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Avviamenti Ciof Senigallia 2009-2011

Anno Femmine Maschi Totale Variazioni su anno precedente

2009 7408 5952 13360 V.N. V.%

2010 7531 6398 13929 569 4,26

2011 8331 7219 15550 1621 11,64Dati Ciof Senigallia

Dopo la forte flessione degli avviamenti del 2009 nel 2010 nell'ambito territoriale del Ciof di Senigallia si è registrato un primo incremento ( + 569 avviamenti, + 4,26% su anno 2009), incremento ancora più consistente nel 2011 con un + 11,64% sul 2010.Nel 2011 torna di segno positivo anche il saldo avviamenti/cessazioni + 89, mentre nel 2010 era ancora negativo – 154 avviamenti.Dei 15550 avviamenti del 2011 ben 8331 hanno riguardato femmine e 7219 maschi.

Avviamenti mensili 2011 Ciof Senigallia

Gen Feb Mar Apr mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Tot

1395 955 1070 1718 1495 2301 1391 731 1624 1208 944 718 15550Dati Ciof Senigallia

Mentre il picco di Giugno va ricondotto alle assunzioni nelle attività stagionali, l'elevato numero di avviamenti del mese di settembre è da ricollegare alla riorganizzazione di molte aziende seguente il rallentamento dei mesi estivi.Nei tre mesi estivi aumenta l'incidenza sugli avviamenti della fascia d'età 15-19 e 20-24, segno che gli studenti trovano impieghi a carattere stagionale.

In termini di quote percentuali sul totale avviamenti non vi sono sostanziali differenze tra il dato regionale e quello senigalliese relativamente agli avviamenti per fascia d'età.

Molto importate sarà analizzare gli avviamenti in base alle tipologie contrattuali utilizzate, infatti anche se il dato degli avviamenti è importante così come ancor di più lo è quello relativo al saldo avviamenti/cessazioni, va comunque detto che il dato riferito al totale avviamenti di per se stesso è insufficiente per quantificare la totalità del lavoro che si è prodotto e ciò proprio a seguito al ricorso sempre più frequente a forme contrattuali molto flessibili. Si potrebbe così verificare il caso che ad un aumento di avviamenti non corrisponda un aumento delle giornate lavorate effettivamente.

Analizzeremo il dato anche qui sia su base regionale che su base locale.

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale

Avviamenti per fascia d'età Marche Avviamenti per fascia d'età SenigalliaFascia Avviamenti Quota % Fascia Avviamenti Quota %15-24 59191 21 15-24 3120 20,125-34 85726 30,4 25-34 4539 29,235-44 70680 25 35-44 3869 24,9

45 e oltre 46297 23,4 45 e oltre 4022 25,9n.d. 463 0,2 n.d. 0 0

Totale 282357 100 Totale 15550 100Elaborazione ORML su dati Job Agency Dati Ciof Senigallia

Page 7: Massimiliano Giacchella - Il mercato del lavoro

Avviamenti Marche 2011 per tipologia contrattuale

Contratto Avviamenti Quote %

Lavoro dipendente 203889 72,2

- tempo indeterminato 26857 9,5

- tempo determinato 128725 45,6

- Apprendistato 14200 5

- Somministrazione 34107 12,1

Altri contratti 78466 27,8

- Domestico 12134 4,3

- Intermittente 47552 16,8

- Parasubordinato 18780 6,7

N.d. 2 0

Totale 282357 100Elaborazione ORML su fati Job Agency

Nel 2011 nella nostra regione il lavoro dipendente subisce un calo pari al – 1,3% (203.889 avviamenti contro i 206.889 dell'anno precedente) e ciò in controtendenza a quanto si era verificato nel 2010 che rispetto al 2009 aveva registrato una ripresa pari al 4,24% (8.293 avviamenti).Esclusa la somministrazione che cresce dell'8,4% tutte le altre componenti del lavoro dipendente sono in flessione. Il tempo indeterminato cala del – 7,0%, l'apprendistato del – 6,3% ed il tempo determinato del – 1,7%.Crescono le altre tipologie contrattuali: parasubordinato + 1,70%, domestico + 12,10% e si registra un'impennata del lavoro intermittente con un + 22,70% che tra l'altro in quota percentuale sul totale avviamenti conta un 16,8%.

Avviamenti 2011 Ciof Senigallia per tipologia contrattuale

Contratto Avviamenti Quote %

Apprendistato 991 6,37

Cococo Cocopro 495 3,18

Somministrazione 738 4,75

Tempo indeterminato 1446 9,43

Tempo determinato 8139 52,34

Lavoro intermittente 3099 19,93

Contratti d'inserimento 5 0,03

Lavoro a domicilio 13 0,08

Prestazione occasionale 81 0,52

Associazione in partecipazione 56 0,36

Contr. Formazione lavoro 3 0,02

Lavoro domestico 464 2,98

Totale 15550 100Dati Ciof Senigallia

Nel 2011 nell'ambito territoriale del Ciof di Senigallia le cinque tipologie contrattuali più utilizzate sono:– Tempo tempo determinato 52,34% del totale avviamenti;– Lavoro intermittente 19,93%– Lavoro tempo indeterminato 9,43%– Apprendistato 6,37– Somministrazione 4,75

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale

Page 8: Massimiliano Giacchella - Il mercato del lavoro

Considerando le quote percentuali sul totale avviamenti e confrontandole con quelle su base regionale avremo il seguente quadro:

Avviamenti: tipologie contrattuali più utilizzate

Contratto Quota % Senigallia Quota % Marche

Tempo determinato 52,34 45,6

Lavoro intermittente 19,93 16,8

Tempo indeterminato 9,43 9,5

Apprendistato 6,37 5

Somministrazione 4,75 12,1

Totale 92,82 89Dati Ciof Senigallia e elaborazione ORML su dati Job Agency

Nel senigalliese c'è un maggior ricorso al lavoro a tempo determinato rispetto a quanto avviene nella regione e viceversa c'è un minor ricorso al contratto di somministrazione. Sugli stessi livelli è il ricorso al lavoro a tempo indeterminato e l'apprendistato (meno nel senigalliese), mentre è sicuramente più frequente il ricorso al lavoro intermittente. Il dato che comunque emerge è che nel senigalliese come del resto nell'intera regione si registra una forte precarietà nei rapporti di lavoro.

