50
UN ATTIMO… STO PENSANDO!! CORSO DI «APPRENDIMENTO MEDIATO» COME ACCOMPAGNARE LA CRESCITA EMOTIVA E COGNITIVA METODO FEUERSTEIN – LINEE GUIDA PER GENITORI 11/03/2015 "Metodo Feuerstein" per Genitori – Dott.ssa Silvia D'Alessandro

Presentazione standard di PowerPoint · Il metodo Feuerstein si pone come obiettivo il potenziamento delle capacità mentali basandosi sul principio che l’intelligenza non è un

Embed Size (px)

Citation preview

UN ATTIMO…

STO PENSANDO!!

CORSO DI «APPRENDIMENTO MEDIATO»

COME ACCOMPAGNARE LA CRESCITA EMOTIVA E COGNITIVA

METODO FEUERSTEIN – LINEE GUIDA PER GENITORI

11/03/2015 "Metodo Feuerstein" per Genitori – Dott.ssa Silvia D'Alessandro

“Se un bambino non riesce ad imparare...

insegnagli tu..

un metodo con il quale possa

imparare ad imparare”

R.Feuerstein

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

CHI E’ FEUERSTEIN?

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

APPRENDIMENTO MEDIATO I CINQUE PILASTRI

Gli esseri umani sono modificabili

L’individuo che sto educando è modificabile

Io sono in grado di modificare l’individuo

Io stesso sono una persona che può e deve essere modificata

La società è modificabile e deve essere modificata

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

APPRENDIMENTO MEDIATO

Il metodo Feuerstein si pone come obiettivo il potenziamento delle capacità mentali basandosi sul principio che l’intelligenza non è un fattore predeterminato e stabile, ma un elemento passibile di evoluzione

“La teoria della Modificabilità Cognitiva definisce l’intelligenza come la propensione dell’organismo a modificarsi nella struttura in risposta al bisogno di adattarsi a nuovi stimoli di origine interna ed esterna”

R. Feuerstein 11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

L’IMPORTANZA DEL MEDIATORE

All’apprendimento per prova ed errori si affianca l’apprendimento mediato in cui

l’individuo, usufruisce, grazie all’intervento del mediatore, della possibilità di acquisire conoscenze, competenze e abilità in modo

attivo

progressivo

adeguato per qualità e quantità

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

IL MEDIATORE DEVE….

modificare gli stimoli e farne una fonte di cambiamento di chi apprende.

creare dei modi in cui questi stimoli possano essere percepiti, registrati, elaborati in strutture temporali e spaziali che conferiscono loro un significato particolare e personalizzato di chi apprende

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

COME….

Non bombardando di stimoli, ma selezionandoli, controllandoli, riordinandoli, spiegandoli

Rendendo accessibile alla mente del bambino (anche in difficoltà) ciò che lo circonda; in questo modo la cultura viene volontariamente trasmessa, sviluppata l’intelligenza.

Prendendosi cura delle emozioni…le modalità influiscono sulla sfera affettiva del soggetto e sono in grado di creare o distruggere le motivazioni che facilitano l'apprendimento.

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

«Attraverso la Mediazione il bambino diventa consapevole dei propri processi cognitivi e

capace di elaborare in modo autonomo i dati dell’esperienza»

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

LA CARTA COGNITIVA

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

COSA FA IL MEDIATORE

Il mediatore si frappone fra lo stimolo e la risposta allo stimolo stesso

interviene facendo osservazioni o dando spiegazioni costantemente sullo stimolo

insegna al mediato “a pescarsi i pesci da solo”

prevede la ripetitività dell’azione per cristallizzare le conoscenze

anticipa le difficoltà al mediato

crea l’insight sia sul compito sia sulle reazioni del mediato relative al compito (il mediatore è un osservatore attento delle reazioni del mediato)

riassume esperienze

crea l’ambiente modificante

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

L’IMPALCATURA L’ impalcatura sorregge e consente la costruzione ma è distinta dalla casa ed è pensata già in partenza come temporanea. Non

c'è Esperienza di Apprendimento Mediato se non c'è trasferibilità dell'apprendimento in altri contesti.

