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MASTER BREVE SULLA RENDICONTAZIONE SOCIALE La rendicontazione nelle finanziarie regionali: il caso FINPIEMONTE Biella 13 gennaio 2016
Finpiemonte è la società finanziaria regionale
che dal 1977 opera a sostegno dell’economia
piemontese.
Ente strumentale in house della Regione
Piemonte, che detiene oltre il 96% del capitale
sociale, ha tra i propri Soci di minoranza anche
numerosi Enti Locali e Camere di commercio.
Insieme alle altre Finanziarie regionali Italiane
dal 2014 fa parte dell’Associazione A.N.FI.R.
Identità
Holding di partecipazioni per lo Sviluppo
Finanziaria regionale
Intermediario vigilato Società in house
Per ovviare alla crescente difficoltà con cui la società stessa svolgeva e interpretava i compiti
assegnati con la legge istitutiva del 1976, nel 2007 la Regione Piemonte ha ridefinito sul piano
legislativo e societario la missione e gli obiettivi della finanziaria regionale. Con legge n.
17/2007 ha disposto la scissione del preesistente Istituto Finanziario, in due società distinte.
Finpiemonte S.p.A.
Società a capitale interamente pubblico
Finanziaria regionale a sostegno dello sviluppo e della competitività del territorio
Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.
Società a capitale
misto
pubblico-privato
Holding di partecipazioni
Evoluzione storica
Assetto societario
Finpiemonte svolge funzioni strumentali alle
funzioni della Regione.
La Regione Piemonte esercita su
Finpiemonte un’influenza dominante
tramite direttive che ne coordinano
l’attività, in coerenza con le scelte
strategiche regionali e nomina direttamente
il Consiglio di Amministrazione e il Collegio
Sindacale di Finpiemonte. Capitale sociale € 19.927.297,00
Sistema
creditizio
Sistema
imprese
Finpiemonte
Ruolo Statutario
Concede e eroga finanziamenti e agevolazioni
sotto diverse forme e assume partecipazioni in
ambiti di interesse pubblico
si interfaccia con il sistema del credito, gli enti
previdenziali e gli uffici delle procure
Collabora alla definizione di politiche di
intervento in materia di ricerca e innovazione e
reperisce risorse supplementari (es. BEI)
Svolge attività di consulenza e assistenza a favore
della Regione per progetti di sviluppo territoriale
organigramma aziendale
strutturato su quattro aree
operative, che gestiscono le
attività direttamente orientate
all’offerta di servizi agli utenti e
al funzionamento operativo
della Società
Governance
nuovo Organigramma adottato dal CdA il 19 dicembre 2014
Il bilancio sociale di Finpiemonte nasce dall’esigenza di ottemperare alla disposizione dello statuto sociale
Si Propone di:
integrare le informazioni presenti nei tradizionali documenti contabili, per meglio rappresentare le complesse
e diverse relazioni dell’impresa, passando da una visione economico-finanziario-patrimoniale ad una visione di
responsabilità verso i soggetti interessati all’impresa stessa, i così detti stakeholder
condurre a un cambiamento informativo dell’impresa, non solo “for profit”, ma anche “for value”, finalizzata,
insieme al profitto, anche alla creazione di valore
Intende esternalizzare le scelte operative di Finpiemonte e informare in merito al perseguimento di specifici
obiettivi, creando un dialogo bidirezionale tra l’impresa e i diversi portatori di interessi, grazie al quale da un
lato, manifesta all’esterno le scelte operative intraprese e dall’altro, “ascolta” i bisogni e i punti di vista degli
stakeholder, ottenendo informazioni utili al fine di ridefinire le proprie strategie future.
.
