22
NETWORK ITALIA ITALIANI NEL SUD-EST ASIA RETE DI CULTURA, INFORMAZIONE, AMICIZIA E-MAIL [email protected] NEWSLETTER N. 034 15 Aprile 2012 Filename: [J-4.5.5-1.9.2.9-120415-Newsletter-034-ACA @ INTRODUZIONE Questa Newsletter e’ ottimizzata per la visione su monitor Stampare su carta vuol dire tagliare alberi: cercate di farne a meno. Colosseo (Roma) Cantiere di Manutenzione Care amiche, cari amici, questa newsletter e’ dedicata alla musica . L’Italia e’ uno dei paesi che piu’ ha contribuito alla storia della musica mondiale, con artisti geniali, ma anche con straordinari artigiani... Si e’ svolto nella Provincia di Ha Nam , il Festival dei Bufali Dipinti (Tich Dien ), un’alternativa ecologica ai piu’ cruenti Festivals di combattimento tra bufali... La rubrica “TUTTIFRUTTI” intervista Andrea PARODI , accordatore di pianoforti, ristoratore, spirito libero... ed uno dei motori del circolo ITALIA di HCMC. Ancora serate di musica alla LUNA D’Autunno di Ha Noi : Mercoledi’ 25 Aprile , concerto dedicato al grande VERDI . Ancora serate di cultura alla LUNA D’Autunno di Ha Noi : Venerdi’ 4 Maggio : vernissage di Pittura , con serata musicale dal vivo . la rubrica “Avventura ITALIA ” e’ stata salutata da molti come una piacevole novita’. Questo numero e’ dedicato ad uno dei piu’ grandi geni della Medicina Mondiale : il compianto Renato DULBECCO . Continuiamo la rubrica “Buone Nuove ” con inossidabile spirito ottimista. In un momento di innegabile difficolta’ del nostro paese, proporre il lato bello dell’Italia ci riempie di gioia ... Dopo Rascel , ci prova Benigni a fare il Corazziere. In Copertina : cantieri, lavoro, impegno. Il grande patrimonio d’arte del nostro paese richiede cura ed amore costanti. In Controcopertina : una foto acrobatica... da Paolo DE PIAGGI Cari saluti, Amedeo Cilento HTTP://WWW.TRIENNALE.IT UN-GIORNO-5-ANNI-NELLA-VITA-DELL’ITALIA

network ITALIA 034

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Newsletter degli Italiani e simpatizzanti dell’Italia nel Sud Est Asia Newsletter of Italians and enthusiasts of Italy in South East Asia

Citation preview

Page 1: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

NEWSLETTER N. 034 15 Aprile 2012

Filename: [J-4.5.5-1.9.2.9-120415-Newsletter-034-ACA

@ INTRODUZIONE

Q u e s t a N e w s l e t t e r e ’ o t t i mi z z a t a p e r l a v i s i o n e s u mo n i t o r S t a mp a r e s u c a r t a v u o l d i r e t a g l i a r e a l b e r i : c e r c a t e d i f a r n e a me n o .

Colosseo (Roma) Cantiere di Manutenzione Care amiche, cari amici, questa newsletter e’ dedicata alla musica. L’Italia e’ uno dei paesi che piu’ ha contribuito alla storia della musica mondiale, con artisti geniali, ma anche con straordinari artigiani...

Si e’ svolto nella Provincia di Ha Nam, il Festival dei Bufali Dipinti (Tich Dien), un’alternativa ecologica ai piu’ cruenti Festivals di combattimento tra bufali...

La rubrica “TUTTIFRUTTI” intervista Andrea PARODI, accordatore di pianoforti, ristoratore, spirito libero... ed uno dei motori del circolo ITALIA di HCMC.

Ancora serate di musica alla LUNA D’Autunno di Ha Noi: Mercoledi’ 25 Aprile, concerto dedicato al grande VERDI. Ancora serate di cultura alla LUNA D’Autunno di Ha Noi: Venerdi’ 4 Maggio: vernissage di Pittura, con serata musicale dal vivo.

la rubrica “Avventura ITALIA” e’ stata salutata da molti come una piacevole novita’. Questo numero e’ dedicato ad uno dei piu’ grandi geni della Medicina Mondiale: il compianto Renato DULBECCO.

Continuiamo la rubrica “Buone Nuove” con inossidabile spirito ottimista. In un momento di innegabile difficolta’ del nostro paese, proporre il lato bello dell’Italia ci riempie di gioia... Dopo Rascel, ci prova Benigni a fare il Corazziere.

In Copertina: cantieri, lavoro, impegno. Il grande patrimonio d’arte del nostro paese richiede cura ed amore costanti. In Controcopertina: una foto acrobatica... da Paolo DE PIAGGI

Cari saluti, Amedeo Cilento HTTP://WWW.TRIENNALE.IT UN-GIORNO-5-ANNI-NELLA-VITA-DELL’ITALIA

Page 2: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

2 ORGANIZZAZIONE

2.1 10 REGOLE DI “NETIQUETTE” DELLA NEWSLETTER

1. L’accesso alla Newsletter e’ aperto a tutti: Privati, Enti, Aziende, Istituzioni.

2. La Newsletter e’ rivolta agli italiani ed ai simpatizzanti dell’Italia nel Sud Est Asia (SEA)

3. La lingua ufficiale della Newsletter e’ l’italiano, ma contributi straordinari in altre lingue sono ben accetti. Usando la tastiera internazionale, siamo costretti a sostituire le parole accentuate con “vocale+apostrofo”. Siamo sicuri ci perdonerete...

