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- 1 / 27 - Porto e Nord Porto e Norte sono la culla del Portogallo, la ricca eredità culturale della regione non ignora certo origini tanto nobili e antiche. Zona montuosa e dai ripidi declivi, ricoperta da una rigogliosa vegetazione, ricca di fiumi e di parchi naturali, con il granito delle sue montagne sono stati eretti i numerosi monumenti, testimonianza di fede e di storia, della regione. Di fede, negli spogli eremi romanici e nei templi barocchi; di storia, nei castelli - quello di Guimarães fu la culla della nazione - o negli innumerevoli palazzi e case nobiliari, dove il visitatore è ricevuto nella più aristocratica ospitalità. Anche la grande via d’acqua che la percorre, lo scenografico Douro, la cui valle vinicola è patrimonio naturale mondiale, contribuisce a dare carattere alla regione. La verità è che fu questa antica città a dare il nome sia al vino che al Portogallo. Gran parte del suo patrimonio fu accumulato grazie ai viaggi e agli scambi commerciali, al suo fervore borghese e appassionato, che in tutto mette sentimento. Anch’essa Patrimonio dell’Umanità, la città si rannicchia intorno al fiume, che la stringe in un amorevole abbraccio… Forse è per questo che Porto si insinua nei visitatori… Forse è così che conquista chi la scopre dietro ogni angolo... ARPT Associaçao de Turismo do Porto – Porto Convention & Visitors Bureau Morada: Av. Inferior à Ponte D. Luís I, 53-1º - 4050-074 Porto Telf. (+351) 223 326 751 Fax: (+351) 223 326 752 E-mail: [email protected] Site: www.portocvb.com

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Porto e Nord

Porto e Norte sono la culla del Portogallo,

la ricca eredità culturale della regione non

ignora certo origini tanto nobili e antiche.

Zona montuosa e dai ripidi declivi,

ricoperta da una rigogliosa vegetazione,

ricca di fiumi e di parchi naturali, con il

granito delle sue montagne sono stati

eretti i numerosi monumenti,

testimonianza di fede e di storia, della

regione. Di fede, negli spogli eremi

romanici e nei templi barocchi; di storia,

nei castelli - quello di Guimarães fu la culla

della nazione - o negli innumerevoli palazzi e case nobiliari, dove il visitatore è

ricevuto nella più aristocratica ospitalità. Anche la grande via d’acqua che la

percorre, lo scenografico Douro, la cui valle vinicola è patrimonio naturale

mondiale, contribuisce a dare carattere alla regione.

La verità è che fu questa antica città a dare il nome sia al vino che al Portogallo.

Gran parte del suo patrimonio fu accumulato grazie ai viaggi e agli scambi

commerciali, al suo fervore borghese e appassionato, che in tutto mette

sentimento. Anch’essa Patrimonio dell’Umanità, la città si rannicchia intorno al

fiume, che la stringe in un amorevole abbraccio… Forse è per questo che Porto si

insinua nei visitatori… Forse è così che conquista chi la scopre dietro ogni angolo...

ARPT Associaçao de Turismo do Porto – Porto Convention & Visitors

Bureau

Morada: Av. Inferior à Ponte D. Luís I, 53-1º - 4050-074 Porto

Telf. (+351) 223 326 751

Fax: (+351) 223 326 752

E-mail: [email protected]

Site: www.portocvb.com

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Città

Amarante

La presenza della grande Serra do

Marão, che da Amarante inizia a

salire in paesaggi maestosi, e del

fiume Tâmega, il più lungo

affluente del Douro, che nasce in

Galizia e scorre nel cuore della

città, ravvivando il pittoresco

scenario di case che si erge su

entrambe le sponde del fiume, sono i due fattori naturali che impressionano

chiunque visiti Amarante.

Alcuni storici hanno attribuito la fondazione di questa città di transizione tra il Minho

e il Trás-os-Montes a un centurione romano di nome Amarantus. Nel XIII secolo

giunse in questi luoghi San Gonzalo, monaco benedettino in odore di santità che vi

si stabilì dopo avere a lungo peregrinato in Italia e a Gerusalemme, e che sarebbe

divenuto il santo patrono della città. A lui è attribuita la costruzione di un robusto

ponte sul Tâmega, nello stesso luogo in cui si trova ancora oggi.

Il ponte di Amarante perpetua la memoria della storica resistenza popolare agli

eserciti napoleonici che, all’inizio del XIX secolo invasero il Portogallo. La città,

importante punto di passaggio per la regione di Trás-os-Montes fu assediata

dall’esercito del maresciallo Soult, ma incontrò la feroce opposizione degli

amarantini che resistettero all’assedio per 14 giorni, arrendendosi solo quando i

francesi iniziarono a lanciare barili di povere da sparo.

Non dimenticatevi di assaggiare i famosi dolci di Amarante, che si trovano in tutte

le numerose pasticcerie della zona. Imparate alcuni nomi: papos de anjo, brisas do

Tâmega, toucinho do céu, bolos de S. Gonçalo, galhofas. Il 1° sabato di giugno si

svolge una festa in onore di San Gonzalo, al quale ricorrono le donne single che

desiderano trovare marito.

Nei dintorni di Amarante è imprescindibile un’escursione sulla Serra do Marão, per

contemplare il magnifico paesaggio. Nelle vicinanze, nella bella valle di Ansiães, una

visita ai vivai di trote, sulla sponda destra del fiume Ovelha, è un ottimo pretesto

per passeggiare nei folti boschi che lo circondano.

Il borgo di Travanca da Serra, accessibile dalla strada che conduce a Peso da

Régua, è un luogo molto pittoresco, con una magnifica vista a 360° che, nei giorni

più limpidi, abbraccia le Serras do Marão, do Gerês e da Cabreira. Nel villaggio, è

d’obbligo citare la Casa da Levada, appartenente alla famiglia di Teixeira de

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Pascoais (oggi trasformata in un bed & breakfast). Nel patio, attirano l’attenzione

due enormi depositi per le pannocchie in granito, adibite all’essiccazione del mais. A

Chão de Parada è possibile invece ammirare un dolmen molto completo.

Braga

La costruzione della “Bracara

Augusta”, sede giuridica

romana, ebbe inizio nel 27

a.C. sotto l’imperatore

Augusto e integrò le vie

dell’Impero che

attraversavano la Penisola

Iberica, mettendola in

comunicazione con Roma, il

che indica l’importanza della città nel territorio. Nel 216, l’imperatore Caracalla la

innalzò a capitale della provincia di Galizia e, nello stesso secolo, fu creata la

Diocesi di Braga, sotto la giurisdizione del vescovo Paterno.

Al dominio romano fece seguito l’occupazione della città da parte degli Svevi, che la

considerarono una capitale politica e intellettuale, quindi dei Visigoti e dei

Musulmani, finché, a metà dell’XI secolo, fu riconquistata dai cristiani e l’arcidiocesi

fu ripristinata a opera del vescovo D. Pedro. Durante il periodo musulmano, i

vescovi si trasferirono a Lugo, in Spagna.

Nel 1112, con l’arcivescovo D. Maurício Burbino, la storia ecclesiastica di Braga

acquisì importanza. A seguito di una disputa con la Sé di Compostela, Papa

Innocenzo III autorizzò, nel 1199, la giurisdizione di Braga su Porto, Coimbra e

Viseu, oltre a cinque altre diocesi spagnole.

