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Presidio Molinette. LOCANDINA Evento residenziale TITOLO MODELLI ORGANIZZATIVI E PERCORSI: IL RUOLO DELL’INFERMIERE NELLA RETE ONCOLOGICA DATE Ediz.1: 7-14-21 maggio 2013 Ediz.2: 30 maggio, 6-13 giugno 2013 Ediz.3: 19-26 settembre, 3 ottobre 2013 Ediz.4: 23-30 ottobre, 6 novembre 2013 Ediz.5: 09-16, 24 ottobre Ediz.6: 22-29 novembre e 3 dicembre ORARIO Dalle 9.30 alle 16.30 SEDE DEL CORSO Via Rosmini 4/A – 3° PIANO SGAS Evento residenziale TITOLO MODELLI ORGANIZZATIVI E PERCORSI: IL RUOLO DELL’INFERMIERE NELLA RETE ONCOLOGICA DATE Ediz.1: 7-14-21 maggio 2013 Ediz.2: 30 maggio, 6-13 giugno 2013 Ediz.3: 19-26 settembre, 3 ottobre 2013 Ediz.4: 23-30 ottobre, 6 novembre 2013 Ediz.5: 09-16, 24 ottobre Ediz.6: 22-29 novembre e 3 dicembre ORARIO Dalle 9.30 alle 16.30 SEDE DEL CORSO Via Rosmini 4/A – 3° PIANO SGAS Corso accreditato su Sistema ECM Regione Piemonte Corso accreditato su Sistema ECM Regione Piemonte PDTA per le pazienti affette da tumore ginecologico Rita Reggiani CPSI CAS AO Ordine Mauriziano di Torino PDTA per le pazienti affette da tumore ginecologico Rita Reggiani CPSI CAS AO Ordine Mauriziano di Torino

PDTA neoplasie ginecologiche Reggiani · dell’assistenza erogata PDTA Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale. ... •preoperatorio ... - compilazione cartella infermieristica

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Presidio Molinette.

LOCANDINA

Evento residenziale

TITOLO

MODELLI ORGANIZZATIVI E PERCORSI: IL RUOLO DELL’INFERMIERE

NELLA RETE ONCOLOGICA

DATE

Ediz.1: 7-14-21 maggio 2013Ediz.2: 30 maggio, 6-13 giugno 2013Ediz.3: 19-26 settembre, 3 ottobre 2013Ediz.4: 23-30 ottobre, 6 novembre 2013Ediz.5: 09-16, 24 ottobreEdiz.6: 22-29 novembre e 3 dicembre

ORARIO

Dalle 9.30 alle 16.30

SEDE DEL CORSO

Via Rosmini 4/A – 3° PIANOSGAS

Evento residenziale

TITOLO

MODELLI ORGANIZZATIVI E PERCORSI: IL RUOLO DELL’INFERMIERE

NELLA RETE ONCOLOGICA

DATE

Ediz.1: 7-14-21 maggio 2013Ediz.2: 30 maggio, 6-13 giugno 2013Ediz.3: 19-26 settembre, 3 ottobre 2013Ediz.4: 23-30 ottobre, 6 novembre 2013Ediz.5: 09-16, 24 ottobreEdiz.6: 22-29 novembre e 3 dicembre

