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Pneumologia e territorio
Gabriella LevatoGiovanni Michetti
Disabilità e mortalità. I nostri ospedali, i nostri territori, le nostre famiglie, le nostre società dovranno far fronte ad un vero e proprio tsunami della cronicità.Mortalità oltre il 60% del totale.Ultra 65 Lombardia dal 20% attuale al 30% nel 2040.
Disabilità e mortalità. I nostri ospedali, i nostri territori, le nostre famiglie, le nostre società dovranno far fronte ad un vero e proprio tsunami della cronicità.Mortalità oltre il 60% del totale.Ultra 65 Lombardia dal 20% attuale al 30% nel 2040.
Cosa resta da fare: dalla cura al prendersi cura.… anche la riduzione della centralità dell’H a favore del T, è stata
guadagnata rimanendo all’interno di una cultura centrata sulla patologia, non sulla persona. Il passaggio da compiere è quello di portare a compimento un riassetto dell’organizzazione e delle sue funzioni orientato non più solo alla cura, ma al «prendersi cura».Paradossalmente, al crescere della capacità di risolvere il male
acuto, aumentano il numero e il peso delle cronicità. Oggi infatti le persone che escono dall’H sono portatrici di
cronicità o di disabilità, spesso si ritrovano a dover ricomporre da sole percorsi terapeutici o di assistenza, nel migliore dei casi
potendo contare solo sul supporto della famiglia…
The caregiver burden!
Tsara V. Respiration 2006;73:61-7
50% of caregivers face problems in social relation
8,1%
87,9%
1,6% 2,4%
Caregiver Ventilator Drugs Others
Estimation cost of HMV in USA
Bach J. Chest 1992;101:26-30.
Caregiver cost
Home Service company
Home Service company
Follow up Systems
Follow up Systems
EmercencySystem
transport
EmercencySystem
transport
Society Society
GENERALGENERAL PRACTITIONERPRACTITIONER
GENERALGENERAL PRACTITIONERPRACTITIONER
Health care Home setting
Health care Home setting
HospitalHospital
PATIENTPATIENTPATIENTPATIENT
familyfamilylaboratorylaboratory
ERER
DH/MACDH/MAC
devicesdevices
clinicclinictelemedicinetelemedicine
ICUICU
bureaucracysocial social serviceservice
attentions and attentions and abandonsabandons
nurse visitsnurse visitstherapisttherapist
Il paziente respiratorio cronico è un paziente complesso
General wardRehabilitationRehabilitation
Bisogni non intercettati che necessitano di assistenza coordinata
L’evoluzione delle patologie croniche respiratorie
100100
75 75
50 50
25 25
00
Anni dalla diagnosi
SANO A RISCHIO
ALTO RISCHIOCRONICITÀ
Resid
uo d
i fun
zione
d’o
rgan
o (%
)
ALTACOMPLESSITÀ
EDUCAZIONE SELFMANAGEMENT
DISEASE MANAG:
MULTIDISCIPL.
CONTINUITÀ
ASSISTENZIALE
RIABILITAZIONE
CASE MANAG
Approccio ICF
FINE VITA
Sintomi Comfort
accessibilità coinvolgimento caregivers
supporto emotivo
comfort informazione
coordinamentorispetto
continuità
Cosa chiede?Cosa chiede?
Il paziente respiratorio cronico è un paziente complesso
L’integrazione/interazione funzionale tra le struttura territoriali e le strutture ospedaliere, riveste infatti un ruolo centrale nel regolamentare i flussi sia in entrata che in uscita dall’ospedale
tra i diversi professionisti intra ed extraospedalieri, in modo che la frammentazione, nata dallo sviluppo di competenze ultraspecialistiche si integri in un quadroUnitario (lavoro in team, elaborazione ed implementazionedi PDTA condivisi, etc)
tra i diversi professionisti intra ed extraospedalieri, in modo che la frammentazione, nata dallo sviluppo di competenze ultraspecialistiche si integri in un quadrounitario (lavoro in team, elaborazione ed implementazionedi PDTA condivisi, etc)
tra i diversi livelli di assistenza soprattutto nel delicato confine tra H e territorio, il post-dimissione, che il pza volte si vede costretto ad affrontare da soloal di fuori di un percorso conosciuto e condiviso
del trattamento terapeutico quando necessario
Continuità delle cure e BPCO: quali pazienti?• GOLD III e IV + valutazioni pre-dimissione con:
– CIRS o Charlson Index (medico) - BADL/Indice di Barthel (infermiere o medico)
– IADL (Instumental Activities of Dailing Living scale) - MMSE (Mini Mental State Examination)
– GDS (Geriatric Depression Scale)
• Setting familiare idoneo
• Garanzia di équipe territoriale preparata
• Disponibilità del MMG a collaborare
• Disponibilità di idonea strumentazione a domicilio (es. saturimetro)
• Possibilità di consulenze pneumologiche a domicilio …
COPD … with multiple systemic effects and co-morbidities, requires an integrated approach for its optimal management
Proc Am Thorac Soc Vol 9, Iss. 1, pp 9–18, Mar 15, 2012
Integrated care is “a continuum of patient-centered services organized as a care delivery value chain for patients with chronic conditions with the goal of achieving the optimal daily functioning and health status for the individual patient and to achieve and maintain the individual’s independence and functioning in the community”
Proc Am Thorac Soc Vol 9, Iss. 1, pp 9–18, Mar 15, 2012
The six key components of the chronic care model: 1. self management support2. clinical information systems3. delivery system redesign4. decision support (guidelines)5. healthcare organization6. community resources
Proc Am Thorac Soc Vol 9, Iss. 1, pp 9–18, Mar 15, 2012
Disease-specific clinical practice guidelines often fall short in patients with multiple morbidities …
… “one size will not fit all,” but each approach will necessarily depend on local demographics, needs, and resources
Proc Am Thorac Soc Vol 9, Iss. 1, pp 9–18, Mar 15, 2012
Elementi chiave della Cura Integrata
1. Facilitazione nella fornitura appropriata di servizi sanitari
2. Coordinamento della Cura “possibile”
3. Interdipendenza tra i membri per garantire i necessari provvedimenti per la cura del paziente
4. Conoscenza da parte dei membri del team della specificità di ruolo proprio e altrui e delle risorse disponibili
5. Affidabilità dello scambio di informazioni utili alla gestione delle attività di cura del paziente
ASL = …
PLS = pediatra libera scelta
DSS = Distretto socio-sanitario
CA = cura ambulatoriale
ASL = …
PLS = pediatra libera scelta
DSS = Distretto socio-sanitario
CA = cura ambulatoriale
Cura Integrata: problemi di coordinamento
• Separazione specialisti (H) e MMG (territorio) con strutture amministrative e finanziarie diverse e differente atteggiamento culturale
• Disincentivi finanziari che inibiscono la collaborazione
• Mancata riforma “integrata” della Medicina Generale e di quella ospedaliera
• Implementazione inadeguata delle norme che regolamentano i “diritti” dei pazienti
• Barriere alla buona comunicazione
• Assenza di leadership e di cultura comune che promuova ad ogni livello la collaborazione
Esempio di percorso di dimissione ospedaliera
e.guffanti@inrca
Quale modello?