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Prodotti da costruzione Norme, tecnologie e voci di capitolato. Conforme alla Direttiva Prodotti da Costruzione e al Testo Unico sulle Norme Tecniche per le Costruzioni Renzo Busonera Come scegliere i materiali migliori, quali sono le norme da rispettare, in che modo conciliare le esigenze del- l'impresa, quelle del committente e quelle relative alla difesa dell'ambiente. Ecco una guida essenziale per chi opera nel settore delle costruzioni. Un libro che associa ad argomentazioni scientifiche di base, di natura chimi- co-fisica, un taglio tecnico-applicativo. Un mix che consente di avere tutte le informazioni essenziali per dare alle proprie scelte progettuali una solida base scientifica e normativa. Rispettando le disposizioni contenute nella Direttiva Prodotti da Costruzione e nel Testo Unico sulle Norme Tecniche per le Costruzioni approvato nel set- tembre del 2005 e che disciplina ogni materiale utilizzato con fini strutturali. Per ogni materiale, il testo prevede anche delle voci di capitolato-tipo che possono venire in aiuto nella stesura dei progetti. Particolare cura è stata anche posta alla salvaguardia ambientale relativamente al concetto di sviluppo sostenibile, sempre con riferi- mento a disposti normativi. Insomma, un libro da non perdere per i progettisti, gli ingegneri e i professionisti impegnati come tecnici nei cantieri o nella direzione dei lavori.

Norme, tecnologie e voci di capitolato. e al Testo Unico ... · 2.8.3 Usi delle calci idrauliche ... CAPITOLO 3 I METALLI NELLE COSTRUZIONI ... 3.3.2.1 Il ferro nelle costruzioni

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Prodotti da costruzioneNorme, tecnologie e voci di capitolato.Conforme alla Direttiva Prodotti da Costruzionee al Testo Unico sulle Norme Tecniche per le Costruzioni

Renzo Busonera

Come scegliere i materiali migliori, quali sono le norme da rispettare, in che modo conciliare le esigenze del-l'impresa, quelle del committente e quelle relative alla difesa dell'ambiente. Ecco una guida essenziale per chiopera nel settore delle costruzioni. Un libro che associa ad argomentazioni scientifiche di base, di natura chimi-co-fisica, un taglio tecnico-applicativo. Un mix che consente di avere tutte le informazioni essenziali per dare alleproprie scelte progettuali una solida base scientifica e normativa. Rispettando le disposizioni contenute nellaDirettiva Prodotti da Costruzione e nel Testo Unico sulle Norme Tecniche per le Costruzioni approvato nel set-tembre del 2005 e che disciplina ogni materiale utilizzato con fini strutturali. Per ogni materiale, il testo prevedeanche delle voci di capitolato-tipo che possono venire in aiuto nella stesura dei progetti. Particolare cura è stataanche posta alla salvaguardia ambientale relativamente al concetto di sviluppo sostenibile, sempre con riferi-mento a disposti normativi. Insomma, un libro da non perdere per i progettisti, gli ingegneri e i professionistiimpegnati come tecnici nei cantieri o nella direzione dei lavori.

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INDICE GENERALE

Prefazione .................................................................................. 17

INTRODUZIONE

LE NORME SUI PRODOTTI DA COSTRUZIONE

......................... 19

I.1 Cosa sono ........................................................................... 19

I.2 La dinamicità delle norme ...................................................... 21

I.3 Normativa italiana sui materiali ............................................. 23

I.4 L’importanza della norme armonizzate ................................... 24

I.5 La cogenza delle norme tecniche ........................................... 25

