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continua a pag. 12 L’Intervento “N on so se quella vista in commissione sia la vecchia Lega o la Lega 2.0. So, solo, che è finito il tempo degli slogan e delle chiacchiere. A noi legislatori è richiesto di fare buone leggi, soprattutto utili, non di af- fermare vuoti principi come ‘prima il Veneto’. E’ finito il tempo degli slogan. La casa serve a chi non ce l’ha di Stefano Peraro - consigliere regionale dell’Udc I lavori del casello proseguono a pieno ritmo Martellago pag. 6 Videosorveglianza, si parte dai cimiteri Noale pag. 8 pag. 8 Tangenziale sud, continua la guerra fra comuni Salzano contrario. I lavori dureranno un anno, con l’obiettivo di concluderli per fine 2014 N essun accordo sulla bretella di via Me- strina a Noale, mentre il presidente del Veneto Luca Zaia firma il decreto dando il via libera alla tangenziale sud di Scorzè. Sono settimane calde per definire il futuro della viabilità di quest’area del Mi- ranese nord. Anche se le polemiche non ac- cennano a finire. Intanto la conferenza dei servizi sul nodo di via Mestrina, che ha visto il secco e unico no di Salzano, rappresenta- to dal sindaco Alessandro Quaresimin, tra i nove enti seduti attorno al tavolo all’ipotesi di strada di collegamento tra via Mestrina e via Cornarotta a Robegano. “Con questa posizione – dice l’assessore alla Viabilità di Noale Luciano Gobbato – Salzano si assu- me una grossa responsabilità nei confronti dei cittadini, non solo di Noale ma anche di quelli residenti all’incrocio del Pioppeto e delle famiglie che presto andranno ad abita- re nella vicina nuova lottizzazione”. Cele- ghin chiede al collega Quaresimin di fare un passo indietro. “L’opera è fondamentale per tutta la zona – osserva – al punto che sulla rotonda sarebbe realizzata una pista ciclo- pedonale. Condivido le perplessità espresse a suo tempo da Salzano sul cambio di rotta del secondo stralcio del primo lotto della variante alla Noale ma ora non possiamo perdere un’occasione così importante per i cittadini e le aziende del Miranese. In ogni caso, presenteremo il progetto ai residenti di via Mestrina e poi, in caso di immobilità, procederà in altre sedi istituzionali”. Quare- simin spiega i motivi della contrarietà del suo Comune. Aumenta l’Irpef, scoppiano le polemiche Scorzè pag. 10 del Miranese Nord Periodico d’informazione locale. Anno XX n.87 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it SCORZE’, RESTAURATO L’ALTARE DELLA CHIESA Ora si può dire che il restauro della chiesa di Scorzè è stato completato. Con l’inaugurazione del nuovo altare du- rante la recente Festa di San Benedetto Abate, alla presenza del vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin, si è chiuso un ciclo di lavori iniziati nell’inverno 2012. pag. 10 Entra in Rete con noi! www.lapiazzaweb.it il sito del giornale FUSIONI TRA COMUNI, REFERENDUM SENZA QUORUM pag. 4-5 Fusioni, unioni, convenzioni, accor- di, referendum il Veneto sta vivendo la stagione delle aggregazioni fra municipi: una via per la sopravvivenza , ossia un modo per tagliare le spese e far quadrare i bilanci sempre più penalizzai dai mancati trasferimenti EDITORIALE Ogni governo per la sua stagione di Mauro Gambin* L ’estate porta con se’ la voglia di evasione e di leggerezza. Anche noi, della reda- zione de La Piazza, abbiamo deciso di assecondare la stagione e di restare sul leg- gero con questo numero, infondo, abbiamo pensato, sotto l’ombrellone abitualmente ci si porta un “romanzetto”, la settimana enigmi- stica, al più, due pagine da sfogliare tra una pennichella e la partita a bocce. Le vacanze del resto sono questo: un solco profondo nel- la sabbia, scavato con il piede, per dividere il relax dalla vita di tutti i giorni. Basta crisi, ba- sta problemi, basta seccature e arrabbiature, le vacanze sono l’opportunità di capire come sarebbe la vita se non fosse stato inventato il lavoro, se non esistessero le incombenze e i piccoli dispiaceri di tutti i giorni e magari se non fossimo gli italiani in crisi da quasi cinque anni. Ogni tanto, comunque, occore staccare la spina... Che fortuna, dunque, avere una classe politica che fa di tutto per distrarci. Con largo anticipo su Caronte, Minosse e tutti gli anticicloni carichi di afa che arrivano dall’Ade, il governo balneare ci ha dato anti- cipazione di tutti i giochi da spiaggia che sa- ranno in voga per l’estate. Dal ping-pong tra temi etici e omofobia al boomerang con Imu e Ici, al tiro della giacca del Presidente Napo- litano fino alle barzellette sconce di Calderoli, continua a pag. 3 *[email protected] SPACCIO DI FABBRICA: VIA BRUNACCI, 10/C MARGHERA (VE) ZONA PANORAMA TEL. 041 922692 marghera@dormiflex.it FABBRICA: VIA A. GRANDI, 13 SANTA MARIA DI SALA (VE) TEL. 041 5730800 www.dormiflex.it Studio Dentistico CARRARO PAOLO Uno staff di professionisti qualificati per la tua salute orale ZONA DI NOALE DA PAG 18 A PAG 19 TROVI L’INSERTO WIND

Miranese nord lug2013 n87

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Miranese nord lug2013 n87

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continua a pag. 12

L’Intervento

“Non so se quella vista in commissione sia la vecchia Lega o la Lega 2.0. So, solo, che è finito il tempo degli slogan e delle chiacchiere. A noi legislatori è richiesto

di fare buone leggi, soprattutto utili, non di af-fermare vuoti principi come ‘prima il Veneto’.

E’ finito il tempo degli slogan. La casa serve a chi non ce l’ha

di Stefano Peraro - consigliere regionale dell’Udc

I lavori del casello proseguono a pieno ritmo

Martellago

pag. 6

Videosorveglianza, si parte dai cimiteri

Noale

pag. 8

pag. 8

Tangenziale sud, continua la guerra fra comuniSalzano contrario. I lavori dureranno un anno, con l’obiettivo di concluderli per fine 2014

Nessun accordo sulla bretella di via Me-strina a Noale, mentre il presidente del Veneto Luca Zaia firma il decreto

dando il via libera alla tangenziale sud di Scorzè. Sono settimane calde per definire il futuro della viabilità di quest’area del Mi-ranese nord. Anche se le polemiche non ac-cennano a finire. Intanto la conferenza dei servizi sul nodo di via Mestrina, che ha visto il secco e unico no di Salzano, rappresenta-to dal sindaco Alessandro Quaresimin, tra i nove enti seduti attorno al tavolo all’ipotesi

di strada di collegamento tra via Mestrina e via Cornarotta a Robegano. “Con questa posizione – dice l’assessore alla Viabilità di Noale Luciano Gobbato – Salzano si assu-me una grossa responsabilità nei confronti dei cittadini, non solo di Noale ma anche di quelli residenti all’incrocio del Pioppeto e delle famiglie che presto andranno ad abita-re nella vicina nuova lottizzazione”. Cele-ghin chiede al collega Quaresimin di fare un passo indietro. “L’opera è fondamentale per tutta la zona – osserva – al punto che sulla

rotonda sarebbe realizzata una pista ciclo-pedonale. Condivido le perplessità espresse a suo tempo da Salzano sul cambio di rotta del secondo stralcio del primo lotto della variante alla Noale ma ora non possiamo perdere un’occasione così importante per i cittadini e le aziende del Miranese. In ogni caso, presenteremo il progetto ai residenti di via Mestrina e poi, in caso di immobilità, procederà in altre sedi istituzionali”. Quare-simin spiega i motivi della contrarietà del suo Comune.

Aumenta l’Irpef, scoppiano le polemiche

Scorzè

pag. 10

del Miranese Nord

Periodico d’informazione locale. Anno XX n.87 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

Scorze’, reStaurato l’altare della chieSa

Ora si può dire che il restauro della chiesa di Scorzè è stato completato.

Con l’inaugurazione del nuovo altare du-rante la recente Festa di San Benedetto

Abate, alla presenza del vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino

Gardin, si è chiuso un ciclo di lavori iniziati nell’inverno 2012.

pag. 10

Entra in Rete con noi!

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fuSioni tra comuni, referendum Senza quorum

pag. 4-5

Fusioni, unioni, convenzioni, accor-di, referendum il Veneto sta vivendo la

stagione delle aggregazioni fra municipi: una via per la sopravvivenza ,

ossia un modo per tagliare le spese e far quadrare i bilanci

sempre più penalizzai dai mancati trasferimenti

EditorialE

Ogni governo per la sua stagione di Mauro Gambin*

L’estate porta con se’ la voglia di evasione e di leggerezza. Anche noi, della reda-zione de La Piazza, abbiamo deciso di

assecondare la stagione e di restare sul leg-gero con questo numero, infondo, abbiamo pensato, sotto l’ombrellone abitualmente ci si porta un “romanzetto”, la settimana enigmi-stica, al più, due pagine da sfogliare tra una pennichella e la partita a bocce. Le vacanze del resto sono questo: un solco profondo nel-la sabbia, scavato con il piede, per dividere il relax dalla vita di tutti i giorni. Basta crisi, ba-sta problemi, basta seccature e arrabbiature, le vacanze sono l’opportunità di capire come sarebbe la vita se non fosse stato inventato il lavoro, se non esistessero le incombenze e i piccoli dispiaceri di tutti i giorni e magari se non fossimo gli italiani in crisi da quasi cinque anni. Ogni tanto, comunque, occore staccare la spina... Che fortuna, dunque, avere una classe politica che fa di tutto per distrarci.

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continua a pag. 3*[email protected]

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Miranese Provincia Regionemartellago

pag. 6

La biblioteca di Maerne va a gonfie vele

Salzano

pag. 8

Via libera al bilancio di previsione

baSket

pag. 26

Umana Reyer, una stagione da ricordare

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Martellago, Noale, Salzano, Scorzè per un numero complessivo di 16.429 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:

Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 28 luglio 2013Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

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La crisi continua a morderelavoro, procedure

di mobilità in aumento

Le aziende veneziane continuano ad essere in difficoltà ed, esau-riti gli ammortizzatori sociali, finiscono per

licenziare in modo consistente. Sono impietosi anche nel 2013 i numeri della crisi - così com’è vista dalla Provincia che negli ultimi 4

anni è stata impegnata a seguire 2200 vertenze sindacali - illustrati dall’assessore

provinciale al Lavoro Paolino D’Anna nel corso della seduta del 13 luglio alla

Sesta commissione (lavoro). Nel periodo gennaio-maggio sono sono state concluse

136 procedure di crisi che hanno coinvolto 3431 lavoratori, con l’applicazione della Cassa integrazione straordinaria e mobi-lità. Più nel dettaglio si evince il calo dei

lavoratori coinvolti dalla Cigs pari al 15%, mentre il numero dei lavoratori per i quali è prevista l’applicazione della mobilità è cresciuto del 139%, passando da 661

lavoratori nel 2012 a 1577 nel 2013. In effetti, numerose aziende che hanno

duvuto ricorrere all’applicazione della Cigs per affrontare la crisi nel 2012 una volta esauriti gli ammoritizzatori sociali e non avendo superato la crisi, sono state costrette a procedere con i licenziamenti del personale, e quindi con il ricorso alla

mobilità. E’ il settore metalmeccanico quello in cui si conta il maggior numero di procedure di crisi aziendali concluse,

44 con 1128 lavoratori coinvolti, seguito dall’edilizia, 19 procedure e 498 lavorato-

ri. In quello del legno e dell’arredamento sono state 11 le procedure concluse e

185 i lavoratori coinvolti.Anche i settori del commercio, il terziario, il vetro e il chimico risultano colpiti in modo

sensibile dalla crisi con rispettivamente 180, 185, 273 e 342 lavoratori coinvolti. Si tratta di un bilancio preoccupante che costringe la Provincia ad un confronto con le organizzazioni sindacali, in programma a stretto giro, per valutare attentamente

la situazione cccupazionale nel difficile momento che sta attraversando il territorio

provinciale.

Lido di VeneziaSerata di concerto Sulla Spiaggia

La spiaggia, una splendida cornice na-turale per serate di danza e musica. Si avvia a conclusione la rassegna “Amo-re e musica: l’altra metà del cielo”. Si tratta di una serie di concerti sulla spiaggia libera Arena BleuMoon del Lido di Venezia, iniziata lo scorso 29 giugno organizzata dal Circolo culturale Il Suono Improvviso in collaborazione con la Municipalità Lido Pellestrina e Venezia Spiagge Spa. Il programma prevede il prossimo 24 agosto l’ultimo concerto di dance music con Maria Dal Rovere. L’inizio è programmato alle 21.15. Lo spettacolo è gratuito. Info [email protected]

Abbonamenti Actv e Atvocontributi per famiglie a baSSo reddito

Il contributo istituito nei mesi scorsi dall Provincia di Venezia non è ancora esaurito e possono beneficiarne anche altri nuclei familiari. Si tratta dei 70mila euro messi a dispo-sizione per distribuire a condizioni age-volate abbonamenti annuali al trasporto pubblico locale extraurbano Actv e Atvo. L’iniziativa è a favore di famiglie di al-meno tre persone, a basso reddito, e per incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico come sostegno alle azioni di riduzione delle emissioni inquinamenti derivanti dal traffico privato. Possono presentare richiesta i residenti in un comune della provincia di Venezia; che appartengono a famiglie con nucleo familiare con reddito Isee di 11 mila 911euro per famiglia di 3 persone, fino ad un reddito Isee di 20 mila euro per famiglia di 8 persone;con in famiglia una persona già titolare di un abbonamento annuale extraurbano valido e pagato a prezzo intero. Info presso il Servizio trasporti, Alessandro Leon tel. 041.2501907, Maria Berga-masco tel. 041.2501983.

provincia

pag. 16

Grandi navi, soluzioni entro ottobre

Spazi aperti

pag. 21

Del Piero a Jesolo con la sua squadra australiana

perSonaggio

pag. 22

Carlo Boscolo, il poeta-ortolano che racconta Sottomarina

economia

pagg. 28 e 31

Ecobonus per sostenere il mercato immobiliare

arte

Sarmede, il paese delle fiabe, ad ottobre “Le immagini della fantasia”

pag. 33

EditorialE

Ogni governo per la sua stagione che tra l’altro racconta sempre quella in cui c’è un italiano preso per il sedere, un padano nelle veci del tedesco e un africano da

rimandare a casa, è stato tutto un susseguirsi di animazioni intervallate da giochi enigmistici: il rebus sul caso Shalabayeva, ad esempio, è ancora da decifrare, il ministro degli Interni, Angelino Alfano, centra o non c’entra? E poi ancora: dopo la condanna a 4 anni di carcere il Cavaliere sconterà la pena ai domiciliari oppure verrà affidato ai servizi sociali? Sarà Marina Berlusconi a prendere la guida del redivivo “Forza Italia”, o sarà qualcun altro? Angelino Alfano centra o non c’entra? Sarà sufficiente sospendere Miss Italia per sollevare il livello culturale del paese? Ancora: Mattarellum o Porcellum? Ma per carità, non mettiamo troppa carne al fuoco... fa già tanto, tanto, caldo.

