23
Allegato 1_rev0_03/03/2014_ Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave – Shock Settico dell’Adulto – cod. az. 01523PDTA02 1 di 23 STAFF DIREZIONE SANITARIA PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto: elenco delle possibili diagnosi infermieristiche e dei problemi collaborativi MODELLO FUNZIONALE DIAGNOSI INFERMIERISTICHE DEFINIZIONE CARATTERISTICHE DEFINENTI (segni e sintomi presenti nel paziente all’accertamento) FATTORI CORRELATI O DI RISCHIO (cause del problema) Modello Nutrizionale/ metabolico Compromissione dell’integrità tessutale reale rischio di Rischio di infezione reale rischio di Stato nel quale la persona è soggetta, o rischia di essere soggetta, a danni dei tessuti o delle mucose Stato in cui l'organismo è a rischio di essere invaso da agenti opportunistici o patogeni (virus, miceti, batteri, protozoi o altri parassiti), da fonti endogene o esogene. Maggiori (devono essere presenti) Alterazione delle caratteristiche del tessuto tegumentario o delle mucose Presenza di soluzioni di continuo (ulcere trofiche, lesioni del cavo orale) Minori (possono essere presenti) Edema Eritema Lingua patinosa Maggiori (devono essere presenti) Febbre > 38° o < 36°C Frequenza Cardiaca > 90 bpm Frequenza Respiratoria > 20 atti/min PaCO2 < 32 mmHg Leucociti > 12000/mmc o < 4000/mmc PAS < 90 mm/Hg Cianosi Minori (possono essere presenti) Cute fredda, sudata e cinerea Confusione mentale Diminuito apporto ai tessuti di sangue e nutrienti secondario a infezione Immobilizzazione Irritazione meccanica secondaria a Intubazione Oro-Tracheale e/o Sondino Naso-Gastrico Diminuite difese dell’ospite secondaria a Malattie croniche multiple (diabete, immunodeficienza, cancro, disordini respiratori) Intervento chirurgico, NPT, IOT, Linee invasive Compromissione delle difese dell’ospite secondaria a prolungata degenza in ospedale/prolungata immobilità Modello di eliminazione Stipsi reale rischio di Stato nel quale la persona è soggetta ad una stasi a livello dell’intestino crasso dalla quale deriva una eliminazione infrequente di feci dure e asciutte Maggiori Feci formate dure Eliminazione difficoltosa e prolungata Defecazione < a due volte la settimana Minori (possono essere presenti) Diminuzione dei borborigmi riferiti a sensazione di pienezza rettale, pressione rettale,sforzo durante la defecazione Compressione palpabile Sensazione di svuotamento inadeguato A immobilizzazione Effetti collaterali dei farmaci Dieta Modello nutrizionale/ metabolico Rischio di compromissione della mucosa orale Stato in cui la persona rischia di essere soggetta a modificazioni patologiche del cavo orale Effetti essiccanti di: digiuno per più di 24hm, uso prolungato di terapie (con steroidi, antibiotici, oppioidi, diuretici, sedativi), ossigeno terapia Irritazione meccanica secondaria a TOT, cannula endotracheale , SNG

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave ...allegati.usl4.toscana.it/dl/20140428090949692/piasgestsepgra.pdf · Rischio di compromissione della mucosa orale correlato

  • Upload
    lamkhue

  • View
    215

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Allegato 1_rev0_03/03/2014_ Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave – Shock Settico dell’Adulto – cod. az. 01523PDTA02 1 di 23

STAFF DIREZIONE SANITARIA

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto: elenco delle possibili diagnosi infermieristiche e dei problemi collaborativi

MODELLO FUNZIONALE

DIAGNOSI INFERMIERISTICHE DEFINIZIONE CARATTERISTICHE DEFINENTI (segni e sintomi presenti nel paziente all’accertamento)

FATTORI CORRELATI O DI RISCHIO

(cause del problema) Modello Nutrizionale/ metabolico

Compromissione dell’integrità tessutale reale rischio di

Rischio di infezione reale rischio di

Stato nel quale la persona è soggetta, o rischia di essere soggetta, a danni dei tessuti o delle mucose Stato in cui l'organismo è a rischio di essere invaso da agenti opportunistici o patogeni (virus, miceti, batteri, protozoi o altri parassiti), da fonti endogene o esogene.

