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Primo piano SALVATORE NEGRO: “SANITÀ, LAVORO E INFRASTRUTTURE LE SFIDE CHE CI ATTENDONO” A cura della redazione pag. 11 Anno XIV n. 563 Periodico d’informazione del Salento Primo piano CASTELLO DE’ MONTI A CORIGLIANO, I LAVORI DI RESTAURO NON CONVINCONO Fabio Antonio Grasso pag. 12 Federica Miggiano pag. 13 PRIMO PIANO Gli “Orti Verticali” di Made in carcere sbarcano all’Expo di Milano Alessandro Chizzini pag. 18 MAGLIE Tonino Lio: “La Puglia si è fermata, insieme possiamo farla ripartire” Claudia Mangione pag. 28 SPETTACOLO Bandadriatica volge lo sguardo a Oriente con Babilonia Sono circa 400 gli extracomunitari sbarcati nei giorni scorsi sulle coste del Salento, un numero che potrebbe aumentare esponenzialmente nel caso di un’escalation della crisi in Libia. Ma il nostro territorio è preparato ad accoglierli? Per scoprirlo siamo andati a vedere come vivono i 92 migranti ospiti nella Masseria del Monte a Castiglione d’Otranto, che dal 2011 rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra privato, pubblico e società civile nella gestione dell’emergenza sbarchi Il rifugio dei migranti 02.05.2015

Periodico d’informazione del Salento · Foca, né placa le paure degli stessi salentini che temono da un momento all’altro un’invasione di profughi dalla Libia in fuga dall’Isis

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1 02 maggio 2015 113 febbraio 2010Primo pianoSALVATORE NEGRO: “SANITÀ,LAVORO E INFRASTRUTTURE LE SFIDE CHE CI ATTENDONO” A cura della redazione pag. 11

Anno XIV n. 563

Periodico d’informazione del Salento

Primo piano CASTELLO DE’ MONTI A CORIGLIANO, I LAVORI DIRESTAURO NON CONVINCONOFabio Antonio Grasso pag. 12

Federica Miggiano pag. 13

PRIMO PIANO

Gli “Orti Verticali” di Made in carceresbarcano all’Expo di Milano

Alessandro Chizzini pag. 18

MAGLIE

Tonino Lio: “La Puglia si è fermata,insieme possiamo farla ripartire”

Claudia Mangione pag. 28

SPETTACOLO

Bandadriatica volge lo sguardo a Oriente con Babilonia

Sono circa 400 gli extracomunitari sbarcati nei giorni scorsi sulle coste del Salento, un numero chepotrebbe aumentare esponenzialmente nel caso di un’escalation della crisi in Libia. Ma il nostro territorioè preparato ad accoglierli? Per scoprirlo siamo andati a vedere come vivono i 92 migranti ospiti nellaMasseria del Monte a Castiglione d’Otranto, che dal 2011 rappresenta un esempio virtuoso dicollaborazione tra privato, pubblico e società civile nella gestione dell’emergenza sbarchi

Il rifugio dei migranti

02.05.2015

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2 02 maggio 2015

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OPINIONI3 02 maggio 2015

Il mercenario che non è pa-store, al quale le pecorenon appartengono, vede ve-nire il lupo, abbandona lepecore e fugge. Egli è un mercenario e non gli im-porta delle pecore. Dopo avere ascoltato le apparizioni del risorto aidiscepoli, la quarta domenica di Pasqua è chia-mata Domenica del buon pastore, dalla suggestivaimmagine nella quale il Maestro si identifica: “Iosono il buon pastore e do la mia vita per le pe-core”. Amici di Belpaese, leggo questa pagina delVangelo avendo davanti agli occhi le tragiche se-quenze delle vittime naufragate nel nostro mareper colpa dei mercenari che, sulla pelle dei poverinaufraghi, fanno traffici illeciti per nulla preoc-cupati della loro vita, ma solo di loschi guadagni. Per la grande strage perpetrata 100 anni fa dal-l’Impero Ottomano nei confronti del popolo ar-meno, Papa Francesco ha evocato la parola“genocidio”, già usata da Giovanni Paolo II, su-scitando l’ira del governo turco che ha ritirato ilproprio ambasciatore presso la Santa Sede.Papa Bergoglio ha precisato che si è trattato del“primo grande genocidio del ventesimo secolo, se-guito da quello nazista e comunista”, per arriva-re poi ai nostri giorni alla guerra etnica delRuanda e delle primavere arabe con lo strascicodi morte e di esodo di disperati in fuga da famee da violenze. La quarta domenica di Pasqua è chiamata ancheGiornata di preghiera per le vocazioni religiose sa-cerdotali e missionarie. Penso che la prima vo-cazione da considerare è la chiamata alla vita per-ché “questi naufraghi -dice Papa Francesco-sono uomini come noi e vanno soccorsi, accoltie non respinti”. Nel messaggio della Pasqua haesortato l’Europa a “non voltare lo sguardo dal-l’altra parte, ma a vivere la solidarietà”, quasi aricompensare la politica coloniale per la quale ipaesi d’Europa hanno fatto a gara per occuparee appropriarsi dei paesi dell’Africa. Cristo buon pastore ci suggerisca l’attenzione ailupi che attentano alle pecore e non ci permet-ta di fuggire lasciandole al loro infame destino.

La copertina di Belpaese di questo numero pro-va a fare il punto sull’accoglienza e l’ospitalità deimigranti nel nostro territorio, all’indomani di unarepentina sequenza di sbarchi che in soli tre gior-ni hanno portato sulle coste del Salento circa quat-trocento disperati alla ricerca di un futuro miglio-re di quello che si sono lasciati alle spalle. Certo,l’esperienza virtuosa della Masseria del Monte aCastiglione, dove una serie di circostanze fortunate(collaborazione tra pubblico e privato, coinvolgi-mento attivo della comunità e della parrocchia diAndrano, attivazione di politiche finalizzate all’in-tegrazione) ha fatto sì che i migranti possano go-dere di una buona qualità della vita in armonia conla popolazione locale, non cancella il ricordo diquanto avvenuto presso il Regina Pacis di SanFoca, né placa le paure degli stessi salentini chetemono da un momento all’altro un’invasione diprofughi dalla Libia in fuga dall’Isis. Mentre la Comunità Europea è pronta a garanti-re sostegno all’Italia con uomini e mezzi per af-frontare una nuova emergenza nord Africa, la stes-sa ha “promosso” di fatto il nostro Paese unico re-sponsabile dei migranti che sbarcano sulle nostrecoste, in quanto Paesi come la Germania o la Fran-cia non intendono farsene carico. Le alternativea questo punto sono due: o il Governo e le am-ministrazioni locali decidono di imparare dagli er-rori del passato e affrontare sul serio l’emergen-za, oppure si può procedere come si è procedu-to finora con soluzioni più “tattiche” e di breve pe-riodo, successivamente convertite frettolosa-mente in “strategiche” e di lungo periodo a cau-sa del precipitare degli eventi, che finora si sonodimostrate inadatte se non addirittura fallimentari.

a cura di fra Roberto Francavilla

La lucernaEditorialeIl dilemma

dell’accoglienza di Andrea Colella

Sono oltre 20mila i cittadini chein meno di due mesi hanno sot-toscritto la petizione “Salviamogli Olivi del Salento” per chie-dere alle Istituzioni preposte diaccertare con evidenze scienti-fiche, al momento assenti, lecause del complesso del dissec-camento rapido degli olivi(Co.Di.Ro.) che ha colpito il Sa-lento e di fermare il Piano Sillettile cui misure, se attuate, po-trebbero distruggere l'eco-si-stema di un'intera regione e ave-re conseguenze economiche in-commensurabili. Il parere scien-tifico pubblicato dall'EFSA lo

scorso 17 aprile evidenzia l'ur-genza di approfondire la ricer-ca per colmare le attuali lacunenella conoscenza della sindromedel Co.Di.Ro. e capire il con-tributo dei diversi agenti so-spettati di essere coinvolti nel-la sindrome (Zeuzera Pyrina,funghi tracheomicotici, XylellaFastidiosa, insetti vettori). Attraverso questa petizione, sichiede altresì che queste infor-mazioni siano prese in consi-derazione e che le buone prati-che agricole, che hanno giàpermesso di salvare qualchemigliaio di alberi, vengano con-

siderate una valida alternativaper contenere la sindrome.“Salviamo gli Olivi” è divenu-to un grido di aiuto da parte dimigliaia di cittadini che, da tut-ta Italia, si stanno mobilitandoin difesa di un paesaggio unico,di una storia millenaria e dellasalute di una popolazione, quel-la salentina, già martoriata dal-l'inquinamento ambientale, cau-sa principale dell'aumento ver-tiginoso di neoplasie negli ulti-mi 24 anni. Un grido che nonpuò rimanere inascoltato.

Centro Servizi Volontariato Salento

Belpaesetornerà in distribuzione

il 16 maggio 2015

Dall’8 al 10 maggio nella Città bella torna l’appuntamento con il “Festival degli Aquiloni –Salento D’Amare”. La manifestazione, organizzata dall’associazione Aquilonisti Salentini“La Rosa dei 20” e da Caroli Hotels, si svilupperà nello splendido scenario della RiservaNaturalistica sull’arenile dell’Ecoresort Le Sirenè di Gallipoli dove verranno effettuatedimostrazioni di aquiloni statici e acrobatici e gara di Rokkaku (grandi aquiloni giapponesi).

La Baia degli aquiloni

Petizione pubblica “Salviamo gli Olivi del Salento”,raccolte oltre 20mila firme

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4 02 maggio 2015

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Er Boquerón è una birrafresca, chiara e facile dabere, non filtrata né pa-storizzata, a doppia fer-mentazione. Sono quattro gli ingre-dienti di questa cervezaartesanal: acqua di mare,malto d’orzo, lievito eluppolo. Nuova sul mer-cato italiano, è già unsuccesso in Spagna e nonsolo: nel 2014 è statapremiata a Bruxelles condue stelle d’oro ITQi perl’eccezionale sapore el’assoluta qualità.

5 02 maggio 2015 A cura di Diletta Pascali

SUCCEDEVA IL 2 MAGGIONel 1519muore nel Castellodi Cloux in Francia LeonardoDa Vinci, pittore, architetto,scienziato e scrittore, una del-le menti più illustri del gene-re umano.Nel 1945, Seconda GuerraMondiale, termina la battagliadi Berlino. Il Generale del-l’artiglieria Helmuth Weidling,comandante dell’area difensivadi Berlino, consegna senzacondizioni la città al Genera-le dell’Armata Rossa VasilyChuikov.Nel 1999 in una Piazza SanPietro gremita di fedeli PapaGiovanni Paolo II proclamabeato Padre Pio, il Frate di Pie-trelcina, già destinatario di im-mensa venerazione popolare.

curiosità dal mondo

E' il progetto di WaterNest 100, la prima casa galleggiante al 100% riciclabile e autosufficiente grazieall'energia solare. Alta quattro metri e larga dodici, la struttura è stata progettata dall'architetto italianoGiancarlo Zema in maniera ecosostenibile, utilizzando materiali riciclati e riciclabili.

La casa solare galleggiante

Birra e sapore di mare!

Originarie del-l'Africa orientalema diffuse da tem-po anche alle Ha-waii, sono considerateuna delle specie invasivepiù distruttive. Nel loromenù figurano oltre 500 spe-cie di piante, ma sono ghiotteanche di plastica, stucco, copertonie in generale di qualunque cosaverde si pari sul loro cammino.

Post-it

Rose a due “anime”Le rose GrandifloraOsiria sono davverospettacolari, graziealla loro particolareed unica combinazio-ne di colori: la parteinterna dei petali èrossa, mentre la par-te esterna è bianca.

40 artisti (provenienti da13 paesi e 3 continenti),8 città, 4 province e 2 re-gioni unite sotto un uni-co manifesto: MemorieUrbane. Da marzo a giu-gno trasformerà Gaeta,Terracina, Fondi, Arce,Latina, Priverno, Caserta,Itri e Valmontone in gal-lerie a cielo aperto perportare l'arte contem-poranea nelle zone piùtrascurate delle città.

Street art festivalLe super chiocciole

Botafogo, a Rio de Janeiro, è stata realizzata un’enorme scultura tramite piccole bottiglie di plastica rac-colte nella zona, opera resa ancor più suggestiva da una sapiente illuminazione con luci di vari colori.

Arte in plastica

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6 02 maggio 2015

Otranto, Tricase, San Cataldo, Torre Vene-ri: sono queste le mete degli sbarchi che neigiorni scorsi hanno portato sulle nostre co-ste circa 400 migranti, in gran parte di na-zionalità siriana, pachistana e somala. Nonsolo Sicilia, dunque, il cui centro di prima ac-coglienza di Lampedusa sta pagando in que-sti anni il prezzo più alto di una crisi uma-nitaria senza precedenti. Anche il Salento statornando ad essere meta dei viaggi della spe-ranza di chi non ha nulla da perdere se nonla propria vita, in fuga da paesi in preda aduna guerra (in)civile come la Libia o da per-secuzioni etniche o religiose come il Pakistan. Il drammatico naufragio al largo delle coste

di Lampedusa nella notte tra il 19 e il 20 apri-le ha ricordato a tutta la comunità interna-zionale -se mai ce ne fosse bisogno- che l’emer-genza nord Africa del 2011 in realtà non è maicessata e siamo di fronte ad un’emergenzaumanitaria senza precedenti in cui l’opera-zione “Triton”, che ha preso il post di“Mare Nostrum”, non è sufficiente a conte-nere. In tutto questo il nostro territorio al paridella Sicilia di fatto è in prima linea nell’ac-coglienza e nell’ospitalità dei migranti, con-siderato anche il fatto che questa patata bol-lente l’Europea ce l’ha consegnata in manie-ra ufficiale, garantendoci risorse economichee umane per affrontare l’emergenza ma ri-

fiutando di fatto l’ipotesi di ospitare i migrantinei propri territori. E in tutto questo il Salento è pronto ad af-frontare e gestire un’emergenza umanitariache, da un momento all’altro, potrebbe far ar-rivare sulle nostre coste molti più migranti diquelli finora giunti in piccoli gruppi? Il nostroterritorio, che per tutti gli negli ’90 è stato pro-tagonista dell’arrivo in massa di profughi dal-l’Albania prima e dal Kosovo in guerra poi,in realtà non ha mai smesso di essere una“luogo di prima accoglienza”, facendo sem-pre la sua parte con vicende alterne. E se il Re-gina Pacis di San Foca è stato chiuso (e tut-tora è in degrado) con il suo strascico di vi-

cende giudiziarie che hanno visto protagonistail suo responsabile, don Cesare Lodeserto, ilcentro “Don Tonino Bello” di Otranto con-tinua a lavorare a pieno regime, garantendole operazioni di identificazione e prima ac-coglienza. Ma è soprattutto il centro di ac-coglienza temporanea Antica Masseria delMonte di Castiglione d’Otranto che dal2011 sta dimostrando come nel nostro ter-ritorio una stretta collaborazione tra priva-to, pubblico e società civile può offrire un ri-sultato ottimale in termini di qualità del ser-vizio erogato, ma soprattutto per una migliorequalità della vita dei profughi e richiedenti asi-lo ospitati nella struttura.

in copertina

Sono circa 400 gli extracomunitari sbarcati nei giorni scorsi sulle coste del Salento, un numero che potrebbe aumentareesponenzialmente nel caso di un’escalation della crisi in Libia. Ma il nostro territorio è preparato ad accoglierli? Per scoprirlo siamoandati a vedere come vivono i 92 migranti ospiti nella Masseria del Monte a Castiglione d’Otranto, che dal 2011 rappresenta un esempiovirtuoso di collaborazione tra privato, pubblico e società civile nella gestione dell’emergenza sbarchi