Avviamenti Ciof Senigallia per tipologia raffronto 2010-2011

Contratto2010 2011

Avviamenti Quota % Avviamenti Quota %

Apprendistato 1008 7,2 991 6,4

Cococo Cocopro 531 3,8 495 3,2

Somministrazione 592 4,3 738 4,7

Tempo ind. 1439 10,3 1466 9,4

Tempo det. 7450 53,5 8139 52,3

Lav. intermittente 2415 17,3 3099 19,9

Contr. d'inserimento 3 0 5 0

Lav. a domicilio 8 0,1 13 0,1

Prest. occasionale 63 0,5 81 0,5

Ass. in part. 61 0,4 56 0,4

Cont. Form. Lav. 4 0 3 0

Lavoro domestico 355 2,5 464 3

Totale 13929 100 15550 100Dati Ciof Senigallia

Nel 2011 rispetto al 2010 cala il lavoro a tempo indeterminato, quello a tempo determinato e l'apprendistato mentre aumenta il lavoro intermittente che dal 2008 ha registrato una crescita vertiginosa come dimostrato dalla tabella seguente.

Avviamenti Ciof Senigallia lavoro intermittente

Anno Avviamenti Tot. avviamenti Quota % su tot. avviamenti

2008 700 14921 4,69

2009 1929 13360 14,44

2010 2415 13929 17,34

2011 3099 15550 19,93Dati Ciof Senigallia

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Page 9: Massimiliano Giacchella - Il mercato del lavoro

Discorso inverso per gli avviamenti avvenuti con contratto a tempo indeterminato e con contratto a tempo determinato che vedono ridursi la loro incidenza sul totale avviamenti.

Avviamenti Ciof Senigallia contratto a tempo indeterminato

Anno Avviamenti Tot. Avviamenti Quota % su tot. avviamenti

2008 2094 14921 14,03

2009 1413 13360 10,58

2010 1439 13929 10,33

2011 1466 15550 9,43Dati Ciof Senigallia

Avviamenti Ciof Senigallia contratto a tempo determinato

Anno Avviamenti Tot. Avviamenti Quota % su tot. avviamenti

2008 9183 14921 61,54

2009 7392 13360 55,33

2010 7450 13929 53,49

2011 8139 15550 52,34Dati Ciof Senigallia

Per il contratto a tempo determinato la riduzione dell'incidenza sul totale avviamenti si spiega con il ricorso a contratti con flessibilità più spinta qual'è per l'appunto il contratto di lavoro intermittente.

Concludiamo ora in tema di avviamenti analizzando quelli che sono i settori d'attività interessati.

Avviamenti Marche per settore d'attività

Settore Avviamenti 2010 Avviamenti 2011 Var. % 2010/11 Quota % 2011

Agricoltura 16950 16717 -1,4 5,9

Industria 41078 41671 1,4 14,8

Costruzioni 15206 14275 -6,1 5,1

Servizi 201563 209563 4,2 74,2

nd 164 131 -20,1 0Elaborazione ORML su dati Job Agency

Nella nostra regione nel corso del 2011 è calato il settore delle costruzioni – 6,1%, così come è calato, anche se in modo più lieve, il settore dell'agricoltura – 1,4. Calo tra l'altro in controtendenza a quanto si era verificato nel 2010.Continua il trend positivo del terziario con un aumento di avviamenti del 4,2% e tale comparto è quello che incide maggiormente sul totale degli avviamenti con una quota percentuale del 74,2%.Discorso a parte per il manifatturiero in quanto anche se l'incidenza sul totale avviamenti è calata, in tale settore nel 2011 si è registrato un incremento di avviamenti rispetto al 2010. Tale risultato va ricondotto quasi esclusivamente a due settori quali il calzaturiero, visto il + 17,5% e quello della chimica gomma. Per i restanti comparti del manifatturiero le variazioni sono tutte negative ed il calo più consistente è quello del comparto del legno-mobile con un – 9,3%.

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Avviamenti Senigallia per settore d'attività

Settore Avviamenti 2010 Avviamenti 2011 Var. % 2010/11 Quota % 2011

Agricoltura 983 968 -1,53 6,22

Industria 1661 1753 5,54 11,27

Costruzioni 779 1080 38,64 6,95

Servizi 10496 11749 24,55 75,56

nd 10 0 -100 0Dati Ciof Senigallia

b)- Le cessazioni dei rapporti di lavoro

Nel 2011 nel senigalliese a fronte di 15550 avviamenti si sono registrate 15461 cessazioni con un saldo avviamenti/cessazioni positivo di + 88 mentre il saldo 2010 era stato negativo – 154 come del resto lo era stato quello del 2009 – 434.

Ciof Senigallia: Cessazioni per fascia d'età

Fascia d'età Cessazioni Quota %

15-24 2840 18,36

25-34 4577 29,6

35-44 3847 24,88

45 e oltre 4197 27,15

Totale 15461 100Dati Ciof Senigallia

Ciof Senigallia: Cessazioni per motivazione

Motivo Cessazioni Quota %

Dimissioni 3114 20,14

Fine rapporto a termine 9735 62,96

Licenziamento collettivo e individuale (giustificato motivo

oggettivo)

903 5,84

Licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo

82 0,53

Risoluzione nel periodo di prova 211 1,36

Cessazione attività aziendale 201 1,3

Risoluzione consensuale 346 2,24

Altro 869 5,62

15461 100Dati Ciof Senigallia

Il 62,96% delle cessazioni è riconducibile alla fine del rapporto a termine ( vi si ricomprendono i lavori stagionali e la somministrazione) e rispetto al 2010 c'è un notevole aumento dato che in quell'anno costituivano il 58,39% del totale. I licenziamenti riconducibili a motivazioni di carattere aziendale, quindi la cessazione, la riduzione e la riorganizzazione, costituiscono il 7,4% del totale mentre nel 2010 rappresentavano il 9,17%.

