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Sommario: Corso di formazione: Il ruolo del facilitato- re all’interno dei gruppi 1 I nuovi bisogni delle famiglie e il futuro del welfare locale 2 Gruppo AMANTE 3 Il Filos 4 I traguardi della mo- derna senologia 5 10 anni de “La Caro- vana” 6 Convegno anoressia e bulimia 7 Il cubo magico 8 Lettera aperta di Cinzia Rossetti 9 Poesie 10 Anno 20012 Numero 10, APRILE Carissimi soci, ecco la decima edizione del notiziario dell’ Associazione A.M.A. Le parole scorrono e ci regalano emozioni! Un grazie, a chi si impegna insieme a noi per dare corpo a queste pagine!!! Buona Lettura!!! Anche quest’anno l’A.M.A. Brescia ha organizzato il corso di formazione per facilitatori. Eravamo presenti in circa 35 partecipanti. Mi piace parteci- pare a queste iniziative, anche se sono 9 anni che facilito un gruppo sul lutto del- la vedovanza. In questa occa- sione sono riuscita a coinvolge- re anche Noris, membro del “gruppo 2 sulla vedovan- za”. All’inizio era restia ma alla fine sono riuscita a convincerla con la promessa che non l’avrei impegnata ad accompa- gnare un suo gruppo anche se io ci spero sempre, perché è molto brava e secondo me se la caverebbe bene. I partecipanti del corso di for- mazione sono stati molto attivi, specialmente le giovani. Mi stupisce sempre vede- re ragazze così impegnate; esse vi hanno partecipato con l’intenzione di riuscire ad avvia- re un gruppo ama, intervenen- do spesso per chiedere, per puntualizzare e per chiarirsi. Sono state veramente uno stimolo per tutti noi che facilitia- mo gruppi da tempo. Considero questi corsi fonda- mentali per la preparazione dei facilitatori, a causa di questo cerco di parteciparvi ogni anno, affinché possano essere “un ripasso”, “un risco- prire”, “un rivedere certi punti che mi erano sfuggiti o che avevo trascurati” ed infatti, a seguito dei corsi, riparto sem- pre con un nuovo entusiasmo e porto idee nuo- ve all’interno del mio gruppo. Mi fa veramente bene e mi stimola molto vedere questi giovani avvicinarsi all’AMA, cioè al volontariato, senza pretese di visibilità né di guadagno, ma solo aiuto alla loro comunità. (Fausta) Premetto che non era mia volontà ma, dopo varie insistenti richieste da parte di Fausta, ho accettato di par- tecipare al corso per facilitatori AMA. Devo riconoscere che alla fine mi sono trovata molto bene con tutte le partecipanti e ho sco- perto che, nella nostra società ritenuta da tutti individualista, ci sono invece moltissime perso- ne che operano e si prestano volontariamente a condividere con gli altri le varie problemati- che della vita. Sono stata molto colpita dall’entusiasmo delle giovani partecipanti, le quali, frequentando i corsi universitari a indirizzo sociale e psicologico esprimevano nei loro interventi e nel modo di fare richie- ste alle facilitatrici esperte la voglia di portare nella loro c o m u n i t à l’esperienza di gruppi AMA. Un momento mol- to toccante è stato quando ci siamo riuniti in piccoli gruppi per confrontarci su precisi ar- gomenti; io ho scelto il gruppo sul lutto. Preciso che faccio già parte di un club ACAT e del gruppo AMA sulla vedovanza, quindi conoscevo le dinamiche dei gruppi. Ci siamo sentiti subito a nostro agio liberi di esprimere i nostri sentimenti e il nostro stato d’animo. Sono rimasta stupita dalle libere testimonianze delle giovani riguardanti i loro lutti. (Noris) Corso di formazione per facilitatori di gruppi di auto mutuo aiuto A seguito della numerosa affluenza a questo evento, A.M.A. Brescia Onlus propone a tutti un secondo corso di formazione per facilitatori che si terrà a Brescia nel mese di Settembre 2012! Seguici su Facebook per avere le notizie in tempo reale!!

