90
Via Blatta, 26/c - CHIVASSO Via Marconi, 9 - CHIVASSO Via S.Antonio, CHIVASSO Fr. CASTELROSSO Sede associata: Via Cav. A.Gaiato, 2/a CASALBORGONE Documentazione SGQ PIANI anno scolastico 2011/20102 PI 200 Via Blatta, 26/C 10034 CHIVASSO (TO) - Tel.: 011/9101205 Fax: 011/9171145 Indirizzo e-mail: [email protected] Indirizzo e-mail: [email protected] SITO: www.demetriocosola.altervista.org C.F.: 82504890011

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LA SCUOLA SI PRESENTA SCUOLA E TERRITORIO ANALISI AMBIENTALE

FINALITA' PRIMARIA: STAR BENE PREVENZIONE DISAGIO E ABBANDONO EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETA' ED AI DIRITTI UMANI INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI CONTINUITA' E ACCOGLIENZA PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA ORIENTAMENTO RECUPERO SOSTEGNO APPROFONDIMENTO VALUTAZIONE

LA RIFORMA E LA NUOVA PROGETTAZIONE DIDATTICA

CURRICOLI

OBIETTIVI EDUCATIVI

OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI

OBIETTIVI DISCIPLINARI ITALIANO STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE GEOGRAFIA LINGUA STRANIERA SCIENZE MATEMATICHE TECNOLOGIA MUSICA ARTE E IMMAGINE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE E ORA DI INSEGNAMENTO ALTERNATIVO

I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

PROGRAMMAZIONE PER PERCORSI INTERDISCIPLINARI LINGUE STRANIERE EDUCAZIONE AMBIENTALE EDUCAZIONE ALLA SALUTE EDUCAZIONE ALLA MUSICA EDUCAZIONE STRADALE EDUCAZIONE ALLA COMUNICAZIONE ED ALLE ARTI VISIVE EDUCAZIONE FISICA EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ DIARIO D’ISTITUTO GIORNALINO D'ISTITUTO

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446

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25

28 28

29

313135363637384041424344

45

4646484949505051515253

CONCORSI - MANIFESTAZIONI CULTURALIPROGETTI -MANIFESTAZIONI VARIEBORSE DI STUDIO "A. FORESTO"

AGGIORNAMENTO

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA

LE REGOLE

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53 54

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REGOLAMENTO D'ISTITUTO REGOLAMENTO MENSA PATTO ALUNNI-DOCENTI SANZIONI DISCIPLINARI REGOLAMENTO DOCENTI PIANO GITE 2011/2012

L'ORGANIZZAZIONE ORGANIGRAMMA FUNZIONIGRAMMA CONTRATTO INTEGRATIVO D'ISTITUTO

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596061626370

75 75

76 78

LA SCUOLA SI PRESENTA

SCUOLA E TERRITORIO

La Scuola Media Statale "Demetrio Cosola" di Chivasso assume l'attuale configurazione a seguito del dimensionamento previsto dal Piano Regionale in vigore dall’anno scolastico 2000/2001 e si compone di quattro sedi:Sede Centrale Via Blatta 26 Chivasso n. 17 classi (389 alunni)Succursale Via Marconi 9 Chivasso n. 15 classi (351 alunni)Succursale Via S.Antonio Castelrosso Chivasso n. 3 classi (76 alunni)Sede Associata Via Cav. A. Gaiato 6/a Casalborgone n. 6 classi (111 alunni)

STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DIDATTICAL’attività didattica è unitaria su tutte le sedi, mentre gli orari differiscono lievemente per esigenze locali. L’obiettivo primario è quello di assicurare a tutti gli alunni un’offerta formativa coerente con l’età, soddisfacente per le aspettative di alunni e famiglie e tale da garantire un orientamento efficace e una prosecuzione della formazione con buona possibilità di successo.E’ presente un servizio mensa, organizzato in toto dai Comuni di appartenenza, che garantisce il pasto dei rientri pomeridiani. Presso la Scuola di Casalborgone è in vigore, dall’anno scolastico 2006/07 l’Indirizzo Musicale. Classi prime, seconde e terze:

TEMPO NORMALE TEMPO PROLUNGATO

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Italiano / Storia / Geografia 9 ore 12 oreMatematica / Scienze 6 ore 7 oreInglese 3 ore 3 oreFrancese/Spagnolo 2 ore 2 oreEducazione Tecnologica 2 ora 2 oraEducazione Artistica 2 ore 2 oreEducazione Musicale 2 ore 2 oreEducazione Fisica 2 ore 2 ore

TOTALE 28 ORE 32 OREReligione 1 ora 1 oraMensa 2 ore 4 ore

E’ previsto per tutti gli alunni lo studio di una seconda lingua comunitaria (francese, spagnolo).Tutte le lingue hanno pari dignità e gli alunni sostengono l’esame orale relativo a tutte le discipline.

VIA BLATTA

VIA MARCONI

CASTELROSSO

CASALBORGONE

F S F S F S F SCLASSI

1^ 85 43 100 25 25 / 41 /CLASSI

2^ 99 46 70 47 27 / 37 /CLASSI

3^ 71 48 67 18 24 / 34 /

ORARIO DELLE LEZIONI

Plesso di via Blatta Tempo Normale (corsi A-B-P)

Lunedì, Mercoledì: ore 8,00 – 16,00 Martedì, Giovedì, Venerdì: ore 8,00 – 13,00

Tempo Prolungato: (corsi C-D-F) Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì: ore 8,00 – 16,00 Martedì: ore 8,00 – 13,00

Plesso di via MarconiTempo Normale (corsi E-L e classe 1Q)

Lunedì, Mercoledì: ore 8,00 – 16,00 Martedì, Giovedì, Venerdì: ore 8,00 – 13,00

Tempo Prolungato: (corsi H-I e classi 2G e 3G) Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì: ore 8,00 – 16,00 Martedì: ore 8,00 – 13,00

Plesso di CastelrossoTempo Prolungato:

Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì: ore 8,00 – 16,00 Martedì: ore 8,00 – 13,00

Plesso di CasalborgoneTempo Normale (corso N)

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Lunedì, Mercoledì: ore 8,10 – 16,10 Martedì, Giovedì, Venerdì: ore 8,10 – 12,50

Tempo Prolungato: (corso O) Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì: ore 8,10 – 16,10 Martedì: ore 8,10 – 12,50

Attività sportive opzionali per tutte le classiMartedì: ore 14.00 – 16.00 (Centro Scolastico Sportivo)

Attività opzionali a pagamento classi terzeMartedì : ore 14.00 – 16.00 Corso di Latino (via Blatta e via Marconi)Martedì : ore 14.00 – 16.00 Corso di approfondimento di Inglese KET (via Blatta)

Martedì : ore 14.00 – 16.00 Corso per il conseguimento del patentino per motocicli (via Blatta e via Marconi).

CALENDARIO SCOLASTICO

Il calendario regionale prevede la seguente scansione Inizio delle lezioni:

12 settembre 2011 Sospensione delle lezioni:

dal 31 ottobre 2011 al 1° novembre 2011 dall’ 8 dicembre 2011 all’11 dicembre 2011 dal 23 dicembre 2011 al 7 gennaio 2012 (vacanze di Natale) dal 17 febbraio 2012 al 21 febbraio 2012 (vacanze di Carnevale) dal 5 aprile 2012 al 10 aprile 2012 (vacanze di Pasqua) 25 aprile 2012 dal 31 aprile 2012 al 1° maggio 2012 Fine delle lezioni: 13 giugno 2012

Il I quadrimestre termina il 31 gennaio 2012 (104 giorni).Il II quadrimestre termina il 13 giugno 2012 (102 giorni)

ANALISI AMBIENTALE

La S.M.S. "DEMETRIO COSOLA" di Chivasso nasce nell’anno scolastico 2000/2001 conformemente a quanto indicato nel "Piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche" che prevede l’attribuzione, a decorrere dal 1° settembre 2000, della personalità giuridica e l’autonomia organizzativa e didattica all’istituzione scolastica costituita dai seguenti plessi: Chivasso – Via Blatta n. 26/c Chivasso – Via Marconi n. 9 Chivasso – Castelrosso Sede Associata – Casalborgone

La nuova struttura scolastica risulta pertanto costituita da due realtà presenti sul territorio da lunghissimo tempo ed individuabili essenzialmente nei due plessi principali rappresentati dalle ex scuole medie “D. Cosola” e “C. De Ferrari” nelle quali sono confluiti gli studenti rispettivamente delle zone SUD e NORD di Chivasso.L'accorpamento dei due Istituti, ognuno dei quali possedeva identità e caratteristiche ben definite, non è avvenuto senza difficoltà, dovute alla necessità di modificare abitudini e metodi di lavoro cristallizzati negli anni e di adeguarsi a nuovi sistemi. Il processo di "fusione", avvenuto rapidamente sulla carta, si è andato realizzando anche nella realtà del lavoro di tutti i giorni.La scuola avvertendo l'importanza di prendere in considerazione tutti i problemi riguardanti le varie forme del disagio, e non solo nel momento in cui esso si manifesta, si è da anni attivata nella direzione della prevenzione e dell'educazione, istituendo lo Sportello di ascolto, dove gli alunni sono liberi di esprimere le loro insicurezze e le loro preoccupazioni. La scuola, infatti, può e deve rappresentare, a tale riguardo, un punto di riferimento, un luogo in cui i ragazzi possono parlare dei propri problemi, per cercare una soluzione degli stessi o quanto meno per

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interpretarli in modo razionale, evitando di essere sopraffatti dalla sfiducia e dall’ansia. L’aiuto offerto, pertanto, non sfocerà mai in falsi pietismi o in autocommiserazione, ma costituirà l’occasione per costruire insieme un personale progetto di vita.Il Plesso scolastico di Via Blatta è sorto alla fine degli anni Sessanta in margine ad alcune abitazioni operaie in concomitanza con l’impianto dell’ex stabilimento LANCIA. Si è venuta a creare così, insieme alla scuola materna e alla scuola elementare, una struttura educativa comprendente tutto il corso della scuola dell’obbligo, che raccoglie prevalentemente l’utenza della zona a Nord della ferrovia e delle frazioni di Chivasso.Da qualche anno, vi affluiscono anche allievi provenienti da altre zone della città e da altri comuni limitrofi (Torrazza, Montanaro, Verolengo).Il plesso scolastico di via Marconi, esistente come scuola media fin dagli anni Cinquanta, sorge in prossimità del centro storico, accanto alla antica scuola elementare con la quale costituisce l'altro "polo" di istruzione dell'obbligo. Qui confluiscono prevalentemente allievi provenienti dalla zona centrale della città, dalla periferia orientale e da alcuni comuni collinari (Castagneto Po, San Sebastiano).Negli ultimi anni, in entrambi i plessi, si è registrato l’inserimento di numerosi allievi extracomunitari (provenienti da Albania, Bolivia, Bosnia, Camerun, Congo, Ghana, Marocco, Cina, Romania, Perù, Tunisia), che hanno posto in modo reale il problema dell’integrazione di ragazzi di altra cultura, altra lingua ed altra religione.In entrambi i plessi vi sono situazioni molto diversificate: accanto a ragazzi provenienti da famiglie agiate, che possono offrire ai ragazzi strumenti e motivazioni, esistono realtà problematiche, dove la deprivazione culturale e/o economica ha come conseguenza difficoltà di inserimento e di successo scolastico.In questi ultimi anni, inoltre, sono aumentati i problemi legati a situazioni familiari non serene: in tutte le classi esistono casi di genitori separati, con relativi problemi di tipo socio-affettivo nei ragazzi, a cui spesso vengono a mancare punti di riferimento sicuri.Altri due nuclei scolastici di minori dimensioni sono costituiti dalle sezioni di Castelrosso e Casalborgone che, essendo costituite da realtà abitative abbastanza periferiche, presentano un’identità propria sul piano sociale ed abitativo; tuttavia, pur nella diversità della loro ubicazione geografica e nella peculiarità della loro fisionomia, si sono uniformate al modello didattico prescelto dal POF e riferito ai due plessi principali.

FINALITÀ PRIMARIA: STAR BENE

Il D.M. del 9 febbraio 1979 delineava per la scuola nuove linee programmatiche che ponevano al centro dell'attività didattica ed educativa la formazione dei ragazzi nella globalità del loro essere persone. Veniva riconosciuto alla scuola il ruolo primario che essa deve svolgere nella società, impegnandosi nella promozione di strategie e di percorsi educativi e didattici atti a favorire la crescita fisica e umana di ciascun allievo, nel rispetto delle singole peculiarità, sostenendo i soggetti più fragili che necessitano di maggiori supporti, con un'azione comune scuola-famiglia. La Scuola Media Statale Cosola, ha fatto sue queste linee, ponendo, da oltre un decennio, al centro della propria programmazione e delle strategie educative la centralità dell'alunno nel suo processo di formazione, favorendone lo star bene e lo sviluppo della personalità, che si esplicita in tutte le diverse direzioni: con se stesso, con gli altri coetanei, con gli adulti nel suo ambiente e nella società garantendo così una buona qualità della vita scolastica e rimuovendo tutti quegli ostacoli che impediscono un reale diritto allo studio.Ogni ragazzo trova il suo spazio per la realizzazione di sé: ognuno è conosciuto per nome, per le sue esigenze e caratteristiche individuali.

Il regolamento di istituto tiene conto anche delle esigenze espresse dai ragazzi. La normativa presenta prescrizioni minime allo scopo di far maturare in ciascuno un comportamento via via più responsabile e quindi più autonomo, nella consapevolezza che ogni comunità deve darsi delle regole, che i suoi membri poi devono impegnarsi a rispettare per una corretta convivenza.La centralità del ragazzo nella scuola in genere e nella programmazione educativa diventa effettiva se realizza di fatto “lo star bene”. A tal fine si ritiene importante riscoprire e rivitalizzare quei valori fondamentali su cui si basa per tradizione la nostra cultura, proponendoli a tutti in modo articolato perché ne facciano dei sicuri punti di riferimento per la propria crescita, affinché sviluppino attitudini e capacità.

PREVENZIONE DISAGIO E ABBANDONO

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Come obiettivo prioritario della programmazione didattica la Scuola Cosola si propone di creare le condizioni affinché ogni alunno trovi all’interno della propria classe le condizioni favorevoli al pieno sviluppo delle proprie potenzialità: affettive, sociali, relazionali e cognitive, unitamente agli stimoli culturali necessari all’acquisizione di una preparazione culturale adeguata.A tal fine i docenti mettono in atto le strategie che riterranno più idonee alla realtà dell’individuo considerata all’interno del gruppo classe.Attività privilegiate sono i giochi di ruolo, l’affidamento di semplici incarichi di responsabilità all’interno dell’organizzazione di classe, la conduzione di piccoli gruppi di lavoro durante i quali emergono anche le attitudini specifiche.È cura dei docenti creare all’interno della classe le condizioni affinché si realizzi un clima di tolleranza ed accettazione della diversità, intesa sia come slancio verso una società multietnica sia nei confronti dei compagni in situazione di handicap o di svantaggio sociale.L’istituto non annovera casi di abbandono scolastico e limita la ripetenza scolastica ai casi per i quali la permanenza ulteriore nella scuola media può effettivamente favorire la maturazione ed il raggiungimento degli obiettivi minimi.Nella scuola sono stati attuati progetti rivolti alle fasce deboli, mirati sul disagio e sul recupero (“So-stare… a scuola” e “Crescere insieme ad-agio”). Da quest’anno si lavora al progetto “Miglioriamo il clima a scuola…” con analoghe finalità. La difficoltà deriva da una continua diminuizione delle risorse a disposizione della scuola mentre le problematiche portate dagli alunni sono sempre più gravi e pressanti.

EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ ED AI DIRITTI UMANI

Dopo la famiglia, la scuola è il centro più importante per preparare i giovani ad un corretto rapporto con la società; essa si impegna a far acquisire la conoscenza della realtà sociale e a fornire gli strumenti per interagire.Il presupposto pedagogico è pertanto quello che la scuola non sia semplicemente veicolo di nozioni, quanto piuttosto centro di educazione al dialogo e al confronto per l’adolescente che dovrà farsi «persona», cioè individuo libero e capace di esercitare diritti propri.L’enorme importanza del tema dei diritti dell’uomo dipende dalla stretta connessione con due dei problemi fondamentali del nostro tempo: la democrazia e la pace.Diritti dell’uomo, democrazia e pace sono i tre momenti necessari affinché si realizzi la partecipazione del singolo alla vita della comunità.Gli allievi sono condotti alla presa di coscienza di queste problematiche, attraverso un percorso educativo nel corso del quale affrontano i temi della respon sabilità, dell’amicizia, dell’accoglienza, della solidarietà e del valore della persona. Nell’arco del triennio il percorso si articolerà sviluppando gradualmente i seguenti ambiti: Rispetto delle regole

a) nella classeb) nella scuolac) nella società

Rispetto della persona (coetanei e adulti)a) delle opinionib) dell’integrità fisicac) della proprietà (materiale dei compagni, arredi e sussidi della scuola)d) della cultura altrui

Conoscenza delle problematiche socio-culturali del mondo esternoa) accoglienza dei compagni, specie se di diversa culturab) solidarietà nei confronti di chi ha difficoltà (ad apprendere, all’autocontrollo, ad affrontare

economicamente le attività extrascolastiche proposte…)c) riflessione/dibattito sulle problematiche contemporanee utilizzando gli input forniti

dall’attualità attraverso i mass media.d) volontariato

Nell’arco del triennio particolare attenzione viene data al concetto di solidarietà come dovere civile, che la stessa Costituzione, nell’art. 2, ci invita a mettere in pratica come conquista dell’umanità e segno della sua evoluzione culturale e spirituale.A tale riguardo trovano spazio quei percorsi che guidano i ragazzi a riflettere su ciò che si intende per solidarietà, al di là del rispetto della vita, della dignità degli altri, delle leggi della collettività. La solidarietà si configura allora come il rifiuto, nel comportamento quotidiano, di ogni forma di discriminazione, come la volontà di prestare attenzione concreta ai compagni di scuola oggi, alle persone domani, in difficoltà o in stato di sofferenza.

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Su questa base sono molti gli individui, soprattutto i giovani, che per solidarietà intendono qualcosa di più e traducono questo loro modo di pensare impegnandosi con abnegazione in tutte quelle attività cui lo Stato non è in grado di dare risposte.Oggi, anche nel nostro Paese, quello che era nato come un fenomeno di emergenza, va trasformandosi sempre di più in un intervento continuativo e organico nel tempo: il Volontariato. Numerose sono le associazioni, che non hanno fini di lucro, impegnate nell’assistenza dei disabili, dei malati, degli anziani e nella lotta alla tossicodipendenza. Gruppi di volontari si dedicano ai problemi dell’emarginazione e dell’immigrazione, altri sono specializzati nel campo della protezione civile e intervengono in caso di calamità naturali. Vi sono infine le organizzazioni internazionali (ONG) che operano nei luoghi provati da guerre, rivoluzioni o tragici eventi naturali.Si ritiene corretto illustrare agli alunni quali siano i principali gruppi che fanno volontariato sul territorio, a livello nazionale e internazionale, chiarendo anche gli obiettivi per cui lavorano.A titolo esemplificativo si potranno citare:

Naso Rosso solidarietà Myanmar e sollievo reparti pediatrici-H Gruppo Abele pro immigrati, carcerati, emarginati, tossicodipendenti A.b.i.o. associazione per i bambini in ospedale Telefono Azzurro assistenza bambini in difficoltà Telefono Rosa assistenza bambine e donne in difficoltà Lega del Filo d’oro assistenza bambini sordo-cieco-muti Protezione Civile soccorso calamità, emergenze C.R.I. soccorso malati, calamità, guerre Amnesty International soccorso ai perseguitati politici Mani Tese assistenza socio-sanitaria e progetti di sviluppo Emergency assistenza alle vittime dei conflitti armati Med. S. frontières soccorso popolazioni vittime della guerra.

INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Per l’anno scolastico 2011/2012 nella scuola vi sono 23 allievi diversamente abili cosi suddivisi: 12 nelle classi prime;10 nelle classi seconde; 3 nelle classi terze.I docenti di sostegno in servizio sono 13, di cui 5 di ruolo.Il monte ore assegnato all’intero istituto è pari a 216 ore.I referenti medici che seguono gli alunni diversamente abili fanno capo all’équipe di NPI dell’ASL TO4 di Chivasso.Nella scuola è operativo un gruppo HC composto dal D.S., dai docenti di sostegno, da alcuni docenti referenti di classe e dalle insegnanti Funzioni Strumentali “Servizio agli alunni”.In collaborazione con gli Enti Locali (Comune di Chivasso – Ufficio Istruzione e Provincia di Torino) la scuola si avvale dell’apporto di educatori esterni della Cooperativa “Eurotrend” di Biella, per un totale di 65 ore. Gli interventi sono mirati a rafforzare l’autonomia, la cura di sé e l’orientamento. Tali educatori partecipano alle riunioni di interéquipe.Le finalità generali individuate dal gruppo HC sono:

- favorire l’integrazione dell’alunno disabile all’interno della classe e della scuola, tenendo presente gli specifici bisogni e le necessità manifestate con i coetanei, con il corpo docenti e il personale ATA.

- Consentire all’alunno disabile una maggior partecipazione all’attività didattica della classe, aumentandone il coinvolgimento, il grado di autostima e la motivazione.

L'inserimento degli alunni diversamente abili costituisce per questa scuola l'impegno a curare: modalità di accoglienza / inserimento / integrazione

autonomia educativa socializzazione

programmazione integrazione nella realtà

didattica

predisposizione di strutture

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rapporti con ASL ed Enti localiPer conseguire l'obiettivo dello sviluppo delle potenzialità dell'alunno nell'apprendimento,

nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione sono attivati i gruppi hc previsti dalla legge 104; si agisce in continuità con le scuole elementari e in collaborazione con i servizi sanitari e

assistenziali; si attua quando è possibile un progetto continuità ai sensi della CM 1/88.Particolare attenzione viene attribuita alle famiglie degli alunni in situazione di handicap, nella ferma convinzione che, se è sempre importante la continua e profonda collaborazione nel processo formativo, in questi casi la stessa diventa indispensabile: per una più completa conoscenza dell'alunno, della sua storia, delle sue difficoltà; per dare ai genitori tutte le informazioni sull'attività scolastica che il loro figlio segue e per

tranquillizzarli sulla regolarità del suo processo di crescita e di integrazione; per riuscire a ottenere grazie alla collaborazione scuola - famiglia, da ASL ed Enti Locali,

tutto quanto serve all'alunno, sia per agevolare la frequenza sia per la sua partecipazione ad attività extrascolastiche.

Per ogni alunno si attuano nel corso di ogni anno scolastico almeno due incontri collegiali con: il referente medico l’assistente sociale i referenti dell’Educativa territoriale, ove designati il personale scolastico: l’insegnante di sostegno e un docente curricolare referente del

caso.Tali incontri hanno lo scopo di:1. fare il punto della situazione2. definire la tipologia dei problemi su cui impostare l’intervento educativo3. programmare le attività didattiche4. elaborare il PEI e il PDF

Per il percorso formativo degli alunni diversamente abili la scuola programma i seguenti interventi: attività didattica con il docente incaricato del sostegno attività didattica guidata dal docente con il supporto del piccolo gruppo partecipazione al laboratorio di psicomotricità inserimento, ove possibile, in gruppi sportivi partecipazione, ove possibile, ad attività opzionali uscite guidate sul territorio attività di coordinamento, fra i diversi ordini di scuola, per l’inserimento nelle superiori incontri con il docente cui l’alunno sarà affidato per l’anno scolastico successivo.

CONTINUITA' E ACCOGLIENZA

Un ruolo importante, quanto a motivazione, svolge l’attività di accoglienza e di conoscenza delle prime settimane di scuola in cui vengono proposti giochi didattici e di conoscenza che, oltre a rasserenare i momenti di ansia iniziale, servono all’insegnante per stabilire con i discenti un rapporto amichevole, ma autorevole, nel quale gli alunni si sentano accolti, accettati e guidati sia nei comportamenti sia nell’apprendimento.Il passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di I grado è, talvolta, motivo di ansia per ragazzi e genitori.Gli interventi dei primi giorni di scuola sono per questo improntati all’ascolto, alla valorizzazione di quanto si è fatto e raggiunto nella scuola precedente, alla programmazione del da farsi.I colloqui con i genitori e con i maestri della scuola elementare contribuiscono alla conoscenza reciproca, all’eliminazione del divario tra i due ordini di scuola, al procedere con continuità rispetto a quanto è già stato fatto nella scuola precedente.Il Collegio attribuisce fondamentale importanza, nell'ottica della continuità tra i due ordini di scuola, alla creazione di momenti di accoglienza per i futuri alunni e le loro famiglie, con la nuova struttura scolastica e il corpo docente che li accoglierà e li seguirà nel successivo percorso formativo.Le giornate dedicate all'accoglienza perseguono, quindi, lo scopo di creare situazioni di socializzazione tra genitori e bambini delle quinte elementari con gli insegnanti, i genitori e gli

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allievi che stanno per completare il loro primo anno di scuola media e che diventano punto di riferimento per i nuovi compagni. Si prevedono inoltre momenti di condivisione tra docenti dei 2 ordini di scuola (programmazione di settembre e formazione classi a giugno).La condivisione tra tutte le componenti scolastiche di una esperienza gratificante, come una festa, crea le premesse per un inserimento più sereno e positivo dei futuri allievi.Il giornalino della scuola costituisce, spesso un anno prima dell'inserimento, il filo conduttore di informazioni "serie" e scherzose che tende a far sviluppare già da subito il senso di appartenenza.Si effettuano già da alcuni anni laboratori-ponte con le classi quinte delle scuole elementari del bacino di utenza, su argomenti interessanti per gli alunni che, venendo nella scuola media e utilizzandone i laboratori, la conoscono, sviluppano i loro interessi, cominciano ad inserirsi. Parallelamente si realizzano anche lezioni-ponte con gli stessi alunni, grazie alla disponibilità di alcuni docenti che vanno a conoscere i ragazzi nella loro scuola.Sono in atto iniziative di continuità con le scuole elementari locali anche negli incontri fra docenti. Tale attività di raccordo, da tempo avviata, tra i docenti del nostro istituto e gli insegnanti delle scuole elementari, costituisce per tutti un percorso di riflessione comune e una preziosa occasione di scambio sulle esperienze maturate.

PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

PREMESSA

Per promuovere la piena integrazione dei ragazzi nel più vasto contesto sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi pari opportunità con il rispetto delle differenze, la scuola ha bisogno anche delle risorse del territorio, della collaborazione con i servizi, con le associazioni, con i luoghi di aggregazione, con le biblioteche, con le amministrazioni locali e, in primo luogo con i centri territoriali permanenti, per costruire una rete di intervento che rimuova gli ostacoli e favorisca una cultura dell'accoglienza e dello scambio culturale.L'accoglienza è intesa come un percorso che va dal primo all'ultimo giorno di scuola e che tiene conto delle storie personali e delle competenze acquisite, predisponendo percorsi di facilitazione all'inserimento, all'integrazione e all'adattamento personalizzato dei programmi d'insegnamento.Il Protocollo d’Accoglienza è un documento che, deliberato dal Collegio ed inserito nel P.O.F., predispone e organizza le procedure che l’Istituto intende mettere in atto riguardo l’iscrizione e l’inserimento di alunni stranieri.

