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Scuola dell’Infanzia piano offerta formativa pof TERZA PARTE Pianificazione scolastica anno scolastico 2011 - 2012 3 centro Educativo e Scuola santa Paola Elisabetta Cerioli A

POF INFANZIA 2012

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POF INFANZIA 2012 SACRA FAMIGLIA ORZINUOVI

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piano offerta formativa

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TERZA PARTE Pianificazione

scolastica anno scolastico 2011 - 2012 3

centro Educativo e Scuola santa Paola Elisabetta Cerioli A

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TERZA PARTE

pianificazione scolastica

Le soluzioni di carattere educativo e didattico

del Centro educativo e Scuola santa Paola Elisabetta Cerioli

PIANO GENERALE POF fascicolo 1 Progetto educativo della Congregazione

fascicolo 2 La Scelta educativa (I parte) Percorsi formativi (II parte)

fascicolo 3 Pianificazione scolastica (III parte): pof - Scuola dell’infanzia A pof - sezione Primavera B pof - Scuola primaria pof - Scuola secondaria

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La Scuola dell’Infanzia ‘Santa Paola Elisabetta Cerioli’ è una Scuola catto-lica, paritaria, parificata e pubblica, cioè aperta a tutti.

È gestita dai religiosi della Congregazione della Sacra Famiglia, fonda-ta nel 1863 da Santa Paola Elisabetta Cerioli, una madre di famiglia divenu-ta, dopo la morte dei suoi figli, educatrice di tanti altri figli.

I religiosi nella loro azione educativa si avvalgono della competente collaborazione di docenti ed educatori. Insieme alla necessaria fiducia delle famiglie

La Scuola, situata nel paese di Orzinuovi, è inserita in una vasta area verde utilizzata per le attività ricreative e sportive dei bambini/bambine e dei ragazzi. Accanto alla Scuola sorge un centro sportivo di piscine utilizza-te durante l’anno scolastico dagli stessi alunni ed aperte al pubblico.

La Scuola dell’Infanzia con la Primaria e Secondaria comprende circa 600 alunni, provenienti dai paesi del territorio della Bassa Bresciana, fino a 30 km da Orzinuovi.

La nostra Scuola dell’Infanzia è impostata per SEZIONI OMOGENEE per età: PESCIOLINI 2 anni, CONIGLIETTI 3 anni, TARTARUGHE 4 anni, PANDA 5 anni. Questa scelta didattica è stata fatta per calibrare tutto il contesto educativo in funzione delle esigenze specifiche di ogni età, così come il ritmo della giornata, la predisposizione degli spazi e la scelta dei materiali.

ORARIO DI APERTURA

DEL CENTRO EDUCATIVO SCOLASTICO da lunedì a venerdì: 07.30 - 18.00

ORARIO DELLA GIORNATA SCOLASTICA

da lunedì a venerdì: 08.30 - 16.00

ORARIO EXTRASCOLASTICO tempo pre-scuola: 07.30-08.30 tempo post-scuola: 16.00-17.30

ORARIO DI APERTURA DELLA SEGRETERIA

da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 17.00

alunni docenti religiosi collaboratori esperti specialisti

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I N D I C E

1 □□ Infanzia. Un’età della vita

2 □□ La scuola dell’infanzia che ‘costruiamo’ 1. NELLA RIFORMA DELLA SCUOLA ITALIANA

2. LE FINALITÀ PEDAGOGICHE E DIDATTICHE

3. LA NOSTRA SCUOLA DELL’INFANZIA

4. LA CENTRALITÀ DEL BAMBINO

3 □□ Le scelte metodologiche e didattiche.

1. IL MODELLO ORGANIZZATIVO

2. LE DOCENTI E IL LAVORO IN ÉQUIPE

3. COLLABORAZIONE SCUOLA - FAMIGLIA

4. GLI ORGANI COLLEGIALI

5. I COLLABORATORI SCOLASTICI

4 □□ Le nostre scelte. 1. IL PROGETTO ANNUALE DIDATTICO ED EDUCATIVO

2. I PROGETTI GENERALI

3. GLI ATELIER DEL POMERIGGIO

5 □□ Organizzazione della settimana educativa 6 □□ Alcune cose pratiche

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1 □□ Infanzia. Un’età della vita

Un bambino, una bambina in braccio a sua madre | È l’immagine più eloquente per descrivere il tempo dell’infanzia. Nelle braccia della ma-dre un figlio, una figlia trova rifugio quando è triste, piange, ha paura. Quell’abbraccio sembra suggerire questo messaggio: ‘Ti basti, figlio mio, la certezza della mia presenza; io sarò per te come una patria assolutamente sicura’.

Le braccia della madre costituiscono un’immagine precoce e indi-menticabile della speranza che dovrà sostenere l’uomo, la donna nell’arco della loro vita. Quelle braccia diventano metafora per esprimere la cura infallibile che Dio ha del suo popolo, ora e sempre.

Nella braccia della madre si sperimenta anche il mondo come affida-bile opportunità.

Il ricordo di avere abitato le braccia della madre non può essere con-siderato un pensiero pericoloso, che alimenti nostalgie infantilizzanti. Quel ricordo custodisce invece un’immagine preziosa che consente al figlio, alla figlia di immaginare e dire la verità della vita intera.

Il tempo dell’infanzia è metafora irrinunciabile per dire il senso della vita. L’esperienza effettiva di quell’età è dunque momento indispensabile per accedere al senso complessivo della vita. E tuttavia il senso della vita – la sua speranza – non è ovviamente quello di rimanere bambini per sem-pre. L’infanzia deve invece soltanto dischiudere una verità, che sta oltre quell’età. Il padre e la madre dapprima, insieme ai docenti e a qualsiasi educatore poi, devono qualificare la qualità del loro rapporto reciproco perché accada e si realizzi quella speranza della vita di cui ogni figlio, ogni figlia è in attesa.

Per questo motivo, il figlio crescendo, riceve il comandamento ’onora il padre e la madre’, che possiamo così parafrasare: ’riconosci che il padre e la madre assumono nella tua vita la figura di primi e interpreti del Padre che è da sempre e per sempre, che solo può dare la vita senza fine; riconoscilo sempre, e non soltanto fino a che sei piccolo e la cosa appare ai tuoi occhi del tutto ovvia’.

Questo profilo alto della figura del Padre è diventato difficile da riconoscere per i figli moderni. Per rimediare a tale inconveniente, certo non basta che i padri trascorrano un po’ più di tempo con i figli; determi-nante è la qualità di quel tempo che essi vivono con loro; determinante è la qualità dei rapporti che in quel tempo vengono stabiliti.

