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10 GRANDE STORIA

Presentazione grande storia

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GEOGRAFIE DELL’ABBANDONOLA DISMISSIONE DEI BORGHI IN ITALIA

PARTE 1: TEMA E OBIETTIVI

Cap 1 La Grande Storia d’Italia

_Interpretazione e illustrazione del tema _Tappe - prima fase _Tappe - seconda fase _Obiettivi

PARTE 2 RICERCA- AZIONE

Cap. 2 1943-1953 Gli anni del dopoguerra e la Ricostruzione Cap . 3 1954-1964 Gli anni della ripresa Cap. 4 1965-1979 La crisi e le contestazioni Cap 5 1980-2009 Crisi nazionali e internazionali PARTE 3 RIELABORAZIONE E SINTESI

Cap. 6 Words to get Ideas Cap. 7 Crono-cartografia

PARTE 4 TIMELINE Timeline schematica di sintesi

Bibliografia

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PARTE 1

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TEMAEOBIETTIVI

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Tema

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LAGRANDE STORIA

La grande Storia d’ Italia: fatti, periodi, eventi significativi dal dopoguerra ai giorni nostri.

La ricerca si focalizza sugli avvenimenti storici dal Dopoguerra, che possono aver avuto dei risvolti e delle conseguenze nelle regioni delle Marche e dell’Abruzzo, in particolar modo i cambiamenti demografici, economici, urbanistici. La scelta di lmitare il periodo di ricerca, scaturisce dall’ipotesi che l’attuale stato dei borghi si debba ricondurre agli eventi degli ultimi sessant’anni.

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Tappe

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Tappe

TAPPE

PRIMA FASE

_ stabilire un intervallo d’azione (dal dopoguerra ai giorni nostri) e suddivisione di questo in quattro periodi principali da approfondire;

_ consultazione di documenti per la definizione di eventi principali di ogni periodo per quan-to riguarda la Storia d’ Italia

_ individuazione di avvenimenti di carattere nazionale che potrebbero avere avuto influenza sulla storia d’ Abruzzo

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Tappe

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TAPPE

SECONDA FASE

_ approfondimento di argomenti individuati di carattere generale nell’ambito abruzzese;

_ confronto con le altre tematiche;

_assegnazione agli argomenti di categorie di pertinenza indicate con un colore sull’anno che individua l’evento;le categorie individuate sono le seguenti:

_ rielaborazione con l’organizzazione di una sintesi che illiustri le cause dell’abbandono dei borghi abruzzesi attraverso la realizzazione di mappe riassuntive che illustrino la modificazione del territorio.

periodo

Tappe

politicaeconomiainfrastrutturenaturalisocietà

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TIME LINE

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OBIETTIVI

Stesura di una time-line riguardante l’Abruzzo, che illustri gli avvenimenti e le cause che hanno portato all’abbandono dei borghi.

Obiettivi

periodo

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PARTE 2

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RICERCAEAZIONE

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1943 1954 1964

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LA GRANDE STORIAIN PILLOLE

1979 2009

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CAPITOLO 2

1943-1953

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Milano, 1943

1943 1953

Stemma della Repubblica Italiana Lavori di ricostruzione

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GLI ANNI DEL DOPOGUERRA E LA RICOSTRUZIONEIl periodo che va indicativamente dal 1943 al 1954, è decisamente significativo per l’ Italia in quanto si sono succeduti diversi avvenimenti che hanno comportato rilevanti cambiamenti per il Paese e che hanno contribuito a determinare il suo attuale assetto demografico, economico, politico e sociale. Il problema più urgente da risolvere nell’ Italia del dopoguerra era la ricostruzione; vennero emanati diversi provvedimenti dallo Stato in modo da incentivare l’ Edilizia come la Legge Fanfani_ Piano INA-CASA (1949), la Legge Tupini (1950), Legge Aldisio ( 1951). Nel 1950 viene approvato un altro provvedimento per risanare il Sud; la Cassa per il Mezzogiorno: vennero messi a disposizione dei finanziamenti che permisero la realizzazione di importanti opere di bonifica nel Sud Italia ( impianti di irrigazione, bonifica ecc...).

Nonostante questi provvedimenti si acuisce l’ enorme differenza tra Nord e Sud: i principali interventi di ricostruzione e i grandi investimenti per la ripresa economica si realizzarono soprattutto al Nord mentre il Sud, tranne pochi e isolati interventi, rimase povero e arretrato.

Lavori di ricostruzione

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Mappa di sintesi: lo sviluppo del territorio abruzzese dal 1943 al 1950

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SINTESIDalla fine della Seconda Guerra Mondiale l’Abruzzo ne uscirà distrutto, sia dal punto di vista economico, che fisico e morale. I suoi abitanti, le sue città e i suoi numerosi paesi furono oggetto di bombardamenti e razzie, fù così che la popolazione iniziò a guardare all’estero come ad una possibilità di vita migliore. Agevolati da una politica favorevole, si citano a tal proposito l’Accordo di Parigi del 1947 o la legge per l’emigrazione verso l’Australia e l’Argentina, una folta massa di emigranti italiani e abruzzesi nello specfico inizierà a riversarsi su Belgio, Francia e talvolta oltreoceano. In Europa la possibilità offerta agli emigranti era quella di un lavoro in miniera, lavoro difficile, sottopagato e spesso pericoloso (Strage di Marcinelle) ma unica via di scampo da un’Italia in profonda crisi.

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CAPITOLO 3

1954 - 1964

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1954 1964

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GLI ANNI DELLA RIPRESALa società italiana conosce in un brevissimo arco di tempo una rottura davvero grande con il passato: nel modo di produrre e di consumare, di pensare e di sognare, di vivere il presente e di progettare il futuro. E’ messa in movimento in ogni sua parte: esprime energie e potenzialità economiche diffuse, capacità progettuali, ansie di emancipazione differenti, e di diverso segno.

IL “MIRACOLO ECONOMICO” Nel periodo di tempo compreso tra gli anni Cinquanta e Sessanta, l’Italia fu protagonista di un record di crescita nella produzione nazionale tale da far parlare di “miracolo economico”. L’apice dello sviluppo di questo trend positivo fu raggiunto tra il 1958 e il 1963, mentre dagli anni ‘50 al ‘58 si può parlare di una fase preparativa alla successiva espansione. Questo fenomeno caratterizzò anche molti altri Paesi europei, tra cui la Germania e la Francia, in cui si verificò un miglioramento dello stile di vita. In questi anni l’Italia riuscì a ridurre il divario economico con l’Inghilterra e la Germania e a eguagliare sistemi economici come quello belga, olandese e svedese. Nonostante il fenomeno si riferisca a un evento principalmente economico, esso ebbe una forte ripercussione sulla vita degli Italiani che in pochi anni cambiò radicalmente, in positivo o in negativo e portò nel nostro Paese un livello di progresso e benessere mai conosciuto nei periodi precedenti.