Testi di Alessandro Chizzini - foto di Andrea Colella

Circa 400 gli immigrati hanno rag-giunto il Salento nei giorni scorsi. Unnumero altissimo che rispecchia iltrend di un fenomeno in crescitaesponenziale. A dirlo è una statisti-ca divulgata nei mesi scorsi dal Mi-nistero dell’Interno e aggiornata afebbraio 2015. I numeri illustranotutta la gravità di questa emergenza. Il 2014 è stato l’anno che ha regi-strato le cifre più impressionanti e chedimostrano come l’Italia non possaessere lasciata sola. Nel 2011, annodella prima crisi libica, sono stati ol-tre 62mila gli immigrati sbarcati sul-le coste italiane, scesi a circa 13milanel 2012; gli effetti della secondaemergenza politica della Libia han-

no cominciato a palesarsi nel 2013con circa 43mila immigrati giunti inItalia, per raggiungere il culmine loscorso anno con ben 170mila nuo-vi arrivi.Se il confronto tra il 2014 e il 2013è allarmante, ancora più preoccu-pante si presenta la comparazione tragli sbarchi registrati nei primi duemesi del 2015 e lo stesso arco tem-porale dello scorso anno. Da gennaioa febbraio 2015 sono stati ben 69 glisbarchi sulle coste italiane (per un to-tale di 7.882 nuovi immigrati), con-tro i 46 registrati nello stesso perio-do del 2014 (con 5.506 individui).Se questo trend dovesse ancora con-fermarsi, a fine anno potrebbe regi-

strarsi un numero di arrivi superio-re alle 200mila unità, con il proba-bile picco a settembre. E visto che l’Europa si rifiuta di ac-cogliere i migranti, l’Italia conti-nuerà ad affrontare da sola il pro-blema dell’accoglienza di queste po-polazioni presso gli enti governati-vi, quali Cda (Centri di accoglienza),Cara (Centri di accoglienza per ri-chiedenti asilo), Cpsa (Centri di pri-mo soccorso e accoglienza), nonchéstrutture temporanee e attraverso loSprar (Sistema di protezione per ri-chiedenti asilo e rifugiati). Nel 2013 erano 22.118 gli immigratiospitati in queste strutture, di cui il55% in Sicilia e il 20% in Puglia. A

febbraio 2015 i migranti presentisono ben 67.128; la nostra regioneospita il 9% del totale, dietro a La-zio (13%) e Sicilia (21%). Dopo laSicilia, la Puglia è la regione che piùdi altre risente di questa emergenza;la statistica conta 5.826 immigrati,di cui 1.169 ospitati nelle strutture

temporanee, 2.353 nei centri di ac-coglienza, mentre 1.854 sono sottolo Sprar. Dei 14 enti governativi ben4 si trovano in Puglia, tra cui il “DonTonino Bello” di Otranto, mentresono 1.657 le strutture temporanee,di cui 31 in Puglia, tra cui la Mas-seria del Monte di Castiglione.

Tutti i numeri dell’emergenza I dati del Ministero dell’Interno descrivono una situazione che l’Italia non può gestireda sola, con un trend che nel 2015 rischia di raggiungere livelli ancora più allarmanti

Il rifugio dei migranti

Fonte: Ministero dell’Interno

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7 02 maggio 2015

La quasi totalità dei 92 ospiti ha allespalle una storia drammatica, nellaquale spesso i diritti umani sono sta-ti calpestati come carta straccia. È ilcaso di Sylvester, nigeriano di 33anni, giunto in Sicilia dalla Libia il19 giugno dello scorso anno a bor-do di uno barcone. Trasferitosi in Li-bia nel 2006 per lavorare come im-bianchino, dopo circa cinque anniè tornato in Nigeria per sposarsi emettere al mondo due figli, ma lagravissima situazione economicadel suo paese lo ha costretto a tor-nare nello stato nordafricano. Il dramma per Sylvester, e non soloper lui, è cominciato con la cadutadi Gheddafi: “Con lui la situazione

era stabile -racconta il nigeriano- per-ché era visto da tutti come il gran-de padre, un protettore che tenevatutti uniti. Dopo la sua morte,l’esercito oppositore di Gheddafi hapreso il sopravvento e vedeva in noisub-sahariani, riconoscendoci dallapelle molto scura, come degli allea-ti di Gheddafi e, per questo, comeloro nemici”. Una sorta di razzismointerno, quindi, che non ha nulla ache vedere con la religione. Sylvesterha raccontato come in Libia vives-se rinchiuso in casa per evitare ibombardamenti e di essere ricono-sciuto come nero, e di essere statoanche rapito: prelevato e fatto sali-re in macchina, è stato poi condot-

to in una stanza in cui erano rin-chiuse altre persone; qui è stato co-stretto a chiamare un amico affin-ché potesse pagare un riscatto di 300euro per la sua liberazione. “Rapi-scono tutti -ha aggiunto- anchedonne incinte e bambini, spessopicchiano e maltrattano gli ostaggie se nessuno paga il riscatto vengo-no abbandonati nel deserto. Lacosa più grave, poi, è che i libici spes-so assoldano alcuni sub-saharianipromettendogli protezione se la-vorano con loro”. Il momento più drammatico è peròriferito alla partenza per l’Italia: “Su-bito dopo aver pagato 300 euro peril viaggio, mi hanno portato e ab-

bandonato nel deserto per un mese,senza acqua e cibo. Ogni giorno ar-rivavano nuove persone finché, unavolta raggiunto un numero suffi-ciente, ci hanno caricati su un fur-gone e trasportati, di notte, al por-to per la partenza. Quando ho vistoi soccorsi in Sicilia, mi sono sentito

libero e con una nuova opportuni-tà”. Dopo aver perso inizialmente i con-tatti con sua famiglia, Sylvester è riu-scito a tranquillizzare moglie e figlisulla sua salute e conclude: “Ades-so prego ogni giorno di riunirmi aloro”.

I requisiti stabiliti dal Ministero dell’Internoper le strutture private disposte ad ospitaretemporaneamente un certo numero di immi-grati trovano una completa e precisa rispon-denza nell’Antica Masseria del Monte di Ca-stiglione d’Otranto (frazione di Andrano), unvirtuoso esempio di accoglienza che oggi ospi-ta 92 uomini maggiorenni provenienti da pae-si asiatici e africani coinvolti in gravi crisi po-litiche e sociali. Dopo la positiva esperienzadel 2011, quando la struttura accolse ben 101immigrati in fuga dalla Libia, la Masseria hamesso nuovamente a disposizione i suoi localiper offrire rifugio e protezione in questa nuo-va emergenza umanitaria. Sono quindi 92 i nuovi ospiti della masseriadi Castiglione: 10 nigeriani, 4 ghanesi, 1 ma-liano, 2 mauritani, 1 afghano, 5 iracheni, 32bengalesi e 37 pachistani, tutti suddivisi in due

diverse strutture della masseria, non distantitra loro, che possono ospitare rispettiva-mente 88 e 6 persone; per la Masseria, però,la disponibilità totale, come prevede il manualeoperativo dell’accoglienza, sale a 106 posti. Un’esperienza, dicevamo, che dura da quat-tro anni, continuando a rappresentare un im-portante esempio di accoglienza e integrazione,come dimostrano le collaborazioni con Co-mune, Parrocchia e tutta la comunità di An-drano e frazioni. Ognuno dei 92 ragazzi si ren-de utile in qualsiasi tipo di attività collabo-rando con lo staff della masseria, ma anchecon la possibilità di svagarsi giocando a cal-cio o a cricket (sport nazionale del Pakistan,ndr). Senza contare i corsi di lingua italiana,tenuti da mediatori culturali, e di avviamen-to al lavoro. La quasi totalità dei ragazzi è direligione musulmana e per continuare a col-

tivare il loro credo, la proprietà della Masse-ria ha messo a disposizione un loro locale inu-tilizzato (un ex frantoio, per l’esattezza) chegli ospiti hanno trasformato in una piccola mo-schea, dove vanno a pregare per quattro vol-te al giorno. Molte di queste notizie ci sono state forniteda Muhamed, da tutti conosciuto come Ma-lek, che rappresenta un po’ il leader del grup-po. Nato in Pakistan, Malek ha 34 anni ed èin Italia da un anno e sette mesi, dopo avertrascorso undici anni in Grecia lavorandocome cuoco e da dove è scappato in seguitoalla grave crisi economica. Conosce un po’ lalingua italiana e quindi rappresenta un im-portante intermediario tra gli ospiti e la pro-prietà, collaborando nella gestione di alcuniaspetti burocratici riferiti ai suoi compagni eorganizzando le loro giornate. La particola-rità del caso di Malek è quella di essere sta-to assunto con contratto regolare dalla Mas-seria del Monte; questa è una delle opportu-

nità previste per chi, come Malek, gode del-lo status della protezione sussidiaria, rilasciataa chi rischia di subire un danno grave in casodi rientro nel proprio paese. Questo è il casodel Pakistan dove, nonostante i continui at-tentati, non è stata riconosciuta una guerra ci-vile vera e propria, a differenza da chi provienedalla Libia, a cui può venir riconosciuto lo sta-tus di rifugiato.E intanto c’è attesa tra i pachistani per l’inau-gurazione a Lecce, il prossimo 2 maggio, diuna sede dell’ambasciata del loro Paese (l’uni-ca del sud Italia) e Malek ha una idea: “Vo-gliamo invitare l’ambasciatore pachistano acenare con noi alla Masseria del Monte”.

in copertina

Da quattro anni la struttura privata di Castiglione d’Otranto garantisce ai propriospiti, con il sostegno della comunità di Andrano, una qualità di vita migliore euna speranza per il futuro

Dalla Libia al Salento: l’odissea (a lieto fine) di SylvesterUno dei ragazzi ospitati dalla Masseria del Monte ci ha raccontato la propria storia daperseguitato in Libia, dai momenti in cui ha rischiato la vita fino al suo approdo in Sicilia

I paesi membri dell’Unione Europea non voglionoaccogliere gli immigrati che giungono sulle costeitaliane, una scelta che, visti anche i numeri dif-fusi dal Ministero dell’Interno, potrebbero porta-re, se non proprio al collasso, grosse difficoltà aicentri di accoglienza governativi sparsi in tutto ilpaese. E così, su richiesta dello stesso Ministero,le Prefetture hanno predisposto degli avvisi pub-blici “per l’individuazione di strutture idonee ad ac-cogliere cittadini stranieri richiedenti protezione in-ternazionale, in attesa dell’inserimento nei centrigovernativi ovvero nel circuito Sprar”. Questo è quanto recita l’avviso pubblicato dalla Pre-fettura di Lecce sul proprio sito internet, nonchésulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e inquella della Repubblica Italiana. Il Governo è quin-di alla ricerca di strutture che possano ospitare tem-poraneamente (almeno fino al 31 dicembre2015) un certo numero di migranti e che, in me-rito, soddisfino una serie di requisiti riguardanti lacosiddetta “accoglienza integrata e servizi minimigarantiti” da offrire agli ospiti. Questi i criteri indi-cati nel capitolato dell’avviso pubblico: mediazionelinguistica-culturale; accoglienza materiale; serviziodi assistenza sanitaria; servizio di pulizia ed igie-ne ambientale; orientamento ed accesso ai ser-vizi del territorio; formazione e riqualificazione pro-fessionale; orientamento e accompagnamento al-l’inserimento lavorativo, abitativo e sociale; tute-la legale; tutela psico-socio-sanitario; servizi di in-gresso e gestione amministrativa. Una gara di af-fidamento di appalto la cui domanda di parteci-pazione scadrà il prossimo 8 maggio.

Centri di accoglienzatemporanea cercansi: il bando della Prefettura di Lecce rivolto ai privati

Masseria del Monte, l’accoglienza e l’integrazione che funzionano

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8 02 maggio 2015

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primo piano11 02 maggio 2015

Salvatore Negro (Totò come affettuosamen-te è chiamato dagli amici) è presidente delgruppo regionale Udc alla Regione Puglia.Un’esperienza che sta per chiudersi dopo cin-que anni di opposizione costruttiva, che hadato un contributo importante per l’appro-vazione di numerosi provvedimenti sostenu-ti nell’esclusivo interesse dei pugliesi. Un per-corso che il capogruppo Negro, candidato nel-la lista dei Popolari con Michele Emiliano pre-sidente, si augura di proseguire per portareavanti quelle battaglie che hanno caratteriz-zato la sua azione politica nell’ultima legi-slatura. Tra queste quella contro la mala-bu-rocrazia, ma anche quella a favore dell’oc-cupazione, della famiglia, della buona sani-tà, della tutela del paesaggio e dell’ambien-te. Negro, in questi anni quella dell’Udc è stataun’opposizione “responsabile”, come leistesso l’ha definita. A fine legislatura sente dipoter dire che questa linea politica ha prodottodei vantaggi per i pugliesi? E quali sono?La linea del “dialogo” produce sempre buo-ni frutti. In questi anni abbiamo sperimentatoun’opposizione “responsabile”, critica e vi-gile sull’attività del governo regionale, maaperta anche a sostenere quei provvedimen-ti che potevano tornare utili alla Puglia. Miriferisco, ad esempio, all’approvazione del Pia-no di rientro sanitario che senza il sostegnodell’Udc non sarebbe mai stato approvato.Ciò avrebbe portato al commissariamento del-la Puglia da parte del Governo centrale, consviluppi negativi sui ticket delle prestazioni sa-nitarie ed una ancor più accentuata riduzio-ne dei posti letto negli ospedali. Ma abbiamodato un contributo determinante anche perl’approvazione di altri importanti provvedi-menti come lo strumento del Piano Paesag-gistico Territoriale Regionale, il Piano casa.