La presenza di alunni stranieri nel nostro Istituto è un fenomeno abbastanza recente ma in continua crescita, dovuto all'aumento di famiglie immigrate che si stabiliscono nella zona.L'integrazione di questi alunni è quindi un obiettivo prioritario che comprende tre momenti fondamentali: l'accoglienza, l'intervento linguistico ed una specifica attenzione alla dimensione interculturale all'interno delle varie discipline; il tutto nella prospettiva di una continuità didattica fra i tre ordini di scuola.Nell'ottica dell'educazione interculturale si considerano le diverse culture di cui sono portatori gli alunni stranieri come risorse positive per i processi di crescita della società e delle persone, in una prospettiva di reciproco arricchimento. L'alunno straniero non deve essere quindi vissuto come un problema da delegare a qualche “figura specifica” ma deve essere accolto come una risorsa e come stimolo per un modo diverso di fare scuola.

FINALITÁ favorire l'integrazione sociale degli alunni stranieri attraverso attività mirate fornire all'alunno gli strumenti linguistici per poter comunicare favorire l'apprendimento delle varie discipline scolastiche aiutare i ragazzi a sviluppare conoscenze, atteggiamenti e abilità importanti per vivere

in una società multietnica e multiculturale favorire la creazione nelle classi di un clima aperto e positivo promuovere la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi

dell’accoglienza e dell’educazione interculturale (secondaria di primo grado e centro territoriale permanente).

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OBIETTIVI realizzare l'accoglienza secondo criteri individuati attuare percorsi sistematici di apprendimento dell'italiano L2 facilitare lo sviluppo di abilità linguistiche più astratte che permettano l'accesso agli

apprendimenti disciplinari adeguare le programmazioni alle abilità raggiunte dagli stranieri valorizzare la lingua e la cultura di origine incoraggiare i momenti di socializzazione tra i ragazzi stranieri e i compagni italiani

MODALITÁ ORGANIZZATIVEL'intervento si articola in tre momenti:

A attività di preinserimento e inserimentoB attività di alfabetizzazione e supportoC attività a carattere interculturale

ISCRIZIONEL’iscrizione è il primo passo del percorso di accoglienza dell’alunno straniero e della sua famiglia.Un addetto di segreteria è incaricato a ricevere le iscrizioni degli alunni. Al momento dell'iscrizione è vincolante la presenza di un genitore dell'alunno o di un suo tutore per:

raccogliere i dati personali e documenti scolastici raccogliere documenti e/o autocertificazioni relativi alla precedente scolarità acquisire l'opzione di avvalersi o no dell'insegnamento della religione cattolica fornire il libretto scolastico per le giustificazioni, ritardi e assenze e il regolamento di

istituto fornire ai genitori modulistica bilingue per facilitare la comunicazione con i docenti fissare un incontro tra la famiglia e i docenti della scuola interessata, se necessario alla

presenza di un mediatore linguistico

L’INSERIMENTO NELLA CLASSE

Fra l’atto formale dell’iscrizione e l’effettivo inserimento in classe intercorrerà un lasso di tempo sufficiente per permettere di curare l’inserimento stesso (scambio di informazioni, intervento dei docenti del CTP, preparazione della classe, ....).

ACCOGLIENZAUna volta effettuata l'iscrizione il Dirigente Scolastico consulta il docente coordinatore della classe di riferimento per età dell’alunno. La segreteria richiede una copia dei documenti scolastici del paese d'origine.I docenti dovranno:

fare un colloquio con la famiglia o il tutore dell'alunno fare un colloquio ed eventualmente un test d’ingresso all’alunno per rilevare le

competenze linguistiche in italiano (in occasione del quale il docente presenta la scuola e i suoi spazi all’alunno) e in altre discipline

dare ulteriori informazioni su: regolamento e funzionamento dell'Istituto (con eventuale traduzione anche mediante il

supporto degli alunni del CTP) uso del diario modalità dei colloqui con i docenti modalità per richiedere un contributo per gite scolastiche e viaggi di istruzione redigere e predisporre una cartelletta contenente tutte le informazioni ottenute

(certificazione della scolarità pregressa, scheda della biografia linguistica, ecc.) organizzare gli interventi ritenuti indispensabili per l’insegnamento dell’italiano come L2

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(testi, strumenti, materiali didattici, …..)

CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE ALLA CLASSEIn base a quanto previsto dall’art. 45 del DPR 31/8/99 n. 349, gli alunni stranieri devono essere inseriti nella classe corrispondente all’età anagrafica in quanto l’inserimento in classi inferiori a causa dell’insufficiente padronanza linguistica risulterebbe penalizzante e ostacolerebbe il processo di socializzazione e integrazione.Pertanto

Se all’inizio dell’anno, l’alunno presenta una corrispondenza fra età e classe, comprovata da documentazione scolastica,l’inserimento avviene nella classe successiva (C.M.301/89: “L’iscrizione deve avvenire nella classe successiva a quella frequentata con esito positivo nel paese di provenienza”)

L’iscrizione in una classe diversa (immediatamente precedente o successiva) avverrà tenendo conto:

1. dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno2. dell’accertamento di competenze, abilità, e livelli di preparazione dell’alunno3. del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza4. del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno

La scelta della classe avverrà invece sulla base dei seguenti criteri: Il numero degli allievi per classe: per cui verrà inserito in quella meno numerosa la presenza di altri stranieri evitando di concentrare gli allievi stranieri in un’unica

classe. Ciò sia per dare a tutte le classi l’opportunità di conoscere e imparare ad interagire con diverse culture, sia per facilitare l’integrazione con il gruppo classe.

la presenza di altre situazioni problematiche: per distribuire equamente fra tutti i consigli di classe il compito delle programmazioni individualizzate

COMPITI DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE dove viene inserito l’alunno straniero:La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione.Ogni docente ha il compito di:

favorire l’inserimento dell’alunno straniero nella classe informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa, dedicando del tempo ad attività di benvenuto e conoscenza, individuando un alunno particolarmente adatto a svolgere la funzione di tutor (compagno di viaggio) dell’alunno straniero

predisporre schede di rilevazione della competenza linguistica ed eventualmente di altre abilità

promuovere l’attuazione di eventuali laboratori linguistici, individuando risorse interne e/o esterne e spazi adeguati e facilitando, dove necessario, il coordinamento tra gli insegnanti che fanno alfabetizzazione.

favorire e facilitare il rapporto con la famiglia rilevare i bisogni specifici di apprendimento individuare ed applicare percorsi differenziati programmare il lavoro con gli insegnanti che seguono l’alunno straniero informare l’alunno e la famiglia del percorso predisposto per lui dalla scuola valorizzare l'altra cultura

CRITERI DI INTERVENTO

Per gruppi Omogenei per livello di conoscenze linguistiche, stabilite tramite colloquio o test

d’ingresso (i ragazzi potranno essere eterogenei per età, classe di inserimento e provenienza linguistica)

Linguaggi disciplinari L’intervento di supporto linguistico mira all’apprendimento della lingua italiana con

graduale approccio ai linguaggi disciplinari. Dall’esperienza si evince che l’approccio ai

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linguaggi specifici può avvenire tra il secondo e il terzo anno di permanenza in Italia. Ciò dipende dalla provenienza linguistica e dal ritmo di apprendimento dell’allievo

LINEE GUIDA SULLA VALUTAZIONE

Gli alunni seguono un percorso individuale che fa parte della programmazione di classe e devono essere valutati nelle diverse discipline. Il Consiglio di Classe deve individuare una programmazione individualizzata che comprenda percorsi, obiettivi e strumenti e verificarne periodicamente i risultati.A tal fine è opportuno ricordare che una valida metodologia didattica presuppone l’utilizzo di diversi linguaggi e di approcci attivi e operativi che accompagnino l’uso delle parole.La valutazione prenderà in considerazione:

la capacità di comprendere e di comunicare in modo chiaro e comprensibile nell’ambito scolastico ed extrascolastico attraverso l’uso di un lessico di base

i risultati conseguiti nel percorso didattico realizzato la motivazione, l’impegno e il percorso dell’alunno

ORGANIZZAZIONE

Le attività di insegnamento dell’italiano L2 e di eventuale supporto disciplinare saranno organizzate in base alle risorse disponibili nella scuola o risorse esterne

Risorse finanziarie per attivare percorsi didattici:- fondo dell’Istituzione scolastica- fondo ministeriale per il diritto allo studio- fondi comunali per il diritto allo studio.

ORIENTAMENTO

L'orientamento professionale e scolastico (conformemente a quanto previsto dalla L. n.144 art.68 del 17/3/99) è una delle finalità della Scuola Media, obiettivo prioritario al raggiungimento del quale concorrono tutti i docenti del Consiglio di Classe, all'interno delle loro discipline, mettendone in rilievo la valenza orientativa, e nelle attività interdisciplinari.

Nel corso del triennio si segue un percorso formativo attraverso cui:a) si approfondisce la conoscenza di sé con la riflessione sulle proprie caratteristiche,

sull'interesse per le attività didattiche e sull'impegno, con la definizione del proprio progetto di vita;

b) si fanno emergere attitudini e interessi;c) si approfondisce la conoscenza delle tradizioni familiari.

I Consigli di Classe, in particolare nell’ambito di discipline quali Cittadinanza e Costituzione e l’Educazione Tecnologica, sviluppano unità didattiche per la conoscenza del mondo del lavoro nei suoi vari settori e livelli, riflettendo sulle richieste del mercato, sulle caratteristiche di ogni lavoro e dell’indirizzo di studi che vi sta a monte.Nel mese di ottobre, elaborano il PIANO ORIENTAMENTO strutturandolo come segue:

1. AUTOVALUTAZIONE “Come sono”: analisi di sé, indagine della personalità2. INFORMAZIONE “Cosa potrei fare”: possibilità di studio/di lavoro3. PROGETTUALITÀ “Cosa farò”: scelta del percorso individuale.

Il Percorso Didattico Orientativo, mirato alla valorizzazione delle risorse individuali, alla costruzione di un’immagine positiva di sé e alla capacità di operare scelte responsabili e coerenti, rispetterà i seguenti criteri:CLASSI OBIETTIVI ATTIVITA’ (schede, cartelloni, dibattiti, interviste…)

I Conoscersi Conoscere la propria

famiglia /le tradizioni

Le mie qualità I miei difetti I miei interessi

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Autovalutarsi Relazionarsi

Che tipo sono con gli altri Intervista fra compagni di classe Star bene a scuola

II Valutare interessi, attitudini extrascolastici

Raccogliere informazioni

Imparare a scegliere

Star bene a scuola Organizzazione e motivazione allo studio Interessi extrascolastici Analisi dei diversi indirizzi di studio Interviste a studenti di scuole superiori (ex

compagni) Analisi delle diverse professioni Cartelloni, raccolta dati: mondo della scuola/m. del

lavoroIII Conoscere i percorsi

scolastici superiori Conoscere i settori del

mondo del lavoro Conoscere il territorio Imparare a fare

progetti

Presentare i propri punti di forza/di debolezza Valutare gli impegni dei diversi indirizzi di studio Valutarsi in relazione alle discipline preferite Valutarsi in relazione alle attitudini operative, agli

interessi emersi Conoscere le richieste del mercato Conoscere le peculiarità del territorio Conoscere i servizi pubblici che si occupano

dell’impiego e della formazione Presentare il proprio curricolo Compilare una domanda di iscrizione a un

corso/istituto,utilizzando anche le tecnologie informatiche

Ogni alunno sarà guidato a tenere un quaderno/dossier ove raccogliere il materiale del triennio, valutabile anche in sede d’esame.Per gli alunni delle classi terze restano inoltre aperte tutte le opportunità offerte dal territorio, che i Consigli di Classe valuteranno in coerenza con la programmazione elaborata.

Le proposte per l’anno in corso sono in via di definizione:

Nell’arco del triennio gli alunni possono fruire di diversi interventi, tenuti da referenti esterni e dai docenti del Consiglio di Classe in base al proprio ambito disciplinare.

Alla fine di tutti gli interventi i ragazzi avranno acquisito informazioni utili per operare una scelta consapevole ed adeguata alle proprie caratteristiche.

La scuola e il CPI (Centro Per l’Impiego), organizzano in collaborazione il "Salone dell'Orientamento" (che quest'anno si terrà presso Palazzo Einaudi sabato 3 dicembre 2011), durante il quale le famiglie degli alunni possono incontrare docenti degli Istituti superiori del Distretto per conoscerne l'offerta formativa.In quella stessa occasione, i Consigli di Classe consegnano e illustrano ai genitori il Consiglio Orientativo, che tiene conto di tutti gli elementi emersi nel corso del lavoro triennale, dal momento che in tutte le attività si è avuta cura di rendere espliciti gli elementi “orientanti”.Poiché l’effettiva scelta dei genitori non sempre coincide con il consiglio della scuola, si è deciso di monitorare in apposita scheda il Consiglio Orientativo, l’effettiva scelta in fase di iscrizione e l’eventuale modifica in sede di conferma.Per avere una visione più precisa della validità dell'attività svolta nell'arco della scuola media, si terranno sotto controllo i risultati ottenuti dagli allievi nel primo anno degli istituti superiori. Particolare attenzione è dedicata all'inserimento nella scuola superiore degli allievi diversamente abili. Incontri periodici, che vedono la partecipazione di docenti e capi d'istituto dei diversi ordini di scuola, valutano i percorsi considerati più idonei per la prosecuzione degli studi di ogni alunno.

RECUPERO - SOSTEGNO - APPROFONDIMENTO

Nell’accogliere i ragazzi provenienti dal ciclo elementare tutti i docenti hanno cura di individuare, attraverso un’attenta analisi della situazione di partenza e delle caratteristiche comportamentali ed affettive di ognuno, gli alunni che maggiormente necessitano di interventi

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di recupero, sostegno ed approfondimento. I Consigli di Classe, nel fare proprie le linee generali di intervento comuni a tutta la scuola, le rendono operative, elaborando strategie didattiche adeguate e rispondenti il più possibile alle esigenze cognitive, affettive e comportamentali di tutti e di ciascuno.

RECUPERO

Le attività di recupero promosse dai docenti saranno rivolte a potenziare e/o consolidare oltre che la sfera cognitiva, ma anche quella socio-affettiva e della motivazione, nell’intento di coinvolgere tutti gli aspetti che concorrono allo sviluppo armonico della persona. A tal fine verranno proposti Percorsi interdisciplinari su temi e/o approfondimenti attinenti alle programmazioni didattico-disciplinari dei vari ordini di classe ritenuti particolarmente significativi o motivanti per gli alunni.

A tali attività verranno affiancati percorsi triennali mirati sia al recupero delle abilità di base (leggere, scrivere, calcolare), sia rivolti alla comprensione del testo, alla realizzazione guidata e autonoma di semplici produzioni scritte, all’espressione grafica, musicale, gestuale e relazionale.Saranno pertanto attuati:(all’interno delle ore curriculari)a) interventi didattici brevi rivolti a recuperare apprendimenti che, per motivi diversi (assenze,

mancanza del materiale di lavoro, difficoltà di attenzione e/o di comprensione) non sono avvenuti;

b) percorsi a medio e/o lungo termine volti a recuperare carenze nelle competenze e/o nelle abilità;

(al di fuori delle ore curriculari per i quali è necessario un finanziamento esterno) Nell’impostazione dei percorsi di recupero si distingueranno tre fasi fondamentali: Rilevazione delle carenze e scelta degli obiettivi (individuare i “punti deboli” degli alunni

tramite test d’ingresso, schede di verifica e osservazione diretta, nel primo mese di scuola). Recupero motivazionale e delle abilità trasversali

1. La motivazione dell’alunno è “il terreno auspicabile” su cui intervenire, costruendo una relazione forte e positiva.

2. Sarà opportuno verificare se al recupero di abilità specifiche fanno da ostacolo carenze nelle abilità trasversali, quali la forza di volontà, un efficace uso delle tecniche di memorizzazione, la capacità di stare attenti, di concentrarsi, di autocontrollarsi, di avere metodo di lavoro.

Recupero delle competenze e delle abilità 1. Individuazione degli obiettivi da raggiungere (per gruppi di alunni segnalati dal Consiglio

di Classe e distinti classe per classe).2. Programmazione dei percorsi (sviluppata con modalità tali da rendere il più possibile

partecipi gli alunni coinvolti).3. Attuazione delle ipotesi programmate (a partire da un primo obiettivo individuato come

prioritario).4. Svolgimento di prove di verifica (per il controllo delle acquisizioni).5. Gratificazione dell’alunno (valorizzazione dei miglioramenti ottenuti)

Modalità Recupero disciplinare attuato dal docente nell’ambito della propria materia di

insegnamento, con interventi individuali o lavori in piccoli gruppi. Recupero motivazionale e/o disciplinare attuato all’interno dei percorsi previsti da progetti

di varia natura, in cui l’alunno è stimolato a produrre personalmente materiali di lavoro. Recupero attuato in eventuali ore di compresenza con modalità diverse, a discrezione dei

docenti e in base all’identità del gruppo classe: Lavori per gruppi separati Lavoro a coppie Lavoro di gruppo Lavori individuali guidati dal docente Lavori in piccolo gruppo supportato da alunni “più bravi” Ausilio del mezzo informatico per attività predisposte, individuali e/o a coppie.

I percorsi seguono sempre una logica graduata anno per anno, sono monitorati dal Consiglio di Classe e dai docenti direttamente impegnati nel recupero. Dei progressi o degli eventuali

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problemi e delle attività svolte, i docenti cureranno la relativa registrazione nei seguenti documenti:1. Verbale del Consiglio di Classe2. Registro personale3. Piano di lavoro

TIPOLOGIA dei PERCORSI di RECUPEROCLASSE I

Uso corretto del vocabolario (seriazione alfabetica, ricerca dei lemmi, significato delle abbreviazioni/legenda, sinonimi e contrari, ricerca dell’errore).

Orientamento nello spazio (punti cardinali, carte geografiche, coordinate geogr., riduzione in scala, reticolato geogr., simboli e colori, lettura e costruzione di semplici grafici, concetto di distanza).

Orientamento nel tempo (saper collocare i principali avvenimenti studiati lungo la linea del tempo)

Uso corretto del libro di testo (lettura di immagini, didascalie, documenti; uso dell’indice, dei capitoli, dei paragrafi).

Comprensione del testo (individuare le parole sconosciute; cogliere il senso globale in un messaggio, anche in linguaggi settoriali - TV, pubblicità, sport – e in linguaggi non verbali – arte figurativa, fotografia, musica -; riordinare le sequenze).

Sviluppo graduale della capacità di attenzione (breve-medio termine). Sviluppo graduale della capacità di lettura (lettura corretta e consapevole). Sviluppo graduale della capacità di scrittura (composizione corretta di testi di breve e

media lunghezza). Sviluppo graduale della capacità di calcolo (conoscere il concetto di numero intero, di

potenza, di frazione, saper svolgere espressioni nell’insieme N e Q; saper eseguire le quattro operazioni con numeri interi; saper eseguire semplici equivalenze nel sistema metrico decimale).

Consolidamento/potenziamento del metodo di studio (gestione dei tempi di studio; riconoscimento delle informazioni fondamentali).

CLASSE II

Uso corretto del vocabolario (ricerca del/dei significati; rielaborazione della definizione). Orientamento nello spazio (lettura e uso ragionato delle carte, calcolo di distanze, lettura di

simboli più complessi, costruzione di grafici più complessi). Orientamento nel tempo (rapporti di causa/effetto, di contemporaneità, di anteriorità, di

posteriorità; collocazione di eventi importanti nel passato). Uso del libro di testo (capitoli e paragrafi: formulare un titolo “nuovo”, scrivere un

contenuto “atteso”; ricavare le informazioni principali). Comprensione del testo (costruzione di mappe concettuali semplici, smontaggio e

rimontaggio del testo). Sviluppo graduale della capacità di attenzione (medio-lungo termine). Sviluppo graduale della capacità di lettura (lettura corretta ed espressiva). Sviluppo graduale della capacità di scrittura (composizione corretta di testi di media

lunghezza). Sviluppo graduale della capacità di calcolo (saper risolvere le radici quadrate; saper

lavorare sul piano cartesiano; conoscere le definizioni degli enti geometrici fondamentali, saperli disegnare; conoscere il concetto di perimetro, area e le tecniche risolutive dei problemi di geometria piana).

Consolidamento/potenziamento del metodo di studio (imparare a fare piccoli approfondimenti; imparare a riassumere e a sintetizzare gli argomenti di studio; sviluppare le capacità di collegamento fra argomenti e discipline differenti).

CLASSE III

Sviluppo graduale della capacità di attenzione (medio-lungo termine). Sviluppo graduale della capacità di lettura (lettura corretta ed espressiva). Sviluppo graduale della capacità di scrittura (composizione corretta di testi di media

lunghezza). Sviluppo graduale della capacità di calcolo (saper lavorare sul piano cartesiano - geometria

analitica; conoscere le definizioni degli enti geometrici fondamentali, saperli disegnare; conoscere il concetto di volume e le tecniche risolutive dei problemi di geometria solida).

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Consolidamento/potenziamento del metodo di studio (sviluppare le capacità di approfondimento; ricavare e produrre mappe concettuali; imparare a cogliere analogie, differenze, inferenze, collegamenti interdisciplinari; elaborare una relazione seguendo una griglia, uno schema guidato.

Costruire percorsi pluridisciplinari in vista della prova d’esame.

Modalità proposte: lavori per gruppi separati lavori a coppie (un alunno bravo e uno in difficoltà) lavori in piccolo gruppo supportato da alunni “più bravi”.Attività proposte:

esercitazioni semplificate e schede appositamente predisposte; verifiche mirate, relative a semplici nuclei tematici programma differenziato, uso di fotocopie di testi elementari

Obiettivi minimiGli obiettivi minimi da raggiungere nel triennio sono i seguenti:

sviluppare la capacità di attenzione sviluppare gradualmente la capacità di comprensione dei messaggi sviluppare la capacità di esprimere il significato di quanto ascoltato e letto

SOSTEGNO

Il sostegno è inteso come aiuto per consolidare le abilità di base e gli atteggiamenti positivi maturati nel corso del triennio. Esso prevede percorsi durante i quali l’alunno ha modo di rendere maggiormente proficuo e costruttivo l’approccio con le discipline.

ANALISI DELLA PROGETTAZIONE DIDATTICA:- riferimento al piano di lavoro individuale della classe e delle disciplina;- individuazione delle unità didattiche oggetto di osservazione.

ANALISI DEI FATTORI DI CONTESTO:- situazione specifica della classe (numero studenti, alunni ripetenti,contesto socio-

culturale, valutazioni di profitto)- risorse dell’insegnante- organi collegiali- materiale didattico- locali /attrezzature- strumenti/materiali di lavoro- risorse esterne

ANALISI DELLE AZIONI DELL’INSEGNANTE:

a) Tipo di attività- esposizione frontale- lezione dialogata- lavoro per gruppi- lavoro collettivo con materiali strutturati- discussione guidata svolta a partire da un testo verbale, iconografico, audiovisivo

o di altro tipo- interrogazione orale- colloqui con esperti esterni- verifiche scritte/altro.

b) Contenuto dell’attività- informazioni generali- concetti chiave- semplici attività di analisi e sintesi- esercitazioni per le verifiche.

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c) Strumenti e materiali didattici utilizzati- organizzazione del contesto materiale della classe (disposizione dei banchi,strumenti

iconografici e audiovisivi adoperati ecc.)- strumenti comunicativi (lavagna, lavagna luminosa, computer con proiettore ecc.)- materiali audiovisivi (film, documentari ecc.)- testi integrativi- altro.

ANALISI DELLE AZIONI DEGLI STUDENTI

a) Produzione testuale scritta o orale dello studente- tipo di esposizione (frammentaria, coerente, rigida, articolata ecc.)- capacità di categorizzazione e di organizzazione- formulazione di rapporti causa/effetto- indicazioni e riconoscimento di finalità- rilevamento degli errori e delle prestazioni inadeguate (attraverso test o verifiche

orali)- catalogazione degli errori sulla base di apposite griglie.

b) Interazione dello studente con l’insegnante- domande di routine - richieste di spiegazioni- richieste di approfondimenti.

COINVOLGIMENTO DELLA SCUOLA NELLA GESTIONE DEGLI ALUNNI HC

Gestione delle lezioni- ridurre i tempi di lavoro; fare brevi e frequenti pause soprattutto durante i compiti

ripetitivi - rendere le lezioni stimolanti e ricche di novità- interagire frequentemente verbalmente e fisicamente con lo studente- fare in modo che l’alunno debba rispondere frequentemente durante la lezione- costruire situazioni di gioco per favorire la comprensione degli argomenti trattati- abituare il ragazzo a controllare il proprio lavoro.

Gestione dell’ordine- stabilire attività programmate, anche abitudinarie affinché il ragazzo impari a

prevedere quali sono ,in linea di massima, i comportamenti da tenere nei vari momenti della giornata

- definire con chiarezza i tempi necessari per svolgere le attività giornaliere, rispettando i tempi dell’alunno

- aiutare il ragazzo ad applicare delle strategie per tenere in ordine il proprio materiale

- utilizzare il diario per comunicazioni con la famiglia.

Gestione del comportamento- definire e mantenere chiare e semplici regole - spiegare chiaramente quali sono i comportamenti inadeguati e quelli appropriati- rinforzare e premiare i comportamenti positivi- sostituire i rinforzi quando perdono di efficacia- stabilire settimanalmente semplici obiettivi da raggiungere- informare periodicamente il ragazzo su come sta lavorano e su come si sta

comportando.

Saranno proposte: attività analoghe a quelle svolte con l’intera classe, da realizzare in piccoli gruppi, sotto la

guida e/o seguendo le indicazioni dell’insegnante; esercitazioni semplificate e schede appositamente predisposte; verifiche mirate, relative a semplici nuclei tematici su cui gli allievi hanno da tempo

lavorato.

APPROFONDIMENTO

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Agli alunni che hanno raggiunto gli obiettivi prestabiliti e che, motivati, pronti e intuitivi, devono essere stimolati a sviluppare ulteriormente le loro capacità si offre tutta una serie di proposte operative che spaziano dall’approfondimento di argomenti, alla lettura critica di testi, alle indagini guidate sul territorio, al potenziamento delle abilità di studio e all’approccio alle metodologie della ricerca.Le attività di recupero, sostegno e approfondimento concorrono pertanto a creare le condizioni affinché, nell’arco del triennio, si realizzi una effettiva maturazione culturale, sociale, affettiva e relazionale dei ragazzi.

VALUTAZIONE

La Scuola “DEMETRIO COSOLA” attribuisce molta attenzione alla valutazione. Dal mese di giugno 2009, le scuole sono tenute ad esprimere, accanto alla valutazione disciplinare, una valutazione del comportamento degli alunni, relativa all’intero periodo della loro permanenza nella sede scolastica e a tutte le attività didattiche programmate, anche al di fuori dall’edificio scolastico.

