Upload
dotu
View
213
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Harry Angelman (pediatra 1965)
Presente in tutte le etnie ed entrambi i sessi
maggiori casi di aborto spontaneo con
un’incidenza compresa tra 1 su 12.000 e 1 su
25.000
Aspetti genetici
disordine complesso legato ad anormalità
genetica nel braccio lungo del cromosoma 15
Anormalità di origine
materna
SINDROME DI ANGELMAN
Anormalità di origine paterna
SINDROME DI PRADER-WILLI
70% delezione della regione 15q11-q13 del
cromosoma materno
13%-15% mutazione materna genetica (UBE3A
e GABRA3)
3% disomia uniparentale (UPD) paterna
6% microdelezione nel centro che controlla i
processi di imprinting (trasmessa per via
materna)
VISO ALLUNGATO
MANDIBOLA PROMINENTE
BOCCA GRANDE
DENTI DISTANZIATI
LINGUA SPORGENTE
OCCIPITE PIATTO
OCCHI INFOSSATI E AZZURRI
MICROCEFALIA
CAPELLI BIONDI
Lo sviluppo motorio è RITARDATO (posizione
eretta dopo i 18 mesi), inoltre il 10% non
riesce a camminare.
Andatura: a scatti è rigida
Lo sviluppo puberale è nella norma e la
procreazione sembra possibile.
E’ presente una disabilità intellettiva
estrema
QI < 25
EM ≤ 2 anni
Livello intellettivo pre-simbolico
Intelligenza senso-motoria.
Processi attentivi carenti
Iperattività influenza le prestazioni
GRAVI CARENZE COMUNICATIVE E LINGUISTICHE
70% da una a tre parole
30% linguaggio assente
Alcuni utilizzano SEGNI o GESTI per
comunicare.
Linguaggio risulta al di sotto dell’età
mentale.
Risate improvvise e non legate al contesto
sorriso prolungato (disposizione felice)
mettere oggetti in bocca
iperattività
problemi legati al sonno
comportamenti stereotipati
problemi alimentazione
Movimenti atassici 100%
Disabilita intellettiva grave 100%
Linguaggio assente 100%
Disposizione felice 100%
Normale peso alla nascita 100%
Normale circonferenza cerebrale alla nascita 100%
Attacchi epilettici 96%
Attacchi di riso 91%
Problemi di sonno 86%%
Difficoltà di alimentazione nell’infanzia 77%
Ipotonia 63%
Microcefalia 53%
Pesantemente condizionato dal livello
intellettivo e comunicativo/linguistico.
Autonomie personali (controllo sfinterico,
vestirsi, lavarsi, mangiare ...) superiori a
quelle di un bambino di 2 anni con sviluppo
tipico
Non si osserva ritiro sociale
Inoltre vi è: interesse per acqua, attrazione
per specchi, palloncini, giocattoli musicali e
sonori.
Non vi sono rischi psicopatologici superiori a
quelli che di norma caratterizzano le
disabilità intellettive.
Attacchi epilettici (accentuati verso i 4 anni,
assenti dopo i 10 anni).
Infezioni alle vie aeree e otiti medie.
In generale questa popolazione ha condizioni
di salute normali e aspettative di vita
superiori a quelle tipiche delle disabilità
intellettive.
Il fine dell’educazione è favorire una BUONA
QUALITA DELLA VITA, sulla base delle
capacita e aspettative dell’individuo
E’ importante considerare che le capacita
intellettive sono tipiche dell’intelligenza
sensomotoria.
ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE
Tenendo conto dell’iperattività, quindi
intervenire senza pretendere troppo e al fine
di ridurla.
Offrendo ambienti ben strutturati,
prevedibili, senza eccessivi stimoli e con
adulti accoglienti e pazienti.
Utili le attivita’ motorie.
Facilitazione nell’acquisizione delle tappe
psicomotorie (con monitoraggio periodico
ortopedico)
Allungare i tempi di permanenza in un’attivita’
Raggiungere le AUTONOMIE personali
Diminuire l’iperattivita’
Riabilitazione funzioni linguistiche in
comprensione ed espressione quando possibile
Promuovere la comunicazione non verbale (CAA)
Favorire il piacere in un contesto interattivo.
Insieme di tecniche e strategie utilizzate per
semplificare ed incrementare la
comunicazione verbale.
Aumentativa: non solo nuove modalita’ per
comunicare, ma anche strategie per
incrementare le competenze già in possesso.
Alternativa si avvale di ausili e tecnologia
avanzata. Deve essere flessibile e a portata
della persona
Sostegno ai genitori:
- tenere in considerazione il notevole
coinvolgimento materno (depressione, ansia,
fragilità emotiva …)
- adeguata formazione dei padri
Evitare che la madre si senta ≪sola≫ di
fronte al problema.