4. Sono bandite: le volgarita’, le polemiche personali, le polemiche politiche e tutte le tesi non provate.

5. Sono particolarmente apprezzate le testimonianze fotografiche dell’Italia e del SEA (ed ogni bella foto).

6. Tutte le foto ed i documenti sono pubblicati sulla Newsletter sotto: “Creative Commons Attribution Non-Commercial Share-Alike License” [http://creativecommons.org].

7. Qualunque documento viene pubblicato sotto piena e completa responsabilita’ di chi lo invia.I documenti inviati devono sempre citare autori, fonti esterne e pagine web di riferimento.

8. La Newsletter e’ opera di solo volontariato e segue la piu’ rigorosa etica no-profit. Nessun contributo verra’ richiesto e verra’ pagato.

9. La Newsletter e’ mensile, con edizione nella seconda Domenica del mese.

Myanmar - Umin Thouzeh Pagoda Photo Max CASAL, 2009

10. Iniziative ed annunci vengono pubblicati se inviati con almeno 5 giorni di anticipo sulla pubblicazione.

INVIATECI I VOSTR I PROGETTI E SAREMO BEN LIETI DI PROMUOV ERLI E VEICOLAR LI N ELLA COMUN ITA’ ITALIANA

2.2 Struttura di questa newsletter

Amedeo CILENTO Editor, rubriche “TuttiFrutti”, “Avventura” [http://www.aca.eu.com]

Massimo CASAL contributi fotografici [http://www.casalphotography.com]

Andrea DAGASSO contributi fotografici [http://www.studiodag.vn/]

Paolo DE PIAGGI contributi fotografici [[email protected]]

Page 3: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

8.7 IL MONDO INTORNO VIET NAM

FESTA DEI BUFALI DIPINTI

Si e’ svolta nella Provincia di Ha Nam, Viet Nam, la Festa dei Bufali Dipinti (“Tich Dien”)

La manifestazione si svolge nel sesto giorno del Primo Mese Lunare in accordo con

Calendario Lunare Vietnamita.

I l Fest ival sta cercando di ri-st rutturare antiche t radizioni piu’ cruente (come il Fest ival di

Do Son) che vedono i bufali combattere, per cercare un equilibrio tra arte e natura.

Le pitture sono a-tossiche e vengono lavate subito dopo il Fest ival.

Page 4: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

SOURCE HTTP://WWW.VIETVENTURES.COM

PHOTO EPA / LUONG THAI LIHN

Page 5: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

4.4 TUTTIFRUTTI... GLI ITALIANS SI RACCONTANO

In questo numero Andrea PARODI

Caro Andrea, fai una breve presentazione. Chi sei...

Mi chiamo Andrea Parodi, italiano di Siena, contrada della Torre, sono della classe del 1951.

Quale e’ stata la tua formazione scolastica? Andrea, in una Foto QUASI recente... …ho conseguito la maturità scientifica nel lontano 1970, poi iscritto all'Università - alla facoltà di medicina - che, nonostante il conseguimento di ben 20 esami, ho poi abbandonato. Non mi piacevano gli ospedali ed i dottori!!! La musica era la mia passione ed il pianoforte, che ho studiato, in particolare. Un difetto alla mano sinistra però me ne ha impedito ben presto la continuazione, sicchè ho capito che la mia strada era di prendermene cura (dei pianoforti) e sono diventato accordatore e tecnico. ...ed hai studiato anche musica? ... Per questo sono andato in America e precisamente a Boston MA ed ho frequentato una scuola professionale dove ho ottenuto un diploma. Attualmente sono più di 20 anni che sono membro effettivo del PTG (Piano Technicians Guild). Parlaci della tua esperienza americana... Ho lavorato per 3 anni in America - con i pianoforti - precisamente a Cleveland OH. Ero sposato con una cittadina Americana, da cui ho avuto 2 figli maschi. Ma chissà perchè l' America non faceva per me (troppo noiosa?) e sono tornato in Italia (s i fa per dire!) nella mia cara e piccola repubblica di Siena.… Repubblica di Siena??? Sì giusto. Siena cara, ma piccola ed il lavoro con i pianoforti c'era poco, così mi sono dovuto adattare a fare anche altri lavori: rappresentante di medicinali, bigliettaio in un parcheggio, cogestore di un negozio di antiquariato ed infine proprietario di un ristorante.... ...mille attivita’ diverse... ...beh se dovessi definirmi, direi che sono un eclettico!!! Non posso interessarmi di una sola cosa. Infatti oltre il lavoro, i miei hobbies sono vari: attore di teatro con diversi spettacoli all'attivo; giocatore di Bridge, che per chi non lo sapesse è uno sport e non un semplice gioco di carte; la politica, che a regola non dovrebbe essere un hobby ma una scelta di vita: infatti il mio sogno sarebbe diventare Presidente Del Consiglio dei Ministri.

Page 6: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

Tante passioni, attivita’, lavori. Nient’altro?

...insomma la mia vita è fatta di musica, sport, politica, contrada e... donne, di cui nutro una grande passione. Ebbene sì, da quando avevo circa 18 anni ho fatto, da buon cittadino, il mio coming out: sono eterosessuale. ... in piu’ sei sempre in giro per il mondo... Negli ultimi 30 anni, la mia vita è stata ramenga: ho viaggiato molto ed ho vissuto per lunghi periodi all'estero, precisamente 3 anni negli USA ed, adesso, già 3 anni a Saigon. Tornaimo per un attimo in Italia. Parlaci di Siena... La mia città è bella, elegante, sana, pura e vivace; la qualità della vita ancora a misura d'uomo dove il FIL (Felicità Interna Lorda) è ai massimi possibili per il Bel Paese. Si respira aria pura, si mangia bene, ci si diverte, si possono fare incontri molto interessanti, dato la presenza di turisti non solo mordi e fuggi. Insomma, non è affatto chiusa come si crede, oltretutto sempre attenta all' innovazione tecnologica. È anche una città Universitaria, con Facoltà prestigiose, aperta alla cultura di tutti i tipi, compresa la musica. ...e del Palio... Già, è fatta anche di emozioni e sofferenze collettive: il Palio e le relative 17 contrade. Cos'è una contrada? Una grande famiglia, una repubblica, un piccolo territorio in cui ci si conosce tutti e dove più o meno vige la solidarietà reciproca. Come sono organizzate le Contrade?

