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ERID Lab - Educational Research & Interaction Design • University of Foggia, Department of Humanities

Pedagogia Sperimentale, Progettazione e Valutazione

Anna Dipace

CORSO C – TFA Università degli Studi di Bari

Cosa significa fare ricerca in educazione?

1. Tema della ricerca

2. Problema conoscitivo che ha impostato la ricerca

3. Obiettivo dei ricercatori

4. Concetti oggetto di analisi

5. Ipotesi che hanno guidato il lavoro dei ricercatori

6. Metodi e tecniche utilizzate

7. Operazioni concettuali messe in atto dai ricercatori: descrizione, interpretazione, spiegazione, comprensione, previsione, comparazione.

Esempio di griglia di lettura di una ricerca empirica (Trinchero, 2002, p. 51)

Cosa significa fare ricerca in educazione?

Riflettere sul fatto educativo

Sul piano descrittivo

sperimentale

Sul piano teorico

Sul piano storico e

comparativo

Pedagogia sperimentale, pedagogia scientifica, metodologia

della ricerca pedagogica, metodologia della ricerca educativa

ERID Lab - Educational Research & Interaction Design • University of Foggia, Department of Human Sciences

Fare ricerca in educazione

Studio approfondito di una data

situazione educativa.

RICERCA IDEOGRAFICA

Astrazione di leggi e regole di portata più

generale, applicabili anche a contesti e

situazioni diverse da quelle in cui sono state

prodotte.

RICERCA NOMOTETICA

Le cinque questioni della ricerca educativa


La questione ontologica La “realtà” sotto esame esiste veramente o è una nostra costruzione?

La questione epistemologica La realtà sotto esame è veramente conoscibile? Qual è il rapporto tra il ricercatore e la realtà studiata?

La questione metodologica Come possiamo conoscere la realtà? Quando possiamo essere sicuri che i nostri approcci a tale “realtà” ci aiutino effettivamente a soddisfare gli obiettivi conoscitivi che ci proponiamo?

Le cinque questioni della ricerca educativa


La questione assiologica Come è giusto intervenire su una data realtà educativa? In che misura l’educazione deve guidare ed orientare atteggiamenti, scelte, comportamenti dei cittadini?

La questione tecnico-operativa Quali tecniche e strumenti di rilevazione di conoscenze sono adeguati per la “realtà” sulla quale dobbiamo indagare? Come dobbiamo applicarle per ottenere un sapere valido e attendibile?

Modi diversi di concepire la realtà e le scelte del ricercatore


Realtà

Oggettiva

Non conoscibile Conoscibile educativa

Individuare i fattori che spiegano determinate regolarità empiriche

Realismo ingenuo

Individuare i fattori che determinano regolarità empiriche, interpretando tali regolarità alla luce di un quadro teorico

Realismo critico

Approccio nomotetico

Tecniche quantitative di raccolta ed analisi dei dati

Interpretare i fenomeni, per comprendere le scelte dei soggetti che sono alla base di determinate regolarità empiriche che

Approccio ideografico

Interpretativismo

Tecniche qualitative di raccolta e di analisi dei dati

Costruzione sociale

Operazioni concettuali della ricerca

Qualsiasi operazione di ricerca richiede da parte del ricercatore una curiosità attiva, una

voglia di non fermarsi all’apparenza delle cose, una voglia di indagare, concettualizzare.

Strategie differenti di ricerca, discendenti da visioni ontologiche, epistemologiche e

metodologiche, pongono enfasi su operazioni differenti:

 La descrizione;

 L’interpretazione;

 La spiegazione;

 La comprensione.


Piano empirico

Studio del fatto educativo

I metodi della ricerca educativa

La ricerca educativa



Perché fare ricerca empirica in educazione?

Per valutare gli esiti dell’azione educativa

Perché la realtà è multiforme ed in continua trasformazione

Per conoscere meglio la realtà che ci circonda per poter progettare azioni educative efficaci



Il primo passo di qualunque ricerca empirica in educazione è l’individuazione e l’esplicitazione del

tema della ricerca e del problema conoscitivo.

