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CESTAS Organizzazione di cooperazione internazionale Ente di formazione superiore bilancio sociale / edizione 2017

Organizzazione di cooperazione internazionale Ente di ... · he lOnu si propone di raggiungere entro il 2030 uno riguarda il diritto al-la salute e al benessere – che passa

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CESTAS Organizzazione di cooperazione internazionale

Ente di formazione superiore

bilancio sociale / edizione 2017

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CREDITI Progetto editoriale: Carla Abbattista, Manfredi Liparoti Coordinamento di redazione: Carla Abbattista Il Bilancio sociale, la nota integrativa e la relazione del sindaco sono scaricabili dal sito www.cestas.org. Aggiornato al 30 settembre 2017.

Cestas promuove la sa-lute e l’equità sociale

Promovendo la formazione delle ri-

sorse umane Le Nazioni Unite pro-

muovono i nuovi “Obiettivi per lo svi-

luppo sostenibile” e tra i 17 obiettivi

che l’Onu si propone di raggiungere

entro il 2030 uno riguarda il diritto al-

la salute e al benessere – che passa

anche dalla tutela dell’ambiente –

per tutti a tutte le età. Diritto che

rappresenta, da sempre, la guida

dell’attività di CESTAS. Promuovere la

salute e l’equità sociale attraverso la

formazione nei diversi Paesi di inter-

vento è l’identità istituzionale della

nostra organizzazione, identità che

emerge chiaramente dal Bilancio so-

ciale 2017.

Un documento che, insieme al Bilan-

cio economico, contiene tutte le in-

formazioni per apprezzare la metodo-

logia d’‘intervento e anche la respon-

sabilità amministrativa di CESTAS an-

che in periodi di crisi finanziaria. ca-

ratteristiche che ci permettono di

mantenere un difficile equilibrio pa-

trimoniale anche in un anno partico-

larmente difficile dal punto di vista

finanziario come il 2016. I nostri bi-

lanci si caratterizzano per

essere estremamente analitici, una scel-

ta fatta perché crediamo nella traspa-

renza come indicatore di responsabilità

sociale verso sostenitori, soci, finanzia-

tori e beneficiari, e che ci ha permesso,

in un recente passato, di ottenere una

nomination all’Oscar dei Bilanci sociali

italiani.

Da quasi quarant’anni CESTAS promuo-

ve l’uguaglianza e il diritto universale al-

la salute e lavora per sviluppare le com-

petenze e capacità in ambito tecnico,

sociale e scientifico nei Paesi di inter-

vento. Durante il 2016 sono stati oltre 2

mila i professionisti che ne hanno bene-

ficiato. In particolare, abbiamo lavorato

per consolidare la nostra capacità, crea-

re alleanze internazionali e rafforzare la

nostra capacità di partecipazione alle

gare dei programmi di promozione so-

ciale, presenti nelle banche di sviluppo

internazionali. Agli operatori locali e agli

esperti internazionali attivi in quelle sedi

va il ringraziamento del Consiglio di

amministrazione e il mio.

Ad esempio, potranno constatare che

anche nel 2016, e per noi è un motivo

d’orgoglio, siamo riusciti a destinare la

quasi totalità delle risorse alle attività

istituzionali e utilizzare solo una piccola

% per le spese generali.

Buona lettura.

Dott. Uber A. Alberti

Presidente Consiglio di Amministrazione

4

Nota metodologica

Il Bilancio sociale CESTAS, giunto alla tredi-

cesima edizione, è il risultato del processo

di riflessione e analisi dell’associazione sul

proprio lavoro e sui risultati che questo

produce.

È il frutto di un percorso volto

all’individuazione delle criticità e al proprio

miglioramento e rappresenta lo strumento

principale di comunicazione, trasparenza e

rendicontazione sociale verso tutti gli atto-

ri con cui l’associazione collabora. Il docu-

mento segue una logica trasversale per lo

sviluppo dei contenuti basata su settori

tematici e tipologie di intervento, secondo

una distribuzione territoriale dei progetti.

Questo Bilancio sociale prende in esame

l’anno solare 2016 (1 gennaio - 31 dicem-

bre 2016). Al fine di fornire al lettore una

visione più ampia del percorso storico

dell’organizzazione, talvolta fa riferimento,

in un’ottica comparativa, ad alcuni dati si-

gnificativi degli esercizi degli anni prece-

denti.

La prima parte è descrittiva delle attività

CESTAS con i progetti di formazione e di

cooperazione e una sezione dedicata alla

comunicazione, considerata da CESTAS un

importante indice di trasparenza e un mo-

do per dare conto ai vari stakeholder di

quanto fatto. La seconda parte riguarda in-

vece l’analisi economica e finanziaria delle

attività del 2016 con un’esauriente nota in-

tegrativa che dettaglia la struttura e i con-

tenuti del bilancio d’esercizio e i criteri di

valutazione adottati.

Il Bilancio sociale, insieme al bilancio

d’esercizio e alla nota integrativa, è dispo-

nibile sul sito www.cestas.org. Viene inol-

tre diffuso attraverso la newsletter CESTAS

inviata a più di 4.000 contatti.

I riferimenti metodologici che hanno gui-

dato la redazione di questa edizione del Bi-

lancio sociale sono le “Linee guida per la

redazione del Bilancio sociale delle orga-

nizzazioni non profit” realizzate

dall’Agenzia per le Onlus in collaborazione

con Altis2, che a loro volta seguono le “Li-

nee guida per il reporting di sostenibilità”

elaborate nell’ottobre 2006 dalla Global

Reporting Initiative (GRI3).

CESTAS in qualità di ong riconosciuta dal

Ministero degli Affari esteri è tenuta al ri-

spetto della legge 49/1987. Il 4 aprile 2016 CESTAS è stato iscritto nell’elenco delle organizzazioni della Agen-zia Italiana per la Cooperazione allo Svilup-po (AICS).

2 Approvate dal Consiglio del 15 aprile 2011 con de-liberazione n, 147 – Atto di indirizzo ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera A del D.P.C.M. del 21 marzo 2001 n. 329.

INDICE

3 Cestas promuove la salute e l’equità sociale 4 Nota metodologica 6 Chi siamo 10 Mappa degli stakeholder 11 Modello di governance 13 Risorse umane 13 Comunicazione è trasparenza 22 Aspetti economici e finanziari 29 Progetti in Africa 33 Progetti in America Latina 37 Progetti in Asia 38 Progetti in Europa 43 Rendiconto gestionale 2016 45 Bilancio al 31.12.2016 68 Contatti 69 Come sostenerci

6

Chi siamo

CESTAS (Centro di educazione sanitaria e

tecnologie appropriate sanitarie) è

un’organizzazione senza fini di lucro per

promuovere la cooperazione internaziona-

le ed è ente di formazione superiore e

continua accreditato3.

Nasce a Bologna il 30 marzo 1979.

La sede legale è a Bologna in via Ranzani. È

presente con suoi uffici in Albania, in Ame-

rica Latina (Bolivia, Cile, Ecuador e Perù),

Africa (Namibia) Asia (Pakistan).

È un’organizzazione senza fini di lucro,

apartitica e contraria a qualsiasi forma di

discriminazione, che ha lo scopo di pro-

muovere l’appropriazione sociale della co-

noscenza, il diritto all’accesso universale

alla salute, l’imprenditoria femminile e

l’uguaglianza di genere, lo sviluppo parte-

cipativo legato al buon governo e la salva-

guardia dell’ambiente.

3 Statuto scaricabile dal sito www.cestas.org

Vision

CESTAS si impegna per la creazione di un parte-

nariato globale tra nord e sud del mondo, per la

riduzione degli squilibri economici e sociali. Cre-

de nella cooperazione internazionale allo svilup-

po e nell’investimento nelle capacità e conoscen-

ze degli individui quale strumento per la creazio-

ne di ponti tra diversi gruppi e attori sociali, tra

locale e globale, tra soggetti inclusi ed esclusi.

CESTAS promuove lo sviluppo di una cultura di

solidarietà e di equità tra i popoli.

Mission

CESTAS opera per la diffusione dei valori della

solidarietà e per la difesa dei diritti dell’uomo,

partendo dalla convinzione che lo sviluppo non

derivi solamente dalla crescita economica ma,

soprattutto, dall’empowerment delle risorse

umane.

CESTAS crede nella promozione di una solidarie-

tà partecipata in grado di coinvolgere un numero

sempre maggiore di attori sociali, al fine di inne-

scare cambiamenti profondi nelle relazioni poli-

tiche ed economiche tra nord e sud del mondo.

AMBITI DI INTERVENTO

CESTAS promuove i valori della solidarietà e

della difesa dei diritti umani attraverso pro-

getti di cooperazione nei Paesi in via di svi-

luppo, la fornitura di tecnologie appropriate

nel campo della salute e dell’ambiente, la

formazione e le iniziative pubbliche di sen-

sibilizzazione.

CESTAS in concreto si impegna a intervenire

attraverso:

la progettazione, la promozione e la

realizzazione di programmi sanitari

in favore delle popolazioni più vul-

nerabili nei Paesi d’intervento;

corsi di formazione professionale sia

in Italia sia all’estero sulle tematiche

inerenti al proprio operato;

la promozione dell’equità nelle rela-

zioni di genere come fondamento

dei nuovi paradigmi dello sviluppo,

prevedendo azioni per combattere

le discriminazioni fondate sul sesso,

la razza o l’origine etnica, la religione

o le convinzioni personali, gli handi-

cap, l’età o le tendenze sessuali. Par-

ticolare interesse è rivolto alla difesa

dei diritti di bambini, bambine e

adolescenti;

la promozione, l’informazione e la

ricerca su sviluppo sostenibile, svi-

luppo umano, sviluppo economico e

sociale;

la creazione di rapporti a livello na-

zionale e internazionale con enti che

perseguano scopi affini, pubblici e

privati, nazionali ed esteri;

la promozione di rapporti di collabo-

razione, esplicitati da convenzioni di

cooperazione, con enti locali, uni-

versità, centri di ricerca, aziende sa-

nitarie, imprese, fondazioni, agenzie

di sviluppo, regioni, ministeri nazio-

nali o esteri, per la realizzazione di

programmi associativi;

la promozione di ricerca scientifica,

anche in collaborazione con centri di

ricerca universitari;

8

ACCREDITAMENTI E RETI

CESTAS è una Organizzazione Non Gover-

nativa(ONG) riconosciuta dal Ministero de-

gli Affari esteri ed è inscritta nell’elenco

delle Organizzazioni della società civile

dell’Agenzia italiana per la cooperazione

allo sviluppo4. È un’associazione di promo-

zione sociale e per le attività di educazione

allo sviluppo riconosciuta dal Ministero del

Lavoro e delle Politiche sociali5.

Altro importante risultato è il riconosci-

mento della personalità giuridica del CE-

STAS da parte del Ministero degli Interni.

Un provvedimento significativo per una

ong, che rappresenta un’ulteriore garanzia

di solidità finanziaria e gestionale.

CESTAS è riconosciuto dalla Regione Mar-

che come ente per la formazione superio-

re e continua: un importante riconosci-

mento al valore e alla qualità di un’attività

di formazione intesa come strumento per

promuovere l’appropriazione sociale della

conoscenza e il cambiamento.

CESTAS è tra i soci fondatori del Coonger

(Coordinamento delle ong dell’Emilia-

Romagna) e del Coordinamento delle ong

nella Regione Marche.

4 Decreto n. 2016/337/000154/4 ai sensi dell’art. 26 della legge n. 125 dell’11/08/2007. 5 Riconoscimento del 24/10/2007.

CESTAS è inoltre accreditato:

- presso l’albo del Servizio civile nazionale

dal 12 maggio 2008;

- come ente per la formazione continua

(ECM) presso il Ministero della Sanità dal

settembre 2005;

- come associazione operante per la pace, i

diritti umani, la cooperazione e la solidarie-

tà internazionale ai sensi della L.R. 9/2002

presso la Regione Marche dal 12 gennaio

2006;

- come associazione che svolge attività nel

campo della lotta alle discriminazioni (Regi-

stro Unar)6.

6 Nota di iscrizione n. 71 del 10/06/2005.

COLLABORAZIONI

CESTAS ha stipulato convenzioni di collabo-

razione con oltre 35 università italiane e

internazionali, con le principali ASL territo-

riali emiliano-romagnole e marchigiane,

nonché con l’Istituto Superiore di Sanità.

Qui di seguito alcune delle università coin-

volte nelle attività di CESTAS:

Italia:

CeUB – Centro Residenziale Universitario

di Bertinoro

Università dell’Insubria

Università di Bologna

Università di Firenze

Università di Macerata

Università di Modena e Reggio Emilia

Università di Parma

Università di Urbino “Carlo Bo”

Università Politecnica delle Marche

Africa:

Cairo University (Egitto)

Luanar – Lilongwe University of Agricul-

ture & Natural Resources (Malawi)

University of Namibia (Namibia)

Wits – University of the Witwatersrand

(Sud Africa)

America Latina:

Universidad Andres Bello (Cile)

Universidad de Cuenca (Ecuador)

Universidad de San Sebastian (Cile)

Universidad San Francisco de Chuquisaca

(Bolivia)

Universidad San Marcos (Perù)

Universidad San Simon (Bolivia)

Universidad Tomas Frias (Bolivia)

Europa:

Emuni – Euro-Mediterranean University

(Slovenia)

Mappa degli stakeholder

11

Modello di governance

CESTAS adotta meccanismi interni di ge-

stione che consentono una corretta cir-

colazione delle informazioni e il coordi-

namento tra i vari dipartimenti in Italia e

all’estero.