Anche all’interno del Pd la colonnina di mercurio è salita rapidamente durante le ultime settimane. La data del congresso, infatti, ha preso la forma del miraggio, scomparendo e riapparendo come un’oasi nell’orizzonte reso incerto della calura del deserto. Per fortuna che anche qui gli svaghi non mancano. Gli iscritti come i vertici del partito, divisi in varie squadre (o correnti), come nei Giochi senza frontiere, hanno iniziato a confrontarsi in piccole sfide, più che altro si tratta di giochi di pazienza o di abilità. Piace molto, ad esempio, il gioco delle “caselle”, con Matteo Renzi da posizionare, oppure il “cerca l’intruso tra i votanti delle primarie”, e il classico, ma molto divertente nella sua veste da spiaggia, “gioco della torre” anche se ormai inizia a scarseggiare il numero di quelli da buttare di sotto.

Svaghi a non finire...l’estate è così, porta a perder tempo, all’evasione, a divagare ... poi per fortuna viene settembre e si ritorna a fare le cose sul serio.

segue da pag. 1

di Mauro Gambin

4 Argomento del mese

pa.tre.ve.

Città Metropolitana. Manildo dice sì

La città Metropolitana tra Padova Venezia e Treviso può andare avanti a tutta forza ora che sulla sedia di primo cittadino di Treviso

non c’è più un leghista, ma un uomo del Pd e cioè Giovanni Manildo. Fino ad ora infatti la città Metropolitana era stata fortemente voluta dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e da Flavio Zanonato ora ministro dello Sviluppo Economi-co. Dopo l’approvato decreto svuota province per i presidenti di quegli enti locali di Venezia, Padova e Treviso c’è poco da fare. Per Giovanni Manildo sindaco di Treviso la città Metropolitana è un traguardo un ente da abolire. “E’ chiaro - dice Manildo in una nota sull’argomento - che il

processo di riforma non si può fermare, abbiamo assolutamente bisogno di ridurre la spesa pubblica e realizzare risparmi nei costi fissi. E’ evidente che le Province non hanno reali competenze nella gestione dei servizi, i poteri sono stati trasferiti ai Comuni e quindi il processo non si può fermare. La Città metropolitana è il traguardo del processo di revisione istituzionale. Lo dico chiaramente: Treviso vuole collaborare con Padova e Venezia per la costruzione della grande città Metropolitana del Veneto”. A.A.

Fusioni, unioni di Comuni, convenzioni, accordi, referendum: in Veneto siamo nel pieno della stagione delle aggregazioni, un processo che si sta compiendo non senza polemiche e

colpi di scena, sulla spinta di necessità di bilancio ed esigenza di far quadrare i conti di fronte ai sempre più magri trasferimenti statali. Ormai il federalismo in una delle regioni chiave del Nord è decisamente passato in secondo piano, scavalcato nell’agenda delle priorità dalle scadenze imposte ai Comuni i quali più che all’autonomia pensano alla sopravvivenza, meglio se “in squa-dra” con il territorio. Luglio è stato decisamente il mese delle fusioni che ha visto protagonisti amministrazioni locali grandi e piccole pronte ad avviare il cammino che porterà ad ottenere nuove e più grandi municipalità. Alcuni amministratori non na-scondono che l’esigenza nasce soprattutto da motivazioni econo-miche e coglie al balzo la palla dei finanziamenti stanziati dalla Regione proprio per favorire i processi di unione. Quanti di questi poi andranno a buon fine sarà tutto da vedere, saranno decisivi anche i referendum, sui quali si sta lavorando per l’abolizione del quorum. Nei prossimi mesi, infatti, nei Comuni avviati verso la fusione i cittadini saranno chiamati ad esprimersi e l’orienta-mento veneto è quello di favorire le consultazioni eliminando il quorum, il tetto minimo di votanti sotto il quale la consultazione

non sarebbe valida. Un primo passo lo ha fatto la commissione Affari istituzionali del Consiglio veneto, presieduta da Costantino Toniolo (Pdl), approvando un progetto di legge che abolisce il quorum. La commissione ha modificato in senso estensivo la proposta iniziale della Giunta, che ipotizzava un quorum del 30 per cento degli aventi diritto al voto per le consultazioni relative a variazioni delle circoscrizioni comunali. “In questa fase di riordi-no e riorganizzazione della geografia amministrativa territoriale meglio favorire e incentivare il più possibile i processi di fusione proposti dalle amministrazioni comunali”, hanno argomentato i consiglieri del Pd Piero Ruzzante e Franco Bonfante, incontran-do il sostegno anche di Stefano Valdegamberi di Futuro popolare e dei rappresentanti della Lega. Unica voce in dissenso il capo-gruppo del Carroccio Federico Caner, fautore della soglia minima del 30 per cento degli aventi diritto al voto. Ma la sua opinione, allineata a quella dell’assessore agli enti locali Roberto Ciambetti, è rimasta isolata anche all’interno del gruppo. Vittorino Cenci (Lega) ha ricordato che la volontà dei cittadini è già rappresenta-ta dai consigli comunali che propongono e approvano i progetti di fusione o di modifica dei confini. E Giovanni Furlanetto, sempre della Lega, ha salutato l’opzione per “zero quorum” votata dalla commissione come “il primo vero provvedimento di semplifi-

cazione approvato in tre anni e mezzo di legislatura”. Si dice perplesso Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo Pdl, preoccu-pato per la democraticità dei referendum: “Senza quorum– ha spiegato – a decidere l’esito della consultazione su una proposta di fusione comunale potranno essere anche solo tre persone. Il referendum risulterebbe valido anche se nessun cittadino si recas-se alle urne”. Preoccupazioni inutili, secondo Piero Ruzzante, visto che “la consultazione referendaria è strumento di garanzia per i contrari alla fusione, non certo per i favorevoli”. Il progetto di legge dovrà comunque passare al vaglio del Consiglio regiona-le. Se per le fusioni la strada sembra spianata sul destino delle Province la politica veneta continua ad essere divisa. La recente sentenza con cui la Consulta ha bocciato la riorganizzazione delle province ha riaperto i giochi e rimesso in discussione il ruolo di queste amministrazioni. I presidenti provinciali insistono sul fatto che i veri risparmi si fanno altrove, non tagliano o accorpando le Province, ente intermedio che esiste da ben prima delle Regioni. Ma i distinguo sono molti, dalla Lega al centrosinistra, con l’ag-giunta del confronto - scontro sulla città metropolitana Padova -Treviso - Venezia. C’è anche chi chiede che si torni subito al voto nelle province commissariate di Belluno e Vicenza.

di Alessandro Abbadir

Centrosinistra favorevole restano

i dubbi da parte di alcuni esponenti

di centrodestra

Il nodo Province: la sentenza

della Consulta riaccende gli animi e c’è chi

chiede di tornare al voto

REFERENDUM AGEVOLATISi moltiplicano in tutta la Regione

le iniziative dei Comuni interessati ad unire le forze con le Unioni, le convenzioni ma soprattutto la scelta più

radicale della fusione, dettata anzitutto da necessità economiche.

Al vaglio del Consiglio Regionale il progetto di legge sull’eliminazione

del tetto minimo di votanti perché le consultazioni siano valide Fusioni più facili con il quorum zero

Giovanni Manildo

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Francesca Zaccariotto

10 Argomento del mese

A Venezia

In Provincia Zaccariotto contraria al ddl “svuota province” La Provincia di Venezia è nettamente contraria al disegno di legge “svuota province”

e all’istituzione delle 10 città metropolitane recentemente avallato dal Consiglio dei Ministri. A prendere posizione direttamente è la presidente Francesca Zaccariotto

“Questo disegno di legge - spiega la Zaccariotto - è confuso, e profondamente irrispetto-so nei confronti di chi è stato democraticamente eletto, di chi conosce e governa il ter-ritorio. Finirà per aumentare l’incertezza in cui già ci siamo trovati ad operare in questi ultimi tre anni. Sembra anzi più confuso di quello appena cassato dalla Corte costituzio-nale, perché ripropone, rendendole più complicate, le stesse soluzioni che ormai da anni i diversi Governi, con il pretesto dell’urgenza, tentano di realizzare. Si procede con una fretta sospetta, e in anticipo allo stesso disegno di legge costituzionale presentato per la soppressione delle province, che sta procedendo in parallelo. Ci ritroviamo a rivivere la stessa situazione vissuta con il governo Monti, che ha generato solo altri problemi, altri costi, altra burocrazia”. La Zaccariotto fa dei rilievi al Governo. “I comuni e le province non possono essere soppressi ai sensi dell’art. 138 della Costituzione- spiega- ma non possono neppure essere svuotati delle funzioni, come questo disegno propone, senza violare la stessa costituzione. E neppure, a Costituzione vigente, può essere escluso il carattere democratico degli organi di governo delle province e delle Città metropolitane. Sulle città metropolitane, il progetto propone soluzioni paradossali. Se è vero che le Province possono essere soppresse solo per revisione costituzionale, come è possibile sopprimere con legge ordinaria 10 Provincie per sostituirle con 10 Città metropolitane? Per giustifi care l’istituzione di un nuovo ente come la città metropolitana, occorrerebbe avere chiarezze sulle funzioni, sui contenuti, ma questa chiarezza ancora non c’è. Anzi, a dispetto della semplicità e comprensibilità che dovrebbe avere la legge, non si capisce quali funzioni il nuovo disegno di legge vorrebbe assegnare alle Città metropolitane”. La Zaccariotto poi sottolinea altri due paradossi. “Il primo- continua la Presidente della pro-vincia di Venezia- è che se lo deciderà almeno un terzo dei comuni, nello stesso territorio continuerà a sopravvivere sia la vecchia Provincia sia la Città metropolitana, con l’effetto di duplicare, almeno nel medio termine, costi e strutture. In questo caso, è previsto, un complicato riparto di risorse, strumentali, fi nanziarie e di personale fra la vecchia più pic-cola Provincia rimasta, e la nuova città metropolitana. Non è accettabile che il disegno di legge escluda il presidente della Provincia eletto, assegnandogli solo un ruolo marginale e meramente notarile. Insomma al progetto di istituzione del nuovo ente di area vasta non dovrà partecipare l’unico organo che può vantare una conoscenza dei problemi di area vasta, ossia il presidente della Provincia”. La Zaccariotto continua ad argomentare la sua contrarietà alla soppressione della Provincia. “Mi chiedo come mai andiamo in senso opposto all’Europa - dice -: negli altri paesi europei esiste l’ente intermedio di area vasta di livello provinciale. Perché in Italia abolirlo? Perché nel valutare le province, non si dice a chiare lettere che con le spese correnti non paghiamo solo stipendi ed affi tti, come leggo in qualche autorevole giornale, ma manteniamo edifi ci scolastici, strade, centri per l’impiego, centri di formazione professionale, presidiamo aspetti di grande rilevanza per l’ambiente e la difesa del suolo, pianifi chiamo il territorio, assicuriamo servizi pubblici essenziali come il trasporto locale, senza chiedere nulla ai comuni, se non di partecipare. Infi ne un’accusa. ”Forse - conclude - tra le tanti ragioni, mi viene anche il sospetto che enti con i bilanci in crisi, con un livello di indebitamento elevato abbiano bisogno della virtuosa Provincia, per poter rimettere a posto la propria fi nanza; e a chi sarà davvero stata utile questa città metropolitana si potrà valutare solo a fatti compiuti”. A.A.

spalla pag 5 per vene-ziane

5Argomento del mese

di Alessandro Abbadir

“Siamo in ritardo rispetto ad altre regioni”Convegno a Venezia Le categorie a confronto sulla Città Metropolitana

Città Metropolitana, dalle categorie arriva un invito a far presto. Questo l’esito del convegno “Venezia Metropoli: Governo e governance per la città metropolitana di Venezia” organizzato dalla Fondazione Venezia 2000 a cui hanno partecipato con gli organizzatori Marino Folin e Giuliano Segre Gianni Potti di Confindustria Padova, Alessandro Vardanega Confindustria

Treviso, Vincenzo Marinese Confindustria Venezia. Fernando Zilio Camera di Commercio di Padova, Mario Pozza Camera di Commercio di Treviso.

“La legge 135/2012 ha avviato un’importante processo di riordino amministrativo incentrato sul ridisegno delle provincie e l’istituzione delle città metropolitane - hanno detto gli organizzatori. Processo che coinvolge non solo l’assetto istituzionale, ma riconosce le dinamiche socio economiche di aggregazione e scomposizione territoriali, a partire da una più razionale offerta di servizi ai cittadini e alle imprese. Diventa necessario mettere al centro del riordino istituzionale e della creazione della città me-tropolitana politiche e progettualità integrate volte al contenimento del consumo di suolo, alla rigenerazione urbana, al risparmio energetico, alla efficienza ed efficacia del sistema dei servizi della mobilità, all’equilibrio ecologico ed ambientale”. “E’importante lavorare subito sulle autostrade digitali, aumentare la banda larga, migliorare le reti su trasporti, cultura e turismo. Sulla banda larga, ad esempio, siamo in ritardo di almeno tre anni rispetto all’Emilia - ha detto Gianni Potti -. Bisogna recuperare questo gap con una regione a noi vicina Un ritardo culturale ed un ritardo di consapevolezza, anche delle associazioni di categoria e delle stesse Camere di commercio”. Mario Pozza, vicepresidente della Camera di commercio di Treviso ha sollevato critiche “C’è da chiedersi - ha detto Pozza - chi è che finora ha impedito che le tre città promuovessero intese utili?”.

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6 Martellago

Si viaggia spediti nel cantiere del casello del Passante a cavallo del fiume Dese, fra Cappella e Martellago. I responsabili del

cantiere parlano di fine 2014 come chiusura dei lavori e apertura al traffico. Sono stati già segnati i tratti dove sarà posata la striscia d’a-sfalto che costituirà l’arco a nord del centro di Martellago, con accesso, da ovest, da via Boschi (Castellana) e da est dalla zona di Kelemata, sempre sulla Castellana. Nei due lati dell’auto-strada, sono stati costruiti i 14 piloni in calce-struzzo, 7 per parte, dove sarà appoggiato il ca-valcavia lungo 575 metri per collegare l’entrata e l’uscita al casello. Quest’ultima operazione è fissata a cavallo tra la fine 2013 e, più probabi-le, l’inizio 2014, con la chiusura del Passante. Nei sei mesi successivi sarà completato. Il ca-sello avrà la forma di diamante rovesciato. Per accedervi, ci saranno la bretella da via Boschi, tra Martellago e Scorzè, e la tangenziale a nord di Martellago, lunga cinque chilometri e mez-zo, che partirà dalla Kelemata. In quest’ultima sorgeranno quattro rotatorie: agli incroci con via Canove e in via Morosini a Martellago, via Ponte

Nuovo e via San Paolo a Scorzè. A queste ne vanno aggiunte altre due: una tra via Canove e la Castellana a fianco del municipio, l’altra sem-pre su via Canove ma all’incrocio con via Volta. La rotonda di via Ponte Nuovo sarà spostata più a est, per tutelare Villa Astori. Sarà costruita pure una complanarina, che sorgerà sul lato est del Passante, dalla Moglianese al casello. Sarà lunga poco meno di un chilometro e sfrutterà l’attuale contro-strada di servizio. La rotonda da-vanti alla Kelemata sarà arretrata a nordovest, fuori dalla proprietà dell’azienda di cosmetica, e saranno abbattute due case. A ovest, invece, si

arriverà al casello attraverso la rotatoria di via Boschi (Castellana). Sulla stessa, ora confluisce la bretella di via delle Motte, aperta lo scorso maggio e in futuro ci arriverà pure la tangenziale sud di Scorzè, che unirà via Milano a via Boschi, per l’appunto. Previste le mitigazioni ambienta-li per ridurre l’impatto dell’opera sul territorio. Un centinaio gli uomini impiegati nel cantiere, che saranno al lavoro a ritmi serrati anche nei prossimi mesi: solo nei giorni di Ferragosto è in programma uno stop. Anche perché l’inverno ha in agenda una serie di tappe da rispettare, con tanto di chiusura dell’autostrada.

di Alessandro Ragazzo

Sui due lati dell’autostrada, sono stati costruiti i 14 piloni in calcestruzzo, 7 per parte. Il cavalcavia è lungo 575 metri

Infrastrutture Sopralluogo nei cantieri a ridosso del Passante

Casello, lavori a pieno ritmo

Lo stato attuale dei lavori al casello di Cappella

Con settembre sono in arrivo delle novi-tà per quanto riguarda le scuole del co-mune di Martellago, a partire da Olmo.