La Sé di Braga, la più antica del paese, è stata per secoli il maggiore punto di

riferimento religioso del Portogallo e il detto popolare “più vecchio della Sé di

Braga”, per fare riferimento a qualcosa di molto antico, aiuta a comprenderne il

valore. Sempre segnata dall’azione ecclesiastica, che si riflesse nell’arricchimento

della città, possiamo dire che i secoli XVI e XVII furono le due epoche d’oro della

sua storia e del suo sviluppo. Prima con l’azione dell’arcivescovo D. Diogo de Sousa,

il nuovo edificatore di Braga, che a partire dal 1505 assunse il governo temporale e

spirituale trasformando “un villaggio in una città” (sue testuali parole), poi con le

iniziative degli arcivescovi D. Rodrigo de Moura Teles e D. José de Bragança, che

imposero l’esuberante stile barocco.

L’industrializzazione e la creazione dell’Università hanno contribuito notevolmente

allo sviluppo attuale della città che si è mantenuta fedele alla secolare tradizione

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religiosa, rivissuta intensamente tutti gli anni durante le Celebrazioni Solenni della

Settimana Santa e la Festa di San Giovanni Battista, nel mese di giugno. Sono

buone opportunità per conoscere Braga, passeggiando per il centro storico o

ricordando uno dei Cammini di Santiago che passava proprio da qui.

Nei dintorni, si suggerisce il Percorso dei Santuari Mariani e una visita al singolare

Museu dos Cordofones.

Bragança

Una passeggiata per il centro

storico conduce

inevitabilmente alla tranquilla

cittadella medievale dove

nacque il Ducato di Braganza.

La località nacque nel XII

secolo, quando vi si stabilì

Fernão Mendes, della famiglia

dei Braganções, cognato del

primo re del Portogallo, D. Afonso Henriques (1139-85). Nel 1187, D. Sancho

riconobbe l’importanza della città nello sviluppo della regione, concedendole

l’autonomia giuridica simbolizzata dal foral, l’immunità reale. Il nucleo urbano

medievale si mantiene intatto nella cittadella, degnamente rappresentato

dall’imponente Torre di Guardia del Castello, dal Pelourinho, il palo della gogna,

dalla Igreja de Santa Maria e dalla Domus Municipalis, esemplare unico di

architettura civile.

Nel 1442, l’unione del figlio bastardo di D. João I, D. Afonso, con la figlia del

Conestabile Nuno Álvares Pereira, D. Beatriz de Alvim, diede origine al Ducato di

Braganza. L’importanza dei suoi duchi è data dal fatto che essi erano anche duchi di

Barcelos e Guimarães, marchesi di Valença e Vila Viçosa, conti di Ourém, Arraiolos,

Neiva, Faro, Faria e Penafiel, e signori di Monforte, Alegrete e Vila do Conde, tra gli

altri. Nel 1640, l’ottavo Duca di Braganza, D. João IV, fu acclamato re, dando inizio

all’ultima dinastia portoghese, quella dei Braganza, conclusa nel 1910 per dare

spazio alla Repubblica.

Al di fuori delle mura, la città si estese verso ovest, sviluppo è visibile in un piccolo

percorso fino al suo centro amministrativo e commerciale, dove le case nobiliari e i

monumenti raccontano l’evoluzione di Bragança. Dopo che D. Manuel le ebbe dato il

Foral Novo nel 1514, lo sviluppo della città fu dovuto alla presenza dei vescovi che

vi risiedevano per metà dell’anno, reggendo un vescovado diviso tra Miranda do

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Douro e Bragança, stabilito definitivamente in quest’ultima città solo a partire dal

1764.

La mano del re e dei vescovi si può notare nella Igreja de São Vicente, nel Museu

do Abade Baçal, nella Capela da Misericórdia, nell’Igreja de Santa Clara e infine

nella Sé Catedral.

La storia della città non è completa senza una visita alla secolare Igreja de Castro

de Avelãs o una passeggiata al Parque Natural de Montesinho, dove ancora si

incontrano piccoli villaggi a regime comunitario che fanno parte del patrimonio

regionale.

Chaves

In epoca romana, la città di

Chaves era nota con il nome

di "Aquae Flaviae", datole

dall’imperatore Flavio

Vespasiano, il quale aveva

riconosciuto la qualità delle

fonti termali qui situate. Le

proprietà curative di queste

acque, le più calde d’Europa,

che sgorgano a una temperatura di circa 73° C, sono tuttora apprezzate e lo

Stabilimento Termale è molto frequentato.

Situata accanto al fiume Tâmega e vicina alla frontiera, Chaves ha sempre rivestito

un’importanza strategico-militare, e ha resistito eroicamente all’annessione alla

Castiglia nel XVI secolo. Più tardi, nel XIX secolo, fu qui che le truppe napoleoniche

soffrirono la loro prima sconfitta in territorio portoghese. Da questo passato come

piazzaforte emergono il castello e la rispettiva torre di guardia, oltre al quartiere

medievale che si trova all’interno delle mura.

Chaves è nota anche per la sua ricchezza gastronomica, tra cui gli ottimi insaccati e

il prosciutto.

Guimarães

Il 13 dicembre 2001 l’UNESCO ha inserito il centro storico della città di Guimarães

tra i luoghi che costituiscono Patrimonio Mondiale. Riconoscimento meritato per una

città ricca di reminescenze storiche, che ha saputo preservare il suo patrimonio e i

suoi spazi pubblici per il piacere di chi la visita.

Per i portoghesi, Guimarães ha un valore simbolico molto speciale, poiché fu in un

campo vicino alle mura del suo castello che D. Afonso Henriques, vincendo la

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battaglia di S. Mamede, il 24

giugno 1128, alla presenza di

D. Teresa, sua madre e figlia

di Afonso VI di Castiglia e

León, diede inizio a un

percorso che lo avrebbe

condotto alla costruzione del

regno del Portogallo, di cui

sarebbe stato il primo re.

Cominciate la vostra visita dal luogo conosciuto come la Colina Sagrada, coronato

dal castello di Guimarães, altamente evocativo, e dalla piccola chiesa romanica di

São Miguel. Secondo la tradizione fu in questo modesto tempio che Afonso

Henriques fu battezzato nella fonte battesimale ancora oggi visibile all’interno.

Nell’interpretazione dello scultore Soares dos Reis (1834), un’imponente statua

collocata più in basso permette di immaginare la figura e le fattezze del primo re

portoghese.

Nelle immediate vicinanze, il Palazzo Ducale, oggi palazzo-museo, la cui

edificazione rimonta al XV secolo.

Dopo avere visitato questi importanti punti di riferimento nella fondazione del

Portogallo, scendete a Guimarães, dove vi suggeriamo di scegliere Largo da

Oliveira, cuore del centro storico, come punto di partenza per la vostra visita.

Se desiderate avere una magnifica vista della città, percorrete in automobile i 7 km

necessari per raggiungere il Monte da Penha, da dove si può ammirare uno dei più

impressionanti panorami del nord del Portogallo. La strada passa accanto alla

Pousada de Santa Marinha da Costa. Antico convento fondato da D. Mafalda de

Sabóia, sposa di D. Afonso Henriques, in questo edificio, che l’abile intervento

dell’architetto Fernando Távora ha trasformato in pousada, si incontrano stili ed

epoche diverse. La chiesa, ricostruita nel XVIII secolo, il chiostro, le celle

trasformate in camere e la bellissima veranda di S. Jerónimo con vista sul giardino,

sono motivi sufficienti per una sosta.