CAPITOLO 1

I MATERIALI DA COSTRUZIONE NATURALI

............................. 47

1.1 Le pietre naturali ................................................................. 47

1.1.1 Le norme armonizzate

................................................. 47

1.1.2 Preliminari

................................................................. 48

1.1.3 Generalità

................................................................ 52

1.1.4 Le rocce ignee o vulcaniche

........................................ 53

1.1.5 Rocce sedimentarie

.................................................... 57

1.1.6 Rocce metamorfiche

................................................... 59

1.1.7 I ciottoli

.................................................................... 61

1.1.8 La nomenclatura delle pietre naturali

............................ 63

4

MATERIALI DA COSTRUZIONE

1.1.8.1 La nomenclatura delle pietre naturali rapportata alla forma

..................................................63

1.1.8.2 La nomenclatura delle pietre naturali, rapportata alla lavorazione delle superfici

.....................64

1.1.9 Degradazione delle pietre naturali

..............................65

1.1.10 I materiali di demolizione delle rocce - gli esplosivi

........67

1.1.10.1 Generalità

.................................................................67

1.1.10.2 Classificazione degli esplosivi

.....................................68

1.1.10.3 Categorie degli esplosivi

.............................................69

1.1.10.4 Caratteristiche degli esplosivi

.......................................69

1.1.10.5 Le esplosioni negli usi civili

..........................................71

1.1.10.6 Normativa

.................................................................73

1.1.11 Le voci di capitolato

...................................................74

1.1.11.1 Materiali in genere – Pietre naturali

..............................74

1.1.11.2 Modalità di esecuzione dei lavori – Pavimentazione in pietra da spacco

..........................74

1.1.11.3 Pavimentazione

..........................................................75

1.1.11.4 Pavimentazione

..........................................................75

1.1.11.5 Rivestimento

...............................................................75

1.2 L’argilla .............................................................................76

1.2.1 Preliminari

.................................................................76

1.2.2 Generalità

.................................................................77

1.2.3 La caolinite

...............................................................79

1.2.4 La caolinizzazione dei feldspati

..................................79

1.2.5 Composizione chimica dell’argilla

................................81

1.2.6 Classificazione delle argille

.........................................83

1.2.7 L’argilla espansa

........................................................86

1.2.7.1 Le norme armonizzate

.................................................86

1.2.7.2 Cosa è

......................................................................86

1.2.8 La voce di capitolato

..................................................90

1.2.8.1 Modalità di esecuzione dei lavori - Murature portanti

.....90

1.2.8.2 Rilevati leggeri

...........................................................91

1.2.8.3 Calcestruzzi leggeri premiscelati

.................................91

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CAPITOLO 2

I MATERIALI ARTIFICIALI DERIVATI DA PIETRE NATURALI

.............................................. 93

2.1 I laterizi ............................................................................. 93

2.1.1 Le norme armonizzate

................................................ 93

2.1.2 Generalità

................................................................ 94

2.1.3 Fasi della fabbricazione dei laterizi

............................. 95

2.1.3.1 Estrazione dell’argilla

................................................ 95

2.1.3.2 Maturazione, eventuale correzione e additivi dell’argilla

.................................................. 95

2.1.3.3 Formatura

................................................................. 98

2.1.3.4 Essiccamento

........................................................... 103

2.1.3.4.1 Cottura

..................................................................103

2.1.4 Classificazione dei laterizi

........................................ 106

2.1.4.1 Classificazione in funzione della cottura

..................... 106

2.1.4.2 Classificazione in funzione della forma

....................... 108

2.1.4.3 Classificazione in funzione delle dimensioni

................ 108

2.1.5 Il grado di porosità

.................................................. 110

2.1.6 La resistenza meccanica dei laterizi

........................... 110

2.1.7 La colorazione dei laterizi

......................................... 112

2.1.8 La voce di capitolato

................................................ 113

2.1.8.1 Materiali in genere - I laterizi

.................................... 113

2.2 Le ceramiche .................................................................... 114

2.2.1 Le norme armonizzate

.............................................. 114

2.2.2 Preliminari

.............................................................. 116

2.2.3 Generalità

.............................................................. 117

2.2.4 La classificazione delle ceramiche

............................. 118

2.2.4.1 Grés

...................................................................... 119

2.2.4.2 La voce di capitolato

............................................... 121

2.2.4.2.1 Materiali in genere - Materiali per pavimentazioni e rivestimenti

.............................121

6

MATERIALI DA COSTRUZIONE

2.3 I materiali refrattari ...........................................................122

2.4 I leganti ...........................................................................124

2.4.1 Le norme armonizzate

...............................................124

2.4.2 Preliminari

...............................................................125

2.4.3 Generalità

...............................................................127

2.5 I leganti aerei ...................................................................128

2.5.1 Il gesso da presa

....................................................128

2.5.1.1 Le norme armonizzate

...............................................128

2.5.1.2 Cosa è

...................................................................129

2.5.1.3 La cottura del gesso

..................................................130

2.5.1.4 Il meccanismo di presa del gesso

..............................132

2.5.1.5 Applicazioni del gesso

.............................................133

2.5.1.6 Le voci di capitolato

..................................................134

2.5.1.6.1 Modalità di esecuzione dei lavori - Pannelli i in gesso

.................................................134

2.5.1.6.2 Modalità di esecuzione dei lavori - Intonaco antincendio

.............................................134

2.5.2 La calce aerea

.........................................................134

2.5.2.1 Le norme armonizzate

...............................................134

2.5.2.2 Cosa è ....................................................................135

2.5.2.3 Fabbricazione della calce ........................................135

2.5.2.4 I forni per la produzione della calce aerea .................137

2.5.2.5 Spegnimento o estinzione della calce viva ...................137

2.5.2.6 Le malte di calce ......................................................139

2.5.2.7 Presa e indurimento della calce aerea .........................140

2.5.2.8 La voce di capitolato .................................................141

2.5.2.8.1 Materiali in genere - Calce grassa e calce in zolle ..................................141

2.5.2.8.2 Materiali in genere - Calce spenta (grassello) .............141

2.6 Le pozzolane ....................................................................142

2.6.1 La voce di capitolato ................................................144

2.6.1.1 Materiali in genere - Pozzolane e materiali di origine vulcanica ..................................................144

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2.7 I leganti idraulici .............................................................. 144