IL GENITORE MEDIATORE

Lavora sui processi

Crede nella possibilità del cambiamento

Sviluppa le potenzialità

Rispetta lo stile cognitivo

E’ capace di leggere i cambiamenti

Valuta in modo dinamico

Utilizza materiali che sviluppano

abilità metacognitive

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

L’immagine dell’impalcatura (scaffolding) introdotta da Wood, Bruner, Roos (1976) rende visivamente l’idea di quel sostegno che Feuerstein chiama mediazione: “gli stimoli emersi dall’ambiente vengono trasformati da un mediatore, solitamente un genitore, un fratello o un’altra figura di riferimento, che guidato dalle proprie intenzioni, dalla cultura e dall’investimento emotivo, seleziona e organizza il mondo degli stimoli per il bambino: sceglie i più appropriati, inquadrandoli, filtrandoli e programmandoli; determina la comparsa e la scomparsa di alcuni e ne ignora altri e, attraverso questo processo di mediazione, influisce sullo sviluppo della struttura cognitiva.” Un sostegno, quindi, che sorregge la casa e permette di lavorare su di essa, ma pensato separato dalla casa per essere smantellato quando non serve più. Un sostegno sempre orientato al futuro, all’autonomia (BRINDING) 11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

IO GENITORE… COME POSSO MEDIARE E AIUTARE IL

MIO BAMBINO A FARE DA SOLO??

COME POSSO STIMOLARE LA SUA INTELLIGENZA?

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

L'intelligenza non è solo innata, ma può essere anche insegnata È possibile potenziare le doti del bambino e portare alla luce i suoi talenti È necessario saper cogliere nei gesti quotidiani le infinite occasioni per arricchire di pensieri, conoscenze, emozioni, ricordi, domande, simboli, parole, dunque la vita….

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

Quando dovete dire qualcosa di importante guardate il piccolo negli occhi

Uno studio della Washington University di Saint Louis ha scoperto che l'intelligenza fluida, quella cioè che permette di trovare soluzioni

creative, dipende soprattutto dalla capacità di attenzione.

Fin da quando è neonato la mamma deve il più possibile stare vicino al piccolo, guardarlo negli occhi quando gli parla. In questo

modo insegna al neonato a concentrarsi sul suo volto. "L' interazione della mamma con il neonato è

fondamentale per lo sviluppo affettivo e della capacità di apprendimento."

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori – Dott.ssa Silvia D'Alessandro

1. INSEGNA L’ATTENZIONE

Anche con i bambini più grandi dovete cercare di catturare la loro attenzione quando dovete insegnargli qualcosa. Se ad esempio dovete spiegare a vostro figlio di non rubare il posto sullo scivolo a un altro bambino, prima di tutto mettetevi alla sua altezza, guardatelo negli occhi e annunciate le vostre intenzioni: “Adesso voglio dirti una cosa importante”; poi motivate quello che volete dire: “Se rubi il posto a un bambino, lo fai arrabbiare. Ti piacerebbe se lui lo facesse a te?”; Infine concludete, guardandolo sempre negli occhi, ribadendo la regola che volete insegnare: “Quando vuoi salire sulla scivolo, aspetti il tuo turno”. In questo modo avrete esercitato la sua attenzione e favorito la memorizzazione della regola.

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori – Dott.ssa Silvia D'Alessandro

2. FATELO VIVERE IN UN AMBIENTE ORDINATO

Un ambiente disordinato e confuso favorisce la disattenzione.

Cercate di tenere la sua camera ben in ordine

ogni oggetto il suo posto

il bambino può scegliere intenzionalmente e senza perdersi nella confusione il gioco che vuole.

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

3. MOTIVATELO A ESPRIMERSI CON LE PAROLE

“Insegnare il linguaggio a un bambino è fornirgli lo strumento indispensabile perché possa sperimentare i più alti livelli di astrazione del pensiero".