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Mappa di sintesi: lo sviluppo del territorio abruzzese dal 1950 al 1960

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SINTESINegli anni ‘50 come si è visto, si ha una rinascita economica e sociale dell’Italia. Fù un processo redicale che in dieci anni trasformò la penisola da paese prevalentemente agricolo e sottosviluppato, in un moderno paese industrializzato. In questi anni gli stili di vita mutano radicalmente, si punta su beni di consumo privati, su automobili di lusso, televisione, ora più accessibili, andranno a impedire uno sviluppo in parallelo dei beni pubblici. Il periodo storico in questione viene tradizionalmente chiamato “BOOM ECONOMICO”. Questo sviluppo però non si manifesterà in maniera uniforme in tutta l’italia ma riguarderà soprattutto le regioni del nord, maggiormente industrializzate.Questo provoca forte ondate di emigrazione dai paesi del nord verso il triangolo industriale (Torinoo, milano e Genova)e le città maggiormente sviluppate.In Abruzzo in questi anni si hanno forti ondate migratorie dalle campagne e dalle montagne verso le città che, anche se in maniera decisamente inferiore rispetto al resto dell’italia, hanno seguito uno sviluppo industriale, come la città di Pescara nella quale si assiste alla nascita di uno dei pirimi e più importanti consorzi della regione, il Consorzio della Val Pescara. Tuttavia bisognerà aspettare gli anni ‘70 per assistere ad un vero e proprio sviluppo industriale.Ancora più forti, in questi anni, sono gli spostamenti al di fuori della stessa regione, alla ricerca di lavoro, benessere, e tranquillità economica.

Gli anni del boom economico caratterizzeranno l’Italia intera fino alla metà degli anni ‘60, anni in cui a causa del sovraffolamento delle regioni del Nord Italia, dei metodi di lavoro alienanti e dai ritmi insostenibili, il sitema andò in crisi.

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CAPITOLO 4

1964 - 1979CAPITOLO 4

1964 - 1979

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1964

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LA CRISIE LE CONTESTAZIONI

Crisi, protesta, dissenso, contestazione, sono parole che entrarono nel linguaggio comune degli anni ‘60 e ‘70 con un significato nuovo, ad esprimere un fenomeno tipico della società industrializzata e che prima ancora che politico era esistenziale. Sono anni in cui regna un clima di diffuso disagio e di ribellione sia nei confronti dei limiti pos-ti all’espressione della propria individualità che nei confronti della nuova società borghese e del neo-capitalismo con la sua organizzazione del lavoro, parcellizzata e alienante. Sono anni in cui a fare da protagonistre sono due delle più gravi crisi che il nostro Paese abbia mai dovuto affrontare: la crisi economica prima e quella petrolifera poi. D’innanzi alla crisi la popolazione regisce manifestando il proprio dissenso, lottando per i propri diritti. Ed è pro-prio in questo clima di tensione che nasce e trova terreno fertile uno dei più cupi paragrafi della nostra storia: quello del terrorismo italiano.

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Mappa di sintesi: lo sviluppo del territorio abruzzese dal 1960 al 1980

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SINTESIIl trentennio che intercorre tra il 1960 e 1980 sarà fondamentale per lo sviluppo del territorio abruzzese. Come emerge dalla mappa di sintesi a lato, sono gli anni di apertura delle grandi infrastrutture regionali, saranno inauguarati i primi tratti dell’Austostrada Adriatica (A14) e di qualla dei Parchi (A24 e A25). La massiccia infrastrutturizzazione che investità la regione, insieme ad una politica volta all’incentivazione del Mezzogiorno, sarà fondamentale anche nell’agevolare la nascita e lo sviluppo di una fiorente economia locale, che caratterizzerà soprattutto le aree vallive e costiere, come si vede, lasciando quelle montane in uno stato di emarginazione ed arretratezza profonda, che spingerà le popolazioni di queste zone ad emigrare verso i nuovi poli industriali.L’emigrazione che si registra nel periodo mostra una duplice tendenza: da un lato, come appena detto, vi sono spostamenti interni alla regione, prettamente dalla montagna alla città, dall’altro lato invece, proseguono le emigrazioni verso il nord Italia, in specialmodo all’inizio degli anni ‘60 quando ancora non si era conclusa la fase del boom economico.

Sarà a partire soprattutto dagli anni ‘70 che inizieranno a nascere nella regione numerose industrie, tra queste: FIAT, HONDA, SIEMENS, HONEYWELL.Lo sviluppo industriale avverrà su un duplice fronte: da un lato sorgeranno grandi industrie, solitamente sedi distaccate di multinazionali del Nord, che dopo gli episodi dell’Autunno Caldo del ‘69, dopo la grave crisi economica che investì l’Italia intera tra il ‘63-64 e favoriti dall’incentivazione statale (proroga alla chiusura della Cassa per il Mezzogiorno, legge per lo sviluppo del Mezzogiorno), vedranno nelle regioni meridionali dei “terreni fertili” ove insediarsi, dall’altro lato inizierà a fiorire una piccola-media impresa locale incentivata dalla nascita dei consorzi industriali.I corsorzi industriali sono aree nate con lo scopo di favorire l’industrializzazione di determinate zone, nella regione ne saranno presenti sino agli anni ‘90, anni in cui il settore industriale regionale inizierà a vertere in una situazione critica, ben sette. Si parla per il territorio abruzzese di industria diffusa, in quanto non è polarizzata attorno ad un unico centro ma si sviluppa diffusamente sul territorio all’interno dei diversi consorzi.

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CAPITOLO 5

1980 - 2009

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CRISI NAZIONALIECRISIINTERNAZIONALI

Negli anni ‘80 proseguono gli atti terroristici degli anni precedenti, ma da parte del governo scatta un programma di lotta al terrorismo italiano ed anche una lotta alla mafia da parte del Governo attraverso un maxi-processo a Palermo.Sono anni di scandali politici come la scoperta della loggia massonica P2, lo scandalo Tangentopoli e il Pool “Mani Pulite” condotto dal magistrato Di Pietro. Questi portano a diverse crisi e cambi di Governo.L’avvento del nuovo millennio è accompagnato dall’istituzione dell’U.E. e della una moneta unica, l’Euro.Sono anni di conflitti internazionali, prima di tutti la Guerra del Golfo: la prima nel 1990 e la seconda, ancora in corso, nel 2003.Uno degli eventi di grande importanza soprattutto per l’Abruzzo, il terremoto devastante avvenuto il 6 aprile 2009 all’Aquila.