Maggiori (devono essere presenti) Alterazione delle caratteristiche del tessuto tegumentario o delle mucose Presenza di soluzioni di continuo (ulcere trofiche, lesioni del cavo orale)

Minori (possono essere presenti) Edema Eritema Lingua patinosa

Maggiori (devono essere presenti) Febbre > 38° o < 36°C Frequenza Cardiaca > 90 bpm Frequenza Respiratoria > 20 atti/min PaCO2 < 32 mmHg Leucociti > 12000/mmc o < 4000/mmc PAS < 90 mm/Hg Cianosi

Minori (possono essere presenti) Cute fredda, sudata e cinerea Confusione mentale

Diminuito apporto ai tessuti di

sangue e nutrienti secondario a infezione Immobilizzazione Irritazione meccanica secondaria

a Intubazione Oro-Tracheale e/o Sondino Naso-Gastrico Diminuite difese dell’ospite secondaria a Malattie croniche multiple

(diabete, immunodeficienza, cancro, disordini respiratori) Intervento chirurgico, NPT, IOT,

Linee invasive Compromissione delle difese

dell’ospite secondaria a prolungata degenza in ospedale/prolungata immobilità

Modello di eliminazione

Stipsi reale rischio di

Stato nel quale la persona è soggetta ad una stasi a livello dell’intestino crasso dalla quale deriva una eliminazione infrequente di feci dure e asciutte

Maggiori Feci formate dure Eliminazione difficoltosa e prolungata Defecazione < a due volte la settimana

Minori (possono essere presenti) Diminuzione dei borborigmi riferiti a sensazione di pienezza rettale, pressione

rettale,sforzo durante la defecazione Compressione palpabile Sensazione di svuotamento inadeguato

A immobilizzazione Effetti collaterali dei farmaci Dieta

Modello nutrizionale/ metabolico

Rischio di compromissione della mucosa orale

Stato in cui la persona rischia di essere soggetta a modificazioni patologiche del cavo orale

Effetti essiccanti di: digiuno per più di 24hm, uso prolungato di terapie (con steroidi, antibiotici, oppioidi, diuretici, sedativi), ossigeno terapia Irritazione meccanica secondaria

a TOT, cannula endotracheale , SNG

MODELLO FUNZIONALE

DIAGNOSI INFERMIERISTICHE DEFINIZIONE CARATTERISTICHE DEFINENTI (segni e sintomi presenti nel paziente all’accertamento)

FATTORI CORRELATI O DI RISCHIO

(cause del problema) Modello di attività/ esercizio fisico

Risposta disfunzionale allo svezzamento dal ventilatore reale rischio di

Stato nel quale la persona non si può adattare, o è a rischio di non potersi adattare, ad un livello più basso di supporto respiratorio meccanico con interruzione e prolungamento del processo di svezzamento

Lieve Maggiori (almeno uno deve essere presente) Irrequietezza Lieve incremento della frequenza respiratoria (meno di 5 atti/minuto rispetto ai

valori di base) Minori (possono essere presenti) Dichiarata sensazione di maggiore bisogno di ossigeno, disagio a respirare, fatigue Domande sul possibile malfunzionamento dell’apparecchio Maggiore concentrazione sulla respirazione