L’organizzazione è composta, come pre-

visto dal Codice civile e riportato

nell’articolo 6 dello Statuto, dai seguenti

organi istituzionali: l’Assemblea dei soci,

il Consiglio di amministrazione, il Revi-

sore e la Presidenza.

I soci vengono convocati in assemblea

almeno una volta l’anno e hanno diritto

di nomina dei componenti del Consiglio

di amministrazione e del Revisore. Deli-

berano sul bilancio preventivo e consun-

tivo annuale e sulle misure finanziarie

annuali.

L’Assemblea dei soci ha dedicato

all’approvazione del bilancio le sedute

del 28/06/2017 e quella del 03/07/2017;

hanno partecipato la maggioranza dei

soci aventi diritto. Era inoltre presente il

revisore unico. Dal gennaio 2016 al di-

cembre 2016, il Consiglio di amministra-

zione si è riunito nel rispetto dello statu-

to ed i verbali sono stati depositati pres-

so il libro associativo a disposizione dei

soci presso la sede legale di CESTAS.

ll Revisore unico ha funzione di controllo

amministrativo, contabile e finanziario.

Nel corso del 2014, il Revisore unico ha

svolto le sue attività in conformità alle

regolamentazioni vigenti per la certifica-

zione del bilancio.

La Presidenza rappresenta legalmente

l’associazione ed ha il potere di firma. Ha

inoltre un ruolo di stimolo, sintesi e con-

trollo della gestione operativa e politica

delle strutture territoriali e settoriali.

I responsabili territoriali o settoriali

esercitano le loro responsabilità avendo

autonomia organizzativa nei limiti finan-

ziari, metodologici e tecnici approvati dal

Consiglio di amministrazione e devono

rendere conto dei risultati raggiunti.

La comunicazione esterna è affidata ad

AGENDA, agenzia (www.agendanet.it)

specializzata nei temi del sociale e della

cooperazione internazionale.

La procedura per la gestione dei fornito-

ri rappresenta la guida per tutto lo staff,

italiano ed estero, per la corretta condu-

zione della gestione dei rapporti con i

fornitori esterni che a vario titolo hanno

rapporti con CESTAS e che possono avere

influenza sulla qualità dei servizi erogati

nel rispetto dei criteri di trasparenza,

correttezza e eticità propri di CESTAS.

Tutto lo staff CESTAS, compreso quello

che opera presso le sedi decentrate in

Italia e all’estero, è tenuto a rispettare

ed applicare le procedure.

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Assemblea dei soci

13

Risorse umane Il personale CESTAS in Italia è rimasto stabile rispetto al 2015, con 7 unità. Di questi, 5 sono dipendenti a tempo inde-terminato e 2 sono consulenti part time. Il contratto che viene applicato ai dipen-denti è il Contratto collettivo nazionale del commercio – settore terziario. Il tito-lo di studio prevalente è la laurea, con-seguita da 5 persone su 7, a dimostrazio-ne della necessità di poter contare su ri-sorse competenti ed esperte. Nel 2016 hanno svolto un periodo di ti-rocinio due studentesse con meno di 30 anni di età e in possesso di un diploma.

Il personale CESTAS all’estero è aumen-tato di 3 unità, passando da 25 nel 2015 a 28 nel 2016. Di questi 26 hanno una laurea e 2 sono diplomati, 14 sono don-ne e 14 sono uomini. La maggior parte degli assistenti tecnici (27) sono fra i 31 e i 50 anni, 1 solo ha più di 50 anni. L’età media è sotto i 40 anni, mentre la prove-nienza geografica si distribuisce in 8 Pae-si, con 20 persone dal Sud America.

Comunicazione Sito in tre lingue, con news in tempo rea-le rilanciate su Facebook e Twitter. Co-municare con tempestività e chiarezza quello che si fa è decisivo per tenere vivo il legame con l’opinione pubblica e gli stakeholder – istituzioni o partner – nel segno della trasparenza e della respon-sabilità sociale. Per questo CESTAS, in-sieme ai giornalisti e ai consulenti di AGENDA (www.agendanet.it), l’agenzia specializzata nel non profit con cui da anni collabora, ha deciso di continuare a tenere attiva la comunicazione verso l’esterno. La scelta ha permesso al CESTAS di avere una sola voce e una comunicazione chia-ra, continua e uniforme. Sul sito internet,

sui social network e, quando necessario, attraverso note per la stampa, si è co-municato l’avanzamento dei progetti di cooperazione e il lavoro svolto in Ameri-ca Latina, Africa e Asia, così come la na-scita di nuove partnership con associa-zioni, organizzazioni, enti e università. In dodici mesi sono state realizzate circa 50 notizie per il sito internet CESTAS e pubblicati aggiornamenti costanti sui ca-nali social. Avere più piazze virtuali per-mette inoltre a tutti i collaboratori sparsi nel mondo di essere informati sulle atti-vità CESTAS contribuendo a consolidare lo spirito di appartenenza e la fiducia nell’organizzazione

News 2016

27 -Gennaio Bolivia, le mamme diventano educatrici comunitarie La salute dei bambini in età prescolare passa anche e soprattutto da madri che sappiano come crescerli e nutrirli in modo sano. È per questo che il nuovo progetto Cestas Desarrollo infantil temprano (Dit), realizzato in Bolivia nell’ambito del programma “Crescere bene per vivere bene” del ministero della Salute, ha previsto la formazione di 350 madri, a cui ora verrà affidato il compi-to di educatrici comunitarie e di facilitatrici. Il percorso formativo, che si è chiuso con una cerimonia a cui hanno partecipato autorità e rap-presentanti locali insieme al presidente del Cestas Uber Alberti, ha coinvolto le donne dei dipar-timenti di Potosí e di Chuquisaca, che hanno acquisito nuove conoscenze di cui beneficeranno 35 municipi e 83 centri per lo sviluppo infantile.

24 Febbraio Sviluppo, terzo viaggio dal Pakistan all’Italia Dal Pakistan all’Emilia-Romagna, con escursioni in Veneto e nelle Marche, per studiare modelli di sviluppo imprenditoriale a partire da alcune esperienze di successo. È in arrivo domenica 13 mar-zo a Bologna il terzo gruppo di professionisti pakistani beneficiari del programma di visite in Italia organizzato da Cestas, in collaborazione con il Centro residenziale universitario di Bertinoro e con l’Emuni University, nell’ambito di un piano triennale per la riduzione della povertà nei distretti del Balochistan, del Khyber-Pakhtunkhwa e delle cosiddette aree tribali di amministrazione federali, attraverso la formazione e lo sviluppo agricolo. Quattordici le persone che fino al 25 marzo avranno la possibilità di visitare istituzioni e organizza-zioni pubbliche e private del commercio equo, dell’artigianato e del turismo sostenibile. Previste, tra le altre, le visite alla Regione Emilia-Romagna e alla Regione Marche, al Cafè de la paix (il pri-mo bar equo e solidale di Bologna, gestito dalla cooperativa sociale Iusta Res), alla sede operativa

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di Altromercato a Verona, al mercato del pesce di Cesenatico, alla Cna e all’Università politecnica delle Marche ad Ancona

8 Marzo Namibia, un anno a fianco della comunità di Katutura Agricoltura sostenibile, sicurezza alimentare, formazione alla salute e all’imprenditorialità, gender empowerment: sono stati questi i quattro assi cardinali di Agrisalus (Agroecologia comunitaria e sicurezza alimentare), il progetto annuale co-finanziato dalla Regione Marche che Cestas ha appena portato a termine a Katutura, insedia-mento informale nei pressi della capitale della Namibia Windhoek, dove si stima vivano più circa 300mila perso-ne, di cui la maggioranza sono bambini e adolescenti. Per quanto riguarda agricoltura e sicurezza alimentare, il progetto ha portato alla creazione di un nuovo orto co-munitario e all’estensione di quello esistente. In questo modo è stato possibile aumentare i rifornimenti di mate-rie prime per le cucine del centro Kilimanjaro Tobias Hai-nyeko gestito dall’organizzazione partner Hisa Namibia. È stato anche costruito un vivaio per alberi da frutto e sono stati avviati sia un allevamento biologico di pollame sia una coltivazione idroponica, la prima del genere nella comunità, strategica per rispondere alla grave siccità che ha colpito la zona. Grazie al coinvolgimento della Fonda-zione Slow Food sono stati realizzati anche 10 orti biolo-gici a gestione familiare.

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18 Aprile Terremoto in Ecuador, Cestas pronto a intervenire È di 350 vittime il bilancio provvisorio del violento terremoto di magnitudo 7,8 che ha col-pito la zona costiera centrale dell’Ecuador, a circa 170 chilometri dalla capitale Quito. Di-sposto lo stato di emergenza in sei province del Paese. Centinaia di squadre di soccorso sono al lavoro insieme a diecimila unità dell’esercito. Il ministero dell’Inclusione economi-ca e sociale, con il quale Cestas collabora da anni, ha lanciato una campagna per racco-gliere donazioni a favore dei terremotati. Il personale in loco di Cestas si è già attivato per valutare i bisogni sanitari nelle zone colpite e offrire aiuto. Il sisma, che ha fatto tremare anche il nord del Perù e si è sentito con forza anche nel set-tore meridionale della Colombia, è stato il più forte a scuotere il Paese dal 1979. Le auto-rità hanno avvertito che il numero delle vittime purtroppo potrebbe salire. 24 Maggio Bolivia, anche gli strumenti didattici sono sostenibili Portamatite da vecchi barattoli e bambole in cartoncino e fil di ferro: i materiali di recupe-ro possono facilmente diventare giochi educativi e strumenti didattici sostenibili, come hanno imparato a fare le educatrici comunitarie e gli operatori per l’infanzia, che in Boli-via vengono coinvolti da Cestas nelle attività di formazione del progetto Desarrollo infantil temprano (Dit), realizzato nell’ambito del programma “Crecen bien para vivir bien” (Cre-scere bene per vivere bene) del ministero della Salute, che porterà ad attivare oltre 100 centri per l’infanzia in 35 municipi delle regioni di Potosí e di Chuquisaca.

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Pietre, ramoscelli e foglie secche, gomitoli di lana, pitture vegetali, bottiglie e barattoli of-frono infatti mille diverse possibilità di riuso, compresa la creazione di strumenti per svi-luppare le capacità fisiche e cognitive dei bambini sotto i 4 anni. Strumenti che, grazie alla formazione degli educatori, possono ora essere replicati, migliorati e riprodotti a costo ze-ro in ognuno dei centri per l’infanzia. 6 Giugno Albania, tablet e formazione per l’integrazione dei bambini sordi Nuove tecnologie e nuove competenze didattiche per favorire l’integrazione scolastica dei bambini sordi. Passi avanti in Albania per il progetto I learn, realizzato da Cestas insieme ai ministeri albanesi dell’Educazione e dell’Innovazione e la Pubblica amministrazione, all’associazione nazionale delle persone sorde e all’Istituto dei bambini sordi di Tirana, con il finanziamento dei fondi Iadsa, il programma italo-albanese di conversione del debi-to. Il primo giugno, in occasione della Festa internazionale dei bambini, sono stati consegnati all’Istituto dei bambini sordi 150 tablet dal ministro Milena Harito e dall’ambasciatore ita-liano Alberto Cutillo. “Più che tablet sono veri e propri computer di nuova generazione”, specifica Michela Glorio del Cestas. I bambini li utilizzeranno per accedere a una piatta-forma didattica online che contiene lezioni interattive in lingua dei segni su sette diversi temi: casa, stagioni, cibo, scuola, famiglia, vestiti e numeri. Il 2 giugno si è tenuta invece una giornata di formazione sul tema della logopedia, che ha coinvolto tutti i 33 docenti e assistenti dell’Istituto dei bambini sordi, compresa la psicolo-ga, la logopedista e la direttrice. Anna Barbot, pedagogista dell’Azienda ospedaliera di Parma e docente all’ateneo parmense, ha spiegato, alternando teoria con casi concreti,

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quali sono le tecniche e i metodi per lavorare con i bambini sordi senza protesi e quando e come realizzare un impianto cocleare.

