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P.O.F. 2013 – 2014 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 1 P.O.F. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (art. 3 DPR 275/99) Sedi associate: Anno Scolastico 2013-2014 I.P.I.A. ”E.Fermi” Via E. Filiberto, 13 04023 - Formia (LT) tel. 0771 790090 fax 0771 771882 I.T. Geometri “B. Tallini” Via dei Rovi n.2 Loc. Penitro – 04023 - Formia (LT) tel. 0771-738615 fax 0771-738609 ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE "E. FERMI" – Formia (LT) Via E. Filiberto n. 13 – 04023 Formia (LT) - Cod. Min. LTIS01700A e-mail [email protected] PEC: [email protected] CF 81003410594

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ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 1

P.O.F. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

(art. 3 DPR 275/99)

Sedi associate:

Anno Scolastico 2013-2014

I.P.I.A. ”E.Fermi” Via E. Filiberto, 13 04023 - Formia (LT) tel. 0771 790090 fax 0771 771882

I.T. Geometri “B. Tallini” Via dei Rovi n.2 Loc. Penitro – 04023 - Formia (LT) tel. 0771-738615 fax 0771-738609

ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE "E. FERMI" – Formia (LT)

Via E. Filiberto n. 13 – 04023 Formia (LT) - Cod. Min. LTIS01700A e-mail [email protected] PEC: [email protected]

CF 81003410594

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LA MISSION

“Educare non è riempire un secchio, ma accendere un fuoco”

( William B. Yeats)

LE FUNZIONI DEL POF

• Definire l’identità dell’istituto , rendendo espliciti sia l’offerta formativa della scuola sia le scelte conseguenti.

• Attivare processi di condivisione dei significati, favorendo la coesione e l’unitarietà dei diversi attori scolastici.

• Definire le strategie di gestione, integrando le varie tipologie di risorse disposizione per la pianificazione e la

realizzazione dell’offerta formativa.

• Migliorare la qualità del servizio, in base agli esiti della valutazione di sistema.

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SOMMARIO

Cap. Pag.

Premessa 4

1

L’ISTITUTO 1.1 Presentazione dell’Istituto e la sua storia. 1.2 Istituto Professionale Industria e Artigianato “E. FERMI”. 1.3 Istituto Tecnico Per Geometri “B. TALLINI”. 1.4 Rapporti con il territorio. 1.5 I bisogni educativi. 1.6 Scelte di fondo. 1.7 I principi essenziali a fondamento dell’azione Educativa.

6 7 7 8 8 9 9 9

2

IL QUADRO ORARIO 2.1 L’I.P.I.A. “E. FERMI” ed il Nuovo Ordinamento. 2.2 Attività e Insegnamenti dell’Area Generale. 2.3 L’I.P.I.A. “E. FERMI” ed il Diploma di Qualifica Professionale. 2.4 L’I.P.I.A. “E. FERMI” ed il Vecchio Ordinamento. 2.5 L’I.T.G. “B. TALLINI” ed il Tecnico per Le Costruzioni, l’Ambiente e il Territorio. 2.6 L’I.T.G. “B. TALLINI” ed il Tecnico per Geometri.

11 12 13 20 22 25 31

3

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 3.1 Progetti Istituto di Istruzione Superiore “E. FERMI” . 3.2 Progetti I.P.I.A “E. FERMI”. 3.2 Progetti I.T.G. “B. TALLINI”.

32 33 33 35

4

IL SISTEMA ORGANIZZATIVO 4.1 Risorse interne ed esterne. 4.2 Staff del Dirigente. 4.3 Il Consiglio di istituto. 4.4 Giunta Esecutiva. 4.5 R.S.U. 4.6 Personale Servizio Prevenzione e Protezione (S.P.P.) I.P.I.A. “E.Fermi”. 4.7 Personale Servizio Prevenzione e Protezione (S.P.P.) I.T.G. “B. Tallini”. 4.8 Organizzazione del Tempo Scuola. 4.9 Le Strutture.

38 39 40 43 43 43 43 44 45 46

5

LA VALUTAZIONE 5.1 Aree d'intervento – B.E.S.(Bisogni Educativi Speciali). 5.2 Modalità di conduzione delle attività’ didattiche. 5.3 La valutazione. 5.4 Criteri di valutazione. 5.5 La valutazione con gli alunni con disabilità. 5.6 Valutazione del comportamento. 5.7 Valutazione del successo formativo. 5.8 Criteri di valutazione finali. 5.9 Esami di Qualifica. 5.10 Criteri Ammissione agli Esami di Qualifica classi Terze 5.11 Il credito Scolastico e Formativo. 5.12 Certificazione delle competenze.

47 48 49 49 52 53 55 57 58 60 60 61 6

6 COMUNICAZIONE SCUOLA FAMIGLIA

6.1 Ricevimento generale delle famiglie. 6.2 Calendario scolastico 2013-2014.

64 65 65

7 RAPPORTO CON GLI STUDENTI

- Regolamento di istituto. (Allegato 1) - Patto di Corresponsabilità. (Allegato 2) - Protocollo Accoglienza alunni stranieri (Allegato 3)

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PREMESSA

Il 1° settembre 2000 e una data di svolta nella vita della Scuola: l’autonomia è entrata nella sua piena fase attuativa. Ogni singolo istituto scolastico e diventato cosi un’unita operativa, un sistema pensante ed operante in grado di integrare le linee formative valide per tutto il territorio nazionale, con scelte di priorità capaci di cogliere le specifiche istanze locali. La documentazione primaria della scuola dell’autonomia e costituita dal Piano dell’Offerta Formativa (POF), alla cui redazione il Regolamento e tutte le direttive della Legge 440/97 insistono fortemente. Proprio l’articolo 3 del Regolamento dell’Autonomia scolastica (RAS) recita: “il Piano dell’Offerta Formativa e il documento fondamentale, costitutivo della IDENTITA’ CULTURALE E PROGETTUALE della scuola, e il testo su cui viene esplicitata l’attività curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa adottata dalla scuola nell’ambito dell’autonomia”. Attraverso il Piano dell'Offerta Formativa, l’autonomia costruisce le condizioni giuridiche, organizzative, professionali e di relazione per rendere flessibile l'attività educativa e per migliorarne cosi l'efficacia. Il P.O.F. dell’Istituto di Istruzione Superiore di Formia, anche per l’anno scolastico 2013/14, è redatto in un momento di transizione, in vista della completa entrata in vigore della riforma degli Istituti Tecnici e Professionali. Con la riforma, tutti gli Istituti Tecnici e Professionali a ordinamento statale, diventano di durata quinquennale con 32 ore settimanali di lezione e si pongono l’obiettivo di fornire una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale che consenta agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, i saperi e le competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica. I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) a ordinamento regionale, tendono a più mirate competenze professionali, mentre l'Istruzione tecnica si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico. Intende far acquisire agli studenti tecniche, saperi e competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore (Art. 2 comma 1 del Regolamento recante "Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico degli istituti tecnici"). Sia nell’I.P.I.A “E. Fermi” che nell’I.T.G. “B. Tallini”, si avrà ancora una specie di doppio binario, dal momento che le modifiche previste dalla Riforma riguarderanno le classi prima e seconda e terze e quarte mentre per le classi quinte si continuerà con i vecchi ordinamenti. I principali protagonisti della realtà scolastica quotidiana, Studenti, Genitori, Docenti e Realtà Territoriali, coinvolti dalla Riforma, devono avere come comune denominatore quello di ottimizzare la Scuola sotto i suoi molteplici aspetti, al fine di attuare la migliore formazione e istruzione possibile degli studenti, nella consapevolezza di quanto essa incida sul presente e sul futuro di ogni singola persona e dell’intera società. Tale intento può essere rafforzato attraverso lo sviluppo e la realizzazione del P.O.F., un documento che presenta molti aspetti. È un piano di lavoro. La risposta dell’Istituzione scolastica alle richieste di educazione, istruzione e formazione provenienti dal contesto territoriale. Il P.O.F. e anche un piano esecutivo, nel senso che ciò che e scritto verrà messo in pratica. È un’offerta. Le decisioni e le scelte didattiche e organizzative sono infatti rese pubbliche, implicando un’assunzione di responsabilità della scuola e un diritto per famiglie e studenti di conoscere in modo trasparente l’offerta formativa della scuola. È un impegno per il successo formativo dei nostri studenti. Per l’insegnante e lo strumento per definire le proprie attività; per lo studente e i genitori, lo strumento che li aiuta a conoscere cosa la scuola intende fare e come. La sua costruzione prevede la partecipazione e la responsabilità degli insegnanti, degli studenti, dei genitori, del personale Amministrativo, del personale Tecnico, del personale Ausiliario, dei soggetti rappresentativi l’ambiente esterno in cui la scuola vive e opera. È un processo dinamico che si configura come un documento pluriennale, ma si può definire come “un processo creativo senza fine”, nel senso che la progettazione non si conclude con la definizione del documento P.O.F., ma riprende per attuare l’innovazione del Piano e per creare nuovi collegamenti tra i protagonisti della realtà scolastica. In tal senso e un documento sempre aperto ad ulteriori adeguamenti, grazie ai suggerimenti e alle collaborazioni che possono provenire da tutti i soggetti interlocutori: alunni, docenti, genitori, associazioni, Enti, in riferimento a particolari esigenze.

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Come stabilisce il Regolamento dell’Autonomia scolastica, il P.O.F. e reso pubblico e consegnato alle famiglie all’atto delle iscrizioni; viene pubblicato anche sul sito Internet della scuola, in modo da consentirne a chiunque l’accessibilità. Il POF è una vetrina importante: esso da, agli alunni che vorranno iscriversi all’I.P.S.I.A. “ E. Fermi “ o all’I.T.G. “B. Tallini” e ai loro genitori, informazioni sulla storia dell’Istituto, sulle sue risorse umane e professionali, spiega le scelte formative della scuola, cioè i programmi e le materie che si insegnano, le innovazioni apportate ai curricoli, il sistema di valutazione.

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1.1 – L’I.I.S “E. FERMI” E LA SUA STORIA

L’Istituto di Istruzione Superiore “E.Fermi”, nasce nell’anno scolastico 2011-2012 con l’aggregazione all’I.P.I.A. “E.Fermi” dell’Istituto Tecnico per Geometri "B.Tallini", entrambi da tempo esistenti nel Distretto Scolastico 49. Gli istituti, ubicati a notevole distanza l’uno dall’ altro, operano in modo autonomo ma hanno, oltre ad una comune dirigenza, una comune gestione amministrativa e didattica ed un unitario Collegio dei docenti. 1.2 - ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO “E. FERMI” L’I.P.I.A. “E. Fermi”, situato al centro della città di Formia, si colloca nell’area geografica del sud pontino e possiede un bacino di utenza che raccoglie alunni provenienti da località che si estendono dai monti Ausoni (Ausonia, Coreno Ausonio, Selvacava, Spigno) al Garigliano (Castelforte, S.S.Cosma e Damiano, Mondragone, Sessa Aurunca, Lauro di Sessa), dal Mar Tirreno (Formia, Gaeta, Scauri, Sperlonga, Ponza e Ventotene) all’entroterra fondano ( Itri, Fondi, Monte S. Biagio).

L’Istituto già esisteva nel 1958 come “Scuola Tecnica” a cui accedevano gli alunni dell’Istituto di avviamento. • 1962 Novembre – con nota n. 5972 del 5/10/ 1962 del M.P.I. presso la Scuola Tecnica Industriale di Formia viene

istituita una sezione biennale, come sede coordinata di Latina, del corso di qualifica di Congegnatore Meccanico. • 1964 – Viene effettuata presso il Comune di Formia la prima mostra dei lavori della scuola (preventivata con

spesa di lire 133.460). • 1965 – Si richiedono ed ottengono le sezioni triennali di a) Elettromeccanici; b) Radiomontatori e telemontatori; c)

Meccanici riparatori di automezzi. (Sono i progenitori dei corsi per operatore Elettrico, elettronico per telecomunicazioni e meccanico).

• 1966 - La Scuola Tecnica si trasforma in IPSIA. • A.S.1967-68 – La scuola apre una sede coordinata a Castelforte e nella sede centrale viene istituito un corso di

“Preparatori chimici”. • A.S.1969-70 – Il corso di ”Preparatori chimici” si trasforma in corso triennale per “Operatori chimici”. Nello stesso

anno si apre una sezione staccata presso l’Istituto “D.Bosco” di Formia. Pertanto l’Istituto ha tre sedi: 1) presso l’Istituto D. Bosco di Formia; 2) Presso i locali della Scuola Media Pollione ; 3) Nel comune di Castelforte.

• A.S.1972-73 – Si apre la prima classe di 4° sperimentale con il corso TIEE (Tecnici industrie elettriche ed elettroniche) che evolverà nell’ordinamento nei corsi.

• A.S.1974-75 – Alla data del 20/09/74 dal registro dei verbali del C.di Istituto si legge: Si autorizza dal 01/10/1974 la prima classe del corso di qualifica di Operatore Chimico-Biologico.

• A.S.1976-77 – Sotto la presidenza (allora incaricata) dell’Ing. Remo Finocchiaro, l’Istituto si trasferisce nella nuova sede (quella attuale) dell’ex pastificio Aprea mantenendo una succursale alla Scuola Media “Pollione”. Si istituisce il 4° e 5° anno per i corsi Chimici (Tecnico di Laboratorio Chimico – Biologico e Tecnico Chimico Ecologico che evolveranno nell’attuale Tecnico Chimico-Biologico) e Meccanici (Tecnico delle Industrie Meccaniche).

• A.S.2002-03 – Nasce il corso per “Operatori Grafici Pubblicitari”. • A.S. 2006/07 – Primi diplomati in “Tecnica della Grafica Pubblicitaria”. Il corso è in crescita (otto classi nell’a.s.

2007/08). • 2009/2010 : gli istituti professionali sono soggetti alla riforma della scuola secondaria superiore. • Dall’ anno scolastico 2011-2012 l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato di Formia insieme

all’I.T.G. “B. Tallini” ha dato vita ad una nuova istituzione, l’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Fermi”.

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1.3 . ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “B. TALLINI”

L’istituto è ubicato nel campus scolastico del Comune di Formia, in località Penitro, non distante dall’ipermercato

Panorama, nei pressi della superstrada Formia-Cassino. La sua posizione risulta baricentrica rispetto ai paesi circostanti che costituiscono il suo naturale bacino di utenza. E’ facilmente raggiungibile da Itri e Lenola con Bus Cotral diretto. Gli alunni provenienti da Fondi e Monte S. Biagio trovano alla stazione di Formia bus del Cotral e dell’ATP che li accompagnano all’Istituto. Analogamente i ragazzi provenienti da Castelforte, SS Cosma e Damiano, Minturno e Scauri usufruiscono di linee Cotral che raggiungono direttamente il piazzale della scuola.

Il “Tallini” ha una lunga tradizione di offerta scolastica nel nostro comprensorio, rappresentando l’unica scuola d’istruzione superiore ad indirizzo costruzioni, ambiente e territorio presente nel Sud-Pontino. Fondato alla fine degli anni cinquanta come Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri, ha avuto la sua sede iniziale nell’edificio di Piazzetta delle Erbe in Formia. Dopo diverse sistemazioni transitorie, occupò, per quasi tutti gli anni settanta, sempre insieme all’indirizzo commerciale, l’odierna sede del “Filangieri”. Nel 1982, si realizzò la sua definitiva autonomia dal Commerciale. Pertanto, a partire dai primi anni ottanta, gli fu assegnato l’edificio ricavato dallo smembramento dell’ente ex Enaoli, in località “Mamurrano”, unendosi successivamente all’Istituto Commerciale di Castelforte. Nell’anno scolastico 2000-2001, in seguito al piano di razionalizzazione, si costituì l’Istituto d’istruzione classica e tecnica “Vitruvio-Tallini”, comprendente il Liceo classico e il tecnico geometri. Dal settembre 2006 la nostra sezione tecnica si trasferì nell’attuale edificio, in località Penitro, appositamente progettato. Agli inizi degli anni novanta, infatti, erano operanti le sperimentazioni ministeriali più importanti, quali: 1. il Piano Nazionale di Informatica (PNI); 2. il Progetto Cinque; 3. la Prosecuzione dell’insegnamento della lingua straniera fino al quinto anno (PLS). Con la riforma dell’istruzione secondaria superiore l’Istituto tecnico per geometri si è trasformato in Istituto tecnico ad indirizzo “Costruzione, ambiente e territorio”, confermando la denominazione e il percorso già delineato dalla sperimentazione “Progetto Cinque”.

Attualmente è in fase di studio la possibilità di ampliare la gamma degli indirizzi di studio previsti dalla riforma per il settore tecnologico da offrire all’utenza, con particolare riferimento a quelli non presenti nel comprensorio, quali “Grafica e comunicazione” e “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria”. Dall’ anno scolastico 2011-2012 il “Tallini” ha dato vita insieme all’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato di Formia ad una nuova istituzione, l’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Fermi”. 1.4 - RAPPORTI CON IL TERRITORIO Uno degli aspetti che maggiormente connota, e dovrà sempre più caratterizzare le istituzioni scolastiche, è il costante e dialettico rapporto con la rete istituzionale, culturale, economica e sociale del contesto territoriale in cui la scuola opera. Il rapporto con il territorio è diventato, già da anni, una costante di quelle scuole che vogliono interpretare la realtà circostante trovando tutte le interrelazioni che consentono di entrare in sintonia con le risorse presenti per sfruttare sinergie possibili, potenzialità comuni, collaborazioni e supporti sempre più necessari ad affrontare la complessità ed i compiti che la scuola deve svolgere.

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In quest'ottica i due istituti hanno stabilito forme di collaborazione con una pluralità di soggetti. 1.5 - I BISOGNI EDUCATIVI

A partire dall’esame delle attese delle famiglie e dei giovani, l’Istituto ha nel tempo messo a fuoco, i bisogni educativi così sintetizzati:

Approfondimento dei legami culturali con il territorio. Miglioramento dei rapporti scuola-famiglia Innalzamento del successo scolastico. Sostegno della motivazione allo studio. Cura e attenzione verso le problematiche dell’orientamento scolastico.

1.6 - SCELTE DI FONDO

La Scuola si caratterizza come una forma di istruzione che ha come obiettivo specifico quello di fornire agli studenti una preparazione culturale Tecnica e Professionale ampia, solida e strutturata, resa possibile non solo dall’acquisizione delle conoscenze, ma soprattutto dall’educazione dell’intelligenza come capacità di accostarsi in modo autonomo ai saperi. In un contesto sociale sempre più complesso, come quello attuale, la scuola deve orientare, dirigere e governare il curricolo con un percorso che aiuti gli studenti ad essere autonomi nell’organizzare esperienze personali di apprendimento attivo e capaci di essere generativi di nuovi contenuti e di nuove abilità. Infatti le conoscenze, le abilità e le competenze che la scuola deve promuovere devono rappresentare un sapere:

Sistematico, ovvero non episodico, casuale, atomizzato. Stabile e spendibile, cioè capace di lasciare traccia di sé nel tempo e di consentirne un uso intelligente e

flessibile. Capitalizzabile, nel senso di costituire una solida struttura di base su cui poter innestare con relativa facilità

ulteriori apprendimenti.

1.7 - I PRINCIPI ESSENZIALI A FONDAMENTO DELL’AZIONE EDUCATIVA

La scuola italiana nella sua impostazione educativa e didattica, nelle sue strutture e nei suoi contenuti programmatici è diretta e ordinata al raggiungimento delle finalità di cui agli articoli n.3 e n.34 della Costituzione Italiana. Come scuola per l'istruzione obbligatoria, la scuola risponde al principio democratico di elevare il livello di educazione e di istruzione personale di ciascun cittadino e generale di tutto il popolo italiano, potenzia la capacità di partecipare ai valori della cultura, della civiltà e della convivenza sociale e di contribuire al loro sviluppo. La scuola dell’obbligo "concorre a promuovere la formazione dell'uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e favorisce l'orientamento dei giovani ai fini della scelta dell'attività successiva". E' una scuola formativa in quanto si preoccupa di offrire occasioni di sviluppo della personalità in tutte le direzioni. E' una scuola che colloca nel mondo perché aiuta l'alunno ad acquisire progressivamente un'immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale. E' una scuola orientativa in quanto favorisce l'iniziativa del soggetto per il proprio sviluppo e lo pone in condizione di conquistare la propria identità di fronte al contesto sociale. La scuola, nell’attenta consapevolezza delle determinazioni europee, con particolare riferimento al Memorandum di Lisbona e alle sue linnee di indirizzo,

ritiene che “…l’istruzione e la formazione sono parte dell’apprendimento permanente, finalizzato a fornire ai cittadini un’acquisizione costante lungo tutto l’arco della vita. In tale quadro si collocano anche altri ambiti d’azione specifici, come la formazione continua, l’educazione degli adulti, l’istruzione superiore, la mobilità, l’e-learning, l’orientamento…”. La scuola infatti tende al conseguimento degli obiettivi generali del processo formativo e come recitano le Nuove Indicazioni per il curricolo “Compito della scuola è educare istruendo le nuove generazioni, e questo è impossibile senza accettare la sfida dell’individuazione di un senso dentro la trasmissione delle competenze, dei saperi e delle abilità.” Per raggiungere tali obiettivi ci si avvale anche di tutte le forme riconosciute di autonomia funzionale di cui al DPR 275/1999.