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Ciof Senigallia: Cessazioni 2011 per mese

Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Cessazioni

749 734 907 1036 1103 1387 984 1836 2757 1099 833 2036

Quota %

4,84 4,75 5,87 6,7 7,13 8,97 6,36 11,88 17,83 7,11 5,39 13,17

Dati Ciof Senigallia

Le punte più alte di cessazioni si registrano ad agosto e settembre in coincidenza con il termine della stagione estiva.Altro picco lo si registra a dicembre quando vengono a scadere molti contratti a termine la cui scadenza è programmata con la fine dell'anno.

c)- Saldo avviamenti/cessazioni

Il senigalliese nel 2011 ha registrato un saldo positivo a differenza delle Marche che hanno registrato un saldo negativo. Nel 2010 s'era verificato il contrario.

Saldo avviamenti/cessazioni Senigallia

Valori 2008 2009 2010 2011

Avviamenti 14921 13360 13929 15550

Cessazioni 14629 13794 14083 15462

Saldo 292 -434 -154 88Dati Ciof Senigallia

Saldo avviamenti/cessazioni Marche

Valori 2008 2009 2010 2011

Avviamenti 306211 260968 274571 282357

Cessazioni 301766 264501 270587 285919

Saldo 4445 -3533 3984 -3553Elaborazione ORML su dati Job Agency

d)- Disoccupazione

I dati amministrativi sulla disoccupazione andranno analizzati relativamente sia al flusso che allo stock.

Flusso dei disoccupati: Tale dato misura il numero degli ingressi nello stato di disoccupazione registrato in un dato arco temporale ( 1 gen 2011 – 31 dic 2011).Come sappiamo lo stato di disoccupato s'acquisisce con la dichiarazione d'immediata disponibilità al lavoro (cd autocertificazione) che gli interessati rilasciano al Ciof.Autocertificazione che può essere resa sia da un soggetto privo di lavoro che da un soggetto in possesso di lavoro produttivo di reddito che però non superi i limiti di legge: 8000 euro per i dipendenti, 4800 euro lavoro autonomo.Chiaro quindi come il concetto di disoccupazione amministrativa sia molto diverso dalla disoccupazione rilevata dall'Istat.

Sulla base dei dati di flusso del Ciof di Senigallia nel 2011 si sono avute 2970 autocertificazioni. Di queste ben 1475 hanno riguardato la fascia d'età 15-34 anni.

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Dati Ciof Senigallia

Delle 2970 autocertificazioni ben 1903 (64,07%) hanno riguardato soggetti domiciliati a Senigallia.

Ciof Senigallia: Flusso disoccupati anni 2008-2011

Anno Disoccupati Var. % anno precedente

2008 1876 /

2009 2606 38,9

2010 2839 8,94

2011 2970 4,61Dati Ciof Senigallia

Dopo il fortissimo incremento del 2009, apice della crisi, anche nel 2010 e nel 2011 si registra un incremento anche se più contenuto. Nel totale autocertificazioni si ricomprendono anche gli iscritti alle liste di mobilità e gli iscritti negli elenchi di cui alla legge 68/99 disabili.Il consistente aumento delle autocertificazioni d'immediata disponibilità , visto e considerato che non trova “compensazione nel numero delle cessazioni e in quello delle iscrizioni alle liste di mobilità, si può ricondurre al fatto che oggi chi perde il lavoro non ha o pensa di no avere la possibilità di trovare a breve una ricollocazione e per questo s rivolge al servizio pubblico qual'è per l'appunto il Ciof. Questa fenomeno è in controtendenza al fenomeno degli inattivi che abbiamo visto essere sempre più crescente.

Stock dei disoccupati: lo stock si riferisce a tutti coloro che sono nello stato di disoccupato amministrativo ad una cera data, nella fattispecie al 31/12/2011. Questo dato prescinde dalla data d'ingresso nello stato essendo riferito sia ai nuovi entrati che ai disoccupati di lungo durata.Con tale dato si evidenzia quindi la capacità del mercato del lavoro di riassorbire in tempi brevi i fuoriusciti.Al 31 dicembre 2011 lo stock dei disoccupati, dati Ciof Senigallia, è pari a 5.714 (3.373 femmine, 2344 maschi). Di questi ben 3538 sono domiciliati a Senigallia con una quota percentuale pari al 61,89%.Relativamente alla composizione per fascia d'eta dello stock ecco che:

– il 10% è ricompreso nella fascia 15/24;– il 26% in quella 25/34;– il 29% in quella 35/44– il 35% in quella over 45%

Crescono i disoccupati over 45 che nel 2010 rappresentavano il 33% del totale e nel 2009 il 31%.Questo aspetto è molto preoccupante perché il fattore età incide negativamente sulle prospettive e possibilità di ricollocazione. Stessa tendenza è rilevabile sulla base del dato di flusso visto che anche qui gli over 45 incidono in maniera rilevante con un 23%.

Ciof Senigallia: Stock disoccupati confronto anni 2008-2011

Anno Disoccupati Var. num. anno precedente

Var. % anno precedente

2008 3346 / /

2009 4680 1334 39,8

2010 5374 694 14,83

2011 5717 343 6,38Dati Ciof Senigallia

Il trend di crescita è costante ma in rallentamento.

