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NETWORK ITALIA ITALIANI NEL SUD-EST ASIA RETE DI CULTURA, INFORMAZIONE, AMICIZIA E-MAIL [email protected] NEWSLETTER N. 028 | 16 Ottobre 2011 Filename: [J-4.5.5-1.9.2.9-111016-Newsletter-028-ACA.doc] @ INTRODUZIONE Care amiche, cari amici, questa newsletter e’ dedicata al movimento . Movimento nel tempo e nello spazio. Illusione ottica, prospettiva, trompe l’oeil, scenografia... Movimento come quello di Michele Morichi, che dopo piu’ di tre anni come Direttore di ARISTON Viet Nam , torna in Italia... forse. Alla rubrica “TuttiFrutti”. Proseguono le proiezioni del ciclo di films “Cinema PARADISO - 4” organizzata dal circolo ITALIA . In allegato la locandina di programmazione, con tutti i dati per seguire la rassegna. Due iniziative culturali alla LUNA D’Autunno di Ha Noi : non mancate! Questo Mercoledi’ (111019) una serata di musica lirica dedicata a Mozart e Bizet. Una mostra di fotografie di Sa Pa e le zone montane del Nord Viet Nam , a cura di Gino BENELLI . Dopo il successo dell’intervista a Chiara Minh FALCONE, non poteva mancare un incontro di Thi-Bay MIRADOLI anche con Francesco FALCONE , figlio di Enzo Falcone e Tam . In Copertina: il grandioso affresco della Sala Dei Giganti , di Giulio Romano , che insieme alle altre sale a forte impatto simbolico, rappresenta uno dei vertici pittorici del Rinascimento Italiano. In Controcopertina: una foto di grande intensita’. Da Gino BENELLI . Cari saluti, Amedeo Cilento Questa Newsletter e’ ottimizzata per la visione su monitor. Stampare su carta vuol dire tagliare alberi. Cercate di farne a meno. V I S I O N I PALAZZO TE DARREN Il Palazzo Te è un edificio monumentale costruito tra il 1524 e il 1534 su commissione di Federico II Gonzaga, è l'opera più celebre dell'architetto italiano Giulio Romano. MANTOVA PHOTO

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Newsletter degli Italiani e simpatizzanti dell’Italia nel Sud Est Asia Newsletter of Italians and enthusiasts of Italy in South East Asia

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NEWSLETTER N. 028 | 16 Ottobre 2011

Filename: [J-4.5.5-1.9.2.9-111016-Newsletter-028-ACA.doc]

@ INTRODUZIONE

Care amiche, cari amici, questa newsletter e’ dedicata al movimento. Movimento nel tempo e nello spazio. Illusione ottica, prospettiva, trompe l’oeil, scenografia... Movimento come quello di Michele Morichi, che dopo piu’ di tre anni come Direttore di ARISTON Viet Nam, torna in Italia... forse. Alla rubrica “TuttiFrutti”. Proseguono le proiezioni del ciclo di films “Cinema PARADISO - 4” organizzata dal circolo ITALIA. In allegato la locandina di programmazione, con tutti i dati per seguire la rassegna. Due iniziative culturali alla LUNA D’Autunno di Ha Noi: non mancate! Questo Mercoledi’ (111019) una serata di musica lirica dedicata a Mozart e Bizet. Una mostra di fotografie di Sa Pa e le zone montane del Nord Viet Nam, a cura di Gino BENELLI. Dopo il successo dell’intervista a Chiara Minh FALCONE, non poteva mancare un incontro di Thi-Bay MIRADOLI anche con Francesco FALCONE, figlio di Enzo Falcone e Tam. In Copertina: il grandioso affresco della Sala Dei Giganti, di Giulio Romano, che insieme alle altre sale a forte impatto simbolico, rappresenta uno dei vertici pittorici del Rinascimento Italiano. In Controcopertina: una foto di grande intensita’. Da Gino BENELLI. Cari saluti, Amedeo Cilento

Questa Newsletter e’ ottimizzata per la visione su monitor. Stampare su carta vuol dire tagliare alberi. Cercate di farne a meno.

