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 OSCILLAZIONI TORSIONALI Introduzione Come è noto, per un corpo di dimensione estesa vincolato a ruotare attorno ad un asse (volano), vale la seguente relazione tra l'accelerazione angolare ed il momento della forze esterne agenti attorno all'asse di rotazione θ C θ C J 2 t θ d d 2 ⎛  ⎝  ⎞   ⎠ C := dove: θ = angolo di rotazione del volano attorno al suo asse C = momento delle forze esterne attorno all'asse di rotazione J = momento di inerzia del volano attorno all'asse di rotazione, dato da: J V v ρ  r 2 ⌠  d := in cui: V = volume del corpo  ρ = densità  r = distanza dall'asse di rotazione dell'elemento di volume Volano con albero incastrato ad un estremo Si consideri adesso un volano, posto ad uno dei due estremi di un albero privo di massa, vincolato all'altro estremo con un incastro. θ  Se si sposta il volano dalla sua posizione di equilibrio imprimendogli una rotazione attorno all'asse della trave, quest'ultima reagirà applicando al volano stesso una coppia di reazione data da: C k θ θ := dove: θ = angolo di rotazione

Oscillazioni torsionali

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OSCILLAZIONI TORSIONALI

Introduzione 

Come è noto, per un corpo di dimensione estesa vincolato a ruotare attorno ad un asse (volano),

vale la seguente relazione tra l'accelerazione angolare ed il momento della forze esterne agentiattorno all'asse di rotazione

θ

C

θ

CJ

2t

θd

d

2⎛ 

 

⎝ 

 ⎞

 

 ⎠C:=

dove:

θ = angolo di rotazione del volano attorno al suo asse

C = momento delle forze esterne attorno all'asse di rotazione

J = momento di inerzia del volano attorno all'asse di rotazione, dato da:

J

V

vρ r2

⋅⌠ ⎮⌡

d:=

in cui: V = volume del corpo

  ρ = densità

r = distanza dall'asse di rotazione dell'elemento di volume

Volano con albero incastrato ad un estremo 

Si consideri adesso un volano, posto ad uno dei due estremi di un albero privo di massa,

vincolato all'altro estremo con un incastro.

θθ

Se si sposta il volano dalla sua posizione di equilibrio imprimendogli una rotazione attorno

all'asse della trave, quest'ultima reagirà applicando al volano stesso una coppia di reazione data

da:

C k θ− θ⋅:=

dove: θ = angolo di rotazione

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kθ = rigidezza torsionale dell'albero;

Nel caso di albero a sezione circolare piena di diametro d costante e lunghezza totale L risulta,

come noto dalla teoria delle travi elastiche:

k θG Jp⋅

L:=

con Jp = momento di inerzia polare della sezione

G = modulo di taglio del materiale dell'albero

θ

- kθ θ

kθ θ

θ

- kθ θ

kθ θ

Se adesso il volano viene lasciato libero, per esso varrà la seguente equazione di equilibrio

dinamico:

J2

t

θd

d

2⋅ k θ− θ⋅:=

J2

t

θd

d

2

⋅ k θ θ⋅+ 0:=

L'equazione differenziale trovata può essere facilmente risolta ponendo:

θ t( ) Θ cos ω t⋅( )⋅:=

2t

θd

d

2

Θ− ω2⋅ cos ω t⋅( )⋅:=

Sostituendo si ottiene:

J− Θ⋅ ω2

⋅ cos ω t⋅( )⋅ k θ Θ⋅ cos ω t⋅( )⋅+ 0:=

semplificando e raccolgiendo a fattor comune Θ:

Θ k θ J ω

2

⋅−⋅ 0:=

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Questa equazione può essere soddisfatta per valori non nulli di Θ se e solo se :

ωk θ

J:= ωn=

Il volano, disturbato dalla sua posizione di equilibrio, inizia quindi ad oscillare con legge del moto

data da :

θ t( ) Θ cos ωn t⋅( )⋅:=

θ(t)=Θ cos(ωnt)θ(t)=Θ cos(ωnt)

Analogamente al caso del sistema massa-molla, anche in questo caso le oscillazioni sono

possibili solo per una particolare pulsazione detta pulsazione propria (o naturale) torsionaledel sistema.

Allo stesso modo dell'oscillatore armonico lineare ad 1 g.d.l., anche l'oscillatore torsionale può

andare incontro a fenomeni di amplificazione dinamica del moto e di risonanza se assoggettato

ad una coppia esterna periodica, che funge da forzante.

Coppia di volani connessi da albero 

E' interessante studiare poi il caso di due volani connessi da un albero, che può ritersi

rappresentativo, almeno in prima approssimazione, del sistema costituito da un motore e da un

utilizzatore collegati tra loro.