Notiziario "L'Amaca" - Edizione X Aprile 2012

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Notiziario "L'Amaca" - Edizione X Aprile 2012

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Page 1: Notiziario "L'Amaca" - Edizione X Aprile 2012

Sommario:

Corso di formazione:

Il ruolo del facilitato-

re all’interno dei

gruppi

1

I nuovi bisogni delle

famiglie e il futuro

del welfare locale

2

Gruppo AMANTE 3

Il Filos 4

I traguardi della mo-

derna senologia 5

10 anni de “La Caro-

vana”

6

Convegno anoressia

e bulimia 7

Il cubo magico 8

Lettera aperta di

Cinzia Rossetti 9

Poesie 10

An

no

20

012

Nu

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Carissimi soci, ecco la decima edizione del notiziario dell’ Associazione A.M.A.

Le parole scorrono e ci regalano emozioni!

Un grazie, a chi si impegna insieme a noi per dare corpo a queste pagine!!!

Buona Lettura!!!

Anche quest’anno l’A.M.A. Brescia ha organizzato il corso di formazione per facilitatori. Eravamo presenti in circa 35 partecipanti. Mi piace parteci-pare a queste iniziative, anche se sono 9 anni che facilito un gruppo su l lu t to de l -la vedovanza. In questa occa-sione sono riuscita a coinvolge-re anche Noris, membro del “gruppo 2 sulla vedovan-za”. All’inizio era restia ma alla fine sono riuscita a convincerla con la promessa che non l’avrei impegnata ad accompa-gnare un suo gruppo anche se io ci spero sempre, perché è molto brava e secondo me se la caverebbe bene. I partecipanti del corso di for-mazione sono stati molto attivi, specialmente le giovani. Mi s tupisce sempre vede-re ragazze così impegnate; esse vi hanno partecipato con l’intenzione di riuscire ad avvia-re un gruppo ama, intervenen-do spesso per chiedere, per puntualizzare e per chiarirsi. Sono state veramente uno stimolo per tutti noi che facilitia-mo gruppi da tempo. Considero questi corsi fonda-mentali per la preparazione dei facilitatori, a causa di questo cerco di parteciparvi ogni anno, affinché possano essere “un ripasso”, “un risco-prire”, “un rivedere certi punti che mi erano sfuggiti o che avevo trascurati” ed infatti, a seguito dei corsi, riparto sem-

pre con un nuovo entusiasmo e porto idee nuo-ve all’interno del mio gruppo. Mi fa veramente bene e mi stimola molto vedere questi giovani avvicinarsi all’AMA, cioè al volontariato, senza pretese di visibilità né di guadagno, ma solo aiuto alla loro comunità. (Fausta) Premetto che non era mia volontà ma, dopo varie insistenti richieste da parte di Fausta, ho accettato di par-tecipare al corso per facilitatori AMA. Devo riconoscere che alla fine mi sono trovata molto bene con tutte le partecipanti e ho sco-perto che, nella nostra società ritenuta da tutti individualista, ci sono invece moltissime perso-ne che operano e si prestano volontariamente a condividere con gli altri le varie problemati-che della vita. Sono stata molto colpita dall’entusiasmo delle giovani partecipanti, le quali, frequentando i corsi universitari a indirizzo sociale e psicologico esprimevano nei loro interventi e nel modo di fare richie-ste alle facilitatrici esperte la voglia di portare nella loro c o m u n i t à

l’esperienza di gruppi AMA. Un momento mol-to toccante è stato quando ci siamo riuniti in piccoli gruppi per confrontarci su precisi ar-gomenti; io ho scelto il gruppo sul lutto. Preciso che faccio già parte di un club ACAT e del gruppo AMA sulla vedovanza, quindi conoscevo le dinamiche dei gruppi. Ci siamo sentiti subito a nostro agio liberi di esprimere i nostri sentimenti e il nostro stato d’animo. Sono rimasta stupita dalle libere testimonianze delle giovani riguardanti i loro lutti. (Noris)

Corso di formazione per facilitatori di gruppi

di auto mutuo aiuto

A seguito della numerosa affluenza a

questo evento, A.M.A. Brescia Onlus

propone a tutti un secondo corso di

formazione per facilitatori che si terrà

a Brescia nel mese di Settembre 2012!

Seguici su Facebook per avere le notizie

in tempo reale!!

