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1 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 AGENTI FISICI E CHIMICI NEL CANTIERE EDILE 1 Via Cassala 88 Brescia Tel. 030.47488 [email protected] 25 ottobre 2014 Titolo VIII – AGENTI FISICI Capo I – Disposizioni generali Articolo 180 Definizioni e campo di applicazione Ai fini del decreto legislativo 81/2008 per agenti fisici si intendono il rumore, gli ultrasuoni, gli infrasuoni, le vibrazioni meccaniche,i campi elettromagnetici, le radiazioni ottiche, di origine artificiale, il microclima e le atmosfere iperbariche che possono comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. La protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti è disciplinata unicamente dal D.Lgs. 230/95 e s.m. 2

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D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81Testo coordinato con il

D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106AGENTI FISICI E CHIMICI

NEL CANTIERE EDILE

1

Via Cassala 88BresciaTel. [email protected]

25 ottobre 2014

Titolo VIII – AGENTI FISICICapo I – Disposizioni generali

Articolo 180Definizioni e campo di applicazione

Ai fini del decreto legislativo 81/2008 per agenti fisici siintendono il rumore, gli ultrasuoni, gli infrasuoni, le vibrazionimeccaniche, i campi elettromagnetici, le radiazioni ottiche, diorigine artificiale, il microclima e le atmosfere iperbariche chepossono comportare rischi per la salute e la sicurezza deilavoratori.

La protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti èdisciplinata unicamente dal D.Lgs. 230/95 e s.m.

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2

Articolo 181Valutazione dei rischi

1. Nell’ambito della valutazione di cui all’art. 28, il datore dilavoro valuta tutti i rischi derivanti da esposizione ad agentifisici in modo da identificare e adottare le opportune misuredi prevenzione e protezione con particolare riferimento allenorme di buona tecnica ed alle buone prassi.

2. La valutazione dei rischi derivanti da esposizione ad agentifisici è programmata ed effettuata, con cadenza almenoquadriennale, da personale qualificato nell’ambito delservizio di prevenzione e protezione in possesso dispecifiche conoscenze in materia….

3. Il datore di lavoro nella valutazione dei rischi precisa qualimisure di prevenzione e protezione devono essereadottate….

3

Articolo 182Disposizioni miranti a eliminare o

ridurre i rischi1. Tenuto conto del progresso tecnico e della disponibilità di

misure per controllare il rischio alla fonte, i rischi derivantidall’esposizione agli agenti fisici sono eliminati alla fonte oridotti al minimo. La riduzione dei rischi derivantidall’esposizione agli agenti fisici si basa sui principi generali diprevenzione contenuti nel presente decreto.

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2. In nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valorisuperiori ai valori limite di esposizione definiti nei capi II,III, IV e V. Allorché, nonostante i provvedimenti presi daldatore di lavoro in applicazione del presente capo i valorilimite di esposizione risultino superati, il datore di lavoroadotta misure immediate per riportare l’esposizione al disotto dei valori limite di esposizione, individua le cause delsuperamento dei valori limite di esposizione e adegua diconseguenza le misure di protezione e prevenzione perevitare un nuovo superamento.

5

Articolo 183Lavoratori particolarmente sensibili

(adatte le misure alle esigenze di gruppi particolarmente sensibili incluse donne in gravidanza ed i minori)

Articolo 184Informazione e formazione dei lavoratori

Articolo 185Sorveglianza sanitaria

Articolo 186Cartella sanitaria e di rischio

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ESPOSIZIONE AL RUMORE

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008TITOLO VIII

CAPO II

7

Via Cassala 88BresciaTel. [email protected]

Il suono è una perturbazione meccanica emessa da una sorgente che sipropaga in un mezzo elastico (gas, liquido, solido) sotto forma divibrazioni e che è in grado di eccitare il senso dell’udito.

SORGENTEpropagazione

RICEVITORE

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Queste variazioni, ricevute dalla membrana del timpano, sonotrasmesse attraverso una complessa struttura alla parte piùinterna dell’orecchio, dove vengono stimolate cellule nervose"specializzate"; alcune reagiscono alle onde sonore di tono alto,altre a quelle basse ed è grazie a loro che il nostro cervello è ingrado di distinguere i diversi suoni: la parola, la musica, ecc.