Moderata Maggiori (almeno uno deve essere presente) Lieve aumento della pressione arteriosa (fino a 20 mmHg rispetto ai valori di base Lieve aumento della frequenza del polso (fino a 20 battiti/minuto rispetto ai valori

di base) Aumento della frequenza respiratoria (fino a 5 atti/minuto rispetto ai valori di

base) Minori (possono essere presenti) Ipervigilanza nei confronti delle attività Incapacità di rispondere alle indicazioni Incapacità di collaborare Apprensione Diaforesi Occhi sbarrati All’auscultazione, riduzione dell’entrata di aria Cambiamenti del colorito cutaneo (pallore, lieve cianosi) Uso moderato dei muscoli respiratori accessori

Grave Maggiori (almeno uno deve essere presente) Agitazione Alterazione significativa dei gas arteriosi rispetto ai valori di base Aumento della pressione arteriosa (di oltre 20 mmHg rispetto ai valori di base) Aumento della frequenza del polso (di oltre 20 battiti/minuto rispetto ai valori di

base) Atti respiratori rapidi e superficiali con frequenza superiore a 25 atti/minuto

Minori (possono essere presenti) Cianosi Respiro superficiale ed affannoso Suoni respiratori aggiunti Pieno utilizzo dei muscoli respiratori accessori Sudorazione profusa Respiro non coordinato con il ventilatore

Ostruzione delle vie aeree Debolezza muscolare e

affaticamento secondari a eccesso di sedazione o analgesia Dipendenza al ventilatore per

più di una settimana

Rischio di aspirazione Stato in cui la persona è a rischio di ingresso di secrezioni, solidi o liquidi nelle vie aeree tracheobronchiali

Depressione dei riflessi laringeo e glottico secondaria a cannula endotracheale, sedazione, nutrizione enterale

2 di 23

PROBLEMI COLLABORATIVI OBIETTIVO INTERVENTI SU PRESCRIZIONE MEDICA

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE INFERMIERISTICA

Squilibrio idro-elettrolitico Squilibrio acido-base

Monitorare tempestivamente segni e sintomi e riferire al medico

Tabella A

Riduzione della gittata cardiaca

Monitorare tempestivamente segni e sintomi e riferire al medico

Tabella B

Complicanze associate alla nutrizione parenterale totale

Monitorare tempestivamente segni e sintomi e riferire al medico

Tabella C

Complicanze associate alla terapia: diuretici isotropi positivi (dopamina, dobutamina) potassio, calcio oppioidi calcio

Monitorare tempestivamente segni e sintomi e riferire al medico

Tabella D

3 di 23

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto

Diagnosi infermieristica: Rischio di compromissione dell’integrità tessutale Compromissione dell’integrità tessutale correlata a diminuito apporto ai tessuti di sangue e nutrienti secondario a infezione immobilizzazione irritazione meccanica secondaria ad intubazione Oro-Tracheale e/o Sondino Naso-Gastrico

OBIETTIVO GENERALE

La persona presenta un mantenimento dell’integrità tessutale o una progressiva guarigione tessutale

OBIETTIVI SPECIFICI

TEMPI DATA INTERVENTI INDICATORI

La persona non presenterà danno tessutale, attraverso l’applicazione degli interventi infermieristici stabiliti

3 giorni

Attuare i seguenti interventi di prevenzione del danno tessutale: 1. Cambiare/ruotare di posizione almeno ogni 2 ore per tutte le 24 ore 2. Garantire l’igiene frequente del corpo con asciugatura accurata senza

frazionamento 3. Detergere la cute con prodotti delicati, utilizzando acqua tiepida, sciacquando

bene e tamponando per asciugare 4. Rimuovere in maniera atraumatica i cerotti e le medicazioni (bagnare per

ammorbidire la presa) 5. Sostituire gli indumenti con delicatezza, utilizzando i punti di repere consigliati

dalla letteratura 6. Effettuare gli spostamenti nel letto evitando il trascinamento 7. Utilizzare gli ausili per il corretto posizionamento nel letto 8. Proteggere la cute circostante il sondino naso-gastrico o la cannula

endotracheale con creme barriera; prevenire i decubiti nelle zone circostanti attraverso gli spostamenti programmati dei presidi

Livello di applicazione degli interventi: 0/8 1/8 2/8 3/8 4/8 5/8 6/8 7/8 8/8 Data…………….