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2 ORGANIZZAZIONE

INVIATECI I VOSTRI PROGETTI E SAREMO BEN LIETI DI PROMUOVERLI E VEICOLARLI NELLA COMUNITA’ ITALIANA

2.1 STRUTTURA DI QUESTA NEWSLETTER

1. Amedeo CILENTO – Editor, rubriche “Arte” , “TuttiFrutti”

2. Thi-Bay MIRADOLI - rubrica “Lo Specchio Trasparente”

3. DARREN: contributi fotografici

4. Gino BENELLI: contributi fotografici

CONTATTI <[email protected]>

TEMPO - HA NOI - 2009

Photo: Gino BENELLI in mostra: LUNA D’AUTUNNO 78 Thợ Nhuộm, Hà Nội

2.2 - 10 REGOLE DI “NETIQUETTE”

1. L’accesso alla Newsletter network ITALIA e’ aperto a tutti: Privati, Enti, Aziende, Istituzioni.

2. La Newsletter e’ rivolta agli italiani ed ai simpatizzanti dell’Italia nel Sud Est Asia (SEA)

3. La lingua ufficiale della Newsletter e’ l’italiano, ma contributi straordinari in altre lingue sono ben accetti.

4. Sono bandite: le volgarita’, le polemiche personali, le polemiche politiche e tutte le tesi non provate.

5. Sono particolarmente apprezzate le testimonianze fotografiche dell’Italia e del SEA (ed ogni bella foto).

6. Tutte le foto ed i documenti sono pubblicati sulla Newsletter sotto: “Creative Commons Attribution Non-Commercial Share-Alike License” [http://creativecommons.org].

7. Qualunque documento viene pubblicato sotto piena e completa responsabilita’ di chi lo invia.I documenti inviati devono sempre citare autori, fonti esterne e pagine web di riferimento.

8. La Newsletter e’ opera di solo volontariato e segue la piu’ rigorosa etica no-profit. Nessun contributo verra’ richiesto e verra’ pagato.

9. La Newsletter e’ mensile, con edizione nella seconda Domenica del mese.

10. Iniziative ed annunci vengono pubblicati se inviati con almeno 5 giorni di anticipo sulla pubblicazione.

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4.8 TUTTIFRUTTI... gli italians si raccontano

In questo numero Michele MORICHI

Caro Michele, raccontaci un po’ di chi sei... Mi chiamo Michele Morichi, sono nato ad Osimo in provincia di Ancona il 13 luglio 1973. Sono laureato in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Ancona, che adesso si chiama Università Politecnica delle Marche.

Quale e’ stata la tua formazione educativa? Ho studiato Economia e Commercio in Ancona, ma se vogliamo scendere nei dettagli ci sono altre due esperienze che sono state importanti nella mia formazione arcia e. Per prima sicuramente l’Erasmus in Germania. E’ stata la mia prima vera esperienza lontano da casa. Inoltre ai tempi pensavo che parlare il

arcia mi avrebbe dato una arcia in più nel mondo del lavoro. In realtà non l’ho quasi mai più usato. Mi è però ritornato utile qui in Vietnam per avere rapporti con un paio di clienti che avevano passato molti anni nella vecchia Repubblica Democratica Tedesca. La seconda è stata l’Esercito Italiano. Come tutti gli abili e arruolati della mia generazione ho fatto il servizio militare ed ho avuto l’opportunità di diventare ufficiale. Del servizio militare si può dire tutto, ma almeno nel mio caso devo ammettere che l’Esercito è stata un’importante scuola di management specialmente sulla gestione del personale. Quali sono state le tue prime esperienze nel mondo del lavoro? La mia prima vera esperienza nel mondo del lavoro è stata in Lussemburgo come controller. Ai tempi pensavo che fosse un’occasione unica e che non mi sarebbe più capitato di partecipare ad uno start-up all’estero. Invece poi mi sono ritrovato ad essere il capo progetto di uno start-up in Cina, nelle campagne fuori Shanghai.

Come e’ composta la tua famiglia? Mia moglie Ailin è cinese. Viene dal Sichuan, nel centro della Cina. Ci siamo conosciuti a Shanghai subito dopo essere entrato in Ariston Thermo. Ci siamo sposati due anni fa quando ci eravamo già trasferiti da un anno in Vietnam. Abbiamo un bambino nato lo scorso anno che si chiama Mario o Zhao Yi che in cinese si scrive 赵意. Il primo carattere è il cognome della famiglia di mia moglie. L’altro è il primo carattere di Italia, che in cinese è appunto 意大利 (Yi-da-lì).