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Questa buona qualità della vita, che un figlio elabora a partire dalla relazione con i propri genitori è quella che vogliamo custodire e far crescere nella esperienza educativa e scolastica con i vostri figli.

La ‘nostra’ scuola tiene presente queste esigenze dell’infanzia, que-sto quadro di riferimento ideale per svolgere il proprio compito educativo nei confronti dei figli affidati.

L’importanza della Scuola dell’Infanzia per ogni figlio | L’espe-rienza della scuola è estremamente importante per il bambino perché attra-verso il contatto con i coetanei e con adulti preparati egli acquisisce grada-tamente la sua indipendenza, la sua autonomia, il senso della reciprocità per vivere in gruppo e per la cooperazione. Questa esperienza non è sem-pre facile, all’inizio è conflittuale e spesso si rende necessario l’intervento dell’adulto.

Nei tre anni della SI si vedono i bambini passare da un’incapacità di collaborare all’acquisizione di maggiori abilità di socializzazione. I bambi-ni passano da un isolamento ad un aumento delle interazioni con i pari. La stessa capacità empatica evolve passando da una totale indifferenza alla capacità di trovare un legame emotivo tra sé e l’altro.

All’inizio i bambini fanno un monologo, cercano soprattutto l’adulto e poi via via si rivolgono con più frequenza ai coetanei. La SI è il luogo per eccellenza del gruppo dove poter sviluppare le proprie abilità ed apprende-re anche dall’esperienza degli altri. La scuola permette un legame di tipo ludico finalizzato al piacere di stare insieme. La scuola è un luogo di valo-rizzazione che non significa non sottoporre a prove il bambino. L’educazio-ne è cambiamento come afferma Duccio Demetrio. Per attuare il cambia-mento serve avere degli obiettivi, serve far vivere esperienze ed emozioni nuove ma adatte all’età. Valorizzare i bambini vuol dire favorire la loro autostima.

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2 □ □ La scuola dell’infanzia che ‘costruiamo’

1. NELLA RIFORMA DELLA SCUOLA ITALIANA Gli intenti della nostra Scuola dell’Infanzia illustrano adegua-

tamente le finalità proprie della scuola dell’Infanzia secondo le IN-DICAZIONI PER IL CURRICOLO (2007). Li ricordiamo brevemen-te.

La Scuola dell’Infanzia costituisce il primo fondamentale livello del sistema scolastico nazionale, contribuendo a realizzare gli obiettivi costituzionali di formare cittadini attivi, autonomi, liberi e competenti.

A scuola il bambino ha la possibilità di sperimentare un orizzon-te di relazioni più ampio di quello familiare, imparando gradualmente a costruire rapporti d’accettazione, rispetto, cooperazione con l’altro, in una sorta di ‘palestra d’uguaglianza nella diversità’, in cui storie e contesti familiari e culturali diversi si integrano reciprocamente, offrendo al bambino la possibilità di farsi ‘apprendista di comunità’, collaudando relazioni, imparando a pensare e a pensarsi, affermando il proprio sé e il sentimento sociale, appropriandosi gradualmente degli strumenti necessari a realizzare una convivenza sociale positiva.

La scuola è il luogo dove i bambini e le bambine vengono accolti e riconosciuti nella loro identità, ritrovandosi e riconoscendo le proprie tracce, senza perdersi; dove possono dare senso alle loro esperienze, recuperando la loro storia personale; dove sperimentano la vita di rela-zione nel fare e nell’apprendere da soli o con gli altri; dove un clima di affettività positiva consente loro di vivere serenamente la cooperazione e le eventuali situazioni di conflitto; dove, in un contesto sicuro e pro-tetto, possono fare esperienze di gioco libero o di attività progettate intenzionalmente dagli insegnanti per favorire integralmente il loro sviluppo; dove diventano esploratori della realtà circostante e di sé stessi, del proprio mondo interiore, delle proprie potenzialità.

La scuola è luogo di progettazione intenzionale, dove la profes-sionalità delle docenti è spesa nella costruzione di un contesto educati-vo che, sostenendo l’espressione del mondo affettivo-emotivo infantile

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veicolo privilegiato di apprendimento, favorisca l’acquisizione di capa-cità e competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico ed operativo.

Dove il sapere non è trasmissivo, ma costruito sulla base della conoscenza che il bambino stesso ha della realtà, attraverso percorsi flessibili che si avvalgono di momenti di osservazione, programmazio-ne, verifica.

2. LE FINALITÀ PEDAGOGICHE E DIDATTICHE

Per ogni bambino / bambina, la Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di PROMUOVERE LO SVILUPPO DELL’IDENTITA’, DELL’AUTONOMIA, DELLA COMPETENZA, DELLA CITTADI-NANZA.

Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica ed irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare i diversi ruoli e diverse forme di identità.

Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo, partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le pro-prie attività senza scoraggiarsi, provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emo-zioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana.

Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’espe-rienze attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confron-to, descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e con-divise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; svi-luppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.

Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condi-vise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo natura.

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Fondamentale è la valenza del curricolo implicito che affida grande importanza alle attività ricorrenti di vita quotidiana, le quali sono legittimamente assunte nella progettazione didattica come occa-sione per sviluppare identità autonomia e competenze.

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ILSE’EL’ALTRO

Aiutare Collaborare Rispettare Accettare la diversità Riconoscere ed esprimere i propri sentimenti Comprendere le intenzioni dell’altro Sentirsi parte di un gruppo Acquisire una positiva immagine di sé

ILCORPOEIL

MOVIMENTO

Conoscenza e controllo del corpo Sviluppo delle capacità senso-percettive Coordinazione nel movimento Interazione con l’ambiente

LINGUAGGI,CREATIVITA’,ESPRESSIONE

Esprimersi con linguaggi diversi: grafico-pittorico pla-stico, corporeo, musicale, artistico Utilizzare materiali diversi con creatività Interiorizzare, elaborare, organizzare, ricostruire l’e-sperienza in maniera personale Esprimersi attraverso forme di rappresentazione e drammatizzazione

IDISCORSIELEPAROLE

Comunicare i propri pensieri e le proprie esperienze Ascoltare e comprendere Narrare eventi Riflettere sulla lingua Descrivere situazioni Formulare ipotesi sulla lingua Raccontare, inventare, le narrazioni, la lettura di storie Utilizzare termini nuovi