La contrada organizza la vita delle persone. Nella mia, la Torre - quella tutta rossa - c'è un organizzazione per i giovani, una per gli anziani, una per le donne; c'è un gruppo sportivo, uno di donatori di sangue, uno che fa teatro, etc. C'è una sede con museo, un bar dove si fanno anche cene periodiche e la propria sede per il culto come tradizione in tutte e 17. Il Palio è il momento culmine in cui si gioisce – raramente: spesso, invece, si soffre - la cui preparazione, parlo di strategia, richiede un lavoro costante ed attento dovendo anche contrastare le avversarie, anzi nemiche (la mia ne ha 2). Chi ne ricopre la cariche dirigenziali se ne deve occupare a tempo pieno e con passione e sagacia. U

n’a

ltr

a f

oto

di andrea... U

N P

O’

PIU

’ recente

Page 7: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

Il Palio 2010 Foto InToscana.it Quale e’ il fine di tutto questo titanico sforzo?

La gloria di veder trionfare i propri colori, niente di materiale, io ve lo posso testimoniare, essendo stata la Torre ben 44 anni senza vincere. Ma che gioia, che liberazione!!! Il Palio di Siena non è e non deve essere patrimonio solo dei Senesi ma dell' intera umanità. Siena con il Palio trionfa immortale! (frase presa dal compianto Silvio Gigli).

Dalla Siena medievale agli States… un bel salto! Ho vissuto 2 anni a Boston ed 1 a Cleveland. Semplice: se avete capito il mio discorso su Siena, capirete quali possano essere i miei giudiz i sugli USA. Un altro pianeta con modi di pensare e di vivere completamente divers i ma, secondo me senza cuore ed emozioni, almeno nella stragrande maggioranza della massa, non mancando naturalmente di eccezioni.

Certo le opportunità di lavoro e possibilità di affermarsi nella vita erano ben superiori, lo spirito della frontiera è sempre presente e lo avverti. Ma se hai successo is OK, altrimenti diventi il nulla. Dov'è la solidarietà ? Dovete poi pensare che Boston è comunque la più intellettuale delle città americane, la più europea. Cleveland è invece la tipica città del Mid-West, prototipo dell'america profonda: boring. Nemmeno la mia prima moglie americana poteva vivere negli USA e se n'è andata a vivere in Messico.

CLEVELAND 2011 foto IFMUTH

Page 8: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

L’America ti stava stretta... e quindi? Io ho preferito tornarmene nella mia Siena. Ma qui le dolenti note: i figli, dopo lunga ed estenuante battaglia legale, sono stati affidati in prevalenza a me ed allora avevano 5-6 anni. Ho dovuto fare il ragazzo-padre per moltissimi anni con il solo aiuto della mia povera madre, che però presto è venuta a mancare. Riflettete per favore: quanti di voi, che siete all’estero, hanno affrontato simili responsabilità?

Paolo e Marco Parodi

Quindi, un’altra svolta: il Viet Nam! Una volta che i miei figli hanno raggiunto la maggiore età ed hanno deciso di andare a vivere e terminare gli studi in America (hanno la doppia cittadinanza), dato che l' Italia viveva e vive una grave crisi morale, civile ed economica (ed i miei figli se ne erano accorti) io mi sono ritrovato a poter cercare di ricostruire la mia vita. Come e’ nato il contatto con il Viet Nam? Sì, forse io sono un intellettuale, mezzo musicista, mezzo artista, ma non rifiuto la moderna tecnologia, cerco però di usarla a mio vantaggio e non di diventarne schiavo, e così essendo stato inventato INTERNET ho cercato una nuova compagna ed una nuova possibilità di rifarmi una vita usando questa nuova diavoleria.

Page 9: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

Scherzi a parte, come ti sei trovato in questi tre anni di Viet Nam? È presto detto: ha pregi e difetti come tutti i paesi... permettetemi di non dilungarmi troppo. Pregi & Difetti Pregi: la gente è indaffarata come se sentisse la voglia di riscatto, appare non dico felice, ma serena senza - fronzoli insomma - crede in un futuro e questo la rende dinamica e pragmatica. Da maschio poi devo dire: ma che belle donne e soprattutto molto femminili. Difetti: indisciplina assoluta nella strada, non esistono regole da rispettare. Semafori? un optional! Sensi unici? Ma dove! Precedenza? la propria! Io, devo dire la verità, mi sento sempre in pericolo, persino quando cammino! Poi, l'inquinamento? Bestiale! Da ex-ristoratore, come giudichi il cibo vietnamita? ...ragazzi io sono italiano, anche se - se Dio vuole - mi sento cittadino del mondo, ma la cucina è arte, non tecnica come la intendono qui. Ok Ok, questo è un popolo giovane in via di sviluppo: posso perdonarlo (per ora).

Un’altra bella avventura... Bè mi è andata bene ho trovato Hien una donna dolce e forte, della giusta età. ...e poi: via matrimonio e nuova strada... Perche’ il Viet Nam?

HC

MC

DA

L F

IUM

E S

AIG

ON

Perchè il Viet Nam mi era sempre rimasto nel cuore dato che da giovane ne portavo la bandiera ed il ritratto di zio Ho per le strade al grido di: via gli yenkies, giù le mani dal Viet Nam! Per me questo paese era ed è un simbolo della sacrosanta lotta per la libertà e l'emancipazione contro l'imperialismo. E’ il Davide contro Golia. Sia dunque fatta gloria a questo eroico popolo ed al suo grande presidente Ho Chi Minh. Ti daranno una medaglia!