La persona sarà presa incarico attraverso la correttaapplicazione del protocolloaziendale per il trattamentodelle ulcere da pressione inatto

3 giorni

Individuare gli interventi necessari al caso specifico nel protocollo aziendale, relativamente a:

1. pulizia/detersione 2. medicazione 3. monitoraggio e rivalutazione

Registrare i parametri rilevati nella scheda di trattamento UdP – cod. aziendale

01160MOD09 Aggiornare la scheda infermieristica di continuità assistenziale ospedale territorio – cod.

aziendale 01160MOD10

Numero di fasi del protocollo attuate/ Numero di fasi del protocollo totali da attuare

0% 25% 50% 75% 100%

Data…………….

RISULTATI ATTESI: assenza di lesioni cutanee Riduzione delle lesioni cutanee in atto, in termini di numero e/o di estensione (specificare)

4 di 23

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto

Diagnosi infermieristica: Rischio di infezione correlata a diminuite difese dell’ospite secondario a Malattie croniche multiple (diabete, immunodeficienza, cancro, disordini respiratori) Intervento chirurgico, NPT, IOT, linee invasive Compromissione delle difese dell’ospite secondaria a prolungata degenza in ospedale/prolungata immobilità

OBIETTIVO GENERALE La persona non presenterà infezioni

OBIETTIVI SPECIFICI

TEMPI DATA INTERVENTI INDICATORI

La persona metterà in atto/sarà sottoposto alle precauzioni standard per ridurre il rischio di infezione

1 giorno

Fornire le informazioni di base sulle condizioni di salute e sulle possibili complicanze infettive Descrivere/attuare le precauzioni necessarie a ridurre il rischio di infezione, attraverso:

1) Lavaggio corretto delle mani 2) Uso dei dispostivi di protezione individuale 3) Adeguato apporto calorico e proteico nella dieta 4) Terapia antibiotica, come da prescrizione

Numero di precauzioni conosciute/attuate 0/4 1/4 2/4 3/4 4/4

Data…………….

La persona metterà in atto/sarà sottoposto alle precauzioni specifiche per ridurre il rischio di infezione

Ridurre l’’ingresso dei microrganismi attraverso l’applicazione degli specifici protocolli per la gestione:

1. delle ferite chirurgiche 2. del catetere vescicale 3. delle linee infusive

Prevenire la stasi delle secrezioni, attraverso:

1. la tosse efficace 2. il cambio di posizione 3. la respirazione profonda

Prevenire l’insorgenza di soluzioni di continuo della cute, attraverso:

1. la mobilizzazione ad orario 2. l’igiene e l’idratazione

Percentuale di attuazione delle precauzioni specifiche

0% (nessuna) 25% (almeno due precauzioni specifiche) 50% (almeno quattro precauzioni specifiche) 75% (almeno sei precauzioni specifiche) 100% (almeno otto precauzioni specifiche)

Data…………….

RISULTATI ATTESI: Assenza di manifestazioni di infezioni (febbre, sintomi specifici)

5 di 23

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto Diagnosi infermieristica:

Rischio di stipsi correlata a immobilizzazione effetti collaterali dei farmaci dieta

OBIETTIVO GENERALE La persona non presenterà stipsi OBIETTIVI SPECIFICI TEMPI DATA INTERVENTI INDICATORI La persona manterrà il modello di eliminazione intestinale precedentemente acquisito