30 Settembre In Egitto giovani imprenditori crescono Sono stati selezionati i 6 giovani egiziani che, dopo aver frequentato il programma di for-mazione e coaching GiovanIdee, avranno l’opportunità di vivere un periodo di scambio in Italia grazie a una borsa lavoro. Una commissione di esperti, indicati dal partner locale di Cestas, Injaz, ha infatti scelto i tre migliori business plan presentati nei mesi scorsi dai par-tecipanti al programma, il cui obiettivo è promuovere l’autonomia economica dei giovani egiziani, favorendo l’avvio di startup nel segno della sostenibilità. Al programma, che è stato co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, hanno partecipa-to in tutti 166 egiziani tra 19 e 25 anni. Sei di loro si apprestano ora a partire per l’Italia. Sono Aya Osama e Mahmoud El Saiid, che insieme hanno presentato il progetto Green-wheel, Hadeer Elfiky e Mahmoud Khairy, ideatori di Oilection, e Ahmed Khallaf e Ahmed Shakshouk per Al Qalam. Greenwheel mira alla riduzione dei rifiuti organici attraverso la produzione di fertilizzanti e la generazione di energia elettrica da biogas: la meta è arrivare a una società “rifiuti-zero”, in grado di produrre continuamente energia rinnovabile. Il team di Oilection si è in-vece concentrato nell’ambito dello smaltimento di oli alimentari: l’obiettivo è raccogliere gli oli di scarto da case, ristoranti e fabbriche, per poi riciclarli nel settore del biodiesel uti-

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lizzando tecniche innovative. Infine, con il progetto Al Qalam, Ahmed Khallaf e Ahmed Shakshouk vogliono recuperare le tradizioni egiziane, diffondendo la cultura della calligra-fia attraverso corsi di formazione, seminari e mostre d’arte.

14 Ottobre Tirana, formazione ai docenti dell’Istituto per bambini sordi Informare e sensibilizzare gli insegnanti scolastici sulle capacità degli studenti sordi, for-nendo strumenti che permettano di sviluppare il loro potenziale. È stato questo l’argomento principale dei due giorni di lezioni tenute dalla docente Anna Barbot all’Istituto per bambini sordi di Tirana, all’interno del progetto di integrazione scolastica e sociale I learn. In questa occasione Cestas ha collaborato alla messa a punto dei materiali didattici forniti ai docenti, realizzati sia in versione plastificata che in file. La plastificatrice è stata poi donata all’Istituto. Realizzato insieme ai ministeri albanesi dell’Educazione e dell’Innovazione e la Pubblica amministrazione, il progetto “I learn” nasce dalla collaborazione con l’associazione alba-nese delle persone sorde, con il finanziamento dei fondi Iadsa. Nella prima giornata di le-zione del 5 ottobre, Anna Barbot ha illustrato il materiale didattico e come può essere impiegato, oltre ad aver introdotto alcuni strumenti metodologici che possano essere uti-lizzati sia negli studenti sordi senza protesi (e sono la maggioranza in Albania), che nel 30% di studenti che le hanno. È stato inoltre affrontato il tema dell’adolescenza e dei pro-

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blemi comportamentali che i ragazzi sordi possono incontrare nel comunicare le proprie sensazioni e sentimenti, fornendo indicazioni utili su come arginare comportamenti ag-gressivi e violenti. La lezione del 6 ottobre è stata invece dedicata alle tecniche e ai metodi di trattamento dei bambini con disabilità uditive nati e cresciuti in Italia e Europa. In questo caso si tratta di studenti che non portano protesi e che non hanno sviluppato un linguaggio, quindi as-similabili agli utenti dell’Istituto di Tirana. Infine si è discusso come poter sviluppare at-teggiamenti positivi verso la disabilità e come accrescere il potenziale di ogni individuo. 11 Novembre Dal Cile a Bologna per conoscere il sistema sanitario dell’Emilia-Romagna Dopo Harvard, Bologna. L’Università Andrés Bello di Santiago del Cile ha firmato un ac-cordo triennale con l’ong Cestas e il Dipartimento di Medicina diagnostica e della preven-zione dell’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, grazie al quale gli iscritti al master in Salute pubblica, precedentemente convenzionato con la pre-stigiosa università statunitense di Cambridge, potranno trascorrere un periodo di due set-timane sotto le Due torri per conoscere i centri di eccellenza, pubblici, privati e del non profit, del settore socio-sanitario bolognese e regionale. Lo scambio, dal titolo “Gestion sanitaria y cientifica en salud”, è promosso e organizzato con il patrocinio del Comune di Bologna e la collaborazione della Regione Emilia-

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Romagna. Il primo gruppo di ospiti arriva domenica 13 e si ferma fino a venerdì 25 no-vembre. Sono 22 professionisti della sanità cilena, 11 donne e 11 uomini. Tra di loro, diri-genti di strutture ospedaliere e centri di salute, responsabili di programmi sanitari e poi medici, chirurghi, biochimici, ingegneri, tecnologi e infermieri. Il programma scientifico dello scambio è curato dalla professoressa Maria Paola Landini, direttore del Dipartimen-to ad Attività integrata della medicina diagnostica e della prevenzione del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. In calendario visite a strutture, lezioni e incontri con docenti univer-sitari e responsabili dei servizi socio-sanitari. “La collaborazione oramai consolidata con l’Università di Bologna e il Dipartimento diret-to dalla professoressa Landini ci ha visti promuovere congiuntamente negli anni diversi percorsi di alta formazione post laurea, tra cui un master, attraverso il quale abbiamo at-tivato una prima convenzione con l’Università Andrés Bello – spiega Uber Alberti, presi-dente del Cestas –. Questo nuovo accordo consentirà ai professionisti cileni di conoscere i servizi socio-sanitari della nostra regione, che vantano prestigio internazionale. Per il Ce-stas, ente specializzato nell’assistenza tecnica ai sistemi sanitari esteri, rappresenta un’occasione per consolidare il ruolo di ‘ponte’ per il trasferimento della conoscenza”.

Aspetti economici e finanziari Nel 2016 si conferma e, anzi, si accentua rispetto all’anno precedente, la netta prevalenza dei costi per le attività istitu-zionali pari al 95,63% contro il 4,37% dei costi totali dedicati alle attività a suppor-to della struttura.

INDICI DI EFFICIENZA DELL’IMPIEGO DELLE RISORSE Un’ organizzazione non profit è tanto più efficiente quanto più impiega le risorse per la realizzazione delle sue attività isti-tuzionali. L’analisi dell’impiego delle ri-sorse si basa su tre indici relativi ad al-trettante macroaree:

1. attività istituzionale: l’indice de-riva dal rapporto tra il totale degli oneri istituzionali e il totale oneri. In CESTAS è al 95,63%. Questo indice è il più importante dei tre perché esprime in valore percen-tuale la quota di risorse impiega-ta in attività direttamente con-nesse al fine istituzionale. L’indice è tanto migliore quanto più è alto il suo valore percentuale.

2. attività a supporto generale di

struttura: l’indice deriva dal rap-porto tra il totale degli oneri a supporto generale di struttura e il

totale degli oneri. In CESTAS è pa-ri al 4,37%. Questo indice espri-me la quota di risorse impiegate in attività a supporto generale di struttura ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale.

Gli indici di impiego delle risorse vengo-no calcolati ogni anno per individuare i margini di miglioramento per una ge-stione efficiente delle risorse. Nel trien-nio 2014-2016, l’indice relativo all’attività istituzionale è passato dal 95,21% al 95,63%, quindi mantenendo una tendenza della performance in mi-glioramento; Variazione in diminuzione anche se minima (dal 4,64% del 2014 al 4,37% del 2016) per l’indice relativo alle attività a supporto generale di struttura. Anche nel 2016, gli indici di efficienza CESTAS rimangono in linea con quelli medi delle organizzazioni non profit ita-liane7. La diminuzione delle entrate provenienti da fondi italiani che si è registrata negli ultimi anni, è stata affrontata attraverso un’opportuna diminuzione dei costi per le attività a supporto della struttura, pas-sati da 79.214 euro del 2013 ai 52.743 del 2016, una scelta che ha permesso di privilegiare gli investimenti sulle attività istituzionali. ACID TEST L’acid test è il rapporto tra totale di cas-sa, crediti a breve, totali liquidabili im-mediatamente e totale delle passività correnti. In CESTAS l’acid test del 2016 è pari all’1,12% e conferma la forza strutturale

7 Istituto Italiano Donazione, “3° Indagine Indici di Efficienza Economica”, pubblicazione nov.2016

95,63%

4,37%

Distribuzione dei Costi

95,63% Costi Attivita Istituzionali 1.154.084,07 €

23

dell’associazione e la sua capacità nel coprire i debiti acquisiti, anche nel perio-do di maggiore crisi dell’entrate vissuto negli ultimi dieci anni.

2011 2012 2013 2014 2015 2016

1,13 1,11 1,34 1.29

1,26

1,12

FONTI DI FINANZIAMENTO Per quanto riguarda la distribuzione delle fonti di finanziamento si conferma la netta pre-valenza tanto dei contributi esteri su quelli italiani, quanto dei finanziamenti pubblici su quelli provenienti dal settore privato.

3,4%

86,2%

0,2%9,8%

0,…

Enti Finanziatori 2016

3,4% Contributi Enti Pubblici Italiani ed Europei €40.025,28

86,2% Contributi Enti Pubblici Esteri € 1.021.501,21

0,2% Contributi Enti Privati Italiani ed Europei € 2.560,00

9,8% Contributi Enti Privati Esteri € 116.633,59

0,4% Raccolta da Privati, Donazioni e altri € 4.223,42

3%

65%1%

29%

3%

Enti Finanziatori 2015

3% Contributi Enti Pubblici Italiani ed Europei € 30.419,05

65% Contributi Enti Pubblici Esteri € 663.161,00

1% Contributi Enti Privati Italiani ed Europei € 5.487,78

29% Contributi Enti Privati Esteri € 293.234,39

3% Raccolta da Privati, Donazioni e altri € 29.505,03

25

Le fonti di finanziamento sono per il 97,3% estere (pari a 1.138.135 euro) con un incre-mento del 19% rispetto al 2015; quelle italiane sono il 2,7% (31.616 euro).

97,3%

2,7%

Contributi Esteri e Italiani 2016

97,3% Estero € 1.138.134,80

2,7% Italia € 31.615,69

94%

6%

Contributi Esteri e Italiani 2015

94% Estero € 956.395,39

6% Italia € 65.411,86

26

Le fonti pubbliche sono passate dal 68% del 2015 (pari a 693.580) all’89,5% del 2016 (1.046.333 euro). Le fonti di provenienza privata sono passate dal 32% (328.227 euro) del 2015 al 10,6% del 2016 (123.417 euro).

89,45%

10,55%

Settore Publico e Privato 2016

89,5% Pubblico € 1.046.333,48

10,6% Privato € 123.417,01

68%

32%

Settore Publico e Privato 2015

68% Pubblico €693.580,05

32% Privato € 328.227,20

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FONDI PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ In leggera crescita la percentuale dei finanziamenti destinati alle attività di formazione (dal 98% del 2015 al 98,9% del 2016): un elemento che conferma la forte vocazione di CE-STAS come ente di formazione all’interno delle azioni di cooperazione internazionale.

98,88%

1,12%

Fondi per tipologia di attività 2016

98,9% Formazione € 1.171.649,68

1,1% Cooperazioe € 13.293,82

98%

2%

Fondi per tipologia di attività 2015

98% Formazione € 999.731,72

2% Cooperazioe € 22.075,53

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FONDI PER SETTORI D’INTERVENTO Con 897.690 euro tra attività di formazione e progetti di cooperazione (pari al 75,8% dei finanziamenti complessivi), il settore salute si conferma ancora una volta l’area di inter-vento privilegiata di CESTAS. Al secondo posto l’ambiente con 207.406 euro a cui vengono destinati il 17,5% dei fondi.

75,76%

2,10%

4,64%

17,5%

Fondi per settore d'intervento 2016

75,8% Salute € 897.689,54

2,1% Gender empowerment €24.832,27

4,6% Sviluppo Partecipativo €55.015,41

17,5% Ambiente € 207.406,28

70%

1%

6%

23%

Fondi er settore d'intervento 2015

70% Salute € 706.216,44

1% Gender empowerment €14.108,13

6% Sviluppo Partecipativo €63.235,12

23% Ambiente € 238.247,56

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PROGETTI AFRICA EGITTO – GiovanIdee: percorsi imprenditoriali giovanili per uno sviluppo sostenibile Il progetto ha l’obiettivo generale di sostenere lo svi-luppo attraverso la promozione di attività imprendito-riali. In particolare, i 3 giovani ideatori dei migliori busi-ness plan nell’ambito dei precedenti progetti “Che Me-diterraneo sia” e “Liaison”, sono stati prima inseriti in aziende per fare esperienza e quindi accompagnati nell’avvio di startup. Contemporaneamente, 150 giova-ni tra 19 e 25 anni, di cui il 50% donne, hanno parteci-pato a un programma composto da formazione tecnico-specialistica e coaching individuale per l’avvio di nuove imprese nel settore del turismo responsabile. Il proget-to ha previsto inoltre l’organizzazione di un periodo di scambio in Italia per i 5 giovani più meritevoli.