Foto:

Am

ed

eo C

ILE

NTO

Ma no mi basta mia moglie, è lei la mia medaglia.

Page 10: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

Per concludere vorrei fare un appello ai connazionali che risiedono qui o che spesso vengono qui. Circa due anni e mezzo fà è stato costituito da un gruppo di sognatori il cosidetto “Circolo Italia“ con l’intento di far conoscere la grande cultura del nostro paese a tutti, Vietnamiti e non, e di far sì di avere un punto di riferimento per gli italiani. Le iniziative andate in porto sono state varie: - mostra bisettimanale di cinema italiano (prevalentemente con nuove produzioni, ma con periodiche rivisitazioni dei classici del passato); - Festa di Natale per i bambini con buffet e regalini; - scuola di lingua Vietnamita per italiani; - attività ricreative tipo cene sociali; ...e persino un torneo di briscola e la visione su maxi schermo delle partite della Nazionale di calcio degli ultimi mondiali.

La rassegna cinematografica e’ stato (e continua ad essere) un grande successo... Certo l’iniziativa che ha avuto ed ha tuttora maggior successo è stata la mostra di cinema, ma insomma secondo me, nonostante le difficoltà organizzative e finanziarie, il “Circolo Italia” c’è e funziona, grazie anche al supporto, lasciatemi dire, del nostro console Carlo Anzon e del suo ristorante Pendolasco, dove in pratica si trova la sede, se pur provvisoria, del Circolo stesso. Io mi considero un socio fondatore ed infatti ne sono stato nominato cassiere all’utima riunione insieme al presidente il mio caro amico Paolo Fornari, e cerco di essere sempre presente alle varie iniziative, certo anche perchè ho tempo libero, ma anche perchè ci tengo tantissimo ad esaltare ciò che c’è di buono nel paese Italia che - ricordo a tutti - ha un patrimonio artistico/culturale senza pari nel mondo (che significa non solo monumenti storici, ma scienza ed arte in generale compresa, per esempio, la musica).

…quindi l’appello?

Le iniziative possibili prese dal Circolo potrebbero essere tante, siamo aperti a tutti i suggerimenti! compreso, perchè no, il mutuo soccorso. Ci auto-finanziamo, ma se qualcuno ha idea di come trovare altri fondi ben venga.

Si, ma quando arriva l’appello?

UN

BAB

BO

NATALE…

UN

PO

’ S

EN

ES

E…

Eppure abbiamo bisogno di forze nuove e nuove idee... ed ecco l’appello: Italiani ed amici dell’Italia partecipate, anche solo moralmente in virtù del detto “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza“ ed anche divertimenti aggiungo io, (ma insieme!!!).

Page 11: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

CHI

Andrea PARODI

Accordatore di Piano, Ristoratore

HCMC – Viet Nam

E-mail: [email protected]

Tel +84 (0)97 3085646

P.S. un appello personale io sarei in cerca di un lavoro stabile! Viva l’ Italia, viva il Viet Nam

Page 12: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

6.9 AVVENTURA ITALIA I GRANDI ITALIANI NEL MONDO

Renato DULBECCO 1914 ~2012 MICROBIOLOGO, GENETISTA, PREMIO NOBEL Scienza in lutto per la scomparsa di Renato Dulbecco, premio Nobel per la medicina nel 1975. Il grande biologo e genetista, nato a Catanzaro nel 1914, ma cittadino americano dal 1953, è deceduto nella notte a La Jolla (California) - dove lavorava presso l'istituto Salk - due giorni prima di compiere 98 anni. A Dulbecco il Karolinska Institut assegnò il Nobel per la scoperta del meccanismo d'azione dei virus tumorali nelle cellule animali. Se oggi sappiamo che per combattere i tumori è aggredire il loro Dna il merito è proprio di Dulbecco, pioniere delle ricerche sulla genetica del cancro.

Renato D

ULB

EC

CO

a S

an

rem

o - 1

99

9

Renato DULBECCO a Londra - 1975

Oltre al premio Nobel, Dulbecco venne insignito della laurea honoris causa in scienze dall'Università di Yale, inoltre era membro dell'Accademia dei Lincei, dell'Accademia nazionale delle scienze americana e membro della Royal Society inglese.