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Mappa di sintesi: lo sviluppo del territorio abruzzese dal 1980 a oggi

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SINTESILa mappa rappresentata a lato mostra l’evoluzione storica del territorio per quanto concerne infrastrutture, industrie e flussi migratori. Dagli anni ‘80 si registrano anni molto floridi per lo sviluppo del territorio; verrà aperto il Traforo del Gran Sasso e verranno promulgati due piani regionali che contribuiranno ad aumentare notevolmente l’infrastrutturizzazione “a rete” della regione. La politica dei raccordi punterà alla “decantonizzazione” dell’ Abruzzo, ossia non più su una suddivisione in cantoni della zona, la costituzione di una rete stradale che innervi nella totalità il territorio regionale.La situazione resterà pressochè inalterata sino agli anni novanta, anni in cui una profonda crisi economica, dovuta all’ingresso dell’Italia nella Comunità Europea a seguito del Trattato di Maastricht, investirà la regione e l’Italia intera. Avrà inizio un forte processo di globalizzazione: la forte integrazione degli scambi commerciali internazionali e la crescente concorrenza dei paesi stranieri, nonchè l’affermazione delle imprese multinazionali nello scenario dell’economia mondiale, porterà ad una crisi del settore economico.L’Abruzzo, la cui economia era sino ad ora basata sul duplice modellocostituito da piccole - medie imprese locali e grandi industrie che avevano le proprie sedi al Nord Italia, inzia a non reggere la troppo forte concorrenza straniera ed entra in un periodo di crisi che perdura ancora sino ai giorni nostri.La soluzione al problema, su cui sembrano voler puntare le istituzioni oggigiorno, è un “ritorno alle origini”, ossia all’artigianato. In quest’ottica va letta quindi l’istituzione dei distretti industriali a metà degli anni ‘90. Questi, aree artigianali destinate a piccole medie imprese locali, sono presenti anche in Abruzzo, dove soprattutto negli ultimi anni rappresentano la nuova realtà industriale. Inoltre le guerre jugoslave hanno portato a un fenomeno di migrazione massicci verso l’Italia e le cose adriatiche generando una crisi nazionale di emergenza.

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PARTE 3

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SINTESI

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Mappa di sintesi: lo sviluppo del territorio abruzzese dal dopoguerra ad oggi

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SINTESILa mappa rappresentata a lato mostra l’evoluzione storica del territorio per quanto concerne infrastrutture, industrie e flussi migratori. Il nostro obiettivo è stato quello di spiegare alla luce della della Grande Storia d’Italia questa evoluzione, capire perchè e per come certe cose siano avvenute e quindi anche quali conseguenze abbiano avuto sui borghi e sul loro abbandono.Il periodo storico analizzato va rispettivamente dalla fine della seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri. In tutti questi anni il territorio abruzzese è sempre stato interessato da flussi migratori più o meno forti, sia interni che esterni alla regione. Sarebbe sbagliato ricondurre lo stato attuale di abbandono dei borghi ad un solo momento o ad un solo avvenimento della Grande Storia; sebbene infatti possa esserci stato volta per volta un evento più significativo, i fenomeni migratori ci sono sempre stati, la cosa importante sottolineare è invece il fatto che questi modificavano mete, entità e modalità a seconda del periodo storico nel quale si collocavano.

Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale l’Abruzzo ne uscirà distrutto, sia dal punto di vista economico, che fisico e morale. I suoi abitanti, le sue città e i suoi numerosi paesi furono oggetto di bombardamenti e razzie, fù così che la popolazione iniziò a guardare all’estero come ad una possibilità di vita migliore. Agevolati da una politica favorevole, si citano a tal proposito l’Accordo di Parigi del 1947 o la legge per l’emigrazione verso l’Australia e l’Argentina, una folta massa di emigranti italiani e abruzzesi nello specfico inizierà a riversarsi su Belgio, Francia e talvolta oltreoceano. In Europa la possibilità offerta agli emigranti era quella di un lavoro in miniera, lavoro difficile, sottopagato e spesso pericoloso (Strage di Marcinelle) ma unica via di scampo da un’Italia in profonda crisi.

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PESCARA

TERAMO CHIETI

Incremento demografico dal 1936 ai giorni nostri

AQUILA

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Bisognerà aspettare l’inizio degli anno ‘50 per una rinascita economica e sociale dell’Italia. Fù un processo redicale che in dieci anni trasformò la penisola da paese prevalentemente agricolo e sottosviluppato, in un moderno paese industrializzato. Sono anni in cui anche gli stili di vita delle persone si modificheranno radicalmente: il consumismo, l’avvento della televisione e beni di lusso ora più accessibili faranno da padroni. Il periodo storico in questione viene tradizionalmente chiamato “BOOM ECONOMICO”. Riguarderà prevalentemente le regioni del Nord Italia e vedrà nascere e fiorire quello che è stato definito: il Triangolo Industriale, ossia l’area tra Torino, Milano e Genova che proprio in questi anni fungerà da polo attrattivo per tutte le regioni meno sviluppate del meridione. Sarà così che, i grandi flussi migratori che avevano caratterizzato la penisola negli anni precedenti, non scompariranno ma modificheranno radicalmente le proprie mete e modalità.Ora, soprattutto i giovani meridionali, inzieranno a vedere nel Nord Italia un’opportunità formidabile. Sarà così che nel quadriennio 1960-1963, anni in cui il boom economico avrà il suo apice, il flusso migratorio dal Sud al Nord raggiugerà il totale di 800.000 persone all’anno.Le persone emigreranno in cerca di un lavoro in fabbrica, nella speranza di poter trovare un migliore tenore di vita.

Per quanto riguarda l’Abruzzo, abbiamo in questi anni un primo sviluppo industriale dell’area, coincidente con la nascita del Consorzio Industriale della Val Pescara, oggi il più grande e sviluppato dell’intera regione, tuttavia bisognerà aspettare gli anni ‘70 per la vera crescita industriale della regione.Negli anni del boom economico avremo in Abruzzo un duplice movimento migratorio: da un lato il miracolo del Nord Italia fungerà da magnete anche per la regione, sarà così che intere famiglie lasceranno casa e lavoro nella speranza di trovare lavoro nelle gradi industrie del Nord Italia, prima tra tutte la FIAT. Allo stesso tempo la seppur piccola industrializzazione della Val Pescara inizierà a dar vita a dei movimenti migratori interni alla regione.

Gli anni del boom economico caratterizzeranno l’Italia intera fino alla metà degli anni ‘60, anni in cui a causa del sovraffolamento delle regioni del Nord Italia, dei metodi di lavoro alienanti e dai ritmi insostenibili, il sitema andò in crisi. Sono gli anni delle grandi contestazioni che avranno il loro culmine nell’Autunno Caldo nel 1969, ci si batte per migliori condizioni lavorative, migliori condizioni di vita e salari più alti. La situazione nel Triangolo Industriale diventerà insostenibile, sarà così che le grandi Industrie, incentivate da una politica volta allo sviluppo del Mezzogiorno, inizieranno a guardare al Sud Italia come un tereno fertile ove insediare nuove sedi satelliti. Qui il potere del sindacato è meno radicato e la forza lavoro ha meno pretese, soprattutto dal punto di vista salariale. Inoltre, da un lato la proroga alla chiusura della Cassa del Mezzogiorno del 1965 e dall’altro, la legge per lo Sviluppo del Mezzogiorno del 1971, porranno le basi per una forte rinascita del Meridione, di cui anche l’Abruzzo faceva parte.A partire dagli anni ‘70 inizieranno così a nascere nella regione numerose industrie, tra queste: FIAT, HONDA, SIEMENS, HONEYWELL. Lo sviluppo industriale della regione avverrà su un duplice fronte: da un lato sorgeranno grandi industrie, solitamente sedi distaccate di

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multinazionali, dall’altro inizierà a fiorire una piccola-media impresa locale incentivata dalla nascita dei consorzi industriali. Si parla per il territorio abruzzese di industria diffusa.