Periodo di attuazione: aprile 2015 – ottobre2016 Ente finanziatore: co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna Budget totale: 99.590 euro Ruolo di CESTAS: capofila Partner del progetto: Centro residenziale universitario di Bertinoro; società cooperativa Irecoop Emilia-Romagna; Centro di studi avanzati sul turismo dell’Università di Bologna; Apt Servizi; Comune di Forlì; cooperativa sociale Atlantide; Injaz (Egitto); Hatshepsut (Egitto).

MALAWI, NAMIBIA, SUD AFRICA Eu-Acp, Rete per le eccellenze accademiche Il progetto mirava a rafforzare i programmi di educazio-ne superiore nei 3 Paesi africani attraverso lo scambio di esperienze e know-how tra le Università partner

nell’ambito dell’agricoltura e della sicurezza alimentare. Sono stati realizzati programmi per la formazione e lo sviluppo professionale dei docenti e aggiornati i curricu-la universitari. Contemporaneamente si è puntato a mi-gliorare l’accesso da parte delle donne tanto all’alta

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formazione di qualità quanto al lavoro nel settore agroalimentare. Periodo di attuazione: novembre 2013 gennaio 2017 Ente finanziatore: African, Caribbean and Pacific Group of States (Acp) all’interno del programma di coopera-zione Edulink II Budget CESTAS: 211.201 euro

Ruolo di CESTAS: partner Partner del progetto: Wits – University of Witwa-tersrand, South Africa (capofila); University of Namibia; Luanar University, Malawi; Emuni Euro-Mediterranean University, Slovenia

NAMIBIA – Agrisalus (Agroecologia comunitaria e sicu-rezza alimentare) Agricoltura sostenibile, sicurezza alimentare, gender empowerment, formazione alla salute e all’imprenditorialità: sono stati questi i quattro assi car-dinali di Agrisalus, il progetto annuale co-finanziato dal-la Regione Marche che Cestas ha portato a termine a Katutura, insediamento informale nei pressi della capi-tale della Namibia Windhoek, dove si stima vivano più circa 300mila persone, di cui la maggioranza bambini e adolescenti. Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, il progetto ha portato alla creazione di un nuovo orto comunitario e all’estensione di quello esistente. In questo modo è stato possibile aumentare i rifornimenti per le cucine del centro Kilimanjaro Tobias Hainyeko gestito dall’organizzazione partner Hisa Namibia. “Il centro di-stribuiva circa 300 pasti al giorno, con l’ampliamento

degli orti si arriverà a 5.600 pasti”, spiega la project manager del Cestas, Michela Glorio. È stato anche costruito un vivaio per alberi da frutto e sono stati avviati sia un allevamento biologico di polla-me sia una coltivazione idroponica, la prima del genere nella comunità, strategica per rispondere alla grave sic-cità che ha colpito la zona. Grazie al coinvolgimento del-la Fondazione Slow Food sono stati realizzati anche 10 orti biologici a gestione familiare. Le attività formative hanno riguardato invece i temi del-la sana alimentazione e dell’imprenditorialità. Tra otto-bre e novembre 2015, trenta donne della comunità hanno partecipato a un corso su orticultura, conserva-zione e cottura dei cibi, coltivazioni tradizionali e pro-prietà nutrizionali. Dieci di loro, divise in due gruppi da 5, sono state coinvolte in un corso teorico e pratico fi-nalizzato all’apertura di due cooperative per la produ-zione e la vendita di prodotti agricoli e artigianali.

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Questa parte di formazione è stata curata da Simone Mattioli, presidente della cooperativa Indaco di Pesaro ed esperto in start up, che ha spiegato come creare un’azienda, dall’analisi del mercato alla definizione dei costi e l’organizzazione del lavoro. “Ci ha aperto gli oc-chi – dicono i responsabili di Hisa Namibia –, traccerà la rotta dei nostri prossimi programmi di empowerment. Speriamo che Simone Mattioli possa ritornare in Nami-bia per soprintendere alla costituzione delle cooperati-ve”. A conclusione del corso, la direttrice del centro Patricia Sola ha premiato le dieci donne e si è impegnata a pa-gare le quote necessarie per la registrazione delle due cooperative: 1.500 dollari namibiani per ognuna delle due cooperative. Targhe commemorative sono state donate al Cestas, ai partner del progetto, alla project manager Michela Glorio e al formatore Simone Mattioli. “Ci auguriamo che il nostro impegno in Namibia possa continuare e che ci siano enti disposti a investire nel Paese promuovendo attività di capacity building – con-clude Michela Glorio –: anche se la Namibia è uscita dal

finanziamento del ministero italiano degli Affari esteri e della Cooperazione perché considerata Paese a medio reddito, noi riteniamo che abbia ancora bisogno di mol-ta formazione, soprattutto professionale”. Periodo di attuazione: gennaio 2015 – gennaio 2016 Ente finanziatore: co-finanziato dalla Regione Marche Budget totale: 75.753,45 euro Ruolo di CESTAS: capofila Partner del progetto: cooperativa Indaco; Rees Marche; Fondazione Slow Food; Università degli studi di Urbino; University of Namibia; Hisa – Hope Initiatives Southern Africa Namibia

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AMERICA LATINA BOLIVIA - DIT (Desarrollo infantil temprano) Una rete tra Stato, comunità e famiglie che mette al centro la salute e l’educazione dei bambini per formare gli adulti di domani. È stato un progetto sperimentale quello affidato al Cestas dal ministero della Salute dello Stato plurinazionale boliviano. Si chiama “Dit – Desar-rollo infantil temprano” (tradotto: sviluppo della prima infanzia) e il contratto è stato firmato il primo settem-bre 2015 dalla ministra della Salute Ariana Campero Nava e dal presidente del Cestas Uber Alberti. Il progetto ha previsto la formazione di oltre 2.200 per-sone, che si sono occupate della cura e dell’educazione dei bambini in età prescolare nelle regioni di Potosí e di Chuquisaca. “Il governo boliviano, attraverso un presti-to della Banca mondiale, investirà oltre 20 milioni di dollari per attivare nelle due regioni più di 100 centri di educazione per l’infanzia – spiega Uber Alberti –. Parte dell’investimento è dedicata alla formazione del perso-nale che lavorerà in questi centri”. Il Cestas si è aggiudicato il progetto dopo aver vinto una gara internazionale. In otto mesi e con un budget di cir-ca 800mila dollari, ha formato 350 madri che avranno il ruolo di educatrici comunitarie, 400 persone neoassun-te dal ministero per attivare degli asili nido, 700 dirigen-ti sanitari che lavorano in ospedali e centri di salute e oltre 750 operatori sociali e funzionari pubblici locali. Le attività di formazione, che si sono avvalse anche del-la piattaforma virtuale creata dal Cestas per il prece-

dente progetto Fores, riguarderanno i nuovi protocolli sanitari ed educativi elaborati dal ministero della Salute per contribuire alla qualità delle cure e allo sviluppo co-gnitivo, psicologico, fisico e sociale dei bambini sotto i 4 anni. Nelle intenzioni del governo, il perfezionamento dei servizi per la prima infanzia avrà ricadute a lungo termine sullo sviluppo di tutta la comunità. Dopo Fores, che ha portato all’apertura di sei centri per lo sviluppo di competenze mediche in tema di salute materno-infantile e alla formazione di oltre 1.500 per-sone tra medici, infermieri, dirigenti e funzionari pub-blici, con questo nuovo progetto Cestas ha consolidato così la sua collaborazione con lo Stato boliviano, man-tenendo la sua leadership tecnica tra le agenzie interna-zionali che offrono servizi al ministero della Salute. “Ancora una volta la qualità della nostra proposta tecni-ca e lo spessore dello staff selezionato per affrontare questa sfida ci offre la possibilità di collaborare con lo sviluppo di questo meraviglioso Paese”, conclude Uber Alberti. Periodo di attuazione: settembre 2015 – aprile 2016 Ente finanziatore: Bid (Banco interamericano de desa-rollo) Budget totale: 800.000 dollari Ruolo di CESTAS: capofila Partner del progetto: ministero della Salute dello Stato plurinazionale boliviano

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BOLIVIA – Gestión del plan de promoción de la sa-lud y capacitación de personal en el departamen-to de Potosí Il progetto mira a sviluppare azioni settoriali nell’attuale modello di salute familiare comunitaria interculturale per il rafforzamento delle reti inte-grali di salute, la promozione della salute e la for-mazione in aree sia assistenziali che direttive. L’obiettivo finale è il miglioramento della qualità assistenziale nella rete dipartimentale della salute di Potosì.

Periodo di attuazione: maggio 2016 – ottobre 2017 Ente finanziatore: Bid (Banco interamericano de desarollo) Budget totale: 1.320.859,43 euro Ruolo di CESTAS: capofila Partner del progetto: ministero della Salute dello Stato boliviano; dipartimento della Salute di Potosì; Università San Francisco Xavier di Chuquisaca

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CILE – Gestion sanitaria y cientifica en salud Il progetto è nato dall’accordo triennale tra Cestas, Universidad Andrés Bello e Dipartimento di Medi-cina diagnostica e della prevenzione dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna ed è rivolto ai professionisti della sanità, iscritti al master in Salu-te pubblica dell’Ateneo di Santiago del Cile. L’obiettivo è permettere loro di trascorrere un pe-riodo di due settimane a Bologna per conoscere i centri di eccellenza, pubblici, privati e del non pro-fit, del settore socio-sanitario dell’Emilia-Romagna e confrontarsi con professori universitari, ammini-stratori pubblici, manager e dirigenti sanitari.

Periodo di attuazione: 2016 – 2018 Ente finanziatore: Universidad Andrés Bello Budget totale: 90.000 euro Ruolo di CESTAS: capofila Partner del progetto: Dipartimento di Medicina diagnostica e della prevenzione dell’Azienda ospe-daliero-universitaria; Comune di Bologna; Regione Emilia-Romagna

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ECUADOR – Migliorare l’accesso e la qualità dei servizi di salute e di educazione Il progetto è stato finalizzato alla prevenzione delle malattie derivanti da malnutrizione e alla promo-zione della salute sessuale e riproduttiva, attraver-so il miglioramento dei servizi sanitari ed educativi nelle zone urbane e rurali nel cantone di Mira.

Periodo di attuazione: dicembre 2015 – marzo 2016 Ente finanziatore: Fondo italo ecuadoriano Budget Cestas: 91.071,43 dollari Ruolo di CESTAS: partner Partner del progetto: Governo autonomo di Mira (capofila); Ministerio de Educación; Ministerio de Salud; programma Art-Undp

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ASIA PAKISTAN – Poverty reduction through rural de-velopment – Package 2: Training visits to Italy Obiettivo del progetto, che ha visto per la prima volta Cestas impegnato a fianco della comunità pa-kistana, è stato contribuire alla riduzione della po-vertà nei distretti del Balochistan, del Khyber-Pakhtunkhwa e delle cosiddette aree tribali di am-ministrazione federali, attraverso la formazione e lo sviluppo agricolo.

Il progetto è parte di un programma di investimen-to triennale finanziato dalla Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo del Governo italiano. Cestas, insieme al Centro residenziale universitario di Bertinoro e all’università euro-mediterranea Emuni, si è occupato delle attività di capacity buil-ding, che prevedono la formazione in Italia di 56

persone tra professionisti del Ppaf, funzionari del Governo pakistano e leader delle comunità locali. Divisi in gruppi di 8 e 16 persone, i beneficiari han-no partecipato a viaggi studio di due settimane per visitare alcuni centri di eccellenza di Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Liguria e Veneto. Sono università, enti locali, aziende agricole e sanitarie, industrie di trasformazione, parchi naturali, agen-zie per la protezione dell’ambiente e il dipartimen-to di protezione civile, centrali idroelettriche, par-chi solari, gruppi d’azione locali e organizzazioni di agricoltori. Durante il soggiorno, gli ospiti sono stati accompa-gnati da un team composto da esperti in materia di sviluppo imprenditoriale, politiche agricole, prote-zione ambientale, energie rinnovabili, gestione in-tegrata delle acque e organizzazione dei sistemi scolastici. Il team, guidato dal coordinatore del progetto, il professore Raffaele K. Salinari, e dalla coordinatrice della formazione, Nada Karaivanova del Cestas, ha tenuto anche lezioni in aula. Il primo viaggio in Italia si è svolto il 15 novembre 2015. Periodo di attuazione: settembre 2015 – dicembre 2016 Ente finanziatore: Pakistan Poverty Alleviation Fund (Ppaf) Budget totale: € 354.877,88 Ruolo di CESTAS: capofila Partner del progetto: Centro residenziale universi-tario di Bertinoro; Emuni Euro-Mediterranean Uni-versity

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EUROPA Multiple Framework Contract EuropeAid relativo alla salute Il progetto ha portato alla creazione di un consor-zio europeo chiamato a fornire assistenza tecnica alla Commissione europea in ambito sanitario, nell’interesse dei Paesi terzi che beneficiano dei programmi di aiuto allo sviluppo. Periodo di attuazione: gennaio 2013 – dicembre 2017