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Flusso disoccupati 2011 per fascia d'etàFascia d'età Disoccupati

15-24 55525-34 92035-44 783

45 e oltre 715Totale 2970

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e)- Mobilità

La mobilità è una condizione in cui si entra a licenziamento avvenuto dato che fino a che il lavoratore si trova in CIG il rapporto con l'azienda rimane vivo.Anche al riguardo delle iscrizioni alle liste di mobilità analizzeremo sia il dato di flusso che quello di stock.

Mobilità dati di flusso: evidenziano le iscrizioni alle liste di mobilità che si sono avute in un dato periodo, qual'è quello che dal 1 gen 2011 al 31 dic 2011.Il dato di flusso è di 544 iscrizioni presso il Ciof di Senigallia e di queste ben 309 riguardano domiciliati a Senigallia.Se questo dato lo rapportiamo al totale della popolazione in età lavorativa residente, vedremo che a Senigallia la concentrazione a Senigallia è pari a 1,07 che risulta un buon dato rispetto ad esempio ad altri comuni ricompresi nell'ambito territoriale del nostro Ciof come ad esempio Castelleone di Suasa che registra un 2,40 o Ostra Vetere con 1,52.

Flusso mobilità Ciof Senigallia raffronto 2008-2011

Anno Iscritti Variazione %

2008 438 /

2009 789 80,1

2010 670 15

2011 544 19Dati Ciof Senigallia

Nel 2009 apice della crisi si è registrata un'impennata record (80,1%) rispetto al 2008. Dal 2010 si assiste ad una graduale diminuzione anche se poi se consideriamo il dato 2007 (precedente alla crisi) ecco che i dati attuali rimangono alti visto che nel 2007 gli iscritti sono stati 331.

Flusso iscritti mobilità Marche per Ciof anni 2008-2011

Ciof 2008 2009 2010 2011 Quota % 2011

Pesaro 1019 1410 962 972 8,8

Fano 806 1944 1362 1083 9,8

Urbino 459 843 497 539 4,9

Senigallia 438 789 670 544 5

Ancona 1001 1575 1423 1476 13,3

Jesi 611 903 973 962 8,7

Fabriano 737 519 432 439 4

Civitanova 845 1189 976 1063 9,6

Macerata 510 780 740 664 6

Tolentino 496 780 583 446 4

Fermo 1284 1835 1456 1246 11,3

S. Benedetto 917 1012 935 722 6,5

Ascoli Piceno 821 1304 848 900 8,1

Totale 9944 14883 11857 11056 100Elaborazione ORML su dati Job Agency

Variazione positiva 2011 su 2010

Se nel 2010, con l'unica eccezione di Jesi, si erano registrate in tutti i Ciof riduzioni nelle iscrizioni rispetto al 2009, nel 2011 non per tutti si è verificata un'ulteriore riduzione rispetto al 2010 come ad esempio è avvenuto per Senigallia. Però la tendenza generale è quella di una costante diminuzione come ben si evince

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dai totali della tabella di cui sopra.

Tornando al dato senigalliese ed analizzando il flusso delle iscrizioni per fascia d'età avremo il seguente dato:

Ciof Senigallia Flusso mobilita per fascia d'età

Fascia d'età Iscrizioni Quota %

20-24 12 2

25-29 43 8

30-34 87 16

35-39 83 15

40-44 104 19

45 e oltre 215 40Dati Ciof Senigallia

Anche qui il dato over 45 evidenzia una grande criticità.

Se consideriamo il settore aziendale di provenienza vedremo che il 40,26% degli iscritti del 2011 provengono dal manifatturiero. Nel 2010 rappresentavano il 54,33% e nel 2009 il 55,6%.Sicuramente il manifatturiero è il settore che più di tutti ha pagato la crisi ed al suo interno il tessile ed il metalmeccanico sono quelli più colpiti.Altro settore duramente colpito è quello edile che in termini percentuali è comunque in crescendo a differenza del manifatturiero. Dall'edile nel 2011 proviene il 15,99% degli iscritti, mentre nel 2010 la percentuale era del 12,39% e nel 2009 del 11,53%.Oggi la crisi viene ad interessare anche altri settori, tant'è che nel 2011 che nel 2011 gli iscritti provengono anche da altri settori, quali:

– alloggio e ristorazione 10,66% in crescendo nel 2011;– commercio 12,50% in crescendo nel 2011;– servizi d'informazione e comunicazione 5,33% nel 2011 mentre nel 2009 era all' 1,39%

Iscrizioni alle liste di mobilità per tipologia di legge. L 236/93: il licenziamento per giustificato motivo da parte di aziende che occupano meno di 15 dipendenti comporta l'inserimento in liste di mobilità con la procedura della legge 236/93 e cioè senza indennità di mobilità;L 223/91: il licenziamento effettuato da aziende con più di 15 dipendenti prevede l'inserimento nelle liste di mobilità attraverso la procedura previste dall'art. 4 della L. 223/91 (licenziamenti collettivi di almeno 5 dipendenti per motivo di riduzione di personale, chiusura reparti o chiusura attività) e la possibile erogazione dell'indennità di mobilità.

Marche: lavoratori collocati in mobilità per riferimento normativo

Legge 2008 2009 2010 2011 Quota % 2011

L. 223/91 3771 4884 3920 3203 28,9

L. 236/93 6181 10017 7945 7862 71,1

Totale 9952 14091 11865 11065 100Elaborazione ORML su dati Job Agency

Rispetto al 2009 che ha registrato un picco, nel 2010 e nel 2011 si assiste ad una riduzione d'iscrizioni sia in totale, sia in riferimento alle due tipologie.Nel 2011, pur calando le iscrizioni di 800 unità (- 18,3%) ecco che tale diminuzione riguarda prevalentemente la competente indennizzata, infatti quella non indennizzata cala ma di poco rimanendo così pressoché stabile.