8
PERCHE’ L’ADOZIONE DI UNO STRUMENTO DI RENDICONTAZIONE SOCIALE
Il bilancio sociale di Finpiemonte ASSUME UNA DUPLICE VALENZA:
1) Funzione di comunicazione
2) strumento di pianificazione e programmazione
per perseguire le predette funzioni e’ caratterizzato da 4 elementi fondamentali,
riconducibili al più generale concetto di “responsabilità sociale dell’impresa”:
la volontarietà
l’integrazione rispetto ai classici strumenti di comunicazione e rendicontazione
la tipologia delle informazioni trasmesse
il rapporto con gli stakeholder
. 9
PERCHE’ L’ADOZIONE DI UNO STRUMENTO DI RENDICONTAZIONE SOCIALE
Finpiemonte ha utilizzato l’esperienza maturata dalla Regione Piemonte nel settore della rendicontazione
sociale, frutto della collaborazione interistituzionale intrattenuta con il Dipartimento di Management
dell’Università degli Studi di Torino, Ires Piemonte e Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
di Ivrea, Pinerolo, Torino, che ha portato all’elaborazione del “Manuale Metodo Piemonte per il Bilancio
Sociale”, che “costituisce un modello operativo di riferimento per le Amministrazioni pubbliche che intendano
intraprendere un percorso di rendicontazione sociale”.
Finpiemonte ha usato anche principi desumibili dalle seguenti metodologie, che hanno assunto, nel tempo, la
valenza di standard in materia di rendicontazione sociale:
• la Direttiva della Funzione Pubblica del 17 febbraio 2006 sulla rendicontazione sociale nelle
Amministrazioni Pubbliche (e relative Linee Guida per le Amministrazioni Pubbliche);
• i Principi di redazione del Bilancio Sociale GBS;
• AA 1000 Assurance Standard of AccountAbility;
• lo Standard Global Reporting Initiative - Sector Supplement for Public Agencies;
• i Principi generali e linee guida per l’adozione del Bilancio Sociale nelle Aziende non profit, emanati dal
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti.
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Metodo e fonti/1
Metodo e fonti/2
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La Direttiva 17 febbraio 2006 del Dipartimento della Funzione Pubblica “Rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche”, definisce i presupposi che l’ente deve soddisfare per adottare il Bilancio Sociale: LA DIMENSIONE CONTABILE, in quanto può integrare e rivitalizzare il sistema di rendicontazione dell’uso delle risorse economico-finanziarie già’ adottato secondo le diverse discipline normative vigenti; LA DIMENSIONE COMUNICATIVA, ponendosi, per il suo contenuto, quale strumento di comunicazione interna e di relazione esterna; LA DIMENSIONE DI FUNZIONAMENTO, in quanto responsabilizza le amministrazioni alla sostenibilità della spesa pubblica, anche con riferimento ai nuovi vincoli posti dal patto di stabilità europeo e dalle azioni di risanamento del deficit pubblico; LA DIMENSIONE STRATEGICO-ORGANIZZATIVA, come strumento efficace per riorientare, nell’ottica del cittadino, i processi di pianificazione, programmazione e controllo e per ripensare l’assetto organizzativo dell’ente; LA DIMENSIONE PROFESSIONALE, in quanto orienta l’organizzazione del lavoro alla consapevolezza e al miglioramento dei risultati prodotti per i destinatari, valorizzando e sviluppando le competenze e le professionalità e fornendo nuove occasioni di motivazione e di responsabilizzazione degli operatori.
Principali caratteristiche metodologiche
• Bilancio suddiviso in tre sezioni
1. Identità: la storia, i principi ispiratori, la missione e il ruolo di Finpiemonte in particolare nei confronti dei propri stakeholder
2. Rendiconto economico: i numeri dell’anno di attività
3. Relazione sociale: le attività realizzate sugli assi di rendicontazione
• Bilancio redatto internamente con approccio “endogeno”
• Bilancio validato da ente esterno
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13
Principali attività
• definizione dello schema metodologico, conforme al manuale metodo Piemonte;
• definizione del cronoprogramma;
• individuazione degli esponenti dell’Università e dell’ODCEC per Comitato Scientifico, Comitato di
Processo e Gruppo di Validazione
• costituzione dei gruppi di lavoro aziendali
• attività per la redazione del bilancio sociale: raccolta dati dalle strutture aziendali, rilettura in
chiave sociale dei documenti contabili e stesura del documento a cura dei gruppi di lavoro
aziendali;
• validazione da parte dei membri del gruppo di studio Metodo Piemonte del ODCEC;
• presentazione e pubblicazione del bilancio sociale.