3 giorni

Garantire la riservatezza (chiudere la porta, mettere un paravento intorno al letto, predisporre deodoranti per l’ambiente) Garantire il comfort e la sicurezza (campanello a portata di mano) Se possibile, far assumere la posizione seduta Insegnare esercizi per il miglioramento del tono della muscolatura

addominale: 1. Contrarre i muscoli addominali ad orario 2. Sollevare il bacino premendo sui talloni, con le ginocchia

leggermente flesse 3. Dalla posizione supina, sollevare gli arti inferiori tenendo

le ginocchia estese 4. Girarsi e cambiare posizione nel letto, sollevando le anche 5. Portare un ginocchio alla volta sul torace, estendere le

braccia di lato e sopra la testa Stabilire l’assunzione di liquidi ad orario, come da schema consentito Garantire un’assunzione quotidiana di fibre, sia attraverso l’alimentazione

naturale (se preservata) sia attraverso l’alimentazione enterale Mobilizzare la persona eseguendo esercizi passivi escursione articolare Eseguire esplorazione rettale per verificare la presenza di fecalomi Eseguire fleet se prescritto

Numero di evacuazioni attuali/numero di evacuazioni precedenti

RISULTATI ATTESI: Assenza di modifiche del precedente modello funzionale

6 di 23

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto Diagnosi infermieristica:

Rischio di compromissione della mucosa orale correlato a irritazione meccanica secondaria a TOT, cannula endotracheale, SNG effetti essiccanti di: digiuno per più di 24h, uso prolungato di terapie (steroidi, antibiotici, oppioidi, diuretici, sedativi), ossigeno

terapia. OBIETTIVO GENERALE

La persona presenterà una mucosa orale integra

OBIETTIVI SPECIFICI

TEMPI DATA INTERVENTI INDICATORI

La persona sarà sottoposta ad un programma di igiene preventiva, attraverso l’applicazione di specifico protocollo

Per tutta la durata del ricovero

Ispezionare una volta al giorno il cavo orale Eseguire quattro volte (dopo i pasti e prima di dormire) al giorno l’igiene orale secondo

protocollo; in caso di alimentazione artificiale programmare l’igiene ad orario ogni 2-4 ore Sciacquare la bocca con soluzione fisiologica (evitare l’uso di colluttori) Applicare un lubrificante per le labbra ogni due ore Idratare con liquidi freschi ogni due ore; in caso di stato di coscienza alterato,

mantenere la mucosa idratata con spugnette morbide

Livello di applicazione del protocollo

0% (nessuna) 25% (una volta) 50% (due volte) 75% (tre volte) 100% (quattro volte)

RISULTATI ATTESI: Integrità della mucosa orale

7 di 23

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto Diagnosi infermieristica:

Rischio di risposta disfunzionale allo svezzamento dal ventilatore correlato a inefficace liberazione delle vie aeree Risposta disfunzionale allo svezzamento dal ventilatore correlato a inefficace liberazione delle vie aeree

OBIETTIVO GENERALE La persona non presenterà risposte disfunzionali correlate alla ripresa della respirazione spontanea La persona presenterà un miglioramento delle risposte disfunzionali correlate alla ripresa della respirazione spontanea

OBIETTIVI SPECIFICI

TEMPI DATA INTERVENTI INDICATORI

La persona dimostra di essere adeguatamente preparata allo svezzamento, attraverso la valutazione infermieristica

3 giorni Informare la persona sulle necessità di valutare la ripresa progressiva di una respirazione spontanea Determinare il livello di preparazione allo svezzamento, attraverso:

1. frequenza respiratoria inferiore a 25 atti/minuto 2. concentrazione di ossigeno fino al 40% sul ventilatore 3. pressione inspiratoria negativa inferiore a -20 4. pressione espiratoria positiva superiore a +30 5. volume corrente spontaneo superiore a 5 ml/kg 6. capacità vitale superiore a 10-15 ml/kg 7. stato di riposo adeguato 8. disponibilità a tentare lo svezzamento 9. assenza di febbre 10. valore normale di emoglobina

Numero di predittori presenti: 25% 50% 75% 100%

La persona dimostra di aderire alle fasi della procedura di svezzamento, dopo essere stato informato ed educato dall’infermiere