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Quando sei arrivato in Viet Nam e perche’? Sono arrivato ufficialmente in Vietnam nel Maggio del 2008. L’azienda mi aveva offerto l’opportunità di diventare Country Manager ed il mio capo di allora sosteneva che avendo resistito due anni nelle campagne cinesi, il Vietnam faceva per me. Dopo avermi presentato l’opportunità, mi diede una settimana per pensarci e decidere, ma penso di avere accettato dopo meno di un quarto d’ora. La mia motivazione era legata ad un’importante possibilità di carriera che mi permettesse di crescere professionalmente e di restare in Asia. Quale e’ stato il primo impatto con il Viet Nam? Il primo impatto con il Vietnam è stato difficile. Shanghai, che era la città dalla quale arrivavo e che mi ero conquistato dopo due anni di campagne cinesi, era ovviamente molto più comoda per un occidentale rispetto ad Hanoi. Anche i vietnamiti al primo impatto mi sono sembrati abbastanza più “ruvidi” dei cinesi. C’è stata poi una fase successiva in cui mi sono innamorato progressivamente del Vietnam. Quale e’ stato il vostro rapporto con la cultura locale, sia in confronto all’Italia che alla PRC (tua moglie)? Avendo vissuto per quasi tre anni in Cina e per più di tre in Vietnam, trovo ovviamente molte somiglianze tra le due culture. Penso tuttavia che nel modo di fare i cinesi siano un po’ più simili ai tedeschi, mentre i vietnamiti assomigliano un po’ di più a noi italiani. Infatti i cinesi sono più strutturati e precisi, tendono a non parlare l’inglese se non è di buona qualità ed hanno uno scarso senso dello humor. I vietnamiti salvo qualche rara eccezione sono molto meno strutturati e con una certa tendenza interpretativa che va dal creativo al pressappoco. Si “lanciano” per comunicare anche se sanno due parole di inglese e, soprattutto, sono allegri e stanno sempre allo scherzo. Un bel sorriso amichevole e qualche parola anche gesticolata sono sufficienti per aprire una comunicazione ed il più delle volte anche ad accattivarsi l’interlocutore.

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Vi sono tanti soggetti economici che operano in VN: chi produce e vende in loco, chi produce ed esporta, chi produce all’estero e vende in Viet Nam, etc. Come si colloca ARISTON in questo quadro e quali le conseguenza strategiche nell’organizzazione della ditta? Diciamo che Ariston Thermo Vietnam fa un po’ di tutto. Infatti produciamo parte dei prodotti che vendiamo direttamente qui in Vietnam e ne importiamo altri che completano l’offerta. Allo stesso tempo la nostra fabbrica in Vietnam serve anche altri mercati in altri paesi.

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Rapporti con le Risorse Umane. Vi e’ una grande differenza culturale tra italiani e vietnamiti. Nel mondo del lavoro vi e’ il rischio di molti fraintendimenti ed aree di frizione. Come hai affrontato questa missione di “mediazione culturale”? Personalmente ritengo che i risultati di un’azienda vengano raggiunti dal team nel suo insieme e che quindi le persone siano la risorsa più importante con cui e su cui lavorare. Questo concetto è centrale nel ruolo del capo che quindi deve impegnarsi per far collaborare bene insieme i propri dipendenti, aiutarli a crescere e a risolvere i problemi più complessi, creare motivazione, eccetera, eccetera. Queste attività possono essere più o meno complesse, ma ci sono in ogni organizzazione. In Vietnam possono diventare più impegnative a causa delle differenze culturali e delle difficoltà linguistiche. Ma armati di buona pazienza (in Asia è un’ingrediente che serve sempre!) e rimboccandosi le maniche si riesce a tirare fuori il massimo da tutte le persone del proprio team e raggiungere un ottimo risultato. Certamente ci sono anche i momenti in cui alcuni rapporti diventano difficili da gestire. Eppure, la strada giusta in questo caso è la comprensione dei problemi che generano le difficoltà. Inoltre lavorando alla soluzione con gli altri si riesce il più delle volte anche a creare un importante effetto di fiducia che rafforza i rapporti e la stima reciproca. Per aziende come la nostra c’è poi un capitolo aggiuntivo che è la funzione di ammortizzatore che il capo ha nei confronti dei colleghi italiani o stranieri e dei capi in altri paesi. Per chi non conosce il Vietnam, molte logiche sono veramente non comprensibili. Perciò tanto più si è bravi in questa attività di raccordo, tanto meglio il team locale riesce ad essere efficace.