Page 13: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

UNA BREVE BIOGRAFIA

Dulbecco nacque a Catanzaro nel 1914. Finito il liceo a soli 16 anni si iscrisse all’Universita’ di Medicina di Torino. A soli 22 anni si laureo’ in medicina, con uno studio di anatomia e patologia clinica, sotto il patronato del celebre Prof. Giuseppe Levi. Durante i suoi studi medici incontro’ Salvatore Luria e Rita Levi-Montalcini, entrambi futuri Premi Nobel per la medicina. Nel 1940 l’Italia entro’ nella Seconda Guerra Mondiale e Dulbecco venne reclutato prima per il fronte Francese e quindi Russo, dove venne ferito. L’otto Settembre 1943 arrivo’ mentre Dulbecco trascorreva la degenza in ospedale. Appena dismesso, Dulbecco diserto’ e passo’ alla Resistenza con il CLN, combattendo contro la Repubblica di Salo’ e l’occupazione Nazista. Nell’immediato dopoguerra, fu convinto da Salvatore Luria, che si era dovuto rifugiare in USA a causa delle infami leggi razziali fasciste, a trasferirsi negli Stati Uniti. Sulla nave incontro’ una sua compagna di Universita’: Rita Levi Montalcini, che curiosamente condivide con Dulbecco (e lo stesso Luria) un destino simile di emigrazione intellettuale e di successiva affermazione ai massimi livelli mondiali. Nel 1949 si trasferi’ a Bloomington – Indiana – dove lavoro’ insieme a Salvatore Luria, studiando la bacteriophagesi. Nell’Estate del 1949, si trasferi’ a Caltech, unendosi al gruppo di Max Delbrück. studiando i c.d. “oncovirus” animali. Nel 1950, prese come studente Howard Temin che - insieme a David Baltimore - avrebbe piu’ tardi condiviso il Premio Nobel per la Medicina nel 1975 per le “scoperte riguardo le interazioni tra virus tumorali ed il materiale genetico delle cellule”. Durante gli anni ’50 e ’60 Dulbecco lavoro’ anche con Marguerite Vogt. Nel 1962, Dulbecco si trasferi’ al Salk Institute e, quindi, nel 1972 al “The Imperial Cancer Research Fund” (poi rinominato “London Cancer Research Institute”). Nel 1968 fu tra gli scienziati internazionali che lanciarono il Progetto per il Genoma Umano, che porto’ nel 2001 alla completa mappatura del genoma umano. Dal 1993 al 1997 rientro’ in Italia, dove fu nominato Presidente del’Istituto delle Tecnologie Biomediche del C.N.R. di Milano (Consiglio nazionale delle Ricerche). Inoltre collaboro’ attivamente con la Fondazione Cariplo (grazie ai fondi Telethon) per far rientrare in Italia gli scienziati e ricercatori italiani, dispersi in una diaspora intellettuale nei piu’ prestigiosi istituti di ricerca del mondo. Renato Dulbecco rimase attivo fino al 2011 (97 anni), conducendo ricerche sull’identificazione e caratterizzazione del tumore delle ghiandole mammarie, con ricerche sulle cellule staminali.

Page 14: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

NAPOLITANO - Tra i tanti messaggi di cordoglio da segnalare quello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha ricordato come «L'ingegno e la tenacia dei pioneristici studi del professor Dulbecco sulla lotta contro i tumori e sul genoma umano, nel valergli l'alto riconoscimento del Premio Nobel, testimoniano il potenziale di innovazione della ricerca scientifica e costituiscono uno stimolo affinchè il nostro Paese sappia, con coerenza, continuare su questa strada e valorizzare appieno le proprie migliori risorse intellettuali».

AMAREGGIATO - « Era un po' amareggiato. L'esperienza fatta in Italia lo aveva davvero deluso », racconta Paolo Vezzoni, ricercatore del Cnr che insieme a Dulbecco ha condiviso l'esordio del Progetto Genoma. «Era dalla scorsa estate che non stava molto bene. L'ultima volta che l'ho sentito è stato in occasione delle feste natalizie. Ci siamo scambiati i saluti, ma non abbiamo fatto altri commenti», ha aggiunto Vezzoni, secondo il quale quando Dulbecco decise di tornare negli Stati Uniti «lo fece con l'amaro in bocca e, nel corso degli anni, la delusione nei confronti dell'Italia è rimasta costante anche se ad attenuarla hanno contribuito alcuni progetti di ricerca sulle cellule staminali che la Fondazione Cariplo aveva deciso di assegnare sotto la sua guida». L'amarezza di Dulbecco nei confronti del nostro Paese era legata soprattutto alla decisione, da parte del Cnr di abbandonare il Progetto Genoma: un progetto che lo stesso Dulbecco aveva sostenuto e incoraggiato sia in Italia che a livello internazionale.

Page 15: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

Nel 1962 bussò alla porta una nuova proposta: diventare membro del primo nucleo di ricercatori del nuovo istituto ideato da Jonas Salk, che sarebbe stato realizzato a La Jolla, nei pressi di San Diego, a sud della California. Il progetto prevedeva un’architettura semplice e funzionale (uno dei capolavori dell’architettura del XX sec. – progetto di Louis Isidore Khan), atta a soddisfare tutte le necessità della ricerca. In attesa della conclusione dei lavori, fu invitato da Michael Stoker, fisico britannico, a trascorrere un anno presso l’istituto di virologia dell’Università di Glasgow, in Scozia, dove continuò insieme a nuovi collaboratori le ricerche sulla modalità d’azione dei virus tumorali.

L’edificio che poco dopo sarebbe diventato il “Salk Institute” fu completato nel 1965, e a partire da questo momento la ricerca si fece sempre più incalzante e innovativa come sostenne lo stesso Dulbecco: « Ricercatori vi affluirono da tutto il mondo perché riconoscevano che il mio lavoro era all’avanguardia, era la prua della nave che rompeva il mare dell’ignoranza. » Finalmente nel 1968 sopraggiunsero i risultati tanto attesi: « Per indagare l’azione dei geni di questi virus pensai che bisognava prima di tutto capire che cosa ne accadesse all’interno delle cellule rese tumorali […]. Si supponeva che il virus entrasse nelle cellule, ne alterasse i geni e poi scomparisse, comportandosi come un pirata della strada che investe un pedone ferendolo e poi scappa abbandonando il luogo dell’incidente. » L'elemento inedito fu l’individuazione di una sostanza, chiamata antigene T (tumorale), assente nelle cellule “sane” dell’organismo, ma presente sia in quelle infettate che in quelle uccise dal virus. Non se ne conosceva la natura ma era sufficiente per indurre a pensare che qualcosa del virus restasse nella cellula bersaglio; ciò a cui si mirò allora fu l’identificazione di tale sostanza[43]. L’esito fu chiaro, si trattava di DNA virale che si unisce chimicamente a quello della cellula, diventando parte integrante del suo materiale genetico: « L’ipotesi del pirata della strada era eliminata! »