La valutazione è intesa non solo come momento finale del percorso educativo, ma soprattutto come presupposto e punto di partenza, che determina e motiva le scelte operative e i percorsi formativi predisposti per gli alunni.Essa non serve quindi ad emettere giudizi positivi o negativi e a selezionare sulla base di questi. La valutazione serve piuttosto ad avere informazioni su come e in che misura si stia verificando l’apprendimento di comportamenti, nozioni, abilità e/o competenze da parte degli allievi, al fine di individuare gli interventi più idonei a realizzare e/o a migliorare il processo formativo di ciascun ragazzo.

LA VALUTAZIONE DISCIPLINARELa valutazione può essere:a) iniziale, volta a raccogliere informazioni per prendere atto della situazione di partenza

degli alunni.b) formativa, in itinere, volta a monitorare gradualmente il processo di insegnamento-

apprendimento e ad adattarlo e/o modificarlo sulla base delle reali esigenze dell’alunno.c) sommativa, legata a verifiche assegnate a conclusione di specifici percorsi e volta a

misurare il grado di conoscenze e/o competenze acquisite dall’alunno.Tali tipi di valutazione si integrano e si completato vicendevolmente in un processo da considerarsi circolare e continuo.Di ogni alunno si cerca pertanto di conoscere:- la situazione di partenza (le conoscenze, le abilità e le competenze di cui egli è già in

possesso)- la realtà culturale e socio affettiva di appartenenza- personalità, attitudini e specifico stile di apprendimentoper poi:- individuare gli obiettivi, educativi e disciplinari, da raggiungere - formulare una programmazione e un percorso formativo che tengano conto della situazione

di partenza e delle specifiche caratteristiche degli alunni (scelta dei contenuti da presentare, individuazione delle modalità, degli strumenti, dei mezzi e delle strategie che si intendono utilizzare)

- stabilire i tempi di verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati.A seguito di verifiche in itinere si procede a:- riformulare e/o a riadattare la programmazione, predisponendo attività individualizzate di

recupero, di consolidamento e di approfondimento, per arrivare, insieme, docenti e alunni, al momento conclusivo dell’interno percorso, la verifica finale, oggetto della valutazione sommativa.

STRUMENTI DI VALUTAZIONEConsistono prevalentemente in:- Osservazione diretta- Interrogazioni orali- Verifiche scritte e/o pratiche, di tipologia differente a seconda delle discipline.

SCALA DI VALUTAZIONE

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La scala di valutazione riporta la corrispondenza tra i giudizi sintetici ed i relativi livelli di competenza. La valutazione terrà conto dei seguenti parametri: L'impegno e la partecipazione L'acquisizione delle conoscenze: sapere (contenuti) L'elaborazione delle conoscenze: saper fare (abilità) L'autonomia nella rielaborazione delle conoscenze: saper essere (competenza) Le abilità logiche, linguistiche ed espressive L'uso degli strumenti didattici.

VOTO COMPETENZE DI RIFERIMENTO Non

classificabileTotale mancanza di elementi significativi per la valutazione

Quattro/10L'allievo svolge le attività di apprendimento in maniera frazionata, possiede conoscenze frammentarie e superficiali e procede in modo impreciso e approssimato. Ha una forte difficoltà di organizzazione dei dati e non usa i linguaggi specifici.

Cinque/10

L'allievo è impreciso rispetto a quanto sa e sa fare, necessita di sollecitazioni e di indicazioni dell'insegnante per perseguire l'obiettivo d'apprendimento, non è capace di ricostruire l'intero percorso eseguito, ma solo parte di esso. Comunica i risultati dell'apprendimento con limitata puntualità e poca proprietà lessicale.

Sei/10

L'allievo possiede conoscenze e competenze indispensabili a raggiungere l'obiettivo. Si muove solo in contesti noti, o riproduce situazioni che già conosce, necessita di indicazioni per affrontare situazioni parzialmente variate. Comunica i risultati dell'apprendimento in modo semplice, con un linguaggio comprensibile.

Sette/10

L'allievo si mostra competente e sa utilizzare le proprie conoscenze in modo adeguato quando affronta situazioni d'apprendimento simili tra loro/parzialmente variate; è capace di spiegare e rivedere il proprio percorso d'apprendimento, comunicandone i risultati con un linguaggio “abbastanza specifico” e corretto. Procede con discreta autonomia nell'organizzazione dello studio.

Otto/10L'allievo dimostra conoscenze, competenze e capacità grazie alle quali affronta variamente situazioni nuove, procede con autonomia; è capace di spiegarsi con un linguaggio dettagliato e specifico.

Nove-Dieci/10

L'allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e perché ha scelto un determinato percorso, perciò verifica e valuta anche il proprio operato. Comunica con proprietà terminologica e sviluppa quanto ha appreso con ulteriori ricerche.

TEMPI e MODI DI VALUTAZIONE

Sono stabiliti dai Dipartimenti Disciplinari, in accordo con le scelte del Collegio Docenti.Inizio anno scolastico: prova d’ingresso (a discrezione dei singoli Dipartimenti)In itinere: prove comuni, prove specifiche Quadrimestralmente: verifiche sommative Le verifiche saranno effettuate

in numero programmato, concordato e comunicato con obiettivi esplicitati con griglia di valutazione secondo un calendario che sarà annotato sul registro, evitando che più verifiche si

sommino in un’unica giornata saranno tempestivamente corrette e valutate, corrette in classe e normalmente

inviate a casa per conoscenza, firmate dai genitori, riportate a scuola e conservate nelle cartelline individuali, per l’eventuale consultazione durante le ore di ricevimento.

All’interno del processo valutativo particolare considerazione è data alla cura dei rapporti scuola-famiglia, al fine far conoscere ai genitori degli alunni le scelte operate dai docenti e di renderli il più possibile partecipi del percorso formativo dei propri figli. A tale proposito, i docenti dialogheranno con i genitori durante il ricevimento abituale del mattino e durante la distribuzione delle schede di valutazione, riceveranno collegialmente le famiglie in un apposito pomeriggio nei mesi di novembre e di aprile. Solo in caso di inadempienza grave e ripetuta dell’alunno e della famiglia i compiti non saranno più inviati a casa, ma saranno segnalati gli esiti sul diario.

LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTOLa valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle diverse discipline, alla complessiva valutazione degli studenti.

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La Scuola ha da tempo adottato un sistema di valutazione che permette di rilevare e osservare in modo più esplicito gli obiettivi educativi, di seguito indicati.

COMPORTAMENTOINTERESSE IMPEGNO METODO di

LAVOROPERCORSO di

ORIENTAMENTO (solo MAGGIO, classi

terze)RISPETTO delle

REGOLERELAZIONE con

gli ALTRI

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In ottemperanza alle vigenti disposizioni, il Consiglio di classe esprime la sua valutazione mediante l’attribuzione di un voto numerico in decimi. Tale valutazione deriva da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita dello studente, considerando tutti gli aspetti della vita scolastica nei diversi spazi e nei diversi momenti della giornata.In particolare, sarà oggetto di valutazione il comportamento tenuto a mensa, osservando:

- il rispetto del Regolamento mensa;- la capacità di mettere in pratica quanto appreso nell’ambito dell’Educazione alimentare;- l’approccio educato nei confronti del personale di servizio.

Nella determinazione del voto di comportamento si terrà conto anche di eventuali episodi che abbiano dato luogo a sanzioni disciplinari.Le valutazioni saranno attribuite secondo la seguente scala:

COMPORTAMENTO VOTOResponsabile e maturo Nove-Dieci/10Corretto e responsabile Otto /10Adeguato Sette /10Non sempre corretto Sei /10Non corretto Cinque /10

Qualora la valutazione del comportamento, espressa in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe, sia inferiore ai sei decimi, ne consegue la non ammissione dell’alunno all’anno successivo e all’esame conclusivo del triennio.Considerata la storia del nostro Istituto, dove non si sono mai verificati episodi di gravità tale da richiedere sanzioni che comportino l’ allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a tre giorni, si ritiene che possa essere attribuita la valutazione inferiore ai sei decimi in casi di infrazioni disciplinari gravi, per le quali non si preveda comunque un allontanamento superiore ai 15 giorni.

Considerato che la valutazione del comportamento riveste una forte valenza formativa, e che l’alunno va guidato nel percorso di crescita, la Scuola elabora un Patto di Corresponsabilità educativa, da condividere con la famiglia e con l’alunno/a (il cui testo è inserito nel diario scolastico).

In occasione dei consigli di classe di gennaio e maggio, le valutazioni dei docenti vengono raccolte in un modulo apposito (MO 346/1). Il processo di apprendimento a livello di singolo alunno è monitorato sul registro personale del docente. Le prove di verifica sono conservate nella cartellina di valutazione del singolo alunno, in apposito armadio in sala insegnanti. Il monitoraggio a livello di Consiglio di Classe avviene nella collegialità utilizzando gli strumenti che la scuola si è data, di cui negli anni ha validato l’efficacia.

OTTOBRE MO 346/1 Rilevazione livello obiettivi educativiMO 347 Profilo individuale ( attenzione e partecipazione / impegno a casa /

capacità personali /conoscenze acquisite / interventi di recupero)GENNAIO MO 346/1 Rilevazione livello obiettivi educativi

MO 348 Monitoraggio processo di apprendimento – esame situazione alunno per alunno

MARZO MO 349/1 Profilo individuale ( attenzione e partecipazione / impegno a casa / capacità personali /conoscenze acquisite / interventi di recupero)

MAGGIO MO 346/1 Rilevazione livello obiettivi educativi

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MO 348 Monitoraggio processo di apprendimento – esame situazione alunno per alunno

Gli strumenti proposti sono utili per il monitoraggio dell’intera classe in modo sintetico, nel verbale si possono recepire tutte le informazioni che le schede non consentono.

GLI STRUMENTI DELLA VALUTAZIONEDall’anno scolastico 2011/2012, sempre alla luce della liberalizzazione degli strumenti per la verifica quadrimestrale, la scuola ha adottato solo la scheda sintetica con l’indicazione della valutazione numerica conseguita da ciascun alunno nelle singole discipline: Cittadinanza e Costituzione viene valutata come disciplina a sé stante. Tale scheda è analizzata con i genitori alla consegna delle schede di valutazione o quando i genitori lo richiedano.Solo per gli alunni delle classi terze è prevista una scheda (MO 342/3) per la certificazione delle competenze acquisite alla fine del triennio, come previsto dal Decreto 22 agosto 2007 e successive modifiche.

LA RIFORMA E LA NUOVA PROGETTAZIONE DIDATTICA

Con l’approvazione della Legge di riforma del sistema scolastico, nella Scuola Media sono intervenuti, negli ultimi anni, diversi elementi di novità che hanno determinato anche nella nostra scuola sensibili mutamenti nel modo di organizzare l’attività didattica.

Elementi caratterizzanti lo spirito della Riforma possono essere:

AUTONOMIA FLESSIBILITA’ CENTRALITA’ DELLO STUDENTE

I cambiamenti, che riguardano ormai l’intero triennio, sono relativi a:

A. PROGRAMMAZIONE La programmazione è stata strutturata in

Percorsi che stabiliscono- che cosa l'alunno deve sapere (conoscenze)- che cosa deve saper fare ( abilità)- che cosa è in grado di fare attraverso le sue conoscenze e le sue abilità

(competenze).

Un quaderno dell’orientamento, costituito da tutto ciò che si attuerà nel percorso formativo di orientamento per la conoscenza di sé, del mondo della scuola e del mondo del lavoro accompagnerà ogni alunno; il quaderno potrà essere tenuto in classe o custodito dall’alunno; ogni alunno lo consegnerà su richiesta e ne avrà cura per tutto il triennio.

B. RINNOVO CONSIGLI DI CLASSE E RICEVIMENTO GENITORI

Il giorno 11 ottobre 2011 si sono svolte le elezioni dei rappresentanti dei genitori, che parteciperanno alle riunioni dei consigli di classe. Il Ricevimento dei genitori da parte dei singoli docenti avrà inizio dal 7 novembre 2011 e si concluderà il 14 maggio 2012.I Genitori (o chi per essi) saranno ricevuti per due settimane, nei mesi previsti, con il seguente calendario:

dal 7 al 18 novembre 2011 dal 5 al 16 dicembre 2011 dal 9 al 20 gennaio 2012 dal 5 al 16 marzo 2012 dal 2 al 18 aprile 2012 dal 2 al 14 maggio 2012

I colloqui pomeridiani collettivi si svolgeranno dalle ore 16,00 alle ore 19,00 nei diversi plessi, secondo il seguente calendario:

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Sede di via Blatta: 6 dicembre 2011; 3 aprile 2012 Sede di via Marconi: 13 dicembre 2011; 17 aprile 2012 Sede di Casalborgone e di Castelrosso: 20 dicembre 2011; 24 aprile

2012Le schede di valutazione verranno consegnate nei mesi di febbraio e giugno dalle ore 17,00 alle ore 19,00.Nel mese di Ottobre si svolgerà un consiglio di classe aperto a tutti i genitori in cui saranno fornite informazioni sulla programmazione di classe.Dal mese di febbraio i consigli di classe saranno aperti a tutti i genitori.

ARTICOLAZIONE DEI CONSIGLI DI CLASSEMESE ATTIVITÀ

Settembre Programmazione Annuale educativa e didatticaOttobre Alunni:

lettura dei test di ingresso (MO 314) Rilevazione raggiungimento obiettivi educativi (MO 346/1) Profilo individuale alunni. Interventi di Recupero (MO 347) Presentazione della programmazione all’Assemblea di classe Elezione dei Rappresentanti dei genitori

Novembre Convocazione dei Rappresentanti di classe Ricevimento Pomeridiano Genitori

Gennaio Alunni: Lettura dei test di prove comuni (MO 314) Rilevazione raggiungimento obiettivi educativi (MO 346/1) Monitoraggio processo di apprendimento esame situazione

alunno per alunno (MO 348)Febbraio Riunioni scrutinio

Consegna Schede I quadrimestre Consigli di classe aperti a tutti i genitori

Marzo Alunni: Profilo individuale alunni. Interventi di recupero (MO 349/1) Convocazione dei Rappresentanti di classe Consigli di classe aperti a tutti i genitori

Aprile Convocazione dei Rappresentanti di classe Ricevimento Pomeridiano Genitori Consigli di classe aperti a tutti i genitori Dipartimenti disciplinari

Maggio Alunni: Lettura dei test di prove comuni (MO 314) Rilevazione raggiungimento obiettivi educativi (MO 346/1) Monitoraggio processo di apprendimento esame situazione

alunno per alunno (MO 348) Presentazione classe e sintesi della programmazione in vista

degli esami di licenza mediaGiugno Riunioni scrutinio

Consegna Schede II quadrimestre

I CURRICOLII CURRICOLI

I curricoli si articolano in : ore curricolari; attività opzionali e integrative.Le ore curricolari, sono stabilite dai Programmi ministeriali.Le attività opzionali (per tutte le classi) e integrative sono spazi di 1,30/2 ore, a scelta facoltativa e in aggiunta al monte ore settimanale; esse permettono di coltivare ulteriori interessi proponendo i seguenti corsi:

VIA BLATTA VIA MARCONI CASTELROSSO CASALBORGONE

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Attività SportivaIl Centro sportivo

Scolastico organizza, al martedì, corsi di attività

sportiva (pallavolo, pallacanestro, atletica,

calcio), corsi di sci e corsi di nuoto in collaborazione

con la società Libertas Nuoto Chivasso

Attività SportivaIl Centro sportivo Scolastico

organizza, al martedì, corsi di attività sportiva (pallavolo,

pallacanestro, atletica, calcio), corsi di sci e corsi di nuoto in collaborazione con

la società Libertas Nuoto Chivasso

Attività SportivaIl Centro sportivo Scolastico organizza, al martedì, corsi

di attività sportiva (pallavolo, pallacanestro, atletica, tiro con l’arco),

corsi di sci e corsi di nuoto in collaborazione con la società Libertas Nuoto

Chivasso

Musica d’assieme e canto

Il laboratorio si propone di educare all’uso consapevole

della voce nel canto. Durante le ore di lezione

saranno organizzati giochi ed esercizi che aiutano a

sviluppare la percezione dei suoni e la loro riproduzione

in un contesto musicale collettivo, quindi … si canta

e si suona Laboratorio di inglese: potenziamento, Pass Ket classi terzeIl laboratorio è rivolto agli studenti delle classi terze che desiderano potenziare la propria conoscenza della

lingua inglese per sostenere l’esame di

certificazione internazionale riconosciuto

KET (Cambridge University).

Laboratorio di inglese: potenziamento, Pass Ket classi terze

Il laboratorio è rivolto agli studenti delle classi terze che

desiderano potenziare la propria conoscenza della

lingua inglese per sostenere l’esame di certificazione

internazionale riconosciuto KET (Cambridge University).

Laboratorio di inglese: potenziamento, Pass Ket classi terzeIl laboratorio è rivolto agli studenti delle classi terze che desiderano potenziare la propria conoscenza della lingua inglese per sostenere l’esame di certificazione internazionale riconosciuto KET (Cambridge University).

Laboratorio di inglese: potenziamento, Pass Ket classi terzeIl laboratorio è rivolto agli studenti delle classi terze che desiderano potenziare la propria conoscenza della lingua inglese per sostenere l’esame di certificazione internazionale riconosciuto KET (Cambridge University).

Corso di latinoRivolto agli alunni che intendono iscriversi al LiceoARGOMENTI:1)le dinamiche della storia della lingua italiana,2) l’ABC del latino,

3) elementi di civiltà, approfondimenti culturali,

etimologie, curiosità, proverbi. (l’alimentazione,

la medicina, le terme, i giochi pubblici, i giochi dei

ragazzi, il calendario)

Corso di latinoRivolto agli alunni che intendono iscriversi al LiceoARGOMENTI:1)le dinamiche della storia della lingua italiana,2) l’ABC del latino,3) elementi di civiltà, approfondimenti culturali, etimologie, curiosità, proverbi. (l’alimentazione, la medicina, le terme, i giochi pubblici, i giochi dei ragazzi, il calendario)

Corso di latinoRivolto agli alunni che intendono iscriversi al LiceoARGOMENTI:1)le dinamiche della storia della lingua italiana,2) l’ABC del latino,

3) elementi di civiltà, approfondimenti culturali,

etimologie, curiosità, proverbi. (l’alimentazione, la medicina, le terme, i giochi pubblici, i giochi dei ragazzi,

il calendario)

Corso di latinoRivolto agli alunni che intendono iscriversi al LiceoARGOMENTI:1)le dinamiche della storia della lingua italiana,2) l’ABC del latino,

3) elementi di civiltà, approfondimenti culturali,

etimologie, curiosità, proverbi. (l’alimentazione, la medicina, le terme, i giochi pubblici, i giochi dei ragazzi,

il calendario)

Esercitazioni orchestrali e vocali classi seconde e

terzeBasso, chitarra, batteria,

tastiera, canto. Il laboratorio intende

infondere il senso del suonare e cantare insieme e potenziare le conoscenze

musicali

.

Il curricolo è poi arricchito con un adeguato numero di visite e viaggi di istruzione e soggiorni, coerenti con la programmazione di classe e di corso, e tali da costituire veri momenti di approfondimento culturale.

OBIETTIVI EDUCATIVI

Nell’individuare gli obiettivi educativi, la Scuola ritiene che, poiché non può esservi corretta accettazione degli altri se si è in conflitto con se stessi, gli allievi saranno innanzi tutto guidati a:

evitare l'egoismo, come chiusura nel proprio io; uscire dall'apatia; superare la convinzione, frutto dei tempi in cui viviamo, che tutto è dovuto; sperimentare una cultura del dialogo, dell'ascolto e dell'accettazione. riscoprire gesti antichi, ma sempre significativi, soprattutto se naturali ed autentici (dire

grazie, mostrare riconoscenza, salutare...)Le attività formative cercano di sviluppare nei ragazzi:

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a) il rispetto fisico dell'altro: imparare ad autocontrollarsi nelle manifestazioni interpersonali, usando la discussione e non le mani;

b) il rispetto delle idee altrui: imparare ad ascoltare, a valutare e a confrontarsi, non dando per scontato che la propria idea sia la migliore;

c) il rispetto delle culture diverse dalla propria. I ragazzi sono stimolati a:a) curare la propria persona con una corretta igiene personale;b) adottare un abbigliamento e un comportamento consoni all'ambiente;c) assumere un atteggiamento progressivamente più responsabile che sappia distinguere

tra bisogni reali e bisogni indotti (dalla pubblicità e dal consumismo) e quindi superflui, per mirare a una qualità della vita fondata su valori profondi e non sulle mode o sul conformismo.

Nel loro impegno quotidiano, gli insegnanti si pongono anche l’obiettivo del rispetto delle regole del vivere civile a) in famiglia

nutrire rispetto e tolleranza reciproci nei rapporti interpersonali; saper rendersi utili; imparare a rivolgersi agli adulti con il dovuto rispetto; gestire in modo responsabile e corretto i propri spazi di autonomia;

b) a scuolaper diventare, nell'arco del triennio, sempre più consapevoli delle proprie responsabilità che si concretizzano: nel rispetto del patrimonio; nel rispetto del regolamento e delle consegne; nell'uso corretto del libretto delle assenze e del diario; nel portare sempre il materiale necessario per le attività; nel collaborare con quanti operano nella scuola; nell'impegno dello studio quotidiano;

c) nella società rispetto e tutela della proprietà comune; educazione all’essere cittadini in modo sempre più compiuto, sviluppando il senso di

responsabilità che si manifesta come volontà di conoscere, di essere informati, di partecipare. Tali momenti si attualizzano nel leggere i quotidiani mantenendo il contatto con la realtà locale e le sue risorse;

acquisizione delle norme fondamentali di Educazione civica e stradale; rispetto di tutte le forme di diversità (anziani, portatori di handicap,

extracomunitari); rispetto di tutte le forme di vita.

OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI

La Scuola Media “D. COSOLA” ritiene prioritario fornire motivazioni e stimoli allo studio alla luce delle esperienze e delle conoscenze dei ragazzi. Per ottenere un’effettiva assimilazione di concetti e di argomenti si perseguiranno poi i seguenti obiettivi didattici trasversali:

1. Potenziamento delle abilità di basea) Ascoltare: potenziare la capacità di attenzione e concentrazione necessarie per

l'ascolto; riconoscere e comprendere i linguaggi specifici intesi come codici di comunicazione;

b) Leggere: leggere in modo corretto, scorrevole, ed espressivo; leggere cogliendo il senso letterale e profondo del testo;

c) Parlare: intervenire in modo pertinente; esporre quanto letto o ascoltato con coerenza e linguaggio appropriato. Esporre e descrivere esperienze personali precisandole e confrontandole con quelle altrui; sintetizzare oralmente testi orali e scritti, dai più semplici ai più complessi; produrre testi orali, corretti nella forma e adeguati all'argomento, alla situazione, al destinatario e allo scopo;

d) Scrivere: ricostruire lo schema logico di testi diversi; sintetizzare testi scritti seguendo una griglia; produrre testi organici e corretti; rielaborare contenuti in modo personale; prendere appunti ed essere in grado di rielaborarli; redigere testi scritti di tipo diverso, corretti nella forma e adeguati alle diverse situazioni comunicative; esporre con

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chiarezza e correttezza formale esperienze, pensieri e sentimenti, dopo averli analizzati e organizzati in modo logico;

e) Far di conto: conoscere i meccanismi basilari del calcolo matematico.

2. Sviluppo del linguaggio e della competenza lessicale Ad un lessico più esteso corrisponde una maggiore possibilità di pensiero e se si eleva il livello della competenza lessicale ne consegue un miglioramento della qualità dell’istruzione.

3. Potenziamento delle capacità di formulare ipotesi.

4. Potenziamento della facoltà di memorizzazioneMemorizzare i contenuti e sviluppare la capacità di selezione e gerarchizzazione degli argomenti, prevedendo il potenziamento della capacità logica e di concettualizzazione.

5. Potenziamento della capacità di effettuare operazioni di analisi e sintesi.

6. Potenziamento della capacità critica:a) nel sociale: acquisire un atteggiamento critico nei confronti di se stessi e del mondo che ci

circonda; essere informati e partecipare; conoscere le principali problematiche del nostro tempo e sapersi orientare di fronte ad esse, esprimendo il proprio punto di vista;

b) a livello didattico-culturale: assumere un atteggiamento critico nei confronti delle informazioni o dei contenuti che vengono presentati, rielaborandoli in modo personale e fornendo opinioni;

7. Acquisizione di un appropriato ed efficace metodo di studio.

In tutte le aree disciplinari i docenti, attraverso un percorso organico e graduale, suggeriscono le strategie ritenute utili a motivare gli alunni allo studio e ad organizzarlo in modo produttivo. Si mirerà a suscitare nei ragazzi la dovuta attenzione, rendendoli consapevoli del fatto che la capacità di studiare non è innata, ma si sviluppa con un esercizio metodico e per mezzo di tecniche specifiche.

Nell’affrontare lo studio di un argomento e giungere a padroneggiarne le conoscenze essenziali, occorre procedere in modo graduale attraverso alcune fasi, che possono essere sintetizzate nelle seguenti dieci operazioni (ma nulla vieta che gli studenti sperimentino altri metodi e altre tecniche):

1. Lettura di esplorazione: orientativa rispetto al contenuto dell’argomento (intesa anche come ascolto di un brano musicale o visione di un’opera d’arte).

2. Domande di anticipazione: sul “che cosa” ci si aspetta dal messaggio, dal testo, dalla lezione, dall’autore…

3. Lettura veloce: per cogliere il senso generale di tutta la lezione e fermare qualche concetto, come verifica di un primo apprendimento.

4. Rilettura per sottolineature, note, sequenze: rilettura lenta e attenta ad ogni parola (con uso del dizionario dove occorra). Mentre legge l’alunno è invitato a:

5. sottolineare i concetti più importanti6. scrivere qualche nota a margine per memorizzare meglio7. dividere il testo in sequenze “titolate”.8. Costruzione di appunti, schemi, tabelle, riassunti: ogni alunno sceglie il metodo più utile e

più congeniale per rielaborare la lezione. I ragazzi vanno aiutati a trovare le “ parole chiave” relative ai concetti considerati, ad usare “linee di collegamento” tra le parole chiave ed eventuali connessioni, a costruire “finestre” contenenti definizioni, formule, enunciati riferiti alle parole chiave.

9. Ripetizione: è un momento importante durante il quale l’alunno, usando i suoi schemi, si “addestra” all’esercizio dell’esposizione orale.

10. Ripasso: va fatto a distanza dallo studio per attivare la memoria a lungo termine e ricordare le informazioni e i concetti appresi.

I docenti cercheranno inoltre di favorire lo studio autonomo e la responsabilizzazione dello studente tramite interventi mirati del tipo:- Controlli sistematici dei lavori prodotti.- Momenti di autovalutazione con riflessioni collettive su comportamenti e regole.

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- Osservazioni di dati, fatti e fenomeni, costanti e variabili, per cogliere analogie, somiglianze e differenze.