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Fornitori, Venditori, Contractors, Clienti, etc. Tante figure diverse che si incrociano con una cultura del lavoro e del commercio differenti... Partirei dal fatto che come in Italia c’è un obiettivo comune di tutti che è quello di guadagnare soldi. Le differenze più importanti sono dal mio punto di vista due. La prima è l’orizzonte temporale. I vietnamiti hanno orizzonti temporali molto brevi, forse anche a causa del fatto che spesso non investono soldi propri. La seconda è sull’etica, che non sempre coincide con la nostra. Diciamo che ci sono un po’ meno scrupoli, e quindi sono necessarie alcune attenzioni di più, potendo contare meno sul ricorso al sistema giudiziario. Con una battuta mi verrebbe da dire che vale tantissimo il cosiddetto principio dell’Articolo Quinto, ovvero chi ha i soldi in tasca ha sempre vinto! Vorrei però affermare che ci sono aspetti comunque importanti e dal mio punto di vista interessanti nell’etica dei vietnamiti.

Ad esempio hanno tantissimo valore i rapporti personali che si hanno con fornitori e clienti. Sono la base fondamentale per una proficua collaborazione tra le parti e per risolvere in modo abbastanza ragionevole eventuali problemi. Da noi l’importanza delle persone si è un po’ perduta. Il nostro modo di fare affari si è spersonalizzato, forse proprio perché si può sempre andare a litigare in tribunale. Dove poi non ci si va nemmeno personalmente, ma ci si mandano gli avvocati.

La struttura del Viet Nam alla luce della vostra attivita’: la legislazione, la logistica, l’efficienza, l’affidabilita’ Direi che il Vietnam ai nostri occhi di italiani è proprio un bel casino. E’ faticosissimo trovare il bandolo delle varie matasse. Per fortuna nel tempo siamo riusciti a consolidare un buon team che riesce a destreggiarsi con I vari problemi. Siamo anche riusciti a mettere in piedi delle procedure che ci permettono di lavorare in modo più strutturato. Riusciamo così a tenere meglio sotto controllo I rischi e, per quanto possibile, a giocare d’anticipo sui problemi e le complessità. Il paese ha ancora molta strada da fare verso un’importante modernizzazione. Nello stesso momento sta producendo anche un grandissimo sforzo di miglioramento. Vediamo costruire tutti I giorni nuove strade, ad Hanoi gli innumerevoli fili intrecciati appesi sui pali elettrici nel centro stanno piano piano andando sotto terra, si costruiscono nuovi ponti, eccetera. C’è anche un’importante attività legislativa, anche se spesso questa genera nuove complessità. Ma è innegabile che la maggior parte delle nuove regole contribuisca allo sviluppo del paese. Inoltre il governo vietnamita è aperto nel confronto con le varie camere di commercio e quindi a raccogliere le idee ed I consigli della comunità internazionale.

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Sei un economista di formazione ed hai avuto un punto di vista privilegiato sull’economia del Viet Nam. Come ti e’ sembrato lo scenario macroeconomico, in questi anni di permanenza nel paese? Il paese è indubbiamente in una fase di forte crescita e certamente l’inflazione elevata ne è l’effetto. Ritengo che l’inflazione vada comunque tenuta sotto controllo in con azioni più strutturali, anche se questo passa per misure forti come tassi di interesse molto alti ed ovviamente ad una limitazione del tasso di crescita. Come indicato da Micheal Porter credo comunque che lo sviluppo del paese passi per forza di cose nel passaggio da un’economia di trasformazione, dove principalmente il valore aggiunto è dato solo da lavorazioni a bassi costi, verso una specializzazione simile ai distretti industriali che abbiamo in Italia. In questo modo il paese avrebbe la possibilità di crescere e consolidarsi in maniera più organica.