LACONOSCEN-ZA

DELMONDO

Maturare una coscienza ecologica Mettere in relazione, classificare, discriminare Sperimentare, proporre, verificare ipotesi Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere le esperienze Promuovere la curiosità, il porsi domande

I campi di esperienza

Indicazioni per il Curricolo (2007)

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Attraverso i vari ambiti di azione del bambino la Scuola dell’In-fanzia sviluppa gli apprendimenti più congruenti con l’età:

INGRESSOUSCITA

Acquisire le regole della vita sociale Gestire la propria emotività Acquisire norme di vita pratica

USODELBAGNO

Curare autonomamente la pulizia e l’ordine personali Rispettare le regole Attuare la consequenzialità degli atti richiesti

PRANZO

Accettare la varietà dei cibi Assumere le regole di appartenenza alla cul-tura Essere autonomo

RIORDINODEL

MATERIALE

Rafforzare la capacità di collaborazione in vista di una meta comune Saper collocare il materiale negli appositi spazi Avere rispetto del materiale durante l’uso e il riordino

PICCOLOINCARICO

Riconoscere e leggere la simbologia (cartelloni) Cogliere la successione degli eventi Rispettare il proprio turno

Gliapprendimentipiucongruentiall’eta

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3. LA NOSTRA SCUOLA DELL’INFANZIA I religiosi della Sacra Famiglia da sempre attenti alla questione edu-

cativa nelle sue varie fasi di vita, guidano dal 2003 una Scuola dell’Infanzia la cui finalità è la promozione della ‘formazione integrale della personalità unica e specifica di ciascun bambino’ inteso come soggetto attivo. La nostra Scuola dell’Infanzia è una tappa che insieme alla Scuola primaria (elementare) e Secondaria di primo grado (media) permette ad ogni figlio/ad ogni figlia una crescita intellettuale ed educativa, graduale e integrale della persona.

Per queste ragioni il bambino è al centro dell’azione educativa del-la nostra Scuola. Attraverso il gioco, prima forma di apprendimento dell’uomo, il bambino viene guidato all’acquisizione graduale, progressiva e integrale dei pre-requisiti necessari all’ingresso nella Scuola primaria; noi elaboriamo una approfondita conoscenza del bambino e una progettazione personalizzata. Offriamo una molteplicità di stimoli adatti per personaliz-zare ogni intervento formativo.

Con la collaborazione di docenti ben preparate vogliamo valorizza-re l’infanzia, come età fondamentale della vita.

Con la famiglia vogliamo collaborare per porre le basi di una equili-brata e serena identità dei figli affidati. Per questo, riconoscendo la famiglia l’ambiente formativo per eccellenza del bambino, la Scuola si affianca ad essa per facilitare la strutturazione delle fondamentali tappe dello sviluppo complessivo del bambino. I colloqui, gli scambi informali, la formazione sono la base per la collaborazione viva ed efficace.

Dio. Lo stupore che suscita la presenza del figlio, la sorprendente capacità della madre di rispondere alle sue attese, molto prima che siano espresse, rivelano il profilo religioso, la densità religiosa dell’alunno. Siamo consapevoli che non si può tradire i piccoli privandoli del mistero della fede, di cui i genitori sono i primi e insostituibili interpreti del Padre che è da sempre e per sempre, che solo può dare la vita senza fine.

La solidarietà. L’apertura verso l’altro è un aspetto della personalità matura. Per questo attraverso la Bancarella della Solidarietà che vede il coinvolgimento dei genitori insieme ai bambini- vogliamo realizzare ogget-ti per quei bambini/bambine privati di avvenire. È un modo per realizzare l’ideale della Fondatrice che tra tutti i bambini prediligeva gli ultimi, i più abbandonati, gli orfani.

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Questo sistema educativo è partito da molto lontano, dall’esperienza di un’altra madre: Santa Paola Elisabetta Cerioli. Ella ha avuto quattro figli. Uno di essi, Carlo, le morì a 16 anni mentre gli altri in tenerissima età. Il lutto per la morte dei figli divenne una seconda occasione per diventare madre di altri figli, soprattutto di coloro che non avevano un papà e una mamma. Oggi il suo sogno continua attraverso l’esperienza dei religiosi, delle religiose e di tanti uomini e donne di buona volontà.

4. LA CENTRALITÀ DEL BAMBINO La Scuola dell’Infanzia è un servizio socio-educativo che concor-

re nell’ambito del sistema scolastico a promuovere la formazione inte-grale della personalità dei bambini e delle bambine dai 2 anni ai 6 anni. Al centro di ogni esperienza educativa c’è l’idea di un bambino e una bambina quale: > portatore di un proprio bagaglio esperienziale e di conoscenze ; > soggetto di diritti e di bisogni di ordine materiale, affettivo-emotivo, relazionale e cognitivo; > essere unico ed irripetibile; > soggetto in crescita che va sostenuto nel proprio percorso.

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3 □□ Le scelte metodologiche e didattiche Le insegnanti utilizzano un metodo non direttivo, propositivo, di

regia educativa, flessibile, tale da rispondere alle esigenze dei bambini e alle situazioni del vivere quotidiano.

Le docenti favoriscono le attività di routine come occasione per sviluppare l’autonomia, la responsabilità, l’autocontrollo e la solidarie-tà, come aiuto reciproco e di collaborazione.

Utilizzano inoltre la metodologia dell’osservazione, del gioco, dell’esplorazione e della ricerca, dell’interazione sociale.

OSSERVAZIONE: è un importante strumento per le insegnanti,

al fine di modulare le attività progettuali in modo rispondente alle esi-genze formative che il contesto stesso ha evidenziato come necessarie al fine di consentire ad ogni bambino di realizzarsi al massimo grado pos-sibile.

GIOCO: è risorsa privilegiata di apprendimenti e relazioni. Per-

mette ai bambini di agire, costruire ricostruire, acquisendo i meccani-smi e le conoscenze di regole; permette di scaricare tensioni, di espri-mere emozioni, di acquisire sicurezza, di comunicare e socializzare.

ESPLORAZIONE E RICERCA: stimola il bambino ad assumere

atteggiamenti di curiosità nei confronti del mondo circostante, a formu-lare ipotesi e verificarle, a porsi domande a trovare soluzioni.