10

La facile comprensione avviene solamente se queste cellule sono tuttein buona efficienza,I rumori elevati agiscono sull’orecchio interno causando la morte ditali cellule nervose, se non ci si protegge adeguatamente.Questo fenomeno avviene, ovviamente, anche a causadell'invecchiamento naturale della persona, anche se in misura minore.Le cellule dell'orecchio interno, una volta danneggiate, non sirigenerano!Questo è il motivo per cui il DANNO uditivo da rumore è in generePERMANENTE e IRREVERSIBILE

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Livelli di pressione sonora (dB) nella vita quotidiana

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Il RUMORE è invece prodotto da onde irregolarie non periodiche che generano una sensazionesgradevole e fastidiosa dell'orecchio

Il SUONO è prodotto da onde acusticheregolari e periodiche (ad esempio la musica)

IL SUONO e IL RUMORE

Effetti del rumore: dipendono principalmente dall’intensità e dalla durata dell’esposizione.

A livello uditivo l’esposizione a rumore elevato per tempi prolungati può determinare l’insorgenza di ipoacusia

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13

Essendo il rumore unavariazione di pressione, lasua unità di misura è ilPascal (Pa), equivalente aun newton su metroquadrato,Per rendere facilmentecomprensibile il fenomenoè stata però introdottauniversalmente quale unitàdi misura il decibel (dB),che permette unarappresentazione piùimmediata dei fenomeniacustici.

GRANDEZZE:Come abbiamo visto al fine di comprimere l’intervallo di variabilitàdella pressione sonora è stata introdotta la scala logaritmica.Il livello di pressione sonora (SPL), espresso in dB, è pari a diecivolte il logaritmo decimale del rapporto fra una data grandezza eduna grandezza di riferimento, omogenee fra di loro.

Dove p0 indica la pressione sonora corrispondente alla soglia diudibilità, pari a 20 µPa

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8

15

ATTENZIONELa scala dei decibel non è lineare, per cui non si possonosommare i livelli sonori in modo aritmetico ma occorrericorrere ai logaritmi.

100 dB

100 dB

100 dB + 100 dB = 103 dB

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Analisi in frequenza

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Curve di pesatura

-40

-35

-30

-25

-20

-15

-10

-5

0

5

31,5 50 80 12

520

031

550

080

012

5020

0031

5050

0080

00

1250

0

2000

0

Frequenza nominale Hz

dB

curva A curva C

Nell’ambito del D.Lgs. 81/2008 non si fa riferimento al dB ma al dB(A) ed al dB(C)

Sono state introdotte le curve di ponderazione in frequenzaPesatura e filtraggio delle componenti in frequenza del suonocomplesso mediante curve normalizzate collegate alle curveisofoniche per riprodurre il comportamento medio dell’orecchioumano.

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Per quantificare l’esposizione di un lavoratore al rumore si utilizza:LIVELLO EQUIVALENTE LEQ espresso in dB(A)

livello, espresso in dB(A), di un ipotetico rumore costante che, se sostituito al rumore reale per lo stesso intervallo di tempo T, comporterebbe la stessa quantità totale di energia sonora. (potremmo definirlo il «VALORE ENERGETICO MEDIO»)

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09:10:5803/10/2014

09:23:46 09:36:3403/10/2014

09:49:22 10:02:1003/10/2014

10:14:58 10:27:4603/10/2014

10:40:34 10:53:2203/10/2014

11:06:10 11:18:5803/10/2014

11:31:46 11:44:3403/10/2014

11:57:22 12:10:1003/10/2014

12:22:58 Time45.0

50.0

55.0

60.0

65.0

70.0

75.0

80.0

85.0

90.0

dB

Aco

ustic

pre

ssur

e

Start Duration LEQ LEQ run (1, Whole data, Cumulated)Info - - Ch4, P1 (A, Lin) Ch4, P1 (A, Lin)Main cursor 03/10/2014 12:25:30 - 61.1 dB 64.2 dB

LEQ

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PRESSIONE ACUSTICA DI PICCO ppeakValore massimo della pressione acustica istantanea ponderata in

frequenza C.Questo parametro acustico è stato introdotto per valutare la presenza di «rumori impulsivi» in quanto la funzione peak è caratterizzata da «tempi di reazione» inferiori a 100µs

Cursore: 07/10/2014 14:13:10 - 14:13:11 LAeq=95,5 dB LAFmax=99,6 dB LCpicco=119,6 dB LAFmin=89,0 dB