Se dovessi dare un consiglio ad una ipotetica ditta italiana che voglia venire a vendere i suoi prodotti in Viet Nam, cosa consiglieresti? Il suggerimento è semplicemente quello di trovare un partner e di lavorare molto sui rapporti. Non bastano a mio avviso le e-mail dall’Italia, meglio incontrarsi di persona. Se poi ci sono delle risorse in più potrebbe essere utile aprire un ufficio di rappresentanza. L’esperienza di successo che ha avuto l’Ariston è passata proprio per questa strada più di venti anni fa.

Ti sei impegnato sia in ICHAM che in EUROCHAM. Questo ti fa onore e dimostra una visione di lungo campo nella promozione dell’Italia come sistema e non solo come singole ditte separate (e deboli). Come e cosa si puo’ migliorare?

Noi italiani tendiamo ad essere estremamente individualisti. Passiamo il tempo a litigare per dividerci le briciole, mentre insieme potremmo mangiarci delle torte giganti. In Vietnam la nostra comunità è piccola e dovrebbe essere più unita. Dovremmo cercare di superare le incomprensioni e trasformare le piccole invidie in competizione positiva. Soprattutto non dovremmo aspettare che siano gli altri a farlo prima di noi.

Photo: Andrea Da Gasso

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...inoltre, come ARISTON siete sempre stati in prima fila nella promozione di eventi culturali. Anche questo approccio di fusione dell’economia e della cultura sembra vincente, in special modo nel caso Italiano...

Far conoscere la cultura permette all’Italia di creare un forte legame con i vietnamiti. Questo ovviamente si porta dietro le marche ed i prodotti delle nostre aziende nazionali che vengono preferiti a quelli di altri paesi. Il successo del nostro marchio è molto legato all’origine italiana ed all’immagine che il nostro paese ha in Vietnam.

Parlando di cultura, vorrei anche spendere due parole sulla Scuola Dante Alighieri per l’insegnamento della lingua italiana. In Vietnam ne abbiamo una che funziona benissimo ad Hanoi, tra l’altro generando da sola le risorse necessarie al suo mantenimento. Penso che sia strategica la creazione di una Dante Alighieri anche a Ho Chi Minh City e mi auguro che il progetto si possa realizzare presto. L’insegnamento della lingua italiana ci permette di creare un gruppo di vietnamiti particolarmente entusiasti del nostro paese e della nostra cultura che può influenzare positivamente il resto della popolazione. Un meccanismo simile insomma al concetto degli early adopter nella curva di penetrazione della tecnologia.

Cosa ti e’ piaciuto e cosa non ti e’ piaciuto del Viet Nam? Il Vietnam mi ha certamente affascinato. E’ difficile dire che cosa mi sia piaciuto di più, perché ho tantissimi bei ricordi. Quali passioni personali hai coltivato in Viet Nam? La mia più grande passione è sempre stata leggere. Purtroppo ci riesco solo nei piccoli ritagli di tempo. Devo dire che in Vietnam viaggiando molto per lavoro ho avuto qualche occasione in più. Inoltre ho preso l’abitudine di portarmi quasi sempre dietro un libro, per quando ci sono attese impreviste e non si può fare altro. E’ un grande aiuto per portare pazienza! Cosa fai in questo momento? Ho terminato il mio distacco in Vietnam e sono rientrato in Italia da un paio di settimane. Adesso sono ancora nella fase di riorganizzazione della mia nuova vita qui. Per fortuna i miei genitori hanno una casa molto grande e ci siamo appoggiati da loro in attesa di sistemarci in una nostra casa. Attendo inoltre di essere assegnato alla mia nuova funzione nel quartier generale dell’Ariston, a Fabriano. Progetti per il futuro? Vorrei ritornare in Asia. Speriamo si presentino presto delle opportunità...

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CHI

Michele MORICHI, Ailin e Mario Zhao Yi DIRETTORE ARISTON THERMO VIET NAM, fino ad Ottobre 2011

CONTATTI

Cellulare Privato: +39 335 7309779 Cellulare Aziendale: +39 342 1567529 E-Mail: [email protected] SKYPE: michele.morichi FACEBOOK: www.facebook.com/michele.morichi

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6.5.8 Eventi culturali

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Genova, 21 Ottobre ~ 2 Novembre 2011

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Associazione Festival della Scienza Corso Perrone 24, 16152 Genova P.IVA 01378140998 Per informazioni: http://www.festivalscienza.it [email protected] tel 010-2345690 (pubblico generico) tel 010-2345680 (scuole e gruppi) SOTTO L’ALTO PATROCINATO DEL

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

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Biglietteria Biblioteca Universitaria Via Balbi 40 Genova

Biglietteria Acquario di Genova Ponte Ambrogio Spinola, presso la biglietteria gruppi dell'Acquario.