Ente finanziatore: Multiple Framework Contract EuropeAid Ruolo di CESTAS: partner Partner del progetto: Ice – International Consulting Expertise di Bruxelles (capofila); Ciph – Croatian National Institute for Public health; Dmi – Devel-opment Media International; Edburgh Consultants; Faa Holding; Hcm DevPeople Limited; Mott Mac-Donald Ltd trading; Nico - Northern Ireland Co-operation overseas; RiH – Results in Health

Albania Miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità uditive in Albania Obiettivi e beneficiari Il progetto mi-ra a migliorare l’inclusione so-cio-economica e l’autonomia dei bambini e dei ragazzi al-banesi con di-sabilità uditive attraverso lo screening pre-coce e ’utilizzo di ausili e tec-nologie infor-matiche all’avanguardia, adeguate me-todologie edu-cative e meto-di innovativi di inserimento lavorativo Partner del progetto Ministria e Arsimit dhe Sportit – Instituti I Nxenesve Qe Nuk Degjojne Tirane (Mi-nistero dell’Educazione e dello Sport – Istituto per Bambini Sordi di Tirana; Mi-nister Shteti Per Inovacionin Dhe Admi-nistraten Publike (Ministero dell’Innovazione e Pubblica Amministra-zione Albanese); Albania Sustainable De-velopment Organization (A.S.D.O); Re-gione Marche P.F. Cooperazione allo Svi-luppo; Cooss Marche Onlus Scpa; Inter-

national Development Agency For Coo-perative, Companies And Communitiers (IN.D.A.CO) Periodo di attuazione: marzo 2017 – febbraio 2019 Ruolo di CESTAS : Capofila Budget totale: 1.148.026,88 euro

Finanziato da: Agenzia Italiana per lo Cooperazione allo Sviluppo. ALBANIA – I learn Il progetto mira a favorire l’integrazione scolastica e sociale di bambini sordi gra-zie all’introduzione di nuove tecnologie informatiche. In particolare è stata crea-ta una piattaforma online con lezioni in-terattive in lingua dei segni per gli stu-denti sordi e corsi di formazione per gli insegnanti. Cestas ha inoltre collaborato alla messa a punto dei materiali didattici e dei percorsi di formazione. Periodo di attuazione: dicembre 2014 – dicembre 2016

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Ente finanziatore: Iadsa (Programma ita-lo-albanese di conversione del debito) Budget totale: 422.849,10 euro Ruolo di CESTAS: partner Partner del progetto: ministero per l’Innovazione e la Pubblica amministra-zione dell’Albania (capofila); ministero dell’Educazione dell’Albania; Università di Tirana; Associazione nazionale albane-se delle persone sorde; Istituto per i bambini sordi

BOSNIA-ERZEGOVINA - La biodiversità

per lo sviluppo locale (BioSvi). Gover-

nance partecipata del paesaggio protet-

to di Konjuh

Il progetto mira a favorire la nascita di nuove modalità di governance dei beni comuni che siano volte a promuovere uno sviluppo armonico e sostenibile del paesaggio protetto del Konjuh, un terri-torio montuoso della Bosnia Erzegovina, e delle comunità che lo abitano attraver-so il coinvolgimento dei cittadini e in cooperazione con gli enti pubblici locali e nazionali.

In particolare, verrà elaborato un piano di gestione inter-istituzionale, partecipa-tivo e intersettoriale, e si favorirà lo svi-luppo turistico del paesaggio protetto di Konjuh attraverso interventi di migliora-mento di infra-struttu-re e ser-vizi e azioni di promo-zione turistica. Sarà mi-

gliorata anche la capacità di resilienza delle comunità locali nel rispetto e valo-rizzazione dell’area protetta.

Periodo di attuazione: dicembre 2016 – gennaio 2020 Ente finanziatore: Aics – Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo Budget CESTAS: 52.572 euro Ruolo di CESTAS: partner Partner del progetto: Cisp – Comitato in-ternazionale per lo sviluppo dei popoli (capofila)

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ITALIA – Com (Coordinamento delle or-ganizzazioni marchigiane) Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare la rete del coordinamento Marche solidali, che raggruppa le associazioni e organiz-zazioni che si occupano di cooperazione, solidarietà internazionale, migrazioni ed educazione allo sviluppo.

Periodo di attuazione: luglio 2013 – dicembre 2016 Ente finanziatore: co-finanziato da Re-gione Marche Budget totale: 3.960 euro Ruolo di CESTAS: partner Partner del progetto: Università per la Pace; Centro servizi volontariato Marche

RENDICONTO GESTIONALE 2016

ONERI 31/12/2016 31/12/2015 31/12/2014

1) Oneri da attività tipiche 1.154.083 1.081.181 1.193.065

1.1) Acquisti 635 1.052 5.466

1.2) Servizi 691.976 817.657 862.242

1.3) Godimento beni di terzi 29.073 13.360 12.140

1.4) Personale 360.105 239.948 309.261

1.5) Donazioni

1.6) Ammortamenti 346 604

1.7) Accantonamenti 40.000

1.8) Oneri diversi di gestione 32.294 8.819 3.352

2) Oneri promozionali e di raccolta fondi - - -

2.1) Raccolta 1

2.2) Raccolta 2

2.3) Raccolta 3

2.4) Attività ordinaria di promozione

3) Oneri da attività accessorie - - 1.878

3.1) Acquisti 65

3.2) Servizi 136

3.3) Godimento beni di terzi -

3.4) Personale 1.664

3.5) Ammortamenti

3.6) Oneri diversi di gestione 13

4) Oneri finanziari e patrimoniali 15.941 24.569 38.816

4.1) Su rapporti bancari 14.788 10.642 33.292

4.2) Su prestiti

4.3) Da patrimonio edilizio

4.4) Da altri beni patrimoniali 1.153 13.928 5.524

5) Oneri straordinari 2.102 4.977 84.302

5.1) Da attività finanziaria

5.2) Da attività immobiliari

5.3) Da altre attività 2.102 4.977 84.302

6) Oneri di supporto generale 52.743 41.401 58.147

6.1) Acquisti 2.724

6.2) Servizi 4.564 5.594 17.741

6.3) Godimento beni di terzi 17.221 10.958 9.600

6.4) Personale 26.756 23.134 23.949

6.5) oneri di supporto generale 1.478 1.715

7) Altri oneri diversi e fiscali 7.398 5.413 6.857

7.2) Altri oneri - 6.857

7.3) oneri fiscali 7.398 5.413 Totale 1.232.267 1.157.542 1.376.208

Risultato gestionale positivo 1.754 15.824

43

PROVENTI E RICAVI 31/12/2016 31/12/2015 31/12/2014

1) Proventi e ricavi da attività tipiche 1.184.943 1.021.807 1.119.825

1.1) Da contributi su progetti 1.183.498 1.014.063 1.119.394

1.1a) Contributi da Enti Gov. Italia progetti 15.193

1.1b) Contributi da EE.LL. Italia progetti 24.832 30.419 26.620

1.1c) Contributi da Privati e altri Italia progetti 2.560 5.488 24.955

1.1 c bis) Contributi da enti EU per progetti

1.1d) Contributi da Enti Gov. Esteri progetti 1.021.501 663.161

1.1e) Contributi da Privati ed altri Esteri progetti 116.634 293.234 999.739

1.1f) Contributi per Servizio civile

1.1g) Altri proventi e ricavi 2.778 21.761 68.080

1.2) Da contratti con enti pubblici

1.3) Da soci ed associati 50 350

1.4) Da non soci

1.5) Donazioni 634 7.450 81

1.6) Proventi da raccolta fondi 811 245 1.058

1.6.1) Raccolta 1 811 1.058

1.6.2) Raccolta 2

1.6.3) Raccolta 3 245

1.6.4) Altri

3) Proventi e ricavi da attività accessorie - - 11.880

3.1) Da gestioni commerciali accessorie 11.880

3.2) Da contratti con enti pubblici

3.3) Da soci ed associati

3.4) Da non soci

3.5) Altri proventi e ricavi

4) Proventi finanziari e patrimoniali 1.636 64.035 23.630

4.1) Da rapporti bancari 2 23 87

4.2) Da utili su cambi 1.634 64.012 23.543

4.3) Da patrimonio edilizio

4.4) Da altri beni patrimoniali

5) Proventi straordinari 6.354 73.454 235.639

5.1) Da attività finanziaria

5.2) Da attività immobiliari

5.3) Da altre attività 6.354 73.454 235.639

Totale

1.192.933 1.159.296 1.392.032

Risultato gestionale negativo

-39.334 0 0

44

BILANCIO AL 31/12/2016

STATO PATRIMONIALE ATTIVO 31.12.2016 32.12.2015

A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

Totale Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti (A) 0 0

B) Immobilizzazioni

II) Immobilizzazioni materiali

4) Altri beni 296 9.284

5) Immobilizzazioni in corso e acconti 0 0

Totale Immobilizzazioni materiali 296 9.284

III) Immobilizzazioni finanziarie

1) Partecipazioni

d-bis) Partecipazioni in altre imprese 0 5.495

Totale Partecipazioni 0 5.495

2) Crediti

d-bis) Crediti verso altri

1) Crediti verso altri esigibili entro l'esercizio successivo 0 0

2) Crediti verso altri esigibili oltre l'esercizio successivo 473 0

Totale Crediti verso altri 473 0

Totale Crediti 473 0

Totale Immobilizzazioni finanziarie 473 5.495

Totale Immobilizzazioni (B) 769 14.779

C) Attivo circolante

II) Crediti

1) Crediti verso clienti

a) Crediti verso clienti esigibili entro l'esercizio successivo 620.398 612.647

b) Crediti verso clienti esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

Totale Crediti verso clienti 620.398 612.647

5-bis) Crediti tributari

a) Crediti tributari esigibili entro l'esercizio successivo 0 2.952

b) Crediti tributari esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

Totale Crediti tributari 0 2.952

5-quater) Crediti verso altri

a) Crediti verso altri esigibili entro l'esercizio successivo 3.000 3.000

b) Crediti verso altri esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

Totale Crediti verso altri 3.000 3.000

Totale Crediti 623.398 618.599

IV) Disponibilità liquide

1) Depositi bancari e postali 448.588 259.059

2) Assegni 0 0

3) Danaro e valori in cassa 995 1.547

Totale Disponibilità liquide 449.583 260.606

Totale Attivo circolante (C) 1.072.981 879.205

D) Ratei e risconti attivi 22.110 10.918

TOTALE STATO PATRIMONIALE ATTIVO 1.095.860 904.902

45

STATO PATRIMONIALE PASSIVO 31.12.2016 32.12.2015

A) Patrimonio netto

VI) Altre riserve, distintamente indicate

Varie altre riserve 98.789 97.987

Totale Altre riserve, distintamente indicate 98.789 97.987

IX) Utile (Perdita) dell'esercizio -39.334 1.754

Totale Patrimonio netto (A) 59.455 99.741

B) Fondi per rischi e oneri

4) Altri fondi per rischi e oneri 0 15.472

Totale Fondi per rischi e oneri (B) 0 15.472

C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 61.615 44.422

D) Debiti

4) Debiti verso banche

a) Debiti verso banche esigibili entro l'esercizio successivo 534.085 268.607

b) Debiti verso banche esigibili oltre l'esercizio successivo 0 39.052

Totale Debiti verso banche 534.085 307.659

7) Debiti verso fornitori

a) Debiti verso fornitori esigibili entro l'esercizio successivo 168.612 136.917

b) Debiti verso fornitori esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

Totale Debiti verso fornitori 168.612 136.917

12) Debiti tributari

a) Debiti tributari esigibili entro l'esercizio successivo 73.188 30.922

b) Debiti tributari esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

Totale Debiti tributari 73.188 30.922

13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

a) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale esigibili entro l'e-sercizio successivo

32.519 10.336

b) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale esigibili oltre l'e-sercizio successivo

0 0

Totale Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 32.519 10.336

14) Altri debiti

a) Altri debiti esigibili entro l'esercizio successivo 132.314 207.597

b) Altri debiti esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

Totale Altri debiti 132.314 207.597

Totale Debiti (D) 940.718 693.431

E) Ratei e risconti passivi

34.072

51.836

TOTALE STATO PATRIMONIALE PASSIVO 1.095.860 904.902

CONTO ECONOMICO 31.12.2016 32.12.2015

A) Valore della produzione

1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 1.184.944 1.021.807

5) Altri ricavi e proventi

c) Altri ricavi e proventi 6.354 73.454

Totale Altri ricavi e proventi 6.354 73.454

Totale Valore della produzione (A) 1.191.298 1.095.261

B) Costi della produzione

46

6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 635 1.052

7) Per servizi 691.976 817.657

8) Per godimento di beni di terzi 29.073 13.360

9) Per il personale

a) Salari e stipendi 213.288 141.415

b) Oneri sociali 57.199 40.769

c) Trattamento di fine rapporto 17.193 11.751

d) Trattamento di quiescenza e simili 0 0

e) Altri costi 72.425 46.011

Totale Costi per il personale 360.105 239.946

10) Ammortamenti e svalutazioni

b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 0 346

d) Svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle dispo-nibilità liquide