Ci sarà una sezione in più all’asilo Rodari, mentre la giunta sta lavorando all’amplia-mento della mensa delle elementari. Ma an-diamo con ordine, partendo dai più piccoli. La scuola d’infanzia ha avuto un boom di iscrizioni negli ultimi anni e già nel 2007 ha avuto un ampliamento per far fronte alle richieste delle famiglie del paese. Erano stati investiti un milione e 30 mila euro per al-largare la scuola, con la costruzione di una nuova ala, con altre due aule, servizi, sala mensa e l’adeguamento di tutta la parte relativa all’impiantistica. Ma sono stati ac-quistati anche dei nuovi giochi e arredi. Già da allora poteva avere la quinta sezione ma non arrivava mai l’agognata assegnazione da parte dell’Ufficio scolastico provinciale. Con settembre le cose cambieranno. Visto il numero di iscrizioni e la prospettiva di formare classi da 30 bambini, la direzione scolastica ha presentato una richiesta, con tanto di dati anagrafici, che ha indotto i ver-tici provinciali a dire sì. A questo punto, oltre ad avere la quinta sezione, la Rodari avrà anche due insegnanti in più, oltre all’ag-giunta di un dipendente del personale Ata. E durante l’estate, ci sarà l’allestimento della nuova aula. “Salendo” alle elementari, subi-to dopo l’insediamento la nuova giunta ha presentato ai genitori il progetto di amplia-mento della mensa, con uno stanziamento di 500 mila euro. Si punterà a quanto fatto lo scorso anno per l’asilo Malaguzzi. Lì è sta-

ta fatta una struttura prefabbricata da 180 metri quadrati di superficie, in grado di acco-gliere 140 bambini. In acciaio e poliuretano, il nuovo refettorio è stato costruito proprio a fianco della stessa materna. L’idea di adot-tare una soluzione simile era partita qualche mese prima, quando l’allora sindaco Giovan-ni Brunello e il funzionario tecnico, Fabio Callegher, si erano recati in una fabbrica di Porpetto (Ud) per valutarne la fattibilità e trasferirla anche a Martellago. Come poi avvenne. Ora si studia la stessa soluzione pure per Olmo, con il cantiere che sorgerà a nord dell’attuale edificio. Sarà un prefab-bricato da 313 metri quadrati, i posti mensa rimarranno 150, ma nella nuova struttura ce ne stanno la metà. In questo modo, sa-ranno liberati due dei tre saloni interni usati per il refettorio che diverranno spazi a scopi didattici. L’obiettivo è di chiudere con i lavori per ottobre, giusto in tempo con l’inizio del nuovo anno scolastico. L’ampliamento non comporterà degli sconvolgimenti nella zona. Solo un cippo sarà spostato, mentre gli al-beri del cortile non saranno neppure toccati.

SERVIZI LE SCuOLE SI RIfANNO IL LOOk

A.R.

Numeri in positivo per il primo semestre 2013 per la biblioteca di Ma-

erne, che registra un aumen-to in tutte le voci rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Partendo dagli accessi, sono stati 86.190, che signi-fica un più 12,4%; basti pen-sare che a fine 2012, le pre-senze erano state 130.545, ben al di sopra della cifra già record dell’anno preceden-te, quando gli utenti erano stati 108.442. E nel 2013 si può fare ancora meglio. In questa prima metà 2013, i prestiti hanno fatto segnare un più 8,8% arrivando a quota 27.402. Di questi, il 63,8% riguardano i libri, il 31,4% dvd e cd, mentre il 4,8% sono per le riviste e i giornali. Calcolando il costo medio attuale per la biblioteca di libri e dvd e moltiplicandolo per i numeri di prestiti dei primi sei mesi dell’anno in corso, il risparmio per la collettività ammonta a 313.176 euro. Gli iscritti sono 3.203, di cui il 21,3% fino a 10 anni, il 19,7% dagli 11 ai 17 anni, dal 24,7% dai 18 ai 40 anni e il 34,3% per gli oltre 41 anni. I numeri segnano un aumento anche per le connessioni a internet; queste sono state 11.147 attraverso il wi-fi gratuito, per un totale di 8.674 ore totali di navigazioni. Nel primo semestre 2012, le connessio-ni erano 1.096, ma a pagament,o e le ore di navigazioni erano arrivate a 604. Il sito della biblioteca (www.biblioteca.martellago.ve.it) è stato visitato da 7.495 persone, per un totale di 25.070 pagine visualizzate. Gli articoli pubblicati, invece, sono stati 98 e 15 le newsletter inviate.

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8 Noale - Salzano

Nessun accordo sulla bretella di via Mestrina a Noale, mentre il presidente del Veneto Luca Zaia firma il decreto dando il via libera alla

tangenziale sud di Scorzè. Sono settimane calde per definire il futuro della viabilità di quest’area del Miranese nord. Anche se le polemiche non accen-nano a finire. Intanto la conferenza dei servizi sul nodo di via Mestrina, che ha visto il secco e unico no di Salzano, rappresentato dal sindaco Alessandro Quaresimin, tra i nove enti seduti attorno al tavolo all’ipotesi di strada di collegamento tra via Mestrina e via Cornarotta a Robegano. “Con questa posizio-ne – dice l’assessore alla Viabilità di Noale Luciano Gobbato – Salzano si assume una grossa responsa-bilità nei confronti dei cittadini, non solo di Noale ma anche di quelli residenti all’incrocio del Pioppeto e delle famiglie che presto andranno ad abitare nella vicina nuova lottizzazione”. Celeghin chiede al col-lega Quaresimin di fare un passo indietro. “L’opera è fondamentale per tutta la zona – osserva – al punto che sulla rotonda sarebbe realizzata una pi-sta ciclopedonale. Condivido le perplessità espresse a suo tempo da Salzano sul cambio di rotta del secondo stralcio del primo lotto della variante alla Noale ma ora non possiamo perdere un’occasione così importante per i cittadini e le aziende del Mi-ranese. In ogni caso, presente-remo il progetto ai residenti di via Mestrina e poi, in caso di immobilità, procederà in altre sedi istituzionali”. Quaresimin spiega i motivi della contrarietà del suo Comune. “Per la prima volta – dichiara – lo studio di progettazione, Veneto Strade e Regione hanno riconosciuto i problemi di quell’incrocio. All’inizio erano negati, a differenza nostra che li abbiamo sempre sottolineati. L’ipotesi

by-pass non è stata discussa con noi e, ripeto, non dà risposte ai cittadini di via Mestrina, che si ritro-

verebbero una seconda strada a nord”. A pochi chilometri di distanza, invece, Scorzè vede sempre più vicina la costru-zione della“Variante di Noale e Scorzè alla 515 Noalese, primo stralcio, secondo lotto”

(tangenziale sud) da via Milano a via Boschi, tutto tra i confini di Scorzè. A breve si andrà in appalto e i lavori dureranno circa un anno, con l’obiettivo di concluderli per fine 2014, quando si aprirà il casello

del Passante. Lungo il tracciato, di circa tre chilome-tri, ci saranno quattro rotatorie: via Milano, via De Gasperi, via Volta (zona via Olmara) e via Boschi, questa già esistente. Su via Milano e via De Gaspari, il rondò avrà due corsie e un diametro interno di 50 metri, quello in via Volta, stesso diametro ma a tre corsie. Resta irrisolto il nodo di via Mestrina a Noale. Se il vecchio progetto prevedeva il collegamento con via Volta a Scorzè passando a nord della centrale elettrica, in questo è assente. “Un importante tassel-lo – spiega il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner – che chiarisce il tema della viabilità no-stra e circostante, per tutelare i cittadini di Scorzè”.

di Alessandro Ragazzo

Strade Netto disaccordo fra i comuni di Noale Scorzè e Salzano

Tangenziale sud, la guerra continua

Lavori nel compren-sorio del Miranese

A breve l’appalto. I lavori per realizzare 3 chilometri di tracciato e 4 rotatorie, dureranno un anno

Il sindaco di Noale Michele Celeghin chiede al collega Quaresimin di fare un passo indietro

Viabilità

Via libera al progetto di videosorveglianza nel comune di No-ale. Il Comune ha indetto il bando per installarle nei punti critici del territorio, per far da deterrente a eventuali episodi

criminosi. Di questa ipotesi se ne parla da tempo ma ha subito dei ritardi, con la proposta che è stata rivisita e implementata in corsa. L’idea è partire con uno o due punti di osservazione nei ci-miteri di Noale, Cappelletta, Briana e Moniego, con la possibilità di allargare il sistema all’intero comune o punti ben specifici. La trasmissione dei dati avverrà con ponti radio, e dovranno essere

individuati, mentre nella sede della polizia locale ci saranno il server e la sala operativa. L’importo dei lavori è stimato in 60 mila euro e la consegna dovrà avvenire entro trenta giorni dalla comu-nicazione di avvenuto incarico. “Vogliamo un impianto funziona-le - dice il vice sindaco Sergio Vallotto - che lavorerà attraverso via antenna e radio e non più con le schede telefoniche, perché non supportano i volumi dei dati. Per questo sono stati fatti degli accorgimenti. La gara si farà ai primi di settembre e contiamo di partire per ottobre”. Le telecamere opereranno in tutte le con-

dizioni climatiche e funzioneranno ventiquatt’ore. L’accesso alla sala di controllo sarà consentito solo al sindaco o a un suo dele-gato, al responsabile e agli incaricati addetti ai servizi. L’impianto non potrà essere usato per fare controlli sull’attività lavorativa dei dipendenti del Comune o di altri datori di lavoro pubblici o privati e non si potranno usare per scopi statistici. Le telecamere saranno impiegate solo nei luoghi pubblici e le immagini saranno conserva-te nella sala operativa per un tempo non superiore ai sette giorni successivi alla rilevazione.

noale SicurezzavideoSorveglianza, Si parte dai cimiteri

Via libera dal Consiglio di Salzano al bilancio di previsione 2013 non senza qualche polemica, visti i voti contati di Bene Comune e Lega. Intanto le aliquote, con lo 0,4% sulla

prima casa e lo 0,76% sulla seconda ma se dovesse essere sfitta, si sale all’1,06%, il massimo. Riguardo l’Irpef, resterà lo 0,8% ma saranno esenti i contribuenti con un reddito annuo inferiore ai 10 mila euro. “Abbiamo continuano a dare priorità ai servizi alla persona – spiega l’assessore al Bilancio Elisa Zanin – rispetto al resto. Sulla manutenzione del territorio, l’importante è garantire un uso sicuro dei luoghi, specie per le fasce più deboli. In futuro, si dovrà contare sempre meno sulle risorse comunali e più su nuove forme di collaborazione”. Preoccupato invece il sindaco Alessandro Quaresimin. “Regna l’incertezza – aggiunge – per-ché non sappiamo quanti soldi arriveranno da Roma. Si approva senza conoscere le entrate”.

Critico Graziano Busatto. “Si poteva spiegare il bilancio alla gente – dice il capogruppo di Bene Comune – e garantire una migliore equità tra asili: a Salzano si destinano 1800 euro per bimbo, a Robegano 166”. Ma Zanin spiega i motivi della scelta. “Gli 80 mila che versiamo all’ex materna – replica – lo stesso è ripartito tra Salzano e Robegano in base agli iscritti, e quindi l’importo pro capite è esattamente lo stesso per ciascuna scuola. Abbiamo mantenuto invariati i contributi alle scuole, con grande sforzo per il nostro bilancio visto il momento difficile, proprio per-ché si ritiene indispensabile il servizio che le stesse garantiscono da anni all’intera comunità. Cosa diversa è invece entrare nel merito al nido integrato parrocchiale di Robegano, a cui abbiamo garantito un contributo e che non può essere raffrontato con i costi di gestione del nido comunale”.

Salzano

Amministrazionevia libera al bilancio di previSione

A.R.

A.R.

Novità per i contribuenti di Scorzè, che si ritroveranno con l’Irpef au-mentata rispetto allo scorso anno. Il

provvedimento è stato votato dal Consiglio comunale non senza qualche polemica da parte dell’opposizione. La maggioranza, di contro, ha spiega che non si poteva fare al-tro per tenere i conti in ordine e mantenere inalterati i servizi. E così, se resta la fascia d’esenzione fino a 10 mila euro, fino a 15 mila diventa 0,66%, da 15 mila a 28 mila 0,67%, da 28 mila a 55 mila 0,78%, da 55 mila a 75 mila a 0,79% per oltre i 75

mila euro si passa a 0,8%. Lo scorso anno erano esenti i contribuenti fino a 10 mila euro, mentre fino ai 55 mila euro era dello 0,6%. Infine sopra i 55 mila euro lo 0,7%. “Non abbiamo toccato l’Imu – fa sapere il sindaco Giovanni Battista Mestriner – per-ché sarebbe diventato un problema. Come piccola consolazione, siamo tra i Comuni che hanno le aliquote un po’ più basse e la maggioranza degli scorzetani è sotto i 28 mila euro. Abbiamo fatto uno sforzo per tenere i servizi, che sono quasi minimi. Di contro la minoranza aveva proposto di

tagliare i finanziamenti per la biblioteca, oltre a ridurre quelli per le emergenze in caso di maltempo: in caso di neve, con le loro proposte, non avremmo neppure i soldi per comperare il sale”. Ma la scelta, come detto, ha fatto discutere l’opposizione, specie tra il Pd. “Un aumento di tasse in-tempestivo e non necessario – commenta il capogruppo del Pd Gianna Manente – ma anche gravoso e vessatorio per le famiglie. Sono stati tolti 150 mila euro dalle tasche dei cittadini, quando bastava, come da noi proposto, eliminare buona parte dei contri-

buti vari “una tantum” elargiti l’anno scorso e invece riproposti in buona parte nel 2013. E poi ridurre almeno due dei ben sette as-sessorati, e il compenso al presidente del Consiglio, assieme a una più corretta stima delle entrate, ora volutamente sottostimate. Ad un anno dal voto comunale, si è prefe-rito aumentare l’addizionale Irpef perché la cosa sarà mascherata, attribuendo la responsabilità al governo centrale, tenendo

così il surplus di bi-

lancio per donazioni utili a cercare consenso e voto. Poi non si è toccata la spesa della politica, davvero troppo alta per un comune come il nostro. Si dice che si hanno a cuore le famiglie ma poi sono proprio loro a sup-portare questa manovra”. Ma il sindaco non ci sta. “Non vogliamo creare dei buchi – replica Mestriner – e di quanto incasseremo di Irpef lo sapremo dopo un anno e mezzo, anche due”.

di Alessandro Ragazzo

Resta la fascia d’esenzione fino a 10 mila euro, fino a 15 mila diventa 0,66%, da 15 mila a 28 mila 0,67%

Amministrazione Il comune in difficoltà a causa dei tagli

Dipendenti da

Ora si può dire che il restauro della chiesa di Scorzè è stato completato. Con l’inaugurazione del nuovo altare durante la recente Festa di San Benedetto Abate alla

presenza del vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Ago-stino Gardin, si è chiuso un ciclo di lavori iniziati nell’inverno

2012. Il nuovo altare è in marmo che, assieme all’ambone, è stato collocato nel presbiterio. In precedenza sono state ri-fatte le pareti e i soffitti, con la sistemazione delle decorazioni sui capitelli e sulle cornici, è stato costruito un nuovo sistema di riscaldamento a pavimento, migliorata l’illuminazione gra-zie al sistema a led, in grado di garantire un basso consumo d’energia e quasi nessun costo di manutenzione. Il problema principale da affrontare è stata l’umidità e le operazioni sono

state divise in tre stralci. All’inizio, entro Pasqua del 2012, si è lavorato nella zona dell’abside e in parte della navata. Poi, si è operato nel rimanente fino all’estate, quando si è dovuto intervenire sul pavimento. Per le prime due fasi, non ci sono stati problemi con le funzioni, per terza, durante l’estate, la chiesa è stata traslocata in un capannone in via Maestri del lavoro per le messe prefestive e festive.