Page 2: Notiziario "L'Amaca" - Edizione X Aprile 2012

Notevole interesse ha ri-

scontrato l’incontro tenutosi

a Castiglione delle Stiviere il

14 dicembre 2011 “I nuovi

bisogni delle famiglie e IL

FUTURO DEL WELFARE LO-

CALE“ .

L’A.M.A. Brescia, ospite del-

la CRI locale

presso Sala

Conferenze del

Comitato Croce

Rossa di Casti-

glione delle Si-

viere (MN), ha

organizzato un

seminario per

riflettere sulle

prospettive di

lavoro che il ter-

ritorio del Di-

stretto di Guidiz-

zolo, e i vari protago-

nisti, devono assumere per

fronteggiare i nuovi bisogni

dei cittadini.

Uno spazio dove si è prova-

to ad immaginare, con

l’aiuto di esperti del settore

e operatori locali, una futura

programmazione dei piani

d i z o n a , o f f r e n -

do opportunità di visibilità e

di narrazione a buone pras-

si consolidate.

La sala, gremita da circa 80

partecipanti, è stata luogo

di confronto, interesse e col-

laborazione sulle tematiche

trattate.

A continuazione l’A.M.A.

Brescia ha organizzato per il

15 marzo 2012 un secondo

incontro dal titolo ”Dal lavo-

ro sul caso al lavoro di Co-

munità” rivolto ad assistenti

sociali dei comuni, operatori

dei servizi dell’ASL e

dell’Azienda Ospedaliera,

amministratori e volontari.

Giovanna Rovida

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“per riflettere

insieme sulla

futura

programmazi

one del piano

di zona del

Distretto di

Guidizzolo ”

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Il Gruppo A.M.A.N.T.E. raccoglie persone nefropatiche,

trapiantate e emodializzate in dialisi presso l’ospedale

di Gavardo.

Essere in dialisi significa doversi attaccare ad una mac-

china (rene artificiale) per purificare il sangue per alme-

no 3 giorni a settimana e 5 ore al giorno, in attesa di un

trapianto di rene.

E' una situazione di vita difficile che coinvolge tutta la

famiglia con disagi e problemi legati alla salute.

Il gruppo si riunisce ogni quindici giorni

presso il centro sociale di Villanuova Sul Clisi

in Via Bianchi, N°9.

Per qualsiasi informazione è possibile utilizzare i seguenti contatti:

E-mail: [email protected] - [email protected]

Il Gruppo è presente anche su FACEBOOK: Gruppo di Auto Mutuo Aiuto A.M.A.N.T.E.

Sabato 11 febbraio all'evento "Cos'è la dialisi" a Gar-

done Riviera, nonostante la neve, c'erano circa 40

persone. Ancora un grazie di cuore a tutti quelli che

hanno partecipato e speriamo di aver fatto capire il

nostro mondo e cos'è l' auto mutuo aiuto. Un grazie

di cuore al comune di Gardone Riviera ed all' Asses-

sore ai servizi sociali Dott. Visconti ed alla gentilissi-

ma Signora Delia Castelli per la preziosa collabora-

zione !

Il gruppo A.MA.N.T.E. non si è limitato a sensibilizzare

il territorio di Gardone Riviera ed ha organizzato an-

che la serata "Come cambia una vita...Cos'è la dialisi"

che si è tenuta giovedì 12 aprile 2012 a San Felice

del Benaco!

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In pullman verso Milano

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Le "nostre" arzille signore del “Filos" non si fanno mancare proprio nulla!

Tra le loro molteplici attività (cucina, cucito,... ) hanno organizzato anche un'entu-

siasmante visita alla Pinacoteca di Brera a Milano, tenutasi il 20 Marzo 2012!

il gruppo del Filos davanti al Castello Sforzesco

Il Filos Piazza San Luigi , 8 - Castiglione delle Stiviere

tutti i lunedì dalle ore 15,00

Page 5: Notiziario "L'Amaca" - Edizione X Aprile 2012

Pagina 5

Il gruppo “Il Ventaglio”

in collaborazione con

l’A.M.A. e l’A.N.D.O.S.

(Associazione Nazionale

Donne Operate Al Seno

di Desenzano del Gar-

da) ha promosso una

serata dal titolo “I tra-

guardi della moderna

senologia” - L'importan-

za di una diagnosi pre-

coce con lo scopo di

sensibilizzare le donne

alla diagnosi precoce

del tumore della mam-

mella, il più diffuso dei

tumori femminili.