40.000 0

Totale Ammortamenti e svalutazioni 40.000 346

14) Oneri diversi di gestione 87.139 55.198

Totale Costi della produzione (B) 1.208.928 1.127.559

Differenza tra Valore e Costi della produzione (A - B) -17.630 -32.298

C) Proventi e oneri finanziari

16) Altri proventi finanziari

d) Altri proventi, diversi dai precedenti

5) Altri proventi, diversi dai precedenti, da altri 2 23

Totale Altri proventi, diversi dai precedenti 2 23

Totale Altri proventi finanziari 2 23

17) Interessi e altri oneri finanziari

e) Interessi e altri oneri finanziari verso altri 14.789 10.642

Totale Interessi e altri oneri finanziari 14.789 10.642

17-bis) Utili e perdite su cambi 481 50.084

Totale Proventi e Oneri finanziari (15 + 16 - 17 + - 17-bis) -14.306 39.465

D) Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie

18) Rivalutazioni

Totale Rivalutazioni 0 0

19) Svalutazioni

Totale Svalutazioni 0 0

Totale delle Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie (18 - 19)

0 0

Risultato prima delle imposte (A - B +- C +- D) -31.936 7.167

20) Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate

a) Imposte correnti 7.398 5.413

Totale delle imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate

7.398 5.413

21) Utile (Perdita) dell'esercizio -39.334 1.754

47

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CHIUSO AL 31/12/2016 STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO DI ESERCIZIO La struttura adottata per la redazione del Bilancio dell’Associazione è quella prevista dall’art. 2423 e ss. del codice civile; nella redazione della presente nota si è anche tenuto conto delle linee guida dettate dall’Agenzia per le ONLUS e dal Documento di presentazione di un sistema rappresentativo dei risultati di sintesi delle aziende non profit, redatto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti del 2001 apportando, ove ritenuto opportuno, alcune modifiche ed aggiustamenti per tenere conto delle peculiarità che contraddistinguono la struttura del patrimonio dell’Ente non profit. Il Bilancio dell'esercizio chiuso al 31/12/2016, composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico, rendiconto gestionale e Nota integrativa, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili rego-larmente tenute ed è stato redatto in ossequio alle disposizioni previste agli artt. 2423 e 2423-bis del Codice Civile, nonché ai principi contabili ed alle raccomandazioni fornite dagli organismi conta-bili competenti (O.I.C., C.N.D.C.E.C.). L'intero documento, nelle parti di cui si compone, è stato redatto in modo da dare una rappresenta-zione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società, nonché del risulta-to economico dell'esercizio, fornendo, ove necessario, informazioni aggiuntive complementari a tale scopo. Il Bilancio 2016 dell’Associazione è il risultato del consolidamento dei bilanci del Cestas Italia e delle sedi decentrate (Perù, Ecuador e Bolivia). Ciascuna sede estera ha provveduto a redigere e certifica-re un proprio bilancio per rendicontare l’attività dell’anno 2016. Ai sensi dell’art. 2423 viene riportata per ogni voce l’importo della voce corrispondente dell’esercizio precedente.

PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE P R I N C I P I C O N T A B I L I Conformemente al disposto dell’art. 2423-bis del Codice Civile, nella redazione del Bilancio sono stati osservati i seguenti principi:

la valutazione delle singole voci è stata fatta ispirandosi a principi di prudenza e nella pro-spettiva della continuazione dell’attività, nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato;

sono stati indicati i proventi e gli oneri di competenza dell’esercizio, rispettando il principio di correlazione fra gli stessi;

si è tenuto conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la sua chiusura;

I criteri di valutazione previsti dall'art. 2426 del Codice Civile sono stati mantenuti inalterati rispetto a quelli adottati nell'esercizio precedente. Il Bilancio di esercizio, come la presente Nota integrativa e il rendiconto di gestione, sono stati re-datti in unità di Euro.

48

C R I T E R I D I V A L U T A Z I O N E A D O T T A T I Nella redazione del presente Bilancio sono stati applicati i criteri di valutazione previsti dall’art. 2426 del Codice Civile. In particolare: Immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali sono state iscritte al costo di acquisizione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione. I relativi importi sono stati esposti al netto delle quote di ammortamento, calcolate sistematica-mente con riferimento alle aliquote di seguito indicate, tenendo conto della loro residua possibilità di utilizzazione. Non vi sono state variazioni delle aliquote di ammortamento rispetto al precedente esercizio. Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono state iscritte in Bilancio al costo di acquisto. Tale costo è com-prensivo degli oneri accessori, nonché dei costi di diretta imputazione. Non vi sono state variazioni delle aliquote di ammortamento rispetto al precedente esercizio. Immobilizzazioni finanziarie Le immobilizzazioni finanziarie sono state valutate secondo il metodo del costo, comprensivo degli oneri accessori; il valore di iscrizione in bilancio è determinato sulla base del prezzo di acquisto. I crediti iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie sono stati iscritti sulla base del loro presumibile va-lore di realizzo. Crediti I crediti sono stati iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, Disponibilità liquide Nella voce trovano allocazione le disponibilità liquide di cassa, sia in Euro che in valuta estera, i valo-ri bollati e le giacenze monetarie risultanti dai conti intrattenuti dalla società con enti creditizi, tutti espressi al loro valore nominale, appositamente convertiti in valuta nazionale quando trattasi di conti in valuta estera. Ratei e risconti I ratei e risconti sono stati determinati secondo il principio della competenza temporale. Relativamente ai ratei e risconti pluriennali si è provveduto a verificare il mantenimento della origi-naria iscrizione e laddove necessario sono state operate le necessarie variazioni.

49

Fondi per rischi e oneri I fondi sono stati stanziati per coprire perdite o passività di natura determinata, di esistenza certa o probabile, delle quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non sono determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Nella valutazione di tali fondi sono stati rispettati i criteri generali di prudenza e competenza e non si è proceduto alla costituzione di fondi rischi generici privi di giustificazione economica. TFR Il fondo trattamento di fine rapporto corrisponde all'effettivo impegno dell’Associazione nei con-fronti di ciascun dipendente, determinato in conformità alla legislazione vigente ed in particolare a quanto disposto dall'art. 2120 c.c. e dai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali. Tale passività è soggetta a rivalutazione a mezzo di indici. Debiti I debiti sono espressi al loro valore nominale. Criteri di conversione dei valori espressi in valuta I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in Euro ai cambi storici del giorno in cui sono sorti. Le differenze di cambio realizzate in occasione del pagamento dei debiti e dell'incasso dei crediti in valuta estera sono imputate al conto economico. Per quanto concerne i crediti in valuta esistenti a fine esercizio è stata effettuata la loro conversione in Euro al cambio del giorno di chiusura del Bilancio. Contabilizzazione dei proventi e oneri I contributi e i proventi relativi ai progetti realizzati sono iscritti al conto economico nel momento in cui sono divenuti certi; vengono iscritti quali proventi i contributi già incassati e gli stessi vengono rapportati a fine anno alla durata del progetto tenendo anche conto delle spese realmente sostenu-te per determinarne la corretta competenza e nel rispetto del principio di correlazione; i contributi deliberati e non ancora riscossi vengono rilevati quali proventi limitatamente alla parte di progetto realizzata nell’anno. Per l’eventuale attività accessoria (commerciale), marginale, i ricavi e proventi sono iscritti al netto di resi, sconti ed abbuoni, nonché delle imposte direttamente connesse con la prestazione dei servizi, rimanendo la stessa finalizzata al raggiungimento degli obiettivi istituzionali. In particolare:

i ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti sulla base dell'avvenuta prestazione e in accordo con i relativi contratti. I ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione sono ricono-sciuti in proporzione all'avanzamento dei lavori;

i costi sono contabilizzati con il principio della competenza;

i proventi e gli oneri di natura finanziaria vengono rilevati in base al principio della compe-tenza temporale.

50

Imposte sul Reddito Per le Onlus l’esercizio dell’attività istituzionali non costituisce attività commerciale ai fini delle im-poste dirette. Tale norma fissata dal D.Lgs. 460/97 all’art. 12 (ex art. 150 del tuir) dispone inoltre che i proventi derivanti dall’esercizio delle attività direttamente connesse non concorrono a forma-re il reddito imponibile dell’Ente. Le attività connesse mantengono la loro natura di attività com-merciali, ma non concorrono alla formazione del reddito imponibile. L’art. 20 bis comma 1 lett. d) del D.P.R. 600/73, introdotto con il decreto 460/97 ha comunque sancito l’obbligo, limitatamente alle attività connesse, della tenuta delle scritture contabili previste dalle vigenti disposizioni fiscali per gli esercenti attività commerciali. Per quanto riguarda la tassazione ai fini IRAP dell’attività dell’Ente sono stati applicati i seguenti cri-teri: Per l’attività istituzionale, è operante il “metodo retributivo”. Tale metodo prevede la determina-zione della base imponibile quale somma dei seguenti valori:

ammontare della retribuzione annua spettante al personale dipendente da assumere in mi-sura pari all’ammontare imponibile ai fini previdenziali (art.49 TUIR);

ammontare delle erogazioni costituenti redditi assimilati a quello di lavoro dipendente (art.50 TUIR);

compensi per collaborazioni coordinate e continuative (art.50 comma 1, lettera c bis) del TUIR);

compensi per attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente (art.67 comma1, let-tera l) del TUIR);

L’IRAP dell'esercizio è stanziata in applicazione del principio di competenza.

51

RICLASSIFICAZIONI DEL BILANCIO E RENDICONTO FINANZIARIO Al fine di evidenziare in modo organico e strutturato le variazioni più significative delle voci di Bilan-cio si riportano i prospetti relativi alla situazione finanziaria ed economica della società, nonché il rendiconto finanziario per l'esercizio al 31/12/2016, determinato con il metodo indiretto.

Posizione finanziaria

Descrizione Eserci-zio pre-cedente

Variazione Esercizio corrente

a) Attività a breve Depositi bancari 259.059 189.529 448.588 Danaro ed altri valori in cassa 1.547 -552 995 Crediti finanziari entro i 12 mesi Altre attività a breve DISPONIBILITA' LIQUIDE E TITOLI DELL'ATTIVO CIRCOLANTE 260.606 188.977 449.583 b) Passività a breve Debiti verso banche (entro 12 mesi) 268.607 265.478 534.085 Debiti verso altri finanziatori (entro 12 mesi) Altre passività a breve DEBITI FINANZIARI A BREVE TERMINE 268.607 265.478 534.085 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI BREVE PERIODO -8.001 -76.501 -84.502 c) Attività di medio/lungo termine Crediti finanziari oltre i 12 mesi 473 473 Altri crediti non commerciali TOTALE ATTIVITA' DI MEDIO/LUNGO TERMINE 473 473 d) Passività di medio/lungo termine Debiti verso banche (oltre 12 mesi) 39.052 -39.052 Debiti verso altri finanz. (oltre 12 mesi) Altre passività a medio/lungo periodo TOTALE PASSIVITA' DI MEDIO/LUNGO TERMINE 39.052 -39.052 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI MEDIO E LUNGO TERMINE -39.052 39.525 473 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA -47.053 -36.976 -84.029

Conto economico riepilogativo

Descrizione Esercizio

precedente % sui ricavi

Esercizio corrente

% sui ricavi

Ricavi della gestione caratteristica 1.021.807 1.184.944 Acquisti e variazioni rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

1.052 0,10 635 0,05

Costi per servizi e godimento beni di terzi 831.017 81,33 721.049 60,85 VALORE AGGIUNTO 189.738 18,57 463.260 39,10 Ricavi della gestione accessoria 73.454 7,19 6.354 0,54 Costo del lavoro 239.946 23,48 360.105 30,39 Altri costi operativi 55.198 5,40 87.139 7,35 MARGINE OPERATIVO LORDO -31.952 -3,13 22.370 1,89 Ammortamenti, svalutazioni ed altri accantonamenti 346 0,03 40.000 3,38 RISULTATO OPERATIVO -32.298 -3,16 -17.630 -1,49 Proventi e oneri finanziari e rettif. di valore di attività fi-nanziarie

39.465 3,86 -14.306 -1,21

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 7.167 0,70 -31.936 -2,70 Imposte sul reddito 5.413 0,53 7.398 0,62 Utile (perdita) dell'esercizio 1.754 0,17 -39.334 -3,32

R E N D I C O N T O F I N A N Z I A R I O Si riporta in calce il Rendiconto Finanziario, come previsto dal Principio OIC n. 10, che fornisce in-formazioni utili per valutare la situazione finanziaria della società nell’esercizio di riferimento e in quello precedente. Il prospetto è stato elaborato con il metodo indiretto.