- Controllo costante dell’ordine e della precisione esecutiva dei lavori assegnati.- Riflessioni sulla funzionalità dell’ordine esecutivo rispetto allo scopo del lavoro ed

esercitazioni atte a favorire l’uso corretto degli strumenti.- Esercitazioni (schematizzazioni, mappe, griglie) atte a evidenziare, porre in sequenza

per memorizzare gli elementi fondamentali di un argomento.- Abitudine, nel lavoro svolto a casa, di far precedere lo studio teorico alle esercitazioni.- Controllo della padronanza linguistica, specifica delle varie aree disciplinari,

nell’esercizio costante delle definizioni.

Tenuto conto, infine, che ogni individuo ha un’intelligenza con caratteristiche diverse, quindi ha un modo diverso di imparare, chi vuole studiare con qualche risultato, deve tener conto del proprio tipo di intelligenza, perché solo conoscendo le proprie doti e i propri limiti, si possono adottare le tecniche giuste per studiare con profitto.L’impegno comune dei docenti sarà allora quello di favorire atteggiamenti proficui di: Consapevolezza (che l’alunno sappia scegliere, a seconda delle situazioni, le modalità di

lavoro più efficaci). Attività (l’alunno non si deve limitare a ricevere passivamente dall’insegnante o dal libro,

ma deve interagire). Competenza (l’alunno deve sapersi destreggiare nei diversi compiti richiesti dalle attività

di studio). Autonomia (l’alunno deve saper gestire in modo sempre più autonomo il proprio studio,

deve essere in grado di arricchirlo e approfondirlo delineando un itinerario personale).

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Strumento per il proseguimento degli obiettivi indicati sono le discipline il cui programma è stato riletto nelle riunioni dei Dipartimenti Disciplinari con queste finalità.

ITALIANO

FINALITA’ EDUCATIVE

a) capacità di comunicare ed esprimere l’esperienza di sé e del mondo naturale e culturale considerando l’espressione e la comunicazione diritti fondamentali della persona;

b) possesso degli strumenti linguistici per l’accesso ai più diversi ambiti della conoscenza letteraria scientifica e tecnologica;

c) abitudine all’impiego della riflessione linguistica ai fini dello sviluppo della capacità critica;

d) conoscenza, sviluppo ed utilizzo di linguaggi e codici anche non verbali.

OBIETTIVI DIDATTICO-DISCIPLINARISi intendano quali obiettivi minimi quelli scritti in grassetto)

a) sviluppare la capacità di attenzione (breve,media e lunga durata);b) sviluppare gradualmente la capacità di comprendere messaggi, riconoscendone

la tipologia e produrre testi con determinate caratteristiche;c) abituare all’uso di strumenti facilitatori (dizionario, griglia ,schemi…) per migliorare la

comprensione e l’uso del lessico;d) sviluppare la capacità di cogliere ed esprimere il significato di quanto letto ed

ascoltato;e) riconoscere la funzione grammaticale e logica dei principali elementi della frase e

riflettere sugli aspetti storico-evolutivi della lingua;f) avviare all’acquisizione e al potenziamento del metodo di studio e ad una progressiva

capacità critica.ASCOLTARE

Classe primaa) prestare attenzione b) seguire il “ filo del discorso”c) comprendere il significato globale di un messaggio d) individuare le informazioni principali (con il supporto di uno schema)e) comprendere il senso degli interventi e sapervisi riferire

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f) individuare i principali nessi logici

Classe secondaa) consolidare l’attenzione (media durata)b) seguire e capire il filo del discorsoc) ricostruire l’ordine dei fattid) selezionare le informazioni principali rispetto a quelle secondarie per saperne trarre

appuntie) cogliere le inferenze e le informazioni implicitef) riconoscere l’intenzione comunicativa del messaggio

Classe terzaa) ascoltare in modo attento per tempi stabiliti (lunga durata)b) seguire, comprendere e ricavare dal discorso informazioni significative (per prendere

appunti)c) riconoscere rapporti di causa/effetto, contemporaneità, posteriorità, anterioritàd) riconoscere e confrontare le informazioni implicite e) riconoscere le caratteristiche specifiche del linguaggiof) individuare la struttura testuale

PARLAREClasse prima

a) rispondere in modo pertinente a domande su avvenimenti ,situazioni e testi semplicib) esporre in modo semplice brevi episodi di vita personalec) essere in grado di chiedere e dare informazionid) avvicinarsi all’uso del linguaggio specifico di ogni disciplina per saper descrivere

Classe secondaa) esprimere il proprio pensiero in modo chiaro e coerenteb) saper riferire le proprie esperienze e riflessioni utilizzando registri linguistici diversic) saper intervenire in modo pertinente durante l’attività didatticad) discutere in un piccolo gruppo per sostenere il proprio punto di vistae) avviare all’uso corretto dei linguaggi specifici settoriali

Classe terzaa) esprimere il proprio pensiero in modo organico b) riferire l’esperienza propria ed altrui usando e variando opportunamente i codici

linguistici (uso della terminologia specifica)c) riferire le proprie riflessioni dopo aver considerato un argomento affrontato in

classed) riferire con chiarezza e completezza espositiva temi ed attività che possono divenire

oggetto di colloquio interdisciplinare d’esamee) consolidare l’uso corretto dei linguaggi specifici e settoriali

LEGGEREClasse prima

a) rendersi conto dei propri errori di letturab) leggere ad alta voce in modo abbastanza chiaro e corretto.c) abituarsi ad aumentare la velocità di lettura (scorrimento e ricerca veloce di

informazione)d) individuare e decodificare i termini sconosciutie) saper usare un testo ( indice, capitoli, ecc.)

Classe secondaa) saper leggere in modo chiaro ed espressivob) saper leggere in modo silenziosoc) potenziare la velocità di letturad) leggere per consultare un testo (lettura selettiva)

Classe terzaa) potenziare la lettura espressiva e quella silenziosab) padroneggiare le varie tecniche di lettura (orientativa, analitica, approfondita)c) leggere per il piacere di leggered) leggere per studiare

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SCRIVEREClasse prima

a) consolidare la correttezza ortograficab) acquisire le competenze morfo-sintattiche (parti variabili e invariabili del discorso, con

particolare attenzione al “verbo”)c) arricchire il lessico (uso del dizionario)d) costruire testi coerenti (guidati e/o pianificati autonomamente) in merito alle seguenti

tipologie testuali: racconto fantastico-reale, descrizione soggettiva-oggettiva, esposizione.

Classe secondaa) consolidare le competenze morfo-sintattiche (analisi logica)b) potenziare l’uso della subordinazionec) potenziare il bagaglio lessicaled) formulare testi organici in merito alle seguenti tipologie: testo narrativo (lettera, diario

…),testo descrittivo, testo argomentativo, testo poeticoe) formulare testi semplici ma coerenti inerenti alle esperienze personali o a

contesti liberamente scelti

Classe terzaa) potenziare le competenze morfo-sintattiche ed avviarsi a strutturare periodi complessib) ampliare il bagaglio lessicalec) consolidare e padroneggiare, sapendolo usare con disinvoltura, il bagaglio lessicaled) pianificare in modo autonomo qualsiasi tipo di testo, selezionando il codice linguistico

adeguato in merito alle seguenti tipologie testuali: racconto, esposizione, argomentazione, relazione, poesia

e) produrre semplici testi relativi alle tipologie testuali analizzate in classe nel triennio

f) produrre in sede d’esame prove scritte corrette, coerenti, organiche e complete.

CONTENUTI

Classe prima I testi

Il racconto di storie, la favola, la fiaba, il racconto fantastico, il racconto delle emozioni. Il testo narrativo: personaggi, tempi, luoghi, trama. Il testo descrittivo: proprietà e modalità della produzione. Semplici testi poetici. Il testo epico: il mito ed il linguaggio della poesia epica. Le scritture e riscritture di testi. Avvio alle scritture sintetiche: la scheda informativa, la didascalia, il telegramma, gli

appunti, l’inserzione, la lettera telematica.

La riflessione linguistica Struttura della frase semplice e parti del discorso. Le varietà linguistiche e la storia della lingua. Lingua e comunicazione multimediale.

La pratica Ascoltare, narrare, dialogare. Descrivere, ricavare informazioni. Rielaborare un testo. Predisporre testi sintetici. Giocare con le parole.

Classe secondaI testi

Il testo descrittivo: relazione, esposizione su tema, appunti schematici. Il testo narrativo: novella, racconto. Il testo argomentativo: dibattito su tema, intervista

La riflessione linguistica

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Strategie per comunicare (ascoltare, parlare, leggere, scrivere) in ambito scolastico e non. Varietà funzionale della lingua in contesti d’uso. Forme e norme della comunicazione. Connettori logici e grammaticali nell’elaborazione della frase.

La pratica Ricerca, presentazione ed analisi interpretativa di contenuti e situazioni comunicative

reali. Attività classificatorie per aree semantiche e logiche. Esperienze di produzioni individuali e di gruppo. Problematizzazione mediante esperienze guidate.

Classe terza I testi

l testo informativo e argomentativo: lettura analitica, informazioni secondarie e principali, parole chiave, mappa concettuale.

Il testo poetico: piano denotativo e connotativo, organizzazione morfo-sintattica, livello lessicale, fonico e semantico.

Il testo narrativo: tempo e spazio narrativi, il sistema dei personaggi, il punto di vista, autore-narratore-destinatario.

La riflessione linguistica Analisi della frase complessa. La comunicazione: scopi e funzioni della lingua. I linguaggi settoriali ed i registri linguistici. L’evoluzione della lingua: dal latino all’italiano, lingua e dialetti, i prestiti linguistici.

La pratica Narrare, esporre, argomentare. Diversi tipi di lettera. La sistemazione di informazioni. Gli appunti. Il testo di riflessione personale. La relazione. Il dibattito.

STORIA – CITTADINANZA E COSTITUZIONE - GEOGRAFIA

Obiettivi:a) consapevolezza della dimensione temporale evolutiva del fenomeno storico, attraverso

la conoscenza degli eventi;b) acquisizione dei principi etici e civili e delle norme di comportamento sociale;c) scoperta delle regole della società, dalle più vicine come le norme a livello locale e

regionale, per arrivare alla società nazionale e mondiale.d) conoscenza del territorio e del rapporto uomo-ambiente.

Mete di sviluppo:a) riscoperta delle proprie radici per acquisire la consapevolezza della propria identità

attraverso la realizzazione della storia personale; studio della propria cultura e confronto-condivisione di quelle diverse;

b) rivalutazione di alcuni valori quali il rispetto per l'altro, per il debole, per il diverso; la tolleranza e l'accoglienza; la partecipazione e la sensibilizzazione ad alcune tematiche sociali ed umane;

c) rivalutazione dell'altro, del diverso, di altre culture e tradizioni, alla luce di una ri-flessione inerente l'educazione alla mondialità. Guida alla conoscenza dei meccanismi di squilibrio nord-sud. Riflessione rivolta all'ecologia, sottesa al rispetto ambientale per una rivalutazione dell'equilibrio naturale.

Le mete di sviluppo sono finalizzate a:a) Rapportare i fenomeni umani – storici alle coordinate spaziali e temporali.b) Riconoscere i ritmi del tempo storico (brevi, medi, lunghi).c) Usare gli schemi convenzionali di periodizzazione.d) Comprendere ed usare il linguaggio storiografico.e) Riconoscere le regole della ricerca storiografica anche se in maniera semplificata.f) Usare, anche se in modo elementare, i documenti della ricerca didattica.

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g) Conoscere i principali eventi storici.h) Comprendere i fondamenti e le istituzioni principali della vita sociale, civile e politica.i) Acquisire le capacità di stabilire relazioni tra i fatti storici.j) Conquistare una capacità critica che dia criteri di condotta consapevoli del rapporto che

sussiste tra libertà individuale ed esigenze della comunità.k) Raggiungere la consapevolezza delle norme di vita sociale, civile, politica e del loro

fondamento etico.l) Comprendere e sviluppare le tematiche inerenti il rapporto uomo-ambiente, nella

polivalenza delle sue componenti antropiche, socio-economiche, politiche, religiose e culturali.

STORIA

Classe primaObiettivi disciplinari

a) Corretto uso del manuale.b) Avvio alla comprensione generale dell’argomento.c) Capacità di individuare e sottolineare le informazioni essenziali.d) Capacità di raccogliere le informazioni in schemi riassuntivi.e) Capacità di percepire il tempo e lo spazio come “continuum”.f) Capacità di esporre fatti cogliendo i rapporti di causa – effetto.g) Avvio all’acquisizione del linguaggio specifico.

Classe secondaObiettivi disciplinari

a) Collocare i fatti storici nel tempo e nello spazio.b) Cogliere, comprendere ed analizzare le relazioni tra gli eventi.c) Comprendere i nessi causali che producono l’evento storico e le loro interrelazioni.d) Acquisire alcune elementari competenze metodologiche e lessicali proprie del lavoro

storiografico.

Classe terzaObiettivi disciplinari

a) Conoscere fenomeni, fatti e processi.b) Collocare nello spazio e nel tempo i fenomeni, i fatti ed i processi.c) Individuare analogie/differenze tra fatti storici.d) Cogliere le caratteristiche significative di un evento storico.e) Individuare relazioni di interdipendenza tra fatti e fenomeni.f) Riconoscere gli aspetti organizzativi e istituzionali nel contesto sociale di riferimento.g) Comprendere la terminologia propria della disciplina.h) Comunicare usando la terminologia propria della disciplina.i) Sviluppare le conoscenze delle variabili sociali, economiche, tecniche, ambientali,

religiose, politiche e culturali delle varie epoche.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Classe PrimaObiettivi disciplinari

a) Le regole fondamentali della convivenza civile, viste come risultato di un processo storico.

b) I rapporti sociali nelle diverse civiltà.c) I doveri fondamentali nella vita sociale, lo Stato, le leggi, il lavoro.d) Il rispetto nei confronti delle opinioni diverse dalle proprie, del lavoro altrui e

dei materiali.

Classi SecondeObiettivi disciplinari

a) Prendere coscienza di appartenere ad un gruppo in seno al quale si hanno diritti e doveri che devono essere rispettati da tutti.

b) Acquisire l’inclinazione alla solidarietà, alla tolleranza e alla pace.c) Conquistare la capacità di assumere consapevoli criteri di condotta personali ed

interpersonali.

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Classi TerzeObiettivi disciplinari

a) Maturazione degli orientamenti che portano alla responsabilità personale all’interno della società, al valore della legalità, all’iniziativa civile e alla solidarietà.

b) Comprensione del rapporto tra libertà individuale ed esigenze sociali della comunità.

c) I doveri fondamentali del cittadino ed i suoi diritti nella nostra Costituzione ed in quella dei principali paesi stranieri.

GEOGRAFIA

Classe PrimaObiettivi disciplinari

a) Orientarsi e conoscere gli ambienti naturali e geografici italiani ed europei.b) Comprendere il rapporto di relazione tra fenomeno geografico ed intervento umano.c) Comprendere il paesaggio geografico come insieme di elementi e di fattori che

interagiscono (geosistema).d) Saper utilizzare gli strumenti (forme di rappresentazione grafica e cartografica) ed il

linguaggio della disciplina.

Classe SecondaObiettivi disciplinari

a) Conoscere le principali caratteristiche fisico-antropiche dell’Europa e di alcuni Stati che la compongono.

b) Saper riconoscere i rapporti tra fenomeni vicini e lontani nello spazio, tra popoli e culture diverse.

c) Saper riconoscere i criteri di modifica dell’ambiente e dell’economia messi in atto dall’uomo.

d) Saper far uso della strumentazione specifica della disciplina.e) Acquisire un metodo di lavoro efficace.

Classe terzaObiettivi disciplinari

a) Conoscere le principali caratteristiche fisico-antropiche dei continenti extraeuropei.

b) Comprendere e interpretare il rapporto tra l’uomo e l’ambiente.c) Padroneggiare la conoscenza delle caratteristiche proprie degli ambienti extraeuropei

confrontandone anche le diverse culture e l’organizzazione politico-sociale.

LINGUA STRANIERA: LINGUA 2 e LINGUA 3

Tenuto conto che l'allievo della scuola media dell'obbligo si trova in una fase delicata dell'età evolutiva e si muove alla ricerca di una stabile identità personale, i docenti si prefiggono di guidare gli alunni ad assumere la piena responsabilità della propria crescita.Le mete di sviluppo sono finalizzate a:

a) migliorare la conoscenza di sé e delle proprie capacità;b) esplorare in modo critico la realtà;c) manifestare il proprio mondo interiore;d) star bene con sé e con gli altri, attraverso il confronto e l'accettazione di culture

diverse;e) favorire la capacità di orientamento personale e sociale.

Pertanto i docenti ritengono indispensabile andare oltre la concezione della Lingua Straniera intesa come un insieme di regole e strutture da interiorizzare e poi utilizzare in ben determinate situazioni, ma vogliono far capire che essa è il presupposto per poter agire in un contesto linguistico estraneo. Quindi la finalità educativa essenziale sarà il far assumere agli allievi coscienza del complesso rapporto esistente tra la lingua e la comunità dei suoi parlanti.Il loro imparare, il loro parlare una lingua straniera deve così diventare uno strumento per avvicinarsi in modo appropriato a diversi valori, culture e modi di vivere.

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I contenuti disciplinari sono perciò scelti in modo che, apertamente o come presupposto, presentino valori e ideali, quali apertura all'Europa e al mondo, fratellanza e comprensione di ciò e di chi è diverso dalla nostra cultura.

Classe primaObiettivi disciplinari Acquisizione della capacità di comprendere messaggi orali per entrare in rapporto

interattivo con l’emittente del messaggio stesso. Acquisizione della capacità di produzione orale, già compresa nel rapporto bilaterale tra

l’emittente ed il ricevente del messaggio, che si estrinsecherà mediante situazioni di comunicazione a livello di vita quotidiana.

Acquisizione della capacità di lettura e di comprensione di semplici brani scritti e di messaggi utili nel primo contatto con il Paese straniero.

Acquisizione della capacità di produrre, partendo da una traccia o da un modello ,testi scritti significativi e di utilità immediata.

Obiettivi minimi Semplici formule di presentazione e di saluto. Riproduzione orale di semplici suoni. Identificazione di oggetti relativi all’ambiente circostante. Conoscenza dei numeri e descrizione di qualità inerenti a persone, animali e cose. Conoscenza delle più semplici strutture grammaticali.

Classe secondaObiettivi disciplinariSulla falsariga del lavoro svolto nelle classi prime, si continuerà a privilegiare le abilità orali-comunicative, sottolineando in particolare i seguenti aspetti: Maggiore complessità nelle attività comunicative orali con una particolare cura per gli

aspetti extralinguistici (gesti, intonazione etc.). Attenzione maggiore verso le abilità scritte con l’introduzione della lettura intensiva

accanto a quella estensiva e dello scrivere creativo (lettere personali). Esplorazione più approfondita e più esplicitamente contrastiva della cultura la cui lingua è

oggetto di studio.

Obiettivi minimi Saper comprendere globalmente, previa lettura o ascolto, un semplice messaggio. Saper esprimere il proprio parere e le proprie preferenze. Saper esprimere azioni abituali ed in corso di svolgimento al presente. Approfondimento delle strutture grammaticali di base.Classe terzaObiettivi disciplinari Utilizzazione della lingua straniera come strumento di conoscenza di un contesto culturale

estraneo al proprio. Riflessione sugli aspetti morfologici, sintattici e lessicali della lingua straniera onde

acquisire consapevolezza della loro relazione con il contesto culturale in cui la lingua viene prodotta e degli effetti e comportamenti che essa produce.

Acquisizione delle strutture morfosintattiche e lessicali utili ad affrontare situazioni comunicative sempre più complesse.

Obiettivi minimi Saper individuare azioni al presente, passato e futuro. Saper ricavare semplici informazioni da un facile brano proposto per la lettura. Saper formulare una semplice produzione personale e creativa.

SCIENZE MATEMATICHE

Le Scienze Matematiche hanno un ruolo determinante nel delicato passaggio dalla fanciullezza all'adolescenza per far acquisire ai discenti maggiore coscienza di sé, capacità di astrazione e di problematizzazione, allo scopo di saper rapportarsi con il mondo e la realtà.La matematica concorre, con le altre discipline, a rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti sociali e a superare le situazioni di svantaggio culturale e favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti.La finalità di tale insegnamento è l'educazione al metodo scientifico: l'alunno dovrà dare una spiegazione razionale ad ogni fatto osservato, affinando così le sue capacità critiche.Questo modo di procedere sviluppa le capacità logiche e porta gli allievi verso l'astrazione.

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Gli insegnanti di matematica, convinti che gli alunni per raggiungere tale meta, debbano saper "ascoltare", "saper osservare" e "saper fare", ritengono fondamentale perseguire nel corso del triennio le seguenti finalità educative: utilizzare un linguaggio rigoroso ed essenziale; abituare i ragazzi a percorsi razionali ed autonomi; acquisire la capacità di risolvere situazioni problematiche; maturare una mentalità critica che permetta di discernere, nel reale, l'utile dal superfluo; potenziare i processi di analisi e sintesi, di formalizzazione e di astrazione.In particolare, i docenti rilevano l'importanza di rendere i ragazzi consapevoli dei fattori individuali e sociali che condizionano la qualità della vita e di fornire loro gli strumenti per tutelare la salute e l'ambiente.

Classe primaObiettivi disciplinariMATEMATICA Conoscenza degli insiemi numerici N e Q. Padronanza delle tecniche di calcolo in N e Q. Capacità di operare in N e Q. Capacità di risolvere i problemi con diversi metodi. Conoscenza dei procedimenti necessari per operare con le frazioni(numeri primi, m.c.m. e

M.C.D). Acquisizione del concetto di grandezza e misura. Riconoscimento degli Enti Geometrici fondamentali. Uso della terminologia specifica corretta.Obiettivi minimi Possesso delle fondamentali capacità di calcolo. Acquisizione del concetto di frazione. Risoluzione di semplici problemi. Acquisizione di un linguaggio semplice, ma corretto.SCIENZE Analizzare razionalmente fatti e fenomeni e saperli descrivere. Acquisire conoscenze sulle strutture del mondo vivente e non vivente. Acquisire la consapevolezza dell’importanza di una corretta igiene personale.

Classe secondaObiettivi disciplinariMATEMATICA Acquisire padronanza di calcolo in R+; saper operare con le frazioni e con i numeri

razionali, saper calcolare rapporti, percentuali, radici, misure approssimate. Comprendere il testo dei problemi e svilupparne la risoluzione con metodi diversi. Individuare proprietà e relazioni sia in campo aritmetico, sia in quello geometrico: leggi di

proporzionalità diretta e inversa, trasformazioni geometriche. Acquisire precisione nelle costruzioni grafiche, saper operare nel piano cartesiano. Conoscere le figure piane e saper operare su di esse con formule dirette e inverse. Saper applicare il Teorema di Pitagora. Migliorare le capacità espressive attraverso il linguaggio matematico-scientifico.Obiettivi minimi Possesso delle fondamentali capacità di calcolo. Acquisizione del concetto di rapporto e proporzione. Possesso dei concetti di perimetro e di area dei poligoni: capacità di risolvere semplici

problemi. Applicazione del Teorema di Pitagora in problemi di facile risoluzione. Acquisizione di un linguaggio scientifico semplice ma corretto.SCIENZE Individuare la struttura e le funzioni dei vari organi del corpo umano. Comprendere che l’ambiente inquinato è spesso causa di malattie. Comprendere che è possibile prevenire molte malattie con una vita sana. Riconoscere analogie e differenze tra i viventi, anche con l’uso di strumenti d’osservazione. Sapere usare una terminologia corretta.

Classe terza

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Obiettivi disciplinariMATEMATICA Capacità di operare in R. Capacità di operare nel calcolo letterale. Risoluzione di equazioni. Risoluzione di problemi con le equazioni. Conoscenze di regole e formule geometriche relative ai solidi e loro applicazione. Risoluzione di problemi geometrici. Saper operare sul piano cartesiano.Obiettivi minimi Costruzione e interpretazione di semplici grafici. Capacità di operare nell’insieme dei numeri reali. Risoluzione di semplici equazioni. Risoluzione di semplici problemi di geometria. Capacità di esprimersi con un linguaggio sempre più rigoroso e scientifico.SCIENZE Riconoscere strutture e meccanismi dei fenomeni naturali. Scoprire l’importanza di formulare ipotesi corrette, per spiegare fatti e proporre

osservazioni corrette.. Individuare relazioni tra mondo fisico, viventi e popolazioni. Maturare un senso di responsabilità nel rapporto con l’ambiente e le sue risorse. Acquisire consapevolezza del fatto che le problematiche scientifiche e le conoscenze sono

in continua evoluzione.

TECNOLOGIA

Attraverso l'Educazione Tecnica, nel triennio, si perseguono i sottoelencati obiettivi formativi: comprensione della realtà tecnologica (aiutare l'alunno a pensare ed agire tecnicamente); formazione all'uso di strumenti e conoscenze per risolvere problemi tecnici; formazione del metodo per affrontare e risolvere problemi tecnici; potenziamento delle capacità logiche consequenziali, di osservazione, di analisi, di sintesi e

di valutazione tecnica; sviluppo e potenziamento delle capacità operative: saper, saper fare, progettare (sviluppo

del sapere finalizzato al saper fare, realizzare per saper fare sulla base del sapere).

Obiettivi disciplinari Capacità di osservare, analizzare e mettere in relazione (tecnica/uomo/ambiente). Conoscenza, comprensione ed utilizzo di alcuni linguaggi propri della disciplina (disegno,

grafici, tabelle, termini tecnici). Acquisizione di conoscenze di base relative al mondo della tecnica. Sviluppo di abilità operative e manuali in introduzione alla progettazione. Educazione stradale e ambientale ed educazione alimentare.

Classe prima Semplici concetti di economia: rapporto bisogno/bene. I materiali: risorse della terra rinnovabili e non rinnovabili; le proprietà dei materiali e studio

appropriato di alcuni materiali (carta, legno, ecc. in relazione all’ambiente). Gli oggetti: analisi tecnica di alcuni semplici oggetti; storia di un oggetto; produzione di un

semplice oggetto con approccio al metodo progettuale. Disegno geometrico: significato del disegno come linguaggio. Gli strumenti per il disegno.

Costruzione geometriche di base. Sistemi e strumenti di misura. Le scale di proporzione. Educazione stradale: il comportamento del pedone. Educazione ambientale ed orientamento. Educazione alimentare: introduzione.Classe seconda Educazione alimentare: composizione degli alimenti; funzione dei principi nutritivi e valore

calorico; dieta equilibrata. L’industria agroalimentare: tecnologie per la trasformazione degli alimenti. I materiali: risorse della terra rinnovabili e non; le proprietà dei materiali e studio di alcune

tecnologie (vetro, materie plastiche, metalli, ecc..). Gli oggetti: analisi tecnica di alcuni semplici oggetti con la loro evoluzione. Produzione di un

semplice oggetto con l’utilizzo della metodologia progettuale.

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Educazione stradale: il comportamento del ciclista, con possibile intervento di personale specializzato.

Educazione ambientale – problema energetico – utilizzazione dei combustibili fossili anche in relazione all’inquinamento.

Disegno geometrico tecnico: assonometrie di figure piane e di solidi; rappresentazione grafica di dati statistici.

Prosecuzione dell’attività di orientamento.