Il bisogno conoscitivo può avere origine da

• un fatto che colpisce la nostra attenzione,

• un’anomalia, oppure una regolarità empirica,

• una percezione di un disagio personale o collettivo,

• dall’esigenza di una migliore programmazione o razionalizzazione dell’offerta formativa,

• dall’aver rilevato una discrepanza tra una teoria e un’evidenza empirica,

• da un bisogno sociale di conoscenza ed innovazione.



Argomento generale allʼinterno del panorama scientifico della ricerca educativa, sul quale verte una specifica ricerca."

Tema della ricerca

Metodi della ricerca educativa

•  Motivazione e rendimento scolastico

•  Comportamento nel gioco del bambino


Esempi di Temi della ricerca



Finalità conoscitiva che il

ricercatore intende perseguire. Obiettivo


OBIETTIVO CONOSCITIVO

PROBLEMA CONOSCITIVO



Esempi di problemi di ricerca educativa


Tema Possibili problemi

Competenze linguistiche Quali competenze di scrittura hanno gli studenti alla fine della scuola media superiore?

Multimedialità e didattica I sussidi didattici multimediali favoriscono l’apprendimento?

L’insuccesso scolastico Quali fattori determinano l’insuccesso scolastico?

Le abilità di problem solving Le abilità di soluzione di problemi dipendono dall’educazione o dal metodo scientifico?

La trasposizione delle competenze Le competenze acquisite a scuola possono essere trasposte in modo diretto al mondo del lavoro?

Caratteristiche delle strutture educative Come influiscono le caratteristiche delle strutture educative sull’efficacia del servizio?



Panorama degli asserti

teorici su cui si basa la ricerca

che stiamo conducendo

Tema di ricerca Quadro teorico



Dalle risorse bibliografiche al quadro teorico

Prima fase Cercare informazioni

Fonti di informazioni


Motori di ricerca

Le reti telematiche

Opac: cataloghi delle biblioteche consultabili in linea.

Banche dati

Le librerie e i cataloghi on line delle case editrici

Valutare la qualità dell’informazione trovata su Web

•  Autorevolezza delle fonti,"•  Prestigio scientifico degli autori"•  Autorevolezza dei riferimenti teorici"•  Scientificità dellʼesposizione"•  Chiarezza dellʼesposizione"•  Possibilità di interazione con lʼautore"•  Presenza di informazioni sullʼaggiornamento del materiale"•  Citazioni che la pagina riceve da altri siti"




Costruire ed esplicitare il quadro teorico

•  Si definisce classificazione l’operazione concettuale che consiste nel formare delle classi in cui raggruppare dei soggetti (o oggetti) sulla base degli sati assunti da una sola delle loro proprietà

•  Si definisce tipologia una modalità di classificazione dei soggetti (o oggetti) sulla base di due o più proprietà.


Costruire ed esplicitare il quadro teorico

•  Si definisce spazio degli attributi lo spazio in cui è possibile rappresentare più soggetti (o oggetti) sulla base degli asti assunti dalle loro specifiche proprietà, detti appunto attributi.

Caldo Freddo

Permissivo Tipo 1. indulgente

Tipo 2. ansioso-nevrotico

Restrittivo Tipo 3. iperprotettivo

Tipo 4. autoritario


Insieme dei riferimenti teorici che danno conto dei paradigmi del ricercatore, delle scuole di pensiero a cui gli si appoggia, delle

teorie e dei modelli che utilizza per formulare le ipotesi."

Quadro teorico



Costruzione del quadro teorico


Identificare i concetti principali e le relazioni che li legano. Importanza dei criteri (domande e possibili risposte)



Definisce i concetti

Permette la costruzione di definizioni operative

Definisce i rapporti tra i concetti



Asserto formulato dal ricercatore sulla realtà

sotto esame, che riguarda lo stato assunto da

un fattore o che esprime un legame o

dipendenza tra due o più fattori.

Ipotesi



Ipotesi bivariate!Ipotesi monovariate!

Coivolgono un solo fattore. Esprimono asserti che coinvolgono due fattori.



Ipotesi mutivariate!

Coivolgono più fattori o variabili

Esempio: “Il profitto scolastico nella scuola superiore dipende dal numero delle ore di studio, dalla propensione a studiare in gruppo, dall’attribuire i successi a cause esterne e dall’intenzione di frequentare l’università”



•  Empiricamente controllabile (deve avere

valore di verità).