All'interno dell'incontro

è intervenuto il Dott.

C l a u d i o P a g l i a -

ri Primario del Reparto

d i S e n o l o g i a

dell’Ospedale di Desen-

zano con i suoi collabo-

ratori.

La serata si è svolta

presso la Banca di Cre-

dito Cooperativo del

Garda Sala Gardaforum

di Montichiari il gior-

no martedì 6 Marzo

2012 alle ore 20.30.

C o m m e n t o d i G r a z i a

(Facilitatrice gruppo "Il Venta-

glio:”)

La serata è stata veramente un

successo da tutti i punti di vi-

sta!!

Il pubblico è stato, con grandis-

sima sorpresa, numerosissimo

tanto da contare 270 parteci-

panti inoltre, a seguito dell'e-

vento, il gruppo "Il Filos" ci ha

offerto un fantastico buffet.

Anche gli interventi dei 2 medici

sanitari sono stati molto chiari,

rassicuranti e per niente ango-

scianti!

Ottima serata!!

Ritrovo lunedì o mercoledì sera presso la sede del daycenter

Casa Serena,

via Mantova a Montichiari.

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Dieci anni di vita per la natura umana sono l’inizio di

una grande avventura, per un gruppo di auto mutuo

aiuto una tappa importante. Sappiamo che le dinami-

che di gruppo portano flussi e riflussi di presenze. C’è

chi arriva riluttante perché consigliato (a volte spinto)

alla ricerca di risposte ai tanti perché: “Perché mi ac-

cade questo? Perché proprio a me? Quando una per-

sona approda al gruppo e lo sente come punto

d’arrivo spesso trova le risposte alle proprie domande.

Accade che la circolarità del gruppo porti risposte ai

propri bisogni che, se non definiti, diventano ombre

fitte che non permettono di vedere alcun bagliore di

vita.

La circolarità dicevo ma anche la condivisione e la

socialità sono gli elementi che tengono ben saldo un

gruppo.

Circolarità significa innanzitutto fiducia reciproca e ciò

permette di deporre il proprio far-

dello, e, ascoltando gli altri, di usci-

re dal proprio cerchio ed in questo

modo nasce la condivisione, lo

scambio, non solo di esperienze

dolorose ma di consigli, di infor-

mazioni e molto altro. Con la socia-

lità arriva quella meravigliosa sen-

sazione di non essere più soli, e la

corsa ad ostacoli se fatta in gruppo

diventa una corsa piana.

Nel marzo del 2002 un primo nu-

cleo di quattro persone si attiva

per stare insieme e per fare qual-

cosa, non si sa bene che cosa poi strada facendo il

percorso si definisce e si procede con sicurezza e de-

terminazione. Darsi un nome intanto è importante e

identificativo ed ecco la proposta di Barbara: “LA CA-

ROVANA” (Nessuna strada ha mai condotto nessuna

carovana a raggiungere il miraggio, ma solo i miraggi

hanno messo in moto le carovane).

Piace subito e sembra, come infatti è stato, di buon

augurio per un lungo cammino.

La carovana in seguito ha avuto una felice gemmazio-

ne con la nascita di “Carovana Due” che si propone

come alternativa di orari e di giorni: (primo e terzo

martedì del mese 20.30 – 10.30 alla Casa delle As-

sociazioni).

Conosciamo l’importanza dei gruppi nell’area sociale

ma forse non abbiamo ben presente la realtà attiva

che sta dietro e dentro il mondo dell’auto mutuo aiu-

to. Parlo dell’A.M.A. che come associazione ci accoglie

tutti sotto la sua ala protettrice, stimola la coesione e

promuove sempre nuove iniziative atte a dare voce ai

suoi principi statutari.

Teresa (facilitatrice del gruppo)

2002-2012: DECIMO ANNIVERSARIO!