2.7.1 Generalità

.............................................................. 144

2.7.2 I rapporti caratteristici nella fabbricazione dei leganti idraulici

.................................................. 146

2.7.3 Fenomeni chimico – fisici in fase di cottura delle miscele per la produzione dei leganti idraulici

.... 149

2.8 Le calci idrauliche ............................................................. 151

2.8.1 Le norme armonizzate

.............................................. 151

2.8.2 Generalità

............................................................. 151

2.8.3 Usi delle calci idrauliche

........................................... 152

2.8.4 La voce di capitolato

............................................... 153

2.8.4.1 Intonacatura

............................................................ 153

2.9 I cementi ......................................................................... 153

2.9.1 Le norme armonizzate

.............................................. 153

2.9.2 Cosa sono

.............................................................. 154

2.9.3 La classe di resistenza dei cementi

............................. 155

2.9.4 Il Cemento Portland

.................................................. 157

2.9.4.1 Composizione chimica

.............................................. 157

2.9.4.2 Composizione mineralogica

...................................... 159

2.9.4.3 Fasi per la fabbricazione del cemento Portland

............ 159

2.9.4.4 Presa e indurimento del cemento Portland

................... 165

2.9.4.5 Dove non utilizzare il cemento Portland e perché

......... 170

2.9.4.6 Altri inconvenienti del cemento Portland

...................... 173

2.10 I cementi normalizzati per usi speciali ................................. 174

2.10.1 Generalità

.............................................................. 174

2.10.2 Cemento pozzolanico

.............................................. 174

2.10.3 Cemento d’alto forno

................................................ 176

2.10.4 Cemento alluminoso

................................................. 178

2.10.4.1 Idratazione del cemento alluminoso

............................ 179

2.10.4.2 Usi del cemento alluminoso

....................................... 181

2.11 I cementi non normalizzati per usi speciali ........................... 181

2.11.1 Cosa sono

.............................................................. 181

8 MATERIALI DA COSTRUZIONE

2.11.2 I cementi ferrici ........................................................181

2.11.3 I cementi bianchi o colorati .......................................182

2.11.4 La voce di capitolato ................................................185

2.11.4.1 Materiali in genere - I cementi ....................................185

2.12 Malte e calcestruzzi ..........................................................185

2.12.1 Le malte ..................................................................185

2.12.1.1 Le norme armonizzate ..............................................185

2.12.1.2 Cosa sono ...............................................................186

2.12.1.3 Dosaggio delle malte ................................................187

2.12.2 Il calcestruzzo e i suoi costituenti ................................190

2.12.2.1 Le norme armonizzate ...............................................190

2.12.2.2 Generalità ...............................................................192

2.12.2.3 L’acqua ..................................................................192

2.12.2.4 La sabbia ...............................................................194

2.12.2.5 La ghiaia o pietrisco .................................................194

2.12.3 Il calcestruzzo ..........................................................198

2.12.3.1 Caratteristiche dei costituenti, cioè del legante,dell’acqua, della sabbia e del pietrisco .......................198

2.12.3.2 Rapporto quantitativo dei costituenti ............................199

2.12.4 Durabilità e resistenza del calcestruzzo ......................203

2.12.5 I calcestruzzi rinforzati - I Compositi ...........................210

2.12.6 Le fibre di carbonio ..................................................211

2.12.7 Gli additivi nei calcestruzzi .......................................214

2.12.8 La voce di capitolato ..............................................215

2.12.8.1 Modalità di esecuzione dei lavori - Murature in calcestruzzo ..........................................215

CAPITOLO 3

I METALLI NELLE COSTRUZIONI ............................................ 219

3.1 Le norme armonizzate .......................................................219

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3.2 Generalità ....................................................................... 219

3.3 Il ferro ............................................................................. 220

3.3.1 Generalità ............................................................. 2203.3.2 L’acciaio ................................................................ 221

3.3.2.1 Il ferro nelle costruzioni ............................................. 225

3.3.2.1.1 Norme armonizzate ................................................225

3.3.2.1.2 Gli usi, i tipi, le sigle e la composizione ....................2273.3.3 La ghisa ................................................................. 232