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a - Unitarietà L’unitarietà è il principio di fondo che permea ogni scelta didattica,educativa,organizzativa:

a) L’unitarietà dei mezzi è finalizzata alla conservazione ed al potenziamento dell’unità della persona dell’alunno, perciò, l’unitarietà dei mezzi-discipline, condurrà ai nuclei tematici unitari

b) L’unitarietà tra i docenti condurrà alla collegialità tecnica nel collegio e al lavoro di “squadra” nel consiglio di classe, intersezione e nei singoli team.

c) L’unitarietà con le famiglie è il criterio funzionale che motiva la ricerca costante di sinergia educativa con le famiglie.

d) L’unitarietà con l’extrascuola ( progetto Scuola – Lavoro ) è il fondamento del continuo raccordarsi con il territorio

b - Sinergia Nelle fasi organizzative del sistema, essenzialmente riconducibili alla progettazione, organizzazione realizzazione e controllo, le componenti del sistema scolastico si caratterizzano per la sinergia d’azione, ossia per la concordanza,il raccordo dei percorsi organizzativi e la complementarietà in quanto tesi allo stesso scopo e, per questo, caratterizzati dalla tensione comune e concorde verso il complesso conseguimento del fine istituzionale del successo formativo per tutti gli alunni. c - Progettualità La scuola, partendo dai risultati della continua ricerca, si impegna in una progettualità costante mirata all’ottimizzazione di tutti i percorsi in vista del successi formativo, fondando l’azione professionale su riferimenti desunti dal quadro giuridico - istituzionale, dalle scienze dell’educazione e dell’organizzazione. d - Affidabilità La scuola consegue i risultati formativi possibili in relazione alle potenzialità dei singoli e alle risorse assegnate. L’affidabilità perseguita in termini di risultati deriva dall’attenzione a mettere in discussione i percorsi progettati , per convalidarli se ritenuti idonei o migliorali se bisognosi di ulteriori interventi di ottimizzazione. e - Rendicontabilità Tutta l’azione organizzativa della scuola, in quanto intenzionale e sistematica, è rendicontabile, ossia trasparente ed ampiamente documentabile nei percorsi. La rendicontazione scaturisce dall’esigenza di poter garantire economicità, efficienza ed efficacia all’azione organizzativa della scuola stessa, secondo percorsi flessibili ed articolati, sperimentali, mai definiti, ma sempre ottimizzabili, che vengono continuamente verificati, per dimostrare attraverso una continua analisi (costi/benefici) il grado di efficacia funzionale raggiunto.

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2.1 - L’IPIA E IL NUOVO ORDINAMENTO

a - Generalità’

Dal 2010 l’I.P.I.A. “ E. Fermi “ è un Istituto Professionale finalizzato al conseguimento di un diploma quinquennale di Istruzione Secondaria Superiore. In base al Regolamento sul Riordino dell’Istruzione Professionale di Stato, ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, approvato con DPR del 15 marzo 2010, n. 87 articolo 8, comma 6, a partire dalle classi prime iscritte nell’a.s. 2010/2011, la struttura della scuola cambia e vengono applicati i nuovi ordinamenti e i nuovi orari. In tal modo, l’I.P.I.A. fa riferimento a due ampi Settori:

o Settore Servizi distinto in: 1. Indirizzo Servizi Commerciali

o Settore Industria e Artigianato distinta in :

1. Manutenzione e Assistenza Tecnica 2. Produzioni Industriali ed Artigianali

I percorsi “Servizi” e “Industria e Artigianato” sono articolati in 2 bienni e 1 quinto anno con flessibilità di orari per garantire:

- personalizzazione dei percorsi nei diversi settori e indirizzi; - possibilità di rilascio di qualifica regionale al terzo anno; - prevenzione e contrasto della dispersione scolastica; - raccordi con l’istruzione tecnica e la formazione professionale per garantire passaggi tra sistemi; - raccordo organico con la realtà economica locale attraverso l’alternanza scuola-lavoro.

I relativi obiettivi di apprendimento sono descritti in competenze, abilità e conoscenze, anche secondo quanto previsto dal Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework - EQF). In linea con le indicazioni dell’Unione Europea e in coerenza con la normativa sull’obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l’offerta formativa dell’Istituto Professionale si articola in un’area di istruzione generale (comune a tutti i percorsi) e in aree d’indirizzo cosi strutturate:

AREA GENERALE COMUNE AREA DI INDIRIZZO TOTALE

Primo biennio 660 ore annuali 495 ore annuali 1.056 ore annuali (32 ore settimanali)

Secondo biennio 396 ore annuali 561 ore annuali 1.056 ore annuali

(32 ore settimanali)

Quinto anno 396 ore annuali 561 ore annuali 1.056 ore annuali (32 ore settimanali)

Quinquennio 2.805 ore 2.475 ore 5.280 ore

L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico – tecnologico e storico-sociale. L’area d’indirizzo fornisce le competenze professionali. La preparazione fornita nell’area d’indirizzo dei vari corsi e permette: • l’acquisizione di abilità operative specifiche spendibili in ulteriori percorsi formativi o nel mondo del lavoro; • la consapevolezza dell’evoluzione continua e rapida dei processi produttivi; • la comprensione dei rapporti tra lo sviluppo tecnologico-industriale e le problematiche ambientali; • l’abilità di affrontare e risolvere problemi nuovi.

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La preparazione di base degli studenti si persegue tramite l’uso sistematico di metodi che valorizzano l’apprendimento per mezzo di esperienze nei contesti formali, non formali e informali e la personalizzazione dei percorsi. Il modo nuovo per imparare e indirizzato dalla metodologia e dall’organizzazione nei due settori che privilegiano:

- apprendimento attraverso esperienza; - metodo laboratoriale; - pensiero operativo; - analisi e soluzione problemi; - lavoro cooperativo per progetti.

In sintesi il nuovo ordinamento prevede per gli Istituti Professionali il seguente schema: I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti varie possibilità.

- Inserirsi nel mondo del lavoro. Lo stretto collegamento tra l’IPIA e la realtà produttiva del territorio consente una preparazione che risponde alle esigenze del mercato del lavoro locale, ampliando le probabilità di un rapido inserimento lavorativo, una volta acquisito il diploma professionale prescelto.

- Proseguire nel sistema dell’ istruzione e formazione tecnica superiore. - Proseguire nei percorsi universitari.

A tale scopo, nel corso del quinquennio viene assicurato un orientamento permanente degli studenti, che li sostenga a scelte fondate e consapevoli. I percorsi degli istituti professionali si concludono con un esame di Stato, secondo le vigenti disposizioni sugli esami conclusivi dell’istruzione secondaria superiore. Al superamento dell’esame di Stato conclusivo dei percorsi degli istituti professionali viene rilasciato il diploma di istruzione professionale, indicante l’indirizzo seguito dallo studente e le competenze acquisite, anche con riferimento alle eventuali opzioni scelte.

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Gli attuali istituti professionali di ogni tipo e indirizzo confluiscono negli istituti professionali di cui al presente regolamento secondo quanto previsto dalla tabella contenuta nell’allegato D) a partire dall’anno scolastico 2010/2011, ferma restando la prosecuzione dei percorsi attivati, sino all’anno scolastico 2009/2010, secondo il previgente ordinamento. b - Competenze Il Profilo educativo, culturale e professionale esplicita ciò che gli studenti, alla fine del corso di studi, devono acquisire in termini di competenze:

- sapere: le conoscenze disciplinari e interdisciplinari; - saper fare: le abilita operative o professionali; - saper essere: per crescere e maturare, per essere persona e cittadino di domani.

Tali saperi non vanno intesi come componenti che vanno a sommarsi, ma come una padronanza della persona dimostrata nell’azione: essa indica la capacita dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilita e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Il soggetto e quindi ritenuto competente quando, mobilitando le sue capacita intellettuali, estetico -espressive, motorie, operative, morali, spirituali e religiose, utilizza in ogni situazione le conoscenze e le abilita che possiede per arricchire creativamente il proprio personale modo di essere nel mondo, di interagire con gli altri, di affrontare le situazioni e risolvere i problemi. Per “competenza professionale” si intende la mobilitazione dei saperi che ogni individuo attiva per garantire un risultato professionale, riconoscibile come adeguato e valido rispetto a un’attività richiesta, nell’ambito di una relazione di scambio. Quello del riconoscimento di crediti nel passaggio tra indirizzi o tra canali formativi e un ambito che il legislatore ha affrontato a partire dall’art. 6 del DPR 257/2000 (passaggio tra sistemi per i giovani in Obbligo Formativo), preceduto dalla Legge 30 del 2000 sul riordino dei cicli scolastici che all’art 2 recita: “Nei primi due anni, fatte salve la caratterizzazione specifica dell'indirizzo e l'obbligo di un rigoroso svolgimento del relativo curricolo, è garantita la possibilità di passare da un modulo all'altro anche di aree e di indirizzi diversi, mediante l'attivazione di apposite iniziative didattiche e finalizzate all'acquisizione di una preparazione adeguata alla nuova scelta.” E all’art. 8 ancora: “La frequenza positiva di qualsiasi segmento della scuola secondaria, annuale o modulare, comporta l'acquisizione di un credito formativo che può essere fatto valere, anche ai fini della ripresa degli studi eventualmente interrotti, nel passaggio da un'area o da un indirizzo di studi all'altro o nel passaggio all’Istruzione e formazione professionale.” Oggigiorno, un giovane che porta a termine con successo un segmento della scuola o della formazione professionale, o che realizza esperienze nell’ambito dei percorsi di apprendistato, ha maturato competenze certificabili dall’istituzione che lo ha avuto in carico, ed è in grado di entrare o ri-entrare nel sistema di istruzione o in nuovi percorsi di IeFP. La scuola ha il dovere di valorizzare le competenze che il giovane possiede e di tradurle in crediti spendibili, inserendolo nell’anno di corso idoneo, affinché possa proseguire con successo il nuovo percorso d’istruzione/formazione professionale, provvedendo eventualmente ad attivare sessioni personalizzate di approfondimento e recupero. Come già detto, le linee guida avviate in Europa individuano un approccio diverso all’esperienza formativa. Si sposta cioè l’attenzione sugli apprendimenti, ovvero sulle competenze acquisite dalla persona, valorizzando non solo quelle acquisite in contesti formali (scuole e corsi di formazione), ma anche quelle maturate in contesti informali e non formali. Nel corso della sua vita, e con modalità e tempi diversi, il cittadino matura una serie di competenze che, su richiesta, possono essere ricostruite e descritte con l’aiuto di un operatore; possono essere eventualmente validate, se sono state acquisite in contesti informali o non formali; e infine registrate nel Libretto Formativo della persona o più specificatamente dichiarate dal soggetto erogatore di formazione. La valorizzazione ufficiale delle competenze possedute dalla persona avviene attraverso il processo di certificazione, col quale il soggetto istituzionale preposto ne formalizza definitivamente l’attribuzione nel Certificato di Competenze. Le competenze certificate costituiscono elemento da valorizzare per il conseguimento di nuove qualifiche professionali, quindi per l’accesso a corsi di formazione avanzati verso status lavorativi diversi, di maggiore responsabilità e autonomia. Quindi lo studente, se lo desidera o se il suo progetto personale lo richiede, potrà cambiare sistema formativo. Per questo viene offerto un contributo del servizio di orientamento per verificare i crediti acquisiti e per inserire se necessario lo studente in un percorso di collegamento utile per il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti che integrerà le conoscenze necessarie al passaggio. Alla fine del primo biennio (fine obbligo scolastico) dell’Istruzione Professionale (percorso quinquennale) e dell’Istruzione e formazione professionale (percorso di qualifiche triennali regionali), viene rilasciato un certificato delle competenze. Ciò permette a chi voglia interrompere gli studi o voglia cambiare percorso formativo di possedere

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un curriculum riportante le competenze acquisite valide a livello europeo visto che fanno riferimento a quelle EQF (European Qualification Framework). Il modello di certificato (unico sul territorio nazionale e valido per tutti i sistemi formativi) contiene la scheda riguardante competenze di base e relativi livelli raggiunti dallo studente in relazione agli assi culturali, con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza, di cui all’allegato 1 al Regolamento n. 139 del 22 agosto 2007. Al termine delle operazioni di scrutinio finale, i consigli delle seconde classi della scuola secondaria superiore compilano per ogni studente la suddetta scheda, che viene conservata agli atti dell’istituzione scolastica. La definizione per livelli di competenza e parametrata secondo la scala, indicata nel certificato stesso, che si articola in tre livelli: base, intermedio, avanzato. Ai fini della compilazione delle singole voci del modello di certificato, si precisa che il raggiungimento delle competenze di base va riferito a piu discipline o ambiti disciplinari. Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, e riportata, per ciascun asse culturale, la dicitura “livello base non raggiunto”. La relativa motivazione e riportata nel verbale del consiglio di classe, nel quale sono anche indicate le misure proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di apprendimento. Ai fini dell’adempimento dell’obbligo d’istruzione da parte degli alunni diversamente abili si fa riferimento a quanto previsto dal citato Decreto 22 agosto 2007 n. 139, art. 3, c. 1, e le indicazioni contenute nelle “Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilita” di cui alla nota prot. n. 4274 del 4 agosto 2009. c - Stage e tirocini Stage e tirocini, anche se spesso utilizzati come sinonimi, indicano in realtà due tipologie di esperienze attraverso le quali gli studenti prendono contatto, prima della conclusione dell'esperienza scolastica, con il mondo del lavoro. Possono avere finalità diverse (es. orientative, formative ecc.), una durata variabile (dalla visita aziendale della durata di un giorno a stage di tre o quattro settimane), una diversa collocazione all’interno del percorso formativo annuale (all’avvio dell’anno scolastico, durante lo svolgimento o al termine delle lezioni, nelle pause didattiche, ecc.), o pluriennale, con riferimento alla struttura del corso di studi (es. secondo biennio, quinto anno ecc.). Lo stage, attivato preferibilmente sulla base di una convenzione tra istituzione scolastica ed impresa, consiste nel trascorrere un certo periodo di tempo all’interno di una realtà lavorativa allo scopo di verificare, integrare e rielaborare quanto appreso in aula e/o laboratorio. Il tirocinio - che secondo la legge istitutiva n. 196/1997 si distingue in tirocinio formativo e tirocinio di orientamento - è utilizzato generalmente come opportunità di inserimento temporaneo nel mondo del lavoro ed è finalizzato all’acquisizione di nuove competenze e di una esperienza pratica che favoriscono la crescita professionale e personale del tirocinante. In ogni caso, la funzione principale degli stage e dei tirocini, propria della filiera tecnica e professionale, è quella di agevolare le scelte formative e professionali degli studenti attraverso un apprendimento fondato sull’esperienza, più o meno prolungata, in ambienti di lavoro esterni alla scuola, che possono riferirsi ad una pluralità di contesti (imprese e studi professionali, enti pubblici, enti di ricerca, associazioni di volontariato ecc.), selezionate anche in relazione ai settori che caratterizzano i vari indirizzi di studi. d - L’area di Alternanza Scuola Lavoro Introdotta in Italia come una delle modalità di realizzazione dei percorsi di scuola secondaria di secondo grado (art. 4 legge delega n.53/03), l’alternanza scuola-lavoro si configura quale metodologia didattica innovativa del sistema dell’istruzione che consente agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età, di realizzare i propri percorsi formativi alternando periodi di studio “in aula” e forme di apprendimento in contesti lavorativi. Si tratta, dunque, di una possibilità attraverso la quale si attuano modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo. Con l’alternanza scuola-lavoro si riconosce, infatti, un valore formativo equivalente ai percorsi realizzati in azienda e a quelli curricolari svolti nel contesto scolastico. Attraverso la metodologia dell’alternanza, infatti, si permette l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione di competenze specifiche previste dai profili educativi culturali e professionali dei diversi corsi di studio che la scuola ha adottato nel Piano dell’Offerta Formativa. Essa realizza il collegamento tra il sapere ed il saper-fare attraverso: • approfondimento di conoscenze teoriche- settoriali; • insegnamenti da parte di operatori del mondo del lavoro esterni alla scuola ; • stage aziendali.

Le modalità di realizzazione (Progetto alternanza scuola – lavoro) di tali corsi del secondo ciclo nel sistema della formazione professionale dovranno assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base anche l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Tale attestazione di frequenza dell’area “Alternanza Scuola–Lavoro“ sarà riportata sulla certificazione dell’esame di Stato.

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e – Autonomia e Flessibilità Per consentire agli studenti di raggiungere, a conclusione del percorso formativo quinquennale, competenze culturali e tecnico-professionali adeguate per un immediato inserimento nel mondo del lavoro e per la prosecuzione degli studi a livello di istruzione e formazione superiore con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche e in ambito universitario, i percorsi quinquennali degli Istituti Professionali sono caratterizzati da spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, che fanno riferimento alle quote di autonomia e di flessibilità: esse presentano caratteristiche molto diverse e distinte possibilità di intervento da parte delle istituzioni scolastiche. Tali spazi possono trovare ulteriore articolazione nelle opzioni previste dal Regolamento sul riordino degli Istituti Professionali.

AUTONOMIA Per corrispondere alle vocazioni del territorio e alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, l’autonomia consente di modificare i curricoli, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle famiglie, entro il limite del 20% del complessivo monte ore delle lezioni previsto per il primo biennio e per il complessivo triennio.

FLESSIBILITÀ Il Regolamento sul riordino degli Istituti Professionali ha previsto l’ulteriore articolazione delle aree di indirizzo realizzabile attraverso la previsione di un numero contenuto di opzioni da includere in un apposito elenco nazionale e che gli stessi percorsi opzionali debbano trovare coerenza con gli obiettivi fissati dall’art. 5 del medesimo Regolamento. Gli spazi di flessibilità costituiscono lo strumento attraverso il quale rendere possibile l’attivazione delle opzioni, quali ulteriori articolazioni delle aree di indirizzo. Gli spazi di flessibilità consentono:

- di articolare le aree di indirizzo in opzioni non previste dal regolamento governativo. Gli studenti scelgono le opzioni a conclusione del primo biennio.

- di utilizzare, nel primo biennio, le opzioni anche ai fini del rilascio, in regime di sussidiarietà, di qualifiche triennali e diplomi quadriennali di competenza delle Regioni.

- QUOTE DI AUTONOMIA e FLESSIBILITÀ

o 20% di autonomia per il primo biennio e il successivo triennio, in relazione all’orario complessivo delle lezioni;

o 25% di flessibilità nel primo biennio e 35% nel secondo biennio, calcolata in base al monte ore dell’area di indirizzo, per organizzare un’offerta formativa coordinata con il sistema di istruzione e formazione professionale di competenza delle Regioni;

o 35% di flessibilità nel secondo biennio e 40% nel quinto anno, calcolata in base al monte ore dell’area di indirizzo, per realizzare opzioni rispondenti a documentate richieste del territorio, del mondo del lavoro e delle professioni.

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2.2 - ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE

Quadro orario comune agli indirizzi dei settori: “SERVIZI” e “INDUSTRIA e ARTIGIANATO”

ORE SETTIMANALI

1° biennio 2° biennio quinto anno DISCIPLINE

cl. 1^ cl. 2^ cl. 3^ cl. 4^ cl. 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore 20 20 15 15 15 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo

( Quadri orari per singolo indirizzo ) 12 12 17 17 17

Totale complessivo ore 32 32 32 32 32 b - SETTORE: SERVIZI COMMERCIALI

Filiera : Comunicazione Grafica e Pubblicitaria II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:

riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;

cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;

essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato;

sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e

salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio; intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli

del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

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Quadro orario di Indirizzo

ORE SETTIMANALI

1° biennio 2° biennio quinto anno DISCIPLINE

cl. 1^ cl. 2^ cl. 3^ cl. 4^ cl. 5^ Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3 Scienze integrate (Fisica) 2 - Scienze integrate (Chimica) - 2

Informatica e laboratorio 2 2

Tecniche professionali dei servizi commerciali 5 5 8 8 8 di cui in compresenza 4* 4* 66*

Seconda lingua straniera 3 3 3 3 3 Diritto/Economia 4 4 4 Tecniche di comunicazione

2 2 2

Ore Totali 12 12 17 17 17 c - SETTORE : ARTIGIANATO Distinto in due articolazioni:

Manutenzione e assistenza tecnica Produzioni Industriali ed artigianali

II profilo del settore industria e artigianato si caratterizza per una cultura tecnico professionale, che consente di operare efficacemente in ambiti connotati da processi di innovazione tecnologica e organizzativa in costante evoluzione. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:

riconoscere nell'evoluzione dei processi produttivi, le componenti scientifiche, economiche, tecnologiche e artistiche che li hanno determinati nel corso della storia, con riferimento sia ai diversi contesti locali e globali sia ai mutamenti delle condizioni di vita;

utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento; applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e

salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio; intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli

del processo dei servizi, per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità;

svolgere la propria attività operando in équipe, integrando le proprie competenze all'internodi un dato processo produttivo;

riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi assicurando i livelli di qualità richiesti;

riconoscere e valorizzare le componenti creative in relazione all'ideazione di processi e prodotti innovativi nell'ambito industriale e artigianale.