La sanità resta una delle grandi criticità del-la Puglia, ma accanto a questa c’è anche quel-la dei Consorzi di bonifica che pare abbianoun debito di 400 milioni di euro. C’è una so-luzione a questo annoso problema? Quello dei Consorzi di bonifica è un problemache appare di difficile soluzione dopo decennidi stallo. Noi restiamo fermamente convintiche sarebbe opportuno pensare ad una sop-pressione dei consorzi, istituiti oltre 80 annifa, le cui competenze potrebbero essere as-sorbite da altri enti come l’Aqp, l’unicaazienda di proprietà regionale che può so-stituire e meglio assolvere le funzioni dei con-sorzi per poter operare la gestione comples-siva del ciclo delle acque.Tra le sue battaglie per il lavoro ricordiamoquella a favore dei 1.200 Lsu di Puglia: an-che qui ci sono state molte disattenzioni daparte del Governo uscente nonostante le nu-merose interrogazioni dell’Udc e i suoi in-terventi. Gli Lsu restano una priorità ancheper il prossimo governo?Gli Lsu resteranno una spina al fianco delprossimo governo se non si darà una rispo-sta definitiva a questi lavoratori e alle loro fa-miglie che da vent’anni prestano la propriaattività ai Comuni in modo precario e at-tendono di essere stabilizzati. Già nel primoanno della nostra attività abbiamo fatto ap-provare una legge per riconoscere a questi la-voratori i contributi ai fini pensionistici. Maa tutt’oggi è rimasta inapplicata, non aven-do la Regione operato la dovuta concertazionecon l’Inps e gli Enti utilizzatori. Nonostantei nostri numerosi appelli e interrogazioni lapolitica in questi anni ha preferito chiuderegli occhi di fronte a quello che è un vero e pro-prio lavoro nero legalizzato.Lei spesso ha definito la mala-burocrazia unodei mali della nostra economia. In questi anni,

però, poco è cambiato: in Puglia ci sono nu-merose opere ferme e cantieri mai avviati. Dadove deve cominciare il prossimo governo re-gionale per invertire questa tendenza? La mala burocrazia è il cancro della nostraRegione perché non consente di risponderealle adeguate aspettative del territorio e alleesigenze degli imprenditori che pure sarebberointeressati ad investire in Puglia e nel Salen-to, creando nuove opportunità di occupa-zione. Troppo spesso abbiamo visto investi-tori privati fuggire dalla Puglia dopo essersiscontrati a lungo con le lentezze, le lungag-gini e gli ostacoli della burocrazia regionale.Occorre procedere in tempi rapidi ad unasemplificazione dei procedimenti ammini-strativi in materia di lavori pubblici, di am-biente e difesa del suolo. Occorre eliminarei comitati e le commissioni inutili e quindi al-cuni inutili pareri, per snellire le procedure eridurre i tempi e i costi che la burocrazia im-pone oggi alle imprese. L’eliminazione di talipareri comporterà una semplificazione am-ministrativa che darà nuovi impulsi alle im-prese che operano nel campo dei lavori pub-blici e dell’ambiente e quindi all’economia del-l’intera Puglia. Quali sono le infrastrutture che lei giudicaprioritarie per lo sviluppo del Salento? Sicuramente la SS 275 Maglie-Leuca, ma an-che il porto di Otranto e la Regionale 8. Mag-giore attenzione dovrebbe essere dedicata an-che al trasporto su rotaia: è assurdo che l’al-ta velocità si fermi a Bari. Dobbiamo lavorareper farla arrivare fino a Lecce. Lei ha dato un grande contributo nella ste-sura e nell’approvazione del Piano Paesag-gistico Territoriale Regionale (PPTR). Cosacambierà per la Puglia con questo Piano?Abbiamo contribuito in maniera determinantealla approvazione definitiva del Piano Pae-

saggistico, ascoltando i cittadini e proceden-do a raccogliere e a sostenere numerose os-servazioni che si sono levate dai Comuni e da-gli addetti ai lavori, rendendo maggiormen-te condivisibile questo importante strumen-to di tutela e sviluppo del territorio. Siamosoddisfatti del lavoro che è stato fatto: pos-siamo dire che oggi la Puglia ha uno stru-mento di grande valore soprattutto cultura-le che ha come finalità prioritaria quello del-la tutela e della valorizzazione del paesaggioquale patrimonio comune della collettività. Nella prossima competizione elettorale l’Udcha scelto di sostenere il candidato MicheleEmiliano: da quali ragioni è stata dettata que-sta scelta? Quella con Michele Emiliano è un’intesa dicontenuti e programmatica e si basa su unacomune idea di governo della Puglia per iprossimi anni. Siamo convinti che Emilianonon farà mancare le sue attenzioni al gover-no della Regione e sarà davvero il “Sindacodi Puglia”, sempre presente sul territorio. Tral’altro l’Udc ha già avuto modo di lavorareal fianco di Emiliano nella sua esperienza disindaco di Bari. Una collaborazione che haprodotto ottimi risultati per la città capoluogoe siamo certi di poter fare altrettanto per laPuglia ed il Salento. In un’unica lista, quella dei Popolari, ci saràl’Udc, Realtà Italia e Centro Democratico.Cosa vi accomuna?Come Udc siamo stati i fautori e restiamo con-vinti delle opportunità della nascita di un nuo-vo soggetto moderato, popolare e di centroche deve nascere dalla base e non dai verticiromani. L’esperienza con gli amici di RealtàItalia e Centro Democratico, con i quali ab-biamo dato vita alla lista dei Popolari, è vol-ta in questa direzione e segue coerentemen-te la linea politica nazionale del partito.

Ne è convinto Salvatore Negro, presidente del gruppo regionale Udc-Popolari e candidato alle prossime elezioni con Michele Emiliano presidente

SALVATORE NEGRO

“Sanità, lavoro e infrastrutture: queste le sfide

che ci attendono”

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Il restauro architettonico di unbene pubblico può passareoggi anche attraverso le pa-

gine di uno dei più noti socialnetwork del momento. Inquesti ultimi giorni web e re-

dazioni sono state -è il caso didire- bombardate da una va-langa di commenti negativi suquanto sta accadendo nelcortile interno del Castello de’Monti di Corigliano d’Otran-to dove sono in corso lavoridi restauro. Facciamo unpasso indietro soffermando-ci su fatti e protagonisti. Il 19aprile scorso Dario Melissa-no, cittadino di Corigliano,lancia sul web un video in cuisi vedono le grosse tubaturedell’impianto antincendio di-stribuirsi sul muri dell’anticocastello con criteri giudicatida molti in modo tutt’altroche favorevole. I soggetti chiamati in giocosono l’Amministrazione co-munale di Coriglianod’Otranto; i due progettistiche, da un documento se-gnalato dalla consigliera co-munale di maggioranza Ema-nuela Costantini, sembre-rebbero essere l’ingegnereGiuseppe Negro e l’architet-to Teresa Tubito; la Soprin-tendenza ai Beni Architetto-nici con sede a Lecce. A pro-posito di quest’ultima an-drebbe aggiunto per com-pletezza che l’incaricata a se-guire i restauri architettonici

nella città di Corigliano (equindi anche quelli del Ca-stello) sarebbe l’architettoMichela Catalano; il condi-zionale in questo caso è d’ob-bligo perché il soprintenden-te Francesco Canestrini nonci ha indicato il nome del-l’architetto che per conto del-la Soprintendenza segue i la-vori del castello. Lo stesso Ca-nestrini sul caso del Castellodi Corigliano ha dichiarato:“Stiamo facendo i necessariaccertamenti su quanto au-torizzato. In seguito ad un ap-posito urgente sopralluogo sichiariranno le questioni e si

prenderanno le decisioni inmerito”. D’altro canto, però,lo stesso Melissano ci ha ri-ferito che per un altro caso (le-gato alla piantumazione di al-beri nel fossato della stessafortezza) solo qualche mese fafu l’architetto Catalano ad in-tervenire. Perché -ed è la domanda ditutti- sono stati realizzati la-vori in un modo giudicato sulweb così tanto negativamen-te? Chi li ha voluti e autoriz-zati? Una risposta potrebbearrivare da due pagine, se-gnalate dalla consigliera Co-stantini il 21 aprile scorso

sempre sullo stesso socialnetwork, dove si legge: “Ov-viamente quanto previsto inprogetto e quanto finora rea-lizzato, è pienamente con-forme ai pareri preventivi ri-lasciati dalle competenti So-printendenze e del CorpoProvinciale dei VV.FF di Lec-ce”. Questo documento, in-dirizzato all’Assessore ai La-vori Pubblici del Comune diCorigliano, sembrerebbe chia-rire molte cose, incluso il fat-to che qualcuno stia pensan-do già di rivolgersi alla Pro-cura della Repubblica.

Fabio Antonio Grasso

primo piano

Un video diffuso sul web mostra antiestetiche tubature dell'impianto antincendio in bella vistaall’interno del maniero di Corigliano. E in molti si interrogano sui responsabili

Dario Melissano è l’autore del vi-deo che ha fatto saltare sulla se-dia molte persone che ancoraoggi dimostrano il loro dissensoper quanto sta accadendo nelcortile del Castello de’ Monti: unimpianto antincendio che con isuoi tubi invade forse troppoenergicamente le mura storichedell’edificio. Melissano non ènuovo a segnalazioni di questotipo: “Nel dicembre dello scorsoanno -afferma- uscendo da casaho visto dei signori piantare deicipressi nel fossato del Castello.Mi hanno spiegato che la pian-tumazione degli alberi rientravain un progetto chiamato ‘Il giar-dino della Resilienza’. Il sindaco,Ada Fiore, pochi giorni dopo, harisposto alle mie perplessità inmerito ai cipressi e ha definito ilprogetto valido ed opportuno”.

La storia non è finita qui: “Il gior-no dopo -Melissano- ho chia-mato Lecce e ho parlato con l’ar-chitetto Catalano, la quale mi hachiarito che non avrebbe maidato il parere positivo, senza pri-ma visionare il progetto. Infatti,dopo qualche giorno la dotto-ressa, insieme ai carabinieri diCorigliano, hanno obbligato l’in-gegnere comunale Nicola Dimi-tri ad disporre l’espianto dei 27cipressi, il tutto con un’indaginesulla vicenda”. Dopo solo quat-tro mesi da questo primo fattoMelissano entra nel cortile delCastello e gira l’ormai famoso vi-deoclip. “Dopo la pubblicazionesul web -conclude il giovane- horicontattato la dottoressa Cata-lano per due volte tramite mail enon ho avuto risposte”.

(F.A.G.)

Sei mesi fa la segnalazione sui cipressi nel fossato

Castello de’ Monti, il restauro del cortile non convince

12 02 maggio 2015

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La possibilità di riscattare la propria vita e ipropri errori non deve passare solo dai luo-ghi di reclusione ma si deve, anche e soprat-tutto, contare sulle proprie risorse creative eavere l’opportunità di partecipare attiva-mente ad attività utili e divertenti. Il mar-chio Made in Carcere nasce nel 2007, dalleidee e dalle energie di Luciana Delle Donne,fondatrice di Officina Creativa. Da allora ilmarchio lavora nella direzione di un possibilereinserimento nella società civile e si orientaverso una vera e propria rieducazione delleventi detenute che partecipano al progetto. Si producono manufatti, borse, accessori, manon solo. Recentemente Made in Carcere siè fatto promotore di una nuova e originale ini-ziativa: il progetto “Orti Verticali”, infatti, sipropone di accordare i ritmi di donne e uo-mini detenuti a quelli della natura, di cui pur-troppo non possono godere con la reclusio-ne. Ovviamente anche per quanto riguardaquest’iniziativa si tratta di tessuti recuperatie confezionati per contenere terra, semi e pian-te, a dare vita ad un prodotto creativo che con-

sente di avere piccoli grandi “Orti Verticali”grazie ad un’originale soluzione che punta inalto.“Difendiamo il pianeta o si difenderà da soloe a proprio modo -afferma Luciana DelleDonne presentando il progetto-; noi consu-miamo come se avessimo tre o quattro pia-neti a nostra disposizione ma, forse non è chia-ro, ne abbiamo uno solo”. Aromi mediter-ranei, erbe officinali, ortaggi e tante fragole:insegnare ad adeguarsi alle frequenze che ca-ratterizzano la natura può avere un ruolo fon-damentale all’interno di un disegno riabili-tativo. Una sorta di nature therapy che, pas-sando da donne e uomini in stato di deten-zione, è riuscito a consacrarsi anche a circuitidiversi dal carcere.Il progetto, infatti, ha saputo andare ben ol-tre le proprie aspettative, grazie alla formu-la innovativa con cui è stato pensato e gra-zie soprattutto a quanti hanno creduto nel-l’iniziativa. Dopo l’esperienza allo scorso Sa-lone del Gusto di Torino e, soprattutto, pri-ma del grande debutto ufficiale all’Expo 2015,

per cui Luciana Delle Donne è ambassadordi WE-Women, il progetto “Orti Verticali”prosegue con una serie di iniziative che vedonoprotagonisti i detenuti del carcere di Pog-gioreale e quelli del carcere militare di San-ta Maria Capua Vetere.I circuiti di promozione hanno interessato an-che il Vinitaly di Verona, dove un’installazionedi erbe di vario genere ha ricoperto un’inte-

ra parete dello stand delle Tenute Emera diClaudio Quarta Vignaiolo, sempre molto vi-cino alle intuizioni e alle intenzioni di cui sifa promotore il marchio.Lo scopo principale di Made in Carcere è,dunque, quello di promuovere un nuovomodo di vivere lo stato di reclusione, riabi-litando l’esperienza grazie ad una chiave stra-tegica e nuova: una seconda opportunità perle detenute e una doppia vita per i tessuti. Unconcreto messaggio di solidarietà, libertà eprofondo rispetto per l’ambiente, servendo-si di un’estetica ironica, a tratti provocatoria,e tanto originale.

Federica Miggiano

primo piano

Ottimo successo per l’ultimo progetto di Made in Carcere, che dopo l’esperienza di Borgo San Nicola approda all’Expo di Milano

Il debutto è avvenuto lo scorso 13 aprile quando Lu-ciana Delle Donne ha promosso il progetto nell’I.I.S.S.“R. Gorjux - N. Tridente” di Bari, dando il via al primo la-boratorio di agricoltura verticale attraverso la creazio-ne di oltre cinquanta “Orti Verticali” portatili. E per atti-rare ancora di più l’attenzione dei giovani studenti, è sta-ta proposta anche una borsa tracolla con tasche perpiante. Made in Carcere ha ampliato e integrato il proprio per-corso ospitando nel progetto anche Lifestyle Studium

del dottor Domenico Meleleo e EMS Ente Modelli So-stenibili, per affrontare questioni fondamentali come la so-stenibilità, la consapevolezza alimentare e la nutrizio-ne sportiva. L’obiettivo è quello di insegnare, dunque,come articolare la propria alimentazione e come sce-gliere i cibi, individuando quelli potenzialmente dannosie portare i ragazzi a capire e conoscere come alcuniaspetti psicologici possano influenzare il comportamentod’acquisto degli alimenti. Con gli “Orti Verticali” di Madein Carcere, si è cercato di coinvolgere nell’esperien-

za anche i giovanissimi, invitando a coltivare in casa osul proprio balcone, aromi, erbe officinali e ortaggi. Ov-viamente si parte dall’idea della possibilità di usare quel-lo che già c’è a disposizione, riciclando il materiale chealtrimenti andrebbe al macero, come i  sacchi dijuta del caffè donati da Caffè Quarta di Lecce. Prodot-ti e soluzioni assolutamente originali, che danno la pos-sibilità concreta di misurarsi con i ritmi della natura, conin più la soddisfazione di avere coltivato tutti da sé.

Federica Miggiano

Carceri e fiere, ma non solo: gli “Orti Verticali” entrano nella scuola

Piccoli “Orti Verticali” crescono

13 02 maggio 2015

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lecce14 02 maggio 2015

Uno scenario preoccupante si pre-senta per il Comune di Lecce: siparla di un buco di bilancio di ol-tre 40 milioni di euro. A porre i ri-flettori su questa agghiacciante no-tizia è stata la coalizione cittadi-na di Lecce Bene Comune conCarlo Salvemini ed anche l’asses-sore regionale Loredana Capone,la quale afferma come questa si-tuazione “preoccupa e non pocosoprattutto per le gravi ricaduteche questo avrà sulla comunità peri prossimi trent’anni”. Al centrodel ciclone vi sono il sindaco Pao-lo Perrone e l’assessore al BilancioAttilio Monosi (nella foto); tut-tavia Salvemini chiama all’appel-lo anche l’amministrazione Poli as-serendo di “aver fatto baldoria(assieme all’amministrazione Per-rone) con i conti pubblici e di-vertendosi senza scrupoli e la-sciando la casa sottosopra”. Il rischio è che i cittadini leccesi ve-dranno una riduzione dei servizie un probabile aumento delle tas-se. Per Loredana Capone le re-sponsabilità ricadrebbero tuttesull’amministrazione di centro-destra che “ha scelto di spenderemolto più e peggio di quanto po-tessimo permetterci e queste, pur-troppo, sono le tragiche conse-guenze”. Per questo Capone chie-de al sindaco e all’assessore Mo-nosi “un atto di responsabilità: sec’è davvero un piano per risana-re il debito, lo esponga e lo con-divida immediatamente con ilConsiglio, i cittadini e le imprese”. L’assessore Monosi ha dichiaratodi essere preoccupato ma nontrova necessario aumentare le tas-se per i cittadini, certamente non

riuscirà ad abbassarle così comepromesso in campagna elettorale.Monosi presenterà in Consigliocomunale il bilancio consuntivo2014 e sostiene di essere fiero diaver portato avanti la prima gran-de operazione di risanamento deiconti comunali. “Dal 2011 in poiabbiamo dovuto rinunciare a 25milione di euro -sostiene Monosi-. Siamo fra i Comuni più pena-lizzati d’Italia ma ci siamo con-centrati sulla revisione della spe-sa, senza intervenire sulla leva fi-scale che è già molto alta. Non po-tremo abbassare le tasse proprioin virtù del repentino cambia-mento della normativa nazionaleche ha messo agli angoli gli enti lo-cali. L’amministrazione, però, nonfarà ricadere alcun sacrificio ul-teriore sui cittadini. Stiamo lavo-

rando -conclude Monosi- per qua-drare il bilancio 2015 senza in-tervenire sulle entrate tributarie”. La preoccupazione è alta, anche invista della prossima sfida elettoraleche vedrà proprio l’ex sindaco Politra i protagonisti.