Abituatelo fin da piccolissimo ad esprimersi a parole e non con pianti. Ad esempio, se piange perché vuole un succo di frutta, anziché darglielo e basta, provate a stimolarlo in questo modo, in una mano tenete il succo e nell'altra un bicchiere d'acqua e chiedetegli: "Vuoi acqua o succo?". In questo modo sarà fortemente motivato a imparare la parola succo. “La parola diventa il mezzo più adatto per esprimere ciò che vuole”.

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

IL GIOCO DELL’ALBERO Per arricchire il linguaggio del bambino proponetegli, ogni volta

che si presenta l'occasione, il gioco dell'albero. Si parte con una parola (il tronco) e via via la si arricchisce

di particolari (i rami).

Ad esempio, partendo dalla parola "uva" si elencano prima le parti che compongono il frutto: acini o chicchi, buccia, grappolo ecc.; poi si

nominano tutti gli aggettivi che vengono in mente: tonda, dolce, aspra, bianca, nera... poi i verbi che si possono riferire a quella parola: lavare,

raccogliere, mangiare spremere, pigiare...; gli avverbi: si mangia lentamente... e infine chiedetegli di dire le categorie: cibo, vegetale, frutto...Quest'ultima è la parte più stimolante dell'acquisizione della parola.

"Attraverso le categorie i bambini imparano

a mettere ordine nell'universo del linguaggio,

stabiliscono delle gerarchie, fanno associazioni".

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

4. ARRICCHITE IL SUO VOCABOLARIO

Gli errori vanno corretti, ma mai di fronte agli altri: il bambino si sentirebbe umiliato e potrebbe perdere la voglia di comunicare. aspettate il momento di essere soli, prendetelo da parte e con dolcezza spiegategli dove ha sbagliato. Ricordategli anche i suoi miglioramenti. Ad esempio, se ha sbagliato a pronunciare una parola, ditegli come si dice correttamente, poi aggiungete: "Ti ricordi quando non riuscivi a dire 'arrosto', ora invece lo dici bene...". Sottolineando il precedente successo, non perderà la fiducia in sé.

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

5. SE SBAGLIA, NON CORREGGERLO IN PUBBLICO

Se il piccolo vi sta raccontando un’esperienza sulla sua giornata a scuola e nel farlo si esprime male, ad esempio sbaglia un verbo, e voi lo correggete, rischiate di fargli perdere il filo del discorso e di chiudere la comunicazione. “E' importante non reprimere i bambini nella loro spontaneità espressiva, soprattutto quando raccontano qualcosa che li tocca emotivamente. Per correggere la sintassi avremo altre occasioni.”

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

6. ASCOLTA I SUOI RACCONTI SENZA INTERROMPERLO

7. LASCIALO FARE DA SOLO TUTTE LE VOLTE CHE TE LO CHIEDE

I bambini hanno grande capacità di osservazione e di imitazione, strumenti formidabili per lo sviluppo intellettivo e la capacità di concentrazione.

Se vi chiedono di fare qualcosa:aiutare a lavare i piatti, sparecchiare, vestirsi da soli.... lasciateli fare, anche se ci impiegheranno più tempo, se saranno approssimativi, o faranno dei pasticci, avranno modo di imparare.

Se vi sostituite sempre a loro nel fare le cose, non solo non impareranno, ma si sentiranno sottovalutati e perderanno fiducia nelle loro capacità.

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

Secondo recenti ricerche scientifiche la musica barocca (Vivaldi, Bach, Haendel...) e quella di Mozart hanno i maggiori vantaggi. queste musiche sono ricche di simmetrie e modelli ricorrenti, in grado di favorire il potenziamento della mente. Le loro composizioni riescono a stimolare sia l'emisfero destro che l'emisfero sinistro, e inducono nei bambini calma e concentrazione. Tecniche diagnostiche hanno dimostrato che ascoltare musica barocca nei primi anni di vita rafforza i circuiti neuronali e stimola la creatività e le aree del cervello specializzate nel favorire la motivazione.