“Nessuna strada ha mai condotto nessuna carovana a raggiungere il miraggio, ma solo i miraggi

hanno messo in moto le carovane”

Page 7: Notiziario "L'Amaca" - Edizione X Aprile 2012

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Attraverso lo stage del terzo anno del Corso di laurea

in Scienze del Servizio Sociale della Facoltà di Sociolo-

gia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, svolto

all’interno dell’associazione A.M.A. Brescia, abbiamo

deciso di approfondire una problematica che, soprat-

tutto negli ultimi anni, coinvolge molte persone: i di-

sturbi alimentari.

Insieme ai famigliari del gruppo A.M.A. “il Bozzolo” di

Cisano di San Felice del Benaco, dedicato ai famigliari

di persone che soffrono di disturbi del comportamen-

to alimentare, abbiamo organizzato il convegno

“Anoressia e bulimia, l’esperienza delle famiglie”

che si terrà Sabato 21

Aprile 2012 dalle ore 15.00 presso l’aula magna

dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia.

L'iniziativa si concentrerà soprattutto sul ruolo delle

famiglie che vivono questo problema. All’interno del

convegno interverranno il Gruppo A.M.A. “il Bozzolo” e

il Gruppo A.M.A. “Lady trump” di Cremona, entrambi

formati da familiari di ragazzi con tali problematiche;

si potrà inoltre ascoltare anche l'esperienza diretta di

due ragazze che hanno vissuto il problema: Maria

Francesca Garritano, ballerina di danza classica e Fe-

derica Tacchini. In tale occasione interverrà anche il

Dott. Mario Lombardi, responsabile del

Centro per Disturbi del Comportamento

Alimentare A.O. Spedali Civili di Brescia,

che approfondirà il ruolo delle famiglie

nel percorso di cura.

Durante la giornata verranno letti brani

tratti dal libro “Di fame e di parole” scrit-

to dopo un percorso autobiografico in-

trapreso dai familiari del Gruppo “Lady

Trump”. Nell'occasione verrà anche

promossa l'idea della nascita sul terri-

torio di Brescia di un gruppo per fami-

liari di ragazzi con disturbi del compor-

tamento alimentare (anoressia e bulimia).

Paola Stofler e Valeria Paffuti

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Ed è con entusiasmo e soddisfazione che vi racconto gli svilup-

pi dei due gruppi auto-mutuo aiuto dedicati alle neomamme

che ho facilitato con passione e dedizione da due anni a que-

sta parte: “Mamme a bordo” e “Mamamia”.

Noi mamme dei gruppi, ormai cresciute e non più “neo”, ci

siamo ritrovate ad esprimere il bisogno non solo di continuare

ad incontrarci ma anche di far spe- rimentare ai no-

stri figli momenti educativi e ricrea-

tivi, sfruttando al meglio le risorse

che lo stesso territorio ci può offri-

re. Desideravamo uno spazio ap-

positamente strutturato che con-

sentisse un’attività ludico-

educativa dedicata alle famiglie

per favorire l’esplorazione, la

manipolazione, il movimento, la

fantasia; uno spazio e un tem-

po per potersi incontrare ed

insieme affrontare le difficoltà

e le soddisfazioni nel seguire

i propri figli nella crescita,

aiutati e facilitati non soltan-

to da figure esperte.

Dopo aver maturato l’idea, noi mamme abbiamo

bussato alla porta del comune di Iseo al fine di catturare an-

che l’interesse delle istituzioni. L’amministrazione ci ha offerto

collaborazione e appoggio necessario all’avvio del progetto

che avevamo in mente mentre la cooperativa “La nuova corda-

ta” ci ha offerto l’ospitalità. Alla fine siamo riuscite ad ottenere

un finanziamento al progetto da parte della legge regionale

23/99.

Ed è così che sabato 17 marzo 2012, ad Iseo, insieme alle

mamme che si incontrano puntualmente ogni 15 giorni per

condividere gioie e dolori della maternità, abbiamo inaugurato

il “Cubo magico”; uno spazio dedicato ai bambini, da 3 a 10

anni, che insieme ai grandi intendono trascorrere piacevoli

momenti di gioco e condivisione. Lo spazio prevede l’apertura

il mercoledì e venerdì dalle 16 alle 18.30 ed il sabato dalle

9.30 alle 12.30.

In particolare, il progetto si propone di informare e orientare le

famiglie sui servizi e le risorse del territorio; promuovere il be-

nessere di genitori e dei bambini attraverso diversi servizi ed

attività a sostegno e supporto delle competenze genitoriali.