3.3.3.1 Le norme armonizzate .............................................. 232

3.3.3.2 La ghisa nelle costruzioni .......................................... 233

3.3.4 La corrosione del ferro e relativa protezione ................ 234

3.3.4.1 La corrosione ........................................................... 234

3.3.4.2 La protezione .......................................................... 237

3.3.5 Le voci di capitolato ................................................ 240

3.3.5.1 Materiali in genere - Prodotti di acciaio ...................... 240

3.3.5.2 Materiali in genere - Tubi di ghisa sferoidale ............... 240

3.3.5.3 Lampione stradale ................................................... 241

3.3.5.4 Chiusino stradale .................................................... 241

3.4 I metalli non ferrosi .......................................................... 243

3.4.1 L’alluminio ............................................................... 244

3.4.1.1 Le norme armonizzate ............................................. 244

3.4.1.2 Cosa è .................................................................... 245

3.4.1.3 Trattamenti superficiali .............................................. 247

3.4.1.4 Verniciatura ............................................................. 248

3.4.1.5 Le voci di capitolato ................................................. 249

3.4.1.5.1 Modalità di esecuzione dei lavori- Manto impermeabile prefabbricato .........................249

3.4.1.5.2 Modalità di esecuzione dei lavori- Controsoffitti con pannelli ......................................250

3.4.1.5.3 Modalità di esecuzione dei lavori- Controsoffitti con doghe .........................................250

3.4.2 Il rame .................................................................... 250

3.4.2.1 Le norme armonizzate .............................................. 251

10 MATERIALI DA COSTRUZIONE

3.4.2.2 Cosa è ...................................................................251

3.4.2.2.1 Canali di gronda e pluviali ......................................254

3.4.2.2.2 Tubi in rame per impianti interni adduzione gas .........255

3.4.2.2.3 Bocca antincendio da incasso UNI 45 con lancia in rame ..................................................255

3.4.2.2.4 Gruppo attacco motopompa UNI 70 in ottone ...........256

3.4.3 Lo zinco ..................................................................256

3.4.3.1 Le norme armonizzate ...............................................257

3.4.3.2 Cosa è ....................................................................257

3.4.3.3 Le voci di capitolato ..................................................258

3.4.3.3.1 Modalità di esecuzione dei lavori- Lamiera grecata in acciaio zincato .........................258

3.4.3.3.2 Modalità di esecuzione dei lavori - Controsoffitto in acciaio zincato ..............................259

3.4.3.3.3 Porta tagliafuoco REI 120 ........................................259

3.4.3.3.4 Tubo in acciaio zincato ...........................................260

CAPITOLO 4

IL LEGNO NELLE COSTRUZIONI ............................................. 263

4.1 Le norme armonizzate .......................................................264

4.2 Generalità e composizione del legno ..................................265

4.3 Stagionatura dei legnami ...................................................266

4.4 Conservazione dei legnami ................................................269

4.5 La classificazione dei legnami ............................................271

4.6 I difetti del legno ...............................................................273

4.7 Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno ...............276

4.8 Le voci di capitolato .........................................................277

4.8.1 Materiali in genere - Il legno .....................................277

4.8.2 Barriera stradale di sicurezza ....................................277

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4.8.3 Serramento monoblocco

.......................................... 278

4.9 I derivati del legno ............................................................ 278

4.9.1 I compensati

............................................................ 279

4.9.2 I paniforti

................................................................ 280

4.9.3 Gli agglomerati di trucioli

........................................ 281

4.9.4 Gli agglomerati di fibra di legno

.............................. 281

4.9.5 Gli agglomerati di lana di legno

................................ 282

4.9.5.1 La voce di capitolato

................................................ 283

4.9.5.1.1 Pannello in lana di legno

........................................283

4.9.6 I pannelli alleggeriti

................................................ 283

4.9.6.1 La voce di capitolato

................................................ 284

4.9.6.1.1 Pannello alleggerito o pannello sandwich

..................284

4.9.7 Il legno lamellare

..................................................... 284

4.9.8 Il legno lamellare armato

.......................................... 285

4.9.9 Il legno - cemento

..................................................... 286

4.9.9.1 La voce di capitolato

................................................ 287

4.9.9.1.1 Solaio in legno – cemento

.......................................287

4.10 Il sughero ........................................................................ 288

4.10.1 La voce di capitolato

................................................ 290

4.10.1.1 Pannello di sughero autoespanso per copertura

........................................................... 290

4.10.1.2 Pannello di sughero autoespanso per muratura

............................................................ 291

4.11 Le norme di riferimento per le costruzioni in legno ................................................. 291

4.12 Ignifugazione del legno ..................................................... 292

4.12.1 La voce di capitolato

................................................ 293

4.12.1.1 Ignifugazione delle strutture interne in legno

................ 293

4.12.1.2 Protezione al fuoco delle strutture interne in legno

.................................... 294

12 MATERIALI DA COSTRUZIONE

CAPITOLO 5

I VETRI ...................................................................................... 297

5.1 Norme armonizzate ..........................................................297

5.2 Cosa è ............................................................................298

5.3 I vetri stratificati ...............................................................301

5.4 Il vetrocamera .................................................................302

5.5 Il vetromattone ..................................................................303

5.6 La voce di capitolato .........................................................305

5.6.1 Materiali in genere - Vetro anticrimine ........................3055.6.2 Parete in vetromattone .............................................305

CAPITOLO 6

I SINTETICI NELLE COSTRUZIONI .......................................... 307

6.1 Preliminari .......................................................................307

6.2 Vernici – smalti – pitture .....................................................310

6.2.1 Le norme armonizzate ...............................................3106.2.2 Generalità ..............................................................3116.2.3 Le vernici e gli smalti ................................................3126.2.4 Le pitture .................................................................3156.2.5 Le voci di capitolato .................................................317

6.2.5.1 Tinteggiature con idropitture ......................................317

6.2.5.2 Rivestimenti plastici continui ......................................318

6.3 Le materie plastiche ...........................................................318

6.3.1 Preliminari ...............................................................3186.3.2 Generalità ..............................................................3196.3.3 La polimerizzazione .................................................320

6.3.3.1 I diversi tipi di polimeri .............................................322

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6.4 Le materie plastiche di uso corrente nelle costruzioni ............. 322

6.4.1 Norme armonizzate ................................................. 3226.4.2 Generalità .............................................................. 3236.4.3 Solai ..................................................................... 325

6.4.3.1 Le norme armonizzate .............................................. 325

6.4.3.2 La loro funzione nelle costruzioni ............................... 325

6.4.3.3 La voce di capitolato ................................................ 327

6.4.3.3.1 Solai a predalles ....................................................3276.4.4 Infissi e serramenti .................................................... 328