ORARIO

Dalle 9.30 alle 16.30

SEDE DEL CORSO

Via Rosmini 4/A – 3° PIANOSGAS

Corso accreditato su Sistema ECM Regione Piemonte

Corso accreditato su Sistema ECM Regione Piemonte

PDTA per le pazienti

affette da tumore ginecologico

Rita ReggianiCPSI

CAS

AO Ordine Mauriziano di Torino

PDTA per le pazienti

affette da tumore ginecologico

Rita ReggianiCPSI

CAS

AO Ordine Mauriziano di Torino

OBIETTIVO

Acquisire conoscenze e competenze nella gestione del paziente oncologico

in relazione alla presa in carico e alle successive fasi del percorso

• Accogliere il/la paziente al suo primo accesso

• Fornire informazioni sulle professionalità e i servizi

disponibili, le modalità di accesso, gli orari, le prenotazioni, …

• Accompagnarlo/a durante la fase diagnostica, nell’immediato post

diagnosi, durante l’intero percorso clinico-assistenziale

• Tenere i contatti e facilitare la comunicazione con/tra i membri del GIC e

le UO che lo avranno in carico per i trattamenti, passare loro tutte le

informazioni e i dati disponibili

• Garantire la continuità e monitorare il processo assistenziale , verificando

che il/la paziente sia sempre in carico ad un “curante”(GIC, FU, UOCP,

MMG, ADI, ...) per effettuare indagine/i o terapia

• Fornire supporto educativo/psicologico a paziente e famigliari

… presa in carico …

… percorso …

Come le LG i PDTA sono strumenti di governo clinico,

necessari per definire

gli standard assistenzialie

verificare l’appropriatezza dell’assistenza erogata

PDTAPercorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale

È uno strumento finalizzato all’implementazionedelle LG e risulta dall’integrazione di duecomponenti:

• raccomandazioni cliniche della LG di riferimento

• elementi del

contesto locale(strutturali, tecnologici, organizzativi,

professionali, socio-culturali, geografico-ambientali, normativi)

PDTA

indicazioni cliniche e organizzative

nella gestione di una patologia

• appropriatezza

• ridurre la variabilità della risposta assistenziale

• migliorare l’informazione sulla patologia

• ridurre i tempi d’attesa

• razionalizzare il consumo delle risorse

PDTA

Ginecologo RadiologoAnatomo PatologoRadioterapistaMedico NucleareLab AnalisiCure PalliativeInfermiere

“PDTA”...

relazione

relazione

relazione

relazione

COMPETENZA

GIC

• Gli interventidevono avere come obiettivo

aiutare la paziente ad affrontare

tutti i cambiamentiche la malattia ed il suo trattamento comporteranno

La relazione con la paziente

• La relazione della paziente

con il team di cura è importante

al pari di un trattamento terapeutico.

• È indispensabile una presa in carico globaledurante tutto il percorso.

APPROCCIO

MULTIDIS

CIPLIN

ARE

AFFIATAMENTO

DEL TEAM

L’infermiereè parte integrante

del team multidisciplinaree riveste un ruolo fondamentale nel rapporto con la paziente

durante tutte le fasi del percorso

L’ intervento infermieristico ha come obiettivo

non il to cure (Curare) ma

il to care (Prendersi Cura) della persona malata e della sua famiglia,

quindi l’implicazione avverràin più e diversi momenti

ABILITÀEDUCATIVA/RELAZIONALE

ABILITÀ TECNICA

CONOSCENZA

COMPETENZA INFERMIERISTICA

Percorso

Diagnostico

Terapeutico

Assistenziale

• FASE DIAGNOSTICA

• FASE TERAPEUTICA

• FASE ASSISTENZIALE

• FOLLOW UP

• PALLIAZIONE

Infermiere e ...

PDTA

� Annessi

� Collo utero

� Corpo utero

� Trofoblasto

� Vagina

� Vulva

PDTAneoplasie ginecologiche

DIAGNOSI

Annessi Collo utero

Corpo utero

Trofo-blasto

Vagina Vulva

Visita gin Ecografia TV

Ecografia add

Ca125 CA19.9AFP, BHCG(se donna<40)

IST/CIT(biop percut guida eco o

biop in LPS)

Se nonchirurgia

Visita ginPAP test

+Biopsia

Conizzazione(eventuale)

Visita gin

Isteroscopia

eventuale RDT

(Biopsia)

Ecografica

Dosaggio ßHCG

Svuotamento CU+ istologia

Visita gin

Biopsie mirate

Visita gin

Vulvoscopia

Biopsie mirate

ambulatorio/studio

servizi specialistici

Annessi Collo utero

Corpo utero

Trofo-blasto

Vagina Vulva

TC add(se Ecografia non suff per valutare

estensione)

TC torace(se sospetto clinico)

NO RMN(di routine)

Visita gin (in narcosi)

RMN pelvi

TC add sup e torace

PET/TC (se pz non operabile)

Cisto e

rettoscopia(se sospettoinfiltrazione)

Visita Gin Ecografia tv

RM pelvi

TC addome sup e torace

Rx torace

TC su aree sospette(encefalo fegato)

PAP test Colposcopia

(per patol

vagin/cervic)

TC add

Cisto e

Rettoscopia

(sospetto infiltrazione)

PAP test

Colposcopia

(per patol

vagin/cervic)

Rx torace

TC add

(per linfonodi)

Cisto e

Rettoscopia

(sospetto infiltrazione)

STADIAZIONE CAS

• Il momento più importante è quello dell’accoglienza.