θ1

θ2

J1

J2

θ1

θ2

J1

J2

Se immaginiamo che i due volani, ad un certo istante, mostrino ciasuno una propria rotazione

misurata a partire dalla condizione di equilibrio, è possibile scrivere, per ciascuno di essi, una

equazione di equilibrio dinamico:

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J1 2t

θ1d

d

2

⋅ k θ θ1 θ2−( )⋅+ 0:=

J2 2t

θ2dd

2

⋅ k θ θ2 θ1−( )⋅+ 0:=

Assumendo come legge di rotazione nel tempo:

θ1 t( ) Θ 1 cos ω t⋅( )⋅:=

θ2 t( ) Θ 2 cos ω t⋅( )⋅:=

da cui:

2t

θ1 t( )d

d

2

ω2

− Θ 1⋅ cos ω t⋅( )⋅:=

2t

θ2 t( )d

d

2

ω2

− Θ 2⋅ cos ω t⋅( )⋅:=

Sostituendo nelle equazioni di equilibrio, si ottiene poi:

J

1

− ω2

⋅ Θ1

⋅ cos ω t⋅( )⋅ k 

θΘ

1

cos ω t⋅( )⋅ Θ2

cos ω t⋅( )⋅−

( )⋅+ 0:=

J2− ω2

⋅ Θ 2⋅ cos ω t⋅( )⋅ k θ Θ2 cos ω t⋅( )⋅ Θ 1 cos ω t⋅( )⋅−( )⋅+ 0:=

Semplificando e risolvendo per le ampiezze di oscillazione:

k θ J1 ω2

⋅− Θ1⋅ k θ Θ2⋅− 0:=

k θ− Θ1⋅ k θ J2 ω2

⋅− Θ2⋅+ 0:=

Il sistema è lineare ed omogeneo, per cui ha soluzione non banale solo se ildeterminante della

materice dei coefficienti risulta pari a 0:

k θ J1 ω2

⋅− k θ J2 ω2

⋅−⋅ k θ2

− 0:=

k θ2

k θ J1⋅ ω2

⋅− k θ J2⋅ ω2

⋅− J1 J2⋅ ω4

⋅+ k θ2

− 0:=

J1 J2⋅ ω

4

⋅ k θ J1 J2+( )⋅ ω

2

⋅− 0:=

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da cui:

ω0 0:= soluzione corrispondente all'albero fermo

ωn

k θ J1 J2+( )⋅

J1 J2⋅:=

Anche il sistema costituito da due volani può quindi oscillare con una propria pulsazione di

valore particolare. Sostituendo nelle equazioni di equilibrio il valore di ωn trovato si ottiene:

k θ J1

k θ

J1 J2⋅⋅ J1 J2+( )⋅−

 

 

⎦Θ 1⋅ k θ Θ 2⋅− 0:=

θJ

1⋅ Θ

1⋅ k 

θ− J

2⋅ Θ

2⋅:=

da cui:

Θ2

Θ1

J1

J2

−:=

per cui i due volani oscillano in direzione opposta e con ampiezze inversamente

proporzionali ai rispettivi momenti di inerzia

θ2(t)=Θ2 cos(ωnt)

J1

J2

θ1(t)=Θ1 cos(ωnt)

θ2(t)=Θ2 cos(ωnt)

J1

J2

θ1(t)=Θ1 cos(ωnt)

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ESEMPIO APPLICATIVO

Un motore è collegato, tramite un albero elastico a sezione tubolare, ad un ventilatore.

Calcolare la prima frequenza propria torsionale del sistema e la corrispondente velocità critica di

rotazione in giri/1'.Si assumano le seguenti ipotesi

asse motore, asse elica e giunti torsionalmente rigidi•momento di inerzia del mozzo e dell'albero trascurabili•

da

     s     a

L L     p

      D

A

A

            B B

Sez. A-A

Wp     s     p

Sez. B-B

d

 

a

     s     a

L L     p

      D

A

A

            B B

Sez. A-A

Wp     s     p

Sez. B-B

DATI

da 15 mm⋅:= L 3000 mm⋅:= sa 1 mm⋅:=

D 40 mm⋅:=

Lp 800 mm⋅:= Wp 80 mm⋅:= sp 5 mm⋅:=

Jm 0.8 kg⋅ m2

⋅:=

ρ 7850kg

m3

⋅:= densità materiale pale (acciaio)

E 80000 MPa⋅:= modulo elastico materiale albero di trasmssione (alluminio)

ν 0.3:= Coefficiente di Poisson

MOMENTO DI INERZIA DELL'ELICA

Si calcola il momento di inerzia dell'elica, ipotizzando trascurabili i contributi del mozzo e

dell'albero e considerando quindi il solo contributo delle pale.

Il momento di inerzia della singola pala è dato da:

JpV

vρ r2

⋅⌠ ⎮⌡

d

⎛ 

 

⎝ 

 ⎞

 

 ⎠:=

dove r è la distanza dall'asse di rotazione del volumetto elementare dv, e l'integrale è esteso

all'intero volume di una singola pala.

Nel caso specifico, si può ottenere il momento d'inerzia del ventilatore come il triplo del

momento della singola pala:

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Jv 3

D

2

D

2Lp+

rρ Wp⋅ sp⋅ r2

⌠ ⎮⎮

⎮⌡

d

⎛ 

⎜⎜⎝ 

 ⎞

⎟⎟ ⎠

:=

 

Jv

1.731 kg m2

⋅=

RIGIDEZZA TRASMISSIONE

Nelle ipotesi fatte, l'unico elemento deformabile della trasmissione risulta essere l'albero cavo

intermedio. Dalla teoria delle travi soggette a torsione si ha:

GE

2 1 ν+( )⋅:= G 3.077 10

4× MPa=

J0 π32

da4 da 2sa−( )4−⋅:=

k θG J0⋅

L:= k θ 22.217 N m⋅=

CALCOLO PULSAZIONE PROPRIA

La pulsazione propria torsionale del sistema costituito dai due volani connessi dall'albero di

trasmissione è data da:

ωn

k θ Jm Jv+( )⋅

Jm Jv⋅:=

 

ωn 6.3721

s=

La corrispondente velocità di rotazione dell'albero in giri al minuto è data da:

nm

ωn

2 π⋅60⋅:=

nm 3.651 103

×1

min=