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Ciof Senigallia: Flusso iscrizioni liste mobilità per riferimento normativo

Legge 2008 2009 2010 2011 Quota % 2011

L. 223/91 118 259 274 116 21,32

L. 236/93 320 530 386 428 78,68

Totale 438 789 670 544 100Dati Ciof Senigallia

Anche nel senigalliese dopo il picco del 2009 diminuiscono le iscrizioni alle liste di mobilità sia nel totale che nelle due componenti riconducibili al diverso riferimento normativo.Anche nel senigalliese nel 2011 la stragrande maggioranza, il 78,68%, delle iscrizioni sono avvenute con la procedura della legge 236/93. Da qui forte preoccupazione per un minor sostegno del reddito in quanto i licenziati non godono dell'indennità di mobilità ma del sussidio di disoccupazione ordinaria che è più limitato nel tempo e preoccupazione per le minori garanzie nelle procedure di licenziamento.Il dato relativo alle 544 iscrizioni del 2011 è un dato di flusso e quindi riferito alle iscrizioni avvenute nell'arco di tempo 1 gen 2011 – 31 dice 2011.Se consideriamo il dato di stock, riferito cioè a tutti gli iscritti al 31 dic 2011 e quindi considerando le sedimentazione degli anni precedenti, vedremo che il numero degli iscritti è pari a 1176 ( di questi 633 sono domiciliati a Senigallia). Nel 2010 erano 1266, nel 2009 erano 1125.Mentre il dato di flusso permette di quantificare le fuoriuscite dal mercato del lavoro, il dato di stock evidenzia la capacità del mercato di riassorbire i lavoratori estromessi.Da questo punto di vista va detto che nel 2011 diminuisce sia il dato di flusso che quello di stock e questo significa che i nuovi ingressi nelle liste di mobilità sono stati compensati e superati dalle fuoriuscite. Va comunque detto che le fuoriuscite non dipendono solo dal fatto che si è trovata una nuova occupazione ma anche dal fatto che sono decorsi i termini di permanenza che come sappiamo dipendono dall'età del lavoratore.

Ciof Senigallia: Fuoriuscite liste mobilità 2011

Motivo Totale

Scadenza termine 404

Anticipo indennità 6

Avviamento a tempo indeterminato 209

Pensionamento 12Dati Ciof Senigallia

Dei 631 decaduti dalle liste di mobilità nel 2011, ben 404 (64%) lo hanno fatto per scadenza del periodo massimo di permanenza (compresi i differimenti dovuti a periodi di lavoro a tempo det.).209 sono usciti perché hanno trovato un'occupazione e sono stati avviati a tempo indeterminato, 6 perché hanno richiesto la corresponsione anticipata dell'indennità per avviare un'attività di lavoro autonomo e 12 per essere andati nel frattempo in pensione.

Iscrizione liste di mobilità per fascia d'età

Ciof Senigallia: Dati di flusso iscrizioni mobilità per fascia d'età

Fascia Iscritti Quota %

20-24 12 2

25-29 43 8

30-34 87 16

35-39 83 15

40-44 104 19

45 e oltre 215 40

Totale 544 100Dati Ciof Senigallia

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Ciof Senigallia: Dati di stock iscrizioni liste mobilità per fascia d'età

Fascia Iscritti Quota %

20-24 15 1

25-29 62 5

30-34 125 11

35-39 126 11

40-44 216 18

45 e oltre 632 54

Totale 1176 100Dati Ciof Senigallia

5 – Il lavoro accessorio (Voucher)

Disciplinato dagli art. 70,71,72 del D. lgs 276/03 è quella tipologia contrattuale che prevede che la prestazione lavorativa, che dovrà avere carattere meramente occasionale, venga retribuita mediante voucher e cioè con buoni che i datori di lavoro, i cd committenti, possono acquisire presso le rivendite autorizzate.Nella formulazione iniziale il legislatore aveva previsto tutta una serie di limitazioni sia oggettive (riferite a date attività) sia soggettive, infatti tale tipologia la si riservava per soggetti a rischio esclusione sociale o con difficoltà d'inserimento nel mercato del lavoro.Successivi interventi legislativi hanno rimosso molte di queste limitazioni, soprattutto quelle soggettive, ampliando di molto la diffusione della tipologia in esame ed incontrando il favore di molti datori di lavoro tanto pubblici che privati.Altro limite che è venuto meno è stato quello delle trenta giornate annue, così come poi è stato esteso il limite retributivo.Il lavoro accessorio è una tipologia contrattuale per la quale non vige l'obbligo di comunicazione al Ciof relativamente alla costituzione, trasformazione, proroga o cessazione del rapporto di lavoro.

Questa era sostanzialmente la disciplina del lavoro accessorio precedente alla cd “Riforma Fornero” che con la legge n.9 del 28/06/2012 ha apportato profonde modifiche alla sua disciplina snaturando del tutto quelle che erano le originarie intenzioni del legislatore e cioè quelle di limitare soggettivamente il ricorso a tale tipologia a persone a rischio esclusione sociale.La legge n.9/2012 ha modificato gli art. 70 e 72 del D. lgs 276/2003 (decreto attuativo della legge n. 30 la cd. “legge Biagi”).Le novità più importanti introdotti dalla legge n. 9/2012 sono:a) Fase transitoria: “Resta fermo l'utilizzo dei voucher, secondo la previgente disciplina, qualoro questi risultino già richiesti alla data di entrata in vigore della legge n. 9/2012 e cioè il 18/07/2012, comunque non oltre il 31/05/2013;b) Limitazione retributiva: L'iniziale limite retributivo dei 3000 euro per committente era stato esteso a 5000 euro. La “Riforma Fornero” ha mantenuto il valore del limite a 5000 euro ma ha considerato tale valore come percepito da tutti i committenti non riferendolo più ad uno solo.Nel caso di prestazioni rese nei confronti di imprenditori commerciali o professionali il limite per ogni committente è di 2000 euro.c) Applicazione: Altra importante novità è l'estensione del campo d'applicazione che ha portato all'abrogazione delle precedenti limitazioni oggettive ma soprattutto soggettive, dando così all'istituto un indirizzo completamente diverso.Alcune limitazioni sono rimaste per le imprese agricole per le quali dovrà differenziarsi a seconda che il loro volume d'affari sia o meno superiore a 7000 euro.