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Articolazione: Manutenzione e Assistenza Tecnica

Elettronica, Elettrotecnica, Meccanica e Termotecnica

ORE SETTIMANALI

1° biennio 2° biennio quinto anno DISCIPLINE

cl. 1^ cl. 2^ cl. 3^ cl. 4^ cl. 5^ Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3

Scienze integrate (Fisica) 2 2

di cui in compresenza 2* Scienze integrate (Chimica) 2 2

di cui in compresenza 2* Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 2 2

Laboratori tecnologici e Esercitazioni 3** 3** 4** 3** 3** Tecnologie meccaniche e applicazioni 5 5 5 Tecnologie elettrico elettroniche e applicazioni 5 4 3 Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione

3 5 8

Ore Totali 12 12 17 17 17 * L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** insegnamento affidato all’Insegnante Tecnico Pratico (I.T.P.).

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Articolazioni: Produzioni industriali e artigianali

Chimico

ORE SETTIMANALI

1° biennio 2° biennio quinto anno DISCIPLINE

cl. 1^ cl. 2^ cl. 3^ cl. 4^ cl. 5^ Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3 Scienze integrate (Fisica) 2 2

di cui in compresenza 2* Scienze integrate (Chimica) 2 2

di cui in compresenza 2* Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 2 2 Laboratori tecnologici ed Esercitazioni 3** 3** 5** 4** 4**

Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi 6 5 4

Tecniche di produzione e di organizzazione 6 5 4 Tecniche di gestione conduzione di macchine e impianti

- 3 5

Ore Totali 12 12 17 17 17 * L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** insegnamento affidato all’Insegnante Tecnico Pratico (I.T.P.). 2.3 – L’I.P.I.A. “E. FERMI” E LE QUALIFICHE PROFESSIONALI. L’ I.P.I.A. “E. Fermi”, anche per l’anno 2013/2014, ha la possibilità di erogare in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in materia di istruzione e formazione professionale (IeFP), Diplomi di qualifica per le figure di:

• OPERATORE DELLE PRODUZIONI CHIMICHE; • OPERATORE ELETTRICO-ELETTRONICO; • OPERATORE GRAFICO PUBBLICITARIO, • OPERATORE MECCANICO.

a - DIPLOMA DI QUALIFICA DI OPERATORE CHIMICO-BIOLOGICO

Profilo Operatore Chimico – Biologico Sbocchi Professionali: • Operatore nella gestione delle problematiche attinenti alla salvaguardia ambientale e alla salute, • Operatore nel settore pubblico e privato, • Operatore nel merceologico (anche attività private), • Operatore nei laboratori di analisi chimico-cliniche, • Facilità di carriera nelle forze armate: polizia scientifica, NAS dei carabinieri, finanza, forestale e vigili del fuoco.

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b - DIPLOMA DI QUALIFICA PER OPERATORE ELETTRICO-ELETTRONICO

Profilo Operatore Elettrico-Elettronico Sbocchi professionali: L’operatore elettrico-elettronico può essere impiegato sia nelle industrie produttrici ed utilizzatrici di apparecchiature elettriche/elettroniche sia nelle imprese di commercializzazione e manutenzione dell’elettrotecnica e dell’elettronica civile ed è in grado di utilizzare, oltre ai componenti fondamentali degli impianti elettrici, dispositivi elettronici analogici digitali e programmabili con particolare riferimento a quelli destinati alla regolazione ed al controllo. Egli è in grado di: • Installare, collaudare e mantenere apparecchiature elettroniche di vario genere ed in particolare quelle destinate

alla misura ed ai controlli automatici (PLC). • Realizzare e riparare impianti elettrici ed automatismi di tipo digitale cablati a logica programmabile anche basati

sull’uso dei micro processori, computer, applicazioni tipiche della robotizzazione delle piccole e grandi aziende. • Il biennio post-qualifica permette il conseguimento del diploma di Tecnico delle industrie elettroniche.

c - DIPLOMA DI QUALIFICA PER OPERATORE MECCANICO Profilo Operatore Meccanico Sbocchi professionali: L’industria moderna è costantemente alla ricerca di sistemi di produzione innovativi e sempre più automatizzati, per cui l’Operatore Meccanico, al termine del corso di qualifica, deve: • Conoscere il funzionamento delle macchine utensili e l’importanza fondamentale della produttività ed economicità

delle lavorazioni. • Conoscere e saper usare i vari tipi di comandi automatici, pneumatici, oleodinamici, idraulici. • Saper leggere un disegno tecnico, saper eseguire lavorazioni su macchine tradizionali e semplici lavorazioni su

macchine a controllo numerico e computerizzato. • Essere in grado di predisporre le macchine, gli utensili e gli attrezzi in relazione alle diverse esigenze della

produzione. L’operatore meccanico ha possibilità di impiego specializzato come lavoratore autonomo o nelle aziende industriali ed artigiane meccaniche, sia nel settore della produzione, sia in quello della manutenzione. d - DIPLOMA DI OPERATORE GRAFICO PUBBLICITARIO Profilo Operatore Grafico Sbocchi professionali: Il grafico pubblicitario utilizza la comunicazione visiva per scopi legati alla pubblicità. Possiede competenze e abilità per inserirsi nella realtà produttiva delle agenzie pubblicitarie, delle imprese artigianali e industriali. Tali competenze vengono acquisite attraverso una cultura di base e la conoscenza delle nuove tecnologie relative al settore. L’operatore grafico pubblicitario: • E’ in grado di esprimersi attraverso il disegno e le tecniche grafiche. • Sa utilizzare i vari codici visuali e decodificare i messaggi visivi variamente prodotti. • Conosce il disegno tecnico, le regole compositive e i sistemi di rappresentazione. • Utilizza il disegno grafico come strumento di comunicazione e di progettazione. • Realizza un progetto grafico a partire dall’elaborazione dei bozzetti preliminari sino al layout definitivo. • Conosce, analizza e progetta i prodotti grafici elementari: lettering, marchi, logotipi, manifesti, locandine, inviti,

pieghevoli. • Conosce e utilizza le tecniche fotografiche di ripresa e di stampa, per realizzare una comunicazione visiva da

utilizzare nel progetto grafico. • Sa utilizzare gli strumenti informatici. • Conosce le tecniche di stampa tradizionali. • Conosce le funzioni comunicative dei messaggi visivi e della pubblicità, necessarie all’analisi e alla produzione di

una campagna pubblicitaria.

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2.4 – L’I.P.I.A. “E. FERMI” E IL “VECCHIO” ORDINAMENTO (Indirizzi, Quadri Orari e sbocchi professionali) I percorsi formativi dell’istruzione professionale comprendono discipline raggruppate nelle seguenti aree: • Area comune; • Area di indirizzo; • Area di approfondimento; • Area di professionalizzazione.

L’area comune è la base culturale di tutti gli indirizzi e consente la formazione generale nei primi due anni. Essa è uguale per tutti i corsi di istruzione professionale e per gli altri tipi di scuola secondaria superiore. L’area d’indirizzo fornisce le competenze professionali. L’area di approfondimento consente di rafforzare le abilità di base e/o a colmare eventuali lacune nella preparazione. L’area di professionalizzazione è prevista nel biennio post-qualifica per rispondere al meglio ai bisogni del mercato del lavoro. Essa realizza il collegamento tra il sapere ed il saper-fare. Nell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “E. Fermi” di Formia è possibile trovare una varietà di opportunità di studio nei seguenti indirizzi:

III NNN DDD III RRR III ZZZ ZZZ III VVV EEE CCC CCC HHH III OOO OOO RRR DDD III NNN AAA MMM EEE NNN TTT OOO

TTTEEECCCNNNIIICCCOOO CCCHHHIIIMMMIIICCCOOO BBBIIIOOOLLLOOOGGGIIICCCOOO

TTTEEECCCNNNIIICCCOOO DDDEEELLLLLLEEE IIINNNDDDUUUSSSTTTRRRIIIEEE EEELLLEEETTTTTTRRRIIICCCHHHEEE

TTTEEECCCNNNIIICCCOOO DDDEEELLLLLLEEE IIINNNDDDUUUSSSTTTRRRIIIEEE EEELLLEEETTTTTTRRROOONNNIIICCCHHHEEE

TTTEEECCCNNNIIICCCOOO GGGRRRAAAFFFIIICCCOOO PPPUUUBBBBBBLLLIIICCCIIITTTAAARRRIIIOOO

TTTEEECCCNNNIIICCCOOO DDDEEELLLLLLEEE IIINNNDDDUUUSSSTTTRRRIIIEEE MMMEEECCCCCCAAANNNIIICCCHHHEEE

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A - SETTORE CHIMICO – BIOLOGICO

DIPLOMA DI TECNICO CHIMICO E BIOLOGICO (T.C.B.)

Profilo Tecnico Chimico – Biologico Il tecnico delle industrie Chimiche-Biologiche: La sua attività lavorativa può svolgersi nei laboratori di analisi chimiche, merceologiche, biochimiche, microbiologiche e nelle industrie produttive dei settori chimico, farmaceutico, biotecnologico, con compiti di cooperazione alla conduzione e controllo degli impianti.

QUADRO ORARIO -OPERATORE CHIMICO BIOLOGICO & TECNICO CHIMICO BIOLOGICO

MATERIE DI INSEGNAMENTO cl. I cl. II cl. III cl. IV cl. V

Area comune ore Italiano 4 Storia 2 Lingua straniera (Inglese) 3 Diritto ed Economia 2 Matematica ed informatica 3 Scienze della terra e biologia Educazione fisica 2 Religione (per coloro che se ne avvalgono)

Area di indirizzo ore Fisica e laboratorio Chimica e laboratorio 4 Biologia e laboratorio 2 Analisi chimica e laboratorio Chimica organica e laboratorio Elementi di tecnologia chimica e laboratorio Microbiologia biochimica e laboratorio Chimica fisica e chimica analitica 3(3)* Processi e tecnologie chim. Industriali 2 Microbiologia speciale 4(2)* Biotecnologia 4 Impianti di biotecnologia 2

• in parentesi sono indicate le ore di codocenza con I.T.P (Insegnante Tecnico Pratico).

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B - SETTORE ELETTRICO - DIPLOMA DI TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE (T.I.E.L.) Il profilo professionale ipotizza una figura con: • Competenza delle problematiche tecnologiche e gestionali relative all’impiantistica elettrica, sia civile che

industriale. • Specifiche abilità nella gestione del controllo di impianti automatizzati. • Acquisizione di conoscenze riguardanti tecniche e pratiche di manutenzione elettriche • Conoscenza della teoria del controllo in relazione a sistemi automatici. • Capacità di verificare il funzionamento di un impianto, anche simulandolo al PLC. • Conoscenza della normativa riguardo la sicurezza sul lavoro.

QUADRO ORARIO - OPERATORE ELETTRICO & TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE

MATERIE DI INSEGNAMENTO cl. I cl. II cl. III cl. IV cl. V

Area comune ore Italiano 4 Storia 2 Lingua straniera (Inglese) 3 Diritto ed Economia Matematica ed informatica 3 Scienze della terra e biologia Educazione fisica 2 Religione (per coloro che se ne avvalgono) 1

Area di indirizzo ore Fisica e laboratorio Tecnica professionale Elettrotecnica Controlli automatici Esercitazioni pratiche Sistemi, automazione organizzazione produzione 6 (3)* Elettrotecnica, Elettronica ed applicazioni 9 (3)*

• in parentesi sono indicate le ore di codocenza con I.T.P (Insegnante Tecnico Pratico).

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ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 25

- DIPLOMA DI TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE (T.I.E.N.) Profilo e sbocchi professionali: Il Tecnico delle industrie elettroniche può svolger un ruolo attivo e responsabile nella realizzazione di semplici progetti, esecuzione di compiti, coordinamento di personale, organizzazione di risorse e gestione di unità produttive nei campi dell’elettronica industriale e delle telecomunicazioni. Sia in un contesto di lavoro autonomo che in un contesto produttivo industriale, il T.I.E.N. è in grado di: • Progettare circuiti elettronici di comune applicazione nel campo dell’elettronica industriale e delle

telecomunicazioni. • Utilizzare la documentazione tecnica relativa ai componenti e dispositivi elettronici. • Scegliere dispositivi e apparecchiature in base a criteri tecnici ed economici. • Installare e collaudare sistemi di controllo e di telecomunicazioni, intervenendo in fase di manutenzione di primo

livello. • Gestire la conduzione da titolare o da responsabile tecnico di imprese installatrici di dispositivi elettronici e di

sistemi di telecomunicazione. QUADRO ORARIO - OPERATORE ELETTRONICO & TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE

MATERIE DI INSEGNAMENTO cl. I cl. II cl. III cl. IV cl. V Area comune ore

Italiano 4 Storia 2 Lingua straniera (Inglese) 3 Diritto ed Economia Matematica ed informatica 3 Scienze della terra e biologia Educazione fisica 2 Religione (per coloro che se ne avvalgono) 1

Area di indirizzo ore Fisica e laboratorio Tecnica professionale Controlli elettronici e sistemi programmabili Elettronica Esercitazioni pratiche Sistemi, automazione organizzazione produzione 6 (3)* Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni 9 (3)*

• in parentesi sono indicate le ore di codocenza con I.T.P (Insegnante Tecnico Pratico).

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C- SETTORE MECCANICO - DIPLOMA DI TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE (T.I.M.) II Tecnico delle industrie Meccaniche svolge un ruolo di organizzazione e coordinamento operativo del sistema produttivo. Gestisce in modo autonomo sistemi di automazione, attrezza e dirige il lavoro sulle macchine, coordina i controlli nei processi con particolare riferimento al CAD-CAM. Tale processo formativo, atto a determinare una mentalità di operatore di processo, contiene i prerequisiti utili sia per ulteriori approfondimenti, sia per il raccordo con la formazione in azienda. Competenze teorico- professionali e procedurali • Sa operare nonché contribuire alla organizzazione della sicurezza negli ambienti di lavoro. • Sa tradurre un disegno di progetto in disegno di fabbricazione. • Sa dimensionare semplici organi meccanici. • Sa gestire una macchina utensile a controllo numerico e utilizzare pacchetti informatici per la stesura di disegni

tecnici (CAD-CAM). • Sa individuare macchine operatrici e macchine utensili al fine di ottimizzare la produzione attraverso la gestione di

tempi, metodi e costi di segmenti operativi. • Sa scegliere, in funzione dell’utilizzo, il tipo di macchina idraulica e/o termica • Conosce le tipologie dei sistemi di controllo e di gestione dei processi produttivi.

QUADRO ORARIOPERATORE MECCANICO & TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE

MATERIE DI INSEGNAMENTO cl. I cl. II cl. III cl. IV cl. V

Area comune ore Italiano 4 Storia 2 Lingua straniera (Inglese) 3 Diritto ed Economia Matematica ed informatica 3 Scienze della terra e biologia Educazione fisica 2 Religione (per coloro che se ne avvalgono) 1

Area di indirizzo ore Fisica e laboratorio Discipline tecnologiche Elementi di meccanica Disegno tecnico Tecnologia meccanica e laboratorio Sistemi ed automazione Tecnica della produzione e lab. 8(6)* Meccanica applicata alle macchine Macchine a fluido 4 Elettrotecnica ed elettronica 3 Esercitazioni pratiche

• in parentesi sono indicate le ore di codocenza con I.T.P (Insegnante Tecnico Pratico).

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D - SETTORE GRAFICO PUBBLICITARIO DIPLOMA DI TECNICO DELLA GRAFICA PUBBLICITARIA Profilo e sbocchi professionali: Il tecnico della grafica pubblicitaria è in grado di elaborare, organizzare e realizzare attività produttive per la comunicazione integrata. Approfondisce e amplia le conoscenze teoriche, tecniche e pratiche acquisite con il diploma di qualifica, indispensabili alla definizione della figura professionale del grafico pubblicitario. E’ in grado di lavorare in gruppo, nei momenti di ricerca, progetto e prodotto. Il tecnico della grafica pubblicitaria: • Possiede capacità critiche nella lettura di un’opera d’arte e dei messaggi visivi in genere, soprattutto quelli della

contemporaneità. • Conosce le teorie e le strategie dei mezzi di comunicazione e i metodi di approccio sociale. • Analizza, decodifica ed elabora strategie di comunicazione, attraverso le conoscenze della tecnica pubblicitaria. E’

in grado di porsi come intermediario nella comunicazione dei media. • Acquisisce esperienza nel settore fotografico, attraverso la progettazione, le tecniche di ripresa, di sviluppo e

stampa, di fotoritocco e l’elaborazione personale dell’immagine. • Potenzia l’uso dell’elaboratore elettronico e approfondisce l’uso dei software relativi al settore. • E’ in grado di elaborare un prodotto grafico, dalla progettazione alla realizzazione finale, utilizzando gli strumenti

della produzione grafica, fotografica e multimediale. Sbocchi professionali: presso agenzie pubblicitarie, tipografie artigianali e industriali, studi di grafica e fotografia, laboratori di produzione multimediale. Il diploma permette l’accesso a tutte le Facoltà Universitarie e in particolare ai Corsi post-diploma di Grafica e Arti Visive, presso gli Istituti Superiori di Design.

QUADRO ORARIO - OPERATORE GRAFICO PUBBLICITARIO & TECNICO GRAFICO PUBBLICITARIO

MATERIE DI INSEGNAMENTO cl. I cl. II cl. III cl. IV cl. V Area comune ore

Italiano 4 Storia 2 Lingua straniera (Inglese) 3 Scienze della terra e Biologia Diritto ed Economia Matematica ed informatica 3 Educazione fisica 2 Religione (per coloro che se ne avvalgono) 1

Area di indirizzo ore Storia delle arti visive 3 Storia dell’arte e della stampa Disegno Professionale Disegno Grafico Comunicazione visiva Tecnica fotografica 2 Tecnica pubblicitaria Progettazione grafica 5 Pianificazione pubblicitaria 3 Psicologia della comunicazione 2

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2.5 - L’I.T.G. “B. TALLINI” E IL TECNICO PER LE COSTRUZIONI, L’AMBIENTE E IL TERRITORIO Con l’entrata in vigore della Riforma della Scuola Superiore, l'Istituto Tecnico "Tallini" ha riprogettato la propria offerta formativa rivedendo gli indirizzi tradizionalmente proposti alle classi 1^ e 2^, in modo da non disperdere l'esperienza di arricchimento dei piani di studio maturata nel tempo. In particolare, le ore di Tecnologie informatiche del primo anno sono state ridotte a 2, cedendo un’ora alla disciplina Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafiche; al terzo anno sono state tolte un’ora di Lettere italiane ed un’ora di Costruzioni per estendere l’insegnamento del Diritto al terzo anno (disciplina non prevista dalla riforma per quell’anno). Il Tecnico per Costruzioni, Ambiente e Territorio, anche con l'articolazione Geotecnica, si distingue per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:

individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali;

orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine;

utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione

sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio; intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per

la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi

produttivi; analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al

cambiamento delle condizioni di vita; riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione

tecnologica e delle sue applicazioni industriali; riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.

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ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 29

PIANO DI STUDI DELL'ISTITUTO TECNICO PER LE COSTRUZIONI, L'AMBIENTE E IL TERRITORIO

1° biennio 2° biennio 3°anno 4°anno

5° anno

1°anno 2°anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

Attività e insegnamenti obbligatori – Ore settimanali per anno di corso Religione 1 1 1 1 1 Lingua e letteratura italiana 4 4 3 4 4 Storia 2 2 2 2 2

4 4 3 3 3 Matematica Complementi di matematica 1 1

Diritto ed Economia 2 2 2 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Scienze della terra e biologia 2 2 Scienze motorie (Ed. Fisica) 2 2 2 2 2 Fisica 3 3 Chimica 3 3 Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafiche 4 3 Tecnologie informatiche 2 Scienze e tecnologie applicate 3

Progettazione, Costruzioni e Impianti 6 6 7 Geopedologia, Economia ed Estimo 3 4 4 Topografia 4 4 4 Gestione e Sicurezza sul lavoro

2 2 2 Totale ore settimanali 32 32 32 32 32

Articolazione "Geotecnico" Geologia e geologia applicata 5 5 5 Topografia e costruzioni 3 3 4 Tecnologia per la gestione del territorio 6 6 6

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ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 30

Gli sbocchi occupazionali

Il tecnico per le costruzioni, l'ambiente e il territorio e geotecnico CHI E'

Una insostituibile figura professionale nel campo delle attività costruttive, nell'organizzazione, gestione e tutela del territorio.