3 giorni

Spiegare il processo di svezzamento Attuare la procedura multidisciplinare in uso

Rivalutare ad ogni cambio di turno i risultati ottenuti

Aderenza alla procedura: 25% 50% 75% 100%

La persona attua gli interventi proposti per facilitare la liberazione delle vie aeree in fase di svezzamento dal ventilatore, dopo essere stato educato ed informato dall’infermiere

3 giorni

Istruire la persona a: 1. respirare profondamente e lentamente sedendo più eretta possibile 2. usare la respirazione diaframmatica 3. utilizzare la tosse efficace 4. aumentare l’assunzione di liquidi se non controindicata

Verificare attraverso colloquio e l’osservazione il livello di apprendimento

Numero di interventi attuati: 1/4 2/4 3/4 4/4

RISULTATI ATTESI: assenza di manifestazioni correlate alla ripresa della respirazione spontanea riduzione del 30% delle manifestazioni associate alla ripresa della respirazione spontanea

8 di 23

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto

Diagnosi infermieristica: Rischio di aspirazione correlato a depressione dei riflessi laringeo e glottico secondaria a presenza di cannula endotracheale, sedazione, nutrizione enterale

OBIETTIVO GENERALE La persona presenterà episodi di aspirazione nelle vie aeree OBIETTIVI SPECIFICI TEMPI DATA INTERVENTI INDICATORI La persona sarà sottoposta a misure atte a prevenire gli episodi di aspirazione nelle vie aeree

Tutta la durata del ricovero

Mantenere il decubito laterale (se controindicato, mantenere la posizione supina con la testa iperestesia) Controllare l’adeguatezza del cuffiaggio della cannula endotracheale

tracheale (30-40 cm2 H2O) Aspirare ad orario (ogni 1-2 ore) ed al bisogno Controllare il corretto posizionamento del SNG prima dell’uso per la

nutrizione Durante la nutrizione, alzare la testata del letto per 30-45 minuti prima e

mantenere la posizione per un’ora dopo il termine

Numero di misure attuate 1/5 2/5 3/5 4/5 5/5

RISULTATI ATTESI: Assenza di episodi di aspirazione

9 di 23

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto

Problema collaborativo: Squilibrio idroelettrolitico Squilibrio acido-base (tabella A)

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE INFERMIERISTICA

Dato da rilevare Frequenza Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora Valore rilevato

Firma

Pressione arteriosa

Polso e frequenza cardiaca

Turgore cutaneo

Stato delle mucose

Diuresi oraria

Stato di coscienza

Astenia

Spasmi muscolari, parestesie, crampi

10 di 23

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE MEDICA

Dato da rilevare Frequenza Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma

EGA

Elettroliti sierici

Funzione renale

Interventi relativi alla comparsa della complicanza

Si No Firma dell’infermiere che pianifica ed esegue l’intervento

Data e ora Documenti di riferimento

Somministrazione della terapia

Supporto nelle indagini diagnostiche

11 di 23

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto

Problema collaborativo: Riduzione della gittata cardiaca (tabella B)

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE INFERMIERISTICA

Dato da rilevare Frequenza Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma

Pressione arteriosa

Polso e frequenza cardiaca

Colorito cutaneo

Diuresi oraria

Stato di coscienza

Sudorazione algida

Cianosi

Saturimetria %

12 di 23

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE MEDICA

Dato da rilevare Frequenza Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma

EGA

Elettroliti sierici

Funzione renale

Interventi relativi alla comparsa della complicanza

Si No Firma dell’infermiere che pianifica ed esegue l’intervento

Data e ora Documenti di riferimento

Somministrazione della terapia

Supporto nelle indagini diagnostiche

Collaborazione nelle pratiche rianimatorie

13 di 23

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto Problema collaborativi: Complicanze associate alla nutrizione artificiale (Tab C) enterale parenterale