Intende favorire lo sviluppo delle risorse della comunità e la

costruzione di reti di relazione tra le persone; ciò attraverso la

promozione di iniziative di sensibilizzazione sui temi

dell’accoglienza e della solidarietà sociale, sostiene iniziative

di auto mutuo aiuto tra famiglie e progetti di sviluppo di comu-

nità mirati a facilitare l’integrazione sociale

e spontanei scambi

solidaristici.

Il “Cubo magico”

offre numerose attivi-

tà; partendo da quelle

che si svolgono in un

incontro unico, come la

lettura animata di fiabe,

fino ad arrivare a corsi

decisamente più formati-

vi strutturati in più incon-

tri, come le attività moto-

rie e la propedeutica musi-

cale. Anche i più piccoli

della scuola dell'infanzia

potranno godere di una

vasta scelta di attività e corsi tra cui corsi di lingua,

corsi di musica e movimento e attività che stimolano lo svilup-

po del bambino durante ogni fase della crescita. Ai bambini

più grandi offriamo corsi avanzati di lingua, corsi divertenti di

arte drammatica, musica, lettura animata, fotografia, sport e

altre attività creative e culturali.

Tutto ciò è reso possibile non solo grazie alla disponibilità di

noi mamme che mettiamo a disposizione il nostro tempo ma

soprattutto grazie alle numerose associazioni che gratuitamen-

te intendono offrire la loro disponibilità al progetto. E’ infatti

grazie alle sinergie che si vanno creando sul territorio che tale

progetto è già in via di realizzazione e potrà raggiungere la

massima espansione.

Laura Gatti

Page 9: Notiziario "L'Amaca" - Edizione X Aprile 2012

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"La voce di Cinzia Rossetti" ragazza diversamente abile consigliere dell'associazione A.M.A. Brescia onlus

Botticino, 20 Febbraio 2012

Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali — Pari Op-

portunità

Gent.ma Dott.ssa Elsa Fornero

Al Sottosegretario delle Politiche Sociali

Gent.ma Dott.ssa Maria Cecilia Guerra

Al Presidente della Regione Lombardia

Egregio Dott. Roberto Formigoni

Al Consigliere della Regione Lombardia

Presidente della Commissione Sanità e Assistenza

Gent.ma Dott.ssa Margherita Peroni

Con questa lettera desidero sottoporvi la mia situazione, che è simile a quella di molti altri miei amici, donne e uomini con

disabilità.

Mi chiamo Cinzia Rossetti, ho 40 anni, sono una donna disabile con “tetraparesi spastica”. La mia patologia non mi permette

di svolgere in modo autonomo le funzioni essenziali della vita quotidiana essendo continuamente a livello fisico dipendente

da una persona nell’espletare le attività di ogni giorno: alzarmi, lavarmi, vestirmi, mangiare, coricarmi; nell’utilizzo dei mezzi di

trasporto, nell’adempimento di funzioni manuali, al fine di partecipare alla vita formativa, lavorativa e sociale.

Mi sono laureata in Scienze dell’Educazione all’Università Cattolica di Brescia, ho conseguito master e ho svolto tirocini per

inseguire un lavoro che mi consentisse di VIVERE, il risultato sono occupazioni con contratto a progetto e collaborazioni occa-

sionali. Da undici anni usufruisco del finanziamento per un progetto di vita indipendente, in base alla L. 162/98, che mi per-

mette di condurre una vita dignitosa ed autonoma. Le assistenti personali che ho assunto mi danno la possibilità di partecipa-

re alla vita sociale indipendentemente dai miei familiari, mi permettono di lavorare e di integrarmi nel contesto in cui vivo

come qualsiasi altro cittadino.

Anche la Convenzione Onu, ratificata dall’Italia e dalla Regione Lombardia, all’art. 19 afferma il diritto ad una Vita indipen-

dente:

[…] "Le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di resi-

denza e dove e con chi vivere; le persone con disabilità abbiano accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad

altri servizi sociali di sostegno, compresa l’assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e impe-

dire che siano isolate o vittime di segregazione; i servizi e le strutture sociali destinati a tutta la popolazione siano messe a

disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adattati ai loro bisogni.”