0034.S1D

14:06:00 14:08:00 14:10:00 14:12:00 14:14:00 14:16:00 14:18:00

50

60

70

80

90

100

110

120

dB

LAeq LCpicco

LEQLCpeak

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LIVELLO DI ESPOSIZIONE GIORNALIERA AL RUMORE (LEX,8h)

«Valore medio, ponderato in funzione del tempo, deilivelli di esposizione al rumore per una giornatalavorativa nominale di otto ore, definito dalla NormaISO 1999:1990 punto 3.6. Si riferisce a tutti i rumorisul lavoro, incluso il rumore impulsivo»

21

Qualora per un lavoratore/mansione lavorativa sia disponibile unamisura del livello LEQ della durata di 8 ore (misura a giornataintera), tale livello corrisponde al livello di esposizione giornalieraal rumore LEX,8h.E’ quindi necessario tenere conto della durata effettiva dellagiornata lavorativa attraverso la formula:

Te = durata effettiva giornata lavorativaTo = durata di riferimento 8 ore

+=To

TeAeqLpL hEX log10,8,

_

22

= ∑=

n

i

LwEX

ihEX

kL

1

)(1,0,

_8,10

1log10

Per la determinazione dell’esposizione al rumore negli ambienti dilavoro nelle norme UNI EN ISO 9612 ed UNI 9432 sonodescritte una serie di modalità e criteri di misurazione evalutazione.

LIVELLO DI ESPOSIZIONE SETTIMANALE AL RUMORE (LEX,w)

«Valore medio, ponderato in funzione del tempo, deilivelli di esposizione giornaliera al rumore per unasettimana nominale di cinque giornate lavorative diotto ore, definito dalla Norma ISO 1999:1990 punto3.6, nota 2.»

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Nella maggioranza dei casi sono disponibili misure del livello LEQriferite a singole operazioni o attività lavorative.Per calcolare il livello di esposizione è quindi necessario tenereconto della durata delle singole operazioni o attività lavorativeall’interno della giornata lavorativa.Attraverso la formula sotto riportata è possibile effettuare ilcalcolo dell’esposizione giornaliera al rumore suddividendo lagiornata lavorativa in una serie di fasi/operazioni/attività, ciascunadelle quali caratterizzata da una durata e da un livello LEQ.

La sommatoria dei ti deve essere pari aal tempo di lavoro T.

= ∑ )10*(1

log10 )(1,08,

_iLEQ

hEX tiT

L

24

n° attività LEQ a) b) P peak

123

3a3b3c45678

910111213

141516

Installazione e smantellamento cantiereMontaggio e smontaggio ponteggi a montanteFormazione casseforme con uso di sega circolare e percussioni per:- fondazioni e struttura piani interrati- struttura in c.a. in elevazione- strutture di copertura e posa mantoPosa elementi di solaioGetto con uso di vibratoreDisarmo (percussioni, caduta elementi)Costruzione tamponamenti con taglio elementiCostruzione tavolati interni e rappezzi con taglio elementiIntonacatura internaIntonacatura esternaPosa infissi interni ed esterniPosa ringhiere ed opere ferroAssistenza muraria impianti con uso scanalatore ed utensili manuali emeccaniciPosa tubazioni varieGetto sottofondi e pavimentiOpere e sistemazioni esternePause - fisiologico

80,576,8

85,986,884,480,886,790,289,6

87,880,380,284,686,6

94,874,283,281,765

101412109

1810854

34

71373585

87653

63214

95,589,4

101,1102,599,792,5

103,9108,799,2

102,492,490,292,4

103,6

113,585,698,697,8

--

LEX,8h oppure LEX,w 88,6 87,5

Attività: Nuove costruzioni – Mansione: muratorea) % temporale di esposiz. nella settimana di presumibile maggiore esposizioneb) % temporale di esposiz. media cantiere

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13

25

LA CORRETTA INDIVIDUAZIONE DEI«GRUPPI ACUSTICAMENTE OMOGENEI» E DICONSEGUENZA DELLE MANSIONILAVORATIVE RAPPRESENTA UN PASSOFONDAMENTALE NEL PROCESSO DIVALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE, COSI’COME DI TUTTI GLI ALTRI RISCHI.INFATTI AD OGNI LAVORATORE DEVEESSERE ATTRIBUITA UNA SPECIFICAMANSIONE LAVORATIVA.