Potrete inoltre salire sulla funivia che, con un viaggio di pochi minuti, collega il

centro della città a questo luogo sospeso tra le montagne, dove si erge il Santuario

di Nossa Senhora da Penha.

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Matosinhos

Tradizione e progresso contraddistinguono questa città rivolta verso l’Atlantico...

Situata alla foce del fiume Leça e privilegiata per la sua vicinanza del mare, le

prime notizie su Matosinhos risalgono all’XI secolo, epoca in cui la città era

conosciuta con il nome di Matesinus. Nel 1514, Matosinhos ricevette il foral

(costituzione comunale) da D. Manuel I, ma fu riconosciuta comune solo nel XIX

secolo (precisamente nel 1853). Elevata a sede municipale nel 1909, divenne città

nel 1984.

In origine era un tradizionale borgo di pescatori dedito alla produzione del sale.

Attualmente è il principale porto di pesca del paese e beneficia di un’industria

sviluppata (conserviera, metalmeccanica e di trasformazione del legno), tra cui si

distinguono i tre principali poli di sviluppo economico della regione: il porto

commerciale di Leixões, la raffineria Petrogal ed Exponor, che ospita grandi eventi

internazionali.

Il Santuário do Senhor Bom Jesus è il principale monumento della città, ma è bene

citare anche il patrimonio di Leça da Palmeira, il borgo più antico del territorio di

Matosinhos che merita una visita per le spiagge e per gli edifici dall’alto valore

artistico, come le opere dell’architetto Siza Vieira ? il Salão de Chá (sala da tè) e la

Piscina das Marés (piscina delle maree) ? il Faro di Boa-Nova, la Quinta da

Conceição, la Quinta de Santiago e il Forte de Nossa Senhora das Neves.

Miranda do Douro

Di origini antichissime, fu

occupata dai romani e più

tardi, nell’VIII secolo, dagli

arabi che le diedero il nome di

“Mir Andul”, in seguito

trasformatosi in Miranda.

La sua ubicazione, in

prossimità della frontiera, le

conferì lo statuto di

importante punto strategico di difesa, tanto che il primo re del Portogallo D. Afonso

Henriques, nel XII secolo ordinò la costruzione di un castello e di una cinta di mura,

trasformandola in una vera e propria roccaforte.

Nel XVI secolo fu elevata a città e divenne sede del Vescovado del Trás-os-Montes,

entrando in una fase di prosperità durante la quale furono costruiti edifici grandiosi,

come l'Igreja de Santa Maria Maior che per quasi due secoli conservò lo status di

“Sé”, ovvero di cattedrale.

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Nel XVII secolo, con le Guerre di Restaurazione di indipendenza dalla Spagna, e più

tardi durante le invasioni francese, la città subì molti avvicendamenti, perdendo

parte della sua importanza.

Oggi, Miranda do Douro è famosa per il folklore variopinto e animato - i Pauliteiros

de Miranda, che con i loro vestiti tipici eseguono la danza del palo accompagnata

dal suono delle cornamuse, la cui origine risale all’occupazione celtica della regione,

nell’Età del Ferro. Un cenno meritano anche il dialetto “mirandese” parlato nella

zone e, in ambito gastronomico, la "Posta mirandesa", preparata con l’eccellente

carne dei bovini allevati nella regione.

Mirandela

Bella cittadina lungo le sponde

del fiume Tua, famosa come

città-giardino, di questa

località si dice che “Quem

Mirandela mirou, em

Mirandela ficou” (chiunque

veda Mirandela, vi rimane).

Le celebrazioni in onore di

Nossa Senhora do Amparo,

che si svolgono alla fine di luglio, prevedono una maestosa processione, un corteo

luminoso e uno spettacolo di fuochi di artificio considerato il migliore della regione.

Mirandela è infine famosa per la sua gastronomia, tra cui un insaccato tradizionale

molto apprezzato e prodotto in loco, noto con il nome di alheiras.

Nei dintorni si segnala il borgo tipico di Romeu, che merita senz’altro una visita.

Ponte de Lima

Questa antica città prende il

nome dal ponte romano che

attraversa il fiume Lima. Il

primo foral fu concesso nel

1125 da D. Teresa, madre del

primo re del Portogallo, ancor

prima della fondazione del

regno.

Posta al centro di una ricca

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regione agricola, dove si produce il famoso vinho verde, il suo patrimonio artistico

comprende numerose residenze nobiliari e palazzotti, molti dei quali offrono oggi

alloggio come Turismo de Habitação (Alloggi presso privati).

La riva sabbiosa del fiume di questa città tradizionale ogni due settimane si anima,

in occasione di un pittoresco mercato, nato nel Medioevo, e in giugno, durante un

altro evento tradizionale, la "A Vaca das Cordas". In settembre Ponte de Lima si

riempie nuovamente in occasione delle Feiras Novas, la festa della città.

Porto

Capitale e porto di ingresso

della regione nord, Porto è

l’antica città che ha dato il

nome al Portogallo e a un vino

famoso in tutto il mondo, il

Porto per l’appunto.

Grazie alla sua magnifica

posizione in prossimità della

foce del fiume Douro e a un

complesso architettonico di inestimabile valore, il centro storico di Porto è

Patrimonio dell’Umanità dal 1996. Capitale del Norte e seconda città del paese, i

suoi abitanti, dall’animo imprenditoriale e con una marcata vocazione mercantile,

hanno affermato da sempre la loro volontà nei confronti di imposizioni e invasori,

tanto da essere anche conosciuta come la città invicta.

Oltre al valore artistico, è interessante scoprire la forte personalità cittadina di Porto

e il suo singolarissimo carattere umano.

Per conoscere meglio la città, è consigliabile visitarla senza fretta, ammirare le case

tipiche e i suoi monumenti di granito, prendere il tram che viaggia sulla sponda del

fiume o fare un’escursione in barca passando sotto i sei ponti e ammirando la città

da una prospettiva diversa. Vi suggeriamo due itinerari, proposte diverse per due

giorni di visita, che cercano di evidenziare gli impressionanti contrasti che la città

offre. Da un lato, la Baixa di Porto, con il suo pulsare di vita cittadina, il movimento,

l’intenso commercio, la sua peculiare espressione che unisce all’atmosfera di città

nordica e mercantile un barocco intenso e spirituale. Dall’altro, nel Parque de

Serralves, la modernità dell’edificio che ospita il Museu de Arte Contemporânea e

l’atmosfera romantica e bucolica di un parco frondoso.

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Povoa do Varzim

Antica cittadina, la cui carta de foral (costituzione comunale) risale al XIV secolo,

dall’inizio del XVIII iniziò a essere nota come importante città dedita alla pesca,

tanto da attirare un gran numero di pescatori che vi formarono una comunità.

La bella spiaggia, molto frequentata durante l’estate, è stata il motore dello

sviluppo cittadino e oggi Póvoa de Varzim è un frequentato centro di villeggiatura,

dotato di una offerta alberghiera completa, campo da golf, casinò e di tutto ciò che

serve per praticare ogni tipo di sport.

Nelle vicinanze, la cittadina di São Pedro de Rates, già sede comunale, merita una

visita attenta, in particolare la chiesa romanica edificata nei secoli XI-XIII, l’antico

edificio della Câmara del XVIII secolo e il pelourinho (palo della gogna).

