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“Essere governato significa essere guardato a vista, ispezionato, spiato, diretto, legiferato, regolamentato, recintato, indottrinato,
catechizzato, controllato, stimato, valutato, censurato, comandato, da parte di esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù. Essere governato vuol dire essere, ad ogni
azione, ad ogni transazione, ad ogni movimento, annotato, registrato, censito, tariffato, timbrato, squadrato, postillato,
ammonito, quotato, collettato, patentato, licenziato, autorizzato, impedito, riformato, raddrizzato, corretto. Vuol dire essere tassato, addestrato, taglieggiato, sfruttato, monopolizzato, concusso, spremuto, mistificato, derubato, e, alla minima
resistenza, alla prima parola di lamento, represso, emendato, vilipeso, vessato, braccato, tartassato, accoppato, disarmato, ammanettato, imprigionato, fucilato, mitragliato, giudicato,
condannato, deportato, sacrificato, venduto, tradito, e per giunta schernito, dileggiato, ingiuriato, disonorato, tutto con il pretesto
della pubblica utilità e in nome dell'interesse generale.”
Pierre-Joseph Proudhon, Idée générale de la Révolution au XIXe siècle (1851)
“Quando osserviamo le masse, i fenomeni morali rientrano in qualche modo nell’ordine dei fenomeni fisici; e siamo di
conseguenza condotti ad ammettere come principio fondamentale nelle ricerche di questo genere, che più il
numero di individui che osserviamo è grande, più le particolarità individuali, sia fisiche, sia morali, si cancellano e lasciano predominare la serie dei fatti generali in virtù dei
quali la società esiste e si conserva.”
Adolphe Quetelet, Sur l’homme et le développement de ses facultés, ou Essai de physique sociale. (1835)
“...il bio-potere, vale a dire l’insieme dei meccanismi attraverso i quali ciò che nella specie umana costituisce dei
tratti biologici fondamentali viene a far parte di una strategia politica, una strategia generale del potere, ovvero come le
società occidentali moderne, a partire dal XVIII secolo, hanno preso in conto il fatto biologico fondamentale che
l’essere umano costituisce una specie umana.”
Michel Foucault, Sécurité, territoire, population (1977-1978)
“Diciamo per riassumere che, mentre la sovranità capitalizza un territorio, ponendo il problema principale della sede del governo, e mentre la disciplina architettura uno spazio e si
pone come problema essenziale una distibuzione gerarchica e funzionale dei suoi elementi, la sicurezza cerca di gestire un
ambiente in funzione di eventi o di serie di eventi o di elementi possibili, serie che è necessario regolare in un
quadro multivalente e mutevole.”
Michel Foucault, Sécurité, territoire, population (1977-1978)
Diagramma disciplinare : penitenziario di Stateville, Illinois USA, costruito secondo il modello panottico
Diagramma disciplinare 2 : Nicolas Andry, L’orthopédie ou l'art de prévenir et de corriger dans les enfants les difformités du corps (1749)
“I dispositivi disciplinari hanno secreta una ‘penalità della regola’ che è irriducibile nei principi e nel funzionamento alla
penalità tradizionale della legge [...] Appare, attraverso le discipline, il potere della Norma [...] Il Normale si instaura
come principio di coercizione nell’insegnamento con l’introduzione di un’educazione standardizzata e con
l’organizzazione delle scuole normali; si instaura nello sforzo di organizzare un corpo medico e un inquadramento
ospedaliero nazionale [...] Come la sorveglianza, ed insieme ad essa, la normalizzazione diviene uno dei grandi strumenti
di potere alla fine dell’età classica.”
Michel Foucault, Surveiller et punir. Naissance de la prison (1975)
“Questo spazio chiuso [della città in tempo di peste], tagliato con esattezza, sorvegliato in ogni suo punto, in cui gli
individui sono inseriti in un posto fisso, in cui i minimi avvenimenti sono controllati e tutti gli avvenimenti registrati,
in cui un ininterrotto lavoro di scritturazione collega il centro alla periferia, in cui il potere si esercita senza
interruzioni, secondo una figura gerarchica continua, in cui ogni individuo è costantemente reperito, esamitano e distribuito tra i vivi, gli ammalati, i morti – tutto ciò costituisce un compatto dispositivo disciplinare.”
Michel Foucault, Surveiller et punir. Naissance de la prison (1975)
“Di qui, l’effetto principale del Panopticon: indurre nel detenuto uno stato cosciente di visibilità che assicura il
funzionamento automatico del potere, Far sì che la sorveglianza sia permanente nei suoi effetti, anche se è
discontinua nella sua azione; che la perfezione del potere tenda a rendere inutile la continuità del suo esercizio; che
questo apparato architettonico sia una macchina per creare e sostenere un rapporto di potere indipendente da colui che
lo esercita; in breve, che i detenuti siano presi in una situazione di potere di cui sono essi stessi portatori.”
Michel Foucault, Surveiller et punir. Naissance de la prison (1975)
Progetto di Anna Barribal per la London Tube, 2008
“[Nelle tecnologie della sicurezza] l’ambiente appare come un campo d’intervento dove, invece di occuparci di individui come insieme di soggetti di diritto capaci di azioni volontarie – come era nel caso della sovranità – invece di occuparcene come una molteplicità di organismi, di corpi suscettibili di azioni [performances], di azioni richieste – come nel caso
della disciplina – ce ne occupiamo precisamente in quanto popolazione. Con questo termine intendo una molteplicità di
individui che sono e non esistono se non in quanto profondamente, essenzialmente e biologicamente legati alla
materialità all’interno della quale esistono. Attraverso l’ambiente ci occupiamo insomma di cosa accade al punto di
confluenza tra la serie di avvenimenti che questi individui, popolazioni e gruppi producono, e gli avvenimenti di tipo
quasi naturale che si producono attorno a loro.”
Michel Foucault, Sécurité, territoire, population (1977-1978)
“La pratica della vaiolizzazione e della vaccinazione, il loro successo, erano impensabili nei termini della razionalità medica dell’epoca. Erano un puro dato di fatto, eravamo nell’empirismo più spoglio, almeno fino a metà del xix
secolo, diciamo con Pasteur, quando la teoria medica riesce a dare una descrizione razionale del fenomeno.”
Michel Foucault, Sécurité, territoire, population (1977-1978)
Emmanuel-Étienne Duvillard, tavola da Analyse de l'influence de la petite vérole sur la mortalité (1806)
“Legge e sovranità fanno dunque assolutamente corpo l’una con l’altra. Al contrario, nel caso del governo non si tratta di
imporre una legge agli uomini, si tratta di disporre delle cose, vale a dire di utilizzare piuttosto delle tattiche che
delle leggi, o al massimo di utilizzare delle leggi come delle tattiche; far sì insomma che attraverso gli adeguati mezzi il
tale o tal fine siano raggiunti.”
Michel Foucault, Sécurité, territoire, population (1977-1978)
“Potremmo dire che è grazie alla percezione dei problemi specifici della popolazione, e grazie all’isolamento di un livello di realtà che oggi chiamiamo economico, che il
problema del governo ha potuto infine essere pensato, riflettuto e calcolato al di fuori del quadro giuridico della
sovranità.”
Michel Foucault, Sécurité, territoire, population (1977-1978)
“La statistica scopre e mostra a poco a poco che la popolazione ha le proprie regolarità: il suo numero di morti, il suo numero di malati, il suo numero di incidenti regolari. E la statistica mostra ugualmente che la popolazione comporta
degli effetti propri di aggregazione: le grandi epidemie, le espansioni endemiche, la spirale del lavoro e della ricchezza.
E ancora la statistica rivela che attraverso i suoi spostamenti, i suoi modi di fare, la sua attività, la popolazione ha degli effetti economici specifici. Quantificando i fenomeni
propri della popolazione, la statistica ne fa apparire la specificità irriducibile al piccolo quadro della famiglia.”
Michel Foucault, Sécurité, territoire, population (1977-1978)
“La popolazione appare dunque, più che come potenza del sovrano, come fine e strumento del governo: soggetto di
bisogni e aspirazioni, ma anche oggetto nelle mani del governo. Appare cosciente di ciò che vuole e incosciente di
ciò che le facciamo fare. L’interesse come coscienza di ciascuno degli individui che costituiscono la popolazione e
l’interesse come interesse della popolazione, quali che siano gli interessi e le aspirazioni degli individui che la
compongono: è questo fatto, nella sua equivocità, che costituisce il sostegno e lo strumento fondamentale del
governo delle popolazioni.”
Michel Foucault, Sécurité, territoire, population (1977-1978)
“Dobbiamo raffigurarci le cose non come la sostituzione di una società di sovranità con una società disciplinare e quindi
di questa con una governamentale. Di fatto, abbiamo un triangolo: sovranità, disciplina e gestione governamentale, una gestione il cui obiettivo [cible] principale è la popolazione e i
cui meccanismi essenziali sono i dispositivi di sicurezza.”
Michel Foucault, Sécurité, territoire, population (1977-1978)
“Con il termine ‘governamentalità’ intendo tre cose. Anzitutto, l’insieme costituito dalle istituzioni, le procedure,
le analisi e le riflessioni, i calcoli e le tattiche che consentono di esercitare questa forma ben specifica, per quanto
complessa, di potere che si esercita sulla popolazione, come forma principale di sapere l’economia politica, e come strumento tecnico essenziale i dispositivi di sicurezza.”
Michel Foucault, Sécurité, territoire, population (1977-1978)
“In secondo luogo, la tendenza, la linea di forza che in tutto l’Occidente non ha smesso di condurre, da molto tempo,
verso la preminenza di questo tipo di potere, il governo, sugli altri, la sovranità e la disciplina, e che ha condotto da una parte a tutta una serie di apparati specifici di governo e dall’altra parte allo sviluppo di tutta una serie di saperi.”
Michel Foucault, Sécurité, territoire, population (1977-1978)
“Infine, credo che per governamentalità bisognerebbe intendere il processo o meglio il risultato del processo
attraverso il quale lo Stato di giustizia del medioevo, divenuto Stato amministrativo nei secoli xv e xvi, viene
gradualmente ‘governamentalizzato’.”
Michel Foucault, Sécurité, territoire, population (1977-1978)