COSA FA

Progetta costruzioni edilizie, stradali, idrauliche. Effettua rilievi topografici con l'ausilio di strumentazioni altamente tecnologiche.

Dirige lavori in cantieri edili, stradali e minerari. Utilizza i supporti informatici per il disegno e la progettazione.

Tiene la contabilità delle attività costruttive. Stima terreni, fabbricati e danni. Istruisce pratiche per concessioni edilizie e catastali ed è abilitato al rilascio della certificazione energetica degli edifici.

Si occupa della sicurezza e della prevenzione infortuni nei cantieri.

Come geotecnico effettua prove geofisiche in laboratorio e sul sito, anche relative alla valutazione di impatto ambientale.

In qualità di geotecnico dirige bonifiche ambientali e gestisce cave, miniere e attività estrattive di idrocarburi.

DOPO IL DIPLOMA

Settore Pubblico

Comuni Provincie Regioni Catasto

Vigili del Fuoco

Pianificazione e gestione del territorio. Viabilità e trasporti; edilizia, Protezione Civile.

Settore Privato

Imprese di costruzione Imprese estrattive Società immobiliari

Studi Tecnici Assicurazioni e banche

Imprese private

Direzione lavori; progettazione; rilievi; stime e compravendite; pratiche immobiliari; gestione di cave e miniere.

LAVORO

Libera professione

Dopo Il tirocinio di 2 anni presso uno studio tecnico e il superamento dell'esame di Stato per l'abilitazione.

Iscrizione al Collegio geometri e geometri laureati per l'esercizio della professione in modo autonomo o associato.

STUDIO Università Libero accesso a tutte le facoltà universitarie e ai corsi IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore).

Iscrizione a tutti i corsi di laurea di 3 o 5 anni, o ai corsi post-diploma ITS di 2 anni per tecnici specializzati.

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2.6 - L’I.T.G. “B. TALLINI” E IL TECNICO PER GEOMETRI Gli alunni che si sono iscritti fino all’a.s. 2009/2010 completeranno il proprio percorso di formazione negli indirizzi del previgente ordinamento. PIANO DI STUDI DELL'ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI Ore settimanali per anno di corso Corso a "ordinamento" Corso a "Progetto Cinque" III IV V III IV V Religione 1 1 Educazione fisica 2 2 Lingua e lettere italiane Storia ed Ed. Civica Storia

3 2

3

2

Lingua straniera 2 2 Matematica Matematica e Informatica

2

Elementi di Diritto Elementi di Diritto ed Economia

3 2

Fisica Chimica Tecnologia delle costruzioni Disegno e Progettazione

3 3

Tecnologia rurale Geopedologia

Economia e Contabilità Estimo Economia ed Estimo

4

4

Topografia Topografia e Fotogrammetria

6 4

Costruzioni 6 4 Impianti 3

Totale ore settimanali 32 32

Il primo indirizzo si basa essenzialmente sull'ordinamento, ma ampliato nel biennio con il P.N.I. (Piano Nazionale d'Informatica) e nel triennio con la P.L.S. (Prosecuzione della Lingua Straniera). Il secondo indirizzo è denominato “Progetto Cinque”. Si tratta di una sperimentazione che nasce a partire dal 1979 a cura della Direzione Tecnica del M.P.I.. Essa finalizza la preparazione del futuro geometra al “settore delle costruzioni, del territorio e dell’ambiente”, conferendole un taglio più attuale. Il biennio, che prevede un’area comune e un’area d’indirizzo, è caratterizzato dal potenziamento della Fisica e della Chimica, dall’anticipo dell’insegnamento delle Costruzioni al secondo anno, dall’introduzione di una nuova disciplina, “Elementi di diritto e di economia”. Nel triennio c’è una riorganizzazione delle discipline: “Tecnologia delle costruzioni” diventa “Disegno e Progettazione”; “Topografia” diventa “Topografia e fotogrammetria”, con chiaro riferimento alle tecniche moderne del rilievo; la cattedra di Estimo diventa “Geopedologia, Economia ed Estimo”, assumendo un taglio orientato verso nuove competenze in ambito ambientale-territoriale; infine viene introdotta la disciplina “Impianti”. Il Progetto utilizza l’informatica applicata a tutte le discipline tecnico-scientifiche.

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CCAAPPIITTLLOO 33

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P.O.F. 2013 – 2014

ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 33

Allo scopo di favorire la frequenza e rendere concretamente possibile l’integrazione degli alunni nelle classi e nell’Istituto, nell’anno scolastico 2013/2014 sono stati presentati i seguenti progetti:

3.1 - PROGETTI I.I.S. “E.FERMI”

1 - LA ZATTERA DEL TEATRO

• Responsabile del progetto: Prof.ssa Paola Fracaro e Iannotta Alessandra • Obiettivi: Integrazione tra ragazzi diversamente abili e normo dotati, rendere protagonisti coloro che

vivono con disagio la propria condizione di alunni e di giovani, di far comprendere il valore del lavoro di gruppo, il rispetto delle regole come parte integrante del processo creativo.

• Durata : Un incontro a settimana per due ore, da gennaio ad aprile. • Destinatari: tutti gli alunni dell’I.I.S. “E.Fermi”. • Risorse Umane: Maurizio Stammati. Prof.sse Fracaro Paola e Iannotta Alessandra

2 - ASISTENZA SPECIALISTICA ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI.

• Responsabile del progetto: Prof. Calabrese Giuseppe e D’Urso Genoveffa. • Obiettivi: sostenere i ragazzi nel raggiungimento dell’autonomia e dell’indipendenza come diritti

fondamentali degli esseri umani, legate alla diversa abilità e al disagio giovanile. • Durata : Tutto l’anno • Destinatari : Tutti gli allievi/e diversamente abili e quelli in condizione di disagio dell’I.I.S. “E.Fermi”. • Risorse Umane: Personale qualificato quali psicologi ed educatori del Centro Psiche, Docenti interni e

personale ATA.

3 – PROVA LO SPORT • Responsabile del progetto: Prof.ssa AnnaMaria Magliozzi • Obiettivi: Creare un percorso formativo che accompagna l’alunno nella fase dell’adolescenza; sviluppare

le capacità di relazione, progettazione e valutazione, per consentire agli studenti il diritto al successo negli studi del delicato passaggio nei diversi ordini di studio.

• Durata : .anno scolastico 2013-2014 • Destinatari : Gli alunni nella fase adolescenziale che frequentano la scuola media di primo grado del

territorio. • Risorse Umane: Docente referente del progetto e docenti di Educazione Fisica degli istituti coinvolti.

3.2 - PROGETTI I.P.I.A

1 - PROGETTO ECDL ( Patente Europea del Computer ) • Responsabile del progetto: Prof. Antonio Falanga • Obiettivi: Potenziamento dell’uso del P.C. tramite il conseguimento della Patente Europea. • Durata : Un incontro a settimana per due ore. • Destinatari : Corsisti interni ed esterni. • Risorse Umane: Docenti in possesso delle competenze per la formazione richiesti da AICA.

3 – EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA IN ACQUA.

• Responsabile del progetto: Prof.ssa AnnaMaria Magliozzi. • Obiettivi: Potenziare le conoscenze del proprio corpo, potenziare l’uso e il rispetto delle regole del fair play

per evitare pericoli in mare, migliorare l’approfondimento della pratica sportiva, migliorare i tempi di balneazione; potenziare l’integrazione dei ragazzi con disabilità e diverse etnie.

• Durata : 01 gennaio – 31 dicembre 2014.

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ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 34

• Destinatari : Gli alunni di tutte le classi Quarte e Quinte dell’ I.P.I.A.. • Risorse Umane: Docenti di Educazione Fisica, Docenti di indirizzo Chimico-Biologico, Personale degli

uffici amministrativi.

4 – QUOTIDIANO IN CLASSE

• Responsabile del progetto: Prof.ssa Ruggieri Luigia. • Obiettivi: Promuovere e diffondere la conoscenza dei linguaggi, delle tecniche e dei luoghi dello

spettacolo; Sviluppare le capacità di analisi; Favorire, attraverso la lettura , la capacità di relazionarsi in modo critico e consapevole con la realtà attuale; Promuovere il confronto fra differenti esperienze didattiche sui linguaggi e sulle diverse tecniche espressive utilizzate.

• Durata : Ottobre 2013 – Maggio 2014 • Destinatari : Tutti gli alunni • Risorse Umane: Docenti interni.

5 – PROGETTO SPERIMENTALE “ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO”

• Responsabile del progetto: Prof. Cardillo Fabrizio Piacentino • Obiettivi: Formare, nel settore della Grafica Pubblicitaria, figure professionali diversificate e attuali, capaci

di integrare efficacemente le attività tradizionali e di interagire, in modo flessibile, con il territorio, in particolare con il mondo del lavoro, sulla scorta di forti motivazioni e solida preparazione.

• Durata : Tutto l’anno. • Destinatari : Quinta A T.G.P. • Risorse Umane: Docenti corso Grafico Pubblicitario.

6 – CERTIFICAZIONE CAMBRIDGE LIVELLO KET

• Responsabile del progetto: Prof.ssa Vindice Tiziana • Obiettivi: Potenziamento della competenza comunicativa e linguistica dei discenti partecipanti al corso

attraverso lo sviluppo delle abilità di base e la sistemazione grammaticale in senso funzionale; miglioramento della performance linguistica tramite colloqui con l’insegnante di madrelingua; acquisizione della certificazione Cambridge KET.

• Durata : .anno scolastico 2013-2014 • Destinatari : Tutti gli alunni dell’istituto. • Risorse Umane: Docente referente del progetto e docente di madrelingua della British School.

7 – COMPRENDERE E CONDIVIDERE LA LEGALITA’ • Responsabili del progetto: Prof.ssa Luigia Ruggieri e Rosa Di Biasio • Obiettivi: Favorire negli studenti la conoscenza, la consapevolezza di sé e degli altri, dei concetti di

legalità e democrazia, quali mezzi per favorire tanto una migliore qualità della vita, quanto le relazioni tra persone; di promuovere l’educazione e la comprensione reciproca, al dialogo interpersonale, interculturale e interreligioso….

• Durata : .anno scolastico 2013-2014 • Destinatari : Tutti gli alunni dell’istituto. • Risorse Umane: Docenti referenti del progetto e alunni. Relatori degli incontri con associazioni esterne.

8 – PER NON DIMENTICARE

• Responsabile del progetto: Prof.ssa Fracaro Paola • Obiettivi: Condurre gli studenti a costruire conoscenze adeguate e significative sulla tragedia della Shoah,

contestualizzandole nella storia italiana, tedesca ed europea e individuandone i legami con la modernità occidentale.

• Durata : .Dicembre 2013 Gennaio 2014 • Destinatari : Tutti gli alunni dell’istituto.

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P.O.F. 2013 – 2014

ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 35

• Risorse Umane: Docenti di Italiano e Storia, Storia dell’Arte, Fotografia e Grafica Pubblicitaria. 9 – ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

• Responsabile del progetto: Prof. Angelo Cecora • Obiettivi: Far maturare le competenze avvalendosi delle risorse materiali e umane disponibili del territorio,

nell’ottica della sussidiarietà orizzontale. • Durata : .anno scolastico 2013-2014 • Destinatari : Classi Quinte (previgente ordinamento) e classi Terze e Quarte (nuovo ordinamento). • Risorse Umane: Docente Tutor della classe, Esperti esterni e Imprese del territorio coinvolte..

3.3 - PROGETTI I.T.Geometri “B.Tallini”

Alle esperienze di integrazione scuola-lavoro l'Istituto assegna un ruolo di primissimo piano entro le linee guida che orientano l'impostazione della sua offerta formativa. Coerentemente con tutto ciò la scuola organizza annualmente stages, in collaborazione con imprese, studi professionali ed Enti pubblici presenti sul territorio. Gli stages rappresentano un'utile esperienza nel mondo del lavoro. Nel periodo di tirocinio lo studente confronta l'idea che ha della professione con la sua pratica concreta e impara a saper scegliere fra le diverse opportunità di lavoro che il territorio offre.

1 – COMENIUS “Land Surveyng the European context”

• Responsabile del progetto: Prof. Carollo Antonio. • Obiettivi: Imparare a rapportarsi con altre realtà, diverse mentalità e differenti stili di vita, cogliendo

l’importanza di sapersi rapportare con realtà del tutto diverse alle loro. • Durata : Biennale. • Destinatari : Studenti del Quarto e Quinto anno della sezione Geometri. • Risorse Umane: Studenti, insegnanti, personale amministrativo e i vari partner di istituti professionali.

2 - PRATICA SPORTIVA

• Responsabile del progetto: Conte Gino • Obiettivi: Facilitare il rapporto tra gli alunni. • Durata : Tutto l’anno • Destinatari : Gli alunni di tutte le classi. • Risorse Umane: Alunni e docenti di educazione fisica.

3 - STAGE

• Responsabile del progetto: Prof. Carollo Antonio. • Obiettivi: Introdurre i nostri studenti al mondo del lavoro, mostrando loro le complessità della professione

del tecnico del Territorio, contribuendo a far scoprire il lavoro e le competenze come momento fondamentale per la possibile realizzazione di sé, attraverso l'integrazione e la valorizzazione di conoscenze teoriche e apprendimento dall'esperienza.

• Durata : Due fasi da tre settimane e di 100 ore per ciascuno studente. • Destinatari : Studenti della sezione geometri promossi senza debito o con al massimo un debito alla

classe quinta. • Risorse Umane: Non è prevista la utilizzazione di personale esterno o non docente. Sarà necessaria la

collaborazione con il sottoscritto di un paio di docenti opportunamente distribuiti sul territorio, con il compito di controllare saltuariamente il regolare svolgimento del tirocinio.

4 – CERTIFICAZIONE ECDL CORE e ECDL CAD( Patente Europea del Computer )

• Responsabile del progetto: Prof.ssa Donata Padovani

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P.O.F. 2013 – 2014

ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 36

• Obiettivi: Potenziamento dell’uso del P.C. tramite il conseguimento della Patente Europea del Computer e certificazione sull’utilizzo del software CAD.

• Durata : .anno scolastico 2013-2014 • Destinatari : Corsisti interni ed esterni. • Risorse Umane: Docenti in possesso delle competenze per la formazione e docenti esaminatori certificati

AICA.

5 - NATURA: Laboratorio di tutela ambientale • Responsabile del progetto: Prof.ssa Donata Padovani. • Obiettivi: rendere fruibile, per tutto l’anno, l’area di pertinenza dell’edificio scolastico per le attività

didattiche di ricerca sulla flora locale, per le esercitazioni di topografia e non irrilevante la riduzione dei problemi dovuti al polline.

• Durata : .anno scolastico 2013-2014. • Destinatari : Gli alunni dell’istituto. • Risorse Umane:

6 – CERTIFICAZIONE CAMBRIDGE LIVELLO KET

• Responsabile del progetto: Prof.ssa Savore Filomena • Obiettivi: Potenziamento della competenza comunicativa e linguistica dei discenti partecipanti al corso

attraverso lo sviluppo delle abilità di base e la sistemazione grammaticale in senso funzionale; miglioramento della performance linguistica tramite colloqui con l’insegnante di madrelingua; acquisizione della certificazione Cambridge KET.

• Durata : .anno scolastico 2013-2014 • Destinatari : Tutti gli alunni dell’istituto. • Risorse Umane: Docente referente del progetto e docente di madrelingua della British School.

7 - TEATRO IN LINGUA

• Responsabile del progetto: Prof.ssa Savore Filomena • Obiettivi: Potenziare l’abilità di “listening-comprehension”- Migliorare la pronuncia, l’intonazione e

l’accento di una performance in lingua inglese attraverso la fruizione teatrale.. • Durata : Annuale • Destinatari : Tutti gli alunni delle classi Terze, Quarte e Quinte. • Risorse Umane: Docenti interni accompagnatori.

8 - INGEGNERIA NATURALISTICA

• Responsabile del progetto: prof. Antonio Carollo • Obiettivi:.Prendere contatto con la realtà del mondo del lavoro, per acquisire maggiore consapevolezza

rispetto all’inserimento nella vita attiva attraverso la conoscenza delle problematiche del lavoro e delle tecnologie utilizzate.

• Durata : Seconda e terza settimana di settembre 2013. • Destinatari : Tutti gli alunni delle classi Quarte e Quinte Geometri. • Risorse Umane: Docenti interni. • Risorse Esterne: Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio, Parco Regionale “Riviera di Ulisse”

Parco Regionale Monti Aurunci. 9 – QUOTIDIANO IN CLASSE

• Responsabile del progetto: Prof.ssa Iannotta Alessandra. • Obiettivi: Promuovere e diffondere la conoscenza dei linguaggi, delle tecniche e dei luoghi dello

spettacolo; Sviluppare le capacità di analisi; Favorire, attraverso la lettura , la capacità di relazionarsi in

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ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 37

modo critico e consapevole con la realtà attuale; Promuovere il confronto fra differenti esperienze didattiche sui linguaggi e sulle diverse tecniche espressive utilizzate.

• Durata : Annuale • Destinatari : Tutti gli alunni • Risorse Umane: Docenti interni.

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P.O.F. 2013 – 2014

ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 38

CCAAPPII TTOO LL OO 44

II LL SS IISSTTEEMMAA OORRGGAANNIIZZZZAATTIIVVOO

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P.O.F. 2013 – 2014

ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 39

4.1. - RISORSE INTERNE ED ESTERNE

Informazioni generali

Ordine e grado di Scuola Scuola Secondaria Superiore

Denominazione Istituto di Istruzione Superiore “E. FERMI”

Indirizzo Via E. Filiberto, 04023 Formia ( LT )

Telefono 0771 - 790090

FAX 0771 - 771882

Indirizzo di posta elettronica certificata [email protected]

Indirizzo di posta elettronica [email protected]

Sito internet www.iis-fermitallini.gov.it

Dirigente Scolastico Prof.ssa Teresa Assaiante

Collaboratore con funzioni di vicario Prof. Attilio Rocco Zamberti

Collaboratore del Dirigente Prof.ssa Donata Padovani

DSGA Sig.Mario Mallozzi

Sedi Associate

Denominazione I.P.I.A. “E. Fermi”

Indirizzo Via E. Filiberto, 04023 Formia ( LT )

Telefono 0771 - 790090

FAX 0771 – 771882

Denominazione I.T. Geometri – Costruzione, Ambiente e Territorio “B. Tallini”

Indirizzo Via dei Rovi - Loc. Penitro – Formia (LT)

Telefono 0771-738615

FAX 0771-738609

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P.O.F. 2013 – 2014

ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 40

4.2 - STAFF DEL DIRIGENTE Ne fanno parte:

Le Funzioni strumentali; I coordinatori di dipartimento; I coordinatori di classe.

Lo staff si riunisce mensilmente per affrontare le eventuali problematiche emerse. a - LE FUNZIONI STRUMENTALI AL POF Il Collegio dei docenti per l’a.s. 2013-2014, ha individuato e deliberato le funzioni di supporto all’Offerta Formativa fornita dal nostro Istituto designando altresì i relativi docenti Funzioni strumentali, per le macro Aree, come riassunto nel seguente quadro:l

Area Funzioni

AREA 1

Gestione del Piano

dell’Offerta Formativa.

prof: Antonio Falanga

• Stesura ufficiale del POF nei tempi stabiliti , sua diffusione e pubblicazione sul sito dell’istituto. • Stesura della sintesi da consegnare alle famiglie in incontri programmati. • Verifica dell’Offerta formativa in ingresso, in itinere e finale. • Coordinamento nei corsi di recupero e o sostegno e loro calendarizzazione • Autovalutazione d’Istituto: raccolta , tabulazione dati e verifica. • Coordinamento e sostegno alla realizzazione dei Progetti. • Inserimento sul sito web della scuola della documentazione relativa alle attività dell’Area di

intervento. • Sostegno alla vigilanza degli studenti per favorire l’osservanza del Regolamento d’Istituto, dei

Laboratori e della Palestra; • Supporto organizzativo e rappresentanza dell’Istituto

AREA 2

Realizzazione di progetti formativi con l’esterno.

Coordinamento alternanza scuola lavoro.

prof. Angelo Cecora

• Coordinamento e cura delle procedure relative all’attivazione e realizzazione delle attività di alternanza Scuola Lavoro in collaborazione con la presidenza e con l’Ufficio Tecnico.