Gian Piero Personè

Carlo Salvemini e Loredana Capone puntano il dito sulle amministrazioni Poli Bortone e Perrone.Pronta la replica dell’assessore Monosi: “Le tasse comunali non saranno aumentate”

Palazzo Carafa, buco di bilancio da 40 mln di euro

A volte ritornano e, quando succede, non c’è da stare se-reni. Stiamo parlando dei lavoratori dell’ex Manifattura Ta-bacchi (ora ex Bat) che, dopo la manifestazione di prote-sta presso la rotatoria d’ingresso a Lecce sulla superstra-da per Brindisi, martedì scorso hanno occupato l’aula con-siliare di Palazzo Carafa per manifestare il loro dissensoin seguito all’ennesimo rinvio (questa volta al 14 maggio)del tavolo ministeriale nel quale si deciderà la loro sorte. Ci sono stati momenti di tensione, con parole grosse e qual-che spintone, insieme ad un provocatorio manifesto funebreaffisso di fronte al seggio riservato al sindaco. Chiedonogaranzie sul loro futuro, gli ex Bat, che da anni stanno as-sistendo ad un rimpallo di responsabilità tra amministra-tori, sindacati e aziende (Bat, Iacobucci e Korus), anchealla luce del termine dell’erogazione della cassa integra-

zione fissato per luglio di quest’anno. “I lavoratori sono qui perché chiedono il contributo delleistituzioni per riaprire questa vertenza -ha affermato Pie-ro Fioretti, segretario provinciale Uilm-. Siamo stanchi diandare e venire da Roma, ci prendono in giro: sono incontrifittizi e non comprendiamo perché dobbiamo incontrarcicon Iacobucci che sta liquidando. E’ il momento che ognu-no si prenda le sue responsabilità”. Il sindaco Paolo Per-rone ha accolto le rimostranze degli operai e ha sottolineatocome “l’impegno con la città ce l’ha British American To-bacco, i nostri interlocutori non sono né Iacobucci né Ko-rus. Io sono pronto a seguirvi in qualsiasi iniziativa legit-tima e legale vogliate intraprendere e ad andare a mani-festare con voi a Roma. Scriverò nuovamente al ministroGuidi -ha concluso Perrone- chiedendo di allargare la riu-

nione, già convocata il 14 maggio, alle istituzioni locali ol-tre che alla Bat, al fine di trovare una soluzione definitivaa questa vicenda”. Il prossimo 4 maggio, sempre a Palazzo Carafa, avrà luo-go una riunione alla quale prenderanno parte i sindaca-ti, parlamentari salentini e rappresentanti della Prefettu-ra e della Provincia di Lecce.

Ex Bat, i lavoratori occupano l’aula consiliare Tensione a Palazzo Carafa quando, in seguito al rinvio al 14 maggio del tavoloministeriale, i lavoratori hanno manifestato chiedendo garanzie per il loro futuro

Foto: Leccesette.it

Foto: Salentoweb.tv

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15 02 maggio 2015

Il plurale di cultura è culture e quandosi considera il fascino delle miriadi dicontesti culturali nel mondo il termineassume un significato interessante ed au-tentico. Proprio il Salento, denominatoin epoche remotissime Messapia (ovvero“Terra di mezzo”) proprio per la ca-ratteristica di essere zona di passaggioe ponte tra i popoli, è il luogo propizioin cui far sorgere una Biblioteca Inter-culturale con testi, oltre che in italiano,

anche in inglese, francese, albanese,arabo, cinese, wolof, croato, tedesco, ca-talano, spagnolo, portoghese, rumeno. La biblioteca è ubicata presso la Me-diateca della Biblioteca Provinciale “Ni-cola Bernardini” sita al terzo piano inviale Gallipoli n. 28 a Lecce, medesimasede del Museo Provinciale “Sigismon-do Castromediano”. La Biblioteca In-terculturale è un progetto dell’Associa-zione “Salento Crocevia”, realizzato gra-

zie al contributo della Regione Puglia edell’Istituto Culture Mediterranee del-la Provincia di Lecce, con il partenariatodi diverse associazioni che operano nelterzo settore. Responsabile della Bi-blioteca è la dottoressa Antonella DeBlasio che racconta come l’idea sianata dall’esigenza di voler far interagi-re ed integrare ragazzi di diverse na-zionalità presenti nel territorio. De Bla-sio afferma come “accanto ai servizi pro-pri di una biblioteca (consultazione eprestito di libri, sala lettura, emeroteca)si affiancano tutta una serie di attivitàlaboratoriali, come corsi di lingua, chemediante lo scambio di saperi teorici epratici consentono una conoscenza re-ciproca tra cittadini italiani e stranieri”. Il taglio del nastro è previsto per il pros-simo 5 maggio alle ore 16.30 in cui ver-ranno presentati il progetto e le attivi-tà in programmazione; vi sarà un mo-mento di festa con letture in lingua stra-niera e musiche dal mondo. A chi volessepartecipare si richiede di donare sim-bolicamente un libro. Per info consultare la pagina Facebooko scrivere all’indirizzo [email protected].

Gian Piero Personè

Venerdì 8 maggio dalle 15.30 alle 20 presso il Fondo Verri invia Santa Maria del Paradiso avrà luogo un workshop sul librofotografico e d’artista. Si chiama “Soaproof” la sezione di Wa-shing by Watching dedicata ai progetti editoriali indipendenti.La rassegna incentrata sul video e la fotografia contempora-nea, a cura dell’associazione DamageGood, ampia i confini te-

matici con un laboratorio sul libro fotografico e d’artista tenuto dai suoinuovi ospiti, Nastynasty©, coppia artistica formata da Emiliano Biondellie Valentina Venturi, che sperimenta e ricerca attraverso vari media e lin-guaggi, dal video all’editoria indipendente sotto il nome di blisterZine. Prenotazione obbligatoria telefonando al 320.4567267 o inviando unamail a [email protected].

LIBRI FOTOGRAFICIE D’ARTE, SE NE PARLA AL FONDO VERRI

Quest’anno ricorre il decennale diFotoScuolaLecce e per festeggiaredegnamente l’evento, oltre ad unricco calendario a base di wor-kshop, mostre e ospiti, la storicascuola di fotografia con sede pres-so il Castello Carlo V propone unconcorso fotografico dal titolo “Latua che Italia è?”, riservato ai ra-gazzi dai 16 ai 19 anni di età eresidenti in Puglia. Ai partecipantiè richiesto di raccontare con trescatti lo stile di vita italiano, coni suoi vizi e le sue virtù, con le sueluci e le sue ombre. Piena liber-tà per quanto riguarda le sceltestilistiche e espressive: le foto pro-poste potranno essere realizzatein bianco e nero, a colori, in for-mato verticale, orizzontale, qua-drato o panoramico, scattatecon reflex, macchine analogi-che, digitali ma anche con lo

smartphone con filtri ed editing. A partire dal 1° maggio sino al2 agosto prossimi sarà dunquepossibile partecipare al concor-so che prevede per i vincitori duedistinti premi: una borsa di stu-dio per iscriversi al corso di for-mazione professionale biennaledi FotoScuolaLecce per il 2015-‘17 (assegnata dalla giuria tec-nica) e una fotocamera Lomo-graphy Diana F (per la foto che ri-ceverà il maggior numero di pre-ferenze su Facebook). Sì, perchéle foto saranno pubblicate on linesul sito www.fotoscuolalecce.itnella sezione dedicata e potran-no anche essere votate dal 3 al31 agosto attraverso i Like in unapagina Facebook.Per partecipare al concorso tut-te le informazioni sono disponi-bili su www.fotoscuolalecce.it.

Dal 5 maggio al via un nuovo contenitore culturale all’interno del Museo “S. Castromediano” nato per far interagire ed integrare ragazzi di diverse nazionalità presenti nel territorio

Apre a Lecce la BibliotecaInterculturale del Salento

FotoScuolaLecce celebral’Italia vista dai ragazzi

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16 02 maggio 2015

È stata inaugurata il 22 aprile,presso l’ex Opificio FratelliPiccinno di Maglie, la mostrafotografica Stone Visions -Photo & Design. L’evento èl’atto conclusivo della mani-festazione di valorizzazionedell’elemento pietra “StoneVision”, promossa nell’ambi-to del Progetto “Vis - Valori-zation of the Common Identityaround the stone”, finanziatodal Programma di Coopera-zione Territoriale Interreg Ita-lia-Grecia. Il progetto si espli-ca nella cultura della tradizio-ne che offre modelli di iden-tità provenienti da intrecci an-tropologici, linguistici e stori-ci affini. Il Salento e la Grecia inparticolare hanno un retaggiocondiviso la cui origine si per-de nella notte dei tempi e la“pietra” è certamente unodegli elementi di congiunzio-ne tra questi popoli legatidalla stessa radice. Scopo del progetto è quindiconsolidare l’immagine e ladiffusione del patrimonio cul-turale, economico, artistico e

turistico dei territori coinvolti.Un patrimonio strettamentelegato alla pietra intesa comeelemento aggregante e sim-bolico. L’idea è quella di en-fatizzare in maniera positivatutto ciò che ha un nesso conl’elemento-pietra: i prodotti, letradizioni, le tecniche produt-tive, le tipicità, l’artigianato, in-serito armonicamente nei con-testi di origine del Salento edella Grecia. Ente capofiladel progetto è il Comunedi Maglie, in partenariato coni Comuni di Miggiano, Ca-prarica, Gagliano del Capo e,per la parte greca, la Regionedelle Isole Ioniche e il Comu-ne di Cefalonia.“Il Salento e la Grecia si in-contrano nella Grecìa Salen-tina -evidenzia Antonio Fitto(a sinistra nella foto), sindacodi Maglie-, sono terre similiper i paesaggi, il mare, gli am-bienti rurali e per la loro vo-cazione turistica ed enoga-stronomica. Il progetto ha vo-luto sottolineare queste affi-nità, enfatizzando tutto ciò

che ruota intorno all’elemen-to ‘pietra’. Riteniamo poil’enogastronomia determi-nante per la caratterizzazionedel territorio: sono anche ilcibo, l’olio e il vino a distin-guerci dalla Sicilia o dalla Ca-labria. Per questo abbiamovoluto presentare qui pro-dotti enogastronomici a kmzero: riteniamo l’enogastro-nomia il nostro valore ag-giunto rispetto al mare e alpaesaggio. Circostanze favo-revoli -sottolinea Fitto- ci han-no permesso di inaugurarequi questa mostra fotografica,in questa ‘pietra di valore’che è l’ex Opificio Piccinno,nonché il futuro Museo di ar-cheologia industriale. Que-sto splendido immobile è pa-trimonio comunale da appe-na venti giorni, a seguito di unprogetto di valorizzazione av-viato nel 2009 e finalizzatoalla sua acquisizione. Pochigiorni prima della manifesta-zione è stato presentato unprogetto esecutivo per ter-minare i lavori e rendere fi-

nalmente fruibile l’immobile.Siamo orgogliosi -concludeil primo cittadino- di ospitarequi, in questo gioiellino, lamostra Stone Visions”.La mostra, aperta dalla per-formance teatrale “diSegnidi pietra” di Ilaria Castrì e Va-leria Piccinno, si compone diquattro sezioni: oltre cin-quanta scatti che colgono leidentità sociali e culturali di unterritorio attraverso la pietra,in un percorso originale esuggestivo. La rassegna, rea-lizzata in partnership con la so-cietà Proàgo, presenta “Pe-tra”, progetto di Daniele Co-ricciati, già autore di repor-tage di qualità. La collezioneè composta da alcune opereesposte per la prima voltadurante “Selfportrait 6” a Lec-

ce e da altre, inedite, stam-pate per la circostanza. Le fo-tografie sono il frutto di un la-voro che l’artista spiega così:“Non so perché ma la pietrami ha sempre affascinato. Saràil fatto che dentro di sé rac-chiude in parte la storia delmondo. Sarà l’idea che è sta-ta il primo rudimentale stru-mento in mano all’uomo nel-la preistoria. Sarà il fatto chela nostra terra, il Salento, è ca-ratterizzato dalla presenzacontinua e costante di pietre.Sarà che ovunque volgiamo ilnostro sguardo non possiamonon incrociarne una. Ad uncerto punto -afferma Corric-ciati- ho pensato di iniziare afotografarle. Queste sono al-cune delle prime opere ine-dite che espongo. Ne segui-

Fino al 3 maggio a Maglie la mostra collettiva Stone visions - Photo &Design racconta la comune identità culturale del Salento e della Grecia

Foto di Andrea Laudisa

Immagini di pietra

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17 02 maggio 2015

ranno altre. Con calma”. Un’altra sezione è quella dei“Paesaggi e luoghi di lavoro”di Antonio Monte, architettoe docente di architettura delpaesaggio e patrimonio in-dustriale: le stampe fotogra-fiche in esposizione restitui-scono al visitatore le immagi-ni e le atmosfere del paesag-gio industriale, divenuto am-biente in cui sono cresciutecomunità sempre più vaste edeterogenee, il cui denomina-tore comune può essere iden-tificato nell’esperienza collet-tiva del lavoro. Paesaggi in-dustriali diversi tra loro, risul-tato del contesto geograficoin cui tali attività si sono inse-diate e soprattutto delle sin-gole attività produttive, comequelle presenti nel territoriosalentino, legato alle cave acielo aperto o ipogee di tufo,pietra leccese e carparo, di ar-gilla e di bauxite.Una terza sezione è la designcollection “RiGenia” dell’arti-sta Fabio Starace, una colle-zione d’arte che nasce nelmare e con il mare e prendevita tra i gesti scultorei del-l’artista. La collezione si distingue perliquidità e dinamismo delleopere, ispirate al concetto diRiGenia, termine coniato dal-l’autore per indicare l’idea di“genesi e Rigenesi” che ri-corre nell’opera, nei materia-li e nel suo personalissimoapproccio all’ideazione e pro-duzione artistica di questaspecifica collezione. L’utentenell’osservare queste operepotrà calarsi in un’esperienzafatta di genesi e rinascita del-le origini proprie e del popo-lo mediterraneo attraverso la

ricerca, riutilizzo e ri-creazionescultorea nel percorso artisti-co di Fabio Starace. Completa l’esposizione lospazio dedicato alle “Visualmemories” del progetto Vis,con un viaggio fotograficoattraverso i propri “beni di pie-tra” e gli elementi più inte-ressanti e basilari delle operearchitettoniche e artistiche

dei due territori, la proiezionedei video vincitori del con-corso per la selezione di ma-teriale audio-visivo relativo al-l’elemento-pietra, organizza-to dal Comune di Cefalonia edal Comune di Miggiano e imanufatti vincitori del con-corso bandito nell’ambito delprogetto. La mostra resteràaperta fino al 3 maggio.