A.R.

completato il nuovo altare della chieSa

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Tasse, aumenta l’Irpef fra le polemiche

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sangue non fornisce dati rilevanti proprio perché la quasi totalità di merito liberato dalle otturazioni in amal-gama (mediamente 10 grammi al giorno) si deposita nei tessuti in un tempo variabile da pochi minuti a poche ore. Questo dato è alla base dell'errore metodologico nell'affermazione che non esiste intossicazione da mercurio degli amalgami dentali: nel sangue infatti può essere rinvenuto solo il metil-mercurio proveniente dal pesce che ha un'emivita di 15 giorni. La rimozione protetta dell'otturazione in amalgama (sostituita con la ricostruzione in materiale composito estetico e atossico) rimane ad oggi l'unica soluzione: si basa sull'evitamen-to, il più possibile, del rilascio di vapori di mercurio con il minor numero di passaggi della fresa sull'amalgama.

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12 Sguardo al Miranese

Piano del Comune di Spinea per ridurre i consumi elettrici: anche l’illumina-zione pubblica verrà rivista. Già dai

prossimi mesi arriveranno disposizioni per ridurre gli orari di accensione, effettuare un nuovo orientamento delle lampade per di-minuire la dispersione luminosa e sostituire i vecchi punti luce. L’obiettivo è contribuire alla diminuzione delle emissioni di Co2: il Comune in realtà contribuisce per appena il 2,7% sul totale, ma ha deciso di dare il buon esempio per incentivare poi anche il risparmio delle utenze private. E’ stata perciò condotta un’analisi sul territorio, con particolare riguardo ai 3.200 punti luce su palo presenti nelle strade comunali, piazze e aree pubbliche. L’analisi della situazione esistente è stata realizzata attraverso le in-formazioni presenti nel Piano d’azione per l’energia sostenibile, dal rilievo dei punti luce esistenti e dall’osservazione del dato di fatto. Poi ci sarà la stesura del nuovo “Piano dell’illuminazione per il conteni-mento dell’inquinamento luminoso”, che

indicherà le priorità d’intervento: si tratta di un documento importante che ha lo scopo di fornire indicazioni per la successiva piani-ficazione di interventi di adeguamento degli impianti pubblici ma anche di quelli privati per illuminare meglio risparmiando. Si pas-serà quasi certamente per la riduzione degli orari di accensione dei lampioni, l’adegua-mento dei fari attraverso il ri-orientamento dei punti luce, la sostituzione dei lampioni e l’adeguamento degli impianti. Si tratta insomma di un documento di program-mazione generale contenente indicazioni di massima per ottenere un’illuminazione pubblica più efficiente e meno costosa. In autunno saranno organizzati dall’assessora-

to all’Ambiente anche alcuni incontri con i cittadini e i professionisti, per spiegare me-glio il documento e incentivare il risparmio energetico anche nell’ambito dell’edilizia privata, come già fatto per altri comparti che riguardano le buone pratiche ambien-tali. Anche perché la riduzione dell’orario di funzionamento dei lampioni stradali, dovrà essere provata e concordata con i diversi soggetti del territorio, in ragione della si-curezza pubblica. Altrove infatti, come a Santa Maria di Sala, la giunta ha dovuto rivedere lo spegnimento notturno per alcu-ne ore dei punti luci in molti settori del terri-torio, dopo le numerose proteste pervenute in Comune da parte dei cittadini.

di filippo De Gaspari

Prevista una revisione per i 3200 punti luce del territorio

Spinea Il comune annuncia la riduzione dei consumi

Illuminazione pubblica al risparmio

“Spinea Comune non riciclone”. La polemica fa il verso ai proclami del Comune e porta la firma del

Movimento 5 stelle che accusa la giunta di strumentalizzazione. Guerra politica estiva sull’immondizia che ha tutta l’aria di essere il prologo di una lunga campagna elettorale a Spinea. Il duro affondo dei grillini arriva dopo che nelle scorse settimane la giunta aveva annunciato l’inserimento della città nell’elenco di quelle premiate da Legam-biente per la miglior gestione dei rifiuti. “La notizia dell’inserimento nell’elenco dei co-muni ricicloni non poteva che farci piacere - scrive il M5s - ma siamo andati a controllare e sul sito di Legambiente abbiamo scoperto che Spinea non è stata “inserita” nell’elen-co, ma come qualunque altro partecipante si è iscritta volontariamente al concorso, al termine del quale si accede alla classifica in una posizione determinata sulla base dei risultati ottenuti. E come sono stati questi risultati? Piuttosto deludenti. Nella classifica finale stilata da Legambiente infatti, Spinea si classifica al 1179esimo posto su 1293 iscritti da tutta Italia, mentre nella propria categoria, quella dei comuni del Nord Italia sopra i 10 mila abitanti, Spinea si classifica al 156esimo posto su 172 iscritti. In en-trambi i casi quindi nella parte bassissima della classifica”. Il Movimento insomma ac-cusa la giunta di utilizzare la comunicazione in modo strumentale e affonda: “Il Comune di Spinea non solo non è stato premiato, ma ha rimediato pure una figuraccia. Apprezzia-mo comunque il tentativo e auspichiamo

che si ritenti l’anno prossimo, sperando ma-gari in un piazzamento migliore”. La replica non si fa attendere ed è a tono. “I dati sono stati richiesti direttamente da Legambiente a Veritas - precisa l’assessore all’Ambiente Stefania Busatta - Spinea ha una percen-tuale alta di differenziata, arrivata al 77% nel 2012, quando due anni fa era al 55%. Non siamo il comune riciclone d’Italia, nes-suno lo ha mai detto, siamo “tra” i comuni ricicloni. Certo che si può migliorare, ci stia-mo lavorando, ma la comunicazione fatta aveva lo scopo di ringraziare i cittadini per il traguardo raggiunto e confermare l’impe-gno su questo fronte. I grillini, se hanno un contributo da dare, è ben accetto, la polemi-ca sterile non è utile allo scopo. Tra l’altro, giusto per la cronaca, un Comune come Mira, da loro amministrato, è inchiodato al 58% di differenziata”. Non è finita. Il sindaco Silvano Checchin non gradisce una polemica che definisce “sterile” e tira fuori dal cassetto i dati aggiornati di Veritas. Qui Spinea appare ai primi posti della classifica: fino a giugno compreso la città fa segnare un 79,56 % di differenziata che la porta a una quota annuale di 78,14%. Dietro tutti gli altri comuni Veritas.

RIfIuTI I GRILLINI CONTESTANO

F.D.G.

segue da pag. 1

Mi riferisco ai due progetti di legge d’iniziativa del gruppo consigliare della Lega (pdl n. 62 e pdl n. 66) approvati in commissione, con il solo voto favorevole del Carroccio. Pd, Udc, gruppo misto e Bortolussi hanno votato contro. I due progetti di legge, presentati nel 2010, ad inizio legislatura, rientrano nel pacchetto leghista dei sei provvedimenti che introducono criteri di precedenza per i veneti nell’accesso a servizi o provvidenze pubbliche. In particolare il progetto di legge 62 prevede la precedenza assoluta per la domanda per l’accesso agli inter-venti a favore della prima casa (bandi regionali per l’acquisto, la costruzione o il recupero della prima casa di abitazione) mentre Il progetto di legge 66 vincola l’accesso alle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, bene: per entrambi è previsto che a beneficiarne siano solamente a quei cittadini che abbiano la residenza o svolgano la loro attività lavorativa in Veneto ininterrottamente da almeno 15 anni. Per la Lega le direttive eu-ropee le sentenze delle Corte Costituzionale che si sono già espresse, dichiarando l’illegittimità di questi provvedimenti perché in contrasto con il principio di uguaglianza stabilito dall’art. 3 della Costituzione, non esistono e ne’ gli esponenti del Carroccio dimostrano di tenere in considerazione la mobilità dei cittadini e dei lavoratori anche veneti, per cui se per periodo di tempo un cittadino veneto da più generazioni ha una occasione di lavoro o si trova ad abitare in un’altra regione o all’estero finirebbe per perdere il diritto all’abitazione. Alla faccia della necessità per molti giovani di farsi una esperienza lavorativa e formativa all’estero! La Lega dovrebbe spiegarmi perché un cittadino Veneto che risiede da 15 anni e 1 giorno ha preceden-za assoluta rispetto a chi, cittadino veneto, risiede invece da 14 anni e 11 mesi e magari è in mobilità, oppure con 3 figli a carico, oppure nel nucleo famigliare ha la presenza di persone con disabilità. Mi auguro che quando i due provvedimenti arriveranno all’esame dell’aula consiliare prevalgano le ragioni di buon senso e i principi di coerenza e di utilità che dovrebbero guidare il lavoro dei legislatori. Invece di creare discriminazione tra i cittadini, l’unica cosa che possiamo fare è un vero programma di edilizia residenziale e il recupero di tutto il patrimonio edilizio fatiscente o dismesso per garantire un alloggio a chi non ce l’ha o per chi l’ha perso”.

L’Intervento

di Stefano Peraro*

E’ finito il tempo degli slogan. La casa serve a chi non ce l’ha

*consigliere regionale dell’Udc

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Estate di crisi per molti italiani, a San-ta Maria di Sala il Comune mette in campo forze e strategie per favorire

l’inserimento lavorativo di giovani e disoc-cupati. Il problema del lavoro certo non ha risparmiato il territorio salese, storicamente ad alta vocazione produttiva. Molti salesi, arrivati in paese per la vicinanza alle azien-de per cui lavoravano, hanno poi perso il lavoro, licenziati o a casa per il mancato rinnovo del contratto a termine, per non parlare poi dei numerosi cassaintegrati. La giunta ha deciso di mettere in campo risorse

per correre in loro aiuto: “Sono oltre 200 i curriculum arrivati in Comune in poco meno di un anno, che ci hanno fatto riflettere sul perdurare del fenomeno della disoccupa-zione e sul suo significativo impatto sulla qualità della vita”, spiega l’assessore ai Servizi Sociali Gabriele Ragazzo. Niente aiuti economici però da parte del Comune, che ha preferito realizzare attività finalizzate all’inserimento o reinserimento lavorativo degli inoccupati. Formazione, riduzione della spesa, promozione di lavori di pubblica utilità e pubblicazione di un bando valido

fino a fine anno per dare contributi di 5 mila euro alle aziende che assumeranno salesi, anche a tempo determinato: sono queste alcune delle azioni intraprese per avvicinare offerta e domanda di lavoro. La formazione riguarda in particolare corsi sulla sicurezza, che hanno coinvolto circa 70 persone. La contrazione della spesa punta invece a ridur-re servizi relativi alle piccole manutenzioni, affidati a ditte esterne. Quanto risparmiato permetterà di finanziare “progetti lavoro” affidati a un centinaio di persone in difficoltà per 2800 ore di impiego e oltre 1500 di

volontariato. In questo modo, in cambio di un sostegno economico minimo immediato si potranno mantenere alcuni servizi altri-menti derubricati alla voce “tagli”. Contro la crisi si guarda però anche ai paesi stranieri. Grazie al Comune infatti è partita l’esperien-za dell’Itp Venice, il nuovo polo industriale e tecnologico veneziano che ha proprio a S.M. di Sala il suo fulcro: l’obiettivo è riunire sot-to uno stesso marchio tutti i professionisti, imprenditori e commercianti per vendere

i prodotti locali mercati arabi e del Sudest asiatico, sotto forma di un unico consorzio. A cercare fortuna all’estero concorre anche la nuova associazione Lesina: minore il raggio d’azione, visto il gemellaggio in corso con la vicina Croazia, fresca di entrata nell’Unione Europea, ugualmente nobile però l’obiettivo, ovvero offrire agli imprenditori locali nuove opportunità in un paese vicino ma emergen-te e che ha numerosi legami con l’Italia e in particolare il veneziano.

di filipppo De Gaspari

Sono oltre 200 i curriculum arrivati in municipio in meno di un anno a persone che hanno perso il posto

Sociale Il comune non va in vacanza e mette a punto interventi contro la crisi

Un’state di lotta alla disoccupazione

Pronti per l’università? Il Comune organizza corsi per pre-pararsi ai test di ingresso. In collaborazione con l’associa-zione Labs l’assessorato alle Politiche giovanili ha pensa-

to di promuovere un corso di potenziamento di matematica e logica per tutti i giovani, neodiplomati all’esame di maturità,

che dovranno sostenere a breve il test di ingresso a tutte quelle facoltà che prevedono queste materie, assieme ovviamente a italiano e inglese. A tenere il corso saranno professori qualifica-ti. Sei incontri per 20 ore e il costo di 3 euro l’ora. “Abbiamo pensato a tutti quei ragazzi, e a Santa Maria di Sala sono diversi, che concluso l’esame di maturità, saranno a breve pro-tagonisti di un’altra scelta fondamentale nel loro percorso di studi – spiega il consigliere delegato Luca Morosin – spesso

le idee sono confuse, la voglia di divertirsi e staccare è giusta-mente tanta e così ci si trova a ragionare seriamente sul tipo di università da fare e sui test di ingresso da affrontare solo negli ultimi giorni, con le difficoltà che incombono”. L’iniziativa si somma ad altre messe in campo negli ultimi mesi a favore dei giovani, in particolare grazie al contributo della nuova consulta giovani di Santa Maria di Sala.

F.D.G.

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Poteva essere un incidente catastrofico, anzi no. Sull’episodio di fine luglio in cui una grande nave la Carnival Sunshine, ha sfiorato la Riva Sette

Martiri rischiando di travolgere anche un vaporetto le opinioni a Venezia come sempre sono discordi. Arriva preciso il furioso attacco dell’assessore all’ambiente del comune di Venezia Gianfranco Bettin “L’impres-sione – afferma Bettin - è che si sia trattato di un errore di manovra, che ha stretto tra nave e riva un vaporetto pubblico e altre imbarcazioni. Vorremmo sapere da chi di dovere quale sia, dunque, la vera ragione di questo passaggio ravvicinato”. Ma nonostante i tanti testimoni e il giro delle immagini sulle Tv di mezzo mondo la Carnival, in una nota, smentisce la manovra pericolosa e l’accaduto “La notizia è completamente falsa- afferma la nota Car-nival - la nave è passata a 72 metri dalla riva seguendo l’itinerario previsto e ben entro i limiti consentiti. In quel momento la nave era sotto il comando del pilota del porto e la distanza dalla riva è stata verificata sia da Carnival sia dalla Guardia Costiera sulla base dei dati del Vdr (voyager data recorder) della nave stessa”. Insomma nessun pericolo, ma l’impressione di molti è stata un’altra.

Il caso di luglio

l’aSSeSSore bettin all’attacco

A.A.