Classe terza Perseguimento di un adeguato grado di maturità personale. Comprensione delle relazioni tra tecnica/uomo/ambiente. Approfondimento delle conoscenze tecniche e tecnologiche. Comprensione ed uso del linguaggio specifico (disegno tecnico, grafici, tabelle). Progettazione, realizzazione e verifica di esperienze operative. Conclusione del percorso di orientamento Educazione stradale: il comportamento del conducente di ciclomotore.

MUSICA

L’Educazione Musicale si affianca a tutte le altre materie di studio e concorre al progetto formativo del ragazzo, favorendone la maturazione espressiva, lo sviluppo della sensibilità e del senso estetico, l'avvio al pensiero critico.Il termine "Educazione Musicale" è inteso, quindi, non solo come educazione alla musica, con le proposte di attività operative finalizzate alla conoscenza del linguaggio specifico, ma come educazione "con" la musica, intesa come educazione culturale-intellettuale e socio-affettiva perchè la musica aiuta l'analisi del mondo interiore, a comunicare, ad esprimere sensazioni e stati d'animo.

Le abilità che si intendono conseguire nel corso del triennio sono le seguenti:a) pratica di un linguaggio puramente formale;b) sviluppo del senso estetico e formazione del giudizio critico;c) capacità di ascolto e comprensione dei messaggi musicali;d) capacità di concentrarsi e rilevare la differenza tra i suoni;e) capacità di distinguere i vari generi musicali;f) capacità di cogliere la funzione e il significato di un brano musicale;g) capacità di inquadrare storicamente un'opera musicale;h) capacità di effettuare semplici analisi formali e critiche;i) capacità di eseguire semplici sequenze ritmiche e melodiche;j) capacità e uso dei linguaggi specifici.

A questo proposito si ritiene opportuno potenziare l'aspetto pratico-operativo della disciplina, anche attraverso i laboratori del Tempo Prolungato.

Obiettivi disciplinariClasse prima

a) Saper ascoltare e descrivere un paesaggio acustico.b) Saper risalire alle fonti che generano il suono.c) Saper riconoscere il significato dei segnali acustici che l’uomo utilizza. d) Saper distinguere i vari generi musicali.e) Saper intonare correttamente semplici linee melodiche.f) Saper controllare la propria emissione vocale nella pratica di gruppo.g) Saper eseguire con semplici strumenti brani di difficoltà elementare.h) Saper cogliere corrispondenze tra suono e segno.i) Saper utilizzare correttamente il pentagramma.j) Saper riconoscere le note musicali.k) Saper leggere semplici partiture.l) Saper registrare graficamente i suoni attraverso vari sistemi di rappresentazione.

Classe secondaa) Saper cogliere analogie e differenze tra semplici linee melodiche. b) Saper cogliere la funzione e il significato di un brano musicale.

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c) Saper cogliere e analizzare gli elementi strutturali di un brano (melodie, ritmo, forma, armonia).

d) Saper intonare un canone a due o tre voci.e) Saper accompagnare ritmicamente un’esecuzione vocale e/o strumentale.f) Saper leggere semplici partiture a due o tre voci.g) Saper utilizzare la terminologia specifica.

Classe terzaa) Saper cogliere analogie e differenze tra gli elementi strutturali di un brano.b) Saper cogliere le funzioni e il significato espressivo di un brano. c) Saper inquadrare storicamente un’opera musicale.d) Saper effettuare semplici analisi formali e critiche. e) Saper produrre messaggi sonori in modo creativo.

ARTE E IMMAGINE

L'Educazione all’Arte e Immagine concorre a sviluppare un pensiero creativo in grado di rendere consapevole l'alunno delle proprie capacità e delle proprie potenzialità. Inoltre si accentua l'attenzione verso il mondo che ci circonda, facendo acquisire gli strumenti tecnici e l'abilità di riprodurlo, in modo da aumentare la conoscenza che il ragazzo ha di esso.Nel processo di maturazione dell'alunno è anche importante acquisire conoscenze relative alla sfera emotiva e dei sentimenti.Durante le attività di Educazione Artistica i ragazzi sono guidati in modo progressivo a capire gli scopi del loro lavoro, i passaggi corretti per l'uso di una determinata tecnica. All'inizio di ogni proposta si offrono stimoli agli alunni per favorire la riflessione, il ricordo di esperienze vissute e di cose viste, l'esigenza di esprimersi e di comunicare. Successivamente si invitano gli alunni a non fermarsi alla prima idea, ma a cercare tra più soluzioni la più valida, superando un modo di procedere solo istintivo e schematico. Al termine di alcune attività si osservano con attenzione i risultati ottenuti per evidenziarne la ricchezza a livello espressivo o/e tecnico e per cogliere l'originalità di ognuno. I contenuti riguardano i codici visuali, gli ambiti operativi, la storia del patrimonio artistico, i messaggi figurativi dei media, anche per sviluppare il giudizio critico e il senso estetico.

Obiettivi disciplinari

Classe primaa) Saper classificare i colori, comprenderne le leggi e i significati espressivi.b) Distinguere le linee presenti in una composizione e saper descrivere le sensazioni che

suscitano.c) Conoscere gli elementi strutturali del fumetto, della fotografia, del film.d) Conoscere ed usare in modo adeguato la terminologia tipica della disciplina. e) Conoscere e applicare i principali procedimenti tecnici in relazione alle esigenze

espressive.f) Usare correttamente attrezzature e materiali.g) Riconoscere le tecniche usate anche dalla semplice consultazione fotografica dell’opera.h) Applicare in modo funzionale alla comunicazione le regole del codice visivo.i) Saper rielaborare in modo personale i messaggi visivi.j) Saper interpretare in modo personale la realtà circostante.k) Riconoscere gli elementi di una comunicazione (emittente, ricevente, messaggio,

canale, codice, contesto).l) Saper spiegare la funzione dell’arte nella storia.m) Saper individuare nel messaggio le strutture, i materiali, le tecniche e descriverne

l’evoluzione.

Classe secondaa) Saper superare gli stereotipi sviluppando le capacità d’osservazione.b) Saper osservare con metodo aiutandosi con schizzi propri.c) Saper interpretare paesaggi accentuando le caratteristiche e crearne di inventati.d) Saper raffigurare animali in movimento e a riposo.e) Usare correttamente e approfondire le tecniche già sperimentate.f) Studiare le tecniche del bianco-nero con le matite, la china, il carboncino ecc…g) Conoscere varie tecniche del collage e del mosaico .h) Saper interpretare in modo sempre più personale la realtà circostante.i) Riprendere in modo più personale l’interpretazione delle opere d’arte.

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j) Saper rappresentare correttamente lo spazio con le prospettive centrale e laterale.k) Approfondire il messaggio delle opere d’arte delle varie epoche e dei vari paesi.l) Approfondire la conoscenza delle varie tecniche usate nei diversi periodi artistici.m) Confrontare, classificare e porre in relazione più messaggi visivi in modo più maturo.

Classe terzaa) Conoscere le strutture del linguaggio visuale e saper usare i linguaggi specifici.b) Saper disegnare i diversi atteggiamenti di una figura.c) Saper collocare correttamente le figure nello spazio.d) Conoscere e saper usare le principali tecniche espressive (incisione, modellato, pasta di

sale ecc..).e) Produrre e rielaborare dei messaggi visivi.f) Approfondire lo studio della prospettiva e della figura.g) Saper esprimere in modo personale il proprio mondo interiore e la realtà circostante,

elaborando un proprio linguaggio espressivo.h) Approfondire ulteriormente le conoscenze del mondo dell’arte e dell’aspetto delle

civiltà.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Per quanto riguarda l'educazione fisica sono presi in esame gli obiettivi generali di sviluppo che concorrono alla realizzazione delle finalità della scuola:Ambientamento

a) conoscenza e utilizzo degli attrezzi a disposizione;b) orientamento nello spazio - palestra in funzione del gruppo in cui si opera;c) uso proprio dello spazio - spogliatoio;d) uso proprio dello spazio - palestra.

Miglioramento fisiologicoa) miglioramento della funzione cardio-respiratoria; rafforzamento della potenza

muscolare; mobilità e scioltezza articolare; velocità e destrezza.Consolidamento e coordinazione degli schemi motori di base.

b) equilibrio posturale; consolidamento della bilateralità, lateralità e direzionalità;c) apprezzamento della distanza e della traiettoria; rapporto corpo-spazio, coordinazione

generale.

Attività sportivea) accettazione e rispetto degli altri; abitudine alla correttezza e alla collaborazione

reciproca; superamento delle insicurezze e delle inibizioni personali. Saper giocare almeno globalmente i più comuni giochi sportivi.

Educazione alla salute b) acquisizione di abitudini fondamentali della cura della salute; alimentazione; igiene e

problematiche connesse. Consapevolezza del rapporto uomo-ambiente

c) presa di coscienza dell'importanza dell'attività all'aria aperta e in ambiente naturale; praticare attività in ambiente naturale apprezzandone il significato e l'importanza.

A livello educativo:a) equilibrata maturazione psicofisica come base per la formazione intellettuale, morale, e

un migliore inserimento nella vita sociale;b) pieno sviluppo del corpo: dominio del corpo in relazione allo spazio e agli altri per

conseguire un equilibrato concetto di sé e la fiducia in sé soprattutto nel rapporto con gli altri;

c) accettazione delle regole;d) agonismo nel confronto di se stessi e non nel confronto con gli altri.

Obiettivi disciplinari

Classe prima1. eseguire semplici esercizi da fermi ed in corsa;2. eseguire semplici esercizi di preatletismo generale a corpo libero e con piccoli attrezzi;3. eseguire semplici esercizi a staffetta anche sotto forma di gioco;

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4. eseguire semplici esercizi di coordinazione neuro-muscolare anche per lo sviluppo della lateralizzazione;

5. valutare tempi e distanze;6. eseguire semplici esercizi propedeutici alla pratica delle più comuni specialità sportive;7. eseguire semplici esercizi propedeutici ai grandi giochi sportivi e saperne accettare le

regole.

Classe seconda1. Svolgere semplici esercizi in corsa, di preatletismo e con piccoli attrezzi finalizzati al

potenziamento fisiologico;2. incrementare la coordinazione, l’equilibrio dinamico, la valutazione di tempi e distanze;3. conoscere la struttura e le funzioni del proprio corpo nei suoi aspetti muscolari, scheletrici

ed articolari;4. potenziare la consapevolezza della necessità della pratica sportiva, per il raggiungimento di

un adeguato equilibrio psicofisico, mediante l’esecuzione dei grandi giochi presportivi. Classe terza1. Potenziare le capacità motorie ed espressive del proprio e dell’altrui corpo mediante

l’esecuzione d’esercizi di forza a carico naturale, contro resistenza e di potenziamento della mobilità articolare;

2. sviluppare la capacità di adeguamento ai cambiamenti strutturali e morfologici tipici dell’età mediante l’esecuzione di esercizi di coordinazione complessa, di preacrobatica e di equilibrio dinamico;

3. avviare alla pratica sportiva intesa come consuetudine all’attività fisica nella vita di tutti i giorni con lo svolgimento dei giochi di squadra e dello studio dei fondamentali che li regolano.

RELIGIONE

Facendo riferimento al nuovo programma di insegnamento della religione cattolica nella scuola media, si precisa che l'educazione religiosa concorre in modo originale e specifico allo sviluppo della personalità dell'alunno e della sua funzione umana e sociale complessiva rispondendo all'esigenza spirituale che è nel preadolescente. Essa promuove il superamento di modelli infantili, l'apprezzamento dei valori fondamentali dell'uomo: dignità, libertà, fratellanza, solidarietà, pace, giustizia anche in un'etica trascendente.

Obiettivi disciplinariClasse prima1. Conoscere la natura del fenomeno religioso come risposta agli interrogativi sul senso della

vita e le sue manifestazioni principali.2. Comprendere che la religione è un elemento portante della cultura e della civiltà di ogni

popolo e individuare nel Cristianesimo i fondamenti della propria identità culturale.3. Conoscere nelle linee essenziali il testo biblico sapendo consultare almeno un Vangelo

sinottico.4. Comprendere i termini specifici della disciplina.Classe seconda1. Conoscere le caratteristiche e le origini della comunità cristiana e il ruolo da essa svolto nel

corso dei secoli.2. Comprendere l’importanza del vivere all’interno di una comunità sapendone accettare le

regole, superando pregiudizi ed intolleranze.3. Saper riconoscere gli ideali che da duemila anni sostengono la comunità cristiana nel suo

impegno in difesa dei più deboli con riferimento ai testimoni del Vangelo.4. Sapersi accostare in modo corretto al testo biblico, in particolare agli Atti degli Apostoli.5. Saper usare in modo appropriato i termini specifici della disciplina ed arricchire il lessico

personale.Classe terza1. Conoscere il progetto di vita cristiano, i valori e le regole che ne costituiscono il

fondamento.2. Saper realizzare un confronto tra il proprio personale progetto di vita e quello proposto dal

Cristianesimo, comprendendo la necessità di agire in modo responsabile e solidale da cittadino del mondo.

3. Conoscere i tratti essenziali delle religioni mondiali per sensibilizzare gli alunni al dialogo ed al confronto.

4. Saper usare in modo corretto e pertinente il lessico specifico.

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INSEGNAMENTO ALTERNATIVO ALL’I.R.C.Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica e le cui famiglie hanno chiesto espressamente un insegnamento alternativo, il Collegio dei Docenti ha stabilito che vengono approntate dai singoli docenti (sostanzialmente di Lettere e Scienze Matematiche) delle attività di lettura e comprensione di testi non affrontati durante le ore curricolari.

I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

L'attività di programmazione disciplinare viene realizzata in sede di Dipartimento disciplinare. I docenti delle diverse discipline si riuniscono periodicamente e pianificano obiettivi, attività e contenuti comuni.In particolare, è compito dei Dipartimenti:

1. Programmare la didattica disciplinare attraverso l'individuazione dei nuclei portanti di ogni disciplina e delle attività comuni ad essi

legate l'indicazione dei tempi di proposta degli argomenti agli alunni l'indicazione delle modalità e dei tempi delle verifiche in itinere.

2. Preparare le prove comuni ( per le discipline che le prevedano): test d'ingresso - prove comuni del I e II quadrimestre: Scelta della tipologia delle prove Preparazione dei test Tempi di somministrazione (30/9/09 - 30/11/09 - 30/4/10) Griglie di correzione Criteri di valutazione

3. Stabilire criteri oggettivi di valutazione e definire i livelli di prestazione4. Progettare i Percorsi di Apprendimento (a partire dalle classi Prime)5. Verificare la validità della programmazione effettuata attraverso l'analisi ed il

confronto dei risultati raggiunti.

PROGRAMMAZIONE PER PERCORSI INTERDISCIPLINARI

L’attività didattica disciplinare e curricolare si è andata arricchendo negli ultimi anni con lo sviluppo di progetti multidisciplinari e interdisciplinari che costituiscono ciò che caratterizza la nostra scuola e sono i nuclei attorno ai quali ruota tutta l’azione didattica.

LINGUE STRANIERE

La società sovranazionale e plurilinguistica attuale richiede sempre più la conoscenza delle lingue straniere sia in campo economico sia in quello educativo per rispondere alle esigenze di globalizzazione, di multietnicità e di cosmopolitismo. Questa necessità è stata recepita dalla nostra scuola che già da tempo si è attivata per utilizzare tutte le opportunità offerte dalla normativa vigente.

Lo studio delle lingue straniere si attiva pertanto come segue:CLASSI PRIME E SECONDEPer tutti gli alunni:

a) lingua inglese ( 3 ore settimanali)b) seconda lingua comunitaria (francese o spagnolo), scelta all'atto dell'iscrizione (2 ore

settimanali)CLASSI TERZE

c) lingua inglese per tutti gli alunni di tutte le classi ( 3 ore settimanali)d) lingua francese/spagnolo/tedesco, per gli alunni che l'hanno scelta all'atto

dell'iscrizione alla classe prima ( 2 h settimanali).

Nella scuola funzionano, come supporto didattico, un laboratorio linguistico e un laboratorio informatico multimediale.

EDUCAZIONE AMBIENTALE

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Il progetto di educazione ambientale parte dallo studio e dall’osservazione di alcuni ambienti naturali per giungere a formare nell’alunno valori e comportamenti propri di un cittadino cosciente, capace di cogliere la complessità dei fattori e dei processi ambientali e capace di partecipare alla gestione del territorio e alle scelte che sono fatte in questo campo.Gli elementi culturali e metodologici che stanno alla base di questo progetto assumono quindi un valore educativo particolare, ricco di potenzialità.Dal punto di vista culturale infatti, l’educazione ambientale si basa su concetti quali la diversità e l’unicità dei sistemi studiati, la complessità dei problemi affrontati, la loro trasversalità, la flessibilità nell’approccio ad essi, il passaggio dal globale al locale.Dal punto di vista metodologico, l’alunno apprende ad agire in prima persona, a fare ricerche sul campo, dentro e fuori della scuola, partendo dai propri bisogni e modi di essere, così da sentirsi protagonista e capace di compiere azioni e proposte di intervento.Anche in passato gli alunni della nostra scuola hanno realizzato progetti e/o mostre a tematiche ambientali, quali “H2O a righe e a quadretti”, grazie ad una larga partecipazione di docenti e al sostegno dell’Ente locale.In tal senso, nel corso del triennio le classi svolgeranno una serie di attività relative ai seguenti temi:

- classi prime: i cambiamenti climatici, mutamenti di stili di vita e di consumo (Progetto “Miglioriamo il clima a scuola…” con visita al “Museo A come Ambiente” il cui trasporto è offerto dal Comune di Chivasso).

- classi seconde: educazione alimentare- classi terze: involuzione dell’ambiente: buco nell’ozono, piogge acide. La geografia della

sete. Problemi energetici.Nell’ambito dell’Educazione Ambientale si prevede inoltre l’adesione alle eventuali proposte delle associazioni ambientaliste (Legambiente, A.I.S.A ed altri Enti presenti sul territorio).

Il progetto “MIGLIORIAMO IL CLIMA A SCUOLA…” è un progetto di educazione ambientale sul tema dei cambiamenti climatici, destinato ai ragazzi di classe prima.Il ruolo dell’educazione ambientale, è quello di costituire strumenti e guide verso la sostenibilità dello sviluppo, attraverso una crescita della consapevolezza e di una maggiore partecipazione delle comunità scolastiche e dei cittadini alla vita politica e sociale del Paese, che possa produrre un mutamento degli stili di vita e di consumo.

OBIETTIVI del progetto: il recupero della motivazione; il recupero delle conoscenze di base e delle capacità di relazione con i coetanei; il recupero delle abilità di espressione scritta ed orale, grazie anche all’uso del

computer; la realizzazione di poster (cartelloni); introduzione di tutti i lavori sul sito della scuola e realizzazione di un giornalino on line

(aiutati da un esperto di grafica fornito dal Comune di Chivasso Assessorato Ambiente); migliorare le conoscenze sul tema dei cambiamenti climatici: cause, scenari futuri,

problematiche, possibili adattamenti e soluzioni; contribuire alla crescita e allo sviluppo di una coscienza civica e ambientale fondata su

solide basi scientifiche; rafforzare il legame tra i giovani e il territorio in cui vivono; promuovere attività d’informazione e sensibilizzazione nelle scuole.

LINEE GUIDAA) Partendo dal territorio analizzare gli elementi costitutivi del clima:

latitudine/longitudine pianura/le Alpi/le colline il fiume Po/la rete idrografica/il Canale Cavour le modificazioni dell’uomo il Bosco del Vaj inquinamento (acqua, aria, suolo) il collettore fognario la centrale le strade/la ferrovia la campagna/l’urbanizzazione

B) Generalizzando: il ciclo dell’acqua effetto serra, aumento temperatura ed effetti inquinamento da ossido di carbonio inquinamento idrico inquinamento biologico

C) Che cosa possiamo fare noi…

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acqua/consumi rifiuti/riciclo emissioni

D) Realizzazione grafica/ descrittiva/informatica di un lavoro che riassuma gli argomenti trattati.Nell’ambito del progetto, si prevedono ore di recupero disciplinare da effettuare dai docenti della classe in compresenza (lettere/matematica).

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Le attività svolte fanno parte di un Progetto mirato all'Educazione alla Salute, che coinvolge tutto l'Istituto e prevede incontri di varia natura, fra esperti del Servizio Sanitario locale (ASL 7: psicologi, ginecologi, pediatri), operatori dei Servizi Sociali (Ser.T. – Ed.Territoriale: assistenti sociali, ed. professionali), operatori scolastici, famiglie, allievi.

Il Progetto di Educazione alla Salute comprende le seguenti iniziative:

PROGETTO REFERENTI UTENTI/RECETTORIPROGETTO DISAGIO:SPORTELLO DI ASCOLTO

SCUOLA (docenti, funzioni strumentali “per alunni”, coordinamento psicologa)

Direttamente per tutti gli alunni della scuola

PROGETTO ADOLESCENTI ASL TO 4 DMI

Direttamente per tutti gli alunni della scuola

PROGETTO DISAGIO:MIGLIORIAMO IL “CLIMA” A SCUOLA

SCUOLA (docenti, funzioni strumentali “per alunni”, coordinamento psicologa)

Direttamente per tutti gli alunni della scuola

PROGETTO EDUCAZIONE ALIMENTARE

Dietologhe ASL TO4Fand diabetici

Direttamente per tutti gli alunni della scuola

PROGETTO “LA SCHIENA VA A SCUOLA ”

Associazione Italiana Fisioterapisti

Direttamente per tutti gli alunni della scuola

LO SPORTELLO DI ASCOLTO

Lo "Sportello", attivato a suo tempo nell'ambito di un progetto sperimentale del CISS di Chivasso, è gestito da qualche anno dalla nostra scuola.

- Destinatari : alunni dell'Istituto.- Obiettivo dell'intervento : cogliere eventuali segnali di disagio dei ragazzi e cercare di

fornire aiuto per superare situazioni di malessere e promuovere lo "star bene".- Modalità di attuazione - Nel plesso di via Marconi è presente un docente che, per due ore settimanali, il lunedì

dalle 10 alle 12, ascolta i ragazzi che hanno bisogno di parlare dei propri problemi; per gli altri plessi su appuntamento è disponibile un sostegno psicologico, tenuto dalla dott. ssa Elena Delle Piane, secondo un calendario stabilito di volta in volta sulla base delle esigenze dell’utenza.

- è possibile fruire di un servizio di psicologia scolastica per analizzare i casi degli alunni particolarmente problematici. La psicologa referente è presente a cadenza quindicinale e riceve su appuntamento i docenti che ne abbiano fatta richiesta.

PROGETTO ADOLESCENZA

Percorso triennale di incontri con docenti, ragazzi e famiglie.Considerate la proposta formulata dal DMI (ASL TO4) e le esigenze formativo/educative degli alunni della scuola media, compresa la stretta rete di rapporti tra gli adulti (docenti e genitori) e gli stessi adolescenti, si concordano interventi tematici articolati nel triennio.Il progetto prevede incontri con i docenti delle classi 3^ (un incontro nella fase iniziale; uno nella fase conclusiva per analizzare l’esito dell’attività svolta), e incontri con gli studenti delle classi 3^.

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L’ADOLESCENTE: EMOZIONI E SENTIMENTI

Tematiche affrontate Il disagio della crescita e dello sviluppo sessuale. Il significato della pubertà e delle tematiche connesse. La scoperta di sé come individuo aperto a nuove emozioni e nuovi sentimenti.ObiettiviEducazione all’affettività e alla sessualità. Dare spazio/ascolto alle problematiche “sentite” dagli adolescenti. Individuare eventuali comportamenti a rischio.Si prevede 1 incontro (di 2 ore) con gli alunni delle classi terze (2h x 13classi= 26 ore).Gli interventi con i ragazzi saranno condotti, come in passato, dall’équipe psicologo-ginecologa.Lo psicologo condurrà gli incontri (sia con i docenti sia con le famiglie) come consulente-facilitatore nella raccolta delle osservazioni/riflessioni e nell’individuazione delle strategie più idonee al percorso.Motivazione del progetto Promuovere l’agio Ridurre i comportamenti a rischio Creare spazi di ascolto fra l’adolescente e l’adulto Attivare una rete di sostegno e dialogo fra genitori, allievi, insegnanti, operatori sanitari.

EDUCAZIONE ALLA MUSICA

La musica è un’espressione culturale il cui linguaggio universale rappresenta un mezzo fondamentale nell’educazione e nella formazione dei giovani. Le attività musicali organizzate all’interno della scuola perseguono lo scopo di avvicinare i ragazzi al linguaggio specifico della musica nelle sue varie forme. Il confronto con esperienze musicali differenti rappresenta anche un momento di ascolto coinvolgente ed un’occasione per fruire di un tipo di musica che non é quella solitamente proposta dalla distribuzione commerciale e dai mezzi di comunicazione. L’obiettivo è quello di consentire a tutti gli alunni di “fare musica” e di valorizzare quanti già suonano come scelta individuale e familiare.Esistono locali idonei stabilmente dedicati a laboratorio musicale, utilizzabili da tutti gli alunni della scuola.La scuola dispone di un certo numero di attrezzature:Impianto stereo Hi-Fi (registratore a cassette, lettore CD, amplificatore, coppie casse acustiche).Impianto voci (4 microfoni con aste, mixer, coppia casse acustiche attive).Computer con software dedicato (Logic Audio).Sintetizzatore Alesis QS6_1.Master Keyboard Fatar Studio 900, 81 tasti pesanti.Chitarre acustiche.Strumentario Orff (xilofono soprano, contralto, glockenspiel, piastre contrabbasso).Varie percussioni (tamburelli, word blocks, campanacci; bongos, djembè; doumbek, ecc.).I ragazzi suonano nelle ore curriculari e nelle attività opzionali pomeridiane; partecipano alle manifestazioni organizzate sul territorio, hanno una loro parte negli spettacoli teatrali organizzati nelle varie occasioni.

EDUCAZIONE STRADALE

Itinerario didattico triennale, con lo scopo di avviare i ragazzi alla conoscenza delle norme che riguardano la segnaletica il comportamento in caso di spostamento

come pedoni in bicicletta in motorino Attivazione di corsi di preparazione degli alunni quattordicenni all'esame per il

patentino dei ciclomotori (DL9/02 del 15/1/02).

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EDUCAZIONE ALLA COMUNICAZIONE ED ALLE ARTI VISIVE

Si sono individuate alcune attività come obbligatorie per tutte le classi, per evitare evidenti disparità tra classi parallele:

partecipazione agli spettacoli cinematografici, due film per classe adesione all’attività teatrale proposta dal Comune teatro inglese per tutte le classi seconde e terze, favorendone al massimo l’adesione attività della Biblioteca Festival della Letteratura

SPETTACOLI - TEATRO - CINEMAGli interventi del percorso sono mirati a promuovere negli alunni l’Educazione alla rappresentazione teatrale e cinematografica, completando la formazione culturale degli adolescenti e favorendo l’integrazione fra scuola e ambiente esterno.Nel contesto odierno la funzione formativa della scuola risponde al compito di mettere i giovani in condizione di decodificare i linguaggi ”nuovi”, al fine di interpretare contenuti e messaggi comunicativi.TEATROLa scuola aderisce alle iniziative teatrali presenti sul territorio. I docenti interessati agli spettacoli proposti accompagnano le rispettive classi in orario di lezione. Gli spettacoli vengono preceduti da una preparazione in classe e, dopo la visione, da attività volte alla comprensione ed alla riflessione su quanto visto.Esperienza di teatro in lingua inglese per gli alunni delle classi seconde.CINEMAScopo del percorso cinematografico è non solo l’educazione all’immagine, con cui si vuole accrescere la sensibilità estetica dei giovani spettatori e facilitare la decodificazione del linguaggio filmico, ma anche l’educazione al rispetto del luogo di fruizione dello spettacolo.L’attività sarà realizzata seguendo itinerari tematici diversi per le varie classi, nell'ambito dei quali verranno scelti 2 film per ogni classe (I - II - III). L'attività sarà accompagnata da adeguata preparazione in classe e da rielaborazione dopo la proiezione dei film, per mezzo di materiale opportunamente predisposto (schede filmiche, schede di analisi, ecc.).

EDUCAZIONE FISICA

L’evoluzione dell’organizzazione scolastica ha inevitabilmente interessato le varie aree disciplinari tra le quali anche l’Educazione Fisica. L’utilizzo di un maggior numero di strumenti, la possibilità di operare con un orario che prevede due ore curricolari nelle classi prime e seconde, l’organizzazione di laboratori tra le attività opzionali, fa sì che venga dato maggior rilievo all’educazione motoria sotto tutti gli aspetti.A questo proposito è bene ricordare che la crescita dell’individuo avviene su tutti i livelli: cognitivo, socio-affettivo, relazionale e psicomotorio. Tra loro questi piani evolutivi sono collegati in modo inscindibile. Il movimento è un bisogno e come tale va considerato. La pratica sportiva favorisce l'inserimento degli alunni diversamente abili, che sono seguiti con particolare attenzione e che partecipano da anni alle varie attività.I docenti di educazione fisica sono attenti alla prevenzione dei paramorfismi e a tale proposito sono strutturate lezioni teorico-pratiche su:

a) Ed. alimentare in collaborazione interdisciplinare con gli insegnanti di Scienze, di Educazione tecnica, Lettere.

b) Ed. posturale che consiste nella presa di coscienza del proprio corpo in forma statica e dinamica, esercizi di autocorrezione e prevenzione dei più comuni vizi di portamento.

c) Ed. respiratoria che consiste nell’interazione tra respiro e movimento, il rilassamento e la concentrazione e nello studio dei pericoli legati al fumo e all’inquinamento.

Sono inoltre valutate con attenzione le richieste che emergono dagli alunni, quali la danza o la ginnastica aerobica che utilizzano musiche attuali, l’uso dei nuovi attrezzi , le attività presportive ed i giochi di squadra. Tali proposte sono da considerarsi indispensabili per organizzare in modo completo e motivante il piano educativo di ogni alunno.

La scuola ha istituito il Centro Sportivo Scolastico per dare la possibilità ai ragazzi di svolgere varie attività, completamente gratuite, sotto la guida dei docenti di Educazione Fisica. Per l'a.s. 2011/2012 sono previste le seguenti attività: atletica, pallavolo, pallacanestro, sci, nuoto, e calcio.Per tutte le attività di atletica e pallavolo gli allievi dei vari plessi della S.M.S. “COSOLA” parteciperanno alle fasi previste per i Giochi Studenteschi.Le attività sportive si svolgono il martedì dalle ore 14,00 alle ore 16,00.

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La partecipazione è aperta a tutti gli allievi ed è gratuita.E' inoltre prevista l'attuazione di un corso di sci di discesa e uno di snowboard, in collaborazione con i docenti di educazione fisica e un corso di nuoto in collaborazione con la società Libertas Nuoto Chivasso.

EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA

L'Educazione alla Sicurezza della nostra scuola si basa:1. sull’educazione alla prevenzione degli infortuni,2. sulla conoscenza dei principi fondamentali della protezione civile 3. sul piano di evacuazione.

Il piano di evacuazione prevede l'effettuazione di due prove all'anno e costituisce il documento operativo che, in presenza di situazioni di emergenza che possono verificarsi nell'ambito del plesso scolastico, individua le disposizioni organizzative da mettere in atto, indica le azioni da compiere, assegna i compiti al fine di consentire l'evacuazione ordinata e tempestiva di tutte le persone presenti nell'edificio.

Il piano fornisce a tutti gli operatori scolastici delle chiare linee guida che garantiscano la massima operatività in una ipotetica situazione di emergenza. Esso contiene perciò tutti gli elementi topografico-descrittivi della struttura dell'edificio (la collocazione topografica, la pianta e le planimetrie da affiggere ai piani) e indica le modalità secondo cui deve avvenire un'evacuazione, rispondendo a dei precisi requisiti, quali l'unicità della direzione, l'automaticità delle procedure, la tempestività dell'intervento, l'adeguatezza dei mezzi e del personale e l'elasticità della situazione.L'iniziativa "Scuola Sicura", avviata fin dal 1994 dall'allora Provveditorato agli Studi ed estesa gradualmente a tutte le istituzioni scolastiche, poggia, secondo quanto detto in una apposita circolare, "su indirizzi didattico-educativi per i quali la scuola già è chiamata ad attuare specifiche attività. Basti citare gli aspetti inerenti l'educazione sanitaria, l'educazione civile e ambientale, l'educazione fisica, oltre l'applicazione delle norme di prevenzione incendi."In particolare tale iniziativa prevede la nomina di un referente per la sicurezza e la partecipazione a manifestazioni e riunioni che si tengono a livello interdistrettuale e provinciale, con lo scopo principalmente di adeguare il piano di evacuazione alle nuove norme che periodicamente vengono emanate in materia di sicurezza.

Nelle classi, il percorso formativo è affidato prevalentemente all'insegnante di Educazione Tecnica.

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

Come già indicato, fra le finalità della scuola media enorme importanza hanno i valori della nostra Costituzione, in particolare i temi dei Diritti dell’uomo, della Democrazia, della Convivenza Pacifica: gli allievi sono condotti alla presa di coscienza di tali problematiche in un percorso triennale finalizzato alla promozione della cittadinanza attiva e allo sviluppo del senso di appartenenza ad una società fondata sui principi della libertà, della democrazia, del rispetto dei diritti dell’uomo, della diversità culturale, della tolleranza e della solidarietà.Considerando che i cambiamenti sociali, culturali ed economici (povertà, emarginazione, multiculturalità, precarietà, bullismo, microdelinquenza…….), che caratterizzano la società attuale, hanno determinato processi di innovazione e trasformazione significativi sui sistemi educativi di tutti i Paesi, si rende necessario ridefinire il concetto stesso di cittadinanza. Inoltre la cultura della democrazia e della partecipazione, della legalità e della responsabilità, del rispetto della propria persona e di quella altrui, della collaborazione e della solidarietà, si costruisce nell’esperienza quotidiana, da vivere nella scuola quale luogo privilegiato. Pertanto l’intero percorso formativo di Cittadinanza e Costituzione si configura come una dimensione trasversale alle attività curricolari, perché costituisce base e condizione essenziale per la formazione di una personalità critica, autonoma, aperta alla conoscenza, disponibile ad affrontare la realtà, in grado di riconoscersi, definire la propria identità, vivere i valori della democrazia in modo consapevole, trasferendone i principi nella pratica quotidiana.Coerentemente l’attività si realizza trasversalmente a tutte le discipline e si traduce in uno stile di vita, in una scelta continua a gestire le relazioni interpersonali improntandole alla cooperazione, alla fiducia, all’accoglienza, alla condivisione, al rispetto. I temi affrontati riguarderanno la solidarietà, la giustizia, la legalità, il razzismo, il sottosviluppo, lo squilibrio nord/sud, est/ovest del pianeta, i flussi migratori, la globalizzazione, il dialogo tra

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culture e sensibilità diverse, lo studio della nostra Costituzione e dei suoi articoli più significativi. Gli obiettivi dell’intero percorso interdisciplinare, pertanto, saranno: Comprendere il vantaggio di rispettare le regole Acquisire un comportamento responsabile e corretto Educare alla legalità Combattere l’indifferenza Educare alla solidarietà, anche attraverso piccoli gesti quotidiani Educare alla pace e alla risoluzione dei conflitti, trasformando l’aggressività in dialogo Entrare in relazione con chi ha vissuto esperienze e/o culture diverse Coltivare la capacità di ascolto e la disponibilità al confronto “Leggere i bisogni” degli altri nel territorio in cui si vive Rispettare tutte le forme di vita Conoscere le nostre Istituzioni, la Costituzione e la sua storia.Se i ragazzi sapranno impadronirsi di queste “regole basilari” di convivenza vivranno meglio all’interno del gruppo, via via più allargato, dalla classe alla società civile. Scopriranno inoltre che “le altre persone” e “le altre culture” non vanno guardate con diffidenza o con curiosità, ma con la consapevolezza di chi, immedesimandosi in “un altro modo di sentire e di vedere”, può arricchire la propria identità e la propria esperienza umana.A tale scopo, per le classi Terze sono previsti le seguenti attività:

1. la visita al SERMIG di Torino e lo svolgimento dei relativi Laboratori; 2. a conclusione del triennio gli alunni, partecipando al Concorso "SOMMARE LE DIFFERENZE", saranno chiamati ad esprimere le riflessioni maturate sui temi dei Diritti Umani, elaborando il Calendario della Solidarietà, pensato e disegnato col contributo di tutti gli studenti di terza.

IL DIARIO D'ISTITUTO

Il DIARIO SCOLASTICO costituisce un indispensabile strumento di lavoro per gli alunni ed un insostituibile ed immediato mezzo di comunicazione tra scuola e famiglia.Considerato che i modelli in commercio spesso non sono adeguati alle esigenze scolastiche sia per la veste tipografica che per le dimensioni, talvolta troppo ridotte, il Collegio Docenti ha deliberato l’adozione di un proprio diario di Istituto.Per coinvolgere direttamente i ragazzi, nell’anno scolastico 2008/2009, è stato indetto un Concorso tra gli alunni delle classi prime che, sotto la guida dei docenti di Arte e Immagine, hanno realizzato diversi disegni, tra cui è stato scelto quello che avrebbe costituito il soggetto della copertina per l’anno successivo.Nel diario sono stati inseriti:

- il Regolamento di Istituto- il Regolamento mensa- il Patto alunni-docenti- il Patto di corresponsabilità educativa- i moduli per la giustificazione di assenze/permessi.

GIORNALINO D'ISTITUTO

Un primo momento riguarda l'acquisizione delle abilità operative concernenti l'uso del mezzo tecnico (conoscenza della videoscrittura), applicato alla stesura di articoli e testi, mai fine a se stesso. Ciò dà la possibilità di avviare i ragazzi all'uso dei mezzi informatici, permettendo loro di usufruire del laboratorio della scuola per la stesura dei testi.Un secondo momento vede gli allievi impegnati nella produzione e nella comunicazione di materiale creativo ed espressivo.La validità didattica e formativa di questa attività consente di perseguire molteplici obiettivi:

a) fa scoprire agli alunni il piacere di scrivere; la pubblicazione dei testi, infatti, dà un immediato e gratificante riscontro del lavoro svolto;

b) coinvolge alunni di classi e sezioni differenti e migliora lo spirito di collaborazione all'interno della scuola, visto il comune impegno, senza competizione, nella realiz-zazione di un prodotto comune;

c) le pagine del giornalino consentono, poi, di comunicare le proprie esperienze, le proprie opinioni, i propri sentimenti a tutti i lettori (compagni, insegnanti, genitori).

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Tramite il giornalino si realizza un simpatico e stimolante canale di comunicazione tra gli allievi delle classi prime ed i bambini delle quinte elementari. A questi ultimi è, infatti, destinata un'edizione del giornalino curata dai nostri più giovani allievi, con lo scopo di avvicinare i più piccoli e futuri compagni all'ambiente della scuola media.

CONCORSI - MANIFESTAZIONI CULTURALI

La scuola stimola gli alunni alla partecipazione a manifestazioni culturali e concorsi proposti da vari Enti a livello territoriale e nazionale. L'adesione alle varie iniziative sarà coerente con la programmazione di ciascun Consiglio di classe.Al momento attuale sono previsti:

Festival della Letteratura "Città di Chivasso" - V edizione Concorso interno riservato alle classi terze "SOMMARE LE DIFFERENZE"

Obiettivo primario dell'attività è l'educazione al rispetto ed alla valorizzazione delle differenze.Agli alunni delle classi terze si propongono letture di alcuni testi, documenti, articoli significativi in relazione ai temi affrontati, a volte con l’integrazione di film e/o documentari attinenti.Si stimolano discussioni guidate ed esercitazioni di varia natura, per giungere ad un prodotto finale: il calendario della solidarietà.Una commissione designata dal Capo di Istituto premia, a fine anno, i lavori ritenuti più validi.L’attività, svolta a livello interdisciplinare, mira a conseguire i seguenti obiettivi:a - sviluppare la capacità di riconoscere nell’altro un essere unico irripetibile;b - favorire l’assunzione di autocontrollo nei rapporti interpersonali, in qualsiasi occasione, compresi i momenti di competizione, imparando ad usare la discussione e non lo scontro fisico;c - favorire l’assunzione di comportamenti corretti non solo nell’ambito del gruppo di appartenenza, ma anche nei confronti dei «diversi», sempre più numerosi nella nostra struttura sociale;d - comprendere la necessità di rispettare le idee e le opinioni degli altri, evitando di dare per scontato che la propria idea sia sempre la migliore;e - riflettere sui principali pregiudizi che caratterizzano la relazione con chi in qualche modo presenta delle «differenze» a livello fisico, intellettuale, linguistico, sociale, culturale religioso…

Concorso “Educare alla pace” riservato alle classi seconde Il progetto si articola in due momenti principali:

1. Due incontri in classe con letture di testi sul tema della pace, con ricerche di situazioni di conflitto e di associazioni che lavorano in tale ambito.

2. Produzione di disegni o testi sull’argomento.I lavori saranno esposti in una mostra organizzata dal “Cantiere Sociale Mario Contu” e valutati da una giuria. E’ previsto un premio in buoni libro.

PROGETTI -MANIFESTAZIONI VARIE MACROAREA SALUTE E AMBIENTE:PROGETTO ENTE CLASSILa schiena va a scuola A.I.FI. 1 APro.muovi saperi/sapori A.S.L.TO4 secondeFai la differenza Comune & Legambiente 1 A, 1 B, 1 D, 1 ISo-stare con me e con gli altri FAND & A.S.L. seconde e terzeMissione Salute LILT proposta a tuttePuliamo il mondo Legambiente prime

VISITE ENTE CLASSICentrale Termoelettrica Edipower terze

INIZIATIVE ENTE CLASSIMeno rifiuti: un film per riflettere Assessorato all’Ambiente 1 A, 1 F, 1 M, 1 P

2 A, 2 D, 2 G, 2 H, 2 I, 2 M3 A, 3 B, 3 C, 3 F, 3 M

Si sono promosse all’interno di ciascun Consiglio di Classe le seguenti Giornate:

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9 ottobre 2011 Giornata Nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali ed industriali causati dall’incuria dell’uomo

1 dicembre 2011 Giornata Nazionale sul virus dell’immunodeficienza

25 novembre 2011 Giornata Mondiale sui diritti delle donne

5 giugno 2012 Giornata Mondiale dell’Ambiente

PROGETTO “LA SCHIENA VA A SCUOLA” IN COLLABORAZIONE CON LA A.I.FI. (ASSOCIAZIONE ITALIANA FISIOTERAPISTI)Il progetto si esplica con attività diversificate che sono state organizzate in tre giornate: Lunedì 28 novembre 2011 h. 14:00-16:00. Prima lezione condotta dai fisioterapisti

dell’ASL di Chivasso: l’attività proposta si pone l’obiettivo di prevenire e correggere le posture inadeguate che spesso l’allievo presenta sia in àmbito familiare, sia in àmbito scolastico. L’attenzione viene posta anche sul peso dello zaino e sul come posizionare correttamente il materiale scolastico al suo interno. La lezione verrà condotta in aula video e ciascun allievo dovrà portare il proprio zaino scolastico. Ai ragazzi verrà lasciato il compito di realizzare un cartellone dell’intervento, raffigurante le strategie utili per un corretto utilizzo della schiena; tale cartellone parteciperà al concorso legato al progetto.

Mercoledì 29 febbraio 2011 h. 15:00-16:00. Secondo incontro in classe con i fisioterapisti con compilazione di un questionario da parte degli allievi e loro presentazione del cartellone eseguito.

19 aprile 2012. Partecipazione alla giornata conclusiva dei lavori con incontro di tutte le altre classi delle altre scuole partecipanti al progetto presso il palazzetto dello sport di Torino. Premiazione in mattinata.

PROGETTO “MISSIONE SALUTE” IN COLLABORAZIONE CON LA LILT (LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI)Nell’Anno Scolastico 2011/2012 la nostra scuola si è resa disponibile a collaborare con esperti della LILT che faranno interventi in classe, affrontando una tematica a scelta tra educazione alimentare, dipendenze e tabagismo. Di seguito il calendario delle attività con le classi aderenti e le tematiche scelte:

via BlattaCLASSI PERIODO ARGOMENTI REFERENTEII C dicembre ed. alimentare BarberoII F dicembre ed. alimentare BarberoI A febbraio/marzo ed. alimentare RappoccioloII A febbraio/marzo ed. alimentare RappoccioloI C febbraio/marzo ed. alimentare SgròII D febbraio/marzo ed. alimentare CannarsaII A febbraio/marzo tabagismo RappoccioloIII A febbraio/marzo tabagismo/alcolismo Rappocciolo

via MarconiCLASSI PERIODO ARGOMENTI REFERENTEII G gennaio ed. alimentare Di MonteII E gennaio ed. alimentare BorsiIII E gennaio ed. alimentare BorsiII G gennaio tabagismo Di MonteII E gennaio dipendenze BorsiIII E gennaio dipendenze BorsiIII G gennaio dipendenze GugliuzzaIII I gennaio dipendenze Millerba

SOLIDARIETÀA SCUOLA DI SOLIDARIETA’: “SOMMARE LE DIFFERENZE”Obiettivi generali:

Portare i ragazzi dell’Istituto a riflettere sul valore della solidarietà nelle diverse forme. Sostenere i progetti interni di educazione alla solidarietà (mercatini, concerti, spettacoli

teatrali, raccolte per beneficenza).

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Sostenere progetti ed iniziative esterne (associazioni, gruppi, Telethon…) Progettare e realizzare il Calendario della solidarietà 2013.

CALENDARIO DELLA SOLIDARIETA’ 2013OBIETTIVI:

Educazione al vivere civile Educazione alla mondialità e all’intercultura Riflessione sui diritti umani Riflessione sul valore della solidarietà.

MODALITA’ ORGANIZZATIVE1- Definizione delle varie tematiche per classi mese per mese (novembre-dicembre).2- Preparazione delle classi con letture, laboratori, visite al SERMIG, giochi di ruolo.3- Stesura dei testi e dei disegni (febbraio-marzo)4- Selezione e stampa delle pagine inerenti ai diversi mesi e alla copertina.5- Vendita dei calendari e raccolta del denaro da devolvere alle associazioni con le quali si

avranno contatti diretti.

DESTINATARITutte le alunne e gli alunni delle classi terze dei plessi di Via Blatta, via Marconi, Castelrosso e Casalborgone.

RISORSE UMANESono coinvolti tutti gli insegnanti disponibili del Consiglio di Classe, in modo particolare i dipartimenti di lettere e di religione. Il referente informatico dell’Istituto curerà l’impaginazione e si occuperà della stampa delle copie.

SPESACosti della tipografia (1000 copie circa).

REFERENTIProfessoresse Avanzato, Bobbio e Bonfanti.

ITALIANO AMICOÈ pensato per i genitori degli alunni stranieri.ISTRUZIONE DOMICIALIARE È destinato agli alunni che sono stati ricoverati in ospedale per più di 30 giorni: sono seguiti da uno o più docenti, a seconda delle necessità. Il sostegno può continuare a domicilio, in caso di convalescenza.

BORSE DI STUDIO "ANGELO FORESTO"

L'assegnazione delle borse di studio è gestita dal Consiglio di Istituto che ha richiamato a sé le funzioni prima svolte dal "Comitato Angelo Foresto".Il Consiglio di Istituto della Scuola Media “Demetrio Cosola” , per onorare le volontà del defunto Benefattore signor Angelo FORESTO, istituisce, le seguenti Borse di Studio, relative all’anno scolastico 2011/2012:

1. Nr.15 Borse di Studio a favore degli alunni che hanno conseguito la licenza media presso la S.M.S. “D. Cosola” e che hanno ottenuto la valutazione di nove e dieci su indicazione del Consiglio di Classe.

2. Nr.5 Borse di Studio ad altrettanti studenti che abbiano frequentato la S.M.S. “D. Cosola” e che ora frequentino Istituti Superiori in cui si studi la lingua tedesca, che nell’a.s. 2010/11 abbiano studiato la lingua tedesca ed abbiano ottenuto la media globale non inferore a 80/100.

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Una borsa per ogni anno della scuola media superiore.

3. Nr.5 Borse di Studio ad altrettanti studenti che abbiano conseguito la licenza media presso la S.M.S. “D. Cosola” ottenendo la valutazione di nove e dieci (che abbaino quindi i requisiti per godere della Borsa di cui al punto 1), che frequentino al Scuola Media Superiore e che abbiano ottenuto al termine dell’anno scolastico 2010/11 una votazione non inferiore a 80/100.Una borsa per ogni anno della scuola media superiore.

Le domande dovranno essere inoltrate, in plico raccomandato, indirizzato a: CONSIGLIO DI ISTITUTO - S.M.S. “D. COSOLA” - Via Blatta, 26/C - 10034 CHIVASSOLe domande dovranno pervenire entro il giorno 11 aprile 2012 e dovranno essere corredate dai sottoelencati documenti:

Per le Borse di Studio di cui al punto 1:l’assegnazione avverrà a cura dei Consigli di Classe.

Per le Borse di Studio di cui al punto 2:a) Fotocopia del diploma di Licenza Media rilasciato dalla S.M.S. “D. COSOLA”;b) Certificato di iscrizione all’Istituto Superiore frequentato, per l’anno scolastico 2010/2011

con attestato di studio della lingua tedesca;c) Certificato attestante le votazioni riportate nell’anno scolastico 2010/2011; comprensivo del

voto di lingua tedesca;d) Dichiarazione di non essere beneficiario di altra Borsa di Studio di valore pari o superiore a

quello della Borse a Concorso.

Per le Borse di Studio di cui al punto 3:a) Fotocopia del diploma di Licenza Media rilasciato dalla Scuola Media “D. COSOLA”;b) Certificato rilasciato dall’ Istituto Scolastico Superiore attestante le votazioni riportate

nell’anno scolastico 2010/2011;c) Fotocopia del diploma di conseguimento della Borsa di Studio “A. Foresto” – Sezione Scuola

Media;d) Dichiarazione di non essere beneficiario di altra Borsa di Studio di valore pari o superiore a

quello delle Borse a Concorso.

Per tutte le borse dei punti 2-3 la presenza di una certificazione ISEE del nucleo familiare, valida per l’anno in corso, che attesti un reddito inferiore a € 10632,94 costituisce diritto di precedenza, fermi restando i titoli di merito previsti nei punti precedenti.

L’assegnazione della Borsa di Studio , sarà effettuata , a giudizio insindacabile del Consiglio di Istituto della Scuola Media “D. COSOLA” di Chivasso.

AGGIORNAMENTOAGGIORNAMENTO

Le attività di aggiornamento del personale docente e A.T.A. vanno di pari passo con le esigenze che emergono in relazione alla riforma, ai nuovi compiti che la scuola è chiamata ad assumere, alle nuove problematiche poste dalla relazione con gli utenti.Anche il corrente anno presenta le problematiche della formazione dei docenti e degli A.T.A. neo immessi in ruolo per i quali si è provveduto a nominare un tutor e a stabilire una serie di scadenze per la verifica di quanto hanno saputo mettere in atto.

Queste le proposte per l’anno in corso:

1. SICUREZZA (corso base per tutti i docenti)2. SICUREZZA (corsi di formazione per addetti antincendio, servizio di prevenzione e

protezione, primo soccorso)3. CORSI DI AGGIORNAMENTO ADDETTI ALLA SICUREZZA4. PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE5. CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLE TEMATICHE DI PREVENZIONE DISAGIO

NELL’AMBITO DEL PROGETTO “FASCE DEBOLI”

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6. AGGIORNAMENTO DISCIPLINARE (i docenti seguono corsi di aggiornamento specifici per la disciplina insegnata)

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA

PREMESSAIl processo di crescita e formazione nell’età fra gli 11 e i 14 anni richiede- l’attenzione degli adulti, genitori e docenti, che collaborino per favorire la crescita equilibrata e serena

dei ragazzi, aiutandoli a superare i problemi che incontrano, mantenendo un atteggiamento responsabile e positivo;

- interventi concordati, fermi e costanti;- la condivisione degli obiettivi tra alunni, genitori e scuola, unitamente al mantenimento di un

atteggiamento costruttivo;- un monitoraggio continuo e costante che aiuti il giovane nel mantenimento dei propositi manifestati,

che aiuti la famiglia a non perdere i contatti con quanto avviene a scuola e consenta ai docenti di lavorare con una controparte responsabile.

IN CONSIDERAZIONE DI QUANTO ESPRESSO,

Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”

Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”

SI STIPULA CON LA FAMIGLIA DELL’ALUNNO IL SEGUENTE PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ, CON IL QUALE

LA SCUOLA SI IMPEGNA A LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A L’ALUNNO SI IMPEGNA A far conoscere e rispettare

il Regolamento il Patto alunni-docenti

leggere, rispettare e far rispettare

il Regolamento il Patto alunni-docenti

rispettare il Regolamento il Patto alunni-docenti

offrire un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascuno studente

valorizzare l’istituzione scolastica, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, favorendo un’assidua frequenza dei propri figli alle lezioni

prendere coscienza dei propri diritti-doveri

creare un clima scolastico positivo, fondato sul dialogo e sul rispetto, tale da favorire la conoscenza reciproca e il rapporto tra studenti, tra studenti e adulti, la valorizzazione delle differenze e l’integrazione, l’educazione alla convivenza civile e alla legalità

instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, adottare nei confronti della scuola un atteggiamento di conoscenza, di rispetto e indurre nell’alunno un atteggiamento di accettazione e di valorizzazione delle diversità

adottare un comportamento rispettoso nei confronti di sé, dei compagni, degli adulti, aperto alla conoscenza ed alla valorizzazione di altre culture e di diversi modi di essere

favorire tutte le forme di partecipazione attiva alla vita scolastica; mettersi a disposizione dei genitori per scambiare informazioni sul processo di formazione dei figli; tenere informati i genitori sul processo di apprendimento tramite l’invio delle verifiche e la condivisione dei risultati delle prove scritte e orali.

partecipare alle riunioni ed alle occasioni di colloquio offerte dalla scuola. Comunicare in positivo con la scuola per favorire il processo di formazione dei figli, prendere visione delle verifiche, firmare il diario con regolarità, giustificare tempestivamente i figli in caso di assenza.

mantenere in modo corretto il ruolo di “informatore” tra casa e scuola sui propri comportamenti. Non sottrarsi all’obbligo di far firmare il diario, le prove di valutazione scritta e riportarle tempestivamente a scuola.

Firma del Dirigente Scolastico Firma del Genitore Firma dell’Alunno…………………………………………………… …………………………………………………… ……………………………………………………

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LE REGOLELE REGOLE

REGOLAMENTO DI ISTITUTO

1. I rapporti tra alunni, insegnanti e personale ausiliario devono essere improntati al rispetto reciproco e alla collaborazione. Lo stesso atteggiamento responsabile deve essere tenuto nello spazio antistante la scuola, durante l’entrata e l’uscita degli alunni, sullo scuolabus e in tutte le attività esterne (visite, viaggi)

2. L’intervallo è fissato tra la 2a e la 3a ora e ha la durata di dieci minuti. Durante l’intervallo gli alunni devono comportarsi educatamente e correttamente, evitando giochi e situazioni che possano mettere in pericolo l’incolumità propria e quella degli altri. Durante l’intervallo non è consentito allontanarsi dal corridoio ove è ubicata la propria aula onde consentire la vigilanza da parte dei docenti.

3. La scuola è un bene pubblico e patrimonio comune di tutti i cittadini. Il rispetto delle sue attrezzature e della struttura è rispetto verso se stessi e la collettività. Gli alunni sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i materiali e gli arredi scolastici; non sporcare o rovinare gli ambienti della scuola. Eventuali danni arrecati saranno risarciti dal responsabile o dall’intera classe.

4. Ogni alunno è responsabile del materiale scolastico avuto in prestito, ma di proprietà della scuola.

5. Gli alunni devono osservare scrupolosamente le norme di sicurezza. Tutelare se stessi e gli altri in caso di emergenza, in modo da non arrecare danni a terzi o al patrimonio della scuola.

6. Gli alunni devono recarsi a scuola con un abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico, provvisti dell’occorrente e in particolar modo del diario, che è il mezzo più rapido di comunicazione con la famiglia. Il diario deve essere firmato regolarmente da un genitore e sarà controllato dai docenti. Durante l’orario scolastico non è consentito usare materiale estraneo alle lezioni.

7. Non si lascino mai incustoditi denaro o oggetti di valore. La scuola non risponde di eventuale ammanchi.Non è consentito l’uso del telefono cellulare. Se le famiglie ritengono opportuno che l’alunno abbia con sé il telefono cellulare lo stesso deve essere segnalato al docente e deve essere tenuto spento anche durante gli intervalli, non in modalità “silenziosa”.

8. Le assenze devono essere puntualmente giustificate utilizzando le apposite pagine del diario e firmate dal genitore. Il controllo delle giustificazioni è riservato al professore della prima ora.

9. Le uscite anticipate (anche dalla mensa) sono permesse solo con la presenza a scuola di un genitore che firmi l’assunzione di responsabilità. In nessun caso l’alunno può lasciare la scuola senza accompagnamento.

10. Gli eventuali ritardi dovranno essere giustificati dai genitori utilizzando le apposite pagine del diario. I ritardi saranno registrati al momento dell’ingresso nella scuola e, se ripetuti, daranno luogo ad una convocazione dei genitori da parte del Dirigente Scolastico.

11. Durante il cambio dell’ora o durante momentanee assenze dell’insegnante gli alunni devono restare in aula e mantenere un comportamento responsabile. In tali situazioni è necessario richiedere la collaborazione del personale ausiliario.

12. L’interscuola, dopo la mensa, avrà luogo nel cortile, tempo permettendo, o nei corridoi dove è dislocata la propria aula, in caso di cattivo tempo. Durante l’interscuola, in cortile, gli allievi si possono muovere liberamente, senza però sottrarsi alla sorveglianza da parte dei docenti.

13. All’ora prestabilita, indipendentemente dal suono del campanello, gli alunni devono raccogliersi attorno all’insegnante ed avviarsi ordinatamente verso la propria aula.

REGOLAMENTO MENSA

Il servizio mensa è attivo per tutte le classi della scuola con il seguente orario:

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classi prime (dalle 12 alle 13), lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì (tempo prolungato)lunedì e mercoledì (tempo normale)

classi seconde e terze (dalle 13 alle 14), lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì (tempo prolungato)lunedì e mercoledì (tempo normale)

L’iscrizione al servizio mensa si effettua in comune presso l’ufficio istruzione.

Gli alunni non iscritti non possono usufruire del servizio mensa, salvo casi di particolare bisogno, segnalato di norma in forma scritta e su autorizzazione del DS. Solo in casi eccezionali, durante l’anno ci si può ritirare dalla mensa previa comunicazione scritta in comune. Se l’alunno si assenta dalla mensa, per opportune ragioni di tutela del minore, è richiesta la giustifica scritta, che documenti i motivi dell’assenza.

Assistenza alla mensa:L’assistenza alla mensa (durante i pasti e fino alla ripresa delle lezioni) è garantita da docenti della scuola ed educatori incaricati dal Comune, secondo orario e calendario organizzato e diffuso ad inizio anno scolastico. Ogni classe avrà il suo accompagnatore (docente ed educatore e sarà cura della scuola assicurare che ad ogni turno-mensa sia presente almeno un insegnante).

I docenti firmeranno la loro ora di presenza in mensa sul registro di classe, mentre gli educatori firmeranno su apposito registro “registrazione presenze” che troveranno presso la portineria della scuola nelle diverse sedi. Sarà cura della cooperativa segnalare eventuali cambi di personale, assenze, anche solo giornalieri.

La presenza degli alunni alla mensa sarà rilevata dai docenti della prima ora di lezione in ogni classe, annotata su apposito foglio, esposto dietro la porta dell’aula e ritirato dagli addetti mensa.

Ad ogni classe sarà assegnata un’aula e ogni studente avrà assegnato un posto fissato al tavolo, per tutta la durata del pasto.

Il cibo verrà servito a turno, secondo modalità self service una classe per volta.

Durante e dopo la consumazione del pasto si deve rimanere al proprio posto, fino a diversa indicazione dell’insegnante o dell’educatore.

Gli alunni durante il servizio mensa non devono andare in bagno (salvo situazioni eccezionali), ma saranno mandati in bagno sia prima della mensa che subito dopo, prima dell’inizio delle lezioni pomeridiane.

Alla fine del pasto ogni studente è tenuto a rimettere in ordine il proprio posto e a svuotare i vassoi secondo le indicazioni della raccolta differenziata.

Nei locali della mensa scolastica non si deve: urlare lanciare cibo rompere volontariamente le vettovaglie sporcare intenzionalmente arredi e pavimenti.

Coloro che sporcano volontariamente arredi o pavimenti sono tenuti a ripulire.I comportamenti scorretti degli alunni verranno immediatamente segnalati su registri di classe anche da parte degli educatori e sul diario personale. Ogni annotazione verrà immediatamente notificata ai genitori.

Alla mensa non è consentito portare alimenti da casa.

In tutti i locali e durante il servizio di mensa scolastica è vietato l’uso di bevande alcoliche.

È possibile usufruire del pasto alternativo, richiedendolo all’atto dell’iscrizione presso gli uffici comunali per i seguenti motivi:

- allergie o intolleranze alimentari (certificato medico);

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- motivi religiosi.

E’ possibile mediante comunicazione sul diario segnalare e richiedere pasto alternativo per:- problemi di salute temporanei;

- eccezionalmente per indisposizione fisica di un solo giorno.

Ai ragazzi che frequentano la mensa si consiglia di dotarsi di salviettine detergenti umidificate, spazzolino e dentifricio.Le attività dell’intervallo post mensa (prima della ripresa delle lezioni) saranno organizzate dagli educatori presenti per l’intero gruppo/turno mensa e si svolgeranno nei cortili della scuola o nei corridoi (o nelle relative classi) in caso di maltempo. Sarà chiesto agli educatori un programma delle attività previste.

PATTO ALUNNI - DOCENTI

1. Gli studenti sono puntualmente informati sul processo di formazione nel quale saranno guidati dalla scuola, in modo che abbiano un ruolo attivo e responsabile nella vita della scuola;

2. Gli studenti sono tenuti ad essere puntuali ed assidui nel rispettare le consegne di lavoro a scuola e a casa, eseguendo i compiti con la necessaria cura.

3. Gli insegnanti hanno cura di assegnare compiti significativi; proporzionati alla quantità di lavoro ed al tempo che l’alunno può dedicare al lavoro

a casa; secondo un calendario che tenga conto degli impegni scolastici; tempestivamente corretti individualmente o collettivamente in classe.

4. Le verifiche saranno effettuate secondo un calendario che sarà annotato sul registro, evitando che più verifiche si sommino in un’unica giornata.Saranno tempestivamente corrette e valutate, consegnate agli alunni, corrette in classe e inviate a casa per conoscenza, firmate dai genitori. Le verifiche firmate devono essere restituite entro le date stabilite dagli insegnanti; la reiterata mancata consegna darà facoltà, previo avviso sul diario, di non inviare più a casa per la firma le prove degli allievi inadempienti (che, conseguentemente, potranno averle esclusivamente in visione in classe).

5. Sono effettuate regolari interrogazioni, la cui valutazione sarà trasparente e tempestiva e tale da attivare un processo di autovalutazione per migliorare il proprio rendimento.

6. Il diario è strumento di comunicazione tra scuola e famiglia e non può essere utilizzato per scopi diversi; deve essere portato tutti i giorni e firmato regolarmente dai genitori.

7. Il voto di comportamento dipende - dalla modalità di relazione con coetanei ed adulti- dal rispetto delle regole- dalla condotta tenuta in mensa e nell’interscuola- dalla puntualità e precisione nell’adempimento delle consegne (compiti,

lezioni,firme)- dall’interesse e impegno nello svolgimento delle attività scolastiche

SANZIONI DISCIPLINARI

Criteri I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di

responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale e nessuno può essere sottoposto a sanzioni

disciplinari senza essere prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione

del profitto. E’ garantita e pertanto non sanzionabile in nessun caso la libera espressione di opinioni

correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e, se

possibile, finalizzate al principio della riparazione del danno; esse tengono conto della situazione personale dello studente.

Le sanzioni che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottate da un organo collegiale.

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La durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità dell'atto compiuto e al permanere della situazione di pericolo.

Le sanzioni disciplinari, in ottemperanza alla normativa vigente, recentemente richiamata dalla L.R.8/3/2012, sono regolamentate e verificate da un organo di garanzia.Comportamenti che configurano sanzioni disciplinariNell’ambito dell’istituzione scolastica si individuano i seguenti comportamenti che prevedono sanzioni disciplinari.1 - Infrazioni lievi Mancato svolgimento dei compiti. Mancanza del materiale didattico. Restituzione non tempestiva delle verifiche. Verifiche smarrite. Ritardo ripetuto. Frequenza non sempre regolare. Comportamento poco controllato e lesivo dei diritti altrui. Comportamento non rispettoso del regolamento.Tipo di provvedimento Ammonimento verbale. Ammonimento scritto sul diario. Ammonimento sul diario e sul registro di classe, convocazione del genitore e comunicazione

in Presidenza.OrganoIl singolo docente e, in caso di convocazione dei genitori, il coordinatore informa il Dirigente scolastico che provvederà a contattare i genitori.2 - Infrazioni gravi Comportamento scorretto verso compagni, insegnanti e personale ATA, con offesa alla

sensibilità dell’altro. Utilizzo non corretto e con danno di macchinari, sussidi didattici e laboratori. Modifica giudizi delle verifiche, cancellazione di note comportamentali e comunicazioni sul

diario. Falsificazione firme.Tipo di provvedimento Per tutti questi comportamenti viene garantita all’alunno la possibilità di esporre le proprie

ragioni in forma verbale o scritta. E’ prevista la sospensione dell’alunno. Nel caso in cui la gravità dell’ infrazione comporti l’allontanamento dalle lezioni, il Consiglio di classe può decidere di attribuire un voto di comportamento inferiore ai sei decimi.

OrganoL’organo preposto alla valutazione dell’infrazione disciplinare e a decidere la durata dei giorni di sospensione è il Consiglio di Classe, presieduto dal Dirigente Scolastico.

REGOLAMENTO DOCENTI

VIGILANZA DEGLI ALUNNI

1. La vigilanza degli alunni dal loro ingresso nella scuola fino alla loro uscita costituisce per tutto il personale adulto della scuola il primo dovere. L’adulto ha il dovere di vigilare per prevenire qualunque evento che causi danno all’alunno e che sia ragionevolmente prevedibile.

2. Ogni alunno che si trovi in condizione di difficoltà a seguito di infortunio deve essere immediatamente soccorso secondo le norme previste nel paragrafo successivo dal personale adulto a lui vicino.

3. Gli insegnanti, compresi gli insegnanti di sostegno, sono tenuti, per obbligo di servizio, a trovarsi 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni (sia antimeridiane che pomeridiane) nella scuola per accogliere gli alunni e garantire la loro incolumità.

4. Il controllo ai fini della vigilanza è un controllo discreto ma presente su tutti quegli aspetti che possono costituire rischio o disagio per gli alunni. Per motivate momentanee assenze ( max 5 minuti ) dalla classe, i docenti sono tenuti a ricorrere alla sorveglianza

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in aula da parte di un collaboratore scolastico. Non è consentito allontanarsi dalla classe per effettuare fotocopie (queste devono essere preparate fuori orario di servizio).

5. Il docente che deve conferire con il D.S. o con l’Ufficio di Segreteria per richieste personali (permessi, richieste di certificati, ecc.) è tenuto a presentarsi al di fuori del proprio orario di servizio ed esclusivamente durante le fasce orarie di apertura segreteria destinate ai docenti. Non è assolutamente consentito affidare gli alunni a colleghi e/o collaboratori per inoltrare richieste personali presso gli Uffici o per predisporre materiali per gli alunni.

6. Il docente che, per motivi vari, non ricevesse il cambio turno del collega è tenuto a proseguire il servizio, ai fini della vigilanza fino a quando non riceve sostituzione o non si concluda il servizio scolastico. In nessun caso è autorizzato a lasciare incustodito il gruppo degli alunni. Qualora, per motivi del tutto eccezionali, le classi debbano rimanere a lungo incustodite e non vi siano insegnanti a disposizione, gli alunni devono essere suddivisi tra le altre classi.

7. Tutti i docenti e i collaboratori scolastici sono chiamati a garantire un livello di adeguata vigilanza al gruppo classe che attende l’arrivo del supplente.

8. L’insegnante che per causa di forza maggiore si trovi in condizione di non potere garantire efficacemente la vigilanza su un gruppo di alunni può avvalersi della collaborazione di un collega che ha il dovere morale di coadiuvarlo nel compito. Ugualmente forme di collaborazione tra docenti, per espletare la vigilanza degli alunni in momenti particolari (cambi turno, accessi ai servizi igienici, incarichi, ecc.), possono essere opportune purché il docente che assume l’incarico sappia chiaramente quanti e quali ragazzi vengono a lui affidati. A sua volta il docente che ha richiesto la collaborazione di un collega deve sincerarsi che il collega abbia accettato, anche solo verbalmente, l’incarico.

9. L’insegnante ha l’obbligo di sorvegliare gli alunni durante l’intervallo del mattino e durante l’ora di mensa, assicurando la vigilanza sulle possibili occasioni di pericolo: cancelli, uscite, depositi di materiale, giochi con attrezzature in movimento, strutture che consentano agli allievi di arrampicarsi o di esporsi a pericoli. L’insegnante deve anche assicurarsi che gli alunni non si sottraggano al suo controllo visivo per giocare o sostare in aree non sorvegliate.

10. I docenti che nel corso della refezione, della ricreazione, o di altri momenti della giornata scolastica si accorgessero che alunni di altre classi hanno comportamenti rischiosi o inadeguati hanno il dovere di richiamare gli alunni in questione e di avvertire l’insegnante o l’educatore che li vigila del richiamo impartito, in quanto l’obbligo di vigilanza viene ottemperato con il concorso di tutti gli adulti presenti nell’Istituzione e nessuno può esimersi da tale incombenza.

11. Le insegnanti che usufruiscono del pasto scolastico, quelle in servizio pomeridiano, devono sedersi a tavola con i propri alunni e non in tavoli separati: il momento del pasto è un momento educativo e formativo., anzi da colloqui nei momenti informali gli insegnanti possono approfondire la conoscenza dei propri alunni.

12. Durante le attività all’aperto, si rinnova agli insegnanti la raccomandazione di non unirsi in gruppo, ma di disporsi in modo da sorvegliare tutti gli alunni loro affidati e si ricorda di effettuare controlli sui cancelli dei cortili che devono essere sempre chiusi a chiave quando gli alunni giocano all’aperto per evitare l’uscita di alunni o l’ingresso di estranei. Qualora i cancelli fossero aperti, gli insegnanti provvederanno a richiuderli oppure rientreranno all’interno dell’edificio.

13. In caso di infortunio, se questo è successo ad un alunno temporaneamente affidato ad altro docente, entrambi i docenti (il docente di classe comunque responsabile e il docente incaricato di vigilare) dovranno precisare con dettagliata relazione da produrre, comunque in ogni caso, entro la giornata dell’evento e sul modulo di denuncia assicurazione come si sono svolti i fatti.

14. Ai genitori non è consentito, se non su deroga dell’insegnante di classe, introdurre minori nella scuola durante le riunioni. In ogni caso essi devono garantire l’adeguata vigilanza ai medesimi.

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15. I genitori non sono ammessi fuori orario alle classi, se non appositamente convocati dall’insegnante o dietro annuncio da parte del personale ausiliario. Non sono altresì consentite telefonate con chiamata diretta agli insegnanti, il genitore può solo comunicare al collaboratore/o al personale di segreteria il quale riferirà all’insegnante interessato.

16. La presente circolare, il piano di sfollamento, i numeri di emergenza necessari ed ogni comunicazione inerente la sicurezza devono essere conservate all’interno della classe in posizione visibile. Per quanto concerne la circolare in questione ogni Insegnante in servizio ne prende visione e la firma per ricevuta.

17. Il registro di classe deve essere aggiornato quotidianamente dai docenti e tenuto all’interno della classe, sulla cattedra. Deve essere segnalata l’assenza dal pranzo entro le ore 9.00 su appositi moduli apposti dietro le porte delle aule.

18. L’orario di classe deve essere affisso in classe.

19. L’insegnante coordinatore deve possedere i recapiti di tutti gli alunni in un elenco ordinato. Il medesimo deve contenere anche le informazioni relative alla sicurezza degli alunni (allergie, cibi vietati ed altro). Tale elenco deve essere messo a disposizione dei colleghi del consiglio di classe e di eventuali supplenti.

20. I documenti che possono contenere informazioni riguardanti la sicurezza, e quanto altro sia utile per un armonico proseguo delle attività didattiche, devono essere messi a disposizione in forma ordinata e comprensibile al personale supplente, già al suo arrivo in classe, unitamente a tutte le informazioni necessarie ad orientare detto personale per l’espletamento delle proprie mansioni.

21. Ai ragazzi: è vietato l’uso a scuola di cellulari e se essi vengono portati per esigenze

familiari (necessario cellulare dopo l’uscita da scuola, per comunicazione con ragazzo), devono essere tenuti spenti e in fondo allo zaino.

è vietato filmare all’interno dei locali scolastici e pubblicare su siti internet immagini e/o video riproducenti: compagni, insegnanti, personale scolastico.

22. Al personale è vietato l’utilizzo del cellulare durante le ore di lezione, salvo casi eccezionali e motivati. Il personale docente e collaboratore scolastico che eccezionalmente dovesse ricevere chiamate sul proprio cellulare, dovrà essere sintetico nella risposta e mai omettere la sorveglianza sugli alunni

VITA COMUNITARIA E SICUREZZA

23. La gestione di una vita comunitaria armonica e sicura per gli alunni prevede che gli insegnanti stabiliscano le regole di convivenza del gruppo classe e che queste siano amministrate con la coerenza possibile ed opportuna, anche in relazione dell’età degli alunni ed al loro livello di comprensione.

24. Gli alunni, in quanto membri della comunità scolastica, hanno precisi doveri di comportamento, commisurati alla loro capacità di capire ed adattarsi alle regole. Il loro atteggiamento positivo verso le regole concordate con l’insegnante è un elemento fondamentale ai fini di una prevenzione dei fattori di rischio. I docenti cercheranno di promuovere forme attive di prevenzione della sicurezza coinvolgendo gli alunni per un comportamento vigile e responsabile sulle tematiche della prevenzione (conoscenza adeguata degli spazi e delle fonti di rischio, conoscenza delle procedure di sfollamento ecc.). Anche la presente circolare, per le parti che coinvolgono gli alunni, deve essere loro illustrata.

25. In ogni classe è opportuno ribadire le regole del regolamento d’Istituto, anche mediante cartelli e fra queste il divieto di correre e/o saltare, di giocare a pallone all’interno dell’edificio scolastico, il divieto di picchiare i compagni o di spintonarli, il divieto di lanciare oggetti o introdurre materiali pericolosi (coltellini, accendini ecc.).

26. L’insegnante che, dopo i suoi interventi, ravvisi il perdurare di comportamenti negativi da parte degli alunni sull’accettazione di queste regole fondamentali,

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segnalerà per iscritto al capo d’Istituto il problema ed eventualmente si provvederà a riunire il Consiglio di Classe e verrà applicata la sanzione opportuna.

27. Per un’armonica convivenza è anche necessario garantire agli alunni una gestione dei tempi commisurata ai carichi di affaticamento ed ai ritmi della giornata, garantendo pertanto i tempi di ricreazione già previsti nell’orario scolastico. Il personale avrà cura altresì dell’accesso ai servizi in forma ordinata e vigilata, del controllo durante la refezione sulla qualità degli alimenti, di un comportamento conviviale educato a tavola, in termini di decoro e, in termini di educazione alla salute, di evitare l’eccessiva rumorosità.

28. Gli insegnanti devono trasferire i propri alunni all’interno dell’edificio scolastico, o per le strade o sui mezzi pubblici, o al cinema, in modo ordinato e controllato ai fini della sicurezza e del decoro, prevenendo ammassamenti, schiamazzi, comportamenti indisciplinati.

29. Gli insegnanti avranno cura di rispettare i tempi previsti per le lezioni. Al termine degli intervalli gli alunni devono riprendere le lezioni, pertanto il prolungamento di attività all’aperto o nei corridoi è previsto per attività didattiche e non per gioco libero. Gli insegnanti non devono prolungare gli intervalli oltre il suono della campana, per garantire il diritto allo studio a tutti gli alunni.

30. L’utilizzo delle palestre deve avvenire unicamente dopo aver cambiato le scarpe o, in caso di mancanza di scarpe, con i soli calzini.

31. Il personale ha dovere di segnalare inefficienze ed ogni evento o scelta che può contribuire al miglioramento della prevenzione e della sicurezza.

32. I sussidi e i materiali di facile consumo devono essere conformi alla normativa vigente ed in particolare alle specifiche disposizioni del C.E.I. riguardo la sicurezza, l’igiene e la sanità (si ricordano a tale proposito i colori, le tempere, i pennarelli e le vernici). I sussidi con parti elettriche devono essere conformi alle norme del COMITATO ELETTRONICO ITALIANO (C.E.I.) e muniti del marchio IMQ. Pertanto i docenti sono tenuti a prestare particolare attenzione a quanto richiesto prendendo visione della citata normativa.

33. Mantenere sempre sgombri gli spazi antistanti i mezzi antincendio come manichette ed estintori, i comandi elettrici, le cassette di primo pronto soccorso, le scale, ecc. L’addetto SPILA dovrà effettuare verifica e registrare il controllo avvenuto su apposito registro che verrà consegnato a breve.

34. Durante l’intervallo le scale devono devono essere lasciate libere (non essere usate per sedersi dai ragazzi).

35. Non ingombrare i pavimenti delle aule e dei corridoi con materiale di qualsiasi tipo.

36. Terminato il lavoro nei locali scolastici (nei laboratori o nelle aule), le superfici dei banchi e dei tavoli, devono essere ripuliti e i sussidi utilizzati dovranno essere riposti negli armadi.

37. Non usare parti in vista degli impianti elettrici e di riscaldamento per appendere attrezzi o altro materiale.

38. Non rimuovere o modificare dispositivi di sicurezza,

39. Segnalare immediatamente le deficienze dei dispositivi e dei mezzi di sicurezza.

40. Prima di usare qualsiasi apparecchiatura elettrica controllare che non vi siano cavi, spine, prese di corrente, interruttori o altri particolari elettrici senza l’opportuna protezione.

41. Non toccare mai le apparecchiature elettriche con le mani bagnate o se il pavimento è bagnato.

42. Le spine vanno disinserite dalle prese afferrando l’involucro esterno e non il cavo.

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43. Evitare di fare collegamenti di fortuna.

44. È vietato fumare all’interno dei locali scolastici.

45. In caso d’urgenza o nell’ambito delle proprie competenze e possibilità adoperarsi per eliminare o ridurre i pericoli.

46. Gli insegnanti devono prestare attenzione a non caricare eccessivamente gli armadi, o che su di essi gravino oggetti in bilico, e sincerarsi che gli scaffali e le librerie siano ancorate al muro, che le lavagne siano ben fissate al muro.

47. Il personale che deve rintracciare la famiglia di un alunno deve effettuare personalmente la chiamata dal telefono della scuola.

48. In caso di riunioni e/o manifestazioni tenute a scuola gli insegnanti prima dell'avvio delle iniziative sono tenuti ad informare il pubblico sulle vie di esodo e le uscite di sicurezza.

49. È vietato l’ingresso nell’edificio scolastico di personale estraneo all’Amministrazione Scolastica. Ogni persona estranea deve essere preventivamente autorizzata dal Dirigente Scolastico. Il personale comunale: operai, geometri ecc. che debbono effettuare interventi, firmeranno il quaderno apposito su cui registreranno data, ora e motivo dell’intervento ed il coordinatore di plesso dovrà controfirmare l’ingresso dell’estraneo. Eventuale ingresso di pubblici funzionari (ARPA, ASL, Vigili del Fuoco; Sindaco e/o Assessori) deve essere immediatamente comunicato via telefono all’Ufficio di Presidenza.

PRELEVAMENTO ALUNNI

50. I genitori hanno il dovere di rispettare la puntualità degli orari scolastici.

51. L’insegnante è responsabile dell’incolumità dell’alunno fino all’uscita della scuola. L’insegnante dell’ultima ora di lezione accompagna la classe, in fila, all’uscita, e i ragazzi escono da soli da scuola. Se un ragazzo non trova il genitore o perde il pullman deve rientrare a scuola e segnalarlo in segreteria.

PRODOTTI ALIMENTARI

52. L’insegnante, autorizzando la consumazione di alimenti e bevande in classe, si rende automaticamente responsabile in termini di vigilanza sui danni che questi possono causare all’alunno, pertanto è vietato introdurre cibi nella scuola che non siano prodotti confezionati con etichetta a norma, che evidenzi la data di scadenza, gli ingredienti, la responsabilità legale della produzione.

53. I ragazzi non possono acquistare dalle macchinette distributrici alimenti e bevande. Viene loro dato il tè caldo in caso di necessità.PREVENZIONE SANITARIA

54. Gli insegnanti devono comunicare per iscritto in Presidenza la presenza sospetta di malattie di origine infettiva o parassitaria. Essi devono avvisare le famiglie in caso di pediculosi quando si manifestano casi nella scuola mediante la modulistica prevista. Non sono consentite comunicazioni senza autorizzazione del Dirigente Scolastico.

55. Gli insegnanti devono segnalare in forma scritta assenze ingiustificate o protratte da parte degli alunni per la verifica da parte dell’ufficio di segreteria.

56. Gli alunni che vengono portati in cortile, in particolare nelle giornate fredde, devono uscire dall’edificio scolastico adeguatamente vestiti. I ragazzi che per motivi di salute (segnalato per iscritto dai genitori) non potessero partecipare a delle attività didattiche organizzate all'esterno della scuola in periodi freddi, ventosi, piovosi ecc. saranno temporaneamente affidati ad un’altra classe o ai collaboratori scolastici. Le insegnanti avranno cura di ricorrere saltuariamente a tale misura in quanto è sempre opportuno coinvolgere tutti gli alunni nelle attività prescelte.

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57. È vietata la somministrazione di qualsiasi medicinale, a meno che l’alunno non presenti forme croniche di episodi di natura convulsiva o simile, per i quali esista il supporto di una documentazione medica contenente posologia e modalità di somministrazione. Gli insegnanti, tuttavia, possono, sotto loro diretta responsabilità, somministrare farmaci agli alunni solamente, previa richiesta scritta firmata dai genitori, in presenza di un certificato del medico di base che attesti: tipologia, posologia, modalità di somministrazione e di conservazione del prodotto.

58. Il personale che assista ad un infortunio ha il dovere di soccorrere prontamente l’alunno applicando le seguenti norme:

59. In caso di episodio traumatico grave, in attesa del medico, il docente rimarrà accanto all’alunno contenendolo in modo da evitare che egli stesso o altri possano effettuare movimenti degli arti, collo, spina dorsale che possono compromettere lo stato di salute del paziente. In caso di trauma sono sconsigliati, in attesa del medico dell’ambulanza, spostamenti dell’alunno a meno che il luogo sia fonte diretta di rischio grave per il soggetto.

60. Valutata l’entità dell’infortunio, laddove il docente ritenga che esista una situazione di rischio o tale da richiedere l’intervento precauzionale di un medico egli è tenuto ad avvisare il 118.

61. In attesa dell'arrivo del medico in caso di sospetto trauma si limiterà ad agevolare la respirazione del soggetto infortunato e ad apporre ghiaccio sulla parte tumefatta.

62. Il docente che deve assistere un alunno infortunato deve avvertire il personale presente nella scuola affinché provveda alla vigilanza del gruppo classe ed alla sua eventuale distribuzione in altre classi.

63. Il docente, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, incaricherà il personale di avvertire telefonicamente la famiglia dell’accaduto.

64. Il docente ha l’obbligo di accompagnare il bambino infortunato al pronto soccorso. In quella sede esporrà all’incaricato del verbale di denuncia la propria versione dell’accaduto. Il docente si accerterà che il testo del verbale prodotto sia coerente con la versione data dell’incidente.

65. Il docente ha l’obbligo di trattenersi in ospedale fino all’arrivo dei familiari. Se questi dovessero tardare oltre ragionevole misura egli, avvisato il personale medico, può congedarsi lasciando l’alunno alle cure dei medici. (E’ in questo caso opportuno farsi firmare da un responsabile medico, o se c’è dal personale di polizia, l’ora di uscita del docente e una dichiarazione preparata dal docente stesso da cui emerga la responsabilità del genitore nella mancata assistenza dell’alunno).

66. Il docente deve far pervenire relazione dettagliata sull’episodio e modello di denuncia debitamente compilato entro il giorno successivo. Deve altresì comunicare al genitore l'invio del referto del pronto soccorso entro il giorno successivo. La famiglia deve poter ricostruire la gestione dell'infortunio pertanto il docente deve fornire ogni elemento utile alla ricostruzione dell'incidente e le procedure adottate per il soccorso e l'assistenza all'alunno.

67. Si ricorda che il personale scolastico non può surrogare la decisione della famiglia cui spetta la patria potestà. Ogni decisione di intervento a carattere medico non può essere sottoscritta dal personale scolastico.

68. In caso di incidente grave è bene che il Dirigente scolastico ne sia tempestivamente informato.

69. Gli insegnanti avranno cura di prevenire il sovraccarico degli zaini consigliando opportunamente gli alunni sugli acquisti e riducendo all'indispensabile il corredo scolastico trasportato.

70. Gli insegnanti nelle visite d'istruzione avranno cura di portare con sé una cassettina portatile di primo soccorso con gli elementi indispensabili per contenere e ridurre abrasioni, punture d'insetto, tagli.

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71. Gli alunni in uscita scolastica porteranno il tesserino con la fotografia, il recapito scolastico ed almeno un recapito privato.

PRELEVAMENTO ANTICIPATO ALUNNO

72. Il genitore o chi ne fa le veci che deve prelevare anticipatamente il proprio figlio deve farne richiesta scritta sul diario utilizzando il modulo previsto. Quando il genitore giunge a scuola attenderà che il collaboratore scolastico vada a prelevare l’alunno nella classe. Il genitore, previo annuncio del personale di custodia, deve richiedere autorizzazione scritta (mediante vecchia modulistica) in segreteria.

73. E’ dovere dell’insegnante trattenere l’alunno nel caso in cui sorgessero dubbi sull’identità della persona che preleva il bambino, sulla patria potestà nel caso di genitori con sentenza di separazione, o in presenza di un’evidente alterazione del genitore tale da pregiudicare la sicurezza dell’alunno. Laddove insorgessero problemi l’insegnante ricorrerà alla Forza Pubblica.

ESPRESSI DIVIETI

74. Nei locali scolastici è fatto divieto di introdurre l’uso di biciclette od animali senza preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.

75. E’ fatto divieto di entrare in palestra senza aver preventivamente cambiato le scarpe (anche per il personale docente).

76. E’ fatto divieto da parte degli alunni di usare palloni in cuoio o similcuoio pesanti, soprattutto in vicinanza di vetri non schermati, inoltre si consiglia in generale l’uso di palloni di spugna o particolarmente leggeri.

77. E’ fatto divieto di lasciar usare agli alunni oggetti rischiosi quali: utensili caldi, taglienti, affilati, pungenti, se non sotto la supervisione diretta dell’adulto. Ugualmente esperimenti chimico-fisici devono essere fatti sotto la stretta supervisione del personale docente ed utilizzando materiali non nocivi e/o tossici .

78. E' fatto divieto di usare materiali elettrici non omologati, anche personali, nella scuola.

79. Si vieta l'introduzione in scuola di alcool, bombole di GPL e prodotti caratterizzati da alta tossicità o causticità, di fornellini elettrici.

80. E' vietato a chiunque intralciare l'accesso alle vie di esodo con oggetti di qualunque tipo.

81. E’ fatto divieto assoluto prelevare materiale da scuola (PC, fogli, testi, posateria, dizionari) e portarlo a casa.

82. Gli insegnanti non possono utilizzare i laboratori della scuola (laboratorio informatico, artistico, musicale,…) ad uso personale.

83. E’ vietato utilizzare il telefono della scuola per uso privato: i docenti non possono né ricevere, né effettuare telefonate personali, salvo casi eccezionali.

84. Gli insegnanti possono usufruire del servizio mensa solo se sono in turno di assistenza mensa, con la classe.

PIANO GITE 2011/2012

A tutte le classi sarà offerta la possibilità di aderire a visite guidate e viaggi di istruzione secondo un programma di massima deciso dal Collegio e dai Consigli di Classe, che garantisce che le visite guidate e i viaggi di istruzione siano strettamente pertinenti alla programmazione, sulla base delle finalità didattiche proposte per la classe e delle disponibilità dei singoli insegnanti del consiglio ad essere accompagnatori.Per l’A.S. 2011/2012 sono state deliberate e autorizzate le seguenti uscite didattiche:

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VIA BLATTA - 1/2 GIORNATA

CLASSI ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINO

DITTA ASSEGNATARI

A STAAVCAPOGITA

1F 36+4Primavera 2012 8.00/13.00

Lago di Candia€ 200,00  

D'Ambrosio

1C-B 45+4Primavera 2012 8.00/13.00

Settimo:ecomuseo € 200,00  

Sgrò

VIA BLATTA - 1 GIORNATA

CLASSI ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINO

DITTA ASSEGNATARI

A STAAVCAPOGITA

1C-D 34+3 15/2/2012 8.00/17.30 Gressoney   € 385,00 Martino

1P-B 41+4 1/2/2012 8.00/17.30 Gressoney   € 385,00 Martino

2A-B 46+5 27/1/2012 8.00/17,30 Gressoney   € 385,00 Barone

2P-F 39+4 6/2/2012 8.00/17.30 Gressoney   € 385,00 Mastrocicco

2C-D 43+4 27/2/2012 8.00/17.30 Gressoney   € 385,00 Martino

3B-F 34+3 20/1/2012 8.00/17.30 Gressoney   € 385,00 Martino

3C-D 46+3 16/1/2012 8.00/17.30 Gressoney   € 385,00 Martino

2A-3A 46+4Primavera 2012 8.00/20.00

Portofino: le perle del golfo

€ 550,00 + € 40,00 per il parcheggio

  Rappocciolo

1C 19+2Primavera 2012 8.00/16.00

Torino: salone del libro € 220,00   Sgrò

1P-2P - 2F 56+ 6

8.00/20.00Portofino: le perle del golfo

€ 540,00 + € 40,00 per il parcheggio

  Mastrocicco

2C-F 42+3Primavera 2012 8.00/16.00

Asti: azienda alimentare € 300,00   Rava

2A-B 51+5Gen/feb 2012 8.00/16.00

Venaria: mostra su Leonardo € 300,00   Masia

VIA MARCONI - 1 GIORNATA

CLASSI ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINO

DITTA ASSEGNATARI

A STAAVCAPOGITA

2G-H 48+4 18/04/2012 8.00/16.00

Venaria: reggia + parco della Mandria

€ 300,00   Di Monte

62

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3E-I 41+4 ? 8.00/19.00

Milano: planetario+ museo scienze

  € 429,00 Millerba

1E-H-Q 56+313 febbraio 2012 8.00/17.30

Gressoney   € 385,00 Rivetti

2E-G34 + 4 indicativo

18/1/ 2012 8.00/17.30 Gressoney   € 385,00 Rivetti

3H-3G 42+3 3/2/ 2012 8.00/17.30 Gressoney   € 385,00 Rivetti

2E-H45 + 3 indicativo

16/04/2012 dalle 8 alle 18

Bibiana: azienda agricola   € 385,00 Cena

3H - 3i 47 + 4Primavera 2012 ?

Lago Maggiore   € 430,00 Dezzani

2l - 2i 45 + 4 mag-12 Portofino: le perle del golfo € 600,00   Genta

CASTELROSSO + VIA MARCONI - 1 GIORNATA

CLASSI ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINO

DITTA ASSEGNATARI

A STAAVCAPOGITA

3M-E (V.Marconi)

23 + 2 15+1

9/3/2012 8.00/13.00 Torino: Sermig € 210,00   Bonfanti

1M-2M 51 + 5 Maggio 2012

Venasca: fabbrica dei suoni

PACCHETTO DITTA GIACHINO Sartori

CASALBORGONE - 1 GIORNATA

CLASSI ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINO

DITTA ASSEGNATARI

A STAAVCAPOGITA

1 – 2- 3 N / O

110 + 8 9/5/2012 7.00/19.30 San Fruttuoso

€ 1.450,00  Gallardo

VIA MARCONI + CASTELROSSO - PIU' GIORNI

CLASSI ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINO

DITTA ASSEGNATARI

A STAAVCAPOGITA

3L-3M 16+2 21+2

Aprile 2012 (2 giorni)

Como. Lago-Engadina, Treno del Bernina

€.1210 + € 30 (tassa Svizzera a carico cliente) + eventuali parcheggi

in attesa di preventivo Andreietti

CASALBORGONE - PIU' GIORNI

CLASSI ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINO

DITTA ASSEGNATARI

A STAAVCAPOGITA

1-2-3- N/O 62+5

24-27 gennaio 2012

ARTESINA attività sciistica

NON VIENE RICHIESTO PREVENTIVO (pacchetto

viaggio)Gallardo

63

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1-2-3- N/O ? 1-2 maggio

2012 ROMANIA AEREO Gallardo

VIA BLATTA - TRENO

CLASSI ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINO

DITTA ASSEGNATARI

A STAAVCAPOGITA

2C-D 41+ 4 Aprile 2012 8.00/13.00

Torino:lezione concerto

TRENO

Mastrocicco

2C 25+2Primavera 2012 8.00/16.00

Torino: il Barocco+Villa regina

Togliani

2C 25+2 Aprile 2012 8.00/16.00

Torino: salone del libro Togliani

VIA MARCONI - TRENO

CLASSI ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINO

DITTA ASSEGNATARI

A STAAVCAPOGITA

1L-H 49+4Febbraio 2012 8.00/13.00

Settimo, ecomuseo

TRENO

Conti

2G-H 48+4 16/05/2012 8.00/13.00

Torino: Palazzo Reale + Palazzo Madama

Bessi

3G 18 + 2 mag-12 Traversella Miniere Rivetti

2G 25 + 2 22/12/2012 Ivrea - Polveriera Ceccon

ASSEGNAZIONI ALLA DITTA STAAV

VIA BLATTA - 1 GIORNATACLASS

IALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A STAAVCAPOGITA

1C-D 34+3 15/2/2012 8.00/17.30 Gressoney € 385,00 Martino

1P-B 41+4 1/2/2012 8.00/17.30 Gressoney € 385,00 Martino

2A-B 46+5 27/1/2012 8.00/17,30 Gressoney € 385,00 Barone

2P-F 39+4 6/2/2012 8.00/17.30 Gressoney € 385,00 Mastrocicco

2C-D 43+4 27/2/2012 8.00/17.30 Gressoney € 385,00 Martino

3B-F 34+3 20/1/2012 8.00/17.30 Gressoney € 385,00 Martino

3C-D 46+3 16/1/2012 8.00/17.30 Gressoney € 385,00 Martino

VIA MARCONI - 1 GIORNATA

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CLASSI

ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A STAAVCAPOGITA

3E-I 41+4 ? 8.00/19.00

Milano: planetario+ museo scienze

€ 429,00 Millerba

1E-H-Q 57+3 13/2/2012

8.00/17.30 Gressoney € 385,00 Rivetti

2E-G 36+4 18/1/2012 8.00/17.30 Gressoney € 385,00 Rivetti

3H- 3G 33+3 3/2/2012 8.00/17.30 Gressoney € 385,00 Rivetti

2E-H46 + 3 indicativo

16/04/2012 dalle 8 alle 18

Bibiana: azienda agricola

€ 385,00 Cena

3H 3i 47 + 4Primavera 2012 ?

Lago Maggiore

€ 430,00 Stresa Dezzani

ASSEGNAZIONE ALLA DITTA SAVINOVIA BLATTA - 1/2 GIORNATA

CLASSI ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINOCAPOGITA

1F-D 36+4Primavera 2012 8.00/13.00

Lago di Candia€ 200,00

D'Ambrosio

1C-B 45+4Primavera 2012 8.00/13.00

Settimo:ecomuseo € 200,00

Sgrò

VIA BLATTA - 1 GIORNATA

CLASSI ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINOCAPOGITA

2A-3A 46+4Primavera 2012 8.00/20.00

Portofino: le perle del golfo

€ 550,00 + € 40,00 per il parcheggio

Rappocciolo

1C 19+2Primavera 2012 8.00/16.00

Torino: salone del libro € 220,00 Sgrò

1P-2P- 2F 57+6

Primavera 2012 8.00/20.00

Portofino: le perle del golfo

€ 880,00 + € 40,00 per il parcheggio

Mastrocicco

2C-F 42+3Primavera 2012 8.00/16.00

Asti: azienda alimentare € 300,00 Rava

2A-B 51+5 25/1/2012 8.00/16.00

Venaria: mostra su Leonardo € 300,00 Masia

65

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VIA MARCONI - 1 GIORNATA

CLASSI ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINOCAPOGITA

2G-H 49+4 18/4/ 2012 8.00/16.00

Venaria: reggia + parco della Mandria

€ 300,00 Di Monte

2L -2i 45+3 mag-12Portofino: le perle del golfo

€ 600,00 + € 40,00 per il parcheggio

Genta

CASTELROSSO + VIA MARCONI - 1 GIORNATA

CLASSI ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINOCAPOGITA

3M-E (V.Marconi)

24 + 2 15+1

9/3/2012 8.00/13.00 Torino: Sermig € 210,00 Bonfanti

CASALBORGONE - 1 GIORNATA

CLASSI ALUNNI + DOC.

DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINOCAPOGITA

1-2-3- N/O 110 + 8 9/5/2012

7.00/19.30 San Fruttuoso€ 1.450,00

Gallardo

VIA MARCONI + CASTELROSSO - PIU' GIORNICLASS

IALUNNI + DOC. DATA e ORARI META

DITTA ASSEGNATARI

A SAVINOCAPOGITA

3L-3M 16+2 22+2

Aprile 2012 (2 giorni)

Como. Lago-Engadina, Treno del Bernina

€.1210 + € 30 (tassa Svizzera a carico cliente) + eventuali parcheggi + vitto e alloggio carico cliente

Andreietti

Le proposte, approvate dai Consigli, saranno tali da non gravare economicamente in modo eccessivo sulle famiglie.L’organizzazione, le prenotazioni, la distribuzione dei fogli per acquisire il consenso dei genitori, la raccolta delle quote sono compito del capogita, un docente che si occupa, in collaborazione con i singoli docenti coordinatori di classe, di tutte le problematiche inerenti l’uscita sia per la sua classe, sia per le classi che vi hanno aderito.Il piano complessivo e l’aspetto economico/finanziario sono di competenza del Consiglio di Istituto.La realizzazione delle attività didattiche connesse con l’uscita è affidata dal Consiglio di Classe ai docenti competenti per disciplina.Le uscite sul territorio saranno sempre comunicate alle famiglie tramite diario, sia al fine di ottenere l’autorizzazione, sia per la raccolta delle quote di partecipazione. Tali uscite sono normalmente definite ad inizio Anno Scolastico, ma possono anche essere autorizzate durante l’anno a seguito del recepimento di iniziative proposte da Enti operanti sul territorio.

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ORGANIZZAZIONE

ORGANIGRAMMALa gestione dell’Istituto è affidata al Dirigente Scolastico che:

a) rappresenta la scuola;b) coordina e programma le attività pedagogico-didattiche e i rapporti con il territorio;c) favorisce la piena realizzazione e applicazione del P.O.F.;d) garantisce i diritti degli alunni, del personale e delle famiglie;e) cura la corretta applicazione delle leggi e delle delibere degli Organi collegiali.

In queste funzioni il Capo d’Istituto è affiancato dal Collaboratore-vicario, designato dal Dirigente Scolastico, che in caso di assenza di questi ne fa le veci.Le sedi staccate sono gestite dai responsabili di sede nominati dal Dirigente Scolastico, a cui fanno riferimento per coordinare le attività in armonia con la sede centrale.

FUNZIONIGRAMMA

SegreteriaLa segreteria è suddivisa in sezione didattica e amministrativa ed è coordinata dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi. Gli uffici in via Blatta sono aperti con il seguente orario:LUNEDI’ / MERCOLEDI’ dalle ore 8,00 alle ore 10,00

MARTEDI’ / GIOVEDI’ dalle ore 12,30 alle ore 14,30

VENERDI’ dalle ore 13,00 alle ore 17,00

In via Marconi gli uffici sono aperti dalle ore 8.00 alle ore 15,00 solo in periodo di attività didattica.Personale A.T.AIl personale ATA, consapevole dell’importanza del proprio lavoro per il buon funzionamento della scuola, è chiamato a prestare la propria opera per la vigilanza degli alunni secondo le esigenze che si vanno via via manifestando, per la pulizia e la sistemazione dei locali, per la piccola manutenzione delle strutture e delle attrezzature, in modo che la scuola possa essere un ambiente idoneo a favorire i processi di apprendimento e di formazione culturale e umana.

Il personale garantisce l’apertura della scuola con gli orari sottoelencati:Via Blatta (n°8 Collaboratori) dalle 7,00 alle 20,30Orario estivo (luglio e agosto) dalle 7,30 alle 15,00

Via Marconi (n° 6 Collaboratori) dalle 7,30 alle 18,30Orario estivo (luglio e agosto) scuola chiusa

Casalborgone (n°2 Collaboratori) dalle 7,30 alle 19,00Orario estivo (luglio e agosto) scuola chiusa

Castelrosso (n°2 Collaboratori) dalle 7,30 alle 17,30Orario estivo (luglio e agosto) scuola chiusa

Orari di ricevimento docentiIl corpo insegnante ha il compito di svolgere la propria professione in modo funzionale ai bisogni e alle caratteristiche dell’utenza.Uno dei fini fondamentali della scuola è il rapporto con le famiglie, per favorire il quale i docenti, settimanalmente, ricevono a colloquio i genitori per confrontarsi sull’andamento didattico e disciplinare degli allievi. Facoltativamente, gli insegnanti possono concordare gli incontri con i genitori per meglio distribuirli e renderli più funzionali. Per favorire coloro che sono impossibilitati, per vari motivi, a frequentare il colloquio settimanale, la scuola organizza due incontri, uno per quadrimestre, in orario pomeridiano,

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durante i quali i genitori possono incontrare tutti i docenti ed avere quindi una visione completa della crescita culturale dei propri figli.

Calendari riunioniIl lavoro didattico prevede dei necessari momenti di confronto tra i docenti per verificare l’andamento della programmazione.Il calendario è pubblicato all’inizio dell’anno scolastico; una circolare interna darà mensilmente l’orario e l’ordine del giorno.

RIUNIONI COLLEGIALI

A.S. 2011/2012

Ottobre 4/10/11 ore 14,00 – 18,30 Consigli di Classe corsi A/P/M/N/O

11/10/11 ore 14,00 – 18,30 Consigli di Classe corsi F/D/L/E/ H/i18/10/11 ore 14,00 – 18,30 Consigli di Classe corsi B/C/G/Q25/10/11 ore 17,00 – 18,00 Assemblea dei genitori - Programmazione

Elezioni rappresentanti genitori

Novembre 08/11/11 ore 14,00 – 17,00 Collegio Docenti 15/11/11 ore 14,00 – 18,30 Consigli di Classe corsi (con genitori)A/P/M/N/O

22/11/11 ore 14,00 – 18,30 Consigli di Classe corsi (con genitori) F/D/L/E/ H/i

29/11/11 ore 17,00 – 19,00 Consigli di Classe corsi (con genitori) B/C/G/Q

Dicembre 06/12/11 ore 16,00 – 19,00 Ricevimento pomeridiano genitori di via Blatta 13/12/11 ore 16,00 – 19,00 Ricevimento pomeridiano genitori di via Marconi

20/12/11 ore 16,00 – 19,00 Ricevimento pomeridiano genitori di Casalborgone e Castelrosso

Gennaio 10/01/12 ore 14,00 – 18,30 Consigli di Classe corsi A/P/M/N/O17/01/12 ore 14,00 – 18,30 Consigli di Classe corsi F/D/L/E/ H/i24/01/12 ore 14,00 – 18,30 Consigli di Classe corsi B/C/G/Q

Febbraio RIUNIONI SCRUTINIO14/02/12 ore 14,00 – 16,00 Collegio Docenti

ore 16,30 – 19,00 Consegna schede 28/02/12 ore 14,00 – 17,00 Riunione Dipartimenti Disciplinari

Marzo 6/03/12 ore 14,00 – 18,30 Consigli di Classe (con genitori) corsiA/P/M/N/O 13/03/12 ore 14,00 – 18,30 Consigli di Classe (con genitori) corsi F/D/L/E/i 20/03/12 ore 14,00 – 18,30 Consigli di Classe (con genitori) corsi B/C/G/Q/H

Aprile 03/04/12 ore 16,00 – 19,00 Ricevimento pomeridiano genitori via Blatta17/04/12 ore 16,00 – 19,00 Ricevimento pomeridiano genitori via Marconi24/04/12 ore 16,00 – 19,00 Ricevimento pomeridiano genitori Casalborgone e

Castelrosso

Maggio 08/05/12 ore 14,00 – 17,00 Collegio Docenti 15/05/12 ore 14,00 – 18,30 Consigli di Classe corsi A/P/M/N/O

22/05/12 ore 14,00 – 18,30 Consigli di Classe corsi F/D/L/E/ H/i29/05/12 ore 14,00 – 18,30 Consigli di Classe corsi B/C/G/Q

Giugno RIUNIONI SCRUTINIO + Consegna schedeImpegni di giugno da definire

I docenti, inoltre, si riuniscono periodicamente, suddivisi in commissioni di dipartimento, per programmare a livello di Istituto le attività didattiche.

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La realizzazione della programmazione è anche affidata alle riunioni e al lavoro delle varie commissioni espresse dal Collegio docenti.Assistenza e vigilanzaIn ogni momento dell’attività scolastica è assicurata la vigilanza sugli allievi da parte del Preside , dei docenti incaricati e del personale ATA. Particolare attenzione nella vigilanza è esercitata dal personale nei momenti di maggiore probabile rischio: mensa e interscuola.

Rapporti esterniLa scuola, intesa come agenzia aperta ai rapporti con l’extrascuola, valuta in itinere le proposte del territorio (Comune, ASL, associazioni sportive, di volontariato, ambientalistiche) e accoglie, a seconda della propria programmazione didattica, quelle che hanno una particolare valenza formativa.L’istituzione scolastica si pone anche in situazione propositiva verso il territorio richiedendo collaborazione alle varie agenzie al fine di realizzare pienamente il proprio progetto educativo.

CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO

Deliberato nel mese di ottobre si suddivide in:

1) FONDO PER IL MIGLIORAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVAIl Collegio Docenti ha individuato nella costituzione di Commissioni di lavoro e nell’attribuzione di incarichi strumentali al piano dell’offerta formativa il modo migliore per definire una programmazione comune, per uniformare i criteri di controllo e valutazione, per rendere più efficiente l’organizzazione dell’Istituto.Tutte queste figure costituiscono anello di congiunzione e punto di riferimento tra la Direzione e gli utenti interni ed esterni della scuola.

Le Commissioni individuate sono:

Commissione POF Commissione biblioteca Commissione formazione classi Commissione orario Commissione gite Commissione orientamento Commissione continuità Commissione progettazione e valutazione Commissione elettorale

2) Le FUNZIONI STRUMENTALI al Piano dell’Offerta Formativa sono state individuate sulle seguenti aree:

P.O.F. (versione cartacea e on line) Docente area sportiva Area alunni (continuità, progetto stranieri, disagio, istruzione domiciliare, solidarietà) Docente area informatica Docente area ambiente e salute Docente area C.T.P. ed educazione degli adulti Docente area teatrale (formazione docenti e alunni) Docente area musicale Area HC e DSA

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