13
Noemi Furlani (Liceo Classico “Celio”) Davide Santato (Liceo Scientifico “Paleocapa”) Rovigo

Noemi Furlani (Liceo Classico Celio) Davide Santato (Liceo Scientifico Paleocapa) Rovigo

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Noemi Furlani (Liceo Classico Celio) Davide Santato (Liceo Scientifico Paleocapa) Rovigo

Noemi Furlani (Liceo Classico “Celio”)

Davide Santato (Liceo Scientifico “Paleocapa”)

Rovigo

Page 2: Noemi Furlani (Liceo Classico Celio) Davide Santato (Liceo Scientifico Paleocapa) Rovigo

Il termine cometa viene dal greco κομήτης (kométes), cioè chiomato,

dotato di chioma, a sua volta derivato da κόμη (kòme), cioè chioma, capelli, in quanto gli antichi paragonavano la coda

di questi corpi celesti ad una lunga capigliatura.

Page 3: Noemi Furlani (Liceo Classico Celio) Davide Santato (Liceo Scientifico Paleocapa) Rovigo

Cos’è una cometa?Una cometa è un oggetto celeste relativamente

piccolo, simile ad un asteroide ma composto prevalentemente di ghiaccio. Nel Sistema Solare, le

orbite delle comete si estendono oltre quelle di Plutone. Le comete che entrano nel sistema interno, e si rendono quindi visibili ai nostri occhi, hanno spesso orbite ellittiche. Spesso descritte come "palle di neve

sporche", le comete sono composte per la maggior parte di sostanze volatili come acqua e cianogeno

ghiacciati, con mescolati aggregati di polvere e vari minerali. La sublimazione delle sostanze volatili

quando la cometa è in prossimità del Sole causa la formazione della chioma e della coda.

Si pensa che le comete siano dei residui rimasti dalla condensazione della nebulosa da cui si formò il

Sistema solare: le zone periferiche di tale nebulosa sarebbero state abbastanza fredde da permettere

all'acqua di trovarsi in forma solida (invece che come gas).

Page 4: Noemi Furlani (Liceo Classico Celio) Davide Santato (Liceo Scientifico Paleocapa) Rovigo

NomenclaturaNella nomenclatura astronomica per le comete, la

lettera che precede l'anno indica la natura della cometa e può essere:

• P/ indica una cometa periodica (definita a tale scopo come avente un periodo orbitale inferiore ai 200 anni o di cui sono stati osservati almeno due passaggi al perielio);

• C/ indica una cometa non periodica (definita come ogni cometa che non è periodica in accordo alla definizione precedente);

• D/ indica una cometa disintegrata o "persa"; • X/ indica una cometa per cui non è stata

calcolata un'orbita precisa (solitamente sono le comete storiche).

• A/ indica un oggetto identificato erroneamente come cometa ma che è in realtà un asteroide.

Page 5: Noemi Furlani (Liceo Classico Celio) Davide Santato (Liceo Scientifico Paleocapa) Rovigo

C/2007 N3 Lulin

La cometa C/2007 N3 Lulin è stata scoperta l’11/07/2007 dall’osservatorio astronomico Lulin sull’isola di Taiwan,

sotto la direzione di Quanzhi Ye (Sun Yat-sen University), quando aveva ancora una magnitudine pari a 18.9. Il 19 febbraio 2009 la Lulin si trovava nella costellazione della Vergine poco distante dalla Spica, con una magnitudine

apparente di 6.1.

Page 6: Noemi Furlani (Liceo Classico Celio) Davide Santato (Liceo Scientifico Paleocapa) Rovigo

Osservazione

Page 7: Noemi Furlani (Liceo Classico Celio) Davide Santato (Liceo Scientifico Paleocapa) Rovigo

Spettroscopia otticaAbbiamo preso tre spettri del nucleo della cometa dalle ore 01:22 alle ore 01:34 utilizzando un tempo di esposizione di 180 secondi per ognuno. Durante tutte e tre le spettroscopie abbiamo dovuto mantenere manualmente il nucleo della Lulin in corrispondenza della fenditura dello spettrografo. La spettroscopia della chioma ha richiesto invece un tempo di esposizione di 300 secondi.

Confrontando il grafico ottenuto con quello di altre comete (come la C/2001 A2 LINEAR) siamo riusciti ad individuare le righe in emissione degli elementi: CN, C3, CH, C2, NH2 e OI e quelle in assorbimento Hβ e Hα.

Page 8: Noemi Furlani (Liceo Classico Celio) Davide Santato (Liceo Scientifico Paleocapa) Rovigo

Grafico dello spettro

Page 9: Noemi Furlani (Liceo Classico Celio) Davide Santato (Liceo Scientifico Paleocapa) Rovigo

Cosa sono le righe proibite?

Le righe proibite sono emissioni di energia da parte degli atomi eccitati

con lunghezza d’onda inusuale rispetto la consueta fascia

d’emissione.

Page 10: Noemi Furlani (Liceo Classico Celio) Davide Santato (Liceo Scientifico Paleocapa) Rovigo

RisultatiLa quantità di H2O può essere determinata partendo dalla luminosità L(6300) della riga

proibita dell’ [O I] 6300 con la formula:

22

( )( ) (6300)

( )ki

ki

A k H OQ H O L

A k OI

6

2 6

12,0 10( ) (6300) 1,330

1,0 10Q H O L

22

( )( ) (6300)

( )ki

ki

A k H OQ H O L

A k OI

2( ) (6300) 16Q H O L

Page 11: Noemi Furlani (Liceo Classico Celio) Davide Santato (Liceo Scientifico Paleocapa) Rovigo

2( ) (6300) 16Q H O L

22( ) 4 16Q H O d fotoni

22 12( ) (5,73 10 2850) 16Q H O fotoni s

272( ) 2,61 10Q H O 272( ) 2,61 10Q H O

27 12 2( ) 2,61 10Q H O molecole H O s

Page 12: Noemi Furlani (Liceo Classico Celio) Davide Santato (Liceo Scientifico Paleocapa) Rovigo

Confrontando vari dati di altre osservazioni abbiamo trovato che il fattore moltiplicativo per Q(CN) è 0,07, ottenendo quindi la formula:

nel nostro caso:

Il rapporto

Applicando la stessa procedura allo spettro della chioma si vede che il rapporto CN/H2O in quest’ultima è circa sei volte quello del nucleo.

( ) (6300) 0,07Q CN L

( ) (6300) 0,07Q CN L

27 26 1( ) 1,59 10 0,07 1,11 10Q CN molecole s

2

( )0,042

( )

Q CN

Q H O

Page 13: Noemi Furlani (Liceo Classico Celio) Davide Santato (Liceo Scientifico Paleocapa) Rovigo

FINE