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Dal manicomio al territorio. Pisa, 26 marzo 2009. Annibale Fanali. Alcune possibili letture. Unicità/Molteplicità Apertura/Chiusura Luoghi/Non luoghi Oggetto/Soggetto Bisogni/Diritti Opacità/Trasparenza Autonomia/Eteronomia Potere/Minorità/Naturalizzazione Responsabilità. - PowerPoint PPT Presentation
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Pisa, 26 marzo 2009
Dal manicomio al territorio
Annibale Fanali
Alcune possibili letture Unicità/Molteplicità Apertura/Chiusura Luoghi/Non luoghi Oggetto/Soggetto Bisogni/Diritti Opacità/Trasparenza Autonomia/Eteronomia Potere/Minorità/Naturalizzazione Responsabilità
Unicità/Molteplicità o anche Complessità/Riduzionismo-Semplificazione
Alla molteplicità dei bisogni l’unicità della risposta
La forma dell’imbuto: la semplificazione riduttiva dei bisogni
Dopo la 180 l’imbuto si rovescia
• Molteplicità senza integrazione
FRAMMENTAZIONE
• Contrapposizione
DUALISMO
• Correlazione dialogica
INTEGRAZIONE
Molteplicità/Integrazione
PLURALITA’StruttureProfessionalitàTeorie Linguaggi
IntegrazioneReti secondarie formali ed informali
Linguaggi e teorieMondi: dal dualismo alla progettazione condivisa
"Il benessere sociale poggia su due gambe, di cui una è quella istituzionale, l'altra quella informale."
(Folgheraiter, 1994)
Molteplicità/Integrazione/Complessità
Uscire dalle contrapposizioni steriliEssere Consapevoli della ParzialitàCreare connessioni tra visioni differenti
Apertura/Chiusura
Confini Barriere
Separano creando forme di vita chiuse ed autoreferenziali, o polarità oppositive e dicotomiche
Membrane Uniscono creando differenze
Luoghi/Non luoghi
I manicomi sorgono abitualmente alla periferia della città, in zone isolate, cinte da mura che diano il senso della separazione, della frattura, del limite
Per sottrarre alla vista?
NON LUOGHIUn luogo non attraversato da relazioni sia al proprio interno che all’esterno è un “non luogo”.
Un non luogo è privo di reali legami con il territorio, è caratterizzato dalla deterritorializzazione.
“Quando un luogo si chiude in se stesso e perde i collegamenti arriva a somigliare ad una monade isolata 9
Oggetto/Soggetto Oggettivazione, reificazione L’altro come soggetto
Storia Radici e contesto di vita Identità Vita familiare L’abitare Le relazioni affettive
Intersoggettività L’operatore soggetto Il paziente soggetto Il valore della relazione e del dialogo
VoceLe grida inascoltateLe parole senza risposta
Risposta come responsabilità Risposta come ascolto
Verso un linguaggio dialogicoReciprocità, “Riconoscimento”
Riconoscimento
Bisogni/Diritti
Dai bisogni ai diritti attraverso la relazione intermediaria
Diritto di cittadinanza: il prestigio della parola nella polis. Non solo il diritto “negativo”: non essere escluso, non
essere abbandonato Ma anche il diritto “positivo” di essere ascoltato, accolto,
riconosciuto nei propri bisogni Il rispetto della dignità della persona e dei diritti
civili e politici garantiti dalla Costituzione (dice la legge nel primo articolo)
Opacità/trasparenza
Una forma della oggettivazione
Chi è visto viene spogliato della sua soggettività e ridotto a “oggetto” dello spettacolo altrui
L’assenza di una sfera privata
L’ideologia del controllo
Autonomia/EteronomiaMacchina banaleDipendenzaUnivocità dei percorsi di vitaLa vita senza possibilità di scelta
PotereLa piramide gerarchicaLa “Depoterizzazione” (Pellicanò)
Decostruzione/CostruzioneDecostruzione e chiusura dell’ospedale psichiatrico
Una costruzione in continuo divenire
Costruzione di una rete di servizi nella comunità capaci di farsi carico della domanda di salute mentale proveniente da un territorio e di promuovere percorsi individuali e collettivi di salute e d’emancipazione sociale
Il manicomio non c’è più
Certo non mi illudo sulla sparizione automatica del manicomialismo, dei processi di espulsione e del riproporsi di circuiti dell’emarginazione e della violenza.
Ma il loro centro non sarà il manicomio
Perché l’intuizione di Basaglia patrimonio di miglia di operatori, gruppi, cittadini, è diventata legge dello stato
Ora c’è un altro paesaggio
Nel vecchio OP, un visitatore di oggi potrebbe conoscere il passato solo attraverso i miti da chi ha vissuto per qualche ragione lì dentro.
Un altro paesaggio c’è fuori, nel territorio, nella comunità, una rete strutturata come una rete di servizi e strutture
Manicomietti
Nessuna delle istituzioni di oggi ha il potere di pianificare sistematicamente la distruzione di esseri umani, dopo una vita di segregazione, dalla prima crisi al tavolo di dissezione come il manicomio
A Pisa? CSM
Centri Diurni
Strutture residenziali
Sostegno alle famigliePsicoterapie
Centro Arianna
Auto Aiuto
CLINICA PSICHIATRICA
Il rapporto con la clinica universitariaDa due circuiti autonomiA due circuiti integrati
Quale finale Nel ‘67 Basaglia si domandava: “Che cos’è la
psichiatria?” Allora la sua risposta poneva in evidenza le due
facce che costituivano la realtà del malato di mente: quella del suo essere un malato, con una problematica psicopatologica e quella del suo essere un escluso, uno stigmatizzato sociale.
Oggi questa stessa domanda ha risposte diverse, sicuramente non univoche, sicuramente più complesseCredo che questo sia da ascrivere a quella piccola legge che nel 78, trenta anni fa, diceva che bisognava chiudere i manicomi, che parlava di centralità territoriale e che prima di obbligare qualcuno alla cura era necessario cercare di ottenerne il consenso.E sia anche da ascrivere alle tante persone che hanno lavorato con grande impegno ciascuno nel proprio campo, ma senza isolarsi, per la ricerca di nuove soluzioni ed opportunità.