Informazione pubblicitaria

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maglie18 02 maggio 2015

Assessore ai Lavori Pubblici prima e a Com-mercio e Attività Produttive poi, per conclu-dere quest’anno con la carica di vicesindaco.Dopo vent’anni di attività amministrativa nelComune di Maglie, Tonino Lio ha scelto dipuntare alla Regione Puglia, candidandosi nel-le prossime elezioni nelle file del centrodestra.Lio, cosa l’ha portata a prendere questa de-cisione?Mi riconosco nella battaglia di Raffaele Fit-to, quella in cui la priorità è ridare speranzaall’elettorato di centrodestra. E alla rico-struzione di un centrodestra serio e credibi-le io mi sento pronto a dare il mio contribu-to: occorre giocare per vincere e non per per-dere. Raffaele punta ad un’offerta politica rin-

novata nei contenuti e nell’impostazionepolitica complessiva.Inoltre, dopo vent’anni di lavoro ammini-strativo ritengo di essere in possesso del-l’esperienza necessaria per compiere questopasso; un’esperienza che ogni amministratoredovrebbe avere, perché sono dell’idea che inqualsiasi campo occorra farsi le ossa partendodal basso. Con dispiacere lascio l’Ammini-strazione magliese, consapevole però di averlavorato bene.Quale sarà il suo ruolo in caso di elezione? La mia azione seguirà svolta finora a Magliee quindi sarà impostata verso le attivitàproduttive e il mondo imprenditoriale in ge-nere. In questo periodo di grave crisi econo-

mica, aggravata da un mancato intervento dirilancio sul territorio, sento di poter essere uti-le per proporre soluzioni e di offrire comun-que il massimo impegno per l’industria, ilcommercio, l’artigianato e per il turismo. Que-st’ultimo, nonostante sia il cavallo di batta-glia della regione, è al momento trascurato ebistrattato.Come potrà esserle utile l’esperienza magliese?Attraverso le numerose iniziative di promo-zione territoriale di cui sono stato fautore, pri-ma tra tutte il Mercatino del Gusto, che daquando è nato ha fatto emergere la consa-pevolezza di quanto sia importante il turismoenogastronomico per l’economia della regionee che è stato in grado di attirare a Maglie, in

pochi giorni, oltre100mila visitatori. Ma ol-tre al Mercatino pensoanche alla rassegna tea-trale Chiari di Luna e adaltre iniziative di promo-zione commerciale comeIo compro a Maglie.Porterà in Regione questifortunati esempi?Sì, soprattutto eviden-ziando l’importanza dellasinergia tra pubblico eprivato che, come nel casodel Mercatino, ha porta-to frutti importanti; ma,

come ho sempre ripetuto, è necessario che tut-te le manifestazioni più importanti della Pu-glia vengano messe in rete, creando così unasinergia che non solo promuove questi even-ti di attrazione turistica, ma che può essereesportata nelle altre regioni italiane e all’estero.E questo non è ancora avvenuto.

Alessandro Chizzini

Lio: “La Puglia si è fermata,insieme possiamo farla ripartire”

C’è anche il salentino Daniele Coricciati trai sei fotografi italiani scelti dal fotografo epresidente dell’Associazione Fotografi Ita-liani Professionisti Giovanni Gastel per la mo-stra “Gli Ambasciatori del Gusto”, primoevento di Food in Good Expo - Ambascia-ta del Gusto, il fuoriExpo dedicato al terri-torio e alla cucina d’autore. Le sue due opere hanno ritratto le giova-

ni chef Fabiana Scarica e Alba Esteve Ruizcon uno stile molto particolare e ben rico-noscibile: bianco e nero contrastato, luci chedisegnano le figure, inquadratura orizzon-tale e taglio da reportage. La mostra si svolgerà nell’ex convento del-l’Annunciata di Abbiategrasso e potrà es-sere visitata gratuitamente tutti i week-enddal 9 maggio al 26 ottobre.

Dopo un ventennio da amministratore magliese, l’attuale vicesindaco annuncia a sorpresa la sua candidatura al Consiglio regionale

Il fotografo Daniele Coricciati “ambasciatore del gusto” a Good Expozollino

Daniele Corricciati, Carlo Cracco e Giovanni Gastel (foto di Stefano Porta)

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tricase19 02 maggio 2015

Tricase Porto sfoggia una nuova veste per laprossima stagione estiva. I lavori di recupe-ro, valorizzazione e fruizione delle storichegrotte (complesso rupestre) sulla spiaggettae delle antiche case dei pescatori e delle areeesterne al Porto di Tricase proseguono e il vol-to della marina continua a prendere forma.Così adesso è già possibile godere dalla ba-laustra in ferro del lungomare Cristoforo Co-lombo di una più ampia veduta sullo specchiod’acqua del Porto e camminare su un bian-co basolato che esalta il colore del mare. Ma le novità per la prossima stagione nonfiniscono qui. L’intervento denominato “LaRena e le Sette Bocche” ha previsto infatti im-portanti lavori: rifunzionalizzazione di spa-

zi esterni (con il completamento della ban-china di ponente del porto, la sistemazionedella strada di accesso alla spiaggetta, la si-stemazione dell’area e del tratto di banchinaantistante le grotte ed i fabbricati dei pesca-tori, la scalinata di accesso alla spiaggetta dal-la litoranea per Andrano); rifunzionalizzazionedi fabbricati esistenti (antiche residenze dai pe-scatori), compreso l’antico complesso rupe-stre annesso alla spiaggetta e la sistemazio-ne dei lastricati solari dell’ex delegazione dispiaggia del Porto di Tricase oggi sede del Mu-seo Municipale di antica marineria. I lavori in realizzazione contribuiscono a man-tenere viva ancora oggi, l’effervescenza del-la storia e della cultura del luogo che in pas-

sato hanno fatto di Tricaseporto una fiorente comunitàdi pescatori. Tutte le opere diripristino del nucleo storicodel porto vanno in tal modoad implementare un percor-so dove il paesaggio costiero,caratterizzato dalle “case,grotte e ambienti paesaggio”si unisce ai percorsi attivilungo le banchine del portovecchio di Tricase ed intima-mente connessi alle attività diricerca, studio, formazione, informazione epromozione svolte dal Centro Culturale Per-manente, dalla Scuola di Antica Marineria e

dalla Bibliomediateca del Mare presso il “Ca-sotto sul porto”.

M. Maddalena Bitonti

Con “La Rena e le Sette Bocche”torna a splendere il Porto

Giovani talenti crescono: il primato degli studenti dello “Stampacchia”Primato d’eccellenza quello del Liceo Scien-tifico e Classico “G. Stampacchia” di Tricase,che vanta un lungo elenco di giovani talenti.Così il dirigente scolastico Mauro Polimeno inun’intervista rilasciata di recente si compli-menta per i risultati ottenuti. Grazie alla pre-parazione dei docenti e all’applicazione e altalento innato degli alunni, questi ultimihanno capeggiato le pole position delle gra-duatorie dei test d’ammissione per la Facol-tà di Medicina e Chirurgia della “Cattolica” e

della “Bocconi”. Ricordiamo ancora gli ec-cellenti risultati ottenuti da ragazzi delloStampacchia: primo posto nel CertamenDantesco, organizzato dal Liceo Classico di Ca-sarano, quarto posto al Certamen Ennianum,indetto dal Liceo Classico-Musicale “Pal-mieri” di Lecce e secondo posto alla gara ditraduzione poetica dai lirici greci, presso il li-ceo “Capece” di Maglie. Per le materie scientifiche altre eccellenze sfor-nate dallo “Stampacchia” si sono aggiudicate

la medaglia d’argento alle Olimpiadi nazionalidi Fisica, la convocazione per i futuri impegnidella squadra italiana nelle Olimpiadi Balkan.Infine il team di problem solving, si è aggiu-dicato la  partecipazione alle finali di Romadel 30 maggio. I prossimi obiettivi, riguardano gli alunni se-lezionati per gareggiare alle Olimpiadi nazio-nali individuali di matematica di Cesenatico,nonché gli 11 allievi idonei al Certamen fisi-co-matematico “F. D’Arpa”. (M.M.B.)

Grazie ai lavori in corso, l’antico approdo rinnova una lunga storia fatta di tradizioni, cultura e miti

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L’arte torna protagonista a Pog-giardo. Un nuovo appuntamentodedicato alla pittura e alla graficacoinvolgerà la cittadina salentina,da sempre attiva nella promozionee organizzazione di eventi artisticie culturali, attraverso iniziative siapubbliche che private. E così, ilprossimo 16 maggio Poggiardoospiterà una estemporanea di pit-tura e arti grafiche, organizzata dal-l’associazione Kaarisma, con lacollaborazione del Comune di Pog-giardo e di altre associazioni attive

sul territorio. L’evento rientra nel-la rassegna “Arte Poggiardo 2015”e nasce dall’idea dei giovani com-ponenti della altrettanto giovane as-sociazione “Kaarisma”: AlessandroMaggiulli, Roberto Afrune e An-drea Puce sono i tre principali or-ganizzatori dell’iniziativa, tre 27ennipoggiardesi che hanno individuatonell’arte lo strumento con cui met-tere in risalto la loro creatività edare più colore e vivacità all’at-mosfera poggiardese. L’estemporanea si terrà quindi sa-

bato 16 maggio, in piazza del Po-polo e largo Chiesa, a partire dal-la timbratura delle tele prevista perle 8.45. Come ogni estemporanead’arte, l’evento si svolgerà attornoad un determinato tema opportu-namente scelto dagli organizzato-ri: in questo caso, Kaarisma ha in-dividuato nei sette vizi capitali ilsoggetto sui quali si dovranno ba-sare gli artisti partecipanti nellacreazione delle loro opere. Sonoquattro i premi assegnati al termi-ne dell’evento: al primo classifica-

to verrà consegnato un buono di250 euro, somma che scende a 50euro invece per il secondo classifi-cato; l’artista che si collocherà in ter-za posizione riceverà un set di tele,mentre una targhetta sarà il premioattribuito da una giuria popolare.Tutti e quattro i premi, inoltre, sa-ranno accompagnati da una con-fezione o bottiglia di vino. Ognipartecipante sarà però meritevole diun riconoscimento: tutte le opererealizzate, infatti, verranno ripro-poste in una mostra che verrà al-

lestita presso il Palazzo della Cul-tura successivamente all’evento, inuna data che verrà prossimamen-te resa nota.Per ricevere tutte le informazionisull’evento, anche in relazione allemodalità e ai costi di iscrizione, èpossibile contattare il 327.8659673o inviare una mail all’indirizzo [email protected]. Il termi-ne per iscriversi alla estemporaneaè stato fissato per il prossimo 12maggio.

Alessandro Chizzini

poggiardo

Il Comune di Muro Leccese, in questi giorni, staponendo le basi per un’iniziativa di notevole in-teresse per la comunità e per i vantaggi occu-pazionali che comporterà per disoccupati, inoc-cupati e per tutti coloro che si trovano in condi-zioni di disagio economico. Si tratta di un’inizia-tiva che intende dare il via ad una Cooperativadi Comunità, progetto che accoglie e mette in attola legge regionale n. 23 del 20 maggio 2014. Ilprogetto prevede l’adesione di una percentualeminima di partecipanti, sia in forma di sosteni-tori sia in forma di lavoratori, che potranno darevita alla cooperativa, svolgere le attività afferen-ti e creare uno spazio e una sinergia di forze e ideeal servizio di tutta la comunità. Possono presta-re il loro contributo cittadini, associazioni, ma an-

che ditte e società, oltre che gli stessi enti pub-blici, sottoscrivendo le quote per il sostegno del-l’attività. La Cooperativa lavorerà su piani differenti: dallamanutenzione ambientale alla prestazione so-ciosanitaria da parte di operatori sanitari, dallavalorizzazione del settore turistico alla gestione mu-seale, dalle attività di carattere agricolo a quel-le di stampo artigianale, fino ad arrivare al set-tore scolastico e all’animazione culturale del ter-ritorio attraverso l’istituzione di corsi e attività. “I vantaggi di questa iniziativa sono innumerevoli,sia dal punto economico che sociale -dichiara ilsindaco Antonio Donno-. Il nostro intento, infat-ti, è quello di offrire un aiuto importante a tutti co-loro che versano in condizioni di difficoltà eco-

nomica e sociale attraverso la creazione di nuo-ve occasioni e premesse per preziosi risvolti oc-cupazionali. La cooperativa presenta ampi mar-gini d’intervento -continua Donno-, anche perchépuò contribuire a valorizzare le competenze e leprofessionalità del nostro territorio. L’Ammini-strazione comunale sarà il principale promotoredi questa iniziativa, offrendo anche una base eco-nomica di partenza perché ci siano le premes-se iniziali per avviare il progetto. Dopodiché -con-clude il primo cittadino- sarà compito di tutti de-dicare entusiasmo e impegno per la crescita diun’iniziativa di così vasta portata sociale”.

Patrizia Miggiano

muro leccese

I sette vizi capitali secondo Kaarisma

Nasce la Cooperativa di ComunitàCittadini, associazioni e aziende sono chiamate ad aderire alnuovo progetto promosso dall’Amministrazione comunale e cheporterà vantaggi per tutta la collettività

Questo il tema della estemporanea di pittura organizzata dai giovani componenti dell’associazione culturale per il prossimo 16 maggio

20 02 maggio 2015

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galatina21 02 maggio 2015

Uno sportello informativoper fornire aiuto alle attivi-tà produttive presenti sulterritorio galatinese. In par-ticolare si tratta di offrireconsulenza riguardante leproblematiche inerenti lasicurezza e la salute nei luo-ghi di lavoro. Lo sportello ègià attivo: grazie infatti al-l’ausilio gratuito di una so-cietà, è operativo dal 23aprile presso gli uffici delsettore Attività Produttive

(Suap). Ci si può quindi ri-volgere da subito al perso-nale preposto, disponibileogni giovedì dalle 16.30alle 17.30 fino a dicembre2015. A spiegare le ragioni del-l’attivazione di questo spor-tello è Alberto Russi, asses-sore comunale alle Attivitàproduttive: “Il D. Lgs.81/2008 in materia di tute-la della salute e della sicu-rezza sui luoghi di lavoro -

ha spiegato Russi- impone atutte le aziende con dipen-denti di effettuare alcuniadempimenti finalizzati allatutela della salute e della si-curezza dei lavoratori. La vi-gilanza sull’applicazionedella legislazione in materiadi salute e sicurezza neiluoghi di lavoro è svolta dal-l’Azienda Sanitaria Localecompetente per territorioe, per quanto di specificacompetenza, dall’Ispettora-

to del Lavoro, dal Corponazionale dei Vigili del Fuo-co, ecc. Alla luce di ciò, si èa conoscenza che la vigi-lanza da parte degli OrganiIspettivi sta avvenendo conuna certa frequenza anchenel comune di Galatina,trovando spesso imprepa-rate ed in preda alle incer-tezze o paure legate ad unavisita ispettiva, le aziendedella città. Purtroppo -con-clude l’assessore- il manca-

to rispetto delle disposizio-ni del Decreto 81/2008, to-tale o parziale, prevedel’emanazione, da parte ditali organi ispettivi, di pe-santi sanzioni”. Chiaro dunque l’obiettivo:fornire informazioni agliimprenditori galatinesi perbarcamenarsi nei meandridella burocrazia e delle leg-gi in un ambito delicato equanto mai attuale comequello della sicurezza sul la-voro. Un servizio che miraa tutelare se stessi, i propri

dipendenti e l’utenza in ge-nerale. In Italia purtroppo sicontano mediamente tremorti sul lavoro al giorno.“L’Amministrazione ha isti-tuito questo sportello in-formativo -fanno sapere daPalazzo Orsini- al fine dipromuovere tutte le inizia-tive finalizzate alla crescitaeconomica, sociale e cultu-rale della città e di fornireun supporto concreto alleattività produttive presentisul territorio”.