• Va sottolineata la centralità della paziente e la personalizzazione del percorso.

• La paziente deve percepire disponibilità e competenza.

• Supporto e assistenza per visite/indagini

• Raccolta dati e documentazione

• L’obiettivo: garantire alle pazienti l’esecuzione degli accertamenti con il minor disagio sia in termini di numero di procedure, accessi e tempi di attesa sia psicologico (ansia, paura)

FASE DIAGNOSTICA

La comunicazione della diagnosi

� Generale difficoltà ad orientarsi in modo netto verso un’informazionediagnostica realistica e veritiera in

caso di patologia neoplastica

� Normativa giuridica, Codice Deontologico dell’infermiere,

Codice di Deontologia medica “dovere di fornire una ed idonea informazione sulla diagnosi”

� La comunicazione di una patologia tumorale, ha un effetto

sconvolgente sulla persona e la sua famiglia ed un alto investimento emotivo

per i sanitari

Verità…

modo

momento

Rispetto del

non voler

sapere

TERAPIA

Annessi Collo utero

Corpo utero

Trofo-blasto

Vagina Vulva

Chirurgica

e/o

Chemio-tp

Chirurgica(conservativa o radicale)

e/o

Chemio-tp

e/o

Radio-tp

Chirurgica

e/o

Chemio-tp

e/o

Radio-tp

e/o

Ormonale

Chirurgica

e/o

Chemio-tp

Chemio-radioterapia

ChirurgicaRaro

Chirurgica(conservativa o radicale)

Radioterapia in caso di fattori di rischio

(es Linfonodi inguinali con

MTS)

Chemioterapia in caso di MTS a distanza

Reparto di ginecologiaDay HospitalRadioterapia

GIC

� Approccio positivo e rassicurante.

� Informazioni sul programma terapeutico (paziente e familiari).

supporto

psicologico

FASE TERAPEUTICA

CONSENSOCONSENSO

Trattamento chirurgico (gold standard)

- prericovero

- assistenza peri-operatoria: • preoperatorio (Reparto)

• intraoperatorio (SOG)

• postoperatorio (Reparto)

• assistenza nella riabilitazione post-operatoria

- dimissione programmata (info gen, prog terapeutico/follow up, ADI)

I problemi di questa fase: - paura, ansia- dolore- mutilazioni- perdita della propria integrità corporea

FASE TERAPEUTICA

Trattamento chemioterapico

neo/adiuvante, recidiva II … linea

- prelievi, somministrazione terapia (UFA) secondo protocolli - gestione degli accessi venosi (indicazione CVC, tipo, impianto, uso)

- osservazione durante la terapia- prevenzione e/o gestione possibili effetti collaterali- tempestività in caso di interventi d’urgenza- gestione degli incidenti (stravaso, spandimento)

- compilazione cartella infermieristica- verifica comprensione lettera dimissione (farmaci, appuntamento)

I problemi di questa fase: - nausea e vomito- astenia, fatigue- alopecia- stomatiti, flebiti- reazioni allergiche- infezioni opportunistiche- neuropatia periferica, dolore- tossicità ematologiche

FASE TERAPEUTICA

• Trattamento radioterapico esterno (integrante, mono/in associazione, palliativa)

- informazioni sulle fasi del trattamento, modalità, sedute

- informazioni ed educazione sulla gestione effetti RT

- prevenzione/gestione reazioni cutanee della zona irradiata

- gestione sintomi e segni collaterali generali

I problemi di questa fase:

FASE TERAPEUTICA

- arrossamento, lesioni cutanee- disturbi intestinali - astenia- febbre

FASE ASSISTENZIALE

Stabilire rapporto di fiducia

Gestione problemi attraverso processo infermieristico

Interventi assistenziali basati sulle evidenze

“Attenzione”ai bisogni assistenziali

FOLLOW -UPambulatorio/studio

servizio specialistico

Annessi Collo utero

Corpo utero

Trofo-blasto

Vagina Vulva

Visita ginCa125

(ogni 3-4 m per 3 aa, ogni 6 m per 2 aa.