• Coordinamento delle attività di stages e dell’attività dei tutor. • Cura dei rapporti con il mondo del lavoro,con gli enti ,le Università e con i Centri di Formazione

professionale. (alternanza scuola lavoro e arricchimento curricolare ed extracurricolare). • Compilazione questionari per Monitoraggi e verifiche,interne ed esterne. • Collaborazione con l’Ufficio Tecnico per la ricerca dei partners degli stages e la raccolta atti in

collaborazione con gli Uffici Amministrativi. • Inserimento sul sito web della scuola della documentazione relativa alle attività dell’Area di

intervento. • Sostegno alla vigilanza degli studenti per favorire l’osservanza del Regolamento d’Istituto, dei

Laboratori e della Palestra • Supporto organizzativo e rappresentanza dell’Istituto

AREA 3

Interventi e servizi per studenti (orientamento scolastico, disagio e

dispersione scolastica, disabilità).

Tallini / Fermi

prof.ssa Di Biasio Rosa; prof.ssa Ruggieri Luigia; prof. Burricco Giuseppe.

• Coordinamento attività di orientamento in ingresso e in uscita; • Attività relative alla prevenzione e al contrasto della Dispersione Scolastica • Attività tese alla promozione dell’autonomia della persona,della legalità ( CIC, ecc …..); • Coordinamento e gestione delle attività di integrazione multiculturale con iniziative di

accoglienza ed inserimento nell’Istituto; • Coordinamento e supervisione assemblee studentesche e manifestazioni scolastiche; • Coordinamento e monitoraggio degli esiti delle attività di recupero • Produzione di materiale informativo e didattico. • Inserimento sul sito web della scuola della documentazione relativa alle attività dell’Area di

intervento. • Sostegno alla vigilanza degli studenti per favorire l’osservanza del Regolamento d’Istituto, dei

Laboratori e della Palestra; • Supporto organizzativo e rappresentanza dell’Istituto

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P.O.F. 2013 – 2014

ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 41

L’organizzazione didattica dell’Istituto prevede il raggruppamento delle discipline in dipartimenti per aree omogenee, così strutturati:

b - COORDINATORI DI DIPARTIMENTO A.S. 2013 – 2014

I.P.I.A. “E.Fermi” DIPARTIMENTO * COORDINATORE

Umanistico – Letterario (I.P.I.A e I.T.Geometri) Fracaro Paola Grafica Pubblicitaria Minopoli Antonella Matematica Magliulo Pasqualina Scienze Integrate Pimpinella Lello Lingue Straniere Riccardelli Agostino

Manutenzione e Assistenza Tecnica (El/En; MC) Iannucci Salvatore (Settore Elettrico/Elettronico) Cecora Angelo (Settore Meccanico)

Sostegno Calabrese Giuseppe I.T. per Geometri – Costruzione, Ambiente e Territorio “B. Tallini”

Umanistico – Letterario (I.P.I.A e I.T.Geometri) Fracaro Paola Tecnico Professionale Astarita Vincenzo Scientifico Bellipanni Mario

I Referenti coordinano le seguenti attività dei dipartimenti: • definizione della programmazione annuale, • proposte di piani d’acquisto per il materiale di laboratorio e per la didattica in generale, • suggerimento di temi e contenuti per l’aggiornamento, • analisi dei libri di testo in vista di una nuova adozione,

c- COORDINATORI I.P.I.A. “E.Fermi”

CLASSI COORDINATORI 1 1^A MAT Ruggieri Luigia 2 1^D SC Forte Maria Immacolata 3 2^A MAT Picano Francesca 4 2^B MAT Falanga Antonio 5 2^D SC Zona Anna 6 2^GSC Minopoli Antonella 7 3^A MAT Ruggieri Luigia

AREA 4

Rapporti con l’esterno

Prof. Carollo Antonio

• Proposizione progettualità innovative e ricerca attiva di bandi , accordi e protocolli • Rapporti con Enti Locali • Coordinamento e referenza Comenius e Leonardo • Inserimento sul sito web della scuola della documentazione relativa alle attività dell’Area di

intervento. • Inserimento sul sito web dedicato della documentazione relativa alle attività del progetto

Comenius,come richiesto dall’Agenzia INDIRE. • Sostegno alla vigilanza degli studenti per favorire l’osservanza del Regolamento d’Istituto, dei

Laboratori e della Palestra; • Supporto organizzativo e rappresentanza dell’Istituto.

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P.O.F. 2013 – 2014

ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 42

8 3^E PI Di Biasio Rosa 9 3^D SC Sperandeo Antonietta 10 3^B MAT Nocella Salvatore 11 4^E PI Vona Liliana 12 4^A MAT Di Bello Alessandro 13 4^D TGP Magliulo Pasqualina 14 4^B TIM Falanga Antonio 15 5^A TIEN Iannucci Salvatore 16 5^D TGP Riccardelli Agostino 17 5^G TGP Fracaro Paola 18 5^F TIEL Ripa Giovanni 29 5^B TIM Cecora Angelo 20 5^ E TCB Vona Liliana

d – COORDINATORI I.T.Geometri “B. Tallini”

Compiti: • Presiedono i Consigli di Classe in assenza del D.S. • Controllano le assenze degli alunni e le segnalano alla segreteria didattica. • Fanno da referenti per i problemi della classe. • Richiedono al D.S. la convocazione dei consigli di classe straordinari e ne danno comunicazione ai docenti del

Consiglio di classe. • Coordinano la predisposizione delle prove d’esame per le classi terze. • Curano il Documento di classe per le classi quinte.

CLASSI COORDINATORI 1 1^A Lepone Nunzia Fiammetta 2 1^B Lepone Nunzia Fiammetta 3 1^C Di Nucci Salvatore 4 2^A Savore Filomena 5 2^B Correggia Maria Rosaria 6 2^C Viccarone Maria Bianca 7 3^A Bellipanni Mario 8 3^B Astarita Vincenzo 9 3^C Burricco Giuseppe 10 4^A Iannotta Alessandra 11 4^B Carollo Antonio 12 5^A Tomao Giuseppe 13 5^B Di Nucci Salvatore

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P.O.F. 2013 – 2014

ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 43

4.3 - CONSIGLIO DI ISTITUTO

Membro Ruolo Teresa Assaiante Dirigente Scolastico Pecorino Antonio Presidente/Genitore Carollo Antonio Docente

Calabrese Giuseppe “ Ruggieri Luigia “

Padovani Donata Gina “ Di Biasio Rosa “ Cecora Angelo “

Minopoli Antonella “ Zamberti Attilio Rocco “

Creo Walter Genitore Espa Rita “

Camelio Gennaro Personale ATA Greco Carmela

Giordano Ferdinando Alunno Cicatelli Carmen “

Apuca Alessandro “ Moroni Roberto “

4.4 – GIUNTA ESECUTIVA Membro Ruolo

Teresa Assaiante Dirigente Scolastico Mario Mallozzi DSGA Carollo Antonio Docente Greco Carmela Personale ATA Pecorino Antonio Genitore Apuca Alessandro Alunno

4.5 - R.S.U.

Membro Ruolo Greco Carmela Personale ATA Fernanda Treglia Personale ATA Mainente Ida Personale ATA

4.6 - Servizio Prevenzione e Protezione (S.P.P.) I.P.I.A “E.Fermi”

TIPO DI INCARICO Responsabile della funzione

Emanazione ordine di evacuazione Dirigente Scolastico Prof.ssa Teresa Assaiante/sostituti Collaboratore Vicario Prof. Attilio R. Zamberti/sostituti Responsabile del coordinamento Dirigente scolastico Prof.ssa Teresa Assaiante/sostituti Collaboratore Vicario Prof. Attilio R. Zamberti/sostituti RSPP Ing. Delio Nardella Chiamata telefonica ai servizi di emergenza

Coll. Scolastico centralino Sig.ra Ida Mainente */sostituti Sig.ra Carmela Greco/sostituti

Interruzione erogazione impianti Collaboratori Tecnici

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P.O.F. 2013 – 2014

ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 44

* Elettrico Piano terra Sig. Antonio Di Biasio/sostituti

Sig. Marino Catanzano/sostituti Piano primo Sig.ra Maria Ranucci/sostituti

* Gas Sig. Marino Catanzano/sostituti

Sig. Mauro Boccia/sostituti

* Idrico Sig. Marino Catanzano/sostituti

Sig. Mauro Boccia/sostituti Controllo operazioni di evacuazione e delle vie di fuga

Collaboratori addetti ai piani

Zona uffici - atrio Sig.ra Carmela Greco/sostituti Piano terra - aule - palestra Sig.ra Caterina D’Acunto/sostituti

Piano primo - lato mare Sig.ra Di Franco Margherita/sostituti Piano primo - lato monte Sig. Emilio Nappa/sostituti Apertura dei cancelli per l'ingresso mezzi di soccorso

Collaboratore scolastico Sig.ra Ida Mainente/sostituti

Componenti squadra antincendio (ASA) e controllo dei presidi antincendio

Collaboratori Tecnici Sig. Catanzano Marino/sostituti Sig. Mauro Boccia/sostituti

Sig. Catanzano Marino/sostituti Sig. Mauro Boccia/sostituti Sig.ra Carmela Greco/sostituti Sig.ra Amelia Camponeschi/sostituti Sig. Emilio Nappa/sostituti Sig.ra Rosaria Ciccone/sostituti Sig.ra Caterina d’Acunto/sostituti Sig.ra Margherita Di Franco/sostituti Sig.ra Ida Mainente/sostituti Sig.ra Maria Ranucci/sostituti Componenti squadra primo soccorso (ASPS)

Sig. Marino Catanzano/sostituti Sig. Emilio Nappa/sostituti Sig.ra Caterina D’Acunto Sig.ra Maria Ranucci/sostituti Sig.ra Carmela Greco(*)/sostituti Sig.ra Margherita Di Franco/sostituti Sig.ra Amelia Camponeschi/sostituti Sig.ra Ida Mainente/sostituti Sig.ra Rosaria Ciccone(*) Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

RSPP Ing. Delio Nardella

Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione

ASPP Prof. Antonio Carollo Prof. Andrea Ciaramaglia

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

RLS Sig.ra Carmela Greco

Preposti nelle attività di laboratorio tutti i docenti di

materie professionali (*) Addetto all’assistenza e controllo eventuali disabili presenti 4.7 - Servizio Prevenzione e Protezione (S.P.P.) I.T.G. “B. Tallini”

TIPO DI INCARICO Responsabile della funzione Emanazione ordine di evacuazione Dirigente Scolastico Prof.ssa Teresa Assaiante/sostituti Collaboratore Vicario Prof. Attilio R. Zamberti/sostituti

Collaboratore Prof.ssa Donata Padovani/sostituti

Prof. Antonio Carollo/sostituti Responsabile del coordinamento Dirigente scolastico Prof.ssa Teresa Assaiante/sostituti Collaboratore Vicario Prof. Attilio R. Zamberti/sostituti

Collaboratore Prof.ssa Donata Padovani/sostituti

Prof. Antonio Carollo/sostituti

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P.O.F. 2013 – 2014

ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 45

RSPP Ing. Delio Nardella Chiamata telefonica ai servizi di emergenza

Coll. Scolastico centralino Sig.ra Fernanda Treglia*/sostituti Sig.ra Alessandra Schiappa/sostituti

Interruzione erogazione impianti Collaboratori Tecnici

* Elettrico Piano terra Sig. Gennaro Camelio/sostituti

Sig. Fernanda Treglia/sostituti

*Gas *Idrico

Piano primo Sig. Pasquale Strabello/sostituti Sig.ra Remigia Mazzante/sostituti Sig. Antonio Bisecco/sostituti

Controllo operazioni di evacuazione e delle vie di fuga

Collaboratori addetti ai piani

Zona uffici - atrio Sig.ra Fernanda Treglia/sostituti Piano terra - aule - palestra Sig.ra Fernanda Treglia/sostituti

Piano primo Sig.Pasquale Strabello/sostituti

Sig.ra Remigia Mazzante/sostituti Apertura dei cancelli per l'ingresso mezzi di soccorso

Collaboratore scolastico Sig.ra Fernanda Treglia/sostituti

Componenti squadra antincendio (ASA) e controllo dei presidi antincendio

Collaboratori Tecnici Sig.Pasquale Strabello/sostituti

Sig.ra Fernanda Treglia/sostituti Sig. Gennaro Camelio/sostituti Sig.ra Remigia Mazzante/sostituti Sig.Antonio Bisecco/sostituti Componenti squadra primo soccorso (ASPS)

Sig. Gennaro Camelio/sostituti

Sig.ra Fernanda Treglia/sostituti Sig.ra Remigia Mazzante Sig. Antonio Bisecco/sostituti Sig. Pasquale Strabello/sosrituti Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

RSPP Ing. Delio Nardella

Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione

ASPP Prof. Antonio Carollo/sostituti Prof. Andrea Ciaramaglia/sostituti

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

RLS Sig.ra Carmela Greco

Preposti nelle attività di laboratorio tutti i docenti di

materie professionali

4.8 - ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA La scansione oraria delle lezioni è la seguente:

I.P.I.A. “E. FERMI” I.T.GEOMETRI “B. TALLINI” ora dalle alle ora dalle alle 1 8.15 9.15 1 8,15 9.15

2 9.15 10.15 2 9,12 10.15

3 10.15 11.15 (11.05-11.15 Pausa di Socializzazione) 3 10,08 11.15 (11.05 – 11.15 Pausa di Socializzazione)

4 11.15 12.15 4 11,13 12.15

5 12.15 13.15 (Classi V dal lunedì al sabato) 5 12,08 13.15

6 13.15 14.15 (Martedì e Venerdì classi I - II – III IV ) 6 13,04 14.15 (Martedì e Giovedì classi I - II - III)

Il tempo scuola ricavato dalla riduzione dell’ora di lezione, sulla base del Progetto didattico di recupero e delle indicazioni dei singoli consigli di classe, verrà recuperato dal docente e restituito alla formazione degli alunni.

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ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 46

4.9 - LE STRUTTURE

I.P.I.A. “E. Fermi” I.T.G. “B.Tallini” Laboratorio Settore Laboratorio Settore

Lab.1 Lab.2 Lab.2 bis (PLC)

Elettrico Progettazione e Disegno Biennio Triennio

Lab. 6 Lab.10 Costruzione Triennio

Lab 7 Lab 8

Elettronico Topografia Triennio

Lab. 17(Saldatura) Lab. 19 (Macch. Uten.) Fisica e Impianti Biennio

Lab. 16 (Contr. Num.) Lab.20 (Pneumatica)

Meccanico Chimica Biennio

Lab. 32 + Audiovisivi Lab. 36 Lab. Sala Bilance

Informatica Biennio

Lab. 34 Armadio Strumenti Biol. Multimediale Biennio

Triennio Lab.35 Armadio Strumenti Chim.

Chimico - Biologico

Aula Disegno Biennio

Lab. 39 (Aula di Fisica) Biennio Palestra Lab. 42 (Informatica) Lab. 43 (Fotografico) Grafico - Pubblicitario Biblioteca

Tutti i Corsi

Lab. 44 Lab. 45 El./ En. post qualifica

Sala informatica 1 Sala Video Sala informatica 3 Aula 40 (L.I.M.) Aula 37 (L.I.M.)

Palestra Biblioteca

Tutti i corsi

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P.O.F. 2013 – 2014

ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Formia ( LT ) 47

CCAAPPII TTOO LL OO 55

LLAA VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE

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P.O.F. 2013 – 2014

ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” - Via E. Filiberto,13 - 04023 Formia ( LT ) 48

5.1 - AREE D'INTERVENTO – B.E.S. (Bisogni Educativi Speciali)

L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza del nostro sistema educativo. La nostra scuola, infatti, vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio. Il diritto allo studio, garantito alle persone diversamente abili, è attuato in ottemperanza ai dettami della Legge 104/1992 per la disabilità, della 170/2010 per gli alunni con DSA, e sul tema della personalizzazione della L.53/2003 e della direttiva del 27 Dicembre 2012 , nonché della C.M nr.8 del 6 Marzo 2013 relative ai Bisogni Educativi Speciali (B.E.S) e della recente nota ministeriale del 22.11.2013. Il concetto di Bisogno Educativo Speciale è una categoria che comprende dentro di sé tutte le possibili difficoltà educative-apprenditive degli alunni, sia le situazioni considerate tradizionalmente come disabilità mentale, fisica, sensoriale, sia quelle di deficit in specifici apprendimenti clinicamente significative, la dislessia, il disturbo da deficit attentivo e altre varie situazione di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale, apprenditiva, di contesto socio-culturale riconducibili a tre sottocategorie:quella della disabilità,quella dei distubi evolutivi specifici, quella dello svantaggio socioeconomico,linguistico culturale. Nel rispetto del dettato normativo l’attività didattica rivolta agli allievi con disabilità certificata viene realizzata attraverso il GLHO, gruppo di lavoro operativo che ha la competenza nella realizzazione degli obiettivi fissati nel Piano Educativo Personalizzato costituito dal Dirigente Scolastico, Insegnanti di classe, Insegnanti per le attività di sostegno, Operatore ASL, eventuale personale assistenziale, Genitori dell’alunno Il GLHI, gruppo di lavoro di istituto la cui funzione è di raccordo interno e istituzionale esterno è competente per la stesura del Piano educativo individualizzato. Agli alunni che presentano disturbi evolutivi specifici, svantaggio socioeconomico o linguistico culturale il c.d.c può elaborare e condividere con le famiglie, strategie di intervento programmate attraverso un Piano Didatico Personalizzato (PDP).Si ritiene che il suo impiego possa aiutare a pensare e progettare azioni mirate e specifiche (di individualizzazione e personalizzazione). Il P.D.P può/deve essere modificato ogni qualvolta sia segnalato un cambiamento nei bisogni o difficoltà dell’alunno,può avere il carattere della temporaneità, ossia può essere utilizzato fino a quando le difficoltà e i bisogni dello studente non siano risolti. Il P.D.P è firmato dal Dirigente Scolastico, in qualità di garante dell’applicazione della normativa, o da un docente delegato, dai docenti del c.d.c , quali responsabili delle strategie didattiche e dei criteri di valutazione degli apprendimenti, dalla famiglia come corresponsabile della stesura e dell’applicazione. Il Collegio dei docenti attua tutte le azioni volte a promuovere l’inclusione scolastica e sociale degli alunni con B.E.S inserendo nel POF le scelte dell’Istituto. I Consigli di classe coordinano le attività didattiche, preparano il materiale e tutto quello che può consentire all’alunno di poter apprendere , sulla base dei bisogni personali ed individuali,in coerenza con le attitudini e le scelte personali. Il “docente assegnato alla classe per le attività di sostegno” ,pur essendo portatore di una formazione specialistica e ponendosi come risorsa per l’intero Istituto in materia di metodologie, suggerimenti pratici e concreti per una didattica inclusiva, affiancherà gli alunni con disabilità certificata.Il suo compito non è solo quello di intervenire sulla base della sua preparazione specifica, ma collabora nella classe con l’insegnante curricolare e con il Consiglio di classe, affinché l’iter formativo dell’alunno possa continuare anche in sua assenza. Gli insegnanti hanno la funzione di coordinare a livello interdisciplinare le esigenze che emergono da parte del singolo o del gruppo, di mettere in atto gli interventi previsti da P.E.I., di organizzare simulazioni ed esercitazioni e di attivare delle dinamiche relazionali per l’integrazione del singolo nel gruppo di compagni. I docenti hanno il compito di relazionarsi con la famiglia, i servizi sociali e le varie agenzie educative, in modo che attraverso un opportuno orientamento, la persona con difficoltà possa realizzare il proprio progetto di vita, parte integrante del PEI. Il “Progetto di vita”riguarda, infatti, la crescita personale e sociale dell’alunno con disabilità ed ha quale fine principale la realizzazione della qualità di vita dell’alunno con disabilità; esso deve essere condiviso dalla famiglia e dagli altri soggetti coinvolti nel processo di integrazione. L’istituto è dotato di una postazione di laboratorio metodologico- didattico attrezzato di nuove tecnologie finalizzate all’apprendimento (computer, internet, cd-rom, ecc.).e tutti i docenti della classe collaborano fattivamente al progetto finanziato dalla provincia di Latina per il potenziamento degli interventi educativi, da parte di un Team specializzato di operatori del settore, finalizzato all’integrazione e al superamento dello svantaggio e disagio degli studenti. Pertanto è l’intera comunità scolastica ad essere coinvolta nel processo di integrazione e inclusione dell’alunno con bisogni educativi speciali, non solo una figura professionale specifica a cui demandare in modo sistemico il compito dell’integrazione. Tutto ciò implica la necessità di creare all’interno della classe un clima positivo nel quale tutti i docenti devono assumere comportamenti non discriminatori, essere attenti ai bisogni di ciascuno, accettare la diversità

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valorizzandole all’interno della classe, favorendo così la strutturazione del senso di appartenenza finalizzata alla costruzione di relazioni socio-affettive positive.