26

LIVELLO DI ESPOSIZIONE GIORNALIERA AL RUMORE (LEX,8h) oppure LIVELLO DI

ESPOSIZIONE SETTIMANALE AL RUMORE (LEX,w)

Articolo 189 - Valori limite di esposizione e valori di azione…………2. Laddove a causa delle caratteristiche intrinseche della attivitàlavorativa l’esposizione giornaliera al rumore varia significativamente,da una giornata di lavoro all’altra, è possibile sostituire, ai finidell’applicazione dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, illivello di esposizione giornaliera al rumore con il livello di esposizionesettimanale a condizione che:a) il livello di esposizione settimanale al rumore, come dimostrato da uncontrollo idoneo, non ecceda il valore limite di esposizione di 87 dB(A);b) siano adottate le adeguate misure per ridurre al minimo i rischiassociati a tali attività.3. Nel caso di variabilità del livello di esposizione settimanale vaconsiderato il livello settimanale massimo ricorrente.

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Valori limite di esposizione (*) LEX = 87 dB(A)Ppeak = 140 dB(C)

Valori superiori di azione LEX = 85 dB(A)Ppeak = 137 dB(C)

Valori inferiori di azione LEX = 80 dB(A)Ppeak = 135 dB(C)

(*) la valutazione del rispetto dei valori limite di esposizione deve tener contodell’attenuazione dei dispositivi individuali di protezione dell’udito indotazione ai lavoratori.

Valori limite di esposizione e valori di azione

Ad ogni valore del livello sonoro LEX viene affiancato anche un valore di picco, a riconoscimento dell’aggravio di rischio uditivo

rappresentato dal rumore impulsivo27

28

Oltre alla misura del valore di picco per verificare la presenza dirumore impulsivo è possibile utilizzare un criterio oggettivoinserito nella norma UNI 9432.Un segnale può essere considerato impulsivo quando soddisfa incriterio:

ΔKI = L Aeq,Impulse,T - L Aeq,T > 3 dBLa presenza di rumore impulsivo rappresenta una possibile causa diamplificazione della perdita uditiva e va segnalata al medicocompetente.

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1. Nell’ambito della valutazione dei rischi di cui all’art. 190, il datore di lavorovaluta il rumore durante il lavoro, considerando:

a) livello, tipo e durata dell’esposizione, ivi incluso il rumore impulsivo;b) i valori limite di esposizione e i valori di azionec) tutti gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al

rumore (minori per i quali è in vigore il D.Lgs. 262 del 2000 nel quale sono riportatelavorazioni, processi produttivi ecc. a cui non possono essere esposti; lavoratrici ingravidanza, soggetti ipersensibili al rischio per patologie ..);

d) tutti gli effetti sulla salute e sicurezza derivanti da interazione fra rumore e sostanzeototossiche e vibrazioni;

e) tutti gli effetti sulla salute e sicurezza risultanti da interazione fra rumore e segnali diavvertimento;

f) Le informazioni sull’emissione di rumore fornite dai costruttori delle attrezzature dilavoro;

g) Esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l’emissione dirumore;

i) Le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria e quelle reperibili in letteratural) La disponibilità di DPI dell’udito con adeguate caratteristiche di attenuazione

Valutazione del rischio

29

30

Attività a livello di esposizione molto variabileNell’ambito della valutazione dei rischi di cui all’art. 191, fatto salvo ildivieto al superamento dei valori limite di esposizione, per attività checomportano un’elevata fluttuazione dei livelli di esposizione personale deilavoratori, il datore di lavoro può attribuire a detti lavoratoriun’esposizione al rumore al di sopra dei valori superiori di azione,garantendo loro le misure di prevenzione e protezione conseguenti e inparticolare:a) la disponibilità dei dispositivi di protezione individuale dell’udito;b) l’informazione e la formazione;c) il controllo sanitario.In questo caso la misurazione associata alla valutazione si limita adeterminare il livello di rumore prodotto dalle attrezzature nei postioperatore ai fini dell’identificazione delle misure di prevenzione eprotezione e per formulare il programma delle misure tecniche eorganizzative…

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NON SUPERAMENTODEL VALORE INFERIORE DI AZIONE

LEX < 80 dB(A) 135 dB(C)OBBLIGHI Datore di lavoro:• Valutazione del rischio

31

SUPERAMENTO DELVALORE INFERIORE DI AZIONE

LEX > 80 dB(A) 135 dB(C)OBBLIGHI Datore di lavoro:• Misura dei livelli di esposizione• Informazione e formazione• Sorveglianza sanitaria a chi ne fa richiesta o qualora il medico

competente ne conferma l’opportunità• Messa a disposizione dei D.P.I.