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anno di rendicontazione tema portante formato extra Peculiarità e novità
2010 identità cartaceo e digitale Terminato nell’autunno 2011
2011 trasparenza cartaceo e digitale
Redatto in contemporanea col bilancio di esercizio Prime testimonianze stakeholder
2012 Dietro le quinte cartaceo e digitale sintesi e video
Riduzione stampe cartacee a favore di sintesi e video Roadshow per divulgazione
2013 Ruolo di ponte cartaceo e digitale sintesi e video
Focus sugli intangibili Nuovo modo di calcolare l’effetto leva rettificato
2014 Riorganizzazione e concretezza cartaceo e digitale Grafica realizzata internamente
•2007: nuovo statuto della finanziaria, in cui si parla di bilancio sociale •2010: primo anno di rendicontazione sociale, scelta impostazione metodologica, creazione dei gruppi di lavoro e ampio spazio dedicato all’identità •2011: scelta della trasparenza come messaggio chiave dell’anno •2012: il ruolo della finanziaria e l’operatività vengono illustrati, si aggiungono sintesi e video per una migliore divulgazione •2013: più incentrato sui riflessi che l’agire societario provoca (outcome) e sugli intangibili •2014: dedicato a rinnovamento e concretezza
Alcuni anni di esperienza: il percorso della rendicontazione sociale in Finpiemonte
• Dati di bilancio rielaborati: presentati nel rendiconto economico si riferiscono a risorse attratte,
valore economico direttamente generato (proventi finanziari e di gestione), analisi di efficienza
• Dati relativi alle attività interne: principalmente esposti nella relazione sociale, riguardano l’attività
gestionale della Società quali numero di comitati organizzati, domande ricevute, rendiconti
esaminati, revoche avviate, progetti gestiti, relazioni con gli utenti
• Dati relativi alle agevolazioni gestite: esposti nella relazione sociale vengono elaborati tramite il
sistema informatico gestionale e si riferiscono a tipologia di agevolazione, concessioni e erogazioni
effettuate, caratteristiche dei beneficiari (numero, tipologia, collocazione geografica)
• Indicatori di risultato: sono indicatori creati per il bilancio sociale e calcolati ogni anno, quali l’effetto
moltiplicatore e l’effetto leva
• Approfondimenti ad hoc rispetto a temi rilevanti nell’anno: variano di anno in anno, a seconda del
tema o delle richieste emerse nel tempo
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Dati e fonti
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Valore economico distribuito (pari a circa 18 milioni di euro nel 2014)
Dati di bilancio rielaborati
Dimensione delle imprese che hanno ricevuto agevolazioni nel 2014
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Distribuzione delle risorse per tipologia di agevolazione
Dati relativi alle erogazioni
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Verso il Bilancio Sociale 2015
1. Monitoraggio
2. Valutazione di impatto
3. Comunicazione/relazione con i beneficiari
4. Bilancio sociale ‘consolidato’
Il monitoraggio
identità rendiconto economico
relazione sociale
Definizione azioni
strategiche
Valore economico generato e distribuito
Agevolazioni e strumenti
finanziari
>>
>>
>>
Analisi di efficienza risorse impiegate/erogazioni
risorse impiegate/(erogazioni+concessioni) analisi di benchmark (altre finanziarie)
Indicatori quantitativi: n°/importo
concessioni, n°/importo erogazioni, effetto leva
Indicatori qualitativi: monitoraggio processi
operativi
monitoraggio
Grado di implementazione azioni strategiche
Il monitoraggio dei processi operativi/1
Individuazione dei processi oggetto di monitoraggio
Individuazione parametri di valutazione
Estrazione/raccolta dati e analisi
Individuazione azioni correttive e di miglioramento
Follow up implementazione azioni di miglioramento
• Valutazione delle performance interne, sulla base dell’analisi di parametri di efficacia
• Individuazione delle cause di ritardo
• Definizione aree di miglioramento Efficacia
Il monitoraggio dei processi operativi/2
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L’attività consente di tracciare costantemente l’iter di ogni pratica, individuando le criticità e definendo di conseguenza azioni correttive e/o ulteriori implementazioni del sistema informatico.