La scoperta fu clamorosa perché a questo punto fu semplice dedurre che i geni virali definiti “oncogeni” attivassero quelli cellulari necessari alla moltiplicazione cellulare facendola proseguire incessantemente. Il trasferimento del ricercatore in Inghilterra fu seguito dalla sua elezione come membro straniero della “Royal Society” di Londra, un grandissimo onore per uno scienziato, perlopiù straniero. Da questo momento in poi, la sua carriera fu sempre in ascesa. Tra i numerosi riconoscimenti assegnatigli, ricevette la laurea honoris causa dall’Università di Yale, il premio Lasker per le scienze biologiche e mediche, e nel 1975 il premio Nobel per la medicina e la fisiologia “Per le sue scoperte in materia di interazione tra virus tumorali e materiale genetico della cellula”. La sorpresa dinanzi alla notizia di questo successo, si evince chiaramente da tali parole: « Il cuore mi saltò in gola. Avevo capito bene? […] Non osavo dirlo, ma facendomi coraggio mormorai “il premio Nobel”.»

Page 16: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

Il Progetto Genoma

La personalità del grande scienziato, mai pago di conoscenza, lo portò ad immergere se stesso in un nuovo colosso della scienza moderna: il Progetto Genoma, con l’obiettivo di mappare l'intera sequenza del genoma umano, in modo da comprendere e combattere concretamente lo sviluppo del cancro. La tecnica adottata fin dagli esordi fu vincente: si trattava degli anticorpi monoclonali, ovvero anticorpi prodotti in laboratorio, fondendo una cellula tumorale con una plasmacellula attivata e diretti contro un unico antigene. La cellula così ottenuta (ibridoma) si moltiplica rapidamente e permette di produrre una notevole quantità dell’anticorpo specifico, che a sua volta si lega soltanto ad un tipo cellulare. Le ricerche iniziali furono condotte sulla ghiandola mammaria dei ratti e rivelarono la correlazione tra insorgenza di un tumore ed alterazione dell’espressione genica.

Renato DULBECCO e Mikhail GORBACIOV, 1999

Conoscere tutti i geni dell’uomo era l’anello mancante di questa catena vitale, e l’unico modo per smuovere la titubante comunità scientifica fu quello di lanciare il progetto mediante una delle riviste scientifiche più autorevoli: Science. Nell’arco di pochi mesi, furono attuate numerose iniziative, la scintilla del nuovo “ordigno” della scienza era stata innescata.

SOURCE Corriere della Sera, 20 febbraio 2012 SOURCE http://en.wikipedia.org/wiki/Renato_Dulbecco http://it.m.wikipedia.org/wiki/Renato_Dulbecco SOURCE http://it.m.wikipedia.org/wiki/Renato_Dulbecco

Page 17: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

7.6 MUSICA I CONCERTI DELLA LUNA

Il Ristorante LUNA D’AUTUNNO, al 78 Thợ Nhuộm, Hà Nội, si sta strutturando come un vero e proprio Centro Culturale italiano. Non perdete il prossino appuntamento con la Migliore Musica Lirica.

ATTIVITA’ 7.6.1 COSA QUANDO

LUCEVAN LE STELLE... ALLA LUNA Mercoledi’ 25 Aprile 2012, h. 20:30 (Programma: ogni meta’ mese / Mercoledi’)

OGGETTO COME

Concerto di Musica Lirica dedicato a Giuseppe Verdi Ingresso Gratuito DOVE CRONOGRAMMA

Ristorante LUNA D’AUTUNNO 78 Thợ Nhuộm, Hà Nội

Inizio Concerto: 20:30 Si consiglia di prenotare / arrivare in anticipo

CHI CONTATTI

[email protected] Organizzazione: Gino BENELLI Sponsors: ARISTON, LUNA JSC, PUNTO ITALIA, VIET-IT WINES, HUNG YEN.

LUNA 04 38237338 - 04 39424167

P R O GR A M M A

1. La Traviata - Un di’ Felice – Tenore / Soprano

2. La Traviata - Lunga da Lei - Tenore

3. Il ballo in maschera - Saper vorreste - Soprano

4. Il Trovatore - Il Balen del suo Sorriso - Baritono

5. Il Trovatore - Di Quella pira – Tenore

6. L’Otello - Ave Maria - Soprano

7. Il Rigoletto - La Donna e’ mobile - Tenore

8. Il Rigoletto - Gaultier Malde - Soprano

9. La Traviata - Parigi o caro – Soprano / Tenore

10. La Traviata - Brindisi – Soprano / Tenore

Direttore Maestro Graham Sutcliffe

Musicisti Quartetto d’Archi dell’Opera di Ha Noi Thang Long Soprano Van Khuyen Soprano

Phan Duc Tenore Ngoc Diep Tenore

Cantanti

Nguyen Vu Baritono

Page 18: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

7.8 MULTIMEDIALE PITTURA + MUSICA

Il Ristorante LUNA D’AUTUNNO, al 78 Thợ Nhuộm, Hà Nội, si sta strutturando come un vero e proprio Centro Culturale italiano. Non perdete il prossino appuntamento con una straordinaria MOSTRA di PITTURA.

ATTIVITA’ 7.8.1 COSA QUANDO

FLEETING GLIMPSES A vision of a city’s sub-conscience

Da: Venerdi’ 4 Maggio, Grand Opening @ 18:30 A: Mercoledi’ 4 Luglio

OGGETTO COME

New Art Work by WILLIAM P. BADGER Jr. (aka Bongo Bill)

Ingresso Gratuito

DOVE CRONOGRAMMA

Ristorante LUNA D’AUTUNNO 78 Thợ Nhuộm, Hà Nội

Inizio Concerto: 20:30 Si consiglia di prenotare / arrivare in anticipo

CHI CONTATTI

[email protected] Organizzazione: Gino BENELLI Sponsors: ARISTON, LUNA JSC, PUNTO ITALIA, VIET-IT WINES, HUNG YEN.