52

Rendiconto finanziario indiretto

Descrizione Esercizio rendicontato Esercizio precedente A) Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale (metodo indi-retto)

Utile (perdita) dell'esercizio -39.334 1.754 Imposte sul reddito 7.398 5.413 Interessi passivi/(attivi) 14.787 10.619 (Dividendi) (Plusvalenze)/Minusvalenze derivanti dalla cessione di attività

1) Utile (perdita) dell'esercizio prima d'imposte sul reddito, inte-ressi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione

-17.149 17.786

Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto con-tropartita nel capitale circolante netto

Accantonamenti ai fondi Ammortamenti delle immobilizzazioni 346 Svalutazioni per perdite durevoli di valore Altre rettifiche in aumento/(in diminuzione) per elementi non monetari

17.193 11.751

- Accantonamenti TFR 17.193 11.751 - Altri rettifiche in aum./(diminuz) Totale rettifiche per elementi non monetari che non hanno avu-to contropartita nel capitale circolante netto

17.193 12.097

2) Flusso finanziario prima delle variazioni del ccn 44 29.883 Variazioni del capitale circolante netto

Decremento/(Incremento) delle rimanenze Decremento/(Incremento) dei crediti vs clienti -7.751 148.555 Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori 31.695 18.449 Decremento/(Incremento) ratei e risconti attivi -11.192 -8.606 Incremento/(Decremento) ratei e risconti passivi -17.764 26.546 Altri decrementi/(Altri incrementi) del capitale circolante netto -11.006 124.193 Totale variazioni del capitale circolante netto -16.018 309.137

3) Flusso finanziario dopo le variazioni del ccn -15.974 339.020 Altre rettifiche

Interessi incassati/(pagati) -14.787 -10.619 (Imposte sul reddito pagate) -4.274 -9.490 Dividendi incassati (Utilizzo dei fondi) -15.472 -69.528 Altri incassi/(pagamenti) -10.198 - (Pagamento TFR) -12.076 - Altri 1.878 Totale altre rettifiche -34.533 -99.835

Flusso finanziario della gestione reddituale (A) -50.507 239.185 B) Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento

Immobilizzazioni materiali (Flussi da investimenti) 8.988 -6.344 Flussi da disinvestimenti

Immobilizzazioni finanziarie (Flussi da investimenti) 5.022 Flussi da disinvestimenti

Flusso finanziario dell'attività di investimento (B) 14.010 -6.344 C) Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento

Mezzi di terzi Incremento/(Decremento) debiti a breve verso banche 265.478 -212.549 Accensione finanziamenti -39.052 39.052 - Verso terzi -39.052 39.052 (Rimborso finanziamenti)

Mezzi propri Aumento di capitale a pagamento (Rimborso di capitale a pagamento) (diminuzione di capitale) -952 Cessione/(Acquisto) di azioni proprie (Dividendi e acconti su dividendi pagati) 0

53

Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C) 225.474 -173.497 Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A+/-B+/-C) 188.977 59.344 Depositi bancari 259.059 201.262 Assegni Cassa 1.547 Disponibilità liquide a inizio esercizio 260.606 201.262 Depositi bancari 448.588 259.059 Assegni Cassa 995 1.547 Disponibilità liquide a fine esercizio 449.583 260.606

INFORMAZIONI SULLE VOCI DI BILANCIO Di seguito viene fornita un'analisi delle voci di Bilancio, nel rispetto del contenuto previsto dall'art. 2427 del Codice Civile. STATO PATRIMONIALE ATTIVO IMMOBILIZZAZIONI Immobilizzazioni materiali La composizione delle immobilizzazioni materiali e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio sono evidenziate nel seguente prospetto.

Voce di bilancio Saldo iniziale Incrementi Decrementi Saldo finale Altri beni 9.284 8.988 296 - Mobili e arredi - Macchine di ufficio elettroniche 9.284 8.988 296 - Autovetture e motocicli - Automezzi - Beni diversi dai precedenti Arrotondamento Totali 9.284 8.988 296

Le immobilizzazioni materiali, al netto del fondo ammortamento, risultano pari ad Euro 296 (Euro 9.284 alla fine dell'esercizio precedente). Nel seguente prospetto si fornisce un dettaglio della voce di Bilancio "Altri beni", con indicazione dei movimenti intervenuti nelle singole componenti.

Descrizione Mobili e

arredi Macchine di uffi-cio elettroniche

Autovetture e motocicli

Automezzi Beni div

dai prec.ti

Arrot Totale Altre immob.zioni

Costo storico 111.305 72.381 920 -1 184.605 Fondo amm.to iniz. 107.466 66.934 920 1 175.321 Arrotondamento Saldo a inizio esercizio 3.839 5.447 -2 9.284 Acquisizioni dell'esercizio Cessioni/decrementi dell'es.: Costo storico

3.839 5.497

9.336

Cessioni/decrementi dell'es.: F.do amm.to

346

346

Arrotondamento 2 Saldo finale 296 296

Immobilizzazioni finanziarie La voce immobilizzazioni finanziarie è composta da partecipazioni, crediti di natura finanziaria, titoli e azioni proprie, come evidenziato nel prospetto che segue:

Voci di bilancio Saldo

iniziale Incrementi Decrementi

Saldo finale

54

Voci di bilancio Saldo

iniziale Incrementi Decrementi

Saldo finale

Partecipazioni in: d) Altre imprese 5.495 5.495 0 Crediti verso: Arrotondamento Totali 5.495 5.495 0

Di seguito si forniscono informazioni e prospetti di dettaglio delle singole voci. Partecipazioni, altri titoli e azioni proprie La partecipazione nella Banca Etica iscritta al 31/12/2015 per € 5.495 è stata ceduta nel corso dell’anno 2016.

ATTIVO CIRCOLANTE

Variazioni dei crediti iscritti nell'attivo circolante

Di seguito viene evidenziata la composizione, la variazione e la scadenza dei crediti presenti nell'at-tivo circolante (art. 2427, punti 4 e 6 del Codice Civile).

Valore di inizio

esercizio Variazione nell'e-

sercizio Valore di fine

esercizio Quota scadente entro l'esercizio

Quota scadente oltre l'esercizio

Crediti verso clienti iscritti nell'attivo circolante

612.647 7.751 620.398 620.398

Crediti tributari iscritti nell'at-tivo circolante

2.952 -2.952

Attività per imposte anticipate iscritte nell'attivo circolante

Crediti verso altri iscritti nell'attivo circolante

3.000 3.000 3.000

Totale crediti iscritti nell'atti-vo circolante

618.599 4.799 623.398 623.398

Suddivisione dei crediti iscritti nell'attivo circolante per area geografica I crediti dell’attivo circolante sono così ripartiti in base alle aree geografiche di operatività del sog-getto debitore (art. 2427, punto 6 del Codice Civile):

Italia Europa Resto del Mon-

do Totale

Crediti verso clienti iscritti nell'attivo circolante 169.049 11.404 439.945 620.398 Crediti tributari iscritti nell'attivo circolante Attività per imposte anticipate iscritte nell'attivo circolante Crediti verso altri iscritti nell'attivo circolante 3.000 3.000 Totale crediti iscritti nell'attivo circolante 172.049 11.404 439.945 623.398

Si fornisce, infine, un dettaglio delle voci di credito più significative. Crediti verso clienti (Enti)

Descrizione Esercizio precedente Esercizio corrente Variazione Crediti v/clienti Italia 1.200 -1.200 Crediti v/clienti extra UE 168.358 201.050 32.692

55

Crediti v/Enti UE 11.404 11.404 Crediti v/sedi decentrate 147.502 87.382 -60.120 Crediti v/altre associazioni 47.262 125.537 78.275 Crediti v/ Ente MAE 112.711 112.711 Crediti diversi 23.877 47.794 23.917 Crediti v/enti esteri 112.268 79.540 -32.728

f.do svalutazione crediti -11.935 -45.020 -33.085 Arrotondamento Totale crediti verso clienti 612.647 620.398 7.751

Crediti tributari

Descrizione Esercizio precedente Esercizio corrente Variazione Altri crediti tributari 2.952 0 -2.952 Arrotondamento Totali 2.952 0 -2.952

Altri crediti

Descrizione Esercizio precedente Esercizio corrente Variazione a) Crediti verso altri esig. entro esercizio 3.000 3.000 Altri crediti: - crediti v/associati 3.000 3.000 b) Crediti verso altri esig. oltre esercizio 0 0 Totale altri crediti 3.000 3.000

L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore di presunto realizzo è stato ottenuto me-diante apposito fondo svalutazione crediti che ha subito, nel corso dell'esercizio, le seguenti movi-mentazioni:

Descrizione Saldo iniziale Utilizzi Accantonamenti Saldo finale F.do svalutazione crediti dell'attivo circolante 11.935 11.935 45.020 45.020

Il fondo sv. Crediti rappresenta circa il 10% dei crediti vantati verso clienti esteri per i quali ci può essere un rischio riscossione. Il fondo è stato alimentato in parte da un accantonamento di € 40.000 ed in parte destinando € 5.020 provenienti dal fondo rischi accantonato negli anni precedenti per cause legali per la parte residua dopo la copertura dei rischi concretizzatisi nell’anno.

Variazioni delle disponibilità liquide

Il saldo come sotto dettagliato rappresenta l'ammontare e le variazioni delle disponibilità monetarie esistenti alla chiusura dell'esercizio (art. 2427, punto 4 del Codice Civile).

Valore di inizio esercizio Variazione nell'esercizio Valore di fine esercizio Depositi bancari e postali 259.059 189.529 448.588 Assegni Denaro e altri valori in cassa 1.547 -552 995 Totale disponibilità liquide 260.606 188.977 449.583

RATEI E RISCONTI ATTIVI

La composizione e le variazioni della voce in esame sono così dettagliate (art. 2427, punto 7 del Co-dice Civile):

56

Valore di inizio esercizio Variazione nell'esercizio Valore di fine esercizio Ratei attivi Risconti attivi 10.918 11.192 22.110 Totale ratei e risconti attivi 10.918 11.192 22.110

Descrizione Esercizio precedente Esercizio corrente Variazione

Risconti attivi: 10.918 22.110 11.192 - Costi su progetti comp. a. suc-

cessivo 10.918 22.110 11.192

Ratei attivi: Totali 10.918 22.110 11.192

I risconti attivi sono relativi dalla corretta imputazione dei costi ai fondi provenienti da Enti finanzia-tori per progetti di durata ultra annuale. In questi ambiti il ricavo viene rilevato nel momento in cui il finanziamento diventa disponibile e liquido. Di conseguenza, nel caso in cui l’Associazione sostiene i costi prima che vengano erogate le tranche risultanti dai decreti di approvazione dei progetti plu-riennali, in ossequio alla corretta applicazione del principio di correlazione costi/ricavi, le suddette spese vengono rinviate, con la tecnica dei risconti, all’esercizio nel quale i contributi sono erogati trovandone così la copertura.

STATO PATRIMONIALE - PASSIVO

Patrimonio Netto Il Patrimonio Netto esistente alla chiusura dell'esercizio è pari a Euro 55.412 e ha registrato le se-guenti movimentazioni (art. 2427, punto 4 del Codice Civile).

Valore di

inizio eser-cizio

Destinazione del risultato dell'e-sercizio precedente

Altre variazioni Risultato d'e-

sercizio

Valore di fine eserci-

zio Attribuzione di

dividendi Altre destina-

zioni Incr.ti Decr.i Riclas.

Capitale Altre riserve: Avanzi di patri-monio es. prec.

97.987 8.969 8.166

98.790

Totale altre ri-serve

97.987 8.969 8.166

98.790

Utile (perdita) dell'esercizio

1.754 1.754 -39.334 -39.334

Totale patri-monio netto

99.741 1.754 8.969 8.166 -39.334 59.455

La composizione e la movimentazione delle singole voci è rappresentata dalla seguente tabella (art. 2427, punto 4 del Codice Civile).

Descrizione Saldo

iniziale Utilizzi Altre variazioni

Saldo finale

Rischi diversi 15.472 15.472 0 0 Totali 15.472 15.472 0 0

Il Fondo rischi iniziale di € 15.000, accantonato nell’esercizio precedente per far fronte all’unica cau-sa di lavoro, è stato utilizzato a seguito dell’estinzione della relativa causa, il residuo di € 5.020 è sta-to destinato al fondo svalutazione crediti a copertura del relativo rischio. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Il fondo accantonato rappresenta l'effettivo debito della società al 31/12/2016 verso i dipendenti in forza a tale data, al netto degli anticipi corrisposti.

57

La formazione e le utilizzazioni sono dettagliate nello schema che segue (art. 2427, punto 4 del Co-dice Civile).

Valore di

inizio eserci-zio

Accant.to nell'e-sercizio

Utilizzo nell'e-sercizio

Altre varia-zioni

Totale varia-zioni

Valore di fine esercizio

Trattamento di fine rapporto lavoro sub.to

44.422 17.193 17.193 61.615

DEBITI

Variazioni e scadenza dei debiti La composizione dei debiti, le variazioni delle singole voci, e la suddivisione per scadenza sono rap-presentate nel seguente prospetto (art. 2427, punto 4 del Codice Civile).