– superiore a 7000 euro: le prestazioni occasionali di lavoro accessorio sono previste solo per attività agricole di natura stagionale e potranno essere prestate solo da pensionati e giovani minori di anni 25 purchè iscritti ad un corso di studi e purchè tale attività sia compatibile con il corso di studi;

– inferiore a 7000 euro: possono ricorrere al lavoro accessorio senza limitazioni soggettive e per qualsiasi tipologia di lavoro agricolo e quindi non solo stagionale.

Ricordiamo che tale tipologia contrattuale anche se rientra tra quelle sicuramente più spinte ha comunque

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permesso, proprio in agricoltura, di evitare tanto “lavoro nero”.La “Riforma Fornero” ha eliminato i vincoli per l'utilizzo delle prestazioni occasionali di lavoro accessorio da parte di committenti pubblici che prima limitavano il ricorso solo a determinate tipologie di prestazione e per specifiche attività.d) Lavoratori stranieri: il reddito da lavoro accessorio è incluso nell'ammontare di reddito necessario per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno.

Con la “Riforma Fornero” i voucher, cioè i buoni lavoro, sono divenuti orari e sono datati e numerati progressivamente, al fine di combattere il loro uso elusivo che era senza dubbio incentivato dal fatto che il voucher andava a retribuire la prestazione lavorativa senza che la legge definisse se per prestazione da retribuire s'intendeva un'ora, una giornata o altro.

Come sappiamo per il lavoro accessorio non esiste un'efficace rilevazione statistica e ciò perchè per tale tipologia contrattuale non è previsto l'obbligo di comunicazione ai Centri per l'impiego.I voucher possono essere acquistati presso le direzioni dell'Inps, presso le tabaccherie e banche autorizzate (PEA) e per via telematica.Mentre i voucher Pea si considerano su scala regionale, considerando la regione d'emissione che potrebbe essere tra l'altro diversa da quella di utilizzo dato che il voucher può essere utilizzato su tutto il territorio nazionale, quelli venduti per via telematica si considerano e conteggiano su scala nazionale.Per i voucher emessi e venduti dalle Direzioni Inps il dato viene raccolto su base comunale dal 1/10/2011 mentre prima era raccolto su base provinciale.Sulla base di ciò ed in riferimento solo ai buoni venduti dall'Inps di Senigallia dal 01/01/2012 al 31/07/2012 sono stati venduti 23.083 voucher, nella provincia di Ancona ne sono stati venduti 153625 e nella nostra regione ne sono stati venduti 343702.Ai 343702 voucher vanno poi aggiunti i 100313 (voucher Pea) venduti da tabaccai e istituti bancari che come detto prima si conteggiano solo su base regionale.

6 – Stagione estiva 2012 e gli avviamenti nel Ciof di Senigallia

Cercheremo, sulla base dei dati raccolti ed elaborati dal Ciof di Senigallia, di fornire un quadro d'insieme degli avviamenti che si sono avuti nel suo ambito territoriale nel periodo maggio-settembre 2012.

Avviamenti mag-set 2012 Ciof Senigallia

Sesso 2008 2009 2010 2011 2012

Femmine 4034 3788 3873 4085 3938

Maschi 3217 2971 3218 3476 3440

Totale 7251 6765 7091 7561 7378Dati Ciof Senigallia

Partendo dal presupposto che il dato avviamenti 2012 al momento in cui è stato elaborato potrebbe essere incompleto visto che elaborato antecedentemente rispetto al termine ultimo (entro il 20 del mese successivo) delle comunicazioni obbligatorie d'assunzione per gli avviamenti delle pubbliche amministrazioni e per gli avviamenti con la tipologia della somministrazione, il dato che comunque emerge è che gli avviamenti 2012 sono numericamente in linea con quelli dell'anno precedente visto che nel periodo mag-set 2012 si sono registrati 7378 avviamenti contro i 7561 del periodo mag-set 2011 e che come detto sopra il totale 2012 può essere soggetto ad una variazione in aumento.Perciò dopo il picco del 2009 la tendenza è quella di un costante e graduale recupero anche se, come più volte ripetuto, se da una parte la crescita del numero degli avviamenti va visto come una dato senza dubbio positivo, non possiamo non considerare che il dato relativo al totale degli avviamenti risulta essere un dato fine a se stesso se non analizzato considerando le tipologie contrattuali che si sono utilizzate e che ci forniscono un dato importante per stabilire la qualità dei rapporti che si sono instaurati.Il crescente ricorso a forme contrattuali molto flessibili e a contratti di breve e brevissima durata sommata al fatto che il dato avviamenti è riferito ai rapporti instaurati e non ai soggetti avvianti, per cui un soggetto nello stesso periodo può essere avviato più volte, fa si che si potrebbe verificare l'ipotesi per la quale ad un incremento degli avviamenti non corrisponda un incremento delle giornate lavorate.