Infopoint Piazza De Ferrari Piazza De Ferrari 2r Palazzo della Regione Liguria, piano terra.

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Partecipate al concorso “Goodwork” [http://www.festivalscienza.it/site/home/video/ar

ticolo10009941.html]

Scarica il programma

http://www.festivalscienza.it/site/home/programma/area-

download/documento10004374.html

150 e oltre

Il tema del Festival della Scienza 2011 rende esplicito il legame fra le Celebrazioni per l’Unità d’Italia e le conquiste scientifiche del passato, nell’ottica dell’innovazione e della crescita verso il futuro. La coscienza di un Paese unito è ben presente prima del 17 marzo 1861; lo è in particolare negli uomini di scienza, che già vent’anni prima dell’Unità si riuniscono come Scienziati Italiani a Pisa, Torino, Firenze, Milano, Napoli, Genova, Venezia e in tante altre città italiane. Da allora, la scienza e l’inventiva italiana si sono espresse nelle eccellenze di singoli, imprese e istituzioni, contribuendo in maniera fondamentale allo sviluppo del sapere. Oltre a volgere lo sguardo al passato, vogliamo andare oltre l’orizzonte temporale delle Celebrazioni, per riconoscere ai protagonisti della ricerca scientifica italiana contemporanea il merito di lavorare alla trasformazione positiva del nostro Paese, offrendoci le risposte di cui abbiamo bisogno per affrontare il futuro.

Il MANIFESTO DEL FESTIVAL DELLA SCIENZA

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7.6 MUSICA

Il Ristorante LUNA D’AUTUNNO, al 78 Thợ Nhuộm, Hà Nội, si sta strutturando come un vero e proprio Centro Culturale italiano. Non perdete il prossino appuntamento con la Migliore Musica Lirica.

ATTIVITA’ 7.1 COSA QUANDO

LUCEVAN LE STELLE... ALLA LUNA Mercoledi’ 19 Ottobre 2011, h. 20:30 (Programma: ogni meta’ mese / Mercoledi’)

OGGETTO COME

Concerto di Musica Lirica. Serata con Arie di Mozart e Bizet.

Ingresso Gratuito

DOVE CRONOGRAMMA

Ristorante LUNA D’AUTUNNO 78 Thợ Nhuộm, Hà Nội

Inizio Concerto: 20:30 Si consiglia di prenotare / arrivare in anticipo

CHI CONTATTI

[email protected] Organizzazione: Gino BENELLI Sponsors: ARISTON, PIAGGIO, PUNTO ITALIA, VIET-IT WINES, HUNG YEN.

LUNA 04 38237338 - 04 39424167

P R O G R A M M A 1. Estratti dal MATRIMONIO DI FIGARO di Mozart:

Non piu andrai - Figaro = Duc Non so piu cosa son - Cherubino = Diep Porgi Amor - Contessa = Khuyen Voi Che sapete - Cherubino = Diep Sul’aria -Susanne/Contessa = Khuyen/Long Deh Vieni non tarda - Susanne = Long

2. Estratti dalla CARMEN di Bizet Habanera - Carmen = Khuyen Pres des Remparts - Carmen/Don Jose = Diep/Vu La Fleurs - Don Jose = Vu C’est des Contrabandiers - Michaela = Long Je Suis Escamillo - Don Jose/Escamillo = Vu/Duc Toreador - Escamillo = Duc

Musicisti Quartetto d’Archi dell’opera di Ha Noi

Thang Long Soprano Van Khuyen Soprano

Phan Duc Tenore Ngoc Diep Tenore

Cantanti

Nguyen Vu Baritono

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8.4 LO SPECCHIO TRASPARENTE

A cura di Thi-Bay MIRADOLI [email protected]

Thi-Bay MIRADOLI, di origini italiane, vietnamite e francesi, e’ laureata in antropologia a San Francisco con una laurea minore in urban studies (parte di scienze politiche). Si trasferisce a New Jersey e poi a New York nel 2004 frequentando i corsi della Columbia University. Nel 2005 consegue un master in relazioni internazionali con una specializzazione in diritto internazionale. Si trasferisce in Viet Nam nel 2008, lavorando prima a Can Tho, poi ad HCMC. Ha lavorato in campo sociale, giuridico e giornalistico. Si occupa di mediazione culturale tra comunita’ ed introduzione alla cultura vietnamita per stranieri.