Questo fenomeno di industrializzazione della regione, caratterizzarà soprattutto le aree vallive, costiere e le grandi città, e innesterà un nuovo fenomeno migratorio verso queste aree. La gente emigrerà soprattutto dalle montagne, luoghi in cui la vita era ancora povera, le vie di comunicazione impervie e arretrate, l’economia pressochè inesistente.

L’ industrializzazione abruzzese, caratterizzerà i decenni tra gli anni ‘70 e ‘90 e vedrà nascere diverse imprese sul territorio. Saranno anni molto floridi per lo sviluppo del territorio, verrà aperto il Traforo del Gran Sasso e verranno promulgati due piani regionali che contribuiranno ad aumentare notevolmente l’infrastrutturizzazione della regione. Verrà inoltre promossa una forte politica dei raccordi, che punterà su una “decantonizzazione” dell’ Abruzzo, ossia non più su di una suddivisione in cantoni della zona ma sulla costituzione di una rete stradale che innervi nella totalità il territorio regionale.La situazione resterà pressochè inalterata sino agli anni novanta, anni in cui una profonda crisi economica, dovuta all’ingresso dell’Italia nella Comunità Europea a seguito del Trattato di Maastricht, investirà la regione e l’Italia intera. Avrà inizio un forte processo di globalizzazione: la forte integrazione degli scambi commerciali internazionali e la crescente concorrenza dei paesi stranieri, nonchè l’affermazione delle imprese multinazionali nello scenario dell’economia mondiale, porterà ad una crisi del settore economico.L’Abruzzo, la cui economia era sino ad ora basata sul duplice modellocostituito da piccole - medie imprese locali e grandi industrie che avevano le proprie sedi al Nord Italia, inzia a non reggere la troppo forte concorrenza straniera ed entra in un periodo di crisi che perdura ancora sino ai giorni nostri.

La soluzione al problema, su cui sembrano voler puntare le istituzioni oggigiorno, è un “ritorno alle origini”, ossia all’artigianato. In quest’ottica va letta quindi l’istituzione dei distretti industriali a metà degli anni ‘90. Questi, aree artigianali destinate a piccole medie imprese locali, sono presenti anche in Abruzzo, dove soprattutto negli ultimi anni rappresentano la nuova realtà industriale.

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PARTE 4

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TIMELINE

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IPOTESI

I

n una prima fase di lavoro abbiamo ipotizzato una timeline “fotografica” con immagini e testo esplicativo di riferimenti; con una duplice lettura verticale e orizzontale. L’organizzazione orizzontale avviene su due fasce: quella superiore che rappresenta gli avvenimenti italiani in ordine cronologico e quella inferiore che rappresenta gli avvenimenti abruzzesi. Mentre la lettura verticale vede il collegamento causa-conseguenza dell’avvenimento italiano con quello abruzzese.Limite di questa impostazione era la rigidità, infatti non permetteva di collegare eventi abruzzesi a più di un evento italiano ed eventi italiani collegati tra di loro con grande divario cronologico.

Per questo si è pensato ad un’altra impostazione che prevede uno schema che leghi i vari eventi anche in ampi spazi temporali e che mostri il tipo di relazione che intercorre tra vari avvenimenti.Si è quindi pensato ad una timeline che leghi immagini e schema delle relazioni.

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Terremoto

ProgettoC.A.S.E.

1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2009

1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2009

ripercussioni in abruzzo dello stesso identico avvenimento

strettamente legati ma non conseguenti

Le decisioni del Consiglio dei ministri sono inevitabili. In Medio Oriente è ancora guerra e morte, i Paesi arabi hanno razionato e rincarato il prezzo del greggio. È crisi. Il 23 novembre del 1973 comincia l’ austerità. Vengono così presi su tutto il territorio nazionale dei provvedimenti volti al risparmio petrolifero. Tra questi ad esempio: il taglio dell’illuminazione stradale del 40%, e la chiusura dei locali notturni entro le 24.

La regione Abruzzo, sebbene non ne fù esente, risentì della crisi energetica in minore entità rispetto a tutto il resto d’Italia. Questo fù dovuto principalmente alla grande quantità di risorse di cui la regione disponeva. Nell’immagine sono rap-presentati infatti i pozzi di idrocarburi presenti in regione, altra fonte energetica molto sfruttata era inoltre l’acqua per la produzione di energia idroelettrica.

Viene varato il Piano Decennale di costruzioni delle Autostrade, nota come Legge Romita, in cui si impegnava l’IRI sul fronte della progettazione, della co-struzione e della gestione delle autostrade, nella prospettiva di utilizzarle, insie-me alle altre grandi opere pubbliche, come elemento facilitatore di iniziative eco-nomiche e occupazionali, nonché dello sviluppo territoriale.

Il principale provvedimento legislativo italiano in materia di autostrade. Il disegno di legge si rifà alla prosta del Piano Romita del 1955. Il 20 settembre, grazie a questa legge, il consiglio di amministrazione della SARA (Società Autostrade Roma Abruzzesi) discute e approva lo schema unitario per la costruzione dell’autostrada roma- l’Aquila e grazie al provvedimento legislativo riesce ad ot-tenere l’autostrada adriatica e la due mari.

Nel 1950 viene istituita una legge sull’ emigrazione per risolvere gli alti tassi di disoccupazione interna, furono stabiliti accordi con l’ Argentina e l’ Australia in modo che ricevessero la manodopera in eccesso. Molti emigranti lasciarono a casa genitori, mogli e bambini, perché determinati a ritornare, ed in parecchi riu-scirono nell’intento.

La legge sull’ emigrazione del 1950 spinse gli italiani soprattutto del sud Italia a spostarsi verso paesi extra-europei come Venezuela e più tardi anche Canada e Australia.In Abruzzo ci fu l’ inizio dello spopolamento che interessa sia le zone montane che quelle collinari. Le cause:il ripudio dell’attività agricola e della pa-storizia; si va a lavorare in miniera e nelle industrie risparmiando tutto quello che guadagnano per poi tornare in patria e comprare un terreno o una casa per la fa-miglia.

Il 25 maggio appare un articolo sul quotidiano londinese “Daily Mail” nel quale si sosteneva che il livello di efficienza e prosperità del potenziale produttivo dell’Italia costituisce uno dei miracoli economici del continente europeo. La disoccupazione tra il ‘58-’63 conosce le quote più basse di tutta la storia unitaria. L’aumento della prosperità evidenziò con maggior forza la contraddizione fra l’opulenza dei consumi privati e l’inefficienza dei servizi pubblici.