VIAGGIo IN PRoVINCIAVENEzIA

Grandi navi in laguna di Venezia e nel ba-cino di San Marco, ma intanto riscoppia la polemica, la soluzione definitiva è per

ottobre. Gli animi fra ambientalisti società nava-li, comune e autorità portuale si sono riaccesi dopo l’episodio che ha visto a luglio un colosso come la Carnival Sunshine, delle Carnival Cruise Lines, oltre 102 mila tonnellate di stazza, lun-ga 272 metri e larga 35 e alta 62, una della grandi navi da crociera che quotidianamente in questa stagione partono o arrivano a Venezia, letteralmente sfiorare Riva Sette Martiri. Le im-magini di un possibile disastro, hanno fatto il giro del mondo. Le soluzioni per risolvere la questione e portare fuori le grandi navi dal baci-no di San Marco sono molte ma su due vertono gli interessi più forti. Di fatto si sta assistendo ad uno scontro fra il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e l’Autorità portuale guidata dall’ex mi-nistro e sindaco Paolo Costa che hanno visioni diverse della questione. Il progetto dell’Autorità Portuale prevede l’entrata delle Grandi Navi in laguna attraverso la bocca di porto di Malamoc-

co (e non più dal Lido) per percorrere un breve tratto il Canale dei Petroli per poi deviare sul Canale Contorta-Sant’Angelo (da scavare) fino alla Stazione Marittima. Il sindaco Orsoni pro-pone, invece, di trasferire temporaneamente le Grandi Navi a Porto Marghera nelle banchine prossime al Parco Vega. Poi ci sono altri due progetti “valutabili”. L’ex viceministro delle In-frastrutture Cesare De Piccoli propone un termi-nal crocieristico a Punta Sabbioni, in Adriatico. Il deputato di Scelta Civica Enrico Zanetti punta invece su una deviazione dalla bocca di porto del Lido con lo scavo di un canale che faccia girare i giganti dietro l’isola della Giudecca. Or-soni, presentando la soluzione Marghera ad un recente vertice ministeriale, con accosti previsti per le grandi navi, ha sottolineato come il 32 per cento potrebbero essere attraccate a Mar-ghera, con 45 passaggi mensili. C’è però un ma. L’80 per cento delle navi da crociera è fra quelle che superano le 40 mila tonnellate e che dovrebbero essere quindi allontanate da San Marco, il sindaco pensa al loro mantenimento

temporaneo di una parte in Marittima. Se da un lato vanno considerati tutti i rischi denunciati dalle associazioni ambientaliste (anche con clamorose manifestazioni di protesta), c’è chi si preoccupa che le compagnie di navigazione non abbandonino Venezia per difficoltà troppo grandi e impedimenti che vedono come ostacoli economici. E’ il monito che lancia Confindustria Venezia con il suo presidente Matteo Zoppas. Zoppas ricorda come non si può dimenticare che l’attività crocieristica a Venezia è uno dei pochi settori che continua da avere trend positivi nonostante la crisi con il 12 per cento di tasso medio annuo di aumento sul precedente. Un settore che genera un indotto stimabile di 283 milioni l’anno e un impatto occupazionale di oltre 4.200 addetti solo nell’area veneziana. Zoppas spera che le proposte presentate e le va-lutazioni entro ottobre, portino ad una decisione definitiva in merito al transito della Grandi Navi a Venezia, ma che tengano anche conto di tutti questi elementi legati all’economia dell’area.

di Alessandro Abbadir

L’Autorità portuale e il comune di Venezia si confrontano con progetti contrapposti. Confindustria ricorda la consistenza del comparto economico

Ambiente e turismo Riesplode il problema in Bacino di San Marco

Grandi Navi, soluzione entro ottobre

In Provincia di Venezia al Centro Servizdi Mestre si è riunita nelle scorse settimane la quinta commissione provinciale (Ambiente, Ecologia, Caccia) convocata dal presidente

Diego Vianello per esaminare le integrazioni al progetto rela-tivo alla piattaforma d’altura al largo della bocca di Malamoc-co (Terminal plurimodale off-shore). In sintesi le integrazioni riguardano il progetto preliminare Terminal container “Mon-tesyndial”. Gli approfondimenti tematici hanno riguardato: il progetto preliminare terminal container “Montesyndial” e

gli effetti indotti a terra e in laguna. Ma non solo. Si sono esaminati gli elementi del progetto terminal off-shore e gli effetti derivanti dai cantieri (rumore – atmosfera - torbidità), quelli sulla pesca, sulla molluschicoltura, sul paesaggio, sugli aspetti naturalistici, il monitoraggio ambientale, le mitiga-zioni e compensazioni. Il consigliere Serena Ragno(Pd) ha detto: “Ritengo che continui a mancare una visione integrata della portualità. Abbiamo ad esempio l’urgenza di definire la questione del passaggio delle grandi navi, di dove dovranno

passare e fino a dove dovranno arrivare. Mi domando come questo progetto , si inserisca rispetto all’ipotesi di scavo del canale Contorta Sant’Angelo. Serve una riflessione che ten-ga conto della sicurezza della navigazione, rispetto al traffico già esistente, alla crocieristica, ai passaggi dei traghetti, e in generale al movimento via acqua dei passeggeri e del-le merci”. Il consigliere Pietro Bortoluzzi (Fratelli d’Italia): “Una visione d’insieme è indispensabile. Il canale dei petroli è molto trafficato: c’è il collegamento acqueo col litorale del

Lido, Chioggia e Pellestrina. Bisogna riflettere su quale com-patibilità ci sia tra il progetto, la sua attuazione e il rientro economico effettivo dell’opera. Vanno valutati gli impatti del Mose”. Ha chiuso i lavori il presidente Diego Vianello per il quale “Prendiamo atto delle integrazioni apportate al progetto. Ci riserviamo di analizzarle dopo aver acquisito le aggiunte introdotte, tenendo anche del dibattito in corso, sul-le ipotesi proposte come soluzione alternativa al passaggio delle grandi navi in bacino San Marco”. A.A.

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Alex Del Piero in ritiro a Jesolo con il Sydney

I turisti parlano sempre più straniero, anche in Veneto e nel Veneziano, gli italiani invece danno forfait. Lo confer-

mano i dati elaborati dall’Ufficio Studi e statistica dell’Azienda di promozione turi-stica provinciale. L’analisi prende in esame il periodo compreso tra gennaio e maggio di quest’anno e conferma un perdurare, rispetto al quadrimestre precedente, della supremazia delle città d’arte sia intermini di arrivi (1.508.722 pari a +3,57% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) sia di presenze (3.435.601, +3,46%).

Segno negativo, invece, negli arrivi (614.325, pari a -8,09%) - anche se non nelle presenze (2.501.056, +2,03%) - delle località balneari. Un dato che dipende dalla diminuzione dei turisti provenienti dall’Italia non agevolata neanche dalla mu-tevole situazione climatica della prima parte dell’anno.

Considerando le movimentazioni per ogni Sistema turistico locale (Stl) della pro-vincia di Venezia, in tutti, gli arrivi dei turisti dai paesi esteri presentano un segno positi-vo (come anche le presenze). Al contrario, se si considerano gli arrivi dei turisti Italiani il segno è negativo ovunque.

Si evince tuttavia una tenuta positiva della permanenza media pari a 4,07 giorni nel 2013 nella destinazione balneare (+ 0,40 giorni nel 2013 rispetto al 2012), una variazione nulla per la città d’arte(2,28 giorni) ed una lieve riduzione nell’entroterra

Veneziano (2,28 giorni con -0,08).“Il leggero incremento della permanen-

za media dei turisti - osserva l’assessore provinciale al Turismo Giorgia Andreuzza - potrebbe essere derivato anche da azioni promozionali degli albergatori che hano of-ferto una vacanza più lunga al prezzo di un giorno in meno”. “Tuttavia - le conclusioni sono severe in particolare per quanto riguar-da il mancato arrivo dei turisti di casa nostra - quest’iniziativa, pur positiva, nel mercato domestico non è ancora sufficiente a ristabi-lire i numeri che la stagione vorrebbe”.

L’assessore punta i riflettori su proposte turistiche nuove che potrebbero dare buone soddisfazioni, in particolare il turismo slow e il cicloturismo.

“Il nostro territorio - sostiene - ben si presta a sviluppare il turismo slow e, in particolare, il cicloturismo non inteso solo come utilizzo di mountain bike ma anche di city bike usate dalle famiglie, che sono tra i maggiori utenti delle nostre spiagge e dell’entroterra”.

TuRISMO ARRIVANO GLI STRANIERI, MANCANO GLI ITALIANI ALL’APPELLO

O.J.

Jesolo sede del ritiro pre campionato del Sidney Football club: in piena stagione estiva ospita e segue nei suoi allena-

menti Alex Del Piero e compagni. Il campio-ne veneto di calcio conosciuto e apprezzato per il suo straordinario talento diventa così, con il suo team, un volano per promuovere la città balneare veneziana. Richiama l’in-teresse e fa accendere i riflettori di mezzo mondo su di sè, sullo sfondo Jesolo con le sue bellezze e attrazioni turistiche.

E’ questa l’idea promozionale alla base del progetto messo a punto tra il Consorzio di promozione turistica di Jesolo e la Edge srl, che gestisce l’immagine dell’atleta tre-vigiano, e che ha visto la partecipazione del Comune insieme con Regione Veneto, Provincia di Venezia, Federconsorzi, Aja, Je-solo Turismo, Jtaca, Fiditurismo e consorzio Relax Beach.

Alex del Piero lo scorso 19 luglio nella conferenza stampa di presentazione dell’i-niziativa è stato accolto con tutti i crismi, coccolato e festeggiato dai tifosi, dagli

ammiratori e anche dai rappresentanti delle istituzioni che hanno avuto parole di apprez-zamento per il fuoriclasse campione del mondo, non solo per le sue doti sportive ma pure per la sua disponibilità ad abbracciare un progetto così strategico per una delle “perle” del litorale veneziano e veneto.

In una fase contingente e di grande dif-ficoltà anche nel settore turistico, questa ini-ziativa diventa una scommessa importante per rilanciare alla grande la località di mare e, per le sue ripercussioni, tutto il Veneto.

Lo hanno ripetuto a più riprese i vari “attori” che hanno partecipato e creduto al progetto. Le metafore sportive hanno ispi-rato un po’ tutti gli interlocutori chiamati a fare gli onori casa.

“Avere come testimonial un grande ambasciatore del Veneto nel mondo come Alessandro Del Piero - ha detto il presiden-te della Regione Luca Zaia - è una grande opportunità per mettere in vetrina Jesolo e le sue eccellenze. Mi auguro che con questo assist l’industria turistica veneta, e in parti-

colare questa capitale del turismo balneare, riescano a fare un altro gol, dimostrando di saper ospitare i grandi eventi sportivi proprio perché in grado di offrire strutture ricettive di primo livello e una cornice di pubblico unica”.

Un concetto che è stato ribadito dall’as-sessore provinciale al Turismo Giorgia Andreuzza: “Istituzioni e privati - ha det-to - hanno fatto un gran lavoro per questo progetto; è una squadra dove tutti noi indos-siamo la stessa maglia e Alex Del Piero ha il suo numero dieci”.

“Ci auguriamo - ha insistito la presi-dente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto - che Del Piero, trevigiano che ha frequentato Jesolo fin da piccolo, sia la persona giusta e in questo momento suppor-ti il nostro turismo ad affrontare un presente e un futuro prossimo sfidanti, ma che non ci devono spaventare”.

“Pinturicchio” ha salutato la città, ha ricordato i suoi trascorsi a Jesolo, meta vacanziera da bambino che gli ha regalato

le prime soddisfazioni sportive e le prime coppe, come campione di... bocce, ha infine firmato autografi e salutato i tifosi, soprat-tutto i più piccoli.

Dal 2 agosto è in ritiro con la sua squa-dra nella città vacanziera del litorale veneto. Fino al 22 del mese si allenerà con i compa-gni del team australiano, in programma c’è anche un torneo, “Sydney summer tour, di amichevoli contro le squadre venete.

Al di là dell’impegno sportivo vi saranno poi contesti ed eventi più “mondani” per il campione di calcio, fra le quali l’intitolazio-ne del tratto di lungomare a lui dedicato.

Gli ammiratori possono quindi incrociar-lo a Jesolo in vari contesti.

E non mancano già i riscontri di que-sta offerta “speciale” che Jesolo propone a tifosi e appassionati. Molti alberghi hanno messo nel pacchetto promozione anche l’ingresso gratuito allo stadio Picchi per as-sistere agli allenamenti di Alex con il Sidney calcio. Una formula che ha incontrato il gra-dimento di molti turisti.

Alex Del Piero alla presentazione del progetto, lo scorso 19 luglio al palaArrex

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22 Personaggio

Autodidatta e libero pensatore, vive e la-vora a Sottomarina di Chioggia. Come titolo di studio vanta quello acquisito

alla “scuola di necessità alimentare” e rac-conta di aver letto il suo primo libro all’età di 25 anni: una fatica… che però lo ha spinto a scoprire “che cosa ne avessero pensato della vita gli uomini di pensiero che erano venuti prima di me”. E dalla lettura è emerso il bisogno, quasi una interiore necessità, di raccontare anche lui quello che gli era capi-tato, le sue riflessioni sulla vita, sul mondo, sugli animali e sugli uomini.

Da oltre vent’anni Carlo Boscolo pubbli-ca libri: racconti, poesie, impressioni, afori-smi. Gli argomenti non gli mancano mai. A volte attinge dai ricordi personali partendo dalla sua giovinezza – nel periodo successi-vo alla seconda guerra mondiale – dove ha assistito alla rapida, talvolta caotica trasfor-

mazione della sua “isola” di Sottomarina, un tempo terra dedicata quasi totalmente all’agricoltura, ma anche con qualche più modesta presenza di pescatori, che col passare degli anni è diventata una zona ad alta vocazione turistica. Prima un po’ timi-damente con il gruppetto di “Zimmer frei” – “fittasi appartamenti” - che offrivano a turisti nazionali e internazionali le proprie stanze e poi, sviluppando una mentalità un po’ più intraprendente e imprenditoriale, con le pensioni vista mare prima in viale Trieste e successivamente, dopo gli sessanta, con gli alberghi sempre più grandi, sempre più attrezzati sul Lungomare Adriatico là dove un tempo c’erano ancora gli orti o il mare che ancora minacciava con le onde le pre-ziose coltivazioni…

Gli ortolani ricchi avevano la pompa dell’acqua dolce, la stalla con mucche, ca-

valli e maiali, la mensa sempre ricca e una scorta di ogni ben di Dio che durava tutto l’inverno; i poveri… si arrangiavano chie-dendo aiuto ai più benestanti oppure emi-grando. Tutti passavano per quell’unica stra-da, non ancora asfaltata, che andava dalle loro case che si affacciavano sulla laguna verso gli orti più o meno lontani. Anche i tu-risti talvolta arrivavano ancora con il carretto trainato dal cavallo. E nel vecchio Mercato a Campo Cannoni – adesso c’è un parcheggio e un moderno supermercato – altri carretti transitavano con il proprio carico di ortaggi. Al centro del paese il meccanico di biciclette si guadagnava da vivere aggiustando le bici-clette dei “foresti” che giungevano dai paesi vicini per andare in spiaggia.

Per Carlo Boscolo Sottomarina è ancora un’isola “di orti e di dune di sabbia, circon-data dalle acque di mare che sapevano di

mistero…”. E dal mare giunge rabbioso il vento di Bora, un “vento dal sapore salma-stro del sale e di cose lontane, che penetra-rono pure dentro alle pareti delle case e tra i volti della gente”.