Stefano Manca

Sicurezza sul lavoro: attivato unosportello gratuito per le imprese

L’arte della carta in mostra all’A100 Gallery Dal 2 maggio al 30 settembre pros-simi 17 artisti italiani e stranieri siconfronteranno con un supportosorprendente, insieme antico econtemporaneo: la carta. Il progettoIt’s all about paper, collettiva ospi-tata presso A100 Gallery in piaz-za Alighieri a Galatina e curata daLorenzo Madaro, propone infatti unfocus dedicato a opere realizzate sucarta o con l’ausilio della carta.Supporto apparentemente secon-dario, proprio per via delle sue ca-

ratteristiche intrinseche, è da sem-pre il materiale con cui gli artistihanno saputo esprimere idee e pro-getti, studi e riflessioni. Le opere degli artisti in mostra ap-partengono a generi decisamentedifferenti tra loro: si va dal concet-tuale al minimalismo, dal rigore as-soluto del disegno al calore medi-terraneo della pittura; dalla tenueleggerezza dell’acquerello alla for-za espressiva di materiali eterocli-ti come rame e ferro, carbone e le-

gno. All’interno di sezioni specificheil pubblico potrà orientarsi su fron-ti diversi, che includono anchel’installazione site-specific e il librod’artista, la scultura e il video: lin-guaggi eterogenei che consenti-ranno al visitatore di scoprire unmondo sfaccettato, ampio e den-so di piacevoli sorprese. Orari: dal martedì al venerdì dalle18 alle 21. Per informazioni: 0836.567491,www.a100gallery.it.

Fino a dicembre 2015 sarà operativo ogni giovedì presso gli uffici del settore Attività produttive e offrirà consulenza alle aziende del territorio galatinese

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22 02 maggio 2015

www.belpaeseweb.it

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casarano23 02 maggio 2015

L’azienda marchigiana Spar-kle si occuperà nella suasede casaranese della pro-duzione di Fdg (Fluoro de-sossiglucosio), sostanza ingrado di diagnosticare lapresenza di cellule tumoralinell’organismo: ad annun-ciarlo è l’Agenzia Italiana delFarmaco. “Dopo averlo pre-sentato alla comunità scien-tifica nazionale e interna-zionale -afferma Gian LucaValentini, responsabile scien-

tifico del progetto- siamooggi nelle condizioni di av-viare la produzione grazie al-l’autorizzazione dell’Aifa.Un’autorizzazione che san-cisce e conferma la rilevan-za della nostra ricerca e l’ac-curatezza delle proceduremesse in atto”. Si tratta diuna notizia rilevante per laPuglia dal momento chel’Fdg è un prodotto già uti-lizzato negli ospedali per ladiagnostica e dunque diven-

ta importante averne in locola produzione. La stessa cosaaccadrà con il Rame64, far-maco capace di “dialogare”con il Dna all’interno dellacellula. Tuttavia, una tegola giudi-ziaria si abbatte sulla vicen-da. Nei giorni scorsi infatti laGuardia di Finanza è torna-ta negli uffici dell’azienda: ilpm Massimiliano Carduccidel pool reati economici hainfatti delegato la Poliziatributaria ad acquisire nellasede legale una serie di do-cumenti per far luce sull’iterche ha portato all’otteni-mento di finanziamento afondo perduto della Regio-ne Puglia, ottenuto nell’am-bito del Pit9, di oltre 4 mi-lioni di euro. L’accusa ipo-tizzata è di aver procuratoalla Sparkle ingiusto profit-to, inducendo in errore laRegione Puglia mediante ar-tifici e raggiri, falso ideolo-gico aggravato e abuso d’uf-ficio. Eppure è passato poco più diun anno (dicembre 2013) da

quando l’azienda e il “suo”farmaco Rame64 furono alcentro della giornata scien-tifica dedicata alla cosiddet-ta “Medicina diapeutica”,settore della medicina onco-logica in cui si descrive la fu-sione tra diagnosi e terapiagrazie ai radiofarmaci. Inquell’occasione, alla presen-za delle università di Catan-zaro e Firenze e di persona-lità scientifiche di ospedali eistituti di Bergamo, Napoli,Pescara e Milano, fu pre-sentato alla comunità scien-tifica il progetto, targatoSparkle, di eseguire terapiemirate e precoci su tuttal’estensione del tumore. Conl’avvio della produzione sem-bra che ora si entri nel vivodel progetto. Ma la vicendaora si snoda inevitabilmen-te su un doppio binario: dauna parte la magistratura lec-cese che prova a far luce suifinanziamenti ottenuti, dal-l’altra l’azienda che annun-cia scoperte e nuove frontierein ambito sanitario.

Stefano Manca

Diagnosi tumorali, Sparkle avviala produzione di farmaci ad hoc

“Obiettivo sociale” con PhotosintesiL’associazione culturale Photosintesi, con il pa-trocinio dell’Unione Italiana Fotoamatori e delComune di Casarano e in collaborazione con l’As-sociazione Nazionale Polizia di Stato, organizzaun concorso fotografico a tema dal titolo“Obiettivo sociale”. Il concorso è aperto a tuttigli studenti delle scuole superiori della provin-cia di Lecce, chiamati a produrre attraverso lafotografia, un progetto di promozione sociale. In un contesto storico e culturale in cui il lin-guaggio più utilizzato dai giovani è l’immagine,l’associazione vuole promuoverne un utilizzo cri-tico e consapevole, lanciando un concorso ad

hoc, che sia il più libero possibile da condizio-namenti tematici e tecnici: “obiettivo” come per-sonale coscienza e consapevolezza di porsi unameta da raggiungere attraverso le proprie ca-pacità e conoscenze e “sociale” poiché oggi peressere migliore bisogna guardarsi attorno, as-sumere un atteggiamento critico e partecipati-vo alla realtà in cui viviamo. Allo scopo di dare la possibilità a tutti gli stu-denti di partecipare al Concorso non è previstaalcuna quota di partecipazione. Il termine perla presentazione dei progetti è il 24 maggio pros-simo e la pubblicazione dei risultati avverrà en-

tro il 6 giugno sul sito web dell’associazionewww.photosintesi.it. Il premio per il miglior pro-getto consiste nella partecipazione gratuita al Cor-so Base di fotografia organizzato da Photosin-tesi. Info: [email protected].

Via libera dall’Agenzia Italiana del Farmaco, ma l’azienda è nel mirino della Magistratura per via dei fondi ottenuti dalla Regione Puglia

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nardò24 02 maggio 2015

Una scommessa partita nel-l’ottobre 2014 e che, almenoad oggi, appare vinta. Nardòinfatti, insieme ad altri 38 Co-muni salentini, nell’ambito diun protocollo di intesa sot-toscritto con Regione Pugliae sindacati, sposa un proget-to per offrire ai propri con-cittadini servizi di pubblicautilità attraverso progetti chepossano, almeno in parte,arginare la piaga della di-

soccupazione, della mobilità e della precarietà. Per quanto riguarda l’Ambito Territoriale 3(di cui Nardò è comune capofila), la città haricevuto un primo finanziamento regionale di172 mila euro. “Questo progetto -ha spiegatol’assessore comunale ai Servizi sociali e pre-sidente dell’Ambito, Carlo Falangone- inte-ressa le persone disoccupate da lungo tempo,che potranno essere impiegate per circa 12mesi a 500 euro al mese”. Già deciso anchel’ambito di intervento: infatti, prosegue l’as-sessore, “organizzeremo servizi per la raccoltae il riutilizzo dei rifiuti nelle strade extraur-

bane e rurali”. Gli interessati possono così dal4 maggio presentare domanda di accesso aquesto percorso di reinclusione sociale can-didandosi attraverso la piattaforma online delportale www.sistema.puglia.it/cantieridicit-tadinanza. In alternativa possono rivolgersidirettamente ai centri di assistenza fiscale con-venzionati. Sono quindi escluse le domandepresentate tramite i “classici” sportelli co-munali e i centri per l’impiego. Requisiti ri-chiesti per chiedere di essere inseriti nel pro-getto: essere disoccupati da almeno 12 mesi,inoccupati o in situazioni di fragilità sociale(diversamente abili, donne sole, ecc.). Il secondo progetto invece, quello del “Lavorominimo di cittadinanza”, è rivolto ai percet-tori di ammortizzatori sociali anche in dero-ga e sarà finalizzato alla pulizia delle spiag-ge (nella foto). Due temi, quello della puliziadelle spiagge e delle strade, di cui si discutea lungo negli ultimi mesi. In questo caso il fi-nanziamento regionale è di 92mila euro. Adoggi al Comune di Nardò sono pervenute 75domande, che potevano essere presentate en-tro il 31 ottobre dello scorso anno. Tali do-mande saranno ora vagliate e certificate dal-l’Ufficio impiego e dall’Inps, in particolare perla verifica dell’indicatore Isee. Al termine del-la verifica sarà stilata una graduatoria da cuiassumere i lavoratori.

Stefano Manca

Palazzo Personè punta su lavorominimo e cantieri di cittadinanza

Fondazione con il Sud (con il progettoGAP), Regione Puglia (con l'Area Politi-che per la Promozione del Territorio), l'As-sociazione LUA, il Laboratorio “Abitare iPaduli” e l'Unione dei Comuni delle “Ter-re di Mezzo” promuovono un concorsodal titolo “Nidificare i Paduli, strategie al-ternative del vivere in natura” giunto allaterza edizione. Il concorso è finalizzato allaselezione di un progetto e alla realizza-zione di un rifugio temporaneo a basso

costo, ossia un albergo biodegradabilee diffuso che sarà destinato ad accoglierestudenti, cicloturisti, visitatori, sarà do-tato di spazi comuni per attività aperteal pubblico, all’interno di un parco agri-colo in cui si potrà circolare a piedi, inbicicletta o a cavallo, e praticare un’agri-coltura sostenibile, che privilegi la pro-duzione e il consumo locale, ma con-templi anche scopi didattici e ricreativi.La partecipazione al concorso, la cui sca-

denza per la partecipazione è fissata peril 22 giugno prossimo, è aperta a stu-denti, creativi, grafici, artisti, architetti, de-signer italiani e stranieri organizzati ingruppi informali nei termini del bando.Al vincitore andrà un contributo in denarodel valore di 7mila euro, per la parteci-pazione al workshop e per la realizzazionedel prototipo di rifugio.Info: 0832.332010, [email protected].

Disponibili complessivamente oltre 250mila euro. L’assessore Falangone: “Coinvolgeremo i disoccupati da lungo tempo, impiegandoli per circa un anno a 500 euro al mese”

“Strategie alternative del vivere in natura”: al via la terza edizione del contest parco dei paduli

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Non solo mare e divertimen-to: Gallipoli è anche un im-portante polo culturale graziead un “contenitore” di pregiocome il Castello Angioino, re-cuperato e reso fruibile alpubblico a partire dallo scor-so anno. E tra i vari appun-tamenti in cartellone perl’estate 2015 spicca la perso-nale di Michelangelo Pisto-letto, che sarà inaugurata il 4giugno e sarà visitabile fino al27 settembre. Nel castello gallipolino siprevedono tre grandi instal-lazioni site-specific, che sti-moleranno simbolicamentelo spazio di relazione tra le

persone e la storia, riconnet-tendo il passato al presente. Ilmaestro proporrà il TerzoParadiso nella Piazza d’Armicon al centro un grande cep-po di ulivo ultrasecolare den-tro al quale verrà piantato ilgermoglio di un nuovo ulivo.Nella sala circolare installeràun Labirinto, con il tavolospecchiante “LoveDifferen-ce”, a forma di Mar Medi-terraneo circondato da sedieprovenienti dalle culture chesi affacciano al Mare No-strum. In un’altra sala espo-sitiva vi saranno dei lavori sto-rici specchianti, frutto di ori-ginali soluzioni artistiche,

sperimentate sin dagli annisettanta, attraverso l’impiegodi numerosi materiali e tec-niche, con l’intento di coin-volgere attivamente lo spet-tatore all’interno della suaopera. La mostra pensata per

Gallipoli contiene evidentivalenze simboliche che ri-guardano la vita sociale nelsuo più alto momento di cri-si e contemporaneamente in-dica la via del dialogo (Love-Difference) e della rinascita (Ilgermoglio dell’ulivo). Michelangelo Pistoletto è pit-tore e scultore, esponentedella pop art, animatore eprotagonista del movimentodell’arte povera, autore neglianni sessanta e settanta deiQuadri specchianti e degliOggetti in meno. L’artista è impegnato, sin da-gli esordi, nell’elaborazione diun’arte socialmente impe-gnata, attiva e dinamica. Ingresso 6 euro - ridotto 3euro. Info: 0833.262775,[email protected].

gallipoli

Il 2 maggio il Castello medieva-le di Acquarica del Capo apre isuoi possenti portoni a Medievaliain Finibus Terrae l’evento gratui-to, in abiti d’epoca, che per tut-ta la giornata di sabato porteràil viaggiatore del tempo attraver-so un percorso inedito nel Salentomedievale. Grazie a studiosi e pro-fessionisti dell’associazione cul-turale Archès, durante la rievo-cazione storica, la piazza d’armidel maniero sarà animata da pre-parati rievocatori in costumi sto-rici che si muoveranno lungo lalinea del tempo, mostrando an-tichi giochi e armi medievali me-ticolosamente curati dal gruppodi rievocazione storica “Peregri-nantes et Bellatores”; e poi an-cora personaggi dell’epoca e usiancestrali con il falconiere Lu-ciano Levita e i suoi superbi ra-paci e il menestrello Pier PaoloPederzini, mentre a colorare glispazi attorno abili mercanti del

tempo, da banchetti artigianali,esporranno spezie e scambie-ranno varietà di Semi antichi, ri-proposti grazie alla Banca deiSemi Salentina. Nello specifico il programmadella giornata prevede alle 15.15la visita guidata agli affreschi del-la cappella di San Nicola diMira in Calsorizzo, alle 16 il cor-so di terracotta antica, alle 18.30un Seminario didattico e pre-sentazione della mostra “La lineadel Tempo” e alle 20.30 uno spet-tacolo di musica e danza tardomedievali con l’Associazione cul-turale “Concentus-Tempus sal-tandi/Musica antica e danzestoriche” condite da golose de-gustazioni di pietanze dell’epoca. Info e prenotazioni per le escur-sioni ai seguenti numeri:329.6239557 (Francesca) e327.8410214 (Melissa), [email protected].