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

8. FATEGLI ASCOLTARE MOZART E LA MUSICA BAROCCA

“Facciamo finta che io sono una principessa e tu una fata??» Giocare a travestirsi e a "far finta di essere qualcun altro, favorisce lo sviluppo del pensiero astratto, l'empatia e l'intelligenza emotiva (cioè la capacità di immedesimarsi nell'altro) e stimola la creatività. Numerose ricerche hanno dimostrato che i bambini che fanno molti giochi di ruolo sono più sereni e collaborativi, hanno un vocabolario più ricco e meno problemi di apprendimento. NO AI "giochi intelligenti" proposti dall'industria. Anche se pensati per sviluppare la creatività dei piccoli, spesso mancano le caratteristiche più preziose: la spontaneità, la complessità e l'imprevidibilità.

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

9. FAI IN MODO CHE GIOCHI AL «FAR FINTA»

svolgere un compito, se pur modesto, in modo continuativo e autonomo, esercita la memoria ed è il primo passo verso lo sviluppo del pensiero astratto. Ad esempio delegate il piccolo ad apparecchiare la tavola: la prima volta il bambino si porrà una serie di domande mettendo in atto complesse operazioni mentali come: contare, "Per ogni posto quante posate, bicchieri, tovaglioli e piatti dovrò mettere?"; pensare la sequenza giusta: "Porto prima i piatti o i tovaglioli?"; verificare di aver fatto giusto: "Che cosa manca?". Ripetendo ogni giorno questa routine, le operazioni mentali impiegate per l'esecuzione del compito vengono ricordate più facilmente e diventano parte del suo patrimonio intellettivo.

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

10. ASSEGNAGLI PICCOLI COMPITI QUOTIDIANI

12. ESERCITALO A SCEGLIERE Scegliere significa valutare confrontare, decidere. Fin da piccoli potete esercitare la capacità di scelta dei vostri figli mettendoli di fronte a due o tre alternative. Ad es. “Oggi fa freddo, bisogna coprirsi bene. Decidi tu: quale tra queste due felpe preferisci?”.

Vedendo che rispettiamo le loro decisioni, inizieranno a percepire se stessi come persone in grado di operare delle scelte autonome e saranno più inclini a rispettare le nostre.

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

Quando vi fa una domanda, non rispondetegli subito, ma dialogate, imparerà di più Anziché rispondere subito a una domanda con una risposta pronta e finita, cercate di arrivare insieme al bambino alla risposta, dialogando e facendovi delle domande insieme, nell'ottica di cercare la risposta insieme a lui. Quindi mettete in secondo piano i propositi didattici, resistete all'ansia di correggere e di fornire la risposta giusta, vuotatevi la mente e trovate insieme i modi con cui si potrebbe rispondere. La domanda diventa un dialogo che non porta solo alla risposta, ma suscita nuove idee, fa acquisire informazioni, fa esplorare la conoscenza. E nel dialogo l'alunno e il maestro imparano insieme. Diventa così una ricerca in cui si stimola il pensiero e la creatività. Ad es. se il bimbo vede un lombrico e vi chiede cos'è, anziché rispondere subito dialogate facendo altre domande: “Tu che cosa pensi che sia?”, vostro figlio potrebbe rispondere: “Ha la punta come quella di un pennarello...”; e voi potreste suggerirgli: “Allora lo puoi prendere e portarlo a casa per disegnare?”, “No?”, “Però sarebbe divertente avere l'astuccio pieno di animaletti...”.

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

11. DIALOGATE CON IL VOSTRO BAMBINO

Raccontategli la storia della vostra famiglia Un bambino per essere sicuro di sé deve sapere che non viene dal nulla,

che alle sue spalle ci sono delle tradizioni, ricche di esperienze e saggezza, da cui lui, inconsapevolmente, ha ereditato delle caratteristiche. Inoltre le tradizioni

e i riti sono momenti di grande insegnamento perché ricchi di emozione e di affetto, ad esempio un bambino imparerà facilmente che cos'è la luce e il buio

guardando le candeline luminose sull'albero di Natale.