Tra i ricordi dell’infanzia anche l’unione di Chioggia e Sottomarina con il ponte che dopo secoli di separazione ha riavvicinato le due cittadine e mescolato le razze prima divise da rivalità ancestrali, economiche, so-ciali e affettive. I carri di sabbia partivano dalle dune che a poco a poco scomparivano e riempivano un’isola artificiale dove i bam-bini raccoglievano, sotto uno strato di acqua gelata, le arance spinte dalla marea: il ca-rico di un bastimento sorpreso dalla burra-

sca e naufragato non lontano dalla bocca di porto che unisce la laguna al mare Adriatico.

Altre riflessioni attingono ad un passato più lontano, quando ancora le saline occu-pavano la laguna da Chioggia a Pellestrina provocando storiche guerre per la loro con-quista da parte dei padovani, dei genovesi; ricordano il forte di Brondolo e l’antico con-vento di cui restano poche tracce; gli anziani dell’isola con le loro storie mescolate alla leggenda, l’osteria dove Garibaldi ha man-giato la minestra di fagioli…

Ed altre ancora si possono trovare anche nel sito http://ilpoetadelmare.wordpress.com

Tra aforismi, impressioni, poesie e ricordi rivela le tappe dell’evoluzione di un paesaggio: dagli orti al turismo

Letteratura Carlo Boscolo

Il poeta-ortolanoche racconta Sottomarina

Nella foto uno dei volumi del poeta del mare Carlo Boscolo

Eugenio ferrarese

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Pro Loco Venezia: Lasciati incantare dal loro amoreDa parte della Presidenza Provinciale UNPLI Venezia, dei Consorzi delle Pro Loco e dell’As-sessore alle Pro Loco, Lucio Gianni

i migLiori auguri di una fantastica estate, sia fuori che neL nostro territorio

Estate: tempo di ferie, tempo di vacanza, di ripo-so e di riflessioni per riordinare le idee “prima di ricominciare”! A chi partirà auguriamo di essere accolti ed ospitati in località dove possano trovare dei gruppi di volontari che animino le loro vacanze senza far sentire la nostalgia di casa e della bellezza delle feste organizzate dalle “nostre pro loco”!Per chi resta “tra di noi”, tra le mura domestiche, non possiamo che essere certi che potranno gode-re delle innumerevoli feste, sagre ed appuntamenti culturali organizzati dalle magnifiche pro loco della provincia di Venezia! Perché Estate è anche tem-po di attività gioiose, culturali, di aggregazione, di spensieratezza, di scoperta della “nostra terra”, di attenzione a tutto ciò che di bello ci circonda e che spesso ci sfugge e non ce ne accorgiamo presi dalla frenesia quotidiana. Chi meglio dei volontari delle Pro Loco riesce ad organizzare queste attività? Ci

sono proposte per tutti i gusti e per tutte le esigenze!Ai volontari delle Pro Loco un grande GRAZIE perché se non ci foste bisognerebbe inventarvi!

Lucio GIANNIAssessore Provinciale alle Pro Loco

manifestaZioni in Programma, da non Perdere:• MIRANO: dal 20 al 24 settembre - Fiera di San Matteo • sPinea: dal 23 al 27 agosto - Festa dei fiori• saLZano: dal 23 al 27 Agosto - Sagra di San Bortolo• marteLLago: 15 settembre - La Molinara• Portosecco di PeLLestrina: dal 10 al 15 Agosto - Sagra di Santo Stefano• doLo: dal 09 al 19 Agosto - Festa di San Rocco e Fiera del Bestiame il 16 agosto• doLo samBruson: dal 13 al 15 settembre Festa d’autunno • camPonogara: 08 Agosto -

Cena sotto le stelle• stra (partenza) e fiume Brenta fino a MALCONTENTA: 8 settembre - Riviera fiorita• fiesso d’artico: 22 settembre - 5° Palio del Ruzante• VigonoVo: dal 7 al 16 settembre - Sagra di Settembre• caVarZere: 5 settembre - Ristoranti in piazzadal 6 all’8 settembreFesta della Polenta

(Informazioni inviate da LUCIO GIANNI, ass. Provinciale Pro Loco)

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25Cultura provinciale

In un momento di grande difficoltà, investire in cultura risulta, come non mai, una scelta strategica per le imprese. Ci credono da lungo

tempo gli imprenditori veneti che nel segno del dialogo tra impresa e cultura continuano di anno in anno, dal 1962, a proporre con crescente ri-scontro il prestigioso premio letterario Campiello. Dopo un lungo percorso, entrato nel vivo degli eventi lo scorso maggio con la selezione della cinquina finalista, la 51a edizione si avvicina alla Cerimonia di premiazione, in programma sabato 7 settembre prossimo al Gran Teatro La Fenice di Venezia. L’evento che sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai 5, e in differita su Rai 3, sarà presentato da Neri Marcorè e Geppi Cucciari, una novità dopo anni di conduzione del giornalista Bruno Vespa. Il premio, istituito dagli industriali del Veneto e promosso dalla Fondazione IL Campiello, composta dalle sette associazioni industriali del Veneto e dalla loro Confindustria, e il sostegno della Regione Veneto si è arricchito quest’anno di numerosi progetti culturali con lo scopo di “esaltare il carattere letterario di esso, senza tralasciare - ha spiegato il presidente del Comitato di gestione del premio Campiello, Pie-tro Luxardo - i suoi tradizionali risvolti di elegan-za e di visibilità mediatica”. Fra questi progetti rientra la programmazione del ricco calendario di incontri con gli autori che, tra giugno e luglio, hanno fatto tappa in varie parti d’Italia - Vene-zia, Castelfranco Veneto, Milano, Roma, Punta Ala, Assisi, Jesolo, Asiago, Cortina e Lido di Ve-nezia - spingendosi per la prima volta fino a Pa-lermo e Pescara. Da citare - fra le novità - anche l’ingresso nella Giuria del letterati del professor Luigi Matt, docente di storia della lingua italiana all’Università di Sarrari, e della professoressa Anna Otani Cavina, docente di storia dell’arte moderna all’Università di Bologna e direttore della Fondazione Zeri. Insieme al presidente Paolo Crepet e ai giurati “storici” - lo scrittore e storico Riccardo Calimani, lo storico dell’arte Phi-lippe Daverio, la docente di letteratura italiana l’Università “La Sapienza” di Roma Paola Italia, la presidente dell’Accademia della Crusca Nico-letta Maraschio, il docente di letteratura italiana alla Iulm di Milano Salvatore Silvano Nigro, il docente di letteratura italiana contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano Ermanno Paccagnini, il docente di letteratura italiana con-temporanea presso l’Università di Padova Silvio Ramat, la presidente della omonima fondazione d’arte contemporanea a Torino, Patrizia Sandret-to Re Rebaudengo - hanno selezionato, tra i 65 ammessi, la cinquina dei finalisti: “L’ultimo ballo di Charlot” di Fabio Stassi (Sellerio); “La Cadu-ta” di Giovanni Cocco (Nutrimenti); “Geologia di un padre” di Valerio Magrelli (Einaudi); “Ten-tativi di botanica degli affetti” di Beatrice Masini (Bompiani); “L’amore graffia il mondo” di Ugo Riccarelli (Mondadori). E’ tempo ora che si espri-ma la giuria dei 300 lettori anonimi distribuiti in tutta Italia, chiamati a decretare il vincitore asso-luto del 2013, successore di Carmine Abate, che con “La collina del vento” (Mondadori) aveva prevalso lo scorso anno. Di fatto i primi vincitori già ci sono: si tratta del giornalista e scrittore Al-berto Arbasino, insignito del Premio Fondazione il Campiello 2013. La Giuria dei letterati inoltre ha assegnato a Matteo Cellini autore di “Cate, io” edito da Fazi, il Premio Opera prima dell’e-dizione 2013. Di grande spessore e in costante progressione il Campiello Giovani, destinato ai ragazzi di età compresa tra i 15 e i 22 anni. Numerosi incontri organizzati nelle scuole e nelle università hanno anticipato il Concorso che è sta-to molto apprezzato e partecipato. Ilaria Catani

di Ornella Jovane

Letteratura Il 7 settembre prossimo al Gran Teatro La Fenice di Venezia la Cerimonia di premiazione

Campiello, l’impresa premia la cultura

Il 28 agosto inizia la set-tantesima Mostra Inter-nazionale d’Arte Cinema-

tografica a Lido di Venezia; questo evento è organizzato dalla Biennale di Venezia e terminerà il 7 settembre. La Mostra è diretta da Alberto Barbera e organizza re-trospettive e omaggi a personalità di rilievo, come contributo a una migliore conoscenza della storia del cinema. L’evento internaziona-le è molto seguito e propone diverse sezioni, retrospettive e omaggi a personalità di rilievo, come contributo a una migliore conoscenza della storia del cinema. La “Selezione Ufficia-le” del concorso internazionale è composta da una ventina di lungometraggi in prima mon-diale; sono invece presentate “Fuori Concor-so” alcune opere significative dell’anno, per un massimo di 12 titoli. Tra questi film ci sono lavori di autori affermati che hanno partecipato al Concorso in anni precedenti, o film nei quali la dimensione spettacolare si accompagna a forme di originalità espressiva o narrativa. Partecipano alla selezione solo i lungometrag-gi proposti alla mostra in prima mondiale. Il Concorso internazionale “Orizzonti” è riserva-to a una ventina di film, dedicato a opere rap-presentative di nuove tendenze estetiche ed espressive del cinema mondiale, con partico-lare riguardo agli esordi, gli autori emergenti e non ancora affermati, le cinematografie mino-ri e meno conosciute, ma anche opere che si misurano con i generi e la produzione corrente con intenti d’innovazione e di originalità crea-tiva. All’interno di questa sezione è ospitata una competitiva di cortometraggi della durata massima di 20 minuti, scelti in base a criteri di qualità e originalità linguistico-espressiva. La sezione “Venezia Classici” propone dei classici restaurati, nel corso dell’ultimo anno, da cine-teche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo, impegnate nella conservazione e valorizzazione del patrimonio cinematografico e nella riscoperta di opere del passato trascu-rate o sottovalutate. La sezione “Autonome e Parallele” è la Settimana Internazionale della Critica (SIC) è composta da un massimo di 8 film (opere prime) autonomamente organiz-zata da una commissione nominata dal Sinda-cato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) secondo un proprio regolamento. Le “Giornate degli Autori” sono una Rassegna di circa 12 film autonomamente promossa dall’Associazione Nazionale Autori Cinemato-grafici (ANAC) e dall’Associazione 100 Autori secondo un proprio regolamento. Per maggiori informazioni e per visionare l’elenco dei film in concorso si può visitare il sito www.labiennale.org nella sezione cinema.

Venezia. Dal 28 agosto al 7 settembrela SettanteSima moStra internazionale del cinema

Il premio Campiello, la serata di premiazione della scorsa edizione

Ro.Pa.

di Corfino (L’Aquila), Valentina Giuliano di Salza-no (Venezia), Alberto Alarico Vignati di Corsico (Milano), Paola Vivian di Marostica (Vicenza) e Alberto Zanella di Santorso (Vicenza) sono i cinque giovani scrittori finalisti. Una selezione tra 25 racconti compiuta da un Comitato Tec-nico chiamato a scegliere inoltre il racconto più significativo proveniente dall’estero. A partire da quest’anno - altra importante novità - il vincitore del Campiello Giovani verrà inserito nella giuria delle Olimpiadi di Italiano. I vincitori del concorso dei Giovani e del Premio storico saranno annun-ciati il prossimo 7 settembre.

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L’Associazione Dilettanti-stica Sportiva Paintball Mestre nasce nel 2011

con lo scopo di promuovere lo sport del speedball (paint-ball sportivo) e le varianti nel territorio veneziano.

Questo gioco si tiene tra due squadre che devono colpi-re i componenti avversari fino ad eliminare il gruppo. Un giocatore è eliminato quando un paintball lo colpisce e lo macchia di colore, in questo caso il gioca-tore è “verniciato” ovvero eliminato.

Questo sport utilizza dei marcatori (fucili ad aria compressa) che sparano delle cartucce d’inchiostro e che deter-minano l’uscita dal gioco di chi è colpito. “Nell’Associazione siamo tutti professio-nisti – dice uno dei fondatori Cristiano Perale – siamo un gruppo di amici che vogliono fare un’esperienza imprenditoria-le legati al Club Service Mestrino. Il nostro obiettivo è di diffondere un nuovo sport nel territorio che, da 4 anni, si può prati-care anche in Italia”.

Il paintball mestrino ha ottenuto di-versi consensi e, l’anno scorso, ha contato 1.600 iscritti arrivati anche da fuori comu-ne. “Questo sport è adatto a tutti e a tutte le età - dice Perale - abbiamo anche una squadra femminile e altre miste, perché quest’attività non richiede uno scontro fisi-co, ma un confronto”. Una volta al mese

l’associazione realizza dei tornei amato-riali, a fine marzo ospita il Campionato Europeo e in agosto il campionato locale amatoriale.

Da giugno l’associazione propone dei corsi di didattica nella formazione azien-dale: uno psicologo si occupa di forma-zione all’interno di partite brevi, quando l’adrenalina è ai massimi livelli, per ripren-dere situazioni stressanti come accede in azienda; tutto questo per ottimizzare l’efficacia sul lavoro; i corsi sono realizzati con la partnership di Umana Forma, Fondi Italia e Sive Formazione di Unindustria.

L’Associazione di Mestre mette a di-sposizione dei soci: i campi, le strutture e le attrezzature, i materiali di consumo e qualsiasi altro supporto anche logistico, organizzativo, di marketing e formativo legati a quest’attività. La sede dell’asso-ciazione si trova nel campo sportivo di via Caravaggio a Mestre.

A MestreaSSociazione dilettantiStica paintball

R.P.

Lo SPoRT in PRIMo PIANo

L’Umana Reyer Basket è la principale società di Venezia e milita in serie A, la sua storia inizia nel lontano 1872, ma da

quegli anni ne è stata fatta tanta di strada. Quest’anno la società sportiva raggiunge l’ec-cellenza con una doppia serie A per la squadra maschile e per quella femminile. Per quanto riguarda la squadra maschile questo è il secon-do anno consecutivo con la massima serie, la squadra ha raggiunto i playoff dello scudetto per il secondo anno, aggiudicandosi un posto tra i primi 8 d’Italia; risultati mai aggiunti nel-la storia della Reyer. La squadra femminile ha dimostrato una crescita esponenziale, la squa-dra è stata rifondata un paio di anni fa con una auto retrocessione per ripartire dalla terza categoria; quest’anno ha dimostrato di essere tra le migliori d’Italia.

La retrocessione è stata fatta perché non si riusciva a dar spazio alle giovani. Il passag-gio dal settore giovanili alla serie A era troppo difficoltoso, così ripartendo dalla retrocessione hanno potuto recuperare alla grande e, in due

anni, hanno perso una sola partita. Per il set-tore giovanile, la Reyer ha coinvolto anche le altre società di basket del territorio e ha fatto confluire i migliori giocatori nella prima squa-dra, coinvolgendo 20 società, creando così un movimento molto forte. Questa strategia è stata voluta dal presidente Umana Reyer Luigi Brugnaro.