6.4.4.1 Le norme armonizzate .............................................. 328

6.4.4.2 Gli infissi e serramenti in materiale plastico ................. 328

6.4.4.3 Le voci di capitolato ................................................. 332

6.4.4.3.1 Modalità di esecuzione delle opere- Serramenti in PVC rigido ......................................332

6.4.4.3.2 Persiana esterna in PVC rigido .................................3326.4.5 Coperture a tunnel, controsoffitti,

rivestimenti di tetti, canali di gronda e pluviali ............. 333

6.4.5.1 Le norme armonizzate .............................................. 333

6.4.5.2 I materiali ................................................................ 333

6.4.5.3 La voce di capitolato ............................................... 335

6.4.5.3.1 Modalità di esecuzione delle opere - Copertura a tunnel in polimetilmetacrilato ................335

6.4.6 Coibenti termici e acustici ........................................ 335

6.4.6.1 Le norme armonizzate .............................................. 335

6.4.6.2 Cosa sono ............................................................... 336

6.4.6.3 La voce di capitolato ................................................ 338

6.4.6.3.1 Isolamento termico di murature a cassa vuota ............338

6.4.6.3.2 Isolamento termico di tetto piano ..............................3396.4.7 Impermeabilizzazioni e barriere al vapore .................. 339

6.4.7.1 Le norme armonizzate .............................................. 339

6.4.7.2 Cosa sono ............................................................... 340

6.4.7.3 La voce di capitolato ............................................... 341

6.4.7.3.1 Modalità di esecuzione dei lavori - Impermeabilizzazione copertura .............................341

14 MATERIALI DA COSTRUZIONE

6.4.8 Pavimenti e rivestimenti .............................................342

6.4.8.1 Le norme armonizzate ...............................................342

6.4.8.2 Cosa sono ...............................................................342

6.4.8.3 La voce di capitolato .................................................345

6.4.8.3.1 Materiali in genere - PVC per pavimentazione ...........3456.4.9 Membrane tessili .....................................................345

6.4.9.1 Le norme armonizzate ...............................................345

6.4.9.2 Cosa sono ..............................................................347

6.4.10 Collanti, adesivi, guarnizioni e sigillanti ......................348

6.4.10.1 Le norme armonizzate ...............................................348

6.4.10.2 Cosa sono ...............................................................349

6.4.10.3 La voce di capitolato ................................................351

6.4.10.3.1 Materiali in genere - Collante ...................................3516.4.11 Impiantistica ...........................................................351

6.4.11.1 Le norme armonizzate ...............................................351

6.4.11.2 I materiali ................................................................353

6.4.11.3 Le voci di capitolato ..................................................360

6.4.11.3.1 Materiali in genere - Polietilene reticolato per tubazioni per impianti idrici interni ......................360

6.4.11.3.2 Modalità di esecuzione - Tubazioni in PVC – A “Hep3O” ..............................................360

CAPITOLO 7

I BITUMI ................................................................................... 363

7.1 Le norme armonizzate .......................................................363

7.2 Preliminari ......................................................................365

7.3 Generalità .......................................................................366

7.4 I bitumi nelle impermeabilizzazioni ....................................368

7.4.1 Le prove sui bitumi da impermeabilizzazione ................368

7.5 I bitumi stradali .................................................................369

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7.5.1 I bitumi stradali drenanti ........................................... 3717.5.2 Il plasphalt .............................................................. 3737.5.3 La manutenzione delle pavimentazioni stradali ............ 3737.5.4 La voce di capitolato ................................................ 376

7.5.4.1 Strato di collegamento (binder) .................................. 376

APPENDICE A

A.I Lo sviluppo sostenibile ......................................................... 377

Bibliografia............................................................................... 381

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Prefazione

Questo testo è stato scritto con il desiderio di dare un utile strumento di con-

sultazione a chi opera nel campo delle costruzioni.

Partendo dalla considerazione che nelle costruzioni la buona conoscenza

dei materiali è fondamentale, si è ritenuto di fornire delle informazioni che con-

sentano di capire come essi “funzionino”. E’ apparso opportuno associare ad

argomentazioni scientifiche di base, di natura chimico-fisica, un taglio tecnico-

applicativo che permetta di avere uno strumento per orientare le proprie scelte

progettuali.

Nella compilazione di un progetto non si può assolutamente prescindere da

una scelta ottimale dei materiali da utilizzare in funzione degli usi della costru-

zione stessa. Tuttavia non si deve trascurare il fatto che le opzioni adottate in

fase progettuale non sempre hanno natura meramente tecnica, ma sono spesso

dettate dalle normative vigenti.

Per questo motivo sono state riportate non soltanto notizie di utile applica-

zione in fase di progettazione ed in cantiere, ma si è ritenuto utile riportare i

disposti normativi di riferimento, compresi alcuni sulla prevenzione incendi,

materia che interessa sempre più le costruzioni.

Come si sa, con D.M. 14 settembre 2005 è stato approvato il Testo Unico

per le Norme Tecniche per le Costruzioni che norma ogni materiale utilizzato

con fini strutturali. Oltre ai riferimenti a detto disposto normativo, si è ritenuto

di dover riportare anche riferimenti alle norme precedenti, utili per risalire ai

comportamenti strutturali di costruzioni già realizzate, quindi utili per eventuali

compilazioni di perizie su danni strutturali.

Bisogna inoltre considerare che, specie nei primi anni di esercizio della

professione, sia come tecnico di Impresa che come Direttore dei lavori, si

incontrano notevoli problemi legati soprattutto agli interessi che, da una parte

spingono le Imprese appaltatrici a massimizzare i propri utili, dall’altra spin-

gono il Direttore dei lavori a tutelare nel miglior modo possibile, sia tecnica-

18 PRODOTTI DA COSTRUZIONE

mente che economicamente, la committenza che rappresenta. E’ allora

indispensabile che le scelte abbiano sempre una solida base scientifica e nor-

mativa.