•  Operazionalizzata.

L’ipotesi deve essere



Proprietà, individuale o collettiva, rilevabile

empiricamente, in modo diretto o

attraverso opportuni indicatori. Fattore



Non direttamente rilevabili Direttamente rilevabili

possono essere

Fattori



Entità simbolico-matematica corrispondente

ad un fattore del quale sia data una

definizione operativa. Variabile


Una volta definiti i fattori da rilevare empiricamente è necessario dare ad essi una definizione operativa, ossia rendere esplicite le operazioni che consentono il passaggio da un concetto astratto ad elementi empiricamente rilevabili.

Nella ricerca standard e nella ricerca per esperimento, la definizione operativa comprende tutte le regole e tutte le operazioni da compiere per associare a ciascun fattore una corrispondente variabile nella matrice dei dati.

Nella ricerca interpretativa la definizione operativa non comprende regole per la costruzione di variabili ma semplicemente regole di rilevazione.




Proprietà empiricamente rilevabile di un oggetto che

consente di avere una relazione indiretta di una

proprietà rappresentata da un concetto astratto, non

rilevabile empiricamente in modo diretto.

Indicatori



Indicatori

-  i genitori chiedono al figlio notizie sugli avvenimenti scolastici, -  i genitori aiutano il figlio quando incontra difficoltà emotive o relazionali

Attenzione dello studente da parte della famiglia (concetto astratto)


I metodi della ricerca educativa Esempi di fattori e relativi indicatori

Ipotesi Fattori Possibili indicatori Possibile operalizzazione e variabile

Allievi che studiano più ore al giorno hanno un profitto scolastico migliore

Studiare più ore al giorno Domanda “Quante ore studi mediamente al giorno?”

1.  Meno di due ore al giorno 2.  Tra due e quattro ore al

giorno 3.  Più di quattro ore al giorno

Profitto scolastico Voti conseguiti a fine quadrimestre 1.  Media dei voti inferiore a sei

2.  Media dei voti tra 6 e 7 3.  Media dei voti superiore a

7 e inferiore o uguale a 8 4.  Media dei voti superiore a

8

Studiare da soli o in gruppo anche sul profitto scolastico

Studiare da soli o in gruppo Domanda “Studi normalmente da solo o in gruppo?”

1.  Da solo 2.  In gruppo

Gli allievi che attribuiscono gli insuccessi a cause esterne hanno un profitto scolastico più basso

Attribuire gli insuccessi a cause esterne

Domanda”Quando non capisci un argomento pensi sia colpa dell’insegnante che non sa spiegare?”

1.  Mai 2.  Raramente 3.  A volte 4.  Spesso 5.  Sempre

Gli allievi che dopo il diploma intendono frequentare l’università hanno un profitto più alto

Intenzione di frequentare l’università

Domanda “intendi frequentare l’Università?”

1.  No 2.  Si



Preferire i videogiochi ad altre attività.

D2. Tra queste attività quali preferisci?

1 Sport all’aria aperta 2 Giochi di società 3 Videogames 4 Altro (specificare) __________

Ritenere che i videogiochi siano un buon modo per occupare il proprio tempo.

D3. Esprimi il tuo grado di accordo con queste affermazioni:

a. I videogiochi sono un buon modo per occupare il proprio tempo:

In disaccordo D’accordo

1 2 3 4 5 6 7 b. …

Essere appassionati di videogiochi

es.

Dedicare più di un’ora al giorno ai videogiochi.

es.

D1. Quanto tempo dedichi mediamente ai videogiochi?

es.

1 Meno di un’ora al giorno 2 Da una a due ore al giorno 3 Più di due ore al giorno

es.

Insieme di regole per il passaggio: fattori indicatori item di rilevazione variabili

ossia

Definizione operativa completa


Bibliografia

•  Camaioni L., Simion F. (1990). Metodi di ricerca in psicologia dello sviluppo. Bologna:Il Mulino. "

•  Trinchero R. (2002). Manuale di ricerca educativa. Roma: Franco Angeli."•  ID (2009). I metodi della ricerca educativa. Roma-Bari: Laterza"


Sitografia

•  http://www.edurete.org "

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