Tutte e sette le squadre della Reyer, ma-schile e femminile, hanno avuto accesso alle finali nazionali e poi si sono aggiudicate tre scudetti: 2 femminili e uno maschile (under19 fem., under15 fem. e under14 masc.) inoltre

sono vicecampioni d’Italia under19 maschile e si sono aggiudicati due “scudettini”, dei 3 contro 3, under14 fem. e under 13 fem. L’o-biettivo dichiarato dal presidente Brugnaro è quello di dar spazio ai giovani. La società ha annunciato i nomi dei giocatori che complete-ranno la prima squadra maschile: il capocan-noniere di due stagioni fa ex Caserta Andre Smith, il capocannoniere di questa stagione ex Reggio Emilia e Casale Donell Taylor, il croato ex Treviso e Cremona Hrvoje Peric e lo statuni-tense Nate Linhart proveniente dalla Bundesli-ga tedesca, dove è risultato Mvp nel suo ruolo. Il direttore sportivo Federico Casarin assicura che si tratta di quattro giocatori di grande li-vello che vanno ad unirsi ai già ufficializzati Guido Rosselli, Luca Vitali, Jacopo Giachetti e Tony Easley. Casarin ha precisato che gli atle-ti Daniele Magro e Francesco Candussi sono inoltre sotto contratto e che completeranno il roster alcuni giovani provenienti dal settore giovanile orogranata. Il campionato riprenderà domenica 13 ottobre.

Umana Reyer una stagione da ricordare calcio

E’ stata approvata dal Comune di Venezia la delibera che pre-vede la sostituzione urgente

delle 4 torri faro per l’illuminazione dello Stadio Penzo a Sant’Elena, degradate al punto da renderne necessaria la demolizione. Qualche mese fa, i vigili del fuoco avevano sottoposto le torri a verifiche stati-che, e in via precauzionale erano state chiuse al traffico pedonale e acqueo le fondamenta di accesso allo stadio e il rio di S. Elena. Lo

stadio Penzo fu costruito nel 1913 ed è il principale impianto sportivo di Venezia prende il nome da un aviatore dell’aeronautica militare che ha partecipato alla Grande guerra. Nel 1966, lo stadio, ospitò la partita di serie A Venezia-Milan se-guita da 26 mila spettatori. Nel 1971 una tromba d’aria colpì l’isola di S. Elena e danneggiò gravemente la struttura, inizialmente lasciata a se stessa, per la discesa della squadra, fu poi ristrutturata nel 1991 con la ripresa della squadra. L’assessore comunale ai lavori pubblici, Alessandro Maggioni, ha garantito che i lavori procede-ranno a ritmo spedito, dopo la demolizione delle due torri pericolanti, avvenuta il 30 giugno scorso, si procederà con la rimozione delle ultime due torri rimaste, già alleggerite dei fari, ed il posizionamento delle 4 torri nuove. I lavori procederanno velocemente per restituire lo stadio a norma per l’inizio del campionato calcistico, anche se non è da escludere un possibile ritardo visto che in agosto molte delle ditte interessate ai lavori sono chiuse. Il costo complessivo dell’intervento è di circa 638 mila euro.

Stadio penzo, SoStituite le torri faro

Basket Risultati più che positivi per la società di Luigi Brugnaro

di Roberta Pasqualetto

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IL VENEToin PRIMo PIANo

Alla fine il bicchiere, come suol dirsi, è sempre mezzo pieno e mezzo vuoto. Basta capire da che parte lo si guar-

di. Fuor di metafora: se dovete comprare casa – e specialmente se non vi serve un mutuo consistente – è difficile trovare nel più recente passato un momento migliore di quello attuale. Ma se, al contrario, la casa volete venderla, le alternative sono soltanto due: o rimandate a tempi migliori, o dove-te mettere in conto lunghi mesi d’attesa e un forte sconto rispetto alle aspettative di guadagno. Il mercato è in crisi, affossato prima dalla prolungata crisi economica, poi dalla stretta creditizia delle banche, infine dall’introduzione dell’i-mu e dall’estenuante balletto sulla sua sor-te. E la fotografia scat-tata dall’Osservatorio regionale della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari) aggiunge numeri precisi a quel che già si era capito.

È dal 2010 che il mercato è in calo: ha perso il 4% il primo anno, il 7 nel 2011, addirittura il 18 nel 2012. Tradotto in nu-meri, significa che il mercato veneto valeva 60 mila transazioni all’anno e oggi sono meno di 30 mila, con la chiusura di almeno 200 agenzie immobiliari in regione. Non è

servito a fermare il crollo la diminuzione dei prezzi, che oggi quotano – almeno in prima battuta, poi ogni trattativa fa storia a sé – un buon 15% in meno rispetto al 2011. Se infatti un terzo delle case messe in vendita rimangono sul mercato perché considerate ancora troppo care, quasi il 40% non ven-gono vendute perché le banche rifiutano di concedere un mutuo e un altro 28% non tro-va nemmeno un potenziale acquirente. Le questioni, insomma, stanno a monte: nella crisi economica che ha falcidiato redditi e prospettive delle famiglie, e anche in uno stock immobiliare che in buona parte è di bassa qualità e proprio per questo non è più

appetibile in un mo-mento in cui si guarda con particolare atten-zione all’efficienza energetica degli edifici, alla rete di trasporti pubblici, ai servizi del

quartiere.“È ormai da anni che soffriamo – sot-

tolinea Moreno Marangoni, presidente di Fiaip Veneto – di una continua discesa del mercato rispetto ai livelli raggiunti nel 2006. A soffrire particolarmente è il segmento di mercato “low cost” dove chi cercava di vendere il proprio immobile ha trovato molte difficoltà perché i clienti tipici,

di Germana urbani

Mercato immobiliare, un crollo senza fineIn tre anni si sono dimezzate le compravendite in Veneto. Un piano straordinario dalla Regione per rilanciare l’edilizia pubblica e offrire soluzioni alle famiglie a basso reddito

Prezzi in calo di oltre il 15 per cento ma le case sono ancora troppo care per metà dei clienti

Crisi economica Stretta sui mutui e imu le principali cause

come le giovani coppie e le famiglie extraco-munitarie, non hanno più disponibilità o non sono in grado di fornire le garanzie necessa-rie ad accendere un mutuo. Come invertire la rotta? Al mondo politico chiediamo di intervenire in quattro direzioni: bisogna eli-minare la tassa sulla prima casa, sostenere il recupero dell’esistente, rivedere la legge sugli affitti e garantire alle persone la possi-bilità di accedere al credito più facilmente”.

Ma chi compra, oggi, e cosa si vende di più? Più della metà degli acquirenti ha fra i 30 e i 50 anni, il 28% ne ha più di 50 e il 21% meno di 30. I più richiesti sono gli ap-partamenti con due camere (39%), seguiti da quelli a tre stanze (19%), dalle porzioni di villa (17%, col picco del 25% registrato a Padova e a Rovigo), dai mini (15%) e dalle

ville (10%). Cala anche il mercato dell’usa-to, benché resti al primo posto con il 46% degli immobili venduti dalle agenzie.

In questo quadro problematico, è arriva-ta nelle scorse settimane l’approvazione in consiglio regionale del piano strategico delle politiche della casa. Obiettivo, rimettere in moto il settore da molti anni paralizzato dell’edilizia pubblica, in modo da offrire un’alternativa alle famiglie a basso reddito. Il piano prevede la messa in vendita agli attuali inquilini di quasi 20 mila alloggi po-polari, quasi la metà dell’intero patrimonio edilizio, attraverso una formula allettante: un acconto iniziale del 20% e il rimanente in rate mensili. Le risorse ottenute (800 milioni di euro nella migliore delle ipote-si, 300 secondo le stime più realistiche)

saranno reinvestite nella ristrutturazione degli alloggi esistenti e nella costruzione o acquisto di nuovi alloggi. Entro fine 2014 la regione conta così di avere a disposizione quasi 1.500 nuovi appartamenti.

“Un pacchetto di interventi – sottolinea l’assessore Massimo Giorgetti – che con-sentirà di attuare un’azione più incisiva ed efficace per garantire un sostegno concreto ai nuclei familiari che vivono la drammatica condizione di non avere una casa, ma an-che un impegno nel “social housing”, per fornire soluzioni abitative alle famiglie che non possono vedersi assegnato per mancan-za di requisiti un alloggio popolare, ma nel contempo sono impossibilitate a far fronte economicamente ai canoni di affitto propo-sti dal mercato libero”.

continua a pag. 29

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Esempio guadagno abitazione tipo

31Il Veneto in primo piano

In un clima di cupa crisi per l’edilizia, l’u-nico raggio di sole è arrivato nell’ultimo biennio dalle detrazioni fiscali per ristrut-

turazioni e manutenzioni straordinarie che migliorassero l’efficienza energetica degli edifici.

La buona notizia è che gli incentivi non termineranno: prima sono stati prorogati a tutto il 2013, con estensione anche agli arredi, e adesso tutto lascia prevedere che diventeranno strutturali. Questo è infatti l’impegno che il parlamento ha chiesto al governo con un ordine del giorno approvato in sede di conversione definitiva del decre-to sugli ecobonus che era in scadenza il 4 agosto.

La scelta degli ambiti di applicazione avverrà con la legge di Stabilità, ma è pro-

babile che saranno salvaguardati almeno i principali settori al momento contemplati dalla normativa. Intanto, per chi vuole investire parte dei suoi risparmi sulla pro-pria casa, fino a tutto il 2013 sono state confermate le seguenti misure: detrazione fiscale del 65% per i lavori finalizzati a rendere gli edifici a prova di terremoto; stessa percentuale per gli interventi legati al risparmio energetico come infissi, caldaie, condizionatori, pannelli solari; proroga della maxi-detrazione del 50% (con limite di spe-sa di 96.000 euro e spalmata su dieci anni) per gli interventi sul recupero del patrimonio edilizio (manutenzioni, ristrutturazioni e re-stauro e risanamento conservativo) a cui si aggiunge l’ulteriore detrazione, fino a un massimo di 10.000 euro, delle spese per

mobili ed elettrodomestici.“Gli ecobonus possono essere un vola-

no per la ripresa dell’economia – ha com-mentato il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando – e credo che lo saranno ancora di più se verrà approvata la legge che è stata già varata dal consiglio dei ministri che im-pedisce il consumo di nuovo suolo. Dobbia-mo orientare l’attività edilizia nella direzio-ne del riuso, del recupero. L’intera edilizia deve e può superare la crisi convertendosi all’efficienza energetica, alla sostenibilità e soprattutto al riuso delle aree già edificate. Per questo motivo è urgente l’approvazione della legge che ho presentato sul conteni-mento del consumo di suolo insieme con i colleghi delle Politiche agricole, dei Beni culturali e delle Infrastrutture”.

Al netto della sempre presente propa-ganda politica, i dati parlano chiaro: grazie alle agevolazioni fiscali sono partiti quasi un milione e mezzo di interventi, con un investimento stimato in 18 miliardi di euro e almeno 50 mila posti di lavoro creati tra edilizia e indotto. Senza dimenticare poi gli effetti a lungo termine sulle tasche delle famiglie: è vero che ristrutturare secondo criteri di qualità costa, ma tra una casa ef-ficiente e una casa costruita con materiali vecchi e di scarsa qualità la differenza di vede in bolletta. E può arrivare mediamen-te a un risparmio di 1.500 euro all’anno. Metteteci in più le detrazioni sulle tasse dei prossimi dieci anni, e – conti alla mano – pare proprio un buon affare.

di Germana urbani

Quasi un milione e mezzo gli interventi realizzati per 18 miliardi di investimenti

L’ecobonus sarà per sempre

Il governo si è impegnato a rendere strutturali le agevolazioni finalizzate al miglioramento energetico delle abitazioni

focuS

I sottoscrittori di mutui immobiliari, che hanno costruito una casa ad alta efficienza energetica, sono a minor rischio di insolvenza rispetto ai sottoscrittori di mutui

immobiliari “normali”. A sostenerlo è uno studio della Hill Center Cappella dell’Università della Nord Carolina e dell’Istituto per l’Evoluzione del Mercato di Washington.

Negli Stati Uniti il settore dei mutui immobiliari è entrato in profonda crisi quando nel 2008 scoppiò la cosiddetta “bolla immobiliare”.

Anche in Italia si sono affacciati sul mercato diversi prodotti destinati a chi voglia riqualificare la propria casa. Tra i più attivi ci sono le banche di credito cooperativo e

Banca Etica, che ai suoi clienti offre un finanziamento fino al 100 per cento degli investimenti fino a 75mila euro. Tra le proposte diffuse in quasi tutti gli istituti c’è poi quella del mutuo finalizzato alla realizzazione di un impianto foto-voltaico, garantito dai ricavi provenienti dal conto-energia.

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33Cultura veneta

31 agosto - 13 ottobre, Padova

Paola Consolo, Eva Fischer, Alis Levi, Gabriella Oreffice, Adria-na Pincherle, Charlotte Radnitz, Antonietta Raphael, Silvana Weiller. Otto donne, otto artiste che hanno saputo rivendicare

una piena indipendenza creativa e intellettuale nel tessuto cultura-le dell’Italia del Novecento. Sono le protagoniste indiscusse della mostra allestita a Padova presso il Centro culturale Altinate San Gaetano. Promossa e sostenuta dalla Comunità Ebraica di Padova e organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune, l’esposizione offre uno spaccato emozionante sull’arte del secolo scorso attraverso l’opera di queste donne che hanno intrapreso originali percorsi artistici ed esisten-ziali inserendosi, sempre più incisivamente nel dibattito contemporaneo. Oltre 120 opere consentiranno di ammirare la qualità degli idiomi artistici individuali e di rievocare il nesso indistricabile fra impegno artistico e iden-

tità ebraica, vita pubblica e vita privata che contraddistingue la produzione di ognuna di loro. L’esposizione, curata da Marina Bakos con la collabo-razione di Virginia Baradel, è una appassionata e puntuale riscoperta di queste interpreti dell’arte del Novecento che non esitarono ad assumere, con competenza, determinazione e sensibilità, iniziative di primo piano sulla scena culturale e seppero trasformare una condizione di inferiorità sociale in un ulteriore motivo di afferma- zione e di emancipazione cre-ativa. Perché a volte succede che “Some leaders were born women”. Magari anche ebree.

Otto donne, otto artiste

Sarmede è senza dubbio una delle capi-tali dell’illustrazione. Grazie a Štepán Zavrel, che nel 1988 organizzò qui i

suoi primi corsi di pittura, la cittadina ai pie-di del Gran Bosco del Cansiglio è diventato il paese della fiaba. Da ben 31 anni, inoltre, si tiene qui Mostra internazionale d’illustra-zione per l’infanzia “Le immagini della fantasia” il cui allesti-mento per l’edizione 2013 del tutto definito a cominciare dal tema che quest’anno sarà un paese. E’ al Mes-sico, infatti, che sarà dedicata l’esposizione che aprirà i battenti il prossimo 26 ottobre e messicano sarà anche l’ospite d’onore, il grande illustratore Gabriel Pacheco, presente in mostra con una sezione lui interamente riservata. La presen-za del grande artista non sarà solo artistica, nel senso esclusivo delle sue opere, ma sarà fisica, in carne ed ossa per tenere un

corso per giovani illustratori. Di più: la sua presenza sarà duratura, anzi perenne, visto che del suo passaggio rimarrà un murales sulle pareti della Casa della Fantasia, nuova sede della mostra. E’ questo il contributo che la mostra lascia il piccolo borgo tra le colline, infatti, anno dopo anno, le facciate delle sue vecchie case si popolano di storie

affrescate, persino il Municipio è popolato di leoni, coccodrilli, pe-sci e pipistrelli giganti. Per tornare alla mostra va detto che oltre al grande artista messica-

no, sono all’opera tredici tra i migliori artisti del panorama internazionale, per realizzare le immagini del libro che sarà pubblicato in collaborazione con Franco Cosimo Panini Ragazzi e in coedizione con Sm Messico in uscita a ottobre. Accanto all’omaggio alla Nazione ospite e all’Illustratore dell’Anno, la Mostra proporrà ai suoi visitatori anche la

grande carrellata del meglio che il settore dell’illustrazione per l’infanzia abbia pro-posto a livello mondiale. Di ciascun albo

illustrato individuato in quest’area dell’ec-cellenza, saranno presentate alcune tavole originali. Complessivamente, nelle diverse

sezioni, saranno più di trecento le illustra-zioni esposte, insieme ai libri per i quali sono state create.