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17

SUPERAMENTO DELVALORE SUPERIORE DI AZIONE

LEX => 85 dB(A) 137 dB(C)OBBLIGHI Datore di lavoro:• Sorveglianza sanitaria• Elabora ed applica un programma di misure tecniche edorganizzative volte a ridurre l’esposizione al rumore• Fa tutto il possibile per assicurare che vengano indossati i D.P.I.• Perimetra / limita l’accesso e installa adeguata segnaletica

33

SUPERAMENTO DELVALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE

LEX > 87 dB(A) 140 dB(C)OBBLIGHI Datore di lavoro:

AZIONI IMMEDIATE DI• RIDUZIONE DELL’ESPOSIZIONE• INDIVIDUAZIONE CAUSE• MODIFICHE ALLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

34

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18

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONEArticolo 193 – Uso dei dispositivi di protezione individuali…2. Il datore di lavoro tiene conto dell’attenuazioneprodotta dai dispositivi di protezione individuale dell’uditoindossati dal lavoratore solo ai fini di valutare l’efficienzadei DPI uditivi e il rispetto del valore limite diesposizione. I mezzi individuali di protezione dell’uditosono considerati adeguati ai fini delle presenti norme se,correttamente usati, e comunque rispettano le prestazionirichieste dalle normative tecniche.

35

Nell’ambito del processo di valutazione del rischio (art,190comma 1 punto d), deve prendere in considerazione, perquanto possibile a livello tecnico, tutti gli effetti sullasalute e sulla sicurezza dei lavoratori derivanti dainterazioni fra rumore e sostanze ototossiche e frarumore e vibrazioni

L’esposizione a sostanze ototossiche aumenta il rischio diperdita dell’udito

36

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19

SOSTANZE OTOTOSSICHE

CombustibiliStagnoPercloroetileneManganese, PlatinoDisolfuro di CarbonioMercurio e derivatiAcqua ragiaPiombo e derivatiEtil-benzeneCadmioN-EsanoArsenicoXileneCianuro di IdrogenoStireneMonossido di CarbonioToluene

37

Miscela di solventi

D.P.I.(dispositivi di protezione individuale)

38

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CARATTERISTICHE DEI D.P.I.

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I DPI devono:

essere provvisti di marchio CE;essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore;essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro;tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore;poter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità;

40

D.P.I. – Obblighi del datore di lavoroIL Datore di lavoro è responsabile dell’efficienza dei DPI e neassicura le condizioni d’igiene, mediante:• Manutenzione• Riparazioni• Sostituzioni• Provvede che il D.P.I sia utilizzato solo per gli usi previsti• Assicura una formazione/informazione adeguata al lavoratore

sull’utilizzo dei D.P.I• Organizza uno specifico addestramento se necessario• Fornisce istruzioni comprensibili per il lavoratore

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21

41

D.P.I. – Obblighi del preposto• sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli

lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioniaziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso deimezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezioneindividuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenzadella inosservanza, informare i loro superiori diretti;

• segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigentesia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e deidispositivi di protezione individuale

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D.P.I. – Obblighi del lavoratore• Partecipa al programma di formazione/informazione e

addestramento• Utilizza i D.P.I messi a sua disposizione secondo le

informazioni fornite• Provvede alla cura dei DPI• Non apporta modifiche ai D.P.I di sua iniziativa• Applica procedure aziendali per la riconsegna dei DPI• Segnala al datore di lavoro/dirigente o al preposto difetti e

inconvenienti nei DPI

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Corretto utilizzo degli inserti auricolari

D.P.I.Valutazione del livello di protezionedi un protettore auricolare

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Verifica adeguatezza dei D.P.I.Per la verifica è necessario seguire le modalità previste dalDECRETO MINISTERIALE 2 maggio 2001, dalla UNI EN 458 edalla UNI 9432. Sono indicate diverse metodologie ma vieneconsigliato l’utilizzo della metodologia più precisa definita:

metodo per banda di ottava

Questo metodo di valutazione richiede che nel corso delle misure fonometriche vengano acquisiti anche i livelli sonori in frequenza