5.2 - MODALITA’ DI CONDUZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE Il successo formativo costituisce l’obiettivo più alto che il nostro Istituto si propone di perseguire. L’efficacia dell’insegnamento, in vista del miglioramento della qualità del processo formativo e della piena valorizzazione delle potenzialità di ogni allievo, rappresenta la finalità primaria. Oltre all’adozione del lavoro di gruppo e della ricerca guidata, dello studio/scoperta individuale e della lezione frontale, si avverte il bisogno di tenere conto di metodi di lavoro più avanzati, quale la struttura modulare dell’insegnamento, per ricavare dallo studio di ciascun curricolo tematiche da sviluppare trasversalmente, con il contributo specifico di ciascun docente e l’intervento di operatori esterni, così come richiesto dal nuovo Esame di Stato. Al di là delle scelte didattiche è bene soffermare l’attenzione sulle tre categorie di variabili che sicuramente contribuiscono alla positiva riuscita dell’apprendimento. • Creazione di un clima sociale sereno, caratterizzato da accoglienza, • fiducia, autonomia, autostima, collaborazione • Individuazione di sequenze metodologiche (modulari, interdisciplinari, euristiche, problem-solving ed altro) tali da

consentire un apprendimento significativo che superi la semplice memorizzazione per una effettiva riorganizzazione dei quadri mentali e di un personale metodo di studio

• Personalizzazione degli interventi didattici ed educativi attraverso corsi di recupero La flessibilità viene sviluppata riguardo alla organizzazione didattica anche per gli studenti portatori di handicap al fine di integrarli, attraverso un piano educativo individuale correlato con il programma didattico comune della classe, organizzato in due momenti: • materiali informativi raccolti con la diagnosi clinica e funzionale • piano educativo individuale redatto dal team dei docenti “gruppo H” (docenti di classe, docente specializzato,

consulenza periodica dello psicologo ASL). L’offerta formativa per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica prevede la possibilità di entrate ritardate, qualora l’ora di insegnamento si collochi alle prime ore, sempre che per questa scelta optino gli alunni, se maggiorenni, o i genitori per gli alunni minorenni; uscite anticipate per gli alunni maggiorenni, previo avviso alle famiglie, se l’ora d’insegnamento si colloca all’ultima ora di lezione; per le ore intermedie si prevede la possibilità che l’alunno venga inserito in una classe parallela, su accordo con l’insegnante, e che possa compiere attività di studio autonomo o seguire la lezione della classe.

5.3. - LA VALUTAZIONE

“La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva” (Art. 1 del Regolamento sulla valutazione n.122, giugno 2009 e successive modifiche) La valutazione è il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. la valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla “Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione”, adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico, devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell’Offerta Formativa. La valutazione si articola in diversi momenti: iniziale, in itinere e sommativa. Responsabile della valutazione è il docente; i docenti riuniti nel Consiglio di classe presieduto dal Dirigente Scolastico, o da un suo delegato, procedono alla valutazione degli alunni con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza in sede di scrutinio intermedio e finale. I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni. La valutazione non può andare disgiunta dalla programmazione didattica ed è volta a verificare il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative e didattiche da parte di ciascun alunno essa è un momento centrale nel rapporto

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docente-discente e, pertanto, deve essere caratterizzato dalla trasparenza e dalla chiarezza; valutare non significa esprimere un giudizio sulla persona; - la valutazione è una fase di un processo di apprendimento e serve a misurare quantitativamente e qualitativamente i risultati raggiunti da tutti gli operatori scolastici coinvolti (docente e discenti) al fine di capire il percorso realizzato, i motivi di eventuali insuccessi, le strategie di recupero per garantire il successo formativo al maggior numero di studenti; - la riflessione su una valutazione il più possibile omogenea e condivisa deve essere momento centrale nella programmazione dei singoli consigli di classe (per evitare strategie e tecniche di valutazione discordanti a tal punto da disorientare gli studenti) e nella programmazione all’interno dei dipartimenti disciplinari (per evitare disparità di giudizio tra classi parallele, tra biennio e triennio). Pertanto, tutti i Dipartimenti disciplinari hanno concordato: - programmazioni disciplinari condivise (soprattutto negli obiettivi e nella scansione dei macroargomenti); - griglie di correzione e valutazione delle prove scritte comuni. L’anno scolastico, anche ai fini valutativi, è stato diviso in due quadrimestri: Primo quadrimestre con inizio il’11/09/2013 e termine il 18/01/2014. Secondo quadrimestre con inizio il 19 gennaio 2014 e termine il 07 giugno 2014.

Verifica L'attività di verifica è legata al processo didattico in un rapporto interattivo e continuativo. Le tipologie delle prove, per l’insieme delle discipline, sono assai diversificate, ampiamente collaudate, in rapporto graduale e progressivo con l’Esame di Stato, la cui riforma ha sollecitato la ricerca di modelli diversi e ne ha favorito l’applicazione. Le prove attuate nei diversi ambiti disciplinari hanno cadenza periodica e sono distribuite in relazione allo sviluppo dei programmi. Si tratta di:

prove iniziali (diagnostiche), che intendono accertare la situazione di partenza dell’anno scolastico oppure di un Modulo didattico;

prove in itinere (formative), che hanno il compito di sondare il procedere dell’apprendimento anche attraverso la non attribuzione di voti;

prove finali (sommative), collocate al termine dello sviluppo di un Modulo o di alcuni suoi segmenti (Unità Didattiche), con attribuzione di un voto.

Tra i modelli di verifica più ampiamente impiegati sono ricorrenti: - l’interpretazione e la traduzione di testi - la risoluzione di problemi (di varia natura e complessità), - la risposta a questionari di varia tipologia, - la produzione di progetti, - le relazioni di laboratorio, - le prove sperimentali e di altro tipo (ad esempio quelle connesse con l’educazione fisica, le prove grafiche per il

disegno) - il colloquio orale sia in lingua italiana che in lingua straniera.

I Consigli di Classe si impegnano anche nella progettazione e nell’effettuazione di simulazioni delle prove previste dall’Esame di Stato, soprattutto per le Classi quinte. Ogni fase dell’attività di verifica si fonda sul coinvolgimento degli allievi e sulla loro consapevolezza dei parametri e dei criteri valutativi, così da favorire il processo di autovalutazione e di crescita autonoma. Il Collegio dei Docenti stabilisce, inoltre: - la prova di verifica scritta dovrà essere unica per tutta la classe, fatta eccezione per i casi in cui il docente decida di verificare per livelli di profitto a conclusione di una programmazione differenziata e per la prova di Italiano nella quale l’alunno potrà anche scegliere tra tipologie diverse, come avviene nell’Esame di Stato; - il numero minimo di verifiche: 3 verifiche scritte, 2/3 verifiche orali per quadrimestre; - tempestività nella consegna degli elaborati (max. 15 giorni); - trasparenza della valutazione scritta (in ogni elaborato verrà inserita la griglia di valutazione elaborata dal Dipartimento disciplinare contenente anche la scala docimologica che motiverà agli alunni il giudizio espresso sinteticamente nel voto);

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- trasparenza della valutazione a termine del colloquio orale; allo studente, sulla base della griglia dipartimentale della verifica orale, saranno comunicati il voto, le motivazioni che lo hanno determinato e i suggerimenti utili al recupero, nel caso di voto negativo. I risultati e i contenuti della valutazione sono sistematicamente comunicati agli interessati (studenti e famiglie) con modalità trasparenti perché non si vanifichi l'efficacia della funzione formativa e orientativa della valutazione stessa; a tal fine ci si avvale dei seguenti strumenti: • comunicazione rivolta agli alunni a conclusione di ognuna delle verifiche effettuate; • comunicazione riservata alle famiglie degli studenti nel corso dei ricevimenti; • comunicazione scritta, indirizzata alle famiglie, nella fase intermedia del primo e secondo periodo; • comunicazione di valutazioni, assenze, ritardi dello studente tramite il software Axios. La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal Consiglio di classe, formato ai sensi dell'art. 5 del T.U. di cui al D.L. 16.04.94, n. 297, e successive modificazioni, e presieduto dal Dirigente Scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza" (D.P.R. 122/09, art.4, c. 1). Per quanto riguarda i criteri di valutazione generali, propri della programmazione del Consiglio di Classe, sono state ricercate, raggiunte e deliberate dal Collegio dei Docenti, positive intese su criteri e appositi strumenti attraverso i quali tutti i Docenti, indipendentemente dalla materia insegnata, possano attribuire una valutazione razionalmente fondata. Elementi fondanti per l’individuazione del raggiungimento degli obiettivi cognitivi e comportamentali sono:

partecipazione, intesa come frequenza regolare e presenza attiva alle lezioni (ai sensi del D.P.R.122/09, art. 14, comma 7, a decorrere dall'anno scolastico in corso "è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato", salvo motivate e straordinarie deroghe che può stabilire il Consiglio di classe);

impegno e assiduità nello studio; livello di preparazione con riferimento alle conoscenze e competenze maturate e alla capacità di riproporre

in forme valide quanto acquisito; progressione nell’apprendimento nel corso del periodo e dell’anno scolastico in generale; capacità di organizzare il proprio studio intesa anche come autonomia nella rielaborazione dei

contenuti disciplinari. I criteri di valutazione relativi alle conoscenze, competenze e abilità sono indicati schematicamente nella seguente griglia e sono ricondotti ad una valutazione in decimi utilizzata nel corso degli Studi.

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5.4 - CRITERI DI VALUTAZIONE

Gli indicatori di valutazione sono comuni a tutti i Dipartimenti Disciplinari

GRIGLIA DI VALUTAZIONE SOMMATIVA DEL PROFITTO

INDICATORI VOTO Nessun elemento per formulare un giudizio.

n.c.

Nessun elemento significativo per formulare un giudizio.

1

Conoscenze quasi nulle o gravemente errate, esposizione sconnessa.

2

Conoscenze frammentarie e gravemente lacunose, incapacità di applicazione delle minime conoscenze acquisite anche se guidato, esposizione incoerente ed errata.

3

Conoscenze lacunose e talvolta errate applicate solo se guidato, esposizione impropria. 4

Conoscenze superficiali, applicate con difficoltà, esposizione a volte imprecisa.

5

Conoscenze essenziali, esegue correttamente compiti semplici, risolve problemi nuovi se lineari, coglie il significato e l’esatta interpretazione di informazioni basilari, esposizione chiara ma non articolata.

6

Conoscenze complete, applicate autonomamente con qualche imperfezione, se guidato risolve problemi anche più complessi, coglie il significato e l’esatta interpretazione di informazioni articolate, esposizione corretta con proprietà linguistica.

7

Conoscenze complete, con alcuni approfondimenti autonomi, risolve problemi anche più complessi, coglie il significato e l’esatta interpretazione di informazioni articolate individuando alcune implicazioni e correlazioni, esposizione corretta con proprietà linguistica.

8

Conoscenze complete, con approfondimenti autonomi, risolve problemi complessi, se guidato trova soluzioni migliori, coglie il significato e l’esatta interpretazione di informazioni articolate individuando implicazioni e correlazioni con rielaborazione personale. esposizione fluida con utilizzazione di linguaggio specifico.

9

Conoscenze complete, approfondite ed ampliate, risolve problemi complessi, trova soluzioni migliori, coglie il significato e l’esatta interpretazione di informazioni articolate individuando implicazioni e correlazioni con rielaborazione personale. esposizione fluida con utilizzazione di un lessico ricco ed appropriato.

10

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5.5 - LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’

a - Valutazione Alunni Diversamente Abili La valutazione degli alunni diversamente abili è effettuata nel rispetto di quanto previsto dall’O.M. del 21 maggio 2001 n. 90 art. 15 e in base a quanto contenuto nelle Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 04 Agosto 2009 par. 2.4. : “La valutazione in decimi va rapportata al P.E.I., che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità. Si rammenta inoltre che la valutazione in questione dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance”. I criteri per la valutazione variano a secondo del tipo di programmazione: Programmazione differenziata (in vista di obiettivi didattici formativi non riconducibili ai programmi ministeriali) o Programmazione semplificata (riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi ministeriali). In caso di Programmazione differenziata è necessario il consenso della famiglia (O.M. n° 90 del 21/05/2001, art 15, comma 5). La Programmazione differenziata consiste in un piano di lavoro personalizzato per l’alunno, stilato da ogni docente del Consiglio di Classe per ogni singola disciplina, sulla base del P.E.I. Gli alunni vengono valutati con votazione relativa unicamente al P.E.I.. Ai voti riportati nello scrutinio finale e ai punteggi assegnati in esito agli esami si aggiunge, nelle certificazioni rilasciate, l’indicazione che la votazione è riferita al P.E.I. e non ai programmi ministeriali (O.M. n° 90 del 21/05/2001 art 15, comma 6). Possono partecipare agli esami di qualifica e di Stato, svolgendo prove differenziate omogenee al percorso svolto, finalizzate al conseguimento di un attestato delle competenze acquisite utilizzabile come “credito formativo” per la frequenza di corsi professionali (art.312 e seguenti del D. L.vo n° 297/94). b- Criteri per la Valutazione: Alunni con programmazione differenziata

• - Assiduità (frequenza salvo gravi situazioni certificate di natura clinica); • - conseguimento delle conoscenze abilità e competenze indicate nel P.E.I ; • - impegno, interesse e partecipazione profusi; • - valutazione complessiva del progetto di vita e del livello di inclusività raggiunto; • - partecipazione alle attività progettuali e laboratoriali previste nel P.E.I.; • - attribuzione dei crediti scolastici in base agli indicatori previsti per tutti gli studenti.

Griglia di valutazione delle verifiche con obiettivi differenziati

Rilievo Voto Modalità di raggiungimento dell’obiettivo Obiettivo non raggiunto 2/3 Comportamento oppositivo Obiettivo non raggiunto 4 Mancata consegna e non collaborativo Obiettivo raggiunto in parte 5 Guidato Obiettivo sostanzialmente raggiunto 6 Parzialmente guidato Obiettivo raggiunto in modo soddisfacente 7 In autonomia Obiettivo pienamente raggiunto 8 In autonomia e con sicurezza Obiettivo pienamente raggiunto 9 In autonomia, con sicurezza e con ruolo attivo Obiettivo pienamente raggiunto 10 In autonomia, con sicurezza e con ruolo propositivo c - Programmazione Semplificata Per gli studenti che seguono obiettivi riconducibili ai programmi ministeriali, è possibile prevedere: Un programma minimo, con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline; Un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti, ricercando la medesima valenza formativa ( art. 318, D. L.vo 297/1994 ). Sia per le verifiche effettuate durante l’anno scolastico, sia per le prove che vengono effettuate in sede d’esame, possono essere

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predisposte prove equipollenti che verifichino il livello di preparazione culturale e professionale idoneo per il rilascio del diploma di qualifica o di maturità. Le prove equipollenti possono consistere in:

• MEZZI DIVERSI: le prove possono essere ad esempio svolte con l’ausilio di apparecchiature informatiche ( vedi DSA).

• MODALITA’ DIVERSE: Il Consiglio di Classe può predisporre prove utilizzando modalità diverse ( Es. Prove strutturate, Risposta multipla, Vero/Falso, ecc).

• CONTENUTI DIFFERENTI DA QUELLI PROPOSTI DAL MINISTERO: Il Consiglio di Classe entro il 15 maggio predispone una prova studiata ad hoc o adatta le prove del Ministero in sede d’esame (la mattina stessa) (O.M. n°90 del 21/05/2001, art. 15, commi 7 e 8; D.M. 26/08/1981 art. 16, Parere del Consiglio do Stato n°348/91)

• TEMPI PIU’ LUNGHI nelle prove scritte (O.M. n° 90 del 21/05/2001, comma 9; D.L.vo n°297/94, art318, comma 3).

Durante lo svolgimento delle prove d’esame nella classe terza l’insegnante di sostegno fa parte della commissione . Nella classe quinta la presenza dello stesso è subordinata alla nomina del Presidente della Commissione qualora sia determinante per lo svolgimento della prova stessa. d - Criteri per la valutazione: Alunni con programmazione semplificata

• Assiduità (frequenza salvo gravi situazioni certificate di natura clinica); • Conseguimento delle conoscenze abilità e competenze indicate nel P.E.I e nelle programmazioni curriculari; • impegno interesse e partecipazione profusi; • Valutazione globale non inferiore alla sufficienza; • valutazione complessiva del Progetto di vita e del livello di inclusività raggiunto; • esito delle attività progettuali curricolari ed extra-curricolari; • conseguimento delle competenze essenziali previste per la classe, nel rispetto dei limiti oggettivi legati alla

patologia; • Attribuzione dei crediti scolastici in base agli indicatori previsti per tutti gli studenti.

e - Valutazione alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento La nota n. 9405/1 del 12 gennaio 2011 diffusa dall’U.S.R. Direzione Generale -Ufficio VI Politiche per gli studenti circa le prospettive applicative della Legge n. 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, ribadisce che lo studente affetto da D.S.A., ha diritto ad una diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti (compensativi e dispensativi) secondo quanto previsto nella C.M. del 5 ottobre 2004 n.° 4099; nella C.M. del 10 maggio 2007 n. 4674; nella circ. MIUR del 28 maggio 2009, nel D.P.R. del 22 giugno 2009 n.122, art. 10. Questi, esplicitati in fase di programmazione iniziale, costituiscono la premessa per la successiva valutazione del livello di apprendimento effettuata da ogni docente. La valutazione esclude gli aspetti che costituiscono il disturbo stesso, per cui assume una valenza formativa più che sommativa (ad esempio negli alunni disgrafici e disortografici non può essere valutata la correttezza ortografica e sintattica in tutte le discipline come, per gli studenti discalculici, non sono valutabili le abilità di calcolo). I Consigli di classe sono tenuti pertanto a:

• verificare l’efficacia delle misure compensative e dispensative indicando quelle che sono state ritenute efficaci e/o necessarie con quell’alunno in particolare;

• individuare e dichiarare le discipline in cui si rendano necessari interventi di sostegno avendo cura di precisare – laddove l’attività verrà svolta da un altro docente nel corso di un recupero extracurricolare – contenuti e strategie di intervento.

• Predisporre il Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) (previo consenso della famiglia). L’Istituto persegue per gli alunni con DSA le seguenti finalità:

• Garantire il diritto all’istruzione; • Favorire il successo scolastico; • Garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità;

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• Ridurre i disagi emozionali e relazionali; • Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di

istruzione e di formazione.

5.6 - VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO A decorrere dall’anno scolastico 2008-2009, in conformità della legge n.169 del 30-10-08 art. 2, comma 3, ”La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo” Sarà, pertanto, compito dei Consigli di Classe procedere ad un’attenta valutazione del comportamento degli studenti che tenga conto anche dell’impegno, della frequenza, e della partecipazione alla vita scolastica da parte degli stessi. La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l’ acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare; dette regole si ispirano ai principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n, 249 e successive modificazioni. Sono ammassi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi, ai sensi dell’art.193, comma 1, secondo periodo, del D.Lgsl. 297/1994. I criteri di valutazione del comportamento di riferimento proposti dal competente Collegio dei docenti, sono di seguito riportati:

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5.7 - VALUTAZIONE DEL SUCCESSO FORMATIVO:

a - Iniziative di recupero e/o sostegno

L’Istituzione dei corsi di recupero è manifestazione di una doverosa attività istituzionale finalizzati, come sono a prevenire l’insuccesso scolastico. - Le disposizioni contenute nell’O.M. n.92 art.2 del 5/11/2007 che ha seguito il D.M. n. 80, recano indicazioni dettagliate in ordine alle modalità con le quali le scuole sono tenute a riferirsi per realizzare le azioni per il recupero e il sostegno formativo degli alunni in disagio e difficoltà di apprendimento.

Pertanto le attività di recupero: a. Costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano dell’Offerta Formativa che ogni istituzione scolastica

predispone annualmente. b. Esse sono programmate e attuate dai Consigli di classe sulla base di criteri didattico-metodologici definiti dal

Collegio docenti e delle indicazioni organizzative approvate dal Consiglio di istituto. c. Nelle attività di recupero rientrano gli interventi di sostegno che hanno lo scopo fondamentale di

prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali. Esse sono tendenzialmente finalizzate alla progressiva riduzione di quelle di recupero delle carenze formative di fine anno e si concentrano sulle discipline o sulle aree disciplinari per le quali si registri nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti.

d. L'istituto promuove e favorisce la partecipazione attiva degli studenti alle iniziative di sostegno programmate, dandone altresì periodicamente notizia alle famiglie.

e. Le attività di recupero, realizzate per gli studenti che riportano voti di insufficienza negli scrutini intermedi e per coloro per i quali i Consigli di classe deliberino di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva negli scrutini finali, sono finalizzate al tempestivo recupero delle carenze rilevate per tali studenti negli scrutini suddetti.

il Dirigente Scolastico dell’I.I.S “Fermi”, considerate le peculiarità delle sedi associate relativamente alla presenza del numero di indirizzi e alla variabilità delle discipline professionali in cui gli alunni possono trovare difficoltà, al fine di poter assicurare l’istituzione dei corsi di recupero per tutte le discipline a seguito di sospensione del giudizio negli scrutini finali, tramite il docente destinatario della Funzione Strumentale Area Docenti e i docenti collaboratori, cura il coordinamento dell’organizzazione delle attività di recupero al fine di garantire l’ottimizzazione delle risorse e una coerente calendarizzazione degli interventi. L'I.I.S. “E. Fermi” di Formia prevede per il corrente anno scolastico le seguenti iniziative :

1) Pausa didattica di due settimane al termine del primo quadrimestre e immediatamente successivi al termine degli scrutini di fine quadrimestre, per svolgere attività di recupero per gli studenti che presentano carenze formative e attività differenziate di potenziamento e consolidamento per tutti gli altri alunni, come indicato dai Consigli di classe.