Per ogni materiale, il testo prevede anche delle voci di capitolato tipo che

possono venire in aiuto nella stesura dei progetti.

Particolare cura è stata anche posta alla salvaguardia ambientale relativa-

mente al concetto di sviluppo sostenibile, sempre con riferimento a disposti nor-

mativi.

Tutto ciò che è stato scritto è frutto dell’esperienza professionale dell’autore,

soprattutto nel campo dei lavori pubblici, integrata anche da consolidate basi

teoriche in quanto già docente di Chimica Applicata ai materiali da costruzio-

ne in un Istituto Tecnico per Geometri per alcuni decenni.

L’autore

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INTRODUZIONE

LE NORME SUI PRODOTTI DA COSTRUZIONE

I.1 Cosa sono

La Direttiva Europea 98/34/CE del 22 giugno 1998, che abroga la diret-tiva 83/189/CEE, prevede due procedure di informazione che riguardano: laprima il settore delle norme (specificazione delle norme su base di accordi fa-coltativi); la seconda il settore delle regolamentazioni tecniche (specificazionitecniche obbligatorie) con riferimento ai prodotti di fabbricazione industriale eai prodotti agricoli e della pesca.

Questa direttiva definisce nel modo seguente una norma:

- “norma” è la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto asvolgere attività normativa per applicazione ripetuta o continua, la cuiosservanza non sia obbligatoria e che appartenga ad una delle seguenticategorie:

● Norma internazionale (ISO);

● Norma europea (EN);

● Norma nazionale (UNI).

Pertanto le norme rappresentano quella documentazione necessaria perdefinire tutte le caratteristiche che accompagnano un prodotto. Quindi defini-scono le sue dimensioni, le prestazioni meccaniche, fisiche, ambientali, le ca-ratteristiche di sicurezza e altro ancora.

Per quanto riguarda le norme tecniche, va detto che esse devono possederedei requisiti quali la trasparenza, l’autonomia nel senso che le parti interessatepossano aderire autonomamente alla norma e non in maniera eteronoma, laconsensualità ed altri.

La normativa tecnica ha una storia abbastanza lunga, legata all’esigenzadell’uomo di darsi delle regole necessarie per stabilire il comune comporta-mento di fronte alle esigenze che l’impiego della tecnica pone. Le strade

20 PRODOTTI DA COSTRUZIONE

dell’antica Roma, per esempio, erano normate tanto è che la loro larghezzaera definita in 2,75 m. E’ facile quindi comprendere la necessità attuale di ave-re una normazione, imposta dal libero mercato, dei prodotti utilizzati nelle co-struzioni.

Le prime normazioni erano di portata nazionale. Basti ricordare “l’Engine-ering Standards Committee”, che, nato nel 1901 in Gran Bretagna, si sviluppòdando luogo nel 1919 al British Standards Institution (BSI). Nel 1921 fu la voltadell’Ente di Unificazione Italiano: l ‘UNI. Con il passare degli anni si è sentitala necessità di “internazionalizzare” le norme, anche perché quel libero mer-cato di cui si è detto ha imposto l’uso delle norme come validi strumenti con-trattuali. La normazione nei tempi più recenti è pervenuta anche allaregolamentazione degli aspetti della sicurezza e della organizzazione azien-dale tra cui abbastanza nota è la norma UNI EN ISO 9001/2000 e di prote-zione ambientale UNI EN ISO 14000, poste a tutela della sicurezza e dellasalute delle persone e dell’ambiente.

Ne consegue che le norme tecniche assumono una valenza economica e so-ciale non indifferente.

In ambito europeo vengono elaborate, su richiesta della commissione Euro-pea, delle norme, così dette armonizzate, citate in elenchi riportati nella Gaz-zetta Ufficiale della comunità Europea. Queste norme sono le norme “EN”.Costituiscono il punto di riferimento non solo per la progettazione, ma ancheper la produzione di beni e servizi in grado di poter circolare nel mercato eu-ropeo.

Preme, ora, definire i tre livelli normativi visti all’inizio di questo capitolo.

● Norme UNI.- Come è risaputo, l’UNI è l’Ente di unificazione italiano che siavvale di Enti federati per l’elaborazione di norme nazionali. Pertantoquando in un prodotto compare l’unica sigla UNI, significa che esso è statorealizzato in conformità ad una norma nazionale italiana direttamente ela-borata dalle Commissioni UNI o da Enti federati;

● Norme EN.- Come è risaputo, il CEN (Comité Européen de Normalisation)è l’Ente normativo europeo. Pertanto con la sigla EN identifichiamo quellenorme prodotte dal CEN. Per i paesi membri della Comunità Europea vigel’obbligo del loro recepimento con la sigla EN che deve essere accompa-gnata dalla sigla di unificazione di quei paesi. Per questo motivo in Italiala sigla di riferimento è “UNI EN”. Tutte le norme dei singoli paesi membridevono essere in “armonia”, da qui norme armonizzate, con il contenutodelle norme EN;

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● Norme ISO.- l’ISO (International Organitation for Standardization) è unEnte internazionale la cui validità normativa è riconosciuta in tutto il mon-do. Ogni nazione può recepire tali norme e, in questo caso la sigla, analo-gamente a quanto abbiamo visto per le norme armonizzate, èaccompagnata dalla sigla dell’Ente nazionale di normazione e, se la nor-ma è adottata a livello europeo, dovrà contenere anche la sigla EN. Pertan-to le sigle, in Italia, sono rispettivamente UNI ISO e UNI EN ISO.