VITA DI RELAZIONE: favorisce gli scambi, sviluppa atteggia-

menti di collaborazione e aiuto reciproco. DOCUMENTAZIONE: le attività della Scuola dell’Infanzia ven-

gono documentate sia dagli insegnanti che dai bambini, attraverso di-verse modalità e tecniche: disegni, cartelloni, fotografie diari, racconti, CD, DVD. Ciò consente: > al gruppo docente di rievocare, riesaminare, modificare, diffondere il progetto educativo-didattico; > al bambino di ri-costruire e socializzare quanto è stato oggetto della sua attività for-mativa; > alla famiglia di constatare i percorsi e i progressi compiuti dai

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propri figli. La documentazione rappresenta uno strumento funzionale ed

efficace con carattere prettamente formativo e didattico, nonché di sup-porto ai processi di apprendimento del bambino. Resta esclusa tassati-vamente ogni funzione di certificazione, attestazione e valutazione, così come resta esclusa ogni funzione ‘pubblica’ e ‘amministrativa’ di tutti gli allegati contenuti in essa, che attengono esclusivamente alla relazio-ne educativa alunno-insegnante-genitore.

Custodita con la massima cura e attenzione delle docenti, sarà visionabile da parte dei genitori ogniqualvolta se ne presenti la necessi-tà nell’ambito dei previsti colloqui individuali.

La documentazione di ciascun bambino sarà comprensiva di:

Informatutto compilato dai genitori all’i-scrizione

Griglie di osservazione delle competenze raggiunte anni 3, 4 e 5

rimane alla scuola

Fascicolo personale con elaborati grafici e materiale fotografico relativo ai progetti didattici anni 3,4 e 5

consegnato alle famiglie al compimento di ogni anno scolastico o in caso eventua-le trasferimento

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1. IL MODELLO ORGANIZZATIVO Grande importanza assume il modello organizzativo, che riguar-

da i seguenti aspetti: ORGANIZZAZIONE DELLA SEZIONE: le sezioni della scuola

dell’infanzia sono organizzate per età omogenea, con particolare atten-zione ai bisogni specifici delle singole età;

ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI: è flessibile, il cambiamen-

to è connesso all’evolversi del contesto: ciò permette ai bambini di ave-re senso della continuità, flessibilità e coerenza;

SCANSIONE DEI TEMPI: è l’aspetto che dipende maggiormen-

te dalle responsabilità dei genitori, per questo è necessaria la puntualità per il rispetto dei tempi di tutti i bambini.

L’ORARIO: l’orario della giornata è strutturato in modo tale da

conseguire gli obiettivi didattici indicati e si caratterizza per la sua flessibilità in relazione all’età e alle abitudini dei figli affidati.

Al termine dell’orario di ingresso e uscita e durante l’uscita inter-media, l’accesso alla scuola è consentito solo suonando il campanello.

I sezione II sezione III sezione

sezione AZZURRA

5 anni

sezione ROSSA

4 anni

sezione GIALLA

3 anni

PANDA TARTARUGHE CONIGLIETTI

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GIORNATA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA 8:30-9:00 accoglienza 9:00-9:30 attività di routine 9:30-10:00 servizi igienici 10:00-11:00 attività per gruppi omogenei 11:00-11:40 laboratori 11:40-12:00 servizi igienici 12:00-13:00 pranzo 13:15-13:30 uscita intermedia 13:00-14:00 gioco libero 14:00-15:15 laboratori o riposo per chi lo necessità 15:15-15:30 servizi igienici 15:30-15:45 merenda 15:45-16:00 commiato-saluto Le famiglie che hanno un figlio alla Scuola dell’Infanzia e uno

alla Scuola Primaria sono invitate a ritirare per primo il figlio alla Scuola dell’Infanzia, al fine di garantire il rispetto dell’orario di uscita.

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2. LE DOCENTI E IL LAVORO IN ÉQUIPE L’insegnante di Scuola dell’Infanzia esercita il suo ruolo su diver-

si piani relazionali: con i bambini, con le famiglie e i colleghi insegnanti ed operatori socio-scolastici.

Rispetto ai bambini e alle bambine esercita un ruolo di: > una relazione interpersonale calda, empatica e valorizzante l’intelligenza emotiva di ciascuno; > regia educativa con flessibilità di metodo e di relazione nei confronti dei bambini e nella realizzazione del progetto, osserva, guida in modo non direttivo e sostiene il singolo e il gruppo nel proprio percorso di crescita, fornendo gli ‘attrezzi’ per imparare ad imparare; > di facilitatore e mediatore nel processo di apprendimento, so-stenendo le diverse intelligenze, le diverse culture di provenien-za e i diversi percorsi di scoperta e conoscenza; > stimolo all’acquisizione di competenze, alla curiosità, all’esplo-razione, alla capacità di rielaborare e riflettere su ciò che si fa, al piacere dell’apprendere in reciprocità. Rispetto alle famiglie: > accoglie i bisogni formativi e di sostegno al bambino e alla bambina espressi dai genitori; > sostiene la corresponsabilità educativa e la collaborazione con le famiglie ; > rende trasparente l’intenzionalità educativa della Scuola al fine di raggiungere una piena condivisione del progetto educati-vo-didattico. Rispetto al collegio docenti e agli operatori socio scolastici esercita un ruolo di: > una reale condivisione, collaborazione e complementarietà > una co-progettazione competente, che tesaurizzi le risorse mane e materiali presenti nella scuola; > una autovalutazione in itinere del servizio erogato al fine di migliorare la qualità dell’offerta.

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3. COLLABORAZIONE . COLLABORAZIONE SCUOLA - FAMIGLIA- FAMIGLIA

Un obiettivo fondamentale e indispensabile è quindi quello di

creare una stretta collaborazione tra la Scuola e le famiglie, nel rispetto delle specifiche competenze. Infatti il dialogo, la stima reciproca e il confronto tra la Scuola e la famiglia favorisce soluzioni efficaci per una crescita armonica dei bambini che completi oltre al conseguimento di risultati scolastici soddisfacenti, anche un incisiva azione educativa. A tale scopo la scuola offre per le famiglie forme e tempi di incontro, di cooperazione, di formazione di condivisione con la pedagogista dott.ssa Patrizia Enzi.