Santo Tirso

La località, situata nelle

vicinanze del fiume Ave, si

sviluppò intorno al Mosteiro

de São Bento, fondato nel X

secolo, conosciuto anche con

il nome di Santo Tirso de Riba

de Ave.

In onore di São Bento

(ovvero, S. Benedetto), nel

mese di luglio si svolge la più importante processione del luogo.

Nelle vicinanze, le terme di Caldas da Saúde, oltre ad avere quanto serve per le

cure termali, possiedono anche una curiosa esposizione di strumenti utilizzati per i

trattamenti all’inizio del Novecento.

Da visitare anche la chiesa romanica di Roriz (le cui origini risalgono all’VIII secolo)

e la Citânia de Sanfins de Ferreira, abitata probabilmente sin dal VI secolo a.C.

Viana do Castelo

Situata alla foce del fiume

Lima, 65 km a nord di Porto e

a 50 km di distanza dalla

frontiera di Valença, Viana do

Castelo fu fondata nel XIII

secolo da Afonso III, re del

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Portogallo, con il nome di Viana da Foz do Lima.

Il mare è sempre stato la sua ragione d’essere; giunse infatti a possedere ben 70

navi mercantili e, nell’epoca delle Scoperte (XV e XVI secolo), dai cantieri di Viana

uscirono navi e caravelle destinate alle rotte delle Indie e delle Americhe, da dove

facevano ritorno cariche di zucchero, legname pregiato, avorio e altre preziosità

esotiche. Uno dei suoi abitanti, João Álvares Fagundes, fu pioniere della navigazione

verso Terranova, nell’Atlantico settentrionale. Senza saperlo, avrebbe aperto la

strada al culto dei molti modi di cucinare il baccalà in Portogallo.

Alla metà del Novecento, nei cantieri di Viana do Castelo sarebbe stata costruita

una flotta di navi destinate alla pesca del merluzzo nelle fredde acque del mare del

Nord, da trasformare in baccalà. La tomba di João Álvares Fagundes si trova nella

Capela do Santo Cristo, all’interno dell’Igreja Matriz di Viana do Castelo.

Fino al XVI secolo, il borgo fu di esclusiva proprietà del popolo, poiché la nobiltà

non poteva stabilirvisi. Aprendole le porte, Viana si arricchì di palazzi blasonati,

chiese e conventi, fonti e fontane, una notevole eredità artistica che vale una visita.

Nel 1848, la regina D. Maria II la elevò a città con il nome di Viana do Castelo.

Bella, estroversa e allegra, Viana do Castelo ha saputo conservare la ricchezza delle

sue tradizioni popolari.

Le festas da Senhora d´Agonia, tra le più belle romarias del Portogallo, sono

un’esplosione di allegria da non perdere.

Vila Nova de Gaia

Situata sulle sponde del fiume

Douro e popolata sin da tempi

remoti, fu nel XVIII secolo

che Gaia conobbe il suo

momento di maggiore

sviluppo, con la creazione

delle Cantine del Vino di

Porto.

Il vino giungeva a bordo dei

rabelos, le imbarcazioni tipiche, per invecchiare nelle cantine e acquisire così le

qualità che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Una visita a una delle numerose

cantine (caves) esistenti è imprescindibile per conoscere meglio e apprezzare

questo vino unico al mondo.

Tra i numerosi monumenti, si distingue il Mosteiro da Serra do Pilar, la cui posizione

privilegiata ha fatto sì che in passato fosse utilizzata come fortezza e da dove si può

ammirare uno dei migliori panorami sulla città di Porto.

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Vila Real

Città capitale delle provincia di Trás-os-Montes, Vila Real si erge a 427 m di

altitudine su un promontorio che forma una specie di penisola tra i fiumi Corgo e

Cabril, in cui si distingue il suo grazioso agglomerato urbano.

Il primo foral di Vila Real fu

concesso da D. Dinis (1279-

1325) nel 1289. Garantiva ai

suoi abitanti il diritto di

rifiutare l’ospitalità a nobili e

cavalieri, che in quel caso

avrebbero dovuto pernottare

fuori dalle sue mura. Ciò non

impedì alla città di accogliere

nel XVII, nel XVIII e nel XIX secolo molte famiglie nobili, le cui residenze furono con

il tempo assorbite nel tessuto urbano.

Oggi, chi visita Vila Real rimarrà sorpreso di fronte alle numerose insegne nobiliari

che arricchiscono le facciate di molti edifici, mentre lo stemma della città, una

spada e un bastone, riassume la storia del suo primo conte.

Città bella e gradevole, dove lo sguardo si perde nelle montagne che la circondano,

vi consigliamo di iniziare la visita dal luogo in cui, nel XIII secolo, si insediarono i

primi abitanti, la “Vila Real medievale”, proseguire per la “Vila Real antica”, e

terminare la vostra passeggiata nel frondoso Parque do Município, vicino alla Vila

Real moderna. Giunti qui, vi suggeriamo di salire in cima al Calvário, da dove

avrete una bella prospettiva semicircolare sulla città, che abbraccia a occidente la

Serra do Marão e la Serra do Alvão, e a sud la catena montuosa di Montemuro. A

nord del belvedere vi sono i quartieri moderni, sviluppatisi nel corso degli ultimi

cento anni.

A circa 3 km dalla città andate alla ricerca di una delle perle del barocco

portoghese: il Palácio de Mateus

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Gastronomia regionale

La gastronomia di Porto e del nord, tra le più varie del paese, spazia dal

pesce e i frutti di mare della costa, alle carni saporite dell’interno.

Preparatevi un Portonic come aperitivo e cominciate il pasto con un tipico “caldo

verde”. La zuppa più celebre del Portogallo contiene pezzi di salsiccia, di insaccati e

di carne affumicata dell’interno di questa regione, che è famosa per i prosciutti di

Chaves e Lamego, le salsicce all’aglio di Mirandela, o i salami di Vinhais. Alla fiera

annuale di Vinhais avrete la possibilità di acquistarli tutti.

La costa ha tradizioni differenti, con il pesce come piatto principale a Matosinhos,

Leça, Póvoa ou Viana. Il merluzzo è qui cucinato secondo le migliori ricette e la

sardina é preparata freschissima, come nella festa all’aperto di S. João, a Porto. Nel

Minho, pesci e frutti di mare si accompagnano con il vino verde, rosso o bianco,

molto fresco.

Sia la costa che l’interno sono luoghi ottimi per la lampreda, le trote e, in generale,

i pesci di fiume.

I famosi rossi di Douro si abbinano di preferenza alle ricette di maiale, che al nord è

spesso servito sotto forma di ciccioli; o al riso con pollo, che rivela sapori divini; o a

piatti come il vitello nelle sue diverse specialità.

Mancano all’appello soltanto i dolci: a Braga il ricco budino "Abade de Priscos", ad

Amarante i “papos de anjo”, e, in tutta la zona, la crema di latte e il dolce di riso

che, al nord, non mancano mai. Infine, non resta che un calice di Porto per

completare la degustazione dei sapori del nord.

La gastronomia di Porto

Lasciatevi sedurre dal sapore raffinato della gastronomia del nord, nella

città che creò alcuni dei piatti tipici della regione.

Cominciate dal merluzzo, che arriva dai mari di Norvegia e si presenta in tavola

sotto svariate forme. La più conosciuta è il Bacalhau à Gomes de Sá, al forno con

cipolle. Altri nomi, altre ricette deliziose, come il Bacalhau à Zé do Pipo, il Bacalhau

à João do Buraco ou João do Porto.