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale

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Avviamenti Ciof Senigallia settore turistico alberghiero mag-set 2012

Sesso 2008 2009 2010 2011 2012

Femmine 1658 1761 1712 1840 1975

Maschi 1215 1131 1178 1227 1441

Totale 2873 2892 2890 3067 3416Dati Ciof Senigallia

Anche qui l'ambito territoriale considerato è quello del Ciof Senigallia anche se come vedremo il 94% degli avviamenti del settore si concentrano nel nostro comune e cioè sono avviamenti di aziende turistico alberghiere con sede nel nostro comune.Per aziende turistico alberghiere s'intendono:

– attività di servizi di alloggio e ristorazione;– stabilimenti balneari

Il dato che emerge è che quasi il 50% del totale avviamenti 2012 relativi al periodo mag-set sono riconducibili a tale settore che si pone come settore di punta nella nostra città.Il totale avviamenti cresce in maniera costante nelle ultime due stagioni estive, così come del resto limitatamente al settore in oggetto era cresciuto anche nel 2009 e cioè all'apice della crisi quando il totale avviamenti toccava il punto più basso, permettendo a molti lavoratori estromessi dal mercato del lavoro una ricollocazione, seppur temporanea, nel mondo del lavoro.

Avviamenti settore turistico alberghiero comune di Senigallia mag-set 2012

Sesso 2008 2009 2010 2011 2012

Femmine 1509 1664 1771 1771 1863

Maschi 1036 1004 1146 1146 1348

Totale 2545 2668 2680 2917 3211

% su tot. avviamenti

88,58 92,25 92,73 95,11 94

Dati Ciof Senigallia

Come si è detto in precedenza il 94% degli avviamenti del settore in esame nel periodo mag-set 2012 si concentrano nel nostro comune.

Avviamenti Ciof Senigallia settore turistico alberghiero per mese mag-set

Anno Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Totale

2008 666 1074 581 309 243 2873

2009 717 1023 580 342 230 2892

2010 617 1158 657 234 224 2890

2011 596 1254 679 290 248 3067

2012 628 1381 801 342 264 3416Dati Ciof Senigallia

Incidenza percentuale avviamenti per mese settore turistico alberghiero

Anno Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Totale

2008 23,18 37,38 20,22 10,76 8,46 100

2009 24,79 35,37 20,06 11,83 7,95 100

2010 21,35 40,07 22,73 8,1 7,75 100

2011 19,43 40,89 22,14 9,46 8,09 100

2012 18,38 40,43 23,45 10,01 7,73 100Dati Ciof Senigallia

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Nel 2012 la gran parte degli avviamenti si è concentrata, come del resto nel biennio precedente, nel mese di giugno 1381 avviamenti pari al 40,43%. Aumentano rispetto al biennio precedente gli avviamenti di luglio ed agosto. Diminuiscono, in termini percentuali, gli avviamenti del mese di maggio ( 18,38% nel 2012 contro il 19,43 del 2011, il 21,35 del 2010 ed il 24,79 del 2009), anche se in termini numerici il totale avviamenti del 2012 è superiore a quello del 2011 e a quello del 2010 mentre è inferiore al 2009. Pressapoco lo stesso discorso fatto per maggio vale per settembre anche se in termini percentuali il fenomeno è più contenuto.

Dalla tabella di cui sopra risalta senza dubbio il dato di giugno con un forte incremento di avviamenti sia nell'anno in corso che negli anni del biennio precedente (2010 e 2011).La spiegazione di tale fenomeno si può ricondurre al fatto che le strutture ricettive soprattutto ma anche le altre del settore a giugno invece che optare per le classica assunzione trimestrale hanno preferito ricorrere a forme contrattuali più flessibili visto anche che in questo mese la capacità ricettiva delle strutture e tutt'altro che satura. Perciò l'incremento degli avviamenti è proprio da ricondurre al fatto che gli stessi lavoratori sarebbero stati assunti e licenziati più volte.A questo punto non ci rimarrà che analizzare gli avviamenti del settore turistico alberghiero considerando le diverse tipologie contrattuali utilizzate.Rimandiamo alle tabelle seguenti che sia in termini assoluti che percentuali ci illustreranno il fenomeno

Avviamenti settore turistico alberghiero per tipologia contrattuale (valori assoluti)

Contratto 2008 2009 2010 2011 2012

Apprendistato 377 386 370 335 326

Cococo-Cocopro

11 6 13 25 19

Tempo ind. 137 88 93 85 123

Tempo det. 1978 1532 1300 1331 1559

Lavoro intermittente

347 863 1098 1278 1373

Prestazioni occasionali

3 0 3 0 0

Associazione in partecipazione

14 11 13 13 14

Altro 6 6 0 0 2

Totale 2873 2892 2890 3067 3416Dati Ciof Senigallia

Avviamenti settore turistico alberghiero per tipologia contrattuale (valori %)

Contratto 2008 2009 2010 2011 2012

Apprendistato 13 13 13 11 10

Cococo-Cocopro

0 0 0 1 1

Tempo ind. 6 3 3 3 4

Tempo det. 66 53 45 43 46

Lavoro intermittente

13 30 38 42 40

Prestazioni occasionali

0 0 0 0 0

Associazione in partecipazione

1 0 0 0 0

Altro 0 0 0 0 0

Totale 100 100 100 100 100

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Anche nel 2012 la forma contrattuale più utilizzata è stata quella del contratto a tempo determinato, il 46% delle assunzioni nel settore turistico alberghiero è stato effettuato con tale tipologia contrattuale.Nel 2012 è cresciuta l'incidenza di tale contratto sul totale assunzioni tant'è che a differenza di quanto avvenuto dal 2008 e cioè decrescita drastica con proporzionale crescita del ricorso al lavoro intermittente, nel 2012 c'è una crescita del 3%. Siamo ancora lontani dal 2008 quando i contratti a tempo determinato costituivano il 66% del totale assunzioni del settore.Parallelamente subiscono una flessione le assunzioni con contratto di lavoro intermittente (il cd lavoro a chiamata) che nel 2012 rispetto al 2011 subiscono una flessione del – 2%.