Con la realizzazione del mio progetto di Vita Indipendente conduco la mia vita: conosco i miei bisogni, posso organizzare la

mia assistenza, posso prendere decisioni. Consentirmi di realizzare il mio progetto di Vita Indipendente, ossia darmi

l’assistenza personale di cui necessito significa darmi la possibilità di VIVERE come qualsiasi altra persona, lavorare, svolgere

attività di volontariato, coltivare i miei interessi e le mie passioni. Senza la presenza dell’Assistente personale non potrei con-

durre la Vita che attualmente svolgo e io necessito di assistenza 24 ore al giorno.

Quest’anno andrò a vivere da sola in un appartamento comunale, assumendo, con regolare contratto due assistenti persona-

li, che saranno “strumenti” necessari per vivere. Avrò un costo complessivo annuo da affrontare per la mia assistenza perso-

nale di € 28.234,05. Da questa somma sono escluse le spese di alloggio e di vitto delle assistenti. Per pagare i costi della

mia assistenza ricevo un finanziamento ex legge 162/1998 di € 7.200,00 (il 60% di una spesa massima di € 12.000), il Co-

mune mi dà un contributo per il mio progetto di Vita Indipendente di € 8.400,00, lo Stato con l’indennità di accompagnamen-

to € 5.915,00, per un totale di € 21.515,00 annui. Io percepirò nel 2012, tra pensione di invalidità civile e redditi da contratto

a progetto, € 530 circa mensili certi.

Vi domando: come posso vivere insieme alle mie assistenti con tale reddito? Io non ho molte alternative, o vado in una comu-

nità rinunciando alla vita, perché tempi e assistenza non sono personalizzati ma rispondono alle esigenze della struttura,

costando alla società comunque circa € 30.000 annui, oppure ricevo adeguati finanziamenti per il progetto di Vita indipen-

dente, finalizzato al fondamentale svolgimento dell’attività professionale educativa e sociale .

Cortesemente chiedo a voi una risposta. Posso vivere o no?

Cordialmente, Dott.ssa Cinzia Rossetti

Page 10: Notiziario "L'Amaca" - Edizione X Aprile 2012

Via XXV Aprile 51/53

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Poesie

I n

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tri

co

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con i modelli di dichiarazione CUD, 730, UNICO.

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promuovere i progetti di volontariato

Caruso — Lucio Dalla

Qui dove il mare luccica

e tira forte il vento

su una vecchia terrazza davanti al golfo

di Sorrento

un uomo abbraccia una ragazza

dopo che aveva pianto

poi si schiarisce la voce e ricomincia il

canto

Te voglio bene assai

ma tanto tanto bene sai

e' una catena ormai

che scioglie il sangue dint' e' vene sai

Vide le luci in mezzo al mare

pensò alle notti la in America

ma erano solo le lampare

e la bianca scia di un'elica

sentì il dolore nella musica

si alzò dal Pianoforte

ma quando vide la luna uscire da una

nuvola

gli sembrò più dolce anche la morte

Guardò negli occhi la ragazza

quegli occhi verdi come il mare

poi all'improvviso uscì una lacrima

e lui credette di affogare

Te voglio bene assai

ma tanto tanto bene sai

e' una catena ormai

e scioglie il sangue dint'e vene sai

Potenza della lirica

dove ogni dramma e' un falso

che con un po' di trucco e con la mimica

puoi diventare un altro

Ma due occhi che ti guardano

così vicini e veri

ti fanno scordare le parole

confondono i pensieri.

Così diventò tutto piccolo

anche le notti la in America

ti volti e vedi la tua vita

come la scia di un'elica

Ah si, e' la vita che finisce

ma lui non ci pensò poi tanto

anzi si sentiva felice

e ricominciò il suo canto

Te voglio bene assai

ma tanto tanto bene sai

e' una catena ormai

che scioglie il sangue dint'e vene sa

Associazione AMA Brescia

Marzo 2012 — Franca Roberti I grandi petali delle magnolie raccolgono il tonfo del mio cuore ogni volta puerile e sorpreso dalla svelta corsa di primavera. Inciampa e cade per rialzarsi, stupito e scioccamente felice di questa luce che screzia in viola i grandi petali delle magnolie

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