Negli anni 50 in Abruzzo l’agricoltura segna un crollo verticale, con tutto ciò che ne consegue;si ha un declino della pastorizia. Queste dinamiche disgregative avanza-no soprattutto nelle aree dell’interno montano e altocollinare. Al processo di svilup-po economico dell’Italia in questo periodo l’Abruzzo partecipa come area di destrut-turizzazione, sia economica che sociale, che porta a defluire manodopera verso le zone industriali. L’abbandono si fa sempre più definitivo, paesi di montagna diven-tano ammassi spettrali si case senza uomini ne bestiame.

Liberazione Del Duce

Linea Gustav

Campi di concentramento

Piano Marshall

Attuazione del piano Marshall

in Abruzzo

Guerre Jugoslave

Guerra in Kosovo

Emigrazionealbanese

ComunitàAlba

TrattatoMaastricht

Euromonetaunica

Il Consiglio europeo si proponeva la realizzazione di un’unione politica dell’Europa, che integrasse con la CEE e che si sarebbe chiamata Unione eu-ropea. Si rilanciò formalmente l’impegno costruttivo alla nascita di un’Unione politica europea. Il 7 febbraio veniva firmata nella cittadina olandese il Trattato sull’Unione europea.

Accordo di Parigi

Emigrazione versola Francia Piano Ina-Casa

Investimentistatali

Legge Fanfani

Riforma agraria

Cassa per ilMezzogiorno

Leggesull’emigrazione

Emigrazione versopaesi extra-europei

Ente del Fucino edella Maremma

Decadenza transumanza

Occupazioneterre incolte

Scioperialla rovescia

Leggesull’irrigazione

Ente delFucino

Piano costruzioneautostrade

Legge Romita

AutostradaPescocostanzo

Sulmona

Boom Economico

Apice Boomeconomico

Emigrazione eimmigrazione

Rivolta aSulmona

Convegno autostrade

Pianoautostrade

Prorogacassa per il

Mezzogiorno

AttivitàCassa in Abruzzo

Sviluppo infrastrutturecentro-sud

AutostradeA14-A24-A25

Incentivazionetrasporti

Piano Generale trasporti

SecondoPiano verde

Modernizzazioneagricola

TerzaItalia

Industrializzazionediffusa

Consorziindustriali

Vertenza nazionaleper la casa

Industria al sud

Autunno caldo

Contestazioni operaie

Regioni a statutoordinario

RegioneAbruzzo

Comunità Montane

Comunità Montaneabruzzesi

Legge perlo sviluppo

del Mezzogiorno

Austerity

Crisi petrolifera

Crisi in Abruzzo

Legge sull’aborto Referendumsull’aborto

Pentapartito

Apertura primotunnel Gran Sasso

Piano regionaledei trasporti

Apertura secondotunnel Gran Sasso

Laboratoriodel Gran Sasso

Lotta antimafia

Tangentopoli

Giunta regionale

Regolamentocomunitario

n. 2081

Legge n.317

Distretti Industriali

Terremotoall’Aquila

ProgettoC.A.S.E.

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IPOTESI

Terremoto

ProgettoC.A.S.E.

1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2009

1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2009

ripercussioni in abruzzo dello stesso identico avvenimento

strettamente legati ma non conseguenti

Le decisioni del Consiglio dei ministri sono inevitabili. In Medio Oriente è ancora guerra e morte, i Paesi arabi hanno razionato e rincarato il prezzo del greggio. È crisi. Il 23 novembre del 1973 comincia l’ austerità. Vengono così presi su tutto il territorio nazionale dei provvedimenti volti al risparmio petrolifero. Tra questi ad esempio: il taglio dell’illuminazione stradale del 40%, e la chiusura dei locali notturni entro le 24.

La regione Abruzzo, sebbene non ne fù esente, risentì della crisi energetica in minore entità rispetto a tutto il resto d’Italia. Questo fù dovuto principalmente alla grande quantità di risorse di cui la regione disponeva. Nell’immagine sono rap-presentati infatti i pozzi di idrocarburi presenti in regione, altra fonte energetica molto sfruttata era inoltre l’acqua per la produzione di energia idroelettrica.

Viene varato il Piano Decennale di costruzioni delle Autostrade, nota come Legge Romita, in cui si impegnava l’IRI sul fronte della progettazione, della co-struzione e della gestione delle autostrade, nella prospettiva di utilizzarle, insie-me alle altre grandi opere pubbliche, come elemento facilitatore di iniziative eco-nomiche e occupazionali, nonché dello sviluppo territoriale.

Il principale provvedimento legislativo italiano in materia di autostrade. Il disegno di legge si rifà alla prosta del Piano Romita del 1955. Il 20 settembre, grazie a questa legge, il consiglio di amministrazione della SARA (Società Autostrade Roma Abruzzesi) discute e approva lo schema unitario per la costruzione dell’autostrada roma- l’Aquila e grazie al provvedimento legislativo riesce ad ot-tenere l’autostrada adriatica e la due mari.

Nel 1950 viene istituita una legge sull’ emigrazione per risolvere gli alti tassi di disoccupazione interna, furono stabiliti accordi con l’ Argentina e l’ Australia in modo che ricevessero la manodopera in eccesso. Molti emigranti lasciarono a casa genitori, mogli e bambini, perché determinati a ritornare, ed in parecchi riu-scirono nell’intento.

La legge sull’ emigrazione del 1950 spinse gli italiani soprattutto del sud Italia a spostarsi verso paesi extra-europei come Venezuela e più tardi anche Canada e Australia.In Abruzzo ci fu l’ inizio dello spopolamento che interessa sia le zone montane che quelle collinari. Le cause:il ripudio dell’attività agricola e della pa-storizia; si va a lavorare in miniera e nelle industrie risparmiando tutto quello che guadagnano per poi tornare in patria e comprare un terreno o una casa per la fa-miglia.

Il 25 maggio appare un articolo sul quotidiano londinese “Daily Mail” nel quale si sosteneva che il livello di efficienza e prosperità del potenziale produttivo dell’Italia costituisce uno dei miracoli economici del continente europeo. La disoccupazione tra il ‘58-’63 conosce le quote più basse di tutta la storia unitaria. L’aumento della prosperità evidenziò con maggior forza la contraddizione fra l’opulenza dei consumi privati e l’inefficienza dei servizi pubblici.

Negli anni 50 in Abruzzo l’agricoltura segna un crollo verticale, con tutto ciò che ne consegue;si ha un declino della pastorizia. Queste dinamiche disgregative avanza-no soprattutto nelle aree dell’interno montano e altocollinare. Al processo di svilup-po economico dell’Italia in questo periodo l’Abruzzo partecipa come area di destrut-turizzazione, sia economica che sociale, che porta a defluire manodopera verso le zone industriali. L’abbandono si fa sempre più definitivo, paesi di montagna diven-tano ammassi spettrali si case senza uomini ne bestiame.

Liberazione Del Duce

Linea Gustav

Campi di concentramento

Piano Marshall

Attuazione del piano Marshall

in Abruzzo

Guerre Jugoslave

Guerra in Kosovo

Emigrazionealbanese

ComunitàAlba

TrattatoMaastricht

Euromonetaunica

Il Consiglio europeo si proponeva la realizzazione di un’unione politica dell’Europa, che integrasse con la CEE e che si sarebbe chiamata Unione eu-ropea. Si rilanciò formalmente l’impegno costruttivo alla nascita di un’Unione politica europea. Il 7 febbraio veniva firmata nella cittadina olandese il Trattato sull’Unione europea.