Valore di ini-zio esercizio

Variazione nell'e-sercizio

Valore di fine esercizio

Quota scaden-te entro l'eser-

cizio

Quota scaden-te oltre l'eser-

cizio

Di cui di dura-ta residua su-

periore a 5 anni

Debiti verso banche 307.659 226.426 534.085 534.085 Debiti verso fornitori 136.917 31.695 168.612 168.612 Debiti tributari 30.922 42.266 73.188 73.188 Debiti verso istituti di previdenza e di sicu-rezza sociale

10.336 22.183 32.519 32.519

Altri debiti 207.597 -75.283 132.314 132.314 Totale debiti 693.431 247.287 940.718 940.718

Debiti verso banche

Descrizione Esercizio precedente Esercizio corrente Variazione a) Debiti verso banche esig. entro esercizio 268.607 534.085 265.478 Conti correnti passivi 244.312 495.033 250.721 Mutui 24.294 39.052 14.758 Altri debiti: - altri 1 -1 b) Debiti verso banche esig. oltre esercizio 39.052 -39.052 Mutui 39.052 -39.052 - altri Totale debiti verso banche 307.659 534.085 226.426

Debiti verso fornitori

Descrizione Esercizio precedente Esercizio corrente Variazione a) Debiti v/fornitori entro l'esercizio 136.917 168.612 31.695 Fornitori entro esercizio: 121.082 127.684 6.602 Fornitori sede decentrate 31.484 54.414 22.930 Fornitori sede principale 89.598 73.270 -16.328 - altri Fatture da ricevere entro esercizio: 15.835 40.928 25.093 15.835 40.928 25.093 - altri Arrotondamento b) Debiti v/fornitori oltre l'esercizio Fornitori oltre l'esercizio: Fatture da ricevere oltre esercizio: Arrotondamento Totale debiti verso fornitori 136.917 168.612 31.695

Debiti tributari

Descrizione Esercizio precedente Esercizio corrente Variazione Debito IRPEF/IRES

58

Debito IRAP 9.353 12.477 3.124 Erario c.to IVA 786 -786 Erario c.to ritenute dipendenti 10.892 19.539 8.647 Erario c.to ritenute professionisti/collaboratori 7.295 13.194 5.899 Debiti per altre imposte 2.596 27.978 25.382 Arrotondamento Totale debiti tributari 30.922 73.188 42.266

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

Descrizione Esercizio precedente Esercizio corrente Variazione Debito verso Inps 9.457 31.437 21.980 Debiti verso Inail 878 1.082 204 Arrotondamento 1 -1 Totale debiti previd. e assicurativi 10.336 32.519 22.183

Altri debiti

Descrizione Esercizio precedente Esercizio corrente Variazione a) Altri debiti entro l'esercizio 207.597 132.314 -75.283 Debiti verso dipendenti/assimilati 11.968 46.198 34.230 Altri debiti: Enti Unione europea - altri 195.629 86.116 -109.513 b) Altri debiti oltre l'esercizio Altri debiti: Totale Altri debiti 207.597 132.314 -75.283

Suddivisione dei debiti per area geografica

Si fornisce, inoltre, un prospetto informativo sulla ripartizione dei debiti in base alle aree geografi-che di operatività del soggetto creditore.

Italia Europa Resto del Mondo

Totale

Debiti verso banche 534.085 534.085 Acconti Debiti verso fornitori 114.198 54.414 168.612 Debiti tributari 45.210 27.978 73.188 Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

32.519 32.519

Altri debiti 65.211 67.103 132.314 Totale debiti 791.223 67.103 82.392 940.718

Ratei e risconti passivi

Si fornisce l'indicazione della composizione e dei movimenti della voce in esame (art. 2427, punto 7 del Codice Civile).

Valore di inizio esercizio Variazione nell'esercizio Valore di fine esercizio Ratei passivi 21.074 10.588 31.662 Risconti passivi 30.762 -28.352 2.410 Totale ratei e risconti passivi 51.836 -17.764 34.072

Descrizione Esercizio precedente Esercizio corrente Variazione

Risconti passivi: 30.762 2.410 -28.352 - Ricavi per progetti esigibili a.s. 30.762 2.410 -28.352 - altri Ratei passivi: 21.074 31.662 10.588 - ratei passivi dipendenti 21.074 31.662 10.588 Totali 51.836 34.072 -17.764

59

NOTA INTEGRATIVA CONTO ECONOMICO

Valore della produzione

Si fornisce l'indicazione della composizione del valore della produzione, nonché le variazioni inter-venute nelle singole voci, rispetto all'esercizio precedente:

Descrizione Esercizio precedente Esercizio corrente Variazione Var. % Ricavi vendite e prestazioni 1.021.807 1.184.944 163.137 15,97 Altri ricavi e proventi 73.454 6.354 -67.100 -91,35 Totali 1.095.261 1.191.298 96.037

Nella voce Altri ricavi sono stati inclusi i proventi straordinari secondo le ultime disposizioni dei principi contabili. Relativamente all’importo dell’esercizio precedente la parte straordinaria è pari ad € 73.454, mentre la parte straordinaria dell’esercizio in corso è pari ad € 6.354.

Suddivisione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni per categoria di attività

Conformemente alle disposizioni di cui al punto 10) dell'art. 2427, si fornisce l'indicazione della ri-partizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni per categoria di attività.

Categoria di attività esercizio precedente esercizio corrente Variazione Contributi da Enti Gov. Italia Progetti 15.193 15.193 Contributi da EE.LL. Italia progetti 30.419 24.832 -5.587 Contributi da Privati e Altri - Italia Progetti 5.488 2.560 -2.928 Contributi da Enti Uuropei per Progetti Contributi da Enti Gov. Esteri per Progetti 663.161 1.021.501 358.340 Contributi da Privati e Altri esteri per progetti 293.235 116.634 -176.601 Raccolta fondi e Donazioni e altri 29.504 4.224 -25.280 Totale 1.021.807 1.184.944 163.137

Di seguito in dettaglio la composizione delle singole voci sopra richiamate.

Contributi da Enti Gov. Italia per progetti Esercizio

precedente Esercizio corrente

Contributi da Enti Gov. Italia Salute e formazione 0 15.193 Contributi da Enti Gov. Italia Salute 0 0 Totali 0 15.193

Contributi da EE.LL Italia per progetti Esercizio

precedente Esercizio corrente

Progetti settore Sviluppo partecipativo -formazione 0 0 Progetti settore Gender Empowerment 16.311 9.070 Progetti settore Gender Empowerment -formazione 14.108 15.762 Totali 30.419 24.832

Contributi da Privati e Altri Italia per progetti Esercizio

precedente Esercizio corrente

Progetti settore Sviluppo partecipativo -formazione 5.488 2.560 Progetti settore Ambiente formazione 0 0 Progetti settore Gender Emp.Form 0 0 Totali 5.488 2.560

Contributi da Enti privati esteri per progetti Esercizio

precedente Esercizio corrente

Progetti settore Salute Formazione Perù/Bolivia 217.426 68.974 Progetti Salute Formazione 0 0

60

Progetti Sviluppo part. Formazione 0 32.692 Progetti settore Ambiente Formazione 75.809 14.967 Progetti settore Gender Empowerment -formazione 0 0 Totali 293.235 116.634

Contributi da Enti governativi esteri per progetti Esercizio

precedente Esercizio corrente

Progetti settore Salute Formazione Perù/Bolivia 481.046 812.077 Progetti settore Ambiente Formazione 162.439 192.439 Progetti settore Salute Formazione 19.676 16.985 Totali 663.161 1.021.501

Proventi –raccolta fondi, donazioni e quote associative e altro Esercizio

precedente Esercizio corrente

Raccolta fondi 5 x 1000 0 811 Donazioni Italia 20 634 Raccolta fondi 244 0 Donazioni estere 7.249 0 Contributi servizio civile 0 0 Altri ricavi 21.761 2.778 Quote associative 50 0 Totali 29.504 4.223

COSTI DELLA PRODUZIONE

Nel prospetto che segue viene evidenziata la composizione e la movimentazione della voce "Costi

della produzione".

Descrizione Esercizio precedente Esercizio corrente Variazione Var. % Per materie prime, suss.di consumo e merci 1.052 635 -417 -39,64 Per servizi 817.657 691.976 -125.681 -15,37 Per godimento di beni di terzi 13.360 29.073 15.713 117,61 Per il personale: a) salari e stipendi 141.415 213.288 71.873 50,82 b) oneri sociali 40.769 57.199 16.430 40,30 c) trattamento di fine rapporto 11.751 17.193 5.442 46,31 d) trattamento di quiescenza e simili e) altri costi 46.011 72.425 26.414 57,41 Ammortamenti e svalutazioni: a) immobilizzazioni immateriali b) immobilizzazioni materiali 346 -346 -100,00 d) svalut.ni crediti att. circolante 40.000 40.000 Oneri diversi di gestione 55.198 87.139 31.941 57,87 Arrotondamento Totali 1.127.559 1.208.928 81.369

La voce “oneri diversi di gestione” comprende tutti i costi derivanti dalla gestione accessoria (com-merciale), gli oneri di supporto generale come classificati nel rendiconto gestionale, oneri da raccol-ta Fondi, oneri per le donazioni oltre ad imposte e tasse. Queste voci nel Rendiconto sono comun-que classificate come previsto dalle linee Guida del Consiglio dell’Agenzia per le Onlus. Si riporta il dettaglio:

Oneri diversi di gestione Esercizio

precedente Esercizio corrente

Oneri Supporto generale 41.401 52.742 Perdita su crediti 0 41.498 Oneri diversi 6.380 1.530

61

Altre imposte 557 18 Tassa rifiuti 1.883 1.184 Sopravvenienze passive 4.977 2.102 Totali 55.198 99.074

Secondo i nuovi principi contabili la parte straordinaria del conto economica deve essere gestita tra gli oneri e proventi di gestione o nella parte finanziaria se ha la medesima natura. Sono stati riporta-ti nel conto oneri di gestione oneri straordinari per € 2.102.

Ripartizione degli interessi e altri oneri finanziari per tipologia di debiti

Conformemente alle disposizioni di cui al punto 12) dell'art. 2427 del Codice Civile si fornisce il det-taglio relativo all'ammontare degli interessi e degli altri oneri finanziari relativi a prestiti obbligazio-nari, a debiti verso banche ed altri.

Interessi e altri oneri finanziari Debiti verso banche 13.646 Altri 1.143 Totale 14.789

Si riporta, inoltre, un dettaglio relativo alla composizione della voce C.16.d) Proventi diversi dai pre-cedenti.

Descrizione Controllate Collegate Controllanti Altre Totale Interessi bancari e postali 2 2 Arrotondamento Totali 2 2

Imposte sul reddito d'esercizio

La composizione della voce del Bilancio "Imposte sul reddito dell'esercizio" è esposta nella seguente

tabella:

Descrizione Esercizio precedente Esercizio corrente Variazione Var.% Imposte correnti 5.413 7.398 1.985 36.67% Totali 5.413 7.398 1.985

ALTRE INFORMAZIONI

L’Associazione non governativa CESTAS (Onlus di diritto) nonché Ente di Formazione opera nel set-tore della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo ed in particolare la sua attività è diretta agli in-terventi in campo sanitario, all’educazione sanitaria, ai processi e percorsi didattico formativi. Da anni l’attività dell’ONG si è estesa anche all’ambiente, al welfare ed in generale alla formazione. Si ricorda inoltre agli associati che il CESTAS in data 15/03/2011, con Comunicazione della Prefettura di Bologna prot. 681/10/area IV bis, ha ottenuto l’iscrizione nel Registro delle Persone Giuridiche, inoltre nel febbraio 2015 è stata iscritta nel registro delle ONLUS. ORGANO AMMINISTRATIVO

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Segue l’elenco delle persone con compiti di direzione nell’Ente: L’Organizzazione non governativa C.E.S.T.AS amministrata dal seguente consiglio di amministrazio-ne: Alberti Uber Antonio - Presidente Consiglio di Amministrazione Nada Karaivanova - Consigliere Abraham Dario Francisco Munizaga Montecinos - Consigliere Jaime Alfonso Sepulveda Cisternas - Consigliere Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente ALBERTI UBER ANTONIO

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Contatti SITO WEB CESTAS www.cestas.org SEDE CENTRALE Via Ranzani 13/5/F, 40127 Bologna Tel. +39 051 25 50 53 Fax +39 051 42 11 317 [email protected] [email protected] SEDE MARCHE Via G. Agnelli 6, 60027 Osimo (AN) Tel. +39 345 46 23 355 [email protected] SEDE BOLIVIA Av. Sanchez Lima, 2206 esq. Fernando Guachalla M-1, Of. 1 Zona Sopocachi, La Paz – Bolivia Tel. +591 800 102 444 Tel./Fax +591 2 211 09 44 [email protected]

DIPARTIMENTO ECUADOR Referente Michela Glorio [email protected] DIPARTIMENTO AFRICA Namibia, Malawi, Sud Africa, Nord Africa-Egitto Referente Nada Karaivanova [email protected] DIPARTIMENTO ASIA e BALCANI Libano, Pakistan Referente Nada Karaivanova [email protected] SEDE ALBANIA Rr. Themistokli Gërmenji P. Pegaso, K.7, Ap.30 1010 Tiranë Cel. 06962 70355 [email protected]

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