LUNA 04 38237338 - 04 39424167

P R O GR A M M A

Mostra di Pittura di WILLIAM P. BADGER Jr. (aka Bongo Bill)

e serata musicale dal vivo con TRI MINH

Page 19: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

9.1 BUONE NUOVE 150 anni ...ed oltre

ROBERTO BENIGNI PER LA CHIUSURA DELLE CELEBRAZIONI PER I 150 ANNI DELL'UNITÀ D'ITALIA

Dizionario di un paese che mi fa commuovere

Grazie, buon giorno signor presidente, Donna Clio, presidenti delle Camere, autorità tutte, sono lieto di essere qua. (...) Volevo venire a cavallo ma non mi è stato permesso come a Sanremo, sarebbe stata un'entrata straordinaria in questo che è il palazzo più bello del mondo, il Quirinale. Se lei presidente ha bisogno di me, sostituire un corazziere, fare un settennato tecnico, sono a disposizione. (...) Il presidente Amato mi ha chiamato per dirmi: «Potresti venire a leggere delle cose al Quirinale dall'Unità d'Italia alla Liberazione?». Ho detto sì! Quante ore ho?

È una patria meravigliosa, piena di eroi. Vado a ricordare i fratelli Bandiera, Ciro Menotti, Enrico Toti che lancia la stampella contro gli austriaci, che allora i nemici si potevano vedere. Oggi il nemico non si vede, è impalpabile, non si può lanciare una stampella contro lo spread. Allora io ho cominciato proprio dall'inizio e vi leggerò la proclamazione del Regno d'Italia sulla Gazzetta Ufficiale numero 3: (...) «Vittorio Emanuele II re di Sardegna di Cipro e di Gerusalemme ecc., il Senato e la Camera dei deputati hanno approvato. Articolo unico: il re Vittorio Emanuele II assume per sé e i suoi successori il titolo di re d'Italia». (...) Torino, addì 17 marzo 1861. Vittorio Emanuele, Cavour, Minghetti, Cassini, Sveggezzi, Fanti, Mamiani, Corsi e Peruzzi». Voi non ci crederete, ma c'era anche la pubblicità nella stessa Gazzetta Ufficiale: «Enrico Orfei, viale Santa Barbera 11, possiede un segreto per far nascere i capelli anche dopo dieci anni di mancanza dei medesimi». I problemi son sempre gli stessi. Anche questo fa parte della storia.

... Se lei presidente ha bisogno di me, sostituire un corazziere, fare un settennato tecnico, sono a disposizione...

Page 20: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

Dunque, i nostri tre padri: Cavour, Mazzini, Garibaldi. In quel periodo eravamo i primi nel mondo, il Risorgimento italiano ha fatto liberare tutta l'Europa oppressa, una cosa straordinaria. Cavour è stato il più grande statista del suo secolo, come ricorderete: «Libera chiesa in libero Stato». Era detto «il grande tessitore», poi a seconda delle contingenze storiche si passa dai grandi tessitori ai grandi tassatori, ma questo è un altro discorso. Cavour scrive alla contessa di Circourt: «Non ho alcuna fiducia nelle dittature e soprattutto nelle dittature civili. Io non mi sono mai sentito debole, se non quando le Camere erano chiuse. D'altra parte non potrei tradire la mia origine, rinnegare i principi di tutta la mia vita: sono figlio della libertà. È ad essa che debbo tutto quel che sono. (...) Io scelgo la via parlamentare, è la più lunga ma è la via più sicura». Camillo Cavour.

Adesso vi leggo un brevissimo estratto di Giuseppe Mazzini. (...) dai Doveri dell'uomo : (...): «Finché uno solo tra i vostri fratelli non è rappresentato dal voto nello sviluppo della vita nazionale, finché uno solo vegeta ineducato tra gli educati, finché uno solo capace e voglioso di lavoro langue per mancanza di lavoro nella miseria, voi non avrete la patria come dovreste averla». (...) Giuseppe Mazzini. (...) «Imagine all the people, you can say...», Garibaldi l'ha detto molto tempo prima di John Lennon. Scrive Garibaldi nel 1860: «(...) Per esempio supponiamo che l'Europa formasse un solo stato - siamo nel 1860 - chi mai penserebbe di disturbarla in casa sua? E in tale supposizione non più eserciti, non più flotte, e gli immensi capitali strappati ai bisogni e alla miseria dei popoli per essere prodigati in servizi di sterminio, sarebbero convertiti a vantaggio del popolo». (...) Giuseppe Garibaldi. Siamo stati i primi anche a configurare l'Europa come entità polit ica. Pio II scrisse il De Europa . È la prima volta che la parola Europa viene trovata scritta, polit icamente. Pio II, papa Enea Piccolomini del famoso detto: «Quando ero Enea nessun mi conosceva, ora che son Pio tutti mi chiaman Zio». C'era il problema di unire l'Europa per proteggersi dal pericolo turco e adesso il problema dell'Europa è annettere o no la Turchia all'Europa. I problemi davvero sono sempre gli stessi. La Prima guerra mondiale. C'erano scritt i di Emilio Lussu, meravigliosi, Rigoni Stern, Gadda, Ungaretti. Ho scelto una poesia terribile, lancinante, sulla Prima guerra mondiale: si chiama «Voce di vedetta morta», è di Clemente Rebora: ha combattuto nel Carso, fu ferito gravemente. «C'è un corpo in poltiglia / Con crespe di faccia, affiorante / Sul lezzo dell'aria sbranata. / Frode la terra. / Forsennato non piango: / Affar di chi può, e del fango. / Però se ritorni / Tu uomo, di guerra / A chi ignora non dire; / Non dire la cosa, ove l'uomo / E la vita s'intendono ancora. / Ma afferra la donna / Una notte, dopo un gorgo di baci, / Se tornare potrai; / Sòffiale che nulla del mondo / Redimerà ciò ch'è perso / Di noi, i putrefatti di qui; / Stringile il cuore a strozzarla: / E se t'ama, lo capirai nella vita / Più tardi, o giammai». Nel 1921 abbiamo l'idea straordinaria del colonnello Douhet, che il Parlamento ha votato all'unanimità, di tumulare la salma di un giovane soldato sconosciuto con una cerimonia straordinaria. (...) Ad Aquileia: la signora Maria Bergamas gettò un velo nero che casualmente andò su una bara. Lei era la mamma di un soldato che non si rit rovava e abbiamo fatto il monumento al Milite ignoto, che in origine lo sapete era il Vittoriano, il monumento a Vittorio Emanuele. Ma un soldato ignoto è diventato più grande di un re. Circa 10 anni dopo, l'art icolo 18 del Regio decreto del 28 agosto 1931 stabiliva un giuramento di fedeltà al regime fascista per i professori universitari. Su 1250 professori universitari 14 rifiutarono il giuramento: Ernesto Buonaiuti, Giuseppe Antonio Borgese, Mario Carrara, Gaetano De Sanctis, Giorgio Errera, Giorgio Levi Della Vida, Fabio Luzzatto, Piero Martinetti, Bartolo Nigrisoli, Errico Presutti, Francesco ed Edoardo Ruffini, Lionello Venturi, Vito Volterra. E ci sono altre tre persone che lasciarono volontariamente l'università nel '25-26 alle prime avvisaglie di ciò che sarebbe avvenuto nel 1931: Silvio Trentini, Gaetano Salvemini e Francesco Saverio Nitti.