2) Studio autonomo; Al termine dell’intervento di recupero delle carenze (pausa didattica, corso di recupero o studio autonomo), con modalità definite individualmente da ciascun docente, occorre svolgere un prova di verifica che attesti il superamento o meno delle carenze rilevate al termine del primo quadrimestre, con comunicazione scritta alle famiglie nel caso in cui le carenze non siano state superate.

4) Corsi di potenziamento per le classi: - seconde in Matematica e Italiano al termine del primo quadrimestre (in vista dell’accertamento delle competenze

nelle Prove Invalsi 2014) della durata di 12 ore ciascuno. - terze con precedenza alle materie professionali, e con non meno di 10 alunni per corso, in vista degli esami di

qualifica…., 6) Corsi di sostegno per le classi quinte in vista degli Esami di Stato la cui tempistica e struttura verranno

successivamente definite; 7) Corsi di potenziamento con precedenza alle materie professionali, e con non meno di 10 alunni per corso. 5) Corsi di recupero estivi per tutte le discipline in cui gli alunni hanno ottenuto la sospensione del giudizio. I corsi

relativi ad una singola disciplina, sono articolati per singola classe o per classi parallele in modo da formare gruppi che di norma siano composti da un minimo di 6 alunni ad un massimo di 18 studenti.

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In presenza di risorse economiche e di personale disponibile, saranno assicurati anche corsi di recupero per un numero di alunni più ristretto, secondo il deliberato dei Consigli di classe.

L’accertamento del superamento delle carenze mediante la verifica finale, basato su argomenti del programma effettivamente svolto durante il corso, sarà effettuato dal docente della classe.

In caso di gruppi estremamente ridotti, è possibile accorpare alunni e discipline per aree disciplinari. I corsi sono affidati prioritariamente al docente della classe o di una delle classi (con accordo consensuale tra i

docenti delle classi interessate), che hanno dichiarato la propria disponibilità, in forma scritta. In caso di assenza di disponibilità di docenti interni, si può fare ricorso alle risorse esterne.

b - Articolazione delle attività di recupero estivo I corsi, relativi ad una singola disciplina, sono articolati quanto più possibile per classi parallele in modo da formare gruppi che di norma siano composti da un minimo di 6 alunni ad un massimo di 18 studenti. Ogni corso prevede, di norma, dalle 15alle 20 ore di lezione, comprensive del tempo destinato alla prova finale. L’accertamento del superamento del debito formativo di verifica finale, basato sul programma effettivamente svolto durante il corso, sarà concordata con il docente della classe che è tenuto a preparare la prova ed essere presente durante lo svolgimento della stessa. In caso di gruppi estremamente ridotti, è possibile accorpare gli alunni e discipline affini. Se viene meno il 50% dei frequentanti il corso viene interrotto. I corsi sono affidati prioritariamente al docente della classe o di una delle classi, in caso di corso per classi parallele, che hanno dichiarato la propria disponibilità, in forma scritta. Qualora non siano disponibili i docenti della classe o di una delle classi degli studenti interessati, si fa ricorso in ordine di priorità alle

• Risorse interne (altri docenti interni della disciplina o di discipline affini) • Risorse esterne (docenti inseriti nelle graduatorie di istituto o esterni con requisiti specifici)

Gli alunni che il consiglio di classe ha inviato ai corsi di recupero, sospendendone momentaneamente il giudizio, sono tenuti a frequentare i corsi suddetti; inoltre, l’alunno che ha frequentato il corso deve obbligatoriamente partecipare alla prova di verifica finale; l’assenza alla prova, anche a monte di una frequenza assidua, non permetterà l’ammissione alla classe successiva. E’ necessario dare il massimo delle informazioni ai genitori degli alunni e agli alunni stessi, sollecitando la frequenza e il rispetto rigoroso degli orari del corso; Se i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengono di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalle scuole, debbono comunicarlo alla scuola stessa con lettera indirizzata al dirigente scolastico, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche che saranno effettuate dai docenti della classe in una data che verrà comunicata al genitore interessato. Gli alunni, indirizzati a recupero autonomo o i cui genitori abbiano scelto di seguire un percorso di recupero autonomo, dovranno, comunque partecipare alla prova di verifica scritta finale, per permettere l’accertamento del recupero avvenuto. Se si dovesse registrare una scarsa presenza degli studenti, già dalle prime lezioni, il docente del corso si attiverà per conoscerne la motivazione avvisando le famiglie telefonicamente. In caso di corso andato deserto per due volte consecutive, il docente ne darà avviso al Dirigente scolastico o suo delegato che sospenderà il corso. 5.8 - CRITERI DI VALUTAZIONE FINALI

La scuola media superiore (relativamente agli anni di corso dopo il secondo finalizzato all’assolvimento dell’obbligo scolastico) non può prescindere dalla valutazione dei risultati, pur tenendo conto in itinere del processo di apprendimento del singolo. Pertanto è in atto un’attenzione particolare per questo aspetto della didattica affidato nel passato alla sensibilità del docente e soggetto, quindi, anche all’interno della stessa scuola, a comportamenti diversificati. Attualmente, il fatto che si operino verifiche in ingresso o si dedichi un tempo adeguato alla conoscenza dei livelli di partenza degli alunni significa che la valutazione finale è il risultato di un’azione didattica tesa più al recupero e alla promozione che alla selezione, compatibilmente con i livelli minimi previsti dall’ordinamento liceale. Il Collegio dei docenti dell'I.I.S. “E. Fermi” di Formia, pertanto, nel rispetto della normativa vigente ( O.M.92/2007 e D.P.R. 122/09) e delle sue prerogative, ha elaborato i seguenti criteri generali di cui tenere conto in sede di scrutini finali, assolvendo così al compito di offrire un orientamento chiaro e unitario ai diversi Consigli di Classe.

• Il docente di ciascuna disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante il quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva

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dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo. La proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati" (O.M. del 05.11.2007, n. 92, art. 6, c. 2);

• verifica altresì dello sviluppo dei processi di apprendimento e del possesso degli strumenti cognitivi e metodologici atti a consentire la frequenza degli anni successivi;

• verifica del comportamento di ogni alunno durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica; • verifica della regolarità della frequenza e della partecipazione al dialogo educativo ed alle attività integrative e

complementari promosse dalla scuola; • adeguamento della valutazione ad eventuali situazioni di difficoltà vissute dalla classe in merito alla continuità

didattica; • attenzione ai problemi di natura familiare o di salute che possono aver influito sul rendimento scolastico di un

alunno. • riscontro di capacità e abilità che consentono risultati di particolare rilievo in qualche ambito disciplinare

L'alunno è “Ammesso alla classe successiva” quando abbia riportato la sufficienza in tutte le discipline, compresa la valutazione di comportamento.

In riferimento alla sospensione del giudizio prevista nello scrutinio finale (O.M. 92/2007, art. 7. c. 1), cui deve far seguito, entro la fine dell'anno scolastico di riferimento o in ogni caso entro la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, una verifica per l’accertamento del recupero delle carenze formative rilevate, si porrà attenzione ai seguenti fattori: 1) alla possibilità per lo studente di colmare le sue principali lacune prima dell’inizio dell’anno scolastico

successivo anche in virtù delle attitudini ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma e coerente con le indicazioni fornite dai docenti.

2) al tipo e alla gravità delle carenze che non debbono risultare particolarmente gravi e tali da non compromettere la preparazione complessiva e comunque sanabili con piani di recupero assegnati che l’alunno può seguire autonomamente o attraverso appositi interventi di recupero assistiti, attivati dall’istituto, nel periodo estivo. Tali carenze disciplinari, oggetto del debito formativo, saranno registrate a verbale e sarà comunicato ai genitori il tipo di intervento necessario e i tempi entro cui il debito stesso dovrà essere saldato.

3) all’eventualità che, al termine dell'attività di recupero, lo studente non riesca a conseguire miglioramenti significativi e quindi non ottenga l’ammissione alla classe successiva.

Si procederà di norma alla sospensione del giudizio:

1. In presenza massimo 3 insufficienze gravi, essendo il recupero, in questi casi, possibile per lo studente. 2. In presenza di tre mediocrità, o di una insufficienza grave e di due mediocrità, o di due insufficienze gravi

e una mediocrità, poiché anche in questi casi il recupero è alla portata dello studente. Si deciderà generalmente per la non ammissione alla classe successiva :

1. In presenza di 4 insufficienze gravi. 2. In presenza di 2 insufficienze gravi e 3 mediocrità . 3. In presenza di mediocrità generalizzate. 4. Se, in conformità al D.P.R.122/09 art. 4 c.5, la valutazione complessiva del comportamento dello studente è

inferiore a sei decimi. Non si procederà a scrutinare: qualora lo studente, non abbia conseguito il limite minimo di frequenza fissato dal D.P.R.122/09 art. 14, comma 7 ad "almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato comprese le deroghe", . Resta inteso, che ogni delibera del Consiglio di Classe dovrà essere adeguatamente motivata.

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5.9. - ESAMI DI QUALIFICA Con il D.P.R. n.87/2010, riguardante il riordino degli istituti professionali, l’Accordo Stato Regione del 29 aprile e l’O.M. del 15/06/2010 si da la possibilità, in regime surrogatorio agli Istituti Professionali di Stato la possibilità, anche per l’anno 2012/2013, di rilasciare al terzo anno del percorso quinquennale di studi, i diplomi di Qualifica Professionale secondo il previgente ordinamento, agli alunni che all’atto dell’iscrizione nell’a.s. 2010/2011 ne abbiano fatto espressa richiesta. La successiva nota del MIUR prot. 254 del 31/01/2013 sulle modalità di attuazione degli scrutini finali delle classi terze degli Istituti Professionali per il corrente anno scolastico ribadisce che anche per quest’anno è prevista una doppia valutazione e cioè, sia l’ammissione sia alla classe quarta sia l’ammissione agli esami di qualifica professionale in regime surrogatorio. 5.10 – CRITERI DI AMMISSIONE AGLI ESAMI DI QUALIFICA CLASSI TERZE: L’alunno è ammesso agli esami di qualifica se concorrono le seguenti condizioni:

a) frequenza minima dei tre quarti del monte ore personalizzato (necessaria per poter essere scrutinati); b) raggiungimento degli esiti di apprendimento di cui agli standard formativi dei percorsi di IeFP (art. 18 del D.lgs.

226/2005) nazionali e loro eventuali articolazioni regionali, sulla base delle valutazioni periodiche degli apprendimenti e del comportamento.

c) non più di tre insufficienze tali da non pregiudicare, a giudizio del Consiglio di classe, il raggiungimento del livello minimo di competenze previste per figura professionale di riferimento;

d) punteggio minimo di ammissione non inferiore a 54/100. 5.10a - CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO DI AMMISSIONE AGLI ESAMI DI QUALIFICA Il punteggio di ammissione è espresso in centesimi. Peso discipline:

- 60% alla media dei voti discipline di indirizzo terzo anno: - 40% alla media dei voti discipline area comune e comportamento terzo anno:

L’approssimazione dei punteggi sarà per difetto la prima cifra decimale è uguale o inferiore a quattro; sarà per eccesso se uguale o maggiore di cinque. Il punteggio di ammissione concorre per il 30% alla definizione del voto finale di qualifica.

5.10b - CRITERI DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME DI QUALIFICA L’esame di qualifica si compone di tre prove ed avrà un peso del 70% nella definizione del voto finale di qualifica. Le tre prove sono:

- prova professionale (peso 50%); - prova scritta (peso 10%); - colloquio (10%).

La prova professionale

- deve avere ad oggetto competenze tecnico professionali caratterizzanti e specifiche del Profilo; - deve avere carattere pratico / prestazionale, coerente con la diversa caratterizzazione degli standard

tecnico-professionali e di base di riferimento al titolo di Qualifica; - coinvolgerà almeno due discipline dell’area di indirizzo stabilite dal Consiglio di classe.

La prova scritta

- consisterà nella produzione di un elaborato scritto, anche sottoforma di test, teso all’accertamento delle competenze di base dell’area linguistica letteraria, che tratti tematiche di carattere professionale specifiche dell’indirizzo. Le materie coinvolte sono Italiano e Inglese.

Il colloquio

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- si svolgerà alla presenza dell’intera Commissione costituita da tutto il Consiglio di classe e dal Commissario esterno nominato dall’Amministrazione competente;

- consisterà nella discussione degli elaborati della prova professionale e della prova scritta e sarà finalizzato all’accertamento delle diverse dimensioni di base e tecnico professionali degli standard formativi regionali.

5.11 – IL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO Il Collegio dei docenti stabilisce, in base al D.M. n. 99 del 16.12.2009, il seguente parametro al quale dovranno attenersi i consigli di classe nella valutazione dei crediti formativi e nel calcolo del credito scolastico complessivo:

• L’inserimento nella banda di oscillazione è necessariamente legato alla media aritmetica dei voti attribuiti dal Consiglio di classe a tutte le discipline, a eccezione di religione. Ai fini dell’ammissione agli esami nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina; anche il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi e concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina, alla determinazione della media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.

Saranno tenuti presenti i seguenti indicatori: • l’assiduità, che può essere definita in modo oggettivo sulla base del tasso di assenteismo su 200 giorni

convenzionali di lezione, nonché sulla base dei ritardi; • l’interesse, che dipende necessariamente da un giudizio intuitivo e collegiale del Consiglio di classe; • l’impegno, anch’esso come apprezzamento per l’atteggiamento avuto dallo studente nel corso

dell’anno; • la partecipazione alle attività complementari e integrative. In questo caso giocheranno varie considerazioni

legate al numero e alla qualità delle attività svolte dalla scuola, in particolare la partecipazione operosa ad attività di studio; l’insegnamento della religione cattolica, con valutazione positiva da parte del docente;

• i crediti formativi. •

5.11a - Criteri per l’attribuzione del Credito Scolastico Le tabelle di attribuzione del credito scolastico, sono stabilite dal D.M. 16 dicembre 2009, n.99 .La Tabella A definisce la valutazione dei crediti, che per gli alunni interni è la seguente:

TABELLA A - CREDITO SCOLASTICO CANDIDATI INTERNI

(in allegato al D.M. 16 dicembre 2009, n.99 che sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e dev e tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

Media dei voti Credito scolastico (Punti) I anno II anno III anno

M = 6 3-4 3-4 4-5 6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8 9< M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

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Per i candidati esterni assegnati alla commissione alla quale la classe è stata collegata che non siano in possesso di promozione o idoneità all’ultima classe, la tabella di valutazione (Tabella C) dei crediti, è la seguente:

TABELLA C – CREDITO SCOLASTICO CANDIDATI ESTERNI Prove preliminari

5.11b - Criteri per l’attribuzione del Credito Formativo Il Collegio dei Docenti, tenuto conto di quanto previsto dal D.M. n. 49 del 24.02.2000 e successive integrazioni, definisce i seguenti criteri per l’attribuzione del credito formativo :

1. Considerato che il punteggio del credito formativo va mantenuto entro la banda di oscillazione e che tale banda si riduce, per ogni livello, a “un punto”, si riserva al credito formativo una parte di tale punto, unitamente agli altri indicatori segnalati.

2. Le esperienze valutabili debbono essere certificate da un ente, associazione, istituzione per il quale sia chiaramente identificabile il responsabile legale; nel caso di attestato conseguito in un paese straniero serve la convalida da parte dell’autorità diplomatica o consolare italiana.

3. Le certificazioni debbono contenere una sintetica descrizione dell’esperienza svolta e non possono consistere in una mera attestazione di partecipazione ad iniziative nelle quali non siano riconoscibili e individuabili i compiti o le funzioni o le attività svolte dall’alunno.

4. Le certificazioni debbono pervenire all’Ufficio di protocollo della scuola entro il 24 maggio 2014. 5. In nessun caso il credito formativo riconosciuto può determinare il superamento dei limiti fissati in relazione

alla media riportata nello scrutinio finale. 6. Al fine della valutazione della esperienza svolta si terrà conto di :

a) presentazione da parte dell’interessato della certificazione (attestazione) formale e di una descrizione sintetica delle attività svolte come indicato dal D. M. 452/98, art. 3;

b) estraneità rispetto alla scuola; le attività devono essere organizzate da enti, associazioni, agenzie, ecc., diversi dalla scuola, anche se utilizzano le attrezzature e gli spazi dell’Istituto;

c) coerenza tra le attività e l’indirizzo di studi (“la coerenza… può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione”, DPR 323/98, art. 12; punto di riferimento: 1. Materie di studio – 2. Attività curricolari – 3. Eventualmente, iniziative integrative organizzate dalla scuola.

Le attività valutate dovranno, di fatto, rappresentare esperienze umane, culturali e lavorative che abbiano effettivamente arricchito la formazione dello studente.. 5.11c - Attività oggetto di Valutazione che concorrono ai fini dell’attribuzione del Credito Formativo

• Partecipazione a progetti interni all’istituto. • La partecipazione agonistica ad attività sportive a livello provinciale, regionale o nazionale. • Olimpiadi di Matematica, concorsi locali e nazionali, dell’USP o dell’USR .

Media dei voti delle prove preliminari Punti Credito Scolastico M = 6 3

6 < M ≤ 7 4-5 7 < M ≤ 8 5-6 8 < M ≤ 9 6-7 9< M ≤ 10 7-8

• Volontariato. • Frequenza a corsi di musica (Conservatorio). • La partecipazione agonistica ad attività sportive a livello provinciale, regionale o nazionale.

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• Certificazioni Corsi Lingua straniera. • Attività di formazione artistico - culturale. • Partecipazione a stage aziendali affini all’indirizzo di studio frequentato. • Certificazione enti esterni (ECDL Core Start, ECDL Core Full, ECDL CAD ecc..). • Partecipazione a stage aziendali affini all’indirizzo di studio frequentato. • Insegnamento della Religione Cattolica.

5.12 – CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE. Il D.M n°9 del 27.01.2010, ha introdotto l’obbligo della certificazione delle competenze acquisite dagli studenti che completano il proprio ciclo decennale di studi. L’obbligo riguarda gli studenti che completano il ciclo decennale e quindi coincide con il termine del secondo anno delle scuole secondarie di secondo grado. E’ previsto che la certificazione sia rilasciata su richiesta della famiglia (d’ufficio soltanto per gli studenti che raggiungono il diciottesimo anno di età), ma risulta evidente che il Consiglio di Classe, nello scrutinio finale, dovrà comunque certificare le competenze e la scuola provvedere a conservare agli atti il relativo modello, in attesa di eventuale richiesta da parte della famiglia. Tutte le discipline sono coinvolte e per la compilazione della certificazione delle competenze, si adatterà il Modello Ministeriale secondo il quale bisogna indicare il livello raggiunto per ciascuno dei seguenti assi:

• asse dei linguaggi (lingua italiana, lingua straniera, altri linguaggi) • asse matematico • asse scientifico-tecnologico • asse storico-sociale

Tale modello prevede che si debba indicare per ciascuno di essi il livello raggiunto, distinto in: • Livello base • Livello intermedio • Livello avanzato

e, nel caso non sia stato raggiunto il livello base, viene riportata la dicitura LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO, con l’indicazione della relativa motivazione (di cui si fa menzione anche nel verbale di scrutinio). Visto inoltre che l’attribuzione dei livelli raggiunti devono essere individuati in coerenza con la valutazione finale degli apprendimenti che viene espressa in decimi (art. 1 c.3 del D.M. n°9 del 27.01.2010), le discipline afferenti in ciascun asse proporranno la propria valutazione finale da cui scaturirà il livello di competenza da certificare. Considerato poi che alcune discipline, in modo particolare quelle dell’asse scientifico-tecnologico, vedono le competenze disciplinari afferenti a più assi culturali, per il livello di competenza verrà effettuata la media della valutazione assegnate nelle singole discipline. La griglia è la seguente:

Livello Base Livello intermedio Livello avanzato Valutazione singola disciplina o Media valutazioni delle discipline 6 ≤ M <7 7 ≤ M <8 M ≥8

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CCAAPPII TTOO LL OO 66

CCOOMMUUNNIICCAAZZIIOONNII SSCCUUOOLLAA FFAAMMIIGGLLIIAA

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Per rendere concretamente efficace la sinergia tra scuola e famiglia nella formazione degli studenti e per favorire la trasparenza delle attività didattiche nel corso dell’intero anno scolastico, si evidenziano di seguito le modalità di comunicazione scritta che la scuola può utilizzare: • Attivazione del servizio “SMS” di Axios. Tale servizio consentirà alle famiglia di ricevere, tramite SMS o e-mail,

tutta una serie di informazioni riguardanti la vita scolastica dei propri figli , quali assenze, ritardi, variazione di orari, provvedimenti disciplinari, ricevimento, convocazione genitori ecc…;

• Attivazione della sezione del portale di Axios, tramite credenziali fornite ai genitori, “Registro Elettronico”, che oltre alle comunicazioni già previste dal servizio SMS, permette ai genitori di conoscere in tempo reale tutta la vita scolastica dei propri figli.