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE INFERMIERISTICA

Dato da rilevare Frequenza Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma

Febbre

Polso e frequenza cardiaca

Pressione arteriosa

Dolore nel sito dei inserzione

Stato di coscienza

Dispnea

Nausea, vomito

Diarrea

Diuresi

14 di 23

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE MEDICA

Dato da rilevare Frequenza Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma

Stick glicemico

Funzione epatica

Funzione renale

Ammoniemia

ECG

Interventi relativi alla comparsa della complicanza

Si No Firma dell’infermiere che pianifica ed esegue l’intervento

Data e ora Documenti di riferimento

Somministrazione della terapia

Supporto nelle indagini diagnostiche

Collaborazione nelle pratiche rianimatorie

15 di 23

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto Problema collaborativi: Complicanze associate alla terapia ( Tab D) a base di diuretici

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE INFERMIERISTICA

Dato da rilevare Frequenza Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma

Pressione arteriosa

Presenza di segni di disidratazione

Peso

Presenza di astenia, vertigini

Presenza di polidpsia

Diuresi

16 di 23

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE MEDICA

Dato da rilevare Frequenza Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma

Dosaggio elettroliti

Funzionalità renale

Interventi relativi alla comparsa della complicanza

Si No Firma dell’infermiere che pianifica ed esegue l’intervento

Data e ora Documenti di riferimento

Somministrazione della terapia

Supporto nelle indagini diagnostiche

Collaborazione nelle pratiche rianimatorie

17 di 23

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto Problema collaborativi: Complicanze associate alla terapia ( Tab D) a base di isotropi positivi (dopamina, dobutamina)

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE INFERMIERISTICA

Dato da rilevare Frequenza Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma

Diuresi

Polso e frequenza cardiaca

Pressione arteriosa

Dolore toracico

Cefalea

Nausea

18 di 23

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE MEDICA

Dato da rilevare Frequenza Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma

Funzione renale

ECG

Interventi relativi alla comparsa della complicanza

Si No Firma dell’infermiere che pianifica ed esegue l’intervento

Data e ora Documenti di riferimento

Somministrazione della terapia

Supporto nelle indagini diagnostiche

Collaborazione nelle pratiche rianimatorie

19 di 23

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto

Problema collaborativi: Complicanze associate alla terapia ( Tab D) a base di elettroliti (potassio e calcio)

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE INFERMIERISTICA

Dato da rilevare Frequenza Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma

Pressione Arteriosa

Polso e frequenza cardiaca

Dolori addominali

Parestesie

Nausea, vomito

Astenia

20 di 23

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE MEDICA

Dato da rilevare Frequenza Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma

Esami Ematici

ECG

Interventi relativi alla comparsa della complicanza

Si No Firma dell’infermiere che pianifica ed esegue l’intervento

Data e ora Documenti di riferimento

Somministrazione della terapia

Supporto nelle indagini diagnostiche

Collaborazione nelle pratiche rianimatorie

21 di 23

PDTA Intraospedaliero per la Gestione della Sepsi Grave - Shock Settico dell’Adulto Problema collaborativi: Complicanze associate alla terapia ( Tab D) a base di oppioidi

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE INFERMIERISTICA

Dato da rilevare Frequenza Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma

Presenza di nausea, vomito,

stipsi

Diuresi

Presenza di alterazioni del

sensorio

Frequenza e profondità del

respiro

Miosi pupillare

22 di 23

23 di 23

INTERVENTI SU PRESCRIZIONE MEDICA

Dato da rilevare Frequenza Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma Data e ora

Valore rilevato

Firma

Funzione renale

Funzione epatica

Interventi relativi alla comparsa della complicanza

Si No Firma dell’infermiere che pianifica ed esegue l’intervento

Data e ora Documenti di riferimento

Somministrazione della terapia

Supporto nelle indagini diagnostiche

Collaborazione nelle pratiche rianimatorie