Francesco FALCONE (figlio di Tam ed Enzo)

Dopo avervi presentato Chiara, non poteva mancare un altro giovane artista nonché ambasciatore del futuro multi-culturale Italo-Vietnamita, suo fratello Francesco. In allegato trovate alcune delle sue opere. Con una predisposizione dall’apparenza piu’ introspettiva di Chiara, Francesco e’ poeta, artista ed intellettuale. Ha scritto diversi appelli alle autorita’ vietnamite per sensibilizzarle alla salvaguardia dell’ ambiente. Un avido lettore di romanzi, conosce molti anneddoti storici sia dell’ Italia che del Vietnam. Nelle opere di Francesco s’ incontrano una fantasia ricca e sana assieme ad una rara maturita’ intellettuale per un bimbo di 11 anni (beh 11 e mezzo!). Francesco, come sua sorella Chiara parla Italiano, Inglese e Vietnamita. E’ stato ammesso al club dei Piccoli Pittori di Da Nang.

Dove sei nato? A Milano.

Ti consideri Italiano o Vietnamita? “Mezzo mezzo”. Sono sia Italiano che Vietnamita.

Quando hai scoperto la tua passione per la pittura? Ho iniziato a dipingere da piccolo, forse avevo 3 anni...

Cosa ti piace dipingere? Amo disegnare la gente, gli animali e la natura.

Dipingi sopratutto paesaggi e soggetti Vietnamiti. Hai pensato di dipingere anche temi Italiani?

Si, probabilmente lo faro’ in futuro. Sto pensando di disegnare un fumetto sulla vita di Ho Chi Minh con dialoghi e sceneggiature mie.

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Hai altri hobby? Francesco con il ritratto dei nonni materni

Si oltre a disegnare e dipingere mi piace tanto leggere e pescare

Cosa ti piace leggere? Romanzi di avventura, romanzi storici sul Vietnam, l’Italia e altri paesi. Anche libri che parlano di filosofi o scienziati importanti.

Qual’e’ il tuo personaggio storico preferito? Giulio Cesare.

Quando sei stato in Italia l’ultima volta?

3 anni fa… Sono andato a Milano, Siena ed in Sicilia.

Francesco davanti ad un’opera collettiva di vari ragazzi

Cosa ti manca di più dell’ Italia? I nostri parenti, il nostro paese, il cibo. Ci sono ancora tanti posti in Italia che vorrei visitare... I tuoi piatti Italiani preferiti? Le lasagne, la pizza, gli spaghetti… ma anche una bella focaccia con il prosciutto!

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Francesco disegna un ritratto del papa’ Enzo

Invece il cibo Vietnamita?

Anche il cibo Vietnamita! Specialmente Bún bò Huế, Phổ, Mì Quảng, Hủ Tiếu!

In Vietnam qual’e’ la tua città’ preferita?

Ho Chi Minh City

Hai visitato altri paesi? Si, mi piace tanto viaggiare. Sono stato in Cambogia... Come ti e’ sembrata la Cambogia rispetto al Vietnam? Ho notato tante differenze ed ho visitato tanti templi antichi come Angkor Wat e Angkor Thom… e tanti altri. Erano bellissimi! Il paese pero’ mi sembra piu’ povero del Vietnam. Ma oltre l’arte ed i viaggi so che hai anche un altra passione… Si sono cintura rossa di Taekwondo. Seguo i corsi con mia sorella Chiara e i bimbi della Casa del Sorriso.

Francesco Tra i Templi di Angkor, in Cambogia

Com’e’ la convivenza di due artisti in casa con tua sorella che canta e tu che dipingi? Quando posso vado a vedere mia sorella che canta. Ho anche partecipato ad alcuni suoi spettacoli ed ho dipinto dei quadri di lei da esporre sul palco mentre canta. In ogni caso e’ lei la cantante/musicista ufficiale della famiglia ed io spero di esserne il pittore!

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