Poi annuale)

Se sospetto clinico TC /RM(TC-pet)

Visita gin(ogni 4 m per 2 aa,ogni 6 m

fino a 5 aa. Poi annuale)

Imaging e ematici solo in

caso di sintomatologia

clinica

Visita gin(ogni 3-4 m per 2 aa,ogni 6 m fino a 5 aa.

Poi annuale)

TC/RMN (se indicato)

Trial attivo (TOTEM)

Visita ginEcografia

TV(ogni 3 m)

Dosaggio ßHCG

(settimanale per 2 m

Se - mensile fino all’anno)

Visita gin(ogni 3-4 m per 2 aa,

ogni 6 mesi per 3 aa.

Poi annuale)

Visita gin(ogni 3-4 m per 2 aa,

ogni 6 mesi per 3 aa.

Poi annuale)

FOLLOW UP

• Gestione post chirurgica

• Riferimento e supporto continuo per chiarimenti o approfondimenti

• Interventi educativi atti ad aiutare la paziente ad affrontare il quotidiano

• Instaurare un rapporto di fiducia basato su disponibilità e competenza

• Supporto psicologico

• Informazioni in merito a eventuali indagini richieste

Servizio Aziendale con specialista dedicatoattivato da medico CAS o specialista di GIC

CURE PALLIATIVE

• Passaggio dalle cure attive a quelle palliative. L’infermiere agevola il passaggio di informazioni e garantisce la continuità assistenziale

• La paziente può essere assistita al proprio domicilio dall’unità di cure palliative domiciliari, può essere ricoverata in Hospice e, nella peggiore delle ipotesi (…..), ricoverata in ospedale

• È fondamentale che la paziente venga assistita con cura, competenza e umanità

• Creare prospettiva di non essere abbandonata proprio in questa fase

• Rispetto volontà paziente

• Supporto paziente e familiari.

FASE TERMINALE

VALUTAZIONE INFERMIERISTICA

• Deve essere globale e deve esplorare la dimensione bio-fisica, la dimensione psicologica e la dimensione socio-culturale.

• Deve servire a programmare un intervento diretto e/o di supporto per la paziente e l’intera famiglia.

APPROCCIO RELAZIONALE

◊ La comunicazione è un elemento fondamentale della relazione tra infermiere e paziente.

◊ Permette di realizzare una presa in carico individualizzata della persona, valutandone i bisogni, le capacità di sceltae la situazione familiare/sociale.

◊ Questo approccio, unitamente all’instaurarsi di una alleanza terapeutica, ha sostanzialmente migliorato le possibilità di ottenere risposte positive ai trattamenti e di conseguenza una piùalta percentuale di guarigioni.

◊ Questo presuppone un “ascolto” della paziente.

�dare tempo�aiutare ad esprimersi�invogliare a continuare�eliminare distrazioni�dimostrare interesse�fare domande�riformulare

ASCOLTARE

• Accertamento situazione emotiva della persona e consapevolezza della diagnosi, per poter attivare l’intervento dello psiconcologo, se necessario e/o richiesto.

• Considerare ansia, paura e angoscia (cambiamenti fisici, disturbi della sessualità) che spesso la paziente non riesce ad esprimere, soprattutto con il medico, ma che lascia trasparire con l’infermiere.

• Dimostrare comprensione e disponibilità ed utilizzare questo “lasciarsi andare” per rafforzare la voglia di reagire alla malattia e contrastare atteggiamenti di rassegnazione e di apatia.

• Proporre o progettare insieme alla paziente ed ai familiari il ritorno alla propria “nuova vita” (dopo o con malattia).

SEMPRE

Take Home Message

approccio multidisciplinare com

pete

nza

supporto psic

ologico

personalizzazione percorso

presa in carico globale

Grazie Grazie Grazie Grazie

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