• comunicazioni relative al superamento o mancato superamento del debito formativo (sia dopo la verifica iniziale che dopo l’ultima verifica).

• Altre comunicazioni anche telefoniche che il docente coordinatore di classe riterrà opportuno fare.

6.1 - RICEVIMENTO GENERALE DELLE FAMIGLIE . due incontri della durata di tre ore ciascuno nelle seguenti date :

I.P.I.A. “E. Fermi” I.T.G. “B. TALLINI” 12 dicembre 2013 dalle 15.00 alle 18.00 13 dicembre 2013 dalle 15.00 alle 18.00 16 aprile 2014 dalle 15.30 alle 18.30 14 aprile 2014 dalle 15.30 alle 18.30 Medio periodo (Settembre-Novembre e Gennaio-Marzo) • Comunicazione scritta (Pagellino) ai genitori della situazione didattica, da parte del coordinatore della classe.

Alla fine del primo quadrimestre: • Consegna pagelle ai genitori da parte del coordinatore della classe

A fine anno scolastico: • comunicazione dei debiti contratti nell’anno scolastico, con relativa guida allo studio; • invito al completamento di argomenti disciplinari lacunosi, con relativa guida allo studio; • comunicazione di non promozione, corredate delle opportune motivazioni; • lettera di encomio, a riconoscimento di risultati particolarmente brillanti.

Pagella e scheda personale degli studenti saranno consegnate a tutte le famiglie a fine quadrimestre. Inoltre, sono previsti incontri individuali con i docenti di un’ora in orario antimeridiano, nella seconda e quarta settimana del mese, a partire dall’entrata in vigore dell’orario definitivo. 6.2 - CALENDARIO ANNO SCOLASTICO 2013-2014 La sospensione delle attività didattiche, oltre che nei giorni delle festività nazionali determinate dal ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, è determinata dal Calendario scolastico per l’anno 2013-2014 della Regione Lazio, che Il Consiglio di Istituto ha approvato nella sua completezza, il come di seguito riportato: Inizio Lezioni: 11 settembre 2013 Termine Lezioni: 07 giugno 2014 Il 2 novembre 2013 (Ponte del 1° novembre); dal 23 dicembre 2013 al 5 gennaio 2014: Festività Natalizie; dal al 18 al 22 aprile 2014: Festività Pasqua; il 26 aprile 2014 (ponte del 25 aprile); il 2 e 3 maggio 2014 (ponte del 1° maggio).

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CCAAPPII TTOO LL OO 77

RRAAPPPPOORRTTOO CCOONN GGLL II SSTTUUDDEENNTTII

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2011 - 2012

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Risultano parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa:

1. Regolamento d’Istituto ( Allegato n. 1 ) 2. Patto Educativo di Corresponsabilità (Art. 3 DPR 235/2007) ( Allegato n. 2 ) 3. Protocollo di Accoglienza Alunni Stranieri.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

(in base all’Art. 3 DPR 235/2007)

1. La scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile.

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno (art. 1 c. 1 e 2 DPR 249/98).

La scuola, nel rispetto della Carta dei Servizi e dal regolamento delle studentesse e degli studenti,

SOTTOPONE alla sottoscrizione

il seguente Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto del Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per conseguire le finalità dell’Offerta Formativa e per sostenere gli studenti per il successo scolastico. La Scuola è impegnata a: • creare un clima sereno e corretto, necessario per favorire lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la

maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno alle diverse abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione;

• dare attuazione ai curricoli nazionali e alle scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere di ciascuna alunna e di ciascun alunno;

• procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo ai programmi e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivandone i risultati che saranno utilizzati per il miglioramento del servizio;

• comunicare costantemente con le famiglie sui risultati, sulle difficoltà, sui progressi nelle discipline di studio oltre che sugli aspetti inerenti il comportamento e la condotta;

• prestare ascolto e attenzione ai problemi degli studenti, così da favorire l’interazione con le famiglie. Il Dirigente Scolastico si impegna a: • garantire l’attuazione del piano dell’offerta formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale amministrativo-

tecnico-ausiliario nella condizione di adempiere nel modo migliore ai propri compiti; • garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità; • garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;

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• coordinare le attività necessarie a conoscere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera per ricercare risposte adeguate;

• garantire a tutti gli alunni e alle famiglie la possibilità di accedere alle informazioni necessarie alla fruizione del servizio scolastico;

• operare per il miglioramento della qualità del servizio scolastico. I docenti si impegnano a: • informare studenti e genitori degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione della propria

programmazione e della valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti; • contribuire a realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; • favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; • incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze; • pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile individualizzate; • contribuire alla efficienza ed alla efficacia del lavoro collettivo e alla funzionalità dell’organizzazione del servizio

scolastico; • vigilare sulla sicurezza degli alunni e contribuire alla crescita della cultura della sicurezza nella scuola e sul lavoro. Il personale Amministrativo-Tecnico-Ausiliario si impegna a: • collaborare alla attuazione del Piano dell’Offerta Formativa della scuola; • garantire il necessario supporto alle attività didattiche; • contribuire ad un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola; • contribuire al miglioramento del servizio ed allo sviluppo dell0innovazione dell’organizzazione e delle tecnologie. Le studentesse e gli studenti si impegnano a: • essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità; • non usare in classe il cellulare e dispositivi elettronici non didattici; • lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente ; • intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; • conoscere l’offerta formativa presentata dagli insegnanti; • rispettare i compagni, le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui, il personale della scuola; • conoscere e rispettare il regolamento di disciplina di istituto e i regolamenti dei laboratori; • rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola; • rispettare le norme di sicurezza e partecipare alla crescita della cultura della sicurezza nella scuola e sul lavoro; • partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo, svolgere regolarmente i compiti assegnati e sottoporsi

regolarmente alle verifiche previste dai docenti; • contribuire all’affermazione di modelli di comportamento improntati alla convivenza civile; • favorire la comunicazione scuola/famiglia. La famiglia si impegna a: • instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza

valutativa; • tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il libretto personale e le

comunicazioni scuola-famiglia (circolari cartacee o sul sito web della scuola), e partecipare con regolarità alle riunioni previste;

• far rispettare l’orario d’ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate, giustificare le assenze (con la necessaria certificazione medica dopo le malattie superiori a cinque giorni);

• verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che lo studente segua gli impegni di studio e rispetti i regolamenti, prendendo parte attiva alla vita della scuola;

• partecipare al risarcimento dei danni provocati dalla alunna/o servizi della scuola, arredi, attrezzature e materiale didattico;

• controllare che l’alunna/o non faccia uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi, consapevole che la violazione di tale disposizione comporterà il ritiro temporaneo del cellulare se usato durante le ore di lezione e la denuncia alle autorità competenti nel caso in cui venissero diffuse riprese non autorizzate e lesive dell’immagine della scuola e/o della dignità di altri soggetti;

• dare il proprio contribuito alla vita della scuola ed al miglioramento della qualità del servizio scolastico attraverso la partecipazione alle riunioni degli organi collegiali e alle valutazioni del servizio proposte.

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

I.I.S. " FERMI" – FORMIA (LT) Via E. Filiberto n. 13 – 04023 Formia (LT) - Cod. Min. LTIS01700A cod. fisc. 81003410594

mail [email protected] PEC: [email protected] Sedi associate:

I.P.I.A. ”E.Fermi” LTRI017012 – Via E. Filiberto, 13 – Formia tel. 0771 790090 fax 0771 771882 I.T. Geometri “B. Tallini” LTTD01701L – Via dei Rovi Loc. Penitro – Formia Tel. 0771-738615 fax 0771-

738609

Protocollo di Accoglienza Alunni Stranieri

A.S. 2012-2013

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Premessa Pensare e vivere in una società plurale significa anche pensare e vivere una scuola plurale,

nella quale non solo ci sia veramente posto e dignità per tutti, ma anche e soprattutto una società ed una scuola dove ogni singola identità, ogni cultura, ogni credo possano riconoscere una parte di sé, portare le proprie peculiarità e scoprire e conoscere quelle altrui. Si tratta dunque di creare nuove sensibilità, nuovi modi di approcciare l’altro da sé; curiosità e disponibilità diventano nuove chiavi per aprire le porte del dialogo, della convivenza, del piacere di scoprire quanto sono numerose le somiglianze e quanto affascinanti le differenze. In quest’ottica il nostro Istituto si impegna a creare le condizioni affinché l’arrivo in classe di alunni stranieri diventi, per tutti, una risorsa per la costruzione di un progetto comune e, per l’alunno stesso, occasione di vera integrazione e nuova appartenenza.

P R O T O C O L L O D I A C C O G L I E N Z A

• Vista la L. 91/92 sulla doppia cittadinanza dei figli di coppie miste;

• Vista la C.M. n. 5/94 che detta norme per l’iscrizione alla frequenza di minori stranieri in posizione irregolare o privi di documentazione completa, ma con riserva in attesa della regolarizzazione;

• Vista la L. 40/98, art.36, “Istruzione degli stranieri. Educazione interculturale”;

• Vista la L.144/99 che sancisce l’obbligo formativo anche a minori stranieri presenti nel

territorio italiano;

• Vista la C.M. n. 311/99 e la C.M. n. 93/2006 in riferimento all’iscrizione dei minori alla scuola dell’obbligo che può avvenire in un qualunque periodo dell’anno scolastico;

• Visto il D.P.R. n. 394/99, art. 45, “Iscrizione scolastica”, che attribuisce al Collegio dei docenti

numerosi compiti deliberativi e di proposta in merito all’inserimento nelle classi degli alunni stranieri;

• Vista la Direttiva MIUR n. 45/05 per promuovere e individuare nel territorio corsi di

formazione per docenti e genitori di studenti stranieri;

• Vista la C.M. n.24/06 “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”;

• Visto il CCNL del comparto scuola 2006/09 art. 9 “Misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica”; art. 69 “Formazione per il personale delle scuole in aree a rischi o a forte processo immigratorio”;

• Vista la C.M. n. 110/2007 in merito a collaborazioni e accordi di rete con gli Enti locali al

fine di favorire il pieno inserimento degli alunni e delle rispettive famiglie; • la C.M. 22/7/1990 n.205, “La scuola dell’obbligo e gli alunni stranieri. L’educazione

interculturale”;

• la C.M. 2/3/1994 n.73, “Il dialogo culturale e la convivenza democratica”;

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• la Legge n. 59/97, art.21 in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche e il successivo D.P.R. n.275/1999 recante il regolamento attuativo del suddetto art. 21, che prevede forme di raccordo tra le Istituzioni scolastiche e gli Enti Locali ai fini di una programmazione coordinata dell’offerta formativa sul territorio;

• la Legge n. 285/97, “Promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”;

• il D.Lgs.vo n.286/98, “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”;

• Il D.P.R- 394/99 del 31.08.1999 Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”.

• il D.M. n. 251 del 29/5/98 - art. 2 comma 4 “le Istituzioni Scolastiche collocano le loro

iniziative in una prospettiva di cooperazione con le altre unità scolastiche operanti sul territorio favorendo l’organizzazione di reti di scuole in senso orizzontale e verticale anche sulla base di accordi per la realizzazione di progetti comuni di iniziative e di formazione e di progetti per l’uso integrato delle risorse e dei servizi. E’ comunque importante che sia assicurata la pubblicità e la circolarità delle esperienze”:

• la Legge Quadro 328/00, in materia di realizzazione del sistema integrato di interventi e

servizi sociali;

• la Direttiva MIUR n. 45/05 per promuovere e individuare nel territorio corsi di formazione per docenti e genitori di studenti stranieri;

• La Circolare MIUR n° 24 del 1.3.2006 “Linee guida per l’accoglienza degli alunni stranieri”;

• la C.M. n. 110/2007 in merito a collaborazioni e accordi di rete con gli Enti locali al fine di favorire il pieno inserimento degli alunni e delle rispettive famiglie;

• Il documento del Ministero della Pubblica Istruzione dell’ottobre 2007 “La

via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri;

• la Legge della Regione Lazio del 25/06/08, “Disposizioni per la promozione e la tutela dell’esercizio dei diritti civili e sociali e la piena uguaglianza dei cittadini stranieri immigrati”

• La Direttiva Ministeriale del 27.12.12 e le successive Indicazioni Operative della CM n. 8 del 6 marzo 2013

Si conviene e si stipula: il presente documento per sostenere ed attivare la prassi amministrativa, educativa, didattica, sociale e culturale posta in essere dall’inserimento degli alunni stranieri. Il Protocollo di Accoglienza costituisce parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa del nostro Istituto.

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FINALITA’

Il Protocollo di Accoglienza delinea prassi condivise di carattere:

amministrativo - burocratico (iscrizione), comunicativo - relazionale (prima conoscenza), educativo – didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, educazione

interculturale, insegnamento dell’ italiano seconda lingua), sociale (rapporti e collaborazione della scuola con il territorio per quanto attiene le

problematiche dell’integrazione scolastica).

CONTENUTI

Il documento:

contiene criteri e indicazioni riguardanti l'iscrizione e l'inserimento degli alunni stranieri; traccia fasi e modalità dell'accoglienza, definendo compiti e ruoli degli operatori scolastici e

di coloro che partecipano a tale processo; propone modalità di intervento per l'apprendimento della lingua italiana e dei contenuti

curriculari.

COMMISSIONE ACCOGLIENZA

La Commissione Accoglienza viene nominata in seno al Collegio Docenti ed è formata da:

Dirigente Scolastico (membro di diritto); Referente dell’intercultura(incaricato); Personale di Segreteria(membro designato)

La Commissione ha “competenze di carattere consultivo, progettuale e di proposta per quanto riguarda l’inserimento degli alunni stranieri”.

In particolare:

raccoglie, elabora e aggiorna i dati relativi alla presenza degli alunni stranieri presenti nell’Istituto;

accoglie gli alunni neo arrivati (relazione scuola/famiglia; osservazione durante la prima fase di inserimento; proposta di assegnazione alla classe);

funge da tramite tra la scuola ed il territorio (attiva collaborazioni con le Amministrazioni Locali, contatta le Associazioni che operano sul territorio);

organizza percorsi formativi per il personale docente e non docente;

verifica annualmente ed integra, se necessario, il Protocollo di Accoglienza.

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FASE AMMINISTRATIVO - BUROCRATICA ( iscrizione )

L’iscrizione rappresenta il primo contatto tra la famiglia straniera (genitori ed alunno) e

la scuola italiana.

Il Personale di Segreteria:

iscrive il minore a scuola;

raccoglie la documentazione relativa alla precedente scolarità;

fornisce ai genitori materiale per una prima informazione sull'organizzazione del nostro

Istituto ( Mini-Pof );

acquisisce l'opzione di avvalersi o meno dell’insegnamento della Religione Cattolica;

informa l' insegnante referente dell’intercultura.

Documentazione richiesta per l’iscrizione

• Modulo iscrizione predisposto dall’Istituzione Scolastica;

Permesso di soggiorno o ricevuta della Questura attestante la richiesta;

• Certificato di nascita e dichiarazione di identità rilasciati dall’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza o di attuale dimora;

• Certificato di vaccinazioni obbligatorie.

Se il minore ne è privo, la famiglia è invitata a presentarsi ai servizi sanitari di competenza.

• Certificato attestante gli studi compiuti nel paese d’origine o dichiarazione dei genitori attestante la classe e il tipo di scuola frequentato

(possibilmente con l’indicazione delle materie studiate e gli esiti della valutazione finale)

FASE COMUNICATIVO - RELAZIONALE ( prima conoscenza ) In questa fase si ha il primo vero contatto dello studente e della sua famiglia con la scuola e ne va approfondita la conoscenza. Gli incontri vengono gestiti dall’insegnante referente dell’intercultura con l’eventuale presenza di un Mediatore linguistico – culturale ( Legge 40/’98 ) per facilitare la comunicazione con la famiglia.

Si prevedono le seguenti azioni:

raccolta dei dati disponibili in Segreteria;

visita e presentazione della struttura e dell’organizzazione scolastica;

raccolta di informazioni sul bambino e la sua famiglia, storia scolastica e progetto migratorio dei genitori;

rilevazione della situazione di partenza dell’alunno attraverso test d’ingresso;

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analisi degli elementi raccolti per stabilire la classe d’inserimento.

Dal momento dell’iscrizione alla fase di prima accoglienza possono trascorrere anche alcuni giorni per consentire alla Commissione di reperire tutte le necessarie informazioni per costruire la biografia personale e scolastica dell’alunno.

FASE EDUCATIVO - DIDATTICA ( assegnazione alla classe / inserimento ) La Commissione Accoglienza propone l’inserimento in una data classe secondo i criteri previsti dalla normativa 394/99 art. 45 e dalla C.M. n. 24/2006:

l’iscrizione dei minori alla scuola dell’obbligo può essere richiesta, anche per i minori irregolarmente soggiornanti, in qualunque periodo dell’anno scolastico;

l’iscrizione è disposta d’ufficio alla classe corrispondente all’età anagrafica del minore salvo che la commissione Accoglienza valuti più proficua l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto dei seguenti criteri:

1. l'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica;

2. l'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno emersi dalle prove d’ingresso che non devono però riguardare la conoscenza della lingua italiana;

3. il corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza; 4. il titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno; 5. le aspettative familiari; 6. la presenza più o meno numerosa di altri alunni immigrati nella classe nella quale

si prospetta l'inserimento (la ripartizione è effettuata evitando comunque la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri).

Nel caso vi siano più sezioni, per la scelta della classe si terranno presenti i seguenti criteri:

- numero totale degli alunni della classe;

- numero di alunni stranieri già inseriti;

- numero di alunni diversamente abili e in situazioni di svantaggio;

- dinamiche relazionali all’interno della classe

L’educazione interculturale si propone di promuovere un’autentica comunicazione interculturale, di sviluppare l’attitudine all’incontro, al dialogo, al confronto, alla negoziazione e di agire sia sul piano cognitivo, delle informazioni e delle competenze, sia sul piano affettivo e relazionale, degli atteggiamenti e delle rappresentazioni.

Percorsi specifici devono essere realizzarti al fine di facilitare nel modo più rapido ed efficace l’accesso agli apprendimenti comuni.

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In quest’ottica il consiglio di classe, ricevute tutte le necessarie informazioni:

informa la classe dell’arrivo del nuovo compagno, creando un clima positivo di attesa e, se lo ritiene,organizza attività mirate;

favorisce l’integrazione nella classe promuovendo attività di piccolo gruppo, cooperative learning, di contesto variato;

individua modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina (uso di materiali visivi, musicali, grafici; semplificazione linguistica anche dei testi; adattamento dei programmi curricolari; interventi di supporto nelle lingue disciplinari; istituisce laboratori di lingua italiana di primo e secondo livello);

elabora percorsi specifici di alfabetizzazione o consolidamento linguistico in orario scolastico o extra-scolastico;

coinvolge le famiglie di alunni stranieri ed italiani.

Valutazione degli alunni stranieri Rientra nei compiti del team docente operare affinché gli alunni stranieri che hanno una conoscenza più o meno limitata della lingua italiana, e che dunque partono da una evidente situazione di svantaggio, possano avere comunque una valutazione, non solo nelle materie meno legate alla lingua, ma anche in quelle discorsive. Fermo restando l’obiettivo del conseguimento di un’ adeguata competenza anche in lingua italiana, il lavoro svolto dagli alunni durante l’attività di alfabetizzazione costituisce parte integrante della valutazione complessiva.

FASE SOCIALE ( rapporti e collaborazione con il territorio )

Per promuovere una vera integrazione degli alunni nella realtà sociale e per dare vita ad un progetto educativo che coniughi pari opportunità nel rispetto delle differenze, la scuola necessita delle risorse del territorio, della collaborazione di Servizi, Associazioni, Biblioteca e in primis, dell'Amministrazione locale.

L’insegnante responsabile del settore intercultura:

contatta le Associazioni di volontariato che operano sul territorio;

attiva collaborazioni con le Amministrazioni locali per costruire percorsi comuni di

formazione;

promuove l’ arricchimento dello Scaffale multiculturale all’interno dell’ Istituto ( libri di

divulgazione su Paesi e culture differenti, fiabe e leggende del mondo, libri in lingua

d’origine, storie di immigrazione, … );

collabora con gli operatori dello Sportello d’ascolto per aiutare le famiglie degli alunni

stranieri ad affrontare problemi relativi alla scolarizzazione dei figli.

Approvato dal Collegio dei docenti del 15 giugno 2013.