Agevolazioni e Strumenti Finanziari
Gestione della Relazione con gli Utenti
L’attività consente di monitorare le richieste di informazioni e richieste da parte degli utenti, rispettando i criteri di tempestività, completezza, chiarezza espositiva e cortesia.
Inoltre, nel corso dell’esercizio 2016, verrà avviato il monitoraggio delle attività svolte dal settore Amministrazione, Finanza e Controllo di Gestione.
Amministrazione, Finanza e Controllo di Gestione
L’attività consente di monitorare la corretta gestione operativa dei documenti contabili, il rispetto dei termini previsti dalle normative vigenti e il loro tempestivo aggiornamento.
Controlli
La valutazione di impatto/1
La valutazione di impatto consente di misurare gli effetti prodotti dai finanziamenti pubblici su diverse dimensioni dei beneficiari.
1. Quali indicatori devono essere valutati? • addizionalità negli input: es. per agevolazioni a sostegno di R&I, spesa R&I o numero di addetti R&I • addizionalità negli output: es. per agevolazioni a sostegno di R&I, brevetti e innovazioni di
prodotto/processo effettivamente introdotte o considerando variabili di tipo economico (fatturato, occupazione, produttività del lavoro)
• addizionalità nei comportamenti: es. per agevolazioni a sostegno di R&I, maggiore propensione a svolgere attività più complesse e rischiose, maggiore ricorso a rapporti di collaborazione, accresciute competenze gestionali nelle attività R&I
2. Quali sono i metodi più adeguati per condurre la valutazione? • case studies • analisi statistico/econometriche
3. Su quali agevolazioni si può condurre la valutazione? N.B. indicatori e metodi cambiano in relazione alla tipologia di agevolazione considerata 4. Su quale orizzonte temporale ha senso ragionare? minimo 3 anni (agevolazioni fino a 2011)
La valutazione di impatto/2
Due tipologie di agevolazioni: 1. Agevolazioni gestite in partnership con le società partecipate
• Sovvenzione Globale Spinoff della ricerca pubblica • Poli di innovazione
2. Strumenti finanziari a sostegno delle imprese
• Innovazione PMI Ri3 • Prestiti partecipativi • Fondo di garanzia grandi imprese
La valutazione di impatto/3
Sovvenzione Globale Spinoff della ricerca pubblica Indicatori di realizzazione • Imprese costituite a seguito dei servizi offerti dagli incubatori nel periodo 2009-2013 = 62 • Contributi erogati alle imprese spinoff= 535.962 Euro • Occupazione diretta creata = 234 • Occupazione indiretta creata = 163 Indicatori di impatto • Quante imprese sono ancora operative a 3 anni dalla costituzione? • Qual è il loro fatturato? • Qual è la loro patrimonializzazione? Registro imprese start up • Quanti addetti hanno? • …..
Finpiemonte, declinando la propria funzione di FINANZIARIA REGIONALE, ha avviato e attuato un processo
aziendale di responsabilità e rendicontazione sociale volto a rendere conoscibile e trasparente l’utilizzo delle
risorse pubbliche a favore del territorio.
INTENDE ESTENDERE IL METODO ALLE PROPRIE SOCIETA’ PARTECIPATE
La rendicontazione sociale ha consentito di realizzare, in armonia con i riferimenti metodologici citati, i
seguenti obiettivi:
chiara formulazione dei valori e delle finalità che presiedono all’azione di Finpiemonte e l’identificazione
degli obiettivi programmatici;
coinvolgimento di tutta la struttura interna;
efficiente attività di rendicontazione, con allineamento dei documenti aziendali;
una buona analisi dei risultati per individuare obiettivi di miglioramento;
continuità.
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CONCLUSIONI – RISULTATI