Tutte le sigle prima viste sono, naturalmente, accompagnate dal numerodella norma e dall’anno di produzione della norma. Più esattamente una nor-ma è rappresentata da: la sigla o le sigle degli Enti di normazione, il numerodella norma che può essere integrato da un altro numero separato da un trat-tino e dall’anno di produzione. Per esempio le norme UNI EN 671-1:2003 eUNI EN 671-2:2003 riportano rispettivamente le norme relative ai “Sistemi fis-si di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni - Parte 1: Naspiantincendio con tubazioni semirigide” e quelle relative ai “Sistemi fissi di estin-zione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni - Parte 2: Idranti a muro contubazioni flessibili”. Si tratta di due norme armonizzate prodotte dal CEN e re-cepite dall’Italia ambedue relative ad una stessa famiglia, in questo caso ai “Si-stemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni” e,pertanto, indicate con lo stesso numero 671, relative però a due prodotti diver-si indicati rispettivamente con i numeri 1 e 2 preceduti dal trattino e prodotte,ambedue, nell’anno 2003. Talvolta, nella pratica, l’anno di produzione è se-parato dal numero della norma con una sbarretta per cui, per esempio, la UNIEN 671-1:2003 appare anche rappresentata come UNI EN 671-1/2003.

I.2 La dinamicità delle norme

Come risaputo, le famiglie normative hanno una caratteristica comune: ladinamicità. Le norme non sono statiche. Si evolvono nel tempo. Questa dina-micità, o evoluzione, è legata allo stesso progresso dell’uomo, sia in campo so-ciale, perché cambiano i costumi, sia in campo economico perché cambiano irapporti economici nell’ambito di una comunità di individui e così via. Questacaratteristica è tanto più sentita nella tecnica perché essa è legata al progressodella conoscenza sia scientifica che tecnologica.

La dinamicità di una norma tecnica ha due direttrici di sviluppo: una legataal così detto sviluppo in itinere, cioè durante il percorso di produzione dellanorma stessa, in quanto essa è perfezionabile, l’altra di carattere tipicamente

22 PRODOTTI DA COSTRUZIONE

temporale in quanto legata all’evoluzione delle conoscenze e necessità umane.

Le modificazioni, le integrazioni, le revisioni, le soppressioni e le sostituzio-ni di una norma sono modalità con cui la norma si evolve. Frequentemente, imeccanismi di evoluzione della norma sono contenuti al suo interno. In questocaso possiamo parlare di dinamicità interna o automatica, diversamente di di-namicità esterna. Frequentemente le modificazioni ed integrazioni fanno partedella prima, mentre le soppressioni e sostituzioni fanno parte della seconda. Ilconfine è tuttavia labile in quanto può anche accadere che la soppressione del-la norma possa essere prevista all’interno della stessa e, viceversa, che la mo-dificazione sia conseguenza di una causa esterna.

Un esempio che si propone è quello della Direttiva 2004/42/CE del 21aprile 2004. Questa norma, cui i Paesi membri dell’Unione Europea dovrannoadeguarsi entro il 1˚ gennaio del 2007, è relativa alla limitazione delle emis-sioni di composti organici volatili, denominati COV al punto (1) dell’introdu-zione. Essa prende in esame, tra gli altri, il contenuto di COV di talune pitturee vernici e la loro possibile riduzione. All’allegato I sono riportate tutte le sot-tocategorie di un insieme di prodotti ampiamente utilizzati nelle costruzioni.Oltre alle pitture e vernici, ritroviamo i collanti, primer, stucco ed altri. All’alle-gato II sono riportati i quantitativi, espressi in g/l, dei COV per ogni singoloprodotto pronto all’uso, cioè del prodotto in barattolo e nell’allegato III le nor-me da seguire per il metodo di prova della determinazione dei COV. La cosafa già discutere. Infatti la riduzione dei COV è indirizzata a all’abbassamentodell’inquinamento di locali di abitazione ove vengano utilizzati i prodotti cui sifa riferimento. Non vi è nessun accordo tra i produttori che la valutazione deiCOV in barattolo sia quella più corretta. Anzi, pare che nelle simulazioni dilaboratorio il metodo più efficace per dare una misura corretta del potenzialeinquinamento in ambiente abitativo sia quello della valutazione del COV dopol’applicazione dei prodotti e non già del prodotto in barattolo. Ciò fa ritenereche la Direttiva in esame sarà oggetto di evoluzione. D’altronde la stessa nor-ma prevede, all’art. 11 - Adeguamento al progresso tecnico -, le procedure perl’adeguamento dell’allegato III.

Come si vede, è questo un caso significativo di dinamicità automatica dellanorma.