INCONTRI CON LA FAMIGLIA TEMPI

Presentazione progetto inserimento per i nuovi iscritti

Giugno

Colloqui individuali nuovi iscritti Colloqui individuali di fine quadrime-stre

Settembre Gennaio, Giugno

Assemblea Ottobre

Consiglio di intersezione Novembre, Febbraio, Mag-gio

Serate di formazione Marzo, Aprile, Maggio

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COMPETENZE DELLA SCUOLA: > Formulare le proposte educative e didattiche in modo chiaro; > Informare periodicamente i genitori delle scelte didattico-educative; > Individuare iniziative volte al sostegno in situazioni di disagio e svantaggio; > L’insegnante ha il dovere di sorvegliare i bambini in ogni situazione, operare in coerenza con la programmazione propria, di plesso e con i regolamenti d’Istituto, attivarsi affinché ai geni-tori degli alunni assenti pervengano le comunicazioni ufficiali della scuola; > L’insegnante ha diritto al rispetto del suo ruolo e del suo opera-to, alla cooperazione del personale direttivo, amministrativo e ausiliario nei compiti di supporto all’insegnamento.

COMPETENZE DELLA FAMIGLIA: > Conoscere l’offerta formativa della Scuola; > Conoscere il percorso didattico-educativo programmato; > Partecipare agli incontri periodici (assemblee, colloqui); > Cooperare perché a casa e a Scuola il bambino trovi atteggia-menti educativi analoghi;

> Diritto di esprimere pareri e proposte nelle dovute sedi (organi collegiali, assemblee, ecc.);

> Partecipare alle assemblee, giustificare verbalmente le assenze per malattia del proprio figlio, in caso di impossibilità a prelevare il proprio figlio all’uscita, può delegare una persona di fiducia con autorizzazione scritta. 4. GLI ORGANI COLLEGIALI

Per rendere effettiva ed efficace la collaborazione di tutte le sue componenti alla gestione delle attività scolastico educative, nel-la nostra Scuola sono attivi i seguenti Organi collegiali:

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□ □ CONSIGLIO DI ISTITUTO DELLA SCUOLA (= CIS) Per rendere effettiva ed efficace la collaborazione di tutte le sue componenti alla gestione delle attività scolastico-educative, secondo lo spirito delle mo-derne istanze sociali espresse nella legislazione scolastica italiana con parti-colare riferimento alla legge 62/2000 sulle scuole paritarie, l’Istituto com-prensivo ‘Centro Educativo e Scuola S. P. Elisabetta Cerioli’ istituisce un unico Consiglio d’Istituto per le Scuole presenti nell’Istituto, cioè Scuola dell’In-fanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado. Il Consiglio d’Istituto, costituito secondo i principi della partecipazione, della rappresentatività e della proporzionalità, è composto dalle seguenti categorie:

> Gestore (1); > Coordinatori AED (2/3); > Docenti (8 ): 2 Infanzia, 3 Primaria, 3 Secondaria; > Genitori (8) : 2 Infanzia, 3 Primaria, 3 Secondaria; > Personale non docente (1)

□ □ COLLEGIO DEI DOCENTI I Collegi dei Docenti sono composti da tutto il personale docente della Scuola

e sono presieduti dal proprio Coordinatore CAED.

□ □ CONSIGLIO DI CLASSE Un ruolo fondamentale di raccordo tra la Scuola e i genitori è svolto dal rappresentate di classe che relaziona con tutti i genitori. Il raccordo tra i vari organismi è assicurato dal Dirigente scolastico che è membro di diritto di tutti gli Organi collegiali.

5. I COLLABORATORI SCOLASTICI La scuola si avvale dell’apporto di collaboratori scolastici nell’e-

spletamento del suo compito. Questi collaborano con gli insegnanti nella cura dei bambini e svolgono un ruolo significativo nella costruzio-ne di un ambiente educativo.

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4 □□ Le nostre scelte

La Scuola di oggi deve confrontarsi con una società sempre più complessa e in evoluzione, caratterizzata da una sempre maggior diffu-sione delle nuove tecnologie, dalla ormai necessaria conoscenza di una seconda lingua, dalla presenza sempre più numerosa di persone di lin-gua e culture diverse. La nostra Scuola ricerca percorsi al fine di dare risposte differenziate ai diversi bisogni dei bambini ed, inoltre, estende-re e consolidare esperienze formative.

Per questo motivo, durante l’anno scolastico si attueranno alcu-ne scelte progettuali, su una linea di continuità con quanto sino ad ora realizzato e che si fonderanno su alcuni principi:

- risposte differenziate ai diversi bisogni dei bambini; - attivazione di laboratori; - flessibilità; - interazione con Enti Locali ed Associazioni attraverso convenzioni e collaborazioni; - valorizzazione delle risorse interne e formazione in servizio.

La Scuola deve porsi in continuità con le esperienze che il bambi-

no compie nei suoi vari ambiti di vita, mediandole culturalmente e col-locandole in una prospettiva di sviluppo educativo. Per questo l’espe-rienza scolastica è arricchita dalle visite di istruzione e dalle uscite. Ol-tre ad essere un momento di svago e di divertimento, le visite diventa-no un utilissimo spazio istruttivo. Vedere, visitare, toccare alcune realtà solo dette o illustrate a sezione porta ad imparare prima e meglio. È per questo che la Scuola cerca di sfruttare le occasioni che il mondo circo-stante offre e di accompagnare, quando è possibile, i bambini a fare delle esperienze concrete toccando con mano la realtà.

Per l’estensione dell’Offerta Formativa al territorio e quindi per la realizzazione di progetti si ipotizzano uscite didattiche consone al progetto dell’anno scolastico in corso.

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1.IL PROGETTO ANNUALE DIDATTICO ED EDUCATIVO

COSTRUIAMO LA STORIA … INCONTRANDO I NOSTRI BIS BIS BIS

Idea di partenza: Il presente progetto educativo didattico si snoda in continuità con il percorso “ A spasso nello spazio” che ha accompagnato i bambini alla scoperta dello spazio e delle sue meraviglie. Il progetto per l’anno scolastico 2011/2012 ha lo scopo di illustra-re al bambino la vita dell’uomo durante il periodo preistorico e come si sia evoluto per soddisfare i bisogni primari. Il bambino inoltre, sarà guidato alla comprensione di come l’intelligenza dell’uomo abbia permesso di migliorare la qualità della vita e, stimolato a fare confronti fra l’evoluzione dei mezzi del passa-to con quelli del presente. Non sarà tralasciata l’importanza di liberare la fantasia del bambino potendo esprimere le sue idee sul futuro. Inoltre i dinosauri affascinano da sempre i bambini; nei loro giochi spontanei spesso inventano storie e situazioni che li vedono come protagonisti. La programmazione mirerà a strutturare le attività in modo da proporre un approccio al senso della storia trasversale a tutti i campi d’esperienza, Si prediligerà la forma laboratoriale per imparare la storia vivendola, ed al contempo, allestendo “un tempo storico” trasformando ambienti dove apprendere è un gioco, dove “si impara facendo”. Rinforzo al progetto: Per tutti i bambini saranno proposti i laboratori di: - psicomotricità / acquaticità - luci di stelle - uscite didattiche - musica maestro - arte, cucina, cucito - solidarietà