Accordo di Parigi

Emigrazione versola Francia Piano Ina-Casa

Investimentistatali

Legge Fanfani

Riforma agraria

Cassa per ilMezzogiorno

Leggesull’emigrazione

Emigrazione versopaesi extra-europei

Ente del Fucino edella Maremma

Decadenza transumanza

Occupazioneterre incolte

Scioperialla rovescia

Leggesull’irrigazione

Ente delFucino

Piano costruzioneautostrade

Legge Romita

AutostradaPescocostanzo

Sulmona

Boom Economico

Apice Boomeconomico

Emigrazione eimmigrazione

Rivolta aSulmona

Convegno autostrade

Pianoautostrade

Prorogacassa per il

Mezzogiorno

AttivitàCassa in Abruzzo

Sviluppo infrastrutturecentro-sud

AutostradeA14-A24-A25

Incentivazionetrasporti

Piano Generale trasporti

SecondoPiano verde

Modernizzazioneagricola

TerzaItalia

Industrializzazionediffusa

Consorziindustriali

Vertenza nazionaleper la casa

Industria al sud

Autunno caldo

Contestazioni operaie

Regioni a statutoordinario

RegioneAbruzzo

Comunità Montane

Comunità Montaneabruzzesi

Legge perlo sviluppo

del Mezzogiorno

Austerity

Crisi petrolifera

Crisi in Abruzzo

Legge sull’aborto Referendumsull’aborto

Pentapartito

Apertura primotunnel Gran Sasso

Piano regionaledei trasporti

Apertura secondotunnel Gran Sasso

Laboratoriodel Gran Sasso

Lotta antimafia

Tangentopoli

Giunta regionale

Regolamentocomunitario

n. 2081

Legge n.317

Distretti Industriali

Terremotoall’Aquila

ProgettoC.A.S.E.

Page 56: Presentazione grande storia

Terremoto

ProgettoC.A.S.E.

1940

1940

liberazione del duce

linea gustav

campi di concentramento

piano marshall

attuazione del piano marshall

in abruzzo

guerre jugoslave

guerra in kosovo

emigrazionealbanese

comunitàalba

euromonetaunica

accordo di parigi

emigrazione versola francia piano ina-casa

investimentistatali

legge fanfani

riforma agraria

cassa per ilmezzogiorno

leggesull’emigrazione

emigrazione versopaesi extra-europei

ente del fucino edella maremma

decadenza transumanza

occupazioneterre incolte

scioperialla rovescia

leggesull’irrigazione

ente delfucino

legge romita

autostradapescocostanzo

sulmona

boom economico

apice boomeconomico

emigrazione eimmigrazione

rivolta asulmona

convegno autostrade

Pianoautostrade

prorogacassa per il

mezzogiorno

attivitàcassa in abruzzo

autostradeA14-A24-A25

incentivazionetrasporti

piano generale trasporti

secondopiano verde

modernizzazioneagricola

terzaitalia

industrializzazionediffusa

consorziindustriali

vertenza nazionaleper la casa

industria al sud

autunno caldo

contestazioni operaie

regioni a statutoordinario

regioneabruzzo

comunità montane

comunità montaneabruzzesi

legge perlo sviluppo

del mezzogiorno

austerity

crisi petrolifera

crisi in abruzzo

legge sull’aborto referendumsull’aborto

pentapartito

apertura primotunnel gran sasso

piano regionaledei trasporti

apertura secondotunnel gran sasso

laboratoriodel gran sasso

lotta antimafia

tangentopoli

giunta regionale

regolamentocomunitario

n. 2081

legge n.317

distretti industriali

terremotoall’Aquila

progettoC.A.S.E.

piano costruzioneautostrade

sviluppoinfrastrutturecentro-sud

trattatomaastricht

1950 1960 1970 1980 1990 2000 2009

Nell'ottica di una politica incentivata allo sviluppo del Mezzogiorno, si inaugurano nel corso dell'anno nuove strade ed autostrade al Centro-Sud. Si punta ad una poltica dei raccordi.

In seguito alla guerra del Kippur, tutti i paesi occidentali si trovarono in una grave crisi economica dovuta all'embargo petrolifero da parte dei paesi arabi. Fu così che il governo italiano adottò dei provvedimenti volti al risparmio energetico.

Il 25 maggio appare un articolo sul quotidiano londinese “Daily Mail” nel quale si sosteneva che il livello di e�cienza e prosperità del potenziale produttivo dell’Italia costituisce uno dei miracoli economici del continente europeo.la disoccupazione tra il ‘58-’63 conosce le quote più basse di tutta la storia unitaria.

L’8 Agosto 1956, 275 uomini scendono nelle miniere Bois du Cazier di Marcinelle in Belgio. Un carrello esce dalle guide e va a sbattere contro un fascio di cavi elettrici ad alta tensione senza rete di protezione. Subito divampa l’incendio e le �amme si propagano immediatamente. Solo 13 lavoratori sopravviveranno. Le vittime sono 262 di cui 136 italiani

Nel 1950 venne istituita la Cassa per il Mezzogiorno (legge n. 646 del 10 agosto 1950), con un programma decennale di investimenti per oltre 1200 miliardi di lire, da destinare al Sud Italia per opere di boni�ca, di costruzione di acquedotti, di impianti elettro irrigui, di strade e ferrovie e in generale alle infrastrutture.

Viene istituita una legge sullí emigrazione per risolvere gli alti tassi di disoccupazione interna, furono stabiliti accordi con lí Argentina e lí Australia in modo che ricevessero la manodopera in eccesso.

Il piano generale dei trasporti proponeva l’idea di “corridoio plurimodale” di trasporto, che rappresentava un’ulteriore ra�nazione delle de�nizione concettuale di direttrice nazionale di tra�co.

Il 10 febbraio iniziò il Maxiprocesso contro Cosa Nostra, tenutosi a Palermo nell’aula bunker. Furono indagate più di 400 persone, per crimini legati alla criminalità organizzata. Esso fu considerata la prima reazione importante dello Stato a Cosa Nostra. I magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino furono incaricati del processo da parte del Governo.

Il pubblico ministero Antonio Di Pietro chiese ed ottenne un ordine di cattura per l’ingegnere Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio e membro di primo piano del PSI milanese. Venne così istituita un’indagine giudiziaria condotta a livello nazionale. Emerse una sconvolgente di�usione della corruzione, della concussione e del �nanziamento illecito ai partiti, poi ribattezzata appunto Tangentopoli.

La principale scossa distruttiva si è veri�cata il 6 aprile alle ore 3.32 e ha avuto una magnitudo di 5,8. Il bilancio de�nitivo è di 308 morti e di circa 1600 feriti.