M. Maddalena Bitonti

Dal 5 giugno al 27 settembre sarà possibileammirare le opere di uno dei più importanti artisticontemporanei in tre installazioni site-specific

25 02 maggio 2015

acquarica del capo

Medievalia in Finibus Terrae, con Archèstorna il Medioevo colto e ancestrale

I Bolidi Rossi sfilano nella Città bella Conto alla rovescia per una dellemanifestazioni più attese nel set-tore dei motori: da venerdì 8 a do-menica 10 maggio torna il Radu-no Bolidi Rossi, full immersion nelmondo magico delle Ferrari, in ve-trina tanti modelli, da quelli stori-ci a quelli più esclusivi. Sarà unasettima edizione ricca di appun-tamenti e di novità, messa su dal-l’Associazione Bolidi Rossi di Pa-

rabita per coinvolgere il popolo de-gli appassionati e non delle miti-che vetture di Maranello. Il raduno entrerà nel vivo sabato9 maggio, quando dalle 10 le autoverranno schierate lungo le muraantiche nel centro storico di Gal-lipoli, mentre nel pomeriggio pres-so il Costa Brada si potrà ammi-rare un esclusiva collezione di scul-ture Ferrari in bronzo. Domenica 10

maggio sarà sempre la Città bel-la il teatro dell’atto conclusivo delraduno: alle 9.30 prenderà il viaad un Esibizione di Regolarità- se-condo Trofeo Asiagem sul Lungo-mare Galileo Galilei.

Michelangelo Pistoletto inmostra al Castello Angioino

PUBBLICITÀ ELETTORALEComunicato preventivo a norma della legge n. 28 del 22/2/2000 e delibere n. 58/04 CSP e 60/04 dell’AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

Si comunicano le condizioni per la pubblicazione di messaggi politicielettorali per le elezioni amministrative e regionali del 31 maggio 2015

e ballotaggi del 14 giugno 2015

Non si accettano spazi pubblicitari inferiori ai 15 moduli ad uscita.

Termini per la prenotazione e la consegna dei materiali: almeno una settimana prima della data dipubblicazione.Saranno pubblicati tutti gli annunci pervenuti nei termini indicati, nel rispetto delle condizioni stabilitenel documento analitico.Le tariffe verranno applicate a tutti i partiti e movimenti politici e ai rispettivi candidati.Il pagamento dovrà essere sempre anticipato.Il criterio di accettazione delle prenotazioni si basa sul principio della progressione temporale.Il documento analitico concernente la pubblicazione dei messaggi politici elettorali sulla testatasopraindicata è depositato presso la segreteria di redazione del Belpaese: Via N. Ferramosca - 73024Maglie (Le) - Tel. 0836.428565

Le richieste di pubblicazione e di preventivi dovranno essere indirizzati alla forza vendita della EdizioniBelpaese srls oppure direttamente a: Edizioni Belpaese srls - Via N. Ferramosca, 113 - 73024 Maglie(Le) - Tel. 0836.428565

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26 02 maggio 2015

San Giovanni è oggetto di un fervido culto de-gli abitanti di Casarano fin dal X secolo, per ope-ra di alcuni monaci basilianiche vi portarono le sue iconeper metterle in salvo dalle per-secuzioni bizantine. Fu in-vocato in occasione di gran-di calamità, come gli incen-di, le tempeste e le alluvioni.A lui si attribuisce la salvezzadella città minacciata da piog-ge torrenziali il 31 maggio1842. La terza domenica di maggioCasarano festeggia il suo san-

to Patrono con un ricco calendario di manife-stazioni collaterali e concerti musicali. Accan-

to a fuochi pirotecnici e lu-minarie, alla solenne e par-tecipata processione dei si-mulacri della Madonna dellaCampana e di San Giovanni(sabato 17) e alla storica fie-ra-mercato (allestita domenica18, dalle ore 7.30 nei pressidella zona industriale) è pre-visto un ricco cast di ospiti espettacoli, organizzati nelcorso della tre giorni per sod-disfare tutti i gusti.

A cura di Diletta Pascali

Ritorna la tanto attesa festapatronale a Maglie. San Ni-cola protegge la città diAldo Moro insieme a san-t’Oronzo, sant’Antonio daPadova e san Leonardo: iquattro mistici sono ritrat-ti sulla colonna della Ma-donna delle Grazie, che untempo segnava la periferianord della città. La figura disan Nicola affonda le radi-ci in un lontano passato:vissuto nel III secolo, Nico-la partecipò al Concilio diNicea del 325 d.C., dopo es-sere stato acclamato ve-scovo dal popolo e aver su-bito delle persecuzioni daparte dei romani: duranteil Concilio, san Nicola feceun’importante critica del-l’arianesimo. Il fatto di essere il patronodi Maglie san Nicola lodeve ad un miracolo: se-condo la tradizione il ve-scovo di Myra avrebbecompiuto un beneficiospeciale per tre sorelle ma-gliesi. Si narra che le tre gio-vani, tutte nubili, erano ri-maste senza la dote ne-cessaria a sposarsi ed es-sendo finite in disgrazia

dopo la morte della madre,stavano per essere avviatealla prostituzione. Il santoperò, nottetempo, fece tro-vare sotto la loro finestra tresacchi pieni di moneted’oro, cosicché le giovanipotessero sposarsi e intra-prendere con più facilità lavita che desideravano. San Nicola, festeggiato aMaglie l’8 e 9 maggio (gior-no in cui le sue spoglie fu-rono traslate a Bari), è con-siderato soprattutto il san-to protettore dell’infanzia,dato che tra i suoi miraco-li si annovera la ricomposi-zione di alcuni fanciulli stra-ziati e fatti a pezzi per es-sere venduti da un macel-laio malvagio, e poi ripor-tati alla vita dal vescovo. Ilvescovo di Mira è veneratopresso la Collegiata, ossia lachiesa della Presentazio-ne del Signore, dove sonoconservate due statue,quella realizzata in carta-pesta da Luigi Guacci, cheviene trasportata per le viedella città durante la sug-gestiva processione nelcorso della festa e che pos-siede ancora i vestimenti

originali d’epoca, e una se-conda più antica, di epocatardomedievale, mancan-te dell’originale bastoneche si trova presso la sa-grestia della chiesa. Dall’8 al 10 maggio le vie ele piazze del paese sarannomagistralmente e sfarzo-samente addobbate dalleluminarie della pluripre-miata ditta De Cagna & F.llida Maglie. Venerdì 8 mag-gio alle 18 in programma lamessa a cui seguirà alle 19la processione per le vie delpaese; sabato 9 alle 22spettacolare accensione

piromusicale di Tour Eiffele Arco di Trionfo a curadella ditta Angelo Megada Scorrano, mentre a con-clusione della festa è pre-visto un grandioso spetta-colo pirotecnico a cura del-le premiate ditte BruscellaItalan Group da Modugno,Angelo Mega da Scorranoe Francesco Mega da Scor-rano. Domenica 10 in pro-gramma l’esibizione deglisbandieratori di Oria, men-tre alle 20 il concerto deiTamburellisti di Otranto ealle 22 del gruppo musicaleRewind 70.

FESTA DI SAN NICOLA MAGLIE, 8-10 maggio

La devozione del SS. Crocefisso che a Muro sifesteggia il 2, 3 e 4 maggio in piazza del Po-polo suscita sentimenti di profonda parteci-pazione da parte della po-polazione murese legata allacappella del SS. Crocefisso, po-sta in uno dei luoghi più sug-gestivi ed incantevoli del ter-ritorio.L’origine della festa a MuroLeccese, è antichissima, quan-do un comitato di cittadini de-cise che ogni anno ci sarebbe dovuta essere unaprocessione religiosa in onore del SS. Crocifissolungo l’intera cittadina, con l’obbligo del digiuno

nel giorno precedente. Ancora oggi la festa hainizio simbolicamente nel giorno in cui i cittadinipotranno pregare, danzare e cantare in ono-

re del Crocifisso. Un tempo lasera della vigilia della festa,si accendevano grandi falò perle strade; i giovani nei giorniprecedenti raccoglievano le-gna, paglia, erbe secche e tut-to ciò che trovavano di com-bustibile e lo ammucchia-vano nei posti in cui doveva-

no poi bruciarlo. Quando le fiamme dei falò di-minuivano un poco, presa la rincorsa, i ragaz-zi vi saltavano sopra.

FESTA DEL SS. CROCEFISSO MURO LECCESE, 2-4 maggio

FESTA DI SAN GIOVANNI ELEMOSINIERE CASARANO, 17-19 maggio

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27 02 maggio 2015

cultura

Ancora una volta il Salento si sta con-frontando con il fenomeno delle mi-grazioni, in proporzioni ben superioririspetto a quanto si sarebbe potutoteorizzare negli scenari più dram-matici. Ed in un’opinione pubblicache si divide tra quanti vogliono per-seguire la politica dell’accoglienza adoltranza, i cui limiti sociali ed eco-nomici sono evidentissimi, e quan-ti invece vorrebbero un altrettantoimproponibile blocco, con affonda-mento dei barconi, continuano ad al-zarsi, inutili, gli appelli all’Europa edalla comunità internazionale di nonlasciare da sola l’Italia in un conte-sto così problematico. Questa terra, crocevia nel Mediter-raneo di popolazioni migranti fin dal-la preistoria, essendo approdo ezona di passaggio, pur avendo re-cepito gli influssi dei popoli coiquali veniva a contatto, ha sempremantenuto un nucleo ben definitodella propria identità, ma per quan-to le scienze storiche abbiano vistonel corso dei secoli il fenomeno mi-gratorio nelle sue determinanti tipi-che mai esso si era verificato in unamodalità di tale proporzione e contale concentrazione spazio-tempo-rale. La storia insegna che quasi tutte lemigrazioni si sono verificate nellungo periodo, in progressive onda-te e con un lento assorbimento nel-le terre di destinazione. Quandoesse invece si sono verificate nel bre-ve periodo, hanno assunto i conno-tati di veri e propri esodi ed hannoavuto sempre una componente diviolenza e di emergenza, risolta daepisodi bellici. Le scienze strategichee la geopolitica insegnano che unadelle cause tipiche scatenanti delle

guerre nel mondo antico era il sur-plus di popolazione e la carenza dimaterie prime in madrepatria per po-ter sopperire alle necessità alimentarie di sussistenza. E tali concause sono da rilevarsi an-che nel contemporaneo fenomenodei profughi, che scappano da zonedi guerra. Ma ci si chiede cosa po-trebbe accadere quando un sistemasocio-economico è ormai al collas-so e non riesce più a sostenere le at-tuali condizioni di minima convi-venza della massa di profughi con lapopolazione autoctona, figuriamo-ci se dovesse venirsi a confrontarecon uno scenario in cui una massaimmensa di persone giungesse nel ter-ritorio nazionale e non potesse rag-giungere le proprie destinazioni neipaesi dell’Europa del Nord.Il Salento vide principalmente tre fe-nomeni migratori di importante ri-levanza: quello indoeuropeo cheportò l’insediamento dei pelasgi pri-ma e dei messapi poi; quello nor-manno-svevo, di proporzioni moltopiù ridotte ma che ebbe conseguen-ze rilevanti nella stessa declinazionedell’identità salentina; infine quelloalbanese degli anni Novanta delloscorso secolo, cui si aggiunge la sem-pre più consistente presenza di co-munità africane “stornate” dal restodel territorio italiano, ove le possi-bilità di integrazione nel tessuto so-cio-economico sono ormai sature.Se nel primo caso il Salento fu un ter-ritorio praticamente vergine, nelquale fondare un’inculturazione,nel secondo caso vi fu un mutamentoprofondo nell’identità di questa ter-ra, i cui risultati poterono essere per-cepiti soltanto alcuni secoli dopo, conla sempre più progressiva scom-

parsa della grecità dalla Terrad’Otranto ed il suo confinamento,per lo meno linguistico, nei comunidella Grecìa Salentina. Nel terzocaso, invece, abbiamo avuto unesodo di massa, progressivamente as-sorbito dalla Puglia e dall’Italia,tanto che la comunità albanese oggiè fra le meglio integrate e la più “ita-liana” fra le presenze straniere in Ita-lia.Purtroppo la prospettiva dei prossi-mi anni comprende tutte le deter-minanti delle tre migrazioni checoinvolsero nella storia il Salento.Una terra economicamente impo-verita da una crisi sistemica, che sten-ta a riprendersi, una popolazione cul-turalmente azzerata, che scansa ilconcetto identitario di massa, erro-neamente bollandolo come retaggiodi società “superate” dalla moder-nità, la presenza di una grossa mas-sa di individui, la cui sorte non puòessere abbandonata al caso, a pattodi non accettarne i rischi pericolo-sissimi in ordine alla sicurezza dellecomunità. Del resto quando i feno-meni migratori non sono controlla-

ti, incanalati, gestiti con efficienza,hanno come conseguenza la ten-denza ad un soppiantamento vio-lento delle comunità umane. Si pen-si, a livello solo ipotetico, a quantoavvenne nel Far West, dove la cor-sa all’oro, e l’immigrazione selvag-gia, violenta ed incontrollata degli eu-ropei, provocò lo sterminio dei pel-lirossa, il loro concentramento in ri-serve. Come si pensi alla colonizza-zione araba del Nord Africa neglianni della Jihad dei primi secoli del-l’era maomettana, in cui civiltà di cul-tura latina e greca vennero in po-chissimo tempo assorbiti ed an-nientati nel sistema islamico. Va detto, senza falsi intendimenti econ un crudo realismo, che il fatto-re culturale, oltre a quello della de-bolezza del sistema accogliente e del-la massa di profughi, è quello più pe-ricoloso, in quanto assistiamo ad unaprevalenza di una immigrazione dicultura islamica, appartenente noncerto all’Islam italiano, un faro di ci-viltà per l’Islam di tutto il mondo,erede e continuatore della scuola in-terpretativa del Corano che fu di Avi-

cenna e di Averroè, e che vede il Sa-cro Testo dell’Islam, come un pro-dotto umano, ma ispirato da Dio. Lamassa islamica che verrà appartieneinvece alla scuola “increazionista”,che ritiene che il Corano sia immo-dificabile in quanto sia esso stessoDio.È abbastanza chiaro che occorreràuno sforzo ulteriore per far supera-re a questi nostri prossimi vicini dicasa il medioevo culturale in cui sonostati trascinati dai fratelli mussulmaninella loro casa, ed impedire, dall’al-tro lato, che la propaganda fonda-mentalista possa essere introdotta edesportata anche sul territorio lecce-se. Fenomeni legati da un sottile filorosso, da individuare, da compren-dere, da svolgere secondo l’inse-gnamento antico nel nostro spiritod’accoglienza. Da cogliere con rea-lismo, con serietà e senza populismidi verso opposto, in quanto la pro-spettiva in cui ci si troverà ad ope-rare sarà inevitabilmente decisiva peri cambiamenti epocali, cui la nostraciviltà si sta preparando.