Il tema di quest’anno sarà il Messico. Tredici artisti a lavoro per illustrare il libro realizzato in concomitanza con l’iniziativa

Le immagini della fantasia Dal 26 ottobre prenderà il via la Mostra internazionale d’illustrazione

Gabriel Pacheco, ospite a Sarmede

La recente pulitura della pala “Il vescovo Jacopo Pesaro e papa Alessandro VI davanti a San Pietro”, eseguita da Tiziano Vecelio, ha riaperto il dialogo del mondo dell’arte sul grande pittore veneto e le porte di una mostra che rimarrà aperta fino al prossimo 6 ottobre a Palazzo Cosmo

di Pieve di Cadore. Sulla grande tela, commissionata da Jacopo Pesaro al giovane Vecellio, infatti, rimanevano interrogativi che negli ultimi anni hanno portato alle interpretazioni più varie, compresa quella che considerava la grande tela conservata al Museum voor Schone Kunsten di Anversa, la più antica realizzata da Tiziano o quella che ne attribuiva l’esecuzione non alla sola sua mano ma ad un concorso d’opera partito sotto la regia di Giovanni Bellini, vista la discrepanza qualitativa tra la figura di San Pietro e quella degli altri due personaggi. La mostra, invece, vuole essere di contributo alla corretta interpretazione dell’opera in oggetto e di tutta l’epopea vecelliana. Attraverso una decina di opere di puntuale riferimento e di confron-to, dipinti, disegni e silografie, l’esposizione evidenza ciò che gli esami eseguiti hanno già dimostrato, ossia che la tela è stata prodotta in un’unica soluzione ed è paragonabile, sotto il profilo tecnico e dei materiali, alle opere di Tiziano del 1510 – 1514 circa. Le apparenti differenze nella resa non sarebbero per altro dovute a una molteplicità di mani o di fasi esecutive ma ad uno stato di conservazione piuttosto altalenante.

palazzo coSmo di pieve di cadore

una moStra per fare chiarezza Sull’opera di tiziano

Nelle foto alcune

delle opere dell’artista messicano

Gabriel Pacheco

La pala “Il vescovo Jacopo Pesaro e papa Alessandro VI

davanti a San Pietro”, oggi conservata al Museum voor Schone Kunsten di Anversa

Anno dopo anno le facciate delle vecchie case si popolano di storie affrescate

Nella foto Eva Fischer

arte laSt minute

Ultimi giorni per la rassegna di scultura contemporanea di Padova. Ci sarà tempo fino al 20 agosto per vedere le opere di Novello Finotti e di Kim Young-Won esposte in varie sedi cittadine (da

Palazzo Zuckermann a corso Garibaldi 33, dai Musei Civici agli Eremi-tani a piazza Eremitani, fino alla Galleria d’Arte La Teca) poi l’esposi-zione verrà trasferita in Corea. L’iniziativa infatti è nata per dare vita ad uno scambio culturale.

Scultura a Padovafinotti e Young-Won pronti per la corea

fotografia a Veronal’umanità negli Scatti di renè burri

Pittura a Vicenza cinque Secoli di volti

Fino al 22 settembre rimarranno esposte al Centro Interna-zionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona gli oltre due-cento scatti selezionati da Hans-Michael Koetzle per dare

vita ad un’importante retrospettiva su Renè Burri. Con le sue fotografie il fotografo svizzero ha testimoniato le guerre di Corea e del Vietnam, la crisi di Cuba con gli Stati Uniti e ritratto alcune delle personalità più influenti del XX secolo. Considerato un grande fotoreporter, nonostante sia stato a contatto con la violenza della guerra e la disperazio-ne delle vittime, ha sempre evitato le immagini crude e tragiche e, come ha scritto Peter Killer ”... non esiste una sola foto che non suggerisca l’esistenza possibile di un mondo più umano”.

Ultimi giorni anche per la mostra “Cinque secoli di vol-ti. Una società e la sua immagine nei capolavori di Palazzo Chiericati” ospitata a palazzo Chiericati di

Vicenza. L’esposizione dovrebbe già essere stata chiusa ma la direzione musei ha deciso di riaprire la mostra a seguito del bilancio positivo avendo registrato 55 mila visitatori circa, e delle numerose richieste di visita. Dal 19 agosto la Pinacoteca resterà chiusa completamente per circa un mese per consentire gli ultimi lavori in vista dell’apertura dell’intera ala palladiana prevista per fine settembre.

Il progetto viene finanziato nell’ambito del Programma di Collaborazione Transfronta-liera Italia-Slovenia 2007—2013 dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale e da fondi nazionali.Il partenariato del progetto ClimaParks è composto da nove partner — 5 parchi ita-liani e 4 parchi sloveni. Il LP del progetto è il Triglavski narodni park.I parchi italiani e sloveni hanno svolto attivi-tà di ricerca e sensibilizzazione sui cambia-menti climatici e sulla conservazione della biodiversità e di un rapporto sostenibile per l’ambiente nelle aree protette in oggetto e in generale, a livello globale.E’ sta attivata una rete permanente di po-stazioni informatiche attraverso cui è pos-sibile paragonare i dati tra i singoli parchi. Grazie alla loro collaborazione i parchi italia-ni e sloveni rafforzeranno la sensibilizzazio-

ne sul significato di atteggiamento respon-sabile nei confronti dell’ambiente naturale (centri di informazione, programmi di for-mazione). Gli stessi parchi, attraverso pro-getti pilota, analizzeranno il comportamento del visitatore nelle aree protette rispettando l’ambiente.Partecipano al partenariato italo-sloveno la regione del Litorale sloveno — Primorska (Alto Adriatico), quella del Carso e quella montana (alpina).

I Rilevamenti dei dati Meteo nel Parco Regionale del Delta del Po

l Parco Regionale Veneto del Delta del Po è da sempre sensibile al tema ambientale e al cam-biamento climatico, con il progetto Climaparks si ha la possibilità di studiare i cambiamenti ambientali in atto e di predisporre e sperimen-tare interventi volti a promuovere una maggio-re sensibilizzazione sui cambiamenti climatici stessi . Nell’ambito del Progetto da febbraio 2013 è attiva una centralina di rilevamento dei dati meteo presso il Centro Visitatori di Porto Viro. E’ possibile inoltre visionare i dati dal gior-no dell’istallazione ad oggi, e in tempo reale, relativi anche a temperatura, umidità, vento e irraggiamento solare collegandosi a questa pagina:http://www.meteo.digiteco.it/default.asp?idStaz=1

Progetto CLIMAPARKS - attività WP2 “Monitoraggio delle popolazioni di Pas-seriformi ed altre specie, mediante la metodica dell’inanellamento a sforzo costante” presso la golena Ca’ Pisani

Il progetto ha previsto la realizzazione e la ge-stione di una stazione di inanellamento dei Passeriformi, in cui eseguire sia lo studio delle popolazioni nidificanti, sia lo studio delle migra-zioni e dello svernamento.. La stazione, gestita dall’associazione Sagittaria, era ubicata all’in-terno della Golena di Ca’ Pisani, nello splendido Po di Maistra. Le sessioni di cattura, da marzo 2012 al aprile 2013, hanno permesso di inanel-lare 1.321 uccelli di 39 specie.

Il più alto numero di catture si sono registrate nei mesi di aprile, settembre e ottobre, al momento della stagione migratoria. Oltre il 50% degli uc-celli catturati appartenevano alle seguenti spe-cie: Capinera, Cannaiola e Robin, grazie alla pre-senza di zone umide zone boschive. Analizzando la fenologia delle catture per molte specie, è stata osservata una buona corrispondenza con i dati nazionali, mentre per altri è stato, tuttavia, osservato un ritardo nel passaggio. Da questa analisi, è diventato evidente che le specie diver-se mostrano rapidi cambiamenti di densità e di gamma, non direttamente collegati con i cam-biamenti di uso del territorio della zona del Del-ta. Tali cambiamenti potrebbero essere collegati direttamente con il generale cambiamento cli-matico. Per Usignolo di fiume e Beccamoschino, infatti, è noto come le grandi oscillazioni sono causate dagli inverni molto freddi. Oltre all’ana-lisi del flusso migratorio, grazie ai dati raccolti è stato possibile analizzare le dinamiche di po-polazione di alcune specie nidificanti, specie in confronto con i dati precedenti. Da questa ana-lisi, è diventato evidente che le specie diverse mostrano rapidi cambiamenti nella densità e la gamma, non spiegabile direttamente con i cam-biamenti nel territorio della zona del Delta. Tali cambiamenti potrebbero essere messi in rela-zione diretta con il cambiamento generale cli-matico. Per Usignolo di fiume e Beccamoschino, infatti, è noto come le grandi oscillazioni sono causate da inverni molto freddi. E’ evidente che questo è solo l’inizio di una prima analisi che se approfondita e prolungata nel tempo i darebbe maggiori informazioni e conclusioni affidabili.

Aggiornamenti Programma MAB promosso dall’UNESCO

Il Progetto Climaparks : Cambiamenti climatici e gestione delle aree protette

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2007

-201

3 cooperazione territoriale europeaprogramma per la cooperazionetransfrontaliera

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Slovenija-Italija

Investiamo nelvostro futuro!Naložba v vašoprihodnost!www.ita-slo.eu

Progetto cofinanziato dal Fondo europeo disviluppo regionale

Projekt sofinancira Evropski skladza regionalni razvoj

Il percorso di candidatura dell’area del Delta del Po a Riserva della Biosfera del Programma MAB dell’UNESCO è supportato dalla Fonda-zione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Con gli incontri del 16 lu-glio 2013 a Porto Viro e del 17 luglio 2013 a Me-sola si è aperta la fase di dialogo con i portatori di interesse locali relativa-mente al PERCORSO DI CONCERTAZIONE PER LA CANDIDATURA DELL’ AREA DEL DELTA DEL PO A RISERVA DELLA BIOSFERA NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA MAB-UNESCO”. A settembre saranno programmati al-tri incontri pubblici di pre-sentazione della candida-tura che verranno definiti nei prossimi giorni.

Per ulteriori informazioni visitate il sito www.parcodeltapo.org e consultate tutta la documentazione che sarà via via pro-dotta, oppure inviate una email all’indirizzo:[email protected].

Temperatura ( medie giornaliere) - Porto Viro

Periodo: 01/07/13 - 01/08/13 - Min: 24,7°C - Med: 28,3°C - Max: 33,4°C

Temperatura (°C )

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le ansie Da prestaZione Fra le lenZuola o saranno

guai. troVate spaZi per il Dialogo e le risate · SALUTE il calDo Vi to-glie le ForZe. controllate spesso la pressione sanguigna, beVete Molto e preDiligete Frutta e VerDura

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO Vi at-

tenDono tensioni e scontri con cHi

aMate Ma riuscirete a FarVi per-Donare con l’arMa Della tenereZZa · SALUTE non strapaZZateVi percHÈ state recuperanDo un po’ Dopo un perioDo Di Forte stress. aiutateVi con una sana aliMentaZione

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO il prossiMo perioDo sarÀ con-Dito Da entusiasMo e

poesia cHe Vi aiuter-anno a superare VeccHi conFlitti SALUTE sono in agguato piccoli Disturbi cHe non Vanno ingigantiti Ma neMMeno trascurati. troVate il teMpo per accertaMenti

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO l’alcoVa

langue non poco Ma l’intesa Mentale È eccellente. regalateVi bellissiMi Viaggi in cop-pia · SALUTE riDucete un po’ il caFFÈ percHÈ Vi attente un perioDo Di in-QuietuDine. Yoga e tisane Fanno al caso Vostro

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO non Date spaZio a granDi aspetta-

tiVe soprattutto Verso cHi Vi lancia Messaggi aMbigui. state sulla DiFensiVa · SALUTE ab-

biate cura Di ossa e Denti curanDo l’aliMentaZione in MoDo speciFico. eVitate le abbuFFate Di Dolci

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO a Quanto pare il Vostro ro-

ManticisMo È partito per le Ferie. aDDolciteVi percHÈ solo con la carne non c’È Futuro · SALUTE no-nostante le Forti tentaZioni Della gola, il giroVita non ne risente per-cHÈ siete saggi e Fate Molto MoVi-Mento

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO con il partner ViVete un

perioDo Da FaVola: coMplici e in perFetta sintonia. i single aVranno Mille occasioni · SALUTE purtroppo per Voi l’uMore È cupo e la ForMa in calo. ancHe se il calDo non Vi lascia tregua uscite piÙ cHe potete

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO las-

ciate Da parte accuse e ricatti.

occorre Fare il priMo passo Verso la pace e DoVrete essere Voi a Farlo · SALUTE la Vostra VitalitÀ È in au-Mento. non sprecatela nei litigi Ma sFruttatela in palestra, i risultati saranno ottiMi

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO se siete

single Questo È il Vostro teMpo: aVrete Dalla Vostra potenti arMi Di seDuZione. eros e cuore in eQuilibrio · SALUTE proprio non Vo-lete sentir parlare Di sport ancHe se aVete a DisposiZione una buona Dose D’energia. sForZateVi

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO Forse È il caso Di Fare VacanZe separate.

il Vostro partner non con-trolla la gelosia e Voi sopportate a Fatica · SALUTE DiVersaMente Dal solito siete talMente atletici Da seMbrare iperattiVi. aFFiancate una buona aliMentaZione

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO la passione È in stanD-bY e le troVate roManticHe serViranno a ben poco per rinsalDare

un legaMe cHe langue · SALUTE aVete bisogno Di relaX e Di un teMpo tutto Vostro per riFlettere sul Futuro o sarete preDa Dell’ansia

VERGINEDAL 24/08

AL 22/09FASCINO Vi attenDe un Flirt tutto eros e Zero iMpegno e Forse

È proprio Quello cHe Vi serVe aDesso. Molti incontri Hot · SALUTE lo Jogging non Vi spaVenta piÙ e Fatto la Mattina presto Vi re-gala sprint DinaMico e scattante e tonicitÀ al top

OroscopoFATELO CON TUTTO IL CUORE

E L’ENERGIA CHE POSSEDETE:

AVRETE SUCCESSO

2036 oroscopo

Sarà il prossimo

Einstein?

Nome Cognome

Via n°

Cap Città Prov

Tel Cell E-mail

Data e luogo Firma

Per ricevere le informazioni sul bambino e la comunità che potrai sostenere, spedisci in busta chiusa il coupon qui riportato a: ActionAid - Via Broggi 19/A - 20129 Milano, invialo via fax al numero 02/29537373 oppure chiamaci allo 02/742001.

Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano, via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati.

Per informazioni chiama lo 02/742001, vai sul sito www.actionaid.it o scrivi a [email protected]

ZLP12

Milioni di bambini nel Sud del mondo crescono malnutriti e senza diritti. Ma chissà cosa potrebbero fare se potessero avere cibo, acqua potabile, cure mediche e un’istruzione. Adotta un bambino a distanza, aiuterai lui e la sua comunità a costruirsi un futuro migliore. Oggi cambiare il mondo dipende da te. Un giorno, dipenderà da lui!

Aiutalo a diventare grande, con l’adozione a distanza.

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