Per la costruzione di case per i lavoratori è approvata la legge di applicazione del cosiddetto “piano Fanfani”. Scopo del progetto è dare impulso all’attività edilizia cercando di alleviare in questo modo la disoccupazione.

Dal 1955 al 1965 oltre venti milioni di persone cambiarono domicilio, abbandonando attività economiche scarsamente remunerative e movendosi dal sud al nord, dalle campagne alle città. Un esodo agricolo, che liberò la terra dall’eccessivo carico di manodopera.

Viene varato con un’apposita legge il Piano Decennale di costruzioni delle Autostrade,nota come Legge Romita, in cui si impegnava l’IRI sul fronte della progettazione, della costruzione e della gestione delle autostrade, nella prospettiva di utilizzarle, come elemento facilitatore di iniziative economiche e occupazionali, e dello sviluppo e del riequilibrio territoriale.

1950 1960 1970 1980 1990 2000 2009

Tipologia di industrializzazione che caratterizzerà le aree vallive e costiere della regione, basata essenzialmente sull'istituzione dei Consorzi Industriali.

L'Abruzzo risentì della crisi in entità minore rispetto al resto d'Italia, la causa di ciò è riconducibile alla grande quantità di risorse energetiche (idrocarburi ed acqua per l'enenergia idroelettrica) di cui la regione disponeva.

In questi anni l’Abruzzo comincia ad avere uno sviluppo industriale, questo si distribuisce nel territorio in maniera sproporzionata. Le zone costiere sono quelle che hanno un maggior sviluppo economico e industriale La città di Pescara è il principale esponente di ricchezza,infatti è qui che viene fondato il Consorzio della Val Pescara; un’area di sviluppo industriale nella valle del �ume Pescara, comprendente 26 comuni.

Dei 136 morti italiani 60 circa sono le vittime abruzzesi, la maggior parte provenienti da paesi in provincia dell’Aquila e di Pescara due di questi da Castel del Monte, nel quale paese è stato dedicato un monumento in ricordo di questa grande tragedia.

L’istituzione della cassa del Mezzogiorno ebbe importanti ripercussioni in Abruzzo; vennero investiti ingenti capitali per la realizzazione di opere di boni�ca, la costruzione di infrastrutture, lo scavo di canali di irrigazione, la meccanizzazione agricola, la costruzione di nuove strade, l’istituzione di scuole e di nuclei di assistenza sociale.

In Abruzzo ci fu lí inizio dello spopolamento che interessa sia le zone montane che quelle collinari. Le cause che hanno portato allíemigrazione sono il ripudio dell’attività agricola e della pastorizia.

ll traforo del Gran Sasso fa parte dell’Autostrada A24 che collega Roma al Mare Adriatico passando per L’Aquila e Teramo, e attraversa gli Appennini sotto il massiccio del Gran Sasso. E’ uno dei tratti che attraversa la regione trasversalmente.

La criminalità organizzata, da anni ormai attiva sia nella Marsica che sulle coste abruzzesi, è sicuramente interessata a non perdere una fonte sicura di guadagno. È La storia di un’isola felice solo per le ma�e. Cosa nostra, ‘ndrangheta, camorra, sacra corona unita, ma anche le organizzazioni straniere si muovono tra i monti della Marsica e sulla costa da diversi anni.

In Abruzzo si registra il clamoroso caso (unico in Italia) di una giunta regionale in cui nove degli undici membri, compreso il presidente nel pieno delle loro funzioni, vengono tutti tratti in arresto per questioni legate all’erogazione dei piani operativi plurifondo (Pop) con l’accusa di tru�a alla Cee.

La ricostruzione della città distrutta è stata a�rontata principalmente con il progetto C.A.S.E., acronimo che signi�ca “Complessi Antisismici Sostenibile ed Ecocompatibili”. Si tratta di lottizzazioni residenziali su 20 aree individuate dalla Protezione Civile, propagandate come tante piccole città, nè provvisorie nè de�nitive ma durevoli.

Tra il dicembre 1951 1 il dicembre 1961 nelle regioni Abruzzo e Molise gli interventi edilizi e le unità abitative costruite dall’Ina-Casa furono ben 6.304.

A febbraio si manifesta una violenta rivolta nella città di Sulmona. E’ la manifestazione di un disagio da parte della popolazione che di anno in anno si fa sempre più forte.

LEGGE 24 luglio n. 729 Il 20 settembre, grazie a questa legge, il consiglio di amministrazione della SARA (Società Autostrade Roma Abruzzesi) discute e approva lo schema unitario per la costruzione dell’autostrada roma- l’Aquila e grazie al provvedimento legislativo riesce ad ottenere l’autostrada adriatica e la due mari.

Page 57: Presentazione grande storia

TIMELINE

Terremoto

ProgettoC.A.S.E.

1940

1940

liberazione del duce

linea gustav

campi di concentramento

piano marshall

attuazione del piano marshall

in abruzzo

guerre jugoslave

guerra in kosovo

emigrazionealbanese

comunitàalba

euromonetaunica

accordo di parigi

emigrazione versola francia piano ina-casa

investimentistatali

legge fanfani

riforma agraria

cassa per ilmezzogiorno

leggesull’emigrazione

emigrazione versopaesi extra-europei

ente del fucino edella maremma

decadenza transumanza

occupazioneterre incolte

scioperialla rovescia

leggesull’irrigazione

ente delfucino

legge romita

autostradapescocostanzo

sulmona

boom economico

apice boomeconomico

emigrazione eimmigrazione

rivolta asulmona

convegno autostrade

Pianoautostrade

prorogacassa per il

mezzogiorno

attivitàcassa in abruzzo

autostradeA14-A24-A25

incentivazionetrasporti

piano generale trasporti

secondopiano verde

modernizzazioneagricola

terzaitalia

industrializzazionediffusa

consorziindustriali

vertenza nazionaleper la casa

industria al sud

autunno caldo

contestazioni operaie

regioni a statutoordinario

regioneabruzzo

comunità montane

comunità montaneabruzzesi

legge perlo sviluppo

del mezzogiorno

austerity

crisi petrolifera

crisi in abruzzo

legge sull’aborto referendumsull’aborto

pentapartito

apertura primotunnel gran sasso

piano regionaledei trasporti

apertura secondotunnel gran sasso

laboratoriodel gran sasso

lotta antimafia

tangentopoli

giunta regionale

regolamentocomunitario

n. 2081

legge n.317

distretti industriali

terremotoall’Aquila

progettoC.A.S.E.

piano costruzioneautostrade

sviluppoinfrastrutturecentro-sud

trattatomaastricht

1950 1960 1970 1980 1990 2000 2009

Nell'ottica di una politica incentivata allo sviluppo del Mezzogiorno, si inaugurano nel corso dell'anno nuove strade ed autostrade al Centro-Sud. Si punta ad una poltica dei raccordi.

In seguito alla guerra del Kippur, tutti i paesi occidentali si trovarono in una grave crisi economica dovuta all'embargo petrolifero da parte dei paesi arabi. Fu così che il governo italiano adottò dei provvedimenti volti al risparmio energetico.