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Per i bambini di 4 e 5 anni sarà previsto inoltre, il laboratorio teatrale con la compagnia "Teatro Daccapo", e solo per i bambini di 5 anni il laboratorio di informatica con il docente Andrea Cerioli. Sviluppo del progetto: Attività da svolgere con i bambini, diversificate per ogni gruppo omogeneo sia come tempi che come grado di difficoltà, attraverso i campi di esperien-za educativa:

essi sono gli ambiti del fare e dell’agire dei bambini; in essi sviluppa il suo apprendimento; ognuno presenta propri percorsi metodologici; ciascuno implica una pluralità di opportunità. SONO: Il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme) Il corpo in movimento (identità, autonomia, salute) Linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte, musica, multime-dialità) I discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura) La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura)

Riferimenti teorici:

Corsi di formazione per le docenti Riviste mensili : Scuola dell' infanzia – Giunti scuola

Didattica operativa – Il Borgo Quad. Laborat. “Tracce del passato” - Giunti Scuola Traguardi per lo sviluppo delle competenze da raggiungere: In linea generale è opportuno potenziare e disciplinare quei tratti della per-sonalità che caratterizzano naturalmente il comportamento dei bambini. Il riferimento è alla loro curiosità,alla spinta ad esplorare e capire, al gusto compiaciuto della scoperta, alla meraviglia e allo stupore di fronte all’uni-

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verso. Diventa preoccupazione educativa costante, della nostra scuola, aiutare i bambini a sviluppare l’identità, rafforzando l’autostima, la relazione con gli altri, la considerazione della diversità come ricchezza, potenziare il senso della convivenza attraverso l’integrazione nel proprio ambiente, il rispetto e la cura dello stesso e la conoscenza di mondi diversi. Obiettivi di apprendimento:

Cercare risposte ed informazioni usando diversi mezzi e strategie Riorganizzare le fasi della storia Comprendere il passaggio dal piano reale a quello fantastico Ricordare e ricostruire esperienze attraverso diverse forme di docu-

mentazione

Risorse umane:

tutte le insegnanti ella scuola dell' infanzia, il direttore l’attore teatrale Marco il docente di informatica Andrea Cerioli l’esperta di musica Valentina Suardi l' esperta in psicomotricità Serena l’esperta in inglese Elisa le guide alle uscite didattiche

Metodologia:

Partiamo dall’idea che “la conoscenza non è mai data una volta per sempre, si modifica, si evolve, cambia, e i bambini insieme a lei….”

Organizziamo attività ludiche per consentire ai bambini di esplora-re, scoprire, sperimentare, fare congetture, ricercare informazioni. Riscontriamo i cambiamenti a livello cognitivo e accogliamo i biso-gni e le esigenze dei bambini.

Noi assumiamo il ruolo di regista, stimoliamo l’attenzione e l’inte-resse; valorizziamo le ipotesi fatte dai bambini; promuoviamo lo

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scambio di idee nel gruppo e con l’adulto; poniamo attenzione ai bisogni di affettività, serenità, incoraggiamento, stima e fiducia in sé.

Proponiamo le attività utilizzando il metodo scientifico-sperimentale (osservare, sperimentare e verbalizzare) e quello della ricerca e azione (pianificare, agire , osservare e riflettere, un proces-so condiviso nel gruppo.)

Arricchiamo il percorso con la narrazione di racconti, l’interpreta-zione di canzoni, giochi simbolici e motori, attività di manipolazione e di costruzione.

Valutazione : Tutte le attività e gli elaborati dei bambini sono oggetto di osservazione sistematica e di verifica da parte delle docenti, sia per quanto riguarda le abilità che le competenze individuali. In base alle esigenze del gruppo la progettazione verrà condotta in modo flessibile. Autovalutazione: Attraverso una scheda elaborata dalle docenti per ogni fascia d'età, i bambi-ni potranno esprimere una valutazione di gradimento per ogni unità di apprendimento. Tempi: Da settembre 2011 a maggio 2012.

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2. PROGETTI PER CAMPI D’ ESPERIENZA

Il sé e l’altro

1. ACCOGLIENZA Il progetto accoglienza ha inizio a giugno dell'anno scolastico precedente; in quel periodo le famiglie sono invitate a prendere contatto con il nuovo ambiente nell’assemblea indetta dal direttore e dalle docenti. A settembre, prima dell’ inizio delle lezioni le insegnanti incontrano i geni-tori per raccogliere tutte le informazioni sugli alunni, attraverso un collo-quio individuale. Nel colloquio le insegnanti mettono al corrente i genitori sulle regole della scuola, degli orari da rispettare, del materiale occorrente e concordano i tempi del graduale inserimento. L'inserimento graduale dura, di norma, le prime tre settimane di scuola con tempi di permanenza sempre più consistenti; tempi più serrati o più distesi vengono concordati con le insegnanti, sulla base delle esigenze dei singoli bambini/e. 2. PROGETTO LUCI DI STELLE La nostra Scuola dell' Infanzia in continuità con il ruolo primario e fonda-mentale della famiglia, è il luogo dove i bambini e le bambine, compiono esperienze educative per un’ equilibrata crescita personale, crescita nelle relazioni con le persone che ci sono accanto, portando loro ad accogliere e rispettare tutti. L’obiettivo è quello di favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, in particolare, promuovendo la maturazione dell' identità anche nella dimensione religiosa, con un amico speciale Gesù.

3. PROGETTO CONTINUITA' SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA Una particolare cura richiede la continuità con la Scuola Primaria.

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Sono coinvolti i bambini dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia e quelli che frequentano la Primaria. Il raccordo viene garantito attraverso vari mo-menti: - scambio di visite dei bambini delle due scuole; - attività comuni concordate; - colloqui tra gli insegnanti delle due scuole.