Ancora, la norma UNI 5753:1984, relativa ai prodotti finiti piatti di acciaionon legato, rivestiti e lamiere sottili e nastri larghi di spessore < di 3 mm zincatiin continuo per immersione a caldo, è stata ritirata e sostituita parzialmentecon la norma UNI EN 10142:1992, anch’essa ritirata e sostituita in data1/7/2002 dalla norma UNI EN 10142:2002. Completavano la sostituzione

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della norma originaria la UNI EN 10143:1994 e la UNI EN 10147:1993, an-che quest’ultima ritirata con sostituzione con la norma UNI EN 10147:2002,scaduta lo 01.11.2004 e sostituita, infine, con la UNI EN 10326:2004.

Questo è un esempio di dinamicità esterna della norma ove l’agente ester-no che ha condizionato la sostituzione della norma con altre è dovuto all’ar-monizzazione delle norme europee e all’evoluzione tecnologica.

Pertanto, sia che si tratti di norme a dinamicità interna o esterna, appareindispensabile verificare il percorso della norma che regola il prodotto in esa-me, specie se non si ha la certezza dell’attualità della stessa norma (è il casodi una norma datata).

I.3 Normativa italiana sui materiali

I prodotti fabbricati in Italia sono normati come è stato fin’ora descritto. Tut-tavia può accadere che alcuni prodotti non siano normati e che, pertanto si tro-vi conveniente fare riferimento a normative di altri paesi che siano in grado digarantire la bontà del prodotto. Pertanto la norma di riferimento sarà accom-pagnata dalla sigla dell’Ente di unificazione di quei paesi. Per esempio, quan-do si fa riferimento alle norme degli USA, esse sono precedute dalla siglaAINSI (American National Standards Institute), a quelle della Gran Bretagnadalla sigla BSI già menzionata, a quelle tedesche dalla sigla DIN (DeutschesInstitut für Normung), a quelle Francesi dalla sigla AFNOR (AssociationFrançaise de Normalisation) e così via.

Detto ciò per completezza di esposizione, qui interessa soprattutto la nor-mazione italiana. Per quanto riguarda i prodotti da costruzione, si ritiene utileindirizzare il lettore all’attenzione del Decreto 22 luglio 2005 – Elenco riepilo-gativo di norme armonizzate concernenti l’attuazione della direttiva 89/106/CE relativa ai prodotti da costruzione, pubblicate dalla Gazzetta Ufficiale delleComunità europee dal 26 giugno 2001 al 26 ottobre 2004.

Questo Decreto è stato emanato in data 12.07.2005 dal Direttore Generaledello sviluppo produttivo e competitività ed è stato pubblicato in data02.08.2005 sulla G.U.R.I. n. 178. E’ costituito da un unico articolo che al pun-to 2 dice testualmente: “L’allegato I, parte integrante del presente decreto, con-tiene l’elenco riepilogativo dei riferimenti e dei titoli delle norme armonizzateeuropee e delle norme italiane corrispondenti, nonché le date di entrata in vi-gore delle norme armonizzate e della fine del periodo di coesistenza delle di-sposizioni legislative nazionali preesistenti.”

24 PRODOTTI DA COSTRUZIONE

Al punto 3, lo stesso Decreto evidenzia l’abrogazione dei decreti del 25gennaio 2002 e del 7 aprile 2004 che pubblicavano i primi due elenchi di titolie riferimenti a norme armonizzate concernenti l’attuazione dell’art. 1, c. 4 delD.P.R. 21 aprile 1993, n. 246 che prevede la pubblicazione nella G.U.R.I. del-le norme armonizzate europee in materia di materiali da costruzione.

I.4 L’importanza della norme armonizzate

Il “Trattato di Roma” del 1957 evidenziava la necessità di una libera circo-lazione dei prodotti dei Paesi che fanno parte della Comunità Europea.

Le norme tecniche nazionali dei vari Paesi che regolavano la produzione ecommercializzazione dei diversi prodotti ostacolavano, per ovvie ragioni, laloro libera circolazione nella nascente Europa Unita.

Solo dopo il 1985, gli Stati membri convenivano sulla necessità di produrrenorme in materia di sicurezza, salute e tutela, soprattutto ambientale, che aves-sero validità per l’intera Comunità.

Le Direttive Comunitarie avrebbero rappresentato lo strumento di produzio-ne normativa di armonizzazione nell’intera Europa comunitaria.

Infine la Decisione del Consiglio 93/446/CEE del 1993 introducendo unsistema modulare (costituito da 10 moduli) per individuare modalità di control-lo, verifiche, garanzie, ecc. dei prodotti ha consentito di avere riferimenti pre-cisi per la valutazione della conformità e della marcatura CE.

Va osservato che il carattere di cogenza non investe le norme tecniche. Ciòsignifica che un produttore può anche non aderire alla norma comunitaria,ma, se intende far circolare il proprio prodotto nei Paesi della Comunità, devedimostrare che, anche in modo diverso da quanto prescritto dalla norma tec-nica comunitaria, sia pervenuto al soddisfacimento dei requisiti essenziali pre-visti dalle Direttive.

Sostanzialmente un prodotto è conforme, e quindi libero di circolare nei Pa-esi membri della Comunità Europea, se è dotato della marcatura CE e delladichiarazione di conformità.

Quindi, perché i prodotti possano essere conformi, la loro produzione deveessere avvenuta in conformità delle norme armonizzate, cioè di quelle normecontrassegnate dalla sigla, per i prodotti italiani, UNI EN.

Va da sé che l’aderenza alle norme UNI EN di un prodotto è anche sinoni-mo di garanzia del prodotto stesso.