Il 25 maggio appare un articolo sul quotidiano londinese “Daily Mail” nel quale si sosteneva che il livello di e�cienza e prosperità del potenziale produttivo dell’Italia costituisce uno dei miracoli economici del continente europeo.la disoccupazione tra il ‘58-’63 conosce le quote più basse di tutta la storia unitaria.

L’8 Agosto 1956, 275 uomini scendono nelle miniere Bois du Cazier di Marcinelle in Belgio. Un carrello esce dalle guide e va a sbattere contro un fascio di cavi elettrici ad alta tensione senza rete di protezione. Subito divampa l’incendio e le �amme si propagano immediatamente. Solo 13 lavoratori sopravviveranno. Le vittime sono 262 di cui 136 italiani

Nel 1950 venne istituita la Cassa per il Mezzogiorno (legge n. 646 del 10 agosto 1950), con un programma decennale di investimenti per oltre 1200 miliardi di lire, da destinare al Sud Italia per opere di boni�ca, di costruzione di acquedotti, di impianti elettro irrigui, di strade e ferrovie e in generale alle infrastrutture.

Viene istituita una legge sullí emigrazione per risolvere gli alti tassi di disoccupazione interna, furono stabiliti accordi con lí Argentina e lí Australia in modo che ricevessero la manodopera in eccesso.

Il piano generale dei trasporti proponeva l’idea di “corridoio plurimodale” di trasporto, che rappresentava un’ulteriore ra�nazione delle de�nizione concettuale di direttrice nazionale di tra�co.

Il 10 febbraio iniziò il Maxiprocesso contro Cosa Nostra, tenutosi a Palermo nell’aula bunker. Furono indagate più di 400 persone, per crimini legati alla criminalità organizzata. Esso fu considerata la prima reazione importante dello Stato a Cosa Nostra. I magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino furono incaricati del processo da parte del Governo.

Il pubblico ministero Antonio Di Pietro chiese ed ottenne un ordine di cattura per l’ingegnere Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio e membro di primo piano del PSI milanese. Venne così istituita un’indagine giudiziaria condotta a livello nazionale. Emerse una sconvolgente di�usione della corruzione, della concussione e del �nanziamento illecito ai partiti, poi ribattezzata appunto Tangentopoli.

La principale scossa distruttiva si è veri�cata il 6 aprile alle ore 3.32 e ha avuto una magnitudo di 5,8. Il bilancio de�nitivo è di 308 morti e di circa 1600 feriti.

Per la costruzione di case per i lavoratori è approvata la legge di applicazione del cosiddetto “piano Fanfani”. Scopo del progetto è dare impulso all’attività edilizia cercando di alleviare in questo modo la disoccupazione.

Dal 1955 al 1965 oltre venti milioni di persone cambiarono domicilio, abbandonando attività economiche scarsamente remunerative e movendosi dal sud al nord, dalle campagne alle città. Un esodo agricolo, che liberò la terra dall’eccessivo carico di manodopera.

Viene varato con un’apposita legge il Piano Decennale di costruzioni delle Autostrade,nota come Legge Romita, in cui si impegnava l’IRI sul fronte della progettazione, della costruzione e della gestione delle autostrade, nella prospettiva di utilizzarle, come elemento facilitatore di iniziative economiche e occupazionali, e dello sviluppo e del riequilibrio territoriale.

1950 1960 1970 1980 1990 2000 2009

Tipologia di industrializzazione che caratterizzerà le aree vallive e costiere della regione, basata essenzialmente sull'istituzione dei Consorzi Industriali.

L'Abruzzo risentì della crisi in entità minore rispetto al resto d'Italia, la causa di ciò è riconducibile alla grande quantità di risorse energetiche (idrocarburi ed acqua per l'enenergia idroelettrica) di cui la regione disponeva.

In questi anni l’Abruzzo comincia ad avere uno sviluppo industriale, questo si distribuisce nel territorio in maniera sproporzionata. Le zone costiere sono quelle che hanno un maggior sviluppo economico e industriale La città di Pescara è il principale esponente di ricchezza,infatti è qui che viene fondato il Consorzio della Val Pescara; un’area di sviluppo industriale nella valle del �ume Pescara, comprendente 26 comuni.

Dei 136 morti italiani 60 circa sono le vittime abruzzesi, la maggior parte provenienti da paesi in provincia dell’Aquila e di Pescara due di questi da Castel del Monte, nel quale paese è stato dedicato un monumento in ricordo di questa grande tragedia.

L’istituzione della cassa del Mezzogiorno ebbe importanti ripercussioni in Abruzzo; vennero investiti ingenti capitali per la realizzazione di opere di boni�ca, la costruzione di infrastrutture, lo scavo di canali di irrigazione, la meccanizzazione agricola, la costruzione di nuove strade, l’istituzione di scuole e di nuclei di assistenza sociale.

In Abruzzo ci fu lí inizio dello spopolamento che interessa sia le zone montane che quelle collinari. Le cause che hanno portato allíemigrazione sono il ripudio dell’attività agricola e della pastorizia.

ll traforo del Gran Sasso fa parte dell’Autostrada A24 che collega Roma al Mare Adriatico passando per L’Aquila e Teramo, e attraversa gli Appennini sotto il massiccio del Gran Sasso. E’ uno dei tratti che attraversa la regione trasversalmente.

La criminalità organizzata, da anni ormai attiva sia nella Marsica che sulle coste abruzzesi, è sicuramente interessata a non perdere una fonte sicura di guadagno. È La storia di un’isola felice solo per le ma�e. Cosa nostra, ‘ndrangheta, camorra, sacra corona unita, ma anche le organizzazioni straniere si muovono tra i monti della Marsica e sulla costa da diversi anni.

In Abruzzo si registra il clamoroso caso (unico in Italia) di una giunta regionale in cui nove degli undici membri, compreso il presidente nel pieno delle loro funzioni, vengono tutti tratti in arresto per questioni legate all’erogazione dei piani operativi plurifondo (Pop) con l’accusa di tru�a alla Cee.

La ricostruzione della città distrutta è stata a�rontata principalmente con il progetto C.A.S.E., acronimo che signi�ca “Complessi Antisismici Sostenibile ed Ecocompatibili”. Si tratta di lottizzazioni residenziali su 20 aree individuate dalla Protezione Civile, propagandate come tante piccole città, nè provvisorie nè de�nitive ma durevoli.

Tra il dicembre 1951 1 il dicembre 1961 nelle regioni Abruzzo e Molise gli interventi edilizi e le unità abitative costruite dall’Ina-Casa furono ben 6.304.

A febbraio si manifesta una violenta rivolta nella città di Sulmona. E’ la manifestazione di un disagio da parte della popolazione che di anno in anno si fa sempre più forte.

LEGGE 24 luglio n. 729 Il 20 settembre, grazie a questa legge, il consiglio di amministrazione della SARA (Società Autostrade Roma Abruzzesi) discute e approva lo schema unitario per la costruzione dell’autostrada roma- l’Aquila e grazie al provvedimento legislativo riesce ad ottenere l’autostrada adriatica e la due mari.