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APV

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La verifica di adeguatezza deve tenere conto dell’attenuazionereale offerta dai dispositivi di protezione auricolare, La normaUNI 9432 indica dei fattori di correzione per i valori diattenuazione indicati nelle schede dei D.P.I.I valori di attenuazione, per tener conto di errori diposizionamento, movimenti mandibolari, perdita di prestazioninel tempo ed altre variabili, devono essere moltiplicati per ilfattore β:• 0,75 - Cuffie• 0,5 - Inserti espandibili• 0,3 - Inserti preformati

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Per essere pienamente efficace il dispositivi diprotezione auricolare devono essere utilizzati concontinuità per tutta la durata dell’esposizione alrumore

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Metodo per banda di ottava

Esempio:

Metodo SNRL’Aeq = LCeq - SNR

Esempio:LCeq = 105 dB(C) SNR = 30 dB(A)

L’Aeq = 105 – 30 = 75 dB(A)

30

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Cartelli di segnalazioneIl Decreto legislativo n°81/2008, art,192 comma 3, impone chenelle aree di lavoro dove i lavoratori possono essere esposti ad unrumore al di sopra dei valori superiori di azione, 85 dB(A) o 137dB(C), devono essere indicati da appositi segnali e, possibilmente,delimitate.

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Strumenti di misuraLe caratteristiche tecniche degli strumenti di misura sonoriportate nella UNI EN ISO 9612.

misuratori personali fonometri integratori(presentano limitazioni)

Si raccomanda l’utilizzo di strumenti di precisione in

CLASSE 1

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Tecniche di misuraLe caratteristiche tecniche degli strumenti di misura sono

riportate nella UNI EN ISO 9612.

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Emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto

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Il D.Lgs, 262/92 e successive modifiche ha recepito la direttiva2000/14/CE relativa all'emissione acustica ambientale dellemacchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto.Per tutte queste macchine è indicato il livello di potenza sonorae per alcune tipologie di macchine sono previsti dei limiti diemissione acustica.

Applicata ad una serie di macchine ed attrezzature da cantieretroviamo l’indicazione dell’emissione sonora generata dallamacchina.

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N. Macchine e attrezzature

1 Piattaforme aeree di accesso con motori a combusti one interna2 Decespugliatori3 Montacarichi per i materiali da cantiere4 Sega a nastro per cantieri5 Sega circolare per cantieri6 Motosega a catena portatile7 Veicolo combinato di spurgo

8Mezzi di compattazione (solo rulli vibranti e rulli statici, piastre vibranti e vibrocostipatori)

9 Motocompressori (< 350 kW)10 Martelli demolitori, tenuti a mano11 Betoniere12 Argano per cantieri13 Pompe per cemento ed intonacatici14 Trasportatori a nastro

20 Escavatori idraulici o a funi (< 500 kW)21 Terne (< 500 kW)30 Tagliasfalto

… …

41a Vibrofinitrici (escluse le vibrofinitrici munite di rasiera ad alta compattazione)41b Vibrofinitrici (munite di rasiera ad alta compat tazione)42 Apparecchiature di palificazione… …

45a Gruppi elettrogeni (< 400 kW)45b Gruppi elettrogeni (³ 400 kW)

… …

53 Gru a torre54 Scavatrincee55 Autobetoniere56 Motopompe57 Gruppi elettrogeni di saldatura

Elenco non esaustivo tratto dall’Allegato I del D.Lgs. n. 262/2002

Il livello di potenza sonoranon deve essere confuso con illivello di pressione sonora.La potenza sonora indicatarappresenta l’energia sonorairradiata nell’unità di tempo dauna sorgente.Noto il livello di potenzasonora LWA emessa da unasorgente, è possibile calcolareil livello di pressione acustica(misurabile comunementetramite fonometri)

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Ridurre la rumorosità nei cantieri

INTERVENTI SULLE ATTREZZATURE• Manutenzione• Nuove apparecchiature• Insonorizzazioni / mitigazioni acustiche

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INTERVENTI DI TIPO ORGANIZZATIVO• Organizzazione logistica del cantiere• Posizione delle sorgenti sonore rilevanti nel cantiere• Orari e tempi di utilizzo delle sorgenti sonore rilevanti• Presenza di più sorgenti o attività acusticamente rilevanti