Oggi che le vecchie tradizioni sono quasi del tutto scomparse, cercate voi di costruire dei riti famigliari, come il pranzo della domenica, la visita al

nonno e agli zii... Raccontategli la storia della vostra famiglia: sfogliate insieme vecchi album di foto, sollecitatelo a fare domande sul passato...

Trasmettetegli la consapevolezza di appartenere a una storia che viene dal passato, lo aiuterà a proiettarsi nel futuro.

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

13. LA VOSTRA FAMIGLIA

COME RENDERLO AUTONOMO E POTENZIARE LA SUA

INTELLIGENZA!!

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

Mangiare da solo lo aiuta a sviluppare la manualità e la stima di

sé. Apparecchiare la tavola e rastrellare le foglie in giardino sono

esercizi utilissimi di prescrittura. Saltare la corda e far rimbalzare la

palla contro il muro allenano l'intelligenza musicale. Diverse

attività quotidiane possono allenare i bambini ad acquisire autonomia e a sviluppare diverse intelligenze.

"Educare significa fornire precocemente al bambino il massimo di autonomia,"

"Insegnare a un bambino a fare da solo e a svolgere piccoli compiti domestici non solo significa renderlo più sicuro di sé e aumentare la sua autostima, ma anche

contribuisce a sviluppare le sue intelligenze e a porre le basi per dei

buoni risultati scolastici e del suo futuro lavorativo.

"Attività pratiche come riordinare,

spazzare, stendere i panni, mangiare da solo... sono infatti più correlate di

quanto si pensi ai compiti richiesti dalla scuola"

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

LA TELECRONACA Mentre il bambino fa qualcosa da solo, voi "fate la telecronaca", così imparerà a parlare bene

Per sviluppare l'intelligenza linguistica non basta parlare molto al bambino (che comunque serve), ma ancora più utile è un genitore che commenta a parole quello che il bambino sta facendo, in questo modo si ha l'opportunità di legare ai pensieri del bambino, ancora astratti, il lessico (le parole) e la sintassi (come si costruisce una frase) della lingua italiana.

Ad esempio si deve lasciar che un piccolo apra da solo il rubinetto dell'acqua e mentre lo fa il genitore gli dice (scandendo bene le parole, in modo che sia chiaro il rapporto tra l'azione e il nome dell'oggetto) “alzi la leva del rubinetto...esce l'acqua calda... ora lavi le mani con un po' di sapone...”. E va ripetuta tutte le volte che il bambino si deve lavare le mani, così potrà memorizzare bene la sequenza delle parole. 11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

Abituatelo a mangiare da solo il prima possibile La prima autonomia che va insegnata a un bambino è quella di mangiare da solo. Si parte durante lo svezzamento mettendogli piccoli pezzi di cibo nel piattino, in modo che se li porti da solo alla bocca, (mentre compie queste azioni non dimenticatevi la "telecronaca" per aiutarlo nello sviluppo linguistico). Appena più grandicello si passa all'uso del cucchiaino e della forchetta, fino al coltello per tagliare i cibi più morbidi come patate, banane e per spalmare marmellate o formaggini. In parallelo bisogna insegnargli a portare il bicchiere alla bocca e a pulirsi da solo con il tovagliolo. E' anche utile coinvolgere i piccoli nella preparazione di torte e biscotti. Tutte queste attività sviluppano la manualità e l'imparare a maneggiare le posate, come gli adulti, fa crescere l'immagine di sé e l'autostima…

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

MANGIA DA SOLO!!