Vincenzo Scarpello

Sono stati principalmente tre i fenomeni migratori che hannointeressato in passato il nostro territorio, il più consistente deiquali è stato quello albanese negli anni Novanta. Ma quelloche sta avvenendo in questi giorni è totalmente differente e leconseguenze sono difficilmente prevedibili

Salento ultimo approdo

Sbarco di migranti albanesi, 1991

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Guardando al Mar Adriatico e allamoltitudine di popoli e culture che visi specchiano come la stella polare del-le sue carte geografiche musicali, Ban-dadriatica pubblica il quarto album,Babilonia; un lavoro che, come evocalo stesso titolo, si muove lungo la tra-iettoria dell’incontro, alla riscoperta diun ancestrale patrimonio comune cheavvicina e affratella. Ne parliamo conil “capitano” Claudio Prima (nellafoto). Con l’album Babilonia vi muovetelungo le rotte di Turchia, Libano e Ar-menia. Come ci siete arrivati?Sì, questo quarto lavoro sposta l’assedi ricerca ancora più a Oriente. La Ban-dadriatica nasce nell’Adriatico e quin-di ha ricercato e continua a ricercaresulle musiche tradizionali dei Paesi chesi affacciano sul mare, ma questa vol-ta è come se l’Adriatico si fosse allun-gato, andando a toccare dei lembi piùestremi. Abbiamo avuto la fortuna diincontrare alcuni musicisti che venivanodalla Turchia, dal Libano e con loro ab-biamo messo in campo le rispettive mu-siche tradizionali. A quale risultato vi ha condotto que-sta ricerca? Ci siamo resi conto subito, ma non èstata una sorpresa anzi una conferma,che molte musiche tradizionali hannodelle straordinarie assonanze. Moltedelle nostre musiche, infatti, suonanoalle orecchie dei musicisti più orienta-li come familiari, come se fossero unasola musica che si è poi frammentataed è andata a gemmare nelle varie mu-siche tradizionali. Bandadriatica nonsuona musica tradizionale, ma la ri-scrive, la reinterpreta con una sensibi-

lità moderna, oltre che personale. Sia-mo come quei viaggiatori che osservanoil paesaggio e poi tornano a casa e nedisegnano un quadro totalmente per-sonale. E così abbiamo fatto in questodisco, che inaugura una nuova fase perla band ricca di nuovi suoni. Quali sono le novità riguardo alla co-struzione del sound del disco? Le sonorità sono cambiate molto ri-spetto a prima, nel senso che siamo par-titi con un sound balcanico, che poi èquello più proprio della prima fase del-la Bandadriatica, e siamo arrivati a me-scolarlo alle sonorità mediorientali;questo mix ha dato risultati sorpren-denti perché c’è anche qui un’assonanzamolto antica tra gli strumenti e tra lemelodie. Come accade nell’incontro trail saz, strumento a corde di origine tur-ca, il violino suonato con un feelingorientale o gli strumenti a percussionecome la darbuka e il rik quando in-contrano le nostre sonorità fatte di fia-ti, organetto e ritmiche moderne. Inol-tre per la prima volta abbiamo utiliz-zato nei testi prevalentemente il dialettosalentino, che ha arricchito la nostra ca-pacità di comunicare perchè è una lin-gua dotata di una forza ancestrale, sem-plice e diretta, che permette di valica-re i confini geografici e della comuni-cazione. Nel disco ci sono tre ospiti. Ci spieghichi sono? Sono gli stessi con cui abbiamo realiz-zato lo scorso dicembre il documen-tario Floating Art. Si tratta di Rony Bar-rak, percussionista libanese, DenizKoseoglu, suonatore di saz e la stra-ordinaria violinista armena Nure Dlo-vani. Floating Art, ha anticipato Ba-

bilonia perché in quell’incontro ab-biamo fermato sullo spartito alcuneidee, le abbiamo suonate insieme e ab-biamo verificato sulcampo che i linguag-gi corrispondevano,che queste note si po-tevano realmente ab-bracciare. E il mes-saggio che vogliamolanciare con questodisco è proprio lapossibilità di “comu-nicarsi”, che significamettersi in comunecon l’altro, mettersi inascolto e dialogare. In Babilonia, il primo singolo che dà iltitolo all’album, parlate della possibi-lità concreta di trasformare il concet-to di diversità culturale. Qual è la vo-stra chiave di svolta?È da tanti anni che ci relazioniamo conculture diverse, con gente che ha unbackground culturale e musicale di-verso dal nostro e dopo tanti tentativiabbiamo scoperto alcuni piccoli “truc-chi” che permettono di mettersi in con-tatto in maniera autentica. C’è una sor-ta di durezza iniziale quando ci si sie-de con lo strumento in mano per la pri-ma volta insieme, ma poi basta mettersiin un ascolto attento dell’altro per ca-pire qual è la parola giusta da dire, lanota giusta da suonare. Viviamo oggiin una “Babilonia” di suoni, parole,storie, notizie e attraverso le musichee i testi cerchiamo di dire cosa si puòfare per renderla più vivibile e umana:innanzitutto bisogna riappropriarsidel senso delle parole per permettere al-l’altro di capirci e di essere capito.

spettacolo

È stato presentato al Fondo Verri Babilonia, il nuovo lavoro discografico del gruppo salentino guidato dall’organettista e cantante Claudio Prima

_~åÇ~Çêá~íáÅ~îçäÖÉ äçëÖì~êÇç~lêáÉåíÉ

Per segnalazioni:

[email protected]

28 02 maggio 2015

a cura di Claudia Mangione

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29 02 maggio 2015

TRICASE, Palazzo Gallone - ore 20.30L’Associazione Culturale “Alibi - Artisti Liberi Indi-pendenti” presenta Angels in America, tratto dal te-sto di Tony Kushner. La storia è ambientata negli Sta-ti Uniti alla metà degli anni ‘80 e sulle vite dei pro-tagonisti domina lo spettro dell’Aids.

Angels in AmericaVENERDÌ 8

MAGLIE, Art Cafè - ore 21.30 Proseguono all’Art Café gli appuntamenti delle jam session in-vernali dell’Ass. Culturale Jazz Bud Powell. Il quartetto di basedella serata sarà formato da Dario Stefanizzi (sax), FrancescoNegro (piano), Matteo Maria Maglio (contrabbasso) e Alberto Ste-fanizzi (batteria). La jam, a ingresso gratuito, è aperta a tutti imusicisti. Info: www.magliejazz.it.

GIOVEDÌ 7Jazz jam session

MUSICA

TEATRO

TUGLIE, Centro Polifunzionale - ore 20.30Dopo il successo con il can-tautore Roberto Vecchioni, il ter-zo appuntamento dedicato alleanteprime di “Tuglie Incontra2015”, il Festival Nazionale delLibro ideato e organizzato daGianpiero Pisanello, vede lapartecipazione del giornalistaFranco Di Mare (nella foto),che presenta il nuovo libro,edito da Rizzoli, dal titolo Il caf-fè dei miracoli. Ingresso liberofino a esaurimento posti. Info: 348.5465650.

VENERDÌ 8 Franco Di Mare a Tuglie Incontra

EVENTI

CASARANO, Auditorium ore 19.30Una conferenza, organizzatoada “La Busacca” in collabora-zione con l’Università del Sa-lento e del Comune di Casara-no, sul tema “Amore e Psiche”con Umberto Galimberti (nellafoto) e con l’attrice Stefania Boc-co. Filosofo, psicoanalista edocente universitario Galim-berti ha seguito percorsi com-plessi con forte attenzione al-l'insegnamento junghiano. L’in-gresso è su prenotazione tele-fonica. Info: 320.3507535.

MARTEDÌ 23Incontro conGalimberti

EVENTI

OTRANTO, Masseria Panareo - ore 10Fino al 31 ottobre gli spazi del-la Masseria Panareo acco-glieranno nell’ambito di Pa-nareo Art Project la mostra“Tamburbattente” con le stra-ordinarie sculture in ferro diGiovanni Tamburelli (nellafoto), artista che fa rivivere at-traverso il ferro, in formeastratte, le creature di unmondo infinito. Provenienteda una dinastia di fabbri, nes-sun altro materiale, se non ilferro, poteva permettere aTamburelli di approdare alpaese della creazione.

LUNEDÌ 11Tamburbattente

ARTE

TRICASE, Palazzo Gallone - ore 10/12 e 18/20 Elementi sovrannaturali, straordinari e magici, in un contesto rea-listico. Sono questi gli ingredienti della mostra fotografica inter-nazionale dal titoloPerù Realismo Magico, curata da “Salento Ci-nema”, che dopo essere stata presentata lo scorso anno in Su-damerica, approda a Tricase fino al 10 luglio per poi proseguirea New York, Los Angeles e Sydney.

VENERDÌ 8Perù realismo magico

ARTE

LECCE, Officine Cantelmo - ore 21Alle Cantelmo la presentazione ufficiale di Psychedelic Tran-ce Tarantella, nuovo lavoro discografico dei Kalàscima, pub-blicato da Ponderosa. Il concerto rientra nell'articolata pro-grammazione di “Officine della musica”, progetto promosso dal-l'Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Lecce in col-laborazione con Officine Cantelmo e Coolclub.

DOMENICA 10Kalàscima in concerto

MUSICA

a cura di Claudia Mangione

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Anno XIV - n. 563Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002

Direttore Responsabile Andrea Colella

Gli articoli non firmati si intendonoa cura della redazione

Edizioni Belpaese SrlsVia Ferramosca, 113 - Maglie.Le Tel. 0836.428565e-mail: [email protected]: Master Printing Srl, Modugno (Bari)

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Tessera n. 14594

Il tratto principale del tuo carattere.Credo di essere generoso.Il tuo principale difetto.Pensare (a ragione) di avere sempreragione.La qualità che preferisci in una don-na?Se sa essere femmina per me è unagran donna.E in un uomo? Il talento, qualunque esso sia.Cosa ci vuole per esserti amico? La lealtà e soprattutto la capacità disapere quando prendersi o non pren-dersi sul serio. Cos’è la felicità?La felicità si compie in due step: il pri-mo è nella conoscenza dell’obiettivoda raggiungere, il secondo è nellaconsapevolezza di averlo raggiunto. L’ultima volta che hai pianto?Durante un addio al celibato in unnight club di Montreal.Di cosa hai paura?Al primo posto c’è la mia dannataclaustrofobia, poi le malattie e la mor-te.Canzone che canti sotto la doccia? Generalmente quella del videoclip acui sto lavorando.Musicisti o cantanti preferiti? Va bene tutto tranne il soul e i Dire

Straits.Poeti preferiti? I maledetti francesi, Keats, Goz-zano, le poesie di Bukowski, le fi-lastrocche di Rodari.Autori preferiti in prosa?John Fante, Raymond Carver, Poe,Kafka, Céline, Calvino, Gogol, McCarthy, Borges, Cortazar, Buzzati.Libri preferiti.Nel mezzo del cammin della mia vita,c’è il mio: Filastre!Attori e attrici preferiti.Non vorrei giudicare un attore so-lamente dalla prova che dà sulloschermo. Andrebbe visto piuttostosul set nel momento di “scambio” colregista.Chi potrebbe interpretarti sul gran-de schermo? Humphrey Bogart, anche se io sonopiù bello, o Jean-Paul Belmondo, an-che se io sono più brutto.Film preferiti.Vacanze di Natale 2000, RiminiRimini, Antropophagus, Alex l’ari-ete. Ci hai creduto? Hai fatto male.I tuoi pittori preferiti.Tra i tanti: i pittori del ‘600 e gliespressionisti…Otto Dix, DavidGrosz, Kokoschka.Il colore che preferisci.

Rosso.Se fossi un animale, saresti?Una volpe poco attenta alle trappo-le.Cosa sognavi di fare da grande?La fottuta rockstar!L’incontro che ti ha cambiato la vita?Quello con la mia compagna, da cuiho avuto un figlio. La persona a cui chiederesti consiglioin un momento difficile?La mia compagna, ma tanto poi nonla ascolto mai.Quel che detesti più di tutto.La mediocrità.Quanto tempo dedichi alla cura deltuo corpo?Tanto: faccio palestra e bevo birra.Piatto preferito.Quello che fa mia madre, ovvio! Il profumo preferito.Quello dell’arrivo della primavera mi-sto allo scarico di gas della mia moto.Il fiore che ami.La rosa rossa.La tua stagione preferita? Primavera.Il paese dove vorresti vivere?Mi stai cacciando?In quale epoca ti sarebbe piaciuto vi-vere?Alla fine… in questa.

Personaggi storici che ammiri dipiù. Socrate, Gesù Cristo, Giordano Bru-no. Personaggi storici detestati. Detesto qualunque personaggio ab-bia imposto un’ideologia o una fedecon la forza. Cosa faresti per sostenere ciò in cuicredi? Tutto nel limite delle tre paure cita-te sopra. Chi è il tuo eroe vivente? Chiunque ha più talento e più cor-aggio di me.Il tuo sogno ad occhi aperti? Mio figlio da grande in un mondomigliore.Il tuo rimpianto più grande? Ogni tanto rimpiango di non averfatto il medico come mio padre. Cos’è l’amore?Uno stato alterato di coscienza. Stato attuale del tuo animo.“Ready to fall in extasy or retire insmart stupidity”. È la frase di unacanzone.Il tuo motto.“Se la rana avesse le ali non bat-terebbe tante volte il culo per terra”.Come vorresti morire?Non ci pensare…

Regista salentino, classe 1979, durante gli studi universitari presso il Dams di Bo-logna, inizia a collaborare in qualità di assistente alla regia al film Il miracolo diEdoardo Winspeare e in produzione per la Pablo srl di Gianluca Arcopinto. Nel 2003realizza un episodio del film collettivo prodotto da Winspeare A Levante, scritto in-sieme al regista e sceneggiatore Pippo Mezzapesa. Nel 2008 si diploma in regiapubblicitaria presso il Centro Sperimentale di Cinematografia - Sede Lombardia. Èregista e aiuto regista di numerosi cortometraggi, tra cui Tana libera tutti di VitoPalmieri e L’altra metà di Pippo Mezzapesa, spot (Unisalento, Lila Western vinci-tore dell’HiVideo Spot Awards 2009), videoclip musicali (Carolina Bubbico, Mino DeSantis, Bandadriatica, Crifiu, Fonokit feat Caparezza e altri) e backstage (Il Genio- The Fakestage, Mine vaganti e Allacciate le cinture di Ozpetek). Il suo ultimo la-voro, Altamente, il film documentario che racconta l’antico rito della Fòcara di No-voli attraverso la voce dei protagonisti e di due osservatori esterni, l’artistagiapponese Hidetoshi Nagasawa e il regista Emir Kusturica, è stato di recente pre-sentato al Bari International Film Festival. Il 2013 segna il suo esordio letterariocon la pubblicazione di Filastre (Lupo Editore).

io PROPRIO ioGianni De Blasi

di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust

30 02 maggio 2015

Foto di Daniele Notaro

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31 02 maggio 2015

Drink&Food

A cura di Diletta Pascali

ingredientiPer 6 persone

300 gr di fiori di zucchina2 uova200 gr di farina1/2 cubetto di lievito di birra1 bicchierino di anice (o alcool puro)100 gr di formaggio fontina

(o mozzarella)30 gr di capperi

FIURI TE CUCUZZA FRITTI

preparazioneLavare i fiori di zucchina e lasciarli sgocciolare. Nelfrattempo preparare una pastella con farina, uova e illievito di birra sciolto in un po' di acqua tiepida.Mettere il sale e aggiungere un po' d'alcool o anice elasciare lievitare. Intanto farcire i fiori di zuccamettendo in ognuno di essi dei pezzetti di formaggio(o mozzarella) e qualche cappero (o altro ripieno apiacere). Lievitata la pastella immergerli con cura efriggere in abbondante olio bollente. Farli asciugaresu un foglio di carta assorbente e servire caldissimi.

www.ivizideglidei.com consiglia:

Una bella cena estiva all'aperto come antipasto insieme ad altri fritticome i fiori di zucca ripieni o non ma ... sempre in pastella!!!Adoro i vini bianchi, direi che come abbinamento preferirei un buon vinobianco meridionale: Fiano di Avellino, Falanghina o anche un Cirò bianco...ma ho preferito ancora una volta giocare in casa e di scegliere unvino dall'ottimo rapporto qualità prezzo e che abbia caratteristicheorganolettiche che rispondano bene alla nostra frittura di fiori di zucca.Il SudEst bianco frizzante di Conti Zecca credo sia perfetto; un vinobianco giallo paglierino tenue, delicatamente aromatico e fragrante,fresco con sentori leggermente fruttati.

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32 02 maggio 2015