Page 21: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

Nel 1938 c'è la pagina non dico nera, ma ridicola della nostra storia. Sono le leggi razziali (...). Se ne può parlare solo in maniera grottesca e ridicola, come ha fatto questo popolarissimo poeta romano. Si chiama Trilussa e l'ha scritta nel 1938: «C'avevo un gatto e lo chiamavo Ajò / ma dato ch'era un nome un po' giudìo / agnedi da un prefetto amico mio / pe' domannaje se potevo o no: / volevo sta' tranquillo, tantoppiù / ch'ero disposto de chiamallo Ajù. / «Bisognerà studià», disse er prefetto / «la vera provenienza de la madre» / Dico: la madre è un'angora, ma er padre / era soriano e bazzicava er ghetto / er gatto mio, però, sarebbe nato / tre mesi doppo a casa der Curato. / «Se veramente ciai 'ste prove in mano - me rispose er prefetto - / se fa presto». E detto questo / firmò 'na carta e me lo fece ariano. / «Però - me disse - pe' tranquillità / è forse mejo che lo chiami Ajà». Siamo alla Seconda guerra mondiale, una tragedia con milioni di morti. Ma quanti morti ci sono stati perché noi oggi potessimo essere qui: è una cosa commovente. Vi leggo alcuni estratti dalle lettere dei condannati a morte della Resistenza. Sono ragazzi di 18/20 anni: il primo è un elettricista e dice a un amico: «Chiesero la mia condanna a morte con il sorriso sulle labbra e hanno pronunciato la mia condanna a morte ridendo sguaiatamente come se avessero assistito a una rappresentazione comica. Ti scrivo queste parole 10 ore prima di essere fucilato. Muoio contento di aver servito la causa della libertà fino all'ultimo, addio. Giovanni». Questo è Domenico Cane, 29 anni, artigiano: «Mamma fra un'ora non sarò più in questo mondo. L'ultimo mio anelito sarà per te, nel tuo nome di mamma vi è tutta la mia vita. Sono sereno e innocente. Del motivo che muoio vai a testa alta e dì pure che il tuo bambino non ha tremato e che è morto per la libertà e ora perdono a tutti, ciao mamma, papà, Stefano, Alberto, ciao a tutti, tutto è pronto sono sereno. Addio mamma, mamma, mamma, mamma» (e qui Benigni si commuove, ndr).

LOGOS: 150 ANNI DELL’UNITA’ D’ITALIA

C'è voluta questa morte e tutto questo amore perché potessero essere scritte queste parole. Art icolo 1: «L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, la sovranità appart iene al popolo che la esercita nelle forme e nei limit i della Cost ituzione». Articolo 2, 3, 4, 5, 6... 136, 137, 138, 139. La presente Cost ituzione è promulgata dal capo provvisorio dello Stato entro cinque giorni dalla sua approvazione da parte dell'Assemblea cost ituente ed entra in vigore il 1° gennaio 1948. Roma, addì 27 dicembre 1947, il capo provvisorio dello stato Enrico De Nicola. Controfirmano il presidente dell'Assemblea cost ituente Umberto Terracini, il presidente del Consiglio dei ministri Alcide De Gasperi, visto il Guardasigilli Giuseppe Grassi. Grazie, viva l'Italia.

SOURCE Corriere della Sera su testo di Roberto Benigni | 18 marzo 2012

Page 22: network ITALIA 034

NETWORK ITALIA

I T A L I A N I N E L S U D - E S T A S I A

R E T E D I C U L T U R A , I N F O R M A Z I O N E , A M I C I Z I A

E-MAIL [email protected]

dapaolow

estl

ake@

gm

ail

.com

P

aolo D

E P

IAG

GI

\\CO

NT

RO

CO

PE

RT

IN

A

Ha

N

oi

– 2

00

6 – P

rim

o; S

icu

rez

za

, S

ec

on

do

...

PH

OTO