Fategli apparecchiare la tavola e imparerà a contare

Il momento della cena è anche ottimo per insegnare attività pratiche che saranno utili per quando andrà a scuola. Ad esempio chiedergli di mettere in tavola un piatto per la mamma, uno per il papà, uno per il fratellino, sviluppa la capacitò di contare: 'siamo in quattro, servono quattro piatti'. Svuotare la lavapiatti e riporre le posate nei cassetti forchette con forchette, cucchiai con cucchiai... rappresenta una prima attività di classificazione. Inoltre saper apparecchiare richiede di saper allineare i piatti sul bordo del tavolo, con accanto coltello e forchetta, in questo modo il bambino si esercita in un'attività di prescrittura: è come tracciare su un foglio tondi (piatti), bastoni (posate) e puntini (bicchieri).

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

APPARECCHIA LA TAVOLA!!

METTI IN ORDINE I GIOCHI…

Abituatelo a mettere in ordine i giochi e sarà facilitato nello studio

insegnare fin da subito a fargli rimettere a posto i giochi e in generale a tenere in ordine e ad aver cura delle sue cose

L'abitudine all'ordine pratico sarà utile quando il bimbo andrà a scuola

infatti è il prerequisito dell'ordine logico, cioè la capacità di mettere ordine fra le conoscenze

Se si vorrà facilitare la capacità di studiare con ordine logico, sarà quindi indispensabile abituare precocemente all'ordine pratico.

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

Per imparare a scrivere bene è molto importante esercitare il bambino all'uso di tutto il braccio. Quindi è meglio evitare, almeno fino ai tre anni, di far impugnare pennarelli e matite, che esercitano solo le punte della dita, ma dargli in mano strumenti più grossolani come scopa o rastrello che coinvolgono tutta la muscolatura del braccio. Spolverare, spazzare una stanza, rastrellare le foglie in giardino... sono attività che esercitano il piccolo positivamente in compiti di prescrittura pratica e aiutano a prevenire, una volta a scuola, problemi di grafia illeggibile o disgrafia.

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

SCOPA E RASTRELLO… E IMPARIAMO A SCRIVERE!!

A SUON DI MUSICA

Saltare la corda, far rimbalzare la palla contro un muro... sono giochi che sviluppano l'intelligenza musicale

L'intelligenza musicale trova le sue radici più profonde in tutte le attività ritmiche.

I tipici giochi che si facevano una volta in cortile sono scanditi da ritmi che sviluppano l'intelligenza musicale:

gioco della campane, in cui si passa saltando con un piede da una casella all'altra

il gioco di far rimbalzare contro un muro

il salto della corda, spesso associato a canzoncine e filastrocche, l'abitudine alle conte.

Sollecitare i bambini a fare questi giochi "di una volta" e svilupperete la sua intelligenza musicale.

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

Aiutatelo a verbalizzare i sentimenti e imparerà l'autocontrollo educazione importante è quella all'intelligenza emotiva e va fatta dai 6 anni e non prima il genitore deve educare il bambino ad esprimere a parole le proprie emozioni: gioia, entusiasmo, ma soprattutto paura, collera e tristezza. Soprattutto verbalizzando le emozioni negative il bambino saprà contenere i comportamenti violenti e impulsivi. Per insegnare a dare un nome alle emozioni negative il genitore deve cogliere il momento giusto: vicino all'esplosione di rabbia, ma non in contemporanea. Quindi bisogna aspettare che il piccolo si sia calmato, e subito affrontare il dialogo con parole come: "Ti sei proprio arrabbiato..." Ti senti triste..." e lanciargli il messaggio che è normale provare quei sentimenti e che anche a voi capita. Gli esempi forniti dai genitori sono molto utili per abituarlo all'autocontrollo.

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

EMOZIONI…E AUTOCONTROLLO

GIOCHI COGNITIVI

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

11/03/2015

Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

11/03/2015 Corso sul "Metodo Feuerstein" per Genitori - Dott.ssa Silvia D'Alessandro

www.studiopedagogicodidattico.jimdo.com

11/03/2015

GRAZIE!! Dt.Silvia D’Alessandro