E' fondato ritenere che queste variazioni possano ricondursi ai vincoli imposti dalla “Riforma Fornero” al lavoro a chiamata e cioè all'obbligatorietà della comunicazione amministrativa preventiva (sms, fax, pec) per ogni chiamata dello stesso lavoratore. Vincolo questo volto a contrastare ed evitare l'utilizzo distorto di tale tipologia contrattuale, visto che rende impossibili quei comportamenti elusivi degli obblighi contributivi che prima godevano di una sostanziale impunità di fatto visto che non c'era nessun obbligo preventivo alla chiamata ma solo successivo.Sulla base di ciò si può quindi ritenere che alcuni datori abbiano abbandonato la tipologia del lavoro intermittente per tornare a quella dell'assunzione a tempo determinato, magari part-time e quindi non a tempo pieno. Per comprendere ciò analizzeremo gli avviamenti a tempo determinato (tempo pieno e tempo parziale) avvenuti dopo l'entrata in vigore della “Riforma Fornero”, 18/07/2012 e li confronteremo con quelli che nello stesso arco di tempo si sono verificato nel 2011 e nel 2010.

Avviamenti a tempo determinato dal 18 luglio al 30 settembre (valori assoluti)

Tipologia orario 2010 2011 2012

Tempo pieno 57 231 107

Tempo parziale 113 161 388

Totale 170 231 495Dati Ciof Senigallia

Avviamenti a tempo determinato dal 18 luglio al 30 settembre (valori percentuali)

Tipologia orario 2010 2011 2012

Tempo pieno 33,53 29,44 21,62

Tempo parziale 66,47 70,56 78,38

Totale 100 100 100Dati Ciof Senigallia

Dalle tabelle di cui sopra si evince immediatamente come l'incremento delle assunzioni a tempo determinato che si è registrato nel 2012 rispetto al 2011, si concentri tutto in quest'arco di tempo considerato visto che a fronte di un incremento nel periodo maggio settembre di 228 avviamenti, nel periodo 18 luglio – 30 settembre l'incremento è stato di 264 avviamenti.Parimenti risalta un altro dato e cioè che nel periodo 18 luglio – 30 settembre 2012 sono cresciuti le assunzioni a tempo parziale che rappresentano il 78,38% delle assunzioni a tempo determinato mentre nel 2011 rappresentavano il 70,56 e nel 2010 il 66,47%.

Sulla base di quest'ulteriore analisi sembrerebbe confermato il ragionamento fatto sopra al riguardo degli effetti della “Riforma Fornero” sul lavoro intermittente visto e considerato che sempre in relazione al periodo 18 luglio – 30 settembre 2012 le assunzioni a chiamata hanno subito una consistente flessione ( 386 assunzioni nel 2011 contro le 251 del 2012, - 35%).

Il timore che si nutre dinnanzi a tali dati è che proprio per i casi di uso distorto ed elusivo del contratto a chiamata si sia tornati ad utilizzare il contratto a tempo determinato con la formula del part-time che potrebbe dissimulare in realtà un lavoro pieno o per più ore rispetto a quelle per il quale è stato stipulato.

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7- Il lavoro nella Regione Marche: analisi dati Istat relativi al terzo trimestre 2012

Nella nostra regione si continuano a perdere posti di lavoro e la disoccupazione raggiunge livelli record.Sulla base dei dati diffusi da Istat relativamente al terzo trimestre 2012 (luglio-settembre) emerge che il numero degli occupati è pari a 652 mila unità con un calo rispetto al trimestre di 7000 unità pari al – 1%. Netta la differenza di genere, infatti cala del 3% l'occupazione femminile mentre gli uomini hanno un leggero recupero + 0,6% questo in relazione al trimestre precedente, infatti rispetto al dato dello stesso trimestre 2011 si registra un aumento dell'occupazione dell' 1% pari a 7000 unità. Incremento quest'ultimo che riguarda solo l'occupazione maschile mentre cala quella femminile.

Allarmante il quadro della disoccupazione che nel terzo trimestre 2012 registra un tasso dell' 8,00% con 1,3 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2011 e che dall'inizio della crisi è praticamente raddoppiato.Il tasso di disoccupazione femminile è del 9,3% mentre quello dello disoccupazione maschile si attesta al 7,1% che è il valore più alto registrato negli ultimi quattordici anni.Nelle Marche i disoccupati sono 57.000, ben 11.000 in più di quanto registrato nello stesso periodo l'anno scorso.Elevatissimo il numero di coloro che cercano lavoro per la prima volta, sono 12.000 soprattutto giovani e donne. Allarmante il numero di coloro che cercano lavoro dopo aver perduto quello che avevano, sono 30.000.

Il Mercato del Lavoro nelle Marche III trimestre 2012

Voci III trim. 2008

III trim. 2009 III trim. 2010 III trim. 2011 III trim. 2012 Differenza 2012-2011

Occupati 649000 659000 649000 645000 652000 7000

- di cui donne 274000 283000 280000 280000 278000 -2000

Disoccupati 31000 47000 46000 46000 57000 11000

- senza esperienze precedenti

8000 9000 12000 12000 12000 0

- ex occupati 14000 27000 21000 21000 30000 9000

Tasso di disoccupazione

4,50% 6,60% 6.7% 6,70% 8,00% 1,3

- tasso disoccupazione

femminile

6,00% 7,80% 8,40% 8,40% 9,30% 0,9

Il Mercato del lavoro nelle Marche confronto primi tre trimestri 2012

Voci I trimestre 2012 II trimestre 2012 III trimestre 2012

Occupati 636000 659000 652000

- di cui donne n.d. 287000 278000

Disoccupati 62000 59000 57000

- senza esperienze precedenti

11000 13000 12000

- ex occupati n.d 30000 30000

Tasso di disoccupazione 8,90% 8,20% 8,00%

- tasso disoc. Femm. 11,00% 10,30% 9,30%

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