Il corpo e il movimento

4. PROGETTO PSICOMOTRICITA' E ACQUATICITA' Condotto dalla maestra Serena Pellegrini (specialista) con la collaborazione delle docenti di sezione Il progetto si avvale di attività ludiche "senso percettve" e psicomotorie strutturate al fine di fornire la conoscenza dell'ambiente e la strutturazione d e l l ' I O c o r p o r e o , r i s p e t t o a l M O N D O E S T E R N O . La didattica prevede una progressione differenziata di esperienze svolte nell'ambiente palestra e acqua, con l'utilizzo di materiale specifico. Gli obiettivi generali e formativi del progetto prevedono: - sviluppo della conoscenza del corpo e strutturazione dello schema corporeo, - la scoperta di sensazioni e emozioni nuove attraverso l'educazione al mo-vimento, - sviluppo di capacità motorie base, attraverso attività ludico- espressive - acquisizione del senso di appartenenza al gruppo, di autostima e le prime forme di indipendenza motoria.

Linguaggi, creatività, espressione 5. LABORATORIO TEATRALE per i bambini/e di 4-5 anni Condotto dal teatro DACCAPO di Romano di Lombardia con la collaborazione delle docenti di sezione

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Quest'esperienza è stata introdotta nella nostra Scuola ormai da diversi anni, i molteplici punti di contatto tra Teatro e Scuola, consolidati negli anni, stanno a dimostrare come la pratica teatrale, possa fornire elementi di interesse formativo ed educativo, allo studente di ogni ordine e grado. Proposta e dosata nel rispetto delle diverse età e interessi, l'incontro con l'arte teatrale e le discipline che la compongono, offre spunti di crescita individuale e di gruppo; favorendo l'esplorazione di aree che ampliano e completano il proprio cammino di crescita e maturazione. Obiettivo generale del laboratorio è la scoperta dell'animazione teatrale, quale strumento per promuovere la maturazione armonica del bambino/a, attraverso non solo il coinvolgimento del corpo o della mente, ma anche delle sfere emotive ed espressive. 6. PROGETTO MUSICA MAESTRO Condotto dall’insegnante Valentina Suardi (specialista) con con la collaborazione della maestra Stefania Bonissi L'attività sonoro-musicale va condotta in un contesto articolato di esperien-ze che favoriscono la messa in gioco di tutti i sensi e di diverse modalità espressive, che si intrinsecano in attività ludiche e d' animazione. Il tutto coinvolge la corporeità del bambino, che ha un ruolo determinante nei processi cognitivi, per vivere spontaneamente significati e strutture musicali. Gli obiettivi generali e formativi del progetto prevedono: scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e pro-

duzione musicale, utilizzando voce, corpo e oggetti, discriminare suono, rumore, silenzio scoprire il suono come fenomeno "concreto" sperimentabile nella

realtà anche attraverso esperienze tattili.

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7. PROGETTO INFORMATICA per i bambini/e di 5 anni Condotto dal maestro Andrea Cerioli (specialista) con la collaborazione delle docen-ti di sezione Questo laboratorio è pensato per permettere ai bambini di cinque anni, di fare le prime esplorazioni con il computer, per svolgere svariate attività di gruppo, interagendo in clima giocoso e divertente. Verranno proposte attività semplici che serviranno a far acquisire sicurezza e padronanza di questo strumento ai bambini Gli obiettivi di questo laboratorio sono i seguenti: - sviluppare abilità metalinguistiche, - acquisire fiducia nelle proprie capacità di comunicazione ed espressione, - migliorare la coordinazione oculo-manuale, - produrre scritture simultanee, - riconoscere simboli convenzionali.

I discorsi e le parole 8. LINGUA 2 (inglese) Condotto dalla maestra Elisa Fizzardi (specialista) con la collaborazione delle do-centi di sezione La base metodologica fondante di questo progetto è quella dell'apprendi-mento attraverso il format narrativo. Le diverse avventure di Hocus e Lotus, piccoli animali preistorici, non ven-gono semplicemente raccontate ai bambini, ma collettivamente drammatiz-zate, con il coinvolgimento temporaneo di tutti. Attraverso la tecnica dell'acting-out teatrale, che è quell' insieme di indizi espressivi e gestuali, che l'insegnante utilizza mentre racconta una storia in lingua straniera, ed è finalizzata alla comprensione da parte dei bambini di quanto viene detto. 9. IN CAMMINO VERSO … Condotto dalla logopedista Dott.ssa Daniela Biatta con la collaborazione delle do-centi di sezione

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Il progetto viene svolto dalla nostra logopedista che, dopo aver sottoposto ai bambini (di 4-5 anni) uno screening logopedico, concorda con le docenti piani d’intervento e potenziamento individualizzati. Per i bambini di 5 anni si introdurrà un percorso di pre-grafismo, pre-calcolo e pre-lettura specifico in vista della scuola primaria.

La conoscenza del mondo

10. PROGETTO SOLIDARIETA' E FESTE (Gemellaggio con le comunità del Brasile e del Mozambico) Il progetto Solidarietà porta a realizzazione nella Scuola dell' Infanzia l'ane-lito della congregazione, di avvicinare i bambini e le bambine della nostra Scuola, e indirettamente le loro famiglie, al problema della solidarietà, dell'attenzione cioè all'altro e, in modo particolare al diverso e allo svan-taggiato. La nostra Istituzione opera in contesti missionari(America Latina e Mozabi-co), che permettono di far filtrare direttamente all' interno dei vissuti dei nostri bambini, i problemi che agitano il sud del mondo. Si è creato un ponte con i bambini che vivono in Mozambico e in Brasile per rendere l'esperienza più viva. 11. PROGETTO INTERCULTURA La Scuola dell’Infanzia accoglie tutti i bambini e le bambine assumendo e valorizzando il patrimonio di esperienze individuali e familiari di ciascuno, così da evitare ogni forma di discriminazione. Riconosce e salvaguardia le diversità individuali e sociali quali opportunità di maturazione personale e collettiva. Promuove l’attenzione all’intercultura come occasione di crescita attraverso il confronto, qualificando il servizio in funzione dell’integrazione e dell’interculturalità. 12. PROGETTO SICUREZZA ED EVACUAZIONE Durante l'anno scolastico, nella nostra Scuola, si attua il progetto sicurezza.

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Un progetto che coinvolge tutto il personale docente e non docente, oltre che i bambini. Le norme di sicurezza sono state adottate per garantire la piena tranquillità e serenità, di una piccola ma importante comunità come la Scuola dell'in-fanzia. Tutte le insegnanti hanno seguito corsi di pronto intervento e antincendio e uno studio approfondito sul modo migliore di presentare ai bambini un tema così delicato. Attraverso una storia simpatica si spiega ai bimbi quali sono le norme da rispettare in caso di emergenza. 14. INTEGRAZIONE DEI BAMBINI IN DIFFICOLTA’ Nelle scuole il bambino in situazione di difficoltà, accolto nella globalità dei suoi bisogni, delle sue caratteristiche, delle sue potenzialità e considera-to come una preziosa occasione di crescita e maturazione per tutti, è posto al centro dell’attenzione e dell’intervento delle realtà coinvolte a diverso titolo nella sua integrazione scolastica: genitori, insegnanti curricolari, inse-gnante di sostegno e/o operatore per l’integrazione, ausiliari socio scolasti-ci, servizi socio sanitari, realtà istituzionali ed associative che operano in funzione delle qualità della vita delle persone in difficoltà. A tal fine la Scuola:

>Si raccorda con i servizi socio sanitari del territorio, con cui coopera al progetto complessivo di riabilitazione e piena integrazione scola-stica e sociale del bambino in difficoltà

>Elabora progetti educativi individualizzati, volti alla valorizzazione e allo sviluppo delle sue potenzialità e all’individuazione di meto-dologie educative e didattiche idonee, garantendo nel contempo la sua partecipazione alle attività della propria classe

>Individua le risorse strumentali e professionali idonee a sostenere il progetto di integrazione

>Assicura un’ organizzazione educativa-didattica flessibile e funziona-le alle sue esigenze

>Elabora specifici progetti di accompagnamento per garantire la conti-nuità educativa tra ordini di scuola

Il personale educativo è costantemente aggiornato e formato sulle pro-blematiche relative all’integrazione.

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3. GLI ATELIÈR DEL POMERIGGIO A COME ARTDE Il progetto nasce principalmente dal desiderio di avviare i bambini/e all'arte visiva nella sua dominante percettiva, effet-tuando in una dimensione ludico- creativo-espressiva, un percorso di scoperta delle opere d'arte, per trarne emozioni e sensazioni, arricchimenti e approfondimenti, spunti di attività e di produzione artistica, cercando di andare a scoprire le arti del passato, traendo sunto dalle uscite sul territorio. PRONTO IN TAVOLA La collaborazione è nata da una collaborazione proficua con l’ASL locale, con l’intento di attivare tutte le strategie per ap-procciare i bambini in modo sereno ad una corretta e sana alimentazione, non solo a casa, ma coinvolgendo anche le famiglie. In questo atelièr oltre ad apprendere semplici nozioni, si spe-rimentano semplici ricette in collaborazione con il cuoco della scuola. CON AGO E FILO I bambini sono abituati a passare da un a cosa all’ altra in ma-niera sempre più veloce e frenetica. Ma in questa rincorsa continua hanno solo da perdere; per questo è importante rivalutare il ruolo cognitivo del fare: un fare concreto legato a materiali, strumenti, gesti, veri non si-mulati, non virtuali. Da qui nasce la proposta di un atelier creativo “Ago e filo” che oltre a far parte del progetto annua-le, funge da rinforzo alle attività di pre grafismo proposte ai bambini di 4 e 5 anni. Infatti viene esercitata la padronanza della mano nelle attività di motricità fine (infilare,tagliare), aiuta ad aumentare atten-zione e concentrazione, introduce ed esercita il concetto di direzionalità sinistra destra, indispensabile per l’acquisizione della scrittura e lettura.

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8 □□ Alcune cose pratiche

1. ISCRIZIONE E FORMAZIONE DELLE CLASSI

Alla frequenza della Scuola dell’Infanzia sono ammessi i bambini che compiono i tre, quattro, cinque anni entro dicembre .

Possono essere iscritti alla Scuola dell’Infanzia ‘secondo criteri di gradualità ed in forma di sperimentazione, le bambine ed i bambini che compiono i tre anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferi-mento’.

È possibile iscriversi in qualsiasi mese dell’anno e in qualsiasi anno chiedendo un appuntamento telefonico con il direttore della Scuola. Data la richiesta elevata vi sollecitiamo a prevedere l’iscri-zione almeno uno o due anni prima dell’ingresso di vostro figlio.

In caso di eccedenza di iscrizioni, si procede alla compilazio-ne di una lista d’attesa, rispettando l’ordine di età. L’alunno in lista d’attesa potrà essere accolto a scuola solo qualora si liberi un posto.

2. ACCOGLIENZA Per facilitare l’inserimento dei bambini iscritti al primo anno

di scuola, la frequenza avviene in forma graduale sia nell’arco della giornata, sia nel primo mese, prevedendo anche forme di orario ridotto. In alcuni casi molto particolari l’orario ridotto può protrarsi per alcuni mesi.

3. MENSA Nella Scuola è attivato un servizio mensa di buona qualità

con cucina interna e menù periodicamente controllato dall’ASL. Il pranzo viene consumato in sezione alla presenza di due insegnanti. Si garantisce una cucina per ogni necessità certificata e un servizio personalizzato e curato dal personale.

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4. VALUTAZIONE DEL POF

Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA è oggetto di valutazione conti-

nua da parte dei Docenti e trova nelle Commissioni costituite all’in-

terno del Collegio Docenti e del Consiglio di Istituito gli organi

competenti per una analisi e per la sua attualizzazione.

Per quanto non espressamente previsto nel presente documento,

vale il riferimento alle norme vigenti.

VALIDITA’

Il presente P.O.F. è stato approvato dal Collegio Docenti per la parte didattica in data 6 settembre 2011 e dal C.I.S. per la parte organizzativa in data 16 maggio 2011.

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le docenti della Scuola dell’Infanzia

sezione AZZURRA Antonia Ferrari Gloria Bronzi

sezione ROSSA Giuliana Calzavacca Stefania Bonissi

sezione GIALLA

Ilaria Bergamaschi Stefania Torchiani

le docenti della Sezione Primavera Elisa Fizzardi Serena Pellegrini Andrea Martinelli

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centro Educativo e Scuola Santa Paola Elisabetta Cerioli

via Milano 75 25034 Orzinuovi Brescia tel. 030-94.10.36 fax. 030-99.40.462 [email protected]

i responsabili

p. Michelangelo Moioli

Superiore generale

p. Antonio Consonni

Superiore locale, gestore della Scuola direttore Scuola Infanzia, Direttore Scuola Primaria e Preside Scuola Secondaria

Direttore della Scuola secondaria p. Danilo

collaboratore

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centro Educativo e Scuola santa Paola Elisabetta Cerioli

Sacra Famiglia / andreana

PANDA  a.s. 2011‐12