Se preferite la carne, assaggiate le orecchie di maiale con fagioli, il capretto arrosto

o l’eccellente riso con frattaglie, accompagnato da insaccati e dal gusto raffinato

della gallina che gli dà quel sapore irresistibile.

Non dimenticatevi la trippa di Porto. Questa ricetta molto antica diede anche il

soprannone agli abitanti della città, detti «tripeiros».

Provate, vi piacerà.

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Per i nottambuli, e non solo, pane, bistecca, salsiccia, luganega fresca e formaggio,

da cui il nome di “francesinha", sono la ricetta giusta per recuperare energie. Oggi

sono numerosi i luoghi a Porto dove potete provare questa specialità.

Per accompagnare tutte queste delizie, unitevi i vini del Douro: è lungo questo

fiume del nord che crescono i migliori vigneti ed è a Porto che potrete provare le più

raffinate qualità.

Per dessert, non dimenticate la crême brulée, il riso dolce e, soprattutto a Natale, le

“Rabanadas”.

La gastronomia del Douro

Terra di sapori tradizionali, la regione del Douro vi invita a provare i suoi

piatti, serviti con i vini migliori. Completate il pasto con dolci

indimenticabili.

La gastronomia delle terre del Douro è una delle più varie del paese. Lasciatevi

sedurre dai pesci e dai frutti di mare della costa, accompagnati da vino bianco.

Dall’interno, arriva dell’ottima carne, succulenta e tenera.

Preparatevi per un buon pasto, assaggiando il Porto nella sua versione più fresca e

scanzonata: il Portonic. Il “caldo verde”, la zuppa più popolare del Portogallo, vi

preparerà lo stomaco per quel che segue. Da Chaves e Lamego, arrivano gli

insaccati. Da Mirandela e Miranda do Douro, la salsiccia all’aglio. Alla fiera annuale

di Vinhais potrete trovarli tutti, proprio come il “salpicão da terra”.

Se preferite il pesce, è nelle località della costa che troverete il meglio del meglio.

Il merluzzo vanta qui alcune tra le sue migliori ricette, e la sardina è la regina della

notte di S. João. Pesci di fiume e frutti di mare si accompagnano con il vino bianco

fresco.

I rossi di Douro si coniugano bene con le ricette di maiale, che nel nord arriva sulla

tavola sotto forma di ciccioli, e pollo arrosto. Il maialino da latte e il capretto farcito

di Bragança, la trippa al sugo e la “posta maronesa” di Vila Real sono altri piatti di

carne che adorerete.

Per terminare, deliziatevi con i dolci conventuali: il “toucinho-do-céu”, le “cristas de

galo”, la crème brulée e il riso dolce. Divino

Gastronomia del nordest

Provate i gusti e i sapori della paletta gastronomica dell’interno del

Portogallo.

La gastronomia montana è la maggiore sorpresa di chi viene a farci visita. Vera e

propria festa di gusti e sapori, la gastronomia dell’interno del Portogallo è ricca e

varia, confezionata con prodotti e metodi tradizionali.

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L’offerta di ottima carne, allevata nelle migliori fattorie della regione - dal gustoso e

tenero capretto, dal maiale, dalla mucca e dal succulento vitello ai tanto apprezzati

piatti a base di cacciagione, come lepre, pernice, fagiano o cinghiale - senza

dimenticare i gustosi salumi, è particolarmente ampia. Grazie alle ricette ancestrali,

tramandate da una generazione all’altra, con le loro mille una modalità di

preparazione, mangerete divinamente.

Il baccalà è un altro dei manicaretti portoghesi che una sorprendente

immaginazione ha declinato in infinite ricette, bollito, alla griglia e persino

gratinato.

Non vi è chi non lo apprezzi e non faccia il bis. In nessun altro paese esiste un

rapporto così stretto con questo tipo di pesce come in Portogallo.

Sedetevi alla nostra tavola e degustate i nostri saporiti piatti in noti ristoranti come

il Bull & Bear, a Porto, o l’Estalagem do Caçador, a Macedo do Cavaleiros. Il pasto

sarà perfetto e completo se lo accompagnerete con un rosso corposo del Douro o lo

concluderete con un dessert divino, come i dolci conventuali, una crema di latte o

un budino di riso. Brindate con un Vintage o un Moscatel de Favaios, che aiuterà la

vostra digestione.

La gastronomia del Minho

Le terre ricche del nordovest della penisola offrono una gastronomia ricca

e abbondante, assolutamente da provare. Approfittate della buona tavola

del Minho.

Il re della cucina locale è senz’altro il “caldo verde”, fatto di cavolo sminuzzato,

patata, aglio, cipolla e olio: per aprire o chiudere il pasto, o anche alle prime luci

dell’alba, non potete non provare questa bontà, accompagnata da fette di salame o

da salsiccia e pane al mais.

In zone di vino verde, la freschezza di un buon bicchiere mette appetito e vi

prepara per altre prelibatezze. Per quel che riguarda il pesce, i piatti a base di

lampreda e di alosa occupano il posto d’onore, insieme al merluzzo. Quello

stagionato giallo è la celebrità della gastronomia tipica regionale.

Il merluzzo alla Gil Eanes e la trota alla moda del Minho con prosciutto sono

ugualmente piatti imperdibili.

Per la carne, il non meno famoso sanguinaccio, con farinata o riso, i ciccioli e lo

stinco di maiale alla Clara Penha, sono pietanze molto apprezzate nel periodo della

macellazione dei maiali, verso Natale. Non dimenticate però lo stufato, il capretto

della Serra e la zuppa di "cabra nova" di Gerês.

Per accompagnare tutte queste delizie, assaggiate il prosciutto di Castro Laboreiro e

gli insaccati caserecci.

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Il meglio di Porto

Godetevi Porto: il carisma, la tradizione e il buon gusto del nord.

Fate la conoscenza di uno dei migliori vini del mondo. Il Porto vi aspetta nelle logge

di Vila Nova de Gaia, dove invecchia in botti di legno. Venite ad assaggiare questo

nettare delizioso.

Provate anche la migliore gastronomia del nord gustando piatti come il bacalhau à

Gomes de Sà o l’arroz de cabidela, le tripas e le francesinhas. Completate il pasto

con le divine ricette dei dolci tradizionali.

Vagate senza meta nelle zone più chic della città, dove troverete i grandi negozi dei

designer portoghesi e internazionali di moda, scarpe e oreficeria. Riposate in

favolosi caffè e terrazze dove il servizio è impeccabile.

Sorseggiate un caffè gustando un dolcetto e riposate lo sguardo osservando le

facciate degli edifici antichi.

Cenate in riva al mare a Foz e preparatevi a una notte animata. Potrete scegliere

tra molti locali, dai bar di Foz, Massarelos, della Ribeira e del Cais de Gaia, da dove

potrete godere di una vista impareggiabile sulla città, alle discoteche nella zona

industriale di Porto, dove ballare fino all’alba.

In estate o a fine anno, non dovrete fare altro che mescolarvi alla folla e lasciarvi

andare all’allegria contagiosa che riempie le strade di Porto. Il cuore della città

batte ovunque.

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Percorsi

Da Alvão a Montesinho

Fate conoscere alla vostra famiglia il meglio del nordest del Portogallo in

soli tre giorni.

Nel Parque Natural do Alvão, visitate i piccoli borghi tradizionali, come Lamas de

Olo ed Ermelo. Nella pace e nell’aspra bellezza che li circonda, approfittate delle

famose cascate delle Fisgas de Ermelo per attività estreme.

A Vila Real, passeggiate tra gli edifici tradizionali e visitate la Casa de Mateus, uno

dei massimi esempi del barocco portoghese. Lasciate che i più piccoli corrano

liberamente per i giardini, in un ambiente magico che sicuramente li affascinerà. In

estate, è possibile assistere a concerti o visitare un’esposizione.

A Murça, mostrate ai bambini la curiosa statua della scrofa preistorica e proseguite

per il tipico borgo trasmontano di Romeu. Se avete a disposizione un giorno in più,

portateli in treno tra Mirandela e la foce del fiume Tua, per ammirare un paesaggio

di straordinaria bellezza.

Il secondo giorno, pic-nic! Dopo un’escursione in barca all’Albufeira do Azibo,

potrete mangiare nell’area apposita, in una zona paesaggistica protetta. Dopo

essere passati dal Mosteiro de Castro de Avelãs, proseguite fino a Bragança, per

salire al castello e visitare la Domus Minicipalis. Per dormire, rivolgetevi a una Casa

de Abrigo (casa di accoglienza) del Parque Natural de Montesinho (che i bambini

apprezzeranno molto...) o in una struttura di Turismo rurale.

Qualche suggerimento all’interno del Parco. A Guadramil o a Rio de Onor, i più

piccoli spalancheranno gli occhi per la meraviglia davanti al forno per il pane, alla

forgia o ai mulini ad acqua che in base alle tradizioni della vita comunitaria erano

condivisi da tutti. E quando direte loro che Rio de Onor appartiene a due paesi, si

meraviglieranno ancora di più! A Babe o a Palácios potrete infine visitate alcuni

piccoli musei etnografici.

Il secondo percorso si snoda lungo la EN 103-7 fino a Montesinho o lungo i borghi

prossimi alla EN 308. Entrambi valgono il viaggio! L’itinerario si conclude a Vinhais,

dove non dovrete stupirvi se li vedrete divorare i famosi salumi, perché sono una

delizia, soprattutto per i più affamati...

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Luoghi di interesse lungo l'itinerario

• Casa de Mateus

• Mirandela

• Castelo de Bragança

• Domus Municipalis

• Igreja de Castro de

Avelãs

• Paisagem Protegida da

Albufeira do Azibo

Da Lamego a Chaves

In un itinerario di due giorni da Lamego a Chaves troverete tutto il riposo

che cercate.

Iniziate con una visita alla Sé di Lamego e al Santuário da Senhora dos Remédios.

Una volta appagata l’anima, concedetevi il piacere di provare le prelibatezze del

luogo, come il prosciutto e la "bola". Brindate alla bellezza e ai sapori di Porto e del

Nord con una visita alle cantine di Murganheira e di Raposeira, due degli spumanti

più rinomati del paese.

Proseguite quindi fino a Pinhão, attraverso i paesaggi della regione vinicola dell’Alto

Douro, classificato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Ammirate gli azulejos della

stazione ferroviaria e scegliete tra due escursioni irresistibili: una più nostalgica, su

un antico treno a vapore; l’altra a bordo di un’imbarcazione che scivola dolcemente

sull’azzurro del fiume.

Nel pomeriggio, cogliete i colori più belli del Douro dal Miradouro de Casal de Loivos

e riposate lo sguardo su quest’opera d’arte naturale. A cena, stuzzicate l’appetito

con qualche sorso di Moscatel de Favaios e dormite come principi alla Pousada do

Barão de Forrester (Alijó) o in una casa di Turismo Rurale.

Il secondo giorno, a Murça, ammirate la “Porca de Murça”, una curiosa statua in

pietra risalente all’Età del Ferro, e assaggiate il delizioso “toucinho do céu”, una

specialità del luogo. Prosegua sulla EN2 fino a Chaves, le cui acque termali - già

note ai romani - sgorgano naturalmente a una temperatura di 73° C, fenomeno

unico in Europa. Concedetevi il riposo del guerriero all’Hotel do Forte de São

Francisco. Celebrate la fine del viaggio con una cena tradizionale, accompagnata da

prosciutto, prelibatezze affumicate ed eccellenti vini.

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Luoghi di interesse lungo l'itinerario

• Sé Catedral de Lamego

• Santuário de Nossa

Senhora dos Remédios

• Museu de Lamego

• Peso da Régua

• Murça

• Caldas de Chaves -

Termas

Due giorni nel verde del Minho

siete a Porto, riservate due giorni per innamorarvi del Minho.

Fissate un appuntamento a São Miguel de Seide, con Camilo Castelo Branco e

visitate la casa museo di questo scrittore romantico del XIX secolo, per conoscere

qualcosa di più sulla sua opera.

Sia essa scritta o costruita, la bellezza è universale. Ammiratela nei disegni sugli

edifici storici di Guimarães, la città culla del Portogallo e Patrimonio Mondiale

dell’UNESCO. Visitate il castello e passeggiate per le stradine medievali fino a

raggiungere il Palazzo dei Duchi di Bragança. Nella Praça de Santiago, entrate

nell’Igreja de Nossa Senhora da Oliveira per ammirarne l’interno. A Braga, visitate

la più antica Sé del paese, il Mosteiro de São Martinho de Tibães (X secolo) e

sfidate la colossale scalinata del Santuário do Bom Jesus.

Già che siete in una regione di belle residenze storiche, perché non trascorrervi una

notte? Se preferite una Pousada, quella di Santa Maria do Bouro, ad Amares, o la

Pousada da Caniçada nel lussureggiante paesaggio del Parco Nazionale Peneda-

Gerês, sono scelte eccellenti.

Il secondo giorno, passate da Ponte da Barca e Ponte de Lima, incantevoli cittadine

lungo il fiume. A Viana do Castelo, salite al Santuário de Santa Luzia, e riempitevi

gli occhi di mare. Scendendo verso la Praça da República, approfittatene per

comprare le ceramiche di Viana. Rendete questo giorno ancora più memorabile

regalandovi un tipico fazzoletto da innamorati, su cui è ricamato un messaggio

d’amore.

In direzione di Porto, lungo la strada che corre lungo il Paesaggio Protetto del

Litorale di Esposende, avrete ancora tempo di contemplare le dune sulla costa,

passando da Póvoa do Varzim e Vila do Conde. Prima di concludere la giornata,

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mangiate qualcosa nella Casa de Chá di Boa Nova (Matosinhos) - opera

dell’architetto Siza Vieira - cullati dal mare che si infrange alle vostre spalle.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

• Castelo de Guimarães

• Museu do Paço dos

Duques de Bragança

• Sé de Braga

• Santuário do Bom Jesus

do Monte

• Viana do Castelo

• Parque Natural do Litoral

Norte

Il Gerês in Famiglia

Preparatevi a due giorni di intense emozioni di famiglia.

Entrate nel Parco Nazionale di Peneda-Gerês da nord, a Lamas de Mouro (Melgaço),

dove un centro informazioni vi fornirà suggerimenti per una visita. Lungo il

percorso, ammirate i “Garranos”, i cavalli selvaggi del Gerês, che i più piccoli non

potranno fare a meno di adorare.

A Castro Laboreiro, mostrate loro i famosi cani pastore che qui si allevano. In

questa località, abitata ancor prima dell’occupazione romana, potrete inoltre portarli

a visitare antiche vestigia di dolmen. Visitate il Santuário da Senhora da Peneda,

circondato da una maestosa montagna, e il castello di frontiera di Lindoso.

Partite alla scoperta dei villaggi più antichi, come quello di Soajo, con le sue case,

gli espigueiros, dove un tempo seccavano il mais e il grano, e le sue solide

tradizioni rurali. Presso la diga di Vilarinho das Furnas esiste un antico villaggio -

oggi sommerso - che negli anni di siccità ritorna in superficie, in un curioso

spettacolo. Approfittate del fatto di essere in una regione di villaggi comunitari e

natura fantastica per una notte di riposo diversa dalle altre. Scegliete tra Campeggi,

Casas de Abrigo (case di accoglienza) o Case di Villaggio.

Il secondo giorno, vi consigliamo di salire al Santuário do Bom Jesus di Braga con la

funicolare ad acqua, per una lezione di fisica che non rischierà certo di annoiare i

più giovani. Ammirate la vista magnifica e scendete l’enorme scalinata, sfidandoli a

contare i gradini. Sempre a Braga visitate la Sé più antica del paese e l’originale

Stadio Municipale progettato da Souto Moura. Migliaia di anni separano quest’opera

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- costruita per Euro 2004 - da Citânia de Briteiros, un insediamento dell’Età del

Ferro che piacerà anche ai bambini. A Guimarães, città culla del Portogallo e

patrimonio mondiale, visitate il castello e il centro storico. Salite infine con la

teleferica sul Monte da Penha, che vanta una vista magnifica sulla città, il Parco e il

Santuario.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

• Santuário da Senhora da

Peneda

• Santuário do Bom Jesus

do Monte

• Sé de Braga

• Museu da Imagem

• Castelo de Guimarães

• Museu do Paço dos

Duques de Bragança

Lungo il Douro nella Preistoria

Vi proponiamo un percorso di circa 119 km attraverso il Parque Natural do

Douro Internacional... nella preistoria.

Visitate l’antica Sé di Miranda do Douro e ammirate la celebre immagine del Menino

Jesus da Cartolinha che, con il suo piccolo cappellino e i vestitini - adatti alle

bambole di casa - incanterà i più piccini. Scoprite le tradizioni popolari di origine

celtica, come quella dei pauliteiros, che danzano allegramente al suono delle

cornamuse.

Concedetevi quindi una passeggiata in barca, partendo da Miranda, nel paesaggio

agreste di forre, rupi e gole monumentali del Douro Internacional. L’escursione,

oltre a essere estremamente gradevole, ha obiettivi eco-ambientali. E se la farete

tra febbraio e marzo, forse potrete ammirare i campi coperti dai mandorli in fiore,

uno spettacolo naturale di grande bellezza.

A Torre de Moncorvo, una terra segnata dallo sfruttamento minerario del ferro, fate

un salto alla Diga di Pocinho. Lasciate che i bambini esplorino liberamente la bella

area circostante. Approfittatene per un’altra passeggiata in barca, rilassante, nelle

acque della chiusa.

Riprendete quindi il cammino verso l’ultima sosta di questo itinerario: Vila Nova de

Foz Côa, nel meraviglioso paesaggio della Valle del Côa. Nelle esursioni organizzate

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all’interno del Parco Archeologico, grandi e piccini potranno ammirare disegni e

pitture paleolitiche, classificate dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Concludete la giornata in bellezza, immaginando la vita di questi uomini preistorici.

E non spaventatevi se i vostri figli scopriranno un’improvvisa vocazione per il

disegno o per la caccia al cervo!

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

• Miranda do Douro

• Museu da Terra de

Miranda

• Parque Natural do Douro

Internacional

• Torre de Moncorvo

• Vila Nova de Foz Côa

• Parque Arqueológico do

Vale do Côa

Riposare nel Minho

Iniziate i vostri tre giorni di puro riposo salendo fino alla torre del castello

di Melgaço, solo per contemplare l’orizzonte.

Nella terra dei "vinhos verdes", le cui viti costellano il paesaggio, concedetevi una

degustazione al Solar do Alvarinho e sorseggiate la freschezza del Minho durante i

pasti. Con il sapore dei diversi nettari ancora in bocca, passeggiate per le Terme di

Monção e, nei dintorni, approfittatene per apprezzare la facciata del Palácio da

Brejoeira.

A Valença, riposate la vista con i panorami offerti da ogni baluardo della

piazzaforte. Prima con gli occhi, poi in macchina, seguite il fiume Minho fino a

Caminha. Se lo desiderate, prima potete concedervi una passeggiata in riva al

mare, sulle spiagge di Moledo e Vila Praia de Âncora. Concludete la vostra giornata

tra cielo e mare salendo sul Monte de Santa Luzia, a Viana do Castelo. Scendendo,

soddisfate i vostri capricci nella zona commerciale, dove potrete acquistare articoli

di fina oreficeria, ceramica e preziosi ricami.

Il secondo giorno, a Barcelos, oltre a visitare l’Igreja do Bom Jesus, se fosse giovedì

non perdetevi il mercato settimanale. Di cammino per il Parco Nazionale di Peneda-

Gerês, pranzate nella tranquilla Pousada del Mosteiro de Santa Maria do Bouro, ad

Amares, e rilassatevi con una passeggiata in barca nella Laguna di Caniçada. Tra

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sorgenti e piscine naturali, proseguite costeggiando il fiume Cávado, tra gli

espigueiros, dove un tempo seccavano il mais e il grano, e i bovini tipici della zona,

di razza "Barrosã", che pascolano nei campi. Tutta la natura del Parco invita alla

calma e alla contemplazione. Visitate infine il villaggio comunitario di Pitões das

Júnias e il Mosteiro de Santa Maria.

Il terzo giorno, dirigetevi a Montalegre per visitare il castello e assaporare i prelibati

manicaretti affumicati. Se desiderate rilassarvi, potrete concedervi un’altra

escursione in barca oppure dedicarvi agli sport nautici nella Laguna di Alto do

Rabagão. Di ritorno, godetevi il panorama offerto dalla Serra da Cabreira, fino a

Cabeceiras de Basto.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

• Termas de Melgaço

• Praia de Vila Praia de

Âncora

• Termas de Monção

• Caldas do Gerês

• Igreja do Senhor Bom

Jesus da Cruz - Barcelos

• Mosteiro de Santa Maria

das Júnias

Romaticismo lungo il Douro

Ravvivate la fiamma dell’amore in un viaggio di tre giorni nella zona del

Douro.

Concedetevi una passeggiata a due ad Amarante, attraversate il ponte

settecentesco sul Tâmega e visitate il Mosteiro de São Gonçalo. Dopo avere

trascorso la mattinata in questa affascinante località, pranzate godendovi una

meravigliosa vista sul Douro, al Solar da Rede, nella località di Mesão Frio.

Offrite alla vostra anima gemella un viaggio indimenticabile in un romantico treno a

vapore. Oppure seguite la strada che corre lungo il fiume e fermatevi al belvedere

di Galafura per un giuramento d’amore ispirato dal superbo panorama. Poco oltre,

siete a Pinhão, dove potrete ammirare una bellissima stazione ferroviaria decorata

da pannelli di azulejos. Da qui partirete per la vostra nostalgica passeggiata in

treno attraverso la Valle del Douro. Per la notte scegliete il Vintage House Hotel o la

Pousada di Alijó.

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Il secondo giorno, già a sud, proseguite per ammirare il paesaggio dei Vigneti

dell’Alto Douro (Patrimonio Mondiale), passando per São João da Pesqueira - una

terra di tenute con una lunga tradizione alle spalle nella produzione vinicola - fino a

raggiungere Lamego. Visitate la Sé e salite la scalinata di Nossa Senhora dos

Remédios. Riposatevi dalla faticosa salita passeggiando insieme nel parco.

L’ultimo giorno, passate da Tarouca per visitare il Mosteiro de São João e,

vicinissimo, ammirare il ponte medievale di Ucanha. A Tormes, nei pressi di Stª

Marinha do Zêzere, visitate la Fundação Eça de Queirós, autore di alcune delle

pagine più ardenti della letteratura portoghese del XIX secolo. Prima di fare ritorno

a Porto, fermatevi alla chiesa costruita da Siza Vieira a Marco de Canaveses, dove

potrete trascorrere momenti di pace e spiritualità, accentuati dalla luminosità della

costruzione.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

• Convento de São

Gonçalo

• Sé Catedral de Lamego

• Santuário de Nossa

Senhora dos Remédios

• Mosteiro de São João de

Tarouca

• Ponte de Ucanha

• Cinque sguardi sul

Douro

Trás-os-Montes per due

Fate questo viaggio nei mesi di febbraio e marzo, l’epoca dell’anno in cui i

mandorli ricoprono i campi di bianco, uno spettacolo estremamente

romantico.

Un modo diverso di offrire dei fiori.

Iniziate con una passeggiata per due nel Jardim da Carreira, a Vila Real.

Ripercorrete le strade dell’architettura nobiliare e pranzate in un ristorante tipico.

Trascorrete momenti idilliaci nella Casa de Mateus, un incantevole palazzo barocco,

passeggiando nei bei giardini e immaginando gli amori che lì furono vissuti o si

scambiarono promesse.

Il secondo giorno, visitate Chaves in coppia. Avviatevi alla scoperta del centro, di

pianta medievale, con i suoi tipici balconi di legno, le residenze storiche e il ponte

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romano. Visitate infine le terme dell’imperatore romano Flavio. A Bragança, non

lasciatevi impressionare dall’austera facciata ed entrate nella Domus Municipalis.

Dalla torre del castello, ammirate insieme al vostro accompagnatore il fantastico

panorama offerto delle catene montuose e dal Parque Natural de Montesinho, che

circondano la città.

Scegliete l’Estalagem de Santa Catarina, a Miranda do Douro, e la mattina

svegliatevi sulla superba vista dei versanti del Douro. Partite alla scoperta del

centro storico di Miranda e delle sue tradizioni - dalla lingua mirandese

all’artigianato - e non perdetevi le danze, di origine celtica, dei pauliteiros.

Proseguite costeggiando lo scenario di imponenti gole del Parque Natural do Douro

Internacional, fino a Torre de Moncorvo. E dato che l’amore è dolce per definizione,

assaggiate la specialità del luogo: mandorle ricoperte di zucchero, bianche come i

campi fioriti di questo itinerario.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

• Casa de Mateus

• Sé Catedral de Vila Real

• Castelo de Bragança

• Parque Natural de

Montesinho

• Domus Municipalis

• Miranda do Douro

Due diversi viaggi a Porto

Già che siete a Porto, perché non provare un itinerario diverso per avere

un’altra prospettiva della città?

Vi proponiamo un’escursione in una delle antiche imbarcazioni chiamate rabelos,

che solcano le acque del Douro sin dal X secolo. Queste barche, autentici “gusci di

noce” se paragonati alle immense e robuste botti di vino che trasportavano, che nel

corso dei secoli hanno navigato lungo il fiume dai luoghi di produzione fino alle

cantine di Vila Nova de Gaia, sono oggi la gioia di grandi e piccini. Vi sono diverse

società che organizzano questa escursione, pertanto riunite la famiglia e partite per

questo viaggio nella storia e nelle tradizioni di uno dei vini più famosi del mondo.

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All’ora di pranzo, scegliete uno dei ristoranti di Foz per provare qualcuno dei

manicaretti della cucina tradizionale e, ovviamente, il vino di Porto.

Riservate parte del pomeriggio per un altro viaggio molto speciale a bordo di un

antico tram. Era con questo mezzo di trasporto, che ha quasi cent’anni di vita, che

gli abitanti di Porto si spostavano da un luogo all’altro, molto prima che l’automobile

divenisse un comune mezzo di trasporto. L’attuale percorso turistico è affascinante

e si può concludere con una visita al Museu do Carro Eléctrico, dove i più piccoli

scopriranno tante storie curiose e divertenti su questo pittoresco mezzo di

trasporto.

Al Museu de Serralves, nato dall’ingegno dell’architetto Siza Vieira, potrete

apprezzare opere d’arte contemporanea in uno spazio che privilegia scale,

proporzioni e luce. Terminate questa bella giornata in famiglia passeggiando nei

circa 18 ettari del Parque de Serralves e - perché no? - con una merenda nella

gradevole Casa de Chá, mentre i bambini giocano in un ambiente di assoluta

tranquillità.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

• Torre dos Clérigos

• Palácio da Bolsa

• Museu Nacional de

Soares dos Reis

• Sé Catedral do Porto

• Museu do Carro Eléctrico

do Porto

• Museu de Arte

Contemporânea de

Serralves

Piacere puro a Porto

Dato che trattarsi bene è resistere a tutto eccetto che alle tentazioni,

perché non dedicare una mattina allo shopping, a Porto?

Ammirate le vetrine di Rua da Cedofeita, Rua de Santa Catarina e Avenida da

Boavista. Tra negozi di alta moda, di scarpe e gioiellerie o ancora nella distinta

atmosfera della Livraria Lello, lasciate che il cuore si faccia sentire e soddisfi i suoi

capricci e desideri.

Approfittate di questa scappatella per conoscere meglio lo stile e le abitudini della

città, fermandovi qua e là per bere qualcosa (sapete che cos’è il "cimbalino"?) o

assaggiando un dolce tradizionale. Pranzate in uno dei ristoranti tipici della Ribeira,

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per assaggiare pesce freschissimo e brindare con gli eccellenti vini del Douro

ammirando lo splendido panorama su Porto.

Riservate il pomeriggio a una crociera sotto i ponti che attraversano il fiume Douro

e che raccontano le storie della città. Osservate Porto da una prospettiva diversa,

ammirandone il labirintico agglomerato urbano che sembra precipitare nel fiume.

Fate un salto alle cantine del Vino di Porto, a Gaia. Degustando i diversi vini,

potrete conoscere il sapore e la storia di questo nettare che incanta intere

generazioni da secoli. La passione è garantita al primo incontro con il calice.

Salite alla Serra do Pilar per visitare il Monastero e godere del vasto panorama sulla

capitale della regione di Porto e del Nord. Fate riposare la vista sul variegato

paesaggio di tetti e stradine e tornate sulla terra per una breve passeggiata a bordo

di un antico tram, fino a Foz. Terminate la giornata in una terrazza sul mare, dove

potrete cenare e divertirvi fino al mattino.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

• Torre dos Clérigos

• Palácio da Bolsa

• Mosteiro